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Arte augustea
Il momento di massima tensione è con il principato. Augusto è princeps
senatus non imperatore e ha tante cariche con l’ultima quella di pontefice
massimo. Ottaviano si presenta come colui che ripristina i valori originali
della tradizione, mos maiorum. Celebrazione della terra con Virgilio, le
terre erano fondamento della propaganda di Augusto.
VIII libro Eneide. Enea negli inferi riceve uno scudo con le gesta dei sui
discendenti (Roma). Bassorilievi cesellati in uno scudo. Riscuote grande
importanza la battaglia di Azio (Ottaviano vs Marco antonio e cleopatra).
Descrive che la flotta di ott è protetta dagli dei tradizionali, marco dei egizi
e orientali. Scontro tra civiltà, rappresentazione falsa dal punto di vista
storico ma è funzionale alla propaganda. Il linguaggio dell’arte augustea
parla con gli accenti greci. Lui sposta l’equilibrio dell’art romana verso il
mondo greco perché si rende conto che terminata le guerre civili la
posizione di Roma è cambiata è punto di equilibrio di una cultura e civiltà
molto vasta. Quindi lui vuole che sia una civiltà culturale pari a quella delle
grandi capitali della civiltà ellenistica. Riconosce che il linguaggio itlico
non può essere usato per celebrare nelle capitali ellenistiche abituati a una
raffinatezza artistica plurisecolare.
L’ara pacis, costruito nel I secolo a.c. Per celebrare la (pax) pace augustea
che è una pace quanto verso i confini esterni che interna, si chiude il
periodo di guerre civili. Il motivo della pace lo troviamo nelle bucoliche di
Virgilio. Uno dei motivi propagandistici dell’età di augusto. L’altro è la terra
che era l’elemento su cui l’’aristocrazia senatoriale fondava il suo potere
perché Augusto si presentava non come riformatore ma restauratore.
Fregio ara pacis, due registi. Nella parte inferiore è raffigurata una
decorazione fitomorfa o a vegetali (filosofia è pianta). Nella parte
superiore ci sono dei personaggi che si recano alla processione per la
consacrazione dell’ara pacis e si individuano i membri della famiglia
augustea. Scultura neoattica, parla questo linguaggio, sceglie come
riferimento l’arte augustea questo. Per presentare Ottaviano come colui
che riporta Roma alla purezza dei costumi (mos maiorum, i costumi degli
antenati) quindi ci saremmo aspettati che parli un linguaggio italico perché
la Roma di augusto ambisce a diventare una capitale al pari di quella
orientali e usare un linguaggio come quello italico sarebbe diventato
utilizzare un linguaggio inferiore. Linguaggio greco-ellenistico-romano.
Rilievo storico, il soggetto è formato da episodi della storia con una finaità
celebrativa.
Colonna di Traiano, collocata nei fori di Traiano, oggi alla fine di via
nazionale. L’interno è cavo e custodiva le ceneri dell’imperatore ed è una
colonna istoriata, cioè decorata con delle storie con un tema unico (rilievo
storico). C’è una sorta di nastro che si arrampica metaforicamente per 23
spiralo (????) lungo il fusto della colonna, simili ai nastri di papiro avvolti
lungo un asse centrale. Se srotolata sarebbe lunga circa 200m (????). La
statua che c’è in alto raffigura oggi San Pietro ma prima c’èera traiano
originariamente.
I bassorilievi originariamente potevano essere osservati dai balconi degli
edifici che la circondavano. L’architetto era Apollodoro di Damasco, di
formazione greco-ellenistica (Damasco è nella provincia di Siria) e infatti
propone una grande piazza porticata. È forse proprio lui a inventare
questa tipologia.