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M A R Z O 1992 — A N N O IX- N. 3 — LIRE 7.

000

Cesare Luporini
L'officina dello Zibaldone

Gian Luigi Beccaria,


Mario Pozzi,
Walter Meliga
Gli scritti di
Gianfranco Folena
con un 'intervista
di Gian Piero Brunetta

Franco Fortini
e Fausto Malcovati
Il quinto angolo di Metter

Bruno Toscano
Paesaggi
di Giovanni Romano

Marcello de Cecco
Hahn e Schumpeter
fra credito e moneta
Piazza degli Eroi
di Thomas Bernhard
Le pagine di Liber
recensito da Eugenio Bernardi e Cesare Cases
MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. gr. 111/70% ISSN 0393-3903
contiene I.P. - tariffa pagata
RECENSORE AUTORE TITOLO

RECENSORE AUTORE TITOLO

Nuove ragioni pe
Gianfranco Contini, Racconti del- Antonio Gramsci, Lettere. 1908- John Ruskin, Tumer e i Preraffa- Rudolf Wittkower, Idea e immag
la Scapigliatura piemontese. Una 1926. Gli ultimi inediti dell'episto- elliti. Un grandissimo critico e l'ini- ne. Studi sul Rinascimento. M
antologia attuale, che ripropone i lario di Gramsci riguardano il perio- zio-delia fortuna dell'arte preraffael- chelangelo, Raffaello, Brunellescl
più bei racconti della Scapigliatura do prima del carcere. Sono anni di lita: il rapporto tra rappresentazione le culture periferiche, i Sacri Moni
piemontese: storie crudeli e bizzarre formazione culturale, di contatti realistica e istanze di una prassi pit- i percorsi culturali, i motivi figurat
che rivelano la verve linguistica, politici e di grandi scelte, come la torica sempre meno vincolata al- vi di una ricchissima stagione. Tr
l'ironia, lo stile della corrente più scissione del '21. Ma sono anche le l'aspetto più evidente della realtà. duzione di Augusto Roca de Amie
europea della letteratura italiana lettere di una vita, pubblica e priva- A cura di Giovanni Leoni. Saggi e Caterina Volpi. Saggi, pp. XXV
dell'800. Pref. di Dante Isella. Gli ta. A cura di Antonio A. Santucci. brevi, pp. XXX-98 con 36 illustra- 432 con 271 illustrazioni fuori testi
struzzi, pp. XVI-267, L. 28.000. NUE, pp. XXXV-539, L. 60.000. zioni fuori testo, L. 18.000. L. 65.000.
RECENSORE AUTORE TITOLO

Arte
37 Bruno Toscano Giovanni Romano Studi sul paesaggio. Storia e immagini

Fulvio Zuliani AA.VV. La Sacra di San Michele. Storia Arte Restauri

! Storia m
38 Giuseppe Ricuperati Robert Darnton Edition et sédition. L'univers de la littérature
clandestine au XVIIF siècle

George Armstrong Custer La mia vita nelle Pianure. Esperienze persona-


li tra gli indiani

39 Carlo Capra Stuart J. Woolf Napoleone e la conquista dell'Europa

40 Marino Berengo Eugenio Garin Editori italiani tra Ottocento e Novecento

Alberto Cadioli AA.VV. Editoria libraria in Italia dal Settecento a oggi.


Bibliografia degli studi 1980-1990

41 Umberto Levra Giuseppe Talamo Il "Messaggero" e la sua città. Cento anni di


storia

• Economia e Antropologia!
42 Marcello de Cecco Albert Habn Teoria economica del credito

Joseph Alois Schumpeter L'essenza della moneta

Roberto Beneduce A. Le Pichon e L. Caronia (a cura di) Sguardi venuti da lontano

! Filosofia e Scienze m
46 Davide Lovisolo Paul Feyerabend Addio alla Ragione

Dialoghi sulla conoscenza

47 Marco Vozza Viktor von Weizsacker Filosofia della medicina

48 Intervento
Ma Freud non era un paranoico, di Eugenio Borgna

Marco Bobbio Esther Goshen-Gottstein Ritomo alla vita. Storia di un "risveglio" dal
coma profondo

! Liber m
49 Le tracce culturali di una storia discontinua, di Péter Hanak
La storia negata delle minoranze americane, di Joan W. Scott

50 Premio Goncourt: una libertà vigilata, di Bénédicte Simonot


Biblioteca europea

53 Lettere

RECENSORE AUTORE TITOLO

Legg ere ancora.


Claude David, Franz Kafka. Dal Peter Brown, Il corpo e la società. Jean Bottéro-Samuel Noah Kra-
lecano della germanistica francese, Il corpo, la castità e il celibato; e, mer, Uomini e dèi della Mesopota-
tiratore dell'edizione delle Opere insieme, la legittimità dell'amore e mia. Testi e documenti millenari
li Kafka nella Plèiade Gallimard, della procreazione. Le testimonian- della Mesopotamia qui tradotti per
ina biografia esemplare che aiuta ze dei primi cristiani e dei Padri del- la prima volta: un grande affresco
comprendere lo scrittore al di là
legli stereotipi che la sua stessa
la Chiesa restituiscono i fondamen-
ti storici e culturali di uno dei grandi
che ci restituisce gli archetipi mito-
logici della nostra civiltà. Trad. di EINAUDI
letteratura» ha prodotto. Tra- temi della moralità occidentale. A. Cellerino e M. Ruffa. A cura di
luzione di Renata Morteo. Saggi, Trad. di Igor Legati. Bibl. di cult, Giovanni Bergamini. Millenni, pp. Seimila titoli
>P- X-294, L. 44.000. storica, pp. XXII-465, L. 80.000. XX-808 con 17 tav. f. t., L. 130.000. per Tltalia che legge.
MARZO 1992 - N. 3. PAG. 4

Il Libro del Mese


Nel grande guardaroba in cui si svol-
ge la prima scena di Heldenplatz
(Piazza degli Eroi), la governante di
Le camicie della signora Zittel l'autore moderno evita prudente-
mente di descrivere, ossia un uomo
che pensa, colto nell'attimo in cui
casa Schuster continua a stirare ca- di Eugenio Bernardi egli pensa. "Per questo" (si dice in
micie. E mentre stira, parla, ricorda uno dei primi capitoli dell' Uomo sen-
e commenta. Alla cameriera giovane za qualità) "l'atto di pensare, finché
e indolente che l'ascolta dà ad un cer- camicie, è soprattutto la moglie di premmo distinguere un poeta da un al suo aristocratico conservatorismo non è condotto a termine, è in fondo
to punto anche una meticolosa lezio- Konrad che nella Fornace (uno dei ca- altro. La particolarità di Bernhard è e alla lode di un tempo antico di cui uno stato pietosissimo, una specie di
ne di come una camicia vada stirata, polavori di Bernhard) gode a fare e che la sua voce non è soltanto stile, egli sembra l'ultimo grottesco rap- colica delle circonvoluzioni del cer-
e per un po' sul palcoscenico non si disfare il paio di guanti a cui sta lavo- invenzione, intensità espressiva. La presentante. Il fine è invece morale, vello, e quando è terminato, esso non
parla d'altro: solo di come va stirato rando. Trattandosi di un motivo (o sua è una voce colta nel momento rapportabile alla necessità di fare ha più la forma del pensiero in cui
un colletto, di come si ripiegano le di una gag) che compare continua- stesso in cui risuona e svolge un di- piazza pulita delle rappresentazioni l'atto viene vissuto, ma già quella di
maniche e di come si dà l'ultima ri- mente sia nelle commedie che nei scorso. Sicché nel suo caso, .più che che l'individuo ha tradizionalmente ciò che si è pensato, e purtroppo que-
passata. Una scena, parrebbe, di vita racconti, è evidente che ha una fun- di leggere un testo, si ha l'impressio- del mondo. "L'individuo pensante", sta è una forma impersonale, perché
quotidiana, giustificata dall'abilità zione di segnale e che è da intendersi ne di ascoltarne la registrazione. Poi, dice il principe ad un certo punto, il pensiero è allora rivolto all'esterno
dell'anziana governante, che però se ed è organizzato per essere comuni-
ne compiace troppo, la tira per le lun- cato al mondo".
ghe e arriva a far sue le parole del pa- Bernhard affronta invece l'impre-
drone suicida: "Stirare è un'arte", sa, e al monologo del principe in Per-
diceva Josef Schuster (almeno cosi ri-
ferisce la governante), "... l'arte di
stirare è un'arte eccelsa". E per di-
"Al fuoco!!" turbamento dà in un primo tempo un
titolo assai esplicito in questo senso,
chiamandolo "La testa". L'indica-
mostrarlo, la governante signora Zit-
tel non esita a ributtare all'aria una
di Cesare Cases zione è precisa anche altrove: per
esempio quando, iniziando quello
camicia appena ripiegata e stirata ri- sbalorditivo racconto che s'intitola
petendo da capo l'operazione. Varie Gehen (Camminare, non ancora tra-
volte. T H O M A S BERNHARD, Piazza degli Eroi (Helden- la città viene contrapposta alla campagna e l'Au-
platz), Garzanti, Milano 1992, ed. orig. 1988, dotto in italiano), Bernhard con una
La scena ha tutta l'aria di essere stria all'estero per sottolineare che non c 'è salvez-
citazione in epigrafe ribadisce il pro-
un suggerimento per come si debba trad. dal tedesco di Rolando Zorzi, pp. 144, za da nessuna parte. Ma questa volta la resa dei posito fondamentale (e l'utopia) del-
intendere quanto seguirà. Assomi- Lit 2 2 . 0 0 0 . conti era totale, le nubi si addensavano sui gior- la sua scrittura definendola come
glia troppo ad altre scene del genere nali ben prima della prima esecuzione, avvenuta "un continuo pensare fra tutte le
disseminate nelle commedie di Bern- L'impossibilità di passare dalla finzione alla il 4 novembre 1988 (dopo la pubblicazione in possibilità della mente umana e un
hard: a quella dei guanti che la prota- realtà è stata più volte enunciata e motivata. Co- volume) per la regia di Claus Peymann, fedele continuo percepire fra tutte le possi-
gonista di Una festa per Boris (la pri- me osserva Gùnther Anders in un suo aforisma, amico e collaboratore di Bernhard fin dagli anni bilità di un cervello umano e un con-
ma commedia di questo autore au- chi grida "Al fuoco'." sulla scena non viene cre- in cui era regista al teatro di Bochum. In una se- tinuo essere tirati di qua e di là fra
striaco) si infila e si sfila continua- tutte le possibilità di un carattere
duto, perché il pubblico pensa che il grido faccia rie di deliziosi "dramoletti" che si rifanno alla
mente, a quella della madre che fa e umano", o quando, nella commedia
disfà le valigie in Alla meta, al gioco parte della rappresentazione. Alla fine abbiamo tradizione delle operette analoghe di Molière e
intitolata II riformatore del mondo, il
delle carte che accompagna i dialoghi pensatori come Baudrillard che teorizzano l'in- del "teatro sul teatro" (tradotti da Elisabetta
protagonista dichiara che suo massi-
nella Brigata dei cacciatori. Molto si- distinguibilità di simulazione e realtà e in effetti Niccolini per Ubulibri) Bernhard ba raccontato mo desiderio è sempre stato quello di
mile alla Zittel che stira e ristira le si discetta sulla colpa del giornalista televisivo, se questa simbiosi spirituale con l'amico e il suo "sezionare un cervello / e di sotto-
consiste nell'aver trasmesso la scena di un'esecu- trasferimento al Burgtheater di Vienna. "Adesso porre le sue singole parti / ad un'ana-
zione vera o nell'averla trasmessa benché fosse però siamo in Austria — dice Peymann alla se- lisi totale".
falsa. Ma provate a dir male del regnante del mo- gretaria — un paese orribile / siamo nella città Non in questo consiste però l'ori-
ECIG mento e subito accanto all'attore apparirà il ca-
rabiniere, magari per difenderlo in nome della
più spaventosa di tutte I siamo a Vienna, signori-
na Scbneider, / dove anche le persone più meravi-
ginalità di Bernhard: altri autori, col-
legabili a quella che viene chiamata la
tolleranza repressiva, come è accaduto alla prima gliose e perfette / vengono diffamate / e non pos- "Wiener Gruppe", avevano fatto
di questa commedia. La capacità di sopportazio- sono tornare indietro". tentativi più o meno riusciti in que-
N O V I T À 1992
ne del sistema dominante è andata sempre au- sta direzione. Ciò che contraddistin-
Infatti la prima di Heldenplatz termina tra fi- gue Bernhard e fa sì che egli arrivi ad
mentando negli ultimi tempi, ma i suoi limiti so- schi e proteste, seguiti da un applauso durato
Herbert William Parke imporre con tanta autorevolezza la
no sempre segnati dall'autorità. mezz'ora. Bernhard e Peymann ce l'avevano fat-
SIBILLE sua voce, è il fatto che questa opera-
Da Eraclito a Eusebio, dall'Asia
Con gli austriaci Bernhard aveva un grosso ta, sia pure a fatica. Dopo certe letture pubbliche zione sperimentale e conoscitiva è
Minore arcaica alla Roma cristiana, conto aperto. Si può dire che non ci sia suo scrit- di Karl Kraus era probabilmente la prima volta accompagnata da una forte carica
una nuova luce sulla religione, to che non contenga invettive contro la stupidità, che uno scrittore riusciva a scuotere l'ignavia umoristica che nelle opere degli ulti-
la poesia e la politica la ferocia e la corruzione degli austriaci. Il paese viennese. Più che le invettive antiaustriache, or- mi anni si fa sempre più evidente.
del mondo antico
essendo composto dopo il 1918 di una grande cit- mai note al pubblico, era l'accusa di antisemiti- L'umorismo di Bernhard (spesso ir-
pp. 272 - £ 27.000 recuperabile attraverso la traduzio-
tà con un retroterra aspro e montagnoso, le ingiu- smo cronico a offendere una città che per ragioni
ti ne) sembra avere la sua radice innan-
•fr
rie sono rivolte equamente contro l'arretratezza non suffragate da nessun dato si riteneva al riparo zitutto nella coscienza che questo
Giuseppe Dagnino rurale e l'infamia consumistica in cui Vienna ha da tali accuse. Se l'Austria aveva fornito gli Hi- esperimento, per quanto radicale ed
LA C A V E R N A DI superato perfino le città tedesche. A Bernhard tler e gli Eichmann, si poteva sempre giocare la energico sia, è inevitabilmente la ri-
PORPORA dell'Austria non va bene nulla, il che non signifi- carta dell'arretratezza della provincia, donde co- petizione di esperimenti simili già
SORTILEGI E INCANTESIMI ca che gli vadano bene gli altri paesi, solo che, storo provenivano, rispetto ai viennesi, che se- compiuti in passato con altrettanta,
DELLA MEMORIA proprio per l'omogeneità del mondo occidentale, condo la definizione di un amico di Kraus erano se non maggiore intransigenza. A co-
ce la si prende con quella parte di esso che è più minciare da Gelo (con cui Bernhard
>
Sia che l'uomo vivendo indaghi,
sia ch'egli varchi l'alta soglia vicina e si conosce meglio. Anche in questa pièce nel 1963 esordisce come narratore),
morendo, la memoria sovrintende in ogni racconto si fa infatti esplicito
sgomentando, giacché panicamente riferimento ai grandi testi letterari e
attraversa la morte medesima filosofici del passato, citando Pascal
e la sconfigge
e Montaigne, Novalis e Goethe,
pp. 256 - £ 27.000
come una indiretta dichiarazione di a lettura conclusa, uno conserva il ri- "deve eliminare sempre più le imma- Schopenhauer e Wittgenstein,
poetica. cordo non tanto di quello che gli è gini della sua memoria. Raggiungerà Kleist e Kant. Umorismo dunque co-
Luigi Arnaldo Vassallo Niente di strano, si dirà, visto che stato raccontato, quanto di quella il suo scopo quando nel suo cervello me coscienza della propria posizione
la caratteristica (molto deprecata) di voce che lo ha così suadentemente non ci sarà più neanche un'immagine di epigono: se da un lato si tratta di
GLI INVISIBILI questo autore è la ripetitività. In ve- indotto all'ascolto. "sgomberare la mente" da ogni rap-
sola. Quando si saranno esaurite tut-
Cronaca di un viaggio tra i veli e rità, a rileggere l'opera di Bernhard Un autore dunque che punta sul- te le possibilità di raffigurazione insi- presentazione inculcata dalla tradi-
le cortine che, nell'illusione, zione, dall'altro già Saurau deve am-
separano la vita dalla morte
in tutta la sua parabola (un testo, an- l'eloquenza, che conosce i trucchi te nel suo cervello". Se di qualcosa
zi spesso due all'anno a partire dal della retorica e che ha una tendenza egli si vanta, è di avere "una straor- mettere che "siamo chiusi in un
pp. 160 - £ 20.000
1963), ci si accorge di quanto diffe- innata alla teatralità: per averne una dinaria capacità per cui io prendo mondo che cita continuamente tut-
•fr -fr renziata sia questa sua presunta mo- prova basterebbe citare il lungo mo- qualsiasi persona che mi vada a genio to, prigionieri di quella continua ci-
notonia e ossessività, e di quali toni nologo di quel principe Saurau di e la conduco attraverso il suo cervello tazione che è il mondo".
Giacomo Bove
sia capace la sua voce. Perché nel ca- Perturbamento che può essere consi- fino a farla star male, perché quel Temi ben noti del resto alla lette-
VIAGGIO ALLA so di Bernhard si tratta appunto di derato il prototipo di tutti i perso- meccanismo cerebrale attraverso il ratura contemporanea: ma se Max
TERRA DEL FUOCO una voce: una voce particolare, insi- naggi sostanzialmente monologanti quale la conduco è comunque... un Frisch, ad esempio, arriva a farne
La saga illusoria di possedere, stente, ossessiva e persuasiva che si delle commedie di Bernhard. Essen- meccanismo micidiale", dove il ter- uno dei temi principali dei suoi ro-
vedendoli, tutti i panorami fa immediatamente sentire ogni vol- do il più clamoroso, il caso Saurau of- mine "micidiale" si riferisce eviden- manzi e a rilevarne l'innata disposi-
della terra ta che iniziamo la lettura di uno dei temente alla tendenza del pensiero e
fre anche l'occasione per intendere zione teatrale, Bernhard mira a sta-
pp. 128 - £ 20.000 suoi racconti o ascoltiamo qualche quale sia il significato di questa elo- della scrittura a trasformare la vita nare la contraddizione nel momento
-ri tt battuta delle sue commedie. Come se quenza e verbosità. Dall'alto del suo vivente in lettera morta, secondo stesso in cui un suo personaggio (nei
la sua scrittura narrativa e dramma- castello il principe commenta, deplo- una contrapposizione che è fra le più racconti e nelle commedie) inizia a
Via Caffaro. 19/10 - 16124 GENOVA turgica avesse come scopo soprattut- ra, sbeffeggia il mondo che lo circon- produttive della letteratura moderna parlare, ossia là dove il tumultuare
W 010/20.88.00
to l'affermazione di questa voce, la da: la brutalità della campagna, l'or- e che in quanto tale fu particolar- del pensiero deve arrendersi alla ne-
sua identificazione immediata. rore della vita cittadina, la decaden- mente approfondita in quel laborato- cessità di una decisione e di una for-
Non che gli altri autori la voce non za di un mondo un tempo felice, l'ot- rio dello spirito che era la Vienna de- mulazione univoca. La contradditto-
ce l'abbiano. Alcuni sapremmo di- tusità delle masse, la crudeltà della gli inizi del secolo. Visto in questa rietà di un personaggio come il Rifor-
stinguerli ad occhi chiusi, come rico- natura. Se le sue esternazioni hanno prospettiva, il monologo di Saurau è matore del mondo non sta nel fatto
Distribuzione P D E nosciamo un compositore di cui un fine, questo non si può comunque un impavido tentativo di descrivere
definire politico, collegabile quindi quello che, secondo Musil, anche
ascoltiamo un brano. O come sa- t>
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 5

<
Claudia a manovrare in realtà il gioco

che la sua opera eversiva gli procuri


Anche gli intellettuali amano dell'amore, truccando divertita la
propria intelligenza con qualche toc-
la laurea ad honorem, ma nella co- co di "irragionevolezza femminea",
di Anna Chiarloni del genere che vellica l'uomo, visto
scienza che, se riformare il mondo si-
gnificherebbe ripartire da zero, poi che a lui la donna piace così, miago-
però "quando noi abbiamo fatto ARNOLD Z W E I G , Storie di Claudia, intravisto la moglie di Zweig, Beatri- vecento e l'arte della vibrazione psi- lante, civettuola, tutta "smorfiette,
piazza pulita / quando abbiamo di- Marietti, Genova 1991, ed. orig. ce — sono ideologicamente ben lon- cologica si alimenta — è noto — del sguardi e capricci".
strutto tutto, / tutto torna un'altra 1991, trad. dal tedesco di Maria Te- tane dalle posizioni espresse succes- freudismo di quegli anni, basti pen- Tutti i nostri ieri intitola Ladislao
volta", proprio perché nulla è più resa Mandalari, pp. 163, Lit 28.000. sivamente: posizioni d'impianto sare a Schnitzler e alle sue penetranti Mittner uno dei suoi capitoli sul pri-
stolto di voler ingabbiare la realtà in marxista che gli valsero ampi ricono- analisi della "fragilità" femminile. mo Novecento. L'oggi infatti inizia
un pensiero totale, presumendo che Curate e tradotte in modo magi- scimenti nella Ddr del dopoguerra, Anche Zweig opera nello stesso hu- per certi versi — si pensi all'emanci-
fra realtà e pensiero esista una con- strale da Maria Teresa Mandalari so- come ricorda la Mandalari nella sua mus di fondo — ci si potrebbe addi- pazione femminile — con la Grande
cordia e una reciproca dipendenza. no ora disponibili per il lettore italia- introduzione. Questa è invece un'o- rittura chiedere se il numero sette Guerra. Non a caso lo stesso Zweig
La constatazione (che è l'esito fi- no le "Novelle intorno a Claudia" pera giovanile, nata nel primo decen- che governa la suddivisione del ro- individuerà successivamente nel
nale di tutti i testi di Bernhard) è tut- (1912), primo successo di critica e di nio del Novecento a Monaco, dove manzo non sia un omaggio alì'Anatol 1914 l'anno discrimine: nella Giova-
t'altro che deprimente: l'opera stessa pubblico dello scrittore Arnold Zweig si era trasferito. Una città — di Schnitzler, ripartito appunto in ne donna del 1914, un romanzo del
che si va via via costruendo smenti- Zweig. Nato nel 1887 in Slesia da ci vivevano anche i fratelli Mann — sette scene — ma qui non c'è nevro- 1931 tutto centrato sulla Storia, la
sce le negazioni di cui è fatta, secon- una famiglia della piccola borghesia che con Vienna costituisce il cenaco- si, né isterismo: sia Claudia che Roh- protagonista ha tratti ben diversi, se
do un modello che ricorda la famosa si vuole più moderni, rispetto a Clau-
lettera di Hofmannsthal in cui, men- dia. Nelle "Novelle" invece i proble-
tre si proclamava la disparità fra la mi sociali sono ancora assenti e la di-
realtà e la sua verbalizzazione, si da- mensione del tempo è scandita dal
va un brillantissimo saggio di arte re-
torica. È da qui, dall'esperienza di-
< e consorte, non nazisti ma nostalgici della vec-
chia Austria, invitati a pranzo dopo i funerali
lieve trascorrere delle stagioni. Di la-
voro non si parla mai e quasi tutto si
retta di questo paradossale fenome- una combinazione di viennesi e di ebrei, "uno nella terza scena. La pazzia che li minaccia e per svolge tra cortine domestiche, negli
no oltre che dalla coscienza del pro- stampato bicolore". Questa era un'illusione di cui sono passati tutti dallo Steinhof il manico- interni privilegiati dallo Jugendstil: il
prio epigonismo, che nasce quella mio che incombe sui personaggi bemhardiani, è salotto, l'alcova e soprattutto la sala
intellettuali ebrei che si erano creati un ambiente
carica di vitalità, di fiducia e anche da musica. E qui che nell'ultima no-
"bicolore" (illusioni simili sorsero a Berlino e a la vecchia pazzia austriaca, e ora la vedova di Jo-
di euforia che accompagna ogni testo vella, nel contrappunto di una sonata
Francofone). Si dissolse brutalmente il 15 marzo sef soffre di crisi nervose che le fanno risentire le di Schubert l'anima innamorata
bernhardiano. 1938, quando Hitler entrato trionfalmente in orribili grida di entusiasmo della folla viennese il "smuore e si effonde nell'altro".
Bernhard non smentisce mai que- Austria proclamò sullo Heldenplatz l'annessione 13 marzo 1938, proprio sotto casa. Con una di D'altra parte la thomasmanniana la-
ste premesse, sicché anche Piazza de- queste crisi, nel bel mezzo del pranzo funebre,
alla Germania e cominciò la caccia all'ebreo. cerazione tra arte e vita è ormai
gli Eroi va letta ricordando le parole
Proprio in una vecchia casa sullo Heldenplatz termina l'opera. Dei due fratelli, il defunto Josef \ estranea ai due protagonisti e difatti
di Saurau e l'epigrafe di Camminare.
vengono a stare dopo la guerra i fratelli Schuster, era quello che si faceva più illusioni: era a lui che affiora solo come citazione casuale,
Anche qui, come l'autore fa dire a
si dovevano i cambiamenti di rotta, il ritomo a nell'atmosfera infatuata dell'atelier
Robert, si tratta di "dare degli spun- due professori ebrei: Josef con la moglie Hedwig,
Vienna, che considerava ancora città della musi- di Klaus Manth. In questo piccolo
ti per una riflessione / e di nient'al- le figlie Anna e Olga e il figlio Lukas, la gover-
ca e della filosofia, la decisione di tornare a Ox- capolavoro di finezza psicologica tut-
tro", perché "gli ascoltatori sono nante signora Zittel e la serva Herta; e il celibe to regge proprio grazie alla vitalità di
sempre sordi / si parla ma non si vie- Robert. È il giorno dei funerali di Josef, che si è ford e infine il mutamento radicale del suicidio.
fondo che nello scatto narrativo del
ne capiti". Bernhard usa da un lato buttato dalla finestra del terzo piano, alla vigilia Egli aveva quella capacità ebraica di autoingan- finale determina, in ambito privato,
tutti i trucchi per farci cadere in narsi che lo zio Robert rimprovera alla figlia Ol-
della partenza per Oxford, dove gli Schuster ave- quella volontà d'interazione tra indi-
quelle "trappole" che, per sua stessa ga, cui hanno sputato addosso per strada perché
vano insegnato durante l'emigrazione e dove Jo- vidui che sarà cifra portante della
definizione, sono le sue commedie, ebrea ma che ora pretende che sia stato "per sba-
sef avrebbe voluto ritornare preoccupato dal narrativa di Zweig.
dall'altro intende affinare il nostro
nuovo antisemitismo tedesco, rinfocolato dalla glio". "Ma se me l'hai raccontato tu stessa / che
udito facendo di noi ascoltatori at-
ìorhmÈÈsm
tenti e quindi anche sospettosi. Se gli solidarietà dimostrata da tutti nei confronti del nella Schottengasse ti hanno sputato addosso / e
eventi di questa pièce ci inducono ad presidente Waldheim, di cui erano stati resi noti adesso dici per sbaglio / me lo dici che razza di
sbaglio sarà stato / a uno sputano addosso per Via delle Fornaci. SO
una partecipazione commossa, non i precedenti antisemiti e nazisti. Che l'opera non 00165 ROMA
per questo è il caso di dimenticare sia soltanto diretta contro l'antisemitismo lo mo- strada / quando non lo conoscono /solo se vedo-
quanto contraddittori siano i discorsi stra il fatto che l'ambiente è quello borghese che no che è un ebreo ' '. Robert è in generale il perso-
dei personaggi. E come essi, proprio trovavamo ad esempio nel magnifico "Dramo- naggio positivo in cui l'autore quasi si identifica.
per il contraddittorio svilupparsi dei Egli ha capito come Bernhard in sanatorio (cfr.
lett" Assoluzione, i cui personaggi sono nazisti
loro discorsi e per la tendenza di ogni
revanchisti che constatano con soddisfazione che l'ultima opera autobiografica tradotta in italia- Marion LA FOLLIA
loro asserzione e denunzia a spinger- no, Il freddo, Adelphi, 1991) "quanto preziosa Milner RIMOSSA DELLE
si all'eccesso, si ricolleghino a model- i "bei tempi" stanno tornando. Come spesso nei
li e figure incontrati in commedie e drammi borghesi, l'intera prima scena di Hel- sia la vita ' ' se non altro per sfogarsi contro il male PERSONE SANE
racconti precedenti. denplatz (le scene sono tre) è occupata da discor- del mondo, e quindi non la getta via, per quanto Quarantaquattro anni

Anche in questa che è la sua com- si tra il personale di servizio (la signora Zittel e non si faccia nessuna illusione. Per lui, come per di esplorazioni

media più "politica", Bernhard tie- Herta) senza che appaiano i personaggi veri e pro- Bernhard e molti suoi personaggi, le infinite pos- nella psicoanalisi

ne fede insomma ad un'idea di teatro pri, che vengono così presentati dal di fuori. Ora sibilità della parola giustificano la sopravvivenza pagg. 384 - L. 50.000

inteso innanzitutto come spettacolo soprattutto la Zittel, custode degli armadi e quin- dell'individuo in un mondo che di possibilità
del farsi e disfarsi del discorso, come di dei lari familiari, non può fare a meno di non ne ha alcuna. "Quel che gli scrittori scrivo- Paula BAMBINI E
esibizione delle sue contraddizioni no/è niente in confronto alla realtà /... / la real-
ma anche della sua "volontà di veri-
sbracciarsi in Herr Professor e Frau Professor (la Heimann NON PIÙ BAMBINI
vedova del defunto, ma anche i figli pare che ap- tà è così brutta / che non può essere descritta /
tà". Che è il tema con variazioni a nessuno scrittore ha finora descritto la realtà / co-
pagg. 448 - L. 50.000

cui si ispira tutta la sua opera. In al- partengano alla categoria professorale).
sì com'è realmente / è questo che è terribile".
tre occasioni, lontane dagli avveni-
menti storici e tragici di cui si parla e
Insomma, se l'essere ebrei e intellettuali (non Terribile, ma stimolante, almeno quando si han- Pierandrea L'ADOLESCENTE
soltanto professori) non li avesse estraniati dal- no le capacità che aveva Bernhard e dì cui sentia- Lussana LO PSICOANALISTA
riparla in Piazza degli Eroi, Io spetta-
l'Austria e proiettati all'estero, gli Schuster non
colo della deplorazione e della chiac- mo gravemente la mancanza. L'ARTISTA
chiera si trasformava in gioco di sarebbero molto diversi da quel professor Liebig
Una visione binoculare
acrobazia, il testo negato diventava dell'adolescente
partitura. In Piazza degli Eroi la de- pagg. 200 - L. 25.000
nunzia e lo sproloquio non si riscatta-
no (come avveniva anche in Pertur- ebraica, Zweig affrontò il problema lo di quella bohème letteraria in cui me non solo sono esseri sani e schiet-
bamento) trasformandosi in variazio- dell'antisemitismo nella tragedia As- s'intersecano la psicoanalisi e lo Ju- ti ma soprattutto sembrano negare la
Jean ELEMENTI
ne musicale: proprio le grida che la sassinio rituale in Ungheria (1914). gendstil, il decadentismo e quel com- frattura, ricorrente nella letteratura Laplanche PER UNA
vedova del professor Schuster sente L'esperienza traumatica della guerra plesso di correnti eterogenee di soli- del tempo, tra eros e società borghe- METAPSICOLOGIA
rintronare negli orecchi soverchiano condizionò sostanzialmente tutta la to etichettate col nome di neoroman- se. Qui infatti, tra pizzi e velluti, lini pagg. 224 - L. 30.000
e sopraffanno le altre voci, quelle del narrativa successiva, destinata a for- ticismo. Sarà dunque interessante e argenti, i due protagonisti mirano
teatro e della musica in cui questa mare un ampio ciclo epico di orienta- andare a vedere come il giovane ad una profonda compenetrazione
donna aveva trovato rifugio. Eppure mento socialista intitolato La grande Zweig da una parte rifletta l'atmo- coniugale. E alla fine, in una sorta di C. Brutti QUADERNI DI
anche qui, chi aguzza gli orecchi co- guerra degli uomini bianchi, al quale sfera culturale dell'epoca, dall'altra crescendo musicale, intessuto di flut- F. Scotti PSICOTERAPIA
me l'autore pretende dai suoi lettori appartiene anche quel capolavoro se ne distacchi, anticipando situazio- tuanti stilemi "Jugend", la ottengo-
e ascoltatori, non può non avvertire narrativo che è La questione del te- ni che sono proprie dell'opera succes-
(a cura di) INFANTILE
no — a differenza di tante coppie del
l'affinità e complementarità che esi- nente Grischa (1927; trad. it. Monda- siva. decadentismo, condannate inevita- voi. 24: Strutture
ste fra i "colpi d'ascia" che il fratello dori, 1937), in cui Zweig denuncia La trama è quasi inesistente. Fan- bilmente a distruggersi — saldandosi intermedie in psichiatria
del defunto mena contro una realtà l'alleanza tra il militarismo prussia- ciulla ricca e raffinata, Claudia è al in quella "carezza totale" che sigilla pagg. 224 - L. 30.000
che egli stesso sembra fare e disfare no, l'alta finanza e il mondo del- centro dei pensieri di Rohme, un fi- le ultime pagine.
con le sue accalorate ed esorbitanti l'industria. Definito da Mittner co- losofo impacciato ma onesto che ben Henry V. TENSIONI
Va da sé che Claudia non è una Sa-
affermazioni, e l'esibizione della si- me il più grande narratore socialista
gnora Zittel che con aria saccente e del Novecento tedesco, Zweig fu pu-
presto riesce a conquistarla. Da una lomè, tutt'altro. Il gioco dei ruoli ses- Dicks CONIUGALI
novella all'altra, dai primi approcci suali è anzi articolato — con arguzia
con altrettanta fiducia nelle proprie re autore, in esilio, del romanzo La fino all'affermarsi di una profonda
Studi Clinici per
— secondo manuale. Nella prima no-
opinioni fa e disfà l'immagine delle scure di Wandsbeck, straordinaria de- intesa di coppia, l'autore varia il gio-
una Teoria Psicologica
vella c'è un passo programmatico. dell'Interazione
persone di cui parla mentre stira e ri- scrizione della Germania nei primi co prospettico dei due protagonisti Dice lui: "In fondo, è l'uomo colui
stira le sue camicie. anni del nazismo, pubblicata nel mettendo in scena un vero e proprio
pagg. 496 - L. 50.000
che genera, il fecondo... " . " E la don-
1943 in ebraico e nel 1947 in tede- contrappunto del sentimento amoro- na?" — chiede lei. "Riceve, trasfor-
sco. Rientrato in Germania nel so. Narratore di razza, Zweig utiliz- ma e restituisce, non è vero?, partori- SGuerra Lisi CONTINUITÀ
1948, lo scrittore morì, vent'anni za con grande finezza la forma del sce. L'uomo invece produce. Possie- R-Aristet 21 dada scuola materna
dopo, a Berlino est. "discorso vissuto" cara a Fontane, de la forza della visione sintetica, S.Martinelli scuola etemertare
Le sette novelle dedicate a Clau- calandosi nelle pieghe più intime del- crea con la novità della sua visio- pagg 176 - L. 25000
dia — una figura in cui la critica ha l'animo umano. Siamo nel primo No- ne...". L'arguzia sta nel fatto che è
L'INDICE
• • d e i libri d e l m e s e B I
MARZO 1992 - N. 3. PAG. 6

Troppo stanco della storia


di Franco Fortini
Il quinto angolo,
IZRAIL' M . M E T T E R , del libro, solo la parte che narra la nella notte, cerca di passare da una cesso all'università; fino a quella di solo di una cosa — che lei arrivi fino
a cura di Anna Raffetto, Einaudi, storia d'amore. Censori, direi, non ad altra onda memoriale del proprio credere e contribuire, da insegnante a me".
Torino 1991, ed. orig. 1989, trad. privi di umorismo, tanto quest'ulti- passato, ma ogni neutro frammento nelle scuole che il regime comunista Quest'enunciato, proprio della
dal russo di Claudia Scandurra, pp. ma è esigua in confronto alla parte di biografia vira rapidamente e ripor- ha costituito per educarvi i figli dei compressione e percussività dei suoi
204, Lit 22.000. narrante guai e patimenti dovuti alle ta alla mente lembi dell'orrida crona- proletari (sono tra le pagine più belle maestri di scrittura ellittica — Ba-
vicende storiche e politiche. Ed è ca che il protagonista ha vissuto, sto- del libro, per l'acuta immagine di bel', Pilniàk, Sklovskij — mal si con-
Non posso dire che questo libro proprio in questa e maggiore parte ria di tutti, in prima persona. "Ero speranza e insieme di frustrazione), cilia con un ritmo narrativo-discorsi-
mi piaccia davvero. Sono sempre me- che si fanno evidenti sia l'ambizione troppo stanco della storia sanguina- all'edificazione della prigione collet- vo e di tonalità 'media'. In quelle
no un frequentatore di narrativa ma di celebrare la dignità morale di una ria dell'umanità" dice, dopo una not- tiva che distruggerà un popolo inte- scritture degli anni venti c'era uno
è raro che un medio prosatore russo vita 'raso terra' (o si dica l'altezza te fra le architetture di Samarcanda. ro, dividendolo fra vittime, carnefi- scatto, una insofferenza precipitosa
dei nostri tempi non mi costringa ad della mediocrità) in un mondo sten- Non so se questo basti a riscattare ci, cinici o disperati. E che ci lascia che qui dà ancora i suoi guizzi di
ammirare il movimento, il respiro toreo e feroce quanto l'incapacità di l'autore dalla volgarità, degna di qui, ad appena due o tremila chilo- grottesco-straziante: vedi, a p. 182
magnanimo e foss'anche un ricordo inventare, se non per attimi, le scene molte nostre terze pagine, con cui metri di distanza, incapaci di distin- l'incontro con una donna invecchia-
soltanto o imitazione dell'altra e ta, che canta accompagnandosi al
massima età della loro letteratura. pianoforte. Ma dell'amore per Katja,
Questo libro dal titolo sinistro e net- cui probabilmente è affidata una
tissimo piace a gente che per gusto e funzione allegorica, non si dice nulla
giudizio non mi dovrebbe essere
troppo lontana. Devo allora chiarir-
mi i motivi della resistenza.
I libri consigliati se non che è amore: enunciato, non
rappresentato. Per dire quel 'vuoto',
il negativo che si confonde con quel-
Mi si risparmi la canonica citazio- lo della propria esistenza, bisogna
ne di Freud se dico, fin dalla soglia, Quali libri vale sicuramente la pena di leggere fra le migliaia di titoli che sfornano ogni mese le case aver meno fretta, non contare sulla
che non si tratta di resistenza alla editrici italiane? ' 'L'Indice ' ' ha chiesto a una giuria di lettori autorevoli e appassionati di indicare fra pointe.
rappresentazione della catastrofe Credo che il mio disagio di lettore
storica del comunismo sovietico vis- le novità arrivate in libreria nei mesi scorsi dieci titoli. Non è uno scaffale ideale, né una classifica o
venga dalla sproporzione fra l'uni-
suta attraverso una singola e irriduci- una graduatoria. I dieci titoli sottoelencati in ordine alfabetico per autore, e pubblicizzati anche nelle
versalità delle domande che la storia
bile individualità. Di quelle rappre- maggiori librerie, rappresentano soltanto consigli per favorire le buone letture. ha poste alle generazioni del X X se-
sentazioni ne abbiamo lette, e da colo — o, per maggiore precisione,
trent'anni, di ogni sorta e livello degli eventi che quelle generazioni
(Solzenicyn è un nome); anzi abbia- hanno sentito come domande capita-
mo con rabbia e pena dovuto conten- Hans Blumenberg - La legittimità dell'età moderna - Marietti li, con una intensità sconosciuta in
dere con coloro che, intorno a noi, Europa eccetto che durante la crisi
negando ora la qualità letteraria ora Michail A. Bulgakov - Il grande cancelliere - Leonardo dell'impero romano, le guerre di reli-
la verisimiglianza documentaria, le gione e l'età della rivoluzione france-
schernivano o sottovalutavano. Sem- se — e la modestia delle risposte che
mai, sarebbe proprio la modestia del- Jacob Burckhardt - L'arte italiana del Rinascimento - Marsilio
costellano queste pagine. Quelli che
la qualità intellettuale e letteraria del in Europa hanno vissuto fra la secon-
libro a costituirne l'unico possibile Witold Gombrowicz - Ferdydurke - Feltrinelli da e l'ottava decade del Novecento,
interesse, se fosse raffigurazione di quanto più avessero avuta intenzione
una sopravvivenza 'comica' su sfon- di rifiutare dichiarazioni di fede o di
do tragico, secondo uno schema che Flann O'Brien - Il terzo poliziotto - Adelphi
idee, di attenersi alla esperienza e ai
nell'Ottocento russo ha precedenti suoi limiti, non però hanno potuto
gloriosi. Il guaio si è che questo non è Ninon de Laclos - Lettere sulla vecchiaia - Sellerio togliere che la biografia, scritta o ta-
né un racconto né un romanzo ma ciuta, si disponesse su quegli sfondi
una autobiografia ricca di omissioni enormi e ne fosse in qualche modo
quanto di giudizi etico-politici. Leg-
Bartolomé de Las Casas - Brevissima relazione della distruzione delle Indie
replica o misura. Metter invece rac-
go nella conversazione in appendice conta la storia privata e quella pub-
che i censori, in età brezneviana, Giunti blica senza né contrapporle né inte-
avrebbero acconsentito a pubblicare, grarle. Ne viene che la sua ira, rab-
Guido Paduano - Il racconto della letteratura greca - Zanichelli bia, disprezzo o disperazione per ser-
vilismi, crudeltà, insensatezze, fana-
JUAN DE VALDES tismi, infamie non si levano più in
IL DIALOGO DELLA Leonardo Sciascia - Morte dell'inquisitore - Adelphi alto di gemiti o sarcasmi, maledizioni
DOTTRINA CRISTIANA o fughe nella privata moralità e nep-
Prefaz. di Anna Morisi Guerra Kurt Vonnegut - Il grande tiratore - Bompiani pure si acquattano come sventurate
bestiole nella tana.
p p . 2 2 4 + 8 t a v . f.t., L. 2 6 . 0 0 0
In prima traduzione l'unica opera di Valdés stam- Confrontare questo racconto con
pata durante la sua vita per cui dovette abbando- le narrazioni autobiografiche di Tri-
nare la Spagna per Napoli dove mori nel 1541. fonov è ingeneroso ma necessario.
Col risentimento, le illusioni perdute
SERGIO AQUILANTE
e l'autocommiserazione si possono
PER UN SOCIALISMO CRISTIANO La giuria che consiglia Cederna, Lidia D e Federicis, scrivere, voglio dire, pagine splendi-
Testimonianze da un osservatorio meridionale i libri del mese di marzo Goffredo Fofi, Nicola de ma a patto di 'sfondare' in qual-
pp. 128, L. 15.000 che modo o in qualche direzione o, di
è composta da: Merola, Giosuè Musca, Aldo Natoli, tanto in tanto, su 'altro'. Qui invece
Un itinerario politico, teologico ed etico. Ela-
borazione del nesso fede e politica in una «op- Alfonso Berardinelli, Camilla Michele Serra, Gianni Vattimo. le persiane si aprono su di un nichili-
zione meridionalistica». smo blando. Metter ha ottantadue
EDUARD SCHWEIZER anni. È autore di una ventina di libri,
a partire dal 1936. Dal 1936, capite?
IL DISCORSO DELLA MONTAGNA che lo rappresentino. Viene in mente parla del delirio 'religioso' per Stalin guere fino a qual punto l'uomo sia Chissà di che cosa mai avrà scritto?
Matteo cap. 5-7 il vecchio Witz\ "Sa, Carlo soffre di (pp. 123-24); anzi, e tanto più, se la guaribile e fin dove inguaribile, vale Certo, queste righe etico-politiche
p p . 1 4 4 , L. 1 6 . 0 0 0 ( P C M 6 6 ) un complesso di inferiorità". "No, realtà fosse stata — e certo è anche a dire dove cominci e dove finisca il (p. 110) non depongono a suo favore:
Le famose parole di Gesù su guerra e pace, no, è che è inferiore davvero". "Chi siamo noi — quelli della mia
stata — quale egli la racconta, si può dover-essere per i nostri tardi anni.
il potere e l'impotenza, la rivoluzione e lo svi-
Metter è un satirico. Quando si chiedere (dopo quarant'anni!) qual- C'era, al centro di questo libro, generazione? Sognatori negli anni
luppo, giustizia sociale, amore per i nemici ecc.
tratta di toccare la corda del comico- cosa di più o di meglio. Immaginiamo un'idea felicissima: di passare da un Venti, decimati e torturati negli anni
ELENA RAVAZZINI CORSANI miserevole, è bravissimo: la scenetta un autore italiano o tedesco che negli decennio all'altro sul motivo di un Trenta, sbaragliati negli anni Qua-
(pp. 119-21) con la moglie del co- anni sessanta o settanta ci avesse par- 'grande amore'. Ma gli amori, come i ranta, indeboliti dalla fede cieca e in-
L'AQUILONE
mandante di battaglione e poi con lato cosi dei fanatismi per Hitler o chirurghi, sono tutti grandi; lo scrit- capaci di recuperare le forze insieme
SULL'ARMADIO quest'ultimo e col licenziamento fi- Mussolini. Che un membro della in- con la vista, vaghiamo in solitudi-
Il «diario di guerra» di una ragazzina
tore deve solo farcelo capire. Katja
nale è di schietta qualità, di ottimo telligencija, un autore di più di venti finirà suicida nelle stanze della poli- ne... Guardandoci l'un l'altro, come
pp. 130, c o n 2 5 ili.ni e s c h e d e , L. 1 6 . 0 0 0
teatro. Il suo meglio è la vivacità iro- libri, così scriva di quella età aggiun- zia dopo gli scherni di aguzzini che a in uno specchio, ci colpisce la nostra
Guerra, resistenza e dopoguerra in Piemonte
nel «diario» autentico di una ragazzina (1939-
nica, la sapidità, la capacità dello ge assai, mi pare, alla scena dei bas- botte le facevano cercare, come allo- bruttezza. Ma volevamo il meglio".
1948). Particolarmente adatto per la scuola. scatto a sorpresa fra moto narrativo e sissimi livelli cui lo sfaldamento e ra si diceva, il "quinto angolo" del A parte la curiosa litote ("sbaragliati
riflessione; e anche la distanza che l'imputridimento del regime sembra- locale degli interrogatori. Quando negli anni Quaranta": da chi? Hitler,
ALISTER E. McGRATH una risentita esattezza morale (e il ri- no aver condotto colà la media ideo- colui che era stato suo marito ne nar- credo, c'entra non poco), la formula
IL PENSIERO DELLA RIFORMA fiuto di ogni enfasi) gli fanno prende- logia dei 'colti'. Ma, come dirò più ra al personaggio monologante, l'im- può essere utile a capire quel che oggi
Lutero, Zwingli, Calvino e Bucero re da una materia e un'età atroci, oltre, forse basta a spiegarlo la tradi- menso orizzonte di sofferenze di accade in quella parte del mondo.
quella di chi si trovò ad avere ven- zionale però mal riposta fede nella quelle, loro terre e delle nostre sem-
p p . 2 2 4 , L. 2 4 . 0 0 0 Come si fa a scrivere nella quarta
t'anni nel primo Quinquennale, fra missione dell'intellettuale e dell'arti- bra essersi ristretto, come realmente
Sintesi essenziale ed acuta delle tematiche di copertina che Katja "si inserisce
trenta e quaranta ai tempi di Stalin, sta. Spesso, gli antichi lo sapevano, il accade alle menti dei vecchi ("avete
fondamentali sollevate dalla Riforma del '500. di diritto nella galleria di donne me-
della guerra e dell'assedio di Lenin- peggio è solo un bene andato a male. tutto dimenticato?" chiedeva ai col-
L'autore è docente all'Università di Oxford. Uti- morabili della letteratura russa, da
lissimo per integrare i libri di testo. grado, e che visse maturità e vec- Un regolamento di conti con una leghi scrittori morti in deportazione Dostoevskij a Pasternak"? Di costei
chiaia nella lunghissima depressione cronaca che, col passare dei decenni, un poeta russo, per poco tempo redu-
• mm editrice non sappiamo quasi nulla, fuor che è
dell'era di Chruscév e Breznev. Si è diventata storia. A cominciare dal- ce). Come si legge in una delle pagine multivira. Durante una vacanza sul
Claudiana potrebbe citare a ogni pagina. la sciagura di essere figlio di un "im- conclusive, nulla di quel che diciamo Mar Nero, Katja si decide (dopo tre
Via Pr. T o m m a s o 1 - 1 0 1 2 5 Torino
A p. 170 c'è un ottimo esempio di prenditore individuale" ossia asse- 'ricordo' è rimasto di lei nella memo-
Telef. (011) 68.98.04 - Fax (011) 65.75.42
questo acuto periodare: il vecchio, gnato ad una categoria che non dà ac- ria della voce parlante: "mi importa t>
MARZO 1992 - N...3, PAG. 7

spegne o esplode a modo suo". Izrail' mare i tasselli che la memoria gli of- dei cittadini". stata costretta a vivere in modo acce-
<1 Metter, oggi ottantaduenne, ebreo fre, senza forzature, senza recrimi- Stalin, fenomeno incomprensibile lerato, furioso, spesso disumano mu-
anni, p. 104): "mi chiamò a sé. Il russo. "Per i legami di sempre, per i nazioni. Affiora, continuo, un quesi- ma inconfutabile. In ogni pagina se tamenti nei ritmi vitali, ideologici.
tempo esplose e smise di esistere. ricordi d'infanzia, per il vincolo af- to che è suo come di tutta la sua ne sente la presenza; è l'ipocrisia dei "Sognatori negli anni Venti, decima-
Scomparve lo spazio, eccetto quello fettivo con la mia famiglia d'origine generazione: Stalin perché? Di fron- funzionari, è l'ottusa violenza dei ti e torturati negli anni Trenta, sba-
che le mie mani rendevano tangibile, molto amata, per il mio modo di vi- te all'assurdo consenso, all'idolatria poliziotti, è la sorda resistenza a ragliati negli anni Quaranta, indebo-
tutto il senso della mia vita trovava vere, anche se non sono mai stato demenziale di un intero popolo, si qualsiasi mutamento dei vecchi uo- liti dalla fede cieca e incapaci di recu-
posto nella stretta branda di un sana- particolarmente religioso — io sono domanda come ciò sia potuto avveni- mini di partito, è la tragica, volgare perare le forze insieme con la vista,
torio. Non c'era niente prima di que- ebreo. D'altro canto però, in misura re. "Sui giornali — lo ricordo chiara- brutalità con cui Zdanov insulta vaghiamo in solitudine. E difficile
sto e non ci sarà niente dopo. Ora so- assai maggiore sono russo. E in misu- mente — cominciava ad apparire il pubblicamente due grandi scrittori. metterci insieme. Guardandoci l'un
lo questo esisteva. Stordito, soffoca- ra maggiore perché ciò riguarda tutta nome di Stalin. Non sapevamo chi "Il discorso verteva sulla letteratura l'altro, come in uno specchio, ci col-
to, lì morivo e di nuovo nascevo". la cultura. A me piace la definizione: fosse. Ecco, questo nostro senso di che conoscevo e che amavo. Mi era- pisce la nostra bruttezza. Ma voleva-
Santodìo, evidentemente non basta ebreo russo... In questa 'doppiezza' perplessità lo ricordo bene. Il nome no noti i racconti di Zoscenko e i ver- mo il meglio". Bilancio pacato di una
essere passati per le più terribili pro- io mi sento a mio agio". di Stalin ci era sconosciuto non per- si della Achmatova. Il punto di vista vita, bilancio inquieto di un'epoca,
ve del secolo per essere uno scrittore Un libro nato dal bisogno di "vuo- ché fossimo politicamente degli anal- di Zdanov sulle loro opere mi sbalor- bilancio accorato di quella vita all'in-
migliore di B.* e di C.*, mediocri ro- tare il sacco": "o, come scrissi a un fabeti. Semplicemente perché questo dì. Mi sembrava talmente mostruoso terno di quell'epoca. Il quinto angolo
manzieri italiani che non hanno subi- amico: l'imperativo a tossire per libe- nome non esisteva accanto e quello che più volte, nel corso di quella con- è tutto questo. È anche un itinerario
to né l'assedio di Leningrado né le re- rarmi. Il catarro del passato non mi di Lenin. Accanto a quello di Lenin ferenza, mi guardai attorno cercando nel mondo affettivo del narratore: il
pressioni di Zdanov. lasciava respirare e questo stato clini- ce n'erano ben altri". Stalin spunta di capire cosa pensasse la gente che farsi e disfarsi degli amori, il definir-
si e dissolversi delle amicizie, e il co-
Non ne sono sicurissimo ma una
stante punto di riferimento, la ma-
chiave, positiva e negativa, per capi-
dre. "Ecco, ora è il tuo turno, mam-
re le ragioni di questi limiti è forse
ma. Che il mondo sappia come sei
proprio nella pagina conclusiva sul-
stata brava... Quando si ricorda la
l'assedio di Leningrado (col sogno di
una coincidenza dell'"io" e del
"noi") e nella scena immediatamen-
3 est & Seller madre, di solito ci si butta sulla pro-
pria infanzia. Per me non è così. Il
mio per te è il bene di un figlio adul-

Macchine ga][eotte
te seguente dell'agosto '46 (p. 164)
to. Ricordo il tuo viso quando mi
quando Zdanov, allo Smol'nyi, in-
aprivi la porta. Nessuno al mondo mi
giuria volgarmente alcuni scrittori di
ha mai aperto la porta con un'espres-
fronte a una platea di seicento intel-
lettuali acquiescenti. Tanto basta a di Michele Rak sione così felice... Ti ringrazio di non
avermi educato. Sei semplicemente
scardinare, nella coscienza di Met-
esistita, e questo mi basta per sem-
ter, ogni speranza. L'oltraggio allo
KEN F O L L E T , Notte sull'acqua, Mondadori, svolti dello star system. Tutti sono già posseduti pre". Frammenti di una vita, squarci
Spirito, incarnato in quei seicento
Milano 1991, pp. 501, Lit 32.000. da tecnologia e informazione: dicono ciò che di un'epoca. E una mai spenta voglia
intellettuali e negli ingiuriati Zo-
sanno dalla radio e dai giornali, conoscono tutto di vivere, di stare in mezzo ai propri
scenko e Achmatova, assume per lui
simili, di capire insieme a loro i nodi
dimensioni epocali. Prova orrore non La macchina è galeotta, non più il libro. Le dell'aereo prima di salirci.
delle vicende in mezzo a cui ci si tro-
per il "futuro della letteratura" ma grandi (e piccole) macchine si sono ormai piazza- Questo romanzo dice molto su come docu- va a vivere.
per "la prontezza e la semplicità con te al centro dell'immaginario. Notte sull'acqua mentarsi e costruire un ambiente destinato ad un
cui la gente fa suo un punto di vista Il quinto angolo-, una storia d'amo-
di Ken Follet è la storia dell'ultimo volo nottur- lettore intemazionale. Che lo legge come un li-
estraneo, assurdo e crudele". Era re? Forse. Soprattutto la storia di un
no del Clipper, uno straordinario idrovolante che bro di storia e come un self-service di etica: don- uomo, vissuto negli anni più duri di
probabilmente quel che avevano do-
vuto fare alcune centinaia di milioni trasporta quaranta passeggeri da Southampton a ne e aerei sono inaffidabili, i gioielli meno ma questo nostro secolo, un uomo che
di esseri umani nel decennio prece- New York sull'Atlantico nell'estate del 1939. È sono esposti ai ladri, che sono meglio dei motori- non ha smesso di chiedersi il senso
dente, assassini e assassinati. Al 'per- una delle storie del tipo ' 'sardine in scatola ' ', fre- sti angosciati e dei seduttori. del proprio esistere, del proprio agi-
ché?' non tenta neanche una rispo- quenti nella fiction degli ultimi cinquant'anni. La conoscenza della macchina e l'etica casual re, del proprio soffrire. Leggendo, ri-
sta. Il libro si chiude con la figura di Molte persone si trovano insieme su una macchi- dei personaggi rassicurano il lettore, che può leg- leggendo Il quinto angolo mi viene un
un ingegnere che ogni estate va a cer- na, che questa volta è un idrovolante. Sono per- gerne senza traumi. Quando questo Clipper de- dubbio: noi, ce lo chiediamo?
care nei campi di Veliki Luk le ossa sone accomunate dalla possibilità di comprare colla l'etica è già data come irregolare e impreve-
dei soldati della sua compagnia, tutta
distrutta in battaglia. "Vaghiamo
entrambi in mezzo a tombe introva-
un costoso biglietto, vengono da città diverse, so-
no spinte al viaggio da ragioni diverse — la fuga
dibile. Ognuno impara un brandello di compor-
tamento possibile da eterogenee e occasionali BULZONI
EDITORE
dal nazismo e dalla guerra, ma anche dalla pri- fonti: qualche momento della vita in tv, in famì-
bili". Con queste parole si chiude il
libro. Troppo e troppo poco. gione e, naturalmente, via e verso l'amore. Il glia, su un fumetto, in discoteca, tra gli amici.
viaggio è movimentato dai grandi emblemi: il Qualche volta passa il resto della vita senza sape-
sesso, la violenza, la ricchezza, la morte. Le lus- re di altre etiche, il che rende la sua visione del

Un'epoca suose porcellane e aragoste, cuoi e cristalli del


Clipper sono quelli di un Orient Express del cie-
mondo poco tollerante e quindi poco rispettabi-
le.
lo. Usuo moto viene paragonato a quello di sassi Il romanzo si è sempre mosso tra questi due
e una vita e uccelli ma il canone della nuova bellezza emer-
gente prevede solo parti e moti meccanici: metal-
estremi: l'esplorazione del possibile e la replica
dell'usuale. Questo romanzo, come altra fic-
UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI DI FIRENZE
li scintillanti, motori ruggenti, odori di olii e car- tion, segnala come la crescita del disordine socia- Dipartimento di Italianistica
di Fausto Malcovati buranti. Il motorista che controlla i motori è ri- le stimoli la domanda di rassicurazione, una co- Studi e testi/1
cattato da una banda che gli rapisce la moglie e stante di questa letteratura. Al lettore non sem- TEORIA D E L R O M A N Z O

Me lo consigliò un amico di cui mi lo costringe a far ammarare l'aereo fuori scalo. I bra di rileggere una storia che già conosce perché NEL PRIMO O T T O C E N T O
fido quasi sempre. L'ho letto d'un passeggeri si rivelano nell'avventura: il ladro ru- la malignità della scrittura è capace di dettagli, a cura di
fiato. L'ho trovato bellissimo e ho ba, il lord fascista maledice ebrei e altri immagi- come la vita. Il Clipper vola nella notte carico di R . BRUSCAGLI e R . TURCHI
cominciato a dire a tutti che bisogna- nari colpevoli di una coscienza colpevole, i figli dettagli e di etica frivola, rassicurante immagine 250 pagine - L. 30.000
va leggerlo. Molti mi hanno dato ra- sfuggono al controllo dei padri nel già iniziato delle regole e delle tendenze di un mondo senza
gione. Qualcuno ha storto il naso: dé- caos della guerra, le attrici chiacchierano dei ri- pista di atterraggio.
jà lu, melensaggini, sottoprodotto di
Solzenicyn e via. Mi son detto: che
L'EUROPA D E L L E CORTI
mi sia sbagliato? L'ho riletto subito
una seconda volta. Non ho cambiato A L L A FINE

idea. co del tubercolotico era proprio a dall'anonimità e diventa in pochi an- mi stava accanto. Le loro facce erano DELL'ANTICO R E G I M E

Il quinto angolo è un libro magnifi- molti miei contemporanei". Due te- ni il punto di riferimento globale, il indecifrabili. Davanti ai miei occhi a cura di
co. È un viaggio lento, pacato, dolen- mi: l'epoca, "quella sanguinosa epo- solo' l'unico, il Dio. " E all'improv- allora per la prima volta, avvenne C . MOZZARELLI e G . VENTURI
te nella memoria personale e storica ca rapace", dominata dall'abiezione, viso Dio fu accanto a noi. Apparve in qualcosa di irreale. Alcune centinaia 580 pagine - L. 70.000
di un ebreo russo nato prima della ri- e l'amore, l'inestinguibile divorante un paese che stava diventando com- di persone con alte competenze cul-
voluzione, adolescente nel 1917, amore per Katja che comincia nel- pletamente antireligioso. Questo turali esercitarono su se stesse una
adulto agli inizi degli anni trenta, te- l'adolescenza e non si spegne mai, Dio era del tutto concreto. Andava violenza contro natura, che mi sem-
stimone della non resistibile ascesa "quella stupefacente, inebriante pas- in giro con stivali alti, ben lustri, con brò addirittura muscolare, piuttosto
MARIA T E R E S A GENTILE
dello stalinismo, sopravvissuto ai no- sione" che deve solo fare i conti con la giubba e un berretto di foggia qua- che cerebrale; perché soltanto para-
LEOPARDI
vecento spaventosi giorni dell'asse- la morte. Una morte che in certo sen- si militare. Icone con la sua immagi- lizzando i propri muscoli era possibi-
dio di Leningrado, spettatore del lin- so dà il titolo al libro. Che cos'è il ne vennero messe in circolazione con le resistere all'impulso di alzarsi dal E LA F O R M A D E L L A VITA

ciaggio pubblico di Zdanov contro quinto angolo ce lo spiega l'autore: procedimenti tipografici, tirature a proprio posto, non mormorare, non (Generi—>Formazione—>Tradizione)
Achmatova e Zoscenko nel 1946. In- "Nelle celle della polizia, della Gpu milioni. Questo Dio era crudele. Pu- uscire di senno. Poi mi abituai a adu- 480 pagine - L. 55.000
torno a lui arresti, violenze, suicidi, si svolgeva il mostruoso gioco dei niva non in quel mondo, ma in que- nanze di questo tipo, ma allora era la
prevaricazioni, protervia. La memo- carnefici: li divertiva, procurava loro sto. E più puniva, più freneticamen- prima volta. In me e intorno a me si
ria di tutto questo è il tema del Quin- piacere. Quei robusti giovanotti te credevano in lui. Nessuno degli svolgeva un'invisibile operazione di-
to angolo: una memoria che parte da spintonavano la loro vittima con le apostoli lo tradì: fu lui a tradire tutti struttiva: in noi qualcosa scricchiola- SILVIO D ' A M I C O
lontano. "C'è un solo mezzo per ren- mani, con le gambe, a calci, ripeten- loro. Passarono secoli per arrivare va, si frantumava, si spezzava; le
B O C C ADELLA VERITÀ
dersi irripetibile, se non altro ai pro- dole: 'Cerca il quinto angolo'. Com'è dal cristianesimo delle origini alla fe- schegge cercavano di riallinearsi, co-
pri occhi, ed è quello di ricordare l'a- noto, una stanza di solito ha solo de in Cristo di milioni di uomini. Il me soldati, in fila, ma l'ordine era seconda edizione
dolescenza: si avrà allora la sensazio- quattro angoli, ma la vittima doveva nuovo Dio comparve dopo la morte saltato... La prontezza con cui la gen- Edizione numerata di
ne che essa sia stata meravigliosa. trovare il quinto, e loro sghignazza- di Lenin e nel corso di quindici-di- te fa suo un punto di vista estraneo, novecentonovantanove copie
Quando siamo giovani e accanto a vano, la picchiavano". Katja muore ciassette anni una fede trepida, cieca assurdo, crudele — ecco ciò che era 226 pagine - L. 30.000
noi vivono i nostri coetanei, ci imma- suicida in una cella della Gpu. Per si impossessò di milioni di individui. sorprendente".
giniamo che attenda tutti lo stesso non aver voluto trovare il quinto an- Vedeva tutto e sentiva tutto — con Metter, uno dei tanti che ha visto,
destino. Il tempo passa, i destini ser- golo. gli occhi e le orecchie dei delatori. ha assistito, ha taciuto. È questo il VIA DEI LIBURNE 14 - 00185 ROMA
peggiano e si attorcigliano, bruciano Testimone di un'epoca "sangui- Da mestiere segreto e vergognoso, catarro che ha soffocato un'intera Tel. 06/4455207 - Fax 06/44550355
come una miccia lenta, e ciascuno si nosa, rapace", Metter cerca di siste- fare la spia divenne l'onorato dovere generazione, una generazione che è
L'INDICE
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 8
• • d e i libri d e l m e s e | |

In fondo alla ragione


da cui egli desidera fuggire perché

È Pintelligenza non la comprende. Alla fine, tutta-


via, di fronte alla sconfitta dell'intel-
ligenza, la Morte è liberazione: "Vie-
di Giovanni Cacciavillani
cihe porta alla morte ni dunque, Morte! / Sento i tuoi pas-
si! Ti invoco! Il tuo seno / sarà certo
soave, e ascoltare il tuo cuore / sarà F A U S T A G A R A VINI, M ostri e chimere. scoprire lo straniero che è in lui".
di Ugo Serani come sentire un'incerta e strana me- Montaigne, il testo, ilfantasma, Il Mu- Queste maschere degli abitatori del
lodia / che rapisce al sonno, e va oltre lino, Bologna 1991, pp. 315, Lit mondo interno, questi "visitatori
il sonno. / Nulla, non posso più nulla, 34.000. dell'Io" (come direbbe Mijolla),
FERNANDO P E S S O A , Faust, a cura di e Emozione. 4 ° atto: conflitto fra In- nulla, nulla...". Ed è impossibile non Montaigne li avverte subito, dal mo-
Maria José de Lancastre, Einaudi, telligenza e Azione. 5 ° atto: sconfit- intravvedere nel cammino di Faust Pur rinunciando esplicitamente ad mento stesso in cui constata che il
Torino 1991, pp. IX-217, Lit ta dell'Intelligenza. quello esoterico che il Pessoa uomo, un quadro teorico psicoanalitico soggetto non possiede un'identità
16.000. Dunque è l'Intelligenza, l'ansia di nella sua ricerca di comprendere l'u- Fausta Garavini, in queste sue inve- compatta ma è costituito da una real-
conoscere il principio-motore dell'u- niverso e i suoi principi, aveva cerca- stigazioni sugli Essais di Montaigne, tà, se così può dirsi, atomica: rifiu-
Quando nel 1989 uscì per i tipi niverso, che lo porta alla sconfitta e to di percorrere nella sua vita reale e non rinuncia a "smuovere le incro- tando di descrivere "l'essere" e sce-
dell'Einaudi la traduzione italiana alla Morte; quella morte di cui ini- immaginata e in quella dei suoi fittizi stazioni di un'annosa saggezza criti- gliendo invece di descrivere "il pas-
del Faust di Fernando Pessoa, in mol- zialmente Faust ha timore perché in- eteronimi. c a " proprio attraverso la "brezza saggio. .. di giorno in giorno, di minu-
ti si chiesero perché mai il libro non cognita, così come incognita è la vita psicoanaìitica". Ed anzi, nella den- to in minuto", egli riconosce che
fosse stato pubblicato con il testo emozioni e pensieri sono variabili
originale a fronte. Finalmente, due non solo da un uomo all'altro, ma an-
anni dopo, la Einaudi e la curatrice che nella singola persona, in momen-
del volume, Maria José de Lancastre, ti diversi del giorno. Come dice la
pongono rimedio ed ecco uscire la
nuova edizione completa del testo
originale, nella trascrizione di Teresa
gran< siede •V I ) )
lei mistici Garavini, "l'individuo è una molte-
plicità incomprensibile di soggetti
istantanei, un mosaico di je", e come
Sohral Cunha, la studiosa che ha rac- dice Montaigne, " I o ora e Io fra po-
colto e dato forma a quei frammenti co siamo due". E solo negli ultimi
sparsi, destinati a comporre il testo decenni il pensiero psicoanalitico ha
drammatico, e li ha pubblicati in scoperto che l'inconscio è strutturato
M I N O BERGAMO, L'anatomia dell'anima. Da Jeanne des Anges; ora, in quest'ultimo volume,
Portogallo nel 1988, con il titolo Fau- come un gruppo...
sto. Tragèdia Subjectiva. Francois de Sales a Fénelon, Il Mulino, Bologna egli abbraccia l'intero universo classico della
Un'altra sostanziale novità d'ap-
Scritto tra il 1908 e il 1934 e mai 1 9 9 1 , pp. 2 0 3 , Lit 2 4 . 0 0 0 . trattatistica spirituale, affisando lo sguardo nel
proccio del nostro critico consiste nel
completato, il Faust ci appare in una cuore stesso del fenomeno: la "stmttura del- privilegiare, delle tre versioni a stam-
forma che, forse, potrà essere modi- Da un punto di vista storiografico, quattro l'anima" e la "topologia mistica". pa degli Essais ( 1 5 8 0 , 1 5 8 8 , 1 5 9 5 po-
ficata così come è già accaduto al Li- eventi hanno — negli ultimi decenni — profon- Diremo subito dello stile d'analisi adottato da stuma), la prima, — la più trascurata
tro do desassosego, di cui nel 1991 è damente modificato l'immagine tradizionale del Bergamo (che per lui era, senza soluzione di con- e svilita dalla critica tradizionale.
uscita in Portogallo una nuova edi- grand siècle, paradiso dell'ordine, della misura e tinuità, anche ' 'stile di vita ' ') nell'affrontare una Con appassionato puntiglio, la Gara-
zione, sempre a cura di Teresa Sobral della ragione. Primo: la "scoperta" della poesia materia, letteralmente, vini mostra e dimostra come la map-
così bruciante e ipnotica-
Cunha, che rivoluziona la prima pa del paesaggio mentale di Michel
barocca, variamente articolata tra l'autunno del mente coinvolgente: uno stile cartesiano di luci-
struttura del testo e che pone nuovi sia già nettamente tracciata sin dalla
Rinascimento e il classicismo di Racine; secon- do pensiero, che scende — o sale — verso gli
interrogativi su quello che Pessoa prima e apparentemente scarna ste-
aveva in mente e forse avrebbe fatto, do: la rivisitazione epistemica di Foucault, che abissi dell'anima e dei suoi "eccessi", verso l'ac-
sura: nelle redazioni successive,
se la morte non avesse posto brusca- ha individuato un'età della Rappresentazione in me o /'apex del suo anelito fusionale, armato di Montaigne può anche cercare di
mente fine alla sua creazione poetica. cui l'ordine del discorso si carica di forti valenze un'immensa erudizione e di uno sguardo tanto stuccare le crepe e di medicare le feri-
Pertanto dobbiamo abituarci a consi- ideologiche; terzo: l'emersione del continente appassionatamente penetrativo quanto radical- te, ma più spesso le conferma, le ap-
derare i testi pessoani dei work in sommerso delle histoires comiques e delle hi- mente distanziarne. Ma la maturità della ricerca profondisce rielaborandole, senza
progress più di quanto lo stesso Pes- stoires tragiques, universo carnevalesco e uni- è direttamente proporzionale all'emersione di contare che talvolta — nel restauro o
soa, o i suoi eteronimi, non avessero verso gotico-grandguignolesco; quarto: la salita uno di quei felici paradossi in base ai quali il se- nella nuova archeologia — si possono
già fatto. E questo vale, per noi, so- alla ribalta della letteratura mistica, con la sua greto amore per l'oggetto scioglie il ghiaccio produrre altre crepe ed altre ferite.
del-
prattutto per l'edizione italiana dei Viene dunque a cadere l'ipotesi inve-
ricerca dei "mondi intemi" di cui l'uomo è por- l'atteggiamento scientifico, a favore di una più
libri dello scrittore portoghese. Co- terata del carattere compilatorio e
me è accaduto altre volte con altri cu- tatore. scoperta adesione, di un più vitale calore empati-
impersonale dei capitoli più antichi
ratori, Maria José de Lancastre scri- Per quanto concerne quest'ultimo punto, due co: mettendo in gioco tutto se stesso, lo studioso (pure chiose alle massime e agli aned-
ve qui, nella nota previa alla sua tra- francesisti italiani si sono particolarmente distin- parla in prima persona. doti della saggezza classica): "Mon-
duzione di aver "eliminato molti te- ti nei lavori di scavo, di recupero e di analisi: Be- All'opposto della letteratura classica — osses- taigne si dice fin dall'inizio", con-
sti compresi nell'edizione portoghe- nedetta Papasogli (da un vertice antropologico) e sionata dalla rimozione dell'Io e dalla frontandosi con l'eletta schiera, dei
prospetti-
se, specie quelli più lacunosi e fram- suoi compagni di conversazione, gre-
Mino Bergamo (da un vertice filosofico-teologi- va universalistica — il "Seicento che era stato
mentari". Dunque il Faust "italia- ci e latini, cercando di vivere, attra-
co). I lavori di Bergamo sulla mistica francese del messo a tacere" esibisce ora Usuo volto insospet-
no" è un altro rispetto a quello "por- verso gli altri, altre possibili espe-
toghese" che a sua volta è già un'ope- Seicento si sono orientati, in un primo momento, tato: " i n t é r i e u r " diventa la parola d'accesso a
rienze "saggiando" (ecco il significa-
razione di ricostruzione in cui la verso l'anatomia di due figure emblematiche (ri- questo nuovo mondo: "Mi sembra di poter dire
to vero degli Essais) nuove prospetti-
portate alla luce dal suo illustre maestro, il com-
>
mano del curatore potrebbe andare ve, sempre nuovi punti di vista. Così
oltre i propri compiti. Del resto sap- pianto Michel de Certeau): Jean-Joseph Surin e che il monologo infinito si spezza e si
piamo bene che, quando si affronta frantuma a favore di un dia-logo che
l'opera di Pessoa, l'intervento del- continua a mettere il soggetto in que-
l'editore del testo incide, per forza di stione ("toujours en apprentissage et
sissima introduzione, ribadisce più
cose, sulla struttura di quest'ultimo. en épreuve").
volte l'utilità e la necessità di un'er-
Eppure nella sua incompletezza, no-
meneutica psicoanalitica, fondata sul Ma al cuore del testo s'agitano
nostante le artificiose mutilazioni e,
ires presupposto che nessun testo è il pro- senza posa mostri e chimere: " L a
soprattutto, benché manchi la revi-
Uguali e diversi dotto della sola razionalità artistica mia mente ingenera così tante chime-
sione unitaria dell'autore su fram-
Il mondo culturale, le reti di rapporti, cosciente e che il testo letterario non re e mostri fantastici gli uni sugli al-
menti composti in quasi un trenten-
i lavori degli immigrati non europei a Torino si limita a parlare di ciò che dice, ma tri, senza ordine e senza ragione, che
nio, questo Faust conserva quel fasci- T3 pp 289, L 30000 anche e forse soprattutto parla di ciò
no che solo i grandi drammi posseg- LU per contemplarne a mio agio la balor-
che non dice o che designa d'un cen- daggine e la stravaganza, ho comin-
gono.
Questione immigrati no che va interpretato. Riferendosi

•CU
ciato a registrarli". Associati al ven-
Un dramma, o tragedia soggettiva
come suggerisce Pessoa, in 5 atti e 4 — Prospettiva sindacale n, 79/80
pp 250, L 28000
alla celebre espressione di Freud, il
critico dovrà far emergere quell'al-
tre della terra e al ventre della donna,
essi costituiscono — secondo la Ga-
intermezzi, in cui l'immaginario de- tra scena" (scena muta, ma simboli- ravini — i fantasmi emergenti dalle
moniaco legato alla vita di Georg
Faust, capostipite di tutti i Faust let- 7D L'islam c o n t e m p o r a n e o in occidente
Identità, etnicità, religione
ca, dell'inconscio) dalle increspature,
dai nodi, dalle sovradeterminazioni
profondità del suo inconscio. La
complessa operazione scritturale di
terari, è appena accennato (I atto) Religioni e società n. 12 o dalle lacune del discorso finito. Montaigne si pone allora, intrepida-
nell'intervento intriso di tragica im- u o pp 160, L 25 000 Da questo movimento esegetico, mente, come esplorazione e restauro
potenza di Lucifero. Nel testo pes- che vede giustamente nel testo non di questo terrificante grembo della

oei
soano non c'è nessun patto diaboli- Vanessa Maher una superficie piatta da dissezionare madre generatore di spettri. Lì tro-
co, perché questo Faust non cerca il latte m a t e r n o con i gelidi bisturi della scienza lin- veremo il suo ambiguo amore per La
nulla al di fuori di sé. Quando crede, l condizionamenti culturali di un comportamento guistica, bensì un organismo vivente Boétie, il violento rancore verso il
per un momento, di poter cercare le pp 170. L 24 000 padre idealizzato post mortem, la fa-
[Ti
da conoscere nella sua realtà proces-
risposte al di fuori di sé, in un elisir suale e dinamica, risalta al massimo scinazione per il mondo del sesso e la
di qualcosa che lo stesso Pessoa non Finzione e santità anche la "modernità" di Montaigne: sua angoscia di castrazione, il corpo
individua (è una delle tante lacune,
dei tanti versi incompiuti) arriva al-
l'omicidio. Ma neppure l'omicidio
CU tra medioevo ed età m o d e r n a
a cura di Gabriella Zarri
pp 610, L 64 000
il quale, ben lungi dall'elevare il
"particulare" alle alte sfere di una
esemplarità universale ("l'umana
infetto e la fobia per la contamina-
zione, l'immonda realtà fisiologica
che accompagna l'uomo dalla nascita
dona pace a Faust, giacché tutta la condizione"), è un autore "che non sino alla morte, con il temibile corteo
sua sofferenza è legata alla coscienza ha mai cessato di portare alla luce di sofferenza e malattia, l'attrazione
Rùdiger Bubner
della propria incapacità di vivere la tendenze e pulsioni nascoste nell'uo- e l'orrore verso il sangue e la carne

cu
vita. Una tragèdia subjectiva che Pes- Esperienza estetica mo; certi angoli bui nei suoi testi, martoriata, la "vertigine sadica", la
soa, nei suoi appunti, così riassume- pp 170, L 24 000
certe profondità crepuscolari dove si voluttà del dolore, l'origine animale
va: agitano misteri informi e si aggrovi- dell'uomo, l'ossessione del cadavere

8
1° atto: conflitto dell'Intelligenza glia come un nodo di minacce, lascia- vivente e, infine, nella paura della
con se stessa. 2 ° atto: conflitto del- no intendere che anche la sua scrittu- morte il terrore dell'afasia, la quale

cz
tei 011/8127820. CCO 1157106
l'Intelligenza con le altre Intelligen- ra ha un'origine emozionale. Questo impedirebbe ogni redenzione attra-
ze. 3° atto: conflitto fra Intelligenza campione della lucidità scrive per verso la scrittura.
riNDICF
H B o e i LIBRI DEL MESEli
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 9

dei congiurati, parrà ristabilire l'e-


ANA MIRANDA, Bocca d'Inferno, Riz-
zoli, Milano 1991, ed. orig. 1990,
trad dal portoghese di Amina Di
Congiure e delitti a Bahia quilibrio fra le parti. Bernardo Vieira
Ravasco, padre di uno dei congiura-
ti, è infatti uno dei maggiorenti della
Munno, pp. 320, Lit 29.000. di Luciana Stegagno Picchio colonia, fratello appunto di quel Pa-
dre Antonio Vieira, portoghese di
"In una dolce regione attraversata nascita, ma brasiliano di adozione
da freschi fiumi, con un cielo sempre lare che ne costituiscono il tessuto sono ancora, specie nei paesi iberici, zione di personaggi, epoche e luoghi,
narrativo. scrittori come il portoghese Sarama- in una terra che è grande come un che qui, mentre al Bocca d'Inferno è
azzurro, terre fertili e selve di alberi riservata la funzione di storico disin-
frondosi, la città sembrava essere lo Traspaiono in filigrana sotto ogni go che rifiutano l'etichetta di narra- continente e che così s'illude di cono-
linea i versi di Gregorio de Matos o a tore storico proprio perché per loro scersi o riconoscersi. cantato della vicenda, si erge subito
specchio del Paradiso. Era invece il come deuteragonista del sanguinario
luogo dove i demoni reclutavano le lui attribuiti, dato che l'opera bifron- la storia è solo pretesto, lente per de- Tutto comincia con un delitto,
te, sacra e profana, di questo geniale cifrare l'oggi attraverso il passato, al- quando un gruppo di congiurati della Braccio d'Argento e suo primo bersa-
anime per popolare l'Inferno". L'in- glio. Sui rapporti fra Vieira e Grego-
cipit è da favola cosmogonica, ma an- e sboccatissimo Belli ante litteram, di l'insegna di un ironico nìhil sub sole fazione dei Ravasco uccide in un ag-
questo Cecco Angiolieri barocco, an- novi. Ma qui le motivazioni sono di- guato il prefetto di polizia Francisco rio avevamo poche notizie. Si sapeva
che da filmone storico di ambienta- che i due avevano vissuto entrambi
zione esotica, dove la definizione del cora attende che dalla collazione dei verse. La nuova fame di storia che di- Teles de Menezes, scherano di Brac-
codici dispersi per il mondo esca una stingue in epoca postmoderna l'at- cio d'Argento, e ne riporta come tro- in Portogallo fra il 1661 e il 1680 e
luogo è data da una voce fuori cam- sembrava strano che, personaggi di
po, mentre i titoli di testa scorrono attendibile edizione critica. E in tuale letteratura sudamericana (tan- feo una mano mozza, ancora adorna
questo pastiche di segmenti memoriz- to di lingua spagnola come portoghe- dell'anello categoriale. Sono evidenti spicco come erano, magistrato il pri-
su di un paesaggio ubertoso, ancora mo, predicatore e uomo di corte il se-
vuoto di gente, ma che già si annun- zati, in cui i brasiliani a diversi livelli se), ha un sapore quasi romantico di simboli barocchi questi del braccio e
condo, non si fossero mai incrociati.
cia come predisposto fondale di una L'incontro sarebbe inevitabilmente
vicenda di passione e di morte. Il li- avvenuto nella Colonia. E l'idea del
bro, opera prima (1990) di una giova- libro è infatti quella di congiungere
ne narratrice esordiente, subito salu-
tata dalla critica patria e ora anche
straniera quale scrittrice di livello in-
< estemo, interiorità dello spazio interno, interio-
rità del mondo estemo, esteriorità del mondo in-
in un'unica rappresentazione, e al-
l'insegna di questa malnota congiura
Ravasco-Menezes, i due più famosi
ternazionale, tiene bellamente fede che l'interesse per l'interiorità, l'interrogazione temo: introiezioni, proiezioni, infinito negativo
e infinito positivo, figure buone, figure maligne e personaggi bahiani e insieme i mag-
alle attese. E questo ne spiega in par- sui moti e sugli stati della vita interiore, abbia giori letterati del Brasile coloniale:
tenza il successo di pubblico, in Bra- raggiunto, nella cultura francese del Seicento, tentatrici, armonie e accordi, disarmonie e con-
un Gregorio de Matos non ancora
sile e fuori, dove un lancio ben orche- una delle sue punte di massimo sviluppo ". Si dis- flitti. Questa è, sintetizzata al massimo, la lezio- cinquantenne, ma già fissato nella
strato, lo ha già fatto ampiamente co- vela (in senso heideggeriano) non solo una cultu- ne degli "spirituali". sua leggenda di sregolato giurista e di
noscere. ra del mondo interiore, ma anche un'esperienza, Ma non basta. Proprio come la più recente psi- geniale poeta maledetto e un Padre
La città è naturalmente Bahia. una pratica dell'interiorità, sollecitata dalla coanalisi ha elaborato il concetto di "multidi- Vieira ormai vecchio, ma non fiacca-
Una coloratissima Bahia secentesca e "bellezza del mondo in temo". E non è un caso mensionalità della mente", costi mistici del Sei- to dalle persecuzioni dentro e fuori
barocca che il suo cronista-poeta, della Chiesa. Accanto a loro, come si
che le mirabili finezze psicologiche di questi cento analizzano le strutture complesse dell'ani-
Gregorio de Matos (1636-95), passa- conviene ad ogni ben orchestrato co-
to alla storia col nomignolo di Bocca "spirituali" trovino formulazioni che noi vedre- ma in ottiche bi-planari (modello aristotelico-
pione, una folla di personaggi mino-
d'Inferno, sbeffeggia, in sonetti gon- mo ricomparire non solo nella psicoanalisi klei- tomista), tri-planari (modello renano-fiammin-
ri, primo fra i quali un Bernardo Ra-
gorini o in ottonari alla vecchia ma- niana (la cui enfasi sul mondo interno, di origine go) e multi-planari (modello salesiano). A quel vasco che proprio in questa circo-
niera iberica, come la città delle due pitonica e agostiniana, è pregna di un acuto sen- modo che la psicoanalisi di Bion ha individuato stanza perderà il nucleo centrale del-
f f : furtar e foder, frodare e fottere. timento di religiosità: la religio degli oggetti in- la "struttura gruppale" della psiche, così Fran- la sua importante opera letteraria.
Nell'anno di grazia 1684 in cui si temi, viventi in una dinamica multidimensiona- (ois de Sales studia le "porzioni", le "parti", i
svolgono gli avvenimenti narrati, la Nello sfondo, in ogni momento,
le), ma proprio in quella freudiana. Come quan- "gradi", i "regimi di funzionamento" dell'ani- Bahia. E quel che conta,- la Bahia di
città ancora ostenta, sotto il suo cielo do Surin, per designare le inesplorate regioni del- ma. Come Freud ha scoperto il triangolo incon-
di anilina, le ferite e i simboli del Gregorio, essenzializzata nel sonetto
l'anima, usa la celebre immagine che sarà del scio dell'Edipo, e come Bion e Matte Bianco famoso riprodotto, come un richia-
contrastato dominio olandese e del
maestro viennese: "come in un paese stranie- hanno isolato le "triadi inteme" che presiedono mo interno, sulla quarta di copertina
tramontato sogno americano di Mau-
rizio Nassau, restituita ormai com'è ro"... alla generazione del pensiero, così questi mistici della prima edizione brasiliana e che
al primitivo dominio dei portoghesi, lavorano plasticamente con le "strutture trinita- qui, per un pubblico nostrano, ci si
Nei testi di Jean-Pierre Camus, di Frangois de
alla pietà industriosa dei gesuiti, agli rie" e i "legami" interni. Come Freud, infine, ha industrierà di tradurre alla meno
Sales, di Claude Séguenot, di Jean-Joseph Surin, peggio: "In ogni canto un grande /
eccessi del potere e della carne, alle di Marie de l'incamation e di Fénelon, sia pur definito l'inconscio come luogo delle rappresen-
fazioni che latinamente oppongono Consigliere che ci vuole governare
nelle differenze di scuola, d'interesse o di vertice tazioni fantasmatiche non-verbali, cosìFrangois
violenza e corruzione, delitto e rube- casa e vigna. / Non sanno governare
prescelto, rimbomba la verità, umile, semplice, de Sales intuisce ed esperisce la natura "non- la loro cucina / E vogliono governare
ria. Spesso in questi luoghi la lunga riflessiva "e' 'sopradiscorsiva ' ' delle facoltà spiri-
mano dell'Inquisizione si protende a "illetterata" ma ineludibile, secondo cui al il mondo intero. / Ad ogni porta so-
mondo estemo — unitario nella sua diversità — tuali. lerti ficcanaso / Della vita dei lor con-
cercare, in un torbido groviglio di
prevaricazioni e di morte, il braccio corrisponde un mondo interiore — diverso nella Si sarebbe stupito, Mino, per queste strabilian- cittadini. / Frugano, ascoltano, spia-
secolare del potere metropolitano. sua unità —, che l'uomo alberga dentro di sé ma ti co-incidenze? Non lo sapremo mai: egli è no e ti squadrano / Per trascinarti in
Che poi questo braccio, meccanica- scomparso tragicamente nella primavera del piazza o alla gogna. / Un bel po' di
in cui egli anche "abita". Vertiginosi paradossi
mente saldato alla robusta spalla del mulatti svergognati / Si aggrappano
di una topologia che solo tre secoli più tardi Mat- 1991, esplorando l'interno del mondo estemo:
corrotto, onnipotente governatore per i piedi ai valentuomini. / Mentre
te Bianco avrebbe rivisitato con gli strumenti del- gli abissi marini, — il luogo dell'Origine. in palma di mano è la canaglia. / Fior
Antonio de Souza Menezes, orbato la logica matematica. Esteriorità dello spazio (g.c.)
in conflitto dell'arto naturale, sia qui fior d'usura dovunque nei mercati. /
un cesellato Braccio d'Argento, è cir- Coloro che non rubano in miseria. /
costanza abilmente sfruttata dall'au- E questa è la città della Bahia". O lo
trice che ci costruisce intorno tutta la era, almeno nel Seicento. Che se poi
speziatissima vicenda. Nella struttu- questa dovesse essere la morale del li-
ra tripartita del libro (la città, i perso- ricerca di radici nazionali. Dopo tan- della mano (con i suoi attributi di un- bro, il disimpegno non sarebbe poi
di cultura si riconoscono in un am-
naggi, la vicenda storica presentata to romanzo e racconto sociale, in ghie, sulle quali discetterà un'anoni- quale a prima vista ci era sembrato.
micco, sta uno degli incanti del libro.
nelle sue fasi successive di congiura, Ma è appassionante anche l'intrigo, prospettiva regionale o urbana, qui il ma Arte di rubare coeva, già attribui-
delitto e vendette incrociate), che rigorosamente storico. Apparente- recupero storico è un modo come un ta, fra gli altri, al Padre Vieira). E so-
sembra già copione predisposto per il mente, nessuna ingombrante e so- altro di riappropriazione del corpo no simboli scelti a rappresentare il
suo inevitabile destino di telenovela, prattutto pericolosa ideologia a giu- tutto di un paese uscito da una ditta- potere lungo tutto il corso del volu-
sono facilmente riconoscibili le tesse- stificare questa rivisitazione (mi si tura. Ed è un modo di comunicazio- me, nelle cui pagine finali una nuova
re documentali e di tradizione popo- passi la parola) del passato. Certo: ci ne interregionale, di mutua rivisita- mano tagliata, questa volta di uno

• • l l R l i | IMMÉftfP < • "


«...Le lesioni riportate da Pasolini e
il luogo in cui vennero ritrovati i vari
reperti escludono nel modo più sicu-
Da chi e perché venne ucciso
ro che i fatti si siano svolti così come
li ha rappresentati il Pelosi, e danno Pasolini?
nello stesso tempo una prova della
necessaria presenza sul posto di più KAOS
persone... Gli abbondanti elementi : : •
EDIZIONI
probatori, e l'assoluta inattendibilità
della versione dei fatti data dal Pe-
losi, danno la tranquilla certezza che
almeno due persone aggredirono
prima e poi volontariamente uccise-
ro Pasolini, per motivi che non si so-
no potuti accertare...» OMICIDIO NELLA PERSONA DI
[Dalla sentenza deI Processo]
PASOLINI PIER PAOLO
«...La confessione dell'imputato non L'oscura morte di un intellettuale scandaloso:
è attendibile... Appare evidente che i estratti degli atti processuali.
fatti non si svolsero come ha narrato
il Pelosi...» Prefazione di Giorgio Galli
L. 30.000
[Dalla sentenza del Processo d 'appello] I
i/Ss::-
' • -
L'INDICE
LIBRI DEL UESE||
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 10

O T T I E R O O T T I E R I , L'infermiera di Pi- si scontravano nel cervello, nel corpo


sa, Garzanti, Milano 1991, pp. 86,
Lit 20.000. Poesia, poeti, poesie / del vecchio, come le contrade sul
Ponte di Mezzo". Ho detto mette in
scacco, ma in maniera ambivalente:
L'infermiera di Pisa è il nuovo poe-
metto in versi di Ottieri, in cui l'au-
tore prosegue la sua dura ricerca del-
Vecchio matto si opera infatti, sul piano della scrit-
tura, una sorta di sdoppiamento tra il
bisogno dell'io-paziente di attaccarsi
la guarigione psichica: le tappe, come di Giuliana Petrucci a una certezza, sia pure definitoria,
testimonia gran parte dell'ultima sua del proprio status patologico, fornita
produzione, sono quelle forzate delle dalla scuola di turno e la rivincita
cliniche, dove il paziente è ridotto a che congiungere, sottomettendola e Quello che l'autore mette in scac- cologia analitica, alias Freud e nipoti- dell'io-narrante che fa vendetta della
volontario prigioniero in cambio del- depotenziandola, la logica "sana" al- co, in ultima analisi, è il dogmatismo ni e la nuova psicologia biologica, babele dei linguaggi tecnici, siano
la speranza di libertà dal dolore men- l'altra, malata eppure altrettanto delle scuole, delle terapie, dei meto- l'"alchimia americana", come l'au- psicoanalitici, psicodinamici, cogni-
tale. È questo un primo, grande para- stringente. In questo senso Ottieri è di, in una sorta di dialogismo "in as- tore la definisce, praticata nella clini- tivisti, behavioristi o psicobiologici,
dosso, una trappola alla quale Ottie- davvero scrittore non sulla, ma "del- senza", di volta in volta arricchito ca di San Rossore: "Tra Giancarlo il riducendoli alle corde strette delle
ri, attraverso le molteplici voci dei la clinica", come fu, ai tempi della per dati esperienziali, con gli addetti freudiano e Giovanni / sta il vecchio parole ultime o "primarie": deside-
suoi personaggi autobiografici, si af- collaborazione con Olivetti, "scrit- ai lavori: ultimo, ne L'infermiera di nell'antico / dilemma rinnovellato. / rio, bisogno, amore, morte, dolore
fida e contemporaneamente si ribel- tore della fabbrica": si veda Donna- Pisa, il confronto-scontro nell'ap- Il barone della parola e il barone / ecc. Snodi difficilmente eludibili.
la, riaffermando di contro alla par- rumma all'assalto (1959). proccio al disagio mentale, tra la psi- della molecola, con le loro schiere, / Da questo punto di vista, ne L'in-
zialità delle scuole terapiche la totali- fermiera di Pisa, la scelta del "vecchio
tà dell'individuo, la sua integrità sia matto", raccontato in terza persona
pure malata, la sua assolutezza. ma che spesso protesta il suo " i o " , è
Infatti, la depressione non è solo estremamente efficace. Sembra qui
tema dei suoi libri, ma l'oggetto, di
cui l'io sofferente, come altro da sé,
spia e coglie i meccanismi strutturali
Su una bici candida di essere arrivati a un punto di non
ritorno; infatti non è solo scontro
con la malattia, ma anche con la vec-
più profondi e paradossali. E qui
stanno i contributi maggiori della
di Francesco Rognoni chiaia e la morte. Ancora di più, dun-
que, la bella favola dell'innamora-
scrittura di Ottieri sul piano della co- mento per la giovane infermiera "li-
noscenza clinica. Si rilegga, per bellula", "alto stelo", evocata più
TOMASO K E M E N Y , Il libro dell'angelo, Guanda, Quarta e più matura raccolta di poesie di Tomaso
esempio, Il campo di concentrazione che descritta, con toni leggeri, quasi
Parma 1991, pp. 92, Lit 16.000. Kemeny (nato a Budapest nel '39, ma in Italia fin da
(1972), resoconto di un ricovero per incorporei ("albero fronzuto solo di
depressione, ma soprattutto registra- piccolo) Il libro dell'angelo si divide in tre sezioni —
"Nel campo nero non vi è parola: / angelo mio La linea della vita, Corpo alato, Nel carcere di luce ricci neri, / d'occhi, di naso, di boc-
zione in atto dei procedimenti del ca"), nonostante le impennate eroti-
scomparso / sei più svelta dime / a conservare la forma —, le prime composte da undici sequenze di brevi, ful-
pensiero depressivo che, nella sua che del pensiero e della carne, diven-
/ senza luogo ' '. Si suggella, con questo ritorno del nu- gide schegge (così saldamente incorniciate da un Pre-
onnipotenza, scardina il sistema logi- ta centro vitale di questo poemetto.
minoso "ovunque I nelle vene dell'aria", l'avventura ludio e un Abbozzo di autoritratto da offrirsi alla
co del pensiero non malato, renden- Amore come terapia al dolore, ma,
di una notte (estenuan te come quella di Giacobbe, lettura come un unico poemetto), l'ultima Li dieci li-
dolo — vittoriosamente! — incon- soprattutto, bivalentemente, come
ma così più invidiabile!), inaugurata da un "improv- riche più distese, dove le èstasi del sacro amplesso sono
gruo o quanto meno parziale. Basti contro-terapia alla terapia prescritta
viso colpo d'ali molteplici", straziata ed allietata dalle consumate ' 'nella casa del terrore ' ', e l'ordine contem-
una citazione: "L'analista ha consi- dalla clinica, alimento della sofferen-
epifanie d'un angelo (mai nominato) che variamente si plato negli specchi divini del corpo amato e della pa-
gliato, quando ero spaccato in due za, ostinato attaccamento all'impos-
manifesta come falco, farfalla, aquila reale, amante rola è lambito dalle fiamme di una universale confla-
dall'incertezza, di seguire il mio sen- sibile, all'utopia: "indefessa ricerca /
divina, "donna bellissima [che) viene a convivere / grazione. L'interrogativo sublime su cui il libro si
timento. Ma il mio sentimento non della felicità prima dell'urna / bambi-
nell'esilio sovrumano", ' 'bambina che prende / le stel- chiude — '"L'attesa forma del mondo / può
c'è... Mi odio. Bisogna volersi bene e none alla cerca / dell'umore lineare, /
le al laccio", "regina dei ghiacciai", "profilo di ragaz-
curarsi, dice l'analista. Quindi tra- utopia del bipolare".
za usurpante] ! l'alone della figura invisibile".
scorro ore a pensare se avrei fatto be-
ne a andare in montagna o no", dove L'onnipotenza del "pensiero per-
il consequenziale "quindi" non fa

L ' A R T E R E N D E L I B R I .
[INDICE
B I o e i libri oel m e s e B I
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 11

< potessero si ridurrebbero al silenzio.


Ma ne L'infermiera di Pisa, la narra-
zione in versi accumula accanto alla
cyone della contemporanea società
postindustriale e americana in cui il
Superuomo è diventato un "bipola-
sca, / cui piacevano i gerghi: / s'era
per urgente bisogno / spostato all'O-
vest come la Polonia. / Bush portava
verso", già sperimentata nelle sue
contorsioni logiche nel poemetto sordina prosastica leggeri grumi di re", Ermione un'infermiera con cui quattrini, / Cassano speranza / e fede
omonimo del '71, funziona in questo canto, pur raggelati nelle frequenti tutt'al più ritirarsi "in un podere in nella possibilità del bene. / Potenza
caso da lente di ingrandimento per pointes da una sorta di autolesioni- Sottomonte, / condurre una vita sel- dell'West / e delle sue parole".
mettere a fuoco quello che la "nor- smo ironico. A questo effetto con- vaggia, / o inaugurare una pensione / * Il fatto è che Ottieri, passato di
malità" ha accettato, elaborandolo corrono contemporaneamente il gio- nell'odiata Viareggio" e dove lo sme- necessità alla scrittura della clinica,
in chissà quali remote stagioni della co molteplice delle rime e delle cita- moramento panico è conquistato chi- non ha per questo reciso i fili con la
vita, e che i medici, anche i nuovi zioni e il ritmo che da scansione a micamente con i sali di litio della sa- realtà e la storia, di cui continua a
"psicobiologici", tentano di rimuo- grado zero passa agli accenti dell'en- latissima clinica di Pisa: è "la destra mandarci un messaggio fortemente
vere: l'aporia insanabile, lo scacco decasillabo pieno. L'infermiera: che evoluzione del mondo", così, lapida- critico. Il soffrire esistenziale, pato-
dell'esistere a cui l'uomo è condan- sia di Pisa è un caso nella realtà della riamente, il poeta; e in modo più dif- logico e privato è comunque interre-
nato, quello cioè dell'irreversibilità vita dello scrittore. Nell'oggettività fuso: "Venne dall'America la DEP / lato a un contesto storico-sociale, in
della serie letteraria però, non si può malattia mentale unificata. / Venne cui il soggetto alienato ha, per fortu- MARIA PANSA
del tempo (leggi: vecchiaia e morte),
fare a meno di pensare ai Pisan Can- ricca di sigle / che piacevano all'im- na diremmo, le sue pur dolorose uto- IN VIAGGIO CON
nei confronti del quale l'accettazione
del relativissimo "qui e ora" non può tos di Pound, e non solo per il titolo perialismo / che aveva sempre fretta / pie: "S'ingegnava d'amarla / sino a UN'AMBASCIATRICE
tenere. L'onnipotenza protestata ma per la medesima condizione di ... \ Piacevan le sigle / anche al vec- che risplendesse il sole / sull'ansie e le Ricordi e testimonianze
dalla tenera, autoconsolante, autoi- "prigioniero", e ali'Alcyone. Un Al- chio operaista, / di cervello non di ta- gioie, / le speranze e le morti"... della belle époque
ronica e disperata voce del vecchio Costantinopoli, Pechino,
diventa allora una via d'uscita e un Londra, Berlino: ricevimenti,
cui de sac, negazione del principio di principi e diplomatici nel diario
realtà e fonte di perpetua sofferenza: privato di un'affascinante
Kemeny non decostruisce, non ironizza: eppure il
"Voglio la felicità che dipenda / dal- <1 suo smodato angelo non è ingombrante, la sua luce aristocratica italiana.
l'amore, alla mia età, / felicità e dolo-
ancora esistere / nell'ingovernato fulgore?'" — rimet- abbagliante una cura per gli occhi smaliziati. Definir- A cura di Enrico Serra.
re della terra"... " I o voglio l'ultimo
te infatti in discussione la radiosa certezza raggiunta lo un surrealista è ormai fuorviarne, che l'opera keme- 144 pagine, lire 2 5 . 0 0 0
amore / il resto è silenzio". Bellissi-
negli ultimi versi di Corpo alato, dove, con accorgi- niana ha seguito un percorso à rebours, dall'avan-
me le fughe anelate sul litorale tosca-
mento grafico discretissimo ma efficace, il dio del sole guardia anni sessanta al surrealismo e simbolismo MARINA BIANCHI (a cura di)
no, con lo "stelo libellula": "Uscito
letteralmente abitava e reggeva il proprio splendore: francese a un romanticismo, ora, dì sempre più ampio SGUARDI DI SCRITTRICI
da San Rossore / sarebbe andato a
"'Racchiuso nella luce/del Tuo sguardo d'angelo /il respiro. Certo, la sua unica apparizione, in Abbozzo sulle società contemporanee
caccia di lei / da Boccadarno al Ma-
cosmo sfolgoRa'". di autoritratto — ' 'Nel grande circo / volteggia in sel-
gra, / da Marina a Serravezza, / nella Voci narranti da diversi "mondi
piana, pei monti, / beati per l'aure fe- Studioso dei grandi romantici inglesi e di Joyce (ma la a una bici candida" — è surrealmente clownesca.
di stranieri", nella comune
lici" (si noti la clausola foscoliana e anche di quel 'piccolo Joyce ' che è Lewis Carroll), Ke- Preferirei però cercare il segreto di tanto improbabile
meny è perfettamente consapevole che la sua poesia di eppure indiscutibile successo nella disciplina d'una esperienza della condizione
non l'unica): bellissimi gli scorci pae-
saggistici dell'odiata-amata Pisa: cosmici contrasti — deserti oceani galassie lampi albe furtiva, sìncerissima umiltà: solo un poeta di supremo femminile. Collana Griff.

"via dalla sacra piana / giacente sulla — è attualmente rischiosissima; che "la maggior parte candore e grata ispirazione può intitolare La Transil- 128 pagine, lire 2 0 . 0 0 0
sabbia / fra Arno e Serchio / lasciare degli artisti grandi e significativi del modernismo, con vania liberata un poema in progress che, miracolosa-
la città ampia e silente / dove la torre l'eccezione dei surrealisti e, in lingua inglese, di Dylan mente, non ha nulla di eroicomico (convincenti anti- LUCIANO GALLINO (a cura di)
pendente, cadente / fa da pendant al- Thomas, hanno teso alla decostruzione immanente cipazioni si leggono su "Lettera intemazionale" n. PERCORSI DELLA
la Spina, / non chiesa ma oggetti / dell'effetto di sublime evocato", con la triste contro- ,22, autunno 1989, e "Poesia", n. 27, mano 1990). E SOCIOLOGIA ITALIANA
preziosi deposti", che aggiungono al- partita che viviamo nel secolo di "massima distanza forse solo un poeta italiano per cui la lingua madre I sociologi italiani offrono
la rapidità definitoria cui la scrittura storica dalla bellezza" (introduzione a Dicibilità del non è anche lingua della madre' può usare le parole
un quadro della società e
di Ottieri è familiare, un in più di sublime, a cura di T. Kemeny e E. Cotta Ramusino, con questa grazia stupita e un po' impacciata, che spo-
sa poésie pure e purezza. della ricerca sociologica in Italia.
sentimento e di affetto. Campanotto, Udine 1990).
3 8 4 pagine, lire 5 6 . 0 0 0
La scrittura di Ottieri è da sempre
volutamente atonale, in sintonia con R. DE GIORGI, N. LUHMANN
la voce dei suoi personaggi malati: se TEORIA DELLA SOCIETÀ
Cosa intendiamo affermando

Il supremo bene-rifugio
che la società è il risultato
dossale risultato che proprio nelle pa- Una prosa, insomma, che sa restitui-
gine di questo "divino egoista" re con la medesima sicurezza un tra- dell'evoluzione? Qual'è la
eventi grandi e terribili trovino una salimento o un turbine di memorie, differenza tra verità e amore?
la goccia di pioggia sull'invetriata o il Arte e potere?
dì Massimo Onofri testimonianza tra le più autentiche.
A questa parte del libro seguono pastello di un intonaco. 3 8 4 pagine, lire 4 4 . 0 0 0
altre due: Persone e In cerca di imma- Ma s'ingannerebbe di molto chi
ATTILIO BERTOLUCCI, Aritmie, Gar- gone" nel 1951 e nel 1966. Qui, af- gini. La prima è completamente dedi- volesse scorgere nella disposizione ELLIOT ARONSON
zanti, Milano 1991, pp. 278, Lit fabilmente divagando, Bertolucci cata a figure amate nell'opera o per- aperta e amichevole di questa scrittu- ELEMENTI DI
36.000. racconta come e quando si scoprì la sonalmente conosciute, dal gesuita ra soltanto il segno di una delicata PSICOLOGIA SOCIALE
lieva tachicardia che lo ha sempre ac- Hopkins a Flannery O'Connor, da sensibilità, il suggello di un tempera-
Il pregiudizio, la persuasione,
Per non molti altri nel Novecento compagnato, indicando in essa la ra- Pietrino Bianchi a Zavattini, da Lon- mento. C'è un nocciolo di virilità, di
l'aggressività, l'attrazione:
italiano, come per Attilio Bertolucci, dice di tutta la sua poesia: quella sot- ghi a Sereni e Pasolini. Che Bertoluc- lancinante consapevolezza, dentro il
guscio di tale affabilità. Il timbro do- un'introduzione divulgativa
può valere così bene la convinzione tile nevrosi su cui poi hanno scritto ci, per un attimo abbandonando
Proust, abbia ceduto al fascino di mestico nasce in effetti da una preci- ai grandi temi cui la psicologia
di Goethe che, al fine di comprende- pagine illuminanti Pasolini, Raboni e
re un poeta e la sua poesia, sia neces- Lavagetto. Nel ritornare agli anni Sainte-Beuve? Il lettore lo abbia sa scelta morale, ben tradotta in que- sociale può offrire spiegazione.
sario visitarne la terra, ma con il co- dell'apprendistato, quelli del Con- chiaro: la fraterna rimemorazione di sta apologia del nucleo familiare: 2 9 6 pagine, lire 2 4 . 0 0 0
rollario che quella terra solo nell'ope- vitto nazionale Maria Luigia di Par- qualche fatto biografico dei suoi au- " C ' è una frase di André Gide: 'Io vi
ra del poeta trovi intima e sicura ve- ma, più che salvare dal tempo il caro tori, il ricordo generoso e avvolgente odio, famiglie', che ha scandalizzato S. DE COSTER, F. HOTYAT
rità. Evidente, ciò, per l'autore di volto di qualche trapassato, Berto- di qualche amico, ha sempre il valore i primi cinquant'anni di questo seco- LA SOCIOLOGIA
tanti versi, da Sirio (1929) a La came- lucci sembra voler tracciare un tac- di una fulminante, imprevista, scor- lo. Mi piace immaginare che Flau- DELL'EDUCAZIONE
ra da letto (1984-88), come i lettori cuino di letture: Tasso, Whitman, ciatoia critica. Nell'ultima sezione a bert oggi l'includerebbe in un aggior-
Un manuale introduttivo chiaro
più avvertiti hanno subito capito, da D'Annunzio, i contemporanei, come dominare è l'immagine: non importa namento del suo dizionario delle
e sintetico per insegnanti
Vittorio Sereni a Giorgio Caproni fi- ad isolare per i lettori, tra il tradizio- se rubata al fumetto (il signor Bona- 'idee ricevute'". La frase scandalosa,
infatti, era, secondo Bertolucci, ed operatori sociali. A cura
no a Pietro Citati e Cesare Garboli. nale e narrativo verso della Gerusa- ventura, Fortunello), alla pittura (De
lemme ("non ancora restaurato e lu- Pisis, Maccari), al cinema (Greta quella detta da Joyce a Beckett: " I o di M. Melone e P.G. Grasso.
Ma egualmente evidente per il prosa-
tore di questa raccolta, ove il paesag- strato dal classicismo ermetico") e la Garbo e Marlene Dietrich, un film di non ho amato altro al mondo che la 312 pagine, lire 3 5 . 0 0 0
gio sembra fungere da specchio de- musica "aperta e ventosa" di quello Fellini). Un'attenzione che non pote- mia famiglia". Come leggiamo nel-
flettore, per restituire in una luce libero, gli spartiti della sua poesia. va mancare in chi, allievo di Longhi, l'articolo In nome della sacra camera ROBERT R. DVORAK
inusitata il profilo di uno scrittore, L'intera prima sezione del libro è come poeta si è riconosciuto tra gli da letto, la famiglia è il "supremo be- MANTENERSI IN FORMA
un pittore o un musicista. Ecco, allo- cadenzata dalle improvvise pause ed "ultimi figli dell'età / impressioni- ne-rifugio" in un mondo ormai diser- ALLA SCRIVANIA
ra, un loquace Ungaretti sullo scher- accelerazioni di questa euforica e sta", per di più cresciuto nella terra tato dagli dèi. Nel difeso riparo do- Suggerimenti ed esercizi per
mo trascolorante di un grattacielo dolce cardiopatia. Le intermittenze illuminata dai due diversi soli del mestico la scrittura ridà significato ai
vivere meglio negli uffici nell'era
dell'Eur, che richiama " i colori di del cuore coincidono sempre con Correggio e del Parmigianino. gesti e peso alle parole: in ciò il narra-
dei computer.
Poussin riverberati dalle geometrie quelle della memoria. Una gita nel Gli scritti coprono un arco crono- tore di Aritmie e l'annalista de La ca-
mera da letto, nel segno di un umane- 144 pagine, lire 2 0 . 0 0 0
di Mondrian"; o un gentile e spaesa- Dorset, a Dorchester, si rinquaderna logico che tocca probabilmente l'og-
to Gadda a Roma, la cui malinconia nelle tante pagine lette di Thomas gi, senza che, però, venga riportata simo feriale e antieroico, officiano il
si porta dietro quasi un'eco delle Hardy. Una pasquale Illiers-Com- in calce la prima data di pubblicazio- rito di una .stessa religione, per la
nebbie padane; o, ancora, un Soldati bray si dissolve, cinematografica- ne di essi; lacuna che il filologo sen- quale la letteratura resta l'unico ba-
come dipinto da Matisse, che passeg- mente, in una Venezia del 1925, per z'altro biasimerà, ma che forse è da luardo della civiltà. Il registro dome-
gia per un Tellaro che ha l'atmosfera la fantasmagorica mediazione di accogliere come discreta indicazione stico che unifica i tanti articoli di di-
di uno dei suoi più arcani racconti. Marcel Proust. Un'opera di Verdi si critica, quasi a segnalare il tempo versa destinazione rappresenta, in-
Per non dire di quella Versilia che si volge nella storia di una lunga inizia- senza tempo di questa prosa, le cui somma, l'unica scandalosa risposta a
accende e intenerisce di diverse tinte zione alla musica ed al teatro, in una caratteristiche, notava Siciliano, un disagio che è ontologico.
e si popola di nuove creature, a se- suggestiva biografia del Maestro, in paiono rappresentare il tratto salien- Si apra pure il libro a caso: si tratti
conda che l'attraversino Bòcklin e una riflessione sul suo rapporto con te di tale libro. Una prosa vibratile di un'opera di Arcangeli o di Zucco-
Hildebrand, D'Annunzio, Huxley e Parma e l'Italia tutta, in una digres- ed esatta, filamentosa e nitida, sfi- li, di un omaggio a Zelda Fitzgerald o
Mann, o lo stesso giovanissimo Ber- sione (una diversione, un diverti- brata e balsamica, che solleva e alle- di un ricordo di Percy Lubbock, ogni
tolucci: e si potrebbe continuare a mento) sulla sua fortuna. E qui cade via mentre più slarga le piaghe, pre- volta le disperse reliquie della memo-
lungo in questo elenco. una precisazione necessaria: sempre cisa e ambigua, direbbe lo stesso Ber- ria ritrovano il confortevole ordine
• Aritmie trova giustificazione del in Bertolucci (massimamente ne La tolucci, come deve essere la lette- di questa prosa. È il tempo dissipato
suo titolo in quella citatissima Poeti- camera da letto) la rievocazione di ratura: e talvolta in singolare conver- che diventa vero e certo. E così, in
ca dell'extrasistole che apre la raccol-
ta, apparsa in due puntate su "Para-
una vicenda minima e privatissima
apre un varco alla Storia, con il para-
genza con la poesia, quasi un lungo
fresco rassicurante verso-mantello.
un cuore aritmico, Bertolucci ascolta
la sua, la nostra vita.
FrancoAngeli
Le letture
di Marsilio marzo 1992
I grilli Jiirgen Habermas Saggi Francesco Benigno
Dopo l'utopia L'ombra del re
Il pensiero critico e la La divisione
«grande confusione» dei poteri alle origini
del mondo d'oggi dello Stato moderno
anna pagine 144, lire 1 4 . 0 0 0 Romanzi e racconti Alessandro Tamburini pagine 2 1 6 , lire 3 2 . 0 0 0
borioni Le luci del treno
massimo Anna Borioni Oltre la linea d'ombra Andrea Emo
pieri maledetta '
isabella
Massimo Pieri Alessandro Tamburini
in fuga verso la vita Le voci delle muse
maledetto Maledetta Isabella Le luci del treno
pagine 188, lire 2 8 . 0 0 0 Scritti sulla religione
colombo maledetto Colombo e sull'arte 1918-1981
gli ebrei, gii indiani,
Gli ebrei, gli indiani, Paolo Barbaro pagine 2 4 0 , lire 3 5 . 0 0 0
l'evangelizzazione
l'evangelizzazione Ultime isole
come sterminio Isole, partenze, ritorni Jean Renoir
i grilli marniti» Seconda edizione e antiche gioventù: La mia vita,
pagine 2 7 6 , lire 1 9 . 0 0 0 la clessidra della laguna i miei film
pagine 160, lire 2 5 . 0 0 0
«Sono stato di volta
in volta un bambino
Sergio Maldini borgognone che arrotolava
La casa a Nord-Est le "erre", un parigino
«Un romanzo splendido... con la erre moscia,
frutto di una profonda e un meridionale
Letteratura universale Apuleio Paolo Barbaro vocazione all'invenzione dalle esclamazioni sonore»
Ultime isole
e alla scrittura narrativa» pagine 2 5 6 , lire 3 4 . 0 0 0
Il demone Giorgio Barberi Squarotti,
di Socrate «La Stampa - Tuttolibri»
a cura di racconti Marsilio
Anonimo Bianca Maria Portogalli Cagli
«Leggere avendo voglia
Una delle più complete di continuare, tornare
STORIA
sintesi nella storia all'appuntamento serotino Andrea Emo
DI OCHIKUBO con un libro come
della demonologia LE VOCI DELLE MUSE
pagine 8 8 , lire 1 2 . 0 0 0
a un convegno amoroso,
è dargli una patente
di civiltà letteraria»
Anonimo Gina Lagorio, «L'Unità» Pi
Storia di Ochikubo
a cura di Andrea Maurizi «Pagine che nessuno HI
Hi T ; j l i
Una «Cenerentola» aveva saputo darci
Letteratura universale Marsilio di altri luoghi e altri tempi Sergio Maldini con pari equilibrio e verità» iaggi Marsilio

pagine 2 9 6 , Tire 1 8 . 0 0 0 La casa a Nord-Est Claudio Marabini,


«Il Resto del Carlino»

Honoré de Balzac «Che felice ritorno,


La Musa
romanzo Marsilio
che lieta sorpresa, questo
romanzo di Sergio Maldini»
del dipartimento Michele Prisco, «Il Mattino»
a cura di Maria Grazia Porcelli
introduzione pagine 2 6 4 , lire 2 9 . 0 0 0
di Francesco Fiorentino
Il più moderno
dei romanzi di Balzac
pagine 4 3 2 , lire 2 2 . 0 0 0

Marsilio
Trent'anni di buone letture
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 13

Narratori italiani
La spartenza,
T O M M A S O BORDONARO,
prefaz. di Natalia Ginzburg, con un Le fronde e le radici mi è nato il primo figlio, dove abbia-
mo messo il nome Giuseppe come
mio padre".
glossario di Gianfranco Folena, Ei-
naudi, Torino 1991, pp. 145, Lit di Francesco Ciafaloni Nessun accenno, in una Sicilia
piena di preti, a divieti religiosi o a
20.000.
rapporti sessuali leciti o illeciti. I gio-
Dalla nota biografica apprendia- sezioni scritte con la stessa lingua, ti Uniti negli ultimi decenni del seco- informa e cui ordina di rompere il vani lavorano, mettono su una casa
mo che l'autore, nato nel 1909 a Bo- ma costruite diversamente, dal pun- lo scorso, i rapporti interni alla fami- rapporto quando torna in licenza. propria, in una casa pagliera (che de-
lognetta, un paesone di duemila abi- to di vista della scelta degli episodi e glia allargata sono intensi e dominati Quando il padre acconsente, lo fa ve essere l'analogo di quelle che in
tanti nell'entroterra palermitano, ha del modo del racconto. La prima par- dai padri e dagli zii. E normale che con la chiara clausola che nulla verrà Abruzzo si chiamavano nella forma
cominciato le elementari, ma non le te, malgrado sia precisa nelle date un bambino viva presso lo zio, per es- dato al figlio, come nulla viene dato italianizzata pinciare, e Jarach le fo-
ha finite per via della prima guerra delle nascite di fratelli e figli, o di sere mantenuto e lavorare. Questo alla nuora, che essi lavoreranno per il tografava nel rapporto sull'emigra-
mondiale e ha scritto dopo essere an- guerre e paci, ha l'andamento di un accade a quattro anni a Tommaso vitto e l'alloggio, che nulla eredite- zione per far vedere da dove erano
dato in pensione nel 1974, a sessan- racconto scritto a memoria, basato Bordonaro, che va a vivere presso lo ranno, loro e i loro figli, che gli unici scappati quelli che andavano in Ame-
tacinque anni, in tre quaderni, com- spesso su altri racconti. Le cose di cui zio Pietro, senza aver mai conosciuto loro averi saranno quelli guadagnati rica) ceduta da uno zio. Nasce un se-
pletati e datati nell'agosto 1988. condo figlio, se ne annuncia un ter-
Bordonaro ha oggi appena meno zo, mentre il secondo è nel pieno del-
degli anni che avrebbe avuto mio pa- l'allattamento. A questo punto scop-
dre, se fosse vissuto. I suoi primi figli pia la tragedia. Lei tenta l'aborto, ha
sono un po' più vecchi di me. La fortissime perdite di sangue e dopo
campagna, la famiglia, i lavori della un doloroso pellegrinaggio in treno e
sua infanzia, non esistevano già più in taxi, tra Bolognetta e gli ospedali
in quella forma quando io sono nato, di Palermo, muore dopo aver dato al-
ma se ne raccontava ancora molto. la luce il feto morto. Così andavano
Le trasformazioni che l'autore fa su- le cose nell'Italia tradizionale, ben
bire alle parole per metterle sulla car- protetta da Santa Madre Chiesa. È
ta, le deformazioni rispetto all'italia- degno di nota che malgrado il procu-
no corretto, sono analoghe a quelle rato aborto sia più che evidente,
che la maestra cercava di insegnarci e stando al racconto, nessuno pensi di
di scoraggiare nella scuola pluriclasse denunciare alcunché, né i medici, né
popolata di bambini esclusivamente i funzionari, né il prete, e perciò una
dialettofoni che ho frequentato, fi- volta gli aborti non c'erano.
nendola, per fortuna. II dialetto sarà E impossibile ricostruire le strati-
stato ovviamente molto diverso, ma i ficazioni delle opinioni. Chissà se il
meccanismi di traduzione, di corre- giudizio positivo sul fascismo ("In
zione, di errore, sono simili. Su que- Italia vi era un ordine severo, onesto
ste sole basi di una memoria scolasti- e di rispetto in confronto agli altre
ca un po' invecchiata, di una cono- nazione: dove andava un italiano era
scenza diretta dei modi di costruzio- trattato bene e con rispetto e così
ne della memoria in una società che tutto andava bene") è la proiezione
non scrive, di un interesse per la vita all'indietro del filofascismo degli
dei contadini e degli emigranti, tento emigrati o se è datato davvero 1936
qualche considerazione. La lingua è ed è un esempio del consenso alla
molto lontana dal parlato, anche se conquista dell'impero ("avendo su-
reca tracce forti del dialetto. È la lin- bito le sunzione di 54 nazione ha vin-
gua di uno che scrive in una lingua to, occupando tutta l'Africa, alzando
straniera e per forza lo fa laconica- il re Vittorio Emanuele Re d'Italia
mente, in modo scolastico e con gli Imperatore dell'Abissinia"). Certo
errori. E piena di sicilianismi e di manca ogni sia pur minimo accenno
americanismi come sarebbe piena di al fatto che la guerra aveva diviso il
italianismi l'autobiografia di un par- suo paese da quello in cui è andato a
lante italiano che scrivesse in inglese. vivere, dove abitavano già parenti
E molto più parlato Leonardo Scia- propri e parenti di amici. Gli stati
scia e, soprattutto il primo Sciascia, con la vita vera non c'entrano. Le
più vicino al siciliano. Non mi sem- guerre sono come calamità naturali.
bra vero che lo scritto non abbia for- Bordonaro è tornato varie volte in
mule letterarie: ha le formule delle Italia, per necessità, per salutare i pa-
canzoni, del componimento scolasti- renti, per spendere i soldi ricavati
co, del racconto a voce. Per esempio dalla vendita di tutto ciò che posse-
"dolorosa e straziande è stata la spar- deva in Sicilia. Ha puntualmente an-
tenza", "quando mi è stato doloroso notato le tappe obbligate del viaggio
quest'altra spartenza", "la nuova turistico. Ma ha continuato a viag-
spartenza è stata tanto dolorosa fino giare come un contadino, aspettando
appianto rotto"; oppure "le lagrime il treno per ore alle stazioni, vivendo
che gli solcavano la faccia", "la fac- per intero, senza una cuccetta, il tra-
cia rigata di lacrime", ecc. sferimento al sud, così lungo che, co-
Bordonaro non scrive come parla, me diceva Sciascia, sul Roma-Paler-
ma come pensa vada scritto. Le uni- mo si fa in tempo a sposarsi.
che parole che scrive facendo la tra- Solo nell'ultimo ritorno, fatto per
scrizione fonetica (che gli viene natu- accompagnare un nipote, che, come
ralmente diversa tutte le volte, come è tipico e documentato, a differenza
avverrebbe a chiunque non faccia il si parla sono o eventi familiari, spes- il padre emigrato; questo accadrà a lavorando a giornata fuori casa. Ra- dei figli, vuole cercare le radici, si
glottologo di mestiere) sono nomi so drammatici, nascite, partenze, sua volta al fratello Ciro. I matrimo- gioni d'onore vogliono però che il muoverà usando mezzi di trasporto
propri in lingue straniere. Non i ter- morti o grandi calamità come la miti- ni vengono combinati, decisi dai ge- matrimonio che non può essere fatto coerenti. Lui fa parte di quella Italia
mini presi dall'americano (come storo ca epidemia di spagnola, di cui è pie- nitori e le doti duramente contratta- nella forma dovuta, con la pompa ne- che era abituata a misurare le distan-
per negozio) che vengono trattati co- na la memoria di tutta l'Italia che ha te. L'uso della forza lavoro dei figli cessaria e lo scambio di beni, av- ze in giornate di cammino e che con-
me italiani ma, per esempio, Iunar- l'età per ""averla vissuta: "La genti maschi e delle loro mogli è un ele- venga come riparazione di una fuga tinua a riempirmi di angoscia quando
steti America per United States of moriva accatastrofi, nella nostra casa mento importante della decisione di insieme dei due innamorati. Un op- la vedo assorbire con mesta rassegna-
America. Lui deve essere riuscito ad regnava la miseria: dopo tre anni che sposarsi e della scelta della persona, portuno viaggio della madre della zione le ore ed ore di ritardo e le not-
attraversare per mezzo secolo la so- mio padre mancava da casa non vi meglio della famiglia, della sposa. sposa a Palermo consente che il gio- ti di attesa, misurando sempre il tem-
cietà americana, a lavorarci, a viver- erano cibi per manciare, neanche le- Tommaso però si innamora di una vane con l'aiuto degli zii, porti la gio- po a giornate e non ad ore, perché in
ci, ad allevare figli e veder nascere e gna per fare fuoco per riscaldarci, ragazza che ha una famiglia irregola- vane e il suo corredo a casa propria. ogni caso non legge abbastanza cor-
crescere nipoti, a veder morire la mo- che era inverno freddo". re. Il padre è partito per l'America e A questo punto il matrimonio vero, rentemente da consultare un orario.
glie, un figlio, un fratello, senza né La seconda parte, con l'eccezione non è mai tornato; la madre convive davanti ai parenti, è già avvenuto. Io invece leggo l'orario e mi arrabbio
scrivere né leggere una parola d'in- di contrasti con parenti, sembra con- con un uomo separato dalla moglie e "Venuta la sera, al buio io, e già pos- molto di più e penso, oltre alla coin-
glese. Come si sbagliava Roberto Mi- dotta sulla scorta di un album di fo- dai figli, anche loro in America, e con so chiamare mia moglie per senzo cidenza che sto perdendo, all'im-
chels a pensare che gli analfabeti fos- tografie ricordo o di un diario. Ci so- lui ha avuto un'altra figlia. La repu- umano, siamo andati in casa dei geni- mensa riserva di pazienza di cui ha
sero molli come creta, perduti per la no tutte le nascite, con il nome del- tazione perciò è dubbia e la dote men tore...". In quanto a scrivere davanti abusato per secoli un'amministrazio-
cultura di provenienza. Erano perdu- l'ospedale, il nome del neonato o più che dubbia, perché in sostanza la ma- al prete e alla legge non sembra esser- ne in genere infame.
ti per la cultura dei colti, che non li raramente, della neonata, perché i dre della ragazza non ha nulla. A ci fretta. Tutti e due lavorano, visita- Non è vero che Bordonaro in
aveva per la verità mai trovati, ma Bordonaro nascono maschi, l'altezza Tommaso, che è un ragazzo, partito no parenti e ricevono consensi, si America ha messo le radici. Ha mes-
nel mondo della famiglia, della lin- e il peso. Ci sono i resoconti dei viag- per fare il militare, questo non im- procurano documenti non facili da so, caso mai, i rami e le fronde. Sta lì
gua, delle tradizioni, erano chiusi, gi in Italia, prima eccezionali, poi più porta perché ha "preferito sempre ottenere per le complicazioni dello la sua famiglia, la rete dei suoi paren-
catafratti, impenetrabili. Si sono frequenti, con date e luoghi, impossi- più all'amore proprio e al rispetto e la stato di famiglia della ragazza. Alla ti, tutto il mondo insomma. Ma lui è
mossi, hanno lavorato e vissuto, trat- bili da ricordare se non si hanno ap- sincerità più che ai bene stare", cioè fine "avendo passato dei mesi da rimasto siciliano senza clamore, co-
tando davvero unicamente con con- punti o fotografie con le date. ai beni materiali. Il padre però è di questa storia mia moglie è rimasta in- me si addice alla sua personalità schi-
nazionali. Nell'ambiente in cui Bordonaro tutt'altro avviso e blocca tutto, di- cinta ed io in marzo 1933 sposavo va e isolata (né il passato politico né
Il libro è nettamente diviso dalla nasce, quello dei contadini poveri, rettamente con la famiglia della ra- con mia moglie e nel maggio dician- l'esperienza operaia sono serviti, gra-
partenza, dall'emigrazione, in due emigrati in grande numero negli Sta- gazza, senza dire nulla al figlio, che nove venerdì in casa dei miei genitori zie a Dio, a farne un personaggio).
• • D E I LIBRI D E L M E S E Ì h |

MARZO 1992 - N. 3, PAG. 14

La mente di Giacomo Leopardi


di Cesare Luporini

G I A C O M O LEOPARDI, Zibaldone di titativa di quelli letterari e stilistici) troppa parte (come a sfrondare un abnegazione intellettuale, il più pos- (in versi e in prosa), mentre ciò che
pensieri, ed. critica e annotata a cura — in un sublime miscuglio (zibaldo- eclettismo che invece non c'è) o, per sibile libera da pregiudizi culturali e trapassa subisce, d'altronde, il vaglio
di Giuseppe Pacella, 3 voli., Garzan- ne, appunto) che attesta, quasi gior- contro, di sistematizzarla all'eccesso, classificatori. dei criteri adottati da Leopardi per
ti, Milano 1991, pp. XLVIII-4214, no per giorno, per anni, l'incredibile ermeneuticamente. Personalmente Non si può isolare (è ovvio) il con- parlare col suo pubblico. Ma non sol-
Lit 280.000. mobilità e disponibilità del suo pen- sono convinto che uno studio d'in- tenuto dello Zibaldone dalle opere tanto. Il suo stesso pensiero filosofico
siero e dei suoi interessi (almeno nel- sieme "organico", come si suol dire, pubblicate in vita da Leopardi, o da non si esaurisce nello Zibaldone (o in
Questa edizione critica dello Zi- l'orizzonte storico che gli fu accessi- sul pensiero leopardiano sia ancora lui predisposte per la pubblicazione, testi corrispondenti delle Operette
baldone di Leopardi a cura di Giu- bile, ma non era piccolo, fra l'antico prematuro, finché non ne saranno e neppure ridurlo però a questa fun- morali)-, la sua poesia ne appare spes-
seppe Pacella era molto attesa alme- e il moderno), cioè la sua capacità di esplorati partitamente non dico tut- zione ausiliaria, per una ragione mol- so portatrice autonoma (e Leopardi
no fra le schiere dei leopardisti italia- muoversi sincronicamente su piani ti, ma almeno i principali e più signi- to semplice: non tutti i problemi in indirettamente ci avverte anche di
ni e stranieri (anche questi ultimi co- diversissimi. La logica della cui com- ficativi percorsi particolari, lascian- esso affrontati (anche non tecnici, questo). Non si tratta quasi mai,
minciano infatti, finalmente, ad presenza sfugge a prima vista e ci doli al loro spontaneo comporsi di come sarebbero quelli di letteratura) cioè, di semplici transfert lirici, ma
esistere). Per quanto la fama (e dicia- espone al rischio o di trascurarne fronte a un'attenzione nostra fatta di sono destinati a trapassare in poesia di vere e proprie funzioni di verità
mo pure la gloria) di Leopardi sia sta- (secondo la veduta leopardiana) ulte-
ta altissima (ma anche contrastata) e riori rispetto alle possibilità del pen-
crescente, fin dalla metà del secolo siero analitico-riflessivo, come quel-
scorso, l'immagine di lui, poeta-pen- lo dello Zibaldone appunto.
satore se altri mai ce ne furono in Ita-
lia, e le interpretazioni relative, non
solo sono mutate coi tempi, come ac-
Roma, la città babelica Il primo problema che lo Zibaldo-
ne ci pone è quello dei suoi tempi in-
terni e del loro rapporto con quelli
cade per i grandi, di cui sempre si di Giorgio Patrizi estemi quali si fissano nelle successi-
riattualizza in modi diversi la presen- ve date di pubblicazione (e ripubbli-
za, ma essa era destinata a subire un cazione) dei suoi scritti editi. La pri-
rivolgimento profondo con la prima ma sorpresa è quella della scarsa cor-
pubblicazione alla fine del secolo Leopardi e Roma, atti del convegno (Roma, 7- puntualmente l'immagine che di Roma Leopardi
rispondenza fra i ritmi di queste due
scorso (1898-1900), per merito so- 8 - 9 novembre 1988), a cura di Luigi T r e n t i e si era costruito prima del '22, sia nell'immagina- serie temporali. E tuttavia solo riu-
prattutto del Carducci, delle 4526 Fernanda Roscetti, Colombo, Roma 1 9 9 1 , rio familiare, in contrasto con gli angusti am- scendo a comporli insieme e a con-
pagine autografe dello Zibaldone di pp. 4 3 9 , Lit 5 0 . 0 0 0 . bienti del "borgo", sia nell'immaginario poeti- frontarli coi tempi di vita di Leopar-
pensieri (così chiamato dall'autore co; la terza ricordando la suggestione del tema di (le lunghe dimore a Recanati, e i
stesso; ma non si osò dapprima ado- Scenari leopardiani: il viaggio a Roma nel '22- delle rovine su cui Leopardi si soffermava proba- soggiorni più o meno importanti in
perare tale titolo). Questo rivolgi- '23. E uno dei momenti salienti della riflessione bilmente anche attraverso la mediazione di Cha- alcune città italane — Bologna, Mi-
mento di lettura, e i parametri nuovi sul mondo classico e sui modi in cui le vestigia di teaubriand. lano, Firenze — fino alla non breve e
che esso imponeva, è stato lento nel decisiva fase finale in Napoli), con le
quel passato mitico potevano ancora parlare o Un'altra serie di saggi è dedicata ai rapporti
nostro secolo, ma si è accelerato (non relative esperienze, si riesce a pene-
per questo pacificato) negli ultimi intrecciarsi con l'esperienza quotidiana. Leopar- che Leopardi intrattiene con la cultura romana: trare (ma è appena un inizio) nella di-
cinquant'anni, con apporti illustri di giunse a Roma nel novembre del '22 e appena Augusto Campana analizza l'incontro con Giu- mensione di profondità del suo lasci-
(oltre che con l'accumularsi di cose giunto testimonia la profonda noia e malinconia lio Perticali e l'ambiente delle riviste romane an- to. Lo Zibaldone, è ben noto, è tut-
inutili, com'era fatale), per appro- che la vista della città monumentale non allonta- tiromantiche "Giornale Arcadico"e "Effemeri- t'altra cosa da un diario intimo, un
fondimenti esegetici e varietà di ap- na: è Lucio Felici a cogliere nell'epistolario leo- di letterarie"a cui Leopardi collaborò con recen- journal, benché Leopardi abbia sen-
prodi interpretativi. Leopardi è figu- pardiano questo groviglio di sentimenti e di aspi- sioni di argomento filologico. Mario Mazza, ri- tito assai presto il bisogno di datare
ra così originale e anche anomala nel- razioni mentre Giuseppe Pacella ricostruisce il costruisce il rapporto conflittuale del poeta con minuziosamente (dopo l'8 gennaio
la nostra tradizione letteraria (ma an- complesso di umori che accompagnò Giacomo 1820) mesi e giorni delle sue rifles-
quel mondo degli antiquari romani di cui non
che filosofica) da costituire una sfida sioni. Ma i dati personali e biografici
nel soggiorno presso lo zio Carlo Antici partendo comprendeva gli interessi archeologici. Achille
perenne — assai cosciente da parte non per questo mancano, ed assumo-
dalle letture a cui Leopardi si dedicò in quei me- Tartaro analizza significativamente l'incontro
sua — alla modernità (e anche alla no anzi grande rilevanza proprio in
postmodernità!) che noi stessi siamo, si. Se questo soggiorno romano segnò decisamen- col Perticali certo distante dall'ideale linguisti- funzione della loro relativamente
o crediamo di essere. te il pensiero leopardiano in direzione di una ri- co, che andava inseguendo Leopardi. Importanti bassa frequenza. Costituiscono quasi
flessione cosmica, ciò è dovuto, sottolinea Pacel- furono anche gli incontri con lo storico Niebhur sempre punti decisivi per cogliere
Tale sfida viene indubbiamente
la, alla frequentazione di pagine del pessimismo e il filologo Angelo Mai. Del primo, studioso non solo la coscienza che Leopardi
dai contenuti di quel suo pensiero,
dai suoi movimenti e percorsi e livelli antico come i Dialoghi di Luciano o anche il della civiltà della Roma arcaica, Antonio La ebbe di se stesso, ma per intendere il
vari, dalla sua omogeneità sistemati- Cortegiano di Castiglione (che sembrerebbe aver Penna indica con grande ricchezza di particolari suo modo stesso di filosofare, incar-
ca di fondo, però; e siamo costretti a potuto suggerire temi per A Silvia). le vie che lo portavano allo stesso pessimistico dinato come esso è nella sua propria
caratterizzarli in termini i quali sono giudizio di Leopardi sulla civiltà romana degra- esperienza esistenziale e nel tentati-
Alcuni interventi delineano lo spazio urbano vo incalzante di generalizzarla, in
essi stessi altrettante sfide (al per- data. Ma diversi furono gli incontri di questi anni
con cui il giovane recanatese si confrontò. Fiorel- forme acute, paradossali spesso,
benismo morale e culturale) come romani: alcuni mai avvenuti, ma possibili per
materialismo, ateismo, pessimismo la Bartoccini nota il carattere tutto personale, estremamente consequenziarie, e
esistenziale, che il viaggio a Roma aveva per convergenze d'interessi e di umori come quelli qualche volta, ma raramente, affret-
(quasi radicale), a cui aggiungo: ni-
Giacomo. Gennaro Savarese rintraccia le "om- con il Belli (descritto da Fasano) e con Stendhal tate (poi corrette). Le fasi, gli anni di
chilismo e anarchismo (rispetto a tut-
bre romane" nei Paralipomeni, attraverso gli (da Colesanti). Ed ancora con l'ambiente teatra- addensamento delle riflessioni zibal-
te le forme del potere politico), e un
virtuismo sui generis, nutrito di molti elementi formali del poemetto. Ancora i saggi di le ricostruito da Letizia Nord e con una cultura doniche, e quelli, viceversa di rarefa-
immoralismi. Di queste etichette Marcello Teodonio, Novella Bellucci e Liana militante quale trasparirà in due conferenze più zione (ma qui conta anche l'intensità
non dobbiamo però mai dimenticare, tarde di Carducci e Lignana sul Consalvo che te- di alcune di esse, e non solo la copio-
Cellerino ricostruiscono le prospettive del viag-
adoperandole, che si tratta di schemi stimoniano, nell'analisi di Mario Scotti, la rice- sità) sono già stati oggetto di studio
gio romano, come verifica di un topos letterario attento da parte dei leopardisti (è un
astratti, di mero carattere ausiliario, che quasi impedisce al poeta un reale contatto zione nella cultura romana 'della poesia del Re-
rispetto alle quali ciò che conta è la lavoro preparatorio importantissi-
con la vita cittadina, la seconda ricostruendo canatese.
vivente combinatoria, continuamen- mo), e non è il caso qui di ricapitolar-

>
te rinnovantesi, gli imprevedibili al-
largamenti problematici, le oscilla-
zioni e anche alcuni capovolgimenti
nei tropismi profondi di questo pen-
sare e poetare (fino a un certo punto
inseparabili fra loro). Decifrarlo, leg- C i t t à di T o r i n o - Assessorato per la cultura
gerlo, interpretarlo, senza mutilarlo AIACE Torino
In collaborazione con la rivista "L'Indice libri del mete" e con l'Ittituto Salvemini
in nessuna parte, e tenendo conto dei
movimenti interni (ove la cronologia
anche minuta può diventare di gran-
de ausilio), tale la sfida complessiva
m%
che ci pone Leopardi. Quella per la
quale lo Zibaldone costituisce un te-
sto chiave, del cui manoscritto Leo-
pardi ebbe grandissima cura, recan-
VERSO SERA
done sempre con sé i volumi, anche LEGGERE IL FILM
dopo che ebbe smesso di scrivervi le Martedì 3 marzo 1992 - ore 18.30
proprie annotazioni; e magari so- Presentazione dei libri
gnando di trarre da esso, o da certe Il 1948 in Italia. La storia e i film, La Nuova Italia, Firenze 1991
sue parti, operette la cui composizio- di Nicola Tranfaglia
ne rimase velleitaria (rubricate come e Cinema e storia. Scene dal passato, Loescher, Torino 1991 Rivista di dibattito politico culturale
"Machiavellismo di società", "Gala- di Peppino Ortoleva.
in questo numero:

teo morale", "Manuale di filosofia Ne discutono con gli autori Giovanni De Luna e Gianni Rondolino. Sindacato Andruccioli/Bertinotti/Brunori/Possenti
pratica", ecc.). Cosa a mio parere Che il cinema sia un documento del suo tempo è un dato ormai assodato, così come oggi è sempre più ampio l'utilizzo delle fonti audiovi- Istituzioni Ippolito/Palombarini/Gallo/Rodotà

che non è da rimpiangere, tanto quei sive per la ricerca e la didattica della storia contemporanea. I libri di Ortoleva e Tranfaglia, usciti a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro,
Stati Uniti L a s c h - Cecoslovacchia
Storiografia Sabbadini
Cosentino

progetti ci appaiono oggi poveri e pe- affrontano con prospettive e finalità differenti i problemi connessi al rapporto tra mezzi audiovisivi e storia, in ottica didattica. Ortoleva Servizi Segreti B o r r a c c e t t i - Cile Codrignani

riferici rispetto all'enorme varietà e propone un metodo per fare del cinema una ' 'macchina del tempo" che ci permetta di capire la società che lo ha prodotto, mentre Tranfa-
densità dei problemi incontrati o sol- glia, in un volume che comprende saggi di altri studiosi, parte da una cesura storica ben precisa — il 1948 in Italia — per analizzare pro- E' uscito il n.6-1991 anno tV de IL PASSAGGIO
La rivista è disponibile nelle principali librerie o in
levati via via da Leopardi — morali, blemi della lettura storica del film e di documenti audiovisivi diversi (proposti anche in una videocassetta che affianca il libro). abbonamento su c/c 5091006, intestato a Francesca Mariani,
via E. Ciccotti 11 - 00179 Roma. Abbonamento annuo per
politici, linguistici, epistemologici, l'Italia L. 40.000 (6 numeri) - sostenitore L. 80.000 - estero L.

metafisici (ma con prevalenza quan- TORINO-CINEMA KING K O N G 50.000.1 numeri arretrati si possono richiedere in redazione al
doppio del prezzo di copertina.
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 15

della precedente edizione Flora (e cui Leopardi si sottopose a dieci anni una rinnovata ricerca delle cosiddet-
<1
lo. Sono appunto essi ad apparire tal-
suoi collaboratori) del 1937, pur ri-
:onoscendone i grandi meriti storici,
dall'inizio della stesura zibaldonica
non fu indirizzato da lui a redigere
te "fonti", indubbiamente merito-
ria. Ma la questione delle fonti leo- Adelphi
volta come significativamente sfasa- di maggior affidabilità (e tutti ne ab- un testo migliore (non ci pensò né pardiane è sconfinata, esposta a pa-
ti, e comunque problematicamente biamo usufruito) rispetto alla prima punto né poco), bensì ad enucleare e reri diversi e ad oscillazioni nella
più complessi, rispetto al Leopardi assai affrettata di fine secolo. Ma era organizzare la propria tematica: for- scelta fra quelle sicuramente accerta- Flann O'Brien
che si veniva rendendo pubblico. Si pur sempre, quella del Flora, un'edi- se in vista di quel Dizionario filosofi- te e quelle suggerite da semplici IL TERZO POLIZIOTTO
ha la sensazione che egli ciò facesse zione che rimaneva a "metà strada co alla Voltaire che gli richiedeva l'e- spunti o affinità elettive. Non è il ca-
ditore Stella di Milano. La mia con- so di entrarvi qui. Valga il criterio a Traduzione di Bruno Fonzi
attraverso un filtro che non era solo fra il tipo critico e il tipo divulgati-
vinzione, sia detto fra parentesi, è cui Pacella si è fondamentalmente at- «Biblioteca Adelphi»
di distanziamento stilistico, o di ac- vo" (ed oggi risulta piena di impreci-
che non lo abbiamo ancora saputo tenuto, espresso da lui nell'introdu- pagine 248, lire 28.000
quisizione di alone poetico (il famoso sioni). Non sto qui a ripetere quanto
hanno già messo in rilievo, a proposi- utilizzare a fondo in sede critico- zione generale (voi. 1, p. XXXIII) in Lo scrittore più eccentrico e tra-
"vago"), ma anche di avvedutezza
to della presente edizione "veramen- ermeneutica. Ma torno all'edizione modo egregio perché, in pari tempo, scinante fra gli eccentrici e tra-
comunicativa, ove il detto, che pote-
te critica" (cioè indirizzata prima di Pacella. Come si vede dai precedenti trascende gli apparenti limiti della scinanti irlandesi.
va essere anche molto provocatorio,
si alternava al non detto e trattenuto, tutto a una corretta e sicura costitu- accenni, in essa il lavoro strettamen- questione. Egli scrive: "Il mio lavoro
il quale rimaneva insondabile nelle zione del testo), studiosi come Cesa- te filologico trapassa naturalìter in di ricerca sulle fonti dello Zibaldone
re Segre e Luigi Blasucci (e altri). La quello esegetico. Distinguerei però: mi ha fatto riflettere molte volte, e Elémire Zolla
coulisses e nella grande machinerie
della sua mente: non era, cioè, di per trascrizione dell'autografo dello Zi- utilissimo il secondo, ma essenziale e non senza momenti di perplessità, USCITE DAL MONDO
sé tutto indovinabile attraverso que- baldone ne occupa i primi due volu- indispensabile il primo. Per una ra- sull'intreccio tra esperienze di lettu- «Biblioteca Adelphi»
gli effetti pubblici. pagine 611, lire 55.000
Una dimensione di profondità, ap- Verso la «quarta dimensione»
punto, che solo a noi è dato di restau- di noi stessi.
rare e sondare, attraverso la somma
di tutti gli editi e inediti. Ed è allora
come mettere piede in una grande Massimo Cacciari
città sepolta di cui spuntavano solo L'ANGELO
alcuni edifici massimi alla vista dei NECESSARIO
contemporanei di Leopardi e dei loro NUOVA EDIZIONE RIVEDUTA E AMPLIATA
immediati successori. Non è una me-
tafora più o meno felice che propon- "Saggi. Nuova serie"
go, ma il richiamo a una circostanza pagine 185, lire 34.000
di fatto che segna il destino di Leo- Una lettura filosofico-teologica
pardi nella storia delle grandi espe- dell'Angelo dall'antichità sino a
rienze morali, intellettuali e lettera- Klee e a Rilke.
rie europee. Ove il segreto (o tesoro)
da dischiudere non è tanto la rappre-
sentatività di un passato singolare e Gershom Scholem
significativo, ma la sua carica di futu- WALTER BENJAMIN
ro (si può allora accostarlo, senza STORIA DI UN'AMICIZIA
estrinseci allineamenti, ad alcuni dei Traduzione e note di Emilio Castel-
grandi autori anomali della moderni- lani e Carlo Alberto Bonadies
tà come Kierkegaard, Nietzsche, «La Collana dei casi»
Dostoevskij). Il nodo centrale di tut- pagine 369, lire 45.000
ta questa esperienza è il dissidio cre- Il libro insostituibile sulia vita e il
scente di Leopardi con la sua epoca, pensiero di Walter Benjamin.
scrutata in alcuni caratteri essenziali
che ne costituirebbero la modernità:
dominio dell'egoismo concorrenziale Roy Lewis
quale falsa e alienata libertà degli in- IL PIÙ GRANDE
dividui; e regresso spiritualistico
quale camuffamento ideologico da UOMO SCIMMIA
parte dei ceti dominanti volto ad illu- DEL PLEISTOCENE
dere i popoli su una futura umanità Traduzione di Carlo Brera
pacificata attraverso i commerci e il
«Fabula»,
progresso tecnologico. È difficile di-
re che questi temi non ci riguardino pagine 184, lire 22.000
ancora. Quel dissidio toccava Leo- «Il libro che avete fra le mani è
pardi fin nelle sue ultime fibre, non uno dei più divertenti degli ulti-
solo come filosofo, ma direttamente mi cinquecentomila anni».
come poeta. Anche questo ci rag- (Terry Pratchett).
giunge. "La discordia tra poesia e
modernità non è accidentale ma so-
stanziale. L'opposizione appare chia-
Ivo Andrió
ra fin dall'inizio della nostra epoca, LA CORTE
con i primi romantici. Il paradosso è DEL DIAVOLO
che tale incompatibilità è uno degli Traduzione di Lionello Costantini
attributi, forse il centrale, della poe- «Piccola Biblioteca Adelphi»
sia moderna; inoltre, questa incom- pagine 131, lire 14.000
patibilità la rende accettabile per il
Un inferno descritto con precisio-
lettore, il quale vede in essa un'im-
ne visionaria.
magine della propria situazione".
Queste parole di un recente libro di
Octavio Paz, che volentieri ricopio Leonardo Sciascia
da un'anticipazione di giornale, ri-
specchiano con grandissima appros- MORTE
simazione (senza saperlo) la posizio- mi. Quattrocentonovantacinque pa- gione del tutto specifica: che più di ra ed esperienze di vita in Giacomo DELL'INQUISITORE
ne di Leopardi. Anche se egli non si gine di "apparato" (purtroppo oggi un terzo dell'autografo zibaldonico è Leopardi. Talora nelle note ho citato «Piccola Biblioteca Adelphi»
sarebbe riconosciuto fra quei "primi non usa più collocarlo a piè di pagi- costituito da aggiunte interlineari o possibili antecedenti della riflessione pagine 117, lire 12.000
romantici"; e anche se egli vide in na), seicentottantotto di note, dodici marginali di Leopardi, con cui egli leopardiana nel materialismo illumi- «Questo breve saggio o raccon-
modo molto più complesso il rappor- di bibliografia mirata al testo stesso, interveniva sul proprio pensiero in- nistico. Mi sono accorto però quanto to è la cosa che mi è più cara tra
to col "lettore". Problemi di lin- quaranta di "elenchi di letture leo- tegrandolo, sviluppandolo o modifi- sia necessario evitare la facile sugge- quelle che ho scritto e l'unica che
guaggio poetico e di comunicazione pardiane" (Pacella riproduce qui un candolo in tempi ravvicinati talvolta, stione dell'analogia in una materia rileggo e su cui ancora mi arro-
col pubblico (e di continuità-rottura suo precedente lavoro) e quattrocen- ma spesso anche ad anni di distanza così complessa, non solo per esigenze vello» (Leonardo Sciascia).
con la tradizione letteraria e scritto- totrentadue di indici vari, quello (e la rilettura leopardiana del 1827 è metodiche di cautela, ma anche e so-
ria) lo occupano e tormentano attra- analitico (assai più ampio dei prece- una sorgente cospicua di tali inter- prattutto perché ho sentito, come
verso le pagine dello Zibaldone parti- «gli Adelphi»
denti dell'edizione Flora e dell'edi- venti). Datare con esattezza o con la lettore, un istintivo rispetto per una
colarmente negli anni di un suo pro- zione Binni-Ghidetti in Tutte le ope- massima approssimazione possibile vicenda umana vissuta e sofferta con
lungato silenzio come scrittore e poe- re) e quello filologico (greco, latino e queste aggiunte (e insieme il reticolo un'intensità e con un coraggio men- Montaigne
-ta, fra il 1825 e il 1828, in cui lingue moderne), compongono l'im- di rimandi interni stabilito dallo stes- tale che non potrebbero derivare da SAGGI
argomentò, fra l'altro, una poetica ponente terzo volume. Quegli indici, so Leopardi, ma non sempre con pre- nessuna 'fonte', ma che sono solo ed A cura di Fausta Garavini
della lirica pura che forse sorpassa (in naturalmente includono, anche in cisione, o sufficiente determinatez- autenticamente di Leopardi". con un saggio di Sergio Solmi
modernità) quanto egli stesso di fat- questa edizione, il loro capostipite za) è stata l'opera assidua e scrupolo-
to fosse destinato a raggiungere (e so- Due volumi indivisibili
leopardiano, cioè quell''Indice del sissima del Pacella, quella veramente pagine 1588, lire 39.000
no pur vette sublimi). mio Zibaldone di pensieri comincia- ormai indispensabile per ricostruire
to agli undici di Luglio del 1827 in la dinamica della ricerca leopardiana « Che un tale uomo abbia scritto
A partire da queste considerazioni ha accresciuto il nostro piacere
possiamo accostarci alla nuovissima Firenze" (Leopardi lo concluse il 14 e i tempi e i modi delle sue evoluzio-
ottobre) che implicò da parte di lui, ni. Esigenza ormai impellente negli di vivere su questa terra» (Fried-
edizione "critica e annotata" dello rich Nietzsche).
Zibaldone a cura di Giuseppe Pacel- per compilarlo, una rilettura di tutto studi leopardiani, di fronte a cui l'e-
la. Lo stesso curatore ricorda nella il materiale manoscritto (e fu accom- dizione Flora (o le riproduzioni di es-
sua introduzione come fin dal 1958 pagnato da un ulteriore Indice par- sa) manifestava tutta la sua insuffi-
Sebastiano Timpanaro ponesse in ziale e dalle "Polizzine a parte" un cienza, divenuta quasi paralizzante.
chiari e precisi termini metodici l'esi- settore delle quali richiamate nell'In-
Nell'altro aspetto del lavoro di Pa-
genza e le basi per il superamento dice). Questo impegnativo lavoro a
cella, quello esegetico, campeggia
MARZO 1992 - N. 3. PAG. 16

ca. Ricchissimo il capitolo centrale


Foresta di parole
battaglie navali e terrestri), la carica-
tura, la deformazione comica satirica
o grottesca, si manifestano in una
del libro, Le lingue della commedia e
la commedia delle lingue, dedicato al Grande delta
sintassi effervescente e in un lessico momento in cui i dialetti salgono sul-
di Gian Luigi Beccaria pittoresco e scapigliato, che oscilla la scena in contrasto o chiaroscuro di Walter Meliga
tra citazioni latine ed espressioni fur- con la lingua: accanto alla pirotecnia
GIANFRANCO F O L E N A , Il linguaggio del motteggio, dal burlesco e carica- besche, con forte intenzione espres- verbale di un Aretino, e di un An- GIANFRANCO F O L E N A , Culture e lin-
del caos. Studi sul plurilinguismo rina- turale. A Folena piace tracciare la sionistica e ammiccante di vocaboli drea Calmo linguaiolo, tesaurizzato- gue nel Veneto medievale, Editoriale
scimentale, Bollati Boringhieri, Tori- storia delle formazioni fantasiose e colti dalla realtà della conversazione re di vocaboli e tropi veneziani, e di Programma, Padova 1990, pp.
no 1991, pp. XVIII-291, Lit 55.000. delle deformazioni affettive, espres- o da dialetti, gerghi, lingue straniere, pavano parlato dai contadini, e ber- XX-412, Lit 60.000.
sive, i momenti e i testi dove c'è for- settori tecnici. L'area più intensa- gamasco, grechesco, italo-raguseo,
Il nuovo splendido libro di Fole- te rigoglio di correnti realistiche e mente studiata in questo volume è italo-tedesco, Folena rileva con la lu- Nella geografia della letteratura
na, per ricchezza di temi autori e fe- dialettali, le parole mobili e irrequie- quella veneta, e non a caso, perché ce che le spetta la perfetta geometria italiana la posizione del Veneto è per
nomeni trattati, si presenta come un te cariche di affettività allusiva e di soprattutto nell'ambito del teatro, è della Venexiana, sottile e complessa, molti aspetti eccezionale. Lo è in mo-
eccezionale lavoro di geografia cultu- evocazione: mi riferisco alle pagine stata l'area del più intenso contrasto, mossa tra i diversi piani dell'italiano do evidente nel medioevo, quando,
rale, nei suoi aspetti sociolinguistici dedicate a una parola evocata da un nei testi, tra registri alti e bassi, tra itinerario, lingua fredda di straniero, in un'ottica e romanza e italiana, la
ed espressivi. Sono stati raccolti sag- ambiente sociale infimo e malavito- colto e incolto, un luogo di urti paro- del veneziano caldissimo diversa- sua è una collocazione doppiamente
gi sparsi, ma per svolgere una temati- so, una parola eccentrica, vitalissima dici di straordinario interesse, dove mente modulato nelle voci femminili laterale, dapprima rispetto alla Fran-
ca unitaria. Dopo succinto interven- e mobile come monello, il fratello ita- si è molto giocato sul contrasto anche delle due gentildonne, "la lingua ri- cia feudale e cortese dei secoli XII-
to d'apertura sulla espansione e la XIII, poi nei confronti della Toscana
crisi dell'italiano quattrocentesco, si trecentesca e della sua nuova lettera-
ripropone un antico e agli addetti tura volgare e umanistica. In questa
ben noto studio dedicato indiretta- prospettiva risulta trascurabile la
mente alla cerchia del Pulci e di Lo-
renzo de' Medici, intensamente per-
meata del gusto per i vocaboli curio-
Preistoria della traduzione produzione didattico-morale due-
centesca, forse più lombardo-veneta
che soltanto veneta; d'altro canto, fi-
si, strani, caratteristici, la parodia di Mario Pozzi no al pieno Quattrocento, il Veneto
dei dialetti e il motteggio: mi riferi- sostanzialmente non conterà nel qua-
sco alle pagine di molta erudizione e dro della letteratura di innesto tosca-
rilevanza nella storia del plurilingui- no. Eppure, dall'inizio del secolo
smo quattrocentesco che Folena de- GIANFRANCO FQLENA, Volgarizzare e tradurre, tro. Folena innanzi tutto si occupa della "seman- XIII, il destino di questa marca
dica a una curiosa figura di viaggiato- Einaudi, Torino 1991, pp. 120, Lit 12.000. tica del tradurre" e ricostruisce la storia dei ter- orientale dell'area romanza è quello
re e memorialista, quel Benedetto mini con i quali l'operazione del tradurre è stata di essere, dice Folena, "un crocevia
Dei raccoglitore di vocaboli milanesi L'ampio saggio di Folena sulla traduzione ap- denominata nella tradizione occidentale. E una della cultura europea" o piuttosto
e autore di sonetti milanesi, eco let- parve molti anni fa nel volume che raccoglieva storia di parole che subito si rivela una storia di "un grande delta culturale" dove
terariamente scolorita delle parodie gli atti di un convegno triestino (La traduzione. cose, nonché di atteggiamenti culturali, e si com- confluiscono le esperienze letterarie
dialettali di Luigi Pulci, ma con un Saggi e studi, Trieste 1973) e, non ebbe avuto la pleta e irrobustisce con l'esame dei concetti di e culturali più importanti del tempo.
accentuato interesse documentario fortuna che meritava e fu letto solo da pochi spe- traduzione che sono stati rintracciati nel periodo I dodici saggi qui raccolti (composti
che al Pulci mancava. E il preludio su fra il 1962 e il 1985, con un anticipo
cialisti. Da allora molto si è scritto su questo ar- che va dal medioevo all'umanesimo. L'indagine,
un personaggio eccentrico rispetto del 1954-56) ne esplorano l'ampiez-
alla centralità toscana, l'ouverture su gomento: basta pensare a Dopo Babele di Geor- infine, acquista una concretezza ancora più gran- za, disponendosi attorno a tre nodi
una prima extravaganza, poiché il te- ge Steiner (Firenze 1984; ed. orig. 1973) e a Tra- de grazie all'analisi e alla storia intema dì alcune problematici fondamentali: la pene-
ma centrale di queste pagine è pro- duire sans trahir (Lausanne 1979) di Jean-Clau- traduzioni. I tre filoni raggiungono il loro culmi- trazione della letteratura cortese di
prio il caos magmatico dei linguaggi de Margot, per citare solamente due opere famose ne con l'opera e il pensiero di Leonardo Bruni. Francia (d'oc come d'od), lo sviluppo
diversi, il plurilinguismo nell'età del e non dire di eccellenti studi su questo o quel pe- Questi infatti fu insieme il primo e il miglior teo- di un'autonoma cultura mercan tile
nostro Rinascimento. Il titolo del li- riodo, su questa o quell'opera, su questo o quel rico della traduzione nell'umanesimo europeo, di Venezia, la presenza di Dante e
bro riprende alla lettera quello di un traduttore. Eppure chi legge per la prima volta il un eccellente traduttore (dal greco in latino e dal Petrarca. In principio ci sono i trova-
importante capitolo dedicato all'e- saggio di Folena nel bel volumetto Volgarizzare latino in volgare) e — poiché avvertiva chiara- tori occitanici. Nella diaspora della
sperimentazione del Folengo quando e tradurre — uscito lo scorso anno nella collana mente la novità della propria teoria e prassi della poesia d'oc, successiva alla rovinosa
nel Caos del Triperuno si cimenta nel crociata albigese, il Veneto e le sue
"Saggi brevi" dell'editore Einaudi — non si ac- traduzione — il promotore della nuova famiglia
compito arduo di ridurre ad una sola, corti sono oltre che luoghi di acco-
personale trinità espressiva la sua corge del tempo trascorso e ha l'impressione di terminologica traducere, traductio, traductor, glienza per poeti in cerca di migliore
privata questione della lingua, i suoi avere di fronte un'opera appena scritta. Una si- ch$ si contrappose e poi sostituì le molteplici sistemazione, anche centri di lavoro
tre linguaggi, vale a dire lo scolastico, mile resistenza all'usura non è cosa da poco in espressioni (volgarizzare, translatare, trasmu- critico ed editoriale. L'attività è rile-
il registro "cortigiano", eclettico, decenni che hanno visto risorgere e il rapido tra- tare, ecc.) indicanti modi di tradurre non più ac- vante non solo a proposito della pro-
plurilinguistico, e il registro parodico montare di troppe mode e linguaggi critici. Non cettabili dalla cultura umanistica. Ben pochi fra babile funzione di tramite fra lirica
e maccheronico. L'opera è tra le me- dirò che lo stile e ri contenuto di questo scritto gli studiosi che si sono occupati di traduzioni occitanica e poesia siciliana ma anche
no note, di non facile lettura, "uno appaiono ancora freschi e affascinanti perché Fo- hanno saputo condurre l'indagine su vari piani, per la stessa conservazione della poe-
dei più imbrogliati guazzabugli della lena usava metodi critici che erano in anticipo evitando le astrattezze della pura indagine teori- sia dei trovatori, giacché almeno una
nostra letteratura, il mostro o irco- sui tempi; dirò piuttosto che allora (e sempre) egli ca o i limiti di un mero esame di esperienze parti- decina dei circa trenta grandi canzo-
cervo meno classicistico che si possa nieri manoscritti che l'hanno tra-
ha lavorato comme il faut, andando a fondo nei colari. Folena, però, ha potuto dominare una vi-
incontrare negli anni in cui si affer- smessa proviene da una zona fra Pa-
mava a quote più elevate un aristo- problemi grazie a una straordinaria preparazione cenda così ampia e complessa non solo per la sua dova, Treviso e Ferrara. All'altro ca-
cratico classicismo". multidisciplinare, unita a un 'inesauribile curio- competenza e per la sua lucidità metodologica, po cronologico e già in periodo di in-
sità e a prospèttive metodologiche prive di pre- ma anche per la vivacissima attenzione che egli fluenza toscana, la fortuna della
Com'è noto, ha molto vigore, pro- concetti e tuttavia ponderate. ha sempre dedicato all'operazione concreta del civiltà cavalleresca francese. Fortuna
prio negli anni del Bembo e la sua re- tradurre, sollecitando iniziative volte a migliora- forse artificiale (come il suo strumen-
golata normativa, accanto al filone La densità del saggio deriva anche dai vari filo- to linguistico, il franco-veneto) ma in
re il livello delle traduzioni e ricercando il con-
classico e monolinguistico dell'ordi- ni di cui è composto: il lettore lo può leggere e ri- qualche caso di alta riuscita artistica,
ne e dell'armonia, di larga accetta- tatto con coloro che esercitano il difficile ma ne-
leggere, meditare e discutere da diversi punti di cessario mestiere del tradurre. e comunque quasi "necessaria" in
zione nel nostro Rinascimento, il fi- una terra dove sono scritti in france-
vista che si possono indicare separatamente ma
lone edonistico-plurilinguistico del se i due maggiori libri del periodo, il
disordine anticlassico. E appunto che di fatto si intersecano e si integrano l'un l'al-
Milione di Marco Polo e le Estoires de
questo secondo il filone privilegiato Venise di Martino de Canal. Con
da Folena, che ha sempre saputo sve- queste opere si vede come la cultura
lare con grande maestria la retorica francese abbia penetrato anche Ve-
dei testi che poggiano sui registri del- liano del plcaro spagnolo, di cui Fole- tra dialetti diversi, e tra il "nostra- bollente di erotismo di Angela, quel- nezia, per più aspetti da distinguere
l'oralità, della conversazione espres- na traccia sottilmente la fenomenolo- no" e l'esotico, tra personaggi che la più ritenuta di Valeria, e con le vo- dalle vicende del Veneto di terrafer-
siva, sui modi dell'invenzione estem- gia attraverso le fasi della sua evolu- parlano lingue regionali o dialetti ci perfettamente intonate delle due ma. Infine la penetrazione toscana:
poranea che fanno riferimento a zione semantica. d'Italia e personaggi stranieri che serve, il basso continuo dell'interme- la presenza di Dante e il suo culto,
un'esperienza davvero vissuta. Basti Dicevo che è l'aspetto esistenzia- parlano la loro lingua (spagnolo, te- diario bergamasco". Poi viene il ver- tutto sommato già in ritardo sul pri-
per tutti il rimando ai celebri studi di le, concreto, materiale, ad avere da desco, francese e altro ancora). Il tice, Ruzante, uno degli autori più mo umanesimo padovano, lascia ben
Folena sul contrappunto espressivo e sempre attirato le ricerche di Folena. plurilinguismo veneto nasce (in un'a- amati da Folena, e più studiati in presto il posto a Petrarca, che tutta-
il concertato tra piani e registri di- Il suo libro parla di linguaggi bassi, rea tra l'altro di precoce penetrazio- questo libro, l'anticlassico per eccel- via è assimilato lentamente, attraver-
versi nelle commedie del Goldoni. mescidati, espressivi, popolareschi e ne dei modelli toscani) dallo scontro lenza, l'esatto rovescio dell'Arcadia, so l'opera di ammiratori e imitatori
Consustanziali a questi interessi più colti, ben rappresentati sorpattutto di tradizioni vigorose e molteplici, lo scrittore per il quale "in principio che non si possono ancora definire
strettamente letterari anche gli altri negli epistolari e nel teatro. A Folena dalle forti differenziazioni dialettali fu non l'età dell'oro, ma quella del petrarchisti.
(che questo suo nuovo libro testimo- è molto congeniale la foresta di paro- tra metropoli lagunare e terraferma, fango e della paglia".
nia) per i diversi linguaggi delle cul- le, la metafora e la policromia o poli- tra bassa e alta terraferma. Si scon-
ture materiali, la tecnologia, le scien- fonia di voci e di immagini, l'inven- trano colto e rustico, città e campa-
ze naturali, le scoperte d'oltre ocea- zione e la deformazione eulta ma in- gna, ed emergono così molte stilizza-
no (in un ampio saggio sono tracciate nestata sull'immenso materiale vivo zioni folcloriche (il bergamasco ad Folena non ha potuto vedere que- scipline e i non specialisti: critici,
le prime immagini dell'America nel e popolare di varia estrazione dialet- esempio, nel teatro), e hanno largo sta pagina (né la recensione al libro di poeti e scrittori. Non portava la filo-
lessico italiano, la storia di canoa e di tale, gergale. Ci guida in questa selva spazio ed udienza le reazioni comi- Bordonaro, che gli stava molto a cuo- logia a tutti, ma trasformava tutti in
cannibale), e infine le terminologie o labirinto con la curiosità vorace e la che con lingue di cultura, soprattutto re),- essendo morto a Padova il 14 filologi, servendosi di strumenti da
artistiche: nel libro ripercorriamo le sicurezza del maestro. Largo spazio il latino, e le sue deformazioni mac- febbraio. Da tutti i grandi studiosi lui creati come il Circolo Filologico
vicende storiche della parola chiaro- ha nel libro il genere epistolare, che cheroniche e pedantesche. Il punto italiani del Novecento, a cominciare Padovano, i convegni di Bressanone
scuro e di molta terminologia pittori- nel caso qui scelto rientra pienamen- di riferimento è naturalmente Vene- dal suo maestro Giorgio Pasquali, e il premio Monselice per la traduzio-
ca rinascimentale, la storia di quadro te nel tema dell'espressivismo e del zia, città cosmopolita, crogiuolo lin- che escono spesso dal seminato acca- ne letteraria. La sua passione coin-
(spagnolismo) e di paesaggio. Altre plurilinguismo: l'autore è Paolo Gio- guistico, punto d'incontro fra Orien- demico in giornali e riviste, Folena si volgeva i più refrattari. Come Goe-
splendide monografie ritrovo su pa- vio, uno degli scrittori più sperimen- te mediterraneo e Mitteleuropa, e distingueva perché restava un rigoro- the alla morte di Wieland, è lecito
role la cui storia è stata segnata dal tali e inventivi del Cinquecento. lingue de là da mar, dalmatino e so specialista nel suo lavoro (salvo ra- negare che un'entelechia così possen-
vivo e vario parlare realistico, popo- Nelle sue lettere la descrizione (si ve- schiavonesco, grechesco e turchesco re eccezioni), ma tendeva a coinvol- te abbia potuto dissolversi nel nulla.
lare, dal libero gioco della parodia, dano le rappresentazioni di guerra, e zingaresco, una babele cosmopoliti- gere in esso gli specialisti di altre di- (c.c.)
N. 3, PAG. 17

L1NDICF
MARZO 1992

• I d e i l i b r i d e l m e s e H

Intervista
Folena, maestro e animatore
a cura di Gian Piero Brunetta

Pubblichiamo un'intervista di Gian Piero Brunetta a Gianfran- l'Mìante linguistico mediterraneo che, a sua volta, si presenta co-
co Folena apparsa, all'indomani dell'assegnazione del premio Via- me un'impresa di proporzioni enormi.
reggio, sul 'Mattino di Padova" del 3 luglio 1983. R. Il discorso si ripete: anche qui siamo partiti con grande en-
tusiasmo, raccogliendo il suggerimento di uno studioso jugosla-
D. Vincitore giovanissimo di un posto alla Normale di Pisa, sei vo, Deanovic, e tentando di coinvolgere subito studiosi di tutto
stato costretto a interrompere gli studi a causa della guerra. Cattura-il bacino mediterraneo. Ho avuto la fortuna di avere al mio fian-
to dagli inglesi sul fronte africano, sei rimasto per molto tempo pri- co, fin dall'inizio, un collaboratore come Manlio Cortelazzo che
gioniero in un campo di concentramento in India. In anni decisivi era particolarmente qualificato per un lavoro di questo tipo. L'i-
per la tua formazione culturale, che cosa ha voluto dire interrompe- dea era quella di individuare una lunga serie di parole chiave del
re gli studi così a lungo? Mediterraneo e di vederne, grazie ad una corrispondente serie
R. Il campo di concentramento ha significato per me espe- di carte linguistiche, lo sviluppo e le caratteristiche lungo tutto
rienze culturali importanti, non è stata una parentesi inerte o il bacino del Mediterraneo. Avevamo individuato circa cento-
perduta di vita. Nel campo avevamo inventato una sorta di pic- cinquanta punti significativi e godevamo della collaborazione di
cola università privata, facevamo letture, davamo lezioni. Io, in studiosi di tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Da
quegli anni, ho imparato il greco. Così, quando sono tornato in Beirut a Tripoli, dal Libano a Israele, dall'Egitto alla Turchia,
Italia, mi sentivo in buona forma culturale. Ho cominciato a in- alla Russia, fino ai paesi più vicini e confinanti.
segnare nella scuola e poi è iniziato il mio tirocinio universitario Faccio un esempio: si prende l'immagine di un pesce e si chie-
con maestri come Pasquali, Migliorini, Devoto e Fubini, sotto de all'informatore veneziano di dircene il nome e così a quelli
la cui guida ho fatto i primi lavori. Poi, verso il 1954-55, mi so- delle altre zone italiane e straniere. Una volta raccolti i dati si
no trasferito a Padova, grazie soprattutto a Vittore Branca, che trascrivono e si vede che il "bransin" veneziano diventa a Fi-
ha caldeggiato più di tutti la mia chiamata da parte della Facoltà renze il "ragno", a Genova il "lovo", e a Roma "la spigola". E,
di Lettere, e a Diego Valeri con cui ho subito stretto un rappor- grazie a questo lavoro, noi sappiamo le denominazioni attribui-
to d'amicizia destinato a durare a lungo. te a questo pesce in circa centocinquanta punti significativi del
D. Come è stato il primo impatto con questa realtà nuova e con Mediterraneo. L'atlante e il bollettino che abbiamo pubblicato
questa università con cui in precedenza non avevi avuto nessun tipo hanno dato una spinta molto forte allo studio della lingua legata
di rapporti? Quali sono stati i tuoi primi programmi di lavoro? al mondo marinaresco, anche se adesso, dovendo fare i conti
R. Poco tempo dopo il mio arrivo a Padova, ero stato costret- con costi che si aggirano sulle centinaia di milioni, si è un po'
to a ricoverarmi per un'operazione di ernia al disco. Durante la arenato, come è successo alle altre iniziative.
lunga degenza avevo cominciato a studiare e leggere Goldoni e D. Invece mi sembra che i volumi sulla Letteratura veneta, edi-
mi ero accorto che quello poteva diventare per uno straniero co- ti da Neri Pozza, proseguano e siano quasi in dirittura finale.
me me il miglior passaporto veneto. Confesso che non conosce- R. Il merito di questa iniziativa non è solo mio, ma va diviso
vo affatto Goldoni, ma fin dal primo incontro con il suo teatro in parti eguali con lo storico Marino Berengo con cui abbiamo
ho capito di essere ad una svolta decisiva della mia carriera cul- elaborato il piano nel corso di due estati trascorse insieme in
turale. Ho scritto il mio primo saggio L'esperienza linguistica di Francia. Ho seguito e coordinato soprattutto i primi due volumi
Goldoni (poi edito nel 1958), ho tenuto la mia prolusione uni- poi, siccome non credo di possedere grandi doti manageriali e
versitaria sulla lingua teatrale di Goldoni (in quanto nel frat- organizzative, ma piuttosto di avere idee e di saper mettere in
tempo avevo vinto la cattedra e la Facoltà di Lettere mi aveva moto delle iniziative, ho preferito passare la mano a Girolamo
chiamato), ho pubblicato altri saggi e soprattutto avviato, con i Arnaldi e a Manlio Pastore che stanno lavorando molto bene.
miei laureandi, le prime ricerche sistematiche sulla lingua goldo- D. Un breve accenno al premio Monselice sulla traduzione che
niana, ricerche che mi hanno consentito in seguito di pensare al- mi sembra una delle creature a cui sei più affezionato.
la redazione di un Vocabolario goldoniano. Purtroppo, come per R. Il premio è nato alla fine degli anni sessanta. Io ero sempre
altri progetti, c'è stato ad un certo punto un arresto, dovuto a stato colpito dalla grande tradizione di traduttori che si era svi-
mancanza di fondi. luppata nell'area padovana, a partire dal '700. Grazie a Cesarot-
A parte questo, devo dire che il mondo veneziano e veneto ti, e alla sua traduzione di Ossian, viene in un certo senso rivolu-
che mi si apriva, grazie a Goldoni, mi affascinava in quanto era zionata la lingua poetica del '700 e Padova diventa il centro eu-
completamente in contrasto rispetto a quello toscano che cono- "ropeo della traduzione. Poi è da ricordare la traduzione omeri-
scevo e avevo studiato. Le strutture chiuse fiorentine erano ca, e, per venire più vicini a noi, è da ricordare il lavoro di
quanto di più diverso potessi immaginare rispetto alle forme Romagnoli, di Valeri, Diano, Valgimigli, ecc. Questa iniziativa
aperte di una lingua e di un modo di vita che si manifestavano in ha avuto in questi anni un grande successo all'estero, mentre, in
letteratura, in poesia, ma soprattutto nel teatro e nella musica. sede locale, continua ad essere vista come una specie di peso
Da una parte in questa realtà mi imbattevo nel sermo rusticus pa- morto e ogni anno si ripetono puntualmente le stesse critiche.
dovano, la lingua di Ruzante, e in quell'immensa letteratura pa- D. Ultima, nel senso che l'ho tenuta per ultima, ma non minore,
vana che stavo scoprendo in parallelo e, dall'altra, scoprivo il l'attività del circolo filologico che, tra tutte le cose di cui abbiamo
mondo d'acqua veneziano con la sua dilatazione marittima e in parlato, è quella che non si è mai interrotta e che hai cercato di se-
terraferma. Ma soprattutto scoprivo una lingua letteraria vici- guire subordinandole molte altre attività.
na, come nessun'altra, al parlato. Vi sono dei verbali del Tre- R. Qui vorrei spersonalizzare il discorso. Il circolo è nato nel
cento in cui il "ciacolare" veneziano viene già messo per iscritto 1963 per iniziativa di un gruppo di amici, allievi e studenti che
senza nessuna sclerotizzazione burocratica. In Toscana non c'e- si ritrovavano settimanalmente attorno ad un tavolo ed è vissu-
ra quasi nulla di simile [...]. to grazie alla collaborazione e alla tenacia di tutti. Anche se io
D. Vediamo adesso alcune delle altre iniziative varate negli ulti- ho naturali vocazioni accentratrici e spesso penso che il circolo
mi cent'anni, partendo dal Tesoro lessicale veneziano, gigantesco non possa andare avanti senza di me, per cui mi costringo a viag-
progetto di un dizionario della lingua veneziana. gi tremendi per poter essere presente alle sedute di tutti i merco-
R. Anche quello è stato un progetto partito molto bene, che ledì. Com'è noto, oltre ai quaranta incontri durante l'anno, che
poi si è arenato col tempo, per l'assottigliarsi dei fondi. Aveva- hanno visto centinaia di ospiti parlare qui a Padova, da Roman
mo cominciato a trasportare su schede tutto il dizionario del Jakobson a Greimas, da Cesare Segre a Fubini, a Tullio De
Poerio, ma volevamo fare un dizionario della lingua veneziana, Mauro, da poeti come Emilio Sereni o Zanzotto, a una quantità
convinti come eravano che non esiste una lingua veneta unita- di giovani studiosi padovani, italiani e stranieri, vi sono i conve-
ria. Il veneto, in apparenza, è il frutto storico del predominio di gni estivi di Bressanone che ormai si svolgono da più di una de-
Venezia sulla terraferma e in realtà è un insieme di situazioni e cina d'anni e le pubblicazioni dei "Quaderni del circolo". In
fenomeni molto differenti che coabitano tra loro. Ad un certo ventun anni abbiamo registrato quasi settecento incontri. Sia-
momento naturalmente il tipo veneziano si impone in terrafer- mo ormai abituati a riunirci per scambiarci informazioni sul no-
ma e sottomette le manifestazioni locali. stro lavoro e per imparare, ma anche per fare, come si dice con
D. A questo dizionario veneziano segue a ruota il progetto del- una bella parola veneta, un po' di "garangheo" tra noi.
|DEI LIBRI D E L MESE|

MARZO 1992 - N. 3, PAG. 18

NOVITÀ h
Libri di Testo
Sandro AMOROSINO
(a cura di)
LA
I diritti di Alice
RISTRUTTURAZIONE
DELLE BANCHE di Giorgio Bini
PUBBLICHE
L'attuazione A M N E S T Y INTERNATIONAL, Il grande diritti dei bambini. Sotto le prese di ranza. Se ne può parlare e scrivere sa- turale e religiosa, all'espressione in-
della legge n. 218/90
libro dei diritti dei bambini, Sonda, posizione ufficiali e sotto la retorica pendo che a molti interessa. Tanto dividuale e collettiva. Seguono
p. 234, L. 25.000 Torino 1991; contiene Jean-Olivier che spesso le accompagna, sotto l'esi- più se ne può parlare e scrivere per i alcuni (pochi e sopportabili) esercizi
Héron, Il viaggio di Alice ovvero come bizione di caldo amore per l'infanzia, bambini, soggetti dei diritti afferma- e una parte che contiene scritti di
Lelio BARBIERA sono nati i diritti del bambino, ed. sfa una realtà mondiale, dei paesi ti e violati. E quello che fa 11 grande bambini raccolti da Mario Lodi e dai
Gaetano CONTENTO orig. 1990, trad. dal francese di Ma- progrediti e di quelli arretrati, fatta libro dei diritti dei bambini realizzato suoi collaboratori, una breve nota
rina Scaglione, ili. di Jean-Michel di disinteresse, incomprensione, op- da Amnesty International e pubbli- pedagogica e il testo ufficiale della
LOTTA Folon e Pia Valentinis, pp. 144, Lit pressione, violenza; e questo in fami- cato dalle torinesi edizioni Sonda, convenzione.
AL RICICLAGGIO glie ricche e in famiglie con difficoltà dedicato all'ultima di queste solenni
DEL DENARO SPORCO
28.000. Il libro risponde a un criterio pe-
dagogico che può essere così espres-
p. VI-476, L. 45.000 so: se è possibile farlo rispettando il
diritto, purtroppo non enunciato in
Silvio BERETTA (a cura di) nessuna carta e spesso violato, dei
PUBBLICO E PRIVATO
NEL SISTEMA
Maestro, conosci te stesso giovani lettori a comprendere quello
che si scrive per loro, è utile mettere
bambini e ragazzi di fronte alle gran-
ECONOMICO
di Fiorenzo Alfieri di questioni della vita sociale, civile,
p. 122, L. 12.000 culturale e politica; scrivere per loro
trattando argomenti politici, antro-
Giovanni BOGNETTI pologici, sociologici, psicologici, giu-
DARIO G H E L F I , LUCIANO L E L L I , Manuale di di- programmi sia la riforma degli ordinamenti si ridici, pedagogici, religiosi, filosofici
EUROPA IN CRISI dattica per la scuola elementare, Laterza, Ro- propongono di delineare una cultura elementare, persino; che insomma gli adulti si
ma-Bari 1991, pp. 238, Lit 35.000. sì, ma non per questo di basso livello. La cosid- mettano sopra un piano di uguaglian-
p. VIII-184, L. 20.000
detta "scienza della mente" ha costituito il fon- za coi bambini. Anche questo rientra
La scuola elementare italiana è stata ormai damento di tale sforzo teorico. E stata infatti ac- nel rispetto del diritto all'informa-
Paolo CENDON (a cura di) cettata l'ipotesi che la mente sia una sorta di in- zione e all'educazione; in questo ca-
completamente riformata. Nel 1985 sono entrati
I DIECI in vigore i nuovi programmi didattici. Nel 1990, terfaccia in grado di aggiustare tra di loro il lin- so, a essere destinatari d'un discorso
dopo lungo e tormentato iter parlamentare, è sta- guaggio del cervello (e del corpo) e il linguaggio di questo tenore: ci sono tanti pro-
COMANDAMENTI blemi al mondo, uno è quello che ri-
ta approvata la legge di riforma degli ordinamen- del mondo. Ne consegue che le funzioni fonda-
p. IX-204, L. 18.000 guarda proprio voi e il modo come
ti. Ciò che oggi appare chiaro agli occhi della mentali della nuova scuola si articolano in un
noi adulti vi trattiamo; noi proponia-
Mario D'ANDRIA gente, è che la scuola offre due servizi abbastanza processo cognitivo che ha quattro momenti. Essi mo di risolverlo così.
diversi tra di loro: uno, già sperimentato, a "tem- sono: la segnalazione all'attenzione dei bambini
REPERTORIO Si deve dire che l'informazione è
po pieno" (quaranta ore settimanali, due inse- di alcuni aspetti del mondo particolarmente inte-
SUL NUOVO PROCESSO "di parte"; sta dalla parte dei bambi-
PENALE gnanti per classe) e l'altro, del tutto inconsueto, ressanti; la messa in comune delle idee che i bam- ni e dice col linguaggio del racconto e
organizzato a "moduli" (ventisette-trenta ore bini già possiedono su questi fatti; la ricerca di della favola, senza ricorrere a toni
p. VII-408, L. 50.000 settimanali, due rientri pomeridiani, tre inse- esemplari spiegazioni che provengano dalla cul- concitati e tenendosi lontano dalla
gnanti su due classi). In realtà i cambiamenti ap- tura consolidata; la conquista di linguaggi che perr melensaggine degli scritti pedagogiz-
Daniela FALCIONI portati vanno ben aldi là degli orari. Anzi, come mettano un'efficace conduzione del processo de- zanti, che quei diritti non sono ri-
LE REGOLE DELLA spesso succede alle leggi dei nostri parlamentari, scritto e un'adeguata comunicazione dei risultati. spettati e lascia intendere, forse, che
RELAZIONALITÀ non si è badato a spese nell'assumere impegni ec- perché siano affermati e tradotti in
Un abisso separa quest'impostazione dall'i- pratica occorre cambiare tutto. Del
p. 162, L. 19.000 cezionalmente gravosi. I nuovi programmi sono dealismo dei precedenti programmi (del 1955) e resto non si deve aver timore di pro-
fondati sul principio che la scuola di base deve dallo stesso attivismo che caratterizzò le mitiche porre ai giovani lettori espliciti mes-
Marco MARTINI assolvere al "compito specifico di alfabetizzazio- isole sperimentali della scuola italiana. I nuovi saggi. F una questione di capacità co-
ne culturale". I bambini, in altre parole, devono programmi aderiscono inoltre a un'altra tesi, di municativa, di attitudine a evitare
I NUMERI INDICE poter imparare, frequentando la scuola, il me-
IN UN APPROCCIO ispirazione modularistica, secondo la quale cam- atteggiamenti propagandistici e ad
ASSIOMATICO stiere dell'uomo colto. La conoscenza che si pro- biando i modi di guardare e di mettere in forma il aiutare i giovani nella conquista di
durrà nella nuova scuola dovrà avere, insomma, un'autonoma capacità di giudizio.
p. XV-176, L. 23.000 mondo si diversifica la qualità della cultura.
la stessa qualità sostanziale che si incontra negli Un esempio di scelta felice di con-

Luis NAVARRO
ambienti in cui si fa buona cultura. Perciò sia i
> tenuti e proposte di condotta, cioè di
lavoro in senso proprio educativo, si
DIRITTO trova nel Libro dei diritti dei bambini
DI ASSOCIAZIONE di Piero Badaloni e Bruno Bozzetto
E ASSOCIAZIONI (Gruppo Abele, Torino 1987). Il te-
DI FEDELI sto spiega una dichiarazione del
sociali e culturali. proclamazioni, la Convenzione in- 1959, e vi si racconta fra le altre que-
p. XX-292, L. 32.000 Si consenta una premessa (pessi- Naturalmente la crudeltà verso i ternazionale per i diritti dell'infanzia sta storia bellissima: un bambino e
mistica). Le grandi proclamazioni di propri piccoli non è la sola caratteri- approvata dall'Onu nel 1989. Il libro una bambina corrono fino al traguar-
Francesco PLOTINO principio producono scarsi effetti stica della nostra specie. C'è anche il è illustrato con grande garbo da Jean- do col massimo impegno, arrivano
IL DIBATTIMENTO pratici o non ne producono affatto, a senso della protezione e l'amore, c'è Michel Folon e Pia Valentinis e nella insieme primi e insieme si fermano
NEL NUOVO CODICE meno che non vi corrispondano mo- la consapevolezza che è necessaria prima parte traduce, a cura di Olivier senza tagliare il filo. Né all'uno né al-
DI PROCEDURA vimenti e convinte adesioni. F il ca- un'azione volta a migliorare la condi- Héron, questa carta dei diritti in un l'altra interessa vincere. La parte do-
PENALE so, appunto, delle dichiarazioni dei zione dell'infanzia, e dunque c'è spe- viaggio di Alice accompagnata dalla ve compaiono Lodi e collaboratori
Regina di Cuori (per la comprensio- attua un altro principio della pedago-
p. XI-164, L. 18.000 ne del libro è utile che i lettori cono- gia democratica: dare voce e spazio ai
scano l'Alice di Carroll). Alice viag- bambini perché parlino, disegnino e
Giancarlo ROLLA * * * gia per andare a "trovare i bambini", scrivano liberamente. Lodi l'ha sem-
(a cura di) che "non sono mai degli stranieri. pre fatto; i suoi libri sono pieni di
È in libreria in nuovo fascicolo di "Asterischi",
LE FORME DI GOVERNO Possono essere neri o rosa, bianchi, scritture bambine, il "Giornale dei
il quadrimestrale della Sinistra del Pds
NEI MODERNI gialli o rosso rame, possono essere bambini" da lui diretto organizza
ORDINAMENTI
POLICENTRICI ASTERISCHI ricchi o poverissimi", ma avranno
sempre "lo sguardo di un fratellino o
questi scritti e li manda per il mondo.
I diritti del bambino dell'uomo e della
materiali per una moderna critica del capitalismo, n. 1/1992 il sorriso di una sorellina" e "cono- natura di Lodi e collaboratori, illu-
p. VI-324, L. 35.000 scono le scorciatoie del cuore". Nel strato dai disegni sempre pungenti di
L'editoriale Massimo Paci
Pds e Coss/ga. Un passaggio grave Reddito minimo, previdenza, suo viaggio esplora i diversi piani del Francesco Tonucci (Sipiel, Milano
Rodolfo VENDITTI di Pietro Barrerò disoccupazione. Ipotesi di riforma reale: le realtà "incoscienti", quelle 1991) è dedicato in gran parte alla
IL DIRITTO Carlo Carboni storiche, quelle artistiche, le scienti- spiegazione delle carte e delle con-
PENALE MILITARE L'argomento 1 cittadini e la burocrazia pubblica fiche, filosofiche e religiose, tutte di- venzioni sui diritti e a proposte di
NEL SISTEMA PENALE Il Welfare nella società in Enrico Pugliese versamente reali e vere, si documen- studio accompagnate da testimo-
ITALIANO transizione Le vittime del mercato del lavoro ta sui problemi dell'umanità e del- nianze di piccoli lettori. Sempre a cu-
Piero Di Siena l'infanzia, assistita da vari personag- ra di Lodi, nel libro di Amnesty In-
p. X-322, L. 32.000 Lo riformo del welfare e la Il p r ò e il contro gi (si comincia, nientemeno, con ternational alcune pagine contengo-
democrazia del socialismo Quale antirazzismo
Interventi di Pierluigi Sullo
Abramo, per via del sacrificio d'Isac- no un'intelligente riscrittura della
Graziella Priulla
e Laura Balbo co), mentre la Regina proclama uno Convenzione fatta da bambine e
Strategia dei diritti
e cittadinanza socia/e
dopo l'altro i principali diritti: alla bambini.
A n t o n i o Cantaro 1 saggi vita, alla salute, all'educazione, alla
Dopo il trionfo dell'Occidente Giuseppe Cotturri famiglia, alla protezione contro il
Giancarlo Bosetti e Paul Hirst Se il Parlamento va in frantumi razzismo e altre discriminazioni,
VIA BUSTO ARSIZIO 40 Conversazioni sull'impresa Isaia Sales contro gli abusi sessuali e i maltratta-
YH.. 38.000.905 • CCP 721209 flessibile del post-fordismo Il mezzogiorno a referendum menti, contro lo sfruttamento attra-
verso il lavoro; al riposo e al gioco, al-
* * * la pace e alla libertà, all'identità cul-
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 19

Libri di Testo
Le tessere del mosaico viltà e società non occidentali, pre-
valgono sul giudizio o sulla preoccu-
da domande che hanno la funzione di
anticipare gli interrogativi che il let- Il fumetto
pazione di una corretta collocazione tore potrebbe porsi, e di mettere in
di Hilda Girardet e Grazia Noce nella scala evolutiva, la curiosità e
l'interesse per il diverso. Un terzo
elemento interessante è fornito dalla
evidenza il problema in questione,
sia che riguardi un evento, sia che ri-
guardi il grado di attendibilità dei
in classe
Nell'ultimo scorcio del 1991 gli per lo studio delle scienze naturali e capacità che queste monografie testi- dati. Chi legge viene messo nella con- di Renato Pigliacampo
Editori Riuniti hanno ristampato in- per una riflessione sulle rappresenta- moniano di aver saputo innestare, dizione di valutare il peso dell'infor-
teramente una serie di monografie zioni di scienza, su quel che essa ef- sul filone di quella storia politica che mazione che viene fornita. Infine, si
messa a punto dalla Cambridge Uni- fettivamente può dirci, su quel che tutti noi conosciamo e sulla quale an- è optato per uno stile comunicativo il Nei sistemi dei segni. Per un'educazio-
versity Press, e riadattata per il pub- ancora oggi non trova risposta. che questo lavoro è stato impostato, più esplicito possibile: tanto a livello ne all'immagine in una scuola che
blico italiano. Si tratta di volumetti, Il richiamo al manuale, e al tipo di gli apporti più significativi di quella grammaticale, scegliendo ad esempio cambia, a cura di Liliana Dozza, Eit,
5 di biologia e 7 di storia, gradevoli contenuti tradizionalmente scolasti- storia più attenta alla vita quotidia- di ripetere il soggetto del discorso Teramo 1990, s.i.p.
sotto il profilo tipografico e arricchi- ci è immediato soprattutto per le mo- na, all'organizzazione economica e piuttosto che alludervi o richiamarlo
ti da un buon corredo fotografico e a nografie di carattere storico, tutte sociale, alle mentalità, alle tecnologie con sinonimi che non è detto siano La società di oggi ha un insieme di
un prezzo accessibile, che sembrano codici che s'intrecciano, interagisco-
essere stati pensati come uno stru- no e, uniti, contribuiscono alla for*
mento di approfondimento rivolto in mazione dei significati. Molti bambi-
particolare ai giovanissimi, ma non ni spesso non riescono a capire la so-
per questo di meno piacevole lettura
anche per adulti non specialisti. Nel-
< goglioso. Gli autori appartengono a quella cor-
rente della scuola pedagogica bolognese che ha
cietà dintorno perché i codici che
odono sono tanti e ciascun emittente
lo scarno panorama editoriale fruibi- Questa opzione di fondo spiega perché presenti- come punto di riferimento il pensiero e l'eccezio- dà, agli stessi codici, significati di-
le in Italia dai ragazzi tra i dieci e i se- no un impianto così fortemente disciplinare e nale attivismo di Franco Frabboni. L'ipotesi in- versificati. C'è però, nel bambino,
dici anni, costituiscono un tentativo, perché i nuovi ordinamenti prevedano il contatto tomo alla quale lavora questo gruppo, forte e un codice collegato alla sua realtà di
interessante sotto diversi aspetti, di diretto da parte dei bambini, anche i più piccoli, compatto, è la convinzione che la didattica deb- percezione diretta degli eventi o del-
divulgazione scientificamente cor- ba conquistare dignità scientifica e pertanto esse- le cose: il codice grafico espresso nel
con tre o più figure docenti. Se il percorso scola-
retta e al tempo stesso sufficiente- disegno, nell'arte, nel fumetto, nella
stico consiste in un viaggio fra contesti cognitivi re in grado di costruirsi una epistemologia, una
mente semplice senza essere banale, fotografia, nella pubblicità, nel cine-
fortemente differenziati per contenuti e per lin- metodologia, una strategia cognitiva, uno statu- ma, nella televisione, nelle mostre e
a metà strada tra il manuale scolasti-
guaggi, è evidente la necessità di andar oltre la fi- to procedurale e un modello formativo (sono le musei, e il bambino è chiamato ad in-
co e il saggio monografico.
gura dell'insegnante tuttofare per creare gruppi di cinque "cifre-più" della didattica come scienza, terpretare quei messaggi visivi o gra-
Che cosa determina il sesso di un
docenti che, pur convergendo sul modello di cul- che Frabboni cita nella prefazione al manuale). fici.
individuo e come si spiega la grande
variabilità degli organismi viventi? tura configurato dai programmi, si distribuiscano L'aspetto più impressionante del libro è il to- Lucia Lazotti dichiara che oggi
Che cosa si intende con ambiente e il lavoro in modo tale da occuparsi ciascuno di no alto e professionalissimo con il quale viene non sappiamo leggere le immagini
quali sono le relazioni che lo caratte- non più di due o tre settori. La legge di riforma trattato il mestiere dell'insegnante elementare. perché talvolta vediamo "come reali
rizzano? E quale influenza l'ambien- attribuisce un ruolo cruciale al collegio dei do- Le diverse modalità della riforma vengono esa- le immagini della nostra arte" tra-
te fisico circostante esercita sulle for- centi. Ogni istituto scolastico non sarà più la sformando "in naturale ciò che è in-
minate, contestualizzate e arricchite di significa-
me viventi che lo distinguono? A somma delle individualità dei diversi insegnanti, vece culturale e convenzionale, ren-
to sulla base della lunga e vasta esperienza che la
queste e a molte altre domande cer- dendo cosi difficili da leggere espres-
ma dovrà garantire un soddisfacente standard di sperimentazione didattica, italiana e soprattutto
cano di dare risposta i volumetti di sioni figurative diverse... quando so-
qualità comples siva al territorio di competenza. emiliana, ha accumulato negli ultimi cent'anni. no caratterizzate da deformazioni,
biologia. Si tratta di una serie di cin-
que libri, curati dalla Sezione di Sto- Per ottenere questo risultato l'insieme degli inse- In particolare viene esaltata la funzione della stilizzazioni, alterazioni della forma
ria Naturale del Britjsh Museum, dal gnanti è tenuto a elaborare un piano organizzati- programmazione e della valutazione. L'ultima e rispetto all'immagine ottica" (p. 75).
1978 al 1981, che "aprono alcune fi- vo e didattico comune, che stabilisca criteri per la più organica parte del manuale tende appunto t La scuola deve evitare il formarsi "di
nestre" sul mondo della natura indi- la costituzione dei moduli, per l'accorpamento a fornire all'insegnante una sicura capacità di stereotipati concetti di bello e brut-
rizzando il lettore alla conoscenza dei contesti disciplinari, per il percorso dall'uno programmare in modo "efficiente ed efficace" to, legati alla maggiore o minore ve-
delle teorie, dei modelli interpretati- all'altro, per l'individuazione delle modalità di attraverso progetti e unità didattiche, di rendersi rosimiglianza col reale, abituando in-
vi, delle ipotesi esplicative attraverso svolgimento curricolare di ciascuna disciplina. E vece a riconoscere le diversità e il lo-
conto costantemente dei risultati raggiunti, di
cui le scienze biologiche analizzano, ro significato" (pp. 75-76).
che assicuri inoltre l'indispensabile continuità correggere e riaggiustare i piani prestabiliti. E
per grandi linee, una serie basilare di Ermanno Detti fa presente, per
fra i tre livelli della scuola dell'obbligo. proprio sulla durezza della scuola frabboniana in
fenomeni naturali. Cosi, a partire da quanto concerne il fumetto, che è
La natura al lavoro, introduzione al- Il Manuale di didattica per la scuola elemen- tema di programmazione che è molto acceso il importante immetterlo "nella biblio-
l'ecologia, si passa a I dinosauri per tare, scritto dai due ispettori tecnici Ghelfi e Lei- dibattito pedagogico in Italia e nella stessa scuola teca di classe dalla quale i ragazzi
una ricostruzione dei rapporti evolu- li, ha lo scopo di mettere a disposizione degli in- bolognese. La preoccupazione dei critici è che ne possono attingere liberamente" (p.
tivi e delle parentele tra animali vi- segnanti e dei genitori tutto l'armamentario ne- derivi un "mestiere dell'uomo colto" troppo tec- 87). Il fumetto permetterà ai ragazzi
venti ed estinti, e si analizza poi nello cessario per apprezzare le novità dei programmi e nico e poco sensibile al nuovo e all'imprevisto. con difficoltà linguistiche di seguire
specifico L'uomo nell'evoluzione de- visivamente le storie, con maggiore
degli ordinamenti e per impostame concretamen-
lineandone le caratteristiche origina- facilità pertanto di memorizzazione
li ed esaminando i reperti a sostegno; te la realizzazione. Si tratta di un libro utile e or-
e comprensione. Questo è ancora più
il problema dell'origine della specie e valido — diciamo noi — per i ragazzi
la teoria darwiniana sull'evoluzione non udenti. Luisa Mattia fa un ex-
per selezione naturale vengono presi cursus sulla fotografia riportando al-
in esame ne L'origine della specie, cui dello stesso autore, Trevor Cairns, e e alle conoscenze degli uomini del capiti dal giovane lettore, quanto sul cune considerazioni di Roland Bar-
fa seguito il volume La biologia uma- tutte adattate per il pubblico italiano passato, che ancora oggi stenta ad piano concettuale, scandendo i di- thes e di Ugo Mulas per il quale, ri-
na, che invita il lettore a ripercorrere dalla stessa curatrice, Anna Rosada. entrare nelle nostre scuole. versi passaggi attraverso cui si artico- calcando il titolo di un libro di H.
le tappe del proprio sviluppo non so- Già dalla periodizzazione a cui ri- Un discorso analogo può essere la il discorso, senza saltare i nessi tra Furh (Pensiero senza linguaggio, che si
lo fisico ma anche mentale. spondono i singoli volumetti e anco- fatto per gli aspetti metodologici del le informazioni e con richiami ad al- riferiva al pensiero dei sordi) scrive
I libri, che sono del tutto autosuf- ra di più dalla scelta degli argomenti lavoro storico. Tra la documentazio- tre parti del testo dove sono trattati che: "Davanti alla fotografia ci si
ficienti e possono quindi essere uti- trattati, dallo spazio a loro dedicato, ne che correda il testo fotografie di gli stessi temi. trova spesso come di fronte ad un
lizzati l'uno indipendentemente dal- e dal taglio sostanzialmente politico reperti, di scavi, fonti iconografiche, pensiero senza linguaggio, inespres-
l'altro, propongono al lettore una privilegiato è intuibile che non ci si disegni basati su ricostruzioni fatte L'uomo nell'evoluzione, a cura del so..." (p. 112).
partecipazione attiva invitandolo a discosta molto dalla storia scolastica da archeologi, modellini e cartine te- British Museum, Editori Riuniti, Il lavoro si conclude con uno stu-
porsi i problemi, a distinguere i fatti presentata in un buon manuale. Vi matiche e storiche) troviamo anche Roma 1991, ed. orig. 1980, trad. dal- dio della curatrice Liliana Dozza, ri-
e i fenomeni dalla loro interpretazio- sono però alcune caratteristiche e al- fotografie aeree che costituiscono un l'inglese di Renata Buonomo, pp. guardante Il linguaggio del disegno in-
ne, a ragionare in termini di "cosa cune differenze significative, che tipo di documento relativamente po- 108, Lit 18.000. fantile (pp. 169-86). La Dozza dice
succederebbe se", facendo previsio- rendono interessante anche se non co noto ai nostri studenti. Nel testo I dinosauri, ed. orig. 1979, trad. dal- che l'insegnante deve conoscere le
ni, confronti, individuando analogie entusiasmante l'insieme di quest'o- inoltre, in modo pressoché costante, l'inglese di Raffaele Tecce, pp. 72, caratteristiche dell'evoluzione grafi-
e differenze e verificando la corret- pera. viene richiamato lo stato delle cono- Lit 18.000. ca infantile " e il tipo di pensiero che
tezza del proprio ragionamento. Innanzitutto, si dà conto di una scenze, e quindi delle fonti e delle L'origine della specie, ed. orig. 1980, la governa" (p. 170). Per rafforzare
In questi percorsi il processo di co- storia meno nazionale e più europea; procedure utilizzate dagli storici e di trad. dall'inglese di Raffaele Tecce, le sue tesi fa riferimento allo Arieti
struzione della conoscenza viene so- non solo alcune parti sono diversa- cui le informazioni fornite sono pp. 120, Lit 18.000. (v. Il sé intrapsichico, Boringhieri) e a
stenuto da un insieme di linguaggi mente calibrate, come è naturale, ma esplicitamente l'esito. A seconda dei La natura al lavoro. Introduzione al- Diamond (testo orig. 1959) che di-
simbolici diversificati, rappresenta- vi è, per esempio, una sensibilità casi si distingue ciò che è accertato l'ecologia, ed. orig. 1978, trad. dal- chiara che c'è una connessione neu-
zioni, diagrammi, schemi, fotogram- maggiore, e meno "cattolicocentri- da ciò che è solo frutto di ipotesi non l'inglese di Wanda Tecce, pp. 84, Lit rologica tra le funzioni del braccio e
mi, elaborazioni da computer che, c a " di quella a cui siamo abituati, per controllate. 18.000. della mano e quelle del linguaggio. Il
seppure non sempre di facile e imme- gli aspetti religiosi e un'attenzione Infine una considerazione sul lin- La biologia umana, ed. orig. 1981, bambino arriva a disegnare ii viso
diata lettura, attivano molte e varie più forte alla distinzione fra l'appara- guaggio utilizzato e più in generale trad. dall'inglese di Raffaele Tecce, completo verso i nove anni e la com-
strategie per la comprensione. I lin- to istituzionale e le credenze, i movi- sullo stile comunicativo adottato dal- pp. 120, Lit 18.000. pletarietà del disegno non si sviluppa
guaggi utilizzati e i concetti basilari menti di base, di ciascuna religione. l'autore. Sappiamo quante difficoltà T R E V O R CAIRNS, Alle origini della sto- secondo un processo logico dai tratti
sono ampiamente spiegati e ripresi Un secondo elemento è dato dalla i ragazzi incontrino nello studio della ria; I Romani e il loro impero; Barbari, più importanti ai dettagli. Il bambi-
più volte in un processo a spirale che considerazione di una gamma più va- storia e quanta parte vi abbiano le cristiani, musulmani; Il Medioevo; no procede sempre per "centri di in-
consente l'ampliamento e l'appro- sta di società che testimonia di uno scelte di scrittura operate dagli auto- L'Europa scopre il mondo; La nascita teresse". Bravo è l'insegnante che
fondimento. sguardo d'insieme geograficamente ri dei manuali. Questi volumetti co- dell'Europa moderna; L'età delle rivo- saprà stimolare i suoi "interessi"
I libri in realtà possono essere uti- più ampio. In particolare nella mono- stituiscono un buon esempio di come luzioni, Editori Riuniti, Roma 1991, creativi.
lizzati a livelli diversi, da ragazzi e da grafia dedicata a L'Europa scopre il sia possibile fare divulgazione storica edd. origg. 1969-1976, tradd. dal-
adulti non esperti, da insegnanti e mondo (ma anche in quella su Bar- a un livello dignitoso, cercando di fa- l'inglese di Fabrizio Grillenzoni e
studenti che vogliano approfondire bari, cristiani, musulmani), e più in cilitare il processo di comprensione. Anna De Girolamo, 7 voli., pp. 96, La rubrica ' ' Libri di T e s t o " è a cu-
oltre alla conoscenza anche e soprat- generale laddove si toccano argo- Benché lo stile sia descrittivo, gli Lit 15.000 il volume. ra di Lidia De Federicis
tutto un discorso sui metodi in uso menti relativi alla descrizione di ci- argomenti sono spesso accohipagnati
riNDicE

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Storia VIII Alberto Limentani Alle origini della filologia romanza Silvia Roncaglia La principeRsa e altre storie
R. Koselleck, C. Meier Progresso Jorge Amado Gatto tigrato e miss Rondinella
Andreas Hillgruber La distruzione dell'Europa Clarice Lispector Il mistero del coniglio che
Viva Tedesco La stampa satirica in Italia sapeva pensare
1860-1914 Forrest Carter Piccolo Albero
Giorgio Petracchi ' 'Intelligence ' ' americana e partigiani C. Mason, P. Alexander Immagini del mondo biblico
sulla linea gotica (a cura di)
Culture orientali IX Vàtsàyana Kamasutra Jay Kelso Un grido nella notte
Daniela Sagramoso Rossella Storia di Sakuntala Psicologia- XIV Angela Dinacci, Iva Ursini La complessità invisibile
(a cura di) psicoanalisi (a cura di)
Buddnadasa La consapevolezza del *espiro Andrew Samuels (a cura di) Il padre. Prospettive Junghiane
Alberto Pelissero (a cura di) Tecniche indiane di divinazione Contemporanee

Jiddu Krishnamurti A sé stesso Ernesto Caffo Telefono Azzurro

Mary Lutyens La vita e la morte di Krishnamurti Mauro La Forgia Sogni di uno spiritista. Empirismo pi-
scologico e parapsicologico di C.G.
Piero Verni Dalai Lama
Jung
Bruno Zoratto Tibet in fiamme
L.Longhin, F.Mazzei Maisetti Psicanalisi e Potere
Louis Dumont Homo Hierarcbicus (a cura di)
Buddhadàsa II cuore dell'albero della Bodhi. Marisa Fiumano Un sentimento che non inganna
Io e mio T. Berry Brazelton, B.G. Cramer Il primo legame. Genitori, figli e
Diritto X Pier Luigi Zanchetta Essere stranieri in Italia il dramma del primo attaccamento
Francesco Cavalla La prospettiva processuale del diritto Libri economici XV Gilberto Finzi (a cura di) Novelle italiane. Il Novecento

MATERIA AUTORE TITOLO MATERIA AUTORE TITOLO

L'inserto è a cura di: Riccardo Bellofiore (economia), Guido Castelnuovo (libri economici), Gianpiero Cavaglià (letteratura), Sara Cortellazzo (cinema, musica, teatro),
Martino Lo Bue (scienze), Adalgisa Lugli (arte), Anna Elisabetta Galeotti (filosofia), Marco Revelli (storia e scienze sociali), Anna Viacava (salute, psicologia, psicoanalisi).
coordinamento: Lidia De Federicis e Marco Revelli, disegni di Franco Matticchio
IDEI LIBRI DEL MESE|

MARZO 1992 - N. 3, PAG. 22/11

no. Attento alla lezione benniana, commento ai versi di Tumler, stri- sistenza, l'esilio. Una percepibile ni di Hitler appartengono al ricordo,
Letteratura tedesca Tumler opera una tessitura lirica che dente negazione di un concetto di tensione utopica anima i primi rac- dalla memoria riemergono figure
per più versi può essere definita di poesia che — come dice l'autore — conti, nonostante i drammi umani spesso sinistre ed episodi al limite del
FRANZ T U M L E R , La suddivisione del confine: tra ermetismo e sperimenta- vuole captare il momento "remoto", che vi si consumano. L'impegno civi- grottesco. Il paradosso è il vero para-
tempo, a cura di Maria Luisa Roli, zione, tra rarefazione e percezione e non certo quello "visibile, di chia- le e l'adesione ai valori del socialismo digma dell'esistenza umana, mentre
Guerini e Associati, Milano 1991, pp. tattile. Una linea di scrittura che se rezza apparente". appaiono l'unica possibile catarsi per sempre più tenue appare il collega-
173, Lit 26.000. da una parte rimanda alla poesia an- Anna Chiarloni la Germania, complice della dittatu- mento tra i fatti e il loro contesto sto-
gloamericana del "taste and see" ra; Mosca e la Russia rappresentano rico. Dall'entusiasmo rivoluzionario,
Nel bel saggio introduttivo la Ro- dall'altra richiama il lirismo dell'ulti- la terra promessa dove onore, fedeltà all'ardore politico, fino alla disillu-
li, che è anche fine traduttrice di mo Handke, soprattutto per quel suo e dovere sono ancora nobili parole. sione, mano a mano che ci si avvicina
questa silloge di poesie, chiarisce as- indugiare sulla soglia dei toponimi La caduta del nazismo è una discri- ai nostri giorni, sembra di poter leg-
sai bene le matrici culturali di Tum- tra Italia e Austria (La Toll di Mera- STEPHAN H E R M L I N , L'età della soli- minante evidente. Mentre per l'uffi- gere in questi racconti la parabola
ler, autore di origine altoatesina ma no, Il sogno di Plasnego) o nella scana- tudine, Einaudi, Torino 1991, ed. ciale cospiratore Yorck di Warten- spirituale non solo di Hermlin, ma di
trapiantato a Berlino fin dagli anni lature della lingua carducciana, tra- orig. 1985, trad. dal tedesco di Luca burg, nel racconto omonimo del molti autori della ex Ddr. E una te-
cinquanta, finora noto al pubblico scritta nei gioco prospettico del "du- Sassi, pp. 141, Lit 16.000. 1944, il solo destino pensabile è la stimonianza interessante, soprattut-
italiano per la sua narrativa. Oltre a plice filar" fra il Danubio e la Tosca- morte, l'esule Neubert, nella storia to in un momento in cui, a due anni
testi raccolti da riviste o derivati dal- na, Berlino e Castagneto (Gli alberi Gli otto racconti de L'età della so- del titolo, può riscattare il dolore e le dalla caduta del Muro, ancora taccio-
l'omonima antologia pubblicata in di Bolgheri). L'analisi della complessa litudine, originariamente pubblicati prepotenze subite nella nuova patria no tutte le voci migliori dell'allora
Austria — Das Zerteilen der Zeit, tipologia testuale condotta dalla Roli in volumi distinti, si presentano co- comunista: è il 1948, Hermlin si è da Repubblica Democratica.
1989 — vengono qui presentate an- è esemplare. Peregrina mi è parsa in- me un'antologia monografica sul pe- poco trasferito a Berlino est. I rac- Elisabetta Covini
che quindici poesie inedite degli anni vece l'idea di inserire tra i testi alcu- riodo nazista, nelle sue implicazioni conti successivi, scritti dopo il 1964,
ottanta, ispirate al paesaggio italia- ne vedute romane in funzione di collettive e personali: la guerra, la re- sono in forma autobiografica: gli an-

S T E N N A D O L N Y , Selim ovvero il dono della parola, tura: l'azione romanzesca e — in corsivo — gli appunti tro, talora tragico, di due culture diverse: quella turca, vi-
Garzanti, Milano 1991, ed. orig. 1990, trad. dal tede- dell'io narrante che con continui balzi in avanti (potrem- tale ed esuberante, teatrale e fanfarone — e quella tede-
sco di Giovanna Agabio, pp. 403, Lit 35.000. mo chiamarli flash forth) anticipa l'esito finale delle vi- sca, cupa e riflessiva, efficiente e introversa. Malgrado
cende narrate. Il lettore si trova pertanto in uno spazio in- qualche tono troppo scopertamente didascalico a Nadol-
Storico di formazione, Nadolny — già noto al pubbli- termedio tra finzione e cronaca, in un certo senso solleci- ny va il merito di essere riuscito a dare un'avvincente de-
co italiano per la sua Scoperta della lentezza (Garzanti, tato da due fronti complementari, quello dell'invenzio- scrizione delle tensioni che con la massiccia immigrazio-
1985) — offre in questo romanzo un ampio affresco degli ne, dilatato e dichiaratamente fantastico, e quello ne degli anni sessanta hanno attraversato la Germania Fe-
ultimi cent'anni di storia tedesca, filtrati attraverso due cronologico e lineare di una realtà che argina e costeggia derale. Direi anzi che questo complesso spaccato di vita
opposte prospettive, quella autoctona di Alexander — il farsi dell'opera letteraria. Di più. La stessa scrittura si tedesca si costituisce — nell'ambito della letteratura epi-
| fragile esemplare di una Germania aperta e spregiudicata configura nel corso del romanzo come azione di "resi- ca del dopoguerra — come una sorta di continuazione te-
— e quella del turco Selim, esponente incontaminato di stenza" morale ad una xenofobia latente, come "inventa- matica e cronologica del noto romanzo di Heinrich Boll
quell'etnia che a partire dagli anni sessanta modificò sen- rio" di elementi reali che è necessario modificare. Una Foto di gruppo con signora (1971).
sibilmente il paesaggio metropolitano tedesco. Due storie struttura complessa insomma — che se rimanda in parte Anna Chiarloni
parallele che s'intersecano grazie ad un complesso sistema alla prosa del primo Handke rivela anche una sua indub-
dei personaggi, montate lungo un doppio binario di scrit- bia originalità — nella quale Nadolny colloca l'incon-

Storia delia letteratura tedesca dal impronta sociologica. Essa dedica completano il già ricco quadro stori-
Settecento a oggi, a cura di Viktor anzi molto spazio alla rappresenta- co-letterario.
Zmegac, voi. Ili, 2 (1945-1990), ed. zione della dialettica immanente alla Anton Reininger
italiana a cura di Giulio Schiavoni e sfera estetica. Sorprende il grande
Roberto Cazzala, Einaudi, Torino numero delle parti analitiche che
1991, pp. 383, Lit 85.000. permettono di affrontare da distanza
ravvicinata la problematica storica e
Questa storia della letteratura te- strutturale di un numero notevole di L'igno-
H U G O VON H O F M A N N S T H A L ,
desca — l'editore capovolgendo l'or- testi chiave degli ultimi quarant'anni to che appare. Scritti 1891-1914,
dine cronologico inizia con la pubbli- e di abbozzare una prima valutazione Adelphi, Milano 1991, trad. dal tede-
cazione dell'ultimo volume — alla estetica che trascende il perentorio e sco e cura di Gabriella Bemporad, pp.
quale hanno collaborato numerosi irriflesso giudizio di condanna o di 445, Lit 22.000.
studiosi sotto la guida del noto ger- esaltazione, del quale spesso i ma-
manista croato Viktor Zmegac, è da nuali si accontentano. Ci si sente Ogni tanto l'editoria, nonostante
anni il punto di riferimento più vali- quasi sempre ben informati e per di le leggi economiche che di necessità
do per gli studenti universitari tede- più l'intelligenza critica del discorso la governano, può farci dei doni. Nel
schi. Non c'è altro manuale che possa riesce a mantenere vivo l'interesse chiuso di un libro può regalarci un sa-
rivaleggiare con questo testo in com- del lettore per una materia di traboc- pere nuovo e sconosciuto, rivelare
pletezza di informazioni e in chiarez- cante ricchezza. Strutturando il ma- l'ignoto, potremmo dire parafrasan-
za di esposizione. La sua struttura teriale letterario anche attraverso la do il bel titolo della raccolta di saggi
storica portante è continuamente sua suddivisione in generi letterari e hofmannsthaliani. Immersi nel tem-
mediata con la vita e l'opera dei sin- con l'individuazione di tematiche e po e in fuga da esso, i feuilletons ap-
goli autori cosicché si è evitato lo tecniche specifiche il curatore è an- parsi su riviste e giornali, i dialoghi
scollamento fra la sfera politico-so- che riuscito a far dimenticare i limiti inventati, le lettere fittizie, le crona-
ciale ed estetico-letteraria. Eppure dello schematismo cronologico che che di viaggi, sono annessi agli eventi
non si può dire che questa ricostru- imprime alle storie letterarie spesso del giorno ma si dileguano anche da
zione storica della letteratura tede- una rigidità mortale. Preziose le indi- questo nell'ampio flusso di una prosa
sca del dopoguerra abbia una netta cazioni bibliografiche alla fine che eminentemente lirica. Narrazione e
poesia avvolgono in una costante tes- viene qui riproposto nella traduzione relativizzata, mentre si evidenzia l'a-
situra analogica passato e presente, di Liliana Scalerò e arricchito da pertura del romanzo ai grandi pro-
collegano pittura e letteratura in un'interessante postfazione di Giu- blemi del tempo: il rapporto fra ebrei
un'unica metaforica espressione che seppe Farese, sulla quale conviene ri- e non ebrei, il peso delle convenzioni
conferisce a ogni cosa l'impronta del chiamare l'attenzione. Attraverso sociali, le prospettive offerte dal so-
poeta. Non gli oggetti in sé attirano una vasta scelta di schizzi dell'auto- cialismo emergente e in generale il si-
bimestrale per la secessione politica e l'opposizione culturale dunque il nostro interesse, ma sem- re, Farese illustra la travagliata gene- gnificato dell'attività politica all'in-
pre e solo Hofmannsthal con la sua si dell'opera: progettata originaria- terno di una società votata alla deca-
GENNAIO - FEBBRAIO 1992 capacità proteica, con il suo istinto a mente come dramma, fu svolta poi in denza. La novità dell'interpretazio-
INCONTRI E SCONTRI perdersi nell'oggetto e a possederlo forma narrativa, come richiedeva il ne di Farese è costituita dalla sua
A . Mastropaolo, M . Revelli tutto fino a farlo totalmente proprio. progressivo ampliarsi della materia attenzione per l'impianto complessi-
TEMI E VOCI La minaccia dell'annullamento del trattata. La primitiva struttura vo dell'opera, al di là dei singoli
C. Ciancio, M . Ranchetti, l . Campagnano, T. Plebani soggetto, che pure vena queste pagi- drammatica resta tuttavia ben visibi- eventi e personaggi. Egli osserva che
DOCUMENTI ne, si unisce quindi ai tenace tentati- le all'interno del romanzo, che si ca- il romanzo si basa su un'accurata tec-
Una conferenza di padre Fausto Marinetti e un appello dal Perù vo di afferrare l'attimo offrendo ad ratterizza per la vivacità del ritmo, nica prospettica che allarga progres-
ITALIA INCIVILE esso la gioia dell'appropriazione. dominato dal dialogo e dai rapidi mu- sivamente l'oggetto dell'analisi,
P. Borgna, A . Perduca
DOSSIER: DOPO LA CADUTA Gabriella Catalano tamenti di scena. Ricollegandosi ai sfruttando i "punti chiave" rappre-
M . Dogliani, R. Bellofiore, G. Polo, M . Buttino, B. Bongiovanni, F. Armao,
suoi noti studi sull'argomento, Fare- sentati dai conflitti particolari tra i
A . d ' O r s i , Ch. Melman, A . Di Giovine, R. Miletto, S. Jaconis se sottolinea nell'opera il passaggio singoli personaggi per introdurre e
Antologia internazionale, Documenti "dalla commedia individuale all'af- discutere tematiche comuni della so-
ANTENATI fresco corale di un'epoca", insisten- cietà viennese. Così nella domanda
Simone W e i l ARTHUR SCHNITZLER, Verso la liber- do dunque sulla coesistenza nel ro- iniziale rivolta dal vecchio barone al
SUPERMERCATO tà, postfaz. di Giuseppe Farese, SE, manzo della sfera individuale e di figlio: "Dove corri? dove corri?",
M. Bersani, J.M. Straub, M.T. Roberto
Milano 1991, ed. orig. 1908, trad. dal quella sociale. Quello che a prima vi- Farese riconosce il motivo condutto-
e altre rubriche
tedesco di Liliana Scalerò, pp. 320, Lit sta potrebbe sembrare il fulcro della re di tutto il romanzo, l'angoscioso
Direttore: Angelo d'Orsi. Redazione e amministrazione: via Ciamarelia 23/3, 10149 Torino, 35.000. storia, e cioè la tormentata relazione interrogativo dello scrittore alla sua
tel. (Oli) 218610, fax (Oli] 293646. Abbonamento annuale (6 numeri): lire 35.000; sentimentale tra il barone Georg von epoca.
abb. sostenitore: lire 100.000 (in omaggio il "Calendario Maya"); estero: lire 50.000;
Il capolavoro narrativo di Arthur Wergenthin e la giovane borghese Olga Cenato
versamento su ccp nr. 25583105 intestato a: Edizioni Sonda, via Ciamarelia 23/3,10149Torino
Schnitzler, già noto ai lettori italiani, Anna Rosner, viene così giustamente
riNDICF
• • D E I LIBRI DEL M E S E H I

MARZO 1992 - N. 3. PAG. 23/111

Mentre il topos dei due filosofi riuniti in un unico Se il libro di Fischer contiene numerosi spunti origi- Piero Camporesi — considerando un arco cronologico
schema antitetico ci è stato tramandato dalle fonti latine nali che saranno ripresi e rielaborati nelle opere successi- che va dal medioevo alla prima età moderna — colloca il
(e insieme a Giovenale si devono ricordare Orazio e Se- ve di altri autori (come nel Motto di spirito di Freud), buffone nello "strato... profondo e arcaico... della cultu-
neca), il riso leggendario di Democrito deve la sua fama d'altra parte alcuni motivi derivano dal vasto ed eteroge- ra agraria" in cui la comicità "feconda e ricreativa... al-
soprattutto a una raccolta di epistole che, a lungo ritenu- neo repertorio della riflessione ottocentesca sul comico. lontana il soffocante senso di morte della tragedia". Il
te di mano di Ippocrate, soltanto nel secolo scorso si so- Per esempio l'idea — come scrive Fischer ripetendo a modello culturale agrario è imperniato sul "rituale" del
no rivelate definitivamente testi apocrifi databili intor- sua volta le parole di Napoleone — che "tra comico e su- riso che è "lo scongiuro più potente per la creazione e ri-
no al I secolo a.C. Disponibili solo da pochi mesi nella blime non vi è che un passo", e che tra loro esiste un rap- creazione della vita". L'incarnazione di questo modello,
traduzione italiana della versione Littré del 1861 (Ippo- porto "stretto e necessario", riecheggia le posizioni del il buffone, "sa che come la vita è giuoco, anche la morte
crate, Sul riso e la follia, Sellerio, Palermo 1991, trad. it. romanticismo francese, in particolare quella espressa in può essere scherzo e diventare cachinno". Così, quando
di Anna Zanetello, pp. 97, Lit 10.000), le lettere sono da alcune pagine della Préface al Cromwell, dove Hugo pone Mattello, celebre buffone dei Gonzaga, si trovò all'ulti-
considerarsi — come scrive Yves Hersant autore della il comico in relazione al sublime citando la stessa frase di mo dei suoi giorni, rimase per lungo tempo a giocare con
prefazione — "tra i testi 'seminali' della letteratura oc- Napoleone. Quest'opera di Hugo, pubblicata nel 1827, la morte finché questa "scherzando e ridendo l'uccise",
cidentale", non solo perché trattano di saggezza e di fol- ebbe un curioso destino: mentre il dramma (in cinque at- come racconta il poeta di Isabella d'Este Antonio Cam-
lia ma soprattutto perché, come i migliori romanzi, sono ti) non fu mai rappresentato integralmente, la sua Préfa- melli. Il riso di Mattello non ha soltanto una funzione
caratterizzate dalla non univocità, dal potere trasgressi- ce conobbe un largo successo e divenne presto una sorta apotropaica ma è anche rivelatore del profondo legame
vo, dall'antidogmatismo, e, anche se discontinua, da una di manifesto del teatro romantico, nonostante il vocabo- quotidiano, risolutamente antitragico, tra il buffone e il
struttura narrativa. Scritte appunto per essere lette "co- lario filosofico non sempre adeguato, e alcune posizioni mondo dei morti. Tragico e comico, con alto/basso, ora-
me un romanzo", e per questo definite già qualche anno non sempre originali. Fino a poco tempo fa reperibile so- le/scritto, profano/sacro, fame/prosperità, partecipano
fa da Jean Starobinski il "romanzo di Ippocrate" (Demo- lo in un'edizione Rizzoli del 1962, la Préface è stata re- all'opposizione più generale tra cultura d'élite e cultura
crito parla, in Robert Burton, Anatomia della Malinconia, centemente riproposta in una nuova traduzione insieme popolare. Opposizione all'interno della quale si colloca
Marsilio, Venezia 1983, pp. 196, Lit 22.000), queste let- ad una scelta di brani tratti dal William Shakespeare una galleria di figure (dal ciarlatano al giullare alla figura
tere ci raccontano la storia di un viaggio che porta Ippo- (1864) tradotti per la prima volta in italiano (Victor Hu- mediatrice del prete-buffone) connesse tra loro da un si-
crate a trovare dietro un riso incomprensibile tutta la go, Sul grottesco, Guerini e Associati, Milano 1991, trad. stema complesso e articolato di influenze e resistenze re-
complessità di una visione del mondo. Ecco la storia. it. di Maddalena Mazzocut-Mis, pp. 151, Lit 20.000). ciproche. Con il divorzio fra sacro e profano determina-
Gravemente preoccupati per le sorti del loro concittadi- Lo scritto di Hugo è consacrato al principio grottesco, to dalla Controriforma, le fratture tra i poli dell'opposi-
no Democrito che, "dimentico di tutto a cominciare da secondo l'autore l'unico in grado di creare il nuovo bello zione si fanno sempre più profonde e l'emarginazione
se stesso", è posseduto dall'insonnia, ride inopportuna- e il nuovo sublime dell'arte della modernità inaugurata della cultura popolare diventa sistematica.
mente di tutto e sembra disprezzare la vita, gli Abderiti dal teatro shakespeariano, che nella genesi dell'umanità
scrivono a Ippocrate chiedendo un suo tempestivo inter- rappresenta la terza età dopo l'ode e l'epopea. Il princi-
vento. Ippocrate lascia subito Cos e si mette in cammino pio grottesco, da cui discendono il comico e il buffo da
per Abdera dove incontra Democrito. L'esito del collo-
quio è a dir poco sorprendente: Ippocrate scopre la sag-
gezza di chi gli era stato additato come un folle e si con- In un capitolo di una voluminosa storia del giullare in
vince della follia degli Abderiti che poco prima gli erano Italia — corredata di una ricchissima bibliografia e di
sembrati saggi. Da parte sua Democrito colpisce con un
giudizio sarcastico persino Ippocrate che paradossal-
Variazioni sul tema un'appendice di testi di giullari e sui giullari — (Tito
Saffiotti, I Giullari in Italia. Lo spettacolo, il pubblico, i
mente era venuto per giudicarlo. Ma i rovesciamenti non testi, Xenia, Milano 1990, pp. 510, Lit 46.000), Tito
finiscono qui: nulla sembra sfuggire alla vista acuta di Il filosofo e il giullare Saffiotti ha indagato le forme del rapporto ambiguo e
Democrito, neppure se stesso, che — anche se solo per conflittuale tra il buffone e le istituzioni religiose. Du-
un momento — si definisce folle per la sua pretesa di cer- di Maurizio Giuffredi rante il medioevo la condanna biblica del riso — consi-
care le ragioni della follia nell'uomo dissezionando cada- derato peccato, manifestazione demoniaca, "ebollizione
veri di animali. Allo stesso tempo solitario (Democrito della stoltezza", secondo le parole di un frate domenica-
comunica il senso del suo riso soltanto perché interpella- Nel quarto libro delle Satire Giovenale chie- no — si riversa sul buffone decretando spesso una sua
to da Ippocrate), distruttore (perché derisorio), implaca- de al lettore: "Or dunque a chi dai la tua lode durissima emarginazione. Ma contemporaneamente, so-
bile (nessuno viene tratto in salvo), il riso di Democrito tu, fra quei due sapienti, il primo dei quali, ogni prattutto con la costituzione degli ordini mendicanti
rivela — come ha scritto ancora Starobinski — una tale volta che metteva il piede fuori della soglia di ca- nella metà del Duecento, i predicatori si trovano costret-
consapevolezza del senso da poter "stanare, ovunque si sa, cominciava a ridere, mentre il secondo, a lui ti a doversi misurare in una stessa piazza con il fascino
trovi, il non senso". Cercare, "stanare", illuminare e contrario, facendo la stessa cosa piangeva?" Se- magico e irresistibile di "buffoni e zugolari". Si rafforza
qualche volta distruggere sono attività che spesso, anche condo un motivo già molto diffuso al tempo di così un atteggiamento di maggiore tolleranza, anche se
se in modo diverso, sono state associate al riso. Per Kuno Giovenale, i "due sapienti" sono Democrito di in modo discontinuo ed episodico, nei confronti del buf-
Fischer, di cui è stato recentemente tradotto uno scritto Abdera, colui che preferisce ridere delle miserie fone, le cui tecniche retoriche, sia discorsive che gestua-
del 1889 dedicato al Witz (Kuno Fischer, L'arguzia, Gal- e delle stesse gioie dell'uomo, ed Eraclito di Efe- li, si rivelano le più efficaci per ottenere una sicura presa
lio, Ferrara 1991, trad. it. di Petra Dal Santo, pp. 143, so, colui che invece si dispera e piange. Per l'effi- sul pubblico durante la missione di evangelizzazione.
Lit 24.000), le forme comiche dell'arguzia, della carica- cacia del contrasto quest'immagine paradigmati- L'avvicinamento tra sacerdoti e giullari si fa più fre-
tura fino alle espressioni più "elevate" dell'ironia e del- ca verràripresafino ai tempi più recenti nella let- quente nelle campagne, dove l'isolamento favorisce l'o-
l'umorismo sono sempre caratterizzate dalla scoperta di teratura, nella poesia e nelle arti figurative, e la \ blio temporaneo della condanna della chiesa ufficiale fi-
un nuovo modo di vedere e di intendere le cose, che per- questione posta da Giovenale non cesserà di tro- no a permettere che il buffone "editio minor del diavo-
mette la ristrutturazione di un universo semantico com- vare risposte, per lo più a favore di Democrito. lo" (come scrive Camporesi) arrivi paradossalmente a
binato in modo diverso dal precedente. F possibile che il Dalla sua parte si schiereranno umanisti come I collaborare con il chierico recitando e mimando per lui i
vecchio universo venga completamente distrutto e sosti- Erasmo, Montaigne, fino al caso singolare di | testi della predicazione. Capita anche che alcuni chierici
tuito dal nuovo come accade frequentemente nell'ironia, Robert Burton, che vorrà firmare il suo Anato- abbandonino la religione per diventare o giullari o clerici
nella satira e nella caricatura. L'ironia sterminatrice di my of Melancholy con lo pseudonimo "Demo-1 vagantes, e viceversa. Probabilmente anche grazie a que-
Democrito, per esempio, crea un universo capovolto nel critus junior", l'utopica incarnazione secentesca | st'intensa circolazione di ruoli, in cui sacro e profano
quale le virtù e l'altruismo degli Abderiti vengono rim- del "Democritus Abderites". possono arrivare a sovrapporsi fino a confondersi l'uno
piazzati irreversibilmente dall'egoismo e dalla debolez- nell'altro, e in cui i confini tra il materiale e lo spirituale,
za. Ma il volumetto di Fischer costituisce prima di tutto tra il naturale e il soprannaturale, possono annullarsi,
un contributo specifico sul Witz (che Petra Dal Santo trova la sua espressione il fenomeno propiziatorio del ri-
sceglie di tradurre con "arguzia") nell'ambito dell'este- sus paschalis. Come ha scritto Maria Caterina Jacobelli in
tica. Utilizzando una scrittura rapida, leggera, puntuale, una parte, il deforme e l'orribile dall'altra, è, in quanto
mezzo di contrasto, 0 principio generatore del dramma. uno studio unicamente dedicato all'argomento (Maria
del tutto in sintonia con l'argomento trattato, Fischer Caterina Jacobelli, Il Risus paschalis e il fondamento teo-
cerca di superare le definizioni settecentesche che da Hugo moltiplica le forme di grottesco, e quindi i mezzi
di contrasto, attraverso la concezione di una natura più logico del piacere sessuale, Queriniana, Brescia 1990, pp.
una parte avrebbero attribuito un significato al termine, 151, Lit 16.000), il risus paschalis era il riso che il predi-
e che dall'altra — avvicinandolo troppo all'ingegno poe- comprensiva in cui — diversamente dalla natura selezio-
nata e "nobilitata" degli antichi — gli opposti convivo- catore suscitava nei fedeli durante la messa della mattina
tico — lo avrebbero privato della sua specificità comica. di Pasqua, adottando "gesti e parole in cui era predomi-
Attraverso questo superamento Fischer ricostituisce in no: l'ombra accanto alla luce, il bello a fianco del brutto,
il male con il bene. In questa visione plurale che dovreb- nante la componente oscena". Durante quest'usanza, che
modo nuovo lo stretto rapporto del Witz col comico met- ebbe una vastissima diffusione geografica (soprattutto
tendo in luce la sua duplice derivazione dalla componen- be permettere all'arte di accrescere il suo spettro di pos-
sibilità, anche il comico viene concepito quasi esclusiva- nell'Europa del nord) e cronologica (si trova documenta-
te conoscitiva a cui partecipa la forza del giudizio, e dal- ta dall'852 fino alla fine dell'Ottocento!), il sacerdote
l'impulso al gioco proprio del "comportamento esteti- mente in stretta relazione, quasi di dipendenza, con il
suo contrario, e il più delle volte in funzione drammati- pronunciava oscenità verbali alternandole all'imitazione
co". Questa combinazione dà luogo a una definizione al- dei versi di alcuni animali, mostrava i genitali, e spesso
la quale per molto tempo, nelle numerose rassegne ca. Quest'idea di "Democriti che sono anche Eracliti",
come scrive Hugo nella Préface, e di un riso sempre pron- arrivava a mimare il coito e a masturbarsi. Con questi
successive sul comico e sul riso, rimarrà legato il nome di mezzi, tipicamente istrionici, provocava un tale frastuo-
Fischer: "l'arguzia è un giudizio giocoso". Fedele a que- to a sconfinare nell'orrore, contribuirà notevolmente a
fissare l'archetipo romantico del buffone tragico. Dalla no di risa che, come scrive il predicatore Escolandapio
sta formula il volume riscatta l'autonomia dell'arguzia e all'inizio del Cinquecento, "il tempio del Signore si sa-
ne coglie gli aspetti più trasgressivi (lo scacco della nor- stessa penna di Hugo nasceranno prima Triboulet (Le
Roi s'amuse, 1832), il buffone deforme che tornerà a ri- rebbe potuto credere la scuola di Democrito". Secondo
ma) e creativi (la trasformazione di qualcosa in qual- la Jacobelli le radici di questo modo non proprio ortodos-
cos'altro), collocandosi così all'opposto di quelle opere vivere con maggior fortuna nel Rigoletto verdiano
(1851), poi Gwinplaine (L'homme qui rìt, 1869), buffo- so di esprimere la gioia per la Resurrezione di Cristo, sa-
che — come Le rire di Bergson scritto circa un decennio rebbero da ricercare nella concezione teologica anticote-
dopo — hanno invece voluto vedere nel comico un modo ne suo malgrado per la crudeltà degli uomini che hanno
impresso sul suo viso la smorfia indelebile di un riso pe- stamentaria, in cui verrebbe espressa la sacralità del pia-
per mantenere inalterato l'ordine vigente. Tuttavia, co- cere sessuale. Ed è a questo punto che l'infittirsi delle
me ha rilevato Giovanni Gurisatti nella sua introduzio- renne. Entrambi lacerati tra esteriorità e sentimento,
queste due figure condividono uno stesso spazio di infe- congetture, lo scadimento dell'analisi storico-antropolo-
ne, il libro di Fischer "si pone 'a cavallo' fra tradizione e gica condotta invece con rigore nella prima parte del li-
innovazione", per il fatto di non riuscire, nonostante licità con altre creature romantiche (Pierrot ad esempio),
e sono ormai incommensurabilmente distanti, come da bro, rendono difficilmente accettabili le conclusioni. Da
tutto, a "liberarsi dall'esigenza di collocare l'eccentrici- parte nostra preferiamo pensare che le esibizioni dei sa-
tà del comico nel rassicurante intérieur di impostazione tempo ha sottolineato Bachtin, dal grottesco medievale
e dai suoi polisemici buffoni. cerdoti-buffoni rappresentassero, come ha scritto anco-
idealistica". La forma di arguzia considerata da Fischer ra Camporesi, "lo scardinamento dell'ordine cosmico
la "più elevata" e la più "spirituale" è infatti l'antico In un recente libro che ripropone con altro titolo e con durante la latenza del Dio morto del quale (senza saper-
epigramma, in cui il contenuto domina e illumina la for- lievi ritocchi un saggio del 1981 comparso negli Annali lo) [il sacerdote] propiziava magicamente la rinascita con
ma. (IV) della Storia d'Italia Einaudi (Piero Camporesi, Rusti- l'esorcismo primordiale del riso fecondatore".
ci e buffoni, Einaudi, Torino 1991, pp. 129, Lit 14.000)
| D E 1 LIBRI DEL MESE|

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temporaneo. Gli scopi dei contributi film Malombra di Carmine Gallone, dibatte, le si cataloga, se ne ripercor- presunta, contro i compositori, ro-
Cinema presentati sono plurimi: evidenziare restaurato dalla Cineteca di Bologna. re la storia, oltre, com'è ovvio, a mantici e non. Utili tabelle poste a
le diverse forme di penetrazione di Sara Cortellazzo sbucciarle, cucinarle e divorarle di chiusura dei capitoli riassumono i di-
Hollywood in Europa. Industria, po- Hollywood nelle singole nazioni (a gusto. sturbi degli illustri pazienti, eviden-
litica, pubblico del cinema 1945- un'Italia tendenzialmente più aperta Claudia Moro ziando il variegato ventaglio di spie-
1960, a cura di David W. Ellivood e si contrappongono, ad esempio, una gazioni cliniche e di rimedi di volta
Gian Piero Brunetta, La Casa Usher, Germania e Svizzera molto guardin- Cinema segnalazioni in volta proposti. Un libro scritto da
Firenze 1991, pp. 207, Lit 20.000. ghe); mettere in luce le resistenze, a un medico appassionato di musica
volte assai forti, opposte ai modelli G U I D O O L D R I N I , Gli autori e la criti- per un pubblico di non specialisti, so-
Il volume raccoglie saggi, materia- proposti dall'industria americana ca. Fatti e misfatti nel mondo del ci- stenuto da una prosa vivace e talvol-
li e discussioni presentati a Fiesole nonché l'impatto nei diversi contesti nema, Dedalo, Bari 1991, pp. 382, Lit ta cruda, in grado di soddisfare le cu-
(marzo 1989) nell'ambito del conve- sociali; indagare le influenze eserci- 32.000. riosità più morbose.
gno "Hollywood in Europa. Cinema tate su altri media come il teatro, la Nicola Campogrande
e storia" che ha messo a confronto radio, la musica, i fumetti, i fotoro- Gli anni del cinema italiano. Cast &
storici e storici del cinema uniti nel- manzi, ecc. Il volume entra nelle pie- credits, Marsilio, Venezia 1991, pp.
l'intento comune di guardare al cine- ghe di quello che Brunetta definisce 310, s.i.p.
ma — e in particolare al ruolo del- un "processo di colonizzazione im-
l'industria cinematografica holly- perfetta" in cui si coglie "la non M A R I O CALZINI, Storia tecnica del Tutti i libretti di Rossini, a cura di
woodiana nelle strategie politiche ed coincidenza, la sfasatura tra la volon- film e del disco, Cappelli, Bologna Marco Beghelli e Nicola Gallino, Gar-
economiche statunitensi di penetra- tà di colonizzazione e le attese, i de- 1991, pp. 239, Lit 90.000. zanti, Milano 1991, pp. XXXVII-1015,
zione in Europa — come fonte rile- sideri e i bisogni dei colonizzati". Ne Lit 80.000.
vante per l'indagine del mondo con- scaturiscono incidenze eterogenee
all'interno delle singole nazioni, nel- Tempo di centenari: dopo Mozart
le diverse fasce sociali o culturali o
nelle diverse generazioni. Il mito e Teatro esce (stessa collana e stessi criteri di
edizione) la raccolta completa dei li-
modello cinematografico americano bretti rossiniani. I curatori si muovo-
importato in Europa dimostra si, an- GEORGES P E R E C , Teatro. Il posto no con sicurezza in una selva di va-
cora una volta, la sua enorme porta- delle patate preceduto da L'aumento, rianti d'autore o di censura, di errori
ta, ma nel contempo presenta crepe e Bollati Boringhieri, Torino 1991, trad. di stampa, aggiunte, manomissioni:
difformità di grande interesse stori- dal francese di Laura Vettori, pp. 119, propongono come testo di ogni opera
NOVITÀ E RISTAMPE co, stimolanti per future ricerche e Lit 19.000. quello del libretto della prima rap-
approfondimenti. presentazione, emendato e moder-
John O ' S h e a Sara Cortellazzo Gli unici lavori teatrali di Perec, nizzato (l'accurata Nota ai testi di
messi in scena negli anni settanta, Gallino permette al lettore pignolo
MUSICA E MEDICINA appaiono ora presso Bollati Borin- di farsi un'idea fedele della patina
Profili medici ghieri. Sei atipici "personaggi" si av- grafica e linguistica originaria). Di-
di grandi compositori vicendano, con logica stringenza, nel sposti in ordine cronologico, i testi
L'arte può essere influenzata Sperduti nel buio. Il cinema italiano dramma L'aumento: la proposta, l'al- sono preceduti da informatissime in-
dallo stato di salute dell'artista? e il suo tempo (1905-1930), a cura di ternativa, l'ipotesi positiva, l'ipotesi troduzioni e seguiti'da appendici con
Da Bach a Gershwin, Renzo Renzi con la collaborazione di negativa, la scelta, la conclusione. le varianti di rilievo (alla fine del vo-
la storia clinica Michele Canosa, Gian Luca Farinelli e Idealmente di fronte ad essi, ad un lume c'è l'edizione diplomatica dei
di venti musicisti Nicola Mozzanti, Cappelli, Bologna tempo soggetto grammaticale e desti- frontespizi). L'utilità della raccolta è
248 pp., L. 29.000 1991, pp. 180, Lit 90.000. natario di perentorie esortazioni, sta ovvia, data la sua natura di silloge
l'impiegato nella sua più comune emblematica dei gusti, dei temi, dei
Il periodo del cinema muto italia- astrazione sociale. Lo si indovina librettisti e dei generi presenti nel
Piero Rattalino no è stato per anni valutato solo in scolorito, impacciato, sottopagato. primo trentennio dell'Ottocento, e
CHOPIN base alle pochissime opere a disposi- Vuol chiedere l'aumento; per questa al tempo stesso di panoramica operi-
zione. Ma a partire dalla fine degli situazione postulatoria le sei voci stica rossiniana. A Marco Beghelli la
Ritratto d'autore
anni settanta è fiorito un nuovo inte- narranti allestiscono numerosi qua- raccolta serve anche per rintracciare,
Un itinerario scandito resse, una ripresa vitale e appassiona- dri possibili, procedendo per esplora- con la sua densa Introduzione, una
dalle tre tappe fondamentali ta degli studi su un trentennio carat- zione ed elisione successiva delle al- struttura drammaturgica generale
della sua vita umana e
artistica:
terizzato da una vastissima produ- ternative. Più che dal grottesco delle Musica del melodramma di Rossini, ben visi-
zione. Questa nuova ondata di studi singole sequenze, un certo stralunato bile nella partizione a cinque tempi
Varsavia, Vienna, Parigi sul periodo, sorta grazie al ritrova- effetto di farsa nasce proprio dal- Musica e medicina.
JOHN O ' S H E A , del finale d'atto. Ad essa corrispon-
160 pp., L. 22.000 mento di tante opere credute perdu- l'ossessione per la combinatoria, Profili medici di grandi compositori, de un'analoga struttura musicale. La
te e grazie alla creazione di una nuo- dapprima rarefatta come un esercizio Edt, Torino 1991, ed. orig. 1990, trad. musica risulta così leggibile "oltre
va rete di rapporti e interscambi con e via via incalzata da dialoghi, varia- dall'inglese di Marina Verna, pp. 224, che come realizzazione musicale d'u-
Stendhal
le collezioni straniere, ha comporta- zioni sul tema, dettagli burocratici, Lit 29.000. na azione drammatica", anche come
V I T A DI R O S S I N I to una revisione degli strumenti d'in- descrizioni di patologie: il morbillo "successione 'drammatica' di eventi
a cura di M. Bongiovanni Bertini dagine storiografica che progressiva- parla con la voce di settimo protago- Da Bach a Percy Grainger, storia musicali", che coinvolge lo spettato-
Un reportage d'autore mente si sono fatti più rigorosi, por- nista. Un climax ascendente (\'aug- medica di compositori indagata at- re al punto da far passare in secondo
sull'Italia musicale tando a galla il problema nodale che mentation appunto) che scopre l'in- traverso documenti d'epoca e ripen- piano trama e testo (ciò spiega il di-
dell'Ottocento affligge il campo di studi in oggetto, tenzione retorica nascosta sotto un sata secondo le più recenti conoscen- sinteresse degli spettatori di allora
ovvero il problema del deterioramen- titolo da breviario impiegatizio. Al- ze scientifiche. Rare e prudenti le in- per i libretti, sentiti spesso solo come
368 pp., L. 35.000
to delle pellicole, del loro restauro e trettanto anodino il titolo del secon- cursioni nel campo strettamente mu- "locandina della serata"). Mi sem-
conservazione. L'intento di questo do dramma, Il posto delle patate. Qui sicale per ricercare effetti diretti di bra che si arrivi, con questa analisi,
Alberto B a s s o volume è da un lato quello di fornire si annunciano subito le atmosfere so- situazioni patologiche nelle opere, non a una svalutazione del libretto,
FRAU MUSIKA una mappa ragionata delle collezioni spese e inesorabili del teatro dell'as- molto accurate invece le ricostruzio- ma alla delimitazione del quadro pre-
più rappresentative di film italiani al- surdo, rotte a tratti da una battuta. ni d'ambiente osservate attraverso la ciso entro cui deve muoversi il libret-
La vita e le opere di J . S. Bach Nell'angustia di un ambiente malan-
l'estero, dall'altro di studiare i tanti lente della storia della medicina. De- tista rossiniano: così si potranno più
«Un quadro armonioso che percorsi e itinerari che compongono dato ancora sei personaggi si interro- attentamente valutare sia i testi di
gno di nota per il profano l'ininter-
non ha uguali nella letteratura non una storia, ma le mille storie del gano sulla loro segregazione. Impedi- rotto susseguirsi di diagnosi erronee scarso rilievo sia quelli di compiuta
musicale di ogni tempo» cinema muto italiano. I contributi di ti da un'enigmatica coazione colletti- (a partire dalle teorie dell"'infame fattura, come VAlmaviva di Sterbini.
Massimo Mila Costa, Martinelli, Bernardini, Bru- va o smemorati di reali carcerieri, cavalier Taylor", oculista di Bach e
800 pp., (voi. 1 ) e 992 pp., (voi. 2) netta, per citarne solo alcuni, sono passano il tempo in affabulazioni: si Lucio Monaco
Handel) e di terapie devastanti (un
L. 95.000 ciascun volume corredati da un apparato iconografi- inventano identità, coltivano fanta- posto d'onore all'uso del mercurio)
co di gran rilievo: immagini perdute sie di luoghi, rappresentano l'Amleto con il loro giusto seguito di malattie
e ritrovate che trovano un degno fino a stramazzarne. E le patate? So- iatrogene; così come non troppo
19 \i;i Alfieri. Torino prolungamento nella videocassetta no stipate ovunque e trionfano nei scontato risulta l'accanimento della
tel. 011/562.14.96 fax 011 545.296 allegata al volume che presenta il discorsi, a refrain: le si teorizza, le si sifilide, realmente presente o solo

ROBERT SCHUMANN, Gli scritti critici, a cura di Anto- lettore italiano — fu una concezione dell'arte nemica di sohn e Liszt, questa — completata in appendice da un di-
nietta Cerocchi Pozzi, prefaz. di Piero Rattalino, Ri- ogni esteriorità, classicamente intesa dunque soprattutto zionarietto biografico che fornisce venti righe per ogni
cordi-Unicopli, Milano 1991, ed. orig. 1914, trad. dal come pensiero. La tesi, propugnata dal vasto saggio di cameade le cui opere Schumann si trovava a recensire —
tedesco di Gabrio Taglietti, 2 voli., pp. 1168, Lit Rattalino, viene suffragata da un 'accurata indagine stili- consente di capire la posizione fra i grandi didatti e i vir-
1120.000. stica dei lavori licenziati dal compositore intorno all'an- tuosi della tastiera di un virtuoso della composizione,
no di fondazione (1834) della "Neue Zeitschrift fùr Mu- emotivamente folgorato da Paganini ma incapace di suo-
L'incasellamento pretestuoso dell'autore dei Kreisle- sik", la rivista sulle cui colonne per un decennio Schu- nare al pianoforte le Variazioni chopiniane oggetto della
I riana nei ranghi del partito "conservatore" della musica mann esercitò l'attività di critico musicale. La scelta del- sua ammirazione ("Giù, il cappello, signori: un genio",
trova la sua smentita più clamorosa nel gesto di Liszt, che la pubblicazione pressoché integrale (omissioni rare, p. 119). La fede salda nel valore conoscitivo dell'opera
nel 1851 dedicò proprio a Schumann la sua Sonata in si ragione esclusiva /'inessenzialità) dei primi scritti autenti- d'arte e il bisogno irrinunciabile del suo riconoscimento
I minore, manifesto eccellente del pianismo "progressi- camente ' 'critici ' ' della storia della musica rimonta al de- pieno da parte dell'interprete (donde la necessità di ade-
I sta ' '. siderio di poterli leggere "da contemporanei, anziché da guati Studi preparatori) i punti fermi della riflessione
L'unica cosa che Schumann si curò di "conservare" posteri" (Rattalino, p. 113). Se la vecchia antologia ei schumanniana.
I sempre — mediante la composizione musicale e attraver- naudiana a cura di Luigi Ronga dava conto di cosa Schu- Alberto Rizzuti
1 so gli scritti critici che qui si offrono in gran numero al mann pensasse di Chopin, Berlioz, Schubert, Mendels-
IDEI LIBRI DEL MESE|

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una storia. Sono i quaderni (due, di venteranno amici di Picasso. I qua- bile. Nel brogliaccio di Roché gli no proprio degli anni cinquanta alcu-
Arte scuola, uno rosso e uno verde) di un derni di Victor portano la data 1957, pseudonimi sono divertenti trasposi- ni dei Souvenirs di Roché su Du-
lungo diario dell'autore di Jules et Jim ma si riferiscono a uno degli anni cru- zioni. Gertrude "tozza, ben in car- champ, apparsi su diverse riviste).
HENRI-PIERRE ROCHE, Victor (Mar- e di Deux Anglaises et le continent, ciali dei rapporti tra le avanguardie ne, combattiva, oggettiva" non è la Dai quaderni è stato tratto un testo,
cel Duchamp), Flash Art Books - amico di artisti (soprattutto di Du- francesi e gli Stati Uniti, il 1916, Stein, ma Katherine S. Dreier che con molte decisioni prese, dalla cura-
Giancarlo Politi Editore, Milano champ) e legato alle avanguardie già quando Duchamp è a Parigi e Roché organizza il Salon des Indépendents trice dell'edizione francese, su un
1991, trad. dalfrancese di Elio Grazio- nei primissimi anni del Novecento, lo raggiunge. Lo scenario è di una nel 1917 e Alice è Louise Arensberg, materiale non finito (quando c'erano
li, pp. 181, Lit 15.000. quando è consigliere a Parigi di John moderna bohème, in cui tutti si spo- collezionista, insieme al marito Wal- fino a quattro sinonimi sovrapposti,
Quinn, americano, grande mecenate stano molto in fretta, ragazze di buo- ter, tra i più importanti di questi an- frammenti, termini provvisori), con
Sembra un copione teatrale o cine- letterario e collezionista, ma soprat- na famiglia cercano la libertà e si fan- ni. Compare Isadora Duncan e final- qualche utile annotazione, ma senza
matografico o un romanzo d'avan- tutto è vicino a Gertrude e Leo no tagliare i viveri dai genitori, l'Ori- mente la camera-studio di Duchamp, un apparato di varianti.
guardia, con dialoghi telegrafici, ap- Stein, che gli danno il soprannome di natoio fa scandalo "in un paese che con tutto quello che ci possiamo Adalgisa Lugli
punti di ambiente, movimenti conti- "grande introduttore", quando li in fondo è anglosassone... e non ha aspettare da un d'après o da una me-
nui di persone tra una scena e l'altra. porta in giro per i salotti parigini, avuto Rabelais". Victor (Duchamp) moria rinfrescata ancora da decenni
Ma è qualcosa di più di una serie di perché "conosce proprio tutti". At- gioca a scacchi, fonda riviste e aleg- di frequentazione con l'artista e rin-
impressioni raccolte per poi scrivere traverso Roché, Leo e Gertrude di- gia su tutto come il saggio inavvicina- novate incursioni nel suo mondo (so-

La storia dell'impressionismo. Rievo-


JOHN R E W A L D , trovato una sorta di sanzione ufficiale nell'organizzazio- dalle grandi esposizioni monografiche parigine a quelle su \
cazione di un'epoca, Mondadori, Milano 1991, ed. ne della mostra sull'impressionismo alla Biennale del aspetti molto specifici come la recente "L'impressioni-
| orig. 1946, trad. it. di Margherita Leardi, pp. 614, 1948, ordinata dallo stesso Longhi, e nel crescente potere smo nella scultura" (Lugano, 1989) o quella sui rapporti
403 figg., Lit 18.000. che Lionello Venturi, esegeta ufficiale del movimento, "Monet-Rodin" (Parigi, 1989-90). Più rare sono state le \
esercitava sulle scelte collezionistiche pubbliche e priva- letture trasversali, a tema, come quella operata in occa-
Quando una prima versione di questo libro apparve in te. Le cose erano certo diverse in area anglosassone, dove i sione della mostra "L'impressionisme et lepaysage fran-
Italia, nel 1949, la accompagnava una lunga introduzio- nazionalismi non avevano troppo ingombrato il dibattito fais" (Los Angeles, Chicago, Parigi, 1984-85). Qui, uti-
ne di Roberto Longhi che, sulla falsariga dell'impostazio- storiografico. Tuttavia l'orizzonte, e la scala di preferenze lizzando chiavi di lettura di grande suggestione si è cerca-
ne stessa del volume, costruiva una sorta di cronistoria in estetiche, entro cui si muoveva lo stesso Rewald, non era- to, con esiti convincenti, di ripensare ad alcuni assunti
cui inventariava, con neutralità solo apparente, fatti fran- no molto diversi. Il suo atteggiamento va però ben aldi là molto radicati, primo fra tutti quello che i quadri impres-
cesi e italiani coevi. Proseguiva quindi con una rapida di un apprezzamento soggettivo. Quella che propone è in- sionisti siano, tout court, la registrazione di una sensa-
\ quanto sagace rassegna della storiografia critica italiana e fatti una lettura estremamente articolata, capace di co- zione momentanea. In questo panorama contraddittorio,
di quelle che con sempre maggiore evidenza si presentava- niugare la dettagliata ricostruzione dei fatti con una co- segnato inoltre da un sottile ma crescente fastidio per im-
no come letture faziose, incapaci di fare i conti con le pic- noscenza a largo raggio delle opere. Un intreccio fittissi- magini troppo spesso e troppo mal riprodotte, il libro di
cinerie del nostro Ottocento e di riconoscere l'importan- mo di situazioni, persone, occasioni, quadri il cui risulta- Rewald resta non solo uno strumento indispensabile e per
za, estetica e culturale, delle novità d'oltralpe. La severità to è una straordinaria cronaca dall'interno dell'impressio- certi aspetti insuperato, ma conserva anche tutto il fasci-
di quel giudizio sanciva un atteggiamento diffuso, teso a nismo. no di una scrittura capace ancora di muoversi con agio
| privilegiare l'impressionismo sia per la sua immediata go- Da allora le cose sono cambiate. Da una parte si è cer- nella complessità, fuori da ogni imperativo metodologico
dibilità, sia per le valenze di rottura nei confronti della cato di contestualizzare le ricerche impressioniste, dal- o intento programmatico, e di confrontarsi senza inibi-
tradizione, e di anticipo rispetto alle avanguardie, che gli l'altra ci si è impegnati su artisti o problemi specifici, af- zioni e ammiccamenti con il fenomeno impressionista.
venivano attribuite. Atteggiamento che in Italia aveva frontati per lo più attraverso mostre e relativi cataloghi: Maria Pérosino

tico restauro dell'architetto Ferdi- ne di sollecitazioni culturali eteroge- venti sette-ottocenteschi. La storia architetto che approda sull'isola col-
nando Forlati aveva segnato nee per livello e orientamento. Am- dell'insediamento della famiglia Al- piscono per 0 distacco emotivo e per
pesantemente Castelvecchio nel qua- pio spazio è quindi dedicato al perio- tieri nel tessuto urbano romano è co- l'oggettiva e laconica descrizione del
dro di un attardato anche se gustoso do parigino, alla disamina delle pre- munque molto più antica, e viene paesaggio naturale e umano. Questo
revival gotico. Senza cadere nella sunte connessioni con l'impressioni- narrata nel volume con il consueto, iniziale atteggiamento si stempera in
trappola di un atteggiamento falsa- smo, che appaiono peraltro piuttosto solido apparato documentario che una sempre più convinta ammirazio-
mente scientifico, sostanzialmente difficili da riconoscere al di là di una qualifica l'intera impostazione edito- ne per le vestigia antiche e per il pae-
conservatore, volto a imbalsamare generica appartenenza al medesimo riale. saggio aspro e ideale, da Arcadia, ri-
l'esistente, Scarpa — col sostegno di Zeitgeist, e soprattutto alla descrizio- Simone Baiocco prodotto in una serie di vedute di sa-
Licisco Magagnato, nuovo direttore ne di quella peculiare rapidità di trat- piente impianto ottico. Il panorama
— assunse una posizione decisa e to e di definizione iconografica esibi- intellettuale di Schinkel è comunque
moderna sull'aspetto del museo. Eli- ta con tanta apparente naturalezza. assai diverso da quello preromantico
minate le sovrapposizioni ritenute Maria Perosino di Piranesi e Fùssli, sublimamente
superflue si pose così l'accento sulla KARL FRIEDRICH SCHINKEL, Viaggio travolti dalla grandiosità dell'antico.
massa muraria del Castello, sugli spa- in Sicilia, Sicania, Messina 1990, trad. Così anche la nozione di "magnifi-
zi organicamente plasmati per l'espo- dal tedesco e cura di Michele Cometa e cenza", che si ritrova indifferente-
sizione di sculture e dipinti. Su tutto Gottfried Riemann, pp. 197, s.i.p. mente — con significati niente affat-
svetta la statua sorridente di Can- to distanti — in Piranesi e Winc-
Palazzo Altieri, introd. di Gianfranco
grande, in bilico tra cortine murarie, E la prima edizione completa del kelmann, è sostanzialmente estranea
Spagnesi, Editalia, Roma 1991, pp.
contrafforti di cemento in vista e ar- Viaggio di Schinkel, che comprende alla cultura dell'architetto, che negli
303, s.i.p.
dite passerelle metalliche. tutti i disegni eseguiti dall'architetto edifici costruiti in patria si dimostra
lungo le tappe di un itinerario artisti- più incline ad uno stile classico ma
Paolo San Martino La collana sui grandi palazzi roma-
co e naturale già canonico all'inizio schematico, minimale, sublimamen-
ni si arricchisce di un nuovo capitolo te frigido, lontanissimo dalla sensuo-
con questa monografia su quello che dell'Ottocento, partendo da Napoli
per arrivare a Palermo, passando per sità nostalgica e decadente del classi-
risulta essere il più importante episo- cismo meridionale.
dio di committenza legato al papato Messina, Siracusa, Agrigento e Tra-
Giovanni Boldini 1842-1931, catalo- di Clemente X. E infatti con l'elezio- pani. Le prime notazioni del giovane Paolo San Martino
go della mostra, con saggi di Ettore ne di Emilio Altieri che la famiglia
Spalletti, Alessandra Borgogelli, An- raggiunge il vertice del suo prestigio,

Lettera
drea Buzzoni, Musée Marmottan, Pari- riflesso immediatamente e quasi' na-
RICHARD MURPHY, Carlo Scarpa & gi 1991-92, Leonardo - De Luca, Ro- turalmente nel crescere del grande
Castelvecchio, Arsenale, Venezia ma 1991, pp. 175, s.i.p. palazzo affacciato su piazza del Ge-
1991, trad. dall'inglese di Giulia Ci- sù, che pure era già stato in prece-
troni Dawson e Renata Leishman, pp. Boldini è uno di quei pittori sco- denza progettato ed impostato da
198, s.i.p. modi, difficili da collocare sia da chi, Giovanni Antonio De Rossi. Le vi-
non senza qualche trionfalismo di cende della famiglia, che proprio al-
La vicenda architettonica di Ca-
stelvecchio a Verona (minutamente
analizzata da Murphy anche avvalen-
bandiera, lo legge come uno dei po-
chi artisti italiani assimilabili all'im-
pressionismo, sia da parte di quella
l'apice del prestigio era destinata ad
estinguersi, proseguono grazie all'a-
dozione del prestigioso cognome da
internazionale '92
dosi del ricco apparato grafico elabo- storiografia che tende a liquidarlo parte dei Paluzzi-Albertoni, del Una rivista
rato da Scarpa) è per molti versi tipi- come pittore superficiale e modaiolo, "cardinal Nepote" Paluzzo e del senza frontiere
ca dei grandi edifici storici italiani privo di spessore formale e poetico. principe Gaspare che sposa una nipo-
che nel corso dei secoli hanno visto La mostra parigina, organizzata nel- te di papa Altieri. A questi commit-
mutare frequentemente la loro desti- l'ambito del progetto di scambi tra il tenti, dotati di recenti quanto enor-
nazione. Quando, alla fine degli anni Musée Marmottan e il Museo Boldi- mi mezzi finanziari, spetteranno da
cinquanta, Carlo Scarpa iniziò a pen- ni di Ferrara, è stata dunque una questo momento in poi le scelte per
sare a un radicale restauro del Castel- buona occasione per tentare di fare i la decorazione delle sale di rappre-
lo di Cangrande II, sede del Museo conti con questo personaggio, con sentanza, per cui si predilige la linea
Civico dal 1926, si trovò di fronte a un'ottima quanto ampia scelta di classicistica di un programma icono-
una congerie di sovrapposizioni di opere, ben riprodotte in catalogo. grafico dettato da Bellori ed eseguito
interventi costruttivi e decorativi: da Con puntualità vengono infatti ri- dal Maratta e da altri artisti orbitanti
quelli resisi necessari per adibire il percorse le tappe dell'iter professio- nella sua cerchia. L'insieme della de- IN E D I C O L A E IN L I B R E R I A
maniero a caserma a quelli commis- nale dell'artista, dagli impacciati corazione è analiticamente descritto, Abbonamento annuo edizione italiana L. 45.000; cumulativo con un'edizione estera
sionati dal direttore del museo Anto- esordi fiorentini, alla conoscenza dei attraverso gli appartamenti e le stan- (francese, tedesca, spagnola, ungherese, cecoslovacca, serba o croata) L. 90.000.
nio Avena, nel 1923-26, per ordinar- macchiaioli, Banti in particolare, e di ze, nelle sue modificazioni successive Versamenti sul ccp. n. 74443003 intestati a L E T T E R A I N T E R N A Z I O N A L E s.r.l.,
che vedranno ancora preziosi inter- via Luciano manara 51 - 00153 Roma, o con assegno allo stesso indirizzo.
vi le civiche raccolte d'arte. L'eclet- conseguenza alla rapida assimilazio-
| DE I LIBRI D E L M E S E l

MARZO 1992 - N. 3, PAG. 26/VI

valta, dedicato al tema della pace. ma 1991, ed. orig. 1976, trad. dal tede-
Filosofia L'ottima premessa di Veca inquadra sco di Gianfranco Bonola e Giuliana
la teoria etica di Juvalta in una di- Benvenuti, pp. 310, Lit 34.000.
E R M I N I O J U V A L T A , I limiti del razio- mensione sociale che è ad un tempo
nalismo etico, con una premessa di la più congruente sia a una lettura Con il titolo La Scrittura viene
Salvatore Veca, Einaudi, Torino 1991, storiografica sia a una rilettura con- pubblicata una raccolta di saggi del-
pp. 474, Lit 70.000. temporanea di queste pagine. Per af- l'autore della Stella della redenzione
frontare queste classiche pagine è an- redatti in un arco di tempo che va dal
Nell'agosto del 1945 Ludovico che utile fare riferimento al saggio II 1914 al 1929, anno della sua morte.
Geymonat proponeva una raccolta razionalismo etico di Erminio Juvalta Elemento comune di questi testi è la
delle opere principali di Erminio Ju- di Giuliano Pontara ("Filosofia pra- riflessione sulla divina rivelazione,
valta, morto nel 1934. L'intento di tica", 1988). La riedizione di questi tema centrale che ha accompagnato
Geymonat era quello di rivalutare saggi offre la possibilità di riconosce- Rosenzweig per tutta la vita. Nella
l'importanza filosofica di Juvalta che re definitivamente il valore dei due filosofia di Rosenzweig il concetto di
in vita era stato considerato un pen- principali contributi offerti da Juval- rivelazione svolge una duplice fun-
satore acuto e originale, ma anche ta: una serie di suggestive letture di zione: non solo quella di portare al
isolato e sorpassato rispetto al domi- classici filosofi morali e una costru- tramonto il "vecchio pensiero", ma
nante neohegelismo. Nell'Avverten- zione etica che presenta tutt'oggi anche quella di inaugurarne final-
za al volume Geymonat si premurava grandi motivi di interesse. mente uno nuovo. Un "nuovo pen-
di sottolineare le affinità delle analisi Luca Parisoli siero", però, che non concepisce più
di Juvalta con i criteri del neoempiri- Dio all'interno della coppia trascen-
smo e il carattere rivoluzionario da denza-immanenza, bensì come sem- entra in dialogo produttivo con il cri- possibile infatti verificare, secondo
lui riconosciuto alia logica. Oggi, a plice rivelazione. Ed è a partire pro- stianesimo. Dialogo che può essere Rosenzweig, i modi in cui la parola
distanza di quarantasei anni, Salva- prio da questa assunzione che l'e- stabilito grazie al carattere universa- divina è accolta non solo presso i po-
tore Veca ha curato una riedizione de FRANZ R O S E N Z W E I G , La Scrittura. braismo dell'autore, emancipandosi le della Scrittura, cioè dell'Antico poli, ma anche, soprattutto, presso i
I limiti del razionalismo etico, cui è Saggi dal 1914 al 1929, a cura di definitivamente dalla tradizione to- Testamento. Ricostruendo la tradi- singoli uomini.
stato aggiunto un altro saggio di Ju- Gianfranco Bonola, Città Nuova, Ro- talizzante della filosofia occidentale, zione e la "fortuna" del testo sacro è Giuseppe Cantarano

PLOTINO, L'eternità e il tempo (Enneade I I I 7 ) , tradu- losofica antecedente. Lo scritto plotiniano qui curato da allora la vita dell'Anima, un 'immagine della vita tipica
zione e commento di Franco Ferrari e Mario Vegetti, Franco Ferrari e Mario Vegetti (col quale si inaugura pres- dell'Intelletto, ma al contempo una garanzia del possibile
Egea, Milano 1991, pp. 179, Lit 2 5 . 0 0 0 . so l'editrice milanese la collana "Frammenti", diretta da ritomo dell'anima alla sua origine.
Carlo Sini, Rocco Ronchi e Gino Zaccaria) è il settimo Al saggio introduttivo Pensare il tempo, in cui Vegetti
Una nuova traduzione italiana completa delle Ennea- trattato della terza enneade. Plotino vi prende posizione tratteggia la storia della riflessione su eternità e tempo che
di di Plotino, rigorosa e al tempo stesso leggibile, resterà su quanto hanno sostenuto i filosofi antecedenti circa l'e- sta alle spalle di Plotino, segue una introduzione di Ferra-
forse ancora per anni un desiderio di quanti non sono in ternità e il tempo e reinterpreta in modo del tutto origina- ri, dedicata all'analisi della struttura e dei contenuti spe-
grado di accostarsi nella lingua originale al terzo grande le queste due nozioni, adattandole alla propria concezio- cifici del trattato. Di Ferrari sono pure la traduzione ita-
filosofo dell'antichità. E quindi senz'altro benvenuto ne filosofica. L'eternità appartiene alla sostanza intellegi- liana (a fronte della quale è riprodotto il testo greco del-
ogni contributo che metta a disposizione dei non addetti bile ed è solidale con essa nel senso che ne rappresenta la /'editio minor di P. Henry e H. R. Schwyzer) è la cospi-
ai lavori anche soltanto un singolo trattato di Plotino, forma di vita puntuale, l'istantanea contemporaneità di cua serie di note volte a fornire al lettore gli elementi per
corredandolo delle informazioni necessarie e utili alla pensante e pensato dell'Intelletto. Il tempo invece è soli- la comprensione del testo e a orientarlo negli studi sorti
comprensione di un testo tutt'altro che semplice e che esi- dale con l'attività inquieta dell'Anima la quale, diversa- intomo al trattato plotiniano.
ge dal lettore un'adeguata conoscenza della riflessione fi- mente dall'Intelletto, pensa in successione. Il tempo sarà Paolo Accattino

G R A Z I E L L A T O N F O N I , Sistemi cogni- cognitivi reali. A un breve resoconto corso a capacità diversificate (tra cui da di una citatissima affermazione scienze cognitive, Coulter argomen-
tivi complessi, Pagus, Paese (TV) dei temi centrali relativi al tratta- per esempio il ragionamento appros- del filosofo Nelson Goodman per cui ta a favore di una "costituzione so-
1991, pp. 212, Lit 28.500. mento del linguaggio naturale, se- simato, il comportamento adattivo, "l'uso metaforico può spiegare la so- ciale della 'mente' e della 'condotta'
guono un'analisi dei processi di con- la consapevolezza dei processi di miglianza meglio di quanto... la so- individuale".
La tesi centrale su cui Graziella cettualizzazione e memorizzazione, pensiero coinvolti); il tipo di intera- miglianza spieghi la metafora". Da Andrea Bosco
Tonfoni intende portare l'attenzione connessi al problema della rappre- zione tra utente e sistema che emerge notare il breve saggio del linguista
del lettore è la considerazione della sentazione della conoscenza nei si- da queste considerazioni si configura George Lakoff che analizza le meta-
complessità della trattazione dei pro- stemi di la (con particolare attenzio- quindi come un rapporto "maieuti- fore concettuali, quelle che più o me-
blemi cognitivi come fattore positivo ne per i processi di percezione e com- co" che tende ad accrescere la cen- no inconsciamente strutturano il no-
piuttosto che come limite struttura- prensione coinvolti nella lettura di tralità del ruolo dell'utente stimolan- stro modo di esprimerci e di pensare. Filosofia segnalazioni
le; solo alla luce di tale considerazio- un testo) e un'ampia discussione sul- do nell'utente stesso processi di ana- Andrea Bosco
ne ci si può infatti porre nella giusta la possibilità di costruire un modello lisi e riflessione al fine di aumentare P A U L R I C O E U R , Della interpretazio-
prospettiva e guardare all'intelligen- che renda conto dei meccanismi la consapevolezza del processo comu- ne. Saggio su Freud, Il Melangolo,
za artificiale secondo quell'approccio coinvolti nella prassi comunicativa nicativo in corso. Genova 1991, ed. orig. 1965, trad. dal
"relativistico", per il quale un mo- reale; un modello dinamico che si Annamaria Goy francese di Emilio Renzi, pp. 586, Lit
dello di la è sempre un modello ridot- presenti non come "schema rigido J E F F COULTER, Mente, conoscenza, 60.000.
to, parziale, rispetto alle caratteristi- precostituito di comunicazione", ma società, Il Mulino, Bologna 1991, pp. Riedizione a distanza di una clas-
che proprie dell'intelligenza umana. piuttosto come "strumento che au- 188, Lit 20.000. sica interpretazione del pensiero di
Il riconoscimento di tali limiti tutta- menti la consapevolezza, il controllo Freud da parte del padre dell'erme-
via non comporta l'impossibilità del- e il protagonismo da parte dell'uten- Teorie della metafora, a cura di Cri- In questo breve volume si indica- neutica francese.
la ricerca, ma piuttosto indica la ne- te nei confronti della gestione della stina Cacciari, Cortina, Milano 1991, no le attuali linee di sviluppo della
cessità di analisi più attente e circo- propria attività comunicativa quoti- pp. 363, Lit 48.000. sociologia della conoscenza. Essa in
scritte, in modo da evitare riduzioni diana". Ogni ambiente reale presen- passato riduceva il proprio campo M A S S I M O CACCIARI,L'angelo neces-
semplicistiche che banalizzerebbero ta dunque un elevato e irriducibile li- Non si tratta di un'indagine sulla d'indagine all'analisi delle relazioni sario, Adelphi, Milano 1991, pp. 185,
le complesse dinamiche dei processi vello di complessità che richiede il ri- metafora nel senso tradizionale, co- tra società e concezioni politiche e Lit 34.000.
me appartenente al regno della reto- ideologiche, a livello macroscopico. Una riflessione teologico-filosofi-
rica e dell'artificio poetico. Piuttosto Ma attraverso contributi diversi, es- ca sulla figura dell'Angelo, già richia-
è questa una raccolta aggiornata di sa sta diventando una "sociologia mata nel finale di Icone della legge: in
alcuni tra i saggi più significativi sul- epistemica": l'indagine si è allargata edizione interamente riveduta e am-
1'"acquisizione, la comprensione e ad ogni forma di concettualizzazione pliata un testo del 1986, centrale nel
l'uso del linguaggio figurato" come e conoscenza del senso comune arri- pensiero di Cacciari.
recita il sottotitolo, con un'attenzio- vando così alla "scoperta della cono-
ne particolare riservata alla psicolin- scenza quotidiana come fenomeno
guistica. Questa è del resto anche la sociologico". Va abbandonata l'idea M I C H E L DE M O N T A I G N E , Saggi, a cura

Enrico Bellone tendenza delle ricerche sull'argo-


mento negli ultimi vent'anni: studia-
che le ragioni effettive che le persone
adducono delle proprie azioni siano
di Fausta Garavini, Adelphi, Milano
1992, pp. 1595, Lit 39.000.

Saggio naturalistico
re la metafora nella sua portata co- viziate di per sé in quanto spiegazio- Ristampa economica dell'edizione
gnitiva, come strumento concettuale ni. Obiettivo prioritario dell'indagi- 1965 corredata da un saggio di Ser-
più che come strumento meramente ne è lo studio delle "grammatiche gio Solmi.

sulla conoscenza linguistico. La centralità di queste ri-


cerche è confermata tra l'altro da un
recente convegno svoltosi a San Ma-
della cognizione", dove il termine
"grammatica" deve molto a Witt-
genstein. Si tratta di indagare il mo-
Un saggio originale la cui tesi centrale rino riguardo al concetto di "somi- do in cui i concetti in ogni campo di
glianza". E non a caso il rapporto tra interesse umano sono usati all'inter-
è che il linguaggio è solo la parte emergente metafora e somiglianza è un nodo no di pratiche e contesti sociali o isti-
di segnali che brulicano nei corpi". centrale discusso nel testo da vari au- tuzionali. Ma il fatto più rilevante è
tori. E la somiglianza preesistente al- che da tutto questo si sviluppa un
la metafora, come argomenta la teo- nuovo modo di intendere il soggetto
ria della comparazione — che trova conoscente, contro l'interpretazione
in Aristotele il suo primo illustre so- cartesiana e neocartesiana della men-
stenitore? Per Sam Glucksberg e te e del comportamento sociale: uti-
Boaz Keysar — per i quali la metafo- lizzando alcune argomentazioni witt-
Bollati Boringhieri ra è un'asserzione di inclusione in gensteiniane e in aperta polemica
classe — è vero il contrario, sull'on- con l'approccio computazionale delle
LIBRI DEL MESE

MARZO 1992 - N. 3, PAG. 27/V1I

"Il materialismo, lungi dall'essere francesi, a causa senz'altro dei nume- Epistémologie et matérialisme (Meri- gel, cioè dall'idealismo, che tende a sono proposti di riesaminarlo alla lu-
una branca morta del sapere e una rosi e complessi stimoli che il suo diens Klincksieck,'Paris 1986, pp. dare una versione riduttiva della filo- ce delle ricerche avviate recentemen-
metafisica scaduta, sembra oggi ben pensiero, dialettico e contradditto- 321, F 152), nel quale sono presenti sofia avversaria. Anche a proposito te: dalle nuove edizioni o riedizioni
vivo: gli attacchi di cui è oggetto, le rio, esercita sulla sensibilità contem- alcuni contributi che prendono in di d'Holbach, Moutaux si trova so- che seguono criteri moderni alla sco-
critiche che esso mette in moto, i di- poranea, e del duplice interesse che esame le visioni epistemologiche pro- stanzialmente d'accordo con Negri: perta della letteratura clandestina,
battiti di cui è l'occasione rappresen- riveste, letterario e filosofico), come prie dei sistemi materialisti del nell'articolo D'Holbach et Spinoza, dalle investigazioni sulla storia del li-
tano delle grandi questioni teoriche e anche non si registrano sintesi filoso- XVIII secolo. Comun denominatore contenuto nel volume Spinoza au bro a quelle su problemi di recezione.
pratiche che sono nel cuore del mon- fiche complessive. di questi saggi è la recente e sempre XVIIE siècle (Klincksieck, Paris All'interno del volume, sono soprat-
do contemporaneo e che la sua stessa Del 1982 è la pubblicazione degli più diffusa interpretazione della filo- 1990, pp. 317, F 100) Moutaux sot- tutto gli interventi della sezione Spi-
storia aiuta a chiarire". Questa frase, atti della tavola rotonda organizzata sofia della natura e della visione della tolinea come, se è vero che nel rifiu- nozisme, naturalisme, matérialisme,
contenuta in chiusura de Le matéria- da O. Bloch alla Sorbona, Le matéria- scienza del materialismo settecente- tare il dualismo cartesiano d'Hol- che si sono articolati sotto la presi-
lisme (Puf, Paris, pp. 127, F 34), lisme du XVIW siècle et la littérature sco in termini non meccanicisti. In bach trova aiuto nel monismo spino- denza di Paolo Cristofolini, ad inte-
scritto nel 1985 da Olivier Bloch (ora clandestine (Vrin, Paris 1982 pp. questa direzione muove la lettura ziano, egli va in realtà ben oltre il ressare questo "secondo me". L'in-
anche in traduzione italiana, Il mate- 288, F 150): i numerosi interventi che Antimo Negri fa del Systèrne de la meccanicismo di quest'ultimo, vol- tervento di Olivier Bloch si riallaccia
rialismo, nella collana dell'editore cercano di fare il punto su un lavoro nature di d'Holbach: egli tende infat- gendosi verso una nuova concezione alla letteratura clandestina, e verte
Marzorati diretta da Antimo Negri, di ricerca che ha impegnato parecchi ti a vedere nel materialismo di della materia — ispirata, appunto, al sul trattato Parité de la vie et de la
Milano 1990, pp. 139, Lit 16.000) studiosi e, in qualche decina d'anni, d'Holbach un'importante fase di modello della chimica. Per quanto ri- mort del medico Gaultier: nel quale
può aprire questa breve rassegna dei ha portato alla luce l'universo della passaggio tra meccanicismo e chimi- guarda Diderot, poi, ricordiamo il compaiono tutti i temi del "neospi-
recenti studi critici sul materialismo letteratura clandestina della prima smo. Ben lungi dall'essere una filoso- saggio di Jacques Chouillet, Diderot, nozismo" del XVIII secolo: il rigoro-
francese del XVIII secolo. Olivier so monismo sostanzialista, il tema
Bloch è infatti l'eccezionale animato- della necessità (o fatalismo), che

Cosa leggere
re del Groupe de recherche sur l'his- esclude la libertà umana e trascina
toire du matérialisme (Université de con sé le sue conseguenze amoralisti-
Paris I - Panthéon - Sorbonne), e il che, la critica ai valori come norme
maggior punto di riferimento delle assolute, e l'irreligione. Tutti temi
iniziative di ricerca e degli sforzi col-
lettivi che hanno avuto luogo negli
Secondo me rintracciati anche da André Comte-
Sponville nell'opera di La Mettrie
ultimi dieci anni e che hanno luogo (La Mettrie: un Spinoza moderne?), il
oggi su questo argomento. sulla tradizione materialista quale aveva peraltro dichiarato, nel-
VLpitre à mon esprit, di considerarsi
Bloch sottolinea dunque, in un
uno "spinoziste moderne".
contesto nel quale gli studi sul mate-
rialismo non vivono la loro stagione
di maggiore fioritura (specialmente
in Italia), la vitalità delle problemati-
che materialiste. Soprattutto il mate-
rialismo non marxista ha suscitato Ai problemi di recezione è invece
nell'ultimo decennio grande interes- dedicato il volume Images au XIX'
se: la genetica e l'etologia hanno in- siècle du matérialisme du XVIW siècle
fatti riaperto numerosi interrogativi (Desclée, Paris 1979): si tratta del
analoghi a quelli proposti dal mate- tentativo, rimasto sostanzialmente
rialismo del secolo dei lumi: qual è il isolato, di analizzare le modalità con
rapporto che intercorre tra mente e cui il pensiero materialista è stato
corpo? Il cervello e lo spirito sono giudicato, negato o accolto nell'Ot-
identificabili? Gli stati psichici sono tocento: alcuni contributi mettono
cioè riconducibili a stati del sistema in evidenza la strategia di occulta-
nervoso centrale? Le discussioni che mento messa in opera nei confronti
ne sono seguite hanno coinvolto an- del materialismo del secolo prece-
che i non addetti ai lavori: filosofi, dente dallo spiritualismo eclettico di
sociologi e politologi sono intervenu- Cousin (O. Bloch), dall'apologetica
ti numerosi sulle colonne dei giorna- cattolica, dalla storia letteraria di La
li. Le forme estreme e dogmatiche di Harpe, Villemain o Nizard, e da mol-
riduzionismo, come la sociobiologia ti dei testi storici sulla rivoluzione
di Wilson, che riconduce, come il (J.-M. Goulemot). Altri si propongo-
materialismo medico del XVIII seco- no invece di identificare quel proces-
lo, i fenomeni psichici a semplici ef- so di riassorbimento del materiali-
fetti di cause fisiche, sono state da smo, che ha caratterizzato altre aree
più parti contestate. Al vasto pubbli- dell'Ottocento: sovente in sordina,
co sono giunte soprattutto le implica- come nel caso dei fisiologi e dei fre-
zioni etiche di tali teorie, che hanno nologi della prima metà del secolo,
destato apprensioni per molti aspetti studiati da Ann Thomson; oppure ri-
simili a quelle che le teorie, ad esem- vendicandolo come propria tradizio-
pio, di La Mettrie avevano suscitato ne, come nel caso dei socialisti di fine
nel XVIII secolo: se il comportamen- secolo (R. Fayolle).
to umano dipende esclusivamente da
Per concludere questa rassegna di
fattori fisici sui quali è impossibile
letture, vorremmo ancora segnalare
esercitare un controllo, ossia se si af-
un lavoro che, pur non limitando la
ferma un radicale determinismo ge-
propria indagine alla sola letteratura
netico, bisognerà allora ammettere
materialista, è uno strumento di
l'inutilità e l'inefficacia dell'educa-
estrema utilità per chi si occupi di
zione, la nullità dei valori socialmen-
materialismo. Si tratta dell'ultimo li-
te accettati, e l'ininfluenza dei fatto-
bro di Robert Darnton, che sarebbe
ri ambientali sulla formazione del-
opportuno tradurre in italiano, Edi-
l'individuo e sul suo comportamento
tion etsédition. L'univers de la littéra-
sociale.
ture clandestine au XVIW siècle (Gal-
limard, Paris 1991), un accurato stu-
metà del secolo XVIII. Si tratta di fia della natura screditata perché in- poète de l'energie (Puf, Paris 1984): dio sulla diffusione dei libri clande-
testi che circolano manoscritti, più cline a farsi affascinare dall'alchimia, Diderot ha intuito che sarebbe im- stini, condotto sulla base di un
volte ricopiati, con aggiunte e va- la sua concezione si apre, anzi, all'or- possibile contrapporre il materiali- archivio (quello della Société typo-
rianti che ne modificano il contenu- ganicismo e ad una visione immanen- smo al dualismo tradizionale senza graphique di Neùchatel), i cui docu-
Senza voler portare oltre questo to, talvolta radicalmente. Sovente tisticamente teleologica del reale. modificare radicalmente il concetto menti risalgono proprio agli anni del-
collegamento con il materialismo at- sono anonimi, e non sempre possono di materia. La nozione di energia, la maggiore gloria del materialismo,
tuale — del quale viceversa Bloch, agevolmente essere definiti "mate- nella quale Chouillet identifica il nu- gli anni settanta circa del XVIII se-
nel volume citato, passa in rassegna rialisti", poiché in molti di essi pre- cleo dell'intero pensiero diderotia- colo. Non tutti i libri proibiti, che
le principali tendenze — ci limitere- valgono elementi ereticali (come ne no, gli consente di andare al di là del- erano stampati e circolavano in Fran-
mo a fornire qualche indicazione di Le ciel ouvert à tous les hommes di la scienza del suo tempo, e anche del- cia clandestinamente, erano eviden-
lettura sugli ultimi dieci anni di studi Pierre Cuppé, studiato da Paolo Cri- A conclusioni analoghe arriva Jac- le sue stesse premesse metodologi- temente libri materialisti. Pamphlets
di materialismo francese del XVIII stofolini), libertini o deistici. Della ques Moutaux, che nell'articolo Ma- che, per formulare ipotesi (in politici e libri pornografici avevano
secolo. E diremo subito che questo letteratura clandestina fanno parte chine et matérialisme dimostra che il particolare sulla sensibilità e sulla un ampio spazio nelle liste di libri
decennio vede innanzitutto la pub- anche il celebre Mémoire di Jean modello della "macchina" non è in molecola) che, per quanto vaghe, si venduti sottobanco da editori e li-
blicazione di volumi collettivi, rac- Meslier e il Telliamed di Benoit de grado di fornire un principio di spie- trovano sostanzialmente confermate brai. Tuttavia, buona parte della let-
colte di articoli e saggi o atti di semi- Maillet, e numerosi altri testi (quali gazione per il materialismo: la mac- dalla scienza del nostro tempo. teratura clandestina filosofica era
nari e convegni: si tratta in genere di l'Examen de la religion, L'àme maté- china, infatti, ha bisogno del suo co- formata dalle opere materialiste: lo
Ma torniamo ancora al volume
un'attività di ricerca volta ad appro- rielle, La Parité de là vie et de la mort struttore, e dunque presuppone lo studio di Darnton ci fornisce dunque
Spinoza au XVIW siècle, che è il pro-
fondire problemi specifici e ad illu- del medico Gaultier, Le philosophe, spirito. I materialisti ne sono consa- importanti dati sulla reale diffusione
dotto di due giornate di studio che si
minare zone della storia del materia- ecc.) che hanno ampiamente influen- pevoli: L'Homme machine di La delle opere materialiste, quelle di
sono tenute alla Sorbona nell'87: ri-
lismo che erano rimaste in ombra. zato il materialismo più noto della se- Mettrie non è un titolo che vada pre- Helvétius, d'Holbach o La Mettrie,
prendendo il tema del fondamentale
Più rare sono invece le monografie su conda metà del secolo (La Mettrie, so alla lettera. L'idea che il materiali- e ci permette di ragionare dunque in
ed imponente lavoro di Paul Verniè-
autori materialisti (eccezion fatta per Helvétius, d'Holbach, Diderot). smo del XVIII secolo sia "meccanici- termini concreti per determinare il
re Spinoza et la pensée frangaise avant
Diderot, che resta comunque il più Sempre dovuto all'instancabile at- sta", benché accolta da Engels, è in peso del materialismo nell'ambito
la Révolution (Puf, Paris 1954) gli
studiato e amato dei materialisti tività di Bloch è il volume collettivo realtà un'idea presa a prestito da He- del secolo dei lumi.
studiosi che vi hanno partecipato si
|DEI LIBRI DEL MESEL

MARZO 1992 - N . 3. PAG. 28/3t(lll

G. Lucchini, Le origini della scuola luzione di Dreyfus dimostrando fal- sintesi di quella che può essere consi- medievale e moderno di progresso,
Storia storica. Storia letteraria e filologia in se, per via paleografica, le accuse derata come una nuova, innovativa e per sottolineare la frattura che si ge-
Italia, 1866-1883, Il Mulino, 1990). contro di lui); il culto dei "fatti", che cruciale, disciplina storiografica, la nerò quando l'idea di "divenire" si
A L B E R T O L I M E N T A N I , Alle origini L'approccio di Limentani, si è detto, legò allora in un solo insieme cultura- Begriffsgescbichte, la "storia dei con- rese autonoma dalle metafore natu-
della filologia romanza, a cura di Ma- non verte sui paradigmi disciplinari le gli studiosi delle origini letterarie e cetti", la quale è insieme una ricogni- ralistiche (l'invecchiamento e la mor-
ma adotta semmai la via, nobile e tra- la medievistica storica. zione sistematica delle categorie fon- te, identificata con la "fine dei tem-
rio Mancini, Pratiche, Parma 1991,
dizionale, del medaglione, che dà qui Enrico Artifoni damentali in cui si è strutturata la pi"), e s'impose quella concezione di
pp. 146, Lit 18.000.
i suoi migliori risultati nel saggio su percezione politica, analizzate nel lo- un futuro aperto e infinito che costi-
Novati (costui, pur scisso tra filolo- ro divenire, nelle discontinuità e ne- tuisce il presupposto necessario per
Il filologo romanzo Limentani è
gia, scrittura decadente e gusto della gli slittamenti semantici, e una radi- ogni teoria del progresso inteso come
scomparso nel 1986. Qui si raccolgo-
divulgazione, agì in modo decisivo cale interrogazione sull'essenza della movimento lineare, cumulativo e
no quattro suoi saggi di grande finez-
per il superamento delle antinomie di REINHART KOSELLECK, CHRISTIAN storia. Sulla natura stessa della tem- ininterrotto dell'intera umanità ver-
za. Sono dedicati, più che alla fonda-
derivazione romantica fra mediolati- MEIER, Progresso, Marsilio, Venezia poralità storica e dell'epoca che con so il meglio. Su quella "-genesi" si
zione della filologia romanza in
no e volgare e fra poesia popolare e 1991, ed. orig. 1975, trad. dal tedesco essa si identifica: la modernità. Né fonderà buona parte dell'immagina-
quanto disciplina positiva e autono-
poesia colta). Tuttavia dal libro di Sandro Mezzadra, pp. 115, Lit poteva esservi lemma migliore, per rio politico moderno: il concetto di
ma nel sistema culturale del secondo
emergono molti spunti per discorsi 22.000. aprire la serie, del "Progresso", tema storia come potenza legittimante; la
Ottocento, ad alcune importanti fi-
possibili su una generazione di stu- per definizione identificante del temporalità storica come luogo della
gure di filologi: Ugo Angelo Canello,
diosi che, diceva Contini, intese lo Va dato merito alla casa editrice "moderno", in quanto categoria ca- speranza religiosa secolarizzata; l'a-
Vincenzo Crescini, Francesco Nova-
scrupolo "in accezione teologica": i Marsilio se almeno alcuni tra i princi- pace di concettualizzare un tempo vanzamento come misura del valore.
ti, Gaston Paris, Paul Meyer, Joseph
rapporti inquieti tra positivismo e pali "concetti storici fondamentali" genuinamente storico. Meier ne ana- Esattamente l'immaginario che oggi
Bédier. La riproposta è opportuna,
metodo storico, da un uso debole e contenuti nell'ormai mitico Histori- lizza l'accezione antica, ancora forte- sembra vacillare di fronte alle "dure
sia per il valore dei contributi sia per-
metaforico della nozione di scienza sches Lexikon zur politisch-sozialen mente "oggettivata" e parziale (il repliche della storia".
ché cade in un momento in cui da più
parti ci si va interrogando sui modi di ai tentativi organici di connubio con Sprache in Deutschland curato da Ot- progresso era l'avanzare o il migliora- Marco Revelli
costituzione dei diversi comparti il darwinismo; i legami tra politica e to Brunner, Werner Conze e Rein- re di alcuni aspetti dell'esistenza,
specialistici (non sarà un caso che le cultura (si pensi a Paul Meyer, diret- hart Koselleck a partire dal 1972 so- non dell'intera umanità, o della sto-
"origini" compaiano nel titolo di un tore dell'École des Chartes, che die- no posti ora a disposizione del pub- ria in quanto tale), mentre Koselleck
altro significativo studio sul tema: de un apporto determinante all'asso- blico italiano. Il Lexikon contiene la prende in considerazione i concetti

ANDREAS H I L L G R U B E R , La distruzione dell'Europa. tizione dell'Europa tra i blocchi, dopo la catastrofe della zialmente ambiguo nella soluzione del dilemma sulla
La Germania e l'epoca delle guerre mondiali (1914- Germania nazista. Alla definizione delle linee generali di "questione tedesca". All'idea che l'equilibrio europeo
1945), Il Mulino, Bologna 1991, ed. orig. 1988, trad. questo quadro sono dedicati i primi due saggi, da cui sia stato tradizionalmente infranto dalle ricorrenti tenta-
dal tedesco di Guido Mandarino, pp. 495, Lit 5 4 . 0 0 0 . emerge con forza la permanente tensione — quasi per una zioni espansionistiche tedesche, quale emerge in qualche
"necessità" geopolitica — tra equilibrio europeo ed ege- modo dai fatti stessi (un equilibrio europeo si è dato nei
Hillgruber è stato uno dei protagonisti della cosiddetta monismo tedesco, tra logica del bilanciamento e dinami- periodi di crisi della potenza tedesca, e si è rotto nelle fasi
Historikerstreit, con due volumi di rilievo (La strategia ca della crescita di potenza al centro del continente. La di ricomposizione), sembra sovrapporsi la tesi secondo
militare di Hitler, Il Mulino, 1986, e Storia della se- parte centrale del volume, quella più importante storio- cui la nazione tedesca sarebbe stata costantemente "sacri-
conda guerra mondiale, Laterza, 1987), e soprattutto graficamente, è poi composta da un numero consistente ficata" e obbligata a rinunciare alla propria naturale vo-
con il discusso pamphlet II duplice tramonto (Il Mulino, di contributi sui temi più scottanti del periodo delle guer- cazione egemonica dalla fragilità strutturale del concerto
1990) in cui sembrò a molti voler ridimensionare, o re mondiali: la questione della "decisione" dell'interven- europeo; e che l'impossibilità forzata della Germania a
quantomeno relativizzare, l'orrore dell'Olocausto di to nel luglio 1914, e quindi della responsabilità della realizzare il proprio destino egemonico si sia risolta nel-
fronte alla più pressante preoccupazione di preservare l'i- Germania, il problema de//'Anschluss, la politica estera l'incapacità dell'Europa a realizzare il proprio destino
dentità nazionale tedesca. Ora, con questa raccolta di tedesca nell'area danubiana e nei confronti della Polo- continentale. Vanno in questa direzione un buon nume-
saggi scritti in occasioni diverse tra gli anni settanta e gli nia, la strategia hitleriana verso alleati e nemici, con in ro di soluzioni storiografiche escogitate da Hillgruber,
anni ottanta, ritorna sul tema del "fallimento della Ger- evidenza l'analisi del patto Hitler-Stalin, e, ancora, il te- tutte dirette ad "assolvere" la Germania dall'accusa di
mania", con un approccio di ampio respiro. Al centro ma dello sterminio^ degli ebrei nel quadro della guerra sul espansionismo e di aggressività militarista (in primo luogo
dell'analisi è il rapporto tra ' 'questione tedesca " ed Euro- fronte orientale. E da questi contributi che emerge con l'interpretazione dell'intervento nel 1914 come "guerra
pa, tra politica di potenza tedesca e contesto geopolitico maggiore chiarezza il segno politico della storiografia di preventiva "). Ed anche, per certi versi, i due ultimi saggi,
europeo, infine, tra dissoluzione del progetto egemonico Hillgruber, la quale se non può essere definita — come dove il primato della storiografia politica e della politica
tedesco e distruzione dell'Europa come potenza conti- da alcuni è stato fatto, nel fuoco della polemica — di estera come oggetto storiografico vengono affermati con
nentale. Un rapporto indagato lungo l'intero arco degli orientamento filonazista (le posizioni assunte sullo ster- un brutale (e metodologicamente rozzo) attacco alla sto-
ultimi due secoli, dal Congresso di Vienna a Yalta, dal minio degli ebrei e sul carattere della politica hitleriana ria sociale e alle correnti più dinamiche della storiografia
sorgere del "concetto europeo" immediatamente a ridos- sono inequivocabili), mostra, in compenso, il suo chiaro di sinistra.
so del crollo del sogno egemonico napoleonico, alla spar- orientamento nazional-conservatore, e il carattere sostan-
Marco Revelli

VIVA TEDESCO, La stampa satirica in l'unità al 1914 letta attraverso la sintetici interventi di contestualizza- Giorgio Petracchi, il quale, attraver- randum dell'8 novembre 1944 (pp.
Italia 1860-1914, Centro studi sul stampa satirica è la novità di questo zione e di raccordo, perché al lettore so documenti in parte inediti, prove- 47-56), di due comandanti partigiani
giornalismo Torino, Angeli, Milano nuovo volume della collana sul gior- non manchino i riferimenti, ma la- nienti dai fondi dell'Oss (Office of azionisti in merito ai comportamenti
1991, pp. 240, Lit 34.000. nalismo "Gino Pestelli". Il merito di scia parlare la stampa umoristica, con strategie services) conservati nei Na- e alle azioni compiute a loro danno
Viva Tedesco (studiosa di storia poli- le sue ricostruzioni e i suoi giudizi. tional Archives di Washington, rico- dalle formazioni comuniste nelle zo-
Il 17 marzo 1861 si proclama a To- tico-sociale del Novecento italiano) è Da un lato ci si trova a fare i conti struisce la situazione operativa, logi- ne di La Spezia, della Garfagnana e
rino il regno d'Italia. Nemmeno tre di non aver ceduto alla tentazione di con una nuova "fonte", dall'altro il stica e informativa delle bande parti- delle Alpi Apuane.
mesi dopo, il "Fischietto" pubblica un confronto tra la storia ufficiale o divertimento è assicurato, perché giane combattenti sul fronte occi- Romeo Aureli
una madonna che recita: "Son l'Ita- la storia storiografica e il quadro iro- mai la satira politica fu così fiorente dentale della Linea gotica
lia e son reina / dopo secoli di pianto / nico o grottesco di quei cinquantan- come in quegli anni. (Appennino tosco-emiliano), dove
una luce peregrina / brilla sovra il re- ni che esce dalle riviste e dalle vi- Alberto Papuzzi operava la Quinta Armata america-
gio manto...". La storia d'Italia dal- gnette di satira. L'autrice si limita a na, nel periodo settembre 1944 - Storia segnalazioni
aprile 1945. Accanto ad una serie di
informazioni sull'andamento della B A R T O L O M É DE L A S C A S A S , Brevissi-
collaborazione tra i partigiani e gli ma relazione della distruzione delle
GIORGIO PETRACCHI, "Intelligence" Alleati che si ricavano dai dettaglia- Indie, a cura di Paolo Collo, Lcp, San
americana e partigiani sulla linea go- tissimi Weekly Partisan Reports — i Domenico di Fiesole 1991, pp. 142,
tica, Bastogi, Foggia 1991, pp. 175, Lit quali, osserva l'autore, "contengono Lit 20.000.
20.000. e riflettono un'immagine della Resi-
stenza priva di ogni retorica e perciò Esplorazioni
FERDINANDO R O S S E L L I ,
In un momento nel quale sembra- più rispondente, dal punto di vista spagnole in Mesoamerica e nell'O-
no venire al pettine — sia pure, tal- militare, alla realtà rispetto alle tante ceano Pacifico 1500-1600, Ponte alle
volta, a soli fini strumentali — alcuni storie successive" (p. 14) — i docu- Grazie, Firenze 1991, pp. 108, Lit
drammatici nodi della Resistenza ita- menti proposti contengono un dato 20.000.
1/92 liana, in relazione agli aspetti di
guerra civile che essa ebbe durante e
politico-militare di un certo signifi-
cato: il giudizio nel complesso positi-
dopo la seconda guerra mondiale, è vo degli americani sul movimento re-
forse utile segnalare quei lavori di ri- sistenziale, al punto da ritenere es-
Martin Heidegger cerca storica che hanno cercato di senziale per la Quinta Armata l'ap-
analizzarne le origini senza tesi pre- porto militare dei partigiani sulla
concette e senza la paura di rivelare Linea gotica. Si tratta di un giudizio
Lo scienza minacciata le verità più imbarazzanti. Mi riferi- che acquista tanto più valore se con-
sco non soltanto ai tentativi di trac- frontato con l'iniziale atteggiamento
ciare una sintesi generale del perio- di cautela e di diffidenza dei coman-
Per la prima volta in italiano un testo do, come ha fatto di recente Claudio di americani verso il movimento nel
Pavone, ma anche alle ricerche che suo insieme. I citati rapporti settima-
del filosofo tedesco, critico nei confronti nali sui partigiani contengono inoltre
hanno messo a fuoco singole temati-
della politica culturale nazista e del Fiihrer. che della Resistenza, soprattutto con notizie di carattere politico sulle sin-
riguardo ai rapporti tra le diverse gole formazioni e sui rapporti tra di
Presentazione di Franco Volpi. esse. Petracchi riporta, ad esempio,
bandejjartigiane e tra queste e gli Al-
leati. E il caso, appunto, del libro di la denuncia, contenuta in un memo-
IDEI LIBRI D E L MESE|

MARZO 1992 - N . 3, PAG. 29/IX

Voci e pratiche d'Oriente


VATSYÀYANA, Kamasutra, a cura di chi"). Sakuntalà, eroina sapiente e ma o controllo del soffio. Lo Sivasva- sottoposto da Annie Besant e Char- PIERO VERNI, Dalai Lama. Biografia
Cinzia Pieruccini, Marsilio, "Venezia bellissima dedita all'ascesi, potrebbe rodaya, o "Buona fortuna risultante les Leadbeater, capi della Società. autorizzata, Jaca Book, Milano 1990,
1990, pp. 253, Lit 16.000. incenerire con uno sguardo l'ipocrita dal passaggio dell'aria attraverso le Appena fu maggiorenne ed economi- pp. 263, Lit 28.000.
Storia di Sakuntalà. Mahàbharata I, re che l'ha sedotta e poi abbandona- narici secondo Siva", è invece un camente indipendente, tuttavia, si BRUNO Z O R A T T O , Tibet in fiamme,
62-69, a cura di Daniela Sagramoso ta, e che ora, venendo meno alla pro- trattato di arte romantica indiana, ribellò ai suoi "tutori" e cominciò a Schena, Fasano 1990, pp. 244, Lit
Rossella, Marsilio, Venezia 1991, pp. messa, rifiuta di riconoscere il figlio tradotto dal sanscrito e corredato da fare dichiarazioni rivoluzionarie che 25.000.
105, Lit 12.000. nato dall'unione. Contro ogni consi- un'ampia introduzione di Alberto colpirono al cuore la Società Teosofi-
glio del Kamasutra, Sakuntalà pro- Pelissero, con una prefazione di Ma- ca. Negò la validità di qualsiasi dot- Il libro di Verni costituisce il quin-
La collana di classici indiani "Il nuncia un appassionato discorso in rio Piantelli. L'anonimo autore spie- trina, religione, ideologia o filosofia. to volume della collana "Diario di
Gange" diretta da Giuliano Boccali difesa dei diritti coniugali e filiali, ga come predire la vittoria in batta- Non voleva seguaci, non pretendeva bordo" della Jaca Book, destinata ad
per la casa editrice Marsilio "offre, ma il re la caccerebbe fra le ingiurie glia, la prognosi di una malattia, il di diventare un maestro. Il suo ob- accogliere biografie e diari di interes-
come il grande sacro fiume, un itine- se una voce dal cielo non le venisse in sesso di un figlio o l'esito di una qual- biettivo era liberare l'uomo dalla se sociale. Ma l'opera di Verni è mol-
rario infinito lungo tre millenni di aiuto. siasi impresa, utilizzando il periodico paura e dal pregiudizio. Naturalmen- to più ampia di una normale biogra-
letteratura dell'India". Al III secolo alternarsi del soffio nelle due narici e te questa sua anti-predicazione ot- fia: il materiale raccolto concerne an-
d.C. appartiene probabilmente Vat- altri metodi. Ma lo Sivasvarodaya tenne un grandissimo e duraturo suc- che la storia del Tibet e dei suoi Da-
syàyana, autore del notissimo tratta- non insegna solo tecniche divinato- cesso. Nella vita di Krishnamurti vi lai Lama narrata, a tratti, con le
to di arte erotica che Cinzia Pierucci- rie. Il praticante esperto, manipolan- furono anche singolari momenti di parole stesse di Tenzin Gyatso, at-
ni ha volto con maestria in italiano BUDDHADÀSA, La consapevolezza del do i soffi, può persino ridurre all'ob- sofferenza psichica, talora accompa- tuale XIV Dalai Lama. I primi due
per la prima volta direttamente dal respiro, Ubaldini, Roma 1990, ed. bedienza la moglie per tutta la vita. gnati da perdita di identità, e una capitoli costituiscono un'utile intro-
sanscrito. Il Kamasutra non contiene orig. 1988, trad. dall'inglese di Giam- persistente amnesia del passato. Ne- duzione che procede dal generale al
soltanto, contrariamente a quanto si paolo Fiorentini, pp. 141, Lit 16.000. gli ultimi anni, come testimonia il particolare: prima la storia tibetana
pensa, elenchi di posizioni amorose e Tecniche indiane di divinazione (Si- suo diario, prevalse la contemplazio- dalle mitiche origini all'invasione ci-
di espedienti atti a incrementare il vasvarodaya), a cura di Alberto Pelis- ne della natura e la riflessione sulla nese, poi la vita dei primi tredici Da-
piacere sensuale, quali baci, abbrac- sero, Promolibri, Torino 1991, pp. JIDDU K R I S H N A M U R T I ,A se stesso. morte, concepita come una scompar- lai Lama. I capitoli successivi raccon-
ci, graffi, morsi e bisticci amorosi. Ili, Lit 18.000. L'ultimo diario, Ubaldini, Roma sa totale del corpo e del principio co- tano come fu trovata e portata a Lha-
L'ambizione di Vatsyàyana è di gui- 1990, ed. orig. 1990, trad. dall'inglese sciente. sa la nuova incarnazione del Prezioso
dare uomini e donne a esprimere pie- Al respiro (pràna in sanscrito, pana di Sergio Trippodo, pp. 127, Lit Protettore, l'infanzia al Potala, la
namente le loro potenzialità nella in pàli) sono dedicate queste due 14.000. guerra con Pechino, la fuga e l'esilio
sfera amorosa, attraverso una scelta opere molto diverse fra loro. La pri- M A R Y L U T Y E N S , La vita e la morte di in India fino al conferimento del pre-
consapevole dei mezzi, siano essi le- ma contiene gli insegnamenti del Krishnamurti, Ubaldini, Roma 1990, mio Nobel per la pace (1989). In ap-
citi o illeciti. Nel suo difficile e sinte- maestro tailandese Buddhadàsa che ed. orig. 1990, trad. dall'inglese di pendice viene fornito il testo delle
tico sanscrito, Vàtsyàyana, dimostra commentano^ il testo di un discorso Paola Chiesa, pp. 238, Lit 30.000. principali dichiarazioni ufficiali di
che l'amore non è frutto di istinto, di Buddha (Anàpànasati Sutta) ripor- Tenzin Gyatso e del Piano di pace in
ma è arte raffinata, per i colti "uomi- tato in appendice. Secondo Budd- La casa editrice Astrolabio-Ubal- cinque punti presentato al Congresso
ni eleganti" o nàgaraka, sempre in hadàsa, noi non possiamo controllare dini ha già pubblicato 17 volumi di degli Stati Uniti nel 1987. Il volume
cerca di avventure, come per le corti- direttamente il corpo e la mente. opere di Jiddu Krishnamurti. A que- di Zoratto segue in generale lo stesso
giane che vogliono conquistare, con- Possiamo farlo solo indirettamente, sta lunga serie si aggiunge ora un dia- percorso di Verni, ma dedica meno
servare o scacciare un amante, o per attraverso il respiro. Su questo dato rio che il maestro dettò al registrato- spazio alla storia tibetana e mette a
le mogli desiderose di tenere avvinto di partenza si articola un percorso re nei suoi ultimi due anni di vita, e disposizione del lettore un maggior
il cuore del marito. Esempio di quan- meditativo in quattro fasi, che culmi- un'interessante biografia scritta da numero di documenti, come la Costi-
to sia difficile quest'ultima impresa è na nella conoscenza della natura del- Mary Lutyens. Vi leggiamo la storia tuzione promulgata dal Dalai Lama
la Storia di Sakuntalà, episodio del le cose o quiddità (tathatà) e nel- di un bambino brahmano nato vicino nel 1963. Entrambi gli autori raccon-
Mahàbharata e fonte di un famoso l'eliminazione di dukkha, la negativi- a Madras nel 1895, strappato alla sua tano le vicende tibetane con precisio-
dramma di Kàlidàsa, che Daniela Sa- tà dell'esistenza. Per raggiungere famiglia da una singolare setta occi- ne e chiarezza, ma Verni sfuma con
gramoso Rossella traduce dal sanscri- questo risultato, Buddhadàsa non si dentale, la Società Teosofica, che vo- abilità i suoi giudizi, mentre Zoratto
to in modo aggraziato, sostituendo limita a consigliare, la passiva osser- leva farne il nuovo Messia. Krish- ha accenti di dura condanna per il co-
talora a parole indiane termini di im- vazione dei ritmi respiratori, ma in- namurti non fu mai uno studente munismo cinese.
mediato valore evocativo (dànava e vita i discepoli a "regolare il respi- particolarmente brillante, ma subì
ràksasa divengono "demoni" e "or- ro", attuando una forma di prànàyà- con grande pazienza il training cui fu

Louis D U M O N T , Homo hierarchicus. D sistema delle mutamenti hanno realmente alterato l'ordine delle caste, ricorrendo a fattori storici, economici e politici, ma si or-1
caste e le sue implicazioni, Adelphi, Milano 1991, ed. se prima non si perviene a un 'idea precisa dell'antico sta- ganizza come una struttura fondata sulla contrapposizio-1
orig. 1966, trad. dal francese di Delia Frigessi, pp. to del sistema e non si riflette sui propri condizionamenti ne religiosa fra il puro e l'impuro. L'impurità permanente I
718, Lit 75.000. ideologici, sul linguaggio adoperato per esprimere la pro- concerne le caste inferiori, la cui professione riguarda zi
pria automatica condanna della casta come un 'aberrazio- momenti di passaggio, come la nascita e la morte. Ma I
Forse ci si chiederà per quale motivo l'editore Adelphi ne. Il libro è quindi essenzialmente un discorso sul meto- l'applicazione di un principio come questo all'infinita I
pubblica ora, dopo un quarto di secolo, la traduzione di do, "una sorta di esperimento" che investe innanzitutto varietà dei casi particolari non è sempre facile: le caste si I
un libro sulle caste indiane: la società in India non si è nel il nostro individualismo, la nostra concezione della so- dividono in sotto-caste la cui gerarchia è meno trasparen-1
frattempo radicalmente trasformata? L'industria e l'in- cietà come un insieme di monadi indipendenti (descritti te, e ciò che vale in una piccola parte di territorio può non
formatica non hanno introdotto nuove professioni, diver- in una bellissima citazione da Tocqueville), per poter su- valere altrove. Dumont conduce con grande acume la sua \
si modi e ritmi di vita incompatibili con l'arcaica struttu- perare il maggiore ostacolo alla comprensione delle caste, indagine sia nei testi della tradizione brahmanica e budd-
ra castale? In realtà il problema di un velocissimo cam- il misconoscimento della gerarchia. Tale misconoscimen- hista, sia sul campo, in diverse regioni indiane: il risultato
biamento della società indiana si poneva già al tempo in to spesso deriva dal "supporre di primo acchito che l'im- è un ritratto della casta del tutto diverso da quello cui sia-
cui Dumont pubblicò per la prima volta questo volumi- portanza di idee, credenze e valori, in una parola del- mo abituati, finalmente un ritratto, non più una caricatu-
noso saggio. "La mentalità moderna crede nel cambia- l'ideologia, è secondaria nella vita sociale e può spiegarsi ra.
mento ed è prontissima ad esagerarne la portata", dice con altri aspetti della società o ridursi ad essi". La gerar-
l'autore. Sarà tuttavia difficile capire fino a che punto i chia fra le caste indiane, secondo Dumont, non si spiega

BUDDHADÀSA, Il cuore dell'albero che vengono celebrati per acquisire gna ad affrontare i propri nemici in- smo, Cittadella, Assisi 1991, pp. 296, Alla ricerca del toro. Un antico testo
della Bodhi, Ubaldini, Roma 1991, meriti e assicurarsi rinascite migliori. terni. Chi è vuoto di "io-mio" e ha Lit 25.000. illustrato della tradizione buddhista,
ed. orig. 1990, trad. dall'inglese di Occorre tornare a rileggere il canone una retta comprensione crea un mon- a cura di Luigi Maggio, Il Melangolo,
Giampaolo Fiorentini, pp. 113, Lit pàli e capire le parole di Buddha, ve- do di pace e contribuisce a un siste- MICHAEL AMALADOSS, DANIEL Genova 1991, pp. 81, Lit 20.000.
14.000. rificarle con la pratica meditativa. ma politico ed economico equilibra- ACHARUPARAMBIL, CHANDRA CUF-
BUDDHADÀSA, IO e mio. Gli insegna- L'interpretazione che Buddhadàsa to, il "socialismo dhammico". FARO, MARIASUSAI DHAVAMONY, Le dieci icone del bue, a cura di Migi
menti di un maestro buddhista tai- ne dà è estremamente anticonformi- Le grandi
A U G U S T I N E THOTTAKARA, Autore, Erga, Genova 1991, pp. 79,
landese, a cura di Donald K. Swearer, sta, e persino la fondamentale dottri- figure dell'Induismo, Cittadella, As- Lit 25.000.
Ubaldini, Roma 1991, ed. orig. 1989, na del paticca-samuppàda ("genesi sisi 1991; pp. 320, Lit 26.000.
trad. dall'inglese di Giampaolo Fioren- condizionata") viene spiegata in mo- Segnalazioni
tini, pp. 258, Lit 30.000. do diverso dal tradizionale Visudd- E R B E R T O F . L O B U E , Tibet, dimora Pagina di
himagga di Buddhagosa. I bersagli HÀLA, Le settecento strofe, introd. di degli dei, La Rinascente, Milano Antonella Comba
Questi due volumi raccolgono una dei suoi strali sono molteplici: coloro Giuliano Boccali, Paideia, Brescia 1991, pp. 124, s.i.p.
scelta essenziale di conferenze e di- che si attaccano a un maestro e a 1990, trad. dalla màhàràstndi Giulia-
scorsi tenuti da Buddhadàsa nell'ar- strampalate pratiche ascetiche per- no Boccali, Daniela Sagramoso e Cin- GIUSEPPE BAROETTO, L'insegna-
co di un ventennio, dal 1958 al 1976, ché cercano segni miracolosi e por- zia Pieruccini, pp. 238, Lit 38.000. mento esoterico di Padmasambhava,
di fronte a vari tipi di pubblico: me- tenti, coloro (specie gli occidentali) i Shang-Sbung, Arcidosso 1990, pp.
dici dell'ospedale di Bangkok, assi- cui studi "non sono diretti all'estin- L U I G I P I O T E S S I T O R I , Atti del Conve- 198, Lit 22.000.
stenti sociali, studiosi dell'università zione della sofferenza, ma a diventa- gno Internazionale di Udine, a cura
di Chulalongkorn, praticanti e disce- re docenti e filosofi", coloro che di Carlo Della Casa e Daniela Sagra- G E S H E NAMGYAL WANGCHEN, Il m e -
poli del monastero di Chaiya. L'ot- chiedono alla religione di diventare moso, Paideia, Brescia 1990, pp. 235, todo graduale per ottenere l'illumi-
tantaquattrenne maestro denuncia uno strumento di protezione dalle Lit 30.000. nazione, Ubaldini, Roma 1990, ed.
ormai da tempo l'eccessivo attacca- malattie, dalla sfortuna, dai pericoli orig. 1987, trad. dall'inglese di Enrica
mento dei buddhisti ai riti religiosi esterni. In realtà il buddhismo inse- MARIASUSAI DHAVAMONY, L'Indui- Rispoli, pp. 190, Lit 24.000.
IDEI LIBRI DEL MESE|

MARZO 1992 - N. 3, PAG. 30/X

consigliato si caratterizza proprio speculazione il tema dei rapporti fra fi analitici, che "la verità non c'en- repressivo parallelo al sistema pena-
Diritto per l'attenzione prestata agli aspetti diritto processo e verità. La sugge- tra" con la decisione giudiziale, è le, agile ed economico ma anche me-
sociologici dell'immigrazione extra- stione raccolta dall'allievo diviene la quello di incamminarsi sulla strada no garantista. Solo inserendo in re-
PIER LUIGI ZANCHETTA, Essere stra- comunitaria. Il lettore ne trae stimo- spiegazione complessa e convincente rassicurante della dialettica intima- gole ogni rapporto sanzionatorio il
nieri in Italia, con scritti di Livio Pepi- lo per impegnarsi a colmare il distac- delle parole del maestro. Il risultato è mente inerente il processo, per giun- pericolo di arbitrii e prevaricazioni si
no, Angeli, Milano 1991, pp. 170, Lit co tra norma e realtà. In che modo? questo volumetto prezioso in cui con gere a risultati che, anche se non di- riduce. La legge n. 689 del 1981 ha di
20.000. Forse promuovendo una legislazione straordinaria chiarezza si riassume il mostrati, sono egualmente stringenti conseguenza fissato un insieme di
per la tutela differenziata dello stra- pensiero di Opocher sulla norma, e rigorosi. principi generali e prospettato un
La Costituzione francese del 1793 niero: contrasta con il principio co- sull'azione, sul giudizio. È il proces- Maura Nardin procedimento-processo per le sanzio-
ammetteva all'esercizio dei diritti stituzionale d'uguaglianza trattare in so, unico fenomeno a possedere in- ni amministrative pecuniarie. A qua-
del cittadino ogni straniero che aves- maniera uguale situazioni diverse. trinsecamente ed originariamente il si dieci anni dall'entrata in vigore di
se ben meritato dall'umanità. A due Eugenio Dalmotto carattere della giuridicità, a conferi- tale legge, Alessandra Rossi Vannini
secoli di distanza da quella dichiara- re la giuridicità alla norma ed all'a- contribuisce al consolidamento in-
zione, Pier Luigi Zanchetta dimostra zione. Nel processo si scontrano due ALESSANDRA R O S S I VANNINI, Illecito terpretativo delle regole di garanzia,
come l'uguaglianza dei diritti resti pretese opposte, che sono due verità depenalizzato-amministrativo, Giuf- approfondendo problematiche che
ancora un'aspirazione. Essere stra- ipotetiche, lo scopo del giudizio sta frè, Milano 1990, pp. 312, Lit 30.000. acquistano nuova attualità alla luce
nieri in Italia significa vivere in uno La prospettiva
FRANCESCO C A V A L L A , nel rendere palese la ragione per cui delle recenti scelte di politica legisla-
stato di minorazione giuridica. Ma processuale del diritto. Saggio sul una tesi di parte, in opposizione alle Che fa, concilia? Non solo quando tiva. Appare, infatti, indilazionabile
anche quando la legge è magnanima, pensiero di Enrico Opocher, Cedam, altre, può apparire a tutti come effet- il vigile sfila i guanti prende forma una massiccia trasformazione degli
la distanza tra solenni affermazioni Padova 1991, pp. VII-82, Lit 10.000 tivamente dotata di valore. Ora, solo una sanzione amministrativa pecu- illeciti penali in illeciti amministrati-
ed esperienza quotidiana risulta for- la verità, competenza originaria del niaria. La materia automobilistica è vi, la cosiddetta depenalizzazione.
te. A poco serve, ad esempio, esten- "Il diritto vale come valore solo in giudice, saprebbe produrre l'effetto appena una delle componenti di un Eugenio Dalmotto
dere le garanzie processuali allo stra- quanto fa valere le finalità dell'intera di far convergere l'assenso dei liti- sistema punitivo amministrativo, do-
niero quando questi non abbia la pos- esperienza pratica". Poche parole, ganti sulla soluzione contenuta nella tato di notevole afflittività, in via di
sibilità materiale e la capacità cultu- che sono quasi uno scioglilingua, con sentenza. L'invito finale, per com- estensione e consolidamento. Oggi il
rale di avvalersene. II testo qui cui il filosofo di Padova propone alla battere l'affermazione, cara ai filoso- rischio è la formazione di un circuito

FRANCESCO GALGANO, II rovescio del diritto, Giuffrè, anelito di cambiamento. Nulla di ciò si riscontra nel giuristi senza parrucca che si affannano, guadagnano, co-
Milano 1991, pp. VI-116, Lit 10.000. campo del diritto, ad opera di giuristi. Non a caso. Nessu- piano. Nella descrizione dell'autore, gli uomini di legge,
na casta aborre l'eversione e venera il precedente quanto scesi dallo scranno, sono piccoli e meschini; i concetti e le
Un topos della cultura è il mondo alla rovescia. Dalla quella dei giudici e dei dottori della legge. Francesco Gal- figure della giurisprudenza, animati dal soffio vitale della
tradizione popolare alle opere letterarie di Jonathan Swift gano rompe tale forma mentale, inaugurando una collana metafora, perdono la loro sacralità. Speriamo che il mes-
troviamo donne guerriere, eldoradi, case sulla punta di giuridica divertente, originale, non moralistica, provoca- saggio di cambiamento, lanciato da chi rovescia il mondo
una guglia, la terra sopra il cielo, isole volanti, cavalli le- toria: quanto a dire, il mondo alla rovescia. Il rovescio del diritto, non finisca anch'esso per esorcizzare il nuovo,
gislatori dal nobile animo e di retto sentire. Sovvertire le del diritto, questo il titolo del bel libro di Francesco Gal- consolidando l'esistente. In definitiva, al carnevale segue
leggi fisiche come le gerarchie sociali celebra una carneva- gano, racconta di un diritto "storto", contrario al buon la quaresima.
lesca liberazione sotto la cui maschera si cela un forte senso, di persone giuridiche a duello con il Creatore, di Eugenio Dalmotto

PAOLO B I S C A R E T T I DI R U F F I A , 1988- uno sguardo sul percorso della Ger-


1990: un triennio di profonde tra- mania dal dopoguerra agli anni set-
NOVITÀ sformazioni costituzionali, Giuffrè, tanta, attraverso gli occhi di uno dei
Milano 1991, pp. XII-153, Lit 14.000, più grandi giuristi di lingua tedesca.
aggiornamento a//Tntroduzione al di- L'ansia di attribuire al diritto una
Filippo Gentiloni ritto costituzionale comparato (6" ed. funzione da svolgere nel rinnova-
1988). mento politico, pur senza uscire dalla
solida tradizione liberaldemocratica,
LA VIOLENZA 1988, 1989, 1990: saranno ricor-
dati come anni di portentosi rivolgi-
la convinzione che il diritto possa su-
perare la propria funzione di conser-
NELLA menti istituzionali. Paolo Biscaretti vazione ed offrire un contributo
RELIGIONE descrive i mutamenti costituzionali
dei singoli stati dell'est durante il
creativo nella determinazione degli
scopi da raggiungere, sono i fili su cui
triennio, ordinando lucidamente sono intessuti i dodici scritti raccolti
pp. 1 4 0 - L . 18.000
quanto il lettore ha già orecchiato dai nel volume recentemente tradotto
mass media. La differenziazione tra per i tipi di Giuffrè. Si tratta di arti-
Una riflessione sull'intreccio gli ex paesi socialisti è puntigliosa coli, di testi di conferenze e lezioni
tra religione e legittimazione "giacché le vicende svoltesi in ognu- su alcuni fra i temi più scottanti del
della violenza no di tali Stati si sono verificate con diritto privato: dalla lettura del prin-
modalità generalmente fra loro assai cipio di uguaglianza alle domande
diverse, in diretta relazione con le ri- sull'utilità di una uguaglianza giuri-
spettive situazioni ambientali, deter- dica "a fronte di una ripartizione
minate da presupposti storici tipica- ineguale di beni", dalla funzione del
DEI mente propri di ciascuna di esse".
Ma dalle varie realtà sembra possibi-
contratto e della libertà contrattuale
alla tutela dei diritti e delle istituzio-
DELITTI le operare una sintesi, qualora si con- ni nel diritto privato, dall'analisi del
sideri che ogni stato è una pedina, e
E DELLE secondo la teoria del domino la cadu-
diritto soggettivo all'esame dei rap-
porti fra diritto pubblico e privato.
PENE ta di una tessera travolge le altre. Ma, a distanza di anni, dopo gli
Non è prevedibile se e quando la ca- eventi, che, alzando e abbattendo
RIVISTA tena delle conseguenze si spezzi. La muri, hanno modificato la geografia
QUADRIMESTRALE vittoria comunista in Vietnam rima- dell'Europa, quello che colpisce di
DI STUDI SOCIALI, se circoscritta all'Indocina. L'insta- più sono le parole con cui Raiser si la-
STORICI E GIURIDICI bilità della pedina polacca ha finito menta dei giuristi. Spinti da compor-
per travolgere l'impero russo e l'in- tamenti tradizionali essi rischiereb-
calzare degli eventi minaccia i regimi diritto di testare: chi offende l'altrui vich. Ricciuto descrive la lesione del-
bero di anteporre "il compito di per-
In libreria il n. 2, nuova serie. socialisti di Cuba e Cina. Proprio per reputazione ha da sempre patito san- la reputazione quale illecito civile
fezionare il diritto al servizio del-
l'interdipendenza spaziale e tempo- zioni severe. In epoca moderna, la le- sempre più afflittivo, Zeno-Zenco-
l'ordinamento esistente, a quello di
Articoli su: diritto penate, rale degli eventi il saggio segnalato sione della reputazione ha trovato vich propone un sistema tabellare
realizzare una democrazia liberale e
riforma penitenziaria, conserva attualità nel 1991 del tenta- protezione in diritto penale e civile. per la liquidazione del danno. Ne ri-
di adattare il diritto alle esigenze di
processo penate minorile. to golpe e della reazione democratica Oggi, per la scemata efficacia dello sulta un sistema repressivo di diritto
una società fondata sulla libertà e
in Unione Sovietica: Paolo Biscaretti strumento penalistico, le armi civili- civile che ormai ha soppiantato la
sull'eguaglianza dei suoi membri".
fissa un recente momento della cadu- stiche si sono affinate, e da comple- sanzione penale, per non dire degli
pp. 2 0 0 , L . 2 5 . 0 0 0
Abbonamento L. 7 0 . 0 0 0 ta del domino; è a noi utilizzare i dati Maura Nardin mento alla tutela penale hanno ac- antichi metodi del taglione. Sarebbe
da lui fissati per meditare gli odierni quistato rilevanza autonoma. I citta- un cattivo sintomo se si prefigurasse
sviluppi ad est. dini tendono, ultimamente, a privile- un'ulteriore fase, consistente nel-
giare l'azione civile in luogo della l'opporre allo scredito l'indifferenza.
Eugenio Dalmotto querela. Nulla di nuovo se, nel 1829, Melchiorre Gioja a questo proposito
VINCENZO R I C C I U T O , VINCENZO ZE- Melchiorre Gioja pubblicava Dell'in- ci avverte che "ove per salire a posti
NO-ZENCOVICH, Il danno da mass- giuria, dei danni, del soddisfacimento e lucrosi od onorifici è necessario un
media, Cedam, Padova 1990, pp. relative basi di stima avanti i tribunali corredo di qualità personali, lo scre-
EDIZIONI GRIPPO ABELE dito, che ce ne spoglia in tutto o in
VII-191, Lit 26.000. civili, un cui largo stralcio appare nel
LUDWIG RAISER, Il compito del dirit- testo segnalato. Il nuovo sta nello parte, ci toglie il sonno e l'appetito;
to privato, Giuffrè, Milano 1990, ed. Presso gli Egizi era condannato al straordinario sviluppo dei mezzi di ove per giungere alla stessa meta ba-
Via Giolitti, 21 - 10123 Torino stano i meriti degli avi o le altrui rac-
orig. 1977, trad. dal tedesco di Marta taglio della lingua; i Greci lo assog- comunicazione di massa. E lo specifi-
Tel. ( O l i ) 8395443/4 - Fax 835577
Graziadei, pp. X-332, Lit 30.000. gettavano a quella pena a cui la sua co profilo del danno da mass media comandazioni e la flessibilità delle
Distribuzione
accusa, se fosse risultata vera, avreb- viene affrontato nella sua importan- reni, lo scredito ci lascia indifferen-
Gruppo Editoriale Fabbri
Una serie di saggi di diritto posso- be sottoposto l'accusato; a Roma lo za ed attualità dai saggi di Vincenzo ti".
no divenire l'occasione per volgere si bollava in fronte o gli si toglieva il Ricciuto e Vincenzo Zeno-Zenco- Eugenio Dalmotto
IDEI LIBRI DELMESE|

MARZO 1992 - N . 3, PAG. 31 / X I

se introduzioni di Marcello De Cec- controversi della teoria economica, ria, e il cambiamento strutturale di to che, preoccupato per la casa fati-
Economia co e di Franco Bonelli. La prima ana- la teoria del valore e la teoria del- medio lungo termine. Il volume è scente in cui è costretto a vivere un
lizza alcuni momenti significativi l'innovazione. Il testo curato da Ri- composto di tre parti. Nella prima suo amico, gli presenti il disegno di
L'Italia e il sistema finanziario inter- della storia dell'istituto di emissione cossa è un po' atipico rispetto al resto parte, dedicata a Tecnologia e analisi una casa solida, dotata di tutti i ser-
nazionale 1861-1914, a cura di Mar- sullo sfondo del periodo aureo del si- della collana, che è costruita sulla ba- economica, si studia in generale la di- vizi che si possono desiderare, assi-
cello De Cecco, Collana storica della stema finanziario internazionale fon- se di una collezione di saggi sullo sta- pendenza dell'accumulazione del ca- curandolo che anch'egli potrà averla
Banca d'Italia-Documenti, Laterza, dato sulla moneta metallica e della to attuale della discussione relativo pitale dal progresso tecnico, con, tra e inducendolo così ad abbattere la
Roma-Bari 1990, pp. XIII-1044, Lit sua dissoluzione all'approssimarsi al tema trattato. In questo caso, in- gli altri, contributi dello stesso Ri- vecchia casa. L'amico, seguendo il
90.000. del primo conflitto mondiale: un pe- vece, ci troviamo di fronte ad un te- cossa sull'impostazione neoclassica e consiglio, finisce per trovarsi all'ad-
La Banca d'Italia dal 1894 al 1913. riodo di grandi trasformazioni che sto interamente redatto dal curatore, di Lorenzo Rampa sulle analisi classi- diaccio. E così è avvenuto in Urss".
Momenti della formazione di una vede aumentare il peso delle banche il quale riprende e sviluppa le posi- ca, marxiana e schumpeteriana. Nel- Questa immagine efficace — che
Banca centrale, a cura di Franco Bo- centrali nella regolazione della liqui- zioni già avanzate in due libri pubbli- la seconda parte si sviscerano gli mostra come quella che possiamo
netti, Collana storica detta Banca dità interna. Particolare attenzione è cati da Giappichelli; Valore, equili- aspetti più propriamente teorici di scherzosamente chiamare la "sindro-
d'Italia-Documenti, Laterza, Roma- dedicata da De Cecco alla vicenda brio e pianificazione, 1978; Teoria economia industriale legati al tema me del piccone" sia una malattia del-
Bari 1991, pp. XI-911, Lit 85.000. del debito pubblico italiano, e alla unificata del valore economico, 1981. del progresso tecnico: per esempio, l'epoca o se si vuole un segno dei
gestione delle riserve e del cambio. Come già suggerisce l'ultimo titolo, nel testo di Giovanni Dosi sulla na- tempi, non l'invenzione estempora-
La Banca d'Italia nasce nel 1893, L'introduzione di Bonelli ricostrui- la tesi di Ricossa — autore non poco tura e gli effetti microeconomici del nea di qualche capo di stato — rap-
dopo quella che Carlo M. Cipolla, sce le vicende legislative della costi- influenzato dalla versione "austria- processo innovativo; o in quello dello presenta bene sia l'approccio critico
nell'introduzione a questi due volu- tuzione della Banca, l'intervento di ca" della teoria neoclassica — si vuo- stesso curatore del volume sulla reci- sia la capacità comunicativa, doti or-
mi, definisce una preistoria abba- quest'ultima per smobilizzare la pe- le ecumenica ed universale. La teoria proca imbricazione fra struttura di mai entrambe rare tra gli economisti,
stanza complessa. L'istituto di emis- sante eredità dell'espansione crediti- del valore, il cuore della teoria eco- mercato e innovazione tecnologica, di cui è fatto questo saggio di Lom-
sione dell'Italia unita fu il frutto di zia degli anni ottanta, e i modi di fi- nomica, altro non sarebbe che una che impone di tener conto dell'inte- bardini sui rapporti attuali tra siste-
un riordino del frazionato sistema nanziamento dell'industrializzazio- corretta contabilità: quest'ultima, razione tra evoluzione economica e ma politico e sistema economico, su
bancario preunitario, riordino impo- evidentemente, non può che essere ambiente. Nella terza e conclusiva cosa sta avvenendo dentro la crisi e
sto dalla crisi economica e finanzia- unica e generale, condivisa da qualsi- parte l'attenzione si volge alla politi- su quali speranze di via d'uscita resi-
ria che colpì l'economia italiana a ca- voglia "scuola" economica, e priva ca industriale. duano. In un vero tour de force, il li-
vallo tra gli anni ottanta e novanta. di connotati politici. Le pretese criti- bro tratteggia gli scenari internazio-
All'avvicinarsi del centenario dalla che di coerenza logica avanzata dalla nali (mondiali, all'est, in Europa) e
fondazione la Banca d'Italia ha av- Aspetti attuali della teoria economica scuola sraffiana, come le differenti nazionali, e riflette sullo statuto epi-
viato una collana ambiziosa di rico- neoclassica, a cura di Sergio Ricossa, visioni alternative, avrebbero insom- stemologico e sulle possibilità cono-
struzione della propria storia, artico- Utet, Torino 1991, pp. 210, s.i.p. ma lasciato la teoria neoclassica, S I R O L O M B A R D I N I , Dentro la crisi. scitive attuali dell'economia politica.
lata in monografie e in raccolte di do- Innovazione tecnologica e struttura giunta allo stadio del neomarginali- All'Est, all'Ovest, in Italia, Laterza, Che dovrà essere sempre meno razio-
cumenti o di statistiche. Alcuni di produttiva, a cura di Giovanni Zanet- smo, più forte che pria. La raccolta Roma-Bari 1992, pp. XVI-169, Lit nalistica e macroeconomica, e più at-
questi volumi sono stati già ricordati ti, Utet, Torino 1991, pp. 353, s.i.p. curata da Zanetti si pone l'obiettivo 15.000. tenta al funzionamento dei mercati
su queste colonne, e altri ancora sono di esaminare i rapporti tra il momen- reali e ai loro cambiamenti struttura-
ricordati nelle segnalazioni biblio- I due ultimi volumi apparsi nella to innovativo, inteso sempre di più " I suggerimenti di gran parte de- li.
grafiche. I due testi qui recensiti, che ottava serie della prestigiosa "Biblio- come un fenomeno "endogeno" gra- gli economisti sovietici a Gorbaciov
appartengono alle raccolte di docu- teca dell'economista" dell'editrice zie a cui l'impresa è in qualche misu- non potevano che avere lo stesso ri-
menti, contengono anche due prezio- torinese affrontano due temi tra i più ra in grado di costruire la propria sto- sultato che otterrebbe quell'architet-

P I E R L U I G I C I O C C A , Banca, Finanza, Mercato. Bilancio prospettive del sistema bancario e finanziario italiano al- to interno ed estemo del paese). In conclusione, Ciocca
di un decennio e nuove prospettive, Einaudi, Torino le soglie della tanto attesa "entrata in Europa". Come espone sobriamente una preoccupazione: il Mercato uni-
1991, pp. X I - 1 9 4 , Lit 18.000. scrive lo stesso autore, il libro è insieme un saggio di poli- co aumenterà e non ridurrà il rischio di instabilità trau-
tica economica e una testimonianza, l'uno e l'altra alieni matica. Un rischio per ridurre il quale l'azione della Ban-
Pierluigi Ciocca è tanto banchiere "operativo" — ha da ogni nostalgia per i mercati "non regolati" oggi così di ca centrale ha fatto certo quello che poteva aumentando
diretto fra il 1985 e il 1988 i dipartimenti della Banca moda. Ciocca ripercorre l'azione e le ragioni della Banca quella leva di modernizzazione che è la concorrenza, ma
d'Italia che operano nei mercati dei cambi, dei titoli, del centrale per imporre al nostro sistema creditizio e finan- che può non essere abbastanza se altri interventi struttura-
credito alle banche — quanto economista "teorico" — ziario quell'ammodernamento necessario affinché regga li, nel settore privato e in quello pubblico, non verranno
ha pubblicato due importanti volumi di economia mone- alla competizione, e rivendica il contributo dell'istituto attuati. Questo dubbio conduce, ci pare, ad un'afferma-
taria attenti al dibattito analitico e alle riflessioni eretiche di emissione nello stimolare gradualmente ma fermamen- zione che molta dell'accademia attuale giudicherebbe
(Interesse e profìtto, Il Mulino, 1982, e L'instabilità te la ristrutturazione industriale grazie ad una politica ri- scandalosa, e cioè che l'istituto d'emissione non può tra-
dell'economia, Einaudi, 1987). In questo volumetto so- gida del cambio (un punto, questo, che avrebbe forse me- scurare gli effetti perversi che variazioni del tasso d'inte-
no raccolti alcuni suoi saggi e interventi, dopo un'attenta ritato di essere sviluppato ulteriormente, considerando resse finalizzate esclusivamente all'equilibrio estemo
revisione che ne fa un vivace intervento sul bilancio e le anche le conseguenze di quella politica sull'indebitamen- hanno sul ritmo di crescita e sulla stabilità sistemica.

Economia segnalazioni (1945-1980). Una sintesi della storia MARCO FORTIS, Dinamiche settoriali Scelta colletti-
VINCENZO D E N I C O L Ò , GIOVANNI B A R B I E R I , GIUSEPPE RO-
economica del dopoguerra, Hoepli, e indicatori di sviluppo. L'economia va e rivelazione delle preferenze. SA, Terziario avanzato e sviluppo in-
Milano 1990, ed. orig. 1983-84, trad. italiana dal 1950 al 1990, Il Mulino- L'approccio ad agenda fissa, Il Muli- novativo, Il Mulino-Ricerca, Bologna
Gli istituti di emissione in Italia. I dall'inglese di Paola Letti Zapettoni, Ricerca, Bologna 1990, pp. 110, Lit no-Ricerca, Bologna 1990, pp. 219, 1990, pp. 171, Lit 24.000.
tentativi di unificazione 1843-1892, pp. 491, Lit 46.000. 15.000. Lit 25.000.
a cura di Renato Mattia, Collana stori-
ca detta Banca d'Italia-Documenti, Lo sviluppo negato. La questione del Deficit, debito pubblico ed effetti sul L'anatra zoppa. Ristrutturazione
Laterza, Roma-Bari 1990, pp. XI-518, debito estero, numero speciale di "Te- sistema economico. Aspetti teorici produttiva, crisi della finanza pubbli-
Lit 55.000. stimonianze", n. 327 (nn. 7-8), anno ed evidenze empiriche, Monografie ca, rischi dell'economia italiana negli
XXIII, luglio-agosto 1990, pp. 119, Lit RPE n. 6, Sipi, Roma 1990, pp. 521, anni '90, Monografìe RPE n. 8, Sipi, Pagina di
Ricerche per la storia della Banca 10.000. Lit 40.000. Roma 1991, pp. 239, Lit 40.000. Riccardo Bellofiore
d'Italia, voi. I, Collana storica detta
Banca d'Italia-Contributi, Laterza,
Roma-Bari, pp. XI-426, Lit 60.000.

I conti economici dell'Italia. 1. Una Léon Bloy


sintesi delle fonti ufficiali, a cura di
CLASSICI DELLE RELIGIONI
Guido M. Rey, Collana Storica detta
Banca d'Italia-Statistiche, Laterza,
IL PELLEGRINO Sezione "Le Religioni Orientali"
Roma-Bari, pp. VI-269, Lit 40.000. DELL'ASSOLUTO diretta da Oscar Botto
R A I N E R M A S E R A , Intermediari, mer- Diari 1892-1917
cati e finanza d'impresa, prefaz. di
Guido Carli, Laterza,
1991, pp. Vili-184, Lit 30.000.
Roma-Bari Introduzione di Sergio Quinzio

Difficile scegliere tra centinaia di pagine che si snodano per un ATHARYAVEDA


Inni Magici
Orientamenti per la politica del terri- quarto di secolo: invocazioni, lamenti, rimproveri, urla, insulti:
torio, a cura di Giorgio Fuà, Il Muli- tutto, in Bloy, si trasfigura. Anche le minuzie sconfinano in Dio.
no, Bologna 1991, pp. 545, Lit Nel groviglio non facile da decifrare dei suoi sentimenti e dei
58.000. suoi pensieri, alcuni temi appaiono fondamentali: l'intersecarsi di
una tensione spirituale con l'attrazione delle realtà terrestri, il so- a cura di Chatia Orlandi
Sistemi fiscali e integrazione euro- spetto e il rifiuto dell'arte, l'attesa della fine dei tempi e del ritor-
pea. Prodotti, intermediari e mercati no di Cristo, l'Ebraismo. e Saverio Sani
finanziari tra concorrenza e armoniz-
zazione, ricerca promossa da Prome- Collana I libri del Ponte - I S B N 8 8 - 3 1 1 - 1 1 0 1 - 9 - pp. 2 4 0 - L . 25.000
Pagine 696
teia e coordinata da Filippo Cavazzuti
e Silvia Giannini, Il Mulino, Bologna
1991, pp. 379, Lit 40.000.

L'econo-
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città niiffija editrice
Via degli Scipioni. 265 - 00192 Roma - tel. 3216212
• il
E D I T O R I
i m i
DAL 1791
mia mondiale tra crisi e benessere
| DE I LIBRI DEL M E S E |

MARZO 1992 - N. 3, PAG. 32/XII

termine dell'era primaria, descrivo- sono aiutare a rispondere alla do-


Scienze no flora e fauna tra mesozoico e ter- manda "c'è qualcosa di speciale e
ziario, si chiudono con le condizioni unico negli esseri umani?". L'autore
BJÒRN KURTEN, L'età dei dinosauri, di vita nel cenozoico e neozoico. Ba- cerca un filo conduttore attraverso
Muzzio, Padova 1991, trad. dall'ingle- ricentro del lavoro di Kurten i dino- l'evoluzione della scienza e la sua sto-
se di Maria Leone Ciccioli, pp. 280, sauri, la loro sistematica e le ipotesi ria. I diversi capitoli del libro affron-
Lit 25.000. sulla loro estinzione, trattati con tano varie tesi (paradigmi) scientifi-
grande dovizia di testimonianze fos- che; l'autore espone l'ipotesi in que-
I recenti ritrovamenti dei quarzi sili, disegni e ricostruzioni, punteg- stione mantenendosi il più possibile
della Garfagnana hanno riacceso giati da moltissimi interrogativi, co- al disopra delle parti senza mai di-
l'interesse, peraltro mai sopito, sulle me richiesto dal rigore della ricerca. menticare che si rivolge a un pubbli-
estinzioni catastrofiche di vegetali e Andrea Bairati co di non specialisti. Terminata l'e-
animali. Tra le rivoluzioni ambienta- sposizione Casti si immedesima in
li, l'estinzione dei dinosauri, nelle un'ipotetica giuria che pronuncia un
sue proporzioni e con il potere imma- verdetto non solo sulla teoria scienti- spazio agli aspetti cinematici della quantistica, si arriva fino all'equazio-
ginifico di questi animali, ha per la fica in questione ma su quanto dei ri- teoria a vantaggio di tutti quei risul- ne di Dirac. Nell'appendice vengono
nostra cultura carattere fortemente JOHN L. CASTI, Paradigmi perduti. cercatori che l'hanno creata si rispec- tati che ne costituiscono una costan- discussi in modo sintetico ma estre-
simbolico. Sappiamo ancora poco, Immagini dell'uomo nello specchio chia in essa. te verifica di cui si fa uso corrente nei mamente semplice ed efficace il prin-
non solo sulle cause della loro scom- della scienza, Comunità, Milano Tom Costa laboratori. In secondo luogo si intro- cipio di Mach (argomento solitamen-
parsa, ma sul loro tipo di vita, sulla 1991, ed. orig. 1989, trad. dall'inglese duce l'uso del gruppo SL (2) semplifi- te trattato in modo ostico) e i limiti
loro fisiologia e la loro origine. I di Rita Bencivenga e Simona Monti, cando notevolmente lo studio di ef- della relatività ristretta e generale; in
"rettili terribili" restano oscuro og- pp. 570, Lit 70.000. fetti relativistici come la precessione particolare l'autore pone l'accento
getto della ricerca e abitanti privile- di Thomas. Vengono date accurate sulle difficoltà che si incontrano ten-
giati del fantastico, nelle pagine di Le linee di ricerca della scienza CARLO BERNARDINI, Relatività spe- interpretazioni del paradosso dei ge- tando di realizzare la quantizzazione
"Science", come nelle avventure di contemporanea spaziano su un arco ciale. Problemi fisici nello spazio melli e del rallentamento degli orolo- della gravità. L'aspetto più pregevole
Flash Gordon o nelle saghe di Geor- di argomenti vastissimo: dalla socio- tempo di Einstein, La Nuova Italia gi, viene fatta un'analisi approfondi- di questo testo, oltre alla limpidezza
ge Lucas. Il libro di Kurten è certo biologia all'informatica, dalla fisica Scientifica, Firenze 1991, pp. 142, Lit ta delle reazioni a due corpi molto dell'esposizione, è il fatto di intro-
un libro sui dinosauri, ma è soprat- alle scienze della terra. Secondo John 26.000. utili per chi si occupa di fisica delle durre un formalismo e un approccio
tutto la dotta scenografia di ciò che Casti, nell'ottica prettamente antro- particelle e dell'equazione di Barg- ai problemi comunemente utilizzati
ha preceduto, circondato e seguito pocentrica che caratterizza questo li- man, Michel e Telegdi che descrive il in settori più avanzati della fisica
Questo testo di relatività speciale
questi animali. Gli otto capitoli del bro, le varie branche della ricerca ri- moto di un dipolo magnetico relativi- quali la teoria dei campi o la fisica
si distingue da quelli attualmente di-
libro, oltre a richiamare brevemente vestono un'importanza non solo per stico in un campo elettromagnetico delle particelle.
sponibili per diverse ragioni: la pri-
il quadro teorico di riferimento, sin- il valore accademico o per le loro ri- ma è che, come fa notare lo stesso au- dato. Alla fine, in un paragrafo breve Gianalberto Ummarino
tetizzano la storia della Terra fino al cadute tecnologiche ma perché pos- tore, non viene dedicato il consueto ma chiaro su relatività e meccanica

JOHN B . S . HALDANE, BERTRAND R U S S E L L , Dedalo o la due pamphlets affrontano con impostazioni molto diver- fitto. A queste condizioni, come strumento delle attuali
scienza e il futuro. Icaro o il futuro della scienza, Bol- se un insieme di problemi, tra futuro della scienza e scien- istituzioni politiche ed economiche, al progresso della
lati Boringhieri, Torino 1991, ed. orig. 1924, trad. ze del futuro. Su quest'ultimo punto Haldane si abban- scienza si associano più risebi che vantaggi. Ciò che più
| dall'inglese di Valeria Camporesi, pp. 66, Lit 15.000. dona a fantasiose impennate su prossime scoperte della accomuna questi due saggi e che li rende, se pur interes-
scienza che dovrebbero portare gli uomini fino alla co- santi da un punto di vista storico, estremamente datati, è I
Si tratta di due pamphlets contrapposti pubblicati a municazione telepatica con esseri extraterrestri. Ma ciò la tendenza da parte di entrambi gli autori a vedere la
I Londra nel 1924 nella collana "Today and Tomorrow" che più preoccupa del pensiero di Haldane non è tanto la scienza (anzi la Scienza) come un 'entità ben definita e au-
dell'editore Kegan Paul. I titoli di questa collana erano sua cieca fede nel mito dello sviluppo illimitato quanto la tonoma che nell'un caso può addirittura avere un ruolo \
tutti caratterizzati dall'utilizzo di un personaggio mitolo- dogmatica convinzione che il progresso della scienza porti guida nella società e nella storia, nell'altro è uno stru-
I gico come pretesto di riflessione su un tema del presente in sé i presupposti del miglioramento morale e sociale del- mento delle istituzioni e della loro maggiore o minore
(Lycurgus or the future of Law di E.S.P. Haynes, Mi- l'umanità. Il futuro che Haldane auspica con entusia- moralità. Oggi qualsiasi dibattito serio su questo tipo di
das or the United States and the future di C.H. Bre- smo, caratterizzato dal dominio della razionalità superio- argomenti non può che partire dal presupposto che la \
therton e così via). I problemi trattati nei due scritti sono re di tecnici e scienziati, fa impallidire gran parte delle scienza è un'entità inscindibile dal contesto culturale,
indiscutibilmente di grande attualità: dedicati rispettiva- utopie negative del nostro secolo da Huxley a Orwell. storico e ideologico in cui essa si sviluppa. Il problema I
mente a Dedalo, identificato da Haldane con lo scienzia- Ben diversa è l'impostazione di Russell il quale, partendo fondamentale non è più come la scienza cambi la società
to in una visione marcatamente scientista, e a Icaro, nella da una lucida visione della scienza e del suo ruolo nella ma piuttosto come la società abbia prodotto questa |
I visione decisamente più pessimista di Russell simbolo di società, sottolinea come fino ad oggi (e presumibilmente scienza e in che misura questa scienza sia l'unica possi-
I una scienza che può anche portare l'umanità al baratro, i nel futuro) la scienza sia uno strumento di potere e di pro- bile. Martino Lo Bue I

WERNER HEISENBERG, Indetermina- ticolare sugli sconvolgimenti avvenu- esplorare un po' meglio gli aspetti fi- matiche che poi verranno sviluppate gruppo industriale Acqua e diffuso a
zione e realtà, Guida, Napoli 1991, ti nella scienza, nell'arte, nella filoso- losofici del pensiero di Heisenberg, nel testo, ed una biobibliografia su prezzi non propriamente popolari,
trad. dal tedesco di Giuliana Gregorio fia nella prima metà del secolo. Si viceversa, chi è più propenso agli Heisenberg per il lettore italiano. L'aria e la vita, oltre ad essere un'o-
e di Giuseppe Gembillo, pp. 208, Lit tratta di due saggi molto importanti aspetti filosofici avrà la possibilità di Ruben Levi perazione di immagine fatta in gran
25.000. non solo per comprendere la figura di arricchire la sua cultura scientifica. parte di immagini, è una sorta di ab-
Heisenberg, ma anche per indagare Entrambi i saggi sono tradotti con becedario alla Lovelock nel quale si
Questo libro è composto da due sullo sconvolgimento della fisica clas- molta cura, e sono di piacevolissima illustra la coabitazione tra le specie e
saggi. Il primo, del '27, è una memo- sica causato dalla meccanica quanti- lettura anche se il primo necessita di la coperta gassosa che le avvolge, se-
ria scientifica riguardante la mecca- stica, e sugli effetti che ciò implicò una minima familiarità con i concetti AA.VV., L'aria e la vita, una realtà condo il principio di coevoluzione vi-
nica quantistica, ed in particolare il nella cultura europea. Il loro accosta- della fisica moderna, mentre il secon- dinamica, Marsilio, Venezia 1991, pp. vente-ambiente che è il fondamento
principio di indeterminazione di mento permette una doppia chiave di do è più discorsivo. Da notare una 251, Lit 80.000. dell'ipotesi Gaia. Anche dove il libro
Heisenberg. Il secondo, del '42, è lettura: chi è più legato agli aspetti ottima introduzione di Gembillo, non ha i connotati della divulgazione
una riflessione sul mondo, ed in par- scientifici troverà la possibilità di che inquadra molto bene le proble- Realizzato come strenna per il scientifica, si percepisce quest'idea.
Come nelle rievocazioni malinconi-
che di Giorgio Montefoschi che ri-
chiama profumi e sentimenti ormai
persi o mutati, l'aria di Roma che
non c'è più, la fuga in campagna, gli
STORIA DELL'ARTE IN ITALIA odori della Roma di Fellini e del rac-
diretta da Ferdinando Bologna cordo anulare. Poi la storia dell'aria
Ernestina Pellegrini di Francesco Soletti, storia della Ter-
ra e della sua atmosfera, della sua ori-
gine ed evoluzione, dall'astrologia
mesopotamica, ai modelli matemati-

LA PITTURA DEL NEL PAESE DI


ci di previsione metereologica e all'u-
so del satellite, raccontati da Isabella
Riva. Quindi tre capitoli che potreb-

QUATTROCENTO
bero essere uno solo, flora, fauna,

MENEGHELLO
uomo e aria, un sistema integrato che
sopravvive sull'equilibrio tra foto-
sintesi e respirazione. Infine le
di Paola Santucci preoccupazioni e le immagini meno
rassicuranti, ma dolorose: Bhopal,
Seveso, Cernobyl e i pozzi incendiati
del Golfo Persico a simboleggiare
l'incidere dell'uomo su un ambiente
Pagine VI-308
con 225 illustrazioni a colori
che non è solo suo, a ricordarci che
DISTRIBUZIONE: GRUPPO E D I T O R I A L E GIUNTI ( F I R E N Z E )
anche l'aria è una risorsa ormai scar-
sa.

E D I TORI DAL 179 1


Moretti&Vitali editori Andrea Bairati
Bergamo - V.le V. Emanuele, 67 - Tel. 0 3 5 / 2 3 9 1 0 4
IDEI LIBRI DEL MESE|

MARZO 1992 - N . 3, PAG. 33/XIII

rie" scelte in collaborazione con gli mediata dal pensiero, atta a essere muove dal rilievo della centralità del MARISA F I U M A N O , Un sentimento
Psicologia-Psicoanalisi operatori di Telefono Azzurro, tra le fruita non solo da psicoterapeuti, ma concetto di "empirico" e delle oscil- che non inganna, Cortina, Milano
telefonate pervenute negli ultimi me- anche da coloro il cui orizzonte è so- lazioni di significato cui va incontro 1991, pp. 164, Lit 25.000.
La complessità invisibile, a cura di si. Ogni storia è narrata nella forma prattutto sociologico-culturale. L'in- nel pensiero junghiano, intreccian-
Angela Dinacci e Iva Ursini, Liguori, diretta e spontanea del dialogo tra troduzione ai temi junghiani è di Sa- dosi con la scomoda e provocatoria La prima parte di questo libro ci
Napoli 1991, pp. 153, Lit 20.000. l'operatore di turno e chi chiama, muels, unita a un suo scritto sul rap- area del parapsichico; oscillazioni regala un'attenta, completa, godibi-
bambini ma non solo; dalla trascri- porto tra scena primaria — intesa co- che non potranno non riflettersi an- lissima analisi dell'evoluzione del
Gli autori hanno in comune una zione traspare l'emozione da una me congiunzione degli opposti — e che nella pratica della psicoterapia concetto di angoscia in Freud, delle
formazione sistemica. Il libro racco- parte e dall'altra assieme al tentativo primo contatto del bambino con la che si ispira a tale pensiero. Con sue teorizzazioni di pulsione scopica
glie le loro riflessioni sull'interazione di chi ascolta di individuare, al di là ricchezza e il pluralismo della psiche. esplicito riferimento — già nel titolo e del "perturbante", con frequenti
tra servizio psicopedagogico, fami- dei fatti raccontati, i motivi reali che Altri trattano della psicopatologia — al Kant dei Sogni di un visionario incursioni nel campo della clinica e
glia, scuola, centro di riabilitazione, si celano dietro la richiesta di aiuto. paterna e della mancata formazione spiegati con il sogno della metafisica e della letteratura. Nella seconda par-
in situazioni problematiche che coin- Nella seconda parte del volume ogni dell'identità personale nel figlio, del in una prospettiva epistemologica e te, decisamente più difficile e meno
volgono l'inserimento scolastico di storia è brevemente rivista con l'in- fenomeno del "semivivo" (Selig- storico-scientifica, l'autore rintrac- immediatamente fruibile per il letto-
bambini o ragazzi handicappati. Pur- dicazione dei bisogni individuati e man) per assenza emotiva del genito- cia nei frequenti richiami di Jung al- re che non abbia dimestichezza con
troppo il linguaggio eccessivamente dell'intervento proposto. Lo scopo è re, del rapporto tra anoressia e figure l'empirico" quello che I. Lakatos le formule dell'algebra lacaniana,
tecnico rende il testo poco accessibi- in generale quello di rimettere in mo- parentali, del maschile archetipico chiama "nucleo metateorico", ovve- l'autrice evidenzia come tali concetti
le per chi non abbia dimestichezza to la comunicazione all'interno della nel suo significato per la donna, del ro quel polo orientante sotteso all'ar- vengano integrati e ampliati nelle va-
con la teoria dei sistemi e può scorag- famiglia e, se questo non è possibile, concetto di "autorità" in relazione ticolarsi di ogni ricerca, anche stret- rie successive trattazioni seminariali
giare la lettura da parte di operatori di attivare figure esterne che possano con la figura del padre. L'impresa tamente scientifica. In particolare, di Lacan, il quale "in questo caso,
anche culturalmente ben attrezzati e aiutarla in questo senso. Le storie porta sì sottolineature specificata- tali richiami si dispongono su due di- più che mai, tende a una complessifi-
motivati ad apprendere. Questo di- proposte costituiscono un caleido- mente cliniche, ma, nella sua globali- rezioni: sia su quella "del sovrasensi- cazione labirintica". L'autrice si
spiace perché, se si supera lo scoglio scopio delle situazioni in cui possono tà, è anche da intendersi come tenta- bile sia, paradossalmente, del suo op- muove con rara abilità e sicurezza tra
del linguaggio ostico, il libro può es- ritrovarsi sia adulti che bambini ed tivo di condurre la riflessione sui mu- posto, del troppo sensibile, del quan- gli specchi di questo labirinto, e la
sere molto utile per chiunque si occu- adolescenti, ovvero tutti coloro ai tamenti della nostra epoca per quan- tificabile"; contraddizione però solo chiarezza del suo pensiero sembra in-
pi dell'integrazione dei bambini han- quali il libro è rivolto. La verità dei to concerne i problemi della sessuali- apparente, per una ricerca che ha co- dicare una strada accessibile alla de-
dicappati nella scuola dell'obbligo. bambini, ci ricorda Caffo, non è qua- tà, del genere e della condizione di me motivo ispiratore quello di essere cifrazione del linguaggio lacaniano,
Gli autori propongono un modello di si mai evidente: dalla lettura delle genitore, partendo dalla junghiana "in funzione di un continuo processo senza per questo correre il rischio di
intervento che è ben illustrato negli "storie" si comprende come la realtà "importanza del padre nel destino di ampliamento e trasformazione" un'eccessiva semplificazione, e senza
esempi clinici riportati nella seconda del maltrattamento o della strumen- dell'individuo". Da segnalarsi un del suo stesso oggetto. La nozione di per nulla sminuirne la ricchezza me-
parte del libro. Il criterio guida sta talizzazione sia spesso invisibile, an- ventaglio teorico che delinea sia la "empirico" esprime, in fondo, taforica e l'incisività aforistica.
nel considerare scuola, famiglia e ser- che perché per le vittime, i bambini, diversità, sia la riconciliazione con la un'intensa e consapevole "assunzio-
Daniela Ronchi della Rocca
vizi come parti di un unico sistema e è così dolorosamente difficile da pen- psicoanalisi come caratteristiche del- ne dell'alterità", che mai potrà dirsi
nel "leggere" le difficoltà nel proces- sare, come ben ha mostrato Alice la psicologia analitica di oggi. Corre- completamente dominata, la cui ine-
so di integrazione scolastica come se- Miller nei suoi saggi. da il testo un glossario. sauribilità è la stessa del vivente, del-
gnali di una comunicazione disfun- l'"uomo empirico": col che siamo vi-
Gemma Sabena Donatella Musso
zionale tra le diverse parti. Lo psi- cini a ciò che oggi si usa chiamare
"complessità". ^ t i i EDIZIONI DEL PRISMA
cologo ha il compito di ristabilire Catania - Via G. Lavaggi, 12
la comunicazione: questo è possibile Giovanni M. Cabras
purché si conservi un atteggiamento
neutrale che consenta l'ascolto atten- A. MEILLET
Il Padre. Prospettive Junghiane Con-
to delle opinioni di tutti, allo scopo M A U R O L A FORGIA, Sogni di uno spi-
temporanee, a cura di Andrew Sa- IL METODO COMPARATIVO
di restituire a ciascuno (gruppo, indi- ritista. Empirismo psicologico e pa-
muels, Boria, Roma 1991, ed. orig. IN LINGUISTICA STORICA
viduo, istituzione) il proprio ruolo e Psicanalisi e Potere, a cura di L. Lon-
1985, trad. dall'inglese di Mauro Man- rapsicologico in C.G. Jung, Melusi-
la propria responsabilità. Gli esempi ghin e F. Mazzei Maisetti, Laterza, Ro- Introduzione di Tullio De Mauro
cini, pp. 259, Lit 35.000. na, Roma 1991, pp. 120, Lit 18.000.
dimostrano in modo convincente co- ma-Bari 1991, pp. 154, Lit 31.000. pp. 136 - L. 20.000
me questo intervento, apparente-
La raccolta si propone di affianca- Dagli scritti giovanili delle "Zo-
mente semplice, sia spesso sufficien-
te da solo a sbloccare una situazione re alla lunga tradizione di studi su fingia Lectures" — inclusi solo nel Questo libro raccoglie una quindi- AA. VV.
madre e bambino alcuni saggi in cui 1983 in supplemento all'edizione in- cina di saggi, frutto di due incontri
critica e a rimettere in moto il pro- MITO STORIA TRADIZIONE
si riconosce al padre la funzione di glese delle Opere — fino agli scritti organizzati a Milano dall'Istituto
cesso evolutivo. Secondo la teoria si- Neofreudiano di Psicanalisi sul tema Diodoro e la storiografia
potente agente interno della vita della tarda maturità, è possibile evi-
stemica questo accade perché la fun- "Psicanalisi e Potere". Il titolo fa
emotiva dell'individuo. Vi si delinea denziare un filo contraddittorio, o classica
zione ordinatrice e la connotazione pensare a un testo "impegnato" del
una prospettiva psicologica che parte complesso, con cui Jung ha tessuto la
non giudicante dell'intervento met- tipo di quelli che si pubblicavano nel- a cura'di C. Galvagno
dalla distillazione dell'esperienza sua ricerca sull'"autonomia dell'ani-
tono tutti i protagonisti nella condi- l'area della sinistra negli anni settan- e C. Mole Ventura
profonda dell'analisi per riproporla ma" (o "psiche obiettiva"). E quan-
zione di attivare le proprie risorse. ta. E infatti lo è: non tanto nel senso pp. XXVI-396-L. 62.000
nei suoi frutti in una forma narrativa to si propone l'autore, la cui indagine
Maria Teresa Pozzan che — come quelli — si pone in una
posizione antagonista verso la cultu- M. RAPISARDI
ra dominante, ma piuttosto perché, L'ODIO DI
non solo si impegna in una seria ana-
lisi del significato e delle epifanie del FRANCESCO PETRARCA
potere nelle istituzioni e nella socie- E altre lezioni di poetica
ERNESTO CAFFO, Telefono Azzurro,
tà, ma anche interroga criticamente
Feltrinelli, Milano 1991, pp. 127, Lit e di critica
la psicanalisi stessa e mette finalmen-
20.000. te in luce l'ambivalenza intrinseca a cura e con Introduzione di
nel concetto di potere, inteso sia nel- Paolo M. Sipala
Telefono Azzurro nasce a Bologna la sua forma coercitiva, sia come mo- pp. 173 - L. 22.000
nel 1987 con l'obiettivo di accogliere mento d'integrazione sociale e di de-
il disagio infantile attraverso l'incon- cisionalità, proiezione all'esterno del
tro telefonico con i minori ed i loro G.G. IGGERS
bisogno di dipendenza insito negli
genitori. La pratica ha indirizzato gli esseri umani. Ed è impegnato soprat- NUOVE TENDENZE DELLA
operatori (neuropsichiatri infantili, tutto perché fa pensare. Un libro da STORIOGRAFIA
psicologi, pedagogisti, assistenti so- capezzale: da leggere — qualche pa-
ciali e sociologi) verso una diversifi- CONTEMPORANEA
gina ogni sera — e da meditare. Al-
cazione dell'ascolto: è stata così isti- cuni dei saggi raccolti sono realmen- Introduzione di Mario Mazza
tuita una linea gratuita per bambini te stimolanti, altri più ovvi, ma tutti pp. LXI-317-L. 37.000
di età inferiore ai quattordici anni di buon livello. E su molti di essi si
accanto a quella preesistente cui pos- stende l'ombra lunga di Fornari e del JURIJ LOTMAN
sono rivolgersi adolescenti ed adulti. suo Minotauro. Un libro esemplare
Ernesto Caffo, docente di neuropsi- di "ricerca etica". SEMIOTICA DEL CINEMA
chiatria infantile e tra gli ideatori del pp. 162 - L. 15.000
progetto, presenta qui dodici "sto- Daniela Ronchi della Rocca

T . B E R R Y BRAZELTON, BERTRAND G . CRAMER, H pri- bambino con i suoi personali modi di rapportarsi e di emotivo dell'avere un figlio riporta improvvisamente al
mo legame. Genitori, figli e il dramma del primo attac- esprimersi, determina il clima relazionale che può favori- presente e che, se non vengono riconosciuti nella loro na-
camento, Frassinelli, Milano 1991, ed. orig. 1990, re o ostacolare l'instaurarsi di legami affettivi saldi e du- tura, rischiano di offuscare l'immagine reale del bambino
trad. dall'inglese di Sergio Mancini, pp. 297, Lit raturi. Questo naturalmente si ripercuote sulla possibilità che ne risulta stravolta e deformata. Costi genitori non si
27.500. per il bambino di una crescita mentale sana. Nel materia- rapportono più al bambino per quel che lui è realmente: i
le clinico illustrato nella seconda parte del libro, risulta loro sentimenti verso di lui e quelli che gli attribuiscono
Alla luce dei suoi ben noti studi sulle capacità interat- chiaro come sia necessario lavorare con i genitori, osser- appartengono al loro rapporto col "fantasma" che nella
tive del neonato Brazelton ha elaborato, insieme al colle- vando attentamente la loro interazione col bambino, ma loro mente, ha preso il posto del bambino. La terapia si
ga Cramer, psichiatra, una metodologia di intervento sul- anche ascoltando la loro storia, per cogliere e portare alla basa sul mostrare ai genitori la distanza tra il "fantasma"
le difficoltà relazionali della primissima infanzia, basata luce fantasie inconsce che, all'insaputa del genitore, mi- e il bambino reale, aiutandoli a rimettersi in contatto con
sull'ipotesi che oggetto di studio e di cura è l'interazione nano la sua relazione col bambino. Con un'immagine l'esperienza emotiva che, a suo tempo, li ha fatti soffrire
tra quel bambino e quella coppia di genitori. L'incontro poetica Cramer dice che accanto alla culla del bambino tanto da costringerli a riviverla, in maniera tormentosa,
tra le fantasie dei genitori, collegate alla storia individua- ci sono fate buone e malvagie cioè "fantasmi", ricordi in ogni nuovo rapporto affettivo.
le di ciascuno e alla loro vicenda di coppia, e la realtà del del passato, collegati a emozioni intense che l'evento Maria Teresa Pozzan
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MARZO 1992 - N. 3, PAG. 34/XIV

lana, "gli sfogliandoli", tascabile, spirito, curiosa, fantasiosa, anche se compiacimento nelle descrizioni. principensa, principuzza, princispaz-
Bambini-ragazzi molto economica, ripresa dalla casa è cieca. Non fa la morale, non sa già Uno stile adatto al racconto e ai let- za, principressa... L'autrice è un'in-
editrice francese Bayard. Fra gli altri tutto, è una compagna ideale. E così tori (8-10 anni), vicino alla narrazio- segnante elementare alla sua prima
CHANTAL D E M A R O L L E S , CLAUDE E Nino e Sebastiano merita una breve insieme si ritrovano nel bel mezzo di ne orale. opera e dedica l'ultima storia ad un
D E N I S E M I L L E T , I tre figli del conta- menzione per l'importanza del tema un'avventura coi fiocchi, completa Daniela Passoni ' suo allievo i cui ostinati errori orto-
dino, E. Elle, Trieste 1991, ed. orig. e la modernità della narrazione. Due di isola del tesoro, di pirati, di am- grafici gliel'hanno ispirata. Tutte e
1990, trad. dal francese di Eleonora bambini cercano di conservare la lo- mutinamenti e di lieto fine. Grazie a tre le storie d'altronde si basano su
Baron, pp. 47, Lit 6.000. ro amicizia malgrado la differenza di Tin, naturalmente, che giocando d'a- giochi di parole gustosi e divertenti,
ceto delle proprie famiglie che inter- stuzia inganna i pirati. Ma soprattut- che hanno sì un'origine didattica in
Francesco è un contadino con tre vengono con giudizi, disapprovazio- to grazie alla nonna che ha fatto in- S I L V I A RONCAGITA, La principeRsa e quel filone di giochi linguistici desti-
figli, sa che difficilmente questi con- ni e divieti. Piccoli colpi di scena e namorare di sé il Capitano Laars, do- altre storie, Nuove Edizioni Romane, nati a stimolare creatività e fantasia,
tinueranno il suo lavoro e come nelle disegni ammiccanti risparmiano al tato di pancia prominente e lucente Roma 1991, pp. 117, Lit 10.000. ma qui si incontrano con la vena per-
vecchie fiabe li manda a turno in giro lettore una microlezione di educazio- dentiera ma anche di animo intrepi- sonale dell'autrice che tende decisa-
per il mondo con due bisacce in spal- ne civica. do. Lui conosce l'isola del tesoro, lui In questo libro le storie sono tre. mente al comico. E i libri comici, o
la perché manifestino le loro attitudi- Eliana Bouchard è stato in gioventù l'avversario e il ri- La prima si intitola II bisonte bisunto umoristici, sono abbastanza rari, sia
ni e capacità. Dei tre soltanto l'ulti- vale in amore del capo dei pirati, lui ed ha per protagonisti animali uma- per i lettori adulti che per i ragazzi.
mo, Gaetano, tornerà con le sacche ha nascosto il tesoro. Il tesoro poi nizzati ma con caratteristiche attua- Anzi forse più ancora per questi ulti-
piene di prodotti della terra che avrà non è granché, ma l'avventura non è li. La seconda, Teresa la cernia obesa mi. E quindi probabile non solo che
ricevuto in cambio del suo lavoro. stata un sogno: la nonna e il Capita- narra le origini del popolo di Stonaz- il libro piaccia ai lettori cui è destina-
Francesco dormirà quindi sonni Guus K U I J E R , L'isola Duegambe, no si sono sposati. Tin ritorna alla bi- zo che grazie ai suoi antenati, pirati e to ma anche che offra loro una pro-
tranquilli per la rassicurante conti- Salani, Firenze 1991, ed. orig. 1987, cicletta. Il racconto è illustrato in sirene stonate, ha il dono di capire il spettiva nuova della lettura.
nuità rappresentata dal figlio minore trad. dall'olandese di Laura Draghi, modo piacevole, senza leziosità e con linguaggio dei pesci e di essere ugual- Daniela Passoni
e perché Gaspare, il maggiore, ha sì pp. 131, Lit 13.000. ironia. Tin, la nonna e il Capitano mente compreso. La terza, appunto
le mani bucate ma il cuore pieno di potremmo incontrarli per strada e i La principersa, racconta la storia di
canzoni e Gastone, sempre indaffa- Tin è una bambina, ha dieci anni e pirati hanno capelli lunghi, tatuaggi, una principessa protagonista di mol-
rato, sarà un buon mercante. Questa ama l'avventura: ma dove trovarla? orecchini, gambe di legno e qualche te e varie avventure il cui intreccio è
lieta parabola che non premia e puni- Si accontenta di andare in bicicletta volta le dita nel naso. Gran pregio di determinato soprattutto da cambia-
sce ma accetta e si compiace, insieme senza mani e in piedi sul sellino. Tin questo libro è la scrittura: periodi menti ortografici della parola "prin-
ad altri titoli inaugura una nuova col- è fortunata: ha una nonna giovane di brevissimi, dialoghi rapidi, nessun cipessa": principersa, principresa,

JORGE AMADO, Gatto tigrato e miss Rondinella, Mon- le braccia dei figli. Per tutta la primavera e l'estate il gatto cezionale decifrabilità dei modi, dei gesti, delle azioni.
dadori, Milano 1991, ed. orig. 1976, trad. dal porto- e la rondine percorrono inseparabili il parco. La storia dei Accanto alle attese scanzonature, Amado ha offerto, nel
ghese e adattamento di Francesca Lazzarato, ili. di sentimenti si dispiega approfittando di ogni pagina, fino 1948, per il primo compleanno di suo figlio Joao Jorge,
Xan Lopez Dominguez, pp. 69, Lit 10.000. all'ultimo dove si legge che però gli uccelli si sposano con una breve lezione di educazione sentimentale, contempo-
C L A R I C E L I S P E C T O R , Il mistero del coniglio che sapeva gli uccelli e così la rondinella sposerà l'usignolo mentre al raneamente cruda e bonaria, dura e generosa.
pensare, Mondadori, Milano 1991, ed. orig. 1967, gatto resterà una gran tristezza perché "la felicità non si Non così II mistero del coniglio che sapeva pensare
trad. dal portoghese di Francesca Lazzarato, pp. 30, nutre solo di ricordi ' '. Così la storia si sfoca e lascia il po- di Clarice Lispector che pur scrittrice nota e affermata
Lit 9 . 0 0 0 . sto a questioni amorose che forse possono far muovere al- non raggiunge il suo pubblico. Il suo racconto astratto e
cune corde di chi ha più di dieci anni (a differenza della cervellotico è adatto tutt'alpiù agli adulti che apprezzano
Gatto tigrato è un "tipo sinistro, senza legge né Dio" segnalazione editoriale che lo consiglia ai — 10). Se qual- questa Virginia Woolf della letteratura latinoamericana
che costringe un'intera comunità animale a vivere nella che neo adolescente supera la diffidenza per i personaggi e che desiderano possedere ogni sua parola. Peccato, per-
paura. Non più giovane e inasprito forse dalla solitudine così legati a stereotipi infantili può trovare conforto ad al- ché l'illustratrice aveva, con un doppio salto mortale, co-
e dalla diffidenza, inaspettatamente una mattina di pri- cuni turbamenti e melanconie che complicano e appas- struito un personaggio peloso e concreto come si conviene
mavera si innamora di miss Rondinella: la più sospirata, sionano questo periodo della vita. Lo stupendo personag- ad un coniglio.
gentile e innocente uccellina del parco. Da Rhode Island gio maschile, il gatto tigrato, si manifesta in tutta la sua Eliana Bouchard
il gallo Don Juan si precipita per assistere all'irresistibile complessità, dove i sentimenti non hanno sempre un no-
evento mentre la gallina Carijò sviene per l'emozione fra me ma li si riconosce per la misura delle parole e per l'ec-

JAY KELSO, Un grido nella notte, (l'archeologia essendo una chiave terribile decimazione — in una riser- sei un principe,
STEFANIA F A B R I , T U
Mondadori, Milano 1991, ed. orig. d'accesso indispensabile per la cono- va dell'Oklahoma. Alcuni di loro riu- Giunti Marzocco, Firenze 1991, pp.
1990, trad. dall'inglese di Francesca scenza del mondo dell'Antico Testa- scirono tuttavia a non abbandonare 22, Lit 8.500.
Flore, pp. 130, Lit 10.000. mento). La disposizione segue so- la terra degli avi, disperdendosi tra i Fiabagame destinata ai bambini di
stanzialmente l'ordine cronologico monti e le valli del Tennessee, tro- sei-sette anni, con tutti gli ingredien-
Mack Me Bride è un appassionato degli avvenimenti, dall'età dei Pa- vando appoggio in piccoli villaggi e ti del caso, dai draghi al panpepato.
suonatore di jazz, batterista instan- triarchi alla prima diffusione del faticosamente difendendo i loro co-
cabile e apprendista cuoco. Cammi- messaggio cristiano. La scelta del C R I S T I N A C A P P A L E G O R A , I mostri,
stumi e la loro cultura. Di questa
nando di sera sul lungomare sente il materiale si estende opportunamente condizione ci parla l'infanzia di Pic- ili. di Ettore Maiotti, Labbri, Milano
grido di una donna seguito da un ton- al mondo circostante del Vicino colo Albero, orfano a cinque anni e 1991, pp. 88, Lit 22.000.
fo nell'acqua e vede di lì a poco un Oriente antico, cercando di colloca- da allora allevato dai nonni chero- Enciclopedia di mostri, ricca di in-
uomo di sua conoscenza correre a re, secondo una normale prospettiva kee. Dal nonno, un mezzosangue di formazioni per i patiti del genere.
perdifiato nella nebbia. Pur non storica, le vicende del popolo eletto origine scozzese, il ragazzo impara Purtroppo il tono a volte goliardico
avendo la stoffa dell'eroe si trova co- nel più generale contesto storico. Le tutto: a pescare con le mani, a distil- toglie a questi esseri terrificanti la
stretto dalla propria curiosità e dal fotografie, superbe e ben scelte, spri- lare il whiskey, a muoversi a proprio credibilità di cui hanno assoluto bi-
desiderio di giustizia a farsi investi- gionano il fascino dei luoghi più si- perfetto agio nella natura ma soprat- sogno.
gatore alternando vorticosamente gnificativi in cui, secondo la Bibbia, tutto a dialogare con essa, e a rispet-
questa alle sue altre attività. Nella vi- si è svolta la vicenda dei suoi "eroi", ROBERTO P I U M I N I , Il pifferaio di
tarla. Va pure convincendosi che
cenda è implicata una banda di gang- da Abramo a Paolo. L'inserimento di Pienza, Patatrac, Firenze 1991, ili. di
quella cittadina è una strana razza,
ster di periferia e due vecchie signore immagini legate a luoghi personaggi un po' grottesca e un po' infida, com-
Suzanne Palermo, pp. 63, Lit 16.000.
che danno all'intreccio un'atmosfera fatti importanti per la storia di Israe- Il linguaggio musicale di Piumini
posta per lo più di "politici" dai qua-
casalinga. Il protagonista descritto le è felice e fatto tenendo conto delle ben si addice alla storia del pifferaio
li è bene tenersi alla larga. Sono gli
nei dettagli delle sue abitudini, gusti, più recenti scoperte archeologiche. con difetto di pronuncia. Dell'edi-
anni della Grande Depressione, che
convinzioni, amicizie appare come Un unico appunto: non si tiene in al- zione ottagonale invece non si senti-
si agita sullo sfondo e i cui echi giun-
un Michael J. Fox più riflessivo e me- cun modo conto dello stato attuale va tanto il bisogno.
delle ricerche sulla storia di Israele gono, attutiti, nelle chiacchiere al-
no pieno di sé. Un fascino tranquillo
precedente la costituzione della mo- l'emporio: "Alcuni di loro dicevano G E R A L D D U R R E L L , Viaggio nel mon-
e ragionevole che contrasta piacevol- Bambini-ragazzi
" narchia, che hanno mutato, talora in che c'era una depressione e che qual- do degli animali fantastici, ili. di Cec-
mente con lo svolgersi concitato del-
modo profondo, il nostro modo di cuno per questo saltava giù dalle fi- segnalazioni co Mariniello, Mondadori, Milano
la vicenda e che consente di arrivare
alla fine in buona compagnia e so- considerare questo periodo decisivo nestre a New York e si sparava alla 1991, ed. orig. 1974, trad. dall'inglese
testa. Il nonno non interveniva mai e M I C H A E L F O R E M A N , Cuccioli in erba,
prattutto senza salti logici. della storia del popolo eletto. di Maria Pia Chiodi, pp. 160, Lit
neppure io. Ma il nonno mi disse che Mondadori, Milano 1991, ed. orig. 29.000.
Eliana Bouchard Giovanni Filoramo New York era piena zeppa di gente 1991, trad. dall'inglese di llva Tron, Sempre più stravaganti gli animali
che non aveva abbastanza terra su Lit 25.000. di Durrell con il gran pregio di parla-
cui vivere, e che probabilmente cam- Carissimo, questo libro animato: re del lupo mannaro con la stessa
pare a quel modo ne faceva ammatti- su ogni pagina avanza una tartaruga, convinzione e pertinenza dedicata al
re la metà, ciò che spiegava le spara- galleggiano due pesci, pigolano tre ci- lupo siberiano.
Immagini del mondo biblico, a cura F O R R E S T C À R T E R , Piccolo Albero, torie e i salti dalle finestre". Queste vette. Serve per imparare a contare
di Caroline Mason e Pat Alexander, Leonardo, Milano 1991, ed. orig. ingenue, comiche, ma non del tutto divertendosi a far muovere da uno a J. H . B R E N N A N , Shiva, Mondadori,
note archeologiche di Alan Millard, 1976, trad. dall'inglese di Francesco insensate letture della realtà non so- dieci animali. Milano 1991, ed. orig. 1989, trad. dal-
Claudiana - Elle Di Ci, Torino 1991, Saba Sardi, pp. 202, Lit 14.000. no solo una bella lezione di relativi- l'inglese di Laura Cangemì, pp. 139,
ed. orig. 1987, trad. dall'inglese di Do- smo culturale: romanzo di formazio- Lit 11.000.
menico Tomasetto, pp. 192, Lit Una delle più belle pagine di que- ne, in cui l'autore rievoca la sua pro- M A R I A G R A Z I A C A N E P A , Le mele so-
Romanzo ambientato nell'Era
48.000. sto libro è dedicata alla memoria di pria infanzia, The Lducation of Little nore. Imparo la musica giocando, Er- Glaciale, adatto a bambini di undici
quella che gli indiani chiamano Pista Tree scolpisce certe profonde saggez- ga, Genova 1991, pp. 144, Lit 25.000. anni molto appassionati alle vicende
Si tratta di un atlante biblico par- delle Lacrime: il percorso compiuto ze, che civiltà e progresso han deriso Manuale per l'apprendimento del- preistoriche.
ticolare, un archivio comprendente dai Cherokee quando, nell'Ottocen- e voluto negare. la musica da usare con l'aiuto degli
300 fotografie corredate di sobrie di- to, furono scacciati dal Tennessee e Sonia Vittozzi insegnanti di scuola materna o di un
dascalie e utili note archeologiche deportati in massa — subendo una genitore compiacente.
TINDICF
^ • • E L LIBRI D E L M E S E Ì B

MARZO 1992 - N. 3, PAG. 35/XV

Francia del 1848 al 1850, editori riu- quisitore, Adelphi, Milano 1992, ed.
Libri collana "Vite di uomini celebri" di-
retta da Gor'kij, fu tuttavia rifiutata
10.000.
niti, Roma 1992, trad. dal tedesco di orig. 1964, pp. 118, Lit 12.000.
e dovette aspettare trent'anni per es- Palmiro Togliatti, pp. 159, Lit 10.000.
economici sere per la prima volta pubblicata in
ENRICO G I R A R D I , Guida all'ascolto
dell'opera, prefaz. di Giacomo Man- JORGE D E SENA, La finestra d'ango-
Russia. Questa è la sua seconda tra- zoni, Feltrinelli, Milano 1992, pp. SALVATORE DE Essendo
MATTEIS, lo, Sellerio, Palermo 1991, ed. orig.
a cura di duzione italiana, ed è accompagnata 440, Lit 25.000 (1" ed.) n. 1184. capace di intendere e di volere, Selle- 1960, trad. dal portoghese di Vincenzo
Guido Castelnuovo da un'introduzione di Aleksandr Ni- rio 1992, pp. 171, Lit 15.000. Barca, pp. 68, Lit 10.000.
nov. SERGIO G I V O N E , La questione ro-
Selezione di libri economici del di- mantica, Laterza, Roma-Bari 1992, Il poeta è un fin-
FERNANDO P E S S O A , W I L L I A M SHAKESPEARE, Enrico IV,
cembre 1991 e del gennaio 1992, sta- BALDASSARE CASTIGLIONE, Il corte- pp. 104, Lit 15.000. gitore. Duecento citazioni scelte da parte prima, Garzanti, Milano 1991,
bilita con la collaborazione delle Li- giano, Mondadori, Milano 1991, ed. Antonio Tabuccbi, Feltrinelli, Milano ed. orig. 1590, trad. di Massimo Baci-
brerie Stampatori Universitaria e orig. 1528, riedizione, pp. XXIV-372, AUGUSTO G U E R R A , Introduzione a 1992, ristampa, trad. dal portoghese di galupo, testo inglese a fronte, pp.
Comunardi di Torino. Lit 12.000. Kant, Laterza, Roma-Bari 1992, ri- Antonio Tabacchi, pp. 94, Lit 8.000. LIV-250, Lit 14.000.
Si tratta della ristampa dell'edi- stampa, pp. 344, Lit 18.000. Volume introdotto da Nemi d'A-
ANNA M A R I A ANDREOLI, l'Abc della zione Ricciardi del 1960 curata da PAOLO P I N I , Progresso tecnico e oc- gostino e presentato da Massimo Ba-
letteratura, Itinerario agevole nella Carlo Cordié. HERMANN H E S S E , Piccole gioie, Riz- cupazione. Analisi economica degli cigalupo. Si veda anche l'edizione
poesia, nella prosa e negli altri lin- zoli, Milano 1992, ed. orig. 1977, ri- effetti di compensazione agli inizi completa dell'Enrico IV pubblicata
guaggi per analizzare e costruire il te- H E R M A N N C O H E N , L'idea drammati- stampa, trad. dal tedesco di Enza Gini, dell'ottocento, Il Mulino-Ricerca, nell'ottobre 1991 da Mondadori:
sto letterario, Sansoni, Firenze 1992, ca in Mozart, Marietti, Genova 1992, pp. 326, Lit 10.000. Bologna 1991, pp. 254, Lit 30.000.
pp. 120, Lit 15.000. ed. orig. 1915, trad. dal tedesco di Ste- W I L L I A M SHAKESPEARE,Enrico IV,
lio Mazziotti, pp. 132, Lit 14.000. CLAUDIA K E L L E R , Pappe, pentole e Valzer di Mefisto, Sel-
SERGIO P I T O L , Mondadori, Milano 1991, trad. di An-
Roquenval (cro-
NINA B E R B E R O V A , pazzie. Diario di un'emancipazione lerio, Palermo 1992, ed. orig. 1984, gelo Dallagiacoma, Claudio Gorlier,
naca di un castello), Guanda, Parma J O S E P H CONRAD,Al limite estremo, mancata, Feltrinelli, Milano 1992, ed. trad. dallo spagnolo di Ernesto Franco, Giuliano e Giorgio Melchiori, testo in-
1992, ed. orig. 1991, trad. dal russo di Garzanti, Milano 1992, introd. di orig. 1988, trad. dal tedesco di Marghe- pp. 132, Lit 10.000. glese a fronte, pp. LIV-510, Lit
Gabriele Mazzitelli, pp. 80, Lit Francesco Biuni, trad. dall'inglese di rita Belardetti, pp. 144, Lit 12.000. 14.000. Con un saggio introduttivo di
16.000. Luisa Saraval, pp. 165, Lit 10.000. S E R G E R E Z V A N I , Il glicine, Costa & Anna Luisa Zazo.
Nolan, Genova 1992, ed. orig. 1991,
SANDRO B E R N A R D I , Fare scuola con i S E R G I O CORAZZINI, Poesie, Rizzoli, Peregrina-
JEAN-FRANCOIS L Y O T A R D , trad. dal francese di Roberto Buffagni, EMMANUEL-JOSEPH SIEYES, C h e co-

film, Guida ragionata a 130 film divi- Milano 1992, pp. 420, Lit 13.000. zioni. Legge, forma, evento, Il Muli- pp. 84, Lit 16.000. sa è il terzo stato?, Editori Riuniti,
si per cassetta divisi per materia, San- L'introduzione (con cenni biogra- no, Bologna 1992, ed. orig. 1988, trad. Roma 1992, riedizione, ed. orig. 1789,
soni, Firenze 1991, pp. 134, Lit fici e un'ampia bibliografia) e il com- dall'inglese di Arnaldo Ceccaroni, pp. G E O R G E SAND, L O stagno del diavo- trad. dal francese di Umberto Cenoni,
14.000. mento sono di Idolina Landolfi. 112, Lit 15.000. lo. La piccola Fadette. Francis Le pp. 126, Lit 15.000.
Con una prefazione di Maurizio Champi, Tea, Milano 1992, ed. orig.
I R E N E B R I N , Le visite, Sellerio, Paler- LELLA COSTA, La daga nel Loden, Ferraris. 1846, 1849, 1847/48, riedizione, trad. R O B E R T L O U I S S T E V E N S O N , L'Isola
mo 1991, ed. orig. 1945, pp. 94, Lit Feltrinelli, Milano 1992, pp. 172, Lit dal francese di Maria Barbano, pp. del tesoro, E. Elle, Trieste 1991, ed.
10.000. 12.000. THOMAS MANN, I Buddenbrook, Ei- XII-472, Lit 16.000. orig. 1987, trad. dall'inglese di Laura
naudi, Torino 1992, introd. di Cesare Ristampa della traduzione Utet Pelaschiar, ili. di George Roux, pp.
EMILY B R O N T È , Cime tempestose, FÉDOR DOSTOEVSKIJ, I fratelli Kara- Cases, trad. dal tedesco di Anita Rbo, del 1981 con un'introduzione di Da- 348, Lit 12.000.
Einaudi, Torino 1992, trad. dall'ingle- mazov, Garzanti, Milano 1992, in- pp. XXIII-587, Lit 18.500. niela Dalla Valle.
se di Antonio Meo, pp. XIII-346, Lit trod. di Fausto Malcovati, trad. dal rus- CORNELL WOOLRICH, Appuntamenti
14.000. so dì Maria Rosaria Fasanelli, 2 voli, MARCO MARAFFI, Politica ed econo- A L B E R T O SAVINIO,Dico a te, Clio, in nero, Mondadori, Milano 1991, rie-
pp. 1069, Lit 28.000. mia in Italia. La vicenda dell'impresa Adelphi 1992, ed. orig. 1939, pp. 138, dizione, ed. orig. 1948, trad. dall'ingle-
M I C H A I L B U L G A K O V , Vita del signor pubblica dagli anni trenta agli anni Lit 12.000. se di Giuseppe Lippi, pp. 232, Lit
Molière, Rizzoli, Milano 1992, ed. GEOFFREY D I MONMOUTH, La profe- cinquanta, Il Mulino-Ricerca, Bolo- Si tratta della riedizione della ri- 9.000.
orig. 1962, trad. dal russo di Roberta zia di Merlino, a cura di Maria G. Vi- gna 1990, pp. 324, Lit 38.000. stampa di Sansoni del 1946.
Arcelloni, pp. 304, Lit 12.000. tali, Sellerio 1992, trad. dal latino di
L'opera, scritta nel 1932 per la Antonio G. Luciani, pp. 88, Lit KARL MARX, Le lotte di classe in LEONARDO SCIASCIA, Morte dell'In-

Novelle italiane. Il Novecento, introduzione, scelta 1900 e il 1920 il realismo dà frutti tardivi con De Rober- ta-Quaranta (Lisi e Moretti, Cicognani e Civinini), del\
dei testi, note e commenti di Gilberto Finzi, Garzan- to, Deledda, Albertazzi e Di Giacomo, mentre D'An- realismo magico di Bontempetti e del realismo etico e ci-
ti, Milano 1991, 2 voli., pp. 1571, Lit. 3 6 . 0 0 0 . nunzio, Lucini e il primo Bacchetti si aprono a suggestio- vile di Pavese, Bilenchi e Vittorini. Nel secondo dopo-1
ni estetizzanti e di gusto decadente; il bozzettismo si fa in- guerra si afferma l'interesse per il costume e la classe bor-1
Con due spessi volumi sul Novecento a cura di Gilber- vece stilìsticamente più raffinato e si connota in senso re- ghese (Brancati e Moravia), che ha un suo riscontro nette I
to Finzi si completa nella collana dei Grandi libri Gar- gionale in autori come Fanzini, Moretti, Giuliotti, tendenze estetizzanti di Pasolini e Testori. Non mancano [
zanti la serie di antologie dedicate al genere della novella: Papini. Ma le maggiori innovazioni sono riscontrabili ne- neppure, in questa raccolta di nomi e di stili, i registri dell
i centotrentaquattro autori (da Alfredo Fanzini a Vincen- gli scrittori isolati che sperimentano nuove forme narrati- comico, del grottesco e detta satira, da Palazzeschi a f
zo Consolo) sono rappresentati da un unico racconto e so- ve (Pirandello, Tozzi, Faldella) e nel sorgere di un interes- Campanile a Flaiano.
no raggruppati in quattro sezioni delimitate cronologica- se psicologico applicato atta nuova realtà sociale, indu- Man mano che si procede netta lettura — professionale |
mente. Nella scelta sono stati esclusi brani di romanzo, striale e tecnologica, sempre più lontana dal mondo con- o amatoriale, come sembra suggerire il curatore parlando \
pezzi autobiografici, prosa d'arte ed elzeviri, testi ecce- tadino. La donna fa la sua comparsa netta letteratura nel di un ideale "lettore di gusto" — si scoprono corrispon-
denti le dieci pagine, autori nati dopo il 1935. I racconti doppio ruolo di scrittrice e di personaggio del racconto: denze fra nodi tematici, ossessioni, modelli di scrittura, I
sono corredati da una scheda bio-bibliografica sull'auto- da Annie Vivanti ad Anna Banfi, lungo una strada per- problemi umani e sociali. Utile e interessante, fra le mol-1
re, da note essenziali e da indicazioni sulla prima edizio- corsa anche da Carolina Invemizio e Sibilla Aleramo. te possibili, la verifica sulla ricerca sperimentale di un I
ne della novella. Ne risulta una mappa variegata e ricca Sotterraneo e guardato con sospetto il filone fantastico e nuovo linguaggio, che si apre con i futuristi Marinetti, [
in cui si possono individuare più direzioni di sviluppo ri- nero che ha come riferimento il Buzzati surreale e oniri- Buzzi e Soffici e procede con Pea, Gadda, Landolfi e j
spetto alla struttura della "novella di fatti" ottocentesca, co, mentre una vena che Finzi definisce ' 'lirica ' ' accomu- Delfini.
fedele ai criteri di verosimiglianza e verità oggettiva: fra il na gli ambiti diversi degli impressionisti degli anni Tren- Monica Bardi I

MARIETTI

Fulvio Tomizza Giacoma Limentani Vangelis Georgoudis


Destino di frontiera Dentro la D Pandora
Dalla lontana esperienza istriana allo sfacelo Un romanzo in cui si fondono ricordi d'infanzia e giovinezza Il cielo e il mare delle isole di Grecia come sfondo
della Jugoslavia odierna, la testimonianza umana dell'autrice e richiami alla cultura sapienziale rabbinica. per un affascinante romanzo lirico, nel quale trovano spazio
e letteraria di Tomizza nel dialogo Un giuoco sottile e seducente che si sviluppa i temi del viaggio, dell'amore, della solitudine:
con il giovane scrittore Riccardo Ferrante. e prende forma attorno a una lettera D. un libro di paesaggi e d'idee.

Jean Paulhan Ernst Bloch Roberto Speziale Bagliacca


Breve introduzione Geographica Crescere corvi
alla critica Un aspetto insolito nell'opera del filosofo tedesco:
le impressioni di viaggio diventano occasione per riflessioni
Rilettura in chiave psicoanalitica di Madame Bovary
e Re Lear, un'interpretazione che rimette provocatoriamente
La funzione e il molo della critica nel programma e spunto per divagazioni. Da Berlino a Venezia, in discussione i luoghi comuni della critica
di un maestro della letteratura contemporanea. dalla Scozia al Reno, un itinerario nei luoghi e nelle idee attraverso un'indagine serrata e coinvolgente.
di un protagonista del pensiero contemporaneo.
Pensate se Umberto Eco, questa notte, trovas-
se un altro nome della rosa.
Lo leggereste puntualmente domani sulle sei pa-
gine della Cultura di Repubblica.
Sei pagine tutti i giorni per mettervi in collega-
mento diretto con i nomi e i fatti più importanti.
Sei pagine tutti i giorni per offrirvi le anticipa-
zioni più attese e bruciare i tempi della critica.
Tutti i giorni, Repubblica "Cultura" porta agli
onori della cronaca letteratura, arte, scienza e mu-
sica. Repubblica: tutto il gusto della cultura con
la freschezza della notizia.

Anno 16 - Numero 115 - L 1200 V. C ' " * .

Sulfilodel
Referendum, l'Italia è divisa
Testa a testa tra "sì" e aste Secondo un sonai
daUwdhagttdn
Non andrò «Kore. Perla Oc, I

al mare™ sireaMÀ
t iunse,
"Alle m i Cim
mi dorere d i t o -

SEI PAGINE DI CULTURA. T U T T I I GIORNI.


MARZO 1992 - N. 3, PAG. 37

D pittore dei viaggi altrui


GIOVANNI ROMANO, Studi sul paesag- stapposte: tra di esse si svolge il per-
gio. Storia e immagini, Einaudi, Tori- corso della pittura di paesaggio tra
no 1991, pp. XXXIX-216,175 ili. in Sette e Ottocento o, con le parole di
b.n., Lit 60.000. Romano, "il sinuoso processo che
di Bruno Toscano vede la pittura di paesaggio liberarsi
Verso il 1650 Edward Norgate dei suoi obblighi utilitaristici verso la
raccontò nel suo trattato sull'arte pensarci bene, non è neanche un se- mandata per tradizioni di mestiere" dei tondi robbiani per lo studiolo di geografia e la topografia, perdendo
della miniatura la storia di un pittore gno trascurabile che un sottosegreta- o, esemplificando, tra il realismo Piero de' Medici con 1'"aratro dal quindi la necessaria aderenza alla
di Anversa che, chiuso nel suo stu- rio di stato senta il bisogno di mette- funzionale delle illustrazioni dei Ta- vero" di Schifanoia, o anche l'attac- realtà del territorio e guadagnando
dio, dipingeva un paesaggio ascoltan- re in discussione l'attenzione per i cuina, dei trattati De arboribus ecc., e co della biga di Andrea Pisano nel una sua autonomia di genere". Que-
do un amico che gli descriveva con contesti, ormai sospetta di paleomar- il formalismo gratuito di apografi più Campanile con il marchingegno ana- ste pagine esaminano con rara lucidi-
entusiasmo i luoghi ammirati duran- xismo; e che contemporaneamente o meno diretti; appassionato, perché logo, ma assai più funzionale, del car- tà, ben dentro la grande area temati-
te un viaggio appena compiuto nella guadagni spazio, forse preparandosi nell'opzione normalmente esercitata ro che conduce gli agiati pellegrini ca di arte e scienza, aspetti decisivi
regione di Liegi e nella foresta delle alla dimensione europea, un modello da Romano, che colloca in primo pia- della Fontana di Giovinezza alla dell'intreccio, caratteristico dell'età
Ardenne. Il brano è noto anche gra- dai sicuri parametri, tassonomico e no immagini per così dire garantite Manta. moderna, tra modi e tecniche della
zie ad una citazione di Gombrich, sempre più incline a proporre il pro- da un singolare potere di suscitare La "bellezza naturale, come sco- pittura di paesaggio e altre perizie
che lo utilizzò — con la consueta in- prio specialismo come un valore, ol- evocazioni e percezioni, l'istanza di perta di occhi infaticabili nell'indagi- che attengono alla rappresentazione
telligenza e insieme con altre testi- tre che come una qualità. Se non ve- una lucida vigilanza filologica è come ne del vero" trova qui il suo pieno ri- e al rilevamento. Al centro dell'inte-
monianze — per osservare "quanto do male, la congiuntura è di quelle in connaturata ad un sentimento di ri- conoscimento come qualità in sé, in resse non è tanto, dunque, la "vision
poco [nella pittura di paesaggio] in- artiste" del paesaggio, la purezza del
fluisca l'occhio del pittore, e quanto genere fattosi autonomo, quanto il
invece sia importante la sua immagi- suo familiarizzarsi e, perfino, impa-
nazione" e infine per trarne, con rentarsi con prassi e metodi razionali

Capolavoro di gotico un po' fasullo


adeguate mediazioni, la conclusione di rappresentazione. Si tratta di una
che "l'idea della bellezza naturale linea di ricerca che negli ultimi de-
come ispiratrice dell'arte... rappre- cenni ha prodotto risultati di rilievo,
senti quanto meno una semplifica- con nuove aperture su argomenti di
dì Fulvio Zuliani vario spessore, come la tradizione del
zione assai pericolosa".
paesaggio e la nascita della fotografia
La storia della pittura presenta ov- (Before Photography era il titolo della
viamente anche altre situazioni e può La Sacra di San Michele. Storia Arte Restauri, da segnalare la chiarezza e l'equilibrio dell'arti- mostra tenuta nel 1981 al Museum
consentire deduzioni diverse. Sem- of Modem Art di New York) o scien-
coordinatore Giovanni Romano, Seat, Torino colazione, che evita l'effetto di scardinamento e
brano aver poco a che fare con il pit- ze e pittura nel Seicento olandese (il
tore di Anversa, improvvisatore dut- 1990, pp. 409, ili. e rilievi, f.c. di giustapposizione così frequente ove interven-
gano autori diversi. Ed alla riuscita contribuisce noto saggio della Alpers); senza con-
tile e immaginoso di paesaggi sentiti tare le numerose mostre che, special-
raccontare, gli innumerevoli paesisti La silhouette della Sacra di San Michele della notevolmente l'apparato d'immagini, in cui nuo-
mente in Germania, in Inghilterra e
che non si mettevano al lavoro senza Chiusa, vertiginosamente inerpicata sulla som- vi rilievi ed una capillare ed ammirevole docu- negli Stati Uniti manifestavano un
aver ricevuto una commissione det- mità del monte Pirchiriano, all'ingresso della vai mentazione fotografica appositamente realizzata nuovo interesse per l'argomento e
tagliata e senza essersi provvisti di di Susa, costituì un irresistibile richiamo per i pit- si confrontano con la più significativa iconogra- per le peculiarità dell'"ottica" paesi-
una documentazione meticolosa e di tori e gli scrittori romantici: soprattutto le celebri fia ottocentesca e con un copioso e importante stica tra Sette e Ottocento (ricordo
prima mano. Tutto questo è noto e si che nel '73 la mostra dedicata dalla
illustrazioni del volume dedicato alla Sacra da materiale d'archivio (disegni, rilievi, fotografie,
liquida di solito con la distinzione tra Tate Gallery al paesaggio inglese
paesaggio e veduta. Quanto sia com- Massimo d'Azeglio, uscito nel 1829, delineate in progetti) essenziale per seguire le modificazioni
perfetto gusto trobadour, hanno alimentato, per d'immagine che la Sacra ha subito in questi ulti- esponeva accanto a Galnsborough e
plessa la materia che chiamiamo pit- a Girtin esemplari di Claude Glass e
tura di paesaggio emerge quasi in tutto il secolo ed oltre, l'immaginazione popola- mi due secoli. L'obiettivo di costruire un testo di
di Camera obscura). Una qualche par-
ogni pagina del libro di Giovanni Ro- re, ma hanno anche condizionato gli approcci riferimento obbligato per le future ricérche sul te l'ha avuta anche il cinema (inglese,
mano ora in seconda edizione. Ri- storiografici più avveduti, che non sempre sono complesso è poi evidente nei vari contributi, in non c'è bisogno di dirlo), grazie a Pe-
spetto alla prima (1978) le novità riusciti a districarsi dalla rete fascinosa del pitto- cui prima di tutto si sottopone ad un 'accurata re- ter Greenaway e all'attrezzato vedu-
non sono poche: oltre al sottotitolo, resco che aleggia sul monumento. Intervenne poi visione la bibliografia esistente (in qualche caso, tista dei giardini di Compton House.
l'aggiunta alle due parti, di cui in ori-
il restauro interpretativo di Alfredo d'Andrade, come per la ricostruzione delle fasi architettoni-
gine il libro era costituito, di un capi- Ogni buon libro ha la sua bibliote-
tolo prevalentemente visivo, con 118 sovrintendente ai monumenti del Piemonte tra il che e dell'intervento dello scultore Nicolò forse
ca; e così preferibilmente dagli scaf-
immagini i cui estremi cronologici 1884 e il 1915, che, pur accompagnato da un'ap- sarebbe stata opportuna una più incisiva messa a fali della torinese Biblioteca dell'Ac-
sono il 1496 e il 1852, commentate profondita ed ammirevole ricerca, modificò pro- fuoco dei problemi, di fronte a recenti, avventu- cademia Albertina Giovanni Roma-
da ampie didascalie, già apparso nel fondamente la fisionomia architettonica del rose prese di posizione). Una prima parte del vo- no ha fatto uscire alla luce i perso-
1982 sempre presso Einaudi (Storia complesso, evidenziando oltremisura un caratte- lume, Storia e arte, ripercorre le vicende stori- naggi che lo hanno di più incuriosito:
d'Italia, Annali, 5: Il paesaggio, a cura re gotico che appartiene ad una fase soltanto del- che ed architettoniche dell'abbazia, ed analizza pittori o incisori che erano anche car-
di Cesare De Seta); un'introduzione, le sue vicende, ma che ben si accorda all'aura ro- in tutti i suoi aspetti la decorazione scolpita e tografi, idraulici, agrimensori o dise-
tutt'altro che rituale, alla nuova edi- gnatori di catasti o anche esperti
mantica inestricabilmente ormai connessa alla quella pittorica : tra i saggi che compongono la se-
zione; una scelta di apporti bibliogra- "non solo nella pittura, quanto negli
fici tra il '78 ed oggi e, last not least, il Sacra. zione, tutti da segnalare, ricordiamo solo quello
occorrenti di guerra". Anzi, ad
passaggio dalla Piccola Biblioteca Ei- Pur essendo stata oggetto di costante attenzio- di Enrica Pagella sulla fortuna della Sacra nella emergere con più forza è proprio il
naudi alla collana dei più ariosi Sag- ne da parte degli storici dell'arte e dell'architettu- cultura romantica, quello di Costanza Segre contesto politico e militare dell'ope-
gi, con sensibile guadagno nella niti- ra, sollecitata sia dalla complessa vicenda archi- Montel sui codici miniati, e l'ampia analisi di ra di questi artisti-ingegneri-geogra-
dezza dei caratteri e delle illustrazio- tettonica sia dall'importanza della decorazione Giovanni Romano delle pitture dal XIV al XVI fi; e così in un certo senso l'eroe del
ni. plastica e pittorica, mancava finóra, come fa no- secolo. La seconda parte, Restauri e rilievi, a libro è Giuseppe Pietro Bagetti, al
Riproporre il proprio lavoro molti tare Giovanni Romano nella prefazione di que- cura di Clara Palmas, presenta un ricco materiale seguito di Napoleone a Ulma, Au-
anni dopo pone sempre qualche pro- sto volume, un'edizione filologica integrale del relativo ai vari interventi ottocenteschi culminati sterlitz, Lipsia, Strasburgo, Vilna,
blema. L'affiorare in questo lasso di Bautzen "in un tour dell'Europa che
complesso. Che ora dunque abbiamo, in una ver- nel restauro del d'Andrade, ed a quelli più recen-
tempo di interessi ed impostazioni potrebbe avergli rivelato non solo la
sione largamente soddisfacente. Si tratta di un li- ti, ed infine offre i termini di un interessante pro- realtà topografica dei campi di batta-
congeniali induce l'autore a ritenere
bro a più mani (e, dato il numero, non potremo getto di restauro globale della Sacra, concepito glia, ma anche qualcosa della cultura
che i suoi studi "si troveranno meno
isolati all'inizio degli anni Novanta qui citare tutti gli autori), di cui è prima di tutto da Giuseppe Carità e Remando Delmastro. figurativa europea". Arte, scienza,
che nel 1978". Nel decennio appena tecnica, artificio, verità, istruzione,
scorso libri intelligenti su pittura e utilitarismo sembrano comporsi sen-
scienza o su pittura e ideologia, sem- za contraddizione, quasi indistingui-
pre in tema di paesaggio, non sono bili come forza di presenza nell'otti-
cui ci si dovrebbe sempre meno la- spetto-affetto per l'ordine ancora ri- grado di determinare metodo e giudi-
infatti mancati. Ma mi domando se ca nuova del paesaggio; al punto che
mentare di sentirsi minoritari. conoscibile, attraverso le immagini, zio, indipendentemente dalla sua
queste buone compagnie riescano si direbbe emanata da una tale com-
Dunque lo siano, tanto più oggi, di un mondo tanto remoto. Gli asset- presenza nella civiltà medievale o nel
davvero a bilanciare i segni, che spe- mistione l'invenzione di una nuova
per loro proprio merito, questi Studi ti colturali, i filari, le alberate, si pos- Rinascimento, nel bacino mediterra-
cialmente in Italia a me sembrano tecnica, la litografia, che, dice uno
sul paesaggio. Il saggio intitolato Do- sono ancora leggere, e così pure le es- neo o nel nord dell'Europa: viva
più diffusi, di insofferenza o di vera dei primi manuali citati da Romano,
cumenti figurativi per la storia delle senze arboree e perfino le scansioni ovunque e quando non si sia smarrito
e propria estraneità nei confronti di "interesse à la fois les arts, le com-
campagne nei secoli XI-XVI che, con di sedi padronali, case rurali e campi; il senso dell'appartenenza ad una cul-
un metodo critico e di un modus ope- merce et l'industrie". Le cose di cui
il suo inserto di immagini da esempi da osservazioni in presa diretta e non tura permeata di empiria, di sapere
randi, cui anche gli Studi di Romano Romano si interessa erano dentro
piemontesi, apre il volume conserva da "inerzia iconografica" né dallo tecnico, anche artigiano e contadino.
appartengono, rappresentandone an- una storia che, come è noto, non
intera la validità che gli si riconosce- sguardo spesso distratto dell'artista L'idea di arte e di stile dovrà dunque
zi uno degli esiti più interessanti. comportava il lieto fine. La battuta,
va quindici anni fa (la prima appari- metropolitano o da quello velato di confrontarsi con le pratiche di un più
Non mi riferisco soltanto alla consta- micidiale per la condizione successi-
zione in "Quaderni storici" è del letteratura del poeta traggono la loro comune conoscere. Non attenteremo
tazione che metodiche d'uso dei testi va dell'artista (la madre che rimpro-
'76). Ottanta pagine per una ricogni- evidenza altri aspetti di quel mondo alla illibatezza della poesia di Am-
figurativi al servizio della storia, la vera il figlio "T'es prop'e à rien: fais
zione di sei secoli potranno sembrar perduto, i cicli stagionali, le occupa- brogio Lorenzetti se, seguendo Ro-
cui contestazione è uno dei principali tois artis'e"), che si legge in una lito-
poche e sono invece la misura giusta zioni dei mesi, le opere di bonifica. mano, sospetteremo che la rappre-
motivi conduttori del libro — ed è grafia di Gavarni del 1857 conclude
per la riflessione sui metodi che si Ma, nota Romano, occorre non solo sentazione delle terre del Buon Go-
del resto rilanciata in modo pene- il suo saggio. Ma, si potrebbe obbiet-
svolge implacabilmente, attenta alle "non prendere per originali le filia- verno si può leggere anche accanto
trante nella nuova introduzione —, tare, vent'anni dopo (o quasi: 1874,
distinzioni che si devono a ciascuno zioni ben camuffate" ma anche di- alla trattatistica agricola e alle tavole
non accennino a declinare, perva- da Nadar) multa renascentur.
dei segmenti temporali passati in ras- stinguere tra diversi gradi di Naturer- catastali, o che le verità del paesaggio
dendo ormai le riviste ufficiali di sto- segna. L'obiettivo, mirato con oc- kenntnìs, come dire tra l'Angelico (i veneziano del Rinascimento abbiano
ria dell'arte (si veda ad esempio nel P.S. — Una recensione che si ri-
chio fermo e appassionato è quanto colli e la piana tra Cortona e il Trasi- qualche cosa a che fare con il diffon-
numero 65, gennaio-febbraio 1991, spetti deve almeno segnalare qualche
della vita delle campagne trapassa in meno, per esempio) e Konrad Witz dersi di una solida cultura botanica.
del "Bollettino d'arte", e proprio in "spiacevole refuso". Eccone due:
immagini d'arte: fermo, perché non (il lago di Ginevra). Anche la rappre-
tema frequentato dalla polemica di I nomi che compaiono nel secondo Giovanni di Francesco, ospite incon-
ammette cedimenti nell'alternativa sentazione delle umili artes mechani-
Romano). C'è di più. Si avverte at- e più ampio saggio (L'attenzione di gruo già della prima edizione (p. 53),
tra verità e formula o meglio, per cae legate all'agricoltura merita
torno una gran voglia di chiudere il Giovan Pietro Vieusseux e le distrazio- invece di Giovanni Francesco da Ri-
usare le parole di Romano, "tra una un'attenzione e un rispetto speciali,
capitolo dell'espansione disciplinare, ni di Julien Sorel, composto nel '76) mini (qui a p. 48); Amleto, peso spro-
possibile verità rilevata di persona e tali cioè da indurci a non confondere
della storia sociale, del territorio. A sono, come i "termini" in un fregio porzionato alle spalle del Boccaccio
l'uso dissimulato di una formula tra- 1' "aratro incomprensibile" di uno
affrescato, figure simboliche e giu- degli anni di Ameto (p. 53).
riNDICF
• • D E I LIBRI DEL M E S E I H

Da Tradurre
Rivoluzionario fu il libro
ROBERT DARNTON, Edition et sédi- di Giuseppe Ricuperati queville, Taine e dallo stesso Mornet
tion. L'univers de la lìttérature come oggettivo) nell'analisi di Char-
clandestine au XVIII' siècle, Galli- tier si rovescia. E la Rivoluzione a
mard, Paris 1991, pp. 279, F 125. contesto, con una domanda in qual- di Daniel Mornet sulle origini intel- tizzare e in pratica a sfumare il ruolo creare l'Illuminismo, nella sua avida
che misura parallela a quella di Roger lettuali della Rivoluzione francese. dei libri nella preparazione dell'e- ed inevitabile esigenza di genealogie.
L'itinerario storiografico di Ro- Chartier nel fortunato ed intelligen- Anzi, sia Chartier sia Darnton, risal- vento rivoluzionario. In questo sen- Il problema posto da Darnton è
bert Darnton prende corpo alla fine te libro sulle Origines culturelles de la gono al primo lavoro del grande allie- so (al di là della critica foucaultana al forse più delimitato, ma la risposta in
di quegli anni sessanta che videro da Révolution frangane (1991), pronta- vo di Gustave Lanson sulle bibliote- mito delle origini) i termini intellet- compenso molto più precisa. Secon-
una parte il compiersi, ma anche l'e- mente tradotto anche in italiano. Il che provinciali (1910). Ma la risposta tuale e culturale segnano per lo stu- do Darnton l'indagine di Mornet
saurirsi del grande affresco di Peter punto di partenza è lo stesso: la vo- è profondamente diversa e per qual- dioso francese una differenza pro- non aveva trovato l'Illuminismo nel-
Gay (l'Illuminismo ancora come na- lontà di rimettere in discussione la che verso opposta. fonda. Lo stesso rapporto fra Illumi- le oltre cinquecento biblioteche pro-
scita di un nuovo paganesimo, e in- grande e precoce ricerca quantitativa Chartier infatti tende a problema- nismo e Rivoluzione (posto da Toc- vinciali spogliate perché gli inventari
sieme scienza della libertà, partito post mortem non potevano contenere
dell'umanità), dall'altra l'aprirsi del- titoli proibiti. In qualche senso, mal-
le "Annales" a nuove ricerche sul grado la complessa precocità, la do-
troisième niveau, come testimoniano i manda iniziale era mal posta perché

Dalle stelle al fango


due volumi curati da Francois Furet non teneva conto della inevitabile
su Livre et société (1965;1970). Il censura dei notai e soprattutto dei
punto di partenza era originale e fe- familiari rispetto ai testi philosophi-
ques più arditi. Solo superando il dia-
condo: il mesmerismo come segno di di Raimondo Luraghi framma fra libro lecito ed ufficiale ed
un mutamento ideologico, di una cri-
si di razionalità, che precede e insie- il mercato del libro proibito è possi-
me prepara la Rivoluzione. I saggi bile riformulare in modo più signifi-
successivi individuavano il mondo di G E O R G E ARMSTRONG C U S T E R , La mia vita nel- impartiti, in cui portò incoscientemente alla cativo domanda e risposta. Ma una
un low Enlìghtenment, che si con- le Pianure. Esperienze personali tra gli indiani, a morte ì soldati a lui temporaneamente affidati, scelta del genere investe sia la seman-
trapponeva, con tutte le sue tensioni cura di Gualtiero Stefanon, Mursia, Milano nella speranza di acquisire, con la gloria, un tica del libro clandestino (esplorata
sociali e generazionali, all'Illumini- 1991, pp. 485, Lit 48.000. trampolino di lancio verso inconfessate ambizio- sagacemente non solo nella corri-
smo dei grandi philosophes. Ma la i ni di carriera militare e politica. spondenza degli archivi della Stn, ma
svolta, destinata a fare di Darnton In conclusione, dietro il mito eroico vi sarebbe anche in quelli parigini della police
George Armstrong Custer, morto combatten-
uno degli storici più conosciuti in per coglierne le significative e non
do contro gli "indiani" presso il Little Bighorn in realtà una figura abbastanza meschina, un ca- casuali convergenze terminologiche)
Europa, era legata al grande lavoro
River il 25 giugno 1876, a soli quarantadue an- po militare fallito, un uomo divorato da frustra- sia l'identificazione dei tipi sociali le-
sulle edizioni dell 'Encyclopédie
(1979), visto come business europeo ni, è una tra le figure più incredibili e paradossali zioni e da ambizioni smodate. Peggio: un colpe- gatijion solo alla produzione, ma an-
di un Illttminismo in cui finalmente della storia americana. Noto al grande pubblico vole di gravissima insubordinazione che, qualora che al commercio del libro philoso-
erano protagonisti gli agenti del- come pochi altri, è nello stesso tempo del tutto fosse vissuto, sarebbe finito diritto davanti ad phique e pornografico: stampatori
l'"ancien régime typographique", li- sconosciuto nella sua autentica personalità. Im- una corte marziale. Tutto l'incenso sparso su di avventurosi, librai spregiudicati e
brai, editori, società commerciali, mortalato dalla celluloide dei film, ha avuto per lui a piene mani da giornalisti, uomini politici, e mobili, colporteurs tenaci. Il rapporto
un'imprenditorialità spregiudicata, fra édition e sédition, che non è solo
ciò stesso la ventura (o piuttosto la sventura) di opinion makers di varia stazza già all'indomani
abile e moderna in grado di percepire un abile gioco di parole, passa attra-
installarsi nella mente degli uomini attraverso un della sua tragica morte, sarebbe dunque fasullo, verso questo mondo fragile e pittore-
le innovazioni intellettuali, ma anche
mito che poco o nulla ha a che fare con la verità. una specie di immensa truffa che perdura ancora sco cui Darnton sa restituire con abi-
di aggirare le leggi degli stati, di im-
porre le proprie edizioni pirata e di Le contraddizioni non potrebbero essere più oggi- le letterarietà una dimensione com-
stroncare le concorrenze più deboli. estreme. Nella leggenda Custer è rimasto come Poste le cose in tal modo, pare inevitabile che plessa.
Il ricchissimo e quasi inesplorato ar- "ilgenerale", ma quando perì era semplicemente la nemesi riservasse a Custer la legge del contrap- Rispetto al quadro ideologicamen-
chivio della Société Typographique tenente colonnello-, il mito lo ha fatto coman- passo: dalle stelle al fango. Dopo il turibolo, mu- te sfocato di Mornet 1933, qui riac-
di Neuchàtel si sarebbe rivelato un dante del prestigioso 7° Cavallerìa che egli avreb- tati i tempi (e, potremmo dire con un tantino di quistano senso i discorsi non soltanto
prezioso filo rosso per le ricerche suc- be forgiato e guidato all'ultima fatale carica: in cattiveria, sostituito il mito con un altro, uguale di Rousseau, di d'Holbach, di Ray-
cessive, non tanto quelle, ormai fa- realtà Custer non fu mai il comandante del 7°, e di segno contrario) a Custer toccò di essere rap- nal, o ancora di Mercier e di Brissot
mose e ben conosciute anche dal de Warville (il futuro rivoluzionario
che gli era stato affidato solo interinalmente, in presentato nel Piccolo grande uomo addirittura
pubblico italiano, che si aprono con di cui già Darton aveva individuato i
il "grande massacro dei gatti" (una attesa che arrivasse un colonnello. Erroll Flynn, come un mitomane pazzo.
precedenti di probabile spia della po-
storia culturale sotto il segno del- nel film in cui ne interpretò il ruolo, ne fece un Dove sta dunque la verità? Legittima doman-
lke), ma lo stesso romanzo pornogra-
l'antropologia e del geertzismo di cui eroe di statura quasi titanica, schierato contro da: perché è impossibile non chiedersi come dia- fico rivela la sua ambigua anfibia pa-
si è discusso sulle nostre riviste e che tutti i nemici: sia, cioè, gli "indiani" che lo fron- volo la figura che ci appare nel Piccolo grande rallela e forse altrettanto efficace ri-
Renato Pasta ha avuto il merito di il- teggiavano, sia i politici corrotti, gli arrivisti, i uomo abbia potuto generare il mito che ha domi- sposta: disgregazione dell'etica tra-
luminare come provocazione riuscita carrieristi, i maneggioni di Washington; un uo- nato — e in parte ancora domina — le menti. E dizionale, corrosione dei modelli
nella sua postfazione all'edizione ita- mo che sarebbe andato coscientemente al sacrifi- stato un quesito del genere che si è posto Gualtie- religiosi, profanazione dei luoghi a
liana del 1988) quanto le ricerche sul lungo protetti della corte e del pote-
"literary underground", una sorta di cio supremo e, morendo, avrebbe lasciato un ro Stefanon, da anni cultore di storia delle guerre
esempio immortale ai contemporanei ed ai poste- indiane e in particolare proprio della fatale com- re, e forse anche — come mostrava-
dilatazione europea della cultura del no le sempre più incalzanti allusioni
Grub Street londinese, che i francesi ri. La verità ci dice che Custer era ambizioso, in- pagna di Little Bighom. Fu (come egli stesso ci
all'impotenza di Luigi XVI — una
han tradotto come ' 'bohème littérai- quieto, frustrato; che il suo attacco di Little Bi- dice nell'introduzione a questa su a nuova tradu- volontà, che animava l'opinione pub-
re" e gli italiani, forse meno precisa- ghorn fu un colpo di testa, un disperato gioco zione de La mia vita nelle Pianure di Custer) blica fino a raggiungere gli strati po-

>
mente (ma anche questo non è un ca- d'azzardo condotto contro ogni prudenza e, quel polari, non solo di uccidere il padre,
so) con intellettualità clandestina le- che è peggio, contro gli ordini che gli erano stati ma anche di impadronirsi dell'altro
gata al mondo dei libri (1990). corpo del re, aprendo così i tempi

I
difficili e nuovi del "trono vuoto".
Edition et sédition nasce in questo

MI

Editori • Riuniti
Laura Conti Ugo Dotti Alain Gianni Rodari
S C U O L A DI F A N T A S I A
Albertina Vittoria
T O G L I A T T I E GLI

D I S C O R S O SULLA LA C I T T À D E L L ' U O M O SULLA FELICITÀ
CACCIA L'umanesimo "La felicità dipende dalle piccole cose" Introduzione di Mario Lodi INTELLETTUALI
La pedagogia può far sorridere La politica culturale del Pei
Una donna di scienza, e di politica e di da Petrarca a Montaigne
letteratura, rompe gli schieramenti nella storia dell' Istituto Gramsci
Il difficile parto della modernità
Bruno Ciari
Ernest Gellner LE N U O V E T E C N I C H E Karl Marx
Vittorio Spinazzola DIDATTICHE LE LOTTE DI CLASSE
NAZIONI E
NAZIONALISMO CRITICA DELLA LETTURA Introduzione di Franco Frahhoni IN FRANCIA
Leggere è, un lavoro, qualche volta Una scuola come non la fa nessuno
La più recente interpretazione di un DAL 1848 AL 1850
difficile
fenomeno improvvisamente risorto
Gian Mario Bravo Karl Marx
Enrica Collotti Pischel Sacvan Bercovitch M A R X ED ENGELS I N UBERO SCAMBIO
S T O R I A DELLA AMERICA PURITANA ITALIA
E ECONOMIA
R I V O L U Z I O N E CINESE Alle origini Nel centenario del Partito socialista,
un'indagine che torna di attualità
NAZIONALE
Im nuova Cina nella Cina dei millenni del paese di Dio
MARZO 1992 - N. 3. PAG. 39

L'ora della Francia


impedivano il rapporto diretto fra lo letta di Napoleone (che ancora nel- economica sistematicamente volta a
Stato e i singoli cittadini e la libera l'esilio di Sant'Elena ad esso ritene- tutelare gli interessi della produzione
circolazione dei beni, la confisca del- va legata la sua fama piuttosto che al- francese anche a danno di quella dei
le proprietà ecclesiastiche e il conse- le sessanta battaglie vinte), subì degli territori satelliti, le dimensioni gi-
di Carlo Capra guimento di un bilancio in pareggio adattamenti là dove le sue norme ur- gantesche e le forme nuove assunte
attraverso la razionalizzazione del si- tavano in modo troppo stridente con dal contrabbando, l'esperienza trau-
S T U A R T J. W O O L F , Napoleone e la un ruolo pivilegiato è giustamente as- stema fiscale e del catasto dei terre- le consuetudini locali. matica della coscrizione obbligatoria
conquista dell'Europa, Laterza, Ro- segnato ai quadri militari, spesso in- ni, l'abolizione delle corporazioni e Se ai vari aspetti di questa "mo- (alla campagna di Russia presero par-
ma-Bari, pp. VIII-358, Lit 38.000. vestiti di funzioni amministrative, e l'individualismo economico, la codi- dernizzazione dello Stato" sono de- te soldati di venti nazioni diverse) e i
ai funzionari, in particolare ai prefet- ficazione delle fonti e delle procedu- dicati cenni forse un po' rapidi, è connessi fenomeni di renitenza alla
Uno studio dell'Europa napoleo- ti; sul reclutamento e la provenienza re legali per raggiungere l'uguaglian- perché nell'economia della trattazio- leva, di diserzione e brigantaggio, la
nica che non voglia assumere le di- degli uni e degli altri Woolf fornisce za di fronte alla legge..." (p. 124). ne preme a Woolf fare più ampio spa- ricomposizione delle élite incorag-
mensioni di un'enciclopedia né ri- dati quantitativi precisi, tratti dagli L'applicazione di tali principi, certo, zio alle questioni economiche e socia- giata dalla vendita dei beni nazionali
dursi a una sintesi manualistica deve studi più aggiornati in proposito. Ma variò da paese a paese più di quanto a li: i capitoli IV e V, che di queste si e coronata dall'istituzione della no-
obbligatoriamente optare tra due al- sulle tracce degli uomini camminano volte si sia detto: i diritti feudali, occupano, sono certo i più densi del biltà imperiale, tutto ciò si trova
ternative: o trasformare i paesi con- le leggi, dovunque modellate su quel- aboliti nel regno di Napoli, soprav- volume e anche i più nuovi, per 0 let- esposto con ricchezza di notazioni
quistati in un'appendice della Fran- le francesi: per riassumere con le pa- vissero tranquillamente nel grandu- tore che non sia familiare con i recen- particolari, delle quali è qui impossi-
cia e in una cassa di risonanza delle role dell'autore, "l'eliminazione dei cato di Varsavia e in Catalogna; lo ti sviluppi degli studi. Gli effetti del bile rendere conto, e con tocchi sobri
gesta militari e civili del suo capo ca- corpi intermedi e dei privilegi che stesso codice civile, creatura predi- blocco continentale e di una politica ma efficaci.
rismatico, o collocarsi decisamente Alla base dell'analisi delle "rea-
in un'ottica comparativa, rinuncian- zioni alla conquista" è posta la di-
do fin da principio a ogni intento di stinzione, che era moneta corrente
completezza e di organicità nella per gli amministratori e gli osservato-
considerazione dei singoli territori
facenti parte o gravitanti nell'orbita < prendere meglio la genesi e lo sviluppo di una tra-
gedia immane di cui abbiamo avuto qualche in-
ri dell'epoca, tra le classi abbienti e le
minoranze colte da un lato, dall'altro
del Grande Impero. La seconda scel- la lunga attività di ricerca per il suo precedente li- formazione cinematografica, sempre incompleta le masse popolari viste come oggetto
ta è stata quella decisamente operata bro, Uomini Bianchi contro Uomini Rossi che e strumentale". Fin qui Stefanon. passivo e incapace di razionalità del-
da Stuart Woolf, che dunque più che lo fece imbattere nell'opera del "generale". Ma sull'opera non c'è proprio altro da dire? l'azione di governo. Una visione di-
ai panorami francocentrici tracciati cotomica della società tende a sosti-
Il suo primo giudizio fu del tutto negativo. Vediamola un po' più da vicino. Il libro appare
da Lefebvre, Soboul o Tulard si ri- tuirsi nel periodo napoleonico alle
collega al tentativo compiuto oltre Custer gli apparve con tutti i difetti che egli stesso piuttosto disorganico, essendo una raccolta di ar- più articolate gerarchie di rango e di
trent'anni fa (ma limitatamente al lasciava trasparire (abbastanza ingenuamente, si ticoli da Custer precedentemente pubblicati sul ceto dell'antico regime. Come nota
periodo rivoluzionario) da Jacques potrebbe osservare) dalle proprie pagine. Poi, periodico "Galaxy". Molte sono le ripetizioni, Woolf, questa accentuazione del di-
Godechot ne La Grande Nazione; né continua Stefanon, nacque in lui un giudizio di- molti i silenzi; ma vi è dell'altro. Certamente vi vario fra le "due nazioni" fu dovuta
certo l'impresa poteva essere tentata verso, meno istintivo, più meditato e — possia- sono, nel "generale", tutti i pregiudizi, tutta la sia alla nuova enfasi posta sulla pro-
da uno studioso più qualificato, un mo aggiungere noi — più "storico". Se è vero faziosità dell'"uomo bianco" ottocentesco; ma prietà, sia alla distruzione dei corpi
inglese trapiantato in Italia (dove da che il dovere dello storico quale lo ha definito Custer era, non lo si dimentichi, un soldato. Era intermedi tradizionali, come le cor-
anni dirige il dipartimento di storia e porazioni e le confraternite (p. 230).
civiltà europea dell'Istituto universi- Spinoza è non già di maledire, ma di comprende- un ambizioso; ma la sua rimaneva un'ambizione Le sommosse antifrancesi, che solo
tario europeo di Firenze) e al quale re, era necessario uno sforzo per vedere l'opera di per così dire "interna" al suo mondo. Egli rap- in Spagna assumono il carattere di
già si devono importanti contributi Custer in questa luce. Ma Stefanon ha fatto an- presentava il "braccio armato" della conquista una vera e propria guerra di popolo,
personali sulla nascita della statisti- cora di più. Egli ha saputo mettere il libro nel dell'Ovest; ma personalmente non aveva fame furono il risultato di una molteplicità
ca, sull'economia, sull'assistenza ai giusto fuoco per un motivo infinitamente più im- d'oro né di terra né di speculazioni ferroviarie o di motivazioni in nessun caso riduci-
poveri e agli infermi del periodo na- portante: perché in tale fuoco egli ha posto tutto altro. Dislocato laggiù, aveva finito, come molti bili, secondo Woolf, alla semplice di-
poleonico. Woolf possiede in grado l'immenso dramma delle guerre indiane. È incre- altri soldati, per subire profondamente, senza fesa della religione e dei modi tradi-
eminente l'arte, propria della tradi- zionali di vita. Più che sulle agitazio-
dibile come gli americani, che sono riusciti, gra- rendersene ben conto, il fascino delle pianure
zione anglosassone, della chiarezza ni a sfondo sanfedista e legittimista,
espositiva, dell'illustrazione per zie ad uno sforzo critico che ha dello straordina- sconfinate dell'Ovest, dei suoi orizzonti infiniti Woolf si sofferma sulle complesse
esempi efficaci e per citazioni illumi- rio, a "vedere" in una luce storica l'enorme tra- e, insomma, di tutto quel mondo primevo che reazioni delle élite, divise fra consen-
nanti, e ad essa ha aggiunto la preoc- gedia della guerra civile, solo a fatica riescono a egli aiutava a distruggere. so all'integrazione e reazione all'im-
cupazione per il dato quantitativo compiere la stessa operazione per un altro dram- Si veda ciò che egli scrive delle stesse popola- perialismo culturale francese. "La
che gli viene dalla lunga consuetudi- ma della loro vita nazionale: le guerre indiane. zioni pellerossa. Certo, c'è in lui tutto l'arma- radicale rottura politica e ammini-
ne con la storiografia francese. Esse sono addirittura un caso-limite. Trovarne mentario "ideologico" dell'uomo bianco otto- strativa col passato, il tentativo di
una valutazione ' 'storica ' ' sembra quasi impossi- centesco di fronte ai "selvaggi"; ma il fascino creare e consolidare nuove fedeltà al
Il volume si articola in cinque agili posto dei tradizionali legami passivi
capitoli, che muovendo dai principi bile: nei film, nella narrativa, in tutto il "leggen- profondo della vita e dei costumi indiani lo sog-
di autorità, di deferenza e identità
ideali che presiedono all'espansione dario" popolare (meno, per fortuna, nei libri con giogano profondamente. Come accadde a molti locale, l'ancor più ambiziosa aspira-
della Francia rivoluzionaria e napo- qualche pretesa critica) non sembra si riesca ad altri cui toccò il destino straordinario e terribile zione a forgiare, dall'eterogeneità
leonica trattano degli "strumenti di usare altri colori che il bianco e il nero: solo che di vivere in un mondo allora ancor vivo ma tanto del passato europeo, una nuova iden-
conquista", delle "pratiche della questi, in dipendenza dai sentimenti, dalle emo- estraneo a tutta la Weltanschauung dell'uomo tità sul modello della Francia napo-
conquista" (ulteriormente suddivise leonica, provocarono una inevitabile
zioni (ed anche in una buona misura dai pregiu- bianco e dotato di un così formidabile fascino.
fra "integrazionze amministrativa" resistenza più che a livello diretta-
e "sfruttamento economico"), delle dizi) si scambiano costantemente le parti, crean- Qui sta, forse, la vera tragedia della sua vita. Gli
do in entrambi i casi visioni che possono essere indiani, con la loro profonda e misteriosa sensi- mente politico, a quello delle più pro-
"reazioni alla conquista". La parola fonde relazioni sociali delle singole
conquista, che ricorre in tutti e cin- passionali, manichee, tutto, meno che storiche. bilità, sentirono quell'uomo, pur violento ed an- società" (p. 295).
que i titoli dei capitoli oltreché nel ti- Stefanon ha dunque saputo "vedere" storica- che crudele, come, fino ad un certo punto, uno
tolo generale, fornisce la cifra di un mente la guerre indiane, che gli sono apparse co- "del loro mondo", fosse pure nefasto: e lo bat- Indubbiamente maggiore atten-
rapporto asimmetrico che è sempre me un tragico scontro tra americani di due razze tezzarono "Il figlio della stella del mattino", co- zione avrebbe potuto essere dedicata
riproposto all'attenzione del lettore, ai profondi sommovimenti culturali
per il controllo del Grande Ovest. In questo lui che viene all'alba a recare un destino di morte
anche se la vittoria militare è solo dell'epoca, annunciatori della tempe-
una premessa dell'estensione ai po- dramma, ecco l'utilità del libro di Custer per lo il quale trascende la limitatezza del suo stesso
storico: esso "... ci dà una chiara visione di una portatore e che gli sarà infine fatale. rie romantica, e alla nascita del senti-
poli sottomessi, essenzialmente con mento nazionale: è significativo che i
mezzi pacifici, di un modello di go- delle due parti in lotta per l'Ovest... per com- nomi di Foscolo e Goethe non com-
verno e di organizzazione sociale sul- paiano mai nell'opera, e Cuoco ven-
la cui superiorità gli amministratori ga citato una sola volta in relazione
napoleonici non nutrivano 0 meno- alla statistica. Secondo Woolf "la
mo dubbio. La matrice di un tale at- sconfitta militare, e non il nazionali-
teggiamento è vista da Woolf, piut- smo, fu la causa del crollo repentino
tosto che nel carattere universalisti- dell'Impero napoleonico" (p. 296), e
A.A.M. ARCHITETTURA ARTE MODERNA Arch iteti ura'Materìali MONOGRAFIE coti«u diretta da Fiabesco M
co dei principi dell'89, nell'egemonia Centro di Produzione e Promozione di Iniziative Culturali, Studi e Ricerche • "il liberalismo perse rapidamente la
culturale già in precedenza esercitata sua caratteristica di opposizione al-
Responsabile Francesco Moschini
dalla Francia, per cui dovunque sul l'esperienza napoleonica" (p. 298).
continente europeo i ceti colti parla- Giulio Gra
Opere e progetti 1923/1939 Queste formulazioni forse troppo
vano francese e importavano le vesti nette sono tuttavia il risvolto di una
e le usanze di Parigi (p. 12). Non vi è Pred-iila/kme di Frane-eero Moertiini giusta sottolineatura degli aspetti
dubbio però che, come l'autore stes- modernizzanti e progressivi di un'e-
so sottolinea più volte, una compo- P E R C O R S I DEL M O D E R N O sperienza destinata a lasciare una
nente decisiva di questo "zelo mis- ARCHITETTURA ARTE MODERNA ROMA l'abrizio Aggarbati/t'arla Suggiui'o
profonda traccia non solo nelle isti-
TEORIE I STORI A / PROGETTO
sionario di vettori di civiltà" (p. 14) tuzioni, ma anche nella coscienza e
DAL 1978
fosse il senso di rappresentare una ra- UN ITINERARIO PARTICOLARE nella sensibilità degli europei.
zionalità nuova contrapposta alla ATTRAVERSO L'EDITORIA
"barbarie feudale" e alle complica-
zioni barocche dei vecchi ordina-
menti. Eredi a un tempo del cosmo-
politismo settecentesco e dell'esprit CATALOGHI D'ARTE
de géometrìe rivoluzionario, gli am- COLLANE E MONOGRAFIE D'ARCHITETTURA
ministratori francesi potevano giun- Edizioni per le occasioni espositive dell'A.A.M.
gere a persuadersi che sarebbe appar- in collaborazione con le edizioni Kappa
so a tutti naturale trasferire nella lo-
ro capitale i tesori artistici sottratti
all'Italia e addirittura concentrarvi Collana "Architettura/Materiali'
gli archivi storici dei singoli paesi
sottomessi. Sede espositiva: Via del Vantaggio, 12 - 00186 ROMA - Tel. 06/3219151
Direzione: Via Albalonga, 3 - 00183 ROMA • Tel. 06/70191.203-206-251
Edizioni Kappa: Piazza Fontanella 6orghese, 5 • 00186 ROMA • Tel. 06/6790356
Tra gli strumenti della conquista, Edaioni Kappa
[INDICE
• • I D E I LIBRI O E L M E S E H I

MARZO 1992 - N. 3, PAG. 40

fare solo qualche nome, getterebbe,


H cibo dei lettori sulla diffusione di idee e di indirizzi
di pensiero di grande rilievo, più luce
dell'ennesimo saggio sul positivismo
2
op
Ì
di Marino Berengo o l'irrazionalismo in Italia fra Otto-

lC Oi )
cento e Novecento" (p. 144). C'è in
di questi giorni il grande Catalogo queste frasi, e in tutto questo discor-
EUGENIO GARIN, Editori italiani tra
storico delle edizioni Pomba e Utet e so sulla diffusione dei libri e delle
Ottocento e Novecento, Laterza, Ro- idee di cui essi sono i portatori, la
ma-Bari 1991, pp. XII-164, Lit lo han preceduto parecchie altre ini-
ziative analoghe, da Laterza a Olsch- stanchezza per le sottili analisi con-
28.000.
ki a La Nuova Italia. Nello scorrere cettuali giunta sino al rifiuto; e l'esi-
questi volumi, sembra riproporsi al genza di risalire alle radici, ai tramiti
Con questo volumetto di Eugenio reali, che han consentito la circola-
Garin, la Biblioteca di cultura mo- lettore l'antico modello editoriale
degli Annali tipografici che aveva zione, poi la divulgazione, e infine il
derna Laterza, nata nel 1902, celebra generale assorbimento entro l'opi-
il suo millesimo titolo; e nella quarta aperto gli studi sulla storia del primo
di copertina viene sottolineato il ca-
rattere non fortuito della ricorrenza,
secolo dell'editoria italiana, e che di
recente sembra averla assorbita ed
nione pubblica di determinati temi, e
di uno specifico clima culturale. Eg
contrassegnata da questo titolo e da esaurita tutta. ' L'itinerario della lunga ricerca di
Eugenio Garin dimostra di aver rag-
sZO) IN TUTTE LE LIBRERIE FELTRINELLI
questo autore. Già nel 1955 le Crona- Nel raccogliere questi suoi nove
che di filosofia italiana di Garin ci ri- su per giù all'età della Restaurazione
velavano un insolito intreccio tra lo (e vengono subito alla mente le espe-
svolgersi del dibattito teorico e l'or- rienze di Bettoni e di Pomba, falli-
ganizzazione della cultura: riviste, mentare la prima, fortunata la secon-
redattori, recensori anonimi e meno
noti, si avvicendavano ad ampliare Studi sull'editoria da), il libro economico è esistito sin
dai primordi della stampa: questo di
l'usuale quadro del pensiero filosofi- studiarne l'origine e i percorsi, è un
co. Ma poi, dopo di allora, l'analisi di Alberto Cadioli suggerimento da non perdere.
dei modi di trasmissione e di divulga- Tracciando nel 1976 un profilo
zione non solo del pensiero, ma di della Nuova Italia fiorentina (sulla
ogni forma di cultura, si è fatta sem- genericità delle prime impressioni. Anche in que- quale è successivamente uscita nel
Editoria libraria in Italia dal Settecento a oggi.
pre più presente in tutti i temi che, sto senso la bibliografia qui proposta offre un in- 1983 l'ottima monografia di una sua
dall'Umanesimo sino ai nostri giorni, Bibliografia degli studi 1980-1990, a cura di Lu-
ca Clerici, Bruno Falcetto, Giovanni Ragone e teressante spunto di riflessione, sottolineando allieva, Simona Giusti), Garin ha so-
lo studioso fiorentino è venuto af- stanzialmente ricostruito il saldarsi
frontando. Gian Franco Tortorelli, Associazione italiana Clerici e Falcetto, nella loro premessa, "l'assen-
za di un dibattito metodologico" (non ci sono ti- di un gruppo di eccezionali collabo-
A questo itinerario individuale, di biblioteche, Roma 1991, s.i.p. ratori intorno alla casa editrice di Er-
toli in proposito). Inutile aggiungere che l'esame
cui i saggi raccolti in questo volume nesto Codignola; e vagliato quello
ci consentono di ripercorrere le tap- Nonostante l'assenza di punti di riferimento del passato e del presente, la storia dell'azienda e che per la cultura italiana ha signifi-
pe principali, ha fatto riscontro negli istituzionali per lo studio dell'editoria libraria, quella degli intellettuali, l'attenzione alle opere cato la proposta di titoli compiuta al-
ultimi quindici-vent'anni un diffuso l'interesse per la sua storia (e l'attenzione per i o ai lettori, alla confezione o alla distribuzione lora, e specie negli anni trenta. Ac-
risveglio degli studi sull'editoria ita- problemi dell'industria editoriale) è molto cre- richiedono necessariamente ottiche diverse e canto a quei nomi maggiori e ben no-
liana dell'ultimo secolo. C'era certo sciuto nell'ultimo decennio. Lo testimonia un strumenti differenziati. Tuttavia, gli sconfina- ti, fa però piacere incontrare quelli di
qualcosa di malinconico nei due vo- menti che già i soli titoli rivelano da una discipli- due traduttori e redattori, Giovanni
primo spoglio di libri e di riviste (121 testate, nes-
lumi con cui nel 1974 la Sansoni cele- na all'altra — tra gli autori presenti nella biblio- Sanna e Aldo Oberdorfer, che il regi-
brava il proprio centenario e in quel- sun settimanale) raccolto nel recentissimo volu- me fascista aveva fatto rifluire nel la-
me Editoria libraria in Italia dal Settecento a grafia ricorrono i nomi di storici, di critici di let-
lo con cui Einaudi nel 1983 faceva il voro editoriale: e se, da un lato, la
punto sui cinquant'anni della sua at- oggi: vi sono registrati ben 1700 titoli. Senza sof- teratura italiana, di sociologi (non solo di lettera- storia di non pochi intellettuali d'op-
tività: le due ricorrenze coincideva- fermarsi sull'evidente utilità pratica dell'iniziati- tura), di economisti (non tanti) — sembrano posizione va ricondotta per quel ven-
no entrambe con momenti di diffi- va (i limiti cronologici non impediscono a questa spesso dettati, più che da volontà interdisciplina- tennio a questo tipo d'attività, oc-
coltà e di crisi, destinati a sconvolge- bibliografia di imporsi come un imprescindibile re, dall'ambiguità dei metodi usati o addirittura corre anche aggiungere che oltre allo
re l'assetto delle due gloriose case strumento di consultazione), conviene piuttosto dall'assenza di una consapevole scelta metodolo- studio degli autori, che con le loro
editrici e a mutarne la stessa fisiono- gica. La ripartizione suggerita dalle categorie in- opere compongono in sostanza il ca-
sottolineare altri importanti aspetti. In primo
mia culturale. Non sempre però per trodotte da Editoria libraria in Italia può anche talogo di un editore, è sempre essen-
fortuna queste pubblicazioni han se- luogo la ripartizione dei titoli secondo 11 grandi ziale individuare le più tacite ma de-
ca tegorie (a queste corrispondono i capitoli, cui contribuire, dunque, a sollecitare alcune rifles-
gnalato l'epilogo o l'interruzione del- cisive figure dei redattori. Senza di
le buone stagioni imprenditoriali: è se ne aggiunge uno di recensioni), che cercano di sioni di metodo, incominciando a fissare alcune loro, molti dei libri che preme studia-
definire i tanti tasselli del variegato mondo edito- grandi divisioni. Ma il discorso andrà poi portato re ed intendere, non sarebbero nati,
riale e dei suoi studi: dalla storia dell'editoria al- anche dentro le singole discipline: perché è diver- o sarebbero stati diversi.
l'organizzazione dell'azienda, dalla confezione so, ad esempio, occuparsi della "critica lettera-
STORIA materiale dell'oggetto libro al percorso della pro- ria" nell'editoria — possibile ambito di una so-
Tra i tanti spunti che questo pur
sottile volume ci viene offrendo qua-
LETTERARIA duzione, dai tipi e generi (organizzati in collane)
ai meccanismi della diffusione del libro e ai gusti
ciologia della letteratura — e viceversa dell' ' 'edi-
toria" nella critica letteraria (esaminando cioè i
si a ogni voltar di pagina, vorremmo
coglierne uno: il modo con cui Garin
D'ITALIA del pubblico, finendo con le pubblicazioni
slative.
legi- fatti editoriali come contributo essenziale a un
discorso critico sui testi e sugli autori, o su come
usa il concetto — per dirlo con le sue
parole — di "capitale dell'Italia col-
Nuovaedizione a cura di A. BALDUINO l'idea di letteratura si viene sviluppando in un ta", ossia di centro culturale. Ri-
La suddivisione in queste categorie sembra prendendo una vecchia (1928) osser-
scontata, ma non lo è: approssimativamente è fa- determinato periodo): campo di critica e storia
della critica tout court. vazione di Luigi Russo, che l'opera
A. BALDUINO cile enumerare alcuni aspetti dell'editoria, poi ci di Croce, e l'eco conferitale da Later-
U G O FOSCOLO si deve scontrare con la difficoltà di uscire dalla za, avevano spostato questo punto
(Da: L'Ottocento) 90 pagg., L. 10.000 cardinale da Firenze a Napoli e, sep-
pur con qualche cautela, acconsen-
M. CAPUCCI
tendovi, egli sembra individuarne
POESIA E PROFEZIA: D A l'elemento caratterizzante nella pro-
BRUNO A CAMPANELLA posta, e nella conseguente propulsio-
(Da: L'Ottocento) 268 pagg., L. 30.000 ne, di una determinata linea cultura-
xismo, positivismo, di stregoneria, le. Due delle case editrici studiate
G. CARNAZZI saggi che, dopo il primo dedicato al- giunto dei punti di tappa e di svolta
di teoria dell'evoluzione. Quello che qui, Olschki prima (specie come li-
l'età del Rinascimento, si concentra- risolutivi, che sin verso la metà degli
V E R G A E I VERISTI sapevamo di lui, lo si doveva cercare braio antiquario) e La Nuova Italia
no poi tutti tra Otto e Novecento, anni cinquanta, avremmo stentato a
(Da: L'Ottocento) 112 paga.. L. 20.000 solo nelle pagine del Dizionario del poi, sono nate a Venezia e, subito do-
Garin viene ribadendo con forza e prevedere. Un'affermazione come po, si sono trasferite a Firenze. Per-
sperimentando nei fatti il principio quella che nel 1986 ha aperto il sag- movimento operaio; ma per Garin è
I. CROTTI, R. RICORDA ché, vien fatto di chiedersi? E la pre-
che lo studio dell'editoria è sovente gio su Olschki suona rivelatrice: "le divenuto ora naturale inserirlo a pie-
SCAPIGLIATURA no titolo entro la trama di una diver- senza, la convivenza, il reciproco sti-
più illuminante di quello strettamen- idee di un secolo, quelle che hanno molo che coagula degli intellettuali
E DINTORNI costituito il cibo dei molti" sono da sa storia della cultura.
te consacrato alla storia della cultura. attorno alle iniziative di un editore; è
(Da: L'Ottocento) 96 paga.. L. 20.000
Nell'avvertenza preliminare, egli de- ricercare piuttosto nelle "banalizza- Invito dunque a studiare i manuali
la capacità dei primi, ma ancora più
plora che si trovi sempre "il volente- zioni di un manuale scolastico o addi- e i testi divulgativi, ma anche le edi-
F. PIGA del secondo, di comprendere quale
roso disposto a dissertare sul meno rittura di un riassunto per gli esami zioni portatili ed economiche. L'os- richiesta e quale risposta il mondo
LA POESIA D I A L E T T A L E di maturità circolati in centinaia di servazione che non pochi appunti
originale, ripetitivo e sciocco mae- dei lettori e degli utenti è disposto a
NEL N O V E C E N T O stro aristotelico del Cinquecento, ma esemplari" che non nelle "grandi gramsciani derivano dalla disponibi- dare alle possibili offerte del libro,
(Da: Il Novecento) 124 paga.. L. 20.000 non chi faccia luce sulle prime grandi opere impervie", diffuse solo in ri- lità dei volumetti della "Cultura del- che crea questi centri. E talvolta ne
edizioni a stampa delle opere del Fi- strette tirature a uso di pochi (p. 45). l'anima" editi dal Carabba e scelti consente anche la lunga durata, la
G. PULLINI Un nome come quello di Cesare preventivamente da Papini o da trasmissione da una generazione al-
losofo ..., chi le abbia promosse, cura-
TEATRO ITALIANO te, pagate, usate; chi le abbia aggior- Enrico Aroldi (che non è compreso Prezzolini (due autori che a Gramsci l'altra di imprenditori.
DELL'OTTOCENTO nate, trasformate" (p. Vili). Scor- nel Dizionario biografico degli italia- riuscivano certo poco congeniali!)
merita di essere ripresa. Già fra Cin- All'infaticabile autore, nessuno
(Da: L'Ottocento) 234 pagg., L. 25.000 rendo lungo il filo dei secoli, il nesso ni) è menzionato qui (p. 33) come
que e Seicento possiamo constatare poteva chiedere ormai un'organica
di continuità tra la prima età della una presenza necessaria ed illumi-
G. SANTATO che molti scrittori, da Botero a Gali- storia dell'editoria italiana tra Otto e
stampa e i giorni nostri o vicini a noi, nante: si tratta di un garibaldino
leo, dimostrano di aver potuto utiliz- Novecento. Ma l'esser giunto a for-
IL GIACOBINISMO ITALIANO si conferma sempre più: "a capire la mantovano, poi avvocato e deputato
zare solo raramente le grandi opere mularne con tanta forza e passione le
(Da: L'Ottocento) 148 pagg., L. 20.000 cultura del '500 la conoscenza del- socialista, che dal 1903 in avanti re- premesse e il punto d'avvio, costitui-
l'attività di Aldo Manuzio giova non dige una quindicina di titoli per la figurate o in folio, e di essersi serviti
con quotidiana frequenza di volumi sce un altro dei molti crediti che nella
Edizioni meno dello studio di una pagina del "Biblioteca del popolo" di Sonzo- storia della cultura italiana, e — vor-
gno, composta da volumetti in quat- correnti, a basso costo di copertina.
PICCIN & VALLARDI Bembo. Così un'indagine rigorosa e
tro sedicesimi ad altissima diffusio- Se la svolta delle edizioni "popolari"
remmo aggiungere — nella nostra
Via Altinate, 107 - 35121 Padova completa dell'opera di Sandron, dei gratitudine, egli ha acquisito.
Tel. (049) 655566 - Fax (049) 8750693 Bocca, dei Sonzogno, dei Treves, per ne; e vi parla di anarchismo, mar- è in Italia un fatto tardo, da ascrivere
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 41

Le anime di un giornale
di Umberto Levra Laterza
GIUSEPPE TALAMO, Il "Messaggero" e volta ha qui un'ampia illustrazione democristiana, con le aperture di tura su questioni come il divorzio. Novità
la sua città. Cento anni di storia, voi. I nei suoi molteplici nessi interni, colti Moro ai socialisti, con l'aggravarsi La nuova stagione coinvolge diret-
(1878-1918), Le Monnier, Firenze da un'indagine a più livelli (redazio- delle tensioni sociali e politiche a ca- tamente, e non solo di riflesso, il
1979, pp. X-323, Lit 10.000; Il ne, tipografi, proprietà), che prose- vallo tra gli anni sessanta e settanta, quotidiano di via del Tritone. La ne-
"Messaggero" un giornale durante il guirà nel volume successivo. porta ulteriori sfaccettature in un cessità di un rinnovamento sul piano
fascismo. Cento anni dì storia, voi. II La redazione conosce, negli anni quadro così articolato, sfaccettature tecnico e una linea di maggiore ade-
(1919-1946), Le Monnier, Firenze trenta, durante la direzione di Fran- che Talamo affronta nel terzo volu- renza ai cambiamenti in atto nella so-
1984, pp. XII-379, Lit 29.100; Il cesco Malgeri, l'ingresso di una nuo- me, che si conclude con la fine del- cietà diventano per Alessandro una
"Messaggero" un giornale laico. Cento va generazione di giornalisti (Gorre- l'epoca della gestione familiare del questione centrale, perseguita senza
anni di storia, voi. Ili (1946-1974), sio, De Sanctis, Rossellini, De Feo, "Messaggero". Quella illustrata nel estremismi ma con coerenza, e fatta
Le Monnier, Firenze 1991, pp. Contini, Talarico, Petrucci) profes- terzo volume è la storia di un giorna- di sostegno al centro-sinistra, di lai- Giulia Sissa
IX-402, Lit 35.000. sionalmente capaci, irrequieti, insof- le prudente e governativo, letta an- cismo, di impegno sui diritti civili,
ferenti, rispetto a talune grosse con- che all'insegna della dialettica tra di- mentre l'altra metà della proprietà La verginità
Da qualche anno, per molteplici
in Grecia
ragioni, è diminuito in Italia l'inte-
resse degli studiosi per la storia del Gianni Vattimo
giornalismo. Perciò ben vengano ini- Filosofia '91
ziative come quella di Giuseppe Ta- L'appuntamento annuale
lamo che in occasione del centenario con la filosofia verte quest'anno
del "Messaggero" ha dedicato alla
sull'ermeneutica.
storia del giornale più di mille pagine
complessive, in tre volumi pubblicati Saggi Blu
nei "Quaderni di storia" diretti da Wolf Lepenies
Giovanni Spadolini per Le Monnier. Ascesa e declino
Al di là dell'ampiezza della ricer- degli intellettuali
ca, ciò che la rende importante e sti-
molante è la novità che rappresenta
sul piano del metodo e per la ricchez-
Piero Camporesi in Europa

LE BELLE
L'evoluzione del ruolo
za della documentazione. In questo dell'intellettuale dal Settecento
senso l'opera è molto di più della pur ai giorni nostri. Il primo volume
innovativa storia di un giornale, ma
pone problemi, apre spiragli, aggiun-
ge conoscenze su cento anni di storia
•m CONTRADE della nuova collana "Lezioni
italiane" Sigma Tau/Laterza

italiana. Nascita del paesaggio italiano


Il primo volume affronta il primo te te Paolo Sylos Labini
L'occhio sagace e attento
quarantennio del giornale ed è gioca: Elementi
di tecnici, artigiani, ingegneri,
to sul rapporto con la città di un quo-
.te, ^ /

di dinamica
tidiano che d a l l ° gennaio 1879 si ri- "prattici" e "faticanti" decifra nel paese economica
volge agli strati dei salariati, degli ar-
tigiani, degli operai qualificati, so- le tracce del paesaggio.
prattutto del ceto impiegatizio. Con a cura di Pietro Rossi
una formula fortunata, mutuata dal 176 pagine, 28.000 lire
"Secolo" di Milano ma adattata alla Hegel
capitale, il "Messaggero" di Cesana Guida storica e critica
diviene il giornale popolare: molta

Harold Bloom
cronaca e attualità, un linguaggio ac-
cessibile e didascalico, che fa breccia Giorgio Napolitano
attraverso i buoni sentimenti, l'inge- Europa e America
nuità umanitaria e il bonario buon-
senso, un giornale moderatamente ROVINARE dopo l'89

LE SACRE VERITÀ
democratico e laico, non legato a nes- Il crollo del comunismo
suna forza politica. Sono aspetti, i problemi della sinistra
questi, che in parte rimarranno nel Come cambiano gli scenari
tempo, anche dopo l'acquisto nel Poesia e fede dalla Bibbia a oggi nelle relazioni internazionali
1915 da parte dei fratelli Perrone, e nella politica europea.
proprietari dell'Ansaldo. Omero e Virgilio, Dante e Shakespeare, Il caso italiano: le ragioni e le
Il secondo volume abbraccia il pe- Milton e i romantici, Blake, Kafka e Beckett: contraddizioni del P.C.I., la
riodo dalla crisi del primo dopoguer- una folgorante riflessione sull'idea di letteratura. ricerca di nuove prospettive,
ra alla ripresa delle pubblicazioni nel- in un'originale ricostruzione
182 pagine. 32.000 lire
l'aprile 1946. Il tema centrale è quel- e riflessione
lo dei caratteri della fascistizzazione

Garzanti
del giornale, mentre perdeva impor- a cura di
tanza il rapporto con la città, per il
nuovo contesto politico che ne ridu- Maria A. Visceglia
ceva gli spazi, e per la trasformazione Signori, patrizi,
del quotidiano da romano a naziona- cavalieri nell'Italia
le.
moderna
F una fascistizzazione, quella del
"Messaggero", precoce e anteriore
ad altri grandi organi d'informazio- traddizioni interne del regime, i qua- rezione e proprietà e dei contrasti in- oppone sempre più vigorose resisten- Andrea Riccardi
ne: si può dire inizi con la fine del li più che una fronda portano una terni a quest'ultima. ze, di tipo politico ma anche a fini di
1919, continui durante 0 '20 (con la sensibilità diversa e un'influenza che Fin dalla direzione di Mario Mis- egemonia interna. Le mediazioni
Il Vaticano e Mosca
messa in minoranza della linea libe- sarebbe cresciuta con l'avvicinarsi siroli (1946-52), pur nell'univocità non bastano a tenere insieme le di- Un'attenta ricostruzione di
ral-democratica nittiana) e si conclu- della crisi e della sconfitta: esse si della linea centrista degasperiana co- verse anime presenti nel giornale e cinquantanni di difficili relazioni
da nel febbraio 1921. Eccettuato esprimono nelle pagine interne — minciano a delinearsi tra i Perrone nel maggio 1973 Ferdinando e le so- politiche e diplomatiche: la
qualche tentennamento dopo l'assas- per esempio nella critica teatrale e ci- diversi orientamenti politici, uno più relle vendono a Rusconi la loro metà storia di un'antagonismo che
sinio di Matteotti, la linea del giorna- nematografica — su alcuni problemi moderato e uno più innovatore, oltre del pacchetto azionario: si apre così molto ha pesato sugli uomini
le, quarto per tiratura in Italia, fino come quello razziale, in certi conte- a preesistenti contrasti familiari e fi- un anno di conflitti che farà del del nostro secolo
al 1943 è ancorata senza sbavature al nuti e nel linguaggio della terza pagi- nanziari. Dopo le correzioni di rotta "Messaggero" un caso unico per più
regime e a Mussolini. na. degli anni cinquanta, con un'atten- aspetti nel panorama editoriale. Anna Foa
Allo storico si pone il problema di Infine i proprietari, i Perrone, so- zione maggiore ai partiti laici e molti Inizia cioè una lotta che vede uniti
analizzare quei vent'anni del quoti- no ovviamente col regime, col quale, articoli di fondo di Spadolini, e dopo redattori e-maestranze con il com-
Ebrei in Europa
l'opposizione al tentativo Tambroni, Dalla peste Nera
diano senza più ricorrere a categorie pur facendo buoni affari, cercano pe- proprietario-direttore contro gli altri
nel corso degli anni sessanta le diver- all'Emancipazione
interpretative ormai largamente su- rò di non dividere mai il controllo di- comproprietari, che cercano di estro-
perate, come la denuncia della becera retto del quotidiano, almeno fino al genze tra direzione e proprietà sem- metterlo e di modificare la linea. Alla La storia della tormentata
incultura dell'età delle veline, impo- 1941-43: così la linea del fascismo è brano superate con l'arrivo alla dire- fine è lo stesso Alessandro a cedere, presenza di una minoranza
ste da un regime considerato una pa- attuata da direttori legati alla pro- zione, già dopo Missiroli, di Alessan- perché non ha la forza economica per nell'Europa moderna
rentesi nel liberale dispiegarsi della prietà; il che è esemplare della lunga dro Perrone, figlio di Mario, mentre resistere da solo e non è neppure di-
storia d'Italia, oppure come l'appiat- durata — prima, durante, dopo — a capo dell'amministrazione è inse- sponibile a fruire di una solidarietà i
timento del fascismo sul grande capi- del controllo che i grandi gruppi eco- diato dal 1934 Ferdinando, figlio di cui contenuti vanno al di là delle sue
tale, oppure considerandolo una fab- nomici esercitano sull'informazione, Pio. In verità non è così, e il conflitto idee: nel maggio 1974, pochi giorni
brica del consenso monolitica e per- ma pure della difesa da parte di que- sta lentamente montando all'interno prima della vittoria del fronte divor-
fettamente controllata. La strada se- sti ultimi di un proprio spazio auto- della proprietà, tra due linee politi- zista, di cui il "Messaggero" era sta-
guita da Talamo è assai più nomo durante il regime. che e due diverse concezioni del gior- to uno dei pilastri, anche l'altra metà
articolata. La realtà del "Messagge- nale: il detonatore sarà rappresenta- del pacchetto azionario passa di ma-
Il secondo dopoguerra, con la ri-
ro" non era troppo diversa da quella to dal Sessantotto, dall'acutizzarsi no, alla Montedison, e termina la ge-
presa delle libertà politiche e della
di altri quotidiani, ma per la prima delle tensioni nel paese, dalla spacca- stione familiare del quotidiano.
dialettica trai partiti, con l'egemonia
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 42

Credito senza magia


di Marcello de Cecco

A L B E R T HAHN, Teoria economica del genio isolato del poligrafo napoleta- stati fino ad oggi tutto sommato mar- la Teoria dello sviluppo economico di sione, un banchiere. La scelleratezza
credito, a cura di Lapo Berti, Esi, Na- no, sembrano venire costantemente ginali allo sviluppo di quella che gli Schumpeter, anziché col volume di nazista lo sradicò da Francoforte e
poli 1990, Lit 23.000. da banchieri-scrittori. Gli economi- stessi anglosassoni pomposamente cui qui ci occupiamo. Esso è un work trapiantò negli Stati Uniti, dove, pa-
J O S E P H A L O I S S C H U M P E T E R , L'essen- sti accademici non pare abbiano ab- definiscono la "mainstream econo- in progress da Schumpeter mai pubbli- radossalmente, egli continuò per
za della moneta, a cura di Gianni bastanza dimestichezza con il fun- mics". I pochi economisti anglosas- cato. Sulla sua complessa gestazione vent'anni a cercare, nei suoi scritti,
Nardozzi, Crt, Torino 1991, s.i.p. zionamento di istituzioni così legate soni che hanno saputo stabilire un a suo tempo Augusto Graziani, re- di far rientrare nella bottiglia il genio
al presente come credito e banche contatto funzionale con la letteratu- censendo l'edizione tedesca e ora che aveva così potentemente evocato
per razionalizzarle in maniera soddi- ra in lingua tedesca su moneta credi- Gianni Nardozzi, curatore di quella nella sua opera giovanile, e che se-
Non è spesso dato agli economisti sfacente nei loro sistemi di pensiero. to e banche, rappresentandone le italiana, ci illuminano ampiamente. condo lui doveva considerarsi il ma-
antivedere i fenomeni prima che essi Accade così che il gigantesco svi- conquiste nei propri scritti, sono sta- L'essenza della moneta, tuttavia, effi- lefico responsabile delle sciagure oc-
si manifestino in tutta la loro am- luppo della banca moderna, che ha ti considerati dai loro compatrioti cacemente rappresenta lo stato della corse alla Germania negli anni venti.
piezza. Al contrario, parecchio tem- luogo tra la metà dell'Ottocento e la come rivoluzionari o almeno etero- maturazione del suo autore tra il pri- Nello scritto schumpeteriano di
po di solito intercorre tra il verificar- prima guerra mondiale, cominci ad dossi. Il caso di Keynes è il più noto e mo geniale volume, cui si è appena cui ci occupiamo, l'opera giovanile di
si di un fenomeno, il costituirsi di Albert Hahn è citata con rispetto e
una istituzione, e il prendere co- ammirazione pari a quelli che lo stes-
scienza di essi da parte degli econo- so Hahn riservava a Schumpeter. Ri-
misti. Ciò è stato particolarmente ve- spetto e ammirazione che Schumpe-
ro per il credito e per le banche, che
in varia forma esistono ormai da mi-
gliaia di anni. Bisogna aspettare il
Noi bevitori di acqua rossa ter mostra, nella stessa opera, anche
nei confronti di due altri banchieri-
scrittori della Mitteleuropea, Felix
primo Ottocento per trovare a Napo- di Roberto Beneduce Somary e Karl Schlesinger.
li un uomo di genio, Francesco Fuo- E interessante notare come, nella
co, che spieghi la "magia del credi- seconda metà del secolo scorso e nei
to", cioè il funzionamento del molti- primi decenni del nostro, l'Inghilter-
Sguardi venuti da lontano, a cura di Alain Le lasciare indifferenti un resoconto etnografico del-
plicatore dei depositi pur partendo ra avesse smesso di produrre ban-
da un punto di osservazione non par- Pichon e Letizia Caronia, introd. di Umberto le osterie di Bologna simile a quello delle toguna chieri-scrittori o finanzieri-scrittori
ticolarmente prossimo alla realtà Eco, Bompiani, Milano 1991, pp. 248, Lit africane, che descrive le prime come "grotte in della potenza di Henry Thornton e
bancaria più sviluppata del suo tem- 30.000. cui si beveva soltanto acqua rossa... " (operazio- David Ricardo. Lo sviluppo della so-
po. Ma il suo esempio non pare esse- ne quasi speculare a quella adottata da Leiris in cietà inglese aveva separato l'élite
re seguito da altri, più vicini alla defi- Qualcuno ricorderà forse il film Petit à petit L'Afrique fantòme, dove "pipì" stava per "bir- culturale e quella economica, che in
nizione odierna di economista pro- (1970): Jean Rouch vi ritraeva il protagonista, ra di miglio"). Le parole dell'immaginario viag- precedenza erano state strettamente
fessionista, se si eccettuano gli altret- venuto dal Niger in cerca di progetti per costruire giatore al quale affida le proprie considerazioni unite. Nei paesi di lingua tedesca,
tanto isolati casi di John Law e di sviluppatisi più tardi, tale integrazio-
nella sua patria improbabili grattacieli, diventare Diamanka, narratore peul (appartenente a quel-
Henry Thornton, i quali avevano al- ne tra cultura e potere economico in-
meno il vantaggio di essere, come a poco a poco un etnografo sul campo. Taccuino la cultura di pastori nomadi e di cantastorie da vece rimaneva. I praticanti di econo-
banchieri praticanti, a contatto con il alla mano, Usuo sguardo e la sua penna descrivo- cui è nato Hampàté Bà e che ha contribuito a mia e gli economisti sorgevano dallo
sistema bancario anglo-scozzese. no il bacio di due fidanzati, il trucco di una don- diffondere l'Islam attraverso l'Africa), generano stesso ceppo, e l'élite finanziaria fre-
In effetti, le pagine più interessan- na, e altre scene dalle quali trae i caratteri del- infatti una reazione più complessa di quella cer- quentava gli universitari alla pari,
ti su credito e banche, se si eccettua il l'Occidente, i nostri caratteri di cui scrivere su cata dalla Benedict quando dimostrava agli ame- non ritenendoli, come accadeva alla
una cartolina agli amici rimasti in Africa. ricani che la loro forma di vita sarebbe apparsa élite finanziaria inglese, che imitava
ben strana un volta inforcati gli occhiali del rela- modelli aristocratici appena attinti
La ricerca condotta dal gruppo Transcultura, e
per il proprio censo, dei precettori
di recente pubblicata a cura di Le Pichon e Caro- tivismo culturale. Anche Diamanka sembra
utili solo ad ammestrare i giovani ma
nia, ha realizzato un esperimento non molto di- adottare un dispositivo narrativo simile ("il cul- certo non portatori di alcuna verità o
verso, cominciato alcuni anni fa e preceduto da turalmente vicino è reso bizzarro e arbitrario, il di nozioni anche lontanamente utili
un analogo tentativo francese, che ha condotto culturalmente distante, logico e semplice", ha alla vita pratica e alla gestione degli
ACTA in Italia studiosi provenienti dal Terzo Mondo scritto Geertz in proposito), ma l'effetto prodot- affari. Di tale distanza sociale avreb-
PHILOSOPHICA allo scopo di analizzare la società europea e quel- to è diverso perché qui non è in gioco la difesa di be sofferto lo stesso Keynes, e certo
la nostra in particolare: quale occasione migliore un orientamento teorico fra gli altri: si tratta soffrirono in maniera assai maggiore
piuttosto d'interrogarsi sulla possibilità di un me- i suoi maestri.
Collana dell'Istituto per contribuire a dissolvere la perniciosa "illu-
Italiano per gli Studi sione di essere stati gli unici a guardare l'altro"? todo e della disciplina che l'ha prodotto. A Vienna a Francoforte e a Berli-
Filosofici Ciò che gli autori intendevano saggiare era l'ipo- Gli appunti di Diamanka paiono voler mo- no politici, banchieri, ed economisti
tesi di una reciprocità dell'antropologia cultura- strare quanto sia singolare il meccanismo delle universitari, così come era accaduto
a Londra e a Edimburgo tra Sette-
le, la sua capacità in altri termini di mutare la di- interpretazioni antropologiche: capaci di prov-
LA PLURALITÀ cento e primo Ottocento, si conosce-
rezione del proprio sguardo e l'oggetto delle pro- vedere di un senso quasi tutto ciò che esse descri- vano e frequentavano assiduamente.
IRRAPPRESENTABILE.
IL PENSIERO POLITICO prie analisi conservandone intatto, almeno nelle vono senza essere necessariamente delle "buo- La giovane borghesia austriaca e te-
DI HANNAHARENDT intenzioni, il metodo. ne" interpretazioni. Forse si può comprendere desca non aveva avuto ancora il tem-
a cura di Roberto Esposito Il ritratto che affiora da questo lavoro, se pure questa contraddizione se consideriamo che oggi a po di farsi assorbire dall'aristocrazia.
dice di noi ciò che in buona parte già sappiamo, risultare irrimediabilmente strano non è tanto Pratica di banca e finanza e riflessio-
METAMORFOSI non manca in molte pagine di interrogarci, so- "l'altro" ma l'idea stessa di descrizione cultura- ne teorica su di esse si mescolavano,
DEL MODERNO prattutto dove un 'ironia cruenta disvela i para- le. Invertire la rotta della tradizionale prospettiva permettendo il fiorire di opere genia-
a cura di G.M. Cazzaniga, li come la Teoria dello sviluppo econo-
dossi dei nostri modelli di razionalità e quella antropologica sarebbe dunque insufficiente per
D. Losurdo, L. Sichirollo mico di Schumpeter e la Teoria eco-

FILOSOFIA E COSCIENZA
fragilità di senso che costituisce la malattia occi-
dentale per eccellenza. E del resto non potrebbe > nomica del credito di Hahn. Schum-
peter avrebbe avuto il tempo di dive-
NAZIONALE IN nire ministro, e di fare anche una
BERTRANDO SPAVENTA poco fortunata esperienza di presi-
a cura di G. Oldrini dente di banca.
essere razionalizzato organicamente il più eclatante. fatto riferimento, e la altrettanto L'assai maggiore integrazione nel-
FRANCESCO DE SANCTIS. da economisti solo dopo un notevole I due volumi che ora appaiono in grande Storia dell'analisi economica. la vita pratica del proprio paese degli
RECENTI RICERCHE intervallo, e solo quando il fenomeno italiano, con un ritardo pluridecen- Il volume di Hahn, per espressa economisti di lingua tedesca che vis-
del credito è divenuto troppo gigan- nale nel caso dell'opera di Hahn, e affermazione dell'autore, è stretta- sero nei decenni a cavallo del nostro
TRAMONTO tesco per continuare ad essere igno- mente legato al primo capolavoro secolo conferisce alle loro opere una
solo ventennale in quello di Schum-
DELL'OCCIDENTE? rato dagli accademici. Ed è naturale schumpeteriano, e in qualche modo dose di realismo spesso superiore a
peter, provano quanto ho sopra af-
a cura di G.M. Cazzaniga, che a prenderne coscienza, fino a for- se ne può considerare una continua- quella della gran parte delle opere dei
fermato in maniera lampante. In ve-
D. Losurdo, L. Sichirollo mulare le proprie teorie mettendolo zione. Albert Hahn, come Thornton loro confratelli inglesi. Nel caso di
rità sarebbe forse più naturale con-
al centro di esse, siano gli economisti frontare il libro di Albert Hahn con e Law era, per famiglia e per profes- Hahn e Schumpeter, questo vuol di-
ANTROPOLOGIA, PRASSI, di lingua tedesca. Essi hanno assisti- re rendersi perfettamente conto del-
EMANCIPAZIONE to allo sviluppo del sistema della ban- la portata rivoluzionaria del sistema
a cura di G. Labica, ca universale in Germania, che ha creditizio per il funzionamento del
Sabatino Ciuffini
D. Losurdo e J. Texier contribuito a trasformare in pochi capitalismo. Nella sua opera maggio-
SFREGAZZI re Schumpeter avrebbe, a ragione,
decenni un paese di "costruttori di
EGALITE/INEGALITE orologi a cucù e di professori di filo- Dispositivo poetico di emergenza trattato con sufficienza i contributi
a cura di A. Burgio, logia classica", come lo definì magi- Scappa dalla sua gabbia il pappagallo Sfregazzi, sifa ciarlone tecnopolitano. di quegli autori inglesi e americani
D. Losurdo e J. Texier stralmente Federico List, in un pode- Le muse, sdegnate, gli tolgono l'ispirazione. che, in anni assai più recenti, avreb-
roso sistema economico, protagoni- Senza voce e senza penne, ormai ridotto, allo stremo, egli s'infila, in cerca bero riscoperto nientemeno che il
LA PROSA DEL MONDO di cibo, nel vortice di una doppia elica dove trova zucchero adenina timina moltiplicatore del credito, dando
sta della seconda rivoluzione indu- guanina citosina fosfato.
OMAGGIO A striale e dominatore del commercio mostra in maniera patente di ignora-
MERLEAU-PONTY Mangiando rinasce. Si moltiplica in Tuba e Mirum (che sono copie di se
dei manufatti. stesso), e riprende il suo pappagallare. re completamente gli apporti degli
a cura di A.M. Sauzeau Boetti economisti di lingua tedesca o degli
Gli economisti di lingua tedesca, La sua lingua triforcuta adesso non l'aizzano più le Muse ma l'insonne acido
della vita. italiani. E si comprende anche il suo
tuttavia, non riuscirono a conquista-
Distribuzione P.D.E. Se non lo trovate dal vostro Libraio, richiedetelo all'Editore forse un po' rancoroso rifiuto di con-
re l'egemonia culturale che in altri
(Seconda edizione - lire diecimila) siderare rivoluzionario il contributo
C.P. 156,61029 URBINO campi del sapere l'università tedesca
aveva saputo raggiungere. I loro con- del Keynes della Teoria generale, che

>
tributi si fecero quindi strada a fatica GUIDO GUIDOTTI EDITORE - ROMA
nel mondo anglosassone, e sono re- 0 0 1 6 5 R O M A - VIA T E O D O R O V A L F R É . 4
< porativisti.
Albert Hahn, come s'è detto, tra-
servando la realtà tedesca, decretan-
do che grandi banche sul modello di
precorrere, nelle altrettanto malco-
nosciute sue opere successive, il mo-
netarismo e la "nuova economia clas- NOVITÀ
invece egli vede come un arretramen- scorse il resto della propria vita in- quelle tedesche fossero al centro del-
to rispetto alle posizioni assunte dal- tento a un compito paradossale. Ave- l'esperienza di pianificazione sovie- sica".
lo stesso autore nel Trattato della mo- va, nel libro giovanile che qui recen- tica degli anni venti. Lo stesso, per fortuna, non accad-
neta. E invero in quell'opera Keynes siamo, provato che in un sistema di Hahn era orgoglioso delle proprie de a Schumpeter. Il suo volume sulla Marina Ferrara Pignatelli
era riuscito a fare da ponte tra teoria credito puro è l'investimento a crea- conquiste analitiche. Credeva tutta- moneta è un tentativo di generalizza- Viaggio nel mondo
monetaria anglosassone e teoria mo- re il risparmio e non il contrario, co- via che lo sconsiderato uso del potere re le conquiste fatte nella Teoria dello delle essenze
netaria di lingua tedesca, assorbendo me aveva sostenuto la virtuosa scien- demiurgico delle banche avesse por- sviluppo economico nel campo del-
Aromi e rimedi di ieri e di oggi
e trasformando i contributi di Wick- za economica da Adamo Smith in tato alla grande inflazione tedesca l'analisi monetaria. L'ostinazione
xviii + a l a pagine, lire 38.000
sell, Schumpeter e Hahn, e adattan- poi. Se non è il risparmio a limitare dei primi anni venti. La sua carriera schumpeteriana a voler riportare le
collana IL CORVO E LA COLOMBA
doli alla realtà del sistema finanziario l'investimento, le decisioni dei sin- successiva fu quindi dedicata a riven- proprie riottose scoperte nell'alveo
inglese e di quello americano. Que- goli individui rispetto alla divisione dicare la priorità delle proprie sco- della teoria dell'equilibrio economi-
sto grandioso sforzo sincretico non si del proprio reddito tra consumi e ri- perte, specie nei confronti di Key- co generale e a voler fustigare la Paul R. Ehrlich,
sarebbe ahimè ripetuto nella Teoria sparmi divengono ampiamente inin- nes, e allo stesso tempo a dichiararle scuola storica tedesca, la teoria gene- Anne H. Ehrlich
generale, che è un'opera culturalmen- fluenti sul livello del reddito e la di- politicamente disastrose, anche se tica e la teoria statalista della mone- Un pianeta non basta
te forse meno aperta, preoccupata di stribuzione del medesimo. Arbitre non poteva giungere a considerarle ta, indicando allo stesso tempo una
Esplosione demografica:
descrivere la realtà angloamericana e del livello degli investimenti e dun- analiticamente errate. Un compito "terza via", forse può spiegare, co-
il problema ambientale numero I
di influire su di essa. Il rifiuto di fare que del reddito e della distribuzione gravoso perché paradossale, ma di si- me suggerisce Gianni Nardozzi nella
RACCOMANDATO DAL WWF
i conti con la banca moderna, di cal- xviii + 312 pagine, lire 27.000
colarne l'enorme portata per la teoria
collana IL PIANETA
monetaria e per la teoria economica
in generale, che era proprio della
scienza economica anglosassone dei
tempi di Hahn e Schumpeter e dei < dell'Africa, crudele assenza dell'Africa nel di-
scorso africano dell'europeo". A conti fatti, i tre
Matthew Hodgart
La satira
suoi imitatori di altri paesi, si è pur- salvare la legittimità di un metodo: forse è per autori non mostrano però sintomi di quella "ipo- Quando la crudeltà
troppo esteso anche per i decenni questo che " g l i italiani" del saggio di Wang Bin, condria epistemologica" (Geertz) da cui sono af- si sposa all'ironia
successivi. Così quel che il giovane dell'università di Pechino, appaiono veri e falsi fetti spesso gli antropologi: continuamente incer- vi + 280 pagine, lire 25.000
Hahn dava nel suo libro per pacifico
insieme: le sue pur acute osservazioni — come ti se ciò che descrivono sia o meno ciò che real- collana UNIVERSO SCIENZA
e acquisito può costituire motivo di
riscoperta e dibattito per gli econo- sulla malinconia nascosta dietro i colori forti mente accade. La loro è un 'etnografia probabil-
misti anglosassoni e per i loro imita- della moda — operano generalizzazioni opinabi- mente meno ossessionata dal bisogno di trovare Daphne Maurer,
tori anche ai giorni nostri. Solo l'i- li quanto quelle su "gli Azande" o " i Dogon". quell'Altro immaginario che, quando infine in- Charles Maurer
gnoranza di tutto il filone dottrinario Il secondo dei due contributi di Wang Bin, più contrato, restava incomprensibile o, all'opposto, Il mondo dei neonati
che inizia con Wicksell e prosegue filosofico e volto a tracciare le linee di una possi- scontato (si concludeva così l'incontro di Lévi- xii + 336 pagine, lire 30.000
con Schumpeter, Hahn, Fanno, Del bile "meta-metodologia" della conoscenza in- Strauss con gli ultimi Tupi-Kawahib dei Tristi collana UNIVERSO SCIENZA
Vecchio, Hawtrey, Robertson e lo terculturale, propone come rimedio un relativi- tropici). Un'antropologia che accetta la scom-
stesso Keynes del Trattato, estenden-
smo culturale libero da fraintendimenti e sempli- messa della specularità non è già più l'antropolo-
dosi ad autori di frontiera come von Bjòrn Kurtén
ficazioni solo a certe condizioni: prima fra tutte gia di una volta? Potranno così spezzarsi quelle
Bortkiewitz e Hilferding, ignoranza
quella di rinunciare a rivendicare "la sua univer- maglie che imprigionavano l'etnologia nel suo
L'età dei dinosauri
che l'egemonia culturale angloameri- Vita e morte dei grandi rettili
cana postbellica ha imposto persino salità in modo normativo" (p. 225). I suggeri- essere "rimorso dell'Occidente"? E forse presto
P r e s e n t a z i o n e di
agli economisti di lingua tedesca, menti dell'autore (ad esempio, che nessun relati- per rispondere a questi interrogativi, ma sarebbe
G i u s e p p e Minelli
può spiegare il successo recente e cla- vismo abbia la pretesa di sostituirsi all'altro), interessante chiedersi se le altre culture debbano
xviii + 282 pagine, lire 25.000
moroso della riscoperta, da parte de- non risolvono tuttavia per intero gli interrogativi praticare uno sguardo semplicemente speculare a collana UNIVERSO SCIENZA
gli economisti anglo-americani, delle di tale modello teorico: le inquietudini delle no- quello dell'antropologia occidentale o se possa-
ragioni della superiorità del capitali- stre società, che devono oggi autorappresentarsi no esprimere stili di conoscenza dell'altro, "mo-
smo finanziario tedesco e giapponese multiculturalmente senza aver risolto molti dei delli etnografici" differenti dai nostri: dal mo- John L. Roberts
su quello inglese e americano. Risco-
loro intemi problemi, e soprattutto senza che si mento che una pura riproposizione di quello stile Guida alle strutture
perta che spesso avviene senza dare a
Cesare quello che è di Cesare. sia ancora trovato un modo soddisfacente di par- è forse più un nostro desiderio che non la vera geologiche
lare della differenza culturale, dimostrano come scommessa dell'attuale confronto fra culture. 254fotografie
Se per molti l'ignoranza può esser sia faticoso strutturare un confronto simmetrico. Questa è d'altronde una delle ipotesi della ricer- di strutture sedimentarie,
considerata ragione sufficiente, nel Eppure la sfida è proprio questa, come ricorda Le ignee, metamorfiche
caso di altri, assai più colti ma sor- ca, alla quale allude Le Pichon ricordando il si-
Pichon riferendosi al rovesciamento epistemolo- 262 pagine, lire 37.000
prendentemente ignari dei suddetti gnificato del dialogo con "schemi di rappresenta- collana SCIENZE NATURALI
apporti, c'è forse una motivazione gico tentato dalla ricerca: "Che immagine po-
zione" radicalmente diversi quali quelli propri
più sottile. Essa è data dal carattere trebbero farsi di noi degli osservatori appartenen-
della tradizione orale.
spesso pesantemente normativo del- ti a una società che non giocasse mai alcuni dei HughJohnson
L'esperimento, per i problemi e le domande
l'economia come disciplina. Ignorare nostri abituali giochi linguistici?" (p. 33).
che suscita può dirsi riuscito. Ma pensando al- Il vino
la portata rivoluzionaria della banca Storia, tradizioni, cultura
Rispondono a questa domanda le considera- l'Europa di questi mesi è difficile condividere le
moderna vuol dire tentare di esorciz- Il libro sul vino
zarla. Einaudi, De Viti, De Marco e zioni di Moussa Sow (Mali), volte a scoprire i mi- conclusioni di Umberto Eco, quando nell'intro-
ti e l'immaginario degli italiani attraverso la dis- duzione afferma che la "violenza" di questi più venduto nel mondo
Jannaccone, ad esempio, conosceva-
P r e f a z i o n e di Burton Anderson
no altrettanto bene di Marco Fanno sezione del ' 'sapere condiviso ' ' su temi come l'A- sguardi sarà capace di "saldare i debiti millenari
xxx + 752 pagine, lire 68.000
e Gustavo Del Vecchio le opere di frica o gli immigrati. L'esito della sua ricerca contratti dai visitatori europei" (termine che
Wicksell, Schumpeter e Hahn. Sape- traccia un panorama assai poco incoraggiante: suona un po ' un eufemismo). Certo, questa ricer-
vano di quale potenza fosse fornito il Stillman Drake
dai "paragoni riduttivi" si passa a discorsi di di- ca oltre a costituire un contributo originale indi-
genio che costoro avevano cavato sarmante banalità. La conclusione, appena miti- ca una possibile strada: ma per saldare quei debi- Galileo Galilei
dalla bottiglia. Ma, esattamente co- gata dall'oggettività del metodo (il campione dei ti e costruire una "prossimità meno dolorosa" pioniere della scienza
me Albert Hahn nella seconda parte La fisica moderna di Galileo
126 intervistati), è decisamente amara: "Terrifi- quale quella auspicata, occorrerà un impegno
della sua vita, volevano a tutti i costi
che tale potenza fosse dominata e ad- cante e superba solitudine dell'europeo che parla maggiore e quasi tutto ancora da costruire. xvi + 278 pagine, lire 28.000
collana MUZZIO SCIENZE
dirittura annullata. Come nel caso
dell'energia atomica, invece di cerca-
re di utilizzarla, essi volevano impe- Stefano Benini
dirne la diffusione, temendone la pe- di esso divengono le banche, e l'eco- mili paradossi la storia della cultura sua introduzione, la tortuosità della
Il flauto e il jazz
ricolosità nelle mani di quasi tutti. nomia, lungi dall'essere l'insieme ar- non fa difetto. Questo atteggiamen- sua analisi e oscurarne in parte l'ori- Lo strumento,
Un esempio interessante di luddi- monioso e miracoloso di milioni di to, di colui che è in possesso di una ginalità. Come Albert Hahn, e al gli esecutori, il metodo
smo culturale, dunque. Motivato dal decisioni individuali, ciascuna ugual- verità maledetta, non solo impedì a contrario di Keynes, Schumpeter P r e s e n t a z i o n e di
timore che la comprensione parziale mente importante, appare controlla- Hahn di sviluppare ulteriormente il sembra arretrare quasi sbigottito di Severino Gazzelloni
della magia del credito si trasformas- ta da un ristretto gruppo di istituzio- proprio pensiero nella rivoluzionaria fronte alla forza delle proprie scoper- 150 pagine, lire 25.000
se, nelle mani di finanzieri e gover- ni onnipotenti. Non diversamente direzione che esso aveva preso nel te analitiche. Ma mentre Hahn passa collana STRUMENTI DELLA MUSICA
nanti senza scrupoli o anche solo aveva concluso Lenin, anch'egli os- suo primo libro, ma lo portò anche a il resto della propria vita a cercar di
troppo ottimisti, in un potente stru- rimettere il genio nella bottiglia, Rupert Riedl
mento di distruzione. Ma al fondo Schumpeter si affanna nel libro sulla Fauna e flora
del quale c'era anche la coscienza moneta a ricoprirne le vigorose nudi-
della portata rivoluzionaria di un in- tà con le foglie di fico della teoria del Mediterraneo
serimento del credito nei propri si- economica tradizionale. Dalle alghe ai mammiferi: una
stemi di pensiero. Il credito è, per
sua natura, un macro-fenomeno che Og La tardiva ansia di conformismo
di questi due autori della Mitteleuro-
guida
alle specie
nel mar
sistematica
che vivono
Mediterraneo
mal si adatta al mondo di micro- pa non sorprende, se la si confronta
fenomeni che è l'economia margina-
lista. Rendersi conto di questo, come
coca con il dichiarato e impenitente anti-
conformismo keynesiano. Con le sue
3 6 1 0 disegni, 9 3 cartine
di distribuzione
avevano fatto Wicksell, Schumpeter C O ) teorie Keynes riuscì a salvare il pro- xxviii + 780 pagine, lire 57.000
e Hahn, vuole dire non esser più in prio mondo. Hahn e forse anche collana SCIENZE NATURALI
grado di contemplare l'universo dei Schumpeter, esuli in un paese che
marginalisti con la serenità di Tolo- consideravano inferiore al proprio,
meo, ma cadere in preda al malessere
che assalì Keplero e Galileo. E maga- |3 erano invece convinti di aver in non
piccola parte contribuito con il pro-
ri finire di fronte al Sant'Uffizio. O
quanto meno, trovarsi, come accad-
de a Keynes, in compagnia di strani
eP Società e letteratura a Cuba
prio pensiero giovanile a distruggere
ciò che loro era più caro, la Mitteleu-
ropa di prima del 1914.
compagni di strada quali erano i cor- IN TUTTE LE LIBRERIE FELTRINELLI franco muzzio editore
V J
— A P P E N DICE 1992—
L'ideale c o m e r e g o l a : l'offerto di s a p e r e è per
Trecconi o r i g i n e e t r a g u a r d o di u n m e t o d o d i
l a v o r o che h o c o m e fine ultimo lo c o n o s c e n z a .
U n o c o n o s c e n z a che si rispecchio nell'esattezza
m o t i v a t o e circostanziata di o g n i a f f e r m a z i o n e .
Per q u e s t o , lo n a s c i t a d i u n o n u o v o A p p e n d i -
ce d i v i e n e e v e n t o culturale d i r i s o n a n z a m o n -
d i a l e : p e r c h é fisso le n u o v e p r o s p e t t i v e e
o p r e n u o v i o r i z z o n t i ol b i s o g n o d i c o n o s c e r e .
E soprattutto perché, a g g i o r n a n d o ol 1 9 9 2
l ' E N C I C L O P E D I A I T A L I A N A di SCIENZE, LETTERE e d
ARTI, creo u n o strumento c o m p l e s s i v o , indispen-
s a b i l e Q tutti c o l o r o che, p e r p r o f e s s i o n e o s e m -
plice e s i g e n z a intellettuale, v o g l i o n o aprire lo
p r o p r i o cultura olle ultime c o n q u i s t e e o i tra-
g u a r d i del p e n s i e r o u m a n o .
Q u a n d o n o n ci s a r à p i ù nullo d o a p p r e n d e r e ,
n o n ci s a r à p i ù Trecconi.

TRECCANI
LA C U L T U R A C O M E V A L O R E

IPlliP
* m / t e , "
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 46

stazione. Il "relativismo democrati-


Tradizioni contro scienza co" non esclude la legittimità della
ricerca di una realtà oggettiva: ma
senza che questa sia vincolante, re-
di Davide Lovisolo stando sempre come ultimo arbitro
"il controllo (soggettivo) dell'opinio-
hanno cercato di dare risposte, a vol- ne pubblica" (p. 57).
gomentazioni, ma con negazioni e nessuno può importe nessuna opzio-
PAUL FEYERABEND, Addio alla Ragio- te fortunate a volte no, a problemi Questa critica al razionalismo e al-
imposizioni; c) di conseguenza, è al- ne a nessun altro, ed anzi non ha
ne, Armando, Roma 1990, pp. 320, specifici. Ogni caso va esaminato se- le pretese degli "esperti" viene svi-
trettanto arbitraria la pretesa degli nemmeno senso consigliare alcunché
Lit 44.000. paratamente, e nessuna supremazia luppata con un'abbondante serie di
scienziati, o meglio degli ideologi agli altri; per quanto lo riguarda, il
PAUL FEYERABEND, Dialoghi sulla co- può essere vantata rispetto ad altre esempi storici, tesi a ricostruire come
della scienza, di far decidere solo agli nostro si rifiuta di schierarsi astratta-
noscenza, Laterza, Roma-Bari 1991, pratiche e concezioni del mondo (le queste tendenze si siano formate nel-
"esperti" su tutto quello che riguar- mente per il Bene e contro il Male;
pp. 120, Lit 18,000. "tradizioni"). Non esiste una linea la cultura occidentale. Il primo passo
da le questioni scientifiche (e questo bisogna combattere nella pratica la
di progresso tracciabile univocamen- spetta ovviamente ai Greci; e Seno-
vuol dire, nel nostro mondo, quasi crudeltà e l'oppressione, ma senza
Supponiamo che siate di quelli che te, una transizione progressiva dalla fane, che per primo osò mettere in ri-
tutto, osserva il nostro autore); d) "prendere posizione", senza con-
pensano che la pretesa dell'occidente non scienza alla scienza: il passaggio dicolo le tradizioni e le tendenze do-
tutte le "tradizioni", intese come ag- danne: "perché nessuno è in grado di
di imporre a tutti e dappertutto le da una forma di conoscenza ad un'al- minanti del suo tempo (sostanzial-
gregati culturali organizzati ed omo- dire quanto bene ci sia ancora in esso
sue soluzioni sia all'origine di buona tra (ad esempio dalla meccanica ari- mente la tradizione omerica, con i
genei, devono avere le stesse oppor- [il Male] e( in che misura l'esistenza
parte dei disastri ecologici, sociali, stotelica a quella galileiana, da quella suoi dèi "locali" che somigliavano
tunità nelle società democratiche; e) anche del bene più insignificante sia
produttivi che devastano il nostro tantissimo agli uomini), appare come
pianeta; supponiamo anche che pen- il primo antipatico razionalista, e lo
siate che solo la tolleranza e la capaci- stesso Platone, che critica il relativi-
tà di comprensione reciproca fra cul- smo di Protagora, non appare in una
ture e storie differenti possa garanti- buona luce.
re un avvenire un po' meno orribile
di quello che ci si prospetta; e che,
per finire, abbiate qualche dubbio
Feltrinelli Nell'età moderna, Galileo ("an-
sioso imbroglione"), Descartes e soci
avrebbero semplicemente spazzato
sulla bontà stessa di concetti che vi via idee consolidate, vantaggiose per
hanno sempre fatto passare per ga- molti, che a loro non andavano bene,
rantiti, come progresso, conoscenza sostituendole con altre senza fondar-

, GILLES DELEUZE FRANCESCA


oggettiva e simili. le su alcuna argomentazione, per lo
Leggendo Addio alla Ragione di meno con argomentazioni non mi-
Paul Feyerabend potreste rischiare
di chiedervi se non c'è qualcosa che NIETZSCHE RIGOTTI gliori di quelle degli aristotelici.
La fisica del Novecento viene col-
non va nella vostra visione del mon-
do. Niente di grave, fa sempre bene E LA FILOSOFIA IL POTERE E LE ta nei suoi aspetti più contraddittori;
una particolare lettura di Mach porta
leggere qualcosa che costringe a ri-
pensare le proprie scelte: il guaio è
Un'analisi SUE METAFORE
magistrale dei nuclei Feyerabend ad affermare che non ci
sarebbe alcun legame fra creazione
che Feyerabend vuol proprio dimo- centrali del pensiero Una suggestiva rassegna delle teorica e senso comune, finendo così
strare la giustezza delle idee di cui nietzschiano: volontà di potenza, metafore con le quali la politica col rivalutare gli aspetti inconsci, in-
siete convinto anche voi... Un catti- eterno ritorno, superuomo. nati, genetici nella formazione dei
vo servizio reso ad una giusta causa? ha cercato, nel corso della storia, concetti. E si può immaginare, da
Forse, almeno in parte, ma il libro
Un libro fondamentale che ha di spiegare e di persuadere. quanto detto finora, che fine può es-
merita due parole in più. restituito Nietzsche all'attualità sere riservata a Popper e alla sua teo-
Il libro raccoglie scritti e contribu- del pensiero filosofico. ria della falsificabilità.
ti prodotti in un arco di anni abba- Il libro si legge con fatica e disa-
stanza ampio, e riprende i temi della gio, soprattutto se si condividono
polemica che Feyerabend aveva svi-
luppato nei libri precedenti (in parti-
DANILO ZOLO molte delle preoccupazioni che sem-

colare Contro il metodo e La scienza IL PRINCIPATO brano aver spinto l'autore a scriver-
lo. Il Grande Demistificatore conti-
in una società libera), in un certo sen-
so sistemandoli e organizzandoli. DEMOCRATICO nua a colpire, e molti dei suoi bersa-
gli sono azzeccati; ma c'è qualcosa
La polemica è contro la scienza oc- che non quadra.
cidentale e la sua ideologia, come si La democrazia mantiene le sue Intanto, le continue oscillazioni:
sono formate storicamente e come si promesse? Che cosa è lecito nel giudizio riguardo alla scienza,
dispiegano oggi, e si accompagna ad attendersi da essa? Un invito a IRMI che a tratti non è considerata, come
una denuncia delle conseguenze che pratica, incompatibile col relativismo
la struttura, i prodotti, il dominio
ripensare la teoria democratica democratico, a tratti è considerata
della scienza comportano per chi la sullo sfondo dei mutamenti come diretta responsabile delle deva-
riconosce come lo strumento princi- storici di questi anni. stazioni di questo pianeta; o in quello
pale — se non l'unico — di cono- riguardo agli scienziati, gli "esper-
scenza, e anche per chi non la ricono- ti", a volte considerati utili come
sce come tale.
Non è un discorso interno alla filo-
EUGENIO guide (non sostituti) del giudizio dei
cittadini, a volte considerati come
sofia della conoscenza, piuttosto un BORGNA GUIDO ALPA padroni che vanno trasformati in ser-
tentativo di demistificare le pretese
dell'ideologia della scienza di essere MALINCONIA LA PERSONA
vitori (p. 106). C'è un fondo inquie-
tante di autoritarismo, che affiora
strumento oggettivo, per riportarla qua e là, come quando si parla di pro-
alla sua soggettività e parzialità; per Un discorso sulla malinconia Tra cittadinanza e mercato teggere la scienza "dalle tradizioni
toglierle quindi ogni diritto di domi- clinica dove la psichiatria parla il non scientifiche" (p. 40). Cosa vuol
nio, e riaffermare il diritto all'esi- linguaggio della letteratura e la Cittadinanza, nazionalità, razza, dire? A chi tocca il compito?
stenza di una molteplicità di approc-
letteratura riconosce se stessa orientamento sessuale, infermità, E qui si arriva ad uno dei nodi cru-
ci. consumi, utenza dei servizi ciali del libro: il ragionare in termini
I piani su cui si sviluppa l'argo- negli abissi della patologia di "tradizioni". Tradizioni che in
mentazione sono molti e variegati, mentale.Una grande narrazione pubblici, forme di partecipazione fondo non vanno disturbate, e che
ma si possono sommariamente così sul pathos colto nel suo aspetto alla vita locale: la nuova carta vengono viste come qualcosa di stati-
riassumere: a) la pretesa della scienza
di dolore e creazione. d'identità dei diritti della persona. co, di astorico. Non c'è dentro molte
occidentale di essere l'unica forma di di quelle tradizioni a cui Feyerabend
conoscenza oggettiva è assolutamen- si riferisce (dai creazionisti, all'astro-
te infondata, anzi non ha senso par- logia, al dogmatismo religioso, e —
lare di "oggettività"; b) questa pre- perché no — al dogmatismo scienti-
tesa si è sviluppata storicamente, dai sta) una struttura profondamente au-
Greci alla scienza del Seicento a toritaria, unicamente preoccupata
quella del nostro secolo, non con ar- del mantenimento del proprio domi-
classica a quella relativistica) non è nio, che vanifica ogni possibilità di
legafa ai crimini più atroci" (p. 310). realizzazione pratica di quel "relati-
Vale la pena soffermarsi sul primo accrescimento quantitativo, ma la
Tel. 0461/231217 sostituzione di una concezione con vismo democratico" che il nostro au-
Piazza Anfiteatro, 8 argomento, che è quello che più di-
un'altra: si tratta di approcci incom- tore un po' idealisticamente auspica?
38100 Trento Edizioni Fax 0461/239754 rettamente si ricollega agli scritti
Centro Studi mensurabili. La battaglia fra conce- Ecco di nuovo affiorare un autori-
precedenti. La negazione che possa
Erickson esistere una teoria della scienza e del- zioni qualitative alternative non ha tarismo quasi fatalista: "Cambiare le
la conoscenza porta qui ad ulteriori, mai termine: una via viene abbando- credenze di base legate a usanze radi-
radicali conseguenze: i valori non in- nata per motivi soggettivi (mancanza cate e a istituzioni familiari o 'aprire
Mario Di Pietro fluenzano solo l'applicazione della ' di soldi o di pazienza...), mai confu- le menti', è un esperimento sociale.
L'educazione razionale - emotiva conoscenza, ma sono parte integran- tata. Questo porta ad un rifiuto del È un esperimento pericoloso, perché
Prevenzione e superamento del disagio te della conoscenza stessa, e non se razionalismo e dell'"umanesimo aprire le menti a certi aspetti signifi-
psicologico dei bambini
ne può quindi prescindere: "le deci- scientifico", e ad una concezione per ca sempre chiuderle ad altri. Dunque
sioni che riguardano il valore e l'uso cui ogni "tradizione" può portare idee con un debole sostegno non do-
Henry Billings vrebbero essere introdotte in modo
Recupero e sostegno della scienza non sono decisioni qualcosa di positivo, e tutte devono
Alice Pope et al. avere uguale ascolto (e, per esempio, aggressivo, dovrebbero essere con-
Migliorare l'autostima in geografìa Livelli 1 e 2 scientifiche; potremmo chiamarle
Manuale per l'insegnamento e schede decisioni 'esistenziali'..." (p. 31). La uguale accesso ai fondi statali). trollate nelle loro conseguenze... San
Un approccio psicopedagogico
per bambini e adolescenti operative per l'alunno scienza non è un tutto omogeneo, ma Feyerabend introduce il concetto Bellarmino sollevò proprio questo
consiste di eventi e scoperte contin- di "relativismo democratico" per
O
DIDATTICA SPECIALE E PSICOLOGIA APPLICATA genti, che in determinate condizioni chiarire e definire questa sua impo-
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 47

Seppure ormai lontane nel tempo, quello psicoanalitico — dovrebbero che risalgono agli anni quaranta)

punto, inutilmente" (p. 178). Ogni


Lardine le osservazioni di Simmel restano
sempre attuali: la filosofia preferisce
essere complementari. capace di determinare una svolta an-
tropologica, realizzata mediante la
Il dolore mentale è un'esperienza

del dolore
possibilità di azione per il cambia- trattare il problema del male piutto- di profonda trasformazione comune critica dei modelli obicttivanti pro-
mento, di rifiuto della tradizione in sto che dissodare lo scabro terreno a tutti coloro che subiscono un'invo- pri delle scienze naturali e la revisio-
cui per caso si è finiti, sembra diven- della malattia, procedendo all'analisi luzione patologica del proprio corpo ne dei ruoli tradizionali nell'intera-
tare oggetto di sospetto, se non di re- delle forme di sofferenza e di separa- e sviluppano una sindrome depressi- zione tra medico e paziente, che
pressione. Le tradizioni sono conce- di Marco Vozza zione dal principio vitale. Anche va, perché avvertono la possibilità di Weizsàcker teorizza con l'esigenza
pite come strutture "chiuse", e sfor- quando lambisce l'esperienza del do- una contrazione del tempo residuale dell'inserimento del soggetto nella
tunato chi capita in quella sbagliata. lore, la filosofia si ripropone sempre di vita e, nelle forme più gravi, sono medicina. Il progetto di inserire il
Non si può fare a meno di ricorda- Filosofia
V I K T O R VON W E I Z S À C K E R , come teodicea, come dottrina della afflitti da una vera e propria angoscia soggetto nella medicina comporta
re come, di fronte al problema di chi della medicina, a cura di Thomas giustificazione dell'esistenza del ma- di morte. Una angoscia che Proust, l'abbandono del paradigma fisiopa-
dovrebbe risolvere i conflitti fra tra- Henkelmann, Guerini e Associati, le nel mondo. Poco importa se è Dio accanto alla nonna morente, ha sapu- tologico che considera la medicina
dizioni, Feyerabend non esiti a ricor- Milano 1991, trad. dal tedesco di — come in Leibniz — o qualche altro to mirabilmente rappresentare con una scienza naturale applicata e con-
rere alla polizia: "... è più umano re- Massimo Venturi Feriolo, Livio Bot- concetto metafisico il principio che l'immagine dell'inquilino socievole, cepisce la malattia come deviazione
golare il conflitto mediante restrizio- tani e Gabriella Massazza, pp. 222, ristabilisce la giustizia di fronte al- implacabile nel farsi ascoltare dal dell'organismo dalla norma che la te-
ni esterne — questo tipo di tradizio- Lit 28.000. l'infamia del male, allo scandalo della malato cronico attraverso un metico- rapia si incarica di ripristinare.
ni possono essere facilmente rimosse sofferenza. Se l'atteggiamento della loso linguaggio dei sintomi. La scien- Formatosi dapprima a Tubinga e a
se si trovano poco soddisfacenti — Dopo aver trascorso un'esistenza filosofia nei confronti dell'esperien- za medica, che procede per accerta- Friburgo sotto la guda del fisiopato-
piuttosto che migliorare le anime" logo Johannes von Kries, poi dal
(p. 305). La polizia non è niente altro 1908 ad Heidelberg presso la clinica
che una tradizione fra le tante, per di Ludolf Krehl, in contatto con filo-
dirla con Feyerabend, e personal- sofi quali Rosenzweig, Rickert, Bu-
mente, se proprio devo scegliere, ber, Scheler e Jaspers, Weizsàcker si
preferisco l'establishment scientifico mostra sensibile — come sarà poi an-
alla polizia: conosco le magagne del che Oliver Sacks — ad una concezio-
primo e le botte sulla testa della se- ne romantica della malattia, intesa
conda, e alla fin fine non ho dubbi su come energia formativa, esperienza
qual è il male minore. di trasformazione interiore. Già No-
Questo approdo aiuta forse a chia- valis affermava che "le malattie, spe-
rire la portata inquietante del relati- cialmente quelle lunghe, sono anni
vismo conoscitivo di Feyerabend. A nei quali si apprende l'arte di vivere
p. 103 si legge: "Il regionalismo dei e si forma l'anima. Bisogna cercare di
fenomeni naturali non venne mai su- utilizzarle con osservazioni quotidia-
perato, né dai filosofi, né dagli scien-
FONDAZIONE SIGMA-TAU EDITORI LATERZA ne". La critica antipositivista condu-
ziati..." Attenzione: non si parla di ce Weizsàcker — in particolare nella
"regionalismo" dell'interpretazione sua opera fondamentale: Der Gestalt-
dei fenomeni naturali, ma dei feno- kreis, di cui Michel Foucault curò l'e-

LEZIONI ITALIANE
meni stessi! E la questione delle tra- dizione francese — ad inserire la me-
dizioni assume una valenza (mi per- dicina nell'ambito delle scienze dello
doni Feyerabend) teorica. F sicura- spirito, rivolgendosi all'analisi delle
mente vero che le specifiche forme di forme di vita in cui storicamente si
« osserva l'insorgere della malattia, po-
conoscenza sono il prodotto di con-
dizioni storiche particolari ed irripe- nendo l'enfasi sul ruolo dell'interpre-
tibili: ma è possibile che questo pro-
dotto non abbia validità al di fuori di IL PRAGMATISMO: tazione accanto a quello dell'indagi-
ne empirica e formulando l'esigenza
quelle condizioni specifiche? Che di una partecipazione empatica del
tutto quello che gli uomini hanno
prodotto sia prigioniero della tradi-
UNA QUESTIONE APERTA medico nei confronti del paziente.
L'essenza della malattia, la sua entità
zione in cui per avventura si sono metafisica risuona nella richiesta
trovati ad operare? Il mondo è già ab- d'aiuto rivolta al medico. Weizsàc-
bastanza orribile e triste così, senza
che ci mettiamo ad inventare altri
Hilary Putnam ker propone dunque una definizione
intersoggettiva della malattia e an-
dèi crudeli. Forse niente ci garanti- nette la medicina alle scienze com-
sce in assoluto che, come dice Feye- Professor of Phylosophy - Harvard University prendenti, alle discipline ermeneuti-
rabend, "possiamo separare il pro- che: il soggetto da comprendere è
cesso dal risultato senza perdere il ri- l'Io dell'altro, la sua inequivocabile
sultato" (p. 81), ma la storia del- Introducono: costituzione biopatica.
l'umanità ed il senso comune, per Carlo Cellucci, Emilio Garroni, Eugenio Lecaldano Il fondamento dell'attività medica
dirla col nostro autore, ci incoraggia-
non è di tipo conoscitivo, bensì eti-
no a sperare che qualcosina almeno si Dipartimento di Studi Filosofici ed Epistemologici co-comunicativo, un fondale su cui si
salvi dai flutti.
staglia perentorio — come direbbe
C'è però un seguito a questa sto- Università degli Studi di Roma "La Sapienza " Lévinas — il volto dell'altro.
ria. Pochi mesi fa è uscito un altro li- La medicina si configura pertanto
bretto, Dialoghi sulla conoscenza, che come un atto di sollecitudine nei
raccoglie due storie gradevoli, due Roma, 2 4 - 2 5 - 2 6 marzo 1 9 9 2 - h. 1 6 , 0 0 confronti della manifestazione del
scherzi intelligenti sul tema del dia- dolore e, come tale, costituisce anche
logo platonico. E tutto il contrario Centro Congressi dell'Università degli Studi di R o m a " L a Sapienza" il primo atto terapeutico. Il dolore
dell'altro libro: si legge con piacere, non può essere esperito dal medico
la polemica, sempre caustica, è svi- Via Salaria, 113 con la percezione ma soltanto nel-
luppata con una certa bonarietà e l'espressione del paziente e va inteso
senza l'aggressività e l'arroganza di Ingresso libero. E previsto il servizio di traduzione simultanea. — in una accezione freudiana piutto-
Addio alla Ragione. Nel secondo dia- sto libera — come affezione dell'Io
logo, Feyerabend cerca invano di da parte dell'Es, come penetrazione
sfuggire all'inviato di un editore che ostile del mondo esterno ma, al tem-
lo insegue in un prato montano, e in- po stesso, come salutare scoperta del
tanto con lui passa in rassegna alcune Per informazioni rivolgersi a: mondo circostante, come tonalità
delle polemiche che i suoi libri hanno FONDAZIONE SIGMA-TAU P.zza S. Ignazio, 170 - 00186 Roma emotiva del nostro "essere-nel-mon-
scatenato. La cosa interessante è che do".
riprende il tema del relativismo e del- Tel. (06) 6 7 8 . 3 4 . 5 8 - 6 8 4 . 1 5 . 2 9
Weizsàcker può così affermare
le "tradizioni", ed afferma di aver
che "la vita risulta articolata nella
cambiato opinione su molti punti: ad
sua capacità di soffrire", individuan-
esempio "le tradizioni per loro stessa
do un ordine del dolore all'interno
natura cercano di valicare i propri
della compagine degli ordini vitali:
confini — e lo devono fare, se voglio- dedicata a edificare la filosofia della za del dolore e della morte appare menti diagnostici e protocolli tera- "Là dove un uomo può patire soffe-
no sopravvivere" (p. 93). vita, intesa come flusso continuo, di- quanto meno problematico, una que- peutici, non può ignorare la soggetti- renze, là egli si trova realmente, là
Emerge da questo dialogo una namica pura, forza corrosiva capace stione preliminare al tema della fon- vità del malato che si esprime in una egli — sia di ciò consapevole o incon-
concezione molto più dinamica della di scardinare ogni nostra acquisizio- dazione di una antropologia medica personale elaborazione del proprio sapevole — ha anche amato".
precedente, che mette in discussione ne concettuale, il filosofo e sociologo potrebbe essere formulata in questi disagio, in una cognizione del dolore Si delinea compiutamente la filo-
molto dell'impianto intransigente tedesco Georg Simmel venne stron- termini: è la medicina ad aver biso- spesso mascherata dal desiderio di sofia del dolore che orienta l'attività
del libro precedente. E bello vedere cato da un tumore al fegato nel 1918. gno di una filosofia o non è piuttosto mantenere in primo piano la prece- scientifica di Weizsàcker: il fenome-
come, pur non più giovanissimo, Riflettendo sull'esperienza della ma- la filosofia che deve finalmente con- dente immagine di soggetto sano, né no originario non è l'essere ma il sof-
l'autore mantenga un'agilità notevo- lattia, Simmel constatava con per- frontarsi con l'esperienza della ma- può eludere l'irriducibile singolarità frire, il riconoscersi dipendenti da
le e non si sclerotizzi sulle sue posi- plessità e rammarico come quasi tutti lattia? L'esperienza del dolore scatu- del patire che si manifesta in modo condizioni estranee e potenzialmen-
zioni: certo è che, se bene o male si i sistemi filosofici non rechino trac- risce dal mondo della vita, si consu- spesso contraddittorio secondo for- te ostili ad un Io che si è preteso legi-
affidano le proprie idee ai libri, e non cia dell'esperienza del dolore, della ma nel tempo soggettivo della perce- me di cooperazione o di rifiuto nei slatore cristallino della natura; que-
si è contrari in linea di principio a sua impervia cognizione. "Forse è zione fino a quando non interviene confronti del medico curante. sto soggetto "patico" è una monade
che la gente li legga, un po' più di ri- necessario — scriveva il filosofo ber- una forma di sapere capace di render- Il principale obiettivo teorico di inquieta che prende forma nella rela-
flessione, anche nella polemica, po- linese — aver posto come me la vita la oggettiva offrendone un'interpre- Weizsàcker — conosciuto un po' ri- zione intersoggettiva tra i viventi e
trebbe forse evitare molte incom- al centro della visione del mondo e tazione plausibile. Se si afferma che duttivamente come il fondatore della cresce nella consapevolezza della
prensioni e confusioni. averla come me valorizzata, per sape- ogni malattia è anche una malattia medicina psicosomatica fin dagli an- propria finitudine in cui palpita un
re che non è lecito difenderla, ma che mentale, i due approcci scientifici di- ni venti — è una filosofia della medi- cuore di tenebra.
si deve sacrificarla". sponibili — quello fisiopatologico e cina (già abbozzata in questi saggi
MARZO 1992 - N. 3. PAG. 48

Intervento
Ma Freud non era un paranoico
di Eugenio Borgna

pazienti illustrati nel libro dimostra- questo: nell'area tematica e concet- In psichiatria, si sa, si possono so- e l'atteggiamento dell'autore nei
Nella conclusione alla sua Storia so- confronti della psicoanalisi e di Sig-
no con molta suggestione e inoltre tuale di "follia" (nell'ambito di colo- stenere tesi di ogni genere: il soprav-
dale della follia (Garzanti, 1991) mund Freud in particolare. Nel sof-
queste autobiografie ed esperienze ro che vengono, qui, considerati co- vivere di teorie organicistiche e di
Roy Porter afferma: "Questo studio fermarsi sulla fenomenologia e sulla
vissute riflettono, e rispecchiano, "le me "malati mentali") sono fatti rien- teorie psicogenetistiche, di teorie so-
non ha voluto perorare una causa, né articolazione storica (e genetica) del
idee, i valori, le aspirazioni, le spe- trare soggetti con sintomatologie cli- ciogenetiche e di teorie metafisiche
si è posto altri disegni nei confronti caso "Dora" (di Ida Bauer) illustrato
ranze e le paure dei loro contempora- niche molto diverse: psicotiche e lo dimostra; ma ci sono alcune di-
dei suoi lettori. Il suo proposito ini- nel Frammento di un'analisi di un caso
nei" (p. 203). Questa tesi è ribadita non-psicotiche, di natura somatica e mensioni cliniche omogeneamente
ziale era quello di richiamare l'atten- di isteria, Porter contesta le interpre-
efficacemente a pagina 266: "Quello di natura psicogenetica, strutturali e accettate da tutti. La sintomatologia
zione su un insieme di scritti che so- tazioni freudiane con una leggerezza
che ho tentato soprattutto di dimo- non-strutturali. L'autore previene presentata da Nietzsche, e rispec-
no stati in gran parte dimenticati, le francamente intollerabile, proponen-
memorie dei pazzi. Riassumendo e do sue interpretazioni.
analizzando alcuni di essi, ho tentato
di dimostrare quale ricco archivio di A pagina 138, a proposito delle in-
esperienze essi contengono". terpretazioni di Freud: "Le sue re-

Dal coma all'aramaico


criminazioni nei confronti di Dora
Quando l'autore si limita a svolge- rimangono un classico negli annali
re questo lavoro di descrizione e ana- della responsabilizzazione della vitti-
lisi di esperienze psicotiche, lontane ma, paragonabili al suo trattamento
nel tempo e talora sconosciute, nasce di Marco Bobbio del caso di Emma Eckstein, di cui
un libro interessante che consente parleremo più avanti. Freud evitò
una volta di più d'intendere come la sempre di vedere che dove esiste un
follia sia stata, nella sua storia e nella E S T H E R G O S H E N - G O T T S T E I N , Ritorno alla vi- zione di morte cerebrale che, in Italia, darebbe transfert avviene anche un transfert
sua fenomenologia, fortemente e ine- l'inizio al periodo di osservazione per dichiarare in senso inverso"; e ancora, con una
ta. Storia di un "risveglio" dal coma profondo,
sorabilmente intrecciata con gli 10 stato di morte e per procedere all'espianto de- stupefacente velleitaria ironia: "Al
eventi sociali e, in particolare, con la Cortina, Milano 1991, ed. orig. 1988, trad.
dall'inglese di Margherita Botto, pp. 235, Lit gli organi. Il paziente è precipitato in uno stato di termine della trionfante analisi di
violenza e l'azione devastante eserci- Freud del suo secondo sogno, la ra-
tate dalle istituzioni manicomiali. Su 24.000. coma profondo (respiro spontaneo, movimenti
degli occhi e degli arti), condizione nella quale la gazza avrebbe potuto semplicemente
questo tema è incentrato il secondo domandargli: 'Davvero ne è venuta
capitolo del libro, uno dei più rigoro- Da quando, anche in Italia, si è andata esten- ripresa completa e totale avviene di rado in sog-
fuori una cosa così interessante?'"
si, nel quale la riconsiderazione stori- dendo la pratica dei trapianti, si è formato un ag- getti di una certa età e in coma per un lungo pe- (p. 139). Anche nella riconsiderazio-
ca della follia (delle diverse concezio- guerrito gruppo di opinione contrario all'utilizzo riodo di tempo. La mancanza di chiarezza tra la ne del caso di Daniel Schreber, Roy
ni storiche della follia a partire dal condizione di morte cerebrale e di coma consente Porter giunge a contestare le inter-
degli organi espiantati da cadavere. Tra le varie
pensiero greco) è condotta nel solco pretazioni freudiane e a proporne di
obiezioni all'espianto, si insiste sul fatto che, per 11 perpetuarsi di pregiudizi nei confronti del-
di quelle che sono, oggi, le strutture sue. Il discorso, anche nella parte
portanti della psichiatria sociale: in- soddisfare la bramosia di chirurghi in cerca di fa- l'espianto di organi. La prima si configura come
ma, vengano prelevati organi anche a persone che un danno cerebrale organico irreparabile con la conclusiva del libro, sconfina spesso
dirizzata a tematizzare gli intrecci e in radicali ambiguità. A pagina 245,
le implicazioni fra contesto sociale e proprio morte non sono. Vengono riportate sto- cessazione definitiva della completa funzione del
egli dice dapprima che non intende
costituzione tematica della follia. rie di morti apparenti, di pazienti in coma che si cervello; il coma, più o meno profondo, presenta
stabilire "se la psicoanalisi freudiana
Il rifiuto di ogni psichiatria rigida- riprendono, di soggetti con lesioni cerebrali rite- invece gradi diversi di evoluzione, dalla guarigio- sia da considerare vera scienza o se
mente naturalistica è uno dei Leitmo- nute irricuperabili, i quali invece, piano piano, ne totale, al coma irreversibile con uno stato ve- sia un'efficace terapia"; la sua inten-
tiv del libro che cerca, anche, di di- ritornano inaspettatamente in possesso delle loro getativo che può durare per anni. zione è quella "di esaminare il caso
mostrare il rispecchiarsi di contenuti facoltà mentali e riprendono una vita del tutto Il libro però consente anche una seconda lettu- di Freud al pari di tutti gli altri consi-
storici (di ideologie dominanti) nei ra: il ruolo che può aver giocato nella guarigione derati in questo libro, come il caso di
normale. L'uscita del libro potrà servire d'appi-
modi di essere della follia e la stru- inaspettata la lucida determinazione della fami- una persona affetta da disturbi men-
mentalizzazione che il "potere" glio a questo tipo di riflessioni. E infatti la storia,
glia. Quale ruolo potrà avere avuto l'affetto in- tali che ha raccontato in seguito la
svolge, almeno in alcune condizioni e raccontata dalla moglie psicologa clinica, di un sua esperienza".
in alcune circostanze emblematiche, filologo e linguista di fama mondiale, che all'età condizionato, il sentirsi incoraggiato e necessa-
nei confronti di chi abbia a presenta- di 59 anni entrò in uno stato di coma dopo un in- rio, l'essere aiutato con pazienza e tolleranza a L'emblema semantico, e la cifra,
re un'esperienza psicotica: in tal sen- superare la fase del negativismo di quando, rico- di questa presentazione e distorsione
tervento di bypass aortocoronarico "di routine".
so, le cose che l'autore dice, e le cose della realtà umana e psicologica di
Sono descritte le ansie, le speranze mai del tut- minciando ad acquisire lucidità in assenza di pie-
che descrive, a proposito di Giorgio Freud si colgono secondo Porter nel-
to abbandonate, le lunghe attese, i primi segnali nezza delle facoltà mentali, il paziente diventa lo Studio autobiografico del 1925.
III d'Inghilterra e delle sue manife- insofferente, rifiuta tutto e maltratta chiunque
vitali, la vita di una famiglia all'improvviso rior- "In questa sua autobiografia che pre-
stazioni psicotiche sono estrema-
ganizzata intorno a un corpo vivente ma senza gli capiti a tiro? senta un'immagine di sé come supe-
mente interessanti. La contrapposi-
zione fra le diverse teorie (le diverse reazioni, e poi i primi movimenti accompagnati In realtà il paziente non ricorderà nulla di ruomo, Freud parlava innanzitutto
ideologie psichiatriche) e le diverse dal timore che regrediscano, i primi suoni incom- quanto avvenuto durante il coma, quando qua- come polemista, era semplicemente
modalità pratiche ("terapeutiche"), prensibili, le prime parole nella lingua dell'infan- lunque impulso esterno sembra non essere asso- ingenuo, in malafede o supremamen-
con il succedersi e l'alternarsi di di- ciato ad alcuna reazione; come se nel cervello te autoironico? E difficile a dirsi, co-
zia, le battaglie contro i deprimenti bollettini dei
versi psichiatri sostenuti da questa o munque è superfluo osservare che
medici ("In data odierna nessuna novità"), l'an- non avvenissero connessioni nervose, come se le
da quella corrente politica, è descrit- questo suo ritratto è estremamente
sia che il miglioramento si arresti in qualunque interazioni in grado di far riemergere le informa- tendenzioso. Qui Freud costruisce il
ta in maniera chiara e documentata: zioni archiviate per anni, da quelle più semplici
stadio restituendo un corpo con una vita irrime- suo mito di eroe perseguitato che
quello che avveniva in Inghilterra
diabilmente compromessa. Il marito dell'autri- dei movimenti a quelle più complesse dell'artico- combatte contro tutti, ripudiato e ri-
negli ultimi anni del XVIII secolo ha
senza dubbio un significato anche at- ce, Moshe, è rimasto senza coscienza per cinque lazione della parola e della formazione del pen- dicolizzato dal mondo, abbandonato
tuale e moderno. settimane e dopo alcuni mesi ha ripreso la totale siero, fossero state rimosse da un corto circuito. da molti dei suoi amici e alleati di un
padronanza delle sue facoltà mentali superiori, Ora Moshe è ancora un po 'fragile e irascibile, tempo, ma infine vittorioso e riabili-
Quando l'autore ricostruisce dun- tato" (p. 247); "Un'analisi psicosto-
que queste esistenze psicotiche si reimmergendosi negli studi di aramaico, siriaco e ma ha ripreso tutto Usuo umorismo e nella post-
rica dell'autobiografia di Freud non
hanno pagine di grande freschezza e uguritico, affrontando viaggi intercontinentali e fazione dichiara di non ricordare alcuna sensa-
avrebbe difficoltà a riconoscervi ele-
di agevole lettura. Questo si coglie in conferenze, iniziando nuovi progetti di ricerca, zione percepita dei mesi trascorsi nello stato ve- menti di paranoia, megalomania e al-
particolare nel nono capitolo, nel scrivendo libri. getativo, per cui non potrà essere di alcun aiuto tri analoghi, anche se non superiori a
corso del quale sono esposte la vita e Dalla minuziosa descrizione, ci si rende conto ai botanici per spiegar loro cosa significhi ' 'essere quelli di gran parte delle persone
la follia di John Perceval, figlio di che il paziente non si è mai trovato in una condi- vegetale". morse dal tarlo dell'autobiografia.
Spencer Perceval, primo ministro in- Oltre a ciò, Freud soffriva di amne-
glese, che fu ucciso nel 1812 (il figlio sia, e in numerosi punti la sua auto-
John aveva nove anni) mentre entra- biografia non è attendibile" (p. 248).
va in parlamento. Manifestando una
sintomatologia psicotica tematizzata strare è che l'infima minoranza dei questa obiezione: "Nel corso del li- chiat? nelle cartelle delle cliniche psi- L'indagine psicostorica è consen-
da deliri e allucinazioni, John Perce- malati di mente che hanno scritto bro ho usato il termine 'follia' in sen- chiatriche universitarie di Basilea e tita agli storici, ovviamente; ma è per
val fu ricoverato nel 1832 nel mani- della loro follia, può raccontare sto- so generico, per indicare la sfera del- Jena, non ha nulla a che fare con una lo meno necessario che essi dicano
comio di Brislington, nei pressi di rie su loro stessi che hanno un senso, le persone considerate in qualche sintomatologia "psicogenetica": è la cosa intendano per "paranoia" e co-
Bristol, e rimase qui per molti mesi. anche nell'ambito di quell'insieme di modo più o meno anormali nel modo testimonianza tragica e dolorosa di sa per "megalomania": concetti ca-
Così lasciò scritto a proposito di chi linguaggi, metafore, idiomi e simboli di agire o di comportarsi" (p. 15). una malattia psichica (di una psicosi maleontici e inafferrabili che non
lo assisteva: "Questi uomini si com- impiegati dai sani di mente". Ma il fatto si è che l'autore considera somato-genetica) che sconvolge e tra- possono non essere tematizzati. Ap-
portavano come se il mio corpo, l'a- "malati mentali" persone che non lo sforma l'esistenza. Riserve periferi- plicare questi termini a Freud è sem-
Non tutto è nondimeno chiaro ed
nima e lo spirito fossero abbandonati sono, e nega la malattia in persone che riguardano altri aspetti del di- plicemente senza senso. Questa non
accettabile nell'impostazione e nello
al loro controllo, per esercitarvi so- che lo sono state. A proposito di scorso di Porter: ci sono citazioni, è la storia sociale della follia, ma la
svolgimento del discorso di Porter.
pra il loro malanimo e la loro follia. Il Nietzsche, a pagina 161,.scrive: "Per come quella alle pagine 86 e 87, su descrizione, a volte approssimativa e
Una questione semplicemente termi-
mio silenzio, immagino, era da loro comprendere la malattia di Nietz- ciò che Bettina von Arnim dice di impressionistica, di figure umane ta-
nologica, che è anche una questione
interpretato come consenso". sche, si deve in ogni caso evitare di Robert Schumann, ricoverato in una lora realmente psicotiche ma talora
di traduzione ovviamente, è quella
concentrare troppo l'attenzione sui istituzione manicomiale, che non considerate tali solo dall'immagina-
Non si può dunque non concorda- della ricorrente utilizzazione delle
dati clinici, che sono inesistenti o im- trovano la rispondenza bibliografica zione (o dai pregiudizi) dell'autore.
re con Roy Porter in due punti, tra parole "pazzia" e, soprattutto,
"pazzi", che non si riescono a capi- precisi. Non è inverosimile, in que- della quale si sarebbe sentito il biso-
loro complementari: il linguaggio gno.
re: facendo rinascere istantaneamen- sto caso, attribuire la sua follia a
della follia non è incoerente e in-
te vecchie discriminazioni e antichi un'esaltazione in gran parte psicoge- Le pagine più insostenibili del li-
sensato ma ha un senso, che le auto-
pregiudizi. Ma il problema non è solo netica". bro riguardano infine l'impostazione
biografie e le esperienze vissute dei
Le tracce culturali di ima storia discontinua
di Péter Hanak

L'Ungheria sta attraversando minio, da esigenze di prestigio socia-


un'epoca di restaurazione, senza che le e da odio nei confronti dei contadi-
gli ungheresi sappiano in modo chia- Le numerose discontinuità storiche che hanno segnato la storia dell'Ungheria, ni". A questa evoluzione negativa si
ro né che cosa vogliono restaurare, soprattutto nel corso di questo secolo, hanno lasciato nelle tradizioni e negli sono aggiunte prima l'occupazione
né come procedere. Dopo quaran- atteggiamenti culturali una sorta di indifferenza per la politica, poco favorevole alla turca della maggior parte del paese e
t'anni di comunismo, la maggior par- quindi il trasferimento della parte es-
te della gente aspira all'avvento di nascita della democrazia. senziale del potere politico nelle ma-
una società borghese, ma senza bor- ni di Vienna. La piccola nobiltà non
ghesi e senza milionari, cioè senza zia ungherese che nel suo studio su alla transizione tra il medioevo e l'e- sa, fa la sua comparsa "il fenomeno potè quindi svolgere il proprio ruolo
cittadini autonomi. La classe politica L'alterazione del carattere ungherese e poca moderna. Sostiene che dopo più nefasto dell'evoluzione sociale in nel processo di imborghesimento tar-
annuncia una restaurazione pacifica i vicoli ciechi della storia dell'Unghe- l'insuccesso dei tentativi di centra- Ungheria: una piccola nobiltà che si divo che, in Ungheria, rimase super-
e rispettosa della Costituzione, pur ria, fa risalire le radici di questa de- lizzazione del re Màtyàs e la repres- differenzia appena dai contadini ed è ficiale. "Mancavano strati di artigia-
ponendo l'accento, spesso con le mi- formazione ad un passato lontano, sione della rivolta contadina di Doz- tuttavia animata da uno spirito di do- ni e di contadini pronti a portare
gliori intenzioni, sul carattere rivolu- avanti delle azioni politiche".
zionario della transizione, senza ren-
dersi conto della contraddizione. La
Costituzione garantisce l'autonomia
delle municipalità mentre il governo
impone il centralismo. Il problema
fondamentale della restaurazione Per ragioni morali, Bibó dà del com-
economica è costituito dalla privatiz- promesso austro-ungarico del 1867
zazione, processo che dovrebbe la- un giudizio assai severo: "era basato
sciare maggior spazio alle iniziative sull'inganno, o più esattamente su il-
individuali, mentre il governo in lusioni reciproche e trascinò l'evolu-
questo campo esercita un rigido con- zione dei due paesi in un vicolo cieco
trollo statale. La coalizione al potere soprattutto dal punto di vista politi-
riconosce naturalmente il principio co". La situazione che si è così creata
della sovranità popolare ma, in un- ha avuto per effetto, secondo Bibó, il
gherese, "popolo" e "popolare" (da degrado progressivo dell'intelligenza
intendere come populista) sono no- politica della classe dirigente, non-
zioni che non hanno la stessa origine. ché del discernimento politico nel
I "popolari-populisti" sono dei de- popolo, ingannato dal nazionalismo
mocratici romantici che identificano mendace della classe dirigente. Fu
il popolare con il nazionale e che vor- così che nacque una classe di media
rebbero instaurare una democrazia nobiltà al seguito della gentry. Non
retta sulla base di un principio auto- assomigliava alla borghesia nel senso
ritario. occidentale del termine e ancora me-
Nella tradizione postcomunista, no a un ceto intellettuale socialmente
in Ungheria come altrove, si verifica progressista e favorevole alle rifor-
la tesi di Istvàn Bibó'11, eminente po- me: ma si aggrappò, nel suo processo
litologo, giurista e storico, uno dei
più illustri precursori della democra- >
A New York, alcuni mesi
fa, il Dipartimento dell'edu-
cazione ha pubblicato uno stu-
La storia negata delle minoranze americane nenti a gruppi "differenti",
ma anche per quanti si suppo-
ne rappresentino la norma.
dio sull'insegnamento delle Ognuno appartiene ad un
di Joan W. Scott gruppo, dominante o margina-
scienze sociali, intitolato Una
nazione, molti popoli: dichiara- le che sia. Le relazioni tra que-
zione d'indipendenza culturale: "The New Republic" (15-22 guerra del Golfo). Woodward chiamano la "teo- corrispondono al modello del sti gruppi sono asimmetriche e
testo che fa appello al ricono- luglio 1991) C. Vann Wood- L'alleanza di storici come ria storica dell'America", così cittadino americano tipo gerarchiche; l'identità dell'in-
scimento della diversità e del- ward, che occupa un posto Woodward, Jackson e Schle- come è stata fondata dagli (bianco, di sesso maschile, ap- dividuo, l'organizzazione so-
le contraddizioni proprie della d'onore nel pantheon dei no- singer con i conservatori, con- "americani stessi". Di conse- partenente alla classe media), ciale e 0 potere politico si co-
nostra comunità nazionale, stri illustri storici liberali, ri- tro i rappresentanti di gruppi guenza, Schlesinger cita John così come l'hanno dipinto i di- stituiscono sulla base di que-
anziché al consenso. Lo studio volge al movimento in favore etnici e minoritari (non euro- Quincy Adams che diceva ad rigenti politici e gli storici tra- ste differenze.
sostiene che l'insegnamento di un programma multicultu- pei), rivela le basi ideologiche un eventuale immigrato che dizionali, l'identità di gruppo Ne derivano vari modi di
della storia è rivolto a un nu- rale la critica di essere il pro- della politica universitaria per essere americano "occor- è stata una realtà inevitabile intendere la storia: da questa
mero sempre maggiore di gio- dotto di un "culto dell'etnici- odierna. L'alleanza tra liberali reva spogliarsi della propria ed innegabile. Non perché il constatazione trae origine la
vani che non hanno origini eu- tà" che esaspera le tensioni e conservatori mira a difende- pelle di europeo per non in- colore, il sesso o l'appartenen- nostra idea di un programma
ropee, di cui dovrebbe tener razziali attirando l'attenzione re l'ideologia individualista, dossarla mai più". Woodward za etnica siano portatori di un multiculturale. Non siamo
conto. Nel quadro del dibatti- sui dissensi e sulle differenze che pone l'accento sull'effica- richiama l'attenzione sull'av- significato trascendente, ma partigiani di un relativismo ra-
to sul pluralismo culturale, (come se dissensi e differenze cia dell'azione individuale, sul vertimento di Woodrow Wil- perché la struttura ed il fun- dicale e amorale, ma non cre-
questa posizione poteva susci- esistessero solo in quanto si merito personale e sull'ugua- son: "non potrete diventare zionamento delle istituzioni, diamo che ci sia un unico pun-
tare numerose critiche: ma mi attira l'attenzione su di essi). glianza fondamentale di tutti dei veri americani fintantoché gli insegnamenti delle chiese e to di vista per esprimere la ve-
sono resa conto, con mia gran- Prende di mira soprattutto gli gli individui. In questa pro- penserete a voi stessi come ap- delle scuole, le pratiche gover- rità della storia americana —
de costernazione, che le criti- universitari neri che auspica- spettiva, l'idea che si possa partenenti a dei gruppi. L'A- native e padronali hanno con- o di qualunque altra storia. Lo
che più dure venivano da emi- no un programma scolastico considerare la storia sotto di- merica non è costituita da tribuito, senza eccezioni, a de- studio del comitato dello stato
nenti storici liberali, noti per "multirazziale" o "afrocen- versi punti di vista, che questi gruppi". E Jackson mette i finire gli individui come mem- di New York suggerisce di in-
le loro simpatie nei confronti trico" (C. V. Woodward con- punti di vista possano essere pregiudizi razziali tra parente- bri di gruppi e ad assegnare lo- segnare la storia come una se-
delle minoranze. fonde non a caso i due termi- in conflitto tra loro e che, alla si, come l'eccezione che con- ro di conseguenza posti rie di interpretazioni diver-
Alcuni membri del comita- ni). Nella "The New York Re- fine, questo conflitto possa ferma la regola della capacità disuguali nella società. Questa genti piuttosto che come un
to che ha curato lo studio, view of Books" (18 luglio) re- non avere una soluzione uni- esemplare dell'America di esperienza della differenza corpo costituito da verità dog-
Kenneth T. Jackson (profes- censisce, senza una parola di taria, è assurda. "fondere i nuovi arrivati nel (della discriminazione e matiche: "Poiché esperienze
sore di storia e di scienze so- critica, il libro sensazionale e proprio crogiuolo politico e dell'esclusione) per coloro che diverse comportano diverse
Per i membri di questa al-
ciali all'università di Colum- assolutamente infondato di sociale". si scostano dalla norma è sia interpretazioni, una prospet-
leanza tra liberali e conserva-
bia) e Arthur Schlesinger Jr. D'Souza, llliberal Education, individuale sia collettiva. tiva multiculturale deve ne-
tori, ogni società umana deve Si tratta della sola vera sto-
(professore di scienze umane in cui l'autore sostiene che gli cessariamente essere una pro-
basarsi sul consenso e sull'o- ria dell'America, o soltanto di Per un individuo l'espe-
all'università della Città di universitari appartenenti alle spettiva multipla che tenga
mogeneità intellettuale — se un modo particolare di rac- rienza della differenza non è
New York) si sono dissociati e minoranze ed i loro sostenito- conto dei diversi modi di stu-
non religiosa, razziale o etni- contarla? Avere dei pregiudizi un qualcosa che si aggiunge al
hanno reso pubblica la loro ri, quando chiedono di essere diare un argomento".
ca. "In ogni paese, scrive razziali nei confronti dei neri suo essere fondamentale: è un
presa di distanza dalla prolife- maggiormente rappresentati
Jackson, un'unica cultura de- non significa trattarli come aspetto intrinseco della sua Gli studenti, afferma lo
razione di storie separate dei nelle facoltà e nei programmi,
ve essere accettata come cul- membri di un gruppo? Po- identità soggettiva. Ciò non studio, devono imparare che
differenti gruppi razziali ed soffocano il dibattito e viola-
tura standard". Oblitera così tremmo chiedere ad Adams significa che per un individuo gli avvenimenti possono esse-
etnici. Secondo K. T. Jackson no la libertà universitaria nel
la storia, rivendicando una cosa dovrebbe fare della pro- il fatto di essere nero o bian- re considerati da più di un
i professori devono "fare l'e- campus. Sotto un'apparenza
concezione dell'America fuori pria pelle un americano di ori- co, uomo o donna, ne deter- punto di vista e che ogni pun-
logio della cultura comune di "oggettività", Woodward
del tempo, incontestata e uni- gine africana, in un paese che mini l'essere profondo; questo to di vista è, esso stesso, un
condivisa da tutti gli america- è estremamente parziale. Al-
taria. non ha ancora consentito che significa piuttosto che è la sua aspetto della nostra storia co-
ni"; secondo A. Schlesinger, l'elenco unilaterale di orrori
Questi storici insistono sul il colore della pelle sia insigni- storia — il contesto in cui vi- mune. Esponendo agli studen-
autore di The Disuniting of descritti da D'Souza, aggiun-
fatto che la storia dell'Ameri- ficante. E potremmo chiedere ve, il modo in cui è identifica- ti i differenti punti di vista
America: Reflections on a Mul- ge storie incendiarie, riferite-
ca è la storia di individui che a Wilson perché, se in Ameri- to e le esperienze che ne deri- storici, prosegue lo studio, li si
tici! Itural society, lo studio po- gli da amici anonimi, senza
hanno beneficiato della demo- ca non esistevano i gruppi, i vano — a costituire, in modo metterà in grado di capire le
neva troppo l'accento su "plu- mai far cenno all'aumento, in
crazia. Pensare in termini di soldati, ai suoi tempi, veniva- complesso e contraddittorio, origini e i limiti delle loro idee
ribus" e non abbastanza su tutti i campus della nazione,
esperienza di gruppi è dal loro no classificati per razza e gli la sua identità. su un argomento dato, e di ri-
"unum". degli attacchi (spesso violenti)
punto di vista un anatema, impiegati per razza, apparte- Questo non è vero soltanto spettare quelle degli altri an-
contro neri, donne, omoses-
In una recensione al libro di perché in contraddizione con nenza etnica e sesso. per coloro che sono esplicita- >
suali, ebrei e arabi (durante la
A. Schlesinger nella rivista quella che Schlesinger e Per tutti coloro che non mente definiti come apparte-
.'INI
MARZO 1992. PAG. 50

cratica borghese; nella primavera del voluzione romantica ed eroica del secolo ne ha vissute sette e la genera- quanto i cambiamenti all'interno
<d 1919 una rivoluzione comunista e in 1956, dalla repressione e dal consoli- zione successiva sei, che si tratti di della classe al potere si limitavano a
di imborghesimento, al mantenimen- seguito, nell'autunno dello stesso an- damento legati al nome di Jànos Kà- rivoluzioni o di restaurazioni. So- semplici avvicendamenti di persone.
to ed alla difesa della mentalità feu- no, un periodo di terrore bianco che dàr e, infine, l'ultima grande svolta: prattutto, il termine di svolta non è, La caduta della monarchia provocò,
dale della piccola nobiltà ungherese. non aveva niente da invidiare a quel- lo spettacolare crollo del sistema co- in questo caso, sinonimo di cambia- in Ungheria come nell'insieme della
Bibó risale alle origini di questo lo rosso. Questi tre sconvolgimenti munista e l'epoca attuale, portatrice mento di governo poiché la possibili- regione, la distruzione dell'equili-
processo sociale negativo ma presta coincidono con lo smantellamento della promessa di una trasformazione tà di un'alternanza, che lascia via li- brio. Dopo il 1918, le svolte non si
minor attenzione alle sue manifesta- dell'Ungheria storica, quando la su- verso la libertà e la democrazia. bera alle tensioni, è sempre stata as- sono più limitate ad implicare cam-
zioni nei ceti medi e inferiori della perficie del paese si ritrova ridotta ad sente dal sistema parlamentare un- biamenti radicali a livello del sistema
società ungherese. Inoltre la sua ana- un terzo di quel che era, mentre tre gherese. Sia durante il periodo del politico e sociale ma anche, a più ri-
lisi delle cause di questo mutamento milioni di ungheresi si trovano ridot- dualismo sia nell'era di Horthy tra le prese, occupazione straniera e smem-
politico si limita ai fattori ideologici: ti allo stato di minoranze dipendenti due guerre, il potere era sempre dete- bramento del territorio del paese, la
il nazionalismo antidemocratico e da altri paesi. Si aggiunga l'occupa- nuto dallo stesso partito. In effetti, cui conseguenza fu la distruzione
l'eccesso di illusionismo. Ma la bru- zione tedesca del 1944, seguita dallo durante il regno pacifico di France- delle strutture economiche e di pote-
talità dei capovolgimenti e dei cam- scatenarsi del fascismo ungherese, sco Giuseppe l'intero sistema man- re.
biamenti di visione della storia nel l'occupazione sovietica, un breve pe- tenne la sua stabilità e l'opposizione
corso dell'ultimo mezzo secolo va ol- riodo di speranza in un rinnovamen- L'Ungheria quindi nel giro di set- aveva solo potuto aumentare la pro-
tre la semplice critica delle ideologie. to democratico, la dura realtà della tantanni ha conosciuto non meno di pria popolarità senza peraltro au-
dittatura stalinista, seguita dalla ri- nove svolte. Chi è nato agli inizi del mentare il proprio potere reale, in

Occorre, innanzi tutto, ricordare


la divisione del paese in tre parti, nel
Premio Goncourt: una libertà vigilata Immaginiamo il fedelissimo suddi-
to di Sua maestà Francesco Giuseppe
X V I secolo, il suo essere relegato alla La denuncia dei complot- di Bénédicte Simonot ancora di iniziare) che i giu- I che acclama, nell'autunno del
periferia dell'Europa e il lungo domi- 1918, la repubblica di Mihàly Kàro-
ti e degli intrighi che circon- rati combattono per affer-
nio turco, fattori che hanno reso dif- lyi, per farsi piccolo sei mesi più tar-
dano il premio Goncourt as- mare la propria autonomia. di, durante le giornate di vita della
ficile il passaggio dal sistema feudale
segnato ogni anno, a Parigi, agli inizi di novem- Dopo che la stampa ha svelato i meccanismi più Repubblica dei Consigli, ma sfilan-
al nascente capitalismo. In seguito,
l'insuccesso delle rivoluzioni del bre è diventata esercizio obbligato per la stampa grossolani della corruzione editoriale, i membri do, vestito a festa, il 1° maggio con le
1848 ha stroncato non soltanto ogni francese. Il premio Goncourt fa sempre vendere dell'Accademia Goncourt sembrano avér intra- "masse', per poi dare in perfetta
forma di riorganizzazione politica ef- molto (del premio per il 1990, assegnato a Jean preso una lotta contro l'egemonia degli editori, buona coscienza, nell'autunno dello
ficace del paese e dell'insieme della Rouaud, autore sconosciuto al suo primo ro- lotta per forza di cose attutita, per riconquistare stesso anno, prova della propria fede
regione, ma anche il processo di evo- manzo, si sono vendute 600.000 copie). Tutta- una legittimità che oggi peraltro nessuno pense- cristiana e della propria fedeltà alla
luzione sociale dell'Ungheria che sta- nazione. Si può anche immaginare
via più nessuno ignora le trattative che vedono rebbe di riconoscere loro. Questa micro-società
va iniziando all'epoca delle riforme, un buon soldato dell'esercito di Hor-
protagonisti tre editori, Gallimard, Grasset e le minacciata nella sua credibilità osa riprendere la thy che nell'autunno di sangue del
agli inizi del X I X secolo. L'assoluti-
smo degli Asburgo che successe alla
Seuil, la corruzione dei giurati-autori legati ciascu- parola d'ordine che avrebbe dovuto essere alla 1944 cerca con ogni mezzo di farsi
disfatta ebbe effetti assai nefasti: no a una casa editrice, il sottile dosaggio della di- sua base e che non lo fu mai: l'indipendenza. Co- dimenticare per trasformarsi in de-
esecuzioni, imprigionamenti, emi- stribuzione del premio fra le case. Tutto è dato per sì nel 1988 André Stil, ex membro del comitato mocratico, nel giro di un anno, prima
grazioni o il silenzio forzato dei pa- ' scontato, il Goncourt è un (buon) affare tra editori. centrale del partito comunista francese, rifiutò di di chinare la schiena un'altra volta
trioti attivi. Tuttavia, leggendo le interviste e le svariate in- votare per il libro di Bernard Henri Lévy — Les durante la dittatura sorniona del gio-

>
viale Màtyàs Ràkosi, quando cerca di
Agli inizi del X X secolo tre rottu- chieste sull'argomento, si scopre una lotta inatte-
re sconvolsero l'Ungheria, dopo la sa e patetica (in quanto certamente persa prima riannodare le fila dei ricordi dei suoi
caduta della monarchia: nell'autun-
no del 1918 una rivoluzione demo- >

che quando contestano la fon-


americana proposta dagli sto-
rici liberali. Costoro, così oc-
cupati a difendere il proprio
minante) vogliono intendere:
ogni concezione della storia
che abbia il sopravvento rap-
Biblioteca europea
datezza di questa o quella in- punto di vista, escludono sia presenta e sostiene un sistema
terpretazione. Saranno quindi che ne possano esistere altri, di potere che non è facile né MARC ALBOUY, HENRY BOC- struire un tempio egizio su tre logico: la riproduzione del
in grado, si spera, di parteci- sia le storie che ne sono all'ori- abbandonare né modificare. CON, JEAN-CLAUDE GOLVIN, dimensioni. tempio di Karnak in tre perio-
pare attivamente al processo gine. Soffocano il dibattito as- Quando si tratta di decidere JEAN-CLAUDE GOYON, PHILIP- Da molto tempo gli archeo- di diversi.
democratico che è per propria similando la critica alla pole- cosa deve far parte della storia PE MARTINEZ, K a r n a k , le tem- logi cercano di riprodurre con Bernard Quilliet, da parte
natura conflittuale; possiede- mica; la democrazia esiste per ufficiale, la posta in gioco è pie d'Amon restitué par l'or- precisione l'architettura delle sua, fa un tentativo originale
ranno gli strumenti critici che loro soltanto se vengono ap- molto alta. dinateur, Paris, M. A. Edi- differenti tappe dell'evoluzio- di riprodurre paesaggi scom-
consentiranno loro di prende- plicate le loro regole del gioco. Un programma scolastico tions, 1989. ne del tempio di Amon-Re. parsi attraverso numerose illu-
re in considerazione, rispetta- Questa identificazione arro- che consenta di insegnare alla BERNARD QUILLIET, Le paysa- Questa riproduzione assume strazioni al tratto, (a.f.)
re ed accettare punti di vista gante delle loro idee con la ve- gente a pensare alla differenza ge retrouvé, Paris, Payard, un'importanza tanto maggio-
diversi dai loro. rità illustra esattamente ciò — non in termini di essenza 1991. re ai loro occhi, in quanto si PIERRE-HENRI DURAND, L e t -
E l'antitesi della visione che i critici della storia tradi- biologica ma in termini di Fin dal X V I secolo viaggia- tratta di un'architettura sacra tres et pouvoirs. Un procès
unitaria della democrazia zionale (o eurocentrica, o do- identità creata dalla storia e tori, architetti ed archeologi la cui funzione obbedisce a littéraire dans la Chine impé-
suscettibile di hanno cercato di riprodurre imperativi religiosi molto rigi- riale, Paris, Ehess, 1992.
evoluzione — è con il disegno l'insieme delle di. Essendosi rivelati inutiliz- A far dimenticare Dai

DIARIO ITALIANO un programma


democratico. Ci
consente di af-
costruzioni del passato nel lo-
ro aspetto originale. In gene-
re, la ricostruzione a partire
zabili i primi rilievi e le rico-
struzioni della spedizione di
Bonaparte del 1799, gli ar-
Mingshi, elegante prosatore
della Cina imperiale del
X V I I I secolo, avevano con-
Diari, memorie, epistolari s o n o scritti del passato e del presente frontare intelli- da elementi sparsi trovati sul cheologi realizzano nel 1984 corso la censura ufficiale man-
gentemente il posto e da qualche testo anti- una pianta degli edifici che ciù, l'allusività dei letterati ci-
condannati a sparire nel nulla. Nessuno studioso ha mai proposto dibattito inevi- co, dava un'idea errata o im- servirà da base di partenza per nesi, le fonti sconosciute. Ba-
tabile sulla dif- perfetta dell'architettura di il calcolatore. Si passa in se- sandosi su un'esauriente bi-
di salvarli con un intervento pubblico. Eppure, Giuseppe Tornasi di ferenza e di ca- un sito. Ancora oggi è difficile guito alla fase di programma- bliografia cinese e sui grandi
pire le nostre avere una visione globale, in zione: introduzione delle pa- nomi della filosofia, della let-
Lampedusa diceva «Quello di tenere un diario dovrebbe role e della grammatica speci- teratura e della storia europee
identità di quanto molte costruzioni suc-
gruppo (ivi cessive si mescolano, falsando fica (colosso, colonne papiri- e asiatiche, Pierre-Henri Du-
essere un dovere imposto dallo Stato: il formi, ecc.). La flessibilità
compresa la no- i tentativi di riproduzione. rand riesce nella difficile im-
stra identità di delle basi di conoscenza e del presa di restituirgli la vita. Ri-
materiale accumu- ' Questo libro racconta un
"americani") modo di rappresentazione corda l'esistenza di una tenace
orginale tentativo di ricostru-
non in quanto consente di tradurre in imma- opposizione alla dinastia man-
fato dopo tre generazioni avrebbe un zione del tempio di Karnak in
caratteristiche gini elettroniche la realtà più ciù che rovescia i Ming verso
Egitto. Nel 1986 il Centro
^^ ^ ^ A valore inestimabile». Attingendo all'unico immutabili, ma verosimile. Il rigore e la logica la metà del X V I I secolo. Op-
franco-egiziano di studio dei
come prodotti del calcolatore permettono di posizione in cui i letterati eb-
templi di Karnak ha chiesto il
archivio oggi esistente, Diario Italiano è la mutevoli della scartare gli errori e le situazio- bero un ruolo importante. Il
concorso tecnologico della di-
«SHipiS politica e della ni impossibili, dando la possi- processo intentato a Dai per il
rezione studi e ricerche del-
nuova collana che propone a tutti i lettori straordinarie testimo- bilità all'archeologo di pro- suo audace Recueil de la mon-
storia. l'Edf (Électricité de France),
porre ed eliminare tutte le ipo- tagne du Sud è servito da pre-
che ha messo a disposizione
nianze di "osservatori in prima persona " Ut» Otto e Novecento, tesi. Inoltre queste immagini testo all'epurazione politica
degli archeologi gruppi di
possono essere migliorate, del fior fiore degli intellettuali
In ogni volume: un diario, stralci, documenti e saggi, 1 esperti informatici specializ-
modificate e stampate molto dell'impero. Come dice Jac-
zati nella concezione e rappre-
rapidamente. ques Gernet nella sua prefa-
Novità in libreria sentazione di architettura in-
dustriale complessa, come le zione: "la storia che Pierre-
Questa collaborazione plu- Henri Durand porta alla luce
IL SALUMIFICIO di Egidio Mi- centrali nucleari. A prima vi- ridisciplinare che richiede il è, in fin dei conti, quella delle
leo. Un paese del Sud che emer- sta, ci sono pochi punti in co- massimo da ognuno dei part- lotte che hanno visto di fronte
ge, un piccolo imprenditore edile mune tra questi progetti indu- ner (in quanto gli uni devono manciù e cinesi, gli uni per
che vuole creare un'industria ali- striali e Karnak, ma si tratta affinare i propri strumenti di cancellare ogni ricordo del-
mentare. L'inesorabile fallimento in entrambi i casi di un grande analisi, gli altri devono piegar- l'invasione, gli altri per con
e il vagabondaggio con la fami- progetto architettonico di ca- si al rigore del linguaggio in-

>
glia per l'Italia in cerca di altro rattere innovativo. Per la pri- formatico) ha consentito di ar-
lavoro per pagare i debiti. ma volta si è cercato di rico- rivare ad un successo metodo-
di una carriera, soprattutto se coin- proletario, per annientarlo siano fal-
volge tutta la società, può diventare liti.
antenati poveri e contadini. Dopo di un fattore di perversione del caratte- Liliana Treves Alcalay
che aspetterà, nell'ottobre del 1956, re nazionale.
con profondo ma prudente entusia- Le diverse manifestazioni del na- Sefarad
smo, l'aiuto degli eserciti occidentali zionalismo antidemocratico, come le Cinquecento anni di storia, musica e tradizioni degli ebrei spagnoli
per costruirsi infine, pietra su pietra, definisce Bibó, sono state trattate in
(con cassetta di canti sefarditi)
nel periodo del consolidamento ba- numerosi studi approfonditi dal mae-
dartela, una meritata promozione so- stro e dai suoi allievi (tra i quali mi li- La perversione del carattere na-
ciale insieme alla sua piccola seconda miterò a ricordare lo storico JenòSz- zionale conduce all'incapacità di ana- Bruno Vasari
casa. Questo buon soldato si sarà cer- ùcs,2), da poco tragicamente scompar- lizzarsi e di rimettersi in questione.
tamente spaccato la testa, nel marzo so), che hanno dimostrato quali L'opinione pubblica nazionale ha ac- Mauthausen
del 1990, prima di decidere a chi al- riti barbari e quali mezzi infidi siano cettato di rivedere il giudizio su per-
learsi, per chi votare! Se il piccolo stati legittimati, nell'Europa del- sonalità come Istvàn Széchenyi, En-
bivacco della morte
borghese ebreo delle città-ghetto l'est, dal culto del nazionalismo. Si dre Ady o Làszló Németh solo a gran Prefazione di Furio Colombo
aveva come motto la parola tradizio- può misurare il grado di radicamento fatica e spesso dopo la loro morte. La
ne, la parola d'ordine del cittadino di questo culto dal fatto che gli sforzi stessa reticenza si può osservare nei
ungherese del nostro secolo è capaci- compiuti dall'imperialismo sovieti- confronti dei contemporanei. Una Editrice Ea Giuntina - Via Ricasoli 26, Eirenxe
tà di adattamento. co, travestito da internazionalismo grap parte dell'opinione pubblica

giustifica l'entrata del paese nella se-


conda guerra mondiale, presentan-

«
derniers jours de Charles Baudelaire —, pub-
"trio infernale", era il gesto clamoroso di una \
giuria preoccupata di riaffermare la propria auto-
nomia. Ci si potrebbe sentire rassicurati dal fatto
dola come un nobile sacrificio allo
scopo di proteggere gli ebrei e get-
tando così l'intera responsabilità del-
la deportazione e dello sterminio de-
blicato peraltro da Grasset, suo stesso editore, che i valori rivendicati dagli scrittori più liberi | gli ebrei ungheresi sui nazisti. Altri
Quando nella storia di una comu- perché era esasperato dalle indicazioni di voto dalle costrizioni del mercato (per indipendenza, ancora arrivano al punto di conside-
nità si succedono troppo spesso bru- appoggiate dalla sua casa ma, soprattutto, per im- rare la nostra partecipazione alla se-
indifferenza alle norme estetiche imposte) siano,
schi rivolgimenti che minacciano l'e- conda guerra mondiale come un sa-
pedire a un anticomunista di ottenere il premio. malgrado tutto, riconosciuti anche nei luoghi più \
sistenza sociale, la sopravvivenza di- crificio meritorio per l'Europa e non
Alcuni anni prima, nell971, i giurati si erano ri- direttamente subordinati al potere. esitano a vedere nei vizi della ditta-
venta un progetto di vita, l'adatta-
bellati alla "tutela" di Gallimard, che controlla- Di fatto, la scelta delle Editions de Minuit, tura comunista, giunta al potere do-
mento si erige a forma legittima di
comportamento, a esperienza stori- va tutta la giuria (dal 1949, 14 premi su 22 erano della loro immagine austera di avanguardia con- \ po la disfatta, un effetto della ven-
ca, a tradizione. Le crisi che si succe- stati assegnati alla casa editrice di rue Sébastien- sacrata (a partire dal Nouveau Roman), è stata detta degli ebrei sopravvissuti.
dono a frequenze troppo ravvicinate Bottin), rifiutando di eleggere Félicien Marceau, strategicamente molto abile e ha consentito dì
diventano fattori capaci di pesare per sostenuto da Gallimard, al posto di Jean Giono. sdoganare una giuria seriamente discreditata; ma
sempre sul carattere dei membri del- Oggi Francois Nourricier, romanziere, cronista, il testo di Rouaud (Les Champs d'Honneur), di \
la comunità, sulla mobilità politica e critico letterario, consigliere letterario e segreta- fattura molto tradizionale, per non dire accade-
sociale e sulla partecipazione politi- rio generale dell'Accademia Goncourt, se la
ca. Il senso della lealtà e della fedeltà micamente moderna, costituiva il punto estre-
prende apertamente con gli editori che "immagi- mo, il limite esatto della libertà estetica del- \
ai principi, la solidarietà, si relativiz- Veniamo ad un altro aspetto: questa
nano di poter esercitare un potere ".E nella stessa PAccademia Goncourt. Il premio per il 1991,
zano e perdono il loro valore. Questa facilità di adattamento non è priva di
situazione storico-sociale diventa logica il premio assegnato nel 1990 a Jean assegnato a Pierre Combercot (Les Filles du Cai-1 conseguenze sulla mobilità sociale e
particolarmente propizia ai rinnega- Rouaud, giovane autore sconosciuto pubblicato vaire, Grasset), non fa che sottolineare la scon- sulla selezione della classe dirigente.
menti, ai voltafaccia, alle denunce, da una casa considerata "puritana", lontana dal Come tutti sanno, i cambia-
fitta della giuria e il ritomo all'ordine editoriale.

>
alle calunnie. La capacità di adatta-
mento finalizzata alla realizzazione

Biblioteca europea La ricerca dell'identità e


dell'infanzia perduta attraver-
servarne religiosamente il ri- so la lingua e la scrittura che,
cordo". lo particolare della scrittura e Praha, Ceskoslovensky spisova- come i teorici francesi della gi, testi teatrali, aforismi e sole, possono cogliere le "pe-
L'autore descrive minuzio- della storia in Cina. Il proces- tel. letteratura (Barthes, Derrida, corrispondenza completata da nombre segrete" dell'esisten-
samente questa aristocrazia di so di Dai fu quindi il processo Protagonista di questa tri- ecc.) si siano impadroniti, nel uno studio di Jincrich Chalu- za: ecco il duplice tema del
letterati cinesi, che viene bru- al legittimismo, ma Pierre- logia è la città, la "città dolen- corso degli anni cinquanta e pecky sull'autore e sulla sua racconto della Richterova, na-
scamente screditata al mo- Henri Durand è attento a non te" di Praga, luogo insieme sessanta, dello "strutturali- opera e da una bibliografia ta nel 1945 e da vent'anni tra-
mento del processo, e vi collo- isolare e semplificare eccessi- mitico e fantasmagorico. Da- smo" di Saussure, e come que- (pubblicazioni "ufficiali" di sferita in Italia. Itinerario au-
ca Dai, raccogliendo tutti i da- vamente il caso di questo ca- niela Hodrova, teorica e saggi- sta appropriazione abbia ori- Klima in ceco e traduzioni in tobiografico: la vita quotidia-
ti frammentari che lo concer- pro espiatorio, e ricorda anche sta, ricostruisce con minuzia ginato un "misticismo testua- tedesco, in francese, in italia- na dietro la cortina di ferro
nono. Si scopre allora la le altre forme che poteva assu- nei suoi romanzi i fatti e le ge- le" e anche il mito di un Saus- no e in polacco). Questa anto- nel periodo stalinista, il disge-
marginalità di un erudito, in- mere l'opposizione alla nuova sta di personaggi in attesa del- sure idealista, con disastrose logia, messa in cantiere diver- lo degli anni sessanta, i primi
certo tra una vocazione confu- dinastia, in particolare il cul- la propria metamorfosi, men- conseguenze che perdurereb- si anni fa, deve poter servire viaggi all'estero, l'emigrazio-
ciana che rifiuta ogni compro- turalismo dei difensori della tre tradimenti, viltà e speran- bero ancora oggi. Jackson ten- da introduzione all'opera del ne. Racconto introspettivo in
messo e la speranza di una tradizione, (l.m.) ze animano la società, (o.s.) ta di elaborare una teoria del filosofo-scrittore sempre più cui si mescolano, in una scrit-
brillante carriera al servizio di linguaggio più realista, che si conosciuto in Europa occiden- tura quasi algida, narrazione,
un potere che non riconosce. DANIELA HODROVA, Podoboji LÉONARD JACKSON, T h e po- adatti ai problemi letterari e tale e orientale, (o.s.) riflessioni, frammenti di poe-
Denunciando il manciù come [Sotto entrambe le specie], Usti verty of structuralism: litera- sociali contemporanei, (n.k.) sia. (o.s.)
"uomo dappoco", agiografo nad Labem, Severoceske, na- ture and structuralist theory, SYLVIE RICHTEROVA, Slabikar
dei lealisti, Dai faceva della kladatelstvi, 1991. D. H., Ku- London, Longman, 1991. LADISLAV KLIMA, Victoria Ae- otcovskeho jazyka [Sillabario
Questa rubrica è stata realizzata con
propria storia una "contro- la collaborazione di: Armelle Fil-
kly [Le Crisalidi], Praha, Prace, In quest'opera di divulga- terna, Praha, Arkyr, 1992. di lingua paterna], Praha, Ar- liat, Niilo Kauppi, Laurence Mon-
storia", in cui illustrava il ruo- 1991. D. H., Theta [Theta], zione Léonard Jackson spiega Una selezione di prose, sag- kyr-Atlantis, 1991. nais, Olga Spilar.

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DATI SULL'ISTRUZIONE Piero Trupia SAGGI DI ECONOMIA POLITICA: o
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Come si fa ricerca con il computer I CLASSICI, MARX E KEYNES c0o0
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MARZO 1992, PAG. 52
L'INDICE N. 3

tica. La storia europea dimostra che die e della piccola borghesia siano centrale la teoria del romanticismo delle riforme precedenti al 1848, o
<3 le grandi rivoluzioni e le restaurazio- unite nell'astensionismo politico alle restauratore non si organizza intorno dei partigiani delle riforme agli inizi
ni spettacolari toccano e mobilitano classi inferiori, tradizionalmente alla tolleranza democratica ma intor- del secolo, come Ady o Jàszi e si ri-
menti radicali di sistema comportano
grandi masse. Ma se la discontinuità "substoriche". Ma le vere cause so- no al conformismo e ad una conce- volge soprattutto ai populisti degli
10 sradicamento di gran parte delle
si riproduce senza sosta e diventa no probabilmente più complesse. zione debole della nazione, che lascia anni trenta.
persone che devono abbandonare la
loro abitazione, il loro lavoro, spesso una regola, le stesse masse si nascon- Perché l'80-90 per cento degli eletto- alla fantasia della classe politica la Le conseguenze delle svolte stori-
dono tra le quinte. Negli anni venti, ri resta passivo — non solo tra gli definizione di appartenenza alla co- che, già vecchie ma particolarmente
11 loro paese. Dopo le rivoluzioni del
o dopo il 1956 in Ungheria, dopo il operai e i contadini ma anche tra gli munità nazionale. Vorrei aggiungere distruttrici nel corso di questo seco-
1848 e del 1918-19, in seguito alla fi-
1968 in Cecoslovacchia, o anche oggi impiegati e gli intellettuali — quan- che l'influsso del romanticismo re- lo, costituiscono un grave ostacolo al
ne della seconda guerra mondiale e,
nei paesi dell'ex blocco sovietico, si do è in gioco l'avvenire della loro so- stauratore sviluppatosi in occidente mutamento di sistema sociale e poli-
ancora, dopo la sconfitta della rivolu-
assiste ad una crescita dell'"indiffe- cietà? Li paralizza l'assenza di fidu- si nota più nello scetticismo e nella tico attualmente in corso in Unghe-
zione del 1956, centinaia di migliaia
renza". La prima spiegazione che si cia nei partiti, la povertà dei pro- relativizzazione dei valori che in una ria, determinante per il futuro del
di ungheresi hanno abbandonato il
impone fa appello alla strategia della grammi, l'incertezza del futuro? Sia modernizzazione del concetto di na- paese nei prossimi decenni. Gli han-
paese, soprattutto tra gli appartenen-
sopravvivenza che esige che ci si di- pure. Ma perché allora anche i giova- zione, come lo sviluppa appunto il dicap politici che abbiamo esamina-
ti all'élite politica e a quella degli in-
fenda con l'indifferenza politica da- ni universitari, la maggior parte degli romanticismo restauratore erede dei to, aggravati dalle immense difficol-
tellettuali e degli operai qualificati.
gli uragani della storia. Spiegazione studenti, la tradizionale avanguardia populismi dell'Europa dell'est. Così tà dovute al cambiamento di sistema
Quando la capacità di adattamento
che potrebbe essere sufficiente a giu- rivoluzionaria si comportano allo la filosofia politica del gruppo popu- economico e dai fattori di insicurez-
diventa la condizione per il successo,
stificare il fatto che, oggi, gran parte stesso modo? lista nazionale non sa che farsene za in materia di politica estera, con-
il criterio fondamentale di selezione
degli strati più bassi delle classi me- Nei paesi dell'est e dell'Europa dell'eredità della grande generazione tribuiscono a indebolire la legittimi-
non è più la competenza professiona-
tà del sistema politico e a rendere dif-
le, ma la professionalità nell'adattar-
ficile per la direzione politica la scel-
si, e questo tende appunto ad esclu-
ta di una tradizione cui riallacciarsi.
dere dalla classe al potere — nei pe-
riodi di restaurazione — gli individui La difficoltà nell'assicurare la con-
più autonomi, più ricchi di talento e tinuità per un periodo abbastanza
più coraggiosi. Quindi i frequenti lungo, sta soprattutto nel fatto che la
cambiamenti di sistema hanno in ge- società ungherese non è una civitas
nere un effetto antiselettivo. Nella nel senso occidentale del termine:
sua affannata ricerca di legittimità e quello che le manca, infatti, è pro-
di stabilità, un sistema di restaura- prio il civis, il cittadino autonomo,
zione si accontenterà molto più facil- intraprendente e riflessivo.
mente di una classe politica di qualità
inferiore. L'efficacia e la lealtà della
nuova classe politica che si è così co- NOTE
stituita, sono non solo un elemento In Istvàn Bibó, Misere des petits Etats
d'Europe de l'Est, Paris, L'Harmattan,
fondamentale della stabilità del siste-
1986 pp. 393-443.
ma, ma anche ne dipendono. Se il si- Jenò Szùcs, Les trois Europes, Paris,
stema si dimostra incapace di soddi- L'Harmattan, 1985 e J. Szùcs, Sur le con-
sfare le aspirazioni e le ambizioni dei cept de nation. Réflexiotis sur la théorie po-
suoi funzionari, si ritrova in crisi e litique médiévale, in "Actes de la recher-
non può più contare sulla loro lealtà. che en sciences sociales", 64, 1986, pp.
La selezione sulla base di criteri ne- 51-63.
gativi di una classe politica ed econo-
mica è, in linea generale, poco adatta
a favorire lo sviluppo di una società
civile. Traduzioni dal francese di Daniela For-
Le brusche rotture della storia in- mento.
fluiscono anche sulla partecipazione Disegni di Roberto Micheli.
dell'opinione pubblica alla vita poli-

LIBORIO MATTINA
GLI INDUSTRIALI E
LA DEMOCRAZIA
La Confindustria
il Mulino MARCO SANTAGATA
I FRAMMENTI
DELL'ANIMA
Storia e racconto nel
Canzoniere di Petrarca
nella formazione dell'Italia ARIS ACCORNERO PIERO IGNAZI
repubblicana
LA PARABOLA DAL PCI AL PDS
DEL SINDACATO Il mutamento interno del V. POGGI GHIGI
ASPETTI Dall'autunno caldo partito: un primo bilancio VOCI DA UN
JOHN ROSSELLI
STRUTTURALI LYLE N. McALISTER alla marcia dei PAESE LONTANO
DEL DEFICIT DALLA SCOPERTA quarantamila,
ERIC J. LEED
SULL'ALI DORATE
Il romanzo scozzese
PUBBLICO ALLA CONQUISTA
all'emergere dei Cobas
LA MENTE DEL
Il mondo musicale italiano del Novecento
IN ITALIA e delle Gilde: dell'Ottocento. «Quando si
Una ricerca promossa
Spagna e Portogallo nel l'ascesa e il declino VIAGGIATORE era abituati a consumare
Nuovo Mondo: 1492-1700 di una cultura Dalle peripezie di Ulisse al l'opera al modo di un
dall'Ente Luigi Einaudi, GIULIANO BERNINI
«tutto compreso» del piatto di maccheroni»
che documenta le cause (Berlioz) PAOLO RAMAT
RITA DI LEO turismo di massa, il
della crisi finanziaria DOLF STERNBERGER
VECCHI QUADRI E significato simbolico del LA FRASE
e indica come ridurre MAESTRI DEL '900
l'indebitamento pubblico NUOVI POLITICI
viaggio e il suo modificarsi J.G. MARCH, J.P. OLSEN NEGATIVA NELLE
nella storia dell'uomo
Chi comanda davvero
Una galleria ideale RISCOPRIRE LE LINGUE D'EUROPA
delle grandi personalità
nell'ex Urss ISTITUZIONI
della cultura tedesca
M.L. DI BATTISTA Introduzione di
del nostro secolo
IL SISTEMA Gianfranco Pasquino MIRIAM VOGHERA
FINANZIARIO DEL Un'occasione di SINTASSI E
approfondimento per il
REGNO UNITO E LA INTONAZIONE
dibattito in corso in Italia
CONCORRENZA sulle riforme istituzionali NELL'ITALIANO
NEL «RETAIL PARLATO
BANKING» WILLIAM WALLACE
LE
JOHN DUNN
TRASFORMAZIONI
LA GESTIONE PETER LASLETT
DELL'EUROPA IL PENSIERO
DEGLI ISTITUTI UNA NUOVA MAPPA POLITICO
MICHAEL A. ARBIB OCCIDENTALE
DI CREDITO MARY B. HESSE MIRELLA SCHINO DELLA VITA DI JOHN LOCKE
L'integrazione
SPECIALI TRA LA COSTRUZIONE IL TEATRO DI L'EMERGERE , politico-istituzionale degli Un esteso scavo
RIFORME E DELLA REALTÀ ELEONORA DUSE DELLA TERZA ETÀ anni Novanta e i profondi archeologico della mente
MERCATO Un faccia a faccia tra La grande attrice e la cultura Il manifesto di un mutamenti sociali, di Locke, per una più
a cura di del teatro italiano fra Otto e movimento di liberazione economici e tecnologici accurata interpretazione
scienza e filosofia sulla
FRANCESCO CESARINI Novecento dell'anziano che ne sono alla base storica del suo pensiero
conoscenza umana
MARZO 1992 - N. 3. PAG. 53

Lettere
Caro direttore, Tuttavia, la sua ormai sistematica, stato reso in francese da uno scritto- solo i grandi, degli altri si cancellino i l'edizione feltrinelliana delle opere di
Leggo in ritardo sul numero di di- e spesso sfacciata, tragressione mi re come Valéry Larbaud. nomi anche dalla targhetta del cam- Gombrowicz Ferdydurke, Bacacay e
cembre dell"Tndice" la recensione a crea, come lettrice e come studiosa, Il traduttore che non sia uno di panello. Cosmo. Nel numero di febbraio abbia-
Il cavallo e la torre di Vittorio Foa. un profondo disagio. E non credo di questi signori si trova a fare del suo Vera Verdiani mo pubblicato una lettera del curatore
Ottimo autore, ottimo libro. Segna- esprimere un'opinione soltanto per- meglio (con molta fatica, con molta di tutta l'edizione Francesco M. Cata-
larlo era quasi un atto dovuto. Im- sonale. fatica) per evitare proprio l'accade- Egregio Direttore, luccio. Ora la traduttrice Vera Verdia-
perdonabile sarebbe stato tacerne. A questo punto, potrei trarre una mica asetticità decaffeinata cui tiene mi riferisco alla polemica in corso, ni risponde alle critiche mosse da Mar-
Ciò che si sarebbe invece dovuto evi- sola conclusione, che, così facendo, Pietro Marchesani e per puntare in- anche sul suo giornale, sull'edizione chesani alla versione di Ferdydurke e
tare era di affidarlo a Giovanni De forse si accontenteranno autori e re- vece ad una mimesi italiana (italia- completa (e critica?) delle opere di la signora Bersano Begey spezza una
Luna. De Luna è uno storico di tutto censori, ma sarà difficile guadagnarsi na!) della pirotecnia linguistica prati- Gombrowicz, affidata dalla Feltri- lancia a favore di Marchesini. Dobbia-
rispetto, ma si dà il caso che il suo no- quell'autorevolezza di cui avremmo cata da Gombrowicz, pirotecnia che nelli a Francesco Cataluccio. Gom- mo aggiungere che la lettera di Cataluc-
me ricorra più volte nell'autobiogra- tutti bisogno. svaria dalla lingua ipernobile al parla- browicz, autore filologicamente e cio conteneva alcune contestazioni
fia in questione. Distinti saluti. re subgergale. E allora il traduttore concettualmente difficilissimo ri- non chiare perché riferite a passi del-
Il volume manca purtroppo di un Andreina De Clementi dove va a frugare? A seconda del chiede un traduttore in grado di de- l'articolo di Marchesani tagliati in fase
indice dei nomi e ho potuto ricostrui- contesto, nella fraseologia supercol- dicargli una lunga e umile attività di d'impaginazione per ragioni di spazio.
re con una certa fatica, ma non giure- Fedeli alla regola che l'ultima parola
rei di averli esauriti, i passi che qui non spetta al recensore, chiudiamo qui
interessano. A p. 141 si legge: "Que- la polemica. Chi volesse approfondire
sto tema dell'organizzazione [nel
Partito d'Azione] è stato sottolinea-
to spesso e con molta forza da Gio-
Archivio la discussione troverà nuovi stimoli in
un ampio intervento di Marchesani che
apparirà sul numero 11 di "Europa
vanni De Luna. Egli propone di ap- Orientalis", rivista pubblicata dall'I-
profondire non solo l'analisi ecc."; e • Bollati Boringhieri propone la collana "Lezione di poesia": ciascun volume sarà dedi- stituto di linguistica dell'Università di
più oltre: "Nella stessa direzione è "L'osservazionepsicoanalitica" che raccoglierà, cato all'analisi critica di un singolo testo poetico, Salerno.
andata una domanda di Giovanni De in volumi tascabili ed economici, raccolte di sag- condotta da specialisti con strumenti filologici e (a.p.)
Luna... la domanda era imbarazzan- gi di autori vari, estrapolati da opere più com- critici usati secondo diverse prospettive metodo-
te... anche perché non ricordo di ave- plesse già pubblicate e organizzati intomo a temi logiche; la collana che si dedicherà dapprima a
re mai discusso... delle cose 'alte' ri- riguardanti i significati del comportamento uma- testi della tradizione poetica italiana per aprirsi
cordate da Giovanni..." (p. 159); e no e il mondo degli affetti; fra i primi titoli, Il ca- poi all'analisi di testi stranieri, è inaugurata dal
ancora: "Giovanni De Luna ha scrit- rattere, Rabbia e vendicatività, noia e apatia, volume di Nicolò Pasero Laudes creaturarum,
to pagine illuminanti sugli aspetti Caro Cesare Cases,
I sentimenti del terapeuta, con saggi, fra gli al- dedicato a Francesco d'Assisi.
istituzionali e anche su quelli funzio- Le scrivo con qualche ritardo a
nali della proposta azionista del con- tri, di Freud, Kohut, Bowlby, Searles, Greenson.
Collana di narrativa per il melangolo, intitolata proposito del numero di novembre
trollo democratico" (p. 169); e infi- • Con il fascicolo Torino colonia romana di dell"'Indice". La lettura del suo arti-
ne: "Come ha scritto Giovanni De "lecturae" e definita nella formula del "raccon- Sergio Roda l'editore milanese Elio Sellino ha colo sul libro di Sheckley ha suscitato
Luna il femminismo è stato il grimal- to saggistico": si tratta, nelle intenzioni del- avviato la pubblicazione di una Storia illustrata in me due opposte reazioni. Come
dello che ha scassinato l'universo l'editore, di opere che implicano una considera- appassionato di fantascienza, non
di Torino diretta da Valerio Castronovo: vi col-
ideologico e politico cresciuto attor- zione alla pari dei "valori dell'esperienza e della posso che compiacermi del fatto che
no alla centralità operaia" (p. 336). laborano i maggiori esperti e completerà le pub-
letteratura"; aprono la serie II mare di Jules Mi- per la prima volta "L'Indice" pre-
blicazioni entro due anni e mezzo.
Che Vittorio Foa esprima il suo chelet e Museo del romanzo dell'eterna di Ma- senti come "libro del mese" un testo
amichevole apprezzamento per cedonio Femandez. Narrativa anche per la di fs. La seconda reazione... Lei cosa
quanto scrive De Luna è un fatto che • Sotto il coordinamento di Emilia Giancotti, penserebbe se un suo recensore scri-
Giunti che presenterà in aprile i "Narratori
fa onore a De Luna e che il lettore opera da tre anni un progetto finanziato dal vesse, per esempio: "Salvo errore, la
Giunti ' ': la collana si affianca alla ' 'Astrea ' ', na-
può apprendere in tutta serenità. M U R S T con lo scopo di preparare la prima edi- prima opera pubblicata di Alessan-
ta nel 1986 con l'intento di rappresentare "il
Rende meno sereni e, viceversa, su- zione italiana delle Opere complete di Baruch dro Manzoni è \'Adelchi..." Suppon-
mondo vissuto e narrato dalle donne"; nei "Nar-
scita qualche sconcerto dover consta- Spinoza: l'opera, prevista in quattro volumi, sarà go lo inviterebbe a informarsi meglio
tare che una rivista espressamente ratori Giunti" troveranno spazio opere di tutti i (come minimo). Magari gli ricorde-
pubblicata dalle edizioni Bibliopolis di Napoli e
dedicata all'informazione critica sul- paesi, con una particolare attenzione per tradi- rebbe quello che lei ha scritto sul nu-
comprende, oltre alla traduzione, una nuova edi-
la produzione libraria affidi una re- zioni letterarie non interamente note al pubblico mero uno dell' ' 'Indice" : "Il recenso-
zione critica dei testi originali (in latino e in neer-
censione a uno studioso citato più e alla critica italiani: spicca fra le prime proposte re non può naturalmente ignorare
landese), un 'introduzione generale, introduzioni
volte, e in termini lusinghieri, in il romanzo del coreano Yi Mun Yol intitolato II quel che c'è dietro il libro". Né quel
ai singoli scritti, duplice apparato di note e di in-
quello stesso libro. Che poi detta re- nostro eroe decaduto; accanto ad esso aprono la che c'è prima, suppongo. Insomma,
censione sia risultata a sua volta più dici; collaborano Paolo Cristofolini, Filippo Mi- non crede che nei confronti della fs
collana il danese Hans Joergen Nielsen con
che lusinghiera, c'era da giurarci an- gnini, Omero Proietti, Cristina Santinelli, Da- debbano valere le stesse regole che
L'angelo calciatore e la portoghese Lìdia Jorge
cor prima di leggerla. niela Bostrenghì. vengono seguite per qualsiasi altro
con La costa dei sussurri.Sempre ad aprile vedrà
E opportuno poi aggiungere che il (Luca Rastello) genere o argomento letterario, la
la luce presso le edizioni Pratiche la collana stessa correttezza informativa? Né
caso in questione è solo la punta d'i-
ceberg di un andazzo assai diffuso. occorre essere specialisti: così come
Non è infatti un mistero per nessu- esistono le storie della letteratura ita-
no, e sarebbe facile dimostrarlo, che liana per informarsi su Manzoni, an-
spesso le recensioni, quando non so- che se meno comuni esistono catalo-
no predisposte dall'autore, vengono ghi e indici delle opere di fs pubblica-
attribuite a chi si trova con costui in È certo che in generale è opportuno ta, ma anche nei vari ambiti italiani. ricerca per risolvere i problemi che i te in Italia, dai quali avrebbe potuto
rapporti di amicizia o di dipendenza seguire la norma indicata dalla lettrice Ecco perché, se coltivo il cattivo gu- suoi testi offrono. Nessuna delle ver- apprendere, con un minimo di buona
(accademica, editoriale, o altro), di far recensire i libri da persone che sto di rileggere la mia traduzione, le sioni esistenti, anche in altre lingue, volontà, che ben lungi dall'essere ap-
ignoti ai più, agli ignari lettori, di cui non vi sono coinvolte, ma sarebbe stato parole che meno mi dispiacciono so- è scevra di errori, tuttavia, in questo parsi sulle Meraviglie del possibile, i
viene così tradita la fiducia. difficile farlo con un libro come la bel- no proprio quelle messe in bocca da caso, ne sono stati rilevati da Mar- primi racconti di Sheckley tradotti in
Il "caso De Luna", chiamiamolo lissima autobiografia di Vittorio Foa Gombrowicz ai suoi villici e citate chesani dei macroscopici, alcuni dei italiano risalgono al 1953, e se ne
così, appare particolarmente deplo- che è una specie di valle di Giosafatte nell'equivalente italiano dall'integer- quali, avendo più tempo a disposizio- contano almeno 16, più un romanzo,
revole per la sua trasparenza — dove s'incontrano come personaggi, rimo Marchesani per ostracizzarle: ne, avrebbero potuto esser evitati. prima dell'antologia einaudiana (con
chiunque può ricostruirlo confron- fonti o stimolatori parecchi nostri ami- pisquano, ìnteccherito, sprocetato, bu- Soprattutto il traduttore ha evitato cui, sarebbe bene chiarirlo una volta
tando i due testi —, perché sembra ci e collaboratori. Prima che a De Lu- rino, piscbello, papagno. Signor re- un tradimento allo stile letterario del per tutte non inizia la storia della fs
indicare la perdita di qualsiasi rite- na si era pensato a Carlo Ginzburg, e censore, sono parole tratte non dalla geniale e bizzarro autore, che, anche in Italia); non solo, ma entrambi i rac-
gno e pudore; segnala che si ritiene Andreina De Clementi può divertirsi a sola rusticità toscana, ma anche dal- in situazioni drastiche, o usando ter- conti in questione erano già stati tra-
ormai ineccepibile, "al passo con i contare tutte le volte in cui egli viene l'eloquio dei romani di borgata, e di mini audaci non è mai volgare, quale dotti (The Cast ofLiving su Urania n.
tempi", perché "così va il mondo", menzionato nel volume. Il fatto è che altre regioni ancora. risulta talvolta in Cosmo e Bacacay. 57, del 9/54, e The Seventh Victim su
una simile politica redazionale. l'Italia è un paese di parenti prossimi, il Si rientra qui nel problema delle tra- Galaxy 9/58). La conoscenza di que-
E per esempio, lo stupendo semi- ste, banali, informazioni l'avrebbe
Purtroppo, però, "così va il mon- che non significa necessariamente di re- argot del miglior Céline lo volgiamo duzioni in Italia: oggi, privi come sia-
lazioni pericolose. Siamo anzi partico- mo di un albo dei traduttori che ne forse portata a rivedere il suo giudi-
do" solo in questo nostro disgraziato nella lingua di Basilio Puoti oppure zio secondo cui "[Sheckley] era certo
paese. Qualche tempo fa, infatti, il larmente lieti che la recensione di De siamo costretti a rovistare, per non garantisca la professionalità e la di-
Luna sia risultata un vero intervento gnità, chi traduce deve farlo per suo uno scrittore per intellettuali" (cosa
direttore di "The New York Review perdere il gusto concretissimo e sen- che probabilmente stupirebbe il
of Books" ha rilasciato un'intervista critico e nientaffatto un mero panegiri- suale del dettato originario, in qual- piacere; senza tener conto del lato
co. materiale, dato che le versioni lette- buon Robert per primo, il quale pub-
nel corso della quale ha spiegato in che nostro equivalente metropolita- blicava i suoi racconti su riviste con
che modo la redazione sceglie i pro- (c.c.) no ma gergale, magari in una milane- rarie sono ricompensate circa al livel-
lo delle prestazioni delle collaboratri- titoli come "Astounding", "Gala-
pri recensori, sulla base, cioè, di due sità alla Gadda o in una romanità tra xy", "Fantastic", "Thrilling Won-
criteri fondamentali, la competenza il belliano e il pasoliniano? Mi si dirà: ci domestiche. Mi pare inoltre che
l'intervento delle case editrici sia og- der", "Space Science Fiction",
e l'autonomia, affettiva, intellettuale sarebbe strafare. Rispondo: non pro- "Fantastic Universe", "Infini-
e professionale, verificata attraverso varci significherebbe ridurre la tra- gi assai ridotto, parrebbe che i testi
passino direttamente dall'autore al ty"...). Più correttamente, poteva
una serie di attenti controlli, del re- duzione a burocrazia e riempire di dire: "Sheckley era uno scrittore di
censore dal recensito. A parer suo, e Tradurre? Impossibile. Tradurre oligominerale una bottiglia etichet- tipografo, senza esser stati vagliati
da un giudizio competente della qua- cui, ad un certo punto, si sono occu-
non si può che condividerlo, questa Gombrowicz? Dovrebbe venir proi- tata Bordeaux. Non è meglio allora pati alcuni intellettuali italiani".
severità va annoverata tra i motivi di bito per legge. Ma che si fa se i lettori conservare una parte del tasso alcoli- lità del lavoro e del tempo necessario
per portarlo a termine. Con i migliori Che poi fosse "considerato il massi-
autorevolezza della rivista. digiuni di polacco ambiscono im- co, mettendoci dentro un Chianti da mo scrittore di fs" (non si capisce se
Sia detto per inciso, malgrado l'i- provvisamente a leggere Ferdydurke mescita tagliato con un Barbera da saluti
in Italia, in America o in entrambe le
dentità della testata, la sua edizione e l'editore vuole colpevolmente asse- caraffa? nazioni) è del tutto insostenibile: al
Marina Bersano Begey
italiana, nelle sue parti italiane, non condarli? Occorrerebbe un Gadda Per contro, quando Marchesani
sembra essersi appropriata anche di che bazzicasse le lingua slave. Così parlando di me evita di nominarmi,
>
Riepiloghiamo. SuW'Tndice" di
questa aurea regoletta. come, ad esempio, Ulisse di Joyce è gli dò pienamente ragione: si citino gennaio Pietro Marchesani ha recensito
Lettere
to chiaro sul luogo e la stagione, e an- fs (salvo forse Roberto Giammanco),
< ha ragione su tutti gli elementi di fatto Lei sospetta altresì che di tale ignoran-
za sia conscio e che in qualche modo che sui soggetti. Parlavo degli anni ses- nemmeno Solmi perché le letture non
salvo uno (peraltro essenziale). Infine
me ne vanti perché nel campo della fs santa, dicevo "allora", citavo un arti- si trasmettono per ereditarietà. Per
massimo alcuni possono averlo consi- Lei, da fedele lettore dell'"Indice"
tutto è lecito, mentre per Alessandro colo di Renato Solmi del 1966, dun- quasi tutti (certo per me) queste letture
derato tale; posso aggiungere che quale si rivela (e del resto dichiara di es-
Manzoni... que mi riferivo, come Lei giustamente di fs erano rare e occasionali. La con-
non ha mai vinto uno dei premi an- sere), mi combatte con le mie stesse ar-
suppone, ad "alcuni intellettuali italia- vergenza su Sheckley era dovuta a co-
nuali che si distribuiscono in Ameri- mi utilizzando dei consigli ai recensori Non credo che la questione vada po-
ni "di' 'allora ' ' e nientaffatto alla gene- muni interessi politici e ideologici, non
ca alle opere di fs? " S e il suo nome pubblicati nel primo numero della rivi- sta in questo modo. Vediamo anzitutto
ralità dei lettori di ogni tempo e luogo e a una scelta fatta dopo attento esame di
fosse cominciato per M sarebbe stato sta e che portano la mia firma, anche se il punto in cui Lei, a mio parere, ha
meno che mai a un giudizio di valore tutti i prodotti similari.
messo insieme a Marx a Mao e a erano un parto incompleto e immaturo torto. Lei trova "a dir poco fantasiosa "
strappato al puerpero recalcitrante in l'idea che Sheckley possa essere consi- pronunciato da S.M. la Fantascienza. Ci sbagliavamo? Forse di fronte a
Marcuse": questa, mi consenta, è S.M. la Fantascienza, non di fronte a
una delle febbrili sedute di preparazio- derato "il massimo scrittore di fanta- Se Lei vuole nome e cognome di questi
un'affermazione a dir poco fantasio- quegli interessi. Quando ho visto che
ne. Che devo dire? Toccato! Lei mi ha scienza" e messo insieme a Marx, Mao intellettuali, glieli farò. Ero uno di lo-
sa. Posso chiederle da chi? Mi occupo Sheckley, dopo anni dì produzioni in-
dimostrato che in fatto di fs sono un e Marcuse se solo fosse cominciato per ro, testimone dell'esistenza di un grup-
di fs come appassionato da quando sulse e commerciali, faceva vibrare an-
asino che avrebbe potuto rimediare M. Mi chiede "da chi?" e se in Italia o po che nutriva idee "fantasiose". Cer-
ho imparato a leggere, e come tradut- cora in me quelle corde, ho preso la
senza molta fatica alla sua ignoranza. in America. Ma mi pareva di essere sta- to, nessuno di noi era uno specialista di
tore per Urania da almeno dieci anni, penna, giungendo nel mio entusiasmo a
e non mi era mai venuta in mente assurdità come quella da lei rilevata di
un'idea del genere. immaginare che avesse potuto scrivere
Ma se tutto questo riguarda l'in- un certo racconto dopo la guerra del
formazione, mi duole dire che c'è an-
che qualcosa che riguarda il semplice
buon senso. "Non so se questi eserci-
riNDICF
H B O E I LIBBI DEL U E S t h
Golfo. Avrei dovuto cedere la penna a
uno specialista? Ammetto che da one-
sto direttore ho ventilato questa ipote-
ti dell'Alleanza che pongono ultima- Comitato di redazione
si, ma l'ho presto scartata per tema che
tum a tranquilli pianeti siano stati Alessandro Baricco, Piergiorgio Battaglia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Giorgio Beri, Mariolina Bertini, Eliana
lo specialista mi infilzasse la farfa„. t
Bouchard (redattore capo), Loris Campetti, Franco Carlini, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Guido Castelnuovo, Gianpiero
concepiti prima o dopo la guerra del nella sua collezione tanto completa
Cavaglià, Anna Chiarloni, Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Lidia De Federicis, Aldo Fasolo, Franco Ferraresi, Giovanni Fi-
Golfo". A parte il guidizio politico quanto morta. No, preferivo fare l'asi-
loramo, Delia Frigessi, Anna Elisabetta Galeotti, Claudio Gorlier, Martino Lo Bue, Adalgisa Lugli, Filippo Maone (direttore
(l'Iran una "tranquilla nazione"?), responsabile), Diego Marconi, Franco Marenco, Luigi Mazza, Gian Giacomo Migone, Alberto Papuzzi, Cesare Piandola, Da- no fantascientifico. Ma non è questio-
mi lascia semplicemente allibito che rio Puccini, Tullio Regge, Marco Revelli, Gianni Rondolino, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Lore Terracini, Gian Luigi Vac- ne di fantascienza, credo che sia diritto
una persona che suppongo bene in- carino, Anna Viacava, Dario Voltolini del critico occuparsi anche di cose di
formata sul mondo dell'editoria pos- cui s'intende poco se ha qualcosa da di-
Direzione
sa immaginare che un racconto venga re. Proprio sul Manzoni quarant'anni
Cesare Cases (direttore), Gian Giacomo Migone (condirettore, "Liber"), Alberto Papuzzi (condirettore), Giuseppe Sergi (vice-
concepito, scritto, pubblicato, antolo- fa scrissi un articoletto che forse non
direttore).
gizzato, tradotto, ripubblicato, recensi- avrà contenuto meno bestialità di quel-
to... il tutto nel giro di una decina di Redazione
Eliana Bouchard, Lidia De Federicis, Delia Frigessi, Martino Lo Bue, Mirvana Pinosa, Luca Rastello, Marco Revelli, Sonia
lo su Sheckley, ma piacque a un com-
mesi. Ma anche se questa idea avesse petente come Lanfranco Garetti che
Vittozzi.
potuto sfiorarla sia pure per un solo l'accolse in una sua antologia della cri-
attimo, non bastava una semplice oc- Progetto grafico Art director Ritratti tica manzoniana. E nello stesso nume-
chiata alla data di pubblicazione in Agenzia Pirella Góttsche Enrico Maria Radaelli Tullio Pericoli
ro dell"'Indice" oltre che di Sheckley
America? Che del resto è riportata Redazione Sede di Roma parlavo di uno scrittore inglese, James
proprio all'inizio della recensione, e Via Andrea Doria, 14, 10123 Torino, Via Grazioli Fante 15/a, 00195 Roma Barlow, dì cui non sapevo quasi nulla
dice chiaramente 1990. tel. 011-8122629-8121222 -fax 8122173 tel. 06/316665 -fax 311400 (per fortuna neanche gli altri). Questo
Scusi lo sfogo, e la pedanteria. Ufficio pubblicità Editrice diritto può essere in contrasto con altri
Continuerò a comprare "L'Indice" Emanuela Merli - Via S. Giulia 1, 10124 Torino, "L'Indice - Coop. a r.l. " articoli delle mie tavole della legge, ma
come ho fatto fin dal primo numero. tel. 011-832255 - fax 8124548 Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17/10/1984
solo perché allora non mi lasciarono il
Lo farò perché ritengo che in linea di tempo di rifinirle. Se esso vale per lette-
Abbonamento annuale (11 numeri, corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto) rature diverse da quella in cui si è spe-
massima le recensioni che vi com-
paiono siano molto più precise e in- Italia: Lit 60.000; Europa (via superficie): Lit 80.000 - (via aerea): Lit 95.000; paesi extraeuropei (via superficie): Lit 80.000 - cialisti, perché non deve valere per un
formate di questa. La prego: conti- (via aerea): Lit 120.000. genere come la fs? Eorse per il comples-
Numeri arretrati: Lit. 9.000 a copia per l'Italia; Lit 11.000 per l'estero. so d'inferiorità che l'affligge come tutti
nui a occuparsi anche di fs. Ma affidi
In assenza dì diversa indicazione nella causale del versamento, gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese suc- i generi "paraletterari"? Ma qual mo-
le recensioni a qualcuno che sa "quel
cessivo a quello in cui perviene l'ordine. Per una decorrenza anticipata occorre un versamento supplementare di lire 2.000 (sia do migliore di farsi passare i complessi
che c'è dietro il libro".
per l'Italia che per l'estero) per ogni fascicolo arretrato.
Con stima, di essere trattato da maggiorenne e as-
Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Riccardo Gra-
Delio Zinoni sunto nell'Olimpo dei "libri del me-
zioli Lante 15/a - 00195 Roma, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferibile" allo stesso indirizzo.
Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria Libreria di Milano e Lombardia -
se"? Lei mi riconosce questo merito.
Caro Delio Zinoni, SO.Dl.P., di Angelo Patuzzi, PDE - via Tevere, 54 - Loc. Osmannoro Joo - distribuzione e promozione
Perché allora vuole ricondurre nell'o-
pubblico volentieri la Sua lettera an- Via Zuretti 25, 50019 Sesto Fiorentino (FI) periodici - via Galeazzo Alessi 2 vile degli specialisti la pecorella smarri-
che se Lei non me lo richiede espressa- 20135 Milano - tel. 02/67709 tel. 055/301371 20123 Milano - tel. 02/8377102 ta? Ma faccia pure, l'importante è che
mente. In primo luogo è scritta con gar- Fotocomposizione Stampato presso So.Gra.Ro non si perda un lettore così prezioso.
bo e spesso con ironia, qualità che non Puntografica, Via G B. Niccolini 12, 10146 Torino (via I. Pettinengo 39, - 00159 Roma) il 25 febbraio 1992. Molti ringraziamenti e saluti.
posso non apprezzare e che diventano (ex.)
sempre più rare. In secondo luogo Lei

Si occupa di poesia contemporanea. za di Roma. Si occupa di questioni me-


Hanno collaborato Giovanni Cacciavillani: insegna lingua e
letteratura francese all'Università di Sa-
(Histoire de la Hongrie 1880-1918, 1978;
Le jardin et l'atelier, 1988). Renato Pigliacampo: psicologo, so- todologiche e di pittura del Sei-Sette-
cento in Umbria.
lerno. Ha curato, di Guilleragues, Lette- Umberto Levra: insegna storia del ciopedagogista alla U.S.L. (Sociopsico-
pedagogia del bambino sordo, Quattro- Marco Vozza: dottore di ricerca in fi-
re di una monaca portoghese (Marsilio, Risorgimento all'Università di Torino
Fiorenzo Alfieri: direttore didattico losofi a all'Università di Torino (Rile-
1991). (L'altro volto di Torino risorgimentale venti, 1991).
(Ilmestiere di maestro, Emme, 1974; con vanze. Epistemologia ed ermeneutica, La-
Alberto Cadioli: ricercatore di lingua 1814-1848, 1988). Mario Pozzi: insegna lingua e lettera-
altri autori ha scritto L'attore culturale, terza, 1990).
e letteratura italiana all'Istituto Univer- Davide Lovisolo: insegna fisiologia tura italiana all'Università di Torino. Si
La Nuova Italia, 1990). Fulvio Zuliani: insegna storia dell'ar-
sitario di Milano. Si è a lungo occupato generale all'Università di Torino. Si oc- è occupato soprattutto di letteratura ri-
Gian Luigi Beccaria: insegna storia te medievale I all'Università di Udine.
di problemi di storia dell'editoria. cupa in particolare di elettrofisiologia e nascimentale (Lingua, cultura, società,
della lingua italiana all'Università di To- Con C. Segre Montell ha scritto La pit-
fisiologia cellulare. Ed. dell'Orso, 1989).
rino (Le forme della lontananza, Garzan- Carlo Capra: insegna storia moderna tura dell'abbazia di Nonantola. Un refet-
Cesare Luporini: ha insegnato filoso- Michele Rak: insegna storia della cri-
ti, 1989). all'Università Statale di Milano (La torio affrescato in età romanica (Arbe,
fia morale all'Università di Firenze. Fra tica letteraria all'Università di Siena-
Roberto Beneduce: psichiatra, si oc- Lombardia austriaca nell'età delle rifor- 1991).
i suoi scritti Leopardi progressivo (in Filo- Arezzo (La società letteraria, Marsilio,
cupa di etnopsichiatria e antropologia me, Utet Libreria, 19.87; L'età rivoluzio-
sofi vecchi e nuovi, 1947). 1990).
medica. Ha curato Linguaggio, ragione, naria e napoleonica in Italia, Loescher,
1978). Raimondo Luraghi: insegna storia Giuseppe Ricuperati: insegna storia
follia (Esi, 1990).
Marino Berengo: insegna storia mo- Anna Chiarloni: insegna letteratura
tedesca all'Università di Torino. Ha
americana all'Università di Genova. E
rappresentante per l'Italia della Com-
moderna all'Università di Torino. Si è
occupato di storia della stampa e del- Errata corrige
derna all'Università di Venezia (Intellet- l'istruzione e di storia della storiografia
pubblicato, con H. Pankoke, una raccol- mission Internationale d'Histoire Mili-
tuali e librai nella Milano della Restaura- (L'esperienza civile e religiosa di P. Gian- La recensione di Michele De Benedic-
ta di poesie sulla riunificazione tedesca taire Comparée dell'Unesco. Fra le sue
zione, Einaudi, 1980). none, Ricciardi, 1970). tis alle memorie di Manlio Rossi Doria,
(Grezfallgedichte, Aufbau, 1991). pubblicazioni The Rise and Fall of the
Eugenio Bernardi: insegna lingua e pubblicata nel numero di febbraio (Il viag-
Francesco Ciafaloni: ricercatore Plantation South, New York 1977. Francesco Rognoni: ricercatore di
letteratura tedesca all'Università di Ve- gio di Manlio), risultava amputata di alcu-
all'Ires-Cgil. Sta conducendo una ricer- Fausto Malcovati: insegna letteratu- letteratura angloamericana all'Universi-
nezia. Ha pubblicato un volume mono- ni brani a causa di tagb tipografici. In par-
ca sugli immigrati non europei in Pie- ra russa all'Università Statale di Mila- tà di Udine. Si occupa di poesia roman-
grafico su Jean Paul e contributi critici ticolare era stata cancellata una frase in
monte. no. Si è occupato di Vjaceslav Ivanov, tica inglese.
su vari autori. cui si citava il saggio di Enrico Pugliese
Dostoevskij, Stanislavskij. Joan W . Scott: storica e docente di
Giorgio Bini: si occupa di pedagogia e Marcello de Cecco: insegna economia sulla personalità scientifica di Rossi-Do-
Walter Meliga: ricercatore di filolo- scienze sociali all'Institute for Advan-
letteratura giovanile. Fa parte del Cen- monetaria e ereditaria all'Università La ria che chiude il volume. Inoltre era scom-
gia romanza all'Università di Ferrara. ced Studies di Princeton, N.J.
tro Studi sulla letteratura giovanile del Sapienza di Roma (L'economia italiana parsa una frase in cui il recensore spiegava
nella finanza internazionale 1860-1915, Grazia Noce: ricercatrice di psicope- Ugo Serani: Pubblicista. Ha scritto
Comune di Genova. Ha collaborato al- la doppia scelta di vita di Rossi-Doria,
Laterza, 1990). dagogia all'Università La Sapienza di su Murilo Mendes (in "Letterature
l'enciclopedia Io e gli altri (Ed. La Ruo- quella meridionalista e quella comunista,
-Roma. Si è occupata di educazione d'America") e sul Diavolo nella lettera-
ta). Franco Fortini: insegna storia della per cui dove si parlava di "una seconda
scientifica. Con M. Vicentini, ha scritto tura portoghese (in "Quaderni Portoghe-
Marco Bobbio: cardiologo, insegna critica all'Università di Siena (Non solo scelta" il riferimento non appariva subito
Il concetto di numero nella scuola e nella si").
epidemiologia clinica alla Scuola Specia- oggi, Editori Riuniti, 1991). chiaro.
Hilda Girardet: insegnante elementa- vita quotidiana, La Nuova Italia, 1987. Bénédict Simonot: critica letteraria.
lità Cardiologia dell'Università di Tori- Nello stesso numero dell"Tndice",
re, lavora presso la cattedra di psicologia Massimo Onofri: dottorando di lette- Marina Sozzi: dottoranda di filosofia
no. per un errore tipografico, è saltata, per
dell'educazione all'Università La Sa- ratura italiana all'Università La Sapien- all'École des Hautes Etudes a Parigi. Si
Eugenio Borgna: responsabile dei due volumi recensiti, l'indicazione della
pienza di Roma. Ha scritto testi didatti- za di Roma. occupa di materialismo del Settecento.
servizi di psichiatria di Novara (I con- casa editrice che li ha pubblicati. Si tratta
ci tra cui Storia, geografia e studi sociali, Giorgio Patrizi: ricercatore di italia- Luciana Stegagno Picchio: insegna
flitti del conoscere, Feltrinelli, 1989). di Kern-Schumann, La fine della divisione
La Nuova Italia, 1987. nistica all'Università La Sapienza di Ro- lingua e letteratura portoghese all'Uni-
Gian Piero Brunetta: insegna storia e del lavoro? (Einaudi) e di H. Putnam, La
Péter Hanàk: storico, insegna all'U- ma (Il mondo da lontano, 1989). versità La Sapienza di Roma.
critica del cinema all'Università di Pa- sfida del realismo (Garzanti). Ci scusiamo
niversità Elet di Budapest. Si occupa di Giuliana Petrucci: ricercatrice di let- Bruno Toscano: insegna storia del-
dova (Cent'anni di cinema italiano, La- con gli interessati e con i lettori.
storia dell'Ungheria del X I X secolo teratura italiana all'Università di Pisa. l'arte moderna all'Università La Sapien-
terza, 1991).
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TITOLI DI STUDIO LOESCHER PER IL 1992
I nuovi testi Loescher per la scuola media e per le superiori
Classici italiani • DANTE, La Divina Commedia. Canti Geografia • Corsi di geografia Loescher, ed. '92. Testo e
SCUOLA MEDIA INFERIORE
scelti a cura di F. Mariani e F. Gnerre. Parafrasi, commen- cartografia, aggiornati secondo gli ultimi dati disponibili,
to, note puntuali, percorsi tematici, chiarissima visualizza- tengono ampiamente conto degli eventi che hanno ridise-
Italiano • PAGANOTTO-SERVETTI, Quaderno di lessi- zione schematica: un impianto didattico che dà agli stu- gnato l'assetto europeo (riunificazione delle Germanie,
co e di scrittura. Materiali organizzati per un laboratorio denti il massimo aiuto, senza mortificare la straordinaria creazione di nuovi stati, crisi jugoslava, ecc.). • Italia,
di scrittura: una risposta concreta alla pressante esigenza di ricchezza del testo dantesco. • SVEVO, La coscienza di Europa, Mediterraneo (I e II magistrale, I I T G ). • Asia,
intervenire in modo operativo nel processo di apprendi- Zeno, a cura di G. Savoca. Uno dei testi capitali della na- Africa, America, Oceania (ginnasio, I liceo scientifico, II
mento della lingua scritta. rativa del '900 europeo. Con introduzione, note essenziali, e III magistrale, II ITG). • Terre e uomini (I ITI ).
Educazione civica • DI TONDO, Mondo giova- appendice di testi sveviani, temi di ricerca, fotografie.
Fisica • RINAUDO-ANELLI-VECCO, Fisica: fe-
ne. Educazione civica e altre "educazioni" (tem- nomeni e idee. Per il biennio. Dai fenomeni con-
po libero, difesa dei soggetti deboli, sicurezza, creti alla comprensione delle idee: un itinerario se-
ecc.). Un libro che aiuta i ragazzi a diventare L. DE FEDERICIS
lettivo, graduale (nei contenuti come nel linguag-
grandi. gio), flessibile. • RINAUDO-BUSSOLARI-CRI-
IL MATERIALE
Ecologia • CALISSANO-CIOCIA, Guida E L'IMMAGINARIO
STONI-MAURIZIO, Laboratorio di fisica con
L A NUOVA G E O G R A F I A LOESCHER
all'uso della Terra. Un approccio graduale, in- Lotus. Per il biennio. 24 schede di lavoro, in ap-
Ih poggio al testo Fisica: fenomeni e idee. Una guida
tegrato da molte semplici attività, ai principali
concetti dell'ecologia. all'uso del foglio elettronico Lotus per l'elabora-
zione dei dati ottenuti nel laboratorio di fisica.
Geografia • La nuova Geografia Loescher, ed.
'92. Un vero libro di scuola, che spiega i perché
4m Inglese / corsi di lingua • PACE-PAVONI-POZ-
essenziali delle diverse realtà fisiche e antropi- ZO-PRIESACK, New Frames. From meaning to
che. Nell'edizione '92: dati aggiornati al 1989, grammar. Student's Book, Workbook, Teacher's
1990, 1991 (gli ultimi disponibili) e nuovi capi- Guide, 7 cassette (1 per l'allievo, 2 per la classe,
toli, nuove schede, nuove carte: un testo profon-
manuale 4 per il laboratorio). La nuova edizione di
e laboratorio
damente rinnovato, che tiene conto dei grandi di letteratura Frames: nuova veste grafica, attenzione più mira-
mutamenti avvenuti nell'Europa dell'est. ta verso gli interessi dei ragazzi, attività prepara-
torie ai contenuti di ogni unità, maggiore gradua-
Matematica • PISI-LA TORRE, Matematica, 3 lità, varietà di materiali differenziati. • POZZO-
volumi. I concetti, il linguaggio, il modo di ra- DODMAN, From meaning to grammar - From
gionare della matematica. Un corso chiaro, com- LOESCHER EDITORE grammar to meaning. Gli argomenti di base
pleto, solidamente strutturato, ricchissimo-di della grammatica presentati attraverso le forme
esercizi, e molto graduale. linguistiche individuate in testi reali e mostrate
per quello che sono, strettamente legate ai signi-
Informatica • TREMOLOSO, Strumenti di cal- LA DIVINA COMMEDIA ficati e agli usi.
colo in matematica. Calcolatrice e calcolatore
usati per una "rivisitazione" di alcuni argomenti « - 4 Inglese / libri per le vacanze • PACE-PAVONI-
matematici (potenze, rapporti, funzioni) e per la IT, '
POZZO Have fun with your holidays, 1 e 2.
soluzione di problemi. Ottimo anche per un re- Due libri per le vacanze, per il primo e secondo
cupero di abilità di base in matematica attraverso ;|v anno del biennio. In ogni volume: attività diffe-
un più gratificante approccio strumentale.
r ^ fi |
renziate, integrate, motivanti, suddivise in otto
settimane.
I
Educazione artistica • Educazione artistica
Loescher. Storia dell'arte, guida alla visione ,.r . / Collana Pointers: cross-curricular materials
dell'opera, concetti, tecniche. Un manuale tutto a • Materiali di lettura "multiuso", con apparato
schede: semplice, chiaro, facile da usare. Un testo didattico e attività. • PERRUCCHINI, Splinters.
che fa parlare, prima di tutto, le immagini. • BALDOCCI-BETTI, Britain on film.
Collana Narrativa Scuola • NUTI, Il carro del Collana di Letteratura inglese e americana /
Sole. Miti delle origini dalle "Metamorfosi" di Guide alla lettura • In ogni volume, un vero iti-
Ovidio. • GIOVANNELLI, Il segno della vipe- nerario di lavoro, articolato in attività di vario ti-
ra. Una storia ambientata nell'Italia longobarda LOESCHER EDITORE po. • HARDY, Love and fate, a cura di B. De
del VII secolo. Luca e R. Jeffcoate. • UHLMAN, Reunion, a cu-
ra di G. Perrucchini. • POE, Five tales of the
grotesque and arabesque, a cura di M. Boccini,
Latino • BARBIERI, Corso di lingua latina, ed. '92. 2 C. Fontana, G. Marsan, M. Ricca. • DICKENS, Hard ti-
volumi + Prove di verifica. Sempre più chiaro, completo, mes, a cura di A. R. Tamponi.
SCUOLA MEDIA SUPERIORE funzionale. La maggiore novità di questa edizione: l'anali-
si delle strutture segue la "sintassi della dipendenza" (man- Francese • CHARTON COSTANZO-BURKE-PERRINI,
tenendo però la terminologia tradizionale). • BESSONE, Il Prétextes et repères de civilisation. Un quadro vivace
Dizionari • PALAZZI-FOLENA, Dizionario della lingua testo e la traduzione. Pagine latine dall'antichità a oggi. della Francia di oggi, costruito attraverso una serie di "do-
italiana. La nuova edizione 1992 del classico Palazzi: un Esercizi e versioni, elementi essenziali di sintassi, e un'an- cumenti prétextes" e di testi autentici.
grande vocabolario dell'uso vivo, collaudato attraverso tologia che vuol testimoniare la validità di un codice lin- Collana di Letteratura francese / Guide alla lettura •
una lunga esperienza, oggi completamente rinnovato e ar- guistico fondamentale, da oltre duemila anni, per la comu- Lettura e lavoro sul testo: tre nuovi "classici" nella collana
ricchito sotto la direzione di G. Folena, coadiuvato da C. nicazione e la circolazione delle idee. diretta da Lionello Sozzi e Teresina Barbero. • MOLIÈRE,
Marello, D. Marconi, M. A. Cortelazzo. Per ogni voce: da-
Le malade imaginaire, a cura di E. De Gennaro. • BAL-
tazione, etimologia, pronuncia, informazioni grammaticali, Greco • TARDITI, Pagine di letteratura greca, 1. Il pri- ZAC, Eugénie Grandet, a cura di E. Barnabà. • ZOLA,
definizioni chiare, esempi d'uso, sinonimi e contrari. Per mo volume di una nuova antologia. Traduzione italiana, Thérèse Raquin, a cura di M. T. Mereu.
capire meglio l'italiano, per scrivere e parlare un buon ita- testo greco a fronte, un sobrio commento, testi fortemente
liano. significativi e abbastanza ampi: non un'antologia "fatta Tedesco • MONTALI-MOTTA-DUGHIERO-MANDEL-
con le forbici", ma una vera guida, nel senso più completo LI, Deutschstunde. 2 volumi, guida per l'insegnante, 3
Letteratura italiana • CESERANI-DE FEDERICIS, Il cassette. Finalmente, un corso di tedesco che concilia l'ap-
della parola, alla lettura degli autori greci.
materiale e l'immaginario. Ediziohe blu con Manuale di proccio comunicativo con un rigoroso recupero dell'aspet-
storia letteraria. 1. Dall'Alto medioevo alla società urba- to morfosintattico della lingua. Un manuale estremamente
Storia • COMBA, Fonti per la storia medievale. Una
na. 2. La società signorile. 3. L'antico regime, riforme, innovativo, scritto specificamente per un pubblico italiano,
nuova scelta di testi, narrativi e documentari, spesso diffi-
rivoluzioni. Nell'edizione blu (arrivata al terzo volume) funzionale alle esigenze didattiche attuali.
cilmente reperibili in ambito scolastico: una documenta-
un Manuale "classico" si affianca al ben noto Laboratorio:
zione diretta di grande freschezza, da usarsi in funzione in- Economia • GARBERÒ, Economia politica. Per gli istitu-
due prospettive diverse e complementari, per un'opera più
tegrativa del manuale. ti tecnici. I lineamenti fondamentali della scienza econo-
completa, calibrata sulle esigenze della scuola.
mica contemporanea, presentati con ricchezza di esempi,
Collana II passo del cavallo • Letture e interpretazioni di Filosofia • GIANNANTONI, La ricerca filosofica, ed.
dati, riferimenti alla situazione italiana.
testi narrativi: una collana diretta da R. Ceserani e L. De '92. 3 volumi. Nella nuova edizione, un testo più agile,
Federicis. • CAVAGLION, Primo Levi e Se questo è un scandito in brevi capitoli, integrato da numerosi brani di Collana Cinema e scuola • Nella collana diretta da Gianni
uomo. • CARBONE, Alberto Moravia e Gli indifferen- vari autori, inseriti nel loro contesto espositivo. In fondo a Rondolino, gli strumenti per una riflessione sulla storia, la
ti. • CARINI, Giuseppe Tornasi di Lampedusa e II ogni volume, esercizi di comprensione, analisi, sintesi, rie- teoria, il linguaggio del cinema. • COSTA, Cinema e pit-
Gattopardo. laborazione e approfondimento. tura. • ORTOLEVA, Cinema e storia. Scene dal passato.

LOESCHER EDITORE

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