Si può decidere di analizzare anche la spinta del vento sul singolo elemento.
Gli elementi analizzati devono essere necessariamente in laterzio.
La definizione del materiale è necessaria per individuare il periodo proprio
dell'elemento non strutturale / secondario.
Si può stabilire se l'elemento secondario è inserito all'interno di un fabbricato
oppure se è un elemento isolato, si pensi ad esempio ad un muro divisorio esterno.
Si da la possibilità di scegliere il comportamento statico dell'elemento:
mensola e trave appoggiata. Ad esempio una tamponatura può essere
studiata con uno schema di trave appoggiata, mentre un parapetto può
essere studiato come un elemento con schema statico a mensola.
3 Definire le azioni
L'assegnazione della classe di rugosità non dipende dalla conformazione orografica e topografica del terreno.
Affinchè una costruzione possa dirsi ubicata in classe A o B è necessario che la situazione che contraddistingue la
classe permanga intorno alla costruzione per non meno di 1 km e comunque non meno di 20 volte l'altezza della
costruzione. Laddove sussistano dubbi sulla scelta della classe di rugosità, a meno di analisi dettagliate, verrà
assegnata la classe più sfavorevole.
Nelle fasce entro i 40km dalla costa delle zone 1,2,3,4,5 e 6 la categoria di esposizione è indipendente dall'altitudine
del sito.
vb = vb,0 per as ≤ a0
vb = vb,0 + ka (as - a0) per a0 < as ≤ 1500 m
Esso può essere assunto cautelativamente pari ad 1 nelle costruzioni di tipologia ricorrente, quali gli
edifici di forma regolare non eccedenti 80 m di altezza ed i capannoni industriali, oppure può essere
determinato mediante analisi specifiche o facendo riferimento a dati di comprovata affidabilità.
3.2 Coefficiente topografico
Il coefficiente topografico si assume di norma uguale ad 1, sia per zone pianeggianti, ondulate, collinose
e montane. Nel caso di costruzioni che sorgono presso la sommità di colline o pendii isolati si procede
nel modo seguente:
1 2 3
H 80 [m] β 0.50
D 5 [m] ϒ 1.00
h 10 [m]
x 0 [m]
Il coefficiente di esposizione dipende dall'altezza z sul suolo del punto considerato, dalla topografia del terreno e
dalla categoria di esposizione del sito (e quindi dalla classe di rugosità del terreno) ove sorge la costruzione; per
altezze non maggiori di z=200m valgono le seguenti espressioni
Coefficiente di esposizione
2.400
2.300
2.200
2.100
Coefficiente di esposizione
2.400
2.300
2.200
2.100
2.000
ce
1.900
1.800
1.700
1.600
1.500
1.400
0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0
Quota del fabbricato [m]
E' il coefficiente di forma (o coefficiente aerodinamico), funzione della tipologia e della geometria della costruzione e
del suo orientamento rispetto alla direzione del vento. Il suo valore può essere ricavato da dati suffragati da
opportuna documentazione o da prove sperimentali in galleria del vento.
p [kN/m²] cd ct ce cp P [kN/m²]
(1) par. sopravent. 0.499 0.96 1.00 2.313 1.00 1.109
(2) cop. sopravent. 0.499 0.96 1.00 2.313 1.2 1.331
(3) cop. Sottovent. 0.499 0.96 1.00 2.313 0.6 0.665
(4) par. sottovent. 0.499 0.96 1.00 2.313 0.6 0.665
N.B. Se p è > 0 il verso è concorde con le frecce delle figure
20.0
o [m]
Pressione del vento (riferita alla parete sopravento)
25.0
20.0
10.0
5.0
0.0
0.75 0.80 0.85 0.90 0.95 1.00 1.05 1.10 1.15
Pressione del vento [kN/m²]
20.0
Quota del fabbricato [m]
15.0
10.0
5.0
0.0
0.90 0.95 1.00 1.05 1.10 1.15 1.20 1.25 1.30 1.35 1.40
Pressione del vento [kN/m²]
ANALISI STATICA LINEARE PAR.7.3.3.2 E PAR.3.2 NTC08
0.684 (g)
0.238 (g)
Periodi fondamentali Acc. Spettro orizzontale elastico
T0 0.000 s Se (0) 0.30 m/s²
TB 0.157 s Se (TB) 0.71 m/s²
TC 0.472 s Se (TC) 0.71 m/s²
TD 2.644 s Se (TD) 0.13 m/s²
Coordiante Spettro
SPETTRO
ELASTICO
SPETTRO
DI
PROGETT
O
1 Azione sismica
t L W μ Ta
3 Azione risultante
3.50 m
3.00 m 3
2.50 m
3.50 m
3.00 m 3
2.50 m
2.00 m
1.50 m 2
1.00 m
0.50 m
0.00 m 1
𝑁=𝐹_𝑐
𝐹_𝑐=0.85 𝑓_𝑑 0.8 𝑥 𝐿
𝑁=𝐹_𝑐−𝐹_𝑡
𝐹_𝑐=0.85 𝑓_𝑑 0.8 𝑥 𝐿
𝐹_𝑡=(𝐴_𝑚 𝐿 〖 𝑓〗 _(𝑑,𝑟𝑒𝑡𝑒))/𝑠
Osservazioni:
-La rete non reagisce a compressione
-La rete deve essere ben ancorata alla struttura portante
-Lo scopo della rete è solo quello di impedire il ribaltamento della tamponatura
evitando così danni a cose e persone.
-Le tamponature se ben progettate e disposte regolarmente in pianta e in elevazione
posso dissipare molta energia derivante dall'azione sismica. Al contrario se disposte
in modo irregolare oppure in modo da lasciare aperture a nastro in prossimità dei nodi;
possono essere la causa del collasso prematuro dei pilastri (collasso per azione tagliante).
Nel caso di disposizione irregolare, oppure nel caso di aperture a nastro il progetto
degli elementi strutturali deve essere studiato ad hoc per rispondere alle
intereferenze sulle sollecitazioni causate dalle tamponature.
h 3.00 m
Z 19.50 m
qa 2
T1 0.490 s
ag 0.261 (g)
S 1.15
g 9.81 m/s²
E 4.1E+06kN/m²
λ 9.87
μ
Ta
Sa
Fa
=( 〖 (𝑆 〗 _(𝑎 𝑃_𝑜=𝐹_𝑎/ℎ
_𝑎))/𝑞_𝑎
Sa Fa p0 MED,concentrato
14.45 kN/m
25.22 kNm
poggiata)"
S_a
a)"
〗 _𝑚 〖
)
]=𝑀_𝑅𝐷
e tagliante).