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DIRITTO INTERNAZIONALE APPUNTI

LEZIONE 1. 27/09

Appelli: 19 Gennaio; 16 Febbraio

Ragionare in un ambito in cui non vi sono tribunali che possono decidere autoritativamente le condizioni; soggetti:
stati, eguali tra loro
Di cosa si occupa il diritto internazionale?
A) Pace e sicurezza mondiale
Es. Afghanistan  dopo 20 anni di presenza straniera le truppe USA si sono ritirate e i talebani riprendono
potere

Cosa sono le Nazioni Unite? Organizzazione internazionale composta da stati. Nel 1945, 50 stati decidono di
fondare le Nazioni Unite, con lo scopo di mantenere la pace
Tramite la carta delle nazioni unite fondare le nu dotandola di organi e competenze
Oggi i membri sono 193

B) La repressione delle gravi violazioni dei diritti umani


Corte penale internazionale scopo: condannare individui che compiono atti di crimini di guerra (es.
genocidio)

C) Repressione delle gravi violazioni dei diritti umani


Tribunale militare internazionale di Norimberga, istituito con Accordo di Londra, 8 Agosto 1945, tra: Francia,
Uk, USA, Unione sovietica per il giudizio dei principali criminali di guerra dell’Asse europee, sentenza resa il
Ottobre 1946

Definizione: il diritto internazionale regola i rapporti tra gli stati, vale a dire quegli enti politico-territoriali che sono
sovrani, in quanto non dipendono da alcuna autorità superiore. Il diritto internazionale è il diritto degli Stati sovrani.

Sovranità e indipendenza sono due sinonimi che servono a caratterizzare la base dello stato stesso.

Nozione di stato: organizzazione di governo di una comunità territoriale (popolazione + territorio)


- Caratteristiche dello stato: sovranità e indipendenza
Indipendenza: nessuno al di sopra

Sovranità: nessun’altra autorità al di sopra dello stato stesso fatta eccezione per diritto internzionale

Principio della sovrana uguaglianza degli stati  art. 2 par. 1 della carta Onu “l’organizzazione e i suoi membri, nel
perseguire i fini enunciati all’art. 1, devono agire in conformità ai seguenti principi:
1. Organizzazione è fondata sul principio della sovrana eguaglianza di tutti i suoi membri.”
Limite del dominio riservato/ competenza esclusiva dello stato
Art. 2 par. 7 carta Onu

L’organizzazione e i suoi membri, nel perseguire i fini enunciati nell’art.1, devono agire in conformitàù ai seguenti
principi:
7. nessuna disposizione del presente Statuto autorizza le Nazioni Unite ad intervenire in questioni che appartengono
essenzialmente alla competenza Interna di uno Stato, né obbliga i membri ecc. guardare su slide

Limite del “dominio riservato/ competenze esclusiva” dello Stato


Art. 4 del trattato dell’Unione europea

Funzioni dell’ordinamento giuridico: produzione, accertamento, attuazione  in diritto internazionale basate sulla
volontà degli stati
L’unico modo di creare una norma generale è la consuetudine

Chi pone le sanzioni? Strumento fondamentale: AUTOTUTELA, RAPPRESAGLIA

LEZIONE 2. 28/09

Inizio ore lezione h. 14. 45 sempre

Trattandosi di un ordinamento giuridico che disciplina i rapporti tra stati  è necessario trovare una lingua comune
per comunicare. Di conseguenza si usano le lingue franche. Attualmente inglese.

“né legge; né giudice; né gendarmi”  quindi il diritto internazionale non ha un legislatore, un giudice (intenso
nell’ambito ordinario); né una forza interna

LE FUNZIONE DELL’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE


nel diritto internazionale NON CI SONO LEGGI, ci sono norme o dispos.

Sentenza 7/09/1927 resa da una corte internazionale i giudici ci sono ma funzionano con diverse particolarità

Corte permanente di giustizia internazionale famosa sentenza riguardante controversia tra Francia e Turchia

Pag. 25 vol.1

I “legislatori” sono gli statu e le fonti dsono le convenzioni o gli usi generalmente accettati
Statuto della corte di gustizia internazionale

Articolo 38

La competenza della Corte si estende a tutti gli affari che le parti le sottoporranno, come pure a tutti i casi
specialmente previsti nella Carta delle Nazioni Unite 4 e nei trattati e convenzioni in vigore.

2.  Gli Stati parti del presente Statuto possono in qualsiasi momento dichiarare di riconoscere come obbligatoria, di
pieno diritto e senza convenzione speciale, in confronto di ogni altro Stato che accetti lo stesso obbligo, la giurisdizione
della Corte su tutte le divergenze di ordine giuridico aventi per oggetto,

a. l’interpretazione di un trattato;

b. qualsivoglia questione di diritto internazionale;

c. l’esistenza di qualunque fatto il quale, se fosse provato, costituirebbe violazione di un impegno internazionale;

d. la natura o la portata della riparazione dovuta per la violazione di un impegno internazionale.

Convenzione sul diritto dei trattati  Vienna, 23/05/1969

Ai fini della presente convenzione:

a) il termine «trattato» indica un accordo internazionale concluso per iscritto tra Stati e regolato dal diritto
internazionale, che sia costituito da un solo strumento o da due o più strumenti connessi, qualunque ne sia la
particolare denominazione;

g) il termine «parte» indica uno Stato che ha consentito ad essere vincolato dal trattato e nei cui confronti il
trattato sia in vigore;

h) l’espressione «terzo Stato» indica uno Stato che non è parte del trattato;

ratifica: espressione solenne da parte di ogni singolo stato

articolo 26. “pacta sunt servanda”: ogni trattato in vigore vincola le parti e deve essere da esse eseguito in buona fede
articolo 34. Regola generale riguardante gli stati terzi: un trattato non crea nè obblighi, né diritti per uno stato terzo
senza il suo consenso

nel ’69 la corte int. Di giustizia pronuncia un’ulteriore sentenza riguardante tre stati : Danimarca; Germania e paesi
Bassi  casi della piattaforma continentale del mare del nord (20/02/1969)
in questa sent. Stabilisce. Per la prima volta,
il comportamento tratto dalla consuetudine diventa obbligatoria a causa di una nozione “opinio iuris sive necessitatis”.
In assenza di trattati esistono delle regole consuetudinarie di portata generale che permettono la pacifica coesistenza
tra stati
Commissione del diritto internazionale delle Nazioni Unite
Progetto di conclusione sull’identificazione del diritto internazionale consuetudinario (2018)

A) assemblea generale delle Nazioni Unite


articolo 9 “1. L’assemblea generale si compone di tutti i membri delle Nazioni unite”
articolo 10 “l’assemblea generale può discutere qualsiasi questione od argomento che rientri nei fini del
presente Statuto, e che abbia riferimento ai poteri ed alle funzioni degli organi previsti del presente Statuto e
può fare raccomandazioni ai membri delle Nazioni Unite ed al consiglio di Sicurezza, e agli uni ed all’altro, su
qualsiasi di tal questioni
B) consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Art. 39 Il Consiglio di Sicurezza accerta l’esistenza di una minaccia alla pace, di una violazione della pace, o di
un atto di aggressione, e fa raccomandazione o decide quali misure debbano essere prese in conformità agli
art

Art. 25 I Membri delle Nazioni Unite convengono di accettare e di eseguire le decisioni del Consiglio di
Sicurezza in conformità alle disposizioni del presente Statuto.

CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA

Pag. 27

CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA Articolo 92 La Corte Internazionale di Giustizia costituisce il principale organo
giurisdizionale delle Nazioni Unite. Essa funziona in conformità allo Statuto annesso che e basato sullo Statuto della
Corte Permanente di Giustizia Internazionale e forma parte integrante del presente Statuto.

arti colo 94 1. Ciascun Membro delle Nazioni Unite si impegna a conformarsi alla decisione della Corte Internazionale
di Giustizia in ogni controversia di cui esso sia parte

Articolo 96 1. L'Assemblea Generale od il Consiglio di Sicurezza possono chiedere alla Corte Internazionale di Giustizia
un parere consultivo su qualunque questione giuridica

statuto CIG, art. 36 comma 1 la competenza della Corte si estende a tutti gli affari che le parti le
sottoporranno, come pure a tutti i casi specialmente previsti nella Carta delle Nazioni Unite 4 e
nei trattati e convenzioni in vigore.

Funzione giudiziaria:
 corte penale internazionale
 corte europea dei diritti dell’uomo
 tribunale internazionale del diritto del mare
corte permanente di giustizia internazionale, parere su STATUTO DELLA CARTA ORIENTALE, 23 luglio 1923
“ è ben stabilito chin dir. Int. Che nessuno stato, può, senza il suo consenso, essere costretto a sottoporre le proprie
controversie agli altri stati a mediazione o arbitrarie, o a qualsiasi altro mezzo di soluzione pacifica”

CARTA DELLE NAZIONI UNITE


Capitolo VI, SOLUZIONE PACIFICA DELLE CONTROVERSIE Articolo 33:
1. Le parti di una controversia, la cui continuazione sia suscettibile di mettere in pericolo il mantenimento della pace e
della sicurezza internazionale, devono, anzitutto, perseguirne una soluzione mediante negoziati, inchiesta,
mediazione, conciliazione, arbitrato, regolamento giudiziale, ricorso ad organizzazioni od accordi regionali, od altri
mezzi pacifici di loro scelta.
2. Il Consiglio di Sicurezza ove lo ritenga necessario, invita le parti a regolare la loro controversia medianti tali

Nel regolamento giudiziario le parti si rivolgono ad un giudice pre-costituito

L’art. 33 è in una sezione della carta è collocato in una sezione dedicata al consiglio di sicurezza, il quale è vincolato a
rispettare la libera scelta riguardante il mezzo di risoluzione tra stati da parte degli stati

a) compromesso arbitrale  classico strumento del trattato: le parti che stanno litigando su una questione
giuridica decidono di concludere un trattato, tramite il quale decidono di sottoporre ad una certa corte
internazionale/ arbitrato vincolandosi a rispettare come obbligatoria la sentenza emanata dal giudice
internazionale o dell’arbitrato (sorge DOPO la controversia)

b) clausola compromissoria  ulteriore modo per attuare la competenza di un giudice intern. Si differenza da a.
per il momento in cui la clausola viene posta in atto. Questa viene inserita in un trattato tramite la quale le
parti si obbligano, nel caso di una futura controversia circa l’interpretazione e l’applicazione del trattato
stesso, a sottoporla alla giurisdizione di un tribunale di un tribunale internazionale predeterminato o da
costituirsi (sorge PRIMA della controversia)

statuto corte internazionale, art 36


1.  La competenza della Corte si estende a tutti gli affari che le parti le sottoporranno, come pure a tutti i casi
specialmente previsti nella Carta delle Nazioni Unite 4 e nei trattati e convenzioni in vigore.

2.  Gli Stati parti del presente Statuto possono in qualsiasi momento dichiarare di riconoscere come obbligatoria, di
pieno diritto e senza convenzione speciale, in confronto di ogni altro Stato che accetti lo stesso obbligo, la giurisdizione
della Corte su tutte le divergenze di ordine giuridico aventi per oggetto,

a. l’interpretazione di un trattato;
b. qualsivoglia questione di diritto internazionale;
c. l’esistenza di qualunque fatto il quale, se fosse provato, costituirebbe violazione di un impegno internazionale;
d. la natura o la portata della riparazione dovuta per la violazione di un impegno internazionale.

3.  Le surriferite dichiarazioni possono essere fatte puramente e semplicemente o sotto condizione di reciprocità da
parte di parecchi o di certi Stati ovvero anche per un dato termine.

4.  Queste dichiarazioni sono consegnate al Segretario generale delle Nazioni Unite il quale ne trasmette copia alle
parti del presente Statuto come pure al Cancelliere della Corte.
5.  Le dichiarazioni fatte in applicazione dell’articolo 36 dello Statuto della Corte permanente di Giustizia
internazionale5 per una durata che non è ancora spirata sono considerate, nei rapporti tra parti del presente Statuto,
come accettazione della giurisdizione obbligatoria della Corte internazionale di Giustizia per la durata che rimane da
trascorrere secondo queste dichiarazioni e conformemente ai loro termini.

6.  In caso di contestazione circa il sapere se la Corte sia o non sia competente, decide la Corte.

LEZIONE 3. 29/09/2021

Gendarme

Consiglio di sicurezza delle nazioni unite: organo dell’onu

Art. 39: Il Consiglio di Sicurezza accerta l’esistenza di una minaccia alla pace, di una violazione della pace, o di un atto
di aggressione, e fa raccomandazione o decide quali misure debbano essere prese in conformità agli articoli 41 e 42
per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale.

Art. 41: Il Consiglio di Sicurezza può decidere quali misure, non implicanti l’impiego della forza armata, debbano essere
adottate per dare effetto alle sue decisioni, e può invitare i membri delle Nazioni Unite ad applicare tali misure.
Queste possono comprendere un’interruzione totale o parziale delle relazioni economiche e delle comunicazioni
ferroviarie, marittime, aeree, postali, telegrafiche, radio ed altre, e la rottura delle relazioni diplomatiche.

Art. 42: Se il Consiglio di Sicurezza ritiene che le misure previste nell’articolo 41 siano inadeguate o si siano dimostrate
inadeguate, esso può intraprendere, con forze aeree, navali o terrestri, ogni azione che sia necessaria per mantenere
o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale. Tale azione può comprendere dimostrazioni, blocchi ed altre
operazioni mediante forze aeree, navali o terrestri di Membri delle Nazioni Unite

Articolo 34: Il Consiglio di Sicurezza può fare indagini su qualsiasi controversia o su qualsiasi situazione che possa
portare ad un attrito internazionale o dar luogo ad una controversia, allo scopo di determinare se la continuazione
della controversia o della situazione sia suscettibile di mettere in pericolo il mantenimento della pace e della sicurezza
internazionale.

Art. 27: (votazione) (1) Ogni Membro del Consiglio di Sicurezza dispone di un voto. (2) Le decisioni del Consiglio di
Sicurezza su questioni di procedura sono prese con un voto favorevole di nove Membri. (3) Le decisioni del Consiglio di
Sicurezza su ogni altra questione sono prese con un voto favorevole di nove Membri, nel quale siano compresi i voti
dei Membri permanenti: tuttavia nelle decisioni previste dal capitolo VI e dal paragrafo 3 dell’articolo 52, un Membro
che sia parte di una controversia deve astenersi dal voto.

Commissione del diritto internazionale delle Nazioni unite

Progetto di articoli sulla responsabilità Internazionale degli stati per fatti internazionalmente illeciti (2001)

Art. 1: ogni atto internazionalmente illecito di uno Stato comporta la sua responsabilità internazionale

Art. 49: oggetto e limiti delle contromisure

1. uno stato leso può adottare contromisure nei confronti di uno Stato che sia responsabile di un atto
internazionalmente illecito soltanto al fine di indurre quello stato a conformarsi ai propri obblighi ai sensi
della parte II in materia di cassazione/ riparazione dell’illecito
2. le contromisure sono limitate al non rispetti temporaneo di obblighi internazionali dello stato che agisce nei
confronti dello Stato responsabile
3. per quanto possibile le contromisure saranno adottate in modo tale da permettere la ripresa
dell’adempimento degli obblighi in questione

1648: l’origine del moderno diritto internazionale

Pace di Westfalia: segna la fine della guerra dei 30 anni in Europa (1618-1648) con i due trattati di Osanbruck (6 Agosto
1648), e Munster (24 Ottobre 1648)  firmati se paratamente tra stati protestanti e stati cattolici; con la
partecipazione di 194 entità politiche.

LEZIONE 4. 4/10

Soggetto di diritto: destinatario di diritti /obblighi (norme), posti dall’ordinamento giuridico.

5/10

I casi di statualità problematiche: Taiwan e Palestina


Sono effettivamente stati agli occhi del diritto internazionali?
Taiwan
Isola grande, al largo della cina. Il territorio ha una forma di governo e una Costituzione consolidati negli anni ’50.
t. è un ente importante dal punto di vista delle relazioni commerciali.
Taiwan è uno stato o no? Non èmembro delle Nazioni unite, non fa parte di organizzazioni internazionali, pochi stati lo
riconoscono.
Fino al 1946 la Cina ha governo di ispirazione nazionalista alleato a USA, UK e Francia
Tra 46 e 48 rivoluzione i cina si forma il partito comunista contro il partito nazionalista: guerra civile

Ha la meglio il partito comunista

Anni ’70: due cine

13/10/2021

i popoli sono soggetti di diritto internazionale?

È conflitto internazionale non solo quello combattuto tra stati, ma anche tra uno stato e l’autorità che uno sttao
rappresenta come poplo

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