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La presente edizione è stata chiusa in redazione il 10 luglio 2002

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responsabilità per involontari errori o inesattezze
Indice 5

INDICE

Premessa ........................................................................... 7

Capitolo 1 - La Pubblica Amministrazione

1.1. La Pubblica Amministrazione ................................. 11


1.2. La Gazzetta Ufficiale e il Bollettino Ufficiale........... 11
1.3. Il bando di concorso e il modello di domanda ....... 15
1.4. Pubblicità della selezione sui Bollettini Ufficiali...... 33
1.5. Contenuto delle prove d’esame,notificazione,
preparazione e svolgimento. .................................. 34
1.6. Contestazione dei risultati in un concorso ............. 36

Capitolo 2 - Il Lavoro Interinale

2.1. Le Agenzie di lavoro interinale ............................... 41

Capitolo 3 - I Mass Media

3.1. I Mass Media .......................................................... 55


3.2. I Giornali di annunci ................................................ 55

Capitolo 4 - Internet

4.1. Internet ................................................................... 65


6 Indice

Capitolo 5 - Il Panorama del lavoro

5.1. Il Panorama del lavoro............................................ 71


5.2. La new economy .................................................... 72

Capitolo 6 - Le Aziende

6.1. Le Aziende ............................................................. 77

Appendice

D.P.R. n. 487 del 9/5/1994


(“Regolamento sulle modalità di svolgimento dei concorsi pubblici”)..... 91
L. n.68 del 12/3/1999
(“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”) .................................. 99
D.P.R. n. 445 del 28/12/2000
(“Testo Unico in materia di documentazione amministrativa”) ............ 105
D. Lgs. n.165 del 30/3/2001 (estratto)
(“Norme sul lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione ”) .. 115
Premessa

Alcuni mesi fa, quando è nata l’idea di questo libro, abbiamo pensato
immediatamente all’impianto da dare a quest’opera e ci siamo subito resi
conto della difficoltà di condensare in un libro, le informazioni necessarie
per la ricerca di un lavoro. Allo stesso tempo, non volevamo renderla
un’opera didattica o accademica, né tanto meno miravamo a un libro per
la preparazione ad un concorso pubblico. Una volta escluse tutte queste
ipotesi, ci siamo trovati di fronte a una scelta obbligata ma, allo stesso
tempo, l’unica percorribile e in grado di dare un’organicità a quello che
avevamo in mente e che ritenevamo la più utile per i nostri lettori. Un’ope-
ra che contenesse, non soltanto le informazioni basilari per ricercare un
lavoro, ma anche le indicazioni per concretamente trovarne uno. In altre
parole, mettere per iscritto quello che, quotidianamente, la nostra reda-
zione compie nella ricerca delle fonti per la composizione dei nostri bol-
lettini di informazione sul lavoro: “Dimensione Lavoro”, “La Domanda”
e “Diario lavoro”.
Se si scorre l’indice, a pagina 5, si ha un’idea più chiara di quello che
abbiamo appena detto. La Pubblica Amministrazione, le Agenzie di lavoro
interinale, i Mass Media, Internet e le Aziende sono le fonti dalle quali
traiamo le informazioni, che passando al nostro vaglio, sono pubblicate
sui nostri giornali e arrivano fino a voi.
La Pubblica Amministrazione, che apre questo libro, è il mondo delle
amministrazioni centrali e di quelle locali, e consente a tutti i cittadini, con
determinati requisiti, di accedere alle carriere pubbliche. Attraverso l’ana-
lisi di un concorso, realmente pubblicato in Gazzetta, abbiamo voluto per-
correrne l’iter, che lo stesso attraversa: dalla pubblicazione, alla cono-
scenza attraverso i mezzi predisposti, allo svolgimento delle prove, alla
contestazione delle stesse. A proposito di questo primo capitolo, abbiamo
inserito un’appendice normativa, per conoscere nello specifico: le norme
che disciplinano le modalità di un concorso pubblico, la documentazione
amministrativa, il lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione.
Le norme pubblicate sono corrispondenti al testo promulgato dal Presi-
dente della Repubblica e pubblicato in Gazzetta, senza alcuna nota
correttiva per le eventuali modifiche apportate negli anni. Le modifiche
più importanti sono riportate nelle note ai vari capitoli del libro, mentre
l’ordine conseguenziale, non casuale, delle leggi in appendice, vi consen-
tirà una lettura aggiornata delle disposizioni legislative, fino al momento
in cui scriviamo.
I capitoli dedicati ai mass media, a internet e alle aziende sono la parte
concreta del libro, con un’analitica catalogazione dei maggiori mezzi di
comunicazione e circa 100 recapiti di aziende, su tutto il territorio nazio-
nale, a cui indirizzare il curriculum vitae.
Terminiamo con uno strumento per la flessibilità del lavoro, di recente
entrata nella normativa vigente italiana: il lavoro interinale.
Il capitolo dedicato a questa nuova formula analizza il funzionamento
del sistema, al momento in cui scriviamo, cioè agli inizi di luglio. Dalle
recenti esternazioni del Ministro del lavoro, è intenzione dell’attuale Go-
verno in carica di riformare il precedente testo legislativo, eliminando vari
vincoli a cui sono soggetti i cosiddetti “job center” verso una maggiore
“privatizzazione” del lavoro.
Non conoscendo quali e quanti saranno i vincoli che verranno soppres-
si, confidiamo nello sforzo del Parlamento a indirizzarli in un migliora-
mento dell’occupazione, senza alcuna diminuzione dei diritti fondamentali
dei lavoratori.

la Redazione
Capitolo 1

LA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
La Pubblica Amministrazione 11

1.1. LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.


“Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le ammini-
strazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine
e grado e le istituzioni educative, le aziende e amministrazioni del-
lo Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Provincie, i Co-
muni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le isti-
tuzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere
di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associa-
zioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e
locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanita-
rio nazionale.”
Così recita l’art 1, comma 2, del Decreto legislativo n.ro 29 del 3
febbraio 1993 come modificato dall’art. 1 del D. Lgs. n.ro 80 del 1998,
il testo normativo che ha rivoluzionato il lavoro pubblico. Le pagine
che seguono vi condurranno alla conoscenza dell’iter di un concorso
pubblico attraverso l’analisi minuziosa delle varie fasi di: reperimento
del bando; compilazione, produzione e presentazione della domanda;
notificazione e contenuto delle prove di esame, della loro preparazione
e del loro svolgimento. In ultimo, daremo uno sguardo alla sfortunata
eventualità di esclusione dal concorso e l’iter per contestare i risultati.

1.2. LA GAZZETTA UFFICIALE E IL BOLLETTINO


UFFICIALE.
“Le procedure di reclutamento nella pubblica amministrazione
si conformano ai seguenti principi:
a)adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento
che garantiscano l’imparzialità e assicurino economicità e celerità
di espletamento, ricorrendo, ove è opportuno, all’ausilio di sistemi
automatizzati, diretti anche a realizzare forme di preselezione;…”
L’inizio del comma 3 dell’art. 36 del D.Lgs. n.ro 29/1993 evidenzia
il primo passo, che la Pubblica Amministrazione deve compiere, per
portare a conoscenza degli interessati le assunzioni messe a concorso.
12 La Pubblica Amministrazione

I mezzi predisposti a questa funzione sono principalmente due: la


Gazzetta Ufficiale e il Bollettino Ufficiale. La prima è edita dall’Istituto
Poligrafico e Zecca dello Stato e il secondo dalle singole Regioni.
La Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana si può comprare in
edicola e nelle librerie concessionarie - riportate nelle ultime pagine
della versione cartacea della Gazzetta stessa oppure chiamando il
numero verde 800 864035 - dell’Istituto Poligrafico, oppure è possibile
consultare gratuitamente le G.U. pubblicate negli ultimi 60 giorni sul
sito internet: www.gazzettaufficiale.it. I concorsi ed esami sono inseriti
nella “4^ serie speciale - parte prima” della Gazzetta e sono pubblicati
il martedì e il venerdì di ogni settimana. Sul frontespizio sono indicati
i concorsi “Di particolare evidenza in questo numero”.
Il Bollettino Ufficiale delle Regioni contiene tutte le leggi e i
regolamenti del Consiglio e della Giunta Regionale, i decreti del
Presidente della Giunta - integralmente o in sunto - che possono
interessare la generalità dei cittadini e nella sua terza parte contiene i
concorsi che sono pubblicizzati dagli enti locali, dalle comunità montane,
dalle aziende ospedaliere presenti sul territorio della regione stessa. Il
Bollettino Ufficiale è pubblicato settimanalmente. Si tenga presente
che molti dei concorsi, che sono pubblicati sul Bollettino Ufficiale,
sono completi del bando di concorso e relativo modello di domanda e
nella maggior parte dei casi fanno decorrere il dies a quo
( cioè il giorno a partire dal quale è possibile inviare la domanda e che
non si computa nel termine stesso) solo dalla pubblicazione per estratto
in Gazzetta Ufficiale. Questo decorrere del tempo è importante, per
non ritrovarsi di fronte alla cruda realtà di veder sfumare la
partecipazione al concorso per invalidità della domanda.
Il reperimento del Bollettino Ufficiale fino a qualche tempo fa è stato
arduo, perché era quasi impossibile comprarlo nei punti vendita come
le edicole e di trovarlo nei luoghi dove ragionevolmente si pensava
che fosse, come le cancellerie dei tribunali o gli uffici comunali o
qualunque altro posto adibito alla consultazione gratuita, ne erano e ne
La Pubblica Amministrazione 13

Si può comprare in edicola, nelle li-


brerie convenzionate con l’I.P.Z.S.
oppure è consultabile gratuitamente
sul sito: www.gazzettaufficiale.it
L’I.P.Z.S. ha dedicato la “4^ serie
speciale” della Gazzetta per la pub-
blicazione dei Concorsi ed Esami.

Il costo di ogni numero


della G.U. è di € 1,50 a
partire dallo 01/01/2002.

Sono pubblicati tutti i La G.U. dei Concorsi ed


concorsi e le prove d’esa- Esami è pubblicata il
me della Pubblica Am- martedì e il venerdì di
ministrazione ogni settimana

È possibile avere infor-


mazioni più dettagliate
sulla G.U. chiamando il
centralino 06/85081 op-
pure il n.ro verde 800
864035

Nel frontespizio sono


inseriti i concorsi di
maggiore rilievo su quel
numero.
14 La Pubblica Amministrazione

Pubblicazione setti-
manale, il giorno di
pubblicazione cam-
La consultazione gra- bia da regione a re-
tuita può essere fatta sul gione
sito della regione com-
petente: www.regione.
nomedellaregione.it. E
sono indicati anche gli
indirizzi per la consul-
tazione gratuita della
versione cartacea.
La Pubblica Amministrazione 15

sono sprovvisti. Con l’avvento di internet le regioni hanno fatto passi


da gigante, oggi quasi tutte offrono la possibilità di una consultazione
gratuita del bando integrale, all’indirizzo: www.regione.nome
dellaregione.it, e si può trovare anche una guida sui luoghi predisposti
alla consultazione cartacea del Bollettino.

1.3. IL BANDO DI CONCORSO E IL MODELLO DI


DOMANDA.
“Art. 1. Modalità di accesso.
1. L’assunzione agli impieghi nelle amministrazioni pubbliche
avviene:
a) per concorso pubblico aperto a tutti per esami, per titoli, per
titoli ed esami, per corso-concorso o per selezione mediante lo
svolgimento di prove volte all’accertamento della professionalità
richiesta dal profilo professionale di qualifica o categoria,
avvalendosi anche di sistemi automatizzati;
b) mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento
tenute dagli uffici circoscrizionali del lavoro che siano in possesso
del titolo di studio richiesto dalla normativa vigente al momento
della pubblicazione dell’offerta di lavoro;
c) mediante chiamata numerica degli iscritti nelle apposite liste
costituite dagli appartenenti alle categorie protette di cui al titolo 1
della legge 2 aprile 1968, n. 482 e successive modifiche ed
integrazioni.
2. Il concorso pubblico deve svolgersi con modalità che ne
garantiscano la imparzialità, l’economicità e la celerità di
espletamento, ricorrendo, ove necessario, all’ausilio di sistemi
automatizzati diretti anche a realizzare forme di preselezione ed a
selezioni decentrate per circoscrizioni territoriali.
16 La Pubblica Amministrazione

3. Con le medesime procedure e modalità, di cui ai commi 1 e 2


del presente articolo è reclutato il personale a tempo parziale, di
cui alla legge 29 dicembre 1988, n. 554.”
È questo il disposto dell’art. 1 del DPR n.ro 487 del 9 maggio 1994:
“ Regolamento recante norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche
amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi
unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi”.
La disciplina del DPR 487/1994 ha regolato tutte le fasi del concorso
pubblico, individuando, così come avete avuto modo di leggere nel
disposto del comma 1 dell’art. 1, le modalità di accesso a seconda
dell’amministrazione dello Stato, che indice il concorso. Il concorso
può essere solo per esami o solo per titoli o per titoli ed esami o per
corso-concorso o per selezione, è il bando a comunicare con quale di
queste forme bisognerà cimentarsi.
Il bando di concorso è il “libretto d’istruzione”, all’interno del quale
è possibile trovare tutte le informazioni che vi porteranno alla
formulazione della domanda di partecipazione e alle prove d’esame.
Proviamo insieme a leggere un bando di concorso. Prima di iniziare,
una precisazione, non tutti i bandi sono pubblicati per intero in Gazzetta,
ce ne sono alcuni anche per estratto, sono quelli degli enti locali e delle
unità sanitarie, e possono essere rintracciati solo sui Bollettini Ufficiali
regionali o sulle pagine web dei siti ufficiali della pubblica
amministrazione.
Iniziamo il nostro viaggio con un esempio pratico, analizzando nel
dettaglio un concorso pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il bando inizia con l’indicazione dell’amministrazione che lo ha indetto,
nel caso di specie: “L’ Università “Federico II” di Napoli” , e continua
con un grassetto che mette in evidenza: i posti e le modalità di assunzione
dell’organo che provvederà all’inserimento nel proprio organigramma.
La Pubblica Amministrazione 17

Segue l’indicazione in ordine cronologico di tutte le norme che hanno


istituito, integrato, modificato negli anni il concorso in questione;
importante per avere un’idea chiara delle regole che disciplinano sia
l’accesso nelle amministrazioni pubbliche sia le norme di disciplina
interna delle singole amministrazioni, oltre alle norme in materia di
documentazione amministrativa. Le singole norme sono richiamate per
estremi così è possibile ricercarne i testi.

Non sempre il bando è integrato dal modello di domanda, in questo


caso, è importante risalire agli articoli che ne determinano la
composizione. Questo è possibile nei casi in cui la domanda sia
presentata in carta semplice. In alcuni casi, è previsto un modello
predisposto direttamente dall’amministrazione competente ma
rintracciabile anche nelle sedi dislocate sul territorio nazionale (vedi
esempio: concorso per 350 uditori giudiziari pubblicato in Gazzetta
Ufficiale n.ro 21 del 15/3/2002, il modello era riportato in allegato ma
si poteva ritirare anche presso le procure della Repubblica).
La domanda di ammissione è disciplinata dall’art. 4 del DPR 487/
1994, che così recita:
“Art. 4. Presentazione delle domande di ammissione.
1. Le domande di ammissione al concorso, redatte in carta
semplice, devono essere indirizzate e presentate direttamente o a
mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento alla Presidenza
18 La Pubblica Amministrazione

del Consiglio dei Ministri — Dipartimento della funzione pubblica


— per i concorsi unici e all’amministrazione competente negli altri
casi, con esclusione di qualsiasi altro mezzo, entro il termine
perentorio di giorni trenta dalla data di pubblicazione del bando
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
2. La data di spedizione delle domande è stabilita e comprovata
dal timbro a data dell’ufficio postale accettante*.
3. La domanda deve essere redatta secondo lo schema che viene
allegato al bando di concorso, riportando tutte le indicazioni che,
secondo le norme vigenti, i candidati sono tenuti a fornire.
4. L’amministrazione non assume responsabilità per la dispersione
di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito
da parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione
del cambiamento dell’indirizzo indicato nella domanda, nè per
eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a
fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.
5. La firma da apporre in calce alla domanda deve essere
autenticata, a pena di esclusione, da uno dei pubblici ufficiali di
cui all’art. 20 della legge 4 gennaio 1968, n. 15**.
6. Per i candidati dipendenti da pubbliche amministrazioni è
sufficiente il visto del capo dell’ufficio presso cui prestano servizio;
per i militari, quello del comandante del reparto presso il quale
prestano servizio”.
*Controllare con attenzione la dicitura nei bandi, dato che non è infrequente da parte della P.A.
inserire un termine massimo oltre la scadenza del concorso entro il quale dovranno pervenire le
raccomandate anche se il timbro postale riporta una data antecedente alla scadenza del concorso
stesso.
**La legge n.ro 15 del 4/1/1968 recante: “Norme sulla documentazione amministrativa e sulla
legalizzazione e autenticazione di firme”, è stata in vigore fino al 6/3/2001. L’intero provvedimento è stato
abrogato dall’art. 77 del D.Lgs. n.ro 445 del 28/12/2000.
La Pubblica Amministrazione 19

Sono, normalmente, i primi tre articoli del bando che determinano


quanto detto sopra e cioè gli articoli con le didascalie: “Posti a
concorso”, “Requisiti di partecipazione” e “Domanda di
partecipazione”.
La prima cosa da analizzare è l’articolo dei “requisiti di
partecipazione”, da leggere con attenzione per evitare di produrre una
domanda, e riporre su di essa delle speranze, per un concorso al quale
non si poteva partecipare per mancanza di uno o più requisiti.
Una volta accertato di avere tutti i requisiti richiesti si passa alla
formulazione della domanda.
La raccomandazione iniziale è quella di scrivere la domanda a
macchina o a stampatello, per una maggiore leggibilità, oppure con un
computer che la renda ancora più leggibile.
Si ricerca, come prima cosa, l’indirizzo del destinatario:
“All’Università degli studi di Napoli Federico II - Corso Umberto I
- 80138 Napoli”.
Si continua con i dati personali, la cittadinanza e le altre indicazioni
qui di seguito riportate:
“2. Nella domanda i candidati dovranno indicare:
A) cognome e nome;
B) data, luogo di nascita e codice fiscale;
C) il possesso della cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri
dell’Unione europea (sono equiparati ai cittadini dello Stato italiano
gli italiani non appartenenti alla Repubblica);
D) il comune in cui è iscritto nelle liste elettorali, ovvero i motivi
della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime;
E) le eventuali condanne penali riportate, delle quali deve essere
specificata la natura (dichiarazione da rendersi anche se negativa;
da indicare anche se sia stata concessa amnistia, indulto, condono o
perdono giudiziale);
F) gli eventuali procedimenti penali in corso, dei quali deve essere
specificata la natura (dichiarazione da rendersi anche se negativa);
G) il titolo di studio e l’eventuale diploma di qualifica professionale
20 La Pubblica Amministrazione

o attestato di qualifica, come previsto dal presente bando, con


l’indicazione della votazione, dell’anno e dell’istituto presso il quale
è stato conseguito.
I candidati che hanno conseguito il titolo di studio all’estero
dovranno allegare il titolo di studio tradotto e autenticato dalla
competente rappresentanza diplomatica o consolare italiana,
indicando l’avvenuta equipollenza del proprio titolo di studio con
quello italiano.
Possiede il requisito della scuola dell’obbligo anche chi ha
conseguito la licenza elementare, anteriormente all’entrata in vigore
della legge n. 1859 del 31 dicembre 1962.
H) la propria posizione nei riguardi degli obblighi militari;
I) di aver prestato ovvero di non aver prestato servizio presso
pubbliche amministrazioni e le cause di risoluzione di eventuali
precedenti rapporti d’impiego (dichiarazione da rendersi anche se
negativa; se la dichiarazione è positiva elencare i servizi prestati);
L) di non essere stato destituito dall’impiego presso una pubblica
amministrazione o licenziato per giusta causa o giustificato motivo
soggettivo (dichiarazione da rendersi anche in assenza di rapporti
di impiego presso pubbliche amministrazioni);
M) di avere l’idoneità fisica all’impiego;
N) il possesso di eventuali titoli di preferenza tra quelli previsti dal
bando di concorso. L’omissione della relativa dichiarazione, da
rendere in conformità allo schema esemplificativo, comporta
l’inapplicabilità dei benefici conseguenti al possesso del titolo di
preferenza.
I candidati cittadini degli Stati membri dell’Unione europea
dovranno dichiarare, altresì, di godere dei diritti civili e politici anche
negli Stati di appartenenza o di provenienza, ovvero i motivi del
mancato godimento, e di avere un’adeguata conoscenza della lingua
italiana.
I candidati portatori di handicap dovranno specificare nella
domanda di partecipazione, ai sensi della vigente normativa, l’ausilio
necessario in relazione al proprio handicap nonché l’eventuale
necessità di tempi aggiuntivi per l’espletamento delle prove di esame.
La Pubblica Amministrazione 21

Indirizzo a cui inviare la domanda

All'Università degli studi di Napoli Federico II


Corso Umberto I
80138 Napoli
Oggetto: concorso codice di riferimento n. 02/10.

Punto A

...l... sottoscritt.................................................................................................

Punto B

nat... a………………………… (provincia di ) .............................................


Il……………………..codice fiscale..............................................................
e residente in…………………………………….. (provincia di ) ................
c.a.p………. via ..............................................................................................
tel…………………….. e.mail ......................................................................
Chiede
di essere ammess... al concorso pubblico, per esami, a dieci posti di
categoria B, posizione economica B3, area servizi generali e tecnici per le
aule didattiche informatizzate dell'Università degli studi "Federico II" di
Napoli (cod. rif. 02/10).
...l... sottoscritt…,consapevole delle sanzioni penali previste dall'art. 76 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000 per le ipotesi di falsità
in atti e dichiarazioni mendaci, dichiara sotto la propria responsabilità:
1) di essere nat... a……………………… (provincia di…. ) il…………… ;

Punto C

2) di essere cittadin... italian...;

Punto D

3) di essere iscritt... nelle liste elettorali del comune di..........................;


22 La Pubblica Amministrazione

Punto E

4) di non aver riportato condanne penali/di aver riportato le seguenti


condanne penali: (da indicarsi anche se sia stata concessa amnistia,
indulto, condono o perdono giudiziale);

Punto F

5) di non avere procedimenti penali in corso/di avere i seguenti


procedimenti penali in corso;

Punto G

6) di essere in possesso del diploma di istruzione secondaria di primo


grado conseguito in data…………. Presso ....................................................
sito in via/piazza ............................................................................................
con giudizio di……….. e del diploma di qualifica professionale o attestato
di qualifica rilasciato ai sensi della legge n. 845/1978 conseguito in
data………….. , presso ..................................................................................
sito in via/piazza……………………………………, ovvero diploma di
istruzione secondaria di secondo grado conseguito in data………………...,
presso……………… sito in via/piazza..........................................................
con voto………………….. ;

Punto H

7) di essere nella seguente posizione per quanto riguarda gli obblighi


militari;

Punto I

8) di aver prestato i seguenti servizi presso pubbliche amministrazioni/di


non aver prestato alcun servizio presso pubbliche amministrazioni;
La Pubblica Amministrazione 23

Punto L

9) di non essere stat... destituit... dall'impiego presso una pubblica


amministrazione ovvero licenziat... per giusta causa o giustificato motivo
soggettivo;
Punto M

10) di essere in possesso dell'idoneità fisica all'impiego;

Punto N

11) di non essere/di essere portatore di handicap ed aver necessità del


seguente ausilio o tempi aggiuntivi.
...l... sottoscritt... dichiara di aver preso visione del presente bando e di
essere a conoscenza di tutte le prescrizioni e condizioni previste dal
medesimo.
...l... sottoscritt... esprime il proprio consenso/dissenso alla diffusione e
comunicazione dei propri dati personali a soggetti estranei al procedimento
concorsuale.
Dalla domanda deve risultare, altresì:
1) il versamento del prescritto contributo per la partecipazione al
concorso (allegare ricevuta);
2) la residenza del candidato (indicare via, numero civico, città,
c.a.p., provincia e numero telefonico) e il recapito ai fini di ogni
eventuale comunicazione relativa al concorso, se diverso dalla
residenza;
3) la dichiarazione dell’impegno a segnalare le variazioni di recapito
che dovessero intervenire successivamente.”
Punto 1

Si allega ricevuta del versamento di 




concorso.
Data,
Firma
24 La Pubblica Amministrazione

Punto 2 e 3

Recapito cui indirizzare eventuali comunicazioni (il candidato si impegna


a segnalare successive variazioni dello stesso):
telefono n.....................................
La dichiarazione relativa al possesso di eventuali titoli di preferenza tra
quelli previsti dal bando di concorso va allegata, a pena di inapplicabilità
dei benefici conseguenti al possesso dei titoli stessi, alla presente istanza
Allegato 2
Schema di autocertificazione comprovante il possesso dei titoli di
preferenza, da allegarsi alla domanda di partecipazione al concorso
(da inviare in carta semplice).
All’Università degli Studi di Napoli Federico II
Corso Umberto I
80138 Napoli
Oggetto: concorso codice di riferimento n. 02/10.
...l... sottoscritt.………………………………………………. ,
nat... a…………………………………… (provincia di…. )
il……………… codice fiscale ………………………………..
e residente in……………………………(provincia di…. )
c.a.p……………. via …………………………………………
tel……………………………… e-mail ………………………
consapevole delle sanzioni penali previste dall’art. 76 del decreto
del Presidente della Repubblica n. 445/2000 per le ipotesi di falsità in
atti e dichiarazioni mendaci;
Dichiara
sotto la propria responsabilità, ai sensi della vigente normativa, di
aver diritto - a parità di punteggio nella graduatoria generale del con-
corso in oggetto - alla preferenza in quanto appartenente ad una o più
delle seguenti categorie (A):
1) mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato o;
2) genitore con riguardo al numero di figli a carico (B) o;
3) invalidi e mutilati civili o;
4) militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito a
termine della ferma o rafferma o;
La Pubblica Amministrazione 25

5) disoccupati con particolare riguardo all’anzianità di iscrizione nelle


apposite liste dei centri per l’impiego (C).o
Data…………….,
Firma ______________
26 La Pubblica Amministrazione

L’allegato 2 su citato, fa riferimento ai documenti e agli atti sostitutivi


da presentare nei modi previsti dal bando, soprattutto in sostituzione
dei documenti, che con la precedente normativa dovevano essere alle-
gati al modello. Per sapere quali sono leggiamo quanto disposto dagli
artt. 46 e 47 del D.Lgs. n.ro 445 del 28/12/2000 :

“Articolo 46. Dichiarazioni sostitutive di certificazioni”


1. Sono comprovati con dichiarazioni, anche contestuali all’istan-
za, sottoscritte dall’interessato e prodotte in sostituzione delle nor-
mali certificazioni i seguenti stati, qualità personali e fatti:
a) data e il luogo di nascita;
b) residenza;
c) cittadinanza;
d) godimento dei diritti civili e politici;
e) stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero;
f) stato di famiglia;
g) esistenza in vita;
h) nascita del figlio, decesso del coniuge, dell’ascendente o discen-
dente;
i) iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti da pubbliche ammini-
strazioni;
l) appartenenza a ordini professionali;
m) titolo di studio, esami sostenuti;
n) qualifica professionale posseduta, titolo di specializzazione, di
abilitazione, di formazione, di aggiornamento e di qualificazione
tecnica;
o) situazione reddituale o economica anche ai fini della concessio-
ne dei benefici di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali;
p) assolvimento di specifici obblighi contributivi con l’indicazione
dell’ammontare corrisposto;
q) possesso e numero del codice fiscale, della partita IVA e di qual-
siasi dato presente nell’archivio dell’anagrafe tributaria;
La Pubblica Amministrazione 27

r) stato di disoccupazione;
s) qualità di pensionato e categoria di pensione;
t) qualità di studente;
u) qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche,
di tutore, di curatore e simili;
v) iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi
tipo;
z) tutte le situazioni relative all’adempimento degli obblighi mili-
tari, ivi comprese quelle attestate nel foglio matricolare dello stato
di servizio;
aa) di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario
di provvedimenti che riguardano l’applicazione di misure di preven-
zione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti
nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa;
bb) di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti
penali;
cc) qualità di vivenza a carico;
dd) tutti i dati a diretta conoscenza dell’interessato contenuti nei
registri dello stato civile;
ee) di non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e di non
aver presentato domanda di concordato.”

“Articolo 47. Dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà”


1. L’atto di notorietà concernente stati, qualità personali o fatti
che siano a diretta conoscenza dell’interessato è sostituito da di-
chiarazione resa e sottoscritta dal medesimo con la osservanza delle
modalità di cui all’articolo 38*.

*Articolo 38 . Modalità di invio e sottoscrizione delle istanze


1. Tutte le istanze e le dichiarazioni da presentare alla pubblica amministrazione o ai gestori o esercenti
di pubblici servizi possono essere inviate anche per fax e via telematica.
2. Le istanze e le dichiarazioni inviate per via telematica sono valide se sottoscritte mediante la firma
digitale o quando il sottoscrittore è identificato dal sistema informatico con l’uso della carta di identità
elettronica
3. Le istanze e le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà da produrre agli organi della amministra-
zione pubblica o ai gestori o esercenti di pubblici servizi sono sottoscritte dall’interessato in presen-
28 La Pubblica Amministrazione

La dichiarazione resa nell’interesse proprio del dichiarante può


riguardare anche stati, qualità personali e fatti relativi ad altri sog-
getti di cui egli abbia diretta conoscenza.
3. Fatte salve le eccezioni espressamente previste per legge, nei
rapporti con la pubblica amministrazione e con i concessionari di
pubblici servizi, tutti gli stati, le qualità personali e i fatti non espres-
samente indicati nell’articolo 46 sono comprovati dall’interessato
mediante la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
4. Salvo il caso in cui la legge preveda espressamente che la denun-
cia all’Autorità di Polizia Giudiziaria è presupposto necessario per
attivare il procedimento amministrativo di rilascio del duplicato di
documenti di riconoscimento o comunque attestanti stati e qualità
personali dell’interessato, lo smarrimento dei documenti medesimi è
comprovato da chi ne richiede il duplicato mediante dichiarazione
sostitutiva.”
È da tener presente così come specificato nella stessa domanda, che
eventuali false dichiarazioni saranno perseguite a norma di legge così
come specificato nell’art. 76 del D.Lgs. n.ro 445/2000:

“Articolo 76. Norme penali*


1. Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa
uso nei casi previsti dal presente testo unico è punito ai sensi del
codice penale e delle leggi speciali in materia.
2. L’esibizione di un atto contenente dati non più rispondenti a
verità equivale ad uso di atto falso.
za del dipendente addetto ovvero sottoscritte e presentate unitamente a copia fotostatica non auten-
ticata di un documento di identità del sottoscrittore. La copia fotostatica del documento è inserita nel
fascicolo. Le istanze e la copia fotostatica del documento di identità possono essere inviate per via
telematica; nei procedimenti di aggiudicazione di contratti pubblici, detta facoltà è consentita nei limiti
stabiliti dal regolamento di cui all’articolo 15, comma 2 della legge 15 marzo 1997, n.59.

*art. 483 del codice penale: Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Chiunque
attesta falsamente al pubblico ufficiale (p. 357), in un atto pubblico (p. 491-bis , 492), fatti dei quali l’atto
è destinato a provare la verità, è punito con la reclusione fino a due anni . Se si tratta di false attestazioni
in atti dello stato civile, la reclusione non può essere inferiore a tre mesi.
La Pubblica Amministrazione 29

3. Le dichiarazioni sostitutive rese ai sensi degli articoli 46 e 47 e


le dichiarazioni rese per conto delle persone indicate nell’articolo
4**, comma 2, sono considerate come fatte a pubblico ufficiale.
4. Se i reati indicati nei commi 1, 2 e 3 sono commessi per ottenere
la nomina ad un pubblico ufficio o l’autorizzazione all’esercizio di
una professione o arte, il giudice, nei casi più gravi, può applicare
l’interdizione temporanea dai pubblici uffici o dalla professione e
arte.”
Terminiamo questa analisi con la firma, che deve essere apposta in
calce alla domanda a pena di nullità. Richiamiamo ancora una volta il
D.Lgs. 445/2000:
“Articolo 39. Domande per la partecipazione a concorsi pubblici
1. La sottoscrizione delle domande per la partecipazione a sele-
zioni per l’assunzione, a qualsiasi titolo, in tutte le pubbliche am-
ministrazioni, nonché ad esami per il conseguimento di abilitazio-

Art. 489 del codice penale: Uso di atto falso. Chiunque senza essere concorso (c.p. 110 ss.) nella
falsità, fa uso di un atto falso soggiace alle pene stabilite negli articoli precedenti, ridotte di un terzo.
Qualora si tratti di scritture private (c.p. 492) chi commette il fatto è punibile soltanto se ha agito al fine
di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno (p. 491, 493-bis ; nav. 1128)
Art. 495 del codice penale. Falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità
o su qualità personali proprie o di altri. Chiunque dichiara o attesta falsamente al pubblico ufficiale
(p. 357), in un atto pubblico (c. 2699 s.) , l’identità o lo stato o altre qualità della propria o dell’altrui
persona è punito con la reclusione fino a tre anni.
Art. 496 del codice penale. False dichiarazioni sull’identità o su qualità personali proprie o di
altri. Chiunque, fuori dei casi indicati negli articoli precedenti, interrogato sull’identità, sullo stato o su
altre qualità della propria o dell’altrui persona, fa mendaci dichiarazioni a un pubblico ufficiale (p. 357),
o a persona incaricata di un pubblico servizio (p. 358), nell’esercizio delle funzioni o del servizio, è punito
con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a lire un milione (p. 651).

**Articolo 4. Impedimento alla sottoscrizione e alla dichiarazione


1. La dichiarazione di chi non sa o non può firmare è raccolta dal pubblico ufficiale previo accertamen-
to dell’identità del dichiarante. Il pubblico ufficiale attesta che la dichiarazione è stata a lui resa dall’in-
teressato in presenza di un impedimento a sottoscrivere.
2. La dichiarazione nell’interesse di chi si trovi in una situazione di impedimento temporaneo, per
ragioni connesse allo stato di salute, è sostituita dalla dichiarazione, contenente espressa indicazione
dell’esistenza di un impedimento, resa dal coniuge o, in sua assenza, dai figli o, in mancanza di questi, da
altro parente in linea retta o collaterale fino al terzo grado, al pubblico ufficiale, previo accertamento
dell’identità del dichiarante.
3. Le disposizioni del presente articolo non si applicano in materia di dichiarazioni fiscali.
30 La Pubblica Amministrazione

ni, diplomi o titoli culturali non è soggetta ad autenticazione.”


Il testo unico in materia di documentazione amministrativa introdotta
con il D.Lgs. 445/2000, legge-regolamento in materia di semplifica-
zione di procedure amministrative, ha snellito e facilitato la procedura
di presentazione di una domanda per partecipare a un concorso nella
pubblica amministrazione, oltre a renderla meno onerosa per gli inte-
ressati.
Concludiamo questo paragrafo con l’analisi di un dettaglio. Mi riferi-
sco all’eliminazione dei limiti di età per la partecipazione ai pubblici
concorsi: L’art. 3, comma 6, della Legge n.ro 157 del 15/05/1997
così recita:”La partecipazione ai concorsi indetti da pubbliche am-
ministrazioni non è soggetta a limiti di età, salvo deroghe dettate
da regolamenti delle singole amministrazioni connesse alla natu-
ra del servizio o ad oggettive necessità dell’amministrazione.” I li-
miti o l’eventuale elevazione dei limiti di età sono determinati dalle
singole amministrazioni e normalmente sono inseriti in un articolo del
bando, come ad esempio l’art. 3 del concorso per 350 uditori giudiziari
pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.ro 21 del 15/03/2002:”Art. 3. Ele-
vazione del limite di età. Il limite di età di 40 anni, previsto dall’art.
124, 1º comma, dell’ordinamento giudiziario, e’ elevato: a) di un
anno per gli aspiranti che siano coniugati; b) di un anno per ogni
figlio vivente; c) di cinque anni in favore dei candidati che abbiano
conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato entro il qua-
rantesimo anno di età. Detta elevazione del limite di età non si cu-
mula con quelle previste da altre disposizioni vigenti; d) di un perio-
do pari all’effettivo servizio prestato, comunque non superiore a tre
anni, a favore dei cittadini che hanno prestato servizio militare vo-
lontario, di leva e di leva prolungata, ai sensi della legge 24 dicem-
bre 1986, n. 958.
Si prescinde dal limite di età per i candidati che siano dipendenti
civili di ruolo delle pubbliche amministrazioni, per gli ufficiali e
sottufficiali dell’esercito, della marina o dell’aeronautica cessati di
autorità o a domanda; per gli ufficiali, ispettori, sovrintendenti, ap-
La Pubblica Amministrazione 31

puntati, carabinieri e finanzieri in servizio permanente dell’Arma


carabinieri e del Corpo della guardia di finanza, nonché delle corri-
spondenti qualifiche degli altri Corpi di polizia.”
Gli ordinamenti della pubblica amministrazione sono molti e la loro
pubblicazione potrebbe tediare i nostri lettori in una lettura non consona
al progetto di base di quest’opera, così abbiamo pensato di inserire
nelle pagine che seguono un piccolo elenco di indirizzi internet dei siti
della Pubblica Amministrazione, dove sarà possibile ricercare tutte le
informazioni utili:
sito descrizione
www.quirinale.it sito del Presidente della Repubblica
www.cortecostituzionale.it sito della Corte Costituzionale
www.camera.it sito della Camera dei Deputati
www.senato.it sito della Senato della Repubblica
www.palazzachigi.it o www.governo.it siti del Governo
www.affarisociali.it dipartimento Affari sociali
www.funzionepubblica.it dipartimento Funzione pubblica
www.palazzochigi.it/parioppurtunità dipartimento Pari opportunità
www.politichecomunitarie.it dipartimento Politiche comunitarie
www.palazzochigi.it/affariregionali dipartimento Affari regionali
www.esteri.it Ministero degli esteri
www.beniculturali.it Ministero dei beni culturali
www.infrastrutturetrasporti.it Ministero delle infrastrutture
www.mincomes.it Ministero del Commercio con l’estero

www.minlavoro.it o www.welfare.it Ministero del lavoro


32 La Pubblica Amministrazione
sito descrizione
www.tesoro.it Ministero del tesoro
www.giustizia.it Ministero della giustizia
www.mininterno.it Ministero dell’interno
www.cittadinitalia.it nuovo indirizzo Ministero dell’interno

www.poliziadistato.it polizia di stato


www.vigilidelfuoco.it vigili del fuoco
www.istruzione.it Ministero dell’istruzione
www.minambiente.it Ministero dell’ambiente
www.serviziocivile.it Servizio civile
www.difesa.it Ministero della Difesa
www.esercito.difesa.it Esercito Italiano
www.marina.difesa.it Marina militare
www.aeronautica.difesa.it Aeronautica militare
www.carabinieri.it Arma dei carabinieri
www.inps.it Istituto nazionale previdenza sociale
www.inail.it Istit. naz. ass.ni infortuni sul lavoro

www.regione.nome.it sito delle singole regioni


www.provincia.nome.it sito delle singole provincie
www.comune.nome.it sito dei singoli comuni
www.comune.nome.siglaprovincia.it siti dei comuni non capoluoghi
www.uncem.it Unione naz. comuni enti montani

www.aci.it Automobil club d’italia


La Pubblica Amministrazione 33

sito descrizione
www.minindustria.it Ministero dell’industria
www.finanze.it Ministero delle finanze
www.guardiadifinanza.it Guardia di finanza
www.sanità.it Ministero della salute
www.iss.it Istituto superiore della sanità
www.murst.it Mininistero dell’università
www.politicheagricole.it Ministero delle politiche agricole
www.bancaditalia.it Sito della banca d’italia

1.4. PUBBLICITÀ DELLA SELEZIONE SUI BOLLETTI-


NI UFFICIALI.
Non sempre la Gazzetta Ufficiale è l’unico strumento per avere
un’adeguata conoscenza del bando integrale del concorso. Nella sezione
“ENTI LOCALI” e “UNITÀ SANITARIE LOCALI E ALTRE
ISTITUZIONI SANITARIE” della Gazzetta Ufficiale “Concorsi ed
Esami” sono pubblicati, nella maggior parte dei casi, gli estratti dei
bandi che rimandano agli estremi della pubblicazione nei vari bollettini
ufficiali delle regioni o direttamente sui siti internet ufficiali delle
amministrazioni interessate. Per la ricerca dei bandi nei B.U.R.
(Bollettini Ufficiali Regionali) si rimanda a quanto detto nel paragrafo 2.
Si tenga presente che il termine di presentazione della domanda,
decorre dal giorno di pubblicazione per estratto in Gazzetta Ufficiale,
(salvo che non sia già contenuto nel B.U.R. e quindi non ci sarà nessuna
pubblicazione in Gazzetta). Ma anche di questo abbiamo già parlato
nel paragrafo 2.
34 La Pubblica Amministrazione

1.5. CONTENUTO DELLE PROVE D’ESAME, NOTIFICA-


ZIONE, PREPARAZIONE E SVOLGIMENTO.
Concludiamo questo nostro viaggio parlando dell’ultima parte di un
bando di concorso, quella dedicata alle prove d’esame, alla loro pre-
parazione e al loro svolgimento.
Le prove d’esame hanno una duplice funzione: di accertare sia la
conoscenza degli elementi di base di una formazione scolastica di cul-
tura generale sia di alcune specifiche materie contemplate dall’Ammi-
nistrazione, che ha indetto il concorso. In entrambi i casi il nostro con-
siglio è di studiare per evitare brutte sorprese.
Ma in che modo studiare e attraverso quali strumenti ?
Innanzi tutto, è buona regola riprendere i testi scolastici e universitari
per un ripasso generale e in particolare delle materie specifiche per i
singoli concorsi, successivamente è indispensabile passare ad uno stu-
dio più specifico attraverso libri, preparati da editori che si sono spe-
cializzati in questo settore, esclusivamente per la figura professionale
richiesta. Un nostro consiglio è quello di visitare il sito della Simone
Concorsi, all’indirizzo: www.simone.it, per avere una panoramica sod-
disfacente su quanto abbiamo appena detto.
Le commissioni esaminatrici che si insediano per svolgere gli esami,
in situazioni quali ad esempio un numero eccessivo di candidati, pos-
sono far precedere gli esame da prove preselettive concernenti do-
mande a risposta multipla, da risolvere in un intervallo di tempo deter-
minato. Si tenga presente che la comunicazione ai candidati per questo
genere di prove può avvenire in maniera singola o collettiva, in altre
parole, può essere comunicata ai singoli candidati tramite lettera rac-
comandata o telegramma da parte della Pubblica Amministrazione op-
pure collettivamente tramite Gazzetta Ufficiale.
Le prove preselettive riguardano domande di cultura generale, a
seconda del grado di scolarizzazione, e in test psico-attitudinali. Ci si
può esercitare con test usciti in anni precedenti e raccolti in testi specifici.
Terminate le prove preselettive e stilata una graduatoria degli am-
La Pubblica Amministrazione 35

messi, si procede con le prove d’esame stabilite dal bando.


Il concorso, che stiamo analizzando, alla voce prove d’esame così si
esprime:
“Le prove di esame consisteranno in una prova scritta, a contenuto
teorico-pratico, ed in un colloquio secondo il seguente programma.
La prova scritta, a contenuto teorico-pratico, verterà sui seguenti
argomenti: utilizzo dei sistemi operativi Windows 98 e Windows 2000
per le attività di ordinaria amministrazione (installazione program-
mi, definizione utenti e risorse);
utilizzo di applicativi di produttività individuale della suite Microsoft
Office (Word, Excel, Access);
utilizzo del WEB e dei principali servizi Internet (posta elettronica,
file transfer); conoscenze di base relative alle reti locali.
Il colloquio verterà sulle materie della prova scritta a contenuto
teorico-pratico e sull’accertamento della conoscenza della lingua
inglese”.
Come è evidente le prove sono due: una scritta, l’altra orale. La
prima verterà su argomenti inerenti la professione “di addetto ai servi-
zi nell’area generale e tecnica delle aule didattiche informatizzate”,
quindi sulla conoscenza dei maggiori sistemi operativi; mentre la pro-
va orale verterà su un colloquio sulle materie della prova scritta e su
una prova d’inglese.
È necessario tener presente che, l’integrazione europea ha obbligato
il legislatore a rendere gli impiegati della Pubblica Amministrazione
sempre più efficienti e, in grado, di avere una maggiore conoscenza sia
delle lingue straniere che dell’informatica. Così, attraverso il D.Lgs.
n.ro 165 del 30/03/2001, ha introdotto nelle prove d’esame: una prova
obbligatoria di lingua straniera e una prova di informatica. Le modalità
e i livelli di conoscenza sono stabiliti dalle amministrazioni interessa-
te, in base ai ruoli che dovranno occupare i nuovi assunti, e sempre la
P.A. decide nei casi in cui, l’accertamento delle materie di cui sopra,
non si applica.
36 La Pubblica Amministrazione

Così l’art. 37 del D.Lgs. n.ro 165 del 30/03/2001:


“1. A decorrere dal 1 gennaio 2000 i bandi di concorso per l’acces-
so alle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2,
prevedono l’accertamento della conoscenza dell’uso delle
apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e di
almeno una lingua straniera.
2. Per i dirigenti il regolamento di cui all’articolo 28 definisce il
livello di conoscenza richiesto e le modalità per il relativo accerta-
mento.
3. Per gli altri dipendenti delle amministrazioni dello Stato, con
regolamento emanato ai sensi dell’articolo 17, comma 1, della legge
23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni ed integrazioni,
su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, sono stabiliti i
livelli di conoscenza, anche in relazione alla professionalità cui si
riferisce il bando, e le modalità per l’accertamento della conoscen-
za medesima. Il regolamento stabilisce altresì i casi nei quali il comma
1 non si applica”.
Segnaliamo ai nostri lettori che, sempre più di frequente, le graduatorie
dei candidati, ammessi alle prove successive, sono pubblicate sui siti
internet delle Amministrazioni, che hanno svolto il concorso.

1.6. CONTESTAZIONE DEI RISULTATI IN UN CONCORSO


PUBBLICO.
Non sempre, al termine delle prove d’esame per la partecipazione a
un concorso pubblico, si ritiene di aver demeritato nello svolgimento
delle prove medesime, così da non essere presenti nella graduatoria
finale, oppure nella peggiore delle ipotesi vedersi scavalcati da un
altro candidato.
In questi casi è possibile fugare ogni dubbio presentando ricorso av-
verso le operazioni consorsuali, indirizzandolo contro l’atto conclusi-
vo del procedimento e, in particolare, della graduatoria di merito for-
mata dalla commissione giudicatrice. L’impugnativa delle operazioni
La Pubblica Amministrazione 37

compiute dalla commissione, consistenti nell’espletare le prove d’esa-


me e correggere gli elaborati, è rimandata al momento in cui si realizza
l’esito negativo così da costituire il presupposto per l’interesse a ri-
correre per il candidato, che ritenga questi atti viziati.
L’atto di approvazione degli atti del concorso è di natura amministra-
tiva e può essere impugnato dinanzi al Tar, entro 60 giorni dalla cono-
scenza dell’atto stesso. L’art. 68 del D.Lgs. n.ro 29 del 3/2/1993 ha
devoluto al giudice ordinario, in funzione del giudice del lavoro, tutte
le controversie relative ai rapporti alle dipendenze delle pubbliche
amministrazioni, incluse le controversie concernenti l’assunzione dei
pubblici dipendenti. Il termine per l’impugnativa comincia a decorrere
dal giorno in cui il provvedimento amministrativo sia stato loro comu-
nicato personalmente dall’amministrazione. In relazione alle modalità
di contestazione delle prove la III sezione del TAR Lombardia ha
osservato, nel rimettere, con ordinanze da n. 213 a n. 253 del 27 genna-
io 2000, la questione alla Corte Costituzionale, la liceità del conoscere
il perché del voto stabilendo che: “è un giudizio di cui sfugge la
motivazione, perché le ragioni di una valutazione negativa possono
essere le più diverse: errori concettuali e/o ortografici, superficia-
le o confusa conoscenza della materia trattata, inadeguatezza del-
l’esposizione, mancata comprensione del tema proposto, incapaci-
tà di analisi e/o di sintesi, e altre ancora; e una specifica, anche se
sintetica, enunciazione delle ragioni di un giudizio non positivo
corrisponde al generalissimo precetto del parlar chiaro consenten-
do al candidato un adeguato riscontro tra il contenuto della prova
svolta e la sua negativa valutazione il che può condurre il candida-
to ad avere una consapevole reazione in sede giurisdizionale oppu-
re ad accettare il risultato.”
La motivazione del voto è l’esigenza del candidato di conoscere cosa
non ha funzionato, durante lo svolgimento delle prove, ma il legislatore
ha assicurato anche la piena trasparenza amministrativa a chiunque
abbia un interesse giuridicamente rilevante da difendere. La legge 241/
38 La Pubblica Amministrazione

90 all’art. 22, infatti sancisce che: “Al fine di assicurare la traspa-


renza dell’attività amministrativa e di favorirne lo svolgimento im-
parziale è riconosciuto, a chiunque vi abbia interesse per la tutela
di situazioni giuridicamente rilevanti, il diritto di accesso ai docu-
menti amministrativi”. In questo modo il legislatore ha voluto predi-
sporre un sistema, che favorisse l’imparziale procedimento di un con-
corso e rendesse trasparente l’operato della pubblica amministrazio-
ne. Il disposto dell’articolo sopra citato è perfettamente compatibile
con l’art. 43 della legge 675/96 sulla privacy, riguardante le norme
sull’accesso ai documenti amministrativi. Il Garante per la protezione
dei dati personali ha confermato la piena trasparenza, che deve con-
trassegnare i concorsi, e riconosce la possibilità per i candidati di un
concorso di richiedere la visione delle prove scritte svolte da altri
candidati, qualora la conoscenza dei singoli documenti sia effettiva-
mente necessaria per curare o per difendere gli interessi giuridici del
richiedente l’accesso. Ha, inoltre, puntualizzato e invitato, a tutela de-
gli altri candidati a usare le informazioni acquisite al solo scopo di
tutelare delle situazioni giuridiche inerenti la difesa di interessi per i
quali è stata richiesta la visione degli atti.
Capitolo 2

IL LAVORO INTERINALE
Il Lavoro Interinale 41

2.1. LE AGENZIE DI LAVORO INTERINALE


Il lavoro interinale rappresenta la principale novità introdotta nel mer-
cato del lavoro italiano. Utilizzato già da diversi anni negli altri Paesi
della U.E., esso offre l’opportunità di gestire con maggiore flessibilità
le particolari dinamiche della domanda e dell’offerta di lavoro. È un
rapporto trilaterale che la legge Treu (n.ro 196 del 1997) regola fissan-
do una serie di requisiti e limiti affinchè‚ sia correttamente utilizzato.
Un esempio potrà chiarire meglio il concetto.
Se un’azienda ha necessità di utilizzare un lavoratore, in possesso di
una professionalità medio alta per un periodo limitato di tempo, invece
di assumere un lavoratore direttamente si può rivolgere ad un’apposita
agenzia, che si occupa professionalmente di fornitura di lavoro tempo-
raneo. L’Agenzia individua il lavoratore in possesso delle caratteristi-
che professionali richieste, lo assume e lo pone a disposizione del-
l’azienda.
Si tratta di una grande novità nel panorama del mercato del lavoro
italiano che, seppure in ritardo rispetto agli altri Paesi dell’Unione
Europea, offre l’opportunità di gestire con maggiore flessibilità le par-
ticolari dinamiche della domanda e dell’offerta di lavoro.
L’attività di fornitura di lavoro temporaneo può essere esercitata da
una Società di capitali o cooperativa, italiana o comunitaria, che sia in
possesso di un’autorizzazione amministrativa rilasciata a seguito del-
l’accertamento di determinati requisiti e formalizzata nell’iscrizione in
un albo istituito presso il Ministero del Lavoro.
Con due Decreti del Ministro del lavoro (i nn. 381 e 382/97), e’ stato
istituito l’albo delle società esercenti attività di fornitura di lavoro
temporaneo e sono state individuate le modalità di presentazione della
domanda di iscrizione all’albo. Sulle società di fornitura di lavoro
temporaneo ricadono tutti gli oneri contributivi, previdenziali e assi-
stenziali.
Le Agenzie di lavoro interinale svolgono la fondamentale funzione di
facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, promuovendo op-
42 Il Lavoro Interinale

portunità di impiego fino ad oggi difficili da cogliere per la presenza di


ostacoli di legge.
Poiché‚ l’agenzia per ogni lavoratore “prestato” all’impresa
utilizzatrice percepisce un compenso, è facile comprendere il suo inte-
resse a collocare quanto piu’ possibile i lavoratori presso le varie
aziende “clienti”. Per far ciò è importante che i lavoratori siano sem-
pre aggiornati professionalmente per favorirne la maggiore
“spendibilità’” sul mercato. In altri termini, l’agenzia si propone come
promotrice dei lavoratori interinali dei quali si avvale. A tal fine, le
imprese fornitrici devono versare ad un Fondo, istituito presso il Mini-
stero del Lavoro, un contribuito pari al 5% delle retribuzioni corrispo-
ste ai lavoratori assunti per rendere prestazioni di lavoro temporaneo.
Il Fondo è utilizzato soprattutto per finanziare la formazione professio-
nale dei lavoratori attraverso dei corsi che possono essere svolti in
strutture pubbliche o private. Gli attori del lavoro interinale sono dun-
que tre: il lavoratore, l’agenzia di lavoro temporaneo e l’impresa
utilizzatrice. Il rapporto trilaterale viene gestito con due contratti: uno
tra lavoratore ed agenzia di lavoro temporaneo e uno tra quest’ultima e
l’impresa utilizzatrice. E’ possibile stipulare un contratto di fornitura
di lavoro temporaneo solo nei casi previsti dai contratti collettivi na-
zionali della categoria di appartenenza dell’impresa utilizzatrice, per
l’utilizzazione temporanea di qualifiche non previste nei normali asset-
ti produttivi dell’azienda, per la sostituzione dei lavoratori assenti con
diritto al mantenimento del posto di lavoro.
Con il contratto di lavoro interinale il prestatore, pur assunto e retri-
buito dall’impresa fornitrice, svolge la propria attività lavorativa alle
dipendenze dell’azienda utilizzatrice. Il contratto tra l’agenzia e il la-
voratore potrà essere stipulato a tempo determinato (corrispondente
alla durata della missione) o a tempo indeterminato. In questo secondo
caso, nei periodi in cui il lavoratore non svolge alcuna prestazione
lavorativa, percepisce un’indennità di disponibilità determinata dai
contratti collettivi.
Il Lavoro Interinale 43

Il lavoratore assunto con contratto di lavoro interinale ha diritto ad un


pari trattamento rispetto a quello stabilito per lavoratori assunti a tem-
po indeterminato presso l’impresa utilizzatrice. La legge Treu stabili-
sce, infatti, che durante il periodo di lavoro presso l’impresa utilizzatrice
al prestatore di lavoro temporaneo è corrisposto un trattamento non
inferiore a quello cui hanno diritto i dipendenti a tempo indeterminato
di pari livello. Attraverso l’interinale, il lavoratore è in grado di cono-
scere varie realtà di impresa e di farsi conoscere. L’esperienza inter-
nazionale dimostra che il lavoro interinale può diventare un trampoli-
no di lancio per assunzioni a tempo indeterminato.
Nell’ipotesi che l’agenzia si opponga a tale evenienza, perché perde-
rebbe un’opportunità di guadagno, il legislatore ha stabilito che è nulla
qualsiasi pattuizione in tal senso fatta sottoscrivere al lavoratore.
Lo schema che segue è una sintesi delle agenzie iscritte all’albo di cui
sopra, presenti al momento in cui scriviamo. Si ricorda ai lettori che
ognuna di queste agenzie di cui abbiamo indicato la sede centrale, ha
delle sedi periferiche, presenti anche nelle vostre zone o di prossima
apertura. Si consiglia di telefonare e chiedere maggiori informazioni.
44 Il Lavoro Interinale

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ALMA
33170 Pordenone

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ARTICOLO 1 Fax 0654225097
00145 Roma
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ELETTRA Via Biandrate, 62 Tel. 0321669111


SERVICES 28100 Novara Fax 0321669277

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ETJCA Fax 0243983063
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20124 Milano
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Tel. 0354243912
Via delle Canovine, 46
FLESSOLABOR Fax 035310377
24126 Bergamo
www.flessolabor.it

Via Toscana, 3 Tel. 0112270200


G. B. JOB 10099 San Mauro Torinese Fax 0112270299
(TORINO) www.gbjob.it

Tel. 0817879640
Centro Direzionale Isola,
GE.VI. Fax 0817509714
G1 - 80143 Napoli
www.gevi.it

GENERALE Tel. 02606353


Via Cola Montano, 21
INDUSTRIELLE Fax 0266807343
20159 Milano
ITALIA www.generaleindustrielle.it

Tel. 0267100242
Piazza Duca D’Aosta, 10
HORECCA Fax 0267100282
20124 Milano
www.horecca.it

Tel. 06729901
Via Carnevale, 70
IDEA LAVORO Fax 067234522
00173 Roma
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IN JOB Fax 0458287611
37135 Verona
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INNOVEX STAFF Tel. 0396057785
Pal. Taurus V.le Colleoni, 3
SERVICES Fax 0396898406
20041 Agrate (MILANO)

Via S. Giovanni, 13 Tel. 0586841655


INTEMPO
57123 Livorno Fax 0586841658

Tel. 0805681269
Via Cardinale Ciasca, 19
INTERIM 25 ITALIA Fax 0805096574
70124 Bari
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Tel. 059238378
Via Crivellari, 15
INTERIM POWER Fax 059212132
41100 Modena
www.interimpower.it

Tel. 0781950222
Via Cagliari, 22
INTERITALIA Fax 0781950324
09010 Villaperuccio (CA)
www.interitalia.it

Tel. 0306810237
Via Provinciale, 23
IN TIME Fax 030611535
25050 Rodengo Saiano (BS)
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J.O.B. - JUST ON Via Melzi D’Eril, 29
Fax 023314329
BUSINESS 20154 Milano
www.justonbusiness.it

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P.le Lugano, 9
LA. IN. Fax 0239314232
20158 Milano
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V.le Stazione, 5
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25122 Brescia
www.lavoromio.it

Via Dei Benci, 24 Tel. 0552638801


LAVOROPIU’
50122 Firenze Fax 0552638817

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MANPOWER Fax 0669540221
00186 Roma
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Via Paracelso, 26 Tel. 039684641


MARVECS Centro Dir. Colleoni Fax 0396892426
20041 Agrate (MI) www.marvecs.com

Via Aldo Moro, 13 Tel. 0302428346


MEN AT WORK
25124 Brescia Fax 0302450532

Via Vittor Pisani, 27 Tel. 0267380061


METIS
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Tel. 0267380042
OBIETTIVO Via Fabio Filzi, 27
Fax 0267380297
LAVORO 20124 Milano
www.obiettivolavoro.it

Tel. 0331777539
Via Marsala, 36/B
OPEN JOB Fax 0331777668
21013 Gallarate (VA)
www.openjob.it

Tel. 0672902244
Via Tuscolana, 1762
ORIENTA Fax 0672900476
00173 Roma
www.orienta.it

Tel. 0280680080
PAGE INTERIM Via Spadari, 1
Fax 02866428
ITALIA 20123 Milano
www.pageinterim.it
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Tel. 0258432132
V.le Beatrice d’Este, 19
PASSWORD JOB Fax 0258432125
20122 Milano
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Tel. 0309651535
Via Brescia, 108/B
PIANETA LAVORO Fax 0309664141
25018 Montichiari (BS)
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V.le Brianza, 17 Tel. 0228970244


PUNTO LAVORO
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Tel. 0116565311
QUANDOCCORRE C.so Marconi, 13 Fax 0116565351
INTERINALE 10125 Torino www.quandoccorre
interinale.com

C.so di Porta Ticinese, 12 Tel. 02833871


QUANTA
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Tel. 026764261
RANDSTAD Via L. Gasparotto, 1
Fax 026703170
ITALIA 20124 Milano
www.randstad.it

Tel. 0289159421
Via Walter Tobagi, 6
RISORSE Fax 0289159331
20143 Milano
www.risorse.it

Tel. 0248193460
Via Frua, 22
SINTERIM Fax 0248193329
20146 Milano
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Centro Dir. Milanofiori


START LAVORO Tel. 025759341
Strada 4, Pal. Q5
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SYNERGIE Via Giolitti, 15 Tel. 0115618749


ITALIA 10123 Torino Fax 011535500

Via della Conciliazione, 44 Tel. 068415782


TEAM WORK
00193 Roma Fax 068415263

Tel. 067911123
Via A. Segni, 10
TEMPOR Fax 067911170
00043 Ciampino (RM)
www.tempor.it

Tel. 02806979
Via Pantano, 2
TEMPORARY Fax 02862616
20122 Milano
www.temporary.it

Via S. Veniero, 32 Tel. 02324122


TRAVEL FARO
20148 Milano Fax 02324227

Tel. 059822209
Via Santi, 4/6
TRENKWALDER Fax 059821304
41100 Modena
www.trenkwalder.it

Tel. 0415631121
Via Ghebba, 65/B
UMANA Fax 041472087
30030 Oriago (VE)
www.umana.it
52 Il Lavoro Interinale

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Tel. 02250151
VEDIOR LAVORO Via della Industrie, 11
Fax 0227409474
TEMPORANEO 20090 Vimodrone (MI)
www.vedior.it

Salita S. Nicola
Tel. 0642012121
WORKNET da Tolentino, 1/B
Fax 0642013160
00187 Roma

WORKFORCE Via del Gonfalone, 4 Tel. 02833941


ON LINE 20123 Milano Fax 0283394218
Capitolo 3

I MASS MEDIA
I Mass Media 55

3.1. I MASS MEDIA


La ricerca di un lavoro è un argomento molto importante, tanto da
aver creato un mercato dell’informazione specializzato. Molti quo-
tidiani nazionali dedicano degli speciali settimanali all’argomen-
to: “il Corriere della Sera” pubblica un intero supplemento il ve-
nerdì: “Corriere Lavoro” (www.corriere.it), così come “Il Sole
24 Ore” nell’edizione del lunedì riserva le pagine finali del quoti-
diano alla rubrica: “Lavoro & Carriere” (www.ilsole24ore.com).
Nel settore della carta stampata ci sono poi una serie di testate
specifiche, quelle che pubblicano soprattutto concorsi pubblici e
che sono sempre molto in evidenza nelle edicole. L’informazione
ufficiale, per quanto riguarda i concorsi nella pubblica
amministrazione, è data dalla Gazzetta Ufficiale e dai Bollettini
Regionali, che abbiamo trattato nel primo capitolo.
Il fenomeno dell’informazione sul lavoro ha ovviamente investito
anche le emittenti radiofoniche, molte di esse hanno rubriche sul
lavoro e la televisione. L’emittente pubblica Raitre dedica ben
due trasmissioni al lavoro: “Okkupati” (www.okkupati.rai.it) e
“Articolo 1” collocandole all’interno del palinsesto in orari sempre
diversi.
Una novità degli ultimi anni è l’informazione tramite teletext, che
altro non è se non il televideo per la Rai e mediavideo per Mediaset.
Intere pagine sono dedicate all’argomento, basta andare sulla pagina
iniziale e seguire le indicazioni sul numero della pagina dedicata
all’argomento.
Un fenomeno che ha dato un’accelerazione alla ricerca di
occupazione tramite mass media è però quello dei giornali di
annunci.
Abbiamo pensato di dedicare ad esso tutto il prossimo paragrafo.

3.2. I GIORNALI DI ANNUNCI


I giornali di annunci economici, così come li conosciamo oggi,
56 I Mass Media

hanno avuto origine verso la fine degli anni settanta. Da sempre i


quotidiani pubblicavano piccoli annunci, ma non c’era nulla di
specifico nell’editoria di settore, finchè due giovani milanesi non
inventarono “Secondamano”. Oggi Secondamano è tra i più grandi
gruppi mondiali editoriali specializzati nell’editoria dell’inserzione
gratuita. L’idea era semplice ma geniale. Se una azienda offriva un
lavoro o una persona un qualsiasi oggetto, bastava farlo pubblicare
sul giornale e il lettore, se interessato, poteva rispondere a
quell’annuncio senza alcuna intermediazione.
Il successo di questi giornali è stato enorme, contribuendo a loro
modo ad avvicinare la domanda e l’offerta di lavoro. I numeri
bastano a dare una risposta: Secondamano ha delle edizioni in
tutte le grandi città del nord Italia e quella principale di Milano
pubblica migliaia di annunci al giorno per cinque giorni a settimana.
Il successo della versione cartacea li ha spinti alla produzione di
una rivista specializzata: “Il panorama del lavoro”, cliccabile dalla
home del suo sito internet (www.secondamano.it) con un motore
di ricerca molto funzionale.
Nel centro Italia, il maggiore giornale di annunci è “Porta Portese”
di Roma (www.portaportese.it) e nel sud invece si chiama “Bric à
Brac” e viene pubblicato a Napoli (www.bricabrac.it).
Il giornale di annunci è sicuramente il mezzo più veloce e semplice
per trovare un lavoro ma ha le sue controindicazioni. Alcuni annunci
non sono veritieri, se non addirittura truffaldini, perchè dietro gli
stessi si celano persone disoneste che a volte sfuggono al controllo
se pur scrupoloso delle redazioni.
Per verificare la credibilità di chi vi offre un lavoro tramite
giornale di annunci basta seguire questi consigli:
a) recarsi al colloquio o appuntamento solo se è presso un ufficio
dell’azienda che ve lo propone o almeno in un posto pubblico;
b) non versare soldi in nessun caso: se c’è una richiesta di danaro
I Mass Media 57

da parte dell’imprenditore o presunto tale è sicuramente una truffa;


c) non credere agli annunci che offrono compensi elevati in poco
tempo, tipo quelli di network marketing o sistemi di vendita
multilivello, sono spesso banali catene di Sant’Antonio;
d) se l’inserzione a cui rispondete ha un numero di telefono urbano
chiamate il numero telecom 12 oppure andate sul sito www.pagine
bianche.it per verificare a chi appartiene il numero, può essere
una valida informazione. Si trovano anche annunci pubblicati con
numero di cellulare, gli stessi sono verificati direttamente dalle
redazioni dei giornali, facendosi rilasciare una fotocopia di un
documento dell’inserzionista proprio perchè il numero di telefonino
non è verificabile diversamente.
Ricordate che su un giornale di annunci si può anche inserire
gratuitamente un proprio annuncio di ricerca lavoro oltre a
rispondere a quello delle aziende. In questo caso sarete voi ad
essere contattati, ma i consigli sopra elencati sono sempre validi.
I maggiori giornali di annunci gratuiti in Italia hanno creato una
loro associazione: A.N.S.P.A.E.G. - associazione nazionale stampa
periodica annunci economici gratuiti.
Il sito internet è: www.anspaeg.it per chi voglia saperne di più.
Nelle pagine che seguono, sono pubblicate le maggiori testate
italiane di annunci gratuiti con le sedi delle redazioni, i loro
indirizzi, i recapiti telefonici e internet.
58 I Mass Media

Affari (Messina) Arena Bazar (Verona)


Indirizzo: Via nuova panoramica,31 Indirizzo: Via Magellano,1
98167 Messina 37138 Verona
Tel.: 090357979 Fax. 090356969 Tel.: 0458670850 Fax. 0458670850
E-mail: affari@affarinet.it E-mail: annunci@arenabazar.it
Pagina Web: http://www.affarinet.it/ Pagina Web: http://www.arenabazar.it/
Editore: Affari fisco e finanza Editore: Nord Press srl

Bazar (Trento) Bric à Brac (Napoli)


Indirizzo: Via Ghiaie, 5 - 38100 TN Indirizzo: Via D’Aquino, 20
Tel.: 0461362122 Fax. 0461362150 80133 Napoli
E-mail: studiotn@bazar.it Tel.: 0817908888 Fax. 0815519599
Pagina Web: http://www.bazar.it/ E-mail: info@bricabrac.it
Editore: Curcu & Genovese Pagina Web: www.bricabrac.it
Editore: Inthesa F.A. srl

Business (Bari) Cerco & Trovo (Perugia)


Indirizzo: Via Gallo, 2 Indirizzo: Via Gallenga, 80
70015 Conversano BA 06127 Perugia
Tel.: 0804955453 Fax. 0804957293 Tel.: 0755004411 Fax. 0755052422
E-mail: business.gabriella@libero.it E-mail: redazione@cercoetrovo.it
Pagina Web: Pagina Web: http://www.cercoetrovo.it
http://www.businessannunci.it/ Editore: Maxi editor srl
Editore: Edinorba srl

Citta’ in tasca (Bergamo) Corriere Annunci (Fermo)


Indirizzo: Via Madonna della neve, 24 Indirizzo: V.le Trento, 36
24100 Bergamo 63023 Fermo (AP)
Tel.: 0353591011 Fax. 0353591117 Tel.: 0734228880 Fax. 0734229909
E-mail: annunci@edinord.net E-mail: corriere@tin.it
Pagina Web: http://www.edinord.net/ Pagina Web: http://www.corriereannunci.it/
Editore: Edinord srl Editore: Edizioni Fisal srl

Giornale delle pulci (Palermo) Gli Affari (Sanremo)


Indirizzo: Via Simone Corleo, 9 Indirizzo:Strada San Martino, 110 18038
90139 Palermo Sanremo (IM)
Tel.: 091589680 Fax. 091320470 Tel.: 0184509999 Fax. 0184502795
E-mail: annuncipulci@ctoline.it E-mail: gliaffari@gliaffari.it
Pagina Web: Pagina Web: http://www.gliaffari.it/
http://www.giornaledellepulci.com/ Editore: Ediriviera srl
I Mass Media 59

Il Baratto (Cagliari) Il Fe’ (Ferrara)


Indirizzo: Via Palestrina, 60 Indirizzo: Via Cavour, 21
09129 Cagliari 44100 Ferrara
Tel.: 070402400 Fax. 070498113 Tel.: 0532200033 Fax. 0532247269
E-mail: ilbarattoannunci@inwind.it E-mail: annunci@ilfe.it
Pagina Web: http://www.barattonline.com/ Pagina Web: http://www.ilfe.it/
Editore: Ariete Edizioni srl Editore: Ediper srl

Il Krò (Crotone) Il Mercatino (Ancona)


Indirizzo: Via interno S. Leonardo, 13 Indirizzo: C.so Mazzini, 122
88074 Crotone Ancona (AN)
Tel.: 096227888 Fax. 096229759 Tel.: 071202646 Fax. 071205016
E-mail: ilkro@myline.net E-mail: wfedit@tin.it
Pagina Web: www.myline.net/ilkro Editore: Di Ferdinando Editore
Editore: Briefing srl

Il Mercatino (Catania) Il Mercatino (Trieste)


Indirizzo: Via Novaluce, 69 Indirizzo: Via Gambini,3
95100 Catania (CT) 34138 Trieste (TS)
Tel.: 0957330206 Fax. 095339555 Tel.: 040636462 Fax. 040660088
E-mail: ilmercatino@mediaonline.it E-mail: mercatino@spin.it
Pagina Web: Pagina Web: http://www.ilmercatino.it/
http://www.ilmercatinosicilia.it/ Editore: Il mercatino snc
Editore: Media di Indelicato snc

Il Nuovo Bottegone (Agrigento) Il Re degli affari (Reggio Emilia)


Indirizzo: Via Giovanni XXIII, 170 Indirizzo: Via Giovanni Turri, 67/a
92100 Agrigento (AG) 42100 Reggio Emilia
Tel.: 092227000 Fax. 092224333 Tel.: 0522550055 Fax. 0522268035
E-mail: annunci@ilbottegone.net E-mail: publire@libero.it
Pagina Web: http://www.ilbottegone.net/ Pagina Web: http://www.ilre.it/
Editore: Grafiedit pscarl Editore: Publire srl

Il Ro’ Più (Rovigo) La Bancarella (Udine)


Indirizzo: P.zza Garibaldi, 25 Indirizzo: Via Morpurgo, 30
45100 Rovigo 33100 Udine (UD)
Tel.: 0425422222 Fax. 0425242308 Tel.: 043226600 Fax. 0432501071
E-mail: ilropiu@tin.it E-mail: annunci@labancarella.it
Pagina Web: http://www.ilro.it/ Pagina Web: www.labancarella.it
Editore: Ediper srl Editore: Mediaservices srl
60 I Mass Media

La Pulce (Treviso) La Pulce (Firenze)


Indirizzo: Via Scudetto, 19 Indirizzo: Via A. da Settimello 5 50135 Fi-
31100 Treviso (TV) renze (FI)
Tel.: 042222422 fAX. 042222919 Tel.: 05565560 Fax. 055666161
E-mail: info@lapulce.net E-mail: grafica@lapulce.it
Pagina Web: http://www.lapulce.net/ Pagina Web: http://www.lapulce.it/
Editore: Edimedia snc Editore: La Pulce Telelibera srl

L’affare (Ragusa) L’affarone (Trapani)


Indirizzo: Via E. C. Lupis, 69 Indirizzo: Via Palermo, 116
97100 Ragusa 91100 Trapani (TP)
Tel.: 0932655905 Fax. 178245285 Tel.: 0923555999 Fax. 0923555828
E-mail: annunci@laffare.net E-mail: affarone@galactica.it
Pagina Web: http://www.laffare.net/ Pagina Web: http://www.laffarone.it/
Editore: Giulio Ottaviano Edizioni Editore: I. G. E. sas di Grimaldi

L’ Informaffare (Vercelli) L’inserzione (Acqui Terme)


Indirizzo: Via F. Borgogna, 6 Indirizzo: Via Nizza, 151
13100 Vercelli 1501 Acqui Terme (AL)
Tel.: 0161255858 Fax. 016158893 Tel.: 0144321539 Fax. 0144324139
E-mail: informaffare@edizionimercurio.it E-mail: linserzione@libero.it
Pagina Web: http://www.informaffare.it/ Pagina Web: http://www.linserzione.it/
Editore:VIEFFE

Occa$ione (Viterbo) L’Occasione (Varese)


Indirizzo: Via Monfalcone, 3 Indirizzo: Via Manin
01100 Viterbo (VT) 21100 Varese (VA)
Tel.: 0761325496 Fax. 0761324899 Tel.: 0332821010 Fax. 0332820888
E-mail: occasione@occasione.it E-mail: occasione@edeureka.it
Pagina Web: http://www.occasione.it/ Pagina Web: http://www.loccasione.com/
Editore: Centro sasl Editore: Ed. Eureka srl

Loggia Mercanti (Macerata) Passaparola (Pavia)


Indirizzo: Via B.go Piediripa 73/d Indirizzo: Via Depretis, 5
72100 Macerata (PS) 27100 PAVIA (PV)
Tel.: 0733292326 Fax 0733281920 Tel.: 038234292 Fax. 038222833
E-mail: annunci@loggiamercanti.it E-mail: passapv@tin.it
Pagina Web: http://www.loggiamercanti.it/
Editore: Il Punto srl
I Mass Media 61

Piazza affari (Salerno) Piazza Grande (Arezzo)


Indirizzo: Via xx Settembre, 9 Indirizzo: Via Masaccio 14
84100 Salerno (SA) 52100 Arezzo
Tel.: 089721959 Fax 089721418 Tel.: 0575911005 Fax. 0575911038
E-mail: piazzaaffarisalerno@tin.it E-mail: info@piazzagrande.net
Pagina Web: Pagina Web:
http://www.piazzaaffarisalerno.it/ http://www.piazzagrande.net/

Porta Portese (Roma) Portobello Club (Brescia)


Indirizzo: Via di Porta Maggiore, 95 Roma Indirizzo: Via Solferino 8/a
Tel.: 0670350258 Fax. 067030007 25122 Brescia (Bs)
E-mail: trepi@porta-portese.it Tel.: 0303776552 Fax. 030280323
Pagina Web: http:// E-mail: publimax@dracmanet.it
www.porta-portese.it/ Pagina Web: http://www.portobellonet.it/
Editore: Sege srl Editore: Publimax srl

Portobello (Padova / Vicenza) Quotazioni (Pescara)


Indirizzo: Via Gramsci, 1 Indirizzo: P.zza Garibaldi 40/5 65127 PE
35020 Casal Serulo (PD) Tel.: 08565100 Fax. 085694123
Tel.: 049643048 Fax 049643550 E-mail: quotazioni@quotazioni.it
E-mail: clarinda@tin.it Pagina Web: http://www.quotazioni.it/
Pagina Web: http://www.portobello.it/ Editore: Gamma 88
Editore: Portobello editrice di Camelli

San Marino Affari (RSM) Secondamano


Indirizzo: Via Cà Giello, 6 Indirizzo: Via Argelati, 1/a
47890 San Marino (RSM) 20124 Milano (MI)
Tel.: 0549991672 Fax. 0549991672 Tel.: 02838721 Fax. 0283872700
E-mail: mgoraggi@omnyway.sm E-mail: cristina.zanbon@secondamano.it
Pagina Web: / Pagina Web: www.secondamano.it
Editore: EdInter edizioni int Editore: Ed.Secondamano srl

Tram & Affari (Palermo) Tutto Affari (Avezzano)


Indirizzo: Via Isidoro La Lunnia, 1 Indirizzo: C.so della Libertà, 35
90139 Palermo (PA) 67051 Avezzano (L’ AQUILA)
Tel.: 091328120 Fax. 091335701 Tel.: 0863412997 Fax.0863416800
E-mail: tram@affarinet.it E-mail: tuttoaffari@tuttoaffari.it
Pagina Web: www.tram.it Pagina Web: www.tuttoaffari.it
Editore: A & T Gruppo editoriale srl Editore: Tutto Affari S.n.c.
Capitolo 4

INTERNET
Internet 65

4.1. INTERNET
A partire dagli inizi degli anni novanta, con l’avvento di internet,
l’informazione sul lavoro ha avuto una evoluzione.
Innanzitutto le aziende, avendo creato dei propri siti sulla rete,
preferiscono dare comunicazione di eventuali assunzioni attraver-
so il web. Ogni grande azienda, sul suo sito, prevede una sezione
“lavora con noi” dove indica le figure professionali ricercate e
solitamente pubblica anche il modello di curriculum, che si può
compilare e inviare on line. In questo modo le informazioni sono
precise e rapide e anche la valutazione del curriculum è molto più
veloce.
Collegarsi ai vari siti internet delle aziende italiane e inviare il
proprio curriculum on line potrebbe essere un buon inizio di ricer-
ca di un lavoro. A tale proposito, nell’ultimo capitolo di questo
libro, abbiamo inserito l’indirizzo civico e quello internet delle
maggiori aziende italiane.
Grazie alla rete sono nati anche altri siti specializzati, definiti
portali, proprio nella ricerca di un lavoro.
Per utilizzare i motori di ricerca (i più importanti sono:
www.google.it; www.virgilio.it; www.yahoo.it), il nostro consi-
glio è di inserire una o più parole chiave, al fine di ottenere un
risultato soddisfacente.
Nelle prossime pagine troverete gli indirizzi web e la nostra re-
censione ai maggiori portali sul lavoro.

www.articolo1.it
sito internet fondato da imprenditori per la ricerca di personale;
bene impostato sia graficamente che per contenuti. Il nome del
resto è tutto un programma.
66 Internet

www.corriere.it/lavoro
è la sezione dedicata al lavoro del sito uffiale del “Corriere
della Sera”; riporta sul web l’edizione cartacea del supplemento
del venerdì del famoso quotidiano. Molta importanza viene data
all’informazione sulle grandi aziende private.

www.europalavoro.it
è un sito pubblico realizzato in collaborazione con il ministero
del lavoro e finanziato dal Fondo Sociale europeo; è dedicato
soprattutto alla formazione, quindi troverete tutto su università,
borse di studio, stage con largo spazio per l’estero.

www.ilsole24ore.com
è il sito ufficiale del quotidiano economico italiano più famoso
d’Italia. Sulla home page c’è un link: “scuola e lavoro” che
porta alle pagine di vostro interesse. Il sito è ben costruito e di
facile consultazione, ci sono anche parecchi articoli giornalistici
sul settore lavoro e formazione e molti link di collegamento a
siti interessanti.

www.jobbankusa.com
è una banca dati sul lavoro americana. Molto ricca di notizie e
utile per chi voglia lavorare in America. Il sito è in inglese.

www.jobcafe.it
è una rivista via internet dedicata a chi è alla ricerca di un primo
lavoro. Utile la divisione in settori e professionalità.

www.jobonline.it
interessanti gli speciali e gli articoli su varie importanti questioni
del mondo del lavoro. Utile la divisione in sezioni.
Internet 67

www.lavoronline.com
un sito chiaro, veloce, essenziale nella grafica, che tende a
mettere in contatto privati, aziende e operatori della ricerca di
un lavoro.

www.monsteritalia.com
è una parte del portale internazionale www.monster.com con
sedi in molti paesi. Consigliato a chi voglia cercare qualcosa di
internazionale soprattutto nel settore hi-tech.
Capitolo 5

IL PANORAMA
DEL LAVORO
Il Panorama del Lavoro 71

5.1. IL PANORAMA DEL LAVORO


Fino alla fine della seconda guerra mondiale, l’Italia non si pote-
va di certo chiamare un paese industrializzato. Eccetto qualche
azienda privata e/o pubblica, anche di grandi dimensioni (vedi la
FIAT), nata già verso la fine dell’800 o nei primi anni del nove-
cento, operante nel settore metallurgico o meccanico e passata
indenne, o addirittura sviluppatasi negli anni delle due guerre mon-
diali, per il resto la nostra nazione era ancora rurale e contadina.
Molti italiani sperando in un futuro migliore avevano lasciato la
loro terra natale e si erano trasferiti, soli o con tutta la famiglia,
nei paesi più ricchi del nostro: il Belgio, la Germania, la Francia,
gli Stati Uniti o l’Argentina. Erano migliaia, le persone che affron-
tavano interminabili viaggi pur di iniziare una nuova vita.
Il fenomeno dell’emigrazione non era solo delle popolazioni del
sud Italia, anche i cittadini del Veneto o del Friuli, ad esempio,
non avevano il benessere di oggi, così come Milano non era la
capitale economica italiana.
Dopo il 1945, però, con il periodo della ricostruzione e degli
aiuti del piano Marshall, gli italiani dimostrarono di essere uno
dei popoli più fantasiosi e attivi.
Si stava avviando un circolo economico positivo: la ricostruzio-
ne dava lavoro, il lavoro portava reddito alle famiglie, un maggio-
re reddito portava a maggiori spese in beni di consumo e quindi a
maggiore introiti per le aziende, che aumentavano la produzione e
le assunzioni.
Nel centro e nel nord-est italiano si erano sviluppate le aziende
soprattutto a conduzione familiare, che saranno poi la spina dorsa-
le dell’industria italiana media e piccola, mentre nel nord occi-
dentale e in Lombardia si stava sviluppando la grande industria.
Questa fase di sviluppo continuò fino ai primissimi anni sessanta
e venne chiamata “boom economico”.
72 Il Panorama del Lavoro

Il tasso di occupazione era alto, l’economia era stabile tanto che


nel 1959 la lira divenne una delle monete più forti in Europa.
Gli italiani conoscevano il benessere: l’automobile, gli elettro-
domestici grandi e piccoli erano uno “status” per la popolazione
di quarant’anni fa.
Nella seconda metà degli anni sessanta e per tutto il decennio dei
settanta una serie di motivi politici e sociali, nazionali e interna-
zionali, associati ad un ristagno dell’economia, che segue sempre
un periodo di sviluppo, portarono ad un forte ridimensionamento
di questo “boom”. A tutto questo si aggiunse la crisi petrolifera. I
paesi dell’ OPEC, i maggiori produttori di petrolio, avevano deci-
so di aumentare e di parecchio il prezzo a barile dell’oro nero, che
era diventato la maggiore fonte di energia del mondo occidentale,
contribuendo alla forte espansione dell’economia mondiale, e che
fino ad allora era stato venduto a prezzi bassissimi.
La conseguenza più immediata di questa crisi fu l’aumento del-
l’inflazione a tassi che sfiorarono il venti per cento, significava
che se uno stipendio fosse rimasto uguale da un anno all’altro avreb-
be perso un quinto del proprio potere d’acquisto. Per adeguare gli
stipendi al costo della vita nacque la scala mobile.
I settori che dal dopoguerra in poi avevano creato più posti di
lavoro erano stati l’edilizia e l’industria soprattutto quella legata
alla ricostruzione.

5.2. LA NEW ECONOMY


Agli inizi degli anni ottanta accadono alcuni eventi, che portano
alla nascita di un nuova economia e quindi di un nuovo mercato
del lavoro, tanto che questo periodo è da noi ritenuto il vero inizio
della “new economy”.
La politica economica mondiale conosce l’inizio di un liberismo
estremo, forse eccessivo. Il periodo è chiamato della “deregulation”
proprio perchè i governi escono dall’economia e lasciano più li-
Il Panorama del Lavoro 73

bertà all’industria privata.


Questa politica è fortemente voluta dagli Stati Uniti di Reagan e
dall’Inghilterra della Thatcher e influenza tutti gli stati maggior-
mente industrializzati, portando ad una nuova fase positiva nell’
economia.
Un altro evento che caratterizza il decennio è il definitivo conso-
lidamento del settore terziario, quello dei servizi, che diventerà
più importante di quello dell’agricoltura e dell’industria.
Questo implica notevoli differenze anche nelle figure professio-
nali richieste dalle aziende. Se fino ad allora la fabbrica era il
sogno di molti ora nascono uffici, che gestiscono risorse finanzia-
rie, pubblicità, contabilità, aspetti legali, aspetti burocratici, tra-
sporto delle merci. Il forte sviluppo dell’industria, negli anni pre-
cedenti, aveva portato anche a questo enorme sviluppo dei servizi.
In questo il settore terziario era stato aiutato dallo sviluppo del-
l’informatica.
Quella informatica è forse la vera rivoluzione di quegli anni,
verso la fine degli anni settanta, i progenitori dei nostri computer
erano nati dalla fantasia e dall’ingegno di alcuni giovani statuni-
tensi. Steve Jobs e Steve Wozniak avevano creato il primo compu-
ter di nuova generazione: Apple Computer; mentre Bill Gates e
Paul Allen avevano realizzato il primo software.
Quando la IBM , la più grande casa costruttrice di computer,
affidò alla Microsoft di Bill Gates la realizzazione del primo si-
stema operativo per computer nacque il primo personal computer
con sistema operativo ms-dos. Era nato il “pc” di largo utilizzo,
che sarebbe ben presto arrivato negli uffici e nelle case, fornendo
le fondamenta per tutta la nuova tecnologia.
Un’altra rivoluzione paragonabile a quella si avrà solo con la
nascita e l’affermazione di internet a partire dagli inizi degli anni
novanta (definibile net-economy e non new-economy).
Cosa cambia nel mondo del lavoro a partire dagli anni ottanta?
74 Il Panorama del Lavoro

Innanzitutto la professionalità dei lavoratori. Oggi è diventato


indispensabile avere una buona conoscenza del computer e dei
software di base, strumenti di lavoro, che non esistevano fino ad
un ventennio fa. L’informatica ha maggiormente diffuso l’uso
dell’inglese, difatti la conoscenza della lingua anglosassone è
un’altra delle caratteristiche maggiormente richieste ai giovani in
cerca di occupazione.
Siamo finalmente arrivati al nostro decennio.
Le aziende, che oggi stanno creando maggiori opportunità di
lavoro, sono proprio quelle che operano nel campo delle alte
tecnologie: il settore delle telecomunicazioni (telefonia, tv
generalista e satellitare, internet...), quello informatico (software,
hardware..) e della tecnologia in genere. Ai giorni nostri, un giovane
che sappia usare ottimamente un computer ha un lavoro sicuro nel
novanta per cento dei casi. Molte aziende, addirittura, effettuano
le loro assunzioni quasi esclusivamente via internet.
Capitolo 6

LE AZIENDE
Le Aziende 77

6.1. LE AZIENDE
Nelle pagine,che seguono pubblichiamo gli indirizzi ed i siti
internet di 95 grandi aziende italiane.
AZIENDA INDIRIZZO SETTORE

ACQUA E TERME Via dei Villini, 30


termale
FIUGGI SPA 03014 Fiuggi (FR)

AERMEC SPA Via Roma, 44 produzione


www.aermec.it 37040 Bevilacqua (VR) condizionatori

AGIP PETROLI SPA Via Malagrotta


petrolifero
www.agip.it 00050 Roma

Via Paolo Bembo


AIR DOLOMITI SPA
Dossobuono, 70 - 37062 compagnia aerea
www.airdolomiti.it
Villafranca di Verona (VR)

AGNESI 1824 SPA Via Pienza, 29


alimentare
www.agnesi.it 20142 Milano

AIR FRANCE Via Sardegna, 40


compagnia aerea
www.airfrance.it 00187 Roma

AIR SICILIA SPA Via Gaspare La Rosa, 21


compagnia aerea
www.sntweb.it 95041 Caltagirone (CT)
78 Le Aziende

AZIENDA INDIRIZZO SETTORE

AUTOMOBILI
Via Modena, 12 - 40019
LAMBORGHINI automobilistico
Sant’Agata Bolognese (BO)
HOLDING

AZIENDA COMUNALE Via Fondi di Monastero


alimentare
CENTRALE LATTE 00131 Roma

BALDINI & CASTOLDI SRL Via Crocefisso, 21


editoria
http://baldini.editore.it 20122 Milano

BANCA CARIGE SPA Via Cassa di Risparmio, 15


bancario
www.carige.it 16123 Genova

BANCA DI ROMA SPA Viale Umberto Tupini, 180


bancario
www.bancadiroma.it 00144 Roma

BANCO DI NAPOLI SPA Via Roma, 177


bancario
www.bancodinapoli.it 80134 Napoli

BARILLA SPA Via Mantova, 166


alimentare
www.barilla.it 43100 Parma

Via Verdi, 31
BAULI SPA dolciario
37060 Castel D’Azzano (VR)
Le Aziende 79

AZIENDA INDIRIZZO SETTORE

BAYER SPA Via Certosa, 130 prodotti


www.bayer.it 20156 Milano farmaceutici e chimici

BENETTON
Via Montebelluna, 5/7
GROUP SPA abbigliamento
31040 Trevignano (TV)
www.benetton.it

Via Cola Montano, 33 vendita


BLOCKBUSTER
20159 Milano videocassette

BLU SPA Via del Giorgione, 159


gestore telefonia
www.blu.it 00147 Roma

CAFFAREL SPA Via Gianavello, 41


10062 Luserna San Giovanni alimentare
www.caffarel.it
(Torino)

CECCHI GORI
Via Confini - 50013
HOME VIDEO produzione VHS
Campi Bisenzio (FI)
www.cecchigori.com

Via Biturgense, 104


CEPU formazione
06012 Città di Castello
www.cepu.it universitaria
(Perugia)

Strada statale dei Provi


CIRIO-DEL MONTE per Podenzano, 10 alimentare
29100 Piacenza
80 Le Aziende

AZIENDA INDIRIZZO SETTORE

COCA COLA ITALIA Via Sauro Nazario, 38


alimentare
www.cocacola.com 20099 Sesto S. Giovanni (MI)

COMPUTER
Viale Camillo Benso di
DISCOUNT informatico
Cavour, 124 - 53100 Siena
www.computerdiscount.it

DANONE SPA Via Fabio Filzi, 25


alimentare
www.danone.it 20124 Milano

Via di Tor Vergata


DECATHLON abbigliamento
ang. via Schiavonetti
www.decathlon.it sportivo
00133 Roma

DUCATI MOTOR SPA Via Cavaliere Antonio Ducati, 3


motociclistico
www.ducati.it 40132 Bologna

EINAUDI EDITORE SPA Via Biancamano, 2


editoria
www.einaudi.it 10121 Torino

ENEL Viale Regina Margherita, 137


energetico
www.enel.it 00198 Roma

EPSON ITALIA Viale Fratelli Casiraghi, 427 informatico


www.epson.it 20099 Sesto S. Giovanni (MI)
Le Aziende 81

AZIENDA INDIRIZZO SETTORE

ESSELUNGA SPA Via Gianbologna, 1 grande


www.esselunga.it 20096 Pioltello (MI) distribuzione

FERRARINI AZIENDA
Via Rivaltella, 3
AGRICOLA SPA alimentare
42100 Reggio Emilia
www.ferrarini.it

FERRERO SPA Piazzale Ferrero, 1


alimentare
www.ferrero.it 12051 Alba (CN)

FERROVIE DELLO
Piazza della Croce Rossa, 1
STATO SPA trasporti
00161 Roma
www.fs-on-line.it

FIAT AUTO SPA Corso Giovanni Agnelli


automobilistico
www.fiat.it 10135 Torino

Via Giuseppe Rovani, 2


FININVEST SPA finanziario
20123 Milano

GABETTI HOLDING Via Tito Speri, 8 intermediazione


SPA 20154 Milano immobiliare

G. CITTERIO
Corso Europa, 206
SALUMIFICIO SPA alimentare
20017 Rho (MI)
www.citterio.com
82 Le Aziende

AZIENDA INDIRIZZO SETTORE

GIANNI VERSACE Via Senato, 28


abbigliamento
www.gianniversace.it 20121 Milano

Via Pacinotti, 25
GIOVANNI RANA alimentare
37057 S. Giovanni Lupatoto
(Verona)

C.so Re Umberto, 54
GRIMALDI immobiliare
10128 Torino

GRUPPO Via Baiona, 141


siderurgico
MARCEGAGLIA 48100 Ravenna

GUCCI Via Don Lorenzo Perosi, 6


pelletteria
www.gucci.it 50127 Firenze

H3G Via Leonardo da Vinci, 1


telecomunicazioni
www.h3g.it 20090 Trezzano sul Naviglio
(Milano)

IL SOLE 24 ORE SPA Via Parabiago, 19


editoria
www.ilsole24ore.com 20151 Milano

ITALCEMENTI SPA Via Gabriele Camozzi, 124


cementificio
www.italcementi.it 24121 Bergamo
Le Aziende 83

AZIENDA INDIRIZZO SETTORE

JAGUAR ITALIA SPA Via Aurelia, 866


automobilistico
www.jaguar.com/it 00165 Roma

LA MOLISANA SPA C.da Colle delle Api,100/A


alimentare
www.lamolisana.it 86100 Campobasso

LAVAZZA SPA Via Amaseno, 13


torrefazione
www.lavazza.it 00131 Roma

LUIGI BUFFETTI SPA Via del Fosso di S. Maura prodotti


www.buffetti.it 00100 Roma per l’ufficio

LUXOTTICA Località Valcozzena, 10


produzione occhiali
www.luxottica.it 32021 Agordo (BL)

MCDONALD’S ITALIA Via Battistotti Sassi, 11/A


ristorazione
www.mcdonalds.it 20133 Milano

MEDIOBANCA SPA Via Filodrammatici, 10


bancario
www.mediobanca.it 20121 Milano

MERLONI
Viale Aristide Merloni, 47 produzione
ELETTRODOMESTICI
60044 Fabriano (AN) elettrodomestici
www.merloni.com
84 Le Aziende

AZIENDA INDIRIZZO SETTORE

centro direz. S. Felice information e


MICROSOFT
Via Rivoltana,13 communication
www.msn.it
20090 Segrate (MI) technology

MOTOROLA Via Cardinal Massaia, 83


telefonia
www.motorola.it 10147 Torino

NAPOLETANA GAS Via Benedetto Brin, 9


energetico
www.napoletanagas.it 80142 Napoli

NESTLE’ ITALIANA SPA Via Felice Cavallotti, 35


alimentare
www.careers.nestle.com 28921 Verbania (VB)

OMNITEL
Via Bisceglie
VODAFONE telecomunicazioni
20152 Milano
www.omnitel.it

PIAGGIO ITALIA SPA Via R. Piaggio, 23


motociclistico
www.piaggio.com 56025 Pontedera (PI)

vendita
PIAZZA ITALIA SPA Cis - Isola 1, lotto 4, n. 166
abbigliamento,
www.piazzaitaliastore.it 80035 Nola (NA)
calzature ed accessori

PIRELLI SPA Via Valtorta, 50 produzione


www.pirelli.it 20127 Milano pneumatici
Le Aziende 85

AZIENDA INDIRIZZO SETTORE

POSTE ITALIANE SPA Viale Europa, 175 servizi postali


www.poste.it 00144 Roma e finanziari

RADIO DEEJAY SPA Via Massena, 2


radiofonico
www.deejay.it 20145 Milano

RAI - RADIO
Viale G. Mazzini, 14
TELEVISIONE ITALIANA televisivo
00195 Roma
www.rai.it

Corso Italia, 23
RAS assicurativo
20122 Milano

RCS EDITORI SPA Via Angelo Rizzoli


editoria
www.rcs.it 20132 Milano

ROYAL INSURANCE Via Fratelli Gracchi, 30/32


20092 Cinisello Balsamo assicurativo
www.royalinsurance.it
(Milano)

VII Strada, 15
SAFILO SPA
Zona Industriale produzione occhiali
www.safilo.com
35129 Padova

SAI ASSICURAZIONI Via Exilles, 29


SPA assicurativo
10146 Torino
www.sai.it
86 Le Aziende

AZIENDA INDIRIZZO SETTORE

Via Francesco Sforza 9,


grande
STANDA Palazzo Galeno- Milano 3
distribuzione
20080 Basiglio (MI)

STARHOTELS SPA Viale Belfiore, 27


alberghiero
www.starhotels.it 50144 Firenze

SUPERGA SPA Via Raimondo, 23/B calzature e


www.superga.it 10098 Rivoli (TO) abbigliamento

Corso Fratelli Kennedy, 12


SUZUKI ITALIA SPA
10070 Robassomero motori
www.suzuki.it
(Torino)

SWATCH Milanofiori, R/1


orologi
www.swatch.it 20089 Rozzano (MI)

TAMMA INDUSTRIE
Corso del Mezzogiorno, 15
ALIMENTARI SRL alimentare
71100 Foggia
www.tamma.net

TECHNOGYM Via G. Perticari, 20 attrezzature


www.technogym.com 47035 Gambettola (FO) sportive

Centro Direzionale Isola F


TELCOS SPA telecomunicazioni
80100 Napoli
Le Aziende 87

AZIENDA INDIRIZZO SETTORE

TELECOM ITALIA SPA Corso d’Italia, 41


telecomunicazioni
www.telecomitalia.it 00198 Roma

TELE 2 ITALIA SPA Via Cassanese, 210


telecomunicazioni
www.tele2.it 20090 Segrate (MI)

TELIT MOBILE
Frazione Stazione Prosecco, produzione
TERMINALS SPA
5/B - 34010 Sgonico (TS) cellulari
www.telital.com

TEUCO GUZZINI SPA Via Avogadro - 62010 produzione


www.teuco.it Montelupone (MC) idromassaggi

TIEFFE CESARE
Via Macchiavelli, 16 centri
RAGAZZI
40069 Zola Predosa (BO) tricologici
www.cesareragazzi.com

TIM Via Luigi Rizzo, 22


telecomunicazioni
www.tim.it 00100 Roma

TISCALI SPA Viale Trento, 39


telecomunicazioni
www.tiscali.it 09123 Cagliari

TOYOTA MOTOR
Via della Corona Boreale, 80
ITALIA SPA automobilistico
00050 Fiumicino (RM)
www.toyota.it
88 Le Aziende

AZIENDA INDIRIZZO SETTORE

TRUSSARDI ACTION Piazza Duse, 4 abbigliamento


www.trussardi.it 20122 Milano e pelletteria

Via Rettifilo Al Bravo, 106


UNIFORM abbigliamento
80022 Arzano (NA)

UNIPOL
Via Stendhal, 13
ASSICURAZIONI assicurativo
40128 Bologna
www.unipolonline.it

VALTUR SPA Piazza della Repubblica, 59


turistico
www.valtur.it 00185 Roma

VOLVO ITALIA SPA Via Roma - Lancenigo, 2


automobilistico
www.volvo.it 31020 Villorba (TV)

WALT DISNEY
Via Sandro Sandri, 1
COMPANY SPA intrattenimento
20121 Milano
www.disney.it

WARNER VILLAGE piazza A. Imperatore, 3


cinematografico
CINEMAS 00186 Roma

WIND
Via G. Viola, 48
TELECOMUNICAZIONI telecomunicazioni
00148 Roma
www.wind.it
APPENDICE

Decreto Presidente della Repubblica n. 487 del 9/5/1994


(“Regolamento sulle modalità di svolgimento dei concorsi pubblici”)
Legge n.68 del 12/3/1999
(“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”)
Decreto Presidente della Repubblica n. 445 del 28/12/2000
(“Testo Unico in materia di documentazione amministrativa”)
Decreto Legislativo n.165 del 30/3/2001 (estratto)
(“Norme sul lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione ” )
Appendice 91

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 5. Il requisito della condotta e delle qualità morali stabilito per l’am-
N. 487 DEL 9 MAGGIO 1994 missione ai concorsi nella magistratura viene richiesto per le assunzioni
(in Suppl. ordinario n. 113, alla Gazz. Uff., n. 185, del 9 agosto). comprese quelle obbligatorie delle categorie protette, presso la Pre-
sidenza del Consiglio dei Ministri e le amministrazioni che esercita-
“REGOLAMENTO RECANTE NORME SULL’ACCESSO no competenze istituzionali in materia di difesa e sicurezza dello Sta-
AGLI IMPIEGHI NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI to, di polizia e di giustizia, in conformità all’art. 41 del decreto legi-
E LE MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEI CONCORSI, DEI slativo 3 febbraio 1993, n. 29.
CONCORSI UNICI E DELLE ALTRE FORME DI ASSUNZIO- 6. Per l’accesso a profili professionali di ottava qualifica funzionale
NE NEI PUBBLICI IMPIEGHI.” è richiesto il solo diploma di laurea.
7. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza
del termine stabilito nel bando di concorso per la presentazione della
Art. 1. Modalità di accesso. domanda di ammissione.
1. L’assunzione agli impieghi nelle amministrazioni pubbliche av-
viene: Art. 3. Bando di concorso.
a) per concorso pubblico aperto a tutti per esami, per titoli, per titoli 1. I concorsi sono indetti con decreto del Presidente del Consiglio
ed esami, per corso-concorso o per selezione mediante lo svolgimento dei Ministri per i concorsi unici o con provvedimento dell’organo di
di prove volte all’accertamento della professionalità richiesta dal vertice dell’amministrazione o ente interessato, che ne informa la Pre-
profilo professionale di qualifica o categoria, avvalendosi anche di sidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione
sistemi automatizzati; pubblica.
b) mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento tenu- 2. Il bando di concorso deve contenere il termine e le modalità di
te dagli uffici circoscrizionali del lavoro che siano in possesso del presentazione delle domande nonchè l’avviso per la determinazione
titolo di studio richiesto dalla normativa vigente al momento della del diario e la sede delle prove scritte ed orali ed eventualmente pra-
pubblicazione dell’offerta di lavoro; tiche. Deve indicare le materie oggetto delle prove scritte e orali, il
c) mediante chiamata numerica degli iscritti nelle apposite liste costi- contenuto di quelle pratiche, la votazione minima richiesta per l’am-
tuite dagli appartenenti alle categorie protette di cui al titolo 1 della missione alle prove orali, i requisiti soggettivi generali e particolari
legge 2 aprile 1968, n. 482 e successive modifiche ed integrazioni. richiesti per l’ammissione all’impiego, i titoli che danno luogo a
2. Il concorso pubblico deve svolgersi con modalità che ne garanti- precedenza o a preferenza a parità di punteggio, i termini e le modalità
scano la imparzialità, l’economicità e la celerità di espletamento, ri- della loro presentazione, le percentuali dei posti riservati al persona-
correndo, ove necessario, all’ausilio di sistemi automatizzati diretti le interno, in conformità alle normative vigenti nei singoli comparti e
anche a realizzare forme di preselezione ed a selezioni decentrate per le percentuali dei posti riservati da leggi a favore di determinate cate-
circoscrizioni territoriali. gorie. Il bando di concorso deve, altresì, contenere la citazione della
3. Con le medesime procedure e modalità, di cui ai commi 1 e 2 del legge 10 aprile 1991, n. 125, che garantisce pari opportunità fra uomi-
presente articolo è reclutato il personale a tempo parziale, di cui alla ni e donne per l’accesso al lavoro come anche previsto dall’art. 61 del
legge 29 dicembre 1988, n. 554. decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, così come modificato
dall’art. 29 del decreto legislativo 23 dicembre 1993, n. 546.
Art. 2. Requisiti generali. 3. La Presidenza del Consiglio dei Ministri o l’amministrazione in-
1. Possono accedere agli impieghi civili delle pubbliche amministra- teressata dispongono in ogni momento, con decreto motivato, la esclu-
zioni i soggetti che posseggono i seguenti requisiti generali: sione dal concorso per difetto dei requisiti prescritti.
1) cittadinanza italiana. Tale requisito non è richiesto per i soggetti 4. Nel caso di concorso unico, i candidati, nella domanda di ammissio-
appartenenti alla Unione europea, fatte salve le eccezioni di cui al ne, indicano, in ordine di preferenza, le amministrazioni e le sedi in
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994, cui, se vincitori, intendono essere assegnati. Essi possono dichiarare
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio 1994, serie gene- di concorrere solo per posti di alcune amministrazioni.
rale n. 61; 5. I candidati che non abbiano indicato preferenze, o le abbiano indi-
2) età non inferiore agli anni 18 e non superiore ai 40. Per i candidati cate in numero insufficiente in relazione al posto occupato in
appartenenti a categorie per le quali leggi speciali prevedono deroghe, graduatoria, sono assegnati ad un ruolo con posti disponibili dopo
il limite massimo non può superare, anche in caso di cumulo di bene- l’accoglimento, secondo l’ordine di graduatoria, delle preferenze
fici, i 45 anni di età. Il limite di età di 40 anni è elevato: espresse dagli altri vincitori.
a) di un anno per gli aspiranti coniugati;
b) di un anno per ogni figlio vivente dei predetti aspiranti; Art. 4. Presentazione delle domande di ammissione.
c) di cinque anni per coloro che sono compresi fra le categorie elencate 1. Le domande di ammissione al concorso, redatte in carta semplice,
nella legge 2 aprile 1968, n. 482 e successive modifiche ed integrazioni, devono essere indirizzate e presentate direttamente o a mezzo di rac-
e per coloro ai quali è esteso lo stesso beneficio. Per le assunzioni comandata con avviso di ricevimento alla Presidenza del Consiglio
obbligatorie di personale appartenente a tali categorie, il limite mas- dei Ministri — Dipartimento della funzione pubblica — per i concor-
simo non può superare i 55 anni. Per le assunzioni obbligatorie dei si unici e all’amministrazione competente negli altri casi, con esclu-
centralinisti ciechi il limite massimo di età è di 50 anni; sione di qualsiasi altro mezzo, entro il termine perentorio di giorni
d) di un periodo pari all’effettivo servizio prestato, comunque non trenta dalla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale
superiore a tre anni, a favore dei cittadini che hanno prestato servizio della Repubblica.
militare volontario, di leva e di leva prolungata, ai sensi della legge 2. La data di spedizione delle domande è stabilita e comprovata dal
24 dicembre 1986, n. 958. Si prescinde dal limite di età per i candidati, timbro a data dell’ufficio postale accettante.
già dipendenti civili di ruolo delle pubbliche amministrazioni, per i 3. La domanda deve essere redatta secondo lo schema che viene alle-
sottufficiali dell’Esercito, Marina o Aeronautica cessati d’autorità o gato al bando di concorso, riportando tutte le indicazioni che, secon-
a domanda; per gli ufficiali e sottufficiali e vice brigadieri, graduati e do le norme vigenti, i candidati sono tenuti a fornire.
militari di truppa in servizio continuativo dell’Arma dei carabinieri, 4. L’amministrazione non assume responsabilità per la dispersione di
della Guardia di finanza e dei Corpi di polizia; comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da parte
e) il suddetto limite di età dei 45 anni non trova applicazione per i del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del cam-
dipendenti collocati a riposo ai sensi dell’art. 3, comma 51, della leg- biamento dell’indirizzo indicato nella domanda, nè per eventuali di-
ge 24 dicembre 1993, n. 537; sguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a
3) idoneità fisica all’impiego. L’amministrazione ha facoltà di sotto- caso fortuito o forza maggiore.
porre a visita medica di controllo i vincitori di concorso, in base alla 5. La firma da apporre in calce alla domanda deve essere autenticata, a
normativa vigente. pena di esclusione, da uno dei pubblici ufficiali di cui all’art. 20 della
2. Per l’ammissione a particolari profili professionali di qualifica o legge 4 gennaio 1968, n. 15.
categoria gli ordinamenti delle singole amministrazioni possono pre- 6. Per i candidati dipendenti da pubbliche amministrazioni è suffi-
scrivere ulteriori requisiti. ciente il visto del capo dell’ufficio presso cui prestano servizio; per
3. Non possono accedere agli impieghi coloro che siano esclusi dal- i militari, quello del comandante del reparto presso il quale prestano
l’elettorato politico attivo e coloro che siano stati destituiti dall’im- servizio.
piego presso una pubblica amministrazione.
4. Salvo che i singoli ordinamenti non dispongano diversamente sono Art. 5. Categorie riservatarie e preferenze.
equiparati ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica. 1. Nei pubblici concorsi, le riserve di posti, di cui al successivo comma
92 Appendice

3 del presente articolo, già previste da leggi speciali in favore di par- di quello in cui essi debbono sostenerla.
ticolari categorie di cittadini, non possono complessivamente supe- 4. Le prove orali devono svolgersi in un’aula aperta al pubblico, di
rare la metà dei posti messi a concorso. capienza idonea ad assicurare la massima partecipazione.
2. Se, in relazione a tale termine, sia necessaria una riduzione dei posti 5. Al termine di ogni seduta dedicata alla prova orale, la commissione
da riservare secondo legge, essa si attua in misura proporzionale per giudicatrice forma l’elenco dei candidati esaminati, con l’indicazio-
ciascuna categoria di aventi diritto a riserva. ne dei voti da ciascuno riportati che sarà affisso nella sede degli esami.
3. Qualora tra i concorrenti dichiarati idonei nella graduatoria di
merito ve ne siano alcuni che appartengono a più categorie che danno Art. 7. Concorso per esame.
titolo a differenti riserve di posti, si tiene conto prima del titolo che dà 1. I concorsi per esami consistono:
diritto ad una maggiore riserva nel seguente ordine: a) per i profili professionali della settima qualifica o categoria supe-
1) riserva di posti a favore di coloro che appartengono alle categorie riore: in almeno due prove scritte, una delle quali può essere a conte-
di cui alla legge 2 aprile 1968, n. 482 e successive modifiche ed nuto teorico-pratico ed in una prova orale, comprendente l’accerta-
integrazioni, o equiparate, calcolata sulle dotazioni organiche dei mento della conoscenza di una lingua straniera, tra quelle indicate nel
singoli profili professionali o categorie nella percentuale del 15%, bando. I voti sono espressi, di norma, in trentesimi. Conseguono l’am-
senza computare gli appartenenti alle categorie stesse vincitori del missione al colloquio i candidati che abbiano riportato in ciascuna
concorso; prova scritta una votazione di almeno 21/30 o equivalente. Il collo-
2) riserva di posti ai sensi della legge 24 dicembre 1986, n. 958, a quio verte sulle materie oggetto delle prove scritte e sulle altre indi-
favore dei militari in ferma di leva prolungata e di volontari specializ- cate nel bando di concorso e si intende superato con una votazione di
zati delle tre Forze armate congedati senza demerito al termine della almeno 21/30 o equivalente;
ferma o rafferma contrattuale nel limite del 5%, qualora si tratti di con- b) per i profili professionali della quinta e sesta qualifica o categoria:
corsi per impiegati o del 10% nei concorsi per operai, delle vacanze in due prove scritte, di cui una pratica o a contenuto teorico-pratico,
annuali dei posti messi a concorso; e in una prova orale. Conseguono l’ammissione al colloquio i candi-
3) riserva del 2% dei posti destinati a ciascun concorso, ai sensi della dati che abbiano riportato in ciascuna prova scritta una votazione di
legge 20 settembre 1980, n. 574, per gli ufficiali di complemento, della almeno 21/30 o equivalente. Il colloquio verte sulle materie oggetto
Marina e dell’Aeronautica, che hanno terminato senza demerito la delle prove scritte e sulle altre indicate nel bando e si intende supe-
ferma biennale. rato con una votazione di almeno 21/30 o equivalente.
4. Le categorie di cittadini che nei pubblici concorsi hanno preferenza 2. I bandi di concorso possono stabilire che una delle prove scritte per
a parità di merito e a parità di titoli sono appresso elencate. A parità l’accesso ai profili professionali della settima qualifica o categoria
di merito i titoli di preferenza sono: superiore consista in una serie di quesiti a risposta sintetica. Per i
1) gli insigniti di medaglia al valor militare; profili professionali delle qualifiche o categorie di livelli inferiori al
2) i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti; settimo, il bando di concorso relativo può stabilire che le prove con-
3) i mutilati ed invalidi per fatto di guerra; sistano in appositi test bilanciati da risolvere in un tempo
4) i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato; predeterminato, ovvero in prove pratiche attitudinali tendenti ad ac-
5) gli orfani di guerra; certare la maturità e la professionalità dei candidati con riferimento
6) gli orfani dei caduti per fatto di guerra; alle attività che i medesimi sono chiamati a svolgere.
7) gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato; 3. Il punteggio finale è dato dalla somma della media dei voti conse-
8) i feriti in combattimento; guiti nelle prove scritte o pratiche o teorico-pratiche e della votazio-
9) gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di ne conseguita nel colloquio.
merito di guerra, nonchè i capi di famiglia numerosa;
10) i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti; Art. 8. Concorso per titoli ed esami.
11) i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra; 1. Nei casi in cui l’ammissione a determinati profili avvenga mediante
12) i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubbli- concorso per titoli e per esami, la valutazione dei titoli, previa
co e privato; individuazione dei criteri, precede le prove d’esame.
13) i genitori vedovi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o 2. Per i titoli non può essere attribuito un punteggio complessivo
non sposati dei caduti in guerra; superiore a 10/30 o equivalente; il bando indica i titoli valutabili ed
14) i genitori vedovi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o il punteggio massimo agli stessi attribuibile singolarmente e per ca-
non sposati dei caduti per fatto di guerra; tegorie di titoli.
15) i genitori vedovi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o 3. Le prove di esame si svolgono secondo le modalità previste dagli
non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato; articoli 6 e 7 del presente regolamento.
16) coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti; 4. La votazione complessiva è determinata sommando il voto conse-
17) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, guito nella valutazione dei titoli al voto complessivo riportato nelle
per non meno di un anno nell’amministrazione che ha indetto il con- prove d’esame.
corso;
18) i coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei figli a Art. 9. Commissioni esaminatrici.
carico; 1. Le commissioni esaminatrici dei concorsi previste dagli articoli
19) gli invalidi ed i mutilati civili; precedenti sono nominate con decreto del Presidente del Consiglio
20) militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al dei Ministri nei casi di concorsi unici, o con decreto dell’autorità
termine della ferma o rafferma. competente negli altri casi. Questa ne dà comunicazione alla Presi-
5. A parità di merito e di titoli la preferenza è determinata: denza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pub-
a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto che il blica.
candidato sia coniugato o meno; 2. Le commissioni esaminatrici di concorso sono composte da tecnici
b) dall’aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbli- esperti nelle materie oggetto del concorso, scelti tra funzionari delle
che; amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime e non possono
c) dalla maggiore età. farne parte, ai sensi dell’art. 6 del decreto legislativo 23 dicembre
1993, n. 546, i componenti dell’organo di direzione politica dell’am-
Art. 6. Svolgimento delle prove. ministrazione interessata, coloro che ricoprano cariche politiche o
1. Il diario delle prove scritte deve essere pubblicato nella Gazzetta che siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni
Ufficiale della Repubblica - 4a serie speciale - concorsi ed esami, non ed organizzazioni sindacali. Almeno un terzo dei posti di componen-
meno di quindici giorni prima dell’inizio delle prove medesime. te delle commissioni di concorso, salva motivata impossibilità, è ri-
2. Le prove del concorso sia scritte che orali non possono aver luogo servato alle donne, in conformità all’art. 29 del sopra citato decreto
nei giorni festivi nè, ai sensi della legge 8 marzo 1989, n. 101, nei legislativo. Nel rispetto di tali princìpi, esse, in particolare, sono così
giorni di festività religiose ebraiche rese note con decreto del Mini- composte:
stro dell’interno mediante pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della a) per i concorsi ai profili professionali di categoria o qualifica settima
Repubblica, nonchè nei giorni di festività religiose valdesi. e superiori: da un consigliere di Stato o magistrato o avvocato dello
3. Ai candidati che conseguono l’ammissione alla prova orale deve Stato con qualifica equiparata o da un dirigente generale, con funzioni
essere data comunicazione con l’indicazione del voto riportato in di presidente, e da due esperti nelle materie oggetto del concorso; le
ciascuna delle prove scritte. L’avviso per la presentazione alla prova funzioni di segretario sono svolte da un funzionario appartenente alla
orale deve essere dato ai singoli candidati almeno venti giorni prima ottava qualifica o categoria;
Appendice 93

b) per i concorsi per la quinta e la sesta qualifica o categoria: da un Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, o al-
dirigente o equiparato, con funzioni di presidente, e da due esperti l’amministrazione o ente che ha proceduto all’emanazione del bando
nelle materie oggetto del concorso; le funzioni di segretario sono di concorso e per conoscenza al Dipartimento della funzione pubbli-
svolte da un impiegato appartenente alla settima qualifica o categoria; ca.
c) per le prove selettive previste dal capo terzo del presente regola- Art. 12. Trasparenza amministrativa nei procedimenti
mento, relative a quei profili per il cui accesso si fa ricorso all’art. 16 concorsuali.
della legge 28 febbraio 1987, n. 56 e successive modifiche ed 1. Le commissioni esaminatrici, alla prima riunione, stabiliscono i
integrazioni: da un dirigente con funzioni di presidente e da due esperti criteri e le modalità di valutazione delle prove concorsuali al fine di
nelle materie oggetto della selezione; le funzioni di segretario sono motivare i punteggi attribuiti alle singole prove. Sono, altresì,
svolte da un impiegato appartenente alla sesta qualifica o categoria. predeterminati, immediatamente prima dell’inizio di ciascuna prova
3. Le commissioni esaminatrici dei concorsi per esami o per titoli ed orale di ogni candidato, i quesiti da porre ai candidati per ciascuna
esami possono essere suddivise in sottocommissioni, qualora i can- delle materie di esame. I quesiti sono, quindi, rivolti ai candidati stes-
didati che abbiano sostenuto le prove scritte superino le 3.000 unità, si secondo criteri predeterminati, che garantiscono l’imparzialità delle
con l’integrazione di un numero di componenti, unico restando il prove. I criteri e le modalità di cui al presente comma sono formalizzati
presidente, pari a quello delle commissioni originarie e di un segreta- in appositi atti.
rio aggiunto. A ciascuna delle sottocommissioni non può essere as- 2. Nei concorsi per titoli ed esami il risultato della valutazione dei
segnato un numero di candidati inferiore a 500. titoli, che deve in ogni caso precedere le prove scritte, deve essere reso
4. Il presidente ed i membri delle commissioni esaminatrici possono noto agli interessati prima dell’effettuazione delle prove di esami.
essere scelti anche tra il personale in quiescenza che abbia posseduto, 3. I candidati hanno facoltà di esercitare il diritto di accesso agli atti
durante il servizio attivo, la qualifica richiesta per i concorsi sopra del procedimento concorsuale ai sensi degli articoli 1 e 2 del decreto
indicati. L’utilizzazione del personale in quiescenza non è consenti- del Presidente della Repubblica 23 giugno 1992, n. 352, con le mo-
ta se il rapporto di servizio sia stato risolto per motivi disciplinari, dalità ivi previste.
per ragioni di salute o per decadenza dall’impiego comunque determi-
nata e, in ogni caso, qualora la decorrenza del collocamento a riposo Art. 13. Adempimenti dei concorrenti durante
risalga ad oltre un triennio dalla data di pubblicazione del bando di lo svolgimento delle prove scritte.
concorso. 1. Durante le prove scritte non è permesso ai concorrenti di comuni-
5. Possono essere nominati in via definitiva i supplenti tanto per il care tra loro verbalmente o per iscritto, ovvero di mettersi in relazione
presidente quanto per i singoli componenti la commissione. I sup- con altri, salvo che con gli incaricati della vigilanza o con i membri
plenti intervengono alle sedute della commissione nelle ipotesi di della commissione esaminatrice.
impedimento grave e documentato degli effettivi. 2. I lavori debbono essere scritti esclusivamente, a pena di nullità, su
6. Alle commissioni, di cui al comma 2, lettera a) del presente articolo, carta portante il timbro d’ufficio e la firma di un membro della commis-
possono essere aggregati membri aggiunti per gli esami di lingua stra- sione esaminatrice.
niera e per materie speciali. 3. I candidati non possono portare carta da scrivere, appunti mano-
7. Quando le prove scritte abbiano luogo in più sedi, si costituisce in scritti, libri o pubblicazioni di qualunque specie. Possono consulta-
ciascuna sede un comitato di vigilanza, presieduto da un membro della re soltanto i testi di legge non commentati ed autorizzati dalla com-
commissione ovvero da un impiegato dell’amministrazione di quali- missione, se previsti dal bando di concorso, ed i dizionari.
fica o categoria non inferiore all’ottava, e costituita da due impiegati 4. Il concorrente che contravviene alle disposizioni dei commi prece-
di qualifica o categoria non inferiore alla settima e da un segretario denti o comunque abbia copiato in tutto o in parte lo svolgimento del
scelto tra gli impiegati di settima o sesta qualifica o categoria. tema, è escluso dal concorso. Nel caso in cui risulti che uno o più
8. Gli impiegati nominati presidente e membri dei comitati di vigilan- candidati abbiano copiato, in tutto o in parte, l’esclusione è disposta
za sono scelti fra quelli in servizio nella sede di esame, a meno che, per nei confronti di tutti i candidati coinvolti.
giustificate esigenze di servizio, sia necessario destinare a tale fun- 5. La commissione esaminatrice o il comitato di vigilanza curano l’os-
zione impiegati residenti in altra sede. servanza delle disposizioni stesse ed hanno facoltà di adottare i prov-
vedimenti necessari. A tale scopo, almeno due dei rispettivi membri
Art. 10. Cessazione dall’incarico di componente devono trovarsi nella sala degli esami. La mancata esclusione all’atto
di commissione esaminatrice. della prova non preclude che l’esclusione sia disposta in sede di
1. I componenti delle commissioni, il cui rapporto di impiego si risol- valutazione delle prove medesime.
va per qualsiasi causa durante l’espletamento dei lavori della com-
missione, cessano dall’incarico, salvo conferma dell’amministrazio- Art. 14. Adempimenti dei concorrenti e della commissione
ne. al termine delle prove scritte.
1. Al candidato sono consegnate in ciascuno dei giorni di esame due
Art. 11. Adempimenti della commissione. buste di eguale colore: una grande munita di linguetta staccabile ed
1. Prima dell’inizio delle prove concorsuali la commissione, conside- una piccola contenente un cartoncino bianco.
rato il numero dei concorrenti, stabilisce il termine del procedimento 2. Il candidato, dopo aver svolto il tema, senza apporvi sottoscrizio-
concorsuale e lo rende pubblico. I componenti, presa visione del- ne, nè altro contrassegno, mette il foglio o i fogli nella busta grande.
l’elenco dei partecipanti, sottoscrivono la dichiarazione che non Scrive il proprio nome e cognome, la data ed il luogo di nascita nel
sussistono situazioni di incompatibilità tra essi ed i concorrenti, ai cartoncino e lo chiude nella busta piccola. Pone, quindi, anche la
sensi degli articoli 51 e 52 del codice di procedura civile. busta piccola nella grande che richiude e consegna al presidente della
2. La commissione prepara tre tracce per ciascuna prova scritta, se gli commissione o del comitato di vigilanza od a chi ne fa le veci. Il pre-
esami hanno luogo in una sede, ed una sola traccia quando gli esami sidente della commissione o del comitato di vigilanza, o chi ne fa le
hanno luogo in più sedi. Le tracce sono segrete e ne è vietata la divul- veci, appone trasversalmente sulla busta, in modo che vi resti compre-
gazione. so il lembo della chiusura e la restante parte della busta stessa, la
3. Le tracce, appena formulate, sono chiuse in pieghi suggellati e fir- propria firma e l’indicazione della data della consegna.
mati esteriormente sui lembi di chiusura dai componenti della com- 3. Al termine di ogni giorno di esame è assegnato alla busta contenen-
missione e dal segretario. te l’elaborato di ciascun concorrente lo stesso numero da apporsi
4. All’ora stabilita per ciascuna prova, che deve essere la stessa per sulla linguetta staccabile, in modo da poter riunire, esclusivamente
tutte le sedi, il presidente della commissione esaminatrice o del attraverso la numerazione, le buste appartenenti allo stesso candida-
comitato di vigilanza fa procedere all’appello nominale dei con- to.
correnti e, previo accertamento della loro identità personale, li fa 4. Successivamente alla conclusione dell’ultima prova di esame e co-
collocare in modo che non possano comunicare fra loro. Indi fa munque non oltre le ventiquattro ore si procede alla riunione delle
constatare l’integrità della chiusura dei tre pieghi o del piego con- buste aventi lo stesso numero in un unica busta, dopo aver staccata la
tenente i temi, e nel primo caso fa sorteggiare da uno dei candidati relativa linguetta numerata. Tale operazione è effettuata dalla commis-
il tema da svolgere. sione esaminatrice o dal comitato di vigilanza con l’intervento di
5. Le procedure concorsuali devono concludersi entro sei mesi dalla almeno due componenti della commissione stessa nel luogo, nel gior-
data di effettuazione delle prove scritte o, se trattasi di concorsi per no e nell’ora di cui è data comunicazione orale ai candidati presenti
titoli, dalla data della prima convocazione. L’inosservanza di tale in aula all’ultima prova di esame, con l’avvertimento che alcuni di
termine dovrà essere giustificata collegialmente dalla commissione essi, in numero non superiore alle dieci unità, potranno assistere alle
esaminatrice con motivata relazione da inoltrare alla Presidenza del anzidette operazioni.
94 Appendice

5. I pieghi sono aperti alla presenza della commissione esaminatrice vedimenti di nomina in prova sono immediatamente esecutivi.
quando essa deve procedere all’esame dei lavori relativi a ciascuna 2. Le pubbliche amministrazioni comunicano alla Presidenza del Con-
prova di esame. siglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, il numero
6. Il riconoscimento deve essere fatto a conclusione dell’esame e del dei candidati vincitori assunti ed eventuali modifiche nell’arco dei
giudizio di tutti gli elaborati dei concorrenti. diciotto mesi di validità della graduatoria di cui all’art. 15, comma 7.
7. I pieghi contenenti i lavori svolti dai candidati nelle sedi diverse 3. I vincitori dei concorsi, salva la possibilità di trasferimenti d’uffi-
da quelle della commissione esaminatrice ed i relativi verbali sono cio nei casi previsti dalla legge, devono permanere nella sede di prima
custoditi dal presidente del singolo comitato di vigilanza e da questi destinazione per un periodo non inferiore a sette anni e, in tale peri-
trasmessi in plico raccomandato per il tramite del capo dell’ufficio odo, non possono essere nemmeno comandati o distaccati presso sedi
periferico al presidente della commissione dell’amministrazione inte- con dotazioni organiche complete.
ressata, al termine delle prove scritte. In ogni caso non può essere attivato alcun comando o distacco nel
caso in cui la sede di prima destinazione abbia posti vacanti nella
Art. 15. Processo verbale delle operazioni d’esame dotazione organica della qualifica posseduta, salvo che il dirigente
e formazione delle graduatorie. della sede di appartenenza non lo consenta espressamente.
1. Di tutte le operazioni di esame e delle deliberazioni prese dalla 4. Il vincitore, che non assuma servizio senza giustificato motivo entro
commissione esaminatrice, anche nel giudicare i singoli lavori, si re- il termine stabilito, decade dalla nomina. Qualora il vincitore assuma
dige giorno per giorno un processo verbale sottoscritto da tutti i servizio, per giustificato motivo, con ritardo sul termine prefissatogli,
commissari e dal segretario. gli effetti economici decorrono dal giorno di presa di servizio.
2. La graduatoria di merito dei candidati è formata secondo l’ordine
dei punti della votazione complessiva riportata da ciascun candidato,
Art. 18. Compensi.
con l’osservanza, a parità di punti, delle preferenze previste dall’art.
5. 1. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, adottato di
3. Sono dichiarati vincitori, nei limiti dei posti complessivamente concerto con il Ministro del tesoro, sono determinati, per tutti i tipi
messi a concorso, i candidati utilmente collocati nelle graduatorie di di concorso, i compensi da corrispondere al presidente, ai membri ed
merito, formate sulla base del punteggio riportato nelle prove d’esa- al segretario delle commissioni esaminatrici, nonchè al personale
me, tenuto conto di quanto disposto dalla legge 2 aprile 1968, n. 482 addetto alla vigilanza.
o da altre disposizioni di legge in vigore che prevedono riserve di 2. La misura dei compensi indicati nel comma 1 può essere aggiornata,
posti in favore di particolari categorie di cittadini. ogni triennio, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri,
4. La graduatoria di merito, unitamente a quella dei vincitori del con- di concerto con il Ministro del tesoro, in relazione alle variazioni del
corso, è approvata con decreto del Ministro per la funzione pubblica costo della vita, rilevate secondo gli indici ISTAT.
o dall’autorità competente nel caso in cui il concorso sia bandito da
altre pubbliche amministrazioni ed è immediatamente efficace. Art. 19. Concorsi unici.
5. Le graduatorie dei vincitori dei concorsi sono pubblicate nel Bol- 1. Le amministrazioni pubbliche, ad eccezione delle regioni, delle
lettino ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri o del- amministrazioni, aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale, degli
l’amministrazione interessata. enti locali e loro consorzi, delle istituzioni universitarie e delle isti-
6. Di tale pubblicazione è data notizia mediante avviso nella Gazzetta tuzioni ed enti di ricerca e di sperimentazione, reclutano il personale
Ufficiale della Repubblica. Dalla data di pubblicazione di detto avvi- di cui necessitano, mediante ricorso alle graduatorie di vincitori di
so decorre il termine per le eventuali impugnative. concorso predisposte presso la Presidenza del Consiglio dei Mini-
7. Le graduatorie dei vincitori rimangono efficaci per un termine di stri - Dipartimento della funzione pubblica.
diciotto mesi dalla data della sopracitata pubblicazione per eventuali 2. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta
coperture di posti per i quali il concorso è stato bandito e che succes- del Ministro per la funzione pubblica, le amministrazioni pubbliche
sivamente ed entro tale data dovessero rendersi disponibili. Non si dà possono essere autorizzate a svolgere direttamente i concorsi.
luogo a dichiarazioni di idoneità al concorso con esclusione delle
procedure di concorso relative al personale del comparto scuola. Art. 20. Concorsi circoscrizionali e sedi di esami.
1. Per gli uffici aventi sede in determinate regioni, compartimenti o
Art. 16. Presentazione dei titoli preferenziali province, sono banditi, per i posti ivi disponibili, concorsi circoscri-
e di riserva nella nomina. zionali per l’accesso ai profili professionali di qualifica o categoria,
1. I concorrenti che abbiano superato la prova orale dovranno far per- fatta salva la facoltà di parteciparvi per tutti i cittadini.
venire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento del- 2. Le prove di esami dei concorsi si possono svolgere in sedi
la funzione pubblica, per i concorsi unici, o all’amministrazione inte- decentrate, qualora il numero dei concorrenti lo renda necessario.
ressata, nel caso di concorso espletato dalla medesima, entro il termine
perentorio di quindici giorni decorrenti dal giorno successivo a quello Art. 21. Adempimenti per il concorso unico.
in cui hanno sostenuto il colloquio, i documenti in carta semplice 1. La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della fun-
attestanti il possesso dei titoli di riserva, preferenza e precedenza, a zione pubblica, procede a selezionare un numero di vincitori pari alle
parità di valutazione, il diritto ad usufruire dell’elevazione del limite esigenze programmate, per un biennio.
massimo di età, già indicati nella domanda, dai quali risulti, altresì, il
2. A tal fine, la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento
possesso del requisito alla data di scadenza del termine utile per la
della funzione pubblica, entro il mese di febbraio di ogni anno, sulla
presentazione della domanda di ammissione al concorso. Tale docu-
base di comunicazioni delle amministrazioni relative alle necessità di
mentazione non è richiesta nei casi in cui le pubbliche amministrazio-
ni ne siano in possesso o ne possano disporre facendo richiesta ad personale per il biennio successivo, fissa il contingente di posti da
altre pubbliche amministrazioni. coprire mediante i vincitori del concorso.
2. I candidati appartenenti a categorie previste dalla legge 2 aprile 3. Entro il successivo mese di maggio la Presidenza del Consiglio dei
1968, n. 482, che abbiano conseguito l’idoneità, verranno inclusi Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, indice il concorso
nella graduatoria tra i vincitori, purchè, ai sensi dell’art. 19 della da svolgere durante l’anno.
predetta legge n. 482, risultino iscritti negli appositi elenchi istituiti 4. Le amministrazioni di cui all’art. 19, comma 1, possono utilizzare
presso gli uffici provinciali del lavoro e della massima occupazione e il contingente di un concorso solo dopo l’esaurimento della
risultino disoccupati sia al momento della scadenza del termine per la graduatoria del concorso precedente.
presentazione delle domande di ammissione al concorso sia all’atto 5. Ove il numero dei candidati al concorso sia superiore al triplo del
dell’immissione in servizio. numero costituente il contingente, si procede alla pre-selezione dei
concorrenti mediante il ricorso a prove psico-attitudinali o anche
Art. 17. Assunzioni in servizio. congiunte a valutazione del titolo di studio in modo da ridurre il
1. I candidati dichiarati vincitori sono invitati, a mezzo assicurata numero dei partecipanti al triplo dei posti messi a concorso.
convenzionale, ad assumere servizio in via provvisoria, sotto riserva 6. Il reclutamento del personale per determinati profili professionali,
di accertamento del possesso dei requisiti prescritti per la nomina e individuati con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei
sono assunti in prova nel profilo professionale di qualifica o catego- Ministri può avvenire, con l’ausilio di strumenti automatizzati, me-
ria per il quale risultano vincitori. La durata del periodo di prova è diante selezione volta ad accertare la professionalità richiesta, con
differenziata in ragione della complessità delle prestazioni professio- riguardo alle mansioni del profilo professionale per il quale è espletato
nali richieste e sarà definita in sede di contrattazione collettiva. I prov- il concorso.
Appendice 95

Art. 22. Richiesta delle amministrazioni e relative assegnazioni. convocati. Per la copertura di posti riservati a dipendenti in servizio
1. Le amministrazioni avanzano richiesta alla Presidenza del Consi- ed ai destinatari dell’art. 19 della legge 24 dicembre 1986, n. 958,
glio dei Ministri-Dipartimento della funzione pubblica, per le unità eventualmente dagli stessi non ricoperti, si provvede con lavoratori
di personale relative ai posti da coprire distinti per sede di destina- da assumere con le procedure previste dal presente decreto.
zione e profilo professionale. 6. Ai fini delle assunzioni con rapporti a tempo parziale e a tempo
2. Entro venti giorni dalla richiesta, la Presidenza del Consiglio dei determinato, i lavoratori interessati debbono espressamente dichiara-
Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, con decreto del Pre- re la propria disponibilità. La dichiarazione si intende revocata qua-
sidente del Consiglio, assegna il personale richiesto. lora il lavoratore non risponda alla convocazione o rifiuti l’avvia-
3. Tale decreto costituisce autorizzazione ad assumere qualora le di- mento a selezione, limitatamente al relativo tipo di rapporto. Le sezio-
sposizioni legislative in materia la richiedano. ni circoscrizionali per l’impiego formano, con le medesime modalità
per le assunzioni a tempo indeterminato, separate graduatorie dei la-
Art. 23. Campo di applicazione. voratori che abbiano dichiarato la disponibilità ai predetti rapporti.
1. Le amministrazioni pubbliche effettuano le assunzioni per le cate- 7. I lavoratori assunti con rapporti a tempo determinato permangono
gorie, le qualifiche ed i profili professionali per i quali è richiesto il nelle graduatorie per le assunzioni a tempo indeterminato.
solo requisito della scuola dell’obbligo, sulla base di selezioni tra
gli iscritti, nelle liste di collocamento formate ai sensi dell’art. 16 Art. 25. Procedure per l’avviamento a selezione
della legge 28 febbraio 1987, n. 56, che abbiano la professionalità a livello locale o periferico.
eventualmente richiesta ed i requisiti previsti per l’accesso al pubbli- 1. Le amministrazioni e gli enti con circoscrizione amministrativa,
co impiego. I lavoratori sono avviati numericamente alla selezione anche periferica, compresa in quella di competenza di una sola sezione
secondo l’ordine di graduatoria risultante dalle liste delle sezioni circoscrizionale per l’impiego, inoltrano direttamente alla sezione
circoscrizionali per l’impiego territorialmente competenti. medesima la richiesta di avviamento a selezione di un numero di lavo-
2. Possiede il requisito della scuola dell’obbligo anche chi abbia ratori pari al doppio dei posti da ricoprire, con l’indicazione del tito-
conseguito la licenza elementare anteriormente al 1962. lo di studio, della qualifica di iscrizione nelle liste di collocamento e
3. I lavoratori possono iscriversi in una sola lista di collocamento, del livello retributivo. La sezione circoscrizionale per l’impiego, entro
anche di sede diversa da quella di residenza. dieci giorni dalla ricezione della richiesta, salvo eccezionale e moti-
4. La presente disciplina non si applica per le assunzioni del perso- vato impedimento, procede ad avviare a selezione i lavoratori nel
nale militare e militarizzato delle Forze armate, dei Corpi di polizia, numero richiesto secondo l’ordine di graduatoria degli iscritti aventi
del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. i requisiti indicati nella richiesta stessa.
5. Gli avviamenti sono effettuati sulla base delle graduatorie circo- 2. Le amministrazioni e gli enti con circoscrizione amministrativa,
scrizionali, oppure, nel caso di enti la cui attività si esplichi nel ter- anche periferica, compresa in quelle di competenza di più sezioni cir-
ritorio di più circoscrizioni, con riferimento alle graduatorie delle coscrizionali per l’impiego, inoltrano a ciascuna di dette sezioni ri-
circoscrizioni interessate, e per gli enti la cui attività si esplichi nel- chiesta di un numero di lavoratori pari al doppio dei posti da ricopri-
l’intero territorio regionale, con riferimento alle graduatorie di tutte re. La richiesta deve essere trasmessa anche all’ufficio provinciale del
le circoscrizioni della regione. lavoro e della massima occupazione, nel caso in cui siano interessate
più circoscrizioni della stessa provincia, ovvero all’ufficio regionale
Art. 24. Iscrizione nelle liste. del lavoro e della massima occupazione, nel caso in cui siano interes-
1. Le sezioni circoscrizionali per l’impiego formano una graduatoria sate circoscrizioni di province diverse, perchè formulino, sulla base
relativa a categorie, qualifiche e profili generici e diverse graduatorie dei punteggi comunicati dalle sezioni circoscrizionali interessate,
per categorie, qualifiche e profili che richiedono specifiche professio- apposita graduatoria unica integrata dai lavoratori individuati dalle
nalità, nelle quali l’inserimento, a differenza della prima, è operato sezioni medesime secondo l’ordine delle rispettive graduatorie ap-
sulla base del possesso di qualifica riconosciuta con attestati o sulla provate. La graduatoria unica è resa pubblica mediante l’affissione
base di precedenti lavorativi, anche nell’impiego privato. Le all’albo degli uffici e delle sezioni interessate. L’ufficio provinciale
graduatorie sono formate sulla base degli elementi di cui alla tabella o l’ufficio regionale del lavoro, entro dieci giorni dalla ricezione della
allegata al presente decreto, valutati uniformemente in tutto il territo- richiesta, salvo eccezionale e motivato impedimento, sono tenuti ad
rio nazionale secondo i coefficienti ivi indicati. avviare a selezionare i lavoratori secondo l’ordine della graduatoria
2. Hanno titolo a partecipare alle selezioni per l’assunzione: unica in numero corrispondente al doppio dei posti da ricoprire.
a) presso le amministrazioni e gli enti a carattere infraregionale o uffici 3. Le amministrazioni e gli enti obbligati ad assumere militari in ferma
periferici anche di amministrazioni e di enti a carattere nazionale e di leva prolungata e volontari specializzati delle tre Forze armate
pluriregionale, il cui ambito territoriale di competenza è compreso o congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma contratta,
coincide con quello di una sezione circoscrizionale per l’impiego, i debbono indicare nella richiesta di avviamento il numero dei posti
lavoratori inseriti nella graduatoria della selezione stessa; riservati ai lavoratori aventi diritto ai sensi dell’art. 30, comma 1,
b) presso le amministrazioni e gli enti, o uffici periferici, il cui ambito della legge 31 maggio 1975, n. 191, come modificato dall’art. 19, leg-
territoriale è compreso o coincide con quello di più sezioni della stes- ge 24 dicembre 1986, n. 958.
sa provincia o della stessa regione, i lavoratori inseriti nelle
graduatorie di tutte le sezioni circoscrizionali per l’impiego rispetti- Art. 26. Assunzioni nelle sedi centrali.
vamente interessate; 1. Le selezioni di personale per le sedi centrali delle amministrazioni
c) presso le sedi ministeriali delle amministrazioni centrali dello Sta- dello Stato, anche ad ordinamento autonomo e degli enti pubblici non
to, le sedi delle direzioni generali e centrali delle amministrazioni ad economici a carattere nazionale sono effettuate dalla Presidenza del
ordinamento autonomo e degli enti a carattere nazionale o ultraregionale Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, me-
e le strutture alle sedi stesse direttamente riferibili, i lavoratori iscritti diante selezioni uniche per le stesse categorie, qualifiche e profili
nella graduatoria di qualsiasi sezione circoscrizionale per l’impiego interessanti più amministrazioni ed enti.
operante nel territorio nazionale. 2. Le amministrazioni di cui al comma 1, entro il 1º febbraio di ogni
3. Il lavoratore aspirante all’avviamento al lavoro deve dichiarare alla anno, segnalano il contingente di posti da coprire distinti per catego-
sezione di iscrizione, ai sensi della legge 4 gennaio 1968, n. 15, il ria, qualifica e profilo professionale.
possesso dei requisiti generali di ammissione agli impieghi e la non 3. I lavoratori iscritti nelle liste delle sezioni circoscrizionali per l’im-
sussistenza delle ipotesi di esclusione. é comunque riservato all’am- piego, interessati a tali assunzioni, presentano domanda secondo le
ministrazione o ente che procede all’assunzione di provvedere al- modalità e nei termini previsti dai bandi di offerta di lavoro emanati
l’accertamento di titoli e requisiti nei modi di legge. dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della fun-
4. I lavoratori che si trovino nelle condizioni di cui all’art. 30 della zione pubblica, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
legge 31 maggio 1975, n. 191, come sostituito dall’art. 19 della legge 4. I bandi debbono indicare il numero dei posti offerti, distinti per
24 dicembre 1986, n. 958, debbono produrre alle sezioni circoscrizio- profilo professionale e per amministrazione, nonchè l’aliquota di posti
nali per l’impiego apposita certificazione rilasciata dagli organismi riservati.
militari competenti. La sezione circoscrizionale per l’impiego annota 5. Le domande degli aspiranti, compilate su modelli predisposti, de-
il titolo a fianco dei nomi dei lavoratori interessati nella graduatoria vono, in ogni caso, essere corredate, a pena di nullità, da apposita
degli iscritti nelle liste di collocamento. certificazione della sezione circoscrizionale per l’impiego d’iscri-
5. I dipendenti aventi titolo alla riserva di posti partecipano alle pro- zione, attestante l’iscrizione nelle liste di collocamento della mede-
ve selettive previste dal presente decreto, di norma unitamente ai la- sima e la relativa qualifica, nonchè la posizione in graduatoria ed il
voratori iscritti nelle liste di collocamento appositamente avviati e punteggio attribuito. L’attestazione può essere apposta anche in cal-
96 Appendice

ce alla domanda. aspira e deve essere, altresì, corredata, per coloro che hanno
6. Con riferimento ai profili professionali di cui al bando di offerta di menomazioni fisiche, da dichiarazione di un ufficiale sanitario com-
lavoro, si formula apposita graduatoria integrata, ordinata secondo il provante che l’invalido, per la natura ed il grado di mutilazione o di
punteggio attestato dalle sezioni circoscrizionali per l’impiego. Nella invalidità, non è di pregiudizio alla salute o incolumità dei compagni
graduatoria sono evidenziati i nomi degli aventi titolo alla riserva. di lavoro o alla sicurezza degli impianti.
7. La graduatoria è resa pubblica con le stesse modalità previste per il 2. I soggetti appartenenti alle categorie protette al momento dell’iscri-
bando di offerta di lavoro. Entro dieci giorni dalla pubblicazione, i zione negli appositi elenchi formati dall’ufficio provinciale del lavo-
lavoratori possono proporre opposizione avverso la posizione in ro devono dichiarare, ai sensi della legge 4 gennaio 1968, n. 15, il
graduatoria se derivante da errata trascrizione del punteggio. La ret- possesso dei requisiti generali di ammissione nelle amministrazioni
tifica è effettuata nei cinque giorni successivi. La collocazione nella pubbliche previsti dalla normativa vigente.
graduatoria integrata costituisce ordine di precedenza per la convo- 3.È comunque riservata all’amministrazione od ente che procede al-
cazione dei lavoratori per le prove selettive. I lavoratori sono convo- l’assunzione la facoltà di provvedere all’accertamento dei titoli e dei
cati in numero pari al doppio dei posti da ricoprire. requisiti nei modi di legge.
8. In casi di particolare urgenza, qualora non sia possibile provvedere 4. Il titolo di studio richiesto è quello delle declaratorie dei profili
tempestivamente con le procedure di cui sopra, la Presidenza del professionali o qualifica o categoria nelle quali è prevista l’assunzio-
Consiglio dei Ministri, su proposta del Dipartimento della funzione ne.
pubblica può autorizzare amministrazioni ed enti ad attivare diretta- 5. Gli uffici provinciali del lavoro inseriscono i lavoratori negli elen-
mente graduatorie integrate con le medesime modalità indicate nel chi previo accertamento del grado di invalidità.
presente articolo.
Art. 31. Graduatorie.
Art. 27. Selezione. 1. Le graduatorie dei soggetti di cui all’art. 30 hanno validità annuale
1. Le amministrazioni e gli enti, entro dieci giorni dalla ricezione e sono formate dagli uffici provinciali del lavoro e della massima oc-
delle comunicazioni di avviamento, ovvero la Presidenza del Consi- cupazione entro il 31 dicembre di ciascun anno.
glio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, entro dieci 2. I criteri da adottare ed i punteggi da attribuire per la formazione
giorni dalla pubblicazione delle graduatorie integrali, debbono con- della graduatoria sono riportati nell’allegata tabella.
vocare i candidati per sottoporli alle prove di idoneità, rispettiva- 3. Le richieste di avviamento da parte di amministrazioni ed enti pub-
mente secondo l’ordine di avviamento e di graduatoria integrata, in- blici anche a carattere nazionale e regionale devono essere rivolte
dicando giorno e luogo di svolgimento delle stesse. all’ufficio provinciale del lavoro competente nella sede presso la quale
2. La selezione consiste nello svolgimento di prove pratiche attitudi- il lavoratore dovrà prestare servizio. Tali richieste devono essere rese
nali ovvero in sperimentazioni lavorative i cui contenuti sono deter- pubbliche mediante avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
minati con riferimento a quelli previsti nelle declaratorie e nei — 4a serie speciale — concorsi ed esami.
mansionari di qualifica, categoria e profilo professionale dei comparti
di appartenenza od eventualmente anche delle singole amministrazio- Art. 32. Modalità di assunzione.
ni e comunque con riferimento ai contenuti ed alle modalità stabilite 1. Gli uffici provinciali del lavoro e della massima occupazione in
per le prove di idoneità relative al conseguimento degli attestati di analogia a quanto previsto per le assunzioni di cui all’art. 16 della
professionalità della regione nel cui ambito ricade l’amministrazione legge 28 febbraio 1987, n. 56, avviano i soggetti protetti alla prova
che deve procedere alla selezione, alla stregua degli articoli 14 e 18 tendente ad accertare l’idoneità a svolgere le mansioni, in misura
della legge 21 dicembre 1978, n. 845. doppia rispetto ai posti da ricoprire, secondo l’ordine di graduatoria
3. La selezione deve tendere ad accertare esclusivamente l’idoneità risultante dagli elenchi degli iscritti per ogni singola categoria.
del lavoratore a svolgere le relative mansioni e non comporta valuta- 2. Le prove non comportano valutazione comparativa e sono
zione comparativa. preordinate ad accertare l’idoneità a svolgere le mansioni del profilo
4. Alla sostituzione dei lavoratori che non abbiano risposto alla con- nel quale avviene l’assunzione.
vocazione o non abbiano superato le prove o non abbiano accettato 3. In mancanza di iscritti appartenenti ad alcune categorie, l’ufficio di
la nomina ovvero non siano più in possesso dei requisiti richiesti, si collocamento invia proporzionalmente i riservatari di altre categorie.
provvede fino alla copertura dei posti con ulteriori avviamenti effet- Allegato 1
tuati, secondo l’ordine della stessa graduatoria vigente al momento CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE GRADUATORIE
della richiesta, in seguito alla comunicazione da parte dell’ente del- A) Elementi che concorrono alla formazione delle graduatorie.
l’esito del precedente avviamento. a) carico familiare, si intende quello rilevato dallo stato di famiglia e
5. Le operazioni di selezione sono, a pena di nullità, pubbliche e sono determinato secondo le modalità previste per la corresponsione del-
precedute dall’affissione di apposito avviso all’albo dell’ammini- l’assegno per il nucleo familiare.
strazione o dell’ente. A tutte le operazioni provvede la stessa com- Le persone a carico da considerare sono:
missione, fino alla completa copertura dei posti complessivamente 1. coniuge convivente e disoccupato iscritto in prima classe;
indicati nella richiesta di avviamento o nel bando di offerta di lavoro. 2. figlio minorenne convivente a carico;
3. figlio maggiorenne fino al compimento del ventiseiesimo anno di
Art. 28. Assunzioni in servizio. età se studente e disoccupato iscritto in prima classe, oltre che convi-
1. Le amministrazioni e gli enti interessati procedono a nominare in vente e a carico ovvero senza limiti di età se invalido permanentemen-
prova e ad immettere in servizio i lavoratori utilmente selezionati, te al lavoro;
anche singolarmente o per scaglioni, nel rispetto dell’ordine di av- 4. fratello o sorella minorenne convivente a carico;
viamento e di graduatoria integrata. b) situazione economica e patrimoniale del lavoratore. Deve intender-
2. La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della fun- si la condizione reddituale derivante anche dal patrimonio immobi-
zione pubblica, nel rispetto dell’ordine della graduatoria integrata, liare e mobiliare dell’iscritto, con l’esclusione del suo nucleo fami-
assegna i lavoratori utilmente selezionati alle amministrazioni ed enti liare;
di cui al bando di offerta, per la rispettiva nomina in prova ed immis- c) anzianità di iscrizione. Deve intendersi quella maturata in costanza
sione in servizio. di iscrizione nella prima classe delle liste di collocamento — compre-
si i periodi relativi a rapporti di lavoro a termine con durata comples-
Art. 29. Campo di applicazione. siva non superiore a 4 mesi nell’anno solare, nonchè quella maturata
1. Le assunzioni obbligatorie presso le amministrazioni ed enti pub- in costanza di rapporti di lavoro a tempo parziale con orario non su-
blici, dei soggetti di cui all’art. 1 della legge 2 aprile 1968, n. 482, periore a 20 ore settimanali — o quella di decorrenza del trattamento
come integrato dall’art. 19 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, avven- straordinario di integrazione salariale senza rotazione.
gono secondo le modalità di cui all’art. 30 del presente regolamento. B) Variazione degli elementi.
A tutti gli iscritti è attribuito un punteggio base uguale a 1.000 rife-
Art. 30. Modalità di iscrizione e requisiti. rito alla data convenzionale del mese di aprile di ogni anno; su tale
1. I soggetti appartenenti alle categorie protette presentano domanda punteggio base sono da operare le seguenti variazioni, con l’avver-
di iscrizione all’ufficio provinciale del lavoro e della massima occu- tenza che il punteggio da attribuire per l’anzianità di iscrizione o
pazione. La domanda deve essere munita della necessaria documenta- reiscrizione è quello relativo al mese a cui si fa riferimento, senza con-
zione, concernente la sussistenza dei requisiti che danno titolo al siderare le frazioni:
collocamento obbligatorio ed attestante le attitudini lavorative e I) per ogni mese di anzianità pregressa alla suddetta data punti - 1;
professionali del richiedente anche in relazione all’occupazione cui II) per le iscrizioni e le reiscrizioni effettuate successivamente alla
Appendice 97

data convenzionale del mese di aprile di ogni anno, si dovranno ag- diminuito di un coefficiente del 10 per cento qualora il tasso ufficiale
giungere al punteggio base per ogni mese punti - 1; di disoccupazione del territorio circoscrizionale sia superiore di un
III) per ogni persona a carico, punti - 12; terzo a quello medio nazionale.
IV) per redditi annui a qualsiasi titolo imputabili personalmente al Il punteggio complessivo di graduatoria deve essere riferito alla data
lavoratore: del 31 dicembre di ciascun anno.
fino a L. 1.000.000 punti 0 da L. 1.000.000 fino a L. 2.000.000 punti Il punteggio per i figli a carico è attribuito ad entrambi i genitori
+ 1 da L. 2.000.000 fino a L. 3.000.000 punti + 2 da L. 3.000.000 fino disoccupati; in caso di assunzione di uno dei due coniugi la posizio-
a L. 4.000.000 punti + 3 da L. 4.000.000 fino a L. 5.000.000 punti +
ne in graduatoria dell’altro rimasto disoccupato è immediatamente
6 da L. 5.000.000 fino a L. 6.000.000 punti + 12 da L. 6.000.000 fino
a L. 7.000.000 punti + 18 da L. 7.000.000 fino a L. 8.000.000 punti + rideterminata non computando il punteggio prima attribuito per il
24 da L. 8.000.000 fino a L. 9.000.000 punti + 36 da L. 9.000.000 fino coniuge ed i figli.
a L. 10.000.000 punti + 48 per ogni ulteriore fascia di L. 1.000.000, Il lavoratore con punteggio minore precede in graduatoria il lavora-
ulteriori + 12. tore con punteggio maggiore; in caso di parità i lavoratori sono col-
Il punteggio conseguito dal lavoratore iscritto nella prima classe delle locati in graduatoria secondo la maggiore anzianità di iscrizione e, in
liste di collocamento della sezione circoscrizionale di residenza è caso di ulteriore parità, in ordine decrescente di data di nascita.
Appendice 99

LEGGE 12 MARZO 1999, N. 68 Art. 2. (Collocamento mirato).


(in Gazzetta Ufficiale n. 68 del 23 marzo 1999 - S.O. n. 57) 1. Per collocamento mirato dei disabili si intende quella serie di stru-
menti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente
“NORME PER IL DIRITTO AL LAVORO DEI DISABILI” le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle
nel posto adatto, attraverso analisi di posti di lavoro, forme di soste-
Capo I gno, azioni positive e soluzioni dei problemi connessi con gli am-
DIRITTO AL LAVORO DEI DISABILI bienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi quotidia-
ni di lavoro e di relazione.
Art. 1. (Collocamento dei disabili).
1. La presente legge ha come finalità la promozione dell’inserimento Art. 3. (Assunzioni obbligatorie. Quote di riserva).
e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del 1. I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro
lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato.Essa si dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie di cui all’articolo
applica: 1 nella seguente misura:
a) alle persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche a) sette per cento dei lavoratori occupati, se occupano più di 50 di-
o sensoriali e ai portatori di handicap intellettivo, che comportino pendenti;
una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 per cento, ac- b) due lavoratori, se occupano da 36 a 50 dipendenti;
certata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’in- c) un lavoratore, se occupano da 15 a 35 dipendenti.
validità civile in conformità alla tabella indicativa delle percentuali 2. Per i datori di lavoro privati che occupano da 15 a 35 dipendenti
di invalidità per minorazioni e malattie invalidanti approvata, ai sen- l’obbligo di cui al comma 1 si applica solo in caso di nuove assunzioni.
si dell’articolo 2 del decreto legislativo 23 novembre 1988, n. 509, 3. Per i partiti politici, le organizzazioni sindacali e le organizzazioni
dal Ministero della sanità sulla base della classificazione internazio- che, senza scopo di lucro, operano nel campo della solidarietà sociale,
nale delle menomazioni elaborata dalla Organizzazione mondiale della dell’assistenza e della riabilitazione, la quota di riserva si computa
sanità; esclusivamente con riferimento al personale tecnico-esecutivo e svol-
b) alle persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superio- gente funzioni amministrative e l’obbligo di cui al comma 1 insorge
re al 33 per cento, accertata dall’Istituto nazionale per l’assicurazio- solo in caso di nuova assunzione.
ne contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (INAIL) 4. Per i servizi di polizia, della protezione civile e della difesa nazio-
in base alle disposizioni vigenti; nale, il collocamento dei disabili è previsto nei soli servizi ammini-
c) alle persone non vedenti o sordomute, di cui alle leggi 27 maggio strativi.
1970, n. 382, e successive modificazioni, e 26 maggio 1970, n. 381, e 5. Gli obblighi di assunzione di cui al presente articolo sono sospesi
successive modificazioni; nei confronti delle imprese che versano in una delle situazioni previ-
d) alle persone invalide di guerra, invalide civili di guerra e invalide ste dagli articoli 1 e 3 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive
per servizio con minorazioni ascritte dalla prima all’ottava categoria modificazioni, ovvero dall’articolo 1 del decreto-legge 30 ottobre
di cui alle tabelle annesse al testo unico delle norme in materia di 1984, n. 726, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre
pensioni di guerra, approvato con decreto del Presidente della Re- 1984, n. 863; gli obblighi sono sospesi per la durata dei programmi
pubblica 23 dicembre 1978, n. 915, e successive modificazioni. contenuti nella relativa richiesta di intervento, in proporzione all’at-
2. Agli effetti della presente legge si intendono per non vedenti colo- tività lavorativa effettivamente sospesa e per il singolo ambito pro-
ro che sono colpiti da cecità assoluta o hanno un residuo visivo non vinciale. Gli obblighi sono sospesi inoltre per la durata della proce-
superiore ad un decimo ad entrambi gli occhi, con eventuale correzio- dura di mobilità disciplinata dagli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio
ne. Si intendono per sordomuti coloro che sono colpiti da sordità 1991, n. 223, e successive modificazioni, e, nel caso in cui la procedu-
dalla nascita o prima dell’apprendimento della lingua parlata. ra si concluda con almeno cinque licenziamenti, per il periodo in cui
3. Restano ferme le norme per i centralinisti telefonici non vedenti di permane il diritto di precedenza all’assunzione previsto dall’artico-
cui alle leggi 14 luglio 1957, n. 594, e successive modificazioni, 28 lo 8, comma 1, della stessa legge.
luglio 1960, n. 778, 5 marzo 1965, n. 155, 11 aprile 1967, n. 231, 3 6. Agli enti pubblici economici si applica la disciplina prevista per i
giugno 1971, n. 397, e 29 marzo 1985, n. 113, le norme per i massag- datori di lavoro privati.
giatori e massofisioterapisti non vedenti di cui alle leggi 21 luglio 7. Nella quota di riserva sono computati i lavoratori che vengono
1961, n. 686, e 19 maggio 1971, n. 403, le norme per i terapisti della assunti ai sensi della legge 21 luglio 1961, n. 686, e successive
riabilitazione non vedenti di cui alla legge 11 gennaio 1994, n. 29, e modificazioni, nonché della legge 29 marzo 1985, n. 113, e della legge
le norme per gli insegnanti non vedenti di cui all’articolo 61 della 11 gennaio 1994, n. 29.
legge 20 maggio 1982, n. 270. Per l’assunzione obbligatoria dei sor-
domuti restano altresí ferme le disposizioni di cui agli articoli 6 e 7 Art. 4. (Criteri di computo della quota di riserva).
della legge 13 marzo 1958, n. 308. 1. Agli effetti della determinazione del numero di soggetti disabili da
4. L’accertamento delle condizioni di disabilità di cui al presente assumere, non sono computabili tra i dipendenti i lavoratori occupati
articolo, che danno diritto di accedere al sistema per l’inserimento ai sensi della presente legge ovvero con contratto a tempo determina-
lavorativo dei disabili, è effettuato dalle commissioni di cui all’arti- to di durata non superiore a nove mesi, i soci di cooperative di produ-
colo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, secondo i criteri indicati zione e lavoro, nonché i dirigenti. Per i lavoratori assunti con contrat-
nell’atto di indirizzo e coordinamento emanato dal Presidente del to a tempo indeterminato parziale si applicano le norme contenute
Consiglio dei ministri entro centoventi giorni dalla data di cui all’ar-
nell’articolo 18, comma secondo, della legge 20 maggio 1970, n. 300,
ticolo 23, comma 1. Con il medesimo atto vengono stabiliti i criteri e
le modalità per l’effettuazione delle visite sanitarie di controllo della come sostituito dall’articolo 1 della legge 11 maggio 1990, n. 108.
permanenza dello stato invalidante. 2. Nel computo le frazioni percentuali superiori allo 0,50 sono consi-
5. In considerazione dei criteri adottati, ai sensi del testo unico delle derate unità.
disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul 3. I lavoratori disabili dipendenti occupati a domicilio o con modalità
lavoro e le malattie professionali, approvato con decreto del Presi- di telelavoro, ai quali l’imprenditore affida una quantità di lavoro atta
dente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, per la valutazione a procurare loro una prestazione continuativa corrispondente all’ora-
e la verifica della residua capacità lavorativa derivante da infortunio rio normale di lavoro in conformità alla disciplina di cui all’articolo
sul lavoro e malattia professionale, ai fini dell’accertamento delle con- 11, secondo comma, della legge 18 dicembre 1973, n. 877, e a quella
dizioni di disabilità è ritenuta sufficiente la presentazione di stabilita dal contratto collettivo nazionale applicato ai lavoratori
certificazione rilasciata dall’INAIL. dell’azienda che occupa il disabile a domicilio o attraverso il
6. Per i soggetti di cui al comma 1, lettera d), l’accertamento delle telelavoro, sono computati ai fini della copertura della quota di riser-
condizioni di disabilità che danno diritto di accedere al sistema per va.
l’inserimento lavorativo dei disabili continua ad essere effettuato ai 4. I lavoratori che divengono inabili allo svolgimento delle proprie
sensi delle disposizioni del testo unico delle norme in materia di mansioni in conseguenza di infortunio o malattia non possono essere
pensioni di guerra, approvato con decreto del Presidente della Re- computati nella quota di riserva di cui all’articolo 3 se hanno subito
pubblica 23 dicembre 1978, n. 915, e successive modificazioni. una riduzione della capacità lavorativa inferiore al 60 per cento o,
7. I datori di lavoro, pubblici e privati, sono tenuti a garantire la con- comunque, se sono divenuti inabili a causa dell’inadempimento da
servazione del posto di lavoro a quei soggetti che, non essendo disabili parte del datore di lavoro, accertato in sede giurisdizionale, delle norme
al momento dell’assunzione, abbiano acquisito per infortunio sul in materia di sicurezza ed igiene del lavoro. Per i predetti lavoratori
lavoro o malattia professionale eventuali disabilità. l’infortunio o la malattia non costituiscono giustificato motivo di
100 Appendice

licenziamento nel caso in cui essi possano essere adibiti a mansioni lavoro e della previdenza sociale, sentita la Conferenza unificata.
equivalenti ovvero, in mancanza, a mansioni inferiori. Nel caso di 7. Le regioni, entro centoventi giorni dalla data di cui all’articolo 23,
destinazione a mansioni inferiori essi hanno diritto alla conservazio- comma 1, determinano i criteri e le modalità relativi al pagamento, alla
ne del più favorevole trattamento corrispondente alle mansioni di riscossione e al versamento, al Fondo regionale per l’occupazione dei
provenienza. Qualora per i predetti lavoratori non sia possibile l’as- disabili di cui all’articolo 14, delle somme di cui al presente articolo.
segnazione a mansioni equivalenti o inferiori, gli stessi vengono 8. I datori di lavoro, pubblici e privati, possono essere autorizzati, su
avviati, dagli uffici competenti di cui all’articolo 6, comma 1, presso loro motivata richiesta, ad assumere in un’unità produttiva un nume-
altra azienda, in attività compatibili con le residue capacità lavorati- ro di lavoratori aventi diritto al collocamento obbligatorio superiore
ve, senza inserimento nella graduatoria di cui all’articolo 8. a quello prescritto, portando le eccedenze a compenso del minor nu-
5. Le disposizioni di cui all’articolo 1 del decreto del Presidente mero di lavoratori assunti in altre unità produttive della medesima
della Repubblica 25 ottobre 1981, n. 738, si applicano anche al per- regione. Per i datori di lavoro privati la compensazione può essere
sonale militare e della protezione civile. operata in riferimento ad unità produttive ubicate in regioni diverse.
6. Qualora si renda necessaria, ai fini dell’inserimento mirato, una
adeguata riqualificazione professionale, le regioni possono autoriz- Capo II
zare, con oneri a proprio carico, lo svolgimento delle relative attività SERVIZI DEL COLLOCAMENTO OBBLIGATORIO
presso la stessa azienda che effettua l’assunzione oppure affidarne lo
svolgimento, mediante convenzioni, alle associazioni nazionali di Art. 6. (Servizi per l’inserimento lavorativo dei disabili e
promozione, tutela e rappresentanza, di cui all’articolo 115 del decre- modifiche al decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469).
to del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e succes- 1. Gli organismi individuati dalle regioni ai sensi dell’articolo 4 del
sive modificazioni, che abbiano le adeguate competenze tecniche, ri- decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, di seguito denominati
sorse e disponibilità, agli istituti di formazione che di tali associazio- “uffici competenti”, provvedono, in raccordo con i servizi sociali,
ni siano emanazione, purché in possesso dei requisiti previsti dalla sanitari, educativi e formativi del territorio, secondo le specifiche
legge 21 dicembre 1978, n. 845, nonché ai soggetti di cui all’articolo competenze loro attribuite, alla programmazione, all’attuazione, alla
18 della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Ai fini del finanziamento delle verifica degli interventi volti a favorire l’inserimento dei soggetti di
attività di riqualificazione professionale e della corrispondente assi- cui alla presente legge nonché all’avviamento lavorativo, alla tenuta
stenza economica ai mutilati ed invalidi del lavoro, l’addizionale di delle liste, al rilascio delle autorizzazioni, degli esoneri e delle
cui al primo comma dell’articolo 181 del testo unico approvato con
compensazioni territoriali, alla stipula delle convenzioni e all’attua-
decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124,
zione del collocamento mirato.
detratte le spese per l’assegno di incollocabilità previsto dall’artico-
lo 180 dello stesso testo unico, per l’assegno speciale di cui alla 2. All’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 23 dicembre 1997,
legge 5 maggio 1976, n. 248, e per il fondo per l’addestramento pro- n. 469, sono apportate le seguenti modificazioni:
fessionale dei lavoratori, di cui all’articolo 62 della legge 29 aprile a) le parole: “maggiormente rappresentative” sono sostituite dalle
1949, n. 264, è attribuita alle regioni, secondo parametri predisposti seguenti: “comparativamente più rappresentative”;
dal Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione econo- b) sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: “Nell’ambito di tale
mica, sentita la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto organismo è previsto un comitato tecnico composto da funzionari ed
legislativo 28 agosto 1997, n. 281, di seguito denominata “Confe- esperti del settore sociale e medico-legale e degli organismi indivi-
renza unificata”. duati dalle regioni ai sensi dell’articolo 4 del presente decreto, con
particolare riferimento alla materia delle inabilità, con compiti relativi
Art. 5. (Esclusioni, esoneri parziali e contributi esonerativi). alla valutazione delle residue capacità lavorative, alla definizione
1. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da emanare degli strumenti e delle prestazioni atti all’inserimento e alla
entro centoventi giorni dalla data di cui all’articolo 23, comma 1, predisposizione dei controlli periodici sulla permanenza delle con-
sentite le Commissioni parlamentari competenti per materia, che espri- dizioni di inabilità. Agli oneri per il funzionamento del comitato tec-
mono il parere entro trenta giorni dalla data di trasmissione dello nico si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizza-
schema di decreto, e la Conferenza unificata, sono individuate le man- zione di spesa per il funzionamento della commissione di cui al comma
sioni che, in relazione all’attività svolta dalle amministrazioni pub- 1".
bliche e dagli enti pubblici non economici, non consentono l’occu-
pazione di lavoratori disabili o la consentono in misura ridotta. Il Capo III
predetto decreto determina altresí la misura della eventuale riduzione. AVVIAMENTO AL LAVORO
2. I datori di lavoro pubblici e privati che operano nel settore del
trasporto pubblico aereo, marittimo e terrestre non sono tenuti, per Art. 7. (Modalità delle assunzioni obbligatorie).
quanto concerne il personale viaggiante e navigante, all’osservanza 1. Ai fini dell’adempimento dell’obbligo previsto dall’articolo 3 i
dell’obbligo di cui all’articolo 3. Sono altresí esentati dal predetto
datori di lavoro assumono i lavoratori facendone richiesta di avvia-
obbligo i datori di lavoro pubblici e privati del solo settore degli
impianti a fune, in relazione al personale direttamente adibito alle aree mento agli uffici competenti ovvero attraverso la stipula di conven-
operative di esercizio e regolarità dell’attività di trasporto. zioni ai sensi dell’articolo 11. Le richieste sono nominative per:
3. I datori di lavoro privati e gli enti pubblici economici che, per le a) le assunzioni cui sono tenuti i datori di lavoro che occupano da 15
speciali condizioni della loro attività, non possono occupare l’intera a 35 dipendenti, nonché i partiti politici, le organizzazioni sindacali
percentuale dei disabili, possono, a domanda, essere parzialmente e sociali e gli enti da essi promossi;
esonerati dall’obbligo dell’assunzione, alla condizione che versino b) il 50 per cento delle assunzioni cui sono tenuti i datori di lavoro
al Fondo regionale per l’occupazione dei disabili di cui all’articolo che occupano da 36 a 50 dipendenti;
14 un contributo esonerativo per ciascuna unità non assunta, nella c) il 60 per cento delle assunzioni cui sono tenuti i datori di lavoro
misura di lire 25.000 per ogni giorno lavorativo per ciascun lavora- che occupano più di 50 dipendenti.
tore disabile non occupato. 2. I datori di lavoro pubblici effettuano le assunzioni in conformità a
4. Con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, da quanto previsto dall’articolo 36, comma 2, del decreto legislativo 3
emanare entro centoventi giorni dalla data di cui all’articolo 23, comma febbraio 1993, n. 29, come modificato dall’articolo 22, comma 1, del
1, sentita la Conferenza unificata e sentite altresí le Commissioni par- decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, salva l’applicazione delle
lamentari competenti per materia, che esprimono il loro parere con le disposizioni di cui all’articolo 11 della presente legge. Per le
modalità di cui al comma 1, sono disciplinati i procedimenti relativi
assunzioni di cui all’articolo 36, comma 1, lettera a), del predetto
agli esoneri parziali dagli obblighi occupazionali, nonché i criteri e
le modalità per la loro concessione, che avviene solo in presenza di decreto legislativo n. 29 del 1993, e successive modificazioni, i lavo-
adeguata motivazione. ratori disabili iscritti nell’elenco di cui all’articolo 8, comma 2, della
5. In caso di omissione totale o parziale del versamento dei contributi presente legge hanno diritto alla riserva dei posti nei limiti della com-
di cui al presente articolo, la somma dovuta può essere maggiorata, a plessiva quota d’obbligo e fino al cinquanta per cento dei posti messi
titolo di sanzione amministrativa, dal 5 per cento al 24 per cento su a concorso.
base annua. La riscossione è disciplinata secondo i criteri previsti al 3. La Banca d’Italia e l’Ufficio italiano dei cambi, che esercitano le
comma 7. funzioni di vigilanza sul sistema creditizio e in materia valutaria, pro-
6. Gli importi dei contributi e della maggiorazione di cui al presente cedono alle assunzioni di cui alla presente legge mediante pubblica
articolo sono adeguati ogni cinque anni con decreto del Ministro del selezione, effettuata anche su base nazionale.
Appendice 101

Art. 8. (Elenchi e graduatorie). Art. 10. (Rapporto di lavoro dei disabili obbligatoriamente assunti).
1. Le persone di cui al comma 1 dell’articolo 1, che risultano disoccu- 1. Ai lavoratori assunti a norma della presente legge si applica il trat-
pate e aspirano ad una occupazione conforme alle proprie capacità tamento economico e normativo previsto dalle leggi e dai contratti
lavorative, si iscrivono nell’apposito elenco tenuto dagli uffici com- collettivi.
petenti; per ogni persona, l’organismo di cui all’articolo 6, comma 3, 2. Il datore di lavoro non può chiedere al disabile una prestazione non
del decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, come modificato compatibile con le sue minorazioni.
dall’articolo 6 della presente legge, annota in una apposita scheda le 3. Nel caso di aggravamento delle condizioni di salute o di significa-
capacità lavorative, le abilità, le competenze e le inclinazioni, nonché tive variazioni dell’organizzazione del lavoro, il disabile può chie-
la natura e il grado della minorazione e analizza le caratteristiche dei dere che venga accertata la compatibilità delle mansioni a lui affidate
posti da assegnare ai lavoratori disabili, favorendo l’incontro tra do- con il proprio stato di salute. Nelle medesime ipotesi il datore di la-
manda e offerta di lavoro. Gli uffici competenti provvedono al collo- voro può chiedere che vengano accertate le condizioni di salute del
camento delle persone di cui al primo periodo del presente comma alle disabile per verificare se, a causa delle sue minorazioni, possa conti-
dipendenze dei datori di lavoro. nuare ad essere utilizzato presso l’azienda. Qualora si riscontri una
2. Presso gli uffici competenti è istituito un elenco, con unica condizione di aggravamento che, sulla base dei criteri definiti dall’at-
graduatoria, dei disabili che risultano disoccupati; l’elenco e la to di indirizzo e coordinamento di cui all’articolo 1, comma 4, sia
graduatoria sono pubblici e vengono formati applicando i criteri di incompatibile con la prosecuzione dell’attività lavorativa, o tale in-
cui al comma 4. Dagli elementi che concorrono alla formazione della compatibilità sia accertata con riferimento alla variazione dell’orga-
graduatoria sono escluse le prestazioni a carattere risarcitorio perce- nizzazione del lavoro, il disabile ha diritto alla sospensione non re-
pite in conseguenza della perdita della capacità lavorativa. tribuita del rapporto di lavoro fino a che l’incompatibilità persista.
3. Gli elenchi e le schede di cui ai commi 1 e 2 sono formati nel rispetto Durante tale periodo il lavoratore può essere impiegato in tirocinio
delle disposizioni di cui agli articoli 7 e 22 della legge 31 dicembre formativo. Gli accertamenti sono effettuati dalla commissione di cui
1996, n. 675, e successive modificazioni. all’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, integrata a norma
4. Le regioni definiscono le modalità di valutazione degli elementi dell’atto di indirizzo e coordinamento di cui all’articolo 1, comma 4,
che concorrono alla formazione della graduatoria di cui al comma 2 della presente legge, che valuta sentito anche l’organismo di cui al-
sulla base dei criteri indicati dall’atto di indirizzo e coordinamento l’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 23 dicembre 1997, n.
di cui all’articolo 1, comma 4. 469, come modificato dall’articolo 6 della presente legge. La richiesta
5. I lavoratori disabili, licenziati per riduzione di personale o per di accertamento e il periodo necessario per il suo compimento non
giustificato motivo oggettivo, mantengono la posizione in costituiscono causa di sospensione del rapporto di lavoro. Il rappor-
graduatoria acquisita all’atto dell’inserimento nell’azienda. to di lavoro può essere risolto nel caso in cui, anche attuando i pos-
sibili adattamenti dell’organizzazione del lavoro, la predetta com-
Art. 9. (Richieste di avviamento). missione accerti la definitiva impossibilità di reinserire il disabile
1. I datori di lavoro devono presentare agli uffici competenti la richie- all’interno dell’azienda.
sta di assunzione entro sessanta giorni dal momento in cui sono ob- 4. Il recesso di cui all’articolo 4, comma 9, della legge 23 luglio 1991,
bligati all’assunzione dei lavoratori disabili. n. 223, ovvero il licenziamento per riduzione di personale o per giu-
2. In caso di impossibilità di avviare lavoratori con la qualifica richie- stificato motivo oggettivo, esercitato nei confronti del lavoratore
sta, o con altra concordata con il datore di lavoro, gli uffici competenti occupato obbligatoriamente, sono annullabili qualora, nel momento
avviano lavoratori di qualifiche simili, secondo l’ordine di graduatoria della cessazione del rapporto, il numero dei rimanenti lavoratori oc-
e previo addestramento o tirocinio da svolgere anche attraverso le cupati obbligatoriamente sia inferiore alla quota di riserva prevista
modalità previste dall’articolo 12. all’articolo 3 della presente legge.
3. La richiesta di avviamento al lavoro si intende presentata anche 5. In caso di risoluzione del rapporto di lavoro, il datore di lavoro è
attraverso l’invio agli uffici competenti dei prospetti informativi di tenuto a darne comunicazione, nel termine di dieci giorni, agli uffici
competenti, al fine della sostituzione del lavoratore con altro avente
cui al comma 6 da parte dei datori di lavoro.
diritto all’avviamento obbligatorio.
4. I disabili psichici vengono avviati su richiesta nominativa median- 6. La direzione provinciale del lavoro, sentiti gli uffici competenti,
te le convenzioni di cui all’articolo 11. I datori di lavoro che effettua- dispone la decadenza dal diritto all’indennità di disoccupazione
no le assunzioni ai sensi del presente comma hanno diritto alle ordinaria e la cancellazione dalle liste di collocamento per un periodo
agevolazioni di cui all’articolo 13. di sei mesi del lavoratore che per due volte consecutive, senza giusti-
5. Gli uffici competenti possono determinare procedure e modalità di ficato motivo, non risponda alla convocazione ovvero rifiuti il posto
avviamento mediante chiamata con avviso pubblico e con graduatoria di lavoro offerto corrispondente ai suoi requisiti professionali e alle
limitata a coloro che aderiscono alla specifica occasione di lavoro; la disponibilità dichiarate all’atto della iscrizione o reiscrizione nelle
chiamata per avviso pubblico può essere definita anche per singoli predette liste.
ambiti territoriali e per specifici settori.
6. I datori di lavoro, pubblici e privati, soggetti alle disposizioni Capo IV
della presente legge sono tenuti ad inviare agli uffici competenti un CONVENZIONI E INCENTIVI
prospetto dal quale risultino il numero complessivo dei lavoratori
dipendenti, il numero ed i nominativi dei lavoratori computabili nella Art. 11. (Convenzioni e convenzioni di integrazione lavorativa).
quota di riserva di cui all’articolo 3, nonché i posti di lavoro e le 1. Al fine di favorire l’inserimento lavorativo dei disabili, gli uffici
mansioni disponibili per i lavoratori di cui all’articolo 1. Il Ministro competenti, sentito l’organismo di cui all’articolo 6, comma 3, del
del lavoro e della previdenza sociale, sentita la Conferenza unificata, decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, come modificato dal-
stabilisce con proprio decreto, da emanare entro centoventi giorni l’articolo 6 della presente legge, possono stipulare con il datore di
dalla data di cui all’articolo 23, comma 1, la periodicità dell’invio dei lavoro convenzioni aventi ad oggetto la determinazione di un pro-
prospetti e può altresí disporre che i prospetti contengano altre infor- gramma mirante al conseguimento degli obiettivi occupazionali di
mazioni utili per l’applicazione della disciplina delle assunzioni cui alla presente legge.
obbligatorie. I prospetti sono pubblici. Gli uffici competenti, al fine 2. Nella convenzione sono stabiliti i tempi e le modalità delle
di rendere effettivo il diritto di accesso ai predetti documenti ammini- assunzioni che il datore di lavoro si impegna ad effettuare. Tra le mo-
strativi, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, dispongono la loro dalità che possono essere convenute vi sono anche la facoltà della
scelta nominativa, lo svolgimento di tirocini con finalità formative o
consultazione nelle proprie sedi, negli spazi disponibili aperti al
di orientamento, l’assunzione con contratto di lavoro a termine, lo
pubblico. svolgimento di periodi di prova più ampi di quelli previsti dal con-
7. Ove l’inserimento richieda misure particolari, il datore di lavoro tratto collettivo, purché l’esito negativo della prova, qualora sia
può fare richiesta di collocamento mirato agli uffici competenti, ai sensi riferibile alla menomazione da cui è affetto il soggetto, non costituisca
degli articoli 5 e 17 della legge 28 febbraio 1987, n. 56, nel caso in cui motivo di risoluzione del rapporto di lavoro.
non sia stata stipulata una convenzione d’integrazione lavorativa di 3. La convenzione può essere stipulata anche con datori di lavoro che
cui all’articolo 11, comma 4, della presente legge. non sono obbligati alle assunzioni ai sensi della presente legge.
8. Qualora l’azienda rifiuti l’assunzione del lavoratore invalido ai 4. Gli uffici competenti possono stipulare con i datori di lavoro con-
sensi del presente articolo, la direzione provinciale del lavoro redige venzioni di integrazione lavorativa per l’avviamento di disabili che
un verbale che trasmette agli uffici competenti ed all’autorità presentino particolari caratteristiche e difficoltà di inserimento nel
giudiziaria. ciclo lavorativo ordinario.
102 Appendice

5. Gli uffici competenti promuovono ed attuano ogni iniziativa utile finalizzate all’inserimento lavorativo temporaneo dei detenuti
a favorire l’inserimento lavorativo dei disabili anche attraverso con- disabili.
venzioni con le cooperative sociali di cui all’articolo 1, comma 1,
lettera b), della legge 8 novembre 1991, n. 381, e con i consorzi di cui Art. 13. (Agevolazioni per le assunzioni).
all’articolo 8 della stessa legge, nonché con le organizzazioni di 1. Attraverso le convenzioni di cui all’articolo 11, gli uffici compe-
volontariato iscritte nei registri regionali di cui all’articolo 6 della tenti possono concedere ai datori di lavoro privati, sulla base dei
legge 11 agosto 1991, n. 266, e comunque con gli organismi di cui programmi presentati e nei limiti delle disponibilità del Fondo di cui
agli articoli 17 e 18 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero con al comma 4 del presente articolo:
altri soggetti pubblici e privati idonei a contribuire alla realizzazione a) la fiscalizzazione totale, per la durata massima di otto anni, dei
degli obiettivi della presente legge. contributi previdenziali ed assistenziali relativi ad ogni lavoratore
6. L’organismo di cui all’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo disabile che, assunto in base alla presente legge, abbia una riduzione
23 dicembre 1997, n. 469, come modificato dall’articolo 6 della pre- della capacità lavorativa superiore al 79 per cento o minorazioni ascritte
sente legge, può proporre l’adozione di deroghe ai limiti di età e di dalla prima alla terza categoria di cui alle tabelle annesse al testo unico
durata dei contratti di formazione-lavoro e di apprendistato, per le delle norme in materia di pensioni di guerra, approvato con decreto
quali trovano applicazione le disposizioni di cui al comma 3 ed al del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1978, n. 915, e succes-
primo periodo del comma 6 dell’articolo 16 del decreto-legge 16 maggio sive modificazioni; la medesima fiscalizzazione viene concessa in re-
1994, n. 299, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio lazione ai lavoratori con handicap intellettivo e psichico, assunti in
1994, n. 451. Tali deroghe devono essere giustificate da specifici pro- base alla presente legge, indipendentemente dalle percentuali di in-
getti di inserimento mirato. validità, previa definizione da parte delle regioni di criteri generali
7. Oltre a quanto previsto al comma 2, le convenzioni di integrazione che consentano di contenere gli oneri a tale titolo nei limiti del 10 per
lavorativa devono: cento della quota di loro competenza a valere sulle risorse annue di
a) indicare dettagliatamente le mansioni attribuite al lavoratore
cui al comma 4 e con indicazione delle modalità di utilizzo delle risor-
disabile e le modalità del loro svolgimento;
se eventualmente non impiegate;
b) prevedere le forme di sostegno, di consulenza e di tutoraggio da
parte degli appositi servizi regionali o dei centri di orientamento b) la fiscalizzazione nella misura del 50 per cento, per la durata massi-
professionale e degli organismi di cui all’articolo 18 della legge 5 ma di cinque anni, dei contributi previdenziali ed assistenziali rela-
febbraio 1992, n. 104, al fine di favorire l’adattamento al lavoro del tivi ad ogni lavoratore disabile che, assunto in base alla presente
disabile; legge, abbia una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67
c) prevedere verifiche periodiche sull’andamento del percorso per cento e il 79 per cento o minorazioni ascritte dalla quarta alla sesta
formativo inerente la convenzione di integrazione lavorativa, da parte categoria di cui alle tabelle citate nella lettera a);
degli enti pubblici incaricati delle attività di sorveglianza e control- c) il rimborso forfettario parziale delle spese necessarie alla trasforma-
lo. zione del posto di lavoro per renderlo adeguato alle possibilità ope-
rative dei disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al
Art. 12. (Cooperative sociali). 50 per cento o per l’apprestamento di tecnologie di telelavoro ovvero
1. Ferme restando le disposizioni di cui agli articoli 9 e 11, gli uffici per la rimozione delle barriere architettoniche che limitano in qualsi-
competenti possono stipulare con i datori di lavoro privati soggetti asi modo l’integrazione lavorativa del disabile.
agli obblighi di cui all’articolo 3, con le cooperative sociali di cui 2. Le agevolazioni di cui al comma 1 sono estese anche ai datori di
all’articolo 1, comma 1, lettera b), della legge 8 novembre 1991, n. lavoro che, pur non essendo soggetti agli obblighi della presente
381, e successive modificazioni, e con i disabili liberi professionisti, legge, procedono all’assunzione di disabili.
anche se operanti con ditta individuale, apposite convenzioni fina- 3. Il datore di lavoro che, attraverso le convenzioni stipulate ai sensi
lizzate all’inserimento temporaneo dei disabili appartenenti alle ca- dell’articolo 11, assicura ai soggetti di cui al comma 1 dell’articolo
tegorie di cui all’articolo 1 presso le cooperative sociali stesse, ov- 1 la possibilità di svolgere attività di tirocinio finalizzata all’assun-
vero presso i citati liberi professionisti, ai quali i datori di lavoro si zione, per un periodo fino ad un massimo di dodici mesi, rinnovabili
impegnano ad affidare commesse di lavoro. Tali convenzioni, non per una sola volta, assolve per la durata relativa l’obbligo di assun-
ripetibili per lo stesso soggetto, salvo diversa valutazione del comi- zione. I datori di lavoro sono tenuti ad assicurare i tirocinanti contro
tato tecnico di cui al comma 2, lettera b), dell’articolo 6, non possono gli infortuni sul lavoro, mediante convenzioni con l’INAIL, e per la
riguardare più di un lavoratore disabile, se il datore di lavoro occupa responsabilità civile. I relativi oneri sono posti a carico del Fondo di
meno di 50 dipendenti, ovvero più del 30 per cento dei lavoratori cui al comma 4.
disabili da assumere ai sensi dell’articolo 3, se il datore di lavoro 4. Per le finalità di cui al presente articolo è istituito presso il Mini-
occupa più di 50 dipendenti. stero del lavoro e della previdenza sociale il Fondo per il diritto al
2. La convenzione è subordinata alla sussistenza dei seguenti requi- lavoro dei disabili, per il cui finanziamento è autorizzata la spesa di
siti: lire 40 miliardi per l’anno 1999 e lire 60 miliardi a decorrere dall’an-
a) contestuale assunzione a tempo indeterminato del disabile da parte no 2000.
del datore di lavoro; 5. Dopo cinque anni, gli uffici competenti sottopongono a verifica la
b) copertura dell’aliquota d’obbligo di cui all’articolo 3 attraverso prosecuzione delle agevolazioni di cui al comma 1 del presente arti-
l’assunzione di cui alla lettera a); colo.
c) impiego del disabile presso la cooperativa sociale ovvero presso il 6. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a lire 40 miliardi per
libero professionista di cui al comma 1, con oneri retributivi, l’anno 1999 e a lire 60 miliardi annue a decorrere dall’anno 2000, si
previdenziali e assistenziali a carico di questi ultimi, per tutta la du- provvede mediante corrispondente utilizzo dell’autorizzazione di
rata della convenzione, che non può eccedere i dodici mesi, prorogabili
spesa di cui all’articolo 29-quater del decreto-legge 31 dicembre
di ulteriori dodici mesi da parte degli uffici competenti;
1996, n. 669, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio
d) indicazione nella convenzione dei seguenti elementi:
1) l’ammontare delle commesse che il datore di lavoro si impegna ad 1997, n. 30. Le somme non impegnate nell’esercizio di competenza
affidare alla cooperativa ovvero al libero professionista di cui al comma possono esserlo in quelli successivi.
1; tale ammontare non deve essere inferiore a quello che consente alla 7. Il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione econo-
cooperativa stessa ovvero al libero professionista di cui al comma 1 di mica è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti varia-
applicare la parte normativa e retributiva dei contratti collettivi na- zioni di bilancio.
zionali di lavoro, ivi compresi gli oneri previdenziali e assistenziali, 8. Con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, da
e di svolgere le funzioni finalizzate all’inserimento lavorativo dei emanare entro centoventi giorni dalla data di cui all’articolo 23, comma
disabili; 1, di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della program-
2) i nominativi dei soggetti da inserire ai sensi del comma 1; mazione economica, sentita la Conferenza unificata, sono indicati i
3) l’indicazione del percorso formativo personalizzato. criteri e le modalità per la ripartizione fra le regioni delle disponibilità
3. Alle convenzioni di cui al presente articolo si applicano, in quanto del Fondo di cui al comma 4, nonché la disciplina dei procedimenti per
compatibili, le disposizioni dell’articolo 11, comma 7. la concessione delle agevolazioni di cui al comma 1.
4. Gli uffici competenti possono stipulare con i datori di lavoro pri- 9. Il Governo della Repubblica, entro tre anni dalla data di entrata in
vati soggetti agli obblighi di cui all’articolo 3 e con le cooperative vigore della presente legge, procede ad una verifica degli effetti delle
sociali di cui all’articolo 1, comma 1, lettera b), della legge 8 novem- disposizioni del presente articolo e ad una valutazione dell’adegua-
bre 1991, n. 381, e successive modificazioni, apposite convenzioni tezza delle risorse finanziarie ivi previste.
Appendice 103

Art. 14. (Fondo regionale per l’occupazione dei disabili). Art. 18. (Disposizioni transitorie e finali).
1. Le regioni istituiscono il Fondo regionale per l’occupazione dei 1. I soggetti già assunti ai sensi delle norme sul collocamento obbli-
disabili, di seguito denominato “Fondo”, da destinare al finanzia- gatorio sono mantenuti in servizio anche se superano il numero di
mento dei programmi regionali di inserimento lavorativo e dei relativi unità da occupare in base alle aliquote stabilite dalla presente legge
servizi. e sono computati ai fini dell’adempimento dell’obbligo stabilito dalla
2. Le modalità di funzionamento e gli organi amministrativi del Fondo stessa.
sono determinati con legge regionale, in modo tale che sia assicurata 2. In attesa di una disciplina organica del diritto al lavoro degli orfani
una rappresentanza paritetica dei lavoratori, dei datori di lavoro e dei e dei coniugi superstiti di coloro che siano deceduti per causa di
disabili. lavoro, di guerra o di servizio, ovvero in conseguenza dell’aggravar-
3. Al Fondo sono destinati gli importi derivanti dalla irrogazione si dell’invalidità riportata per tali cause, nonché dei coniugi e dei
delle sanzioni amministrative previste dalla presente legge ed i con- figli di soggetti riconosciuti grandi invalidi per causa di guerra, di
tributi versati dai datori di lavoro ai sensi della presente legge, non- servizio e di lavoro e dei profughi italiani rimpatriati, il cui status è
ché il contributo di fondazioni, enti di natura privata e soggetti co- riconosciuto ai sensi della legge 26 dicembre 1981, n. 763, è attribu-
munque interessati. ita in favore di tali soggetti una quota di riserva, sul numero di dipen-
4. Il Fondo eroga: denti dei datori di lavoro pubblici e privati che occupano più di cin-
a) contributi agli enti indicati nella presente legge, che svolgano quanta dipendenti, pari a un punto percentuale e determinata secondo
attività rivolta al sostegno e all’integrazione lavorativa dei disabili; la disciplina di cui all’articolo 3, commi 3, 4 e 6, e all’articolo 4,
b) contributi aggiuntivi rispetto a quelli previsti dall’articolo 13, commi 1, 2 e 3, della presente legge. La predetta quota è pari ad un’uni-
comma 1, lettera c); tà per i datori di lavoro, pubblici e privati, che occupano da cinquantuno
c) ogni altra provvidenza in attuazione delle finalità della presente a centocinquanta dipendenti. Le assunzioni sono effettuate con le
legge. modalità di cui all’articolo 7, comma 1. Il regolamento di cui all’arti-
colo 20 stabilisce le relative norme di attuazione.
Capo V 3. Per un periodo di ventiquattro mesi a decorrere dalla data di cui
SANZIONI E DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE all’articolo 23, comma 1, gli invalidi del lavoro ed i soggetti di cui
all’articolo 4, comma 5, che alla medesima data risultino iscritti nelle
Art. 15. (Sanzioni). liste di cui alla legge 2 aprile 1968, n. 482, e successive modificazioni,
1. Le imprese private e gli enti pubblici economici che non adempiano sono avviati al lavoro dagli uffici competenti senza necessità di inse-
agli obblighi di cui all’articolo 9, comma 6, sono soggetti alla sanzio- rimento nella graduatoria di cui all’articolo 8, comma 2. Ai medesimi
ne amministrativa del pagamento di una somma di lire 1.000.000 per soggetti si applicano le disposizioni dell’articolo 4, comma 6.
ritardato invio del prospetto, maggiorata di lire 50.000 per ogni gior-
Art. 19. (Regioni a statuto speciale e province autonome).
no di ulteriore ritardo.
1. Sono fatte salve le competenze legislative nelle materie di cui alla
2. Le sanzioni amministrative previste dalla presente legge sono di- presente legge delle regioni a statuto speciale e delle province auto-
sposte dalle direzioni provinciali del lavoro e i relativi introiti sono nome di Trento e di Bolzano.
destinati al Fondo di cui all’articolo 14.
3. Ai responsabili, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, di ina- Art. 20. (Regolamento di esecuzione).
dempienze di pubbliche amministrazioni alle disposizioni della pre- 1. Entro centoventi giorni dalla data di cui all’articolo 23, comma 1,
sente legge si applicano le sanzioni penali, amministrative e discipli- sono emanate, sentita la Conferenza unificata, norme di esecuzione,
nari previste dalle norme sul pubblico impiego. aventi carattere generale, cui le regioni e le province autonome di
4. Trascorsi sessanta giorni dalla data in cui insorge l’obbligo di Trento e di Bolzano si conformano, nell’ambito delle rispettive com-
assumere soggetti appartenenti alle categorie di cui all’articolo 1, per petenze, ai fini dell’attuazione delle disposizioni della presente leg-
ogni giorno lavorativo durante il quale risulti non coperta, per cause ge.
imputabili al datore di lavoro, la quota dell’obbligo di cui all’artico-
lo 3, il datore di lavoro stesso è tenuto al versamento, a titolo di san- Art. 21.
zione amministrativa, al Fondo di cui all’articolo 14, di una somma (Relazione al Parlamento).
pari a lire 100.000 al giorno per ciascun lavoratore disabile che risul- 1. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale ogni due anni,
ta non occupato nella medesima giornata. entro il 30 giugno, presenta al Parlamento una relazione sullo stato di
5. Le somme di cui ai commi 1 e 4 sono adeguate ogni cinque anni con attuazione della presente legge, sulla base dei dati che le regioni an-
decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale. nualmente, entro il mese di marzo, sono tenute ad inviare al Ministro
stesso.
Art. 16. (Concorsi presso le pubbliche amministrazioni).
1. Ferme restando le disposizioni di cui agli articoli 3, comma 4, e 5, Art. 22. (Abrogazioni).
1. Sono abrogati:
comma 1, i disabili possono partecipare a tutti i concorsi per il pub-
a) la legge 2 aprile 1968, n. 482, e successive modificazioni;
blico impiego, da qualsiasi amministrazione pubblica siano banditi.
b) l’articolo 12 della legge 13 agosto 1980, n. 466;
A tal fine i bandi di concorso prevedono speciali modalità di svolgi-
c) l’articolo 13 della legge 26 dicembre 1981, n. 763;
mento delle prove di esame per consentire ai soggetti suddetti di con-
d) l’articolo 9 del decreto-legge 29 gennaio 1983, n. 17, convertito,
correre in effettive condizioni di parità con gli altri.
con modificazioni, dalla legge 25 marzo 1983, n. 79;
2. I disabili che abbiano conseguito le idoneità nei concorsi pubblici
e) l’articolo 9 del decreto-legge 12 settembre 1983, n. 463, converti-
possono essere assunti, ai fini dell’adempimento dell’obbligo di cui to, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 1983, n. 638;
all’articolo 3, anche se non versino in stato di disoccupazione e oltre f) l’articolo 14 della legge 20 ottobre 1990, n. 302.
il limite dei posti ad essi riservati nel concorso.
3. Salvi i requisiti di idoneità specifica per singole funzioni, sono Art. 23. (Entrata in vigore).
abrogate le norme che richiedono il requisito della sana e robusta 1. Le disposizioni di cui agli articoli 1, comma 4, 5, commi 1, 4 e 7, 6,
costituzione fisica nei bandi di concorso per il pubblico impiego. 9, comma 6, secondo periodo, 13, comma 8, 18, comma 3, e 20 entrano
in vigore il giorno successivo a quello di pubblicazione della presen-
Art. 17. (Obbligo di certificazione). te legge nella Gazzetta Ufficiale.
1. Le imprese, sia pubbliche sia private, qualora partecipino a bandi 2. Le restanti disposizioni della presente legge entrano in vigore dopo
per appalti pubblici o intrattengano rapporti convenzionali o di con- trecento giorni dalla data della sua pubblicazione nella Gazzetta
cessione con pubbliche amministrazioni, sono tenute a presentare Ufficiale.
preventivamente alle stesse la dichiarazione del legale rappresentan-
te che attesti di essere in regola con le norme che disciplinano il dirit-
to al lavoro dei disabili, nonché apposita certificazione rilasciata dagli
uffici competenti dalla quale risulti l’ottemperanza alle norme della
presente legge, pena l’esclusione.
Appendice 105

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA cazione e delle procedure informatiche utilizzati dalle amministrazio-
n. 445 DEL 28 DICEMBRE 2000 ni per la gestione dei documenti.
s) SEGNATURA DI PROTOCOLLO l’apposizione o l’associazio-
(in Gazzetta Ufficiale n. 42 del 2-02-2001 ) ne, all’originale del documento, in forma permanente e non modificabile
delle informazioni riguardanti il documento stesso.
“TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI
LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA Articolo 2 (L) Oggetto
DI DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA” 1. Le norme del presente testo unico disciplinano la formazione, il
(L=legge R=regolamento) rilascio, la tenuta e la conservazione, la gestione, la trasmissione di
atti e documenti da parte di organi della pubblica amministrazione;
CAPO I disciplinano altresì la produzione di atti e documenti agli organi della
DEFINIZIONI E AMBITO DI APPLICAZIONE pubblica amministrazione nonché ai gestori di pubblici servizi nei
rapporti tra loro e in quelli con l’utenza, e ai privati che vi consento-
Articolo 1 (R) Definizioni no. Le norme concernenti i documenti informatici e la firma digitale,
1. Ai fini del presente testo unico si intende per: contenute nel capo II, si applicano anche nei rapporti tra privati come
a) DOCUMENTO AMMINISTRATIVO ogni rappresentazione, co- previsto dall’articolo 15, comma 2 della legge 15 marzo 1997, n. 59.
munque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche
amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell’attività ammini- Articolo 3 (R) Soggetti
strativa. Le relative modalità di trasmissione sono quelle indicate al 1. Le disposizioni del presente testo unico si applicano ai cittadini
capo II, sezione III del presente testo unico. italiani e dell’Unione europea, alle persone giuridiche, alle società di
b) DOCUMENTO INFORMATICO la rappresentazione informatica persone, alle pubbliche amministrazioni e agli enti, alle associazioni
di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti. e ai comitati aventi sede legale in Italia o in uno dei Paesi dell’Unione
c) DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO ogni documento munito europea. (R)
di fotografia del titolare e rilasciato, su supporto cartaceo, magnetico 2. I cittadini di Stati non appartenenti all’Unione regolarmente sog-
o informatico, da una pubblica amministrazione italiana o di altri Sta- giornanti in Italia, possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di
ti, che consente l’ identificazione personale del titolare. cui agli articoli 46 e 47 limitatamente agli stati, alle qualità personali
d) DOCUMENTO D’IDENTITÀ la carta di identità ed ogni altro e ai fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani,
documento munito di fotografia rilasciato, su supporto cartaceo, ma- fatte salve le speciali disposizioni contenute nelle leggi e nei regola-
gnetico o informatico, dall’amministrazione competente dello Stato menti concernenti la disciplina dell’immigrazione e la condizione
italiano o di altri Stati, con la finalità prevalente di dimostrare l’iden- dello straniero. (R)
tità personale del suo titolare. 3. Al di fuori dei casi previsti al comma 2, i cittadini di Stati non
e) DOCUMENTO D’IDENTITÀ ELETTRONICO il documento ana- appartenenti all’Unione autorizzati a soggiornare nel territorio dello
logo alla carta d’identità elettronica rilasciato dal comune fino al Stato possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di cui agli arti-
compimento del quindicesimo anno di età. coli 46 e 47 nei casi in cui la produzione delle stesse avvenga in
f) CERTIFICATO il documento rilasciato da una amministrazione pub- applicazione di convenzioni internazionali fra l’Italia ed il Paese di
blica avente funzione di ricognizione, riproduzione e partecipazione provenienza del dichiarante. (R)
a terzi di stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o 4. Al di fuori dei casi di cui ai commi 2 e 3 gli stati, le qualità personali
registri pubblici o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni e i fatti, sono documentati mediante certificati o attestazioni rilasciati
pubbliche. dalla competente autorità dello Stato estero, corredati di traduzione
g) DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE il do- in lingua italiana autenticata dall’autorità consolare italiana che ne
cumento, sottoscritto dall’interessato, prodotto in sostituzione dei attesta la conformità all’originale, dopo aver ammonito l’interessato
certificati di cui alla lettera f). sulle conseguenze penali della produzione di atti o documenti non
h) DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA’ il veritieri.
documento, sottoscritto dall’interessato, concernente stati, qualità
personali e fatti, che siano a diretta conoscenza di questi, resa nelle Articolo 4 (R) Impedimento alla sottoscrizione e alla dichiarazione
forme previste dal presente testo unico.
1. La dichiarazione di chi non sa o non può firmare è raccolta dal
i) AUTENTICAZIONE DI SOTTOSCRIZIONE l’attestazione, da
parte di un pubblico ufficiale, che la sottoscrizione è stata apposta in pubblico ufficiale previo accertamento dell’identità del dichiarante.
sua presenza, previo accertamento dell’identità della persona che Il pubblico ufficiale attesta che la dichiarazione è stata a lui resa dal-
sottoscrive. l’interessato in presenza di un impedimento a sottoscrivere. (R)
l) LEGALIZZAZIONE DI FIRMA l’attestazione ufficiale della lega- 2. La dichiarazione nell’interesse di chi si trovi in una situazione di
le qualità di chi ha apposto la propria firma sopra atti, certificati, copie impedimento temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute, è
ed estratti, nonché dell’autenticità della firma stessa. sostituita dalla dichiarazione, contenente espressa indicazione del-
m) LEGALIZZAZIONE DI FOTOGRAFIA l’attestazione, da parte di l’esistenza di un impedimento, resa dal coniuge o, in sua assenza, dai
una pubblica amministrazione competente, che un’immagine fotogra- figli o, in mancanza di questi, da altro parente in linea retta o collaterale
fica corrisponde alla persona dell’interessato. fino al terzo grado, al pubblico ufficiale, previo accertamento dell’iden-
n) FIRMA DIGITALE il risultato della procedura informatica tità del dichiarante. (R)
(validazione) basata su un sistema di chiavi asimmetriche a coppia, 3. Le disposizioni del presente articolo non si applicano in materia di
una pubblica e una privata, che consente al sottoscrittore tramite la dichiarazioni fiscali. (R)
chiave privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, rispettiva-
mente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l’integrità Articolo 5 (L) Rappresentanza legale
di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici. 1. Se l’interessato è soggetto alla potestà dei genitori, a tutela, o a
o) AMMINISTRAZIONI PROCEDENTI le amministrazioni e, nei rap- curatela, le dichiarazioni e i documenti previsti dal presente testo
porti con l’utenza, i gestori di pubblici servizi che ricevono le dichia- unico sono sottoscritti rispettivamente dal genitore esercente la po-
razioni sostitutive di cui alle lettere g) e h) o provvedono agli accer- testà, dal tutore, o dall’interessato stesso con l’assistenza del curato-
tamenti d’ufficio ai sensi dell’art.43. re.
p) AMMINISTRAZIONI CERTIFICANTI le amministrazioni e i ge-
stori di pubblici servizi che detengono nei propri archivi le informa- CAPO II
zioni e i dati contenuti nelle dichiarazioni sostitutive, o richiesti DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA
direttamente dalle amministrazioni procedenti ai sensi degli articoli
43 e 71. Sezione I
q) GESTIONE DEI DOCUMENTI l’insieme delle attività finalizzate DOCUMENTI AMMINISTRATIVI E ATTI PUBBLICI
alla registrazione di protocollo e alla classificazione, organizzazione,
assegnazione e reperimento dei documenti amministrativi formati o Articolo 6 (L-R) Riproduzione e conservazione di documenti
acquisiti dalle amministrazioni, nell’ambito del sistema di classifica- 1. Le pubbliche amministrazioni ed i privati hanno facoltà di sostitu-
zione d’archivio adottato; essa è effettuata mediante sistemi informa- ire, a tutti gli effetti, i documenti dei propri archivi, le scritture conta-
tivi automatizzati. bili, la corrispondenza e gli altri atti di cui per legge o regolamento è
r) SISTEMA DI GESTIONE INFORMATICA DEI DOCUMENTI prescritta la conservazione, con la loro riproduzione su supporto fo-
l’insieme delle risorse di calcolo, degli apparati, delle reti di comuni- tografico, su supporto ottico o con altro mezzo idoneo a garantire la
106 Appendice

conformità dei documenti agli originali. (L) 4, soddisfa il requisito legale della forma scritta e ha efficacia probatoria
2. Gli obblighi di conservazione ed esibizione dei documenti di cui ai sensi dell’articolo 2712 del Codice civile.
al comma 1 si intendono soddisfatti, sia ai fini amministrativi che 2. Gli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro
probatori, anche se realizzati su supporto ottico quando le procedure riproduzione su diversi tipi di supporto sono assolti secondo le
utilizzate sono conformi alle regole tecniche dettate dall’Autorità per modalità definite con decreto del Ministro delle finanze.
l’informatica nella pubblica amministrazione. (L) 3. Il documento informatico, sottoscritto con firma digitale ai sensi
3. I limiti e le modalità tecniche della riproduzione e dell’articolo 23, ha efficacia di scrittura privata ai sensi dell’articolo
dell’autenticazione dei documenti di cui al comma 1, su supporto 2702 del codice civile.
fotografico o con altro mezzo tecnico idoneo a garantire la conformità 4. Il documento informatico redatto in conformità alle regole tecniche
agli originali, sono stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio di cui all’articolo 8, comma 2 soddisfa l’obbligo previsto dagli arti-
dei Ministri. coli 2214 e seguenti del codice civile e da ogni altra analoga dispo-
4. Sono fatti salvi i poteri di controllo del Ministero per i beni e le sizione legislativa o regolamentare.
attività culturali sugli archivi delle amministrazioni pubbliche e su-
gli archivi privati dichiarati di notevole interesse storico, ai sensi Articolo 11 (R) Contratti stipulati con strumenti informatici
delle disposizioni del Capo II del decreto legislativo 29 ottobre 1999, o per via telematica
n. 490. 1. I contratti stipulati con strumenti informatici o per via telematica
mediante l’uso della firma digitale secondo le disposizioni del pre-
Articolo 7 (L) Redazione e stesura di atti pubblici sente testo unico sono validi e rilevanti a tutti gli effetti di legge.
1. Le leggi, i decreti, gli atti ricevuti dai notai, tutti gli altri atti pub- 2. Ai contratti indicati al comma 1 si applicano le vigenti disposizio-
blici, e le certificazioni sono redatti, anche promiscuamente, con qua- ni in materia di contratti negoziati al di fuori dei locali commerciali.
lunque mezzo idoneo, atto a garantirne la conservazione nel tempo.
2. Il testo degli atti pubblici comunque redatti non deve contenere Articolo 12 (R) Pagamenti informatici
lacune, aggiunte, abbreviazioni, correzioni, alterazioni o abrasioni. 1. Il trasferimento elettronico dei pagamenti tra privati, pubbliche am-
Sono ammesse abbreviazioni, acronimi, ed espressioni in lingua stra- ministrazioni e tra queste e soggetti privati è effettuato secondo le
niera, di uso comune. regole tecniche definite col decreto di cui all’articolo 8, comma 2.
Qualora risulti necessario apportare variazioni al testo, si provvede
in modo che la precedente stesura resti leggibile. Articolo 13 (R) Libri e scritture
1. I libri, i repertori e le scritture, ivi compresi quelli previsti dalla
Sezione II legge sull’ordinamento del notariato e degli archivi notarili di cui sia
DOCUMENTO INFORMATICO obbligatoria la tenuta possono essere formati e conservati su supporti
informatici in conformità alle disposizioni del presente testo unico e
Articolo 8 (R) Documento informatico secondo le regole tecniche definite col decreto di cui all’articolo 8,
1. Il documento informatico da chiunque formato, la registrazione su comma 2.
supporto informatico e la trasmissione con strumenti telematici, sono
validi e rilevanti a tutti gli effetti di legge, se conformi alle disposizio- Sezione III
ni del presente testo unico. TRASMISSIONE DI DOCUMENTI
2. Le regole tecniche per la formazione, la trasmissione, la conserva-
zione, la duplicazione, la riproduzione e la validazione, anche tempo- Articolo 14 (R) Trasmissione del documento informatico
rale, dei documenti informatici sono definite con decreto del Presi- 1. Il documento informatico trasmesso per via telematica si intende
dente del Consiglio dei Ministri sentiti l’Autorità per l’informatica inviato e pervenuto al destinatario, se trasmesso all’indirizzo elettro-
nella pubblica amministrazione e il Garante per la protezione dei dati nico da questi dichiarato.
personali. Esse sono adeguate alle esigenze dettate dall’evoluzione 2. La data e l’ora di formazione, di trasmissione o di ricezione di un
delle conoscenze scientifiche e tecnologiche, con cadenza almeno bien- documento informatico, redatto in conformità alle disposizioni del
nale. presente testo unico e alle regole tecniche di cui agli articoli 8, comma
3. Con il medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 e 9, comma 4, sono opponibili ai terzi.
sono definite le misure tecniche, organizzative e gestionali volte a 3. La trasmissione del documento informatico per via telematica, con
garantire l’integrità, la disponibilità e la riservatezza delle informa- modalità che assicurino l’avvenuta consegna, equivale alla notifica-
zioni contenute nel documento informatico anche con riferimento al- zione per mezzo della posta nei casi consentiti dalla legge.
l’eventuale uso di chiavi biometriche di cui all’articolo 22, lettera e).
4. Restano ferme le disposizioni di legge sulla tutela della riservatez- Articolo 15 (L) Trasmissione dall’estero di atti agli uffici di
za dei dati personali. stato civile
1. In materia di trasmissione di atti o copie di atti di stato civile o di
Articolo 9 (R) Documenti informatici delle pubbliche dati concernenti la cittadinanza da parte delle rappresentanze diplo-
amministrazioni matiche e consolari italiane, si osservano le disposizioni speciali sulle
1. Gli atti formati con strumenti informatici, i dati e i documenti infor- funzioni e sui poteri consolari.
matici delle pubbliche amministrazioni, costituiscono informazione
primaria ed originale da cui è possibile effettuare, su diversi tipi di Articolo 16 (R) Riservatezza dei dati personali contenuti nei
supporto, riproduzioni e copie per gli usi consentiti dalla legge. documenti trasmessi
2. Nelle operazioni riguardanti le attività di produzione, immissione, 1. Al fine di tutelare la riservatezza dei dati personali di cui agli arti-
conservazione, riproduzione e trasmissione di dati, documenti ed atti coli 22 e 24 della legge 31 dicembre 1996, n.675, i certificati ed i
amministrativi con sistemi informatici e telematici, ivi compresa l’ema- documenti trasmessi ad altre pubbliche amministrazioni possono
nazione degli atti con i medesimi sistemi, devono essere indicati e resi contenere soltanto le informazioni relative a stati, fatti e qualità per-
facilmente individuabili sia i dati relativi alle amministrazioni inte- sonali previste da legge o da regolamento e strettamente necessarie
ressate sia il soggetto che ha effettuato l’operazione. per il perseguimento delle finalità per le quali vengono acquisite.
3. Le pubbliche amministrazioni provvedono a definire e a rendere 2. Ai fini della dichiarazione di nascita il certificato di assistenza al
disponibili per via telematica moduli e formulari elettronici validi ad parto è sempre sostituito da una semplice attestazione contenente i
ogni effetto di legge. soli dati richiesti nei registri di nascita.
4. Le regole tecniche in materia di formazione e conservazione di do- 3. Ai fini statistici, i direttori sanitari inviano copia del certificato di
cumenti informatici delle pubbliche amministrazioni sono definite assistenza al parto, privo di elementi identificativi diretti delle perso-
dall’Autorità per l’informatica nella pubblica amministrazione d’in- ne interessate, ai competenti enti ed uffici del Sistema statistico nazio-
tesa con l’amministrazione degli archivi di Stato e, per il materiale nale, secondo modalità preventivamente concordate. L’Istituto na-
classificato, con le Amministrazioni della difesa, dell’interno e delle zionale di statistica, sentiti il Ministero della sanità e il Garante per
finanze, rispettivamente competenti. la protezione dei dati personali, determina nuove modalità tecniche e
procedure per la rilevazione dei dati statistici di base relativi agli
Articolo 10 (R) Forma ed efficacia del documento informatico eventi di nascita e per l’acquisizione dei dati relativi ai nati affetti da
1. Il documento informatico sottoscritto con firma digitale, redatto in malformazioni e ai nati morti nel rispetto dei princìpi contenuti nelle
conformità alle regole tecniche di cui all’articolo 8, comma 2 e per le disposizioni di legge sulla tutela della riservatezza dei dati persona-
pubbliche amministrazioni, anche di quelle di cui all’articolo 9, comma li.
Appendice 107

Articolo 17 (R) Segretezza della corrispondenza trasmessa per di legge a mezzo di documenti informatici, se le procedure utilizzate
via telematica sono conformi alle regole tecniche dettate nell’articolo 8, comma 2.
1. Gli addetti alle operazioni di trasmissione per via telematica di atti,
dati e documenti formati con strumenti informatici non possono pren- Articolo 21 (R) Autenticazione delle sottoscrizioni
dere cognizione della corrispondenza telematica, duplicare con qual- 1. L’autenticità della sottoscrizione di qualsiasi istanza o dichiara-
siasi mezzo o cedere a terzi a qualsiasi titolo informazioni anche in zione sostitutiva di atto di notorietà da produrre agli organi della
forma sintetica o per estratto sull’esistenza o sul contenuto di corri- pubblica amministrazione, nonché ai gestori di servizi pubblici è
spondenza, comunicazioni o messaggi trasmessi per via telematica, garantita con le modalità di cui all’art. 38, comma 2 e comma 3. (R)
salvo che si tratti di informazioni per loro natura o per espressa indi- 2. Se l’istanza o la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è
cazione del mittente destinate ad essere rese pubbliche. presentata a soggetti diversi da quelli indicati al comma 1 o a questi
2. Agli effetti del presente testo unico, gli atti, i dati e i documenti ultimi al fine della riscossione da parte di terzi di benefici economici,
trasmessi per via telematica si considerano, nei confronti del gestore l’autenticazione è redatta da un notaio, cancelliere, segretario comu-
del sistema di trasporto delle informazioni, di proprietà del mittente nale, dal dipendente addetto a ricevere la documentazione o altro di-
sino a che non sia avvenuta la consegna al destinatario. pendente incaricato dal Sindaco; in tale ultimo caso, l’autenticazione
è redatta di seguito alla sottoscrizione e il pubblico ufficiale, che
Sezione IV autentica, attesta che la sottoscrizione è stata apposta in sua presenza,
COPIE AUTENTICHE, AUTENTICAZIONE previo accertamento dell’identità del dichiarante, indicando le moda-
DI SOTTOSCRIZIONI lità di identificazione, la data ed il luogo di autenticazione, il proprio
nome, cognome e la qualifica rivestita, nonché apponendo la propria
Articolo 18 (L-R) Copie autentiche firma e il timbro dell’ufficio. (R)
1. Le copie autentiche, totali o parziali, di atti e documenti possono
essere ottenute con qualsiasi procedimento che dia garanzia della ri- Sezione V
produzione fedele e duratura dell’atto o documento. Esse possono FIRMA DIGITALE
essere validamente prodotte in luogo degli originali. (L)
2. L’autenticazione delle copie può essere fatta dal pubblico ufficiale Articolo 22 (R) Definizioni
dal quale è stato emesso o presso il quale è depositato l’originale, o 1. Ai fini del presente Testo unico si intende:
al quale deve essere prodotto il documento, nonché da un notaio, a) per sistema di validazione, il sistema informatico e crittografico in
cancelliere, segretario comunale, o altro funzionario incaricato dal grado di generare ed apporre la firma digitale o di verificarne la vali-
sindaco. Essa consiste nell’attestazione di conformità con l’origina- dità;
le scritta alla fine della copia, a cura del pubblico ufficiale autorizzato, b) per chiavi asimmetriche, la coppia di chiavi crittografiche, una pri-
il quale deve altresì indicare la data e il luogo del rilascio, il numero vata ed una pubblica, correlate tra loro, da utilizzarsi nell’ambito dei
dei fogli impiegati, il proprio nome e cognome, la qualifica rivestita sistemi di validazione o di cifratura di documenti informatici;
nonché apporre la propria firma per esteso ed il timbro dell’ufficio. Se c) per chiave privata, l’elemento della coppia di chiavi asimmetriche,
la copia dell’atto o documento consta di più fogli il pubblico ufficiale destinato ad essere conosciuto soltanto dal soggetto titolare, mediante
appone la propria firma a margine di ciascun foglio intermedio. Per le il quale si appone la firma digitale sul documento informatico o si
copie di atti e documenti informatici si applicano le disposizioni decifra il documento informatico in precedenza cifrato mediante la
contenute nell’articolo 20. (L) corrispondente chiave pubblica;
3. Nei casi in cui l’interessato debba presentare alle amministrazioni d) per chiave pubblica, l’elemento della coppia di chiavi asimmetriche
o ai gestori di pubblici servizi copia autentica di un documento, destinato ad essere reso pubblico, con il quale si verifica la firma di-
l’autenticazione della copia può essere fatta dal responsabile del pro- gitale apposta sul documento informatico dal titolare delle chiavi
cedimento o da qualsiasi altro dipendente competente a ricevere la asimmetriche o si cifrano i documenti informatici da trasmettere al ti-
documentazione, su esibizione dell’originale e senza obbligo di de- tolare delle predette chiavi;
posito dello stesso presso l’amministrazione procedente. In tal caso e) per chiave biometrica, la sequenza di codici informatici utilizzati
la copia autentica può essere utilizzata solo nel procedimento in cor- nell’ambito di meccanismi di sicurezza che impiegano metodi di veri-
so. (R) fica dell’identità personale basati su specifiche caratteristiche fisiche
dell’utente;
Articolo 19 (R) Modalità alternative all’autenticazione di copie f) per certificazione, il risultato della procedura informatica, applicata
1. La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di cui all’artico- alla chiave pubblica e rilevabile dai sistemi di validazione, mediante
lo 47 può riguardare anche il fatto che la copia di un atto o di un la quale si garantisce la corrispondenza biunivoca tra chiave pubbli-
documento conservato o rilasciato da una pubblica amministrazione, ca e soggetto titolare cui essa appartiene, si identifica quest’ultimo e
la copia di una pubblicazione ovvero la copia di titoli di studio o di si attesta il periodo di validità della predetta chiave ed il termine di
servizio sono conformi all’originale. Tale dichiarazione può altresì scadenza del relativo certificato, in ogni caso non superiore a tre anni;
riguardare la conformità all’originale della copia dei documenti fisca- g) per validazione temporale, il risultato della procedura informatica,
li che devono essere obbligatoriamente conservati dai privati. con cui si attribuiscono, ad uno o più documenti informatici, una data
ed un orario opponibili ai terzi;
Articolo 20 (R) Copie di atti e documenti informatici h) per indirizzo elettronico, l’identificatore di una risorsa fisica o
1. I duplicati, le copie, gli estratti del documento informatico, anche se logica in grado di ricevere e registrare documenti informatici;
riprodotti su diversi tipi di supporto, sono validi a tutti gli effetti di i) per certificatore, il soggetto pubblico o privato che effettua la
legge se conformi alle disposizioni del presente testo unico. certificazione, rilascia il certificato della chiave pubblica, lo pubblica
2. I documenti informatici contenenti copia o riproduzione di atti unitamente a quest’ultima, pubblica ed aggiorna gli elenchi dei cer-
pubblici, scritture private e documenti in genere, compresi gli atti e tificati sospesi e revocati;
documenti amministrativi di ogni tipo, spediti o rilasciati dai l) per revoca del certificato, l’operazione con cui il certificatore annul-
depositari pubblici autorizzati e dai pubblici ufficiali, hanno piena la la validità del certificato da un dato momento, non retroattivo, in
efficacia, ai sensi degli articoli 2714 e 2715 del codice civile, se ad poi;
essi è apposta o associata la firma digitale di colui che li spedisce o m) per sospensione del certificato, l’operazione con cui il certificatore
rilascia, secondo le disposizioni del presente testo unico. sospende la validità del certificato per un determinato periodo di tem-
3. Le copie su supporto informatico di documenti, formati in origine po;
su supporto cartaceo o, comunque, non informatico, sostituiscono, ad n) per validità del certificato, l’efficacia, e l’opponibilità al titolare
ogni effetto di legge, gli originali da cui sono tratte se la loro confor- della chiave pubblica, dei dati in esso contenuti;
mità all’originale è autenticata da un notaio o da altro pubblico uffi- o) per regole tecniche, le specifiche di carattere tecnico, ivi compresa
ciale a ciò autorizzato, con dichiarazione allegata al documento ogni disposizione che ad esse si applichi.
informatico e asseverata secondo le regole tecniche di cui all’articolo
8, comma 2. Articolo 23 (R) Firma digitale
4. La spedizione o il rilascio di copie di atti e documenti di cui al 1. A ciascun documento informatico, o a un gruppo di documenti in-
comma 2 esonera dalla produzione e dalla esibizione dell’originale formatici, nonché al duplicato o copia di essi, può essere apposta, o
formato su supporto cartaceo quando richieste ad ogni effetto di legge. associata con separata evidenza informatica, una firma digitale.
5. Gli obblighi di conservazione e di esibizione di documenti previ- 2. L’apposizione o l’associazione della firma digitale al documento
sti dalla legislazione vigente si intendono soddisfatti a tutti gli effetti informatico equivale alla sottoscrizione prevista per gli atti e docu-
108 Appendice

menti in forma scritta su supporto cartaceo. 3. Salvo quanto previsto dall’articolo 29, le attività di certificazione
3. La firma digitale deve riferirsi in maniera univoca ad un solo sogget- sono effettuate da certificatori inclusi, sulla base di una dichiarazione
to ed al documento o all’insieme di documenti cui è apposta o asso- anteriore all’inizio dell’attività, in apposito elenco pubblico,
ciata. consultabile in via telematica, predisposto tenuto e aggiornato a cura
4. Per la generazione della firma digitale deve adoperarsi una chiave dell’Autorità per l’informatica nella pubblica amministrazione, e dotati
privata la cui corrispondente chiave pubblica non risulti scaduta di dei seguenti requisiti, specificati con il decreto di cui all’articolo 8,
validità ovvero non risulti revocata o sospesa ad opera del soggetto comma 2:
pubblico o privato che l’ha certificata. a) forma di società per azioni e capitale sociale non inferiore a quello
5. L’uso della firma apposta o associata mediante una chiave revocata,
necessario ai fini dell’autorizzazione all’attività bancaria, se sogget-
scaduta o sospesa equivale a mancata sottoscrizione. La revoca o la
ti privati;
sospensione, comunque motivate, hanno effetto dal momento della
pubblicazione, salvo che il revocante, o chi richiede la sospensione, b) possesso da parte dei rappresentanti legali e dei soggetti preposti
non dimostri che essa era già a conoscenza di tutte le parti interessate. all’amministrazione, dei requisiti di onorabilità richiesti ai soggetti
6. L’apposizione di firma digitale integra e sostituisce, ad ogni fine che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo pres-
previsto dalla normativa vigente, l’apposizione di sigilli, punzoni, so banche;
timbri, contrassegni e marchi di qualsiasi genere. c) affidamento che, per competenza ed esperienza, i responsabili tecni-
7. Attraverso la firma digitale devono potersi rilevare nei modi e con ci del certificatore e il personale addetto all’attività di certificazione
le tecniche definiti con il decreto di cui all’articolo 8, comma 2, gli siano in grado di rispettare le norme del presente regolamento e le
elementi identificativi del soggetto titolare della firma, del soggetto regole tecniche di cui all’articolo 8, comma 2;
che l’ha certificata e del registro su cui essa è pubblicata per la consul- d) qualità dei processi informatici e dei relativi prodotti, sulla base di
tazione. standard riconosciuti a livello internazionale.
4. La procedura di certificazione di cui al comma 1 può essere svolta
Articolo 24 (R) Firma digitale autenticata anche da un certificatore operante sulla base di licenza o autorizzazio-
1. Si ha per riconosciuta, ai sensi dell’articolo 2703 del codice civile, ne rilasciata da altro Stato membro dell’Unione europea o dello Spa-
la firma digitale, la cui apposizione è autenticata dal notaio o da altro zio economico europeo, sulla base di equivalenti requisiti.
pubblico ufficiale autorizzato.
2. L’autenticazione della firma digitale consiste nell’attestazione, da Articolo 28 (R) Obblighi dell’utente e del certificatore
parte del pubblico ufficiale, che la firma digitale è stata apposta in sua 1. Chiunque intenda utilizzare un sistema di chiavi asimmetriche o
presenza dal titolare, previo accertamento della sua identità persona-
della firma digitale, è tenuto ad adottare tutte le misure organizzative
le, della validità della chiave utilizzata e del fatto che il documento
sottoscritto risponde alla volontà della parte e non è in contrasto con e tecniche idonee ad evitare danno ad altri.
l’ordinamento giuridico ai sensi dell’articolo 28, primo comma, n.1 2. Il certificatore è tenuto a:
della legge 6 febbraio 1913, n.89. a) identificare con certezza la persona che fa richiesta della
3. L’apposizione della firma digitale da parte del pubblico ufficiale certificazione;
integra e sostituisce ad ogni fine di legge la apposizione di sigilli, b) rilasciare e rendere pubblico il certificato avente le caratteristiche
punzoni, timbri, contrassegni e marchi comunque previsti. fissate con il decreto di cui all’articolo 8, comma 2;
4. Se al documento informatico autenticato deve essere allegato altro c) specificare, su richiesta dell’istante, e con il consenso del terzo
documento formato in originale su altro tipo di supporto, il pubblico interessato, la sussistenza dei poteri di rappresentanza o di altri titoli
ufficiale può allegare copia informatica autenticata dell’originale, relativi all’attività professionale o a cariche rivestite;
secondo le disposizioni dell’articolo 20, comma 3. d) attenersi alle regole tecniche di cui all’articolo 8, comma 2;
5. Ai fini e per gli effetti della presentazione di istanze agli organi e) informare i richiedenti, in modo compiuto e chiaro, sulla procedura
della pubblica amministrazione si considera apposta in presenza del di certificazione e sui necessari requisiti tecnici per accedervi;
dipendente addetto la firma digitale inserita nel documento informatico f) attenersi alle misure minime di sicurezza per il trattamento dei dati
presentato o depositato presso pubbliche amministrazioni. personali,emanate ai sensi dell’articolo 15, comma 2 della legge 31
6. La presentazione o il deposito di un documento per via telematica dicembre 1996, n. 675;
o su supporto informatico ad una pubblica amministrazione sono validi g) non rendersi depositario di chiavi private;
a tutti gli effetti di legge se vi sono apposte la firma digitale e la h) procedere tempestivamente alla revoca od alla sospensione del
validazione temporale a norma del presente testo unico.
certificato in caso di richiesta da parte del titolare o del terzo dal quale
Articolo 25 (R) Firma di documenti informatici delle derivino i poteri di quest’ultimo, di perdita del possesso della chia-
pubbliche amministrazioni ve, di provvedimento dell’autorità, di acquisizione della conoscenza
1. In tutti i documenti informatici delle pubbliche amministrazioni la di cause limitative della capacità del titolare, di sospetti abusi o
firma autografa o la firma, comunque prevista, è sostituita dalla firma falsificazioni;
digitale, in conformità alle norme del presente testo unico. i) dare immediata pubblicazione della revoca e della sospensione della
2. L’uso della firma digitale integra e sostituisce ad ogni fine di legge coppia di chiavi asimmetriche;
l’apposizione di sigilli, punzoni, timbri, contrassegni e marchi co- l) dare immediata comunicazione all’Autorità per l’informatica nella
munque previsti. pubblica amministrazione ed agli utenti, con un preavviso di almeno
sei mesi, della cessazione dell’attività e della conseguente rilevazione
Articolo 26 (R) Deposito della chiave privata della documentazione da parte di altro certificatore o del suo annulla-
1. Il titolare della coppia di chiavi asimmetriche può ottenere il depo- mento.
sito in forma segreta della chiave privata presso un notaio o altro
pubblico depositario autorizzato. Articolo 29 (R) Chiavi di cifratura della pubblica amministrazione
2. La chiave privata di cui si richiede il deposito può essere registrata 1. Le pubbliche amministrazioni provvedono autonomamente, con
su qualsiasi tipo di supporto idoneo a cura del depositante e deve riferimento al proprio ordinamento, alla generazione, alla conserva-
essere consegnata racchiusa in un involucro sigillato in modo che le zione, alla certificazione ed all’utilizzo delle chiavi pubbliche di
informazioni non possano essere lette, conosciute od estratte senza competenza.
rotture od alterazioni.
2. Con il decreto di cui all’articolo 8 sono disciplinate le modalità di
3. Le modalità del deposito sono regolate dalle disposizioni dell’ar-
ticolo 605 del codice civile, in quanto applicabili. formazione, di pubblicità, di conservazione, certificazione e di utiliz-
zo delle chiavi pubbliche delle pubbliche amministrazioni.
Articolo 27 (R) Certificazione delle chiavi 3. Le chiavi pubbliche dei pubblici ufficiali non appartenenti alla
1. Chiunque intenda utilizzare un sistema di chiavi asimmetriche di pubblica amministrazione sono certificate e pubblicate autonoma-
cifratura con gli effetti di cui all’articolo 8, comma 1 deve munirsi di mente in conformità alle leggi ed ai regolamenti che definiscono
una idonea coppia di chiavi e rendere pubblica una di esse mediante l’uso delle firme autografe nell’ambito dei rispettivi ordinamenti
la procedura di certificazione. giuridici.
2. Le chiavi pubbliche di cifratura sono custodite per un periodo non 4. Le chiavi pubbliche di ordini ed albi professionali legalmente rico-
inferiore a dieci anni a cura del certificatore e, dal momento iniziale nosciuti e dei loro legali rappresentanti sono certificate e pubblicate
della loro valutabilità, sono consultabili in forma telematica. a cura del Ministro di grazia e giustizia o suoi delegati.
Appendice 109

Sezione VI 2. La carta d’identità elettronica e l’analogo documento, rilasciato a


LEGALIZZAZIONE DI FIRME E DI FOTOGRAFIE seguito della denuncia di nascita e prima del compimento del
quindicesimo anno, devono contenere:
Articolo 30 (L) Modalità per la legalizzazione di firme a) i dati identificativi della persona;
1. Nelle legalizzazioni devono essere indicati il nome e il cognome di b) il codice fiscale;
colui la cui firma si legalizza. Il pubblico ufficiale legalizzante deve 3. La carta d’identità e il documento elettronico possono contenere:
indicare la data e il luogo della legalizzazione, il proprio nome e co- a) l’indicazione del gruppo sanguigno;
gnome, la qualifica rivestita, nonché apporre la propria firma per este- b) le opzioni di carattere sanitario previste dalla legge;
so ed il timbro dell’ufficio. c) i dati biometrici indicati col decreto di cui al comma 1, con esclusio-
ne, in ogni caso, del DNA;
Articolo 31 (L) Atti non soggetti a legalizzazione d) tutti gli altri dati utili al fine di razionalizzare e semplificare l’azio-
ne amministrativa e i servizi resi al cittadino, anche per mezzo dei
1. Salvo quanto previsto negli articoli 32 e 33, non sono soggette a
portali, nel rispetto della normativa in materia di riservatezza;
legalizzazione le firme apposte da pubblici funzionari o pubblici uf- e) le procedure informatiche e le informazioni che possono o deb-
ficiali su atti, certificati, copie ed estratti dai medesimi rilasciati. Il bono essere conosciute dalla pubblica amministrazione e da altri
funzionario o pubblico ufficiale deve indicare la data e il luogo del soggetti ivi compresa la chiave biometrica, occorrenti per la firma
rilascio, il proprio nome e cognome, la qualifica rivestita, nonché digitale.
apporre la propria firma per esteso ed il timbro dell’ufficio. 4. La carta d’identità elettronica può altresì essere utilizzata per il
trasferimento elettronico dei pagamenti tra soggetti privati e pubbli-
Articolo 32 (L) Legalizzazione di firme di capi di scuole che amministrazioni.
parificate o legalmente riconosciute 5. Con decreto del Ministro dell’interno, sentiti l’Autorità per l’in-
1. Le firme dei capi delle scuole parificate o legalmente riconosciute formatica nella pubblica amministrazione, il Garante per la protezione
sui diplomi originali o sui certificati di studio da prodursi ad uffici dei dati personali e la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, sono
pubblici fuori della provincia in cui ha sede la scuola sono legalizzate dettate le regole tecniche e di sicurezza relative alle tecnologie e ai
dal provveditore agli studi. materiali utilizzati per la produzione delle carte di identità e dei do-
cumenti di riconoscimento di cui al presente articolo. Le predette re-
Articolo 33 (L) Legalizzazione di firme di atti da e per l’estero gole sono adeguate con cadenza almeno biennale in relazione alle
1. Le firme sugli atti e documenti formati nello Stato e da valere al- esigenze dettate dall’evoluzione delle conoscenze scientifiche e tec-
l’estero davanti ad autorità estere sono, ove da queste richiesto, lega- nologiche.
lizzate a cura dei competenti organi, centrali o periferici, del Ministero 6. Nel rispetto della disciplina generale fissata dai decreti di cui al
competente, o di altri organi e autorità delegati dallo stesso. presente articolo e delle vigenti disposizioni in materia di protezione
2. Le firme sugli atti e documenti formati all’estero da autorità estere dei dati personali, le pubbliche amministrazioni, nell’ambito dei ri-
e da valere nello Stato sono legalizzate dalle rappresentanze diploma- spettivi ordinamenti, possono sperimentare modalità di utilizzazione
tiche o consolari italiane all’estero. Le firme apposte su atti e docu- dei documenti di cui al presente articolo per l’erogazione di ulteriori
menti dai competenti organi delle rappresentanze diplomatiche o con- servizi o utilità.
7. La carta di identità, ancorché su supporto cartaceo, può essere rin-
solari italiane o dai funzionari da loro delegati non sono soggette a
novata a decorrere dal centottantesimo giorno precedente la scadenza.
legalizzazione. Si osserva l’articolo 31.
3. Agli atti e documenti indicati nel comma precedente, redatti in lin- Sezione VIII
gua straniera, deve essere allegata una traduzione in lingua italiana REGIME FISCALE
certificata conforme al testo straniero dalla competente rappresentan-
za diplomatica o consolare, ovvero da un traduttore ufficiale. Articolo 37(L) Esenzioni fiscali
4. Le firme sugli atti e documenti formati nello Stato e da valere nello 1. Le dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47 sono esenti
Stato, rilasciati da una rappresentanza diplomatica o consolare estera dall’imposta di bollo.
residente nello Stato, sono legalizzate a cura delle prefetture. 2. L’imposta di bollo non è dovuta quando per le leggi vigenti sia
5. Sono fatte salve le esenzioni dall’obbligo della legalizzazione e esente da bollo l’atto sostituito ovvero quello nel quale è apposta la
della traduzione stabilite da leggi o da accordi internazionali. firma da legalizzare.
Articolo 34 (L) Legalizzazione di fotografie CAPO III
1. Le amministrazioni competenti per il rilascio di documenti perso- SEMPLIFICAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
nali sono tenute a legalizzare le prescritte fotografie presentate perso- AMMINISTRATIVA
nalmente dall’interessato. Su richiesta di quest’ultimo le fotografie
possono essere, altresì, legalizzate dal dipendente incaricato dal Sin- Sezione I
daco. ISTANZE E DICHIARAZIONI DA PRESENTARE
2. La legalizzazione delle fotografie prescritte per il rilascio dei docu- ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
menti personali non è soggetta all’obbligo del pagamento dell’impo-
sta di bollo. Articolo 38 (L-R) Modalità di invio e sottoscrizione delle istanze
1. Tutte le istanze e le dichiarazioni da presentare alla pubblica ammi-
nistrazione o ai gestori o esercenti di pubblici servizi possono essere
Sezione VII inviate anche per fax e via telematica. (L)
DOCUMENTI DI RICONOSCIMENTO E DI IDENTITA’ 2. Le istanze e le dichiarazioni inviate per via telematica sono valide
se sottoscritte mediante la firma digitale o quando il sottoscrittore è
Articolo 35 (L -R) Documenti di identità e di riconoscimento identificato dal sistema informatico con l’uso della carta di identità
1. In tutti i casi in cui nel presente testo unico viene richiesto un elettronica. (R)
documento di identità, esso può sempre essere sostituito dal docu- 3. Le istanze e le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà da pro-
mento di riconoscimento equipollente ai sensi del comma 2. (R) durre agli organi della amministrazione pubblica o ai gestori o eser-
2. Sono equipollenti alla carta di identità il passaporto, la patente di centi di pubblici servizi sono sottoscritte dall’interessato in presen-
guida, la patente nautica, il libretto di pensione, il patentino di abi- za del dipendente addetto ovvero sottoscritte e presentate unitamente
litazione alla conduzione di impianti termici, il porto d’armi, le tesse- a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del
re di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra sottoscrittore. La copia fotostatica del documento è inserita nel fasci-
segnatura equivalente, rilasciate da un’amministrazione dello Stato.(R) colo. Le istanze e la copia fotostatica del documento di identità pos-
3. Nei documenti d’identità e di riconoscimento non è necessaria l’in- sono essere inviate per via telematica; nei procedimenti di aggiudica-
dicazione o l’attestazione dello stato civile, salvo specifica istanza zione di contratti pubblici, detta facoltà è consentita nei limiti stabi-
del richiedente. (L) liti dal regolamento di cui all’articolo 15, comma 2 della legge 15
marzo 1997, n.59. (L)
Articolo 36 (L)Carta d’identità e documenti elettronici
1. Le caratteristiche e le modalità per il rilascio della carta d’identità Articolo 39 (L) Domande per la partecipazione a concorsi pubblici
elettronica e del documento d’identità elettronico sono definite con 1. La sottoscrizione delle domande per la partecipazione a selezioni
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del per l’assunzione, a qualsiasi titolo, in tutte le pubbliche amministra-
Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro per la funzione zioni, nonché ad esami per il conseguimento di abilitazioni, diplomi
pubblica, sentito il Garante per la protezione dei dati personali. o titoli culturali non è soggetta ad autenticazione.
110 Appendice

Sezione II Articolo 44 (R) Acquisizione di estratti degli atti dello stato civile
CERTIFICATI 1. Gli estratti degli atti di stato civile sono richiesti esclusivamente
per i procedimenti che riguardano il cambiamento di stato civile e, ove
Articolo 40 (L) Certificazioni contestuali formati o tenuti dagli uffici dello stato civile in Italia o dalle autorità
1. Le certificazioni da rilasciarsi da uno stesso ufficio in ordine a stati, consolari italiane all’estero, vengono acquisiti d’ufficio.
qualità personali e fatti, concernenti la stessa persona, nell’ambito 2. Al di fuori delle ipotesi di cui al comma l le amministrazioni posso-
del medesimo procedimento, sono contenute in un unico documento. no provvedere all’acquisizione d’ufficio degli estratti solo quando
ciò sia indispensabile.
Articolo 41 (L) Validità dei certificati
1. I certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati, Sezione IV
qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità ESIBIZIONE DI DOCUMENTO
illimitata. Le restanti certificazioni hanno validità di sei mesi dalla
data di rilascio se disposizioni di legge o regolamentari non prevedo- Articolo 45 (L-R) Documentazione mediante esibizione
no una validità superiore. 1. I dati relativi a cognome, nome, luogo e data di nascita, la cittadi-
2. I certificati anagrafici, le certificazioni dello stato civile, gli estratti nanza, lo stato civile e la residenza attestati in documenti di identità
e le copie integrali degli atti di stato civile sono ammessi dalle pub- o di riconoscimento in corso di validità, possono essere comprovati
bliche amministrazioni nonché dai gestori o esercenti di pubblici mediante esibizione dei documenti medesimi. È fatto divieto alle am-
servizi anche oltre i termini di validità nel caso in cui l’interessato ministrazioni pubbliche ed ai gestori o esercenti di pubblici servizi,
dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel nel caso in cui all’atto della presentazione dell’istanza sia richiesta
certificato stesso non hanno subìto variazioni dalla data di rilascio. l’esibizione di un documento di identità o di riconoscimento, di ri-
Il procedimento per il quale gli atti certificativi sono richiesti deve chiedere certificati attestanti stati o fatti contenuti nel documento
avere comunque corso, una volta acquisita la dichiarazione dell’inte- esibito. È, comunque, fatta salva per le amministrazioni pubbliche ed
ressato. Resta ferma la facoltà di verificare la veridicità e la autenticità i gestori e gli esercenti di pubblici servizi la facoltà di verificare, nel
delle attestazioni prodotte. In caso di falsa dichiarazione si applicano corso del procedimento, la veridicità e l’autenticità dei dati contenuti
le disposizioni di cui all’articolo 76. nel documento di identità o di riconoscimento. (L)
2. Nei casi in cui l’amministrazione procedente acquisisce informa-
Articolo 42 (R) Certificati di abilitazione zioni relative a stati, qualità personali e fatti attraverso l’esibizione
1. Tutti i titoli di abilitazione rilasciati al termine di corsi di formazio- da parte dell’interessato di un documento di identità o di riconosci-
ne o di procedimenti autorizzatori all’esercizio di determinate attivi- mento in corso di validità, la registrazione dei dati avviene attraverso
tà, ancorché definiti “certificato”, sono denominati rispettivamente l’acquisizione della copia fotostatica non autenticata del documento
“diploma” o “patentino”. stesso.(R)
3. Qualora l’interessato sia in possesso di un documento di identità
Sezione III o di riconoscimento non in corso di validità, gli stati, le qualità per-
ACQUISIZIONE DIRETTA DI DOCUMENTI sonali e i fatti in esso contenuti possono essere comprovati mediante
esibizione dello stesso, purché l’interessato dichiari, in calce alla
Articolo 43 (L-R) Accertamenti d’ufficio fotocopia del documento, che i dati contenuti nel documento non hanno
1. Le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi non subito variazioni dalla data del rilascio. (R)
possono richiedere atti o certificati concernenti stati, qualità perso-
nali e fatti che risultino elencati all’art. 46, che siano attestati in do- Sezione V
cumenti già in loro possesso o che comunque esse stesse siano tenute NORME IN MATERIA DI DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE
a certificare. In luogo di tali atti o certificati i soggetti indicati nel
presente comma sono tenuti ad acquisire d’ufficio le relative informa- Articolo 46 (R) Dichiarazioni sostitutive di certificazioni
zioni, previa indicazione, da parte dell’interessato, dell’amministra- 1. Sono comprovati con dichiarazioni, anche contestuali all’istanza,
zione competente e degli elementi indispensabili per il reperimento sottoscritte dall’interessato e prodotte in sostituzione delle normali
delle informazioni o dei dati richiesti, ovvero ad accettare la dichiara- certificazioni i seguenti stati, qualità personali e fatti:
zione sostitutiva prodotta dall’interessato. (R) a) data e il luogo di nascita;
2. Fermo restando il divieto di accesso a dati diversi da quelli di cui b) residenza;
è necessario acquisire la certezza o verificare l’esattezza, si considera c) cittadinanza;
operata per finalità di rilevante interesse pubblico, ai fini di quanto d) godimento dei diritti civili e politici;
previsto dal decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 135, la consulta- e) stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero;
zione diretta, da parte di una pubblica amministrazione o di un gestore f) stato di famiglia;
di pubblico servizio, degli archivi dell’amministrazione certificante, g) esistenza in vita;
finalizzata all’accertamento d’ufficio di stati, qualità e fatti ovvero al h) nascita del figlio, decesso del coniuge, dell’ascendente o discen-
controllo sulle dichiarazioni sostitutive presentate dai cittadini. Per dente;
l’accesso diretto ai propri archivi l’amministrazione certificante rila- i) iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti da pubbliche amministra-
scia all’amministrazione procedente apposita autorizzazione in cui zioni;
vengono indicati i limiti e le condizioni di accesso volti ad assicurare l) appartenenza a ordini professionali;
la riservatezza dei dati personali ai sensi della normativa vigente.(L) m) titolo di studio, esami sostenuti;
3. Quando l’amministrazione procedente opera l’acquisizione d’uf- n) qualifica professionale posseduta, titolo di specializzazione, di
ficio ai sensi del precedente comma, può procedere anche per fax e via abilitazione, di formazione, di aggiornamento e di qualificazione tec-
telematica. (R) nica;
4. Al fine di agevolare l’acquisizione d’ufficio di informazioni e dati o) situazione reddituale o economica anche ai fini della concessione
relativi a stati, qualità personali e fatti, contenuti in albi, elenchi o dei benefici di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali;
pubblici registri, le amministrazioni certificanti sono tenute a con- p) assolvimento di specifici obblighi contributivi con l’indicazione
sentire alle amministrazioni procedenti, senza oneri, la consultazione dell’ammontare corrisposto;
per via telematica dei loro archivi informatici, nel rispetto della riser- q) possesso e numero del codice fiscale, della partita IVA e di qualsiasi
vatezza dei dati personali. (R) dato presente nell’archivio dell’anagrafe tributaria;
5. In tutti i casi in cui l’amministrazione procedente acquisisce diret- r) stato di disoccupazione;
tamente informazioni relative a stati, qualità personali e fatti presso s) qualità di pensionato e categoria di pensione;
l’amministrazione competente per la loro certificazione, il rilascio e t) qualità di studente;
l’acquisizione del certificato non sono necessari e le suddette infor- u) qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di
mazioni sono acquisite, senza oneri, con qualunque mezzo idoneo ad tutore, di curatore e simili;
assicurare la certezza della loro fonte di provenienza. (R) v) iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi
6. I documenti trasmessi da chiunque ad una pubblica amministrazio- tipo;
ne tramite fax, o con altro mezzo telematico o informatico idoneo ad z) tutte le situazioni relative all’adempimento degli obblighi militari,
accertarne la fonte di provenienza, soddisfano il requisito della forma ivi comprese quelle attestate nel foglio matricolare dello stato di ser-
scritta e la loro trasmissione non deve essere seguita da quella del vizio;
documento originale. (R) aa) di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario
Appendice 111

di provvedimenti che riguardano l’applicazione di misure di preven- 4. Ciascuna amministrazione individua, nell’ambito del proprio ordi-
zione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti namento, gli uffici da considerare ai fini della gestione unica o coor-
nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa; dinata dei documenti per grandi aree organizzative omogenee, assicu-
bb) di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti rando criteri uniformi di classificazione e archiviazione, nonché di
penali; comunicazione interna tra le aree stesse.
cc) qualità di vivenza a carico; 5. Le amministrazioni centrali dello Stato provvedono alla gestione
dd) tutti i dati a diretta conoscenza dell’interessato contenuti nei informatica dei documenti presso gli uffici di registrazione di proto-
registri dello stato civile; collo già esistenti alla data di entrata in vigore del presente testo
ee) di non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e di non aver unico presso le direzioni generali e le grandi ripartizioni che a queste
presentato domanda di concordato.(R) corrispondono, i dipartimenti, gli uffici centrali di bilancio, le segre-
terie di gabinetto.
Articolo 47 (R) Dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà
1. L’atto di notorietà concernente stati, qualità personali o fatti che Articolo 51(R) Sviluppo dei sistemi informativi delle
siano a diretta conoscenza dell’interessato è sostituito da dichiara- pubbliche amministrazioni
zione resa e sottoscritta dal medesimo con la osservanza delle moda- 1. Le pubbliche amministrazioni adottano un piano di sviluppo dei
lità di cui all’articolo 38. (R) sistemi informativi automatizzati in attuazione delle disposizioni del
2. La dichiarazione resa nell’interesse proprio del dichiarante può presente testo unico e secondo le norme tecniche definite dall’Auto-
riguardare anche stati, qualità personali e fatti relativi ad altri sogget- rità per l’informatica della pubblica amministrazione.
ti di cui egli abbia diretta conoscenza. (R) 2. Le pubbliche amministrazioni provvedono a realizzare o revisiona-
3. Fatte salve le eccezioni espressamente previste per legge, nei rap- re sistemi informativi finalizzati alla totale automazione delle fasi di
porti con la pubblica amministrazione e con i concessionari di pub- produzione, gestione, diffusione ed utilizzazione dei propri dati,
blici servizi, tutti gli stati, le qualità personali e i fatti non espressa- documenti, procedimenti ed atti in conformità alle disposizioni del
mente indicati nell’articolo 46 sono comprovati dall’interessato presente testo unico ed alle disposizioni di legge sulla tutela della
mediante la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. (R) 4. Salvo riservatezza dei dati personali.
il caso in cui la legge preveda espressamente che la denuncia all’Au- 3. Le pubbliche amministrazioni valutano in termini di rapporto tra
torità di Polizia Giudiziaria è presupposto necessario per attivare il costi e benefìci il recupero su supporto informatico dei documenti e
procedimento amministrativo di rilascio del duplicato di documenti degli atti cartacei dei quali sia obbligatoria o opportuna la conserva-
di riconoscimento o comunque attestanti stati e qualità personali zione e provvedono alla predisposizione dei conseguenti piani di
dell’interessato, lo smarrimento dei documenti medesimi è comprova- sostituzione degli archivi cartacei con archivi informatici.
to da chi ne richiede il duplicato mediante dichiarazione sostitutiva.
(R) Articolo 52 (R) Il sistema di gestione informatica dei documenti
Articolo 48 (R) Disposizioni generali in materia 1. Il sistema di gestione informatica dei documenti, in forma abbreviata
di dichiarazioni sostitutive “sistema” deve:
1. Le dichiarazioni sostitutive hanno la stessa validità temporale degli a) garantire la sicurezza e l’integrità del sistema;
atti che sostituiscono. b) garantire la corretta e puntuale registrazione di protocollo dei
2. Le singole amministrazioni predispongono i moduli necessari per documenti in entrata e in uscita;
la redazione delle dichiarazioni sostitutive, che gli interessati hanno c) fornire informazioni sul collegamento esistente tra ciascun docu-
facoltà di utilizzare. Nei moduli per la presentazione delle dichiara- mento ricevuto dall’amministrazione e i documenti dalla stessa forma-
zioni sostitutive le amministrazioni inseriscono il richiamo alle san- ti nell’adozione dei provvedimenti finali;
zioni penali previste dall’articolo 76, per le ipotesi di falsità in atti e d) consentire il reperimento delle informazioni riguardanti i docu-
dichiarazioni mendaci ivi indicate. Il modulo contiene anche l’infor- menti registrati;
mativa di cui all’articolo 10 della legge 31 dicembre 1996, n. 675. e) consentire, in condizioni di sicurezza, l’accesso alle informazioni
3. In tutti i casi in cui sono ammesse le dichiarazioni sostitutive, le del sistema da parte dei soggetti interessati, nel rispetto delle dispo-
singole amministrazioni inseriscono la relativa formula nei moduli sizioni in materia di tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al
per le istanze. trattamento dei dati personali;
f) garantire la corretta organizzazione dei documenti nell’ambito del
Articolo 49 (R) Limiti di utilizzo delle misure di semplificazione sistema di classificazione d’archivio adottato.
1. I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE,
di marchi o brevetti non possono essere sostituiti da altro documento, Articolo 53 (R) Registrazione di protocollo
salvo diverse disposizioni della normativa di settore. 1. La registrazione di protocollo per ogni documento ricevuto o spe-
2. Tutti i certificati medici e sanitari richiesti dalle istituzioni scola- dito dalle pubbliche amministrazioni è effettuata mediante la
stiche ai fini della pratica non agonistica di attività sportive da parte memorizzazione delle seguenti informazioni:
dei propri alunni sono sostituiti con un unico certificato di idoneità a) numero di protocollo del documento generato automaticamente dal
alla pratica non agonistica di attività sportive rilasciato dal medico di sistema e registrato in forma non modificabile;
base con validità per l’intero anno scolastico. b) data di registrazione di protocollo assegnata automaticamente dal
sistema e registrata in forma non modificabile;
CAPO IV c) mittente per i documenti ricevuti o, in alternativa, il destinatario o
SISTEMA DI GESTIONE INFORMATICA DEI DOCUMENTI i destinatari per i documenti spediti, registrati in forma non
Sezione I modificabile;
DISPOSIZIONI SULLA GESTIONE INFORMATICA d) oggetto del documento, registrato in forma non modificabile;
DEI DOCUMENTI e) data e protocollo del documento ricevuto, se disponibili;
f) l’impronta del documento informatico, se trasmesso per via telema-
Articolo 50 (R) Attuazione dei sistemi tica, costituita dalla sequenza di simboli binari in grado di identifi-
1. Le pubbliche amministrazioni provvedono ad introdurre nei piani carne univocamente il contenuto, registrata in forma non modificabile.
di sviluppo dei sistemi informativi automatizzati progetti per la rea- 2. Il sistema deve consentire la produzione del registro giornaliero di
lizzazione di sistemi di protocollo informatico in attuazione delle protocollo, costituito dall’elenco delle informazioni inserite con
disposizioni del presente testo unico. l’operazione di registrazione di protocollo nell’arco di uno stesso
2. Le pubbliche amministrazioni predispongono appositi progetti giorno.
esecutivi per la sostituzione dei registri di protocollo cartacei con 3. L’assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazio-
sistemi informatici conformi alle disposizioni del presente testo uni- ne di protocollo è effettuata dal sistema in unica soluzione, con esclu-
co. sione di interventi intermedi, anche indiretti, da parte dell’operatore,
3. Le pubbliche amministrazioni provvedono entro il 1° gennaio 2004 garantendo la completezza dell’intera operazione di modifica o regi-
a realizzare o revisionare sistemi informativi automatizzati finalizzati strazione dei dati.
alla gestione del protocollo informatico e dei procedimenti ammini- 4. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta
strativi in conformità alle disposizioni del presente testo unico ed dell’Autorità per l’informatica nella pubblica amministrazione di
alle disposizioni di legge sulla tutela della riservatezza dei dati per- concerto con il Ministro per la funzione pubblica, sono specificate le
sonali, nonché dell’articolo 15, comma 2, della legge 15 marzo 1997, regole tecniche, i criteri e le specifiche delle informazioni previste
n. 59 e dei relativi regolamenti di attuazione. nelle operazioni di registrazione di protocollo.
112 Appendice

5. Sono oggetto di registrazione obbligatoria i documenti ricevuti e binazioni di espressioni legate tra loro per mezzo di operatori logici.
spediti dall’amministrazione e tutti i documenti informatici. Ne sono Per le informazioni costituite da testi deve essere possibile la speci-
esclusi le gazzette ufficiali, i bollettini ufficiali e i notiziari della pub- ficazione delle condizioni di ricerca sulle singole parole o parti di
blica amministrazione, le note di ricezione delle circolari e altre di- parole contenute nel testo.
sposizioni, i materiali statistici, gli atti preparatori interni, i giornali, 3. Il sistema deve offrire la possibilità di elaborazioni statistiche sulle
le riviste, i libri, i materiali pubblicitari, gli inviti a manifestazioni e informazioni registrate allo scopo di favorire le attività di controllo.
tutti i documenti già soggetti a registrazione particolare dell’ammini-
strazione. Articolo 59 (R) Accesso esterno
1. Per l’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi,
Articolo 54 (R) Informazioni annullate o modificate possono essere utilizzate tutte le informazioni del sistema di gestione
1. Le informazioni non modificabili di cui all’articolo 53 lett. a), b), c), informatica dei documenti anche mediante l’impiego di procedure
d), e) e f) sono annullabili con la procedura di cui al presente articolo. applicative operanti al di fuori del sistema e strumenti che consentono
Le informazioni annullate devono rimanere memorizzate nella base di l’acquisizione diretta delle informazioni da parte dell’interessato.
dati per essere sottoposte alle elaborazioni previste dalla procedura. 2. A tal fine le pubbliche amministrazioni determinano, nel rispetto
2. La procedura per indicare l’annullamento riporta, secondo i casi, delle disposizioni di legge sulla tutela della riservatezza dei dati
una dicitura o un segno in posizione sempre visibile e tale, comunque, personali, e nell’ambito delle misure organizzative volte ad assicura-
da consentire la lettura di tutte le informazioni originarie unitamente re il diritto di accesso ai documenti amministrativi i criteri tecnici ed
alla data, all’identificativo dell’operatore ed agli estremi del provve- organizzativi per l’impiego, anche per via telematica, del sistema di
dimento d’autorizzazione. gestione informatica dei documenti per il reperimento, la
visualizzazione e la stampa delle informazioni e dei documenti.
Articolo 55 (R) Segnatura di protocollo 3. Nel caso di accesso effettuato mediante strumenti che consentono
1. La segnatura di protocollo è l’apposizione o l’associazione al- l’acquisizione diretta delle informazioni e dei documenti da parte
l’originale del documento, in forma permanente non modificabile, delle dell’interessato, le misure organizzative e le norme tecniche indicate
informazioni riguardanti il documento stesso. Essa consente di indi- al comma 2 determinano, altresì, le modalità di identificazione del
viduare ciascun documento in modo inequivocabile. Le informazioni soggetto anche mediante l’impiego di strumenti informatici per la fir-
minime previste sono: ma digitale del documento informatico, come disciplinati dal presente
a) il progressivo di protocollo, secondo il formato disciplinato all’ar- testo unico.
ticolo 57; 4. Nel caso di accesso effettuato da soggetti non appartenenti alla
b) la data di protocollo; pubblica amministrazione possono utilizzarsi le funzioni di ricerca e
c) l’identificazione in forma sintetica dell’amministrazione o dell’area di visualizzazione delle informazioni e dei documenti messe a dispo-
organizzativa individuata ai sensi dell’articolo 50, comma 4. sizione - anche per via telematica - attraverso gli uffici relazioni col
2. L’operazione di segnatura di protocollo va effettuata contempora- pubblico.
neamente all’operazione di registrazione di protocollo.
3. L’operazione di segnatura di protocollo può includere il codice Articolo 60 (R) Accesso effettuato dalle pubbliche amministrazioni
identificativo dell’ufficio cui il documento e’ assegnato o il codice 1. Le pubbliche amministrazioni che, mediante proprie applicazioni
dell’ufficio che ha prodotto il documento, l’indice di classificazione informatiche, accedono al sistema di gestione informatica dei docu-
del documento e ogni altra informazione utile o necessaria, qualora menti delle grandi aree organizzative omogenee di cui al comma 4
tali informazioni siano disponibili già al momento della registrazione dell’articolo 50, adottano le modalità di interconnessione stabilite
di protocollo. nell’ambito delle norme e dei criteri tecnici emanati per la realizzazio-
4. Quando il documento è indirizzato ad altre amministrazioni ed è ne della rete unitaria delle pubbliche amministrazioni.
formato e trasmesso con strumenti informatici, la segnatura di proto- 2. Le pubbliche amministrazioni che accedono ai sistemi di gestione
collo può includere tutte le informazioni di registrazione del docu- informatica dei documenti attraverso la rete unitaria delle pubbliche
mento. amministrazioni utilizzano funzioni minime e comuni di accesso per
L’amministrazione che riceve il documento informatico può utilizzare ottenere le seguenti informazioni:
tali informazioni per automatizzare le operazioni di registrazione di a) numero e data di registrazione di protocollo dei documenti, ottenu-
protocollo del documento ricevuto. ti attraverso l’indicazione alternativa o congiunta dell’oggetto, del-
5. Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta la data di spedizione, del mittente, del destinatario;
dell’Autorità per l’informatica nella pubblica Amministrazione di b) numero e data di registrazione di protocollo del documento ricevu-
concerto con il Ministro per la funzione pubblica, sono stabiliti il to, ottenuti attraverso l’indicazione della data e del numero di proto-
formato e la struttura delle informazioni associate al documento collo attribuiti dall’amministrazione al documento spedito.
informatico ai sensi del comma 4. 3. Ai fini del presente articolo, le pubbliche amministrazioni provve-
dono autonomamente, sulla base delle indicazioni fornite dall’Auto-
Articolo 56 (R) Operazioni ed informazioni minime del sistema rità per l’informatica nella pubblica amministrazione, alla determina-
di gestione informatica dei documenti zione dei criteri tecnici ed organizzativi per l’accesso ai documenti e
1. Le operazioni di registrazione indicate all’articolo 53 e le opera- alle informazioni del sistema di gestione informatica dei documenti.
zioni di segnatura di protocollo di cui all’articolo 55 nonché le ope-
razioni di classificazione costituiscono operazioni necessarie e suffi- Sezione III
cienti per la tenuta del sistema di gestione informatica dei documenti TENUTA E CONSERVAZIONE DEL SISTEMA
da parte delle pubbliche amministrazioni. DI GESTIONE DEI DOCUMENTI

Articolo 57 (R) Numero di protocollo Articolo 61 (R) Servizio per la gestione informatica dei
1. Il numero di protocollo è progressivo e costituito da almeno sette documenti dei flussi documentali e degli archivi
cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno solare. 1. Ciascuna amministrazione istituisce un servizio per la tenuta del
protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli
Sezione II archivi in ciascuna delle grandi aree organizzative omogenee indivi-
ACCESSO AI DOCUMENTI E ALLE INFORMAZIONI duate ai sensi dell’articolo 50. Il servizio è posto alle dirette dipen-
DEL SISTEMA denze della stessa area organizzativa omogenea.
2. Al servizio è preposto un dirigente ovvero un funzionario, comun-
Articolo 58 (R) Funzioni di accesso ai documenti e alle que in possesso di idonei requisiti professionali o di professionalità
informazioni del sistema tecnico archivistica acquisita a seguito di processi di formazione
1. L’accesso al sistema da parte degli utenti appartenenti all’Ammini- definiti secondo le procedure prescritte dalla disciplina vigente.
strazione, nonché la ricerca, la visualizzazione e la stampa di tutte le 3. Il servizio svolge i seguenti compiti:
informazioni relative alla gestione dei documenti sono disciplinati a) attribuisce il livello di autorizzazione per l’accesso alle funzioni
dai criteri di abilitazione stabiliti dal responsabile della tenuta del della procedura, distinguendo tra abilitazioni alla consultazione e
servizio di cui all’articolo 61. abilitazioni all’inserimento e alla modifica delle informazioni;
2. La ricerca delle informazioni del sistema è effettuata secondo criteri b) garantisce che le operazioni di registrazione e di segnatura di pro-
di selezione basati su tutti i tipi di informazioni registrate. I criteri di tocollo si svolgano nel rispetto delle disposizioni del presente testo
selezione possono essere costituiti da espressioni semplici o da com- unico;
Appendice 113

c) garantisce la corretta produzione e la conservazione del registro amministrativa e di pubblicità stabiliti dalla legge.
giornaliero di protocollo di cui all’articolo 53; 3. Il sistema per la gestione dei flussi documentali include il sistema
d) cura che le funzionalità del sistema in caso di guasti o anomalie di gestione informatica dei documenti.
siano ripristinate entro ventiquattro ore dal blocco delle attività e, 4. Le amministrazioni determinano autonomamente e in modo coordinato
comunque, nel più breve tempo possibile; per le aree organizzative omogenee, le modalità di attribuzione dei docu-
e) conserva le copie di cui agli articoli 62 e 63, in luoghi sicuri diffe- menti ai fascicoli che li contengono e ai relativi procedimenti, definendo
renti; adeguati piani di classificazione d’archivio per tutti i documenti, compre-
f) garantisce il buon funzionamento degli strumenti e dell’organizza- si quelli non soggetti a registrazione di protocollo.
zione delle attività di registrazione di protocollo, di gestione dei
documenti e dei flussi documentali, incluse le funzionalità di accesso Articolo 65 (R) Requisiti del sistema per la gestione dei flussi
di cui agli articoli 59e 60 e le attività di gestione degli archivi di cui documentali
agli articoli 67, 68 e 69; 1. Oltre a possedere i requisiti indicati all’articolo 52, il sistema per
g) autorizza le operazioni di annullamento di cui all’articolo 54; la gestione dei flussi documentali deve :
h) vigila sull’osservanza delle disposizioni del presente testo unico a) fornire informazioni sul legame esistente tra ciascun documento regi-
da parte del personale autorizzato e degli incaricati. strato, il fascicolo ed il singolo procedimento cui esso è associato;
b) consentire il rapido reperimento delle informazioni riguardanti i
Articolo 62 (R) Procedure di salvataggio e conservazione fascicoli, il procedimento ed il relativo responsabile, nonché la ge-
delle informazioni del sistema stione delle fasi del procedimento;
1. Il responsabile per la tenuta del sistema di gestione informatica dei c) fornire informazioni statistiche sull’attività dell’ufficio;
documenti dispone per la corretta esecuzione delle operazioni di sal- d) consentire lo scambio di informazioni con sistemi per la gestione
vataggio dei dati su supporto informatico rimovibile.
dei flussi documentali di altre amministrazioni al fine di determinare
2. E’ consentito il trasferimento su supporto informatico rimovibile
lo stato e l’iter dei procedimenti complessi.
delle informazioni di protocollo relative ai fascicoli che fanno riferi-
mento a procedimenti conclusi.
3. Le informazioni trasferite sono sempre consultabili. A tal fine, il Articolo 66 (R) Specificazione delle informazioni previste dal
responsabile per la tenuta del sistema di gestione informatica dei sistema di gestione dei flussi documentali
documenti dispone, in relazione all’evoluzione delle conoscenze 1. Le regole tecniche, i criteri e le specifiche delle informazioni previ-
scientifiche e tecnologiche, con cadenza almeno quinquennale, la ri- ste, delle operazioni di registrazione e del formato dei dati relativi ai
produzione delle informazioni del protocollo informatico su nuovi sistemi informatici per la gestione dei flussi documentali sono speci-
supporti informatici. ficate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su pro-
4. Le informazioni relative alla gestione informatica dei documenti posta dell’Autorità per l’informatica nella pubblica amministrazione
costituiscono parte integrante del sistema di indicizzazione e di orga- di concerto con il Ministro della funzione pubblica.
nizzazione dei documenti che sono oggetto delle procedure di con-
servazione sostitutiva. Sezione V
DISPOSIZIONI SUGLI ARCHIVI
Articolo 63 (R) Registro di emergenza
1. Il responsabile del servizio per la tenuta del protocollo informatico, Articolo 67 (R) Trasferimento dei documenti
della gestione dei flussi documentali e degli archivi autorizza lo svol- all’archivio di deposito
gimento anche manuale delle operazioni di registrazione di protocol- 1. Almeno una volta ogni anno il responsabile del servizio per la
lo su uno o più registri di emergenza, ogni qualvolta per cause tecni- gestione dei flussi documentali e degli archivi provvede a trasferire
che non sia possibile utilizzare la normale procedura informatica. fascicoli e serie documentarie relativi a procedimenti conclusi in un
Sul registro di emergenza sono riportate la causa, la data e l’ora di apposito archivio di deposito costituito presso ciascuna amministra-
inizio dell’interruzione nonché la data e l’ora del ripristino della zione. (R)
funzionalità del sistema. (R) 2. Il trasferimento deve essere attuato rispettando l’organizzazione
2. Qualora l’impossibilità di utilizzare la procedura informatica si che i fascicoli e le serie avevano nell’archivio corrente. (R)
prolunghi oltre ventiquattro ore, per cause di eccezionale gravità, il 3. Il responsabile del servizio per la gestione dei flussi documentali
responsabile per la tenuta del protocollo può autorizzare l’uso del e degli archivi deve formare e conservare un elenco dei fascicoli e delle
registro di emergenza per periodi successivi di non più di una setti- serie trasferite nell’archivio di deposito. (R)
mana. Sul registro di emergenza vanno riportati gli estremi del prov-
vedimento di autorizzazione. (R) Articolo 68 (R) Disposizioni per la conservazione degli archivi
3. Per ogni giornata di registrazione di emergenza è riportato sul re- 1. Il servizio per la gestione dei flussi documentali e degli archivi
gistro di emergenza il numero totale di operazioni registrate manual- elabora ed aggiorna il piano di conservazione degli archivi, integrato
mente. (R) con il sistema di classificazione, per la definizione dei criteri di orga-
4. La sequenza numerica utilizzata su un registro di emergenza, anche nizzazione dell’archivio, di selezione periodica e di conservazione
a seguito di successive interruzioni, deve comunque garantire l’iden-
permanente dei documenti, nel rispetto delle vigenti disposizioni
tificazione univoca dei documenti registrati nell’ambito del sistema
contenute in materia di tutela dei beni culturali e successive
documentario dell’area organizzativa omogenea. (R)
modificazioni ed integrazioni.
5. Le informazioni relative ai documenti protocollati in emergenza
sono inserite nel sistema informatico, utilizzando un’apposita fun- 2. Dei documenti prelevati dagli archivi deve essere tenuta traccia del
zione di recupero dei dati, senza ritardo al ripristino delle funziona- movimento effettuato e della richiesta di prelevamento.
lità del sistema. Durante la fase di ripristino, a ciascun documento 3. Si applicano in ogni caso, per l’archiviazione e la custodia dei
registrato in emergenza viene attribuito un numero di protocollo del documenti contenenti dati personali, le disposizioni di legge sulla
sistema informatico ordinario, che provvede a mantenere stabilmente tutela della riservatezza dei dati personali.
la correlazione con il numero utilizzato in emergenza.(R)
Articolo 69 (R) Archivi storici
Sezione IV 1. I documenti selezionati per la conservazione permanente sono tra-
SISTEMA DI GESTIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI sferiti contestualmente agli strumenti che ne garantiscono l’accesso,
negli Archivi di Stato competenti per territorio o nella separata sezio-
Articolo 64(R) Sistema di gestione dei flussi documentali ne di archivio secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni in
1. Le pubbliche amministrazioni provvedono in ordine alla gestione materia di tutela dei beni culturali.
dei procedimenti amministrativi mediante sistemi informativi
automatizzati, valutando i relativi progetti in termini di rapporto tra Sezione VI
costi e benefici, sulla base delle indicazioni fornite dall’Autorità per ATTUAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEI SISTEMI
l’informatica nella pubblica amministrazione.
2. I sistemi per la gestione dei flussi documentali che includono i Articolo 70 (R) Aggiornamenti del sistema
procedimenti amministrativi di cui al comma 1 è finalizzata al miglio- 1. Le pubbliche amministrazioni devono assicurare, per ogni aggior-
ramento dei servizi e al potenziamento dei supporti conoscitivi delle namento del sistema, il pieno recupero e la riutilizzazione delle infor-
amministrazioni secondo i criteri di economicità, di efficacia dell’azione mazioni acquisite con le versioni precedenti.
114 Appendice

CAPO V formazione dell’atto di nascita. (R)


CONTROLLI Articolo 75 (R) Decadenza dai benefici
1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 76, qualora dal con-
Articolo 71 (L-R) Modalità dei controlli trollo di cui all’articolo 71 emerga la non veridicità del contenuto
1. Le amministrazioni procedenti sono tenute ad effettuare idonei della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente
controlli, anche a campione, e in tutti i casi in cui sorgono fondati conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazio-
dubbi, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di cui agli arti- ne non veritiera.
coli 46 e 47. (R) Articolo 76 (L) Norme penali
2. I controlli riguardanti dichiarazioni sostitutive di certificazione 1. Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso
sono effettuati dall’amministrazione procedente con le modalità di nei casi previsti dal presente testo unico è punito ai sensi del codice
cui all’articolo 43 consultando direttamente gli archivi dell’ammini- penale e delle leggi speciali in materia.
strazione certificante ovvero richiedendo alla medesima, anche attra- 2. L’esibizione di un atto contenente dati non più rispondenti a verità
verso strumenti informatici o telematici, conferma scritta della corri- equivale ad uso di atto falso.
spondenza di quanto dichiarato con le risultanze dei registri da que- 3. Le dichiarazioni sostitutive rese ai sensi degli articoli 46 e 47 e le
sta custoditi. (R) dichiarazioni rese per conto delle persone indicate nell’articolo 4,
3. Qualora le dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47 presentino delle comma 2, sono considerate come fatte a pubblico ufficiale.
irregolarità o delle omissioni rilevabili d’ufficio, non costituenti fal- 4. Se i reati indicati nei commi 1, 2 e 3 sono commessi per ottenere la
sità, il funzionario competente a ricevere la documentazione dà noti- nomina ad un pubblico ufficio o l’autorizzazione all’esercizio di una
zia all’interessato di tale irregolarità. Questi è tenuto alla professione o arte, il giudice, nei casi più gravi, può applicare l’inter-
regolarizzazione o al completamento della dichiarazione; in mancan- dizione temporanea dai pubblici uffici o dalla professione e arte.
za il procedimento non ha seguito. (R)
4. Qualora il controllo riguardi dichiarazioni sostitutive presentate CAPO VII
DISPOSIZIONI FINALI
ai privati che vi consentono di cui all’articolo 2, l’amministrazione
competente per il rilascio della relativa certificazione, previa defini- Articolo 77 (L-R) Norme abrogate
zione di appositi accordi, è tenuta a fornire, su richiesta del soggetto 1. Dalla data di entrata in vigore del presente testo unico sono abro-
privato corredata dal consenso del dichiarante, conferma scritta, an- gati: la legge 4 gennaio 1968 n.15; l’articolo 2, comma 15, primo
che attraverso l’uso di strumenti informatici o telematici, della corri- periodo della legge 24 dicembre 1993 n.537; l’articolo 2 commi 3, 4,
spondenza di quanto dichiarato con le risultanze dei dati da essa 7, 9 e 10 e l’articolo 3 commi 1, 4, 5, e 11 come sostituito dall’articolo
custoditi. (L) 2, comma 10 della legge 16 giugno 1998, n. 191, della legge 15 mag-
gio 1997 n. 127; l’articolo 2, comma 11 della citata legge 16 giugno
Articolo 72(R) Responsabilità dei controlli 1998 n. 191; gli articoli 2 e 3 della legge 24 novembre 2000, n.340;
1. Ai fini dei controlli di cui all’articolo 71 le amministrazione certi- l’articolo 55, comma 3 della legge 21 novembre 2000, n.342. (L)
ficanti individuano e rendono note le misure organizzative adottate 2. Sono altresì abrogati: il D.P.R. 10 novembre 1997 n. 513; il D.P.R.
per l’efficiente, efficace e tempestiva esecuzione dei controlli medesi- 20 ottobre 1998 n. 403; il D.P.R. 20 ottobre 1998, n. 428; i commi 2
mi e le modalità per la loro esecuzione. (R) e 3 dell’articolo 37 del D.P.R. 30 maggio 1989, n. 223. (R)
2. La mancata risposta alle richieste di controllo entro trenta giorni
Articolo 78 (L-R) Norme che rimangono in vigore
costituisce violazione dei doveri d’ufficio. (R)
1. Dalla data di entrata in vigore del presente testo unico restano
comunque in vigore:
CAPO VI a) tutte le disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia
SANZIONI di trasmissione delle dichiarazioni fiscali e le disposizioni di cui al
decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109 concernenti la dichiarazio-
Articolo 73 (L) Assenza di responsabilità della pubblica ne sostitutiva unica per la determinazione dell’indicatore della situa-
amministrazione zione economica equivalente dei soggetti che richiedono prestazioni
1. Le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti, salvi i casi di sociali agevolate;
dolo o colpa grave, sono esenti da ogni responsabilità per gli atti b) l’articolo 16 della tabella, allegato B, annessa al D.P.R.26 ottobre
emanati, quando l’emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni 1972 n.642 in materia di imposta di bollo;
o di documenti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, c) gli articoli 18 e 30 della legge 7 agosto 1990 n. 241;
prodotti dall’interessato o da terzi. d ) l’articolo 2, comma 15, secondo periodo della legge 24 dicembre
1993 n.537;
Articolo 74 (L-R) Violazione dei doveri d’ufficio e) le disposizioni in materia di dati personali di cui alla legge 31
1. Costituisce violazione dei doveri d’ufficio la mancata accettazione dicembre 1996, n. 675 e ai decreti legislativi adottati in attuazione
delle dichiarazioni sostitutive di certificazione o di atto di notorietà delle leggi 31 dicembre 1996, n. 676 e 6 ottobre 1998, n. 344;
rese a norma delle disposizioni del presente testo unico. (L) f) fino alla loro sostituzione, i regolamenti ministeriali, le direttive e
2. Costituiscono altresì violazioni dei doveri d’ufficio: i decreti ministeriali a contenuto generale, nonché le regole tecniche
a) la richiesta di certificati o di atti di notorietà nei casi in cui, ai sensi già emanate alla data di entrata in vigore del presente testo unico;
dell’articolo 43, ci sia l’obbligo del dipendente di accettare la di- g) tutte le disposizioni legislative in materia di conservazione di beni
chiarazione sostitutiva; (R) b) il rifiuto da parte del dipendente addet- archivistici di cui al capo II del d.Lgs. 29 ottobre 1999, n. 490.
to di accettare l’attestazione di stati, qualità personali e fatti mediante 2. Per le forze di polizia, restano in vigore, con riferimento agli articoli
l’esibizione di un documento di riconoscimento; (R) c) la richiesta e 43, comma 4, 59 e 60, le particolari disposizioni di legge e di regola-
la produzione, da parte rispettivamente degli ufficiali di stato civile e mento concernenti i trattamenti di dati personali da parte delle forze
dei direttori sanitari, del certificato di assistenza al parto ai fini della dell’ordine, ai sensi dell’articolo 4 legge 31 dicembre 1996, n. 675.
Appendice 115

DECRETO LEGISLATIVO N. 165 DEL 30 MARZO 2001 (Estratto) giore rilevanza e i modi di conferimento della titolarita’ dei medesimi;
[in Gazzetta Ufficiale n. 106 del 9 maggio 2001- Supplemento determinano le dotazioni organiche complessive. Esse ispirano la loro
Ordinario n. 112 (Rettifica G.U. n. 241 del 16 ottobre 2001)] organizzazione ai seguenti criteri:
a) funzionalita’ rispetto ai compiti e ai programmi di attivita’, nel
“NORME GENERALI SULL’ORDINAMENTO perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicita’.
DEL LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE A tal fine, periodicamente e comunque all’atto della definizione dei
AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE” programmi operativi e dell’assegnazione delle risorse, si procede a
specifica verifica e ad eventuale revisione;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA b) ampia flessibilita’, garantendo adeguati margini alle determinazio-
Visti gli articoli 76 ed 87 della Costituzione. ni operative e gestionali da assumersi ai sensi dell’articolo 5, comma2;
Vista la legge 23 ottobre 1992, n. 421, ed in particolare l’articolo 2; c) collegamento delle attivita’ degli uffici, adeguandosi al dovere di
Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59; comunicazione interna ed esterna, ed interconnessione mediante si-
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive stemi informatici e statistici pubblici;
modificazioni ed integrazioni; d) garanzia dell’imparzialita’ e della trasparenza dell’azione ammini-
Visto l’articolo 1, comma 8, della legge 24 novembre 2000, n. 340; strativa, anche attraverso t’istituzione di apposite strutture per l’in-
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata formazione ai cittadini e attribuzione ad un unico ufficio, per ciascun
nella seduta del 7 febbraio 2001; procedimento, della responsabilita’ complessiva dello stesso;
Acquisito il parere dalla Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del e) armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con
decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, espresso in data 8 febbraio le esigenze dell’utenza e con gli orari delle amministrazioni pubbli-
2001; Acquisito il parere delle competenti Commissioni del Senato che dei Paesi dell’Unione europea.
della Repubblica e della Camera dei Deputati, rispettivamente in data 2. I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche
27 e 28 febbraio 2001; Viste le deliberazioni del Consiglio dei Mini- sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V
stri, adottate nelle sedute del 21 e 30 marzo 2001; Su proposta del del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nel-
Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro per la funzione l’impresa, fatte salve le diverse disposizioni contenute nel presente
pubblica; decreto. Eventuali disposizioni di legge, regolamento o statuto, che
EMANA introducano discipline dei rapporti di lavoro la cui applicabilita’ sia
il seguente decreto legislativo: limitata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, o a categorie
di essi, possono essere derogate da successivi contratti o accordi
collettivi e, per la parte derogata non sono ulteriormente applicabili,
Titolo I salvo che la legge disponga espressamente in senso contrario.
PRINCIPI GENERALI 3. I rapporti individuali di lavoro di cui al comma 2 sono regolati
contrattualmente. I contratti collettivi sono stipulati secondo i criteri
Articolo 1 Finalita’ ed ambito di applicazione e le modalita’ previste nel titolo III del presente decreto; i contratti
(Art. 1 del d.lgs n. 29 del 1993, come modificato dall’art. 1 del individuali devono conformarsi ai principi di cui all’articolo 45,
d.lgs n. 80 del 1998) comma 2. L’attribuzione di trattamenti economici puo’ avvenire
1. Le disposizioni del presente decreto disciplinano l’organizzazio- esclusivamente mediante contratti collettivi o, alle condizioni previste,
ne degli uffici e i rapporti di lavoro e di impiego alle dipendenze delle mediante contratti individuali. Le disposizioni di legge, regolamenti o
amministrazioni pubbliche, tenuto conto delle autonomie locali e di atti amministrativi che attribuiscono incrementi retributivi non previsti
quelle delle regioni e delle province autonome, nel rispetto dell’arti- da contratti cessano di avere efficacia a far data dall’entrata in vigore dal
colo 97, comma primo, della Costituzione, al fine di: relativo rinnovo contrattuale. I trattamenti economici piu’ favorevoli in
a) accrescere l’efficienza delle amministrazioni in relazione a quella godimento sono riassorbiti con le modalita’ e nelle misure previste dai
dei corrispondenti uffici e servizi dei Paesi dell’Unione europea, anche contratti collettivi e i risparmi di spesa che ne conseguono incrementano
mediante il coordinato sviluppo di sistemi informativi pubblici; le risorse disponibili per la contrattazione collettiva.
b) razionalizzare il costo del lavoro pubblico, contenendo la spesa
complessiva per il personale, diretta e indiretta, entro i vincoli di Articolo 3 Personale in regime di diritto pubblico
finanza pubblica; (Art. 2, commi 4 e 5 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituiti dall’art.
c) realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane nelle pub- 2 del d.lgs n. 546 del 1993 e successivamente modificati dall’art. 2,
bliche amministrazioni, curando la formazione e lo sviluppo profes- comma 2 del d.lgs n. 80 del 1998)
sionale dei dipendenti, garantendo pari opportunita’ alle lavoratrici
ed ai lavoratori e applicando condizioni uniformi rispetto a quelle del 1. In deroga all’articolo 2, commi 2 e 3, rimangono disciplinati dai
lavoro privato. rispettivi ordinamenti: i magistrati ordinari, amministrativi e conta-
2. Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazio- bili, gli avvocati e procuratori dello Stato, il personale militare e delle
ni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado Forze di polizia di Stato, il personale della carriera diplomatica e della
e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad carriera prefettizia nonche’ i dipendenti degli enti che svolgono la
ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le loro attivita’ nelle materie contemplate dall’articolo 1 del decreto
Comunita’ montane. e loro consorzi e associazioni, le istituzioni uni- legislativo del Capo provvisorio dello Stato 17 luglio 1947, n.691,
versitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, e dalle leggi 4 giugno 1985, n.281, e successive modificazioni ed
industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti integrazioni, e 10 ottobre 1990, n.287.
pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministra- 2. Il rapporto di impiego dei professori e dei, ricercatori universitari
zioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale. resta disciplinato dalle disposizioni rispettivamente vigenti, in atte-
3. Le disposizioni del presente decreto costituiscono principi fonda- sa della specifica disciplina che la regoli in modo organico ed in
mentali ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione. Le Regioni a conformita’ ai principi della autonomia universitaria di cui all’arti-
statuto ordinario si attengono ad esse tenendo conto delle peculiarita’ colo 33 della Costituzione ed agli articoli 6 e seguenti della legge 9
dei rispettivi ordinamenti. I principi desumibili dall’articolo 2 della maggio 1989, n.168, e successive modificazioni ed integrazioni, te-
legge 23 ottobre 1992, n. 421, e successive modificazioni, e dall’ar- nuto conto dei principi di cui all’articolo 2, comma 1, della legge 23
ticolo 11, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive ottobre 1992. n.421.
modificazioni ed integrazioni, costituiscono altresi’, per le Regioni
a statuto speciale e per le province autonome di Trento e di Bolzano, Articolo 4 Indirizzo politico-amministrativo.
norme fondamentali di riforma economico-sociale della Repubblica. Funzioni e responsabilita’
(Art. 3 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito prima dall’art. 2 del
Articolo 2 Fonti d.lgs n. 470 del 1993 poi dall’art. 3 del d.lgs n. 80 del 1998 e succes-
(Art. 2, commi da 1 a 3 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituiti prima sivamente modificato dall’art. 1 del d.lgs n. 387 del 1998)
dall’art. 2 del d.lgs n. 546 del 1993 e poi dall’art. 2 del d.lgs n. 80 del 1. Gli organi di governo esercitano le funzioni di indirizzo politico-
1998) amministrativo, definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare ed
1. Le amministrazioni pubbliche definiscono, secondo principi gene- adottando gli altri atti rientranti nello svolgimento ditali funzioni, e
rali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, median- verificano la rispondenza dei risultati dell’attivita’ amministrativa e
te atti organizzativi secondo i rispettivi ordinamenti, le linee fonda- della gestione agli indirizzi impartiti. Ad essi spettano, in particola-
mentali di organizzazione degli uffici; individuano gli uffici di mag- re:
116 Appendice

a) le decisioni in materia di atti normativi e l’adozione dei relativi atti provate dall’organo di vertice delle amministrazioni in coerenza con
di indirizzo interpretativo ed applicativo; la programmazione triennale del fabbisogno di personale di cui all’ar-
b) la definizione di obiettivi, priorita’, piani, programmi e direttive ticolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive
generali per l’azione amministrativa e per la gestione; modificazioni ed integrazioni, e con gli strumenti di programmazione
c) la individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-fi- economico - finanziaria pluriennale. Per le amministrazioni dello Sta-
nanziarie da destinare alle diverse finalita’ e la loro ripartizione tra gli to, la programmazione triennale del fabbisogno di personale e’ deli-
uffici di livello dirigenziale generale; berata dal Consiglio dei ministri e le variazioni delle dotazioni orga-
d) la definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a niche sono determinate ai sensi dell’articolo 17, comma 4-bis, della
terzi e di determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di legge 23 agosto 1988, n. 400.
terzi; 5. Per la Presidenza del Consiglio dei ministri, per il Ministero degli
e) le nomine, designazioni ed atti analoghi ad essi attribuiti da speci- affari esteri, nonche’ per le amministrazioni che esercitano competen-
fiche disposizioni; ze istituzionali in materia di difesa e sicurezza dello Stato, di polizia
f) le richieste di pareri alle autorita’ amministrative indipendenti ed al e di giustizia, sono fatte salve le particolari disposizioni dettate dalle
Consiglio di Stato; normative di settore. L’articolo 5, comma 3, del decreto legislativo 30
g) gli altri atti indicati dal presente decreto. dicembre 1992, n. 503, relativamente al personale appartenente alle
2. Ai dirigenti spetta l’adozione degli atti e provvedimenti ammini- Forze di polizia ad ordinamento civile, si interpreta nel senso che al
strativi, compresi tutti gli atti che impegnano l’amministrazione ver- predetto personale non si applica l’articolo 16 dello stesso decreto.
so l’esterno, nonche’ la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa Restano salve le disposizioni vigenti per la determinazione delle do-
mediante autonomi poteri di spesa di organizzazione delle risorse tazioni organiche del personale degli istituti e scuole di ogni ordine
umane, strumentali e di controllo. Essi sono responsabili in via esclu- e grado e delle istituzioni educative. Le attribuzioni del Ministero
siva dell’attivita’ amministrativa, della gestione e dei relativi risul- dell’universita’ e della ricerca scientifica e tecnologica, relative a
tati. tutto il personale tecnico e amministrativo universitario, ivi compresi
3. Le attribuzioni dei dirigenti indicate dal comma 2 possono essere i dirigenti, sono devolute all’universita’ di appartenenza. Parimenti
derogate soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni sono attribuite agli osservatori astronomici, astrofisici e vesuviano
legislative. tutte le attribuzioni del Ministero dell’universita’ e della ricerca scien-
4. Le amministrazioni pubbliche i cui organi di vertice non siano tifica e tecnologica in materia di personale, ad eccezione di quelle
direttamente o indirettamente espressione di rappresentanza politica, relative al reclutamento del personale di ricerca.
adeguano i propri ordinamenti al principio della distinzione tra indi- 6. Le amministrazioni pubbliche che non provvedono agli adempimenti
rizzo e controllo, da un lato, e attuazione e gestione dall’altro. di cui al presente articolo non possono assumere nuovo personale,
compreso quello appartenente alle categorie protette.
Articolo 5 Potere di organizzazione
(Art.4 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito prima dall’art. 3 del Articolo 7 Gestione delle risorse umane
d.lgs n. 546 del 1993, successivamente modificato dall’art. 9 del d.lgs (Art.7 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito prima dall’art. 5 del
n. 396 del 1997, e nuovamente sostituito dall’art. 4 del d.lgs n. 80 del d.lgs n. 546 del 1993 e poi modificato dall’art. 3 del d.lgs n. 387 del
1998) 1998)
1. Le amministrazioni pubbliche assumono ogni determinazione 1. Le amministrazioni pubbliche garantiscono parita’ e pari
organizzativa al fine di assicurare l’attuazione dei principi di cui al- opportunita’ tra uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il tratta-
l’articolo 2, comma 1, e la rispondenza al pubblico interesse dell’azio- mento sul lavoro.
ne amministrativa. 2. Le amministrazioni pubbliche garantiscono la liberta’ di insegna-
2. Nell’ambito delle leggi e degli atti organizzativi di cui all’articolo mento e l’autonomia professionale nello svolgimento dell’attivita’
2, comma 1, le determinazioni per l’organizzazione degli uffici e le didattica, scientifica e di ricerca.
misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro sono assunte dagli 3. Le amministrazioni pubbliche individuano criteri certi di’ priorita’
organi preposti alla gestione con la capacita’ e i poteri del privato nell’impiego flessibile del personale, purche’ compatibile con l’or-
datore di lavoro. ganizzazione degli uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti in situa-
3. Gli organismi di controllo interno verificano periodicamente la zioni di svantaggio personale, sociale e familiare e dei dipendenti
rispondenza delle determinazioni organizzative ai principi indicati impegnati in attivita’ di volontariato ai sensi della legge 11 agosto
all’articolo 2, comma 1, anche al fine di propone l’adozione di even- 1991, n. 266.
tuali interventi correttivi e di fornire elementi per l’adozione delle 4. Le amministrazioni pubbliche curano la formazione e l’aggiorna-
misure previste nei confronti dei responsabili della gestione. mento del personale, ivi compreso quello con qualifiche dirigenziali,
garantendo altresi’ l’adeguamento dei programmi formativi. al fine di
Articolo 6 Organizzazione e disciplina degli uffici contribuire allo sviluppo della cultura di genere della pubblica ammi-
e dotazioni organiche nistrazione.
(Art. 6 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito prima dall’art. 4 del 5. Le amministrazioni pubbliche non possono erogare trattamenti eco-
d.lgs n. 546 del 1993 e poi dall’art. 5 del d.lgs n. 80 del 1998 e suc- nomici accessori che non corrispondano alle prestazioni effettivamen-
cessivamente modificato dall’art. 2 del d.lgs n. 387 del 1998) te rese.
1. Nelle amministrazioni pubbliche l’organizzazione e la disciplina 6. Per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio,
degli uffici, nonche’ la consistenza e la variazione delle dotazioni le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individua-
organiche sono determinate in funzione delle finalita’ indicate all’ar- li ad esperti di provata competenza, determinando preventivamente
ticolo 1, comma 1, previa verifica degli effettivi fabbisogni e previa durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione.
consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sen-
si dell’articolo 9. Le amministrazioni pubbliche curano l’ottimale Articolo 8 Costo del lavoro, risorse finanziarie e controlli
distribuzione delle risorse umane attraverso la coordinata attuazione (Art. 9 del d.lgs n. 29 del 1993)
dei processi di mobilita’ e di reclutamento del personale. 1. Le amministrazioni pubbliche adottano tutte le misure affinche’ la
2. Per le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autono- spesa per il proprio personale sia evidente, certa e prevedibile nella
mo, si applica l’articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, evoluzione. Le risorse finanziarie destinate a tale spesa sono determi-
n. 400. La distribuzione del personale dei diversi livelli o qualifiche nate in base alle compatibilita’ economico-finanziarie definite nei
previsti dalla dotazione organica puo’ essere modificata con decreto documenti di programmazione e di bilancio.
del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro 2. L’incremento del costo del lavoro negli enti pubblici economici e
competente di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della nelle aziende pubbliche che producono servizi di pubblica utilita’,
programmazione economica, ove comporti riduzioni di spesa o co- nonche’ negli enti di cui all’articolo 70, comma 4, e’ soggetto a limiti
munque non incrementi la spesa complessiva riferita al personale effet- compatibili con gli obiettivi e i vincoli di finanza pubblica.
tivamente in servizio aI 31 dicembre dell’anno precedente.
3. Per la ridefinizione degli uffici e delle dotazioni organiche si pro- Articolo 9 Partecipazione sindacale
cede periodicamente e comunque a scadenza triennale, nonche’ ove (Art. l0 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito dall’art. 6 del d.lgs
risulti necessario a seguito di riordino, fusione, trasformazione o tra- n. 80 del 1998)
sferimento di funzioni. Ogni amministrazione procede adottando gli 1. I contratti collettivi nazionali disciplinano i rapporti sindacali e
atti previsti dal proprio ordinamento. gli istituti della partecipazione anche con riferimento agli atti interni
4. Le variazioni delle dotazioni organiche gia’ determinate sono ap- di’ organizzazione aventi riflessi sul rapporto di lavoro.
Appendice 117

TITOLO II 1. Le amministrazioni pubbliche provvedono, nell’ambito dei rispet-


ORGANIZZAZIONE tivi ordinamenti, ad organizzare la gestione del contenzioso del lavo-
ro, anche creando appositi uffici, in modo da assicurare l’efficace svol-
Capo I gimento di tutte le attivita’ stragiudiziali e giudiziali inerenti alle
Relazioni con il pubblico controversie. Piu’ amministrazioni omogenee o affini possono istitu-
ire, mediante convenzione che ne regoli le modalita’ di costituzione
Articolo 10 Trasparenza delle amministrazioni pubbliche e di funzionamento, un unico ufficio per la gestione di tutto o parte del
(Art. 11 del d.lgs n. 29 del 1993, come modificato dall’art. 43, comma contenzioso comune.
9 del d.lgs n. 80 del 1998) Capo II
1. L’organismo di cui all’articolo 2, comma 1, lettera mm), della legge Dirigenza
23 ottobre 1992, n. 421, ai fini della trasparenza e rapidita’ del proce-
dimento, definisce, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera c), i mo- Sezione I
delli e sistemi informativi utili alla interconnessione tra le ammini- Qualifiche, uffici dirigenziali ed attribuzioni
strazioni pubbliche.
2. La Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della fun- Articolo 13 Amministrazioni destinatarie
zione pubblica ed i comitati metropolitani di cui all’articolo 18 del (Art. 13 del d.lgs n. 29 del 1993,come sostituito prima dall’art. 3 del
decreto-legge 24 novembre 1990, n. 344, convertito, con modificazioni, d.lgs n. 470 del 1993 e poi dall’art. 8 del d.lgs n. 80 del 1998)
dalla legge 23 gennaio 1991, n. 21, promuovono, utilizzando il per- 1. Le disposizioni del presente capo si applicano alle amministrazio-
sonale degli uffici di cui all’articolo 11, la costituzione di servizi di ni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo.
accesso polifunzionale alle amministrazioni pubbliche nell’ambito
dei progetti finalizzati di cui all’articolo 26 della legge 11 marzo Articolo 14 Indirizzo politico-amministrativo
1988, n. 67, e successive modificazioni ed integrazioni. (Art. 14 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito prima dall’art. 8 del
d.lgs n. 546 del 1993 e poi dall’art. 9 del d.lgs n. 80 del 1998)
Articolo 11 Ufficio relazioni con il pubblico 1. Il Ministro esercita le funzioni di cui all’articolo 4, comma 1. A tal
(Art. 12, commi da 1 a 5-ter del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituiti fine periodicamente, e comunque ogni anno entro dieci giorni dalla
dall’art.7 del d.lgs n. 546 del 1993 e successivamente modificati pubblicazione della legge di bilancio, anche sulla base delle propo-
dall’art. 3 del decreto legge n. 163 del 1995, convertito con ste dei dirigenti di cui all’articolo 16:
modificazioni dalla legge n. 273 del 1995) a) definisce obiettivi, priorita’, piani e programmi da attuare ed emana
1. Le amministrazioni pubbliche, al fine di garantire la piena attuazio- le conseguenti direttive generali per l’attivita’ amministrativa e per
ne della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed la gestione;
integrazioni, individuano, nell’ambito della propria struttura uffici b) effettua, ai fini’ dell’adempimento dei compiti definiti ai sensi della
per le relazioni con il pubblico. lettera a), l’assegnazione ai dirigenti preposti ai centri di
2. Gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono, anche me- responsabilita’ delle rispettive amministrazioni delle risorse di cui
diante l’utilizzo di tecnologie informatiche: all’articolo 4, comma 1, lettera c), del presente decreto, ivi comprese
a) al servizio all’utenza per i diritti di partecipazione di cui al capo III quelle di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n.
della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed 279, e successive modificazioni ed integrazioni, ad esclusione delle
integrazioni; risorse necessarie per il funzionamento degli uffici di cui al comma 2;
b) all’informazione all’utenza relativa agli atti e allo stato dei proce- provvede alle variazioni delle assegnazioni con le modalita’ previste
dimenti; dal medesimo decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, tenendo
c) alla ricerca ed analisi finalizzate alla formulazione di proposte alla altresi’ conto dei procedimenti e subprocedimenti attribuiti ed adotta
propria amministrazione sugli aspetti organizzativi e logistici del gli altri provvedimenti ivi previsti.
rapporto con l’utenza. 2. Per l’esercizio delle funzioni di cui al comma 1 il Ministro si avvale
3. Agli uffici per le relazioni con il pubblico viene assegnato, nell’ambito di uffici di diretta collaborazione, aventi esclusive competenze di sup-
delle attuali dotazioni organiche delle singole amministrazioni, persona- porto e di raccordo con l’amministrazione, istituiti e disciplinati con
le con idonea qualificazione e con elevata capacita’ di avere contatti con regolamento adottato ai sensi dell’articolo 17, comma 4-bis, della
il pubblico, eventualmente assicurato da apposita formazione. legge 23 agosto 1988, n. 400. A tali uffici sono assegnati, nei limiti
4. Al fine di assicurare la conoscenza di normative, servizi e strutture, stabiliti dallo stesso regolamento: dipendenti pubblici anche in po-
le amministrazioni pubbliche programmano ed attuano iniziative di sizione di aspettativa, fuori ruolo o comando; collaboratori assunti
comunicazione di pubblica utilita’; in particolare, le amministrazioni con contratti a tempo determinato disciplinati dalle norme di diritto
dello Stato, per l’attuazione delle iniziative individuate nell’ambito privato; esperti e consulenti per particolari professionalita’ e
delle proprie competenze, si avvalgono del Dipartimento per l’infor- specializzazioni con incarichi di collaborazione coordinata e conti-
mazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri quale nuativa. Per i dipendenti pubblici si applica la disposizione di cui
struttura centrale di servizio, secondo un piano annuale di coordina- all’articolo 17, comma 14, della legge 15 maggio 1997, n. 127. Con lo
mento del fabbisogno di prodotti e servizi, da sottopone all’approva- stesso regolamento si provvede al riordino delle segreterie particola-
zione del Presidente del Consiglio dei ministri. ri dei Sottosegretari di Stato. Con decreto adottato dall’autorita’ di
5. Per le comunicazioni previste dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, e governo competente, di concerto con il Ministro del tesoro, del bilan-
successive modificazioni ed integrazioni, non si applicano le norme cio e della programmazione economica, e’ determinato, in attuazione
vigenti che dispongono la tassa a carico del destinatario. dell’articolo 12, comma 1, lettera n) della legge 15 marzo 1997, n. 59,
6. Il responsabile dell’ufficio per le relazioni con il pubblico e il per- senza aggravi di spesa e, per il personale disciplinato dai contratti
sonale da lui indicato possono promuovere iniziative volte, anche collettivi nazionali di lavoro, fino ad una specifica disciplina contrat-
con il supporto delle procedure informatiche, al miglioramento dei tuale, il trattamento economico accessorio, da corrispondere mensil-
servizi per il pubblico, alla semplificazione e all’accelerazione delle mente, a fronte delle responsabilita’, degli obblighi di reperibilita’ e
procedure e all’incremento delle modalita’ di accesso informale alle di disponibilita’ ad orari disagevoli, ai dipendenti assegnati agli
informazioni in possesso dell’amministrazione e ai documenti ammi- uffici dei Ministri e dei Sottosegretari di Stato. Tale trattamento, con-
nistrativi. sistente in un unico emolumento, e’ sostitutivo dei compensi per il
7. L’organo di vertice della gestione dell’amministrazione o dell’en- lavoro straordinario, per la produttivita’ collettiva e per la qualita’
te verifica l’efficacia dell’applicazione delle iniziative di cui al comma della prestazione individuale. Con effetto dall’entrata in vigore del
6, ai fini dell’inserimento della verifica positiva nel fascicolo perso- regolamento di cui al presente comma sono abrogate le norme del regio
nale del dipendente. Tale riconoscimento costituisce titolo autono- decreto legge 10 luglio 1924, n. 1100, e successive modificazioni ed
mamente valutabile in concorsi pubblici e nella progressione di’ car- integrazioni, ed ogni altra norma riguardante la costituzione e la di-
riera del dipendente. Gli organi di vertice trasmettono le iniziative sciplina dei gabinetti dei Ministri e delle segreterie particolari dei
riconosciute ai sensi del presente comma al Dipartimento della fun- Ministri e dei Sottosegretari di Stato.
zione pubblica, ai fini di un’adeguata pubblicizzazione delle stesse. 3. Il Ministro non puo’ revocare, riformare, riservare o avocare a se’ o
Il Dipartimento annualmente individua le forme di pubblicazione. altrimenti adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
In caso di inerzia o ritardo il Ministro puo’ fissare un termine peren-
Articolo 12 Uffici per la gestione del contenzioso del lavoro torio entro il quale il dirigente deve adottare gli atti o i provvedimen-
(Art. 12-bis del d.lgs n. 29 del 1999, aggiunto dall’art. 7 del d.lgs n. ti. Qualora l’inerzia permanga, o in caso di grave inosservanza delle
80 del 1998) direttive generali da parte del dirigente competente, che determinino
118 Appendice

pregiudizio per l’interesse pubblico, il Ministro puo’ nominare, sal- direttive dell’organo di direzione politica, sempreche’ tali rapporti
vi i casi di urgenza previa contestazione, un commissario ad acta, dando non siano espressamente affidati ad apposito ufficio o organo.
comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri del relativo 2. I dirigenti di uffici dirigenziali generali riferiscono al Ministro
provvedimento. Resta salvo quanto previsto dall’articolo 2, comma sull’attivita’ da essi svolta correntemente e in tutti i casi in cui il
3, lett. p) della legge 23 agosto 1988, n. 400. Resta altresi’ salvo Ministro lo richieda o lo ritenga opportuno.
quanto previsto dalL’articolo 6 del testo unico delle leggi di pubbli- 3. L’esercizio dei compiti e dei poteri di cui al comma 1 puo’ essere
ca sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e conferito anche a dirigenti preposti a strutture organizzative comuni
successive modificazioni ed integrazioni, e dall’articolo 10 del rela- a piu’ amministrazioni pubbliche, ovvero alla attuazione di partico-
tivo regolamento emanato con regio decreto 6 maggio 1940, n. 635. lari programmi, progetti e gestioni.
Resta salvo il potere di annullamento ministeriale per motivi di 4. Gli atti e i provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice
legittimita’. dell’amministrazione e dai dirigenti di uffici dirigenziali generali di
cui al presente articolo non sono suscettibili di ricorso gerarchico.
Articolo 15 Dirigenti 5. Gli ordinamenti delle amministrazioni pubbliche al cui vertice e’
(Art. 15 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito dall’art. 4 del d.lgs preposto un segretario generale, capo dipartimento o altro dirigente
n. 470 del 1993 e successivamente modificato dall’art. 10 del d.lgs. n. comunque denominato, con funzione di coordinamento di uffici diri-
80 del 1998; Art. 27 del d.lgs n. 29 del 1993, commi 1 e 3, come sosti- genziali di livello generale, ne definiscono i compiti ed i poteri.
tuiti dall’art. 7 del d.lgs n. 470 del 1993)
1. Nelle amministrazioni pubbliche di cui al presente capo, la dirigen- Articolo 17 Funzioni dei dirigenti
za e’ articolata nelle due fasce del molo unico di cui all’articolo 23. (Art. 17 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito prima dall’art. 10 del
Restano salve le particolari disposizioni concernenti le carriere di- d.lgs n. 546 del 1993 e poi dall’art. 12 del d.lgs n. 80 del 1998)
plomatica e prefettizia e le carriere delle Forze di polizia e delle Forze 1. I dirigenti, nell’ambito di quanto stabilito dall’articolo 4, eserci-
armate. Per le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento au- tano, fra gli altri, i seguenti compiti e poteri:
tonomo, e’ fatto salvo quanto previsto dall’articolo 6. a) formulano proposte ed esprimono pareri ai dirigenti degli uffici
2. Nelle istituzioni e negli enti di ricerca e sperimentazione, nonche’ dirigenziali generali;
negli altri istituti pubblici di cui al sesto comma dell’articolo 33 b) curano l’attuazione dei progetti e delle gestioni ad essi assegnati
della Costituzione, le attribuzioni della dirigenza amministrativa non dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, adottando i relativi atti
si estendono alla gestione della ricerca e dell’insegnamento. e provvedimenti amministrativi ed esercitando i poteri di spesa e di
3. In ciascuna struttura organizzativa non affidata alla direzione del acquisizione delle entrate;
dirigente generale, il dirigente preposto all’ufficio di piu’ elevato c) svolgono tutti gli altri compiti ad essi delegati dai dirigenti degli
livello e’ sovraordinato al dirigente preposto ad ufficio di livello uffici dirigenziali generali;
inferiore. d) dirigono, coordinano e controllano l’attivita’ degli uffici che da
4. Per le regioni, il dirigente cui sono conferite funzioni di coordina- essi dipendono e dei responsabili dei procedimenti amministrativi,
mento e’ sovraordinato, limitatamente alla durata dell’incarico, al anche con poteri sostitutivi in caso di inerzia;
restante personale dirigenziale. e) provvedono alla gestione del personale e delle risorse finanziarie
5. Per il Consiglio di Stato e per i tribunali amministrativi regionali, e strumentali assegnate ai propri uffici.
per la Corte dei conti e per l’Avvocatura generale dello Stato, le
attribuzioni che il presente decreto demanda agli organi di Governo Articolo 18 Criteri di rilevazione e analisi dei costi e dei
sono di competenza rispettivamente, del Presidente del Consiglio di rendimenti
Stato, del Presidente della Corte dei conti e dell’Avvocato generale (Art. 18 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito dall’art. 5 del d.lgs
dello Stato; le attribuzioni che il presente decreto demanda ai dirigen- n. 470 del 1993)
ti preposti ad uffici dirigenziali di livello generate sono di competen- 1. Sulla base delle indicazioni di cui all’articolo 59 del presente de-
za dei segretari generali dei predetti istituti. creto, i dirigenti preposti ad uffici dirigenziali di livello generale
adottano misure organizzative idonee a consentire la rilevazione e
Articolo 16 Funzioni dei dirigenti di uffici dirigenziali generali l’analisi dei costi e dei rendimenti dell’attivita’ amministrativa, del-
(Art. 16 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito prima dall’art. 9 del la gestione e delle decisioni organizzative.
d.lgs n. 546 del 1993 e poi dall’art. 11 del d.lgs n. 80 del 1998 e 2. Il Dipartimento della funzione pubblica puo’ chiedere all’Istituto
successivamente modificato dall’art. 4 del d.lgs n. 387 del 1998) nazionale di statistica - ISTAT - l’elaborazione di norme tecniche e
1. I dirigenti di uffici dirigenziali generali, comunque denominati, criteri per le rilevazioni ed analisi di cui al comma 1 e, all’Autorita’
nell’ambito di quanto stabilito dall’articolo 4 esercitano, fra gli altri, per l’informatica nella pubblica amministrazione - AIPA, l’elabora-
i seguenti compiti e poteri: zione di procedure informatiche standardizzate allo scopo di
a) formulano proposte ed esprimono pareri al Ministro, nelle materie evidenziare gli scostamenti dei costi e dei rendimenti rispetto a valori
di sua competenza; medi e standards.
b) curano l’attuazione dei piani, programmi e direttive generali defi-
nite dal Ministro e attribuiscono ai dirigenti gli incarichi e la Articolo 19 Incarichi di funzioni dirigenziali
responsabilita’ di specifici progetti e gestioni; definiscono gli obiet- (Art. 19 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito prima dall’art. 11 del
tivi che i dirigenti devono perseguire e attribuiscono le conseguenti d.lgs n. 546 del 1993 e poi dall’art. 13 del d.lgs n. 80 del 1998 e
risorse umane, finanziarie e materiali; successivamente modificato dall’art. 5 del d.lgs n. 387 del 1998)
c) adottano gli atti relativi all’organizzazione degli uffici di livello 1. Per il conferimento di ciascun incarico di funzione dirigenziale e
dirigenziale non generale; per il passaggio ad incarichi di funzioni dirigenziali diverse, si tiene
d) adottano gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercitano i conto della natura e delle caratteristiche dei programmi da realizzare,
poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella delle attitudini e della capacita’ professionale del singolo dirigente,
competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti; anche in relazione ai risultati conseguiti in precedenza, applicando di
e) dirigono, coordinano e controllano l’attivita’ dei dirigenti e dei norma il criterio della rotazione degli incarichi. Al conferimento degli
responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sosti- incarichi e al passaggio ad incarichi diversi non si applica l’articolo
tutivo in caso di inerzia, e propongono l’adozione, nei confronti dei 2103 del codice civile.
dirigenti, delle misure previste dall’articolo 21; 2. Tutti gli incarichi di direzione degli uffici delle amministrazioni
f) promuovono e resistono alle liti ed hanno il potere di conciliare e dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, sono conferiti a tempo
di transigere, fermo restando quanto disposto dall’articolo 12, comma determinato, secondo le disposizioni del presente articolo. Gli inca-
1, della legge 3 aprile 1979, n.103; richi hanno durata non inferiore a due anni e non superiore a sette
g) richiedono direttamente pareri agli organi consultivi dell’ammini- anni, con facolta’ di rinnovo. Sono definiti contrattualmente, per cia-
strazione e rispondono ai rilievi degli organi di controllo sugli atti scun incarico, l’oggetto, gli obiettivi da conseguire, la durata del-
di competenza; l’incarico, salvi i casi di revoca di cui all’articolo 21. nonche’ il
h) svolgono le attivita’ di organizzazione e gestione del personale e corrispondente trattamento economico. Quest’ultimo e’ regolato ai
di gestione dei rapporti sindacali e di lavoro; sensi dell’articolo 24 ed ha carattere onnicomprensivo.
i) decidono sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti 3. Gli incarichi di Segretario generale di ministeri, gli incarichi di
amministrativi non definitivi dei dirigenti; direzione di strutture articolate al loro interno in uffici dirigenziali
l) curano i rapporti con gli uffici dell’Unione europea e degli organi- generali e quelli di livello equivalente sono conferiti con decreto del
smi internazionali nelle materie di competenza secondo le specifiche Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei
Appendice 119

ministri, su proposta del Ministro competente, a dirigenti della prima legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni ed
fascia del ruolo unico di cui all’articolo 23 o, con contratto a tempo integrazioni, ovvero, fino alla data di entrata in vigore di tale decreto,
determinato, a persone in possesso delle specifiche qualita’ profes- con provvedimenti dei singoli ministeri interessati.
sionali richieste dal comma 6.
4. Gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale gene- Articolo 21 Responsabilita’ dirigenziale
rale sono conferiti con decreto del Presidente del Consiglio dei mini- (Art. 21, commi 1, 2 e 5 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituiti prima
stri, su proposta del Ministro competente, a dirigenti della prima fa- dall’art. 12 del d.lgs n. 546 del 1993 e poi dall’art. 14 del d.lgs n. 80
scia del ruolo unico di cui all’articolo 23 o, in misura non superiore del 1998 e successivamente modificati dall’art. 7 del d.lgs n. 387 del
ad un terzo, a dirigenti del medesimo ruolo unico ovvero, con contrat- 1998)
to a tempo determinato, a persone in possesso delle specifiche qualita’ 1. I risultati negativi dell’attivita’ amministrativa e della gestione o
professionali richieste dal comma 6. il mancato raggiungimento degli obiettivi, valutati con i sistemi e le
5. Gli incarichi di direzione degli uffici di livello dirigenziale sono garanzie determinati con i decreti legislativi di cui all’articolo 17
conferiti, dal dirigente dell’ufficio di livello dirigenziale generale, ai della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni ed
dirigenti assegnati al suo ufficio ai sensi dell’articolo 4, comma 1, integrazioni, comportano per il dirigente interessato la revoca del-
lettera c). l’incarico, adottata con le procedure previste dall’articolo 19, e la
6. Gli incarichi di cui ai commi precedenti possono essere conferiti destinazione ad altro incarico, anche tra quelli di cui all’articolo 19,
con contratto a tempo determinato, e con le medesime procedure, entro comma 10, presso la medesima amministrazione ovvero presso altra
il limite del 5 per cento dei dirigenti appartenenti alla prima fascia del amministrazione che vi abbia interesse.
ruolo unico e del 5 per cento di quelli appartenenti alla seconda fascia, 2. Nel caso di grave inosservanza delle direttive impartite dall’orga-
a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, no competente o di ripetuta valutazione negativa, ai sensi del comma
che abbiano svolto attivita’ in organismi ed enti pubblici o privati o 1, il dirigente, previa contestazione e contraddittorio, puo’ essere
aziende pubbliche e private con esperienza acquisita per almeno un escluso dal conferimento di ulteriori incarichi di livello dirigenziale
quinquennio in funzioni dirigenziali o che abbiano conseguito una corrispondente a quello revocato, per un periodo non inferiore a due
particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica anni. Nei casi di maggiore gravita’, l’amministrazione puo’ recedere
desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pub- dal rapporto di lavoro, secondo le disposizioni del codice civile e dei
blicazioni scientifiche o da concrete esperienze di lavoro, o prove- contratti collettivi.
nienti dai settori della ricerca, della docenza universitaria, delle ma- 3. Restano ferme le disposizioni vigenti per il personale delle quali-
gistrature e dei moli degli avvocati e procuratori dello Stato. Il tratta- fiche dirigenziali delle Forze di polizia, delle carriere diplomatica e
mento economico puo’ essere integrato da una indennita’ commisurata prefettizia e delle Forze armate.
alla specifica qualificazione professionale, tenendo conto della
temporaneita’ del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle Articolo 22 Comitato dei garanti
specifiche competenze professionali. Per il periodo di durata del con- (Art. 21, comma 3 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito dall’art. 14
tratto, i dipendenti di pubbliche amministrazioni sono collocati in del d.lgs n. 80 del 1998)
aspettativa senza assegni, con riconoscimento dell’anzianita’ di ser- 1. I provvedimenti di cui all’articolo 21, comma 2, sono adottati previo
vizio. conforme parere di un comitato di garanti, i cui componenti sono no-
7. Gli incarichi di direzione degli uffici dirigenziali di cui ai commi minati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Il comi-
precedenti sono revocati nelle ipotesi di responsabilita’ dirigenziale tato e’ presieduto da un magistrato della Corte dei conti, con espe-
per inosservanza delle direttive generali e per i risultati negativi rienza nel controllo di gestione, designato dal Presidente della Corte
dell’attivita’ amministrativa e della gestione, disciplinate dall’arti- dei conti; di esso fanno parte un dirigente della prima fascia del ruolo
colo 21, ovvero nel caso di risoluzione consensuale del contratto unico di cui all’articolo 23, eletto dai dirigenti del medesimo ruolo
individuale di cui all’articolo 24, comma 2. con le modalita’ stabilite dal regolamento di cui al comma 3 del mede-
8. Gli incarichi di direzione degli uffici dirigenziali di cui al comma 3 simo articolo e collocato fuori molo per la durata del mandato, e un
possono essere confermati, revocati, modificati o rinnovati entro no- esperto scelto dal Presidente del Consiglio dei ministri, tra soggetti
vanta giorni dal voto sulla fiducia al Governo. Decorso tale termine, con specifica qualificazione ed esperienza nei settori dell’organizza-
gli incarichi per i quali non si sia provveduto si intendono confermati zione amministrativa e del lavoro pubblico. Il parere viene reso entro
fino alla loro naturale scadenza. trenta giorni dalla richiesta; decorso inutilmente tale termine si pre-
9. Degli incarichi di cui ai commi 3 e 4 e’ data comunicazione al Senato scinde dal parere. Il comitato dura in carica tre anni. L’incarico non e’
della Repubblica ed alla Camera dei deputati, allegando una scheda rinnovabile.
relativa ai titoli ed alle esperienze professionali dei soggetti prescelti. Articolo 23 Ruolo unico dei dirigenti
10. I dirigenti ai quali non sia affidata la titolarita’ di uffici dirigenzia- (Art. 23 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito dall’art. 15 del d.lgs
li svolgono, su richiesta degli organi di vertice delle amministrazioni n. 80 del 1998 e successivamente modificato dall’art. 8 del d.lgs n.
che ne abbiano interesse, funzioni ispettive, di consulenza, studio e 387 del 1998)
ricerca o altri incarichi specifici previsti dall’ordinamento. Le modalita’ 1. E’ istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il ruo-
per l’utilizzazione dei predetti dirigenti sono stabilite con il regola- lo unico dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato, anche ad or-
mento di cui all’articolo 23, comma 3. dinamento autonomo, articolato in due fasce. La distinzione in fasce
11. Per la Presidenza del Consiglio dei ministri, per il Ministero degli ha rilievo agli effetti del trattamento economico e, limitatamente a quanto
affari esteri nonche’ per le amministrazioni che esercitano competenze previsto dall’articolo 19, ai fini del conferimento degli incarichi di
in materia di difesa e sicurezza dello Stato, di polizia e di giustizia, la dirigenza generale.
ripartizione delle attribuzioni tra livelli dirigenziali differenti e’ 2. Alla prima fascia del ruolo unico appartengono i dirigenti generali
demandata ai rispettivi ordinamenti. in servizio all’entrata in vigore del regolamento di cui al comma 3 e i
12. Per il personale di cui all’articolo 3, comma 1, il conferimento dirigenti della seconda fascia che abbiano ricoperto incarichi di dire-
degli incarichi di funzioni dirigenziali continuera’ ad essere regolato zione di uffici dirigenziali generali ai sensi dell’articolo 19 per un
secondo i rispettivi ordinamenti di settore. tempo pari ad almeno a cinque anni, senza essere incorsi nelle misure
previste dall’articolo 21, comma 2, per le ipotesi di responsabilita’
Articolo 20 Verifica dei risultati dirigenziale. Nella seconda fascia sono inseriti gli altri dirigenti in
(Art. 20 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito dall’art. 6 del d.lgs servizio alla medesima data e i dirigenti reclutati attraverso i meccani-
n. 470 del 1993 e successivamente modificato prima dall’art. 43, comma smi di accesso di cui all’articolo 28.
1 del d.lgs n. 80 del 1998 poi dall’art. 6 del d.lgs n. 387 del 1998 e, 3. Con regolamento emanato ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della
infine, dagli artt. 5, comma 5 e 10, comma 2 del d.lgs n. 286 del 1999) legge 23 agosto 1988, n. 400, sono disciplinate le modalita’ di costi-
1. Per la Presidenza del Consiglio dei ministri e per le amministrazio- tuzione e tenuta del ruolo unico, articolato in modo da garantire la
ni che esercitano competenze in materia di difesa e sicurezza dello necessaria specificita’ tecnica. Il regolamento disciplina altresi’ le
Stato, di polizia e di giustizia, le operazioni di verifica sono effettuate modalita’ di elezione del componente del comitato di garanti di cui
dal Ministro per i dirigenti e dal Consiglio dei ministri per i dirigenti all’articolo 22. Il regolamento disciplina inoltre le procedure, anche
preposti ad ufficio di livello dirigenziale generale. I termini e le di carattere finanziario, per la gestione del personale dirigenziale
modalita’ di attuazione del procedimento di verifica dei risultati da collocato presso il ruolo unico e le opportune forme di collegamento
parte del Ministro competente e del Consiglio dei ministri sono sta- con le altre amministrazioni interessate.
biliti rispettivamente con regolamento ministeriale e con decreto del 4. La Presidenza del Consiglio dei ministri cura una banca dati infor-
Presidente della Repubblica adottato ai sensi dell’articolo 17 della matica contenente i dati curricolari e professionali di ciascun dirigen-
120 Appendice

te, al fine di promuovere la mobilita’ e l’interscambio professionale Articolo 25 Dirigenti delle istituzioni scolastiche
degli stessi fra amministrazioni statali, amministrazioni centrali e lo- (Art. 25-bis del d.lgs n. 29 del 1993, aggiunto dall’art. 1 del d.lgs n.
cali, organismi ed enti internazionali e dell’unione europea. 59 del 1998; Art. 25-ter del d.lgs n. 29 del 1993, aggiunto dall’art. 1
del d.lgs n. 59 del 1998)
Articolo 24 Trattamento economico 1. Nell’ambito dell’amministrazione scolastica periferica e’ istituita
(Art. 24 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito prima dall’art. 13 del la qualifica dirigenziale per i capi di istituto preposti alle istituzioni
d.lgs n. 546 del 1993 e poi dall’art. 16 del d.lgs n. 80 del 1998 e scolastiche ed educative alle quali e’ stata attribuita personalita’
successivamente modificato prima dall’art. 9 del d.lgs n. 387 del 1998 giuridica ed autonomia a norma dell’articolo 21 della legge 15 marzo
e poi dall’art. 26, comma 6 della legge n. 448 del 1998) 1997, n. 59, e successive modificazioni ed integrazioni. I dirigenti
1. La retribuzione del personale con qualifica di dirigente e’ determi- scolastici sono inquadrati in ruoli di dimensione regionale e rispon-
nata dai contratti collettivi per le aree dirigenziali, prevedendo che il dono, agli effetti dell’articolo 21, in ordine ai risultati, che sono va-
trattamento economico accessorio sia correlato alle funzioni attribu- lutati tenuto conto della specificita’ delle funzioni e sulla base delle
ite e alle connesse responsabilita’. La graduazione delle funzioni e verifiche effettuate da un nucleo di valutazione istituito presso l’am-
responsabilita’ ai fini del trattamento accessorio e’ definita, ai sensi ministrazione scolastica regionale, presieduto da un dirigente e com-
dell’articolo 4, con decreto ministeriale per le amministrazioni dello posto da esperti anche non appartenenti all’amministrazione stessa.
Stato e con provvedimenti dei rispettivi organi di governo per le altre 2. Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzio-
amministrazioni o enti, ferma restando comunque l’osservanza dei ne, ne ha la legale rappresentanza, e’ responsabile della gestione delle
criteri e dei limiti delle compatibilita’ finanziarie fissate dal Presiden- risorse finanziarie e strumentali e dei risultati deI servizio. Nel rispet-
te del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro del tesoro, to delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al
del bilancio e della programmazione economica. dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento
2. Per gli incarichi di uffici dirigenziali di livello generale ai sensi e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente
dell’articolo 19, commi 3 e 4, con contratto individuale e’ stabilito il scolastico organizza l’attivita’ scolastica secondo criteri di efficien-
trattamento economico fondamentale, assumendo come parametri di za e di efficacia formative ed e’ titolare delle relazioni sindacali.
base i valori economici massimi contemplati dai contratti collettivi 3. Nell’esercizio delle competenze di cui al comma 2, il dirigente sco-
per le aree dirigenziali, e sono determinati gli istituti del trattamento lastico promuove gli interventi per assicurare la qualita’ dei processi
economico accessorio, collegato al livello di responsabilita’ attribu- formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali,
ito con l’incarico di funzione ed ai risultati conseguiti nell’attivita’ sociali ed economiche del territorio, per l’esercizio della liberta’ di
amministrativa e di gestione, ed i relativi importi. insegnamento, intesa anche come liberta’ di ricerca e innovazione
3. Il trattamento economico determinato ai sensi dei commi 1 e 2 metodologica e didattica, per l’esercizio della liberta’ di scelta
remunera tutte le funzioni ed i compiti attribuiti ai dirigenti in base a educativa delle famiglie e per l’attuazione del diritto all’apprendi-
quanto previsto dal presente decreto, nonche’ qualsiasi incarico ad mento da parte degli alunni.
essi conferito in ragione del loro ufficio o comunque conferito dal- 4. Nell’ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche,
l’amministrazione presso cui prestano servizio o su designazione spetta al dirigente l’adozione dei provvedimenti di gestione delle
della stessa; i compensi dovuti dai terzi sono corrisposti direttamente risorse e del personale.
alla medesima amministrazione e confluiscono nelle risorse destinate 5. Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e ammini-
strative il dirigente puo’ avvalersi di docenti da lui individuati, ai
al trattamento economico accessorio della dirigenza.
quali possono essere delegati specifici compiti, ed e’ coadiuvato dal
4. Per il restante personale con qualifica dirigenziale indicato dall’ar-
responsabile amministrativo, che sovrintende, con autonomia opera-
ticolo 3, comma 1, la retribuzione e’ determinata ai sensi dell’articolo
tiva, nell’ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi
2, commi 5 e 7, della legge 6 marzo 1992, n. 216, nonche’ dalle succes-
assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell’istitu-
sive modifiche ed integrazioni della relativa disciplina.
zione scolastica, coordinando il relativo personale.
5. Il bilancio triennale e le relative leggi finanziarie, nell’ambito delle 6. Il dirigente presenta periodicamente al consiglio di circolo o al
risorse da destinare ai miglioramenti economici delle categorie di per- consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il coordina-
sonale di cui all’articolo 3, indicano te somme da destinare, in caso di mento dell’attivita’ formativa, organizzativa e’ amministrativa al fine
perequazione, al riequilibrio del trattamento economico del restante di garantire la piu’ ampia informazione e un efficace raccordo per l’eser-
personali dirigente civile e militare non contrattualizzato con il trat- cizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica.
tamento previsto dai contratti collettivi nazionali per i dirigenti del 7. I capi di istituto con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, ivi
comparto ministeri, tenendo conto dei rispettivi trattamenti economi- compresi i rettori e vicerettori dei convitti nazionali, le direttrici e
ci complessivi e degli incrementi comunque determinatisi a partire dal vice direttrici degli educandati, assumono la qualifica di dirigente,
febbraio 1993, e secondo i criteri indicati nell’articolo 1, comma 2, previa frequenza di appositi corsi di formazione, all’atto della prepo-
della legge 2 ottobre 1997, n. 334. sizione alle istituzioni scolastiche dotate di autonomia e della
6. I fondi per la perequazione di cui all’articolo 2 della legge 2 ottobre personalita’ giuridica a norma dell’articolo 21 della legge 15 marzo
1997, n. 334, destinati al personale di cui all’articolo 3, comma 2, 1997, n. 59, e successive modificazioni ed integrazioni, salvaguar-
sono assegnati alle universita’ e da queste utilizzati per dando. per quanto possibile, la titolarita’ della sede di servizio.
l’incentivazione dell’impegno didattico dei professori e ricercatori 8. Il Ministro della pubblica istruzione, con proprio decreto, defini-
universitari, con particolare riferimento al sostegno dell’innovazio- sce gli obiettivi, i contenuti e la durata della formazione; determina le
ne didattica, delle attivita’ di orientamento e tutorato, della modalita’ di partecipazione ai diversi moduli formativi e delle con-
diversificazione dell’offerta formativa. Le universita’ possono desti- nesse verifiche; definisce i criteri di valutazione e di certificazione
nare allo stesso scopo propri fondi, utilizzando anche le somme at- della qualita’ di ciascun corso; individua gli organi dell’amministra-
tualmente stanziate per il pagamento delle supplenze e degli affida- zione scolastica responsabili dell’articolazione e del coordinamento
menti. Le universita’ possono erogare, a valere sul proprio bilancio, dei corsi sul territorio, definendone i criteri; stabilisce le modalita’ di
appositi compensi incentivanti ai professori e ricercatori universitari svolgimento dei corsi con il loro affidamento ad universita’, agenzie
che svolgono attivita’ di ricerca nell’ambito dei progetti e dei pro- specializzate ed enti pubblici e privati anche tra loro associati o
grammi dell’Unione europea e internazionali. L’incentivazione, a consorziati.
valere sui fondi di cui all’articolo 2 della predetta legge n. 334 del 9. La direzione dei conservatori di musica, delle accademie di belle
1997, e’ erogata come assegno aggiuntivo pensionabile. arti, degli istituti superiori per le industrie artistiche e delle accade-
7. I compensi spettanti in base a norme speciali ai dirigenti del molo mie nazionali di arte drammatica e di danza, e’ equiparata alla dirigen-
unico o equiparati sono assorbiti nel trattamento economico attribu- za dei capi d’istituto. Con decreto del Ministro della pubblica istru-
ito ai sensi dei commi precedenti. zione sono disciplinate le modalita’ di designazione e di conferimento
8. Ai fini della determinazione del trattamento economico accessorio e la durata dell’incarico, facendo salve le posizioni degli attuali diret-
le risorse che si rendono disponibili ai sensi del comma 7 confluisco- tori di ruolo.
no in appositi fondi istituiti presso ciascuna amministrazione, 10. Contestualmente all’attribuzione della qualifica dirigenziale, ai
unitamente agli altri compensi previsti dal presente articolo. vicerettori dei convitti nazionali e alle vicedirettrici degli educandati
9. Una quota pari al 10 per cento delle risorse di ciascun fondo con- sono soppressi i corrispondenti posti. Alla conclusione delle opera-
fluisce in un apposito fondo costituito presso la Presidenza del Con- zioni sono soppressi i relativi ruoli.
siglio dei ministri. Le predette quote sono ridistribuite tra i fondi di 11. I capi d’istituto che rivestano l’incarico di Ministro o Sottose-
cui al comma 8, secondo criteri diretti ad armonizzare la quantita’ di gretario di Stato, ovvero siano in aspettativa per mandato parlamen-
risorse disponibili. tare o amministrativo o siano in esonero sindacale, distaccati, coman-
Appendice 121

dati, utilizzati o collocati fuori ruolo possono assolvere all’obbligo tali reclutati a seguito di corso-concorso, il periodo di servizio e’
di formazione mediante la frequenza di appositi moduli nell’ambito ridotto a quattro anni. Sono, altresi’, ammessi soggetti in possesso
della formazione prevista dal presente articolo, ovvero della formazio- della qualifica di dirigente in enti e strutture pubbliche non ricomprese
ne di cui all’articolo 29. In tale ultimo caso l’inquadramento decorre nel campo di applicazione dell’articolo 1, comma 2, muniti del diplo-
ai fini giuridici dalla prima applicazione degli inquadramenti di cui al ma di laurea, che hanno svolto per almeno due anni le funzioni diri-
comma 7 ed ai fini economici dalla data di assegnazione ad una istitu- genziali. Sono, inoltre, ammessi coloro che hanno ricoperto incarichi
zione scolastica autonoma. dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per un perio-
do non inferiore a cinque anni;
Articolo 26 Norme per la dirigenza del Servizio sanitario nazionale b) i soggetti muniti di laurea nonche’ di uno dei seguenti titoli: di-
(Art. 26, commi 1, 2-quinquies e 3 del d.lgs n. 29 del 1993, modificati ploma di specializzazione, dottorato di ricerca, o altro titolo post-
prima dall’art. 14 del d.lgs n. 546 del 1993 e poi dall’art. 45, comma universitario rilasciato da istituti universitari italiani o stranieri,
15 del d.lgs n. 80 del 1998) ovvero da primarie istituzioni formative pubbliche o private, secondo
1. Alla qualifica di dirigente dei ruoli professionale, tecnico ed ammi- modalita’ di riconoscimento disciplinate con decreto del Presidente
nistrativo del Servizio sanitario nazionale si accede mediante concor- del Consiglio dei ministri, sentiti il Ministero dell’universita’ e del-
so pubblico per titoli ed esami, al quale sono ammessi candidati in la ricerca scientifica e tecnologica e la Scuola superiore della pubblica
possesso del relativo diploma di laurea, con cinque anni di servizio amministrazione. Sono ammessi, altresi’, soggetti in possesso della
effettivo corrispondente alla medesima professionalita’ prestato in qualifica di dirigente in strutture private, muniti del diploma di lau-
enti del Servizio sanitario nazionale nella posizione funzionale di rea, che hanno svolto per almeno cinque anni le funzioni dirigenziali.
settimo e ottavo livello, ovvero in qualifiche funzionali di settimo, 3. Con regolamento governativo di cui all’articolo 17, comma 1, della
ottavo e nono livello di altre pubbliche amministrazioni. Relativa- legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni ed
mente al personale del ruolo tecnico e professionale, l’ammissione e’ integrazioni, sono definiti, sentita La Scuola superiore della pubbli-
altresi’ consentita ai candidati in possesso di esperienze lavorative ca amministrazione, distintamente per i concorsi di cui al lettere a) e b)
con rapporto di lavoro libero-professionale o di attivita’ coordinata del comma 2:
e continuata presso enti o pubbliche amministrazioni, ovvero di a) i criteri per la composizione e la nomina delle commissioni esami-
attivita’ documentate presso studi professionali privati, societa’ o natrici;
istituti di ricerca, aventi contenuto analogo a quello previsto per cor- b) le modalita’ di svolgimento delle selezioni.
rispondenti profili del molo medesimo. 4. I vincitori dei concorsi di cui al comma 1, anteriormente al
2. Nell’attribuzione degli incarichi dirigenziali determinati in rela- conferimento del primo incarico dirigenziale, frequentano un ciclo di
zione alla struttura organizzativa derivante dalle leggi regionali di attivita’ formative organizzato dalla Scuola superiore della pubblica
cui all’articolo 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, si amministrazione e disciplinato ai sensi del decreto legislativo 30
deve tenere conto della posizione funzionale posseduta dal relativo luglio 1999, n. 287. Tale ciclo comprende anche l’applicazione pres-
personale all’atto dell’inquadramento nella qualifica di dirigente. E’ so amministrazioni italiane e straniere, enti o organismi internaziona-
assicurata la corrispondenza di funzioni, a parita’ di struttura li, istituti o aziende pubbliche o private. Per i vincitori dei concorsi
organizzativa, dei dirigenti di piu’ elevato livello dei ruoli di cui al di cui alla lettera a) del comma 2, puo’ essere previsto che il ciclo
comma 1 con i dirigenti di secondo livello del ruolo sanitario. formativo. di durata complessivamente non superiore a dodici mesi, si
3. Fino alla ridefinizione delle piante organiche non puo’ essere di- svolga anche in collaborazione con istituti universitari italiani o
sposto alcun incremento delle dotazioni organiche per ciascuna delle stranieri, ovvero primarie istituzioni formative pubbliche o private.
attuali posizioni funzionali dirigenziali del ruolo sanitario, profes- 5. Ai vincitori dei concorsi di cui al comma 1, sino al conferimento del
sionale, tecnico ed amministrativo. primo incarico, spetta il trattamento economico appositamente deter-
minato dai contratti collettivi.
Articolo 27 Criteri di adeguamento per le pubbliche 6. I concorsi di cui al comma 2, sono indetti dalla Presidenza del Con-
amministrazioni non statali siglio dei ministri. Gli enti pubblici non economici provvedono a
(Art. 27-bis del d.lgs n. 29 del 1993, aggiunto dall’art. 17 del d.lgs n. bandire direttamente i concorsi di cui alla lettera a) del comma 2.
80 del 1998) 7. Restano ferme le vigenti disposizioni in materia di accesso delle
1. Le regioni a statuto ordinario, nell’esercizio della propria potesta’ qualifiche dirigenziali delle carriere diplomatica e prefettizia, delle
statutaria, legislativa e regolamentare, e le altre pubbliche ammini- Forze di polizia, delle Forze armate e dei Vigili del fuoco.
strazioni, nell’esercizio della propria potesta’ statutaria e regolamen-
tare, adeguano ai principi dell’articolo 4 e del presente capo i propri Articolo 29 Reclutamento dei dirigenti scolastici
ordinamenti, tenendo conto delle relative peculiarita’. Gli enti pub- (Art. 28-bis del d.lgs n. 29 del 1993, aggiunto dall’art. 1 del d.lgs n.
blici non economici nazionali si adeguano, anche in deroga alle spe- 59 del 1998 e successivamente modificato dall’art. 11, comma 15 della
ciali disposizioni di legge che li disciplinano, adottando appositi legge n. 124 del 1999)
regolamenti di organizzazione. 1. Il reclutamento dei dirigenti scolastici si realizza mediante un corso
2. Le pubbliche amministrazioni di cui al comma 1 trasmettono, entro concorso selettivo di formazione, indetto con decreto del Ministro
due mesi dalla adozione, le deliberazioni, le disposizioni ed i provve- della pubblica istruzione, svolto in sede regionale con cadenza perio-
dimenti adottati in attuazione del medesimo comma alla Presidenza dica, comprensivo di moduli di formazione comune e di moduli di
del Consiglio dei ministri, che ne cura la raccolta e la pubblicazione. formazione specifica per la scuola elementare e media, per la scuola
Sezione II secondaria superiore e per gli istituti educativi. Al corso concorso e’
Accesso alla dirigenza e riordino della Scuola superiore della pubbli- ammesso il personale docente ed educativo delle istituzioni statali
ca amministrazione che abbia maturato, dopo la nomina in ruolo, un servizio effettivamen-
te prestato di almeno sette anni con possesso di laurea, nei rispettivi
Articolo 28 Accesso alla qualifica di dirigente settori formativi, fatto salvo quanto previsto al comma 4.
(Art. 28 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito prima dall’art. 8 del 2. Il numero di posti messi a concorso in sede regionale rispettivamen-
d.lgs n. 470 del 1993, poi dall’art. 15 del d.lgs n. 546 del 1993, suc- te per la scuola elementare e media, per la scuola secondaria superiore
cessivamente modificato dall’art. 5-bis del decreto legge n. 163 del e per le istituzioni educative e’ calcolato sommando i posti gia’ va-
1995,convertito con modificazioni della legge n. 273 del 1995, e poi canti e disponibili per la nomina in ruolo alla data della sua indizione,
nuovamente sostituito dall’art. 10 del d.lgs n. 387 del 1998) residuati dopo gli inquadramenti di cui all’articolo 25, ovvero dopo
1. L’accesso alla qualifica di dirigente di ruolo nelle amministrazioni la nomina di tutti i vincitori del precedente concorso, e i posti che si
statali, anche ad ordinamento autonomo, e negli enti pubblici non libereranno nel corso del triennio successivo per collocamento a ri-
economici avviene esclusivamente a seguito di concorso per esami. poso per limiti di eta’, maggiorati della percentuale media triennale di
2. In sede di programmazione del fabbisogno di personale di cui al- cessazioni dal servizio per altri motivi e di un’ulteriore percentuale
l’articolo 39 della legge 23 dicembre 1997, n.449, e successive del 25 per cento, tenendo conto dei posti da riservare alla mobilita’.
modificazioni ed integrazioni, sono determinati i posti di dirigente da 3. Il corso concorso, si articola in una selezione per titoli, in un con-
coprire con due distinte procedure concorsuali, cui possono rispetti- corso di ammissione, in un periodo di formazione e in un esame finale.
vamente partecipare: Al concorso di ammissione accedono coloro che superano la selezio-
a) i dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti di ne per titoli disciplinata dal bando di concorso. Sono ammessi al
laurea, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio, svolti periodo di formazione i candidati utilmente inseriti nella graduatoria
in posizioni funzionali per l’accesso alle quali e’ richiesto il posses- del concorso di ammissione entro il limite del numero dei posti messi
so del diploma di laurea. Per i dipendenti delle amministrazioni sta- a concorso a norma del comma 2 rispettivamente per la scuola elemen-
122 Appendice

tare e media, per la scuola secondaria superiore e per le istituzioni Articolo 32 Scambio di funzionari appartenenti a Paesi diversi
educative, maggiorati del dieci per cento. Nel primo corso concorso, e temporaneo servizio all’estero
bandito per il numero di posti determinato ai sensi del comma 2 dopo (Art. 33-bis del d.lgs n. 29 del 1993, aggiunto dall’art. 11 del d.lgs n.
l’avvio delle procedure di inquadramento di cui all’articolo 25, il 50 387 del 1998)
per cento dei posti cosi’ determinati e’ riservato a coloro che abbiano 1. Anche al fine di favorire lo scambio internazionale di esperienze
effettivamente ricoperto per almeno un triennio le funzioni di preside amministrative, i dipendenti delle amministrazioni pubbliche, a se-
incaricato previo superamento di un esame di ammissione a loro riser- guito di appositi accordi di reciprocita’ stipulati tra le amministra-
vato. Ai fini dell’accesso al corso di formazione il predetto personale zioni interessate, d’intesa con il Ministero degli affari esteri ed il
Dipartimento della funzione pubblica, possono essere destinati a
viene graduato tenendo conto dell’esito del predetto esame di ammis-
prestare temporaneamente servizio presso amministrazioni pubbliche
sione, dei titoli culturali e professionali posseduti e dell’anzianita’
degli Stati membri dell’Unione europea, degli Stati candidati all’ade-
di servizio maturata quale preside incaricato. sione e di altri Stati con cui l’Italia intrattiene rapporti di collabora-
4. Il periodo di formazione, di durata non inferiore a quello previsto zione, nonche’ presso gli organismi dell’Unione europea e le orga-
dal decreto di cui all’articolo 25, comma 2, comprende periodi di tiro- nizzazioni ed enti internazionali cui l’Italia aderisce.
cinio ed esperienze presso enti e istituzioni; il numero dei moduli di 2. Il trattamento economico potra’ essere a carico delle amministrazio-
formazione comune e specifica, i contenuti, la durata e le modalita’ di ni di provenienza, di quelle di destinazione o essere suddiviso tra
svolgimento sono disciplinati con decreto del Ministro della pubbli- esse, ovvero essere rimborsato in tutto o in parte allo Stato italiano
ca istruzione, d’intesa con il Ministro per la funzione pubblica, che dall’unione europea o da una organizzazione o ente internazionale.
individua anche i soggetti abilitati a realizzare la formazione. Con lo 3. Il personale che presta temporaneo servizio all’estero resta a tutti
stesso decreto sono disciplinati i requisiti e i limiti di partecipazione gli effetti dipendente dell’amministrazione di appartenenza. L’espe-
al corso concorso per posti non coerenti con la tipologia del servizio rienza maturata all’estero e’ valutata ai fini dello sviluppo professio-
prestato. nale degli interessati.
5. In esito all’esame finale sono dichiarati vincitori coloro che l’han-
no superato, in numero non superiore ai posti messi a concorso, ri- Articolo 33 Eccedenze di personale e mobilita’ collettiva
spettivamente per la scuola elementare e media, per la scuola seconda- (Art. 35 del d.lgs n. 29 del 1993. come sostituito prima dall’art. 14 del
ria superiore e per le istituzioni educative. Nel primo corso concorso d.Lgs n. 470 del 1993 e dall’art. 16 del d.Lgs n. 546 del 1993 e poi
bandito dopo l’avvio delle procedure d’inquadramento di cui all’ar- dall’art. 20 del d.lgs n. 80 del 1998 e successivamente modificato
ticolo 25, il 50 per cento dei posti messi a concorso e’ riservato al dall’art. 12 del d.lgs n. 387 del 1998)
personale in possesso dei requisiti di servizio come preside incarica- 1. Le pubbliche amministrazioni che rilevino eccedenze di personale
to indicati al comma 3. I vincitori sono assunti in ruolo nel limite dei sono tenute ad informare preventivamente Le organizzazioni sindaca-
posti annualmente vacanti e disponibili, nell’ordine delle graduatorie li di cui al comma 3 e ad osservare le procedure previste dal presente
articolo. Si applicano, salvo quanto previsto dal presente articolo, le
definitive. In caso di rifiuto della nomina sono depennati dalla
disposizioni di cui alla legge 23 luglio 1991, n. 223, ed in particolare
graduatoria. L’assegnazione della sede e’ disposta sulla base dei
l’articolo 4, comma 11 e l’articolo 5, commi 1 e 2, e successive
principi del presente decreto, tenuto conto delle specifiche esperien- modificazioni ed integrazioni.
ze professionali. I vincitori in attesa di nomina continuano a svolgere 2. Il presente articolo trova applicazione quando l’eccedenza rilevata
l’attivita’ docente. Essi possono essere temporaneamente utilizzati, riguardi almeno dieci dipendenti. Il numero di dieci unita’ si intende
per la sostituzione dei dirigenti assenti per almeno tre mesi. Dall’an- raggiunto anche in caso di dichiarazioni di eccedenza distinte nel-
no scolastico successivo alla data di approvazione della prima l’arco di un anno. In caso di eccedenze per un numero inferiore a 10
graduatoria non sono piu’ conferiti incarichi di presidenza. unita’ agli interessati si applicano le disposizioni previste dai commi
6. Alla frequenza dei moduli di formazione specifica sono ammessi, nel 7 e 8.
limite del contingente stabilito in sede di’ contrattazione collettiva, 3. La comunicazione preventiva di cui all’articolo 4, comma 2, della
anche i dirigenti che facciano domanda di mobilita’ professionale tra legge 23 luglio 1991, n. 223, viene fatta alle rappresentanze unitarie
i diversi settori. L’accoglimento della domanda e’ subordinato al- del personale e alle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto
l’esito positivo delL’esame finale relativo ai moduli frequentati. collettivo nazionale del comparto o area. La comunicazione deve con-
7. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta tenere l’indicazione dei motivi che determinano la situazione di ecce-
del Ministro della pubblica istruzione, di concerto col Ministro per denza; dei motivi tecnici e organizzativi per i quali si ritiene di non
la funzione pubblica sono definiti i criteri per la composizione delle poter adottare misure idonee a riassorbire le eccedenze all’interno
commissioni esaminatrici. della medesima amministrazione; del numero, della collocazione, del-
le qualifiche de personale eccedente, nonche’ del personale abitual-
Capo III mente impiegato, delle eventuali proposte per risolvere la situazione
Uffici, piante organiche, mobilita’ e accessi di eccedenza e dei relativi tempi di attuazione, delle eventuali misure
programmate per fronteggiare le conseguenze sul piano sociale del-
Articolo 30 Passaggio diretto di personale l’attuazione delle proposte medesime.
tra amministrazioni diverse 4. Entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione di cui al
(Art. 33 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito prima dall’art. 13 del comma 1, a richiesta delle organizzazioni sindacali di cui al comma 3,
d.lgs n. 470 del 1993 e poi dall’art. 18 del d.lgs n. 80 del 1998 e si procede all’esame delle cause che hanno contribuito a determinare
successivamente modificato dall’art. 20, comma 2 della Legge n. 488 l’eccedenza del personale e delle possibilita’ di diversa utilizzazio-
del 1999) ne del personale eccedente, o di una sua parte. L’esame e’ diretto a
1. Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico verificare le possibilita’ di pervenire ad un accordo sulla ricollocazione
mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla stessa qua- totale o parziale del personale eccedente, o nell’ambito della stessa
lifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda amministrazione, anche mediante il ricorso a forme flessibili di gestio-
di trasferimento. Il trasferimento e’ disposto previo consenso dell’am- ne del tempo di lavoro o a contratti di solidarieta’, ovvero presso altre
ministrazione di appartenenza. amministrazioni comprese nell’ambito della Provincia e’ in quello
2. I contratti collettivi nazionali possono definire le procedure e i diverso determinato ai sensi del comma 6. Le organizzazioni sindacali
criteri generali per l’attuazione di quanto previsto dal comma 1. che partecipano all’esame hanno diritto di ricevere, in relazione a
quanto comunicato dall’amministrazione, le informazioni necessarie
Articolo 31 Passaggio di dipendenti per effetto ad un utile confronto.
di trasferimento di attivita’ 5. La procedura si conclude decorsi quarantacinque giorni dalla data
(Art. 34 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito dall’art. 19 del d.lgs del ricevimento della comunicazione di cui al comma 3, o con l’accor-
n. 80 del 1998) do o con apposito verbale nel quale sono riportate le diverse posizio-
1. Fatte salve le disposizioni speciali, nel caso di trasferimento o ni delle parti. In caso di disaccordo, le organizzazioni sindacali pos-
conferimento di attivita’, svolte da pubbliche amministrazioni, enti sono richiedere che il confronto prosegua, per le amministrazioni dello
pubblici o loro aziende o strutture, ad altri soggetti, pubblici o priva- Stato, anche ad ordinamento autonomo, e gli enti pubblici nazionali,
ti, al personale che passa alle dipendenze ditali soggetti si applicano presso il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del
l’articolo 2112 del codice civile e si osservano le procedure di infor- Consiglio dei ministri, con L’assistenza dell’Agenzia per la rappre-
mazione e di consultazione di cui all’articolo 47, commi da 1 a 4, della sentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - ARAN, e per le
legge 29 dicembre 1990, n. 428. altre amministrazioni, ai sensi degli articoli 3 e 4 del decreto legisla-
Appendice 123

tivo 23 dicembre 1997, n. 469, e successive modificazioni ed Articolo 35 Reclutamento del personale
integrazioni. La procedura si conclude in ogni caso entro sessanta (Art. 36, commi da 1 a 6 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituiti prima
giorni dalla comunicazione di cui al comma 1. dall’art. 17 del d.lgs n. 546 del 1993 e poi dall’art. 22 del d.lgs n. 80
6. I contratti collettivi nazionali possono stabilire criteri generali e del 1998, successivamente modificati dall’art. 2, comma 2-ter del de-
procedure per consentire, tenuto conto delle caratteristiche del creto legge 17 giugno 1999, n. 180 convertito con modificazioni dalla
comparto, la gestione delle eccedenze di personale attraverso il pas- legge n. 269 del 1999; Art. 36-bis del d.lgs n. 29 del 1993, aggiunto
saggio diretto ad altre amministrazioni nell’ambito della provincia o dall’art. 23 del d.lgs n. 80 del 1998 e successivamente modificato
in quello diverso che, in relazione alla distribuzione territoriale delle dall’art. 274, comma 1, lett. aa) del d.lgs n. 267 del 2000)
amministrazioni o alla situazione del mercato del lavoro, sia stabilito 1. L’assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con con-
dai contratti collettivi nazionali. Si applicano le disposizioni del- tratto individuale di lavoro:
l’articolo 30. a) tramite procedure selettive, conformi ai principi del comma 3, volte
7. Conclusa la procedura di cui ai commi 3, 4 e 5, l’amministrazione all’accertamento della professionalita’ richiesta, che garantiscano in
colloca in disponibilita’ il personale che non sia possibile impiegare misura adeguata l’accesso dall’esterno;
diversamente nell’ambito della medesima amministrazione e che non b) mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai
possa essere ricollocato presso altre amministrazioni, ovvero che non sensi della legislazione vigente per le qualifiche e profili per i quali
abbia preso servizio presso La diversa amministrazione che, secondo e’ richiesto il solo requisito della scuola dell’obbligo, facendo salvi
gli accordi intervenuti ai sensi dei commi precedenti, ne avrebbe con- gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalita’.
sentito la ricollocazione. 2. Le assunzioni obbligatorie da parte delle amministrazioni pubbli-
8. Dalla data di collocamento in disponibilita’ restano sospese tutte che, aziende ed enti pubblici dei soggetti di cui alla legge 12 marzo
le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro e il Lavoratore ha dirit- 1999, n. 68, avvengono per chiamata numerica degli iscritti nelle liste
to ad un’indennita’ pari all’80 per cento dello stipendio e di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della
dell’indennita’ integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi al- compatibilita’ della invalidita’ con le mansioni da svolgere. Per il
tro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata mas- coniuge superstite e per i figli del personale delle Forze armate, delle
sima di ventiquattro mesi. I periodi di godimento dell’indennita’ sono Forze dell’ordine, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e del per-
riconosciuti ai fini della determinazione dei requisiti di accesso alla sonale della Polizia municipale deceduto nell’espletamento del ser-
pensione e della misura della stessa. E’ riconosciuto altresi’ il diritto vizio, nonche’ delle vittime del terrorismo e della criminalita’ orga-
all’assegno per il nucleo familiare di cui all’articolo 2 del decreto- nizzata di cui alla legge 13 agosto 1980, n. 466, e successive
legge 13 marzo 1988, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge modificazioni ed integrazioni, tali assunzioni avvengono per chiama-
13 maggio 1988, n. 153, e successive modificazioni ed integrazioni. ta diretta nominativa.
3. Le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni si
Articolo 34 Gestione del personale in disponibilita’ conformano ai seguenti principi:
(Art. 35-bis del d.lgs n. 29 del 1993,aggiunto dall’art. 21 del d.lgs n. a) adeguata pubblicita’ della selezione e modalita’ di svolgimento
80 del 1998) che garantiscano l’imparzialita’ e assicurino economicita’ e celerita’
1. Il personale in disponibilita’ e’ iscritto in appositi elenchi. di espletamento, ricorrendo, ove e’ opportuno, all’ausilio di sistemi
2. Per le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo automatizzati, diretti anche a realizzare forme di preselezione;
e per gli enti pubblici non economici nazionali, il Dipartimento della b) adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare
il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in rela-
funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri forma
zione alla posizione da ricoprire;
e gestisce l’elenco, avvalendosi anche, ai fini della riqualificazione
c) rispetto delle pari opportunita’ tra lavoratrici e lavoratori;
professionale del personale e della sua ricollocazione in altre ammini-
d) decentramento delle procedure di reclutamento;
strazioni, della collaborazione delle strutture regionali e provinciali e) composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di pro-
di cui al decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, e realizzando vata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle
opportune forme di coordinamento con l’elenco di cui al comma 3. amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano
3. Per le altre amministrazioni, l’elenco e’ tenuto dalle strutture re- componenti dell’organo di direzione politica dell’amministrazione,
gionali e provinciali di cui al decreto legislativo 23 dicembre 1997, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti
n. 469, e successive modificazioni ed integrazioni, alle quali sono sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindaca-
affidati i compiti di riqualificazione professionale e ricollocazione li o dalle associazioni professionali.
presso altre amministrazioni del personale. Le leggi regionali previ- 4. Le determinazioni relative all’avvio di procedure di reclutamento
ste dal decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, nel provvedere sono adottate da ciascuna amministrazione o ente sulla base della
all’organizzazione del sistema regionale per l’impiego, si adeguano programmazione triennale del fabbisogno di personale deliberata ai
ai principi di cui al comma 2. sensi dell’articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e succes-
4. Il personale in disponibilita’ iscritto negli appositi elenchi ha sive modificazioni ed integrazioni. Per le amministrazioni dello Sta-
diritto all’indennita’ di cui all’articolo 33, comma 8, per la durata to, anche ad ordinamento autonomo, l’avvio delle procedure e’ su-
massima ivi prevista. La spesa relativa grava sul bilancio dell’ammi- bordinato alla previa deliberazione del Consiglio dei ministri adot-
nistrazione di appartenenza sino al trasferimento ad altra amministra- tata ai sensi dell’articolo 39, comma 3, della legge 27 dicembre 1997,
zione, ovvero al raggiungimento del periodo massimo di fruizione n. 449, e successive modificazioni ed integrazioni.
dell’indennita’ di cui al medesimo comma 8. Il rapporto di lavoro si 5. I concorsi pubblici per le assunzioni nelle amministrazioni dello
intende definitivamente risolto a tale data, fermo restando quanto pre- Stato e nelle aziende autonome si espletano di norma a livello regio-
visto nell’articolo 33. Gli oneri sociali relativi alla retribuzione go- nale. Eventuali deroghe, per ragioni tecnico-amministrative o di
duta al momento del collocamento in disponibilita’ sono corrisposti economicita’, sono autorizzate dal Presidente del Consiglio dei mi-
dall’amministrazione di appartenenza all’ente previdenziale di riferi- nistri. Per gli uffici aventi sede regionale, compartimentale o provin-
mento per tutto il periodo della disponibilita’. ciale possono essere banditi concorsi unici circoscrizionali per l’ac-
5. I contratti collettivi nazionali possono riservare appositi fondi per cesso alle varie professionalita’.
la riqualificazione professionale del personale trasferito ai sensi del- 6. Ai fini delle assunzioni di personale presso la Presidenza del Con-
l’articolo 33 o collocato in disponibilita’ e per favorire forme di siglio dei ministri e le amministrazioni che esercitano competenze
incentivazione alla ricollocazione del personale, in particolare me- istituzionali in materia di difesa e sicurezza dello Stato, di polizia, di
diante mobilita’ volontaria. giustizia ordinaria, amministrativa, contabile e di difesa in giudizio
6. Nell’ambito della programmazione triennale del personale di cui dello Stato, si applica il disposto di cui all’articolo 26 della legge 1
all’articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive febbraio 1989, n. 53, e successive modificazioni ed integrazioni.
modificazioni ed integrazioni, le nuove assunzioni sono subordinate 7. Il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi degli enti
alla verificata impossibilita’ di ricollocare il personale in locali disciplina le dotazioni organiche, le modalita’ di assunzione
disponibilita’ iscritto nell’apposito elenco. agli impieghi, i requisiti di accesso e le procedure concorsuali, nel
7. Per gli enti pubblici territoriali le economie derivanti dalla minore rispetto dei principi fissati dai commi precedenti.
spesa per effetto del collocamento in disponibilita’ restano a dispo-
sizione del loro bilancio e possono essere utilizzate per la formazione Articolo 36 Forme contrattuali flessibili di assunzione
e la riqualificazione del personale nell’esercizio successivo. e di impiego del personale
8. Sono fatte salve le procedure di cui al decreto legislativo 18 agosto (Art. 36, commi 7 ed 8 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituiti prima
2000, n. 267, relative al collocamento in disponibilita’ presso gli dall’art. 17 del d.lgs n. 546 del 1993 e poi dall’art. 22 del d.lgs n. 80
enti locali che hanno dichiarato il dissesto. del 1998)
124 Appendice

1. Le pubbliche amministrazioni, nel rispetto delle disposizioni sul livelli di conoscenza, anche in relazione alla professionalita’ cui si
reclutamento del personale di cui ai commi precedenti, si avvalgono riferisce il bando, e le modalita’ per l’accertamento della conoscenza
delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del per- medesima. Il regolamento stabilisce altresi’ i casi nei quali il comma
sonale previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro 1 non si applica.
subordinato nell’impresa. I contratti collettivi nazionali provvedo-
no a disciplinare la materia dei contratti a tempo determinato, dei con- Articolo 38 Accesso dei cittadini degli Stati membri della
tratti di formazione e lavoro, degli altri rapporti formativi e della Unione europea
fornitura di prestazioni di lavoro temporaneo, in applicazione di quan- (Art. 37 d.lgs n.29 del 1993, come modificato dall’art. 24 del d.lgs n.
to previsto dalla legge 18 aprile 1962, n. 230, dall’articolo 23 della 80 del 1998)
legge 28 febbraio 1987, n. 56, dall’articolo 3 del decreto legge 30 1. I cittadini degli Stati membri dell’Unione europea possono accede-
ottobre 1984, n. 726, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 re ai posti di lavoro presso te amministrazioni pubbliche che non
dicembre 1984, n. 863, dall’articolo 16 del decreto legge 16 maggio implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non
1994, n. 299, convertito con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1994, attengono alla tutela dell’interesse nazionale.
n. 451, dalla legge 24 giugno 1997, n. 196, nonche’ da ogni succes- 2. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi del-
siva modificazione o integrazione della relativa disciplina. l’articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive
2. In ogni caso, la violazione di disposizioni imperative riguardanti modificazioni ed integrazioni, sono individuati i posti e le funzioni
l’assunzione o l’impiego di lavoratori, da parte delle pubbliche am- per i quali non puo’ prescindersi dal possesso della cittadinanza ita-
ministrazioni, non puo’ comportare la costituzione di rapporti di la-
liana, nonche’ i requisiti indispensabili all’accesso dei cittadini di
voro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministra-
zioni, ferma restando ogni responsabilita’ e sanzione. Il lavoratore cui al comma 1.
interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla presta- 3. Nei casi in cui non sia intervenuta una disciplina di livello comu-
zione di lavoro in violazione di disposizioni imperative. Le ammini- nitario, all’equiparazione dei titoli di studio e professionali si prov-
strazioni hanno l’obbligo di recuperare le somme pagate a tale titolo vede con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato
nei confronti dei dirigenti responsabili, qualora la violazione sia su proposta dei Ministri competenti. Con eguale procedura si stabi-
dovuta a dolo o colpa grave. lisce l’equivalenza tra i titoli accademici e di servizio rilevanti ai fini
dell’ammissione al concorso e della nomina.
Articolo 37 Accertamento delle conoscenze informatiche e di
lingue straniere nei concorsi pubblici Articolo 39 Assunzioni obbligatorie delle categorie protette
(Art. 36-ter del d.lgs n. 29 del 1993, aggiunto dall’art. 13 del d.lgs n. e tirocinio per portatori di handicap
387 del 1998) (Art. 42 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito dall’art. 19 del d.lgs
1. A decorrere dal 1 gennaio 2000 i bandi di concorso per l’accesso n. 546 del 1993 e modificato prima dall’art. 43, comma 1 del d.lgs n. 80
alle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, preve- del 1998 e poi dall’art. 22, comma 1 del d.lgs n. 387 del 1998)
dono l’accertamento della conoscenza dell’uso delle apparecchiature 1. Le amministrazioni pubbliche promuovono o propongono program-
e delle applicazioni informatiche piu’ diffuse e di almeno una lingua mi di assunzioni per portatori di handicap ai sensi dell’articolo 11
straniera. della legge 12 marzo 1999, n. 68, sulla base delle direttive impartite
2. Per i dirigenti il regolamento di cui all’articolo 28 definisce il dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della fun-
livello di conoscenza richiesto e le modalita’ per il relativo accerta- zione pubblica e dai Ministero del lavoro, della salute e delle politi-
mento. che sociali, cui confluisce il Dipartimento degli affari sociali della
3. Per gli altri dipendenti delle amministrazioni dello Stato, con rego- Presidenza del Consiglio dei ministri ai sensi dell’articolo 45, comma
lamento emanato ai sensi dell’articolo 17, comma 1, della legge 23 3 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 con le decorrenze
agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni ed integrazioni, su previste dall’articolo 10, commi 3 e 4, del decreto legislativo 30 lu-
proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, sono stabiliti i glio 1999, n. 303.
Finito di stampare nel mese di agosto 2002
presso
Idea Stampa srl
zona ind. Asi, via Pontesabato Prata P.U. (AV) Tel. 0825.607225
per conto della Edipress sas

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