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FASE GIOVANILE
Grande influenza sul giovane Pablo ebbe la professione del padre, professore di disegno alla scuola di
belle arti, che gli insegnò le nozioni tecniche fondamentali. Avendo raggiunto il massimo grado di
perfezione nella tecnica acquistò una grande fiducia in se stesso, al punto tale da realizzare, non
ancora quattordicenne, una mostra dei suoi lavori a La Coruña.
FASE BLU 1901-1904
Dipinti cupi, freddi, sui toni del blu e del turchese. Soggetti rappresentati appartengono alle categorie
degli emarginati, dei poveri, creature sole e senza speranza.
FASE ROSA 1904-1906
Nel 1904, a Parigi, conosce una ragazza della sua stessa età, Fernande Olivier, con la quale inizia una
lunga relazione affettiva durata fino al 1912. È’ lei che appare ritratta in molti dei quadri. E' un periodo
“più allegro” rispetto al precedente. I soggetti preferiti sono arlecchini, saltimbanchi, personaggi legati
al mondo del circo.
PERIODO AFRICANO 1907-1909
In questo periodo sentì l'influenza dell'arte africana, soprattutto scultura e
maschere tribali.
Inizio ostilità nei confronti della tradizione.
Quadro: Ritratto Di Gertrude Stein
Impostato in maniera abbastanza classica,
1906, Appena rientrato da un viaggio nei Pirenei spagnoli, l’artista non esitò a
modificare l’opera secondo l’influenza subita, giungendo a un esito
decisamente innovativo: Semplificazione dei tratti, Essenzialità delle forme,
Eliminazione dei dettagli
Figura monumentale e massiccia, nascosta sotto le abbondanti pieghe del vestito, testa
sproporziobata.
FASE CUBISTA 1907-1914
● Critica è infastidita e sconfortata, pittura moderna resa ridicola.
FASE NEOCLASSICA 1917
Dopo la fine della prima guerra mondiale, Picasso sentì l'esigenza di ritornare
all'ordine e al classicismo, producendo opere che rimandano al Rinascimento
italiano.
Artisti sembravano voler ritrovare l’armonia messa in crisi dalle sperimentazioni
delle Avanguardie.
Picasso iniziò a rivalutare la dimensione figurativa, impostando le proprie
composizioni in maniera più tradizionale.
Il Flauto di Pan: atmosfera di un idillio lontano, ragazzo seduto suona uno
strumento a fiato, mentre l’altro in piedi lo sta ascoltando. Figure semplici, di
dimensioni monumentali, compatte e statiche come colonne.
FASE MATURA 1930
1937,Guernica, arte contro la guerra
DOPO IL 1946
Gli ultimi lavori di Pablo Picasso miscelano tutti gli stili conosciuti e sperimentati durante la sua vita.
Lavorò incessantemente, producendo moltissimi quadri.
IL CUBISMO
1907, Parigi, Picasso, Braque e Léger danno vita al movimento cubista.
Il Cubismo trae origine dalla pittura di Cèzanne, forme solide forme, sculture essenziali e stilizzate.
Les demoiselles d’Avignon di Picasso segna abbandono del metodo prospettico, sostituito da un
sommarsi e fondersi di immagini molteplici, trascritte da diversi punti di vista.
Si cerca la molteplicità della realtà, la sua relatività nello spazio e nel tempo (quarta dimensione), cioè
il suo variare al mutare dei punti di vista.
Abbandonato ogni scopo narrativo, i temi sono sempre di più semplici oggetti dei quali si indaga la
struttura formale.
I quadri cubisti sconvolgono la visione perché vi introducono quella che è definita la «quarta
dimensione»: il tempo.
L’introduzione di questa nuova variabile, riguarda costruzione e lettura del quadro. Il tempo di
analizzarne le singole parti e ricostruirle mentalmente, per giungere con gradualità dall’immagine al
suo significato
CUBISMO ORIGINARIO (1907-1909)
Prevale la rappresentazione semplificata delle forme, viste come puri volumi.
I temi più frequenti erano: paesaggi e oggetti comuni.
− Picasso, Fabbrica a Horta de Ebro, 1909, olio su tela. Case , alta ciminiera, palme, cielo, hanno
stessa consistenza plastica, scheggiati dall’intersezione delle linee geometriche.
Scansione netta delle forme è accentuata dalla scelta dei colori, limitata a gamma verde e terre.
− Picasso, Les demoiselles d’avignon, 1907, olio su tela, 243,9 x 233,7.
CUBISMO ANALITICO (1909-1012)
Forme scomposte in piani che, intersecandosi, realizzano una nuova immagine plastica.
Colore è sempre monocromo, quasi assente. Forme solidificate, viste in totale assenza di piani
prospettici, che poi si frantumano, come se l’oggetto venisse smembrato e analizzato in tutte le sue
parti. Picasso dipinge soprattutto nature morte, a cui si aggiungono volti e figure umane.
− Braque, il portoghese (o l’emigrante), 1911-12, olio su tela. Linee che scandiscono i vari piani
attraversano uomo e proseguono nello sfondo. Alcuni elementi ci consentono di restituire
identità al soggetto: volto, braccia, bottoni giacca, strumento a corde.
− Picasso, Ritratto di Ambroise Vollard, 1910, olio su tela. Figura non riprodotta in modo
naturalistico, ma sottoposta ad un processo di geometrizzazione, scomponendola in forme
elementari e poi riassemblandola liberamente.
CUBISMO SINTETICO ( 1912-1915)
Forme ricostruite attraverso superfici meno spezzate. Colori sono più vivaci.
Introduzione di lettere stampate e pezzi di materiali direttamente sulla tela, veri e propri pezzi di
realtà integrati nel quadro.
− Picasso, Natura morta con sedia impagliata,1912.
CUBISMO ORFICO
Il termine deriva dal mitico Orfeo, che con il suo canto animava le forze della natura.
Sensibilità più evocativa e lirica spinge i pittori di questa tendenza a concentrarsi sui valori cromatici
e dinamici rivisitati in forma immaginativa.
− G. Gris, Natura morta con finestra aperta, 1915, olio su tela. Alcuni pittori vicino al cubismo si
posero il problema di conciliare il cromatismo , con la resa del movimento. Ne derivano
immagini scandite da rigorosi rapporti geometrici, uniti alla vivacità del colore.