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L’accelerazione.
Una automobile di grossa cilindrata, come la Ferrari 575M Maranello, è apprezzata per la sua
‘ripresa’, cioè per la sua capacità di variare la velocità in un breve intervallo di tempo.
∆ v v − v0
a= = = accelerazione
∆ t t − t0
m
v
v m 1 v m
a = sec = =
t sec t sec sec t sec 2
∆ v v − v0 27,8 − 0 m
a= = = = 6,62
∆ t t − t0 4,2 sec 2
∆ v v − v0
a= = =costante
∆ t t − t0
Poiché l’accelerazione è una grandezza vettoriale, che sia costante implica che abbia direzione,
verso ed intensità costanti. Il moto è rettilineo, quindi ad una dimensione, e come riferimento si
considera un solo asse cartesiano. Le grandezze coinvolte sono mostrate nelle figure sottostanti.
s 0 = spostamento iniziale; s = spostamento finale ; ∆ s = s − s 0 = variazione di spazio.
∆s
Ricordiamo che la velocità v = ha direzione e verso di ∆ s
∆t
3
v 0 = velocità iniziale; v = velocità finale; ∆ v = v − v 0 = variazione di velocità;
accelerazione
∆v
Ricordiamo che l’accelerazione (indicata nelle figure dalla freccia rosa) a = ha la direzione
∆t
ed il verso di ∆ v . Se la velocità iniziale v 0 è minore della velocità finale v , il moto è accelerato, e
l’accelerazione ha gli stessi direzione e verso del moto.
accelerazione
Se la velocità iniziale v0 è maggiore della velocità finale v , il moto è decelerato ( o ritardato), e
l’accelerazione ha la stessa direzione del moto, ma verso opposto.
∆ v v − v0 27,8 − 0 m m
a= = = = 3,5
∆t ∆t 8 sec 2
sec 2
∆ v v − v0 0 − 13,9 m m
a= = = = − 2,3 NOTARE IL SEGNO MENO DELL’ACCELERAZIONE
∆t ∆t 6 sec 2
sec 2
v
a= = costante .
t
e la sua rappresentazione grafica è mostrata in figura.
v = ax t con a = costante.
Se rappresentiamo questa relazione su un grafico avremo una retta che passa per l’origine degli assi.
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La figura mostra il grafico velocità-tempo per due moti con accelerazione diversa, e dai dati
riportati si possono calcolare le due accelerazioni:
Come già sappiamo dallo studio del moto rettilineo uniforme, l’area tratteggiata in figura fornisce lo spazio
percorso nel tempo t (a partire dall’istante iniziale). Questa figura è un triangolo, quindi la sua area è:
AREA = BASE x ALTEZZA / 2
1 2
s = t x v /2 = t x a x t /2= at
2
1 2
s= at è la legge oraria del moto rettilineo uniformemente accelerato quando s0 = 0; t0 = 0; v0 = 0.
2
6
Questa curva particolare si chiama parabola, e si parla di proporzionalità quadratica fra spazio e tempo.
Nel moto uniformemente accelerato lo spazio percorso è direttamente proporzionale ai quadrati dei tempi
impiegati a percorrerlo, con costante di proporzionalità uguale alla metà della misura dell’accelerazione.
Due grandezze X e Y sono in relazione di proporzionalità quadratica se vi è una diretta proporzionalità tra
una grandezza (Y) ed il quadrato dell’altra (X):
Y = K x X2 dove K = costante
Quando due grandezze X e Y hanno una relazione di proporzionalità quadratica, si ha che:
1) il grafico che le rappresenta è una parabola;
2) Y ed X2 sono direttamente proporzionali, per cui il loro rapporto è costante (Y/X 2
=costante);
3) Soddisfano una relazione del tipo Y = K x X2.
7
∆ v v − v0 1 2
-a = = = -costante; v = v0 – at; s = v0 t − at
∆t t 2
∆ v v − v0 1 2
a= = =costante; v = v0 + a(t-t0); s= at + v 0 t + s 0
∆ t t − t0 2
A cura di: Prof. Taccone Anna, ITIS ‘G. Vallauri’ di Reggio Calabria, a.s. 2005/06