TEMPI VERBALI
• singolare o plurale
• in prima persona → I - We
• in seconda persona → You (uguale sia per il singolare che per il plurale)
• in terza persona → He – She – It (singolari) – They (plurale)
Tempo presente
Present Simple
Soggetto + Verbo(-s)
Il present simple si usa per esprimere azioni che hanno luogo nel presente o che accadono con frequenza
regolare. Si usa anche per esprimere affermazioni generali non riferite ad un lasso di tempo specifico.
Nelle frasi interrogative il presente è introdotto da una forma del verbo “to do” (“do / does”):
La forma appropriata del verbo “to do” è anche usata per le negative:
Dopo le congiunzioni “when”, “as soon as”, ecc, viene usato il presente anche se le azioni espresse si
riferscono a un evento futuro:
Verbi di stato
Solitamente si usano verbi che descrivono uno stato, ma non un’azione, con il present simple.
• pensieri: believe, know, remember, think (meaning ‘believe’), feel (meaning ‘believe’), suppose, etc.
• sentimenti: love, like, hate, want, prefer, etc.
• sensi: smell, hear, taste, see, feel, touch
• possesso: have, belong, own, etc.
• il verbo “to be”
Quando il verbo think è usato per risolvere un problema, prendere una decisione, può essere usato con il
continuous:
Quando il verbo feel indica l’esperienza di qualcosa di fisico o emozionale, può essere usato con il continuous:
Il present continuous si usa per indicare azioni che sono ancora in corso (o che stanno continuando) nello
stesso momento in cui si parla. È formato utilizzando il verbo ausiliario “to be” con il participio presente:
Il present continuous nelle frasi negative: la parola “not” viene dopo l’ausiliario “to be”:
Going to
“BE” going to + verbo
“Going to” è usato per parlare di piani futuri e intenzioni, per fare previsioni basate su fatti correnti per
esprimere che qualcosa sta per succedere.
Present Perfect
Soggetto + Verbo ausiliario “HAVE/HAS”
Il present perfect descrive un’azione o un’emozione iniziata nel passato ma che continua nel presente. È
formato usando l’ausiliario “to have” con il participio passato:
Dopo espressioni come “since”, “for”, “how long” generalmente si usa il present perfect o il present
perfect continuous:
Nelle frasi negative, il present perfect esprime un’azione che non è ancora accaduta.
(I haven’t cooked yet.)
Usando la parola “just”, il present perfect o il past simple possono essere usati per parlare del passato
recente:
Sia il present perfect simple, sia il present perfect continuous si usano per parlare di qualcosa che ha avuto
inizio nel passato e:
• ha una conseguenza nel presente → I’ve been partying all weekend, so I’m feeling tired now.
• è ancora in corso nel momento in cui si parla → We’ve been building an extension to our house (and
we haven’t finished yet).
Tempo passato
Past Simple
Soggetto + Verbo regolare in ed.
Il past simple esprime azioni completate nel passato, non descrive il processo o la durata dell’azione stessa,
ma solamente il fatto che sia compiuta → (She went to the store this afternoon.)
La durata dell’azione non è importante: il past simple può descrivere un’azione che dura un istante come
diversi anni. I verbi che indicano opinioni, emozioni, possesso, ecc sono spesso espressi con il past simple:
Nelle frasi negative e interrogative, il verbo ausiliario “to do” – coniugato con il past simple -viene usato con
l’infinitiva per esprimere un evento passato → (Did you arrive on time?)
Past Continuous
Soggetto + Verbo ausiliario “WAS/WERE” + Verbo in -ing.
Il past continuous è usato per enfatizzare la natura continuativa dell’azione descritta. Si forma utilizzando il
verbo ausiliaro “to be” con il participio presente (verbo in ing):
Normalmente, se un’idea può essere espressa con la frase “was in the process of doing” o con “was in the
middle of doing”, l’utilizzo del past continuous è più appropriato rispetto al past simple.
Conseguentemente, verbi che inidicano opinioni, emozioni, possesso, ecc, sono raramente coniugati con il
past continuous:
Per descrivere azioni svolte abitualmente nel passato si usa “Used to…”
Per descrivere un’abitudine o uno stato di cose non più attuali, si usa il costrutto “used to + verbo“.
*Nell’inglese parlato si usa spesso il verbo modale “would”, seguito dal verbo principale per sostituire “used
to” quando si vogliono descrivere azioni abituali nel passato, ma non situazioni o uno stato di cose.
*Ci sono anche altri due tempi verbali del passato: Past Perfect Simple e Past Perfect Continuous.
Tempo futuro
Future simple
Soggetto+ WILL + verbo
Il future simple utilizza il verbo ausiliare “will” seguito dall’infinitiva senza il “to”. È usato per esprimere azioni
che avranno luogo in un momento specifico, per fare promesse, offerte, richieste o esprimere un rifiuto in
un tempo futuro. È anche usato per fare previsioni basate su un’opinione o su un’esperienza.
(She will go to the library this evening.)
“Shall” si usa al posto di “will” in domande quando si danno suggerimenti o ci si offre di fare qualcosa:
“Shall” può anche sostituire “will” in frasi più formali → (I shall meet her at the library.)
Future continuous
Soggetto + WILL BE + verbo in -ing
(I will be waiting for you at six o’clock.)
Future continuous o future simple?
Se è possible usare l’espressione “will be in the process of”, allora si può usare il future continuous. Questo
tempo indica che una certa azione avrà un seguito in un determinato momento. Il future simple suggerisce
invece che un’azione sarà completata, di conseguenza la scelta del tempo può influenzare il significato della
frase.
(I will be finishing my homework at 10:00.) → Questa frase vuol dire che alle 10:00 starò finendo i compiti.
L’azione è quasi completa, e ci si trova nel processo di terminarla.
(I will finish my homework at 10:00.) → Questa frase invece vuol dire che l’azione verrà portata a termine
proprio alle 10:00, senza ombra di dubbio.
Imperative
La preposizione IN può anche tradurre il complemento di tempo che in italiano traduciamo con le
preposizioni tra/fra → In a month I will be in England (tra un mese sarò in Inghilterra)
Le preposizioni FROM… TO traducono i complementi da… a → I work from 9 a.m. to 5 p.m.
UNTILL corrisponde alla preposizione fino → I work untill 7 p.m.
La preposizione BY introduce il nostro entro → I will be back by Friday.
Prima e dopo si introducono con BEFORE e AFTER → I have breakfast after my workout, and I wash
my hands before lunch.
AVVERBI
Gli avverbi di tempo che indicano quando si è svolta un’azione si collocano in genere alla fine della frase.
Esempi:
Gli avverbi che indicano quanto è durata un'azione si collocano in genere alla fine della frase.
Esempi:
Gli avverbi:
Gli avverbi che indicano la frequenza si collocano Esistono altri avverbi come:
in genere davanti al verbo principale. Quando ci
• I visit the United Kingdom frequently.
sono i verbi ausiliari (be, have, may e must) gli
avverbi si collocano tra il verbo ausiliare e il verbo • Generally, I don’t like spicy foods.
base (principale). Sono: • I listen to pop music normally.
• I go to the cinema occasionally.
• I often eat vegetarian food. • I come to this supermarket regularly.
• He never drinks milk. • I get up very late sometimes.
• You must always fasten your seat belt. • I usually enjoy being with children.
• I am seldom late.
• He rarely lies.
Gli avverbi che esprimono la frequenza indicano il numero esatto di volte in cui si svolge un’azione e vengono
in genere collocati alla fine della frase → monthly, once a week, five days a week, seven times.
L’avverbio YET si usa nelle frasi interrogative e negative per indicare che qualcosa non si è ancora verificato
oppure che potrebbe non essersi verificato ma che è previsto. Si colloca alla fine della frase e dopo not →
Have you finished your work yet? No, not yet.
• Nelle affermative → va dopo gli ausiliari (be, have, might, will) e prima del verbo principale).
She is still late for the dinner. (È ancora in ritardo per la cena.)
• Nelle interrogative → va prima del verbo principale. (Do you still work for Amazon?)
• Quando il verbo principale è to be → va dopo il verbo principale. (I am still hungry.)