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1) ALL’inizio del primo canto del purgatorio si respira un aria di serenità e i personaggi

percepiscono il ‘risorgere’ dal buio alla luce, fuggendo dalla voragine dell’inferno
affacciandosi ai piedi del monte purgatorio .le prime luci(fiammelle) che vengono descritte,
assumono il valore di virtù cardinali , nell’interpretazione filosofica Aristotelico Tolemaica,
rappresentano Dio . Dante e Virgilio vivono un felice impatto visivo con la riscoperta dei
colori per merito della luce, vivendo così in un’atmosfera pura e serena. In opposizione
viene descritto già dalle prime righe dell’opera il tenebroso luogo in cui Dante si era
smarrito, il quale è un allegoria del peccato dove ogni uomo si perde nel percorso della vita.
In particolare, anche il celebre Petrarca , affida il suo stato d’ animo al paesaggio. Per
esempio nel ‘Almo sol, quella fronde ch’io sola amo’ dove paragona le luce del giorno alla
sua amata o anche il sonetto XXI della Vita nova di Dante dove dove la luce emana la virtù
d’amore

2)Uno degli spiriti presenti nel terzo canto del purgatorio ,chiede di farsi riconoscere da
Dante . è un personaggio dall’aspetto regale e il portamento nobile ma che viene
riconosciuto dall'autore grazie ad una piaga sul petto, che richiama la figura del cristo: È
Manfredi, sovrano del regno di Sicilia, figlio di Federico II , . spiega del suo pentimento e
della sua conversione sul punto di morte, si crea un flashback dove quest’ultimo racconta
che papa Clemente IV ha fatto disseppellire il suo cadavere ,per spargere i resti fuori dal
regno di Napoli. Offre cosi l’ occasione a Dante per ribadire, per bocca di Manfredi, un
importante questione dottrinale; la scomunica ecclesiastica, che non porta ad una
dannazione automatica, soprattutto se quel potere religioso è usato impropriamente a scopi
politici e di potere. Tale tema politico, lo ritroviamo anche nell’inferno dove Dante si schiera
con i guelfi bianchi , e nel VI canto l’ autore chiede a Ciacco , il futuro della città di Firenze.
e Il dannato preannuncia la cacciata dei Guelfi neri, contrari al papa.

3)Nel secondo canto, Dante vede una delle anime penitenti farsi avanti per abbracciarlo, e lo
riconosce come l’amico Casella. A questo punto, Dante, gli chiede di confortarlo con la sua
musica, poiché era molto affaticato. Il musicista Intona le note di ‘Amor che nella mente mi
ragiona’ e tutte le anime presenti, lo ascoltano così serene ed appagate a tal punto da
dimenticare i loro doveri , i quali vengono immediatamente ricordati da Catone che gli
rimprovera aspramente. Tali passioni e sentimenti, li ritroviamo nel V canto dell’inferno dove
si crea una parentesi tra tutte le vicende tenebrose. Si tratta degli innamorati Paolo e
Francesca , che Dante nota subito , tra la folle delle anime lussuriose. Questi ultimi
raccontano la storia del loro vero amore, in cui Francesca si innamora del fratello di suo
marito, già sposato. Nella vita di tutti i giorni riflettiamo sul binomio piacere-dovere , che è
protagonista di tutte le nostre scelte. Anche in questo difficile periodo di pandemia, la
responsabilità ci deve portare sulla strada del dovere , rinunciando a piaceri come gli incontri
o un semplice abbraccio.
AURELIA VERZILLO

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