Le tecnologie delle le armi elettroniche che sono usate dalla criminalità organizzata, dai
servizi segreti, eserciti, aziende multinazionali o sette segrete, possono comprendere
quelle usate per le armi a energia diretta, come il laser, i raggi di energia a
radiofrequenza, l’olografia[1], l’interferometria[2], le radiazioni elettromagnetiche, le onde
radio, i radar, robot elettronici in miniatura, ecc. In generale queste tecnologie utilizzano
energie dirette che non sono visibili all’occhio umano e che possono viaggiare per
migliaia di chilometri.
1/3
Queste energie dirette possono attraversare la gran parte delle sostanze quali i muri, gli
edifici, i metalli e le montagne. Quando un raggio di energia diretta si interseca con un
altro raggio o con un insieme di raggi di energia diretta, il punto di intersezione può creare
una combinazione di diverse radiazioni come una sorta di tasca. Queste combinazioni di
radiazioni (che potremmo definire tasche di radiazioni) create da raggi di energia diretta
possono venire ingegnerizzati in modo tale da poter contenere onde sonore, messaggi,
stress termico, pressione, forme simulate di radiazione elettromagnetica, messaggi
telepatici, simulazioni di realtà virtuale e olografiche. Ad esempio due raggi di
radiofrequenza che presi separatamente, potrebbero avere proprietà di radiofrequenze
innocue, potrebbero avere proprietà dannose di radiofrequenza mista quando è
combinato al punto di intersezione. Raggi di radiofrequenza mista potrebbero venire
utilizzati per simulare il suono cambiando le proprietà di pressione (espansione e
compressione) di gas e liquidi all’interno del corpo umano e intorno ad esso. Questi raggi
di radiofrequenza con frequenze dell’ordine di cento megahertz possono essere usati per
molestie elettroniche.
Le persone colpite da queste armi possono udire voci, vedere immagini e percepire lo
stress. Dato che alcune parti del corpo come gli occhi e i genitali non possono ridurre
bene lo stress, le vittime di molestie elettromagnetiche provano spesso stress negli occhi,
che provoca problemi visivi.[3] I laser possono dirigere verso immagini telepatiche
sintetiche[4] e simulazioni di realtà virtuale che possono venire usate per controllare i
sogni, i pensieri e le emozioni.
[1] Olografias. f. [comp. di olo– e –grafia, sul modello dell’ingl. holography]. – Metodo di
registrazione e di riproduzione di immagini tridimensionali basato sull’impiego di un fascio
di luce coerente emesso da un laser: tale fascio viene indirizzato sia verso il soggetto da
riprodurre sia verso una lastra di materiale sensibile, in modo che l’interferenza tra la luce
che proviene direttamente dal laser (fascio di riferimento) e la luce (anch’essa coerente)
riflessa dal soggetto produca sulla lastra una figura assimilabile a un reticolo di diffrazione
(ologramma), la quale contiene tutte le informazioni relative sia all’intensità sia alla fase
delle onde luminose che l’hanno prodotta; se l’ologramma viene a sua volta illuminato
dalla luce del laser, si ha, in seguito a un processo di diffrazione, la ricostruzione
completa (donde il nome) del fronte d’onda che era stato emesso dal soggetto, la cui
immagine stereoscopica appare, attraverso la lastra e in piani posteriori, con prospettive
diverse a seconda del punto di osservazione. Successivi sviluppi hanno reso possibile la
produzione di immagini olografiche osservabili con la luce bianca ordinaria: tale risultato
si ottiene, nell’o. in luce bianca o di volume, registrando in un’unica lastra una serie di
ologrammi sovrapposti che, per interferenza, riflettono solo la componente
monocromatica della luce incidente che ricostruisce l’immagine olografica, e, nell’o.
stampata, imprimendo (a partire da una matrice) il reticolo di diffrazione che costituisce
l’ologramma su un supporto di plastica trasparente avente per sfondo uno strato
argentato riflettente. Con il termine olografia si fa riferimento anche a tecniche analoghe
2/3
di riproduzione di immagini tridimensionali che utilizzano però forme di propagazione
ondulatoria diverse dalla luce, per es. onde elastiche in un mezzo nell’o. acustica, onde
radio ad alta frequenza nell’o. a microonde.
[2] In fisica l’interferometria è un metodo di misura che sfrutta le interferenze fra più onde
coerenti fra loro, utilizzando degli strumenti detti interferometri
[3] http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/
https://gifh.wordpress.com/2010/09/05/dalla-telepatia-sintetica-alla-tecnopatia-le-
macchine-controllate-dal-cervello/
3/3