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000
Cesare Luporini
L'officina dello Zibaldone
Franco Fortini
e Fausto Malcovati
Il quinto angolo di Metter
Bruno Toscano
Paesaggi
di Giovanni Romano
Marcello de Cecco
Hahn e Schumpeter
fra credito e moneta
Piazza degli Eroi
di Thomas Bernhard
Le pagine di Liber
recensito da Eugenio Bernardi e Cesare Cases
MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. gr. 111/70% ISSN 0393-3903
contiene I.P. - tariffa pagata
RECENSORE AUTORE TITOLO
Nuove ragioni pe
Gianfranco Contini, Racconti del- Antonio Gramsci, Lettere. 1908- John Ruskin, Tumer e i Preraffa- Rudolf Wittkower, Idea e immag
la Scapigliatura piemontese. Una 1926. Gli ultimi inediti dell'episto- elliti. Un grandissimo critico e l'ini- ne. Studi sul Rinascimento. M
antologia attuale, che ripropone i lario di Gramsci riguardano il perio- zio-delia fortuna dell'arte preraffael- chelangelo, Raffaello, Brunellescl
più bei racconti della Scapigliatura do prima del carcere. Sono anni di lita: il rapporto tra rappresentazione le culture periferiche, i Sacri Moni
piemontese: storie crudeli e bizzarre formazione culturale, di contatti realistica e istanze di una prassi pit- i percorsi culturali, i motivi figurat
che rivelano la verve linguistica, politici e di grandi scelte, come la torica sempre meno vincolata al- vi di una ricchissima stagione. Tr
l'ironia, lo stile della corrente più scissione del '21. Ma sono anche le l'aspetto più evidente della realtà. duzione di Augusto Roca de Amie
europea della letteratura italiana lettere di una vita, pubblica e priva- A cura di Giovanni Leoni. Saggi e Caterina Volpi. Saggi, pp. XXV
dell'800. Pref. di Dante Isella. Gli ta. A cura di Antonio A. Santucci. brevi, pp. XXX-98 con 36 illustra- 432 con 271 illustrazioni fuori testi
struzzi, pp. XVI-267, L. 28.000. NUE, pp. XXXV-539, L. 60.000. zioni fuori testo, L. 18.000. L. 65.000.
RECENSORE AUTORE TITOLO
Arte
37 Bruno Toscano Giovanni Romano Studi sul paesaggio. Storia e immagini
! Storia m
38 Giuseppe Ricuperati Robert Darnton Edition et sédition. L'univers de la littérature
clandestine au XVIIF siècle
• Economia e Antropologia!
42 Marcello de Cecco Albert Habn Teoria economica del credito
! Filosofia e Scienze m
46 Davide Lovisolo Paul Feyerabend Addio alla Ragione
48 Intervento
Ma Freud non era un paranoico, di Eugenio Borgna
Marco Bobbio Esther Goshen-Gottstein Ritomo alla vita. Storia di un "risveglio" dal
coma profondo
! Liber m
49 Le tracce culturali di una storia discontinua, di Péter Hanak
La storia negata delle minoranze americane, di Joan W. Scott
53 Lettere
<
Claudia a manovrare in realtà il gioco
Anche in questa che è la sua com- si tra il personale di servizio (la signora Zittel e non si faccia nessuna illusione. Per lui, come per di esplorazioni
media più "politica", Bernhard tie- Herta) senza che appaiano i personaggi veri e pro- Bernhard e molti suoi personaggi, le infinite pos- nella psicoanalisi
ne fede insomma ad un'idea di teatro pri, che vengono così presentati dal di fuori. Ora sibilità della parola giustificano la sopravvivenza pagg. 384 - L. 50.000
inteso innanzitutto come spettacolo soprattutto la Zittel, custode degli armadi e quin- dell'individuo in un mondo che di possibilità
del farsi e disfarsi del discorso, come di dei lari familiari, non può fare a meno di non ne ha alcuna. "Quel che gli scrittori scrivo- Paula BAMBINI E
esibizione delle sue contraddizioni no/è niente in confronto alla realtà /... / la real-
ma anche della sua "volontà di veri-
sbracciarsi in Herr Professor e Frau Professor (la Heimann NON PIÙ BAMBINI
vedova del defunto, ma anche i figli pare che ap- tà è così brutta / che non può essere descritta /
tà". Che è il tema con variazioni a nessuno scrittore ha finora descritto la realtà / co-
pagg. 448 - L. 50.000
cui si ispira tutta la sua opera. In al- partengano alla categoria professorale).
sì com'è realmente / è questo che è terribile".
tre occasioni, lontane dagli avveni-
menti storici e tragici di cui si parla e
Insomma, se l'essere ebrei e intellettuali (non Terribile, ma stimolante, almeno quando si han- Pierandrea L'ADOLESCENTE
soltanto professori) non li avesse estraniati dal- no le capacità che aveva Bernhard e dì cui sentia- Lussana LO PSICOANALISTA
riparla in Piazza degli Eroi, Io spetta-
l'Austria e proiettati all'estero, gli Schuster non
colo della deplorazione e della chiac- mo gravemente la mancanza. L'ARTISTA
chiera si trasformava in gioco di sarebbero molto diversi da quel professor Liebig
Una visione binoculare
acrobazia, il testo negato diventava dell'adolescente
partitura. In Piazza degli Eroi la de- pagg. 200 - L. 25.000
nunzia e lo sproloquio non si riscatta-
no (come avveniva anche in Pertur- ebraica, Zweig affrontò il problema lo di quella bohème letteraria in cui me non solo sono esseri sani e schiet-
bamento) trasformandosi in variazio- dell'antisemitismo nella tragedia As- s'intersecano la psicoanalisi e lo Ju- ti ma soprattutto sembrano negare la
Jean ELEMENTI
ne musicale: proprio le grida che la sassinio rituale in Ungheria (1914). gendstil, il decadentismo e quel com- frattura, ricorrente nella letteratura Laplanche PER UNA
vedova del professor Schuster sente L'esperienza traumatica della guerra plesso di correnti eterogenee di soli- del tempo, tra eros e società borghe- METAPSICOLOGIA
rintronare negli orecchi soverchiano condizionò sostanzialmente tutta la to etichettate col nome di neoroman- se. Qui infatti, tra pizzi e velluti, lini pagg. 224 - L. 30.000
e sopraffanno le altre voci, quelle del narrativa successiva, destinata a for- ticismo. Sarà dunque interessante e argenti, i due protagonisti mirano
teatro e della musica in cui questa mare un ampio ciclo epico di orienta- andare a vedere come il giovane ad una profonda compenetrazione
donna aveva trovato rifugio. Eppure mento socialista intitolato La grande Zweig da una parte rifletta l'atmo- coniugale. E alla fine, in una sorta di C. Brutti QUADERNI DI
anche qui, chi aguzza gli orecchi co- guerra degli uomini bianchi, al quale sfera culturale dell'epoca, dall'altra crescendo musicale, intessuto di flut- F. Scotti PSICOTERAPIA
me l'autore pretende dai suoi lettori appartiene anche quel capolavoro se ne distacchi, anticipando situazio- tuanti stilemi "Jugend", la ottengo-
e ascoltatori, non può non avvertire narrativo che è La questione del te- ni che sono proprie dell'opera succes-
(a cura di) INFANTILE
no — a differenza di tante coppie del
l'affinità e complementarità che esi- nente Grischa (1927; trad. it. Monda- siva. decadentismo, condannate inevita- voi. 24: Strutture
ste fra i "colpi d'ascia" che il fratello dori, 1937), in cui Zweig denuncia La trama è quasi inesistente. Fan- bilmente a distruggersi — saldandosi intermedie in psichiatria
del defunto mena contro una realtà l'alleanza tra il militarismo prussia- ciulla ricca e raffinata, Claudia è al in quella "carezza totale" che sigilla pagg. 224 - L. 30.000
che egli stesso sembra fare e disfare no, l'alta finanza e il mondo del- centro dei pensieri di Rohme, un fi- le ultime pagine.
con le sue accalorate ed esorbitanti l'industria. Definito da Mittner co- losofo impacciato ma onesto che ben Henry V. TENSIONI
Va da sé che Claudia non è una Sa-
affermazioni, e l'esibizione della si- me il più grande narratore socialista
gnora Zittel che con aria saccente e del Novecento tedesco, Zweig fu pu-
presto riesce a conquistarla. Da una lomè, tutt'altro. Il gioco dei ruoli ses- Dicks CONIUGALI
novella all'altra, dai primi approcci suali è anzi articolato — con arguzia
con altrettanta fiducia nelle proprie re autore, in esilio, del romanzo La fino all'affermarsi di una profonda
Studi Clinici per
— secondo manuale. Nella prima no-
opinioni fa e disfà l'immagine delle scure di Wandsbeck, straordinaria de- intesa di coppia, l'autore varia il gio-
una Teoria Psicologica
vella c'è un passo programmatico. dell'Interazione
persone di cui parla mentre stira e ri- scrizione della Germania nei primi co prospettico dei due protagonisti Dice lui: "In fondo, è l'uomo colui
stira le sue camicie. anni del nazismo, pubblicata nel mettendo in scena un vero e proprio
pagg. 496 - L. 50.000
che genera, il fecondo... " . " E la don-
1943 in ebraico e nel 1947 in tede- contrappunto del sentimento amoro- na?" — chiede lei. "Riceve, trasfor-
sco. Rientrato in Germania nel so. Narratore di razza, Zweig utiliz- ma e restituisce, non è vero?, partori- SGuerra Lisi CONTINUITÀ
1948, lo scrittore morì, vent'anni za con grande finezza la forma del sce. L'uomo invece produce. Possie- R-Aristet 21 dada scuola materna
dopo, a Berlino est. "discorso vissuto" cara a Fontane, de la forza della visione sintetica, S.Martinelli scuola etemertare
Le sette novelle dedicate a Clau- calandosi nelle pieghe più intime del- crea con la novità della sua visio- pagg 176 - L. 25000
dia — una figura in cui la critica ha l'animo umano. Siamo nel primo No- ne...". L'arguzia sta nel fatto che è
L'INDICE
• • d e i libri d e l m e s e B I
MARZO 1992 - N. 3. PAG. 6
spegne o esplode a modo suo". Izrail' mare i tasselli che la memoria gli of- dei cittadini". stata costretta a vivere in modo acce-
<1 Metter, oggi ottantaduenne, ebreo fre, senza forzature, senza recrimi- Stalin, fenomeno incomprensibile lerato, furioso, spesso disumano mu-
anni, p. 104): "mi chiamò a sé. Il russo. "Per i legami di sempre, per i nazioni. Affiora, continuo, un quesi- ma inconfutabile. In ogni pagina se tamenti nei ritmi vitali, ideologici.
tempo esplose e smise di esistere. ricordi d'infanzia, per il vincolo af- to che è suo come di tutta la sua ne sente la presenza; è l'ipocrisia dei "Sognatori negli anni Venti, decima-
Scomparve lo spazio, eccetto quello fettivo con la mia famiglia d'origine generazione: Stalin perché? Di fron- funzionari, è l'ottusa violenza dei ti e torturati negli anni Trenta, sba-
che le mie mani rendevano tangibile, molto amata, per il mio modo di vi- te all'assurdo consenso, all'idolatria poliziotti, è la sorda resistenza a ragliati negli anni Quaranta, indebo-
tutto il senso della mia vita trovava vere, anche se non sono mai stato demenziale di un intero popolo, si qualsiasi mutamento dei vecchi uo- liti dalla fede cieca e incapaci di recu-
posto nella stretta branda di un sana- particolarmente religioso — io sono domanda come ciò sia potuto avveni- mini di partito, è la tragica, volgare perare le forze insieme con la vista,
torio. Non c'era niente prima di que- ebreo. D'altro canto però, in misura re. "Sui giornali — lo ricordo chiara- brutalità con cui Zdanov insulta vaghiamo in solitudine. E difficile
sto e non ci sarà niente dopo. Ora so- assai maggiore sono russo. E in misu- mente — cominciava ad apparire il pubblicamente due grandi scrittori. metterci insieme. Guardandoci l'un
lo questo esisteva. Stordito, soffoca- ra maggiore perché ciò riguarda tutta nome di Stalin. Non sapevamo chi "Il discorso verteva sulla letteratura l'altro, come in uno specchio, ci col-
to, lì morivo e di nuovo nascevo". la cultura. A me piace la definizione: fosse. Ecco, questo nostro senso di che conoscevo e che amavo. Mi era- pisce la nostra bruttezza. Ma voleva-
Santodìo, evidentemente non basta ebreo russo... In questa 'doppiezza' perplessità lo ricordo bene. Il nome no noti i racconti di Zoscenko e i ver- mo il meglio". Bilancio pacato di una
essere passati per le più terribili pro- io mi sento a mio agio". di Stalin ci era sconosciuto non per- si della Achmatova. Il punto di vista vita, bilancio inquieto di un'epoca,
ve del secolo per essere uno scrittore Un libro nato dal bisogno di "vuo- ché fossimo politicamente degli anal- di Zdanov sulle loro opere mi sbalor- bilancio accorato di quella vita all'in-
migliore di B.* e di C.*, mediocri ro- tare il sacco": "o, come scrissi a un fabeti. Semplicemente perché questo dì. Mi sembrava talmente mostruoso terno di quell'epoca. Il quinto angolo
manzieri italiani che non hanno subi- amico: l'imperativo a tossire per libe- nome non esisteva accanto e quello che più volte, nel corso di quella con- è tutto questo. È anche un itinerario
to né l'assedio di Leningrado né le re- rarmi. Il catarro del passato non mi di Lenin. Accanto a quello di Lenin ferenza, mi guardai attorno cercando nel mondo affettivo del narratore: il
pressioni di Zdanov. lasciava respirare e questo stato clini- ce n'erano ben altri". Stalin spunta di capire cosa pensasse la gente che farsi e disfarsi degli amori, il definir-
si e dissolversi delle amicizie, e il co-
Non ne sono sicurissimo ma una
stante punto di riferimento, la ma-
chiave, positiva e negativa, per capi-
dre. "Ecco, ora è il tuo turno, mam-
re le ragioni di questi limiti è forse
ma. Che il mondo sappia come sei
proprio nella pagina conclusiva sul-
stata brava... Quando si ricorda la
l'assedio di Leningrado (col sogno di
una coincidenza dell'"io" e del
"noi") e nella scena immediatamen-
3 est & Seller madre, di solito ci si butta sulla pro-
pria infanzia. Per me non è così. Il
mio per te è il bene di un figlio adul-
Macchine ga][eotte
te seguente dell'agosto '46 (p. 164)
to. Ricordo il tuo viso quando mi
quando Zdanov, allo Smol'nyi, in-
aprivi la porta. Nessuno al mondo mi
giuria volgarmente alcuni scrittori di
ha mai aperto la porta con un'espres-
fronte a una platea di seicento intel-
lettuali acquiescenti. Tanto basta a di Michele Rak sione così felice... Ti ringrazio di non
avermi educato. Sei semplicemente
scardinare, nella coscienza di Met-
esistita, e questo mi basta per sem-
ter, ogni speranza. L'oltraggio allo
KEN F O L L E T , Notte sull'acqua, Mondadori, svolti dello star system. Tutti sono già posseduti pre". Frammenti di una vita, squarci
Spirito, incarnato in quei seicento
Milano 1991, pp. 501, Lit 32.000. da tecnologia e informazione: dicono ciò che di un'epoca. E una mai spenta voglia
intellettuali e negli ingiuriati Zo-
sanno dalla radio e dai giornali, conoscono tutto di vivere, di stare in mezzo ai propri
scenko e Achmatova, assume per lui
simili, di capire insieme a loro i nodi
dimensioni epocali. Prova orrore non La macchina è galeotta, non più il libro. Le dell'aereo prima di salirci.
delle vicende in mezzo a cui ci si tro-
per il "futuro della letteratura" ma grandi (e piccole) macchine si sono ormai piazza- Questo romanzo dice molto su come docu- va a vivere.
per "la prontezza e la semplicità con te al centro dell'immaginario. Notte sull'acqua mentarsi e costruire un ambiente destinato ad un
cui la gente fa suo un punto di vista Il quinto angolo-, una storia d'amo-
di Ken Follet è la storia dell'ultimo volo nottur- lettore intemazionale. Che lo legge come un li-
estraneo, assurdo e crudele". Era re? Forse. Soprattutto la storia di un
no del Clipper, uno straordinario idrovolante che bro di storia e come un self-service di etica: don- uomo, vissuto negli anni più duri di
probabilmente quel che avevano do-
vuto fare alcune centinaia di milioni trasporta quaranta passeggeri da Southampton a ne e aerei sono inaffidabili, i gioielli meno ma questo nostro secolo, un uomo che
di esseri umani nel decennio prece- New York sull'Atlantico nell'estate del 1939. È sono esposti ai ladri, che sono meglio dei motori- non ha smesso di chiedersi il senso
dente, assassini e assassinati. Al 'per- una delle storie del tipo ' 'sardine in scatola ' ', fre- sti angosciati e dei seduttori. del proprio esistere, del proprio agi-
ché?' non tenta neanche una rispo- quenti nella fiction degli ultimi cinquant'anni. La conoscenza della macchina e l'etica casual re, del proprio soffrire. Leggendo, ri-
sta. Il libro si chiude con la figura di Molte persone si trovano insieme su una macchi- dei personaggi rassicurano il lettore, che può leg- leggendo Il quinto angolo mi viene un
un ingegnere che ogni estate va a cer- na, che questa volta è un idrovolante. Sono per- gerne senza traumi. Quando questo Clipper de- dubbio: noi, ce lo chiediamo?
care nei campi di Veliki Luk le ossa sone accomunate dalla possibilità di comprare colla l'etica è già data come irregolare e impreve-
dei soldati della sua compagnia, tutta
distrutta in battaglia. "Vaghiamo
entrambi in mezzo a tombe introva-
un costoso biglietto, vengono da città diverse, so-
no spinte al viaggio da ragioni diverse — la fuga
dibile. Ognuno impara un brandello di compor-
tamento possibile da eterogenee e occasionali BULZONI
EDITORE
dal nazismo e dalla guerra, ma anche dalla pri- fonti: qualche momento della vita in tv, in famì-
bili". Con queste parole si chiude il
libro. Troppo e troppo poco. gione e, naturalmente, via e verso l'amore. Il glia, su un fumetto, in discoteca, tra gli amici.
viaggio è movimentato dai grandi emblemi: il Qualche volta passa il resto della vita senza sape-
sesso, la violenza, la ricchezza, la morte. Le lus- re di altre etiche, il che rende la sua visione del
Me lo consigliò un amico di cui mi lo costringe a far ammarare l'aereo fuori scalo. I bra di rileggere una storia che già conosce perché NEL PRIMO O T T O C E N T O
fido quasi sempre. L'ho letto d'un passeggeri si rivelano nell'avventura: il ladro ru- la malignità della scrittura è capace di dettagli, a cura di
fiato. L'ho trovato bellissimo e ho ba, il lord fascista maledice ebrei e altri immagi- come la vita. Il Clipper vola nella notte carico di R . BRUSCAGLI e R . TURCHI
cominciato a dire a tutti che bisogna- nari colpevoli di una coscienza colpevole, i figli dettagli e di etica frivola, rassicurante immagine 250 pagine - L. 30.000
va leggerlo. Molti mi hanno dato ra- sfuggono al controllo dei padri nel già iniziato delle regole e delle tendenze di un mondo senza
gione. Qualcuno ha storto il naso: dé- caos della guerra, le attrici chiacchierano dei ri- pista di atterraggio.
jà lu, melensaggini, sottoprodotto di
Solzenicyn e via. Mi son detto: che
L'EUROPA D E L L E CORTI
mi sia sbagliato? L'ho riletto subito
una seconda volta. Non ho cambiato A L L A FINE
idea. co del tubercolotico era proprio a dall'anonimità e diventa in pochi an- mi stava accanto. Le loro facce erano DELL'ANTICO R E G I M E
Il quinto angolo è un libro magnifi- molti miei contemporanei". Due te- ni il punto di riferimento globale, il indecifrabili. Davanti ai miei occhi a cura di
co. È un viaggio lento, pacato, dolen- mi: l'epoca, "quella sanguinosa epo- solo' l'unico, il Dio. " E all'improv- allora per la prima volta, avvenne C . MOZZARELLI e G . VENTURI
te nella memoria personale e storica ca rapace", dominata dall'abiezione, viso Dio fu accanto a noi. Apparve in qualcosa di irreale. Alcune centinaia 580 pagine - L. 70.000
di un ebreo russo nato prima della ri- e l'amore, l'inestinguibile divorante un paese che stava diventando com- di persone con alte competenze cul-
voluzione, adolescente nel 1917, amore per Katja che comincia nel- pletamente antireligioso. Questo turali esercitarono su se stesse una
adulto agli inizi degli anni trenta, te- l'adolescenza e non si spegne mai, Dio era del tutto concreto. Andava violenza contro natura, che mi sem-
stimone della non resistibile ascesa "quella stupefacente, inebriante pas- in giro con stivali alti, ben lustri, con brò addirittura muscolare, piuttosto
MARIA T E R E S A GENTILE
dello stalinismo, sopravvissuto ai no- sione" che deve solo fare i conti con la giubba e un berretto di foggia qua- che cerebrale; perché soltanto para-
LEOPARDI
vecento spaventosi giorni dell'asse- la morte. Una morte che in certo sen- si militare. Icone con la sua immagi- lizzando i propri muscoli era possibi-
dio di Leningrado, spettatore del lin- so dà il titolo al libro. Che cos'è il ne vennero messe in circolazione con le resistere all'impulso di alzarsi dal E LA F O R M A D E L L A VITA
ciaggio pubblico di Zdanov contro quinto angolo ce lo spiega l'autore: procedimenti tipografici, tirature a proprio posto, non mormorare, non (Generi—>Formazione—>Tradizione)
Achmatova e Zoscenko nel 1946. In- "Nelle celle della polizia, della Gpu milioni. Questo Dio era crudele. Pu- uscire di senno. Poi mi abituai a adu- 480 pagine - L. 55.000
torno a lui arresti, violenze, suicidi, si svolgeva il mostruoso gioco dei niva non in quel mondo, ma in que- nanze di questo tipo, ma allora era la
prevaricazioni, protervia. La memo- carnefici: li divertiva, procurava loro sto. E più puniva, più freneticamen- prima volta. In me e intorno a me si
ria di tutto questo è il tema del Quin- piacere. Quei robusti giovanotti te credevano in lui. Nessuno degli svolgeva un'invisibile operazione di-
to angolo: una memoria che parte da spintonavano la loro vittima con le apostoli lo tradì: fu lui a tradire tutti struttiva: in noi qualcosa scricchiola- SILVIO D ' A M I C O
lontano. "C'è un solo mezzo per ren- mani, con le gambe, a calci, ripeten- loro. Passarono secoli per arrivare va, si frantumava, si spezzava; le
B O C C ADELLA VERITÀ
dersi irripetibile, se non altro ai pro- dole: 'Cerca il quinto angolo'. Com'è dal cristianesimo delle origini alla fe- schegge cercavano di riallinearsi, co-
pri occhi, ed è quello di ricordare l'a- noto, una stanza di solito ha solo de in Cristo di milioni di uomini. Il me soldati, in fila, ma l'ordine era seconda edizione
dolescenza: si avrà allora la sensazio- quattro angoli, ma la vittima doveva nuovo Dio comparve dopo la morte saltato... La prontezza con cui la gen- Edizione numerata di
ne che essa sia stata meravigliosa. trovare il quinto, e loro sghignazza- di Lenin e nel corso di quindici-di- te fa suo un punto di vista estraneo, novecentonovantanove copie
Quando siamo giovani e accanto a vano, la picchiavano". Katja muore ciassette anni una fede trepida, cieca assurdo, crudele — ecco ciò che era 226 pagine - L. 30.000
noi vivono i nostri coetanei, ci imma- suicida in una cella della Gpu. Per si impossessò di milioni di individui. sorprendente".
giniamo che attenda tutti lo stesso non aver voluto trovare il quinto an- Vedeva tutto e sentiva tutto — con Metter, uno dei tanti che ha visto,
destino. Il tempo passa, i destini ser- golo. gli occhi e le orecchie dei delatori. ha assistito, ha taciuto. È questo il VIA DEI LIBURNE 14 - 00185 ROMA
peggiano e si attorcigliano, bruciano Testimone di un'epoca "sangui- Da mestiere segreto e vergognoso, catarro che ha soffocato un'intera Tel. 06/4455207 - Fax 06/44550355
come una miccia lenta, e ciascuno si nosa, rapace", Metter cerca di siste- fare la spia divenne l'onorato dovere generazione, una generazione che è
L'INDICE
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 8
• • d e i libri d e l m e s e | |
•CU
ciato a registrarli". Associati al ven-
Un dramma, o tragedia soggettiva
come suggerisce Pessoa, in 5 atti e 4 — Prospettiva sindacale n, 79/80
pp 250, L 28000
alla celebre espressione di Freud, il
critico dovrà far emergere quell'al-
tre della terra e al ventre della donna,
essi costituiscono — secondo la Ga-
intermezzi, in cui l'immaginario de- tra scena" (scena muta, ma simboli- ravini — i fantasmi emergenti dalle
moniaco legato alla vita di Georg
Faust, capostipite di tutti i Faust let- 7D L'islam c o n t e m p o r a n e o in occidente
Identità, etnicità, religione
ca, dell'inconscio) dalle increspature,
dai nodi, dalle sovradeterminazioni
profondità del suo inconscio. La
complessa operazione scritturale di
terari, è appena accennato (I atto) Religioni e società n. 12 o dalle lacune del discorso finito. Montaigne si pone allora, intrepida-
nell'intervento intriso di tragica im- u o pp 160, L 25 000 Da questo movimento esegetico, mente, come esplorazione e restauro
potenza di Lucifero. Nel testo pes- che vede giustamente nel testo non di questo terrificante grembo della
oei
soano non c'è nessun patto diaboli- Vanessa Maher una superficie piatta da dissezionare madre generatore di spettri. Lì tro-
co, perché questo Faust non cerca il latte m a t e r n o con i gelidi bisturi della scienza lin- veremo il suo ambiguo amore per La
nulla al di fuori di sé. Quando crede, l condizionamenti culturali di un comportamento guistica, bensì un organismo vivente Boétie, il violento rancore verso il
per un momento, di poter cercare le pp 170. L 24 000 padre idealizzato post mortem, la fa-
[Ti
da conoscere nella sua realtà proces-
risposte al di fuori di sé, in un elisir suale e dinamica, risalta al massimo scinazione per il mondo del sesso e la
di qualcosa che lo stesso Pessoa non Finzione e santità anche la "modernità" di Montaigne: sua angoscia di castrazione, il corpo
individua (è una delle tante lacune,
dei tanti versi incompiuti) arriva al-
l'omicidio. Ma neppure l'omicidio
CU tra medioevo ed età m o d e r n a
a cura di Gabriella Zarri
pp 610, L 64 000
il quale, ben lungi dall'elevare il
"particulare" alle alte sfere di una
esemplarità universale ("l'umana
infetto e la fobia per la contamina-
zione, l'immonda realtà fisiologica
che accompagna l'uomo dalla nascita
dona pace a Faust, giacché tutta la condizione"), è un autore "che non sino alla morte, con il temibile corteo
sua sofferenza è legata alla coscienza ha mai cessato di portare alla luce di sofferenza e malattia, l'attrazione
Rùdiger Bubner
della propria incapacità di vivere la tendenze e pulsioni nascoste nell'uo- e l'orrore verso il sangue e la carne
cu
vita. Una tragèdia subjectiva che Pes- Esperienza estetica mo; certi angoli bui nei suoi testi, martoriata, la "vertigine sadica", la
soa, nei suoi appunti, così riassume- pp 170, L 24 000
certe profondità crepuscolari dove si voluttà del dolore, l'origine animale
va: agitano misteri informi e si aggrovi- dell'uomo, l'ossessione del cadavere
8
1° atto: conflitto dell'Intelligenza glia come un nodo di minacce, lascia- vivente e, infine, nella paura della
con se stessa. 2 ° atto: conflitto del- no intendere che anche la sua scrittu- morte il terrore dell'afasia, la quale
cz
tei 011/8127820. CCO 1157106
l'Intelligenza con le altre Intelligen- ra ha un'origine emozionale. Questo impedirebbe ogni redenzione attra-
ze. 3° atto: conflitto fra Intelligenza campione della lucidità scrive per verso la scrittura.
riNDICF
H B o e i LIBRI DEL MESEli
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 9
L ' A R T E R E N D E L I B R I .
[INDICE
B I o e i libri oel m e s e B I
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 11
"via dalla sacra piana / giacente sulla — è attualmente rischiosissima; che "la maggior parte candore e grata ispirazione può intitolare La Transil- 128 pagine, lire 2 0 . 0 0 0
sabbia / fra Arno e Serchio / lasciare degli artisti grandi e significativi del modernismo, con vania liberata un poema in progress che, miracolosa-
la città ampia e silente / dove la torre l'eccezione dei surrealisti e, in lingua inglese, di Dylan mente, non ha nulla di eroicomico (convincenti anti- LUCIANO GALLINO (a cura di)
pendente, cadente / fa da pendant al- Thomas, hanno teso alla decostruzione immanente cipazioni si leggono su "Lettera intemazionale" n. PERCORSI DELLA
la Spina, / non chiesa ma oggetti / dell'effetto di sublime evocato", con la triste contro- ,22, autunno 1989, e "Poesia", n. 27, mano 1990). E SOCIOLOGIA ITALIANA
preziosi deposti", che aggiungono al- partita che viviamo nel secolo di "massima distanza forse solo un poeta italiano per cui la lingua madre I sociologi italiani offrono
la rapidità definitoria cui la scrittura storica dalla bellezza" (introduzione a Dicibilità del non è anche lingua della madre' può usare le parole
un quadro della società e
di Ottieri è familiare, un in più di sublime, a cura di T. Kemeny e E. Cotta Ramusino, con questa grazia stupita e un po' impacciata, che spo-
sa poésie pure e purezza. della ricerca sociologica in Italia.
sentimento e di affetto. Campanotto, Udine 1990).
3 8 4 pagine, lire 5 6 . 0 0 0
La scrittura di Ottieri è da sempre
volutamente atonale, in sintonia con R. DE GIORGI, N. LUHMANN
la voce dei suoi personaggi malati: se TEORIA DELLA SOCIETÀ
Cosa intendiamo affermando
Il supremo bene-rifugio
che la società è il risultato
dossale risultato che proprio nelle pa- Una prosa, insomma, che sa restitui-
gine di questo "divino egoista" re con la medesima sicurezza un tra- dell'evoluzione? Qual'è la
eventi grandi e terribili trovino una salimento o un turbine di memorie, differenza tra verità e amore?
la goccia di pioggia sull'invetriata o il Arte e potere?
dì Massimo Onofri testimonianza tra le più autentiche.
A questa parte del libro seguono pastello di un intonaco. 3 8 4 pagine, lire 4 4 . 0 0 0
altre due: Persone e In cerca di imma- Ma s'ingannerebbe di molto chi
ATTILIO BERTOLUCCI, Aritmie, Gar- gone" nel 1951 e nel 1966. Qui, af- gini. La prima è completamente dedi- volesse scorgere nella disposizione ELLIOT ARONSON
zanti, Milano 1991, pp. 278, Lit fabilmente divagando, Bertolucci cata a figure amate nell'opera o per- aperta e amichevole di questa scrittu- ELEMENTI DI
36.000. racconta come e quando si scoprì la sonalmente conosciute, dal gesuita ra soltanto il segno di una delicata PSICOLOGIA SOCIALE
lieva tachicardia che lo ha sempre ac- Hopkins a Flannery O'Connor, da sensibilità, il suggello di un tempera-
Il pregiudizio, la persuasione,
Per non molti altri nel Novecento compagnato, indicando in essa la ra- Pietrino Bianchi a Zavattini, da Lon- mento. C'è un nocciolo di virilità, di
l'aggressività, l'attrazione:
italiano, come per Attilio Bertolucci, dice di tutta la sua poesia: quella sot- ghi a Sereni e Pasolini. Che Bertoluc- lancinante consapevolezza, dentro il
guscio di tale affabilità. Il timbro do- un'introduzione divulgativa
può valere così bene la convinzione tile nevrosi su cui poi hanno scritto ci, per un attimo abbandonando
Proust, abbia ceduto al fascino di mestico nasce in effetti da una preci- ai grandi temi cui la psicologia
di Goethe che, al fine di comprende- pagine illuminanti Pasolini, Raboni e
re un poeta e la sua poesia, sia neces- Lavagetto. Nel ritornare agli anni Sainte-Beuve? Il lettore lo abbia sa scelta morale, ben tradotta in que- sociale può offrire spiegazione.
sario visitarne la terra, ma con il co- dell'apprendistato, quelli del Con- chiaro: la fraterna rimemorazione di sta apologia del nucleo familiare: 2 9 6 pagine, lire 2 4 . 0 0 0
rollario che quella terra solo nell'ope- vitto nazionale Maria Luigia di Par- qualche fatto biografico dei suoi au- " C ' è una frase di André Gide: 'Io vi
ra del poeta trovi intima e sicura ve- ma, più che salvare dal tempo il caro tori, il ricordo generoso e avvolgente odio, famiglie', che ha scandalizzato S. DE COSTER, F. HOTYAT
rità. Evidente, ciò, per l'autore di volto di qualche trapassato, Berto- di qualche amico, ha sempre il valore i primi cinquant'anni di questo seco- LA SOCIOLOGIA
tanti versi, da Sirio (1929) a La came- lucci sembra voler tracciare un tac- di una fulminante, imprevista, scor- lo. Mi piace immaginare che Flau- DELL'EDUCAZIONE
ra da letto (1984-88), come i lettori cuino di letture: Tasso, Whitman, ciatoia critica. Nell'ultima sezione a bert oggi l'includerebbe in un aggior-
Un manuale introduttivo chiaro
più avvertiti hanno subito capito, da D'Annunzio, i contemporanei, come dominare è l'immagine: non importa namento del suo dizionario delle
e sintetico per insegnanti
Vittorio Sereni a Giorgio Caproni fi- ad isolare per i lettori, tra il tradizio- se rubata al fumetto (il signor Bona- 'idee ricevute'". La frase scandalosa,
infatti, era, secondo Bertolucci, ed operatori sociali. A cura
no a Pietro Citati e Cesare Garboli. nale e narrativo verso della Gerusa- ventura, Fortunello), alla pittura (De
lemme ("non ancora restaurato e lu- Pisis, Maccari), al cinema (Greta quella detta da Joyce a Beckett: " I o di M. Melone e P.G. Grasso.
Ma egualmente evidente per il prosa-
tore di questa raccolta, ove il paesag- strato dal classicismo ermetico") e la Garbo e Marlene Dietrich, un film di non ho amato altro al mondo che la 312 pagine, lire 3 5 . 0 0 0
gio sembra fungere da specchio de- musica "aperta e ventosa" di quello Fellini). Un'attenzione che non pote- mia famiglia". Come leggiamo nel-
flettore, per restituire in una luce libero, gli spartiti della sua poesia. va mancare in chi, allievo di Longhi, l'articolo In nome della sacra camera ROBERT R. DVORAK
inusitata il profilo di uno scrittore, L'intera prima sezione del libro è come poeta si è riconosciuto tra gli da letto, la famiglia è il "supremo be- MANTENERSI IN FORMA
un pittore o un musicista. Ecco, allo- cadenzata dalle improvvise pause ed "ultimi figli dell'età / impressioni- ne-rifugio" in un mondo ormai diser- ALLA SCRIVANIA
ra, un loquace Ungaretti sullo scher- accelerazioni di questa euforica e sta", per di più cresciuto nella terra tato dagli dèi. Nel difeso riparo do- Suggerimenti ed esercizi per
mo trascolorante di un grattacielo dolce cardiopatia. Le intermittenze illuminata dai due diversi soli del mestico la scrittura ridà significato ai
vivere meglio negli uffici nell'era
dell'Eur, che richiama " i colori di del cuore coincidono sempre con Correggio e del Parmigianino. gesti e peso alle parole: in ciò il narra-
dei computer.
Poussin riverberati dalle geometrie quelle della memoria. Una gita nel Gli scritti coprono un arco crono- tore di Aritmie e l'annalista de La ca-
mera da letto, nel segno di un umane- 144 pagine, lire 2 0 . 0 0 0
di Mondrian"; o un gentile e spaesa- Dorset, a Dorchester, si rinquaderna logico che tocca probabilmente l'og-
to Gadda a Roma, la cui malinconia nelle tante pagine lette di Thomas gi, senza che, però, venga riportata simo feriale e antieroico, officiano il
si porta dietro quasi un'eco delle Hardy. Una pasquale Illiers-Com- in calce la prima data di pubblicazio- rito di una .stessa religione, per la
nebbie padane; o, ancora, un Soldati bray si dissolve, cinematografica- ne di essi; lacuna che il filologo sen- quale la letteratura resta l'unico ba-
come dipinto da Matisse, che passeg- mente, in una Venezia del 1925, per z'altro biasimerà, ma che forse è da luardo della civiltà. Il registro dome-
gia per un Tellaro che ha l'atmosfera la fantasmagorica mediazione di accogliere come discreta indicazione stico che unifica i tanti articoli di di-
di uno dei suoi più arcani racconti. Marcel Proust. Un'opera di Verdi si critica, quasi a segnalare il tempo versa destinazione rappresenta, in-
Per non dire di quella Versilia che si volge nella storia di una lunga inizia- senza tempo di questa prosa, le cui somma, l'unica scandalosa risposta a
accende e intenerisce di diverse tinte zione alla musica ed al teatro, in una caratteristiche, notava Siciliano, un disagio che è ontologico.
e si popola di nuove creature, a se- suggestiva biografia del Maestro, in paiono rappresentare il tratto salien- Si apra pure il libro a caso: si tratti
conda che l'attraversino Bòcklin e una riflessione sul suo rapporto con te di tale libro. Una prosa vibratile di un'opera di Arcangeli o di Zucco-
Hildebrand, D'Annunzio, Huxley e Parma e l'Italia tutta, in una digres- ed esatta, filamentosa e nitida, sfi- li, di un omaggio a Zelda Fitzgerald o
Mann, o lo stesso giovanissimo Ber- sione (una diversione, un diverti- brata e balsamica, che solleva e alle- di un ricordo di Percy Lubbock, ogni
tolucci: e si potrebbe continuare a mento) sulla sua fortuna. E qui cade via mentre più slarga le piaghe, pre- volta le disperse reliquie della memo-
lungo in questo elenco. una precisazione necessaria: sempre cisa e ambigua, direbbe lo stesso Ber- ria ritrovano il confortevole ordine
• Aritmie trova giustificazione del in Bertolucci (massimamente ne La tolucci, come deve essere la lette- di questa prosa. È il tempo dissipato
suo titolo in quella citatissima Poeti- camera da letto) la rievocazione di ratura: e talvolta in singolare conver- che diventa vero e certo. E così, in
ca dell'extrasistole che apre la raccol-
ta, apparsa in due puntate su "Para-
una vicenda minima e privatissima
apre un varco alla Storia, con il para-
genza con la poesia, quasi un lungo
fresco rassicurante verso-mantello.
un cuore aritmico, Bertolucci ascolta
la sua, la nostra vita.
FrancoAngeli
Le letture
di Marsilio marzo 1992
I grilli Jiirgen Habermas Saggi Francesco Benigno
Dopo l'utopia L'ombra del re
Il pensiero critico e la La divisione
«grande confusione» dei poteri alle origini
del mondo d'oggi dello Stato moderno
anna pagine 144, lire 1 4 . 0 0 0 Romanzi e racconti Alessandro Tamburini pagine 2 1 6 , lire 3 2 . 0 0 0
borioni Le luci del treno
massimo Anna Borioni Oltre la linea d'ombra Andrea Emo
pieri maledetta '
isabella
Massimo Pieri Alessandro Tamburini
in fuga verso la vita Le voci delle muse
maledetto Maledetta Isabella Le luci del treno
pagine 188, lire 2 8 . 0 0 0 Scritti sulla religione
colombo maledetto Colombo e sull'arte 1918-1981
gli ebrei, gii indiani,
Gli ebrei, gli indiani, Paolo Barbaro pagine 2 4 0 , lire 3 5 . 0 0 0
l'evangelizzazione
l'evangelizzazione Ultime isole
come sterminio Isole, partenze, ritorni Jean Renoir
i grilli marniti» Seconda edizione e antiche gioventù: La mia vita,
pagine 2 7 6 , lire 1 9 . 0 0 0 la clessidra della laguna i miei film
pagine 160, lire 2 5 . 0 0 0
«Sono stato di volta
in volta un bambino
Sergio Maldini borgognone che arrotolava
La casa a Nord-Est le "erre", un parigino
«Un romanzo splendido... con la erre moscia,
frutto di una profonda e un meridionale
Letteratura universale Apuleio Paolo Barbaro vocazione all'invenzione dalle esclamazioni sonore»
Ultime isole
e alla scrittura narrativa» pagine 2 5 6 , lire 3 4 . 0 0 0
Il demone Giorgio Barberi Squarotti,
di Socrate «La Stampa - Tuttolibri»
a cura di racconti Marsilio
Anonimo Bianca Maria Portogalli Cagli
«Leggere avendo voglia
Una delle più complete di continuare, tornare
STORIA
sintesi nella storia all'appuntamento serotino Andrea Emo
DI OCHIKUBO con un libro come
della demonologia LE VOCI DELLE MUSE
pagine 8 8 , lire 1 2 . 0 0 0
a un convegno amoroso,
è dargli una patente
di civiltà letteraria»
Anonimo Gina Lagorio, «L'Unità» Pi
Storia di Ochikubo
a cura di Andrea Maurizi «Pagine che nessuno HI
Hi T ; j l i
Una «Cenerentola» aveva saputo darci
Letteratura universale Marsilio di altri luoghi e altri tempi Sergio Maldini con pari equilibrio e verità» iaggi Marsilio
Marsilio
Trent'anni di buone letture
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 13
Narratori italiani
La spartenza,
T O M M A S O BORDONARO,
prefaz. di Natalia Ginzburg, con un Le fronde e le radici mi è nato il primo figlio, dove abbia-
mo messo il nome Giuseppe come
mio padre".
glossario di Gianfranco Folena, Ei-
naudi, Torino 1991, pp. 145, Lit di Francesco Ciafaloni Nessun accenno, in una Sicilia
piena di preti, a divieti religiosi o a
20.000.
rapporti sessuali leciti o illeciti. I gio-
Dalla nota biografica apprendia- sezioni scritte con la stessa lingua, ti Uniti negli ultimi decenni del seco- informa e cui ordina di rompere il vani lavorano, mettono su una casa
mo che l'autore, nato nel 1909 a Bo- ma costruite diversamente, dal pun- lo scorso, i rapporti interni alla fami- rapporto quando torna in licenza. propria, in una casa pagliera (che de-
lognetta, un paesone di duemila abi- to di vista della scelta degli episodi e glia allargata sono intensi e dominati Quando il padre acconsente, lo fa ve essere l'analogo di quelle che in
tanti nell'entroterra palermitano, ha del modo del racconto. La prima par- dai padri e dagli zii. E normale che con la chiara clausola che nulla verrà Abruzzo si chiamavano nella forma
cominciato le elementari, ma non le te, malgrado sia precisa nelle date un bambino viva presso lo zio, per es- dato al figlio, come nulla viene dato italianizzata pinciare, e Jarach le fo-
ha finite per via della prima guerra delle nascite di fratelli e figli, o di sere mantenuto e lavorare. Questo alla nuora, che essi lavoreranno per il tografava nel rapporto sull'emigra-
mondiale e ha scritto dopo essere an- guerre e paci, ha l'andamento di un accade a quattro anni a Tommaso vitto e l'alloggio, che nulla eredite- zione per far vedere da dove erano
dato in pensione nel 1974, a sessan- racconto scritto a memoria, basato Bordonaro, che va a vivere presso lo ranno, loro e i loro figli, che gli unici scappati quelli che andavano in Ame-
tacinque anni, in tre quaderni, com- spesso su altri racconti. Le cose di cui zio Pietro, senza aver mai conosciuto loro averi saranno quelli guadagnati rica) ceduta da uno zio. Nasce un se-
pletati e datati nell'agosto 1988. condo figlio, se ne annuncia un ter-
Bordonaro ha oggi appena meno zo, mentre il secondo è nel pieno del-
degli anni che avrebbe avuto mio pa- l'allattamento. A questo punto scop-
dre, se fosse vissuto. I suoi primi figli pia la tragedia. Lei tenta l'aborto, ha
sono un po' più vecchi di me. La fortissime perdite di sangue e dopo
campagna, la famiglia, i lavori della un doloroso pellegrinaggio in treno e
sua infanzia, non esistevano già più in taxi, tra Bolognetta e gli ospedali
in quella forma quando io sono nato, di Palermo, muore dopo aver dato al-
ma se ne raccontava ancora molto. la luce il feto morto. Così andavano
Le trasformazioni che l'autore fa su- le cose nell'Italia tradizionale, ben
bire alle parole per metterle sulla car- protetta da Santa Madre Chiesa. È
ta, le deformazioni rispetto all'italia- degno di nota che malgrado il procu-
no corretto, sono analoghe a quelle rato aborto sia più che evidente,
che la maestra cercava di insegnarci e stando al racconto, nessuno pensi di
di scoraggiare nella scuola pluriclasse denunciare alcunché, né i medici, né
popolata di bambini esclusivamente i funzionari, né il prete, e perciò una
dialettofoni che ho frequentato, fi- volta gli aborti non c'erano.
nendola, per fortuna. II dialetto sarà E impossibile ricostruire le strati-
stato ovviamente molto diverso, ma i ficazioni delle opinioni. Chissà se il
meccanismi di traduzione, di corre- giudizio positivo sul fascismo ("In
zione, di errore, sono simili. Su que- Italia vi era un ordine severo, onesto
ste sole basi di una memoria scolasti- e di rispetto in confronto agli altre
ca un po' invecchiata, di una cono- nazione: dove andava un italiano era
scenza diretta dei modi di costruzio- trattato bene e con rispetto e così
ne della memoria in una società che tutto andava bene") è la proiezione
non scrive, di un interesse per la vita all'indietro del filofascismo degli
dei contadini e degli emigranti, tento emigrati o se è datato davvero 1936
qualche considerazione. La lingua è ed è un esempio del consenso alla
molto lontana dal parlato, anche se conquista dell'impero ("avendo su-
reca tracce forti del dialetto. È la lin- bito le sunzione di 54 nazione ha vin-
gua di uno che scrive in una lingua to, occupando tutta l'Africa, alzando
straniera e per forza lo fa laconica- il re Vittorio Emanuele Re d'Italia
mente, in modo scolastico e con gli Imperatore dell'Abissinia"). Certo
errori. E piena di sicilianismi e di manca ogni sia pur minimo accenno
americanismi come sarebbe piena di al fatto che la guerra aveva diviso il
italianismi l'autobiografia di un par- suo paese da quello in cui è andato a
lante italiano che scrivesse in inglese. vivere, dove abitavano già parenti
E molto più parlato Leonardo Scia- propri e parenti di amici. Gli stati
scia e, soprattutto il primo Sciascia, con la vita vera non c'entrano. Le
più vicino al siciliano. Non mi sem- guerre sono come calamità naturali.
bra vero che lo scritto non abbia for- Bordonaro è tornato varie volte in
mule letterarie: ha le formule delle Italia, per necessità, per salutare i pa-
canzoni, del componimento scolasti- renti, per spendere i soldi ricavati
co, del racconto a voce. Per esempio dalla vendita di tutto ciò che posse-
"dolorosa e straziande è stata la spar- deva in Sicilia. Ha puntualmente an-
tenza", "quando mi è stato doloroso notato le tappe obbligate del viaggio
quest'altra spartenza", "la nuova turistico. Ma ha continuato a viag-
spartenza è stata tanto dolorosa fino giare come un contadino, aspettando
appianto rotto"; oppure "le lagrime il treno per ore alle stazioni, vivendo
che gli solcavano la faccia", "la fac- per intero, senza una cuccetta, il tra-
cia rigata di lacrime", ecc. sferimento al sud, così lungo che, co-
Bordonaro non scrive come parla, me diceva Sciascia, sul Roma-Paler-
ma come pensa vada scritto. Le uni- mo si fa in tempo a sposarsi.
che parole che scrive facendo la tra- Solo nell'ultimo ritorno, fatto per
scrizione fonetica (che gli viene natu- accompagnare un nipote, che, come
ralmente diversa tutte le volte, come è tipico e documentato, a differenza
avverrebbe a chiunque non faccia il si parla sono o eventi familiari, spes- il padre emigrato; questo accadrà a lavorando a giornata fuori casa. Ra- dei figli, vuole cercare le radici, si
glottologo di mestiere) sono nomi so drammatici, nascite, partenze, sua volta al fratello Ciro. I matrimo- gioni d'onore vogliono però che il muoverà usando mezzi di trasporto
propri in lingue straniere. Non i ter- morti o grandi calamità come la miti- ni vengono combinati, decisi dai ge- matrimonio che non può essere fatto coerenti. Lui fa parte di quella Italia
mini presi dall'americano (come storo ca epidemia di spagnola, di cui è pie- nitori e le doti duramente contratta- nella forma dovuta, con la pompa ne- che era abituata a misurare le distan-
per negozio) che vengono trattati co- na la memoria di tutta l'Italia che ha te. L'uso della forza lavoro dei figli cessaria e lo scambio di beni, av- ze in giornate di cammino e che con-
me italiani ma, per esempio, Iunar- l'età per ""averla vissuta: "La genti maschi e delle loro mogli è un ele- venga come riparazione di una fuga tinua a riempirmi di angoscia quando
steti America per United States of moriva accatastrofi, nella nostra casa mento importante della decisione di insieme dei due innamorati. Un op- la vedo assorbire con mesta rassegna-
America. Lui deve essere riuscito ad regnava la miseria: dopo tre anni che sposarsi e della scelta della persona, portuno viaggio della madre della zione le ore ed ore di ritardo e le not-
attraversare per mezzo secolo la so- mio padre mancava da casa non vi meglio della famiglia, della sposa. sposa a Palermo consente che il gio- ti di attesa, misurando sempre il tem-
cietà americana, a lavorarci, a viver- erano cibi per manciare, neanche le- Tommaso però si innamora di una vane con l'aiuto degli zii, porti la gio- po a giornate e non ad ore, perché in
ci, ad allevare figli e veder nascere e gna per fare fuoco per riscaldarci, ragazza che ha una famiglia irregola- vane e il suo corredo a casa propria. ogni caso non legge abbastanza cor-
crescere nipoti, a veder morire la mo- che era inverno freddo". re. Il padre è partito per l'America e A questo punto il matrimonio vero, rentemente da consultare un orario.
glie, un figlio, un fratello, senza né La seconda parte, con l'eccezione non è mai tornato; la madre convive davanti ai parenti, è già avvenuto. Io invece leggo l'orario e mi arrabbio
scrivere né leggere una parola d'in- di contrasti con parenti, sembra con- con un uomo separato dalla moglie e "Venuta la sera, al buio io, e già pos- molto di più e penso, oltre alla coin-
glese. Come si sbagliava Roberto Mi- dotta sulla scorta di un album di fo- dai figli, anche loro in America, e con so chiamare mia moglie per senzo cidenza che sto perdendo, all'im-
chels a pensare che gli analfabeti fos- tografie ricordo o di un diario. Ci so- lui ha avuto un'altra figlia. La repu- umano, siamo andati in casa dei geni- mensa riserva di pazienza di cui ha
sero molli come creta, perduti per la no tutte le nascite, con il nome del- tazione perciò è dubbia e la dote men tore...". In quanto a scrivere davanti abusato per secoli un'amministrazio-
cultura di provenienza. Erano perdu- l'ospedale, il nome del neonato o più che dubbia, perché in sostanza la ma- al prete e alla legge non sembra esser- ne in genere infame.
ti per la cultura dei colti, che non li raramente, della neonata, perché i dre della ragazza non ha nulla. A ci fretta. Tutti e due lavorano, visita- Non è vero che Bordonaro in
aveva per la verità mai trovati, ma Bordonaro nascono maschi, l'altezza Tommaso, che è un ragazzo, partito no parenti e ricevono consensi, si America ha messo le radici. Ha mes-
nel mondo della famiglia, della lin- e il peso. Ci sono i resoconti dei viag- per fare il militare, questo non im- procurano documenti non facili da so, caso mai, i rami e le fronde. Sta lì
gua, delle tradizioni, erano chiusi, gi in Italia, prima eccezionali, poi più porta perché ha "preferito sempre ottenere per le complicazioni dello la sua famiglia, la rete dei suoi paren-
catafratti, impenetrabili. Si sono frequenti, con date e luoghi, impossi- più all'amore proprio e al rispetto e la stato di famiglia della ragazza. Alla ti, tutto il mondo insomma. Ma lui è
mossi, hanno lavorato e vissuto, trat- bili da ricordare se non si hanno ap- sincerità più che ai bene stare", cioè fine "avendo passato dei mesi da rimasto siciliano senza clamore, co-
tando davvero unicamente con con- punti o fotografie con le date. ai beni materiali. Il padre però è di questa storia mia moglie è rimasta in- me si addice alla sua personalità schi-
nazionali. Nell'ambiente in cui Bordonaro tutt'altro avviso e blocca tutto, di- cinta ed io in marzo 1933 sposavo va e isolata (né il passato politico né
Il libro è nettamente diviso dalla nasce, quello dei contadini poveri, rettamente con la famiglia della ra- con mia moglie e nel maggio dician- l'esperienza operaia sono serviti, gra-
partenza, dall'emigrazione, in due emigrati in grande numero negli Sta- gazza, senza dire nulla al figlio, che nove venerdì in casa dei miei genitori zie a Dio, a farne un personaggio).
• • D E I LIBRI D E L M E S E Ì h |
G I A C O M O LEOPARDI, Zibaldone di titativa di quelli letterari e stilistici) troppa parte (come a sfrondare un abnegazione intellettuale, il più pos- (in versi e in prosa), mentre ciò che
pensieri, ed. critica e annotata a cura — in un sublime miscuglio (zibaldo- eclettismo che invece non c'è) o, per sibile libera da pregiudizi culturali e trapassa subisce, d'altronde, il vaglio
di Giuseppe Pacella, 3 voli., Garzan- ne, appunto) che attesta, quasi gior- contro, di sistematizzarla all'eccesso, classificatori. dei criteri adottati da Leopardi per
ti, Milano 1991, pp. XLVIII-4214, no per giorno, per anni, l'incredibile ermeneuticamente. Personalmente Non si può isolare (è ovvio) il con- parlare col suo pubblico. Ma non sol-
Lit 280.000. mobilità e disponibilità del suo pen- sono convinto che uno studio d'in- tenuto dello Zibaldone dalle opere tanto. Il suo stesso pensiero filosofico
siero e dei suoi interessi (almeno nel- sieme "organico", come si suol dire, pubblicate in vita da Leopardi, o da non si esaurisce nello Zibaldone (o in
Questa edizione critica dello Zi- l'orizzonte storico che gli fu accessi- sul pensiero leopardiano sia ancora lui predisposte per la pubblicazione, testi corrispondenti delle Operette
baldone di Leopardi a cura di Giu- bile, ma non era piccolo, fra l'antico prematuro, finché non ne saranno e neppure ridurlo però a questa fun- morali)-, la sua poesia ne appare spes-
seppe Pacella era molto attesa alme- e il moderno), cioè la sua capacità di esplorati partitamente non dico tut- zione ausiliaria, per una ragione mol- so portatrice autonoma (e Leopardi
no fra le schiere dei leopardisti italia- muoversi sincronicamente su piani ti, ma almeno i principali e più signi- to semplice: non tutti i problemi in indirettamente ci avverte anche di
ni e stranieri (anche questi ultimi co- diversissimi. La logica della cui com- ficativi percorsi particolari, lascian- esso affrontati (anche non tecnici, questo). Non si tratta quasi mai,
minciano infatti, finalmente, ad presenza sfugge a prima vista e ci doli al loro spontaneo comporsi di come sarebbero quelli di letteratura) cioè, di semplici transfert lirici, ma
esistere). Per quanto la fama (e dicia- espone al rischio o di trascurarne fronte a un'attenzione nostra fatta di sono destinati a trapassare in poesia di vere e proprie funzioni di verità
mo pure la gloria) di Leopardi sia sta- (secondo la veduta leopardiana) ulte-
ta altissima (ma anche contrastata) e riori rispetto alle possibilità del pen-
crescente, fin dalla metà del secolo siero analitico-riflessivo, come quel-
scorso, l'immagine di lui, poeta-pen- lo dello Zibaldone appunto.
satore se altri mai ce ne furono in Ita-
lia, e le interpretazioni relative, non
solo sono mutate coi tempi, come ac-
Roma, la città babelica Il primo problema che lo Zibaldo-
ne ci pone è quello dei suoi tempi in-
terni e del loro rapporto con quelli
cade per i grandi, di cui sempre si di Giorgio Patrizi estemi quali si fissano nelle successi-
riattualizza in modi diversi la presen- ve date di pubblicazione (e ripubbli-
za, ma essa era destinata a subire un cazione) dei suoi scritti editi. La pri-
rivolgimento profondo con la prima ma sorpresa è quella della scarsa cor-
pubblicazione alla fine del secolo Leopardi e Roma, atti del convegno (Roma, 7- puntualmente l'immagine che di Roma Leopardi
rispondenza fra i ritmi di queste due
scorso (1898-1900), per merito so- 8 - 9 novembre 1988), a cura di Luigi T r e n t i e si era costruito prima del '22, sia nell'immagina- serie temporali. E tuttavia solo riu-
prattutto del Carducci, delle 4526 Fernanda Roscetti, Colombo, Roma 1 9 9 1 , rio familiare, in contrasto con gli angusti am- scendo a comporli insieme e a con-
pagine autografe dello Zibaldone di pp. 4 3 9 , Lit 5 0 . 0 0 0 . bienti del "borgo", sia nell'immaginario poeti- frontarli coi tempi di vita di Leopar-
pensieri (così chiamato dall'autore co; la terza ricordando la suggestione del tema di (le lunghe dimore a Recanati, e i
stesso; ma non si osò dapprima ado- Scenari leopardiani: il viaggio a Roma nel '22- delle rovine su cui Leopardi si soffermava proba- soggiorni più o meno importanti in
perare tale titolo). Questo rivolgi- '23. E uno dei momenti salienti della riflessione bilmente anche attraverso la mediazione di Cha- alcune città italane — Bologna, Mi-
mento di lettura, e i parametri nuovi sul mondo classico e sui modi in cui le vestigia di teaubriand. lano, Firenze — fino alla non breve e
che esso imponeva, è stato lento nel decisiva fase finale in Napoli), con le
quel passato mitico potevano ancora parlare o Un'altra serie di saggi è dedicata ai rapporti
nostro secolo, ma si è accelerato (non relative esperienze, si riesce a pene-
per questo pacificato) negli ultimi intrecciarsi con l'esperienza quotidiana. Leopar- che Leopardi intrattiene con la cultura romana: trare (ma è appena un inizio) nella di-
cinquant'anni, con apporti illustri di giunse a Roma nel novembre del '22 e appena Augusto Campana analizza l'incontro con Giu- mensione di profondità del suo lasci-
(oltre che con l'accumularsi di cose giunto testimonia la profonda noia e malinconia lio Perticali e l'ambiente delle riviste romane an- to. Lo Zibaldone, è ben noto, è tut-
inutili, com'era fatale), per appro- che la vista della città monumentale non allonta- tiromantiche "Giornale Arcadico"e "Effemeri- t'altra cosa da un diario intimo, un
fondimenti esegetici e varietà di ap- na: è Lucio Felici a cogliere nell'epistolario leo- di letterarie"a cui Leopardi collaborò con recen- journal, benché Leopardi abbia sen-
prodi interpretativi. Leopardi è figu- pardiano questo groviglio di sentimenti e di aspi- sioni di argomento filologico. Mario Mazza, ri- tito assai presto il bisogno di datare
ra così originale e anche anomala nel- razioni mentre Giuseppe Pacella ricostruisce il costruisce il rapporto conflittuale del poeta con minuziosamente (dopo l'8 gennaio
la nostra tradizione letteraria (ma an- complesso di umori che accompagnò Giacomo 1820) mesi e giorni delle sue rifles-
quel mondo degli antiquari romani di cui non
che filosofica) da costituire una sfida sioni. Ma i dati personali e biografici
nel soggiorno presso lo zio Carlo Antici partendo comprendeva gli interessi archeologici. Achille
perenne — assai cosciente da parte non per questo mancano, ed assumo-
dalle letture a cui Leopardi si dedicò in quei me- Tartaro analizza significativamente l'incontro
sua — alla modernità (e anche alla no anzi grande rilevanza proprio in
postmodernità!) che noi stessi siamo, si. Se questo soggiorno romano segnò decisamen- col Perticali certo distante dall'ideale linguisti- funzione della loro relativamente
o crediamo di essere. te il pensiero leopardiano in direzione di una ri- co, che andava inseguendo Leopardi. Importanti bassa frequenza. Costituiscono quasi
flessione cosmica, ciò è dovuto, sottolinea Pacel- furono anche gli incontri con lo storico Niebhur sempre punti decisivi per cogliere
Tale sfida viene indubbiamente
la, alla frequentazione di pagine del pessimismo e il filologo Angelo Mai. Del primo, studioso non solo la coscienza che Leopardi
dai contenuti di quel suo pensiero,
dai suoi movimenti e percorsi e livelli antico come i Dialoghi di Luciano o anche il della civiltà della Roma arcaica, Antonio La ebbe di se stesso, ma per intendere il
vari, dalla sua omogeneità sistemati- Cortegiano di Castiglione (che sembrerebbe aver Penna indica con grande ricchezza di particolari suo modo stesso di filosofare, incar-
ca di fondo, però; e siamo costretti a potuto suggerire temi per A Silvia). le vie che lo portavano allo stesso pessimistico dinato come esso è nella sua propria
caratterizzarli in termini i quali sono giudizio di Leopardi sulla civiltà romana degra- esperienza esistenziale e nel tentati-
Alcuni interventi delineano lo spazio urbano vo incalzante di generalizzarla, in
essi stessi altrettante sfide (al per- data. Ma diversi furono gli incontri di questi anni
con cui il giovane recanatese si confrontò. Fiorel- forme acute, paradossali spesso,
benismo morale e culturale) come romani: alcuni mai avvenuti, ma possibili per
materialismo, ateismo, pessimismo la Bartoccini nota il carattere tutto personale, estremamente consequenziarie, e
esistenziale, che il viaggio a Roma aveva per convergenze d'interessi e di umori come quelli qualche volta, ma raramente, affret-
(quasi radicale), a cui aggiungo: ni-
Giacomo. Gennaro Savarese rintraccia le "om- con il Belli (descritto da Fasano) e con Stendhal tate (poi corrette). Le fasi, gli anni di
chilismo e anarchismo (rispetto a tut-
bre romane" nei Paralipomeni, attraverso gli (da Colesanti). Ed ancora con l'ambiente teatra- addensamento delle riflessioni zibal-
te le forme del potere politico), e un
virtuismo sui generis, nutrito di molti elementi formali del poemetto. Ancora i saggi di le ricostruito da Letizia Nord e con una cultura doniche, e quelli, viceversa di rarefa-
immoralismi. Di queste etichette Marcello Teodonio, Novella Bellucci e Liana militante quale trasparirà in due conferenze più zione (ma qui conta anche l'intensità
non dobbiamo però mai dimenticare, tarde di Carducci e Lignana sul Consalvo che te- di alcune di esse, e non solo la copio-
Cellerino ricostruiscono le prospettive del viag-
adoperandole, che si tratta di schemi stimoniano, nell'analisi di Mario Scotti, la rice- sità) sono già stati oggetto di studio
gio romano, come verifica di un topos letterario attento da parte dei leopardisti (è un
astratti, di mero carattere ausiliario, che quasi impedisce al poeta un reale contatto zione nella cultura romana 'della poesia del Re-
rispetto alle quali ciò che conta è la lavoro preparatorio importantissi-
con la vita cittadina, la seconda ricostruendo canatese.
vivente combinatoria, continuamen- mo), e non è il caso qui di ricapitolar-
>
te rinnovantesi, gli imprevedibili al-
largamenti problematici, le oscilla-
zioni e anche alcuni capovolgimenti
nei tropismi profondi di questo pen-
sare e poetare (fino a un certo punto
inseparabili fra loro). Decifrarlo, leg- C i t t à di T o r i n o - Assessorato per la cultura
gerlo, interpretarlo, senza mutilarlo AIACE Torino
In collaborazione con la rivista "L'Indice libri del mete" e con l'Ittituto Salvemini
in nessuna parte, e tenendo conto dei
movimenti interni (ove la cronologia
anche minuta può diventare di gran-
de ausilio), tale la sfida complessiva
m%
che ci pone Leopardi. Quella per la
quale lo Zibaldone costituisce un te-
sto chiave, del cui manoscritto Leo-
pardi ebbe grandissima cura, recan-
VERSO SERA
done sempre con sé i volumi, anche LEGGERE IL FILM
dopo che ebbe smesso di scrivervi le Martedì 3 marzo 1992 - ore 18.30
proprie annotazioni; e magari so- Presentazione dei libri
gnando di trarre da esso, o da certe Il 1948 in Italia. La storia e i film, La Nuova Italia, Firenze 1991
sue parti, operette la cui composizio- di Nicola Tranfaglia
ne rimase velleitaria (rubricate come e Cinema e storia. Scene dal passato, Loescher, Torino 1991 Rivista di dibattito politico culturale
"Machiavellismo di società", "Gala- di Peppino Ortoleva.
in questo numero:
teo morale", "Manuale di filosofia Ne discutono con gli autori Giovanni De Luna e Gianni Rondolino. Sindacato Andruccioli/Bertinotti/Brunori/Possenti
pratica", ecc.). Cosa a mio parere Che il cinema sia un documento del suo tempo è un dato ormai assodato, così come oggi è sempre più ampio l'utilizzo delle fonti audiovi- Istituzioni Ippolito/Palombarini/Gallo/Rodotà
che non è da rimpiangere, tanto quei sive per la ricerca e la didattica della storia contemporanea. I libri di Ortoleva e Tranfaglia, usciti a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro,
Stati Uniti L a s c h - Cecoslovacchia
Storiografia Sabbadini
Cosentino
progetti ci appaiono oggi poveri e pe- affrontano con prospettive e finalità differenti i problemi connessi al rapporto tra mezzi audiovisivi e storia, in ottica didattica. Ortoleva Servizi Segreti B o r r a c c e t t i - Cile Codrignani
riferici rispetto all'enorme varietà e propone un metodo per fare del cinema una ' 'macchina del tempo" che ci permetta di capire la società che lo ha prodotto, mentre Tranfa-
densità dei problemi incontrati o sol- glia, in un volume che comprende saggi di altri studiosi, parte da una cesura storica ben precisa — il 1948 in Italia — per analizzare pro- E' uscito il n.6-1991 anno tV de IL PASSAGGIO
La rivista è disponibile nelle principali librerie o in
levati via via da Leopardi — morali, blemi della lettura storica del film e di documenti audiovisivi diversi (proposti anche in una videocassetta che affianca il libro). abbonamento su c/c 5091006, intestato a Francesca Mariani,
via E. Ciccotti 11 - 00179 Roma. Abbonamento annuo per
politici, linguistici, epistemologici, l'Italia L. 40.000 (6 numeri) - sostenitore L. 80.000 - estero L.
metafisici (ma con prevalenza quan- TORINO-CINEMA KING K O N G 50.000.1 numeri arretrati si possono richiedere in redazione al
doppio del prezzo di copertina.
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 15
della precedente edizione Flora (e cui Leopardi si sottopose a dieci anni una rinnovata ricerca delle cosiddet-
<1
lo. Sono appunto essi ad apparire tal-
suoi collaboratori) del 1937, pur ri-
:onoscendone i grandi meriti storici,
dall'inizio della stesura zibaldonica
non fu indirizzato da lui a redigere
te "fonti", indubbiamente merito-
ria. Ma la questione delle fonti leo- Adelphi
volta come significativamente sfasa- di maggior affidabilità (e tutti ne ab- un testo migliore (non ci pensò né pardiane è sconfinata, esposta a pa-
ti, e comunque problematicamente biamo usufruito) rispetto alla prima punto né poco), bensì ad enucleare e reri diversi e ad oscillazioni nella
più complessi, rispetto al Leopardi assai affrettata di fine secolo. Ma era organizzare la propria tematica: for- scelta fra quelle sicuramente accerta- Flann O'Brien
che si veniva rendendo pubblico. Si pur sempre, quella del Flora, un'edi- se in vista di quel Dizionario filosofi- te e quelle suggerite da semplici IL TERZO POLIZIOTTO
ha la sensazione che egli ciò facesse zione che rimaneva a "metà strada co alla Voltaire che gli richiedeva l'e- spunti o affinità elettive. Non è il ca-
ditore Stella di Milano. La mia con- so di entrarvi qui. Valga il criterio a Traduzione di Bruno Fonzi
attraverso un filtro che non era solo fra il tipo critico e il tipo divulgati-
vinzione, sia detto fra parentesi, è cui Pacella si è fondamentalmente at- «Biblioteca Adelphi»
di distanziamento stilistico, o di ac- vo" (ed oggi risulta piena di impreci-
che non lo abbiamo ancora saputo tenuto, espresso da lui nell'introdu- pagine 248, lire 28.000
quisizione di alone poetico (il famoso sioni). Non sto qui a ripetere quanto
hanno già messo in rilievo, a proposi- utilizzare a fondo in sede critico- zione generale (voi. 1, p. XXXIII) in Lo scrittore più eccentrico e tra-
"vago"), ma anche di avvedutezza
to della presente edizione "veramen- ermeneutica. Ma torno all'edizione modo egregio perché, in pari tempo, scinante fra gli eccentrici e tra-
comunicativa, ove il detto, che pote-
te critica" (cioè indirizzata prima di Pacella. Come si vede dai precedenti trascende gli apparenti limiti della scinanti irlandesi.
va essere anche molto provocatorio,
si alternava al non detto e trattenuto, tutto a una corretta e sicura costitu- accenni, in essa il lavoro strettamen- questione. Egli scrive: "Il mio lavoro
il quale rimaneva insondabile nelle zione del testo), studiosi come Cesa- te filologico trapassa naturalìter in di ricerca sulle fonti dello Zibaldone
re Segre e Luigi Blasucci (e altri). La quello esegetico. Distinguerei però: mi ha fatto riflettere molte volte, e Elémire Zolla
coulisses e nella grande machinerie
della sua mente: non era, cioè, di per trascrizione dell'autografo dello Zi- utilissimo il secondo, ma essenziale e non senza momenti di perplessità, USCITE DAL MONDO
sé tutto indovinabile attraverso que- baldone ne occupa i primi due volu- indispensabile il primo. Per una ra- sull'intreccio tra esperienze di lettu- «Biblioteca Adelphi»
gli effetti pubblici. pagine 611, lire 55.000
Una dimensione di profondità, ap- Verso la «quarta dimensione»
punto, che solo a noi è dato di restau- di noi stessi.
rare e sondare, attraverso la somma
di tutti gli editi e inediti. Ed è allora
come mettere piede in una grande Massimo Cacciari
città sepolta di cui spuntavano solo L'ANGELO
alcuni edifici massimi alla vista dei NECESSARIO
contemporanei di Leopardi e dei loro NUOVA EDIZIONE RIVEDUTA E AMPLIATA
immediati successori. Non è una me-
tafora più o meno felice che propon- "Saggi. Nuova serie"
go, ma il richiamo a una circostanza pagine 185, lire 34.000
di fatto che segna il destino di Leo- Una lettura filosofico-teologica
pardi nella storia delle grandi espe- dell'Angelo dall'antichità sino a
rienze morali, intellettuali e lettera- Klee e a Rilke.
rie europee. Ove il segreto (o tesoro)
da dischiudere non è tanto la rappre-
sentatività di un passato singolare e Gershom Scholem
significativo, ma la sua carica di futu- WALTER BENJAMIN
ro (si può allora accostarlo, senza STORIA DI UN'AMICIZIA
estrinseci allineamenti, ad alcuni dei Traduzione e note di Emilio Castel-
grandi autori anomali della moderni- lani e Carlo Alberto Bonadies
tà come Kierkegaard, Nietzsche, «La Collana dei casi»
Dostoevskij). Il nodo centrale di tut- pagine 369, lire 45.000
ta questa esperienza è il dissidio cre- Il libro insostituibile sulia vita e il
scente di Leopardi con la sua epoca, pensiero di Walter Benjamin.
scrutata in alcuni caratteri essenziali
che ne costituirebbero la modernità:
dominio dell'egoismo concorrenziale Roy Lewis
quale falsa e alienata libertà degli in- IL PIÙ GRANDE
dividui; e regresso spiritualistico
quale camuffamento ideologico da UOMO SCIMMIA
parte dei ceti dominanti volto ad illu- DEL PLEISTOCENE
dere i popoli su una futura umanità Traduzione di Carlo Brera
pacificata attraverso i commerci e il
«Fabula»,
progresso tecnologico. È difficile di-
re che questi temi non ci riguardino pagine 184, lire 22.000
ancora. Quel dissidio toccava Leo- «Il libro che avete fra le mani è
pardi fin nelle sue ultime fibre, non uno dei più divertenti degli ulti-
solo come filosofo, ma direttamente mi cinquecentomila anni».
come poeta. Anche questo ci rag- (Terry Pratchett).
giunge. "La discordia tra poesia e
modernità non è accidentale ma so-
stanziale. L'opposizione appare chia-
Ivo Andrió
ra fin dall'inizio della nostra epoca, LA CORTE
con i primi romantici. Il paradosso è DEL DIAVOLO
che tale incompatibilità è uno degli Traduzione di Lionello Costantini
attributi, forse il centrale, della poe- «Piccola Biblioteca Adelphi»
sia moderna; inoltre, questa incom- pagine 131, lire 14.000
patibilità la rende accettabile per il
Un inferno descritto con precisio-
lettore, il quale vede in essa un'im-
ne visionaria.
magine della propria situazione".
Queste parole di un recente libro di
Octavio Paz, che volentieri ricopio Leonardo Sciascia
da un'anticipazione di giornale, ri-
specchiano con grandissima appros- MORTE
simazione (senza saperlo) la posizio- mi. Quattrocentonovantacinque pa- gione del tutto specifica: che più di ra ed esperienze di vita in Giacomo DELL'INQUISITORE
ne di Leopardi. Anche se egli non si gine di "apparato" (purtroppo oggi un terzo dell'autografo zibaldonico è Leopardi. Talora nelle note ho citato «Piccola Biblioteca Adelphi»
sarebbe riconosciuto fra quei "primi non usa più collocarlo a piè di pagi- costituito da aggiunte interlineari o possibili antecedenti della riflessione pagine 117, lire 12.000
romantici"; e anche se egli vide in na), seicentottantotto di note, dodici marginali di Leopardi, con cui egli leopardiana nel materialismo illumi- «Questo breve saggio o raccon-
modo molto più complesso il rappor- di bibliografia mirata al testo stesso, interveniva sul proprio pensiero in- nistico. Mi sono accorto però quanto to è la cosa che mi è più cara tra
to col "lettore". Problemi di lin- quaranta di "elenchi di letture leo- tegrandolo, sviluppandolo o modifi- sia necessario evitare la facile sugge- quelle che ho scritto e l'unica che
guaggio poetico e di comunicazione pardiane" (Pacella riproduce qui un candolo in tempi ravvicinati talvolta, stione dell'analogia in una materia rileggo e su cui ancora mi arro-
col pubblico (e di continuità-rottura suo precedente lavoro) e quattrocen- ma spesso anche ad anni di distanza così complessa, non solo per esigenze vello» (Leonardo Sciascia).
con la tradizione letteraria e scritto- totrentadue di indici vari, quello (e la rilettura leopardiana del 1827 è metodiche di cautela, ma anche e so-
ria) lo occupano e tormentano attra- analitico (assai più ampio dei prece- una sorgente cospicua di tali inter- prattutto perché ho sentito, come
verso le pagine dello Zibaldone parti- «gli Adelphi»
denti dell'edizione Flora e dell'edi- venti). Datare con esattezza o con la lettore, un istintivo rispetto per una
colarmente negli anni di un suo pro- zione Binni-Ghidetti in Tutte le ope- massima approssimazione possibile vicenda umana vissuta e sofferta con
lungato silenzio come scrittore e poe- re) e quello filologico (greco, latino e queste aggiunte (e insieme il reticolo un'intensità e con un coraggio men- Montaigne
-ta, fra il 1825 e il 1828, in cui lingue moderne), compongono l'im- di rimandi interni stabilito dallo stes- tale che non potrebbero derivare da SAGGI
argomentò, fra l'altro, una poetica ponente terzo volume. Quegli indici, so Leopardi, ma non sempre con pre- nessuna 'fonte', ma che sono solo ed A cura di Fausta Garavini
della lirica pura che forse sorpassa (in naturalmente includono, anche in cisione, o sufficiente determinatez- autenticamente di Leopardi". con un saggio di Sergio Solmi
modernità) quanto egli stesso di fat- questa edizione, il loro capostipite za) è stata l'opera assidua e scrupolo-
to fosse destinato a raggiungere (e so- Due volumi indivisibili
leopardiano, cioè quell''Indice del sissima del Pacella, quella veramente pagine 1588, lire 39.000
no pur vette sublimi). mio Zibaldone di pensieri comincia- ormai indispensabile per ricostruire
to agli undici di Luglio del 1827 in la dinamica della ricerca leopardiana « Che un tale uomo abbia scritto
A partire da queste considerazioni ha accresciuto il nostro piacere
possiamo accostarci alla nuovissima Firenze" (Leopardi lo concluse il 14 e i tempi e i modi delle sue evoluzio-
ottobre) che implicò da parte di lui, ni. Esigenza ormai impellente negli di vivere su questa terra» (Fried-
edizione "critica e annotata" dello rich Nietzsche).
Zibaldone a cura di Giuseppe Pacel- per compilarlo, una rilettura di tutto studi leopardiani, di fronte a cui l'e-
la. Lo stesso curatore ricorda nella il materiale manoscritto (e fu accom- dizione Flora (o le riproduzioni di es-
sua introduzione come fin dal 1958 pagnato da un ulteriore Indice par- sa) manifestava tutta la sua insuffi-
Sebastiano Timpanaro ponesse in ziale e dalle "Polizzine a parte" un cienza, divenuta quasi paralizzante.
chiari e precisi termini metodici l'esi- settore delle quali richiamate nell'In-
Nell'altro aspetto del lavoro di Pa-
genza e le basi per il superamento dice). Questo impegnativo lavoro a
cella, quello esegetico, campeggia
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L1NDICF
MARZO 1992
• I d e i l i b r i d e l m e s e H
Intervista
Folena, maestro e animatore
a cura di Gian Piero Brunetta
Pubblichiamo un'intervista di Gian Piero Brunetta a Gianfran- l'Mìante linguistico mediterraneo che, a sua volta, si presenta co-
co Folena apparsa, all'indomani dell'assegnazione del premio Via- me un'impresa di proporzioni enormi.
reggio, sul 'Mattino di Padova" del 3 luglio 1983. R. Il discorso si ripete: anche qui siamo partiti con grande en-
tusiasmo, raccogliendo il suggerimento di uno studioso jugosla-
D. Vincitore giovanissimo di un posto alla Normale di Pisa, sei vo, Deanovic, e tentando di coinvolgere subito studiosi di tutto
stato costretto a interrompere gli studi a causa della guerra. Cattura-il bacino mediterraneo. Ho avuto la fortuna di avere al mio fian-
to dagli inglesi sul fronte africano, sei rimasto per molto tempo pri- co, fin dall'inizio, un collaboratore come Manlio Cortelazzo che
gioniero in un campo di concentramento in India. In anni decisivi era particolarmente qualificato per un lavoro di questo tipo. L'i-
per la tua formazione culturale, che cosa ha voluto dire interrompe- dea era quella di individuare una lunga serie di parole chiave del
re gli studi così a lungo? Mediterraneo e di vederne, grazie ad una corrispondente serie
R. Il campo di concentramento ha significato per me espe- di carte linguistiche, lo sviluppo e le caratteristiche lungo tutto
rienze culturali importanti, non è stata una parentesi inerte o il bacino del Mediterraneo. Avevamo individuato circa cento-
perduta di vita. Nel campo avevamo inventato una sorta di pic- cinquanta punti significativi e godevamo della collaborazione di
cola università privata, facevamo letture, davamo lezioni. Io, in studiosi di tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Da
quegli anni, ho imparato il greco. Così, quando sono tornato in Beirut a Tripoli, dal Libano a Israele, dall'Egitto alla Turchia,
Italia, mi sentivo in buona forma culturale. Ho cominciato a in- alla Russia, fino ai paesi più vicini e confinanti.
segnare nella scuola e poi è iniziato il mio tirocinio universitario Faccio un esempio: si prende l'immagine di un pesce e si chie-
con maestri come Pasquali, Migliorini, Devoto e Fubini, sotto de all'informatore veneziano di dircene il nome e così a quelli
la cui guida ho fatto i primi lavori. Poi, verso il 1954-55, mi so- delle altre zone italiane e straniere. Una volta raccolti i dati si
no trasferito a Padova, grazie soprattutto a Vittore Branca, che trascrivono e si vede che il "bransin" veneziano diventa a Fi-
ha caldeggiato più di tutti la mia chiamata da parte della Facoltà renze il "ragno", a Genova il "lovo", e a Roma "la spigola". E,
di Lettere, e a Diego Valeri con cui ho subito stretto un rappor- grazie a questo lavoro, noi sappiamo le denominazioni attribui-
to d'amicizia destinato a durare a lungo. te a questo pesce in circa centocinquanta punti significativi del
D. Come è stato il primo impatto con questa realtà nuova e con Mediterraneo. L'atlante e il bollettino che abbiamo pubblicato
questa università con cui in precedenza non avevi avuto nessun tipo hanno dato una spinta molto forte allo studio della lingua legata
di rapporti? Quali sono stati i tuoi primi programmi di lavoro? al mondo marinaresco, anche se adesso, dovendo fare i conti
R. Poco tempo dopo il mio arrivo a Padova, ero stato costret- con costi che si aggirano sulle centinaia di milioni, si è un po'
to a ricoverarmi per un'operazione di ernia al disco. Durante la arenato, come è successo alle altre iniziative.
lunga degenza avevo cominciato a studiare e leggere Goldoni e D. Invece mi sembra che i volumi sulla Letteratura veneta, edi-
mi ero accorto che quello poteva diventare per uno straniero co- ti da Neri Pozza, proseguano e siano quasi in dirittura finale.
me me il miglior passaporto veneto. Confesso che non conosce- R. Il merito di questa iniziativa non è solo mio, ma va diviso
vo affatto Goldoni, ma fin dal primo incontro con il suo teatro in parti eguali con lo storico Marino Berengo con cui abbiamo
ho capito di essere ad una svolta decisiva della mia carriera cul- elaborato il piano nel corso di due estati trascorse insieme in
turale. Ho scritto il mio primo saggio L'esperienza linguistica di Francia. Ho seguito e coordinato soprattutto i primi due volumi
Goldoni (poi edito nel 1958), ho tenuto la mia prolusione uni- poi, siccome non credo di possedere grandi doti manageriali e
versitaria sulla lingua teatrale di Goldoni (in quanto nel frat- organizzative, ma piuttosto di avere idee e di saper mettere in
tempo avevo vinto la cattedra e la Facoltà di Lettere mi aveva moto delle iniziative, ho preferito passare la mano a Girolamo
chiamato), ho pubblicato altri saggi e soprattutto avviato, con i Arnaldi e a Manlio Pastore che stanno lavorando molto bene.
miei laureandi, le prime ricerche sistematiche sulla lingua goldo- D. Un breve accenno al premio Monselice sulla traduzione che
niana, ricerche che mi hanno consentito in seguito di pensare al- mi sembra una delle creature a cui sei più affezionato.
la redazione di un Vocabolario goldoniano. Purtroppo, come per R. Il premio è nato alla fine degli anni sessanta. Io ero sempre
altri progetti, c'è stato ad un certo punto un arresto, dovuto a stato colpito dalla grande tradizione di traduttori che si era svi-
mancanza di fondi. luppata nell'area padovana, a partire dal '700. Grazie a Cesarot-
A parte questo, devo dire che il mondo veneziano e veneto ti, e alla sua traduzione di Ossian, viene in un certo senso rivolu-
che mi si apriva, grazie a Goldoni, mi affascinava in quanto era zionata la lingua poetica del '700 e Padova diventa il centro eu-
completamente in contrasto rispetto a quello toscano che cono- "ropeo della traduzione. Poi è da ricordare la traduzione omeri-
scevo e avevo studiato. Le strutture chiuse fiorentine erano ca, e, per venire più vicini a noi, è da ricordare il lavoro di
quanto di più diverso potessi immaginare rispetto alle forme Romagnoli, di Valeri, Diano, Valgimigli, ecc. Questa iniziativa
aperte di una lingua e di un modo di vita che si manifestavano in ha avuto in questi anni un grande successo all'estero, mentre, in
letteratura, in poesia, ma soprattutto nel teatro e nella musica. sede locale, continua ad essere vista come una specie di peso
Da una parte in questa realtà mi imbattevo nel sermo rusticus pa- morto e ogni anno si ripetono puntualmente le stesse critiche.
dovano, la lingua di Ruzante, e in quell'immensa letteratura pa- D. Ultima, nel senso che l'ho tenuta per ultima, ma non minore,
vana che stavo scoprendo in parallelo e, dall'altra, scoprivo il l'attività del circolo filologico che, tra tutte le cose di cui abbiamo
mondo d'acqua veneziano con la sua dilatazione marittima e in parlato, è quella che non si è mai interrotta e che hai cercato di se-
terraferma. Ma soprattutto scoprivo una lingua letteraria vici- guire subordinandole molte altre attività.
na, come nessun'altra, al parlato. Vi sono dei verbali del Tre- R. Qui vorrei spersonalizzare il discorso. Il circolo è nato nel
cento in cui il "ciacolare" veneziano viene già messo per iscritto 1963 per iniziativa di un gruppo di amici, allievi e studenti che
senza nessuna sclerotizzazione burocratica. In Toscana non c'e- si ritrovavano settimanalmente attorno ad un tavolo ed è vissu-
ra quasi nulla di simile [...]. to grazie alla collaborazione e alla tenacia di tutti. Anche se io
D. Vediamo adesso alcune delle altre iniziative varate negli ulti- ho naturali vocazioni accentratrici e spesso penso che il circolo
mi cent'anni, partendo dal Tesoro lessicale veneziano, gigantesco non possa andare avanti senza di me, per cui mi costringo a viag-
progetto di un dizionario della lingua veneziana. gi tremendi per poter essere presente alle sedute di tutti i merco-
R. Anche quello è stato un progetto partito molto bene, che ledì. Com'è noto, oltre ai quaranta incontri durante l'anno, che
poi si è arenato col tempo, per l'assottigliarsi dei fondi. Aveva- hanno visto centinaia di ospiti parlare qui a Padova, da Roman
mo cominciato a trasportare su schede tutto il dizionario del Jakobson a Greimas, da Cesare Segre a Fubini, a Tullio De
Poerio, ma volevamo fare un dizionario della lingua veneziana, Mauro, da poeti come Emilio Sereni o Zanzotto, a una quantità
convinti come eravano che non esiste una lingua veneta unita- di giovani studiosi padovani, italiani e stranieri, vi sono i conve-
ria. Il veneto, in apparenza, è il frutto storico del predominio di gni estivi di Bressanone che ormai si svolgono da più di una de-
Venezia sulla terraferma e in realtà è un insieme di situazioni e cina d'anni e le pubblicazioni dei "Quaderni del circolo". In
fenomeni molto differenti che coabitano tra loro. Ad un certo ventun anni abbiamo registrato quasi settecento incontri. Sia-
momento naturalmente il tipo veneziano si impone in terrafer- mo ormai abituati a riunirci per scambiarci informazioni sul no-
ma e sottomette le manifestazioni locali. stro lavoro e per imparare, ma anche per fare, come si dice con
D. A questo dizionario veneziano segue a ruota il progetto del- una bella parola veneta, un po' di "garangheo" tra noi.
|DEI LIBRI D E L MESE|
NOVITÀ h
Libri di Testo
Sandro AMOROSINO
(a cura di)
LA
I diritti di Alice
RISTRUTTURAZIONE
DELLE BANCHE di Giorgio Bini
PUBBLICHE
L'attuazione A M N E S T Y INTERNATIONAL, Il grande diritti dei bambini. Sotto le prese di ranza. Se ne può parlare e scrivere sa- turale e religiosa, all'espressione in-
della legge n. 218/90
libro dei diritti dei bambini, Sonda, posizione ufficiali e sotto la retorica pendo che a molti interessa. Tanto dividuale e collettiva. Seguono
p. 234, L. 25.000 Torino 1991; contiene Jean-Olivier che spesso le accompagna, sotto l'esi- più se ne può parlare e scrivere per i alcuni (pochi e sopportabili) esercizi
Héron, Il viaggio di Alice ovvero come bizione di caldo amore per l'infanzia, bambini, soggetti dei diritti afferma- e una parte che contiene scritti di
Lelio BARBIERA sono nati i diritti del bambino, ed. sfa una realtà mondiale, dei paesi ti e violati. E quello che fa 11 grande bambini raccolti da Mario Lodi e dai
Gaetano CONTENTO orig. 1990, trad. dal francese di Ma- progrediti e di quelli arretrati, fatta libro dei diritti dei bambini realizzato suoi collaboratori, una breve nota
rina Scaglione, ili. di Jean-Michel di disinteresse, incomprensione, op- da Amnesty International e pubbli- pedagogica e il testo ufficiale della
LOTTA Folon e Pia Valentinis, pp. 144, Lit pressione, violenza; e questo in fami- cato dalle torinesi edizioni Sonda, convenzione.
AL RICICLAGGIO glie ricche e in famiglie con difficoltà dedicato all'ultima di queste solenni
DEL DENARO SPORCO
28.000. Il libro risponde a un criterio pe-
dagogico che può essere così espres-
p. VI-476, L. 45.000 so: se è possibile farlo rispettando il
diritto, purtroppo non enunciato in
Silvio BERETTA (a cura di) nessuna carta e spesso violato, dei
PUBBLICO E PRIVATO
NEL SISTEMA
Maestro, conosci te stesso giovani lettori a comprendere quello
che si scrive per loro, è utile mettere
bambini e ragazzi di fronte alle gran-
ECONOMICO
di Fiorenzo Alfieri di questioni della vita sociale, civile,
p. 122, L. 12.000 culturale e politica; scrivere per loro
trattando argomenti politici, antro-
Giovanni BOGNETTI pologici, sociologici, psicologici, giu-
DARIO G H E L F I , LUCIANO L E L L I , Manuale di di- programmi sia la riforma degli ordinamenti si ridici, pedagogici, religiosi, filosofici
EUROPA IN CRISI dattica per la scuola elementare, Laterza, Ro- propongono di delineare una cultura elementare, persino; che insomma gli adulti si
ma-Bari 1991, pp. 238, Lit 35.000. sì, ma non per questo di basso livello. La cosid- mettano sopra un piano di uguaglian-
p. VIII-184, L. 20.000
detta "scienza della mente" ha costituito il fon- za coi bambini. Anche questo rientra
La scuola elementare italiana è stata ormai damento di tale sforzo teorico. E stata infatti ac- nel rispetto del diritto all'informa-
Paolo CENDON (a cura di) cettata l'ipotesi che la mente sia una sorta di in- zione e all'educazione; in questo ca-
completamente riformata. Nel 1985 sono entrati
I DIECI in vigore i nuovi programmi didattici. Nel 1990, terfaccia in grado di aggiustare tra di loro il lin- so, a essere destinatari d'un discorso
dopo lungo e tormentato iter parlamentare, è sta- guaggio del cervello (e del corpo) e il linguaggio di questo tenore: ci sono tanti pro-
COMANDAMENTI blemi al mondo, uno è quello che ri-
ta approvata la legge di riforma degli ordinamen- del mondo. Ne consegue che le funzioni fonda-
p. IX-204, L. 18.000 guarda proprio voi e il modo come
ti. Ciò che oggi appare chiaro agli occhi della mentali della nuova scuola si articolano in un
noi adulti vi trattiamo; noi proponia-
Mario D'ANDRIA gente, è che la scuola offre due servizi abbastanza processo cognitivo che ha quattro momenti. Essi mo di risolverlo così.
diversi tra di loro: uno, già sperimentato, a "tem- sono: la segnalazione all'attenzione dei bambini
REPERTORIO Si deve dire che l'informazione è
po pieno" (quaranta ore settimanali, due inse- di alcuni aspetti del mondo particolarmente inte-
SUL NUOVO PROCESSO "di parte"; sta dalla parte dei bambi-
PENALE gnanti per classe) e l'altro, del tutto inconsueto, ressanti; la messa in comune delle idee che i bam- ni e dice col linguaggio del racconto e
organizzato a "moduli" (ventisette-trenta ore bini già possiedono su questi fatti; la ricerca di della favola, senza ricorrere a toni
p. VII-408, L. 50.000 settimanali, due rientri pomeridiani, tre inse- esemplari spiegazioni che provengano dalla cul- concitati e tenendosi lontano dalla
gnanti su due classi). In realtà i cambiamenti ap- tura consolidata; la conquista di linguaggi che perr melensaggine degli scritti pedagogiz-
Daniela FALCIONI portati vanno ben aldi là degli orari. Anzi, come mettano un'efficace conduzione del processo de- zanti, che quei diritti non sono ri-
LE REGOLE DELLA spesso succede alle leggi dei nostri parlamentari, scritto e un'adeguata comunicazione dei risultati. spettati e lascia intendere, forse, che
RELAZIONALITÀ non si è badato a spese nell'assumere impegni ec- perché siano affermati e tradotti in
Un abisso separa quest'impostazione dall'i- pratica occorre cambiare tutto. Del
p. 162, L. 19.000 cezionalmente gravosi. I nuovi programmi sono dealismo dei precedenti programmi (del 1955) e resto non si deve aver timore di pro-
fondati sul principio che la scuola di base deve dallo stesso attivismo che caratterizzò le mitiche porre ai giovani lettori espliciti mes-
Marco MARTINI assolvere al "compito specifico di alfabetizzazio- isole sperimentali della scuola italiana. I nuovi saggi. F una questione di capacità co-
ne culturale". I bambini, in altre parole, devono programmi aderiscono inoltre a un'altra tesi, di municativa, di attitudine a evitare
I NUMERI INDICE poter imparare, frequentando la scuola, il me-
IN UN APPROCCIO ispirazione modularistica, secondo la quale cam- atteggiamenti propagandistici e ad
ASSIOMATICO stiere dell'uomo colto. La conoscenza che si pro- biando i modi di guardare e di mettere in forma il aiutare i giovani nella conquista di
durrà nella nuova scuola dovrà avere, insomma, un'autonoma capacità di giudizio.
p. XV-176, L. 23.000 mondo si diversifica la qualità della cultura.
la stessa qualità sostanziale che si incontra negli Un esempio di scelta felice di con-
Luis NAVARRO
ambienti in cui si fa buona cultura. Perciò sia i
> tenuti e proposte di condotta, cioè di
lavoro in senso proprio educativo, si
DIRITTO trova nel Libro dei diritti dei bambini
DI ASSOCIAZIONE di Piero Badaloni e Bruno Bozzetto
E ASSOCIAZIONI (Gruppo Abele, Torino 1987). Il te-
DI FEDELI sto spiega una dichiarazione del
sociali e culturali. proclamazioni, la Convenzione in- 1959, e vi si racconta fra le altre que-
p. XX-292, L. 32.000 Si consenta una premessa (pessi- Naturalmente la crudeltà verso i ternazionale per i diritti dell'infanzia sta storia bellissima: un bambino e
mistica). Le grandi proclamazioni di propri piccoli non è la sola caratteri- approvata dall'Onu nel 1989. Il libro una bambina corrono fino al traguar-
Francesco PLOTINO principio producono scarsi effetti stica della nostra specie. C'è anche il è illustrato con grande garbo da Jean- do col massimo impegno, arrivano
IL DIBATTIMENTO pratici o non ne producono affatto, a senso della protezione e l'amore, c'è Michel Folon e Pia Valentinis e nella insieme primi e insieme si fermano
NEL NUOVO CODICE meno che non vi corrispondano mo- la consapevolezza che è necessaria prima parte traduce, a cura di Olivier senza tagliare il filo. Né all'uno né al-
DI PROCEDURA vimenti e convinte adesioni. F il ca- un'azione volta a migliorare la condi- Héron, questa carta dei diritti in un l'altra interessa vincere. La parte do-
PENALE so, appunto, delle dichiarazioni dei zione dell'infanzia, e dunque c'è spe- viaggio di Alice accompagnata dalla ve compaiono Lodi e collaboratori
Regina di Cuori (per la comprensio- attua un altro principio della pedago-
p. XI-164, L. 18.000 ne del libro è utile che i lettori cono- gia democratica: dare voce e spazio ai
scano l'Alice di Carroll). Alice viag- bambini perché parlino, disegnino e
Giancarlo ROLLA * * * gia per andare a "trovare i bambini", scrivano liberamente. Lodi l'ha sem-
(a cura di) che "non sono mai degli stranieri. pre fatto; i suoi libri sono pieni di
È in libreria in nuovo fascicolo di "Asterischi",
LE FORME DI GOVERNO Possono essere neri o rosa, bianchi, scritture bambine, il "Giornale dei
il quadrimestrale della Sinistra del Pds
NEI MODERNI gialli o rosso rame, possono essere bambini" da lui diretto organizza
ORDINAMENTI
POLICENTRICI ASTERISCHI ricchi o poverissimi", ma avranno
sempre "lo sguardo di un fratellino o
questi scritti e li manda per il mondo.
I diritti del bambino dell'uomo e della
materiali per una moderna critica del capitalismo, n. 1/1992 il sorriso di una sorellina" e "cono- natura di Lodi e collaboratori, illu-
p. VI-324, L. 35.000 scono le scorciatoie del cuore". Nel strato dai disegni sempre pungenti di
L'editoriale Massimo Paci
Pds e Coss/ga. Un passaggio grave Reddito minimo, previdenza, suo viaggio esplora i diversi piani del Francesco Tonucci (Sipiel, Milano
Rodolfo VENDITTI di Pietro Barrerò disoccupazione. Ipotesi di riforma reale: le realtà "incoscienti", quelle 1991) è dedicato in gran parte alla
IL DIRITTO Carlo Carboni storiche, quelle artistiche, le scienti- spiegazione delle carte e delle con-
PENALE MILITARE L'argomento 1 cittadini e la burocrazia pubblica fiche, filosofiche e religiose, tutte di- venzioni sui diritti e a proposte di
NEL SISTEMA PENALE Il Welfare nella società in Enrico Pugliese versamente reali e vere, si documen- studio accompagnate da testimo-
ITALIANO transizione Le vittime del mercato del lavoro ta sui problemi dell'umanità e del- nianze di piccoli lettori. Sempre a cu-
Piero Di Siena l'infanzia, assistita da vari personag- ra di Lodi, nel libro di Amnesty In-
p. X-322, L. 32.000 Lo riformo del welfare e la Il p r ò e il contro gi (si comincia, nientemeno, con ternational alcune pagine contengo-
democrazia del socialismo Quale antirazzismo
Interventi di Pierluigi Sullo
Abramo, per via del sacrificio d'Isac- no un'intelligente riscrittura della
Graziella Priulla
e Laura Balbo co), mentre la Regina proclama uno Convenzione fatta da bambine e
Strategia dei diritti
e cittadinanza socia/e
dopo l'altro i principali diritti: alla bambini.
A n t o n i o Cantaro 1 saggi vita, alla salute, all'educazione, alla
Dopo il trionfo dell'Occidente Giuseppe Cotturri famiglia, alla protezione contro il
Giancarlo Bosetti e Paul Hirst Se il Parlamento va in frantumi razzismo e altre discriminazioni,
VIA BUSTO ARSIZIO 40 Conversazioni sull'impresa Isaia Sales contro gli abusi sessuali e i maltratta-
YH.. 38.000.905 • CCP 721209 flessibile del post-fordismo Il mezzogiorno a referendum menti, contro lo sfruttamento attra-
verso il lavoro; al riposo e al gioco, al-
* * * la pace e alla libertà, all'identità cul-
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 19
Libri di Testo
Le tessere del mosaico viltà e società non occidentali, pre-
valgono sul giudizio o sulla preoccu-
da domande che hanno la funzione di
anticipare gli interrogativi che il let- Il fumetto
pazione di una corretta collocazione tore potrebbe porsi, e di mettere in
di Hilda Girardet e Grazia Noce nella scala evolutiva, la curiosità e
l'interesse per il diverso. Un terzo
elemento interessante è fornito dalla
evidenza il problema in questione,
sia che riguardi un evento, sia che ri-
guardi il grado di attendibilità dei
in classe
Nell'ultimo scorcio del 1991 gli per lo studio delle scienze naturali e capacità che queste monografie testi- dati. Chi legge viene messo nella con- di Renato Pigliacampo
Editori Riuniti hanno ristampato in- per una riflessione sulle rappresenta- moniano di aver saputo innestare, dizione di valutare il peso dell'infor-
teramente una serie di monografie zioni di scienza, su quel che essa ef- sul filone di quella storia politica che mazione che viene fornita. Infine, si
messa a punto dalla Cambridge Uni- fettivamente può dirci, su quel che tutti noi conosciamo e sulla quale an- è optato per uno stile comunicativo il Nei sistemi dei segni. Per un'educazio-
versity Press, e riadattata per il pub- ancora oggi non trova risposta. che questo lavoro è stato impostato, più esplicito possibile: tanto a livello ne all'immagine in una scuola che
blico italiano. Si tratta di volumetti, Il richiamo al manuale, e al tipo di gli apporti più significativi di quella grammaticale, scegliendo ad esempio cambia, a cura di Liliana Dozza, Eit,
5 di biologia e 7 di storia, gradevoli contenuti tradizionalmente scolasti- storia più attenta alla vita quotidia- di ripetere il soggetto del discorso Teramo 1990, s.i.p.
sotto il profilo tipografico e arricchi- ci è immediato soprattutto per le mo- na, all'organizzazione economica e piuttosto che alludervi o richiamarlo
ti da un buon corredo fotografico e a nografie di carattere storico, tutte sociale, alle mentalità, alle tecnologie con sinonimi che non è detto siano La società di oggi ha un insieme di
un prezzo accessibile, che sembrano codici che s'intrecciano, interagisco-
essere stati pensati come uno stru- no e, uniti, contribuiscono alla for*
mento di approfondimento rivolto in mazione dei significati. Molti bambi-
particolare ai giovanissimi, ma non ni spesso non riescono a capire la so-
per questo di meno piacevole lettura
anche per adulti non specialisti. Nel-
< goglioso. Gli autori appartengono a quella cor-
rente della scuola pedagogica bolognese che ha
cietà dintorno perché i codici che
odono sono tanti e ciascun emittente
lo scarno panorama editoriale fruibi- Questa opzione di fondo spiega perché presenti- come punto di riferimento il pensiero e l'eccezio- dà, agli stessi codici, significati di-
le in Italia dai ragazzi tra i dieci e i se- no un impianto così fortemente disciplinare e nale attivismo di Franco Frabboni. L'ipotesi in- versificati. C'è però, nel bambino,
dici anni, costituiscono un tentativo, perché i nuovi ordinamenti prevedano il contatto tomo alla quale lavora questo gruppo, forte e un codice collegato alla sua realtà di
interessante sotto diversi aspetti, di diretto da parte dei bambini, anche i più piccoli, compatto, è la convinzione che la didattica deb- percezione diretta degli eventi o del-
divulgazione scientificamente cor- ba conquistare dignità scientifica e pertanto esse- le cose: il codice grafico espresso nel
con tre o più figure docenti. Se il percorso scola-
retta e al tempo stesso sufficiente- disegno, nell'arte, nel fumetto, nella
stico consiste in un viaggio fra contesti cognitivi re in grado di costruirsi una epistemologia, una
mente semplice senza essere banale, fotografia, nella pubblicità, nel cine-
fortemente differenziati per contenuti e per lin- metodologia, una strategia cognitiva, uno statu- ma, nella televisione, nelle mostre e
a metà strada tra il manuale scolasti-
guaggi, è evidente la necessità di andar oltre la fi- to procedurale e un modello formativo (sono le musei, e il bambino è chiamato ad in-
co e il saggio monografico.
gura dell'insegnante tuttofare per creare gruppi di cinque "cifre-più" della didattica come scienza, terpretare quei messaggi visivi o gra-
Che cosa determina il sesso di un
docenti che, pur convergendo sul modello di cul- che Frabboni cita nella prefazione al manuale). fici.
individuo e come si spiega la grande
variabilità degli organismi viventi? tura configurato dai programmi, si distribuiscano L'aspetto più impressionante del libro è il to- Lucia Lazotti dichiara che oggi
Che cosa si intende con ambiente e il lavoro in modo tale da occuparsi ciascuno di no alto e professionalissimo con il quale viene non sappiamo leggere le immagini
quali sono le relazioni che lo caratte- non più di due o tre settori. La legge di riforma trattato il mestiere dell'insegnante elementare. perché talvolta vediamo "come reali
rizzano? E quale influenza l'ambien- attribuisce un ruolo cruciale al collegio dei do- Le diverse modalità della riforma vengono esa- le immagini della nostra arte" tra-
te fisico circostante esercita sulle for- centi. Ogni istituto scolastico non sarà più la sformando "in naturale ciò che è in-
minate, contestualizzate e arricchite di significa-
me viventi che lo distinguono? A somma delle individualità dei diversi insegnanti, vece culturale e convenzionale, ren-
to sulla base della lunga e vasta esperienza che la
queste e a molte altre domande cer- dendo cosi difficili da leggere espres-
ma dovrà garantire un soddisfacente standard di sperimentazione didattica, italiana e soprattutto
cano di dare risposta i volumetti di sioni figurative diverse... quando so-
qualità comples siva al territorio di competenza. emiliana, ha accumulato negli ultimi cent'anni. no caratterizzate da deformazioni,
biologia. Si tratta di una serie di cin-
que libri, curati dalla Sezione di Sto- Per ottenere questo risultato l'insieme degli inse- In particolare viene esaltata la funzione della stilizzazioni, alterazioni della forma
ria Naturale del Britjsh Museum, dal gnanti è tenuto a elaborare un piano organizzati- programmazione e della valutazione. L'ultima e rispetto all'immagine ottica" (p. 75).
1978 al 1981, che "aprono alcune fi- vo e didattico comune, che stabilisca criteri per la più organica parte del manuale tende appunto t La scuola deve evitare il formarsi "di
nestre" sul mondo della natura indi- la costituzione dei moduli, per l'accorpamento a fornire all'insegnante una sicura capacità di stereotipati concetti di bello e brut-
rizzando il lettore alla conoscenza dei contesti disciplinari, per il percorso dall'uno programmare in modo "efficiente ed efficace" to, legati alla maggiore o minore ve-
delle teorie, dei modelli interpretati- all'altro, per l'individuazione delle modalità di attraverso progetti e unità didattiche, di rendersi rosimiglianza col reale, abituando in-
vi, delle ipotesi esplicative attraverso svolgimento curricolare di ciascuna disciplina. E vece a riconoscere le diversità e il lo-
conto costantemente dei risultati raggiunti, di
cui le scienze biologiche analizzano, ro significato" (pp. 75-76).
che assicuri inoltre l'indispensabile continuità correggere e riaggiustare i piani prestabiliti. E
per grandi linee, una serie basilare di Ermanno Detti fa presente, per
fra i tre livelli della scuola dell'obbligo. proprio sulla durezza della scuola frabboniana in
fenomeni naturali. Cosi, a partire da quanto concerne il fumetto, che è
La natura al lavoro, introduzione al- Il Manuale di didattica per la scuola elemen- tema di programmazione che è molto acceso il importante immetterlo "nella biblio-
l'ecologia, si passa a I dinosauri per tare, scritto dai due ispettori tecnici Ghelfi e Lei- dibattito pedagogico in Italia e nella stessa scuola teca di classe dalla quale i ragazzi
una ricostruzione dei rapporti evolu- li, ha lo scopo di mettere a disposizione degli in- bolognese. La preoccupazione dei critici è che ne possono attingere liberamente" (p.
tivi e delle parentele tra animali vi- segnanti e dei genitori tutto l'armamentario ne- derivi un "mestiere dell'uomo colto" troppo tec- 87). Il fumetto permetterà ai ragazzi
venti ed estinti, e si analizza poi nello cessario per apprezzare le novità dei programmi e nico e poco sensibile al nuovo e all'imprevisto. con difficoltà linguistiche di seguire
specifico L'uomo nell'evoluzione de- visivamente le storie, con maggiore
degli ordinamenti e per impostame concretamen-
lineandone le caratteristiche origina- facilità pertanto di memorizzazione
li ed esaminando i reperti a sostegno; te la realizzazione. Si tratta di un libro utile e or-
e comprensione. Questo è ancora più
il problema dell'origine della specie e valido — diciamo noi — per i ragazzi
la teoria darwiniana sull'evoluzione non udenti. Luisa Mattia fa un ex-
per selezione naturale vengono presi cursus sulla fotografia riportando al-
in esame ne L'origine della specie, cui dello stesso autore, Trevor Cairns, e e alle conoscenze degli uomini del capiti dal giovane lettore, quanto sul cune considerazioni di Roland Bar-
fa seguito il volume La biologia uma- tutte adattate per il pubblico italiano passato, che ancora oggi stenta ad piano concettuale, scandendo i di- thes e di Ugo Mulas per il quale, ri-
na, che invita il lettore a ripercorrere dalla stessa curatrice, Anna Rosada. entrare nelle nostre scuole. versi passaggi attraverso cui si artico- calcando il titolo di un libro di H.
le tappe del proprio sviluppo non so- Già dalla periodizzazione a cui ri- Un discorso analogo può essere la il discorso, senza saltare i nessi tra Furh (Pensiero senza linguaggio, che si
lo fisico ma anche mentale. spondono i singoli volumetti e anco- fatto per gli aspetti metodologici del le informazioni e con richiami ad al- riferiva al pensiero dei sordi) scrive
I libri, che sono del tutto autosuf- ra di più dalla scelta degli argomenti lavoro storico. Tra la documentazio- tre parti del testo dove sono trattati che: "Davanti alla fotografia ci si
ficienti e possono quindi essere uti- trattati, dallo spazio a loro dedicato, ne che correda il testo fotografie di gli stessi temi. trova spesso come di fronte ad un
lizzati l'uno indipendentemente dal- e dal taglio sostanzialmente politico reperti, di scavi, fonti iconografiche, pensiero senza linguaggio, inespres-
l'altro, propongono al lettore una privilegiato è intuibile che non ci si disegni basati su ricostruzioni fatte L'uomo nell'evoluzione, a cura del so..." (p. 112).
partecipazione attiva invitandolo a discosta molto dalla storia scolastica da archeologi, modellini e cartine te- British Museum, Editori Riuniti, Il lavoro si conclude con uno stu-
porsi i problemi, a distinguere i fatti presentata in un buon manuale. Vi matiche e storiche) troviamo anche Roma 1991, ed. orig. 1980, trad. dal- dio della curatrice Liliana Dozza, ri-
e i fenomeni dalla loro interpretazio- sono però alcune caratteristiche e al- fotografie aeree che costituiscono un l'inglese di Renata Buonomo, pp. guardante Il linguaggio del disegno in-
ne, a ragionare in termini di "cosa cune differenze significative, che tipo di documento relativamente po- 108, Lit 18.000. fantile (pp. 169-86). La Dozza dice
succederebbe se", facendo previsio- rendono interessante anche se non co noto ai nostri studenti. Nel testo I dinosauri, ed. orig. 1979, trad. dal- che l'insegnante deve conoscere le
ni, confronti, individuando analogie entusiasmante l'insieme di quest'o- inoltre, in modo pressoché costante, l'inglese di Raffaele Tecce, pp. 72, caratteristiche dell'evoluzione grafi-
e differenze e verificando la corret- pera. viene richiamato lo stato delle cono- Lit 18.000. ca infantile " e il tipo di pensiero che
tezza del proprio ragionamento. Innanzitutto, si dà conto di una scenze, e quindi delle fonti e delle L'origine della specie, ed. orig. 1980, la governa" (p. 170). Per rafforzare
In questi percorsi il processo di co- storia meno nazionale e più europea; procedure utilizzate dagli storici e di trad. dall'inglese di Raffaele Tecce, le sue tesi fa riferimento allo Arieti
struzione della conoscenza viene so- non solo alcune parti sono diversa- cui le informazioni fornite sono pp. 120, Lit 18.000. (v. Il sé intrapsichico, Boringhieri) e a
stenuto da un insieme di linguaggi mente calibrate, come è naturale, ma esplicitamente l'esito. A seconda dei La natura al lavoro. Introduzione al- Diamond (testo orig. 1959) che di-
simbolici diversificati, rappresenta- vi è, per esempio, una sensibilità casi si distingue ciò che è accertato l'ecologia, ed. orig. 1978, trad. dal- chiara che c'è una connessione neu-
zioni, diagrammi, schemi, fotogram- maggiore, e meno "cattolicocentri- da ciò che è solo frutto di ipotesi non l'inglese di Wanda Tecce, pp. 84, Lit rologica tra le funzioni del braccio e
mi, elaborazioni da computer che, c a " di quella a cui siamo abituati, per controllate. 18.000. della mano e quelle del linguaggio. Il
seppure non sempre di facile e imme- gli aspetti religiosi e un'attenzione Infine una considerazione sul lin- La biologia umana, ed. orig. 1981, bambino arriva a disegnare ii viso
diata lettura, attivano molte e varie più forte alla distinzione fra l'appara- guaggio utilizzato e più in generale trad. dall'inglese di Raffaele Tecce, completo verso i nove anni e la com-
strategie per la comprensione. I lin- to istituzionale e le credenze, i movi- sullo stile comunicativo adottato dal- pp. 120, Lit 18.000. pletarietà del disegno non si sviluppa
guaggi utilizzati e i concetti basilari menti di base, di ciascuna religione. l'autore. Sappiamo quante difficoltà T R E V O R CAIRNS, Alle origini della sto- secondo un processo logico dai tratti
sono ampiamente spiegati e ripresi Un secondo elemento è dato dalla i ragazzi incontrino nello studio della ria; I Romani e il loro impero; Barbari, più importanti ai dettagli. Il bambi-
più volte in un processo a spirale che considerazione di una gamma più va- storia e quanta parte vi abbiano le cristiani, musulmani; Il Medioevo; no procede sempre per "centri di in-
consente l'ampliamento e l'appro- sta di società che testimonia di uno scelte di scrittura operate dagli auto- L'Europa scopre il mondo; La nascita teresse". Bravo è l'insegnante che
fondimento. sguardo d'insieme geograficamente ri dei manuali. Questi volumetti co- dell'Europa moderna; L'età delle rivo- saprà stimolare i suoi "interessi"
I libri in realtà possono essere uti- più ampio. In particolare nella mono- stituiscono un buon esempio di come luzioni, Editori Riuniti, Roma 1991, creativi.
lizzati a livelli diversi, da ragazzi e da grafia dedicata a L'Europa scopre il sia possibile fare divulgazione storica edd. origg. 1969-1976, tradd. dal-
adulti non esperti, da insegnanti e mondo (ma anche in quella su Bar- a un livello dignitoso, cercando di fa- l'inglese di Fabrizio Grillenzoni e
studenti che vogliano approfondire bari, cristiani, musulmani), e più in cilitare il processo di comprensione. Anna De Girolamo, 7 voli., pp. 96, La rubrica ' ' Libri di T e s t o " è a cu-
oltre alla conoscenza anche e soprat- generale laddove si toccano argo- Benché lo stile sia descrittivo, gli Lit 15.000 il volume. ra di Lidia De Federicis
tutto un discorso sui metodi in uso menti relativi alla descrizione di ci- argomenti sono spesso accohipagnati
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Letteratura tedesca II
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trasformazioni costituzionali
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Alessandra Rossi Vannini Illecito depenalizzato-
dal Settecento a oggi
amministrativo
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Vincenzo Ricciuto, Il danno da mass media
Arthur Schnitzler Verso la libertà Vincenzo Zeno-Zencovich
Cinema IV D. Ellwood, G.P. Brunetta Hollywood in Europa
Economia XIMarcello De Cecco (a cura di) L'Italia e il sistema finanziario
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internazionale 1861-1914
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scologico e parapsicologico di C.G.
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Buddhadàsa II cuore dell'albero della Bodhi. Marisa Fiumano Un sentimento che non inganna
Io e mio T. Berry Brazelton, B.G. Cramer Il primo legame. Genitori, figli e
Diritto X Pier Luigi Zanchetta Essere stranieri in Italia il dramma del primo attaccamento
Francesco Cavalla La prospettiva processuale del diritto Libri economici XV Gilberto Finzi (a cura di) Novelle italiane. Il Novecento
L'inserto è a cura di: Riccardo Bellofiore (economia), Guido Castelnuovo (libri economici), Gianpiero Cavaglià (letteratura), Sara Cortellazzo (cinema, musica, teatro),
Martino Lo Bue (scienze), Adalgisa Lugli (arte), Anna Elisabetta Galeotti (filosofia), Marco Revelli (storia e scienze sociali), Anna Viacava (salute, psicologia, psicoanalisi).
coordinamento: Lidia De Federicis e Marco Revelli, disegni di Franco Matticchio
IDEI LIBRI DEL MESE|
no. Attento alla lezione benniana, commento ai versi di Tumler, stri- sistenza, l'esilio. Una percepibile ni di Hitler appartengono al ricordo,
Letteratura tedesca Tumler opera una tessitura lirica che dente negazione di un concetto di tensione utopica anima i primi rac- dalla memoria riemergono figure
per più versi può essere definita di poesia che — come dice l'autore — conti, nonostante i drammi umani spesso sinistre ed episodi al limite del
FRANZ T U M L E R , La suddivisione del confine: tra ermetismo e sperimenta- vuole captare il momento "remoto", che vi si consumano. L'impegno civi- grottesco. Il paradosso è il vero para-
tempo, a cura di Maria Luisa Roli, zione, tra rarefazione e percezione e non certo quello "visibile, di chia- le e l'adesione ai valori del socialismo digma dell'esistenza umana, mentre
Guerini e Associati, Milano 1991, pp. tattile. Una linea di scrittura che se rezza apparente". appaiono l'unica possibile catarsi per sempre più tenue appare il collega-
173, Lit 26.000. da una parte rimanda alla poesia an- Anna Chiarloni la Germania, complice della dittatu- mento tra i fatti e il loro contesto sto-
gloamericana del "taste and see" ra; Mosca e la Russia rappresentano rico. Dall'entusiasmo rivoluzionario,
Nel bel saggio introduttivo la Ro- dall'altra richiama il lirismo dell'ulti- la terra promessa dove onore, fedeltà all'ardore politico, fino alla disillu-
li, che è anche fine traduttrice di mo Handke, soprattutto per quel suo e dovere sono ancora nobili parole. sione, mano a mano che ci si avvicina
questa silloge di poesie, chiarisce as- indugiare sulla soglia dei toponimi La caduta del nazismo è una discri- ai nostri giorni, sembra di poter leg-
sai bene le matrici culturali di Tum- tra Italia e Austria (La Toll di Mera- STEPHAN H E R M L I N , L'età della soli- minante evidente. Mentre per l'uffi- gere in questi racconti la parabola
ler, autore di origine altoatesina ma no, Il sogno di Plasnego) o nella scana- tudine, Einaudi, Torino 1991, ed. ciale cospiratore Yorck di Warten- spirituale non solo di Hermlin, ma di
trapiantato a Berlino fin dagli anni lature della lingua carducciana, tra- orig. 1985, trad. dal tedesco di Luca burg, nel racconto omonimo del molti autori della ex Ddr. E una te-
cinquanta, finora noto al pubblico scritta nei gioco prospettico del "du- Sassi, pp. 141, Lit 16.000. 1944, il solo destino pensabile è la stimonianza interessante, soprattut-
italiano per la sua narrativa. Oltre a plice filar" fra il Danubio e la Tosca- morte, l'esule Neubert, nella storia to in un momento in cui, a due anni
testi raccolti da riviste o derivati dal- na, Berlino e Castagneto (Gli alberi Gli otto racconti de L'età della so- del titolo, può riscattare il dolore e le dalla caduta del Muro, ancora taccio-
l'omonima antologia pubblicata in di Bolgheri). L'analisi della complessa litudine, originariamente pubblicati prepotenze subite nella nuova patria no tutte le voci migliori dell'allora
Austria — Das Zerteilen der Zeit, tipologia testuale condotta dalla Roli in volumi distinti, si presentano co- comunista: è il 1948, Hermlin si è da Repubblica Democratica.
1989 — vengono qui presentate an- è esemplare. Peregrina mi è parsa in- me un'antologia monografica sul pe- poco trasferito a Berlino est. I rac- Elisabetta Covini
che quindici poesie inedite degli anni vece l'idea di inserire tra i testi alcu- riodo nazista, nelle sue implicazioni conti successivi, scritti dopo il 1964,
ottanta, ispirate al paesaggio italia- ne vedute romane in funzione di collettive e personali: la guerra, la re- sono in forma autobiografica: gli an-
S T E N N A D O L N Y , Selim ovvero il dono della parola, tura: l'azione romanzesca e — in corsivo — gli appunti tro, talora tragico, di due culture diverse: quella turca, vi-
Garzanti, Milano 1991, ed. orig. 1990, trad. dal tede- dell'io narrante che con continui balzi in avanti (potrem- tale ed esuberante, teatrale e fanfarone — e quella tede-
sco di Giovanna Agabio, pp. 403, Lit 35.000. mo chiamarli flash forth) anticipa l'esito finale delle vi- sca, cupa e riflessiva, efficiente e introversa. Malgrado
cende narrate. Il lettore si trova pertanto in uno spazio in- qualche tono troppo scopertamente didascalico a Nadol-
Storico di formazione, Nadolny — già noto al pubbli- termedio tra finzione e cronaca, in un certo senso solleci- ny va il merito di essere riuscito a dare un'avvincente de-
co italiano per la sua Scoperta della lentezza (Garzanti, tato da due fronti complementari, quello dell'invenzio- scrizione delle tensioni che con la massiccia immigrazio-
1985) — offre in questo romanzo un ampio affresco degli ne, dilatato e dichiaratamente fantastico, e quello ne degli anni sessanta hanno attraversato la Germania Fe-
ultimi cent'anni di storia tedesca, filtrati attraverso due cronologico e lineare di una realtà che argina e costeggia derale. Direi anzi che questo complesso spaccato di vita
opposte prospettive, quella autoctona di Alexander — il farsi dell'opera letteraria. Di più. La stessa scrittura si tedesca si costituisce — nell'ambito della letteratura epi-
| fragile esemplare di una Germania aperta e spregiudicata configura nel corso del romanzo come azione di "resi- ca del dopoguerra — come una sorta di continuazione te-
— e quella del turco Selim, esponente incontaminato di stenza" morale ad una xenofobia latente, come "inventa- matica e cronologica del noto romanzo di Heinrich Boll
quell'etnia che a partire dagli anni sessanta modificò sen- rio" di elementi reali che è necessario modificare. Una Foto di gruppo con signora (1971).
sibilmente il paesaggio metropolitano tedesco. Due storie struttura complessa insomma — che se rimanda in parte Anna Chiarloni
parallele che s'intersecano grazie ad un complesso sistema alla prosa del primo Handke rivela anche una sua indub-
dei personaggi, montate lungo un doppio binario di scrit- bia originalità — nella quale Nadolny colloca l'incon-
Storia delia letteratura tedesca dal impronta sociologica. Essa dedica completano il già ricco quadro stori-
Settecento a oggi, a cura di Viktor anzi molto spazio alla rappresenta- co-letterario.
Zmegac, voi. Ili, 2 (1945-1990), ed. zione della dialettica immanente alla Anton Reininger
italiana a cura di Giulio Schiavoni e sfera estetica. Sorprende il grande
Roberto Cazzala, Einaudi, Torino numero delle parti analitiche che
1991, pp. 383, Lit 85.000. permettono di affrontare da distanza
ravvicinata la problematica storica e
Questa storia della letteratura te- strutturale di un numero notevole di L'igno-
H U G O VON H O F M A N N S T H A L ,
desca — l'editore capovolgendo l'or- testi chiave degli ultimi quarant'anni to che appare. Scritti 1891-1914,
dine cronologico inizia con la pubbli- e di abbozzare una prima valutazione Adelphi, Milano 1991, trad. dal tede-
cazione dell'ultimo volume — alla estetica che trascende il perentorio e sco e cura di Gabriella Bemporad, pp.
quale hanno collaborato numerosi irriflesso giudizio di condanna o di 445, Lit 22.000.
studiosi sotto la guida del noto ger- esaltazione, del quale spesso i ma-
manista croato Viktor Zmegac, è da nuali si accontentano. Ci si sente Ogni tanto l'editoria, nonostante
anni il punto di riferimento più vali- quasi sempre ben informati e per di le leggi economiche che di necessità
do per gli studenti universitari tede- più l'intelligenza critica del discorso la governano, può farci dei doni. Nel
schi. Non c'è altro manuale che possa riesce a mantenere vivo l'interesse chiuso di un libro può regalarci un sa-
rivaleggiare con questo testo in com- del lettore per una materia di traboc- pere nuovo e sconosciuto, rivelare
pletezza di informazioni e in chiarez- cante ricchezza. Strutturando il ma- l'ignoto, potremmo dire parafrasan-
za di esposizione. La sua struttura teriale letterario anche attraverso la do il bel titolo della raccolta di saggi
storica portante è continuamente sua suddivisione in generi letterari e hofmannsthaliani. Immersi nel tem-
mediata con la vita e l'opera dei sin- con l'individuazione di tematiche e po e in fuga da esso, i feuilletons ap-
goli autori cosicché si è evitato lo tecniche specifiche il curatore è an- parsi su riviste e giornali, i dialoghi
scollamento fra la sfera politico-so- che riuscito a far dimenticare i limiti inventati, le lettere fittizie, le crona-
ciale ed estetico-letteraria. Eppure dello schematismo cronologico che che di viaggi, sono annessi agli eventi
non si può dire che questa ricostru- imprime alle storie letterarie spesso del giorno ma si dileguano anche da
zione storica della letteratura tede- una rigidità mortale. Preziose le indi- questo nell'ampio flusso di una prosa
sca del dopoguerra abbia una netta cazioni bibliografiche alla fine che eminentemente lirica. Narrazione e
poesia avvolgono in una costante tes- viene qui riproposto nella traduzione relativizzata, mentre si evidenzia l'a-
situra analogica passato e presente, di Liliana Scalerò e arricchito da pertura del romanzo ai grandi pro-
collegano pittura e letteratura in un'interessante postfazione di Giu- blemi del tempo: il rapporto fra ebrei
un'unica metaforica espressione che seppe Farese, sulla quale conviene ri- e non ebrei, il peso delle convenzioni
conferisce a ogni cosa l'impronta del chiamare l'attenzione. Attraverso sociali, le prospettive offerte dal so-
poeta. Non gli oggetti in sé attirano una vasta scelta di schizzi dell'auto- cialismo emergente e in generale il si-
bimestrale per la secessione politica e l'opposizione culturale dunque il nostro interesse, ma sem- re, Farese illustra la travagliata gene- gnificato dell'attività politica all'in-
pre e solo Hofmannsthal con la sua si dell'opera: progettata originaria- terno di una società votata alla deca-
GENNAIO - FEBBRAIO 1992 capacità proteica, con il suo istinto a mente come dramma, fu svolta poi in denza. La novità dell'interpretazio-
INCONTRI E SCONTRI perdersi nell'oggetto e a possederlo forma narrativa, come richiedeva il ne di Farese è costituita dalla sua
A . Mastropaolo, M . Revelli tutto fino a farlo totalmente proprio. progressivo ampliarsi della materia attenzione per l'impianto complessi-
TEMI E VOCI La minaccia dell'annullamento del trattata. La primitiva struttura vo dell'opera, al di là dei singoli
C. Ciancio, M . Ranchetti, l . Campagnano, T. Plebani soggetto, che pure vena queste pagi- drammatica resta tuttavia ben visibi- eventi e personaggi. Egli osserva che
DOCUMENTI ne, si unisce quindi ai tenace tentati- le all'interno del romanzo, che si ca- il romanzo si basa su un'accurata tec-
Una conferenza di padre Fausto Marinetti e un appello dal Perù vo di afferrare l'attimo offrendo ad ratterizza per la vivacità del ritmo, nica prospettica che allarga progres-
ITALIA INCIVILE esso la gioia dell'appropriazione. dominato dal dialogo e dai rapidi mu- sivamente l'oggetto dell'analisi,
P. Borgna, A . Perduca
DOSSIER: DOPO LA CADUTA Gabriella Catalano tamenti di scena. Ricollegandosi ai sfruttando i "punti chiave" rappre-
M . Dogliani, R. Bellofiore, G. Polo, M . Buttino, B. Bongiovanni, F. Armao,
suoi noti studi sull'argomento, Fare- sentati dai conflitti particolari tra i
A . d ' O r s i , Ch. Melman, A . Di Giovine, R. Miletto, S. Jaconis se sottolinea nell'opera il passaggio singoli personaggi per introdurre e
Antologia internazionale, Documenti "dalla commedia individuale all'af- discutere tematiche comuni della so-
ANTENATI fresco corale di un'epoca", insisten- cietà viennese. Così nella domanda
Simone W e i l ARTHUR SCHNITZLER, Verso la liber- do dunque sulla coesistenza nel ro- iniziale rivolta dal vecchio barone al
SUPERMERCATO tà, postfaz. di Giuseppe Farese, SE, manzo della sfera individuale e di figlio: "Dove corri? dove corri?",
M. Bersani, J.M. Straub, M.T. Roberto
Milano 1991, ed. orig. 1908, trad. dal quella sociale. Quello che a prima vi- Farese riconosce il motivo condutto-
e altre rubriche
tedesco di Liliana Scalerò, pp. 320, Lit sta potrebbe sembrare il fulcro della re di tutto il romanzo, l'angoscioso
Direttore: Angelo d'Orsi. Redazione e amministrazione: via Ciamarelia 23/3, 10149 Torino, 35.000. storia, e cioè la tormentata relazione interrogativo dello scrittore alla sua
tel. (Oli) 218610, fax (Oli] 293646. Abbonamento annuale (6 numeri): lire 35.000; sentimentale tra il barone Georg von epoca.
abb. sostenitore: lire 100.000 (in omaggio il "Calendario Maya"); estero: lire 50.000;
Il capolavoro narrativo di Arthur Wergenthin e la giovane borghese Olga Cenato
versamento su ccp nr. 25583105 intestato a: Edizioni Sonda, via Ciamarelia 23/3,10149Torino
Schnitzler, già noto ai lettori italiani, Anna Rosner, viene così giustamente
riNDICF
• • D E I LIBRI DEL M E S E H I
Mentre il topos dei due filosofi riuniti in un unico Se il libro di Fischer contiene numerosi spunti origi- Piero Camporesi — considerando un arco cronologico
schema antitetico ci è stato tramandato dalle fonti latine nali che saranno ripresi e rielaborati nelle opere successi- che va dal medioevo alla prima età moderna — colloca il
(e insieme a Giovenale si devono ricordare Orazio e Se- ve di altri autori (come nel Motto di spirito di Freud), buffone nello "strato... profondo e arcaico... della cultu-
neca), il riso leggendario di Democrito deve la sua fama d'altra parte alcuni motivi derivano dal vasto ed eteroge- ra agraria" in cui la comicità "feconda e ricreativa... al-
soprattutto a una raccolta di epistole che, a lungo ritenu- neo repertorio della riflessione ottocentesca sul comico. lontana il soffocante senso di morte della tragedia". Il
te di mano di Ippocrate, soltanto nel secolo scorso si so- Per esempio l'idea — come scrive Fischer ripetendo a modello culturale agrario è imperniato sul "rituale" del
no rivelate definitivamente testi apocrifi databili intor- sua volta le parole di Napoleone — che "tra comico e su- riso che è "lo scongiuro più potente per la creazione e ri-
no al I secolo a.C. Disponibili solo da pochi mesi nella blime non vi è che un passo", e che tra loro esiste un rap- creazione della vita". L'incarnazione di questo modello,
traduzione italiana della versione Littré del 1861 (Ippo- porto "stretto e necessario", riecheggia le posizioni del il buffone, "sa che come la vita è giuoco, anche la morte
crate, Sul riso e la follia, Sellerio, Palermo 1991, trad. it. romanticismo francese, in particolare quella espressa in può essere scherzo e diventare cachinno". Così, quando
di Anna Zanetello, pp. 97, Lit 10.000), le lettere sono da alcune pagine della Préface al Cromwell, dove Hugo pone Mattello, celebre buffone dei Gonzaga, si trovò all'ulti-
considerarsi — come scrive Yves Hersant autore della il comico in relazione al sublime citando la stessa frase di mo dei suoi giorni, rimase per lungo tempo a giocare con
prefazione — "tra i testi 'seminali' della letteratura oc- Napoleone. Quest'opera di Hugo, pubblicata nel 1827, la morte finché questa "scherzando e ridendo l'uccise",
cidentale", non solo perché trattano di saggezza e di fol- ebbe un curioso destino: mentre il dramma (in cinque at- come racconta il poeta di Isabella d'Este Antonio Cam-
lia ma soprattutto perché, come i migliori romanzi, sono ti) non fu mai rappresentato integralmente, la sua Préfa- melli. Il riso di Mattello non ha soltanto una funzione
caratterizzate dalla non univocità, dal potere trasgressi- ce conobbe un largo successo e divenne presto una sorta apotropaica ma è anche rivelatore del profondo legame
vo, dall'antidogmatismo, e, anche se discontinua, da una di manifesto del teatro romantico, nonostante il vocabo- quotidiano, risolutamente antitragico, tra il buffone e il
struttura narrativa. Scritte appunto per essere lette "co- lario filosofico non sempre adeguato, e alcune posizioni mondo dei morti. Tragico e comico, con alto/basso, ora-
me un romanzo", e per questo definite già qualche anno non sempre originali. Fino a poco tempo fa reperibile so- le/scritto, profano/sacro, fame/prosperità, partecipano
fa da Jean Starobinski il "romanzo di Ippocrate" (Demo- lo in un'edizione Rizzoli del 1962, la Préface è stata re- all'opposizione più generale tra cultura d'élite e cultura
crito parla, in Robert Burton, Anatomia della Malinconia, centemente riproposta in una nuova traduzione insieme popolare. Opposizione all'interno della quale si colloca
Marsilio, Venezia 1983, pp. 196, Lit 22.000), queste let- ad una scelta di brani tratti dal William Shakespeare una galleria di figure (dal ciarlatano al giullare alla figura
tere ci raccontano la storia di un viaggio che porta Ippo- (1864) tradotti per la prima volta in italiano (Victor Hu- mediatrice del prete-buffone) connesse tra loro da un si-
crate a trovare dietro un riso incomprensibile tutta la go, Sul grottesco, Guerini e Associati, Milano 1991, trad. stema complesso e articolato di influenze e resistenze re-
complessità di una visione del mondo. Ecco la storia. it. di Maddalena Mazzocut-Mis, pp. 151, Lit 20.000). ciproche. Con il divorzio fra sacro e profano determina-
Gravemente preoccupati per le sorti del loro concittadi- Lo scritto di Hugo è consacrato al principio grottesco, to dalla Controriforma, le fratture tra i poli dell'opposi-
no Democrito che, "dimentico di tutto a cominciare da secondo l'autore l'unico in grado di creare il nuovo bello zione si fanno sempre più profonde e l'emarginazione
se stesso", è posseduto dall'insonnia, ride inopportuna- e il nuovo sublime dell'arte della modernità inaugurata della cultura popolare diventa sistematica.
mente di tutto e sembra disprezzare la vita, gli Abderiti dal teatro shakespeariano, che nella genesi dell'umanità
scrivono a Ippocrate chiedendo un suo tempestivo inter- rappresenta la terza età dopo l'ode e l'epopea. Il princi-
vento. Ippocrate lascia subito Cos e si mette in cammino pio grottesco, da cui discendono il comico e il buffo da
per Abdera dove incontra Democrito. L'esito del collo-
quio è a dir poco sorprendente: Ippocrate scopre la sag-
gezza di chi gli era stato additato come un folle e si con- In un capitolo di una voluminosa storia del giullare in
vince della follia degli Abderiti che poco prima gli erano Italia — corredata di una ricchissima bibliografia e di
sembrati saggi. Da parte sua Democrito colpisce con un
giudizio sarcastico persino Ippocrate che paradossal-
Variazioni sul tema un'appendice di testi di giullari e sui giullari — (Tito
Saffiotti, I Giullari in Italia. Lo spettacolo, il pubblico, i
mente era venuto per giudicarlo. Ma i rovesciamenti non testi, Xenia, Milano 1990, pp. 510, Lit 46.000), Tito
finiscono qui: nulla sembra sfuggire alla vista acuta di Il filosofo e il giullare Saffiotti ha indagato le forme del rapporto ambiguo e
Democrito, neppure se stesso, che — anche se solo per conflittuale tra il buffone e le istituzioni religiose. Du-
un momento — si definisce folle per la sua pretesa di cer- di Maurizio Giuffredi rante il medioevo la condanna biblica del riso — consi-
care le ragioni della follia nell'uomo dissezionando cada- derato peccato, manifestazione demoniaca, "ebollizione
veri di animali. Allo stesso tempo solitario (Democrito della stoltezza", secondo le parole di un frate domenica-
comunica il senso del suo riso soltanto perché interpella- Nel quarto libro delle Satire Giovenale chie- no — si riversa sul buffone decretando spesso una sua
to da Ippocrate), distruttore (perché derisorio), implaca- de al lettore: "Or dunque a chi dai la tua lode durissima emarginazione. Ma contemporaneamente, so-
bile (nessuno viene tratto in salvo), il riso di Democrito tu, fra quei due sapienti, il primo dei quali, ogni prattutto con la costituzione degli ordini mendicanti
rivela — come ha scritto ancora Starobinski — una tale volta che metteva il piede fuori della soglia di ca- nella metà del Duecento, i predicatori si trovano costret-
consapevolezza del senso da poter "stanare, ovunque si sa, cominciava a ridere, mentre il secondo, a lui ti a doversi misurare in una stessa piazza con il fascino
trovi, il non senso". Cercare, "stanare", illuminare e contrario, facendo la stessa cosa piangeva?" Se- magico e irresistibile di "buffoni e zugolari". Si rafforza
qualche volta distruggere sono attività che spesso, anche condo un motivo già molto diffuso al tempo di così un atteggiamento di maggiore tolleranza, anche se
se in modo diverso, sono state associate al riso. Per Kuno Giovenale, i "due sapienti" sono Democrito di in modo discontinuo ed episodico, nei confronti del buf-
Fischer, di cui è stato recentemente tradotto uno scritto Abdera, colui che preferisce ridere delle miserie fone, le cui tecniche retoriche, sia discorsive che gestua-
del 1889 dedicato al Witz (Kuno Fischer, L'arguzia, Gal- e delle stesse gioie dell'uomo, ed Eraclito di Efe- li, si rivelano le più efficaci per ottenere una sicura presa
lio, Ferrara 1991, trad. it. di Petra Dal Santo, pp. 143, so, colui che invece si dispera e piange. Per l'effi- sul pubblico durante la missione di evangelizzazione.
Lit 24.000), le forme comiche dell'arguzia, della carica- cacia del contrasto quest'immagine paradigmati- L'avvicinamento tra sacerdoti e giullari si fa più fre-
tura fino alle espressioni più "elevate" dell'ironia e del- ca verràripresafino ai tempi più recenti nella let- quente nelle campagne, dove l'isolamento favorisce l'o-
l'umorismo sono sempre caratterizzate dalla scoperta di teratura, nella poesia e nelle arti figurative, e la \ blio temporaneo della condanna della chiesa ufficiale fi-
un nuovo modo di vedere e di intendere le cose, che per- questione posta da Giovenale non cesserà di tro- no a permettere che il buffone "editio minor del diavo-
mette la ristrutturazione di un universo semantico com- vare risposte, per lo più a favore di Democrito. lo" (come scrive Camporesi) arrivi paradossalmente a
binato in modo diverso dal precedente. F possibile che il Dalla sua parte si schiereranno umanisti come I collaborare con il chierico recitando e mimando per lui i
vecchio universo venga completamente distrutto e sosti- Erasmo, Montaigne, fino al caso singolare di | testi della predicazione. Capita anche che alcuni chierici
tuito dal nuovo come accade frequentemente nell'ironia, Robert Burton, che vorrà firmare il suo Anato- abbandonino la religione per diventare o giullari o clerici
nella satira e nella caricatura. L'ironia sterminatrice di my of Melancholy con lo pseudonimo "Demo-1 vagantes, e viceversa. Probabilmente anche grazie a que-
Democrito, per esempio, crea un universo capovolto nel critus junior", l'utopica incarnazione secentesca | st'intensa circolazione di ruoli, in cui sacro e profano
quale le virtù e l'altruismo degli Abderiti vengono rim- del "Democritus Abderites". possono arrivare a sovrapporsi fino a confondersi l'uno
piazzati irreversibilmente dall'egoismo e dalla debolez- nell'altro, e in cui i confini tra il materiale e lo spirituale,
za. Ma il volumetto di Fischer costituisce prima di tutto tra il naturale e il soprannaturale, possono annullarsi,
un contributo specifico sul Witz (che Petra Dal Santo trova la sua espressione il fenomeno propiziatorio del ri-
sceglie di tradurre con "arguzia") nell'ambito dell'este- sus paschalis. Come ha scritto Maria Caterina Jacobelli in
tica. Utilizzando una scrittura rapida, leggera, puntuale, una parte, il deforme e l'orribile dall'altra, è, in quanto
mezzo di contrasto, 0 principio generatore del dramma. uno studio unicamente dedicato all'argomento (Maria
del tutto in sintonia con l'argomento trattato, Fischer Caterina Jacobelli, Il Risus paschalis e il fondamento teo-
cerca di superare le definizioni settecentesche che da Hugo moltiplica le forme di grottesco, e quindi i mezzi
di contrasto, attraverso la concezione di una natura più logico del piacere sessuale, Queriniana, Brescia 1990, pp.
una parte avrebbero attribuito un significato al termine, 151, Lit 16.000), il risus paschalis era il riso che il predi-
e che dall'altra — avvicinandolo troppo all'ingegno poe- comprensiva in cui — diversamente dalla natura selezio-
nata e "nobilitata" degli antichi — gli opposti convivo- catore suscitava nei fedeli durante la messa della mattina
tico — lo avrebbero privato della sua specificità comica. di Pasqua, adottando "gesti e parole in cui era predomi-
Attraverso questo superamento Fischer ricostituisce in no: l'ombra accanto alla luce, il bello a fianco del brutto,
il male con il bene. In questa visione plurale che dovreb- nante la componente oscena". Durante quest'usanza, che
modo nuovo lo stretto rapporto del Witz col comico met- ebbe una vastissima diffusione geografica (soprattutto
tendo in luce la sua duplice derivazione dalla componen- be permettere all'arte di accrescere il suo spettro di pos-
sibilità, anche il comico viene concepito quasi esclusiva- nell'Europa del nord) e cronologica (si trova documenta-
te conoscitiva a cui partecipa la forza del giudizio, e dal- ta dall'852 fino alla fine dell'Ottocento!), il sacerdote
l'impulso al gioco proprio del "comportamento esteti- mente in stretta relazione, quasi di dipendenza, con il
suo contrario, e il più delle volte in funzione drammati- pronunciava oscenità verbali alternandole all'imitazione
co". Questa combinazione dà luogo a una definizione al- dei versi di alcuni animali, mostrava i genitali, e spesso
la quale per molto tempo, nelle numerose rassegne ca. Quest'idea di "Democriti che sono anche Eracliti",
come scrive Hugo nella Préface, e di un riso sempre pron- arrivava a mimare il coito e a masturbarsi. Con questi
successive sul comico e sul riso, rimarrà legato il nome di mezzi, tipicamente istrionici, provocava un tale frastuo-
Fischer: "l'arguzia è un giudizio giocoso". Fedele a que- to a sconfinare nell'orrore, contribuirà notevolmente a
fissare l'archetipo romantico del buffone tragico. Dalla no di risa che, come scrive il predicatore Escolandapio
sta formula il volume riscatta l'autonomia dell'arguzia e all'inizio del Cinquecento, "il tempio del Signore si sa-
ne coglie gli aspetti più trasgressivi (lo scacco della nor- stessa penna di Hugo nasceranno prima Triboulet (Le
Roi s'amuse, 1832), il buffone deforme che tornerà a ri- rebbe potuto credere la scuola di Democrito". Secondo
ma) e creativi (la trasformazione di qualcosa in qual- la Jacobelli le radici di questo modo non proprio ortodos-
cos'altro), collocandosi così all'opposto di quelle opere vivere con maggior fortuna nel Rigoletto verdiano
(1851), poi Gwinplaine (L'homme qui rìt, 1869), buffo- so di esprimere la gioia per la Resurrezione di Cristo, sa-
che — come Le rire di Bergson scritto circa un decennio rebbero da ricercare nella concezione teologica anticote-
dopo — hanno invece voluto vedere nel comico un modo ne suo malgrado per la crudeltà degli uomini che hanno
impresso sul suo viso la smorfia indelebile di un riso pe- stamentaria, in cui verrebbe espressa la sacralità del pia-
per mantenere inalterato l'ordine vigente. Tuttavia, co- cere sessuale. Ed è a questo punto che l'infittirsi delle
me ha rilevato Giovanni Gurisatti nella sua introduzio- renne. Entrambi lacerati tra esteriorità e sentimento,
queste due figure condividono uno stesso spazio di infe- congetture, lo scadimento dell'analisi storico-antropolo-
ne, il libro di Fischer "si pone 'a cavallo' fra tradizione e gica condotta invece con rigore nella prima parte del li-
innovazione", per il fatto di non riuscire, nonostante licità con altre creature romantiche (Pierrot ad esempio),
e sono ormai incommensurabilmente distanti, come da bro, rendono difficilmente accettabili le conclusioni. Da
tutto, a "liberarsi dall'esigenza di collocare l'eccentrici- parte nostra preferiamo pensare che le esibizioni dei sa-
tà del comico nel rassicurante intérieur di impostazione tempo ha sottolineato Bachtin, dal grottesco medievale
e dai suoi polisemici buffoni. cerdoti-buffoni rappresentassero, come ha scritto anco-
idealistica". La forma di arguzia considerata da Fischer ra Camporesi, "lo scardinamento dell'ordine cosmico
la "più elevata" e la più "spirituale" è infatti l'antico In un recente libro che ripropone con altro titolo e con durante la latenza del Dio morto del quale (senza saper-
epigramma, in cui il contenuto domina e illumina la for- lievi ritocchi un saggio del 1981 comparso negli Annali lo) [il sacerdote] propiziava magicamente la rinascita con
ma. (IV) della Storia d'Italia Einaudi (Piero Camporesi, Rusti- l'esorcismo primordiale del riso fecondatore".
ci e buffoni, Einaudi, Torino 1991, pp. 129, Lit 14.000)
| D E 1 LIBRI DEL MESE|
temporaneo. Gli scopi dei contributi film Malombra di Carmine Gallone, dibatte, le si cataloga, se ne ripercor- presunta, contro i compositori, ro-
Cinema presentati sono plurimi: evidenziare restaurato dalla Cineteca di Bologna. re la storia, oltre, com'è ovvio, a mantici e non. Utili tabelle poste a
le diverse forme di penetrazione di Sara Cortellazzo sbucciarle, cucinarle e divorarle di chiusura dei capitoli riassumono i di-
Hollywood in Europa. Industria, po- Hollywood nelle singole nazioni (a gusto. sturbi degli illustri pazienti, eviden-
litica, pubblico del cinema 1945- un'Italia tendenzialmente più aperta Claudia Moro ziando il variegato ventaglio di spie-
1960, a cura di David W. Ellivood e si contrappongono, ad esempio, una gazioni cliniche e di rimedi di volta
Gian Piero Brunetta, La Casa Usher, Germania e Svizzera molto guardin- Cinema segnalazioni in volta proposti. Un libro scritto da
Firenze 1991, pp. 207, Lit 20.000. ghe); mettere in luce le resistenze, a un medico appassionato di musica
volte assai forti, opposte ai modelli G U I D O O L D R I N I , Gli autori e la criti- per un pubblico di non specialisti, so-
Il volume raccoglie saggi, materia- proposti dall'industria americana ca. Fatti e misfatti nel mondo del ci- stenuto da una prosa vivace e talvol-
li e discussioni presentati a Fiesole nonché l'impatto nei diversi contesti nema, Dedalo, Bari 1991, pp. 382, Lit ta cruda, in grado di soddisfare le cu-
(marzo 1989) nell'ambito del conve- sociali; indagare le influenze eserci- 32.000. riosità più morbose.
gno "Hollywood in Europa. Cinema tate su altri media come il teatro, la Nicola Campogrande
e storia" che ha messo a confronto radio, la musica, i fumetti, i fotoro- Gli anni del cinema italiano. Cast &
storici e storici del cinema uniti nel- manzi, ecc. Il volume entra nelle pie- credits, Marsilio, Venezia 1991, pp.
l'intento comune di guardare al cine- ghe di quello che Brunetta definisce 310, s.i.p.
ma — e in particolare al ruolo del- un "processo di colonizzazione im-
l'industria cinematografica holly- perfetta" in cui si coglie "la non M A R I O CALZINI, Storia tecnica del Tutti i libretti di Rossini, a cura di
woodiana nelle strategie politiche ed coincidenza, la sfasatura tra la volon- film e del disco, Cappelli, Bologna Marco Beghelli e Nicola Gallino, Gar-
economiche statunitensi di penetra- tà di colonizzazione e le attese, i de- 1991, pp. 239, Lit 90.000. zanti, Milano 1991, pp. XXXVII-1015,
zione in Europa — come fonte rile- sideri e i bisogni dei colonizzati". Ne Lit 80.000.
vante per l'indagine del mondo con- scaturiscono incidenze eterogenee
all'interno delle singole nazioni, nel- Tempo di centenari: dopo Mozart
le diverse fasce sociali o culturali o
nelle diverse generazioni. Il mito e Teatro esce (stessa collana e stessi criteri di
edizione) la raccolta completa dei li-
modello cinematografico americano bretti rossiniani. I curatori si muovo-
importato in Europa dimostra si, an- GEORGES P E R E C , Teatro. Il posto no con sicurezza in una selva di va-
cora una volta, la sua enorme porta- delle patate preceduto da L'aumento, rianti d'autore o di censura, di errori
ta, ma nel contempo presenta crepe e Bollati Boringhieri, Torino 1991, trad. di stampa, aggiunte, manomissioni:
difformità di grande interesse stori- dal francese di Laura Vettori, pp. 119, propongono come testo di ogni opera
NOVITÀ E RISTAMPE co, stimolanti per future ricerche e Lit 19.000. quello del libretto della prima rap-
approfondimenti. presentazione, emendato e moder-
John O ' S h e a Sara Cortellazzo Gli unici lavori teatrali di Perec, nizzato (l'accurata Nota ai testi di
messi in scena negli anni settanta, Gallino permette al lettore pignolo
MUSICA E MEDICINA appaiono ora presso Bollati Borin- di farsi un'idea fedele della patina
Profili medici ghieri. Sei atipici "personaggi" si av- grafica e linguistica originaria). Di-
di grandi compositori vicendano, con logica stringenza, nel sposti in ordine cronologico, i testi
L'arte può essere influenzata Sperduti nel buio. Il cinema italiano dramma L'aumento: la proposta, l'al- sono preceduti da informatissime in-
dallo stato di salute dell'artista? e il suo tempo (1905-1930), a cura di ternativa, l'ipotesi positiva, l'ipotesi troduzioni e seguiti'da appendici con
Da Bach a Gershwin, Renzo Renzi con la collaborazione di negativa, la scelta, la conclusione. le varianti di rilievo (alla fine del vo-
la storia clinica Michele Canosa, Gian Luca Farinelli e Idealmente di fronte ad essi, ad un lume c'è l'edizione diplomatica dei
di venti musicisti Nicola Mozzanti, Cappelli, Bologna tempo soggetto grammaticale e desti- frontespizi). L'utilità della raccolta è
248 pp., L. 29.000 1991, pp. 180, Lit 90.000. natario di perentorie esortazioni, sta ovvia, data la sua natura di silloge
l'impiegato nella sua più comune emblematica dei gusti, dei temi, dei
Il periodo del cinema muto italia- astrazione sociale. Lo si indovina librettisti e dei generi presenti nel
Piero Rattalino no è stato per anni valutato solo in scolorito, impacciato, sottopagato. primo trentennio dell'Ottocento, e
CHOPIN base alle pochissime opere a disposi- Vuol chiedere l'aumento; per questa al tempo stesso di panoramica operi-
zione. Ma a partire dalla fine degli situazione postulatoria le sei voci stica rossiniana. A Marco Beghelli la
Ritratto d'autore
anni settanta è fiorito un nuovo inte- narranti allestiscono numerosi qua- raccolta serve anche per rintracciare,
Un itinerario scandito resse, una ripresa vitale e appassiona- dri possibili, procedendo per esplora- con la sua densa Introduzione, una
dalle tre tappe fondamentali ta degli studi su un trentennio carat- zione ed elisione successiva delle al- struttura drammaturgica generale
della sua vita umana e
artistica:
terizzato da una vastissima produ- ternative. Più che dal grottesco delle Musica del melodramma di Rossini, ben visi-
zione. Questa nuova ondata di studi singole sequenze, un certo stralunato bile nella partizione a cinque tempi
Varsavia, Vienna, Parigi sul periodo, sorta grazie al ritrova- effetto di farsa nasce proprio dal- Musica e medicina.
JOHN O ' S H E A , del finale d'atto. Ad essa corrispon-
160 pp., L. 22.000 mento di tante opere credute perdu- l'ossessione per la combinatoria, Profili medici di grandi compositori, de un'analoga struttura musicale. La
te e grazie alla creazione di una nuo- dapprima rarefatta come un esercizio Edt, Torino 1991, ed. orig. 1990, trad. musica risulta così leggibile "oltre
va rete di rapporti e interscambi con e via via incalzata da dialoghi, varia- dall'inglese di Marina Verna, pp. 224, che come realizzazione musicale d'u-
Stendhal
le collezioni straniere, ha comporta- zioni sul tema, dettagli burocratici, Lit 29.000. na azione drammatica", anche come
V I T A DI R O S S I N I to una revisione degli strumenti d'in- descrizioni di patologie: il morbillo "successione 'drammatica' di eventi
a cura di M. Bongiovanni Bertini dagine storiografica che progressiva- parla con la voce di settimo protago- Da Bach a Percy Grainger, storia musicali", che coinvolge lo spettato-
Un reportage d'autore mente si sono fatti più rigorosi, por- nista. Un climax ascendente (\'aug- medica di compositori indagata at- re al punto da far passare in secondo
sull'Italia musicale tando a galla il problema nodale che mentation appunto) che scopre l'in- traverso documenti d'epoca e ripen- piano trama e testo (ciò spiega il di-
dell'Ottocento affligge il campo di studi in oggetto, tenzione retorica nascosta sotto un sata secondo le più recenti conoscen- sinteresse degli spettatori di allora
ovvero il problema del deterioramen- titolo da breviario impiegatizio. Al- ze scientifiche. Rare e prudenti le in- per i libretti, sentiti spesso solo come
368 pp., L. 35.000
to delle pellicole, del loro restauro e trettanto anodino il titolo del secon- cursioni nel campo strettamente mu- "locandina della serata"). Mi sem-
conservazione. L'intento di questo do dramma, Il posto delle patate. Qui sicale per ricercare effetti diretti di bra che si arrivi, con questa analisi,
Alberto B a s s o volume è da un lato quello di fornire si annunciano subito le atmosfere so- situazioni patologiche nelle opere, non a una svalutazione del libretto,
FRAU MUSIKA una mappa ragionata delle collezioni spese e inesorabili del teatro dell'as- molto accurate invece le ricostruzio- ma alla delimitazione del quadro pre-
più rappresentative di film italiani al- surdo, rotte a tratti da una battuta. ni d'ambiente osservate attraverso la ciso entro cui deve muoversi il libret-
La vita e le opere di J . S. Bach Nell'angustia di un ambiente malan-
l'estero, dall'altro di studiare i tanti lente della storia della medicina. De- tista rossiniano: così si potranno più
«Un quadro armonioso che percorsi e itinerari che compongono dato ancora sei personaggi si interro- attentamente valutare sia i testi di
gno di nota per il profano l'ininter-
non ha uguali nella letteratura non una storia, ma le mille storie del gano sulla loro segregazione. Impedi- rotto susseguirsi di diagnosi erronee scarso rilievo sia quelli di compiuta
musicale di ogni tempo» cinema muto italiano. I contributi di ti da un'enigmatica coazione colletti- (a partire dalle teorie dell"'infame fattura, come VAlmaviva di Sterbini.
Massimo Mila Costa, Martinelli, Bernardini, Bru- va o smemorati di reali carcerieri, cavalier Taylor", oculista di Bach e
800 pp., (voi. 1 ) e 992 pp., (voi. 2) netta, per citarne solo alcuni, sono passano il tempo in affabulazioni: si Lucio Monaco
Handel) e di terapie devastanti (un
L. 95.000 ciascun volume corredati da un apparato iconografi- inventano identità, coltivano fanta- posto d'onore all'uso del mercurio)
co di gran rilievo: immagini perdute sie di luoghi, rappresentano l'Amleto con il loro giusto seguito di malattie
e ritrovate che trovano un degno fino a stramazzarne. E le patate? So- iatrogene; così come non troppo
19 \i;i Alfieri. Torino prolungamento nella videocassetta no stipate ovunque e trionfano nei scontato risulta l'accanimento della
tel. 011/562.14.96 fax 011 545.296 allegata al volume che presenta il discorsi, a refrain: le si teorizza, le si sifilide, realmente presente o solo
ROBERT SCHUMANN, Gli scritti critici, a cura di Anto- lettore italiano — fu una concezione dell'arte nemica di sohn e Liszt, questa — completata in appendice da un di-
nietta Cerocchi Pozzi, prefaz. di Piero Rattalino, Ri- ogni esteriorità, classicamente intesa dunque soprattutto zionarietto biografico che fornisce venti righe per ogni
cordi-Unicopli, Milano 1991, ed. orig. 1914, trad. dal come pensiero. La tesi, propugnata dal vasto saggio di cameade le cui opere Schumann si trovava a recensire —
tedesco di Gabrio Taglietti, 2 voli., pp. 1168, Lit Rattalino, viene suffragata da un 'accurata indagine stili- consente di capire la posizione fra i grandi didatti e i vir-
1120.000. stica dei lavori licenziati dal compositore intorno all'an- tuosi della tastiera di un virtuoso della composizione,
no di fondazione (1834) della "Neue Zeitschrift fùr Mu- emotivamente folgorato da Paganini ma incapace di suo-
L'incasellamento pretestuoso dell'autore dei Kreisle- sik", la rivista sulle cui colonne per un decennio Schu- nare al pianoforte le Variazioni chopiniane oggetto della
I riana nei ranghi del partito "conservatore" della musica mann esercitò l'attività di critico musicale. La scelta del- sua ammirazione ("Giù, il cappello, signori: un genio",
trova la sua smentita più clamorosa nel gesto di Liszt, che la pubblicazione pressoché integrale (omissioni rare, p. 119). La fede salda nel valore conoscitivo dell'opera
nel 1851 dedicò proprio a Schumann la sua Sonata in si ragione esclusiva /'inessenzialità) dei primi scritti autenti- d'arte e il bisogno irrinunciabile del suo riconoscimento
I minore, manifesto eccellente del pianismo "progressi- camente ' 'critici ' ' della storia della musica rimonta al de- pieno da parte dell'interprete (donde la necessità di ade-
I sta ' '. siderio di poterli leggere "da contemporanei, anziché da guati Studi preparatori) i punti fermi della riflessione
L'unica cosa che Schumann si curò di "conservare" posteri" (Rattalino, p. 113). Se la vecchia antologia ei schumanniana.
I sempre — mediante la composizione musicale e attraver- naudiana a cura di Luigi Ronga dava conto di cosa Schu- Alberto Rizzuti
1 so gli scritti critici che qui si offrono in gran numero al mann pensasse di Chopin, Berlioz, Schubert, Mendels-
IDEI LIBRI DEL MESE|
una storia. Sono i quaderni (due, di venteranno amici di Picasso. I qua- bile. Nel brogliaccio di Roché gli no proprio degli anni cinquanta alcu-
Arte scuola, uno rosso e uno verde) di un derni di Victor portano la data 1957, pseudonimi sono divertenti trasposi- ni dei Souvenirs di Roché su Du-
lungo diario dell'autore di Jules et Jim ma si riferiscono a uno degli anni cru- zioni. Gertrude "tozza, ben in car- champ, apparsi su diverse riviste).
HENRI-PIERRE ROCHE, Victor (Mar- e di Deux Anglaises et le continent, ciali dei rapporti tra le avanguardie ne, combattiva, oggettiva" non è la Dai quaderni è stato tratto un testo,
cel Duchamp), Flash Art Books - amico di artisti (soprattutto di Du- francesi e gli Stati Uniti, il 1916, Stein, ma Katherine S. Dreier che con molte decisioni prese, dalla cura-
Giancarlo Politi Editore, Milano champ) e legato alle avanguardie già quando Duchamp è a Parigi e Roché organizza il Salon des Indépendents trice dell'edizione francese, su un
1991, trad. dalfrancese di Elio Grazio- nei primissimi anni del Novecento, lo raggiunge. Lo scenario è di una nel 1917 e Alice è Louise Arensberg, materiale non finito (quando c'erano
li, pp. 181, Lit 15.000. quando è consigliere a Parigi di John moderna bohème, in cui tutti si spo- collezionista, insieme al marito Wal- fino a quattro sinonimi sovrapposti,
Quinn, americano, grande mecenate stano molto in fretta, ragazze di buo- ter, tra i più importanti di questi an- frammenti, termini provvisori), con
Sembra un copione teatrale o cine- letterario e collezionista, ma soprat- na famiglia cercano la libertà e si fan- ni. Compare Isadora Duncan e final- qualche utile annotazione, ma senza
matografico o un romanzo d'avan- tutto è vicino a Gertrude e Leo no tagliare i viveri dai genitori, l'Ori- mente la camera-studio di Duchamp, un apparato di varianti.
guardia, con dialoghi telegrafici, ap- Stein, che gli danno il soprannome di natoio fa scandalo "in un paese che con tutto quello che ci possiamo Adalgisa Lugli
punti di ambiente, movimenti conti- "grande introduttore", quando li in fondo è anglosassone... e non ha aspettare da un d'après o da una me-
nui di persone tra una scena e l'altra. porta in giro per i salotti parigini, avuto Rabelais". Victor (Duchamp) moria rinfrescata ancora da decenni
Ma è qualcosa di più di una serie di perché "conosce proprio tutti". At- gioca a scacchi, fonda riviste e aleg- di frequentazione con l'artista e rin-
impressioni raccolte per poi scrivere traverso Roché, Leo e Gertrude di- gia su tutto come il saggio inavvicina- novate incursioni nel suo mondo (so-
tico restauro dell'architetto Ferdi- ne di sollecitazioni culturali eteroge- venti sette-ottocenteschi. La storia architetto che approda sull'isola col-
nando Forlati aveva segnato nee per livello e orientamento. Am- dell'insediamento della famiglia Al- piscono per 0 distacco emotivo e per
pesantemente Castelvecchio nel qua- pio spazio è quindi dedicato al perio- tieri nel tessuto urbano romano è co- l'oggettiva e laconica descrizione del
dro di un attardato anche se gustoso do parigino, alla disamina delle pre- munque molto più antica, e viene paesaggio naturale e umano. Questo
revival gotico. Senza cadere nella sunte connessioni con l'impressioni- narrata nel volume con il consueto, iniziale atteggiamento si stempera in
trappola di un atteggiamento falsa- smo, che appaiono peraltro piuttosto solido apparato documentario che una sempre più convinta ammirazio-
mente scientifico, sostanzialmente difficili da riconoscere al di là di una qualifica l'intera impostazione edito- ne per le vestigia antiche e per il pae-
conservatore, volto a imbalsamare generica appartenenza al medesimo riale. saggio aspro e ideale, da Arcadia, ri-
l'esistente, Scarpa — col sostegno di Zeitgeist, e soprattutto alla descrizio- Simone Baiocco prodotto in una serie di vedute di sa-
Licisco Magagnato, nuovo direttore ne di quella peculiare rapidità di trat- piente impianto ottico. Il panorama
— assunse una posizione decisa e to e di definizione iconografica esibi- intellettuale di Schinkel è comunque
moderna sull'aspetto del museo. Eli- ta con tanta apparente naturalezza. assai diverso da quello preromantico
minate le sovrapposizioni ritenute Maria Perosino di Piranesi e Fùssli, sublimamente
superflue si pose così l'accento sulla KARL FRIEDRICH SCHINKEL, Viaggio travolti dalla grandiosità dell'antico.
massa muraria del Castello, sugli spa- in Sicilia, Sicania, Messina 1990, trad. Così anche la nozione di "magnifi-
zi organicamente plasmati per l'espo- dal tedesco e cura di Michele Cometa e cenza", che si ritrova indifferente-
sizione di sculture e dipinti. Su tutto Gottfried Riemann, pp. 197, s.i.p. mente — con significati niente affat-
svetta la statua sorridente di Can- to distanti — in Piranesi e Winc-
Palazzo Altieri, introd. di Gianfranco
grande, in bilico tra cortine murarie, E la prima edizione completa del kelmann, è sostanzialmente estranea
Spagnesi, Editalia, Roma 1991, pp.
contrafforti di cemento in vista e ar- Viaggio di Schinkel, che comprende alla cultura dell'architetto, che negli
303, s.i.p.
dite passerelle metalliche. tutti i disegni eseguiti dall'architetto edifici costruiti in patria si dimostra
lungo le tappe di un itinerario artisti- più incline ad uno stile classico ma
Paolo San Martino La collana sui grandi palazzi roma-
co e naturale già canonico all'inizio schematico, minimale, sublimamen-
ni si arricchisce di un nuovo capitolo te frigido, lontanissimo dalla sensuo-
con questa monografia su quello che dell'Ottocento, partendo da Napoli
per arrivare a Palermo, passando per sità nostalgica e decadente del classi-
risulta essere il più importante episo- cismo meridionale.
dio di committenza legato al papato Messina, Siracusa, Agrigento e Tra-
Giovanni Boldini 1842-1931, catalo- di Clemente X. E infatti con l'elezio- pani. Le prime notazioni del giovane Paolo San Martino
go della mostra, con saggi di Ettore ne di Emilio Altieri che la famiglia
Spalletti, Alessandra Borgogelli, An- raggiunge il vertice del suo prestigio,
Lettera
drea Buzzoni, Musée Marmottan, Pari- riflesso immediatamente e quasi' na-
RICHARD MURPHY, Carlo Scarpa & gi 1991-92, Leonardo - De Luca, Ro- turalmente nel crescere del grande
Castelvecchio, Arsenale, Venezia ma 1991, pp. 175, s.i.p. palazzo affacciato su piazza del Ge-
1991, trad. dall'inglese di Giulia Ci- sù, che pure era già stato in prece-
troni Dawson e Renata Leishman, pp. Boldini è uno di quei pittori sco- denza progettato ed impostato da
198, s.i.p. modi, difficili da collocare sia da chi, Giovanni Antonio De Rossi. Le vi-
non senza qualche trionfalismo di cende della famiglia, che proprio al-
La vicenda architettonica di Ca-
stelvecchio a Verona (minutamente
analizzata da Murphy anche avvalen-
bandiera, lo legge come uno dei po-
chi artisti italiani assimilabili all'im-
pressionismo, sia da parte di quella
l'apice del prestigio era destinata ad
estinguersi, proseguono grazie all'a-
dozione del prestigioso cognome da
internazionale '92
dosi del ricco apparato grafico elabo- storiografia che tende a liquidarlo parte dei Paluzzi-Albertoni, del Una rivista
rato da Scarpa) è per molti versi tipi- come pittore superficiale e modaiolo, "cardinal Nepote" Paluzzo e del senza frontiere
ca dei grandi edifici storici italiani privo di spessore formale e poetico. principe Gaspare che sposa una nipo-
che nel corso dei secoli hanno visto La mostra parigina, organizzata nel- te di papa Altieri. A questi commit-
mutare frequentemente la loro desti- l'ambito del progetto di scambi tra il tenti, dotati di recenti quanto enor-
nazione. Quando, alla fine degli anni Musée Marmottan e il Museo Boldi- mi mezzi finanziari, spetteranno da
cinquanta, Carlo Scarpa iniziò a pen- ni di Ferrara, è stata dunque una questo momento in poi le scelte per
sare a un radicale restauro del Castel- buona occasione per tentare di fare i la decorazione delle sale di rappre-
lo di Cangrande II, sede del Museo conti con questo personaggio, con sentanza, per cui si predilige la linea
Civico dal 1926, si trovò di fronte a un'ottima quanto ampia scelta di classicistica di un programma icono-
una congerie di sovrapposizioni di opere, ben riprodotte in catalogo. grafico dettato da Bellori ed eseguito
interventi costruttivi e decorativi: da Con puntualità vengono infatti ri- dal Maratta e da altri artisti orbitanti
quelli resisi necessari per adibire il percorse le tappe dell'iter professio- nella sua cerchia. L'insieme della de- IN E D I C O L A E IN L I B R E R I A
maniero a caserma a quelli commis- nale dell'artista, dagli impacciati corazione è analiticamente descritto, Abbonamento annuo edizione italiana L. 45.000; cumulativo con un'edizione estera
sionati dal direttore del museo Anto- esordi fiorentini, alla conoscenza dei attraverso gli appartamenti e le stan- (francese, tedesca, spagnola, ungherese, cecoslovacca, serba o croata) L. 90.000.
nio Avena, nel 1923-26, per ordinar- macchiaioli, Banti in particolare, e di ze, nelle sue modificazioni successive Versamenti sul ccp. n. 74443003 intestati a L E T T E R A I N T E R N A Z I O N A L E s.r.l.,
che vedranno ancora preziosi inter- via Luciano manara 51 - 00153 Roma, o con assegno allo stesso indirizzo.
vi le civiche raccolte d'arte. L'eclet- conseguenza alla rapida assimilazio-
| DE I LIBRI D E L M E S E l
valta, dedicato al tema della pace. ma 1991, ed. orig. 1976, trad. dal tede-
Filosofia L'ottima premessa di Veca inquadra sco di Gianfranco Bonola e Giuliana
la teoria etica di Juvalta in una di- Benvenuti, pp. 310, Lit 34.000.
E R M I N I O J U V A L T A , I limiti del razio- mensione sociale che è ad un tempo
nalismo etico, con una premessa di la più congruente sia a una lettura Con il titolo La Scrittura viene
Salvatore Veca, Einaudi, Torino 1991, storiografica sia a una rilettura con- pubblicata una raccolta di saggi del-
pp. 474, Lit 70.000. temporanea di queste pagine. Per af- l'autore della Stella della redenzione
frontare queste classiche pagine è an- redatti in un arco di tempo che va dal
Nell'agosto del 1945 Ludovico che utile fare riferimento al saggio II 1914 al 1929, anno della sua morte.
Geymonat proponeva una raccolta razionalismo etico di Erminio Juvalta Elemento comune di questi testi è la
delle opere principali di Erminio Ju- di Giuliano Pontara ("Filosofia pra- riflessione sulla divina rivelazione,
valta, morto nel 1934. L'intento di tica", 1988). La riedizione di questi tema centrale che ha accompagnato
Geymonat era quello di rivalutare saggi offre la possibilità di riconosce- Rosenzweig per tutta la vita. Nella
l'importanza filosofica di Juvalta che re definitivamente il valore dei due filosofia di Rosenzweig il concetto di
in vita era stato considerato un pen- principali contributi offerti da Juval- rivelazione svolge una duplice fun-
satore acuto e originale, ma anche ta: una serie di suggestive letture di zione: non solo quella di portare al
isolato e sorpassato rispetto al domi- classici filosofi morali e una costru- tramonto il "vecchio pensiero", ma
nante neohegelismo. Nell'Avverten- zione etica che presenta tutt'oggi anche quella di inaugurarne final-
za al volume Geymonat si premurava grandi motivi di interesse. mente uno nuovo. Un "nuovo pen-
di sottolineare le affinità delle analisi Luca Parisoli siero", però, che non concepisce più
di Juvalta con i criteri del neoempiri- Dio all'interno della coppia trascen-
smo e il carattere rivoluzionario da denza-immanenza, bensì come sem- entra in dialogo produttivo con il cri- possibile infatti verificare, secondo
lui riconosciuto alia logica. Oggi, a plice rivelazione. Ed è a partire pro- stianesimo. Dialogo che può essere Rosenzweig, i modi in cui la parola
distanza di quarantasei anni, Salva- prio da questa assunzione che l'e- stabilito grazie al carattere universa- divina è accolta non solo presso i po-
tore Veca ha curato una riedizione de FRANZ R O S E N Z W E I G , La Scrittura. braismo dell'autore, emancipandosi le della Scrittura, cioè dell'Antico poli, ma anche, soprattutto, presso i
I limiti del razionalismo etico, cui è Saggi dal 1914 al 1929, a cura di definitivamente dalla tradizione to- Testamento. Ricostruendo la tradi- singoli uomini.
stato aggiunto un altro saggio di Ju- Gianfranco Bonola, Città Nuova, Ro- talizzante della filosofia occidentale, zione e la "fortuna" del testo sacro è Giuseppe Cantarano
PLOTINO, L'eternità e il tempo (Enneade I I I 7 ) , tradu- losofica antecedente. Lo scritto plotiniano qui curato da allora la vita dell'Anima, un 'immagine della vita tipica
zione e commento di Franco Ferrari e Mario Vegetti, Franco Ferrari e Mario Vegetti (col quale si inaugura pres- dell'Intelletto, ma al contempo una garanzia del possibile
Egea, Milano 1991, pp. 179, Lit 2 5 . 0 0 0 . so l'editrice milanese la collana "Frammenti", diretta da ritomo dell'anima alla sua origine.
Carlo Sini, Rocco Ronchi e Gino Zaccaria) è il settimo Al saggio introduttivo Pensare il tempo, in cui Vegetti
Una nuova traduzione italiana completa delle Ennea- trattato della terza enneade. Plotino vi prende posizione tratteggia la storia della riflessione su eternità e tempo che
di di Plotino, rigorosa e al tempo stesso leggibile, resterà su quanto hanno sostenuto i filosofi antecedenti circa l'e- sta alle spalle di Plotino, segue una introduzione di Ferra-
forse ancora per anni un desiderio di quanti non sono in ternità e il tempo e reinterpreta in modo del tutto origina- ri, dedicata all'analisi della struttura e dei contenuti spe-
grado di accostarsi nella lingua originale al terzo grande le queste due nozioni, adattandole alla propria concezio- cifici del trattato. Di Ferrari sono pure la traduzione ita-
filosofo dell'antichità. E quindi senz'altro benvenuto ne filosofica. L'eternità appartiene alla sostanza intellegi- liana (a fronte della quale è riprodotto il testo greco del-
ogni contributo che metta a disposizione dei non addetti bile ed è solidale con essa nel senso che ne rappresenta la /'editio minor di P. Henry e H. R. Schwyzer) è la cospi-
ai lavori anche soltanto un singolo trattato di Plotino, forma di vita puntuale, l'istantanea contemporaneità di cua serie di note volte a fornire al lettore gli elementi per
corredandolo delle informazioni necessarie e utili alla pensante e pensato dell'Intelletto. Il tempo invece è soli- la comprensione del testo e a orientarlo negli studi sorti
comprensione di un testo tutt'altro che semplice e che esi- dale con l'attività inquieta dell'Anima la quale, diversa- intomo al trattato plotiniano.
ge dal lettore un'adeguata conoscenza della riflessione fi- mente dall'Intelletto, pensa in successione. Il tempo sarà Paolo Accattino
G R A Z I E L L A T O N F O N I , Sistemi cogni- cognitivi reali. A un breve resoconto corso a capacità diversificate (tra cui da di una citatissima affermazione scienze cognitive, Coulter argomen-
tivi complessi, Pagus, Paese (TV) dei temi centrali relativi al tratta- per esempio il ragionamento appros- del filosofo Nelson Goodman per cui ta a favore di una "costituzione so-
1991, pp. 212, Lit 28.500. mento del linguaggio naturale, se- simato, il comportamento adattivo, "l'uso metaforico può spiegare la so- ciale della 'mente' e della 'condotta'
guono un'analisi dei processi di con- la consapevolezza dei processi di miglianza meglio di quanto... la so- individuale".
La tesi centrale su cui Graziella cettualizzazione e memorizzazione, pensiero coinvolti); il tipo di intera- miglianza spieghi la metafora". Da Andrea Bosco
Tonfoni intende portare l'attenzione connessi al problema della rappre- zione tra utente e sistema che emerge notare il breve saggio del linguista
del lettore è la considerazione della sentazione della conoscenza nei si- da queste considerazioni si configura George Lakoff che analizza le meta-
complessità della trattazione dei pro- stemi di la (con particolare attenzio- quindi come un rapporto "maieuti- fore concettuali, quelle che più o me-
blemi cognitivi come fattore positivo ne per i processi di percezione e com- co" che tende ad accrescere la cen- no inconsciamente strutturano il no-
piuttosto che come limite struttura- prensione coinvolti nella lettura di tralità del ruolo dell'utente stimolan- stro modo di esprimerci e di pensare. Filosofia segnalazioni
le; solo alla luce di tale considerazio- un testo) e un'ampia discussione sul- do nell'utente stesso processi di ana- Andrea Bosco
ne ci si può infatti porre nella giusta la possibilità di costruire un modello lisi e riflessione al fine di aumentare P A U L R I C O E U R , Della interpretazio-
prospettiva e guardare all'intelligen- che renda conto dei meccanismi la consapevolezza del processo comu- ne. Saggio su Freud, Il Melangolo,
za artificiale secondo quell'approccio coinvolti nella prassi comunicativa nicativo in corso. Genova 1991, ed. orig. 1965, trad. dal
"relativistico", per il quale un mo- reale; un modello dinamico che si Annamaria Goy francese di Emilio Renzi, pp. 586, Lit
dello di la è sempre un modello ridot- presenti non come "schema rigido J E F F COULTER, Mente, conoscenza, 60.000.
to, parziale, rispetto alle caratteristi- precostituito di comunicazione", ma società, Il Mulino, Bologna 1991, pp. Riedizione a distanza di una clas-
che proprie dell'intelligenza umana. piuttosto come "strumento che au- 188, Lit 20.000. sica interpretazione del pensiero di
Il riconoscimento di tali limiti tutta- menti la consapevolezza, il controllo Freud da parte del padre dell'erme-
via non comporta l'impossibilità del- e il protagonismo da parte dell'uten- Teorie della metafora, a cura di Cri- In questo breve volume si indica- neutica francese.
la ricerca, ma piuttosto indica la ne- te nei confronti della gestione della stina Cacciari, Cortina, Milano 1991, no le attuali linee di sviluppo della
cessità di analisi più attente e circo- propria attività comunicativa quoti- pp. 363, Lit 48.000. sociologia della conoscenza. Essa in
scritte, in modo da evitare riduzioni diana". Ogni ambiente reale presen- passato riduceva il proprio campo M A S S I M O CACCIARI,L'angelo neces-
semplicistiche che banalizzerebbero ta dunque un elevato e irriducibile li- Non si tratta di un'indagine sulla d'indagine all'analisi delle relazioni sario, Adelphi, Milano 1991, pp. 185,
le complesse dinamiche dei processi vello di complessità che richiede il ri- metafora nel senso tradizionale, co- tra società e concezioni politiche e Lit 34.000.
me appartenente al regno della reto- ideologiche, a livello macroscopico. Una riflessione teologico-filosofi-
rica e dell'artificio poetico. Piuttosto Ma attraverso contributi diversi, es- ca sulla figura dell'Angelo, già richia-
è questa una raccolta aggiornata di sa sta diventando una "sociologia mata nel finale di Icone della legge: in
alcuni tra i saggi più significativi sul- epistemica": l'indagine si è allargata edizione interamente riveduta e am-
1'"acquisizione, la comprensione e ad ogni forma di concettualizzazione pliata un testo del 1986, centrale nel
l'uso del linguaggio figurato" come e conoscenza del senso comune arri- pensiero di Cacciari.
recita il sottotitolo, con un'attenzio- vando così alla "scoperta della cono-
ne particolare riservata alla psicolin- scenza quotidiana come fenomeno
guistica. Questa è del resto anche la sociologico". Va abbandonata l'idea M I C H E L DE M O N T A I G N E , Saggi, a cura
Saggio naturalistico
re la metafora nella sua portata co- viziate di per sé in quanto spiegazio- Ristampa economica dell'edizione
gnitiva, come strumento concettuale ni. Obiettivo prioritario dell'indagi- 1965 corredata da un saggio di Ser-
più che come strumento meramente ne è lo studio delle "grammatiche gio Solmi.
"Il materialismo, lungi dall'essere francesi, a causa senz'altro dei nume- Epistémologie et matérialisme (Meri- gel, cioè dall'idealismo, che tende a sono proposti di riesaminarlo alla lu-
una branca morta del sapere e una rosi e complessi stimoli che il suo diens Klincksieck,'Paris 1986, pp. dare una versione riduttiva della filo- ce delle ricerche avviate recentemen-
metafisica scaduta, sembra oggi ben pensiero, dialettico e contradditto- 321, F 152), nel quale sono presenti sofia avversaria. Anche a proposito te: dalle nuove edizioni o riedizioni
vivo: gli attacchi di cui è oggetto, le rio, esercita sulla sensibilità contem- alcuni contributi che prendono in di d'Holbach, Moutaux si trova so- che seguono criteri moderni alla sco-
critiche che esso mette in moto, i di- poranea, e del duplice interesse che esame le visioni epistemologiche pro- stanzialmente d'accordo con Negri: perta della letteratura clandestina,
battiti di cui è l'occasione rappresen- riveste, letterario e filosofico), come prie dei sistemi materialisti del nell'articolo D'Holbach et Spinoza, dalle investigazioni sulla storia del li-
tano delle grandi questioni teoriche e anche non si registrano sintesi filoso- XVIII secolo. Comun denominatore contenuto nel volume Spinoza au bro a quelle su problemi di recezione.
pratiche che sono nel cuore del mon- fiche complessive. di questi saggi è la recente e sempre XVIIE siècle (Klincksieck, Paris All'interno del volume, sono soprat-
do contemporaneo e che la sua stessa Del 1982 è la pubblicazione degli più diffusa interpretazione della filo- 1990, pp. 317, F 100) Moutaux sot- tutto gli interventi della sezione Spi-
storia aiuta a chiarire". Questa frase, atti della tavola rotonda organizzata sofia della natura e della visione della tolinea come, se è vero che nel rifiu- nozisme, naturalisme, matérialisme,
contenuta in chiusura de Le matéria- da O. Bloch alla Sorbona, Le matéria- scienza del materialismo settecente- tare il dualismo cartesiano d'Hol- che si sono articolati sotto la presi-
lisme (Puf, Paris, pp. 127, F 34), lisme du XVIW siècle et la littérature sco in termini non meccanicisti. In bach trova aiuto nel monismo spino- denza di Paolo Cristofolini, ad inte-
scritto nel 1985 da Olivier Bloch (ora clandestine (Vrin, Paris 1982 pp. questa direzione muove la lettura ziano, egli va in realtà ben oltre il ressare questo "secondo me". L'in-
anche in traduzione italiana, Il mate- 288, F 150): i numerosi interventi che Antimo Negri fa del Systèrne de la meccanicismo di quest'ultimo, vol- tervento di Olivier Bloch si riallaccia
rialismo, nella collana dell'editore cercano di fare il punto su un lavoro nature di d'Holbach: egli tende infat- gendosi verso una nuova concezione alla letteratura clandestina, e verte
Marzorati diretta da Antimo Negri, di ricerca che ha impegnato parecchi ti a vedere nel materialismo di della materia — ispirata, appunto, al sul trattato Parité de la vie et de la
Milano 1990, pp. 139, Lit 16.000) studiosi e, in qualche decina d'anni, d'Holbach un'importante fase di modello della chimica. Per quanto ri- mort del medico Gaultier: nel quale
può aprire questa breve rassegna dei ha portato alla luce l'universo della passaggio tra meccanicismo e chimi- guarda Diderot, poi, ricordiamo il compaiono tutti i temi del "neospi-
recenti studi critici sul materialismo letteratura clandestina della prima smo. Ben lungi dall'essere una filoso- saggio di Jacques Chouillet, Diderot, nozismo" del XVIII secolo: il rigoro-
francese del XVIII secolo. Olivier so monismo sostanzialista, il tema
Bloch è infatti l'eccezionale animato- della necessità (o fatalismo), che
Cosa leggere
re del Groupe de recherche sur l'his- esclude la libertà umana e trascina
toire du matérialisme (Université de con sé le sue conseguenze amoralisti-
Paris I - Panthéon - Sorbonne), e il che, la critica ai valori come norme
maggior punto di riferimento delle assolute, e l'irreligione. Tutti temi
iniziative di ricerca e degli sforzi col-
lettivi che hanno avuto luogo negli
Secondo me rintracciati anche da André Comte-
Sponville nell'opera di La Mettrie
ultimi dieci anni e che hanno luogo (La Mettrie: un Spinoza moderne?), il
oggi su questo argomento. sulla tradizione materialista quale aveva peraltro dichiarato, nel-
VLpitre à mon esprit, di considerarsi
Bloch sottolinea dunque, in un
uno "spinoziste moderne".
contesto nel quale gli studi sul mate-
rialismo non vivono la loro stagione
di maggiore fioritura (specialmente
in Italia), la vitalità delle problemati-
che materialiste. Soprattutto il mate-
rialismo non marxista ha suscitato Ai problemi di recezione è invece
nell'ultimo decennio grande interes- dedicato il volume Images au XIX'
se: la genetica e l'etologia hanno in- siècle du matérialisme du XVIW siècle
fatti riaperto numerosi interrogativi (Desclée, Paris 1979): si tratta del
analoghi a quelli proposti dal mate- tentativo, rimasto sostanzialmente
rialismo del secolo dei lumi: qual è il isolato, di analizzare le modalità con
rapporto che intercorre tra mente e cui il pensiero materialista è stato
corpo? Il cervello e lo spirito sono giudicato, negato o accolto nell'Ot-
identificabili? Gli stati psichici sono tocento: alcuni contributi mettono
cioè riconducibili a stati del sistema in evidenza la strategia di occulta-
nervoso centrale? Le discussioni che mento messa in opera nei confronti
ne sono seguite hanno coinvolto an- del materialismo del secolo prece-
che i non addetti ai lavori: filosofi, dente dallo spiritualismo eclettico di
sociologi e politologi sono intervenu- Cousin (O. Bloch), dall'apologetica
ti numerosi sulle colonne dei giorna- cattolica, dalla storia letteraria di La
li. Le forme estreme e dogmatiche di Harpe, Villemain o Nizard, e da mol-
riduzionismo, come la sociobiologia ti dei testi storici sulla rivoluzione
di Wilson, che riconduce, come il (J.-M. Goulemot). Altri si propongo-
materialismo medico del XVIII seco- no invece di identificare quel proces-
lo, i fenomeni psichici a semplici ef- so di riassorbimento del materiali-
fetti di cause fisiche, sono state da smo, che ha caratterizzato altre aree
più parti contestate. Al vasto pubbli- dell'Ottocento: sovente in sordina,
co sono giunte soprattutto le implica- come nel caso dei fisiologi e dei fre-
zioni etiche di tali teorie, che hanno nologi della prima metà del secolo,
destato apprensioni per molti aspetti studiati da Ann Thomson; oppure ri-
simili a quelle che le teorie, ad esem- vendicandolo come propria tradizio-
pio, di La Mettrie avevano suscitato ne, come nel caso dei socialisti di fine
nel XVIII secolo: se il comportamen- secolo (R. Fayolle).
to umano dipende esclusivamente da
Per concludere questa rassegna di
fattori fisici sui quali è impossibile
letture, vorremmo ancora segnalare
esercitare un controllo, ossia se si af-
un lavoro che, pur non limitando la
ferma un radicale determinismo ge-
propria indagine alla sola letteratura
netico, bisognerà allora ammettere
materialista, è uno strumento di
l'inutilità e l'inefficacia dell'educa-
estrema utilità per chi si occupi di
zione, la nullità dei valori socialmen-
materialismo. Si tratta dell'ultimo li-
te accettati, e l'ininfluenza dei fatto-
bro di Robert Darnton, che sarebbe
ri ambientali sulla formazione del-
opportuno tradurre in italiano, Edi-
l'individuo e sul suo comportamento
tion etsédition. L'univers de la littéra-
sociale.
ture clandestine au XVIW siècle (Gal-
limard, Paris 1991), un accurato stu-
metà del secolo XVIII. Si tratta di fia della natura screditata perché in- poète de l'energie (Puf, Paris 1984): dio sulla diffusione dei libri clande-
testi che circolano manoscritti, più cline a farsi affascinare dall'alchimia, Diderot ha intuito che sarebbe im- stini, condotto sulla base di un
volte ricopiati, con aggiunte e va- la sua concezione si apre, anzi, all'or- possibile contrapporre il materiali- archivio (quello della Société typo-
rianti che ne modificano il contenu- ganicismo e ad una visione immanen- smo al dualismo tradizionale senza graphique di Neùchatel), i cui docu-
Senza voler portare oltre questo to, talvolta radicalmente. Sovente tisticamente teleologica del reale. modificare radicalmente il concetto menti risalgono proprio agli anni del-
collegamento con il materialismo at- sono anonimi, e non sempre possono di materia. La nozione di energia, la maggiore gloria del materialismo,
tuale — del quale viceversa Bloch, agevolmente essere definiti "mate- nella quale Chouillet identifica il nu- gli anni settanta circa del XVIII se-
nel volume citato, passa in rassegna rialisti", poiché in molti di essi pre- cleo dell'intero pensiero diderotia- colo. Non tutti i libri proibiti, che
le principali tendenze — ci limitere- valgono elementi ereticali (come ne no, gli consente di andare al di là del- erano stampati e circolavano in Fran-
mo a fornire qualche indicazione di Le ciel ouvert à tous les hommes di la scienza del suo tempo, e anche del- cia clandestinamente, erano eviden-
lettura sugli ultimi dieci anni di studi Pierre Cuppé, studiato da Paolo Cri- A conclusioni analoghe arriva Jac- le sue stesse premesse metodologi- temente libri materialisti. Pamphlets
di materialismo francese del XVIII stofolini), libertini o deistici. Della ques Moutaux, che nell'articolo Ma- che, per formulare ipotesi (in politici e libri pornografici avevano
secolo. E diremo subito che questo letteratura clandestina fanno parte chine et matérialisme dimostra che il particolare sulla sensibilità e sulla un ampio spazio nelle liste di libri
decennio vede innanzitutto la pub- anche il celebre Mémoire di Jean modello della "macchina" non è in molecola) che, per quanto vaghe, si venduti sottobanco da editori e li-
blicazione di volumi collettivi, rac- Meslier e il Telliamed di Benoit de grado di fornire un principio di spie- trovano sostanzialmente confermate brai. Tuttavia, buona parte della let-
colte di articoli e saggi o atti di semi- Maillet, e numerosi altri testi (quali gazione per il materialismo: la mac- dalla scienza del nostro tempo. teratura clandestina filosofica era
nari e convegni: si tratta in genere di l'Examen de la religion, L'àme maté- china, infatti, ha bisogno del suo co- formata dalle opere materialiste: lo
Ma torniamo ancora al volume
un'attività di ricerca volta ad appro- rielle, La Parité de là vie et de la mort struttore, e dunque presuppone lo studio di Darnton ci fornisce dunque
Spinoza au XVIW siècle, che è il pro-
fondire problemi specifici e ad illu- del medico Gaultier, Le philosophe, spirito. I materialisti ne sono consa- importanti dati sulla reale diffusione
dotto di due giornate di studio che si
minare zone della storia del materia- ecc.) che hanno ampiamente influen- pevoli: L'Homme machine di La delle opere materialiste, quelle di
sono tenute alla Sorbona nell'87: ri-
lismo che erano rimaste in ombra. zato il materialismo più noto della se- Mettrie non è un titolo che vada pre- Helvétius, d'Holbach o La Mettrie,
prendendo il tema del fondamentale
Più rare sono invece le monografie su conda metà del secolo (La Mettrie, so alla lettera. L'idea che il materiali- e ci permette di ragionare dunque in
ed imponente lavoro di Paul Verniè-
autori materialisti (eccezion fatta per Helvétius, d'Holbach, Diderot). smo del XVIII secolo sia "meccanici- termini concreti per determinare il
re Spinoza et la pensée frangaise avant
Diderot, che resta comunque il più Sempre dovuto all'instancabile at- sta", benché accolta da Engels, è in peso del materialismo nell'ambito
la Révolution (Puf, Paris 1954) gli
studiato e amato dei materialisti tività di Bloch è il volume collettivo realtà un'idea presa a prestito da He- del secolo dei lumi.
studiosi che vi hanno partecipato si
|DEI LIBRI DEL MESEL
G. Lucchini, Le origini della scuola luzione di Dreyfus dimostrando fal- sintesi di quella che può essere consi- medievale e moderno di progresso,
Storia storica. Storia letteraria e filologia in se, per via paleografica, le accuse derata come una nuova, innovativa e per sottolineare la frattura che si ge-
Italia, 1866-1883, Il Mulino, 1990). contro di lui); il culto dei "fatti", che cruciale, disciplina storiografica, la nerò quando l'idea di "divenire" si
A L B E R T O L I M E N T A N I , Alle origini L'approccio di Limentani, si è detto, legò allora in un solo insieme cultura- Begriffsgescbichte, la "storia dei con- rese autonoma dalle metafore natu-
della filologia romanza, a cura di Ma- non verte sui paradigmi disciplinari le gli studiosi delle origini letterarie e cetti", la quale è insieme una ricogni- ralistiche (l'invecchiamento e la mor-
ma adotta semmai la via, nobile e tra- la medievistica storica. zione sistematica delle categorie fon- te, identificata con la "fine dei tem-
rio Mancini, Pratiche, Parma 1991,
dizionale, del medaglione, che dà qui Enrico Artifoni damentali in cui si è strutturata la pi"), e s'impose quella concezione di
pp. 146, Lit 18.000.
i suoi migliori risultati nel saggio su percezione politica, analizzate nel lo- un futuro aperto e infinito che costi-
Novati (costui, pur scisso tra filolo- ro divenire, nelle discontinuità e ne- tuisce il presupposto necessario per
Il filologo romanzo Limentani è
gia, scrittura decadente e gusto della gli slittamenti semantici, e una radi- ogni teoria del progresso inteso come
scomparso nel 1986. Qui si raccolgo-
divulgazione, agì in modo decisivo cale interrogazione sull'essenza della movimento lineare, cumulativo e
no quattro suoi saggi di grande finez-
per il superamento delle antinomie di REINHART KOSELLECK, CHRISTIAN storia. Sulla natura stessa della tem- ininterrotto dell'intera umanità ver-
za. Sono dedicati, più che alla fonda-
derivazione romantica fra mediolati- MEIER, Progresso, Marsilio, Venezia poralità storica e dell'epoca che con so il meglio. Su quella "-genesi" si
zione della filologia romanza in
no e volgare e fra poesia popolare e 1991, ed. orig. 1975, trad. dal tedesco essa si identifica: la modernità. Né fonderà buona parte dell'immagina-
quanto disciplina positiva e autono-
poesia colta). Tuttavia dal libro di Sandro Mezzadra, pp. 115, Lit poteva esservi lemma migliore, per rio politico moderno: il concetto di
ma nel sistema culturale del secondo
emergono molti spunti per discorsi 22.000. aprire la serie, del "Progresso", tema storia come potenza legittimante; la
Ottocento, ad alcune importanti fi-
possibili su una generazione di stu- per definizione identificante del temporalità storica come luogo della
gure di filologi: Ugo Angelo Canello,
diosi che, diceva Contini, intese lo Va dato merito alla casa editrice "moderno", in quanto categoria ca- speranza religiosa secolarizzata; l'a-
Vincenzo Crescini, Francesco Nova-
scrupolo "in accezione teologica": i Marsilio se almeno alcuni tra i princi- pace di concettualizzare un tempo vanzamento come misura del valore.
ti, Gaston Paris, Paul Meyer, Joseph
rapporti inquieti tra positivismo e pali "concetti storici fondamentali" genuinamente storico. Meier ne ana- Esattamente l'immaginario che oggi
Bédier. La riproposta è opportuna,
metodo storico, da un uso debole e contenuti nell'ormai mitico Histori- lizza l'accezione antica, ancora forte- sembra vacillare di fronte alle "dure
sia per il valore dei contributi sia per-
metaforico della nozione di scienza sches Lexikon zur politisch-sozialen mente "oggettivata" e parziale (il repliche della storia".
ché cade in un momento in cui da più
parti ci si va interrogando sui modi di ai tentativi organici di connubio con Sprache in Deutschland curato da Ot- progresso era l'avanzare o il migliora- Marco Revelli
costituzione dei diversi comparti il darwinismo; i legami tra politica e to Brunner, Werner Conze e Rein- re di alcuni aspetti dell'esistenza,
specialistici (non sarà un caso che le cultura (si pensi a Paul Meyer, diret- hart Koselleck a partire dal 1972 so- non dell'intera umanità, o della sto-
"origini" compaiano nel titolo di un tore dell'École des Chartes, che die- no posti ora a disposizione del pub- ria in quanto tale), mentre Koselleck
altro significativo studio sul tema: de un apporto determinante all'asso- blico italiano. Il Lexikon contiene la prende in considerazione i concetti
ANDREAS H I L L G R U B E R , La distruzione dell'Europa. tizione dell'Europa tra i blocchi, dopo la catastrofe della zialmente ambiguo nella soluzione del dilemma sulla
La Germania e l'epoca delle guerre mondiali (1914- Germania nazista. Alla definizione delle linee generali di "questione tedesca". All'idea che l'equilibrio europeo
1945), Il Mulino, Bologna 1991, ed. orig. 1988, trad. questo quadro sono dedicati i primi due saggi, da cui sia stato tradizionalmente infranto dalle ricorrenti tenta-
dal tedesco di Guido Mandarino, pp. 495, Lit 5 4 . 0 0 0 . emerge con forza la permanente tensione — quasi per una zioni espansionistiche tedesche, quale emerge in qualche
"necessità" geopolitica — tra equilibrio europeo ed ege- modo dai fatti stessi (un equilibrio europeo si è dato nei
Hillgruber è stato uno dei protagonisti della cosiddetta monismo tedesco, tra logica del bilanciamento e dinami- periodi di crisi della potenza tedesca, e si è rotto nelle fasi
Historikerstreit, con due volumi di rilievo (La strategia ca della crescita di potenza al centro del continente. La di ricomposizione), sembra sovrapporsi la tesi secondo
militare di Hitler, Il Mulino, 1986, e Storia della se- parte centrale del volume, quella più importante storio- cui la nazione tedesca sarebbe stata costantemente "sacri-
conda guerra mondiale, Laterza, 1987), e soprattutto graficamente, è poi composta da un numero consistente ficata" e obbligata a rinunciare alla propria naturale vo-
con il discusso pamphlet II duplice tramonto (Il Mulino, di contributi sui temi più scottanti del periodo delle guer- cazione egemonica dalla fragilità strutturale del concerto
1990) in cui sembrò a molti voler ridimensionare, o re mondiali: la questione della "decisione" dell'interven- europeo; e che l'impossibilità forzata della Germania a
quantomeno relativizzare, l'orrore dell'Olocausto di to nel luglio 1914, e quindi della responsabilità della realizzare il proprio destino egemonico si sia risolta nel-
fronte alla più pressante preoccupazione di preservare l'i- Germania, il problema de//'Anschluss, la politica estera l'incapacità dell'Europa a realizzare il proprio destino
dentità nazionale tedesca. Ora, con questa raccolta di tedesca nell'area danubiana e nei confronti della Polo- continentale. Vanno in questa direzione un buon nume-
saggi scritti in occasioni diverse tra gli anni settanta e gli nia, la strategia hitleriana verso alleati e nemici, con in ro di soluzioni storiografiche escogitate da Hillgruber,
anni ottanta, ritorna sul tema del "fallimento della Ger- evidenza l'analisi del patto Hitler-Stalin, e, ancora, il te- tutte dirette ad "assolvere" la Germania dall'accusa di
mania", con un approccio di ampio respiro. Al centro ma dello sterminio^ degli ebrei nel quadro della guerra sul espansionismo e di aggressività militarista (in primo luogo
dell'analisi è il rapporto tra ' 'questione tedesca " ed Euro- fronte orientale. E da questi contributi che emerge con l'interpretazione dell'intervento nel 1914 come "guerra
pa, tra politica di potenza tedesca e contesto geopolitico maggiore chiarezza il segno politico della storiografia di preventiva "). Ed anche, per certi versi, i due ultimi saggi,
europeo, infine, tra dissoluzione del progetto egemonico Hillgruber, la quale se non può essere definita — come dove il primato della storiografia politica e della politica
tedesco e distruzione dell'Europa come potenza conti- da alcuni è stato fatto, nel fuoco della polemica — di estera come oggetto storiografico vengono affermati con
nentale. Un rapporto indagato lungo l'intero arco degli orientamento filonazista (le posizioni assunte sullo ster- un brutale (e metodologicamente rozzo) attacco alla sto-
ultimi due secoli, dal Congresso di Vienna a Yalta, dal minio degli ebrei e sul carattere della politica hitleriana ria sociale e alle correnti più dinamiche della storiografia
sorgere del "concetto europeo" immediatamente a ridos- sono inequivocabili), mostra, in compenso, il suo chiaro di sinistra.
so del crollo del sogno egemonico napoleonico, alla spar- orientamento nazional-conservatore, e il carattere sostan-
Marco Revelli
VIVA TEDESCO, La stampa satirica in l'unità al 1914 letta attraverso la sintetici interventi di contestualizza- Giorgio Petracchi, il quale, attraver- randum dell'8 novembre 1944 (pp.
Italia 1860-1914, Centro studi sul stampa satirica è la novità di questo zione e di raccordo, perché al lettore so documenti in parte inediti, prove- 47-56), di due comandanti partigiani
giornalismo Torino, Angeli, Milano nuovo volume della collana sul gior- non manchino i riferimenti, ma la- nienti dai fondi dell'Oss (Office of azionisti in merito ai comportamenti
1991, pp. 240, Lit 34.000. nalismo "Gino Pestelli". Il merito di scia parlare la stampa umoristica, con strategie services) conservati nei Na- e alle azioni compiute a loro danno
Viva Tedesco (studiosa di storia poli- le sue ricostruzioni e i suoi giudizi. tional Archives di Washington, rico- dalle formazioni comuniste nelle zo-
Il 17 marzo 1861 si proclama a To- tico-sociale del Novecento italiano) è Da un lato ci si trova a fare i conti struisce la situazione operativa, logi- ne di La Spezia, della Garfagnana e
rino il regno d'Italia. Nemmeno tre di non aver ceduto alla tentazione di con una nuova "fonte", dall'altro il stica e informativa delle bande parti- delle Alpi Apuane.
mesi dopo, il "Fischietto" pubblica un confronto tra la storia ufficiale o divertimento è assicurato, perché giane combattenti sul fronte occi- Romeo Aureli
una madonna che recita: "Son l'Ita- la storia storiografica e il quadro iro- mai la satira politica fu così fiorente dentale della Linea gotica
lia e son reina / dopo secoli di pianto / nico o grottesco di quei cinquantan- come in quegli anni. (Appennino tosco-emiliano), dove
una luce peregrina / brilla sovra il re- ni che esce dalle riviste e dalle vi- Alberto Papuzzi operava la Quinta Armata america-
gio manto...". La storia d'Italia dal- gnette di satira. L'autrice si limita a na, nel periodo settembre 1944 - Storia segnalazioni
aprile 1945. Accanto ad una serie di
informazioni sull'andamento della B A R T O L O M É DE L A S C A S A S , Brevissi-
collaborazione tra i partigiani e gli ma relazione della distruzione delle
GIORGIO PETRACCHI, "Intelligence" Alleati che si ricavano dai dettaglia- Indie, a cura di Paolo Collo, Lcp, San
americana e partigiani sulla linea go- tissimi Weekly Partisan Reports — i Domenico di Fiesole 1991, pp. 142,
tica, Bastogi, Foggia 1991, pp. 175, Lit quali, osserva l'autore, "contengono Lit 20.000.
20.000. e riflettono un'immagine della Resi-
stenza priva di ogni retorica e perciò Esplorazioni
FERDINANDO R O S S E L L I ,
In un momento nel quale sembra- più rispondente, dal punto di vista spagnole in Mesoamerica e nell'O-
no venire al pettine — sia pure, tal- militare, alla realtà rispetto alle tante ceano Pacifico 1500-1600, Ponte alle
volta, a soli fini strumentali — alcuni storie successive" (p. 14) — i docu- Grazie, Firenze 1991, pp. 108, Lit
drammatici nodi della Resistenza ita- menti proposti contengono un dato 20.000.
1/92 liana, in relazione agli aspetti di
guerra civile che essa ebbe durante e
politico-militare di un certo signifi-
cato: il giudizio nel complesso positi-
dopo la seconda guerra mondiale, è vo degli americani sul movimento re-
forse utile segnalare quei lavori di ri- sistenziale, al punto da ritenere es-
Martin Heidegger cerca storica che hanno cercato di senziale per la Quinta Armata l'ap-
analizzarne le origini senza tesi pre- porto militare dei partigiani sulla
concette e senza la paura di rivelare Linea gotica. Si tratta di un giudizio
Lo scienza minacciata le verità più imbarazzanti. Mi riferi- che acquista tanto più valore se con-
sco non soltanto ai tentativi di trac- frontato con l'iniziale atteggiamento
ciare una sintesi generale del perio- di cautela e di diffidenza dei coman-
Per la prima volta in italiano un testo do, come ha fatto di recente Claudio di americani verso il movimento nel
Pavone, ma anche alle ricerche che suo insieme. I citati rapporti settima-
del filosofo tedesco, critico nei confronti nali sui partigiani contengono inoltre
hanno messo a fuoco singole temati-
della politica culturale nazista e del Fiihrer. che della Resistenza, soprattutto con notizie di carattere politico sulle sin-
riguardo ai rapporti tra le diverse gole formazioni e sui rapporti tra di
Presentazione di Franco Volpi. esse. Petracchi riporta, ad esempio,
bandejjartigiane e tra queste e gli Al-
leati. E il caso, appunto, del libro di la denuncia, contenuta in un memo-
IDEI LIBRI D E L MESE|
Louis D U M O N T , Homo hierarchicus. D sistema delle mutamenti hanno realmente alterato l'ordine delle caste, ricorrendo a fattori storici, economici e politici, ma si or-1
caste e le sue implicazioni, Adelphi, Milano 1991, ed. se prima non si perviene a un 'idea precisa dell'antico sta- ganizza come una struttura fondata sulla contrapposizio-1
orig. 1966, trad. dal francese di Delia Frigessi, pp. to del sistema e non si riflette sui propri condizionamenti ne religiosa fra il puro e l'impuro. L'impurità permanente I
718, Lit 75.000. ideologici, sul linguaggio adoperato per esprimere la pro- concerne le caste inferiori, la cui professione riguarda zi
pria automatica condanna della casta come un 'aberrazio- momenti di passaggio, come la nascita e la morte. Ma I
Forse ci si chiederà per quale motivo l'editore Adelphi ne. Il libro è quindi essenzialmente un discorso sul meto- l'applicazione di un principio come questo all'infinita I
pubblica ora, dopo un quarto di secolo, la traduzione di do, "una sorta di esperimento" che investe innanzitutto varietà dei casi particolari non è sempre facile: le caste si I
un libro sulle caste indiane: la società in India non si è nel il nostro individualismo, la nostra concezione della so- dividono in sotto-caste la cui gerarchia è meno trasparen-1
frattempo radicalmente trasformata? L'industria e l'in- cietà come un insieme di monadi indipendenti (descritti te, e ciò che vale in una piccola parte di territorio può non
formatica non hanno introdotto nuove professioni, diver- in una bellissima citazione da Tocqueville), per poter su- valere altrove. Dumont conduce con grande acume la sua \
si modi e ritmi di vita incompatibili con l'arcaica struttu- perare il maggiore ostacolo alla comprensione delle caste, indagine sia nei testi della tradizione brahmanica e budd-
ra castale? In realtà il problema di un velocissimo cam- il misconoscimento della gerarchia. Tale misconoscimen- hista, sia sul campo, in diverse regioni indiane: il risultato
biamento della società indiana si poneva già al tempo in to spesso deriva dal "supporre di primo acchito che l'im- è un ritratto della casta del tutto diverso da quello cui sia-
cui Dumont pubblicò per la prima volta questo volumi- portanza di idee, credenze e valori, in una parola del- mo abituati, finalmente un ritratto, non più una caricatu-
noso saggio. "La mentalità moderna crede nel cambia- l'ideologia, è secondaria nella vita sociale e può spiegarsi ra.
mento ed è prontissima ad esagerarne la portata", dice con altri aspetti della società o ridursi ad essi". La gerar-
l'autore. Sarà tuttavia difficile capire fino a che punto i chia fra le caste indiane, secondo Dumont, non si spiega
BUDDHADÀSA, Il cuore dell'albero che vengono celebrati per acquisire gna ad affrontare i propri nemici in- smo, Cittadella, Assisi 1991, pp. 296, Alla ricerca del toro. Un antico testo
della Bodhi, Ubaldini, Roma 1991, meriti e assicurarsi rinascite migliori. terni. Chi è vuoto di "io-mio" e ha Lit 25.000. illustrato della tradizione buddhista,
ed. orig. 1990, trad. dall'inglese di Occorre tornare a rileggere il canone una retta comprensione crea un mon- a cura di Luigi Maggio, Il Melangolo,
Giampaolo Fiorentini, pp. 113, Lit pàli e capire le parole di Buddha, ve- do di pace e contribuisce a un siste- MICHAEL AMALADOSS, DANIEL Genova 1991, pp. 81, Lit 20.000.
14.000. rificarle con la pratica meditativa. ma politico ed economico equilibra- ACHARUPARAMBIL, CHANDRA CUF-
BUDDHADÀSA, IO e mio. Gli insegna- L'interpretazione che Buddhadàsa to, il "socialismo dhammico". FARO, MARIASUSAI DHAVAMONY, Le dieci icone del bue, a cura di Migi
menti di un maestro buddhista tai- ne dà è estremamente anticonformi- Le grandi
A U G U S T I N E THOTTAKARA, Autore, Erga, Genova 1991, pp. 79,
landese, a cura di Donald K. Swearer, sta, e persino la fondamentale dottri- figure dell'Induismo, Cittadella, As- Lit 25.000.
Ubaldini, Roma 1991, ed. orig. 1989, na del paticca-samuppàda ("genesi sisi 1991; pp. 320, Lit 26.000.
trad. dall'inglese di Giampaolo Fioren- condizionata") viene spiegata in mo- Segnalazioni
tini, pp. 258, Lit 30.000. do diverso dal tradizionale Visudd- E R B E R T O F . L O B U E , Tibet, dimora Pagina di
himagga di Buddhagosa. I bersagli HÀLA, Le settecento strofe, introd. di degli dei, La Rinascente, Milano Antonella Comba
Questi due volumi raccolgono una dei suoi strali sono molteplici: coloro Giuliano Boccali, Paideia, Brescia 1991, pp. 124, s.i.p.
scelta essenziale di conferenze e di- che si attaccano a un maestro e a 1990, trad. dalla màhàràstndi Giulia-
scorsi tenuti da Buddhadàsa nell'ar- strampalate pratiche ascetiche per- no Boccali, Daniela Sagramoso e Cin- GIUSEPPE BAROETTO, L'insegna-
co di un ventennio, dal 1958 al 1976, ché cercano segni miracolosi e por- zia Pieruccini, pp. 238, Lit 38.000. mento esoterico di Padmasambhava,
di fronte a vari tipi di pubblico: me- tenti, coloro (specie gli occidentali) i Shang-Sbung, Arcidosso 1990, pp.
dici dell'ospedale di Bangkok, assi- cui studi "non sono diretti all'estin- L U I G I P I O T E S S I T O R I , Atti del Conve- 198, Lit 22.000.
stenti sociali, studiosi dell'università zione della sofferenza, ma a diventa- gno Internazionale di Udine, a cura
di Chulalongkorn, praticanti e disce- re docenti e filosofi", coloro che di Carlo Della Casa e Daniela Sagra- G E S H E NAMGYAL WANGCHEN, Il m e -
poli del monastero di Chaiya. L'ot- chiedono alla religione di diventare moso, Paideia, Brescia 1990, pp. 235, todo graduale per ottenere l'illumi-
tantaquattrenne maestro denuncia uno strumento di protezione dalle Lit 30.000. nazione, Ubaldini, Roma 1990, ed.
ormai da tempo l'eccessivo attacca- malattie, dalla sfortuna, dai pericoli orig. 1987, trad. dall'inglese di Enrica
mento dei buddhisti ai riti religiosi esterni. In realtà il buddhismo inse- MARIASUSAI DHAVAMONY, L'Indui- Rispoli, pp. 190, Lit 24.000.
IDEI LIBRI DEL MESE|
consigliato si caratterizza proprio speculazione il tema dei rapporti fra fi analitici, che "la verità non c'en- repressivo parallelo al sistema pena-
Diritto per l'attenzione prestata agli aspetti diritto processo e verità. La sugge- tra" con la decisione giudiziale, è le, agile ed economico ma anche me-
sociologici dell'immigrazione extra- stione raccolta dall'allievo diviene la quello di incamminarsi sulla strada no garantista. Solo inserendo in re-
PIER LUIGI ZANCHETTA, Essere stra- comunitaria. Il lettore ne trae stimo- spiegazione complessa e convincente rassicurante della dialettica intima- gole ogni rapporto sanzionatorio il
nieri in Italia, con scritti di Livio Pepi- lo per impegnarsi a colmare il distac- delle parole del maestro. Il risultato è mente inerente il processo, per giun- pericolo di arbitrii e prevaricazioni si
no, Angeli, Milano 1991, pp. 170, Lit co tra norma e realtà. In che modo? questo volumetto prezioso in cui con gere a risultati che, anche se non di- riduce. La legge n. 689 del 1981 ha di
20.000. Forse promuovendo una legislazione straordinaria chiarezza si riassume il mostrati, sono egualmente stringenti conseguenza fissato un insieme di
per la tutela differenziata dello stra- pensiero di Opocher sulla norma, e rigorosi. principi generali e prospettato un
La Costituzione francese del 1793 niero: contrasta con il principio co- sull'azione, sul giudizio. È il proces- Maura Nardin procedimento-processo per le sanzio-
ammetteva all'esercizio dei diritti stituzionale d'uguaglianza trattare in so, unico fenomeno a possedere in- ni amministrative pecuniarie. A qua-
del cittadino ogni straniero che aves- maniera uguale situazioni diverse. trinsecamente ed originariamente il si dieci anni dall'entrata in vigore di
se ben meritato dall'umanità. A due Eugenio Dalmotto carattere della giuridicità, a conferi- tale legge, Alessandra Rossi Vannini
secoli di distanza da quella dichiara- re la giuridicità alla norma ed all'a- contribuisce al consolidamento in-
zione, Pier Luigi Zanchetta dimostra zione. Nel processo si scontrano due ALESSANDRA R O S S I VANNINI, Illecito terpretativo delle regole di garanzia,
come l'uguaglianza dei diritti resti pretese opposte, che sono due verità depenalizzato-amministrativo, Giuf- approfondendo problematiche che
ancora un'aspirazione. Essere stra- ipotetiche, lo scopo del giudizio sta frè, Milano 1990, pp. 312, Lit 30.000. acquistano nuova attualità alla luce
nieri in Italia significa vivere in uno La prospettiva
FRANCESCO C A V A L L A , nel rendere palese la ragione per cui delle recenti scelte di politica legisla-
stato di minorazione giuridica. Ma processuale del diritto. Saggio sul una tesi di parte, in opposizione alle Che fa, concilia? Non solo quando tiva. Appare, infatti, indilazionabile
anche quando la legge è magnanima, pensiero di Enrico Opocher, Cedam, altre, può apparire a tutti come effet- il vigile sfila i guanti prende forma una massiccia trasformazione degli
la distanza tra solenni affermazioni Padova 1991, pp. VII-82, Lit 10.000 tivamente dotata di valore. Ora, solo una sanzione amministrativa pecu- illeciti penali in illeciti amministrati-
ed esperienza quotidiana risulta for- la verità, competenza originaria del niaria. La materia automobilistica è vi, la cosiddetta depenalizzazione.
te. A poco serve, ad esempio, esten- "Il diritto vale come valore solo in giudice, saprebbe produrre l'effetto appena una delle componenti di un Eugenio Dalmotto
dere le garanzie processuali allo stra- quanto fa valere le finalità dell'intera di far convergere l'assenso dei liti- sistema punitivo amministrativo, do-
niero quando questi non abbia la pos- esperienza pratica". Poche parole, ganti sulla soluzione contenuta nella tato di notevole afflittività, in via di
sibilità materiale e la capacità cultu- che sono quasi uno scioglilingua, con sentenza. L'invito finale, per com- estensione e consolidamento. Oggi il
rale di avvalersene. II testo qui cui il filosofo di Padova propone alla battere l'affermazione, cara ai filoso- rischio è la formazione di un circuito
FRANCESCO GALGANO, II rovescio del diritto, Giuffrè, anelito di cambiamento. Nulla di ciò si riscontra nel giuristi senza parrucca che si affannano, guadagnano, co-
Milano 1991, pp. VI-116, Lit 10.000. campo del diritto, ad opera di giuristi. Non a caso. Nessu- piano. Nella descrizione dell'autore, gli uomini di legge,
na casta aborre l'eversione e venera il precedente quanto scesi dallo scranno, sono piccoli e meschini; i concetti e le
Un topos della cultura è il mondo alla rovescia. Dalla quella dei giudici e dei dottori della legge. Francesco Gal- figure della giurisprudenza, animati dal soffio vitale della
tradizione popolare alle opere letterarie di Jonathan Swift gano rompe tale forma mentale, inaugurando una collana metafora, perdono la loro sacralità. Speriamo che il mes-
troviamo donne guerriere, eldoradi, case sulla punta di giuridica divertente, originale, non moralistica, provoca- saggio di cambiamento, lanciato da chi rovescia il mondo
una guglia, la terra sopra il cielo, isole volanti, cavalli le- toria: quanto a dire, il mondo alla rovescia. Il rovescio del diritto, non finisca anch'esso per esorcizzare il nuovo,
gislatori dal nobile animo e di retto sentire. Sovvertire le del diritto, questo il titolo del bel libro di Francesco Gal- consolidando l'esistente. In definitiva, al carnevale segue
leggi fisiche come le gerarchie sociali celebra una carneva- gano, racconta di un diritto "storto", contrario al buon la quaresima.
lesca liberazione sotto la cui maschera si cela un forte senso, di persone giuridiche a duello con il Creatore, di Eugenio Dalmotto
se introduzioni di Marcello De Cec- controversi della teoria economica, ria, e il cambiamento strutturale di to che, preoccupato per la casa fati-
Economia co e di Franco Bonelli. La prima ana- la teoria del valore e la teoria del- medio lungo termine. Il volume è scente in cui è costretto a vivere un
lizza alcuni momenti significativi l'innovazione. Il testo curato da Ri- composto di tre parti. Nella prima suo amico, gli presenti il disegno di
L'Italia e il sistema finanziario inter- della storia dell'istituto di emissione cossa è un po' atipico rispetto al resto parte, dedicata a Tecnologia e analisi una casa solida, dotata di tutti i ser-
nazionale 1861-1914, a cura di Mar- sullo sfondo del periodo aureo del si- della collana, che è costruita sulla ba- economica, si studia in generale la di- vizi che si possono desiderare, assi-
cello De Cecco, Collana storica della stema finanziario internazionale fon- se di una collezione di saggi sullo sta- pendenza dell'accumulazione del ca- curandolo che anch'egli potrà averla
Banca d'Italia-Documenti, Laterza, dato sulla moneta metallica e della to attuale della discussione relativo pitale dal progresso tecnico, con, tra e inducendolo così ad abbattere la
Roma-Bari 1990, pp. XIII-1044, Lit sua dissoluzione all'approssimarsi al tema trattato. In questo caso, in- gli altri, contributi dello stesso Ri- vecchia casa. L'amico, seguendo il
90.000. del primo conflitto mondiale: un pe- vece, ci troviamo di fronte ad un te- cossa sull'impostazione neoclassica e consiglio, finisce per trovarsi all'ad-
La Banca d'Italia dal 1894 al 1913. riodo di grandi trasformazioni che sto interamente redatto dal curatore, di Lorenzo Rampa sulle analisi classi- diaccio. E così è avvenuto in Urss".
Momenti della formazione di una vede aumentare il peso delle banche il quale riprende e sviluppa le posi- ca, marxiana e schumpeteriana. Nel- Questa immagine efficace — che
Banca centrale, a cura di Franco Bo- centrali nella regolazione della liqui- zioni già avanzate in due libri pubbli- la seconda parte si sviscerano gli mostra come quella che possiamo
netti, Collana storica detta Banca dità interna. Particolare attenzione è cati da Giappichelli; Valore, equili- aspetti più propriamente teorici di scherzosamente chiamare la "sindro-
d'Italia-Documenti, Laterza, Roma- dedicata da De Cecco alla vicenda brio e pianificazione, 1978; Teoria economia industriale legati al tema me del piccone" sia una malattia del-
Bari 1991, pp. XI-911, Lit 85.000. del debito pubblico italiano, e alla unificata del valore economico, 1981. del progresso tecnico: per esempio, l'epoca o se si vuole un segno dei
gestione delle riserve e del cambio. Come già suggerisce l'ultimo titolo, nel testo di Giovanni Dosi sulla na- tempi, non l'invenzione estempora-
La Banca d'Italia nasce nel 1893, L'introduzione di Bonelli ricostrui- la tesi di Ricossa — autore non poco tura e gli effetti microeconomici del nea di qualche capo di stato — rap-
dopo quella che Carlo M. Cipolla, sce le vicende legislative della costi- influenzato dalla versione "austria- processo innovativo; o in quello dello presenta bene sia l'approccio critico
nell'introduzione a questi due volu- tuzione della Banca, l'intervento di ca" della teoria neoclassica — si vuo- stesso curatore del volume sulla reci- sia la capacità comunicativa, doti or-
mi, definisce una preistoria abba- quest'ultima per smobilizzare la pe- le ecumenica ed universale. La teoria proca imbricazione fra struttura di mai entrambe rare tra gli economisti,
stanza complessa. L'istituto di emis- sante eredità dell'espansione crediti- del valore, il cuore della teoria eco- mercato e innovazione tecnologica, di cui è fatto questo saggio di Lom-
sione dell'Italia unita fu il frutto di zia degli anni ottanta, e i modi di fi- nomica, altro non sarebbe che una che impone di tener conto dell'inte- bardini sui rapporti attuali tra siste-
un riordino del frazionato sistema nanziamento dell'industrializzazio- corretta contabilità: quest'ultima, razione tra evoluzione economica e ma politico e sistema economico, su
bancario preunitario, riordino impo- evidentemente, non può che essere ambiente. Nella terza e conclusiva cosa sta avvenendo dentro la crisi e
sto dalla crisi economica e finanzia- unica e generale, condivisa da qualsi- parte l'attenzione si volge alla politi- su quali speranze di via d'uscita resi-
ria che colpì l'economia italiana a ca- voglia "scuola" economica, e priva ca industriale. duano. In un vero tour de force, il li-
vallo tra gli anni ottanta e novanta. di connotati politici. Le pretese criti- bro tratteggia gli scenari internazio-
All'avvicinarsi del centenario dalla che di coerenza logica avanzata dalla nali (mondiali, all'est, in Europa) e
fondazione la Banca d'Italia ha av- Aspetti attuali della teoria economica scuola sraffiana, come le differenti nazionali, e riflette sullo statuto epi-
viato una collana ambiziosa di rico- neoclassica, a cura di Sergio Ricossa, visioni alternative, avrebbero insom- stemologico e sulle possibilità cono-
struzione della propria storia, artico- Utet, Torino 1991, pp. 210, s.i.p. ma lasciato la teoria neoclassica, S I R O L O M B A R D I N I , Dentro la crisi. scitive attuali dell'economia politica.
lata in monografie e in raccolte di do- Innovazione tecnologica e struttura giunta allo stadio del neomarginali- All'Est, all'Ovest, in Italia, Laterza, Che dovrà essere sempre meno razio-
cumenti o di statistiche. Alcuni di produttiva, a cura di Giovanni Zanet- smo, più forte che pria. La raccolta Roma-Bari 1992, pp. XVI-169, Lit nalistica e macroeconomica, e più at-
questi volumi sono stati già ricordati ti, Utet, Torino 1991, pp. 353, s.i.p. curata da Zanetti si pone l'obiettivo 15.000. tenta al funzionamento dei mercati
su queste colonne, e altri ancora sono di esaminare i rapporti tra il momen- reali e ai loro cambiamenti struttura-
ricordati nelle segnalazioni biblio- I due ultimi volumi apparsi nella to innovativo, inteso sempre di più " I suggerimenti di gran parte de- li.
grafiche. I due testi qui recensiti, che ottava serie della prestigiosa "Biblio- come un fenomeno "endogeno" gra- gli economisti sovietici a Gorbaciov
appartengono alle raccolte di docu- teca dell'economista" dell'editrice zie a cui l'impresa è in qualche misu- non potevano che avere lo stesso ri-
menti, contengono anche due prezio- torinese affrontano due temi tra i più ra in grado di costruire la propria sto- sultato che otterrebbe quell'architet-
P I E R L U I G I C I O C C A , Banca, Finanza, Mercato. Bilancio prospettive del sistema bancario e finanziario italiano al- to interno ed estemo del paese). In conclusione, Ciocca
di un decennio e nuove prospettive, Einaudi, Torino le soglie della tanto attesa "entrata in Europa". Come espone sobriamente una preoccupazione: il Mercato uni-
1991, pp. X I - 1 9 4 , Lit 18.000. scrive lo stesso autore, il libro è insieme un saggio di poli- co aumenterà e non ridurrà il rischio di instabilità trau-
tica economica e una testimonianza, l'uno e l'altra alieni matica. Un rischio per ridurre il quale l'azione della Ban-
Pierluigi Ciocca è tanto banchiere "operativo" — ha da ogni nostalgia per i mercati "non regolati" oggi così di ca centrale ha fatto certo quello che poteva aumentando
diretto fra il 1985 e il 1988 i dipartimenti della Banca moda. Ciocca ripercorre l'azione e le ragioni della Banca quella leva di modernizzazione che è la concorrenza, ma
d'Italia che operano nei mercati dei cambi, dei titoli, del centrale per imporre al nostro sistema creditizio e finan- che può non essere abbastanza se altri interventi struttura-
credito alle banche — quanto economista "teorico" — ziario quell'ammodernamento necessario affinché regga li, nel settore privato e in quello pubblico, non verranno
ha pubblicato due importanti volumi di economia mone- alla competizione, e rivendica il contributo dell'istituto attuati. Questo dubbio conduce, ci pare, ad un'afferma-
taria attenti al dibattito analitico e alle riflessioni eretiche di emissione nello stimolare gradualmente ma fermamen- zione che molta dell'accademia attuale giudicherebbe
(Interesse e profìtto, Il Mulino, 1982, e L'instabilità te la ristrutturazione industriale grazie ad una politica ri- scandalosa, e cioè che l'istituto d'emissione non può tra-
dell'economia, Einaudi, 1987). In questo volumetto so- gida del cambio (un punto, questo, che avrebbe forse me- scurare gli effetti perversi che variazioni del tasso d'inte-
no raccolti alcuni suoi saggi e interventi, dopo un'attenta ritato di essere sviluppato ulteriormente, considerando resse finalizzate esclusivamente all'equilibrio estemo
revisione che ne fa un vivace intervento sul bilancio e le anche le conseguenze di quella politica sull'indebitamen- hanno sul ritmo di crescita e sulla stabilità sistemica.
Economia segnalazioni (1945-1980). Una sintesi della storia MARCO FORTIS, Dinamiche settoriali Scelta colletti-
VINCENZO D E N I C O L Ò , GIOVANNI B A R B I E R I , GIUSEPPE RO-
economica del dopoguerra, Hoepli, e indicatori di sviluppo. L'economia va e rivelazione delle preferenze. SA, Terziario avanzato e sviluppo in-
Milano 1990, ed. orig. 1983-84, trad. italiana dal 1950 al 1990, Il Mulino- L'approccio ad agenda fissa, Il Muli- novativo, Il Mulino-Ricerca, Bologna
Gli istituti di emissione in Italia. I dall'inglese di Paola Letti Zapettoni, Ricerca, Bologna 1990, pp. 110, Lit no-Ricerca, Bologna 1990, pp. 219, 1990, pp. 171, Lit 24.000.
tentativi di unificazione 1843-1892, pp. 491, Lit 46.000. 15.000. Lit 25.000.
a cura di Renato Mattia, Collana stori-
ca detta Banca d'Italia-Documenti, Lo sviluppo negato. La questione del Deficit, debito pubblico ed effetti sul L'anatra zoppa. Ristrutturazione
Laterza, Roma-Bari 1990, pp. XI-518, debito estero, numero speciale di "Te- sistema economico. Aspetti teorici produttiva, crisi della finanza pubbli-
Lit 55.000. stimonianze", n. 327 (nn. 7-8), anno ed evidenze empiriche, Monografie ca, rischi dell'economia italiana negli
XXIII, luglio-agosto 1990, pp. 119, Lit RPE n. 6, Sipi, Roma 1990, pp. 521, anni '90, Monografìe RPE n. 8, Sipi, Pagina di
Ricerche per la storia della Banca 10.000. Lit 40.000. Roma 1991, pp. 239, Lit 40.000. Riccardo Bellofiore
d'Italia, voi. I, Collana storica detta
Banca d'Italia-Contributi, Laterza,
Roma-Bari, pp. XI-426, Lit 60.000.
L'econo-
H E R M A N N VAN DER W E E ,
città niiffija editrice
Via degli Scipioni. 265 - 00192 Roma - tel. 3216212
• il
E D I T O R I
i m i
DAL 1791
mia mondiale tra crisi e benessere
| DE I LIBRI DEL M E S E |
JOHN B . S . HALDANE, BERTRAND R U S S E L L , Dedalo o la due pamphlets affrontano con impostazioni molto diver- fitto. A queste condizioni, come strumento delle attuali
scienza e il futuro. Icaro o il futuro della scienza, Bol- se un insieme di problemi, tra futuro della scienza e scien- istituzioni politiche ed economiche, al progresso della
lati Boringhieri, Torino 1991, ed. orig. 1924, trad. ze del futuro. Su quest'ultimo punto Haldane si abban- scienza si associano più risebi che vantaggi. Ciò che più
| dall'inglese di Valeria Camporesi, pp. 66, Lit 15.000. dona a fantasiose impennate su prossime scoperte della accomuna questi due saggi e che li rende, se pur interes-
scienza che dovrebbero portare gli uomini fino alla co- santi da un punto di vista storico, estremamente datati, è I
Si tratta di due pamphlets contrapposti pubblicati a municazione telepatica con esseri extraterrestri. Ma ciò la tendenza da parte di entrambi gli autori a vedere la
I Londra nel 1924 nella collana "Today and Tomorrow" che più preoccupa del pensiero di Haldane non è tanto la scienza (anzi la Scienza) come un 'entità ben definita e au-
dell'editore Kegan Paul. I titoli di questa collana erano sua cieca fede nel mito dello sviluppo illimitato quanto la tonoma che nell'un caso può addirittura avere un ruolo \
tutti caratterizzati dall'utilizzo di un personaggio mitolo- dogmatica convinzione che il progresso della scienza porti guida nella società e nella storia, nell'altro è uno stru-
I gico come pretesto di riflessione su un tema del presente in sé i presupposti del miglioramento morale e sociale del- mento delle istituzioni e della loro maggiore o minore
(Lycurgus or the future of Law di E.S.P. Haynes, Mi- l'umanità. Il futuro che Haldane auspica con entusia- moralità. Oggi qualsiasi dibattito serio su questo tipo di
das or the United States and the future di C.H. Bre- smo, caratterizzato dal dominio della razionalità superio- argomenti non può che partire dal presupposto che la \
therton e così via). I problemi trattati nei due scritti sono re di tecnici e scienziati, fa impallidire gran parte delle scienza è un'entità inscindibile dal contesto culturale,
indiscutibilmente di grande attualità: dedicati rispettiva- utopie negative del nostro secolo da Huxley a Orwell. storico e ideologico in cui essa si sviluppa. Il problema I
mente a Dedalo, identificato da Haldane con lo scienzia- Ben diversa è l'impostazione di Russell il quale, partendo fondamentale non è più come la scienza cambi la società
to in una visione marcatamente scientista, e a Icaro, nella da una lucida visione della scienza e del suo ruolo nella ma piuttosto come la società abbia prodotto questa |
I visione decisamente più pessimista di Russell simbolo di società, sottolinea come fino ad oggi (e presumibilmente scienza e in che misura questa scienza sia l'unica possi-
I una scienza che può anche portare l'umanità al baratro, i nel futuro) la scienza sia uno strumento di potere e di pro- bile. Martino Lo Bue I
WERNER HEISENBERG, Indetermina- ticolare sugli sconvolgimenti avvenu- esplorare un po' meglio gli aspetti fi- matiche che poi verranno sviluppate gruppo industriale Acqua e diffuso a
zione e realtà, Guida, Napoli 1991, ti nella scienza, nell'arte, nella filoso- losofici del pensiero di Heisenberg, nel testo, ed una biobibliografia su prezzi non propriamente popolari,
trad. dal tedesco di Giuliana Gregorio fia nella prima metà del secolo. Si viceversa, chi è più propenso agli Heisenberg per il lettore italiano. L'aria e la vita, oltre ad essere un'o-
e di Giuseppe Gembillo, pp. 208, Lit tratta di due saggi molto importanti aspetti filosofici avrà la possibilità di Ruben Levi perazione di immagine fatta in gran
25.000. non solo per comprendere la figura di arricchire la sua cultura scientifica. parte di immagini, è una sorta di ab-
Heisenberg, ma anche per indagare Entrambi i saggi sono tradotti con becedario alla Lovelock nel quale si
Questo libro è composto da due sullo sconvolgimento della fisica clas- molta cura, e sono di piacevolissima illustra la coabitazione tra le specie e
saggi. Il primo, del '27, è una memo- sica causato dalla meccanica quanti- lettura anche se il primo necessita di la coperta gassosa che le avvolge, se-
ria scientifica riguardante la mecca- stica, e sugli effetti che ciò implicò una minima familiarità con i concetti AA.VV., L'aria e la vita, una realtà condo il principio di coevoluzione vi-
nica quantistica, ed in particolare il nella cultura europea. Il loro accosta- della fisica moderna, mentre il secon- dinamica, Marsilio, Venezia 1991, pp. vente-ambiente che è il fondamento
principio di indeterminazione di mento permette una doppia chiave di do è più discorsivo. Da notare una 251, Lit 80.000. dell'ipotesi Gaia. Anche dove il libro
Heisenberg. Il secondo, del '42, è lettura: chi è più legato agli aspetti ottima introduzione di Gembillo, non ha i connotati della divulgazione
una riflessione sul mondo, ed in par- scientifici troverà la possibilità di che inquadra molto bene le proble- Realizzato come strenna per il scientifica, si percepisce quest'idea.
Come nelle rievocazioni malinconi-
che di Giorgio Montefoschi che ri-
chiama profumi e sentimenti ormai
persi o mutati, l'aria di Roma che
non c'è più, la fuga in campagna, gli
STORIA DELL'ARTE IN ITALIA odori della Roma di Fellini e del rac-
diretta da Ferdinando Bologna cordo anulare. Poi la storia dell'aria
Ernestina Pellegrini di Francesco Soletti, storia della Ter-
ra e della sua atmosfera, della sua ori-
gine ed evoluzione, dall'astrologia
mesopotamica, ai modelli matemati-
QUATTROCENTO
bero essere uno solo, flora, fauna,
MENEGHELLO
uomo e aria, un sistema integrato che
sopravvive sull'equilibrio tra foto-
sintesi e respirazione. Infine le
di Paola Santucci preoccupazioni e le immagini meno
rassicuranti, ma dolorose: Bhopal,
Seveso, Cernobyl e i pozzi incendiati
del Golfo Persico a simboleggiare
l'incidere dell'uomo su un ambiente
Pagine VI-308
con 225 illustrazioni a colori
che non è solo suo, a ricordarci che
DISTRIBUZIONE: GRUPPO E D I T O R I A L E GIUNTI ( F I R E N Z E )
anche l'aria è una risorsa ormai scar-
sa.
rie" scelte in collaborazione con gli mediata dal pensiero, atta a essere muove dal rilievo della centralità del MARISA F I U M A N O , Un sentimento
Psicologia-Psicoanalisi operatori di Telefono Azzurro, tra le fruita non solo da psicoterapeuti, ma concetto di "empirico" e delle oscil- che non inganna, Cortina, Milano
telefonate pervenute negli ultimi me- anche da coloro il cui orizzonte è so- lazioni di significato cui va incontro 1991, pp. 164, Lit 25.000.
La complessità invisibile, a cura di si. Ogni storia è narrata nella forma prattutto sociologico-culturale. L'in- nel pensiero junghiano, intreccian-
Angela Dinacci e Iva Ursini, Liguori, diretta e spontanea del dialogo tra troduzione ai temi junghiani è di Sa- dosi con la scomoda e provocatoria La prima parte di questo libro ci
Napoli 1991, pp. 153, Lit 20.000. l'operatore di turno e chi chiama, muels, unita a un suo scritto sul rap- area del parapsichico; oscillazioni regala un'attenta, completa, godibi-
bambini ma non solo; dalla trascri- porto tra scena primaria — intesa co- che non potranno non riflettersi an- lissima analisi dell'evoluzione del
Gli autori hanno in comune una zione traspare l'emozione da una me congiunzione degli opposti — e che nella pratica della psicoterapia concetto di angoscia in Freud, delle
formazione sistemica. Il libro racco- parte e dall'altra assieme al tentativo primo contatto del bambino con la che si ispira a tale pensiero. Con sue teorizzazioni di pulsione scopica
glie le loro riflessioni sull'interazione di chi ascolta di individuare, al di là ricchezza e il pluralismo della psiche. esplicito riferimento — già nel titolo e del "perturbante", con frequenti
tra servizio psicopedagogico, fami- dei fatti raccontati, i motivi reali che Altri trattano della psicopatologia — al Kant dei Sogni di un visionario incursioni nel campo della clinica e
glia, scuola, centro di riabilitazione, si celano dietro la richiesta di aiuto. paterna e della mancata formazione spiegati con il sogno della metafisica e della letteratura. Nella seconda par-
in situazioni problematiche che coin- Nella seconda parte del volume ogni dell'identità personale nel figlio, del in una prospettiva epistemologica e te, decisamente più difficile e meno
volgono l'inserimento scolastico di storia è brevemente rivista con l'in- fenomeno del "semivivo" (Selig- storico-scientifica, l'autore rintrac- immediatamente fruibile per il letto-
bambini o ragazzi handicappati. Pur- dicazione dei bisogni individuati e man) per assenza emotiva del genito- cia nei frequenti richiami di Jung al- re che non abbia dimestichezza con
troppo il linguaggio eccessivamente dell'intervento proposto. Lo scopo è re, del rapporto tra anoressia e figure l'empirico" quello che I. Lakatos le formule dell'algebra lacaniana,
tecnico rende il testo poco accessibi- in generale quello di rimettere in mo- parentali, del maschile archetipico chiama "nucleo metateorico", ovve- l'autrice evidenzia come tali concetti
le per chi non abbia dimestichezza to la comunicazione all'interno della nel suo significato per la donna, del ro quel polo orientante sotteso all'ar- vengano integrati e ampliati nelle va-
con la teoria dei sistemi e può scorag- famiglia e, se questo non è possibile, concetto di "autorità" in relazione ticolarsi di ogni ricerca, anche stret- rie successive trattazioni seminariali
giare la lettura da parte di operatori di attivare figure esterne che possano con la figura del padre. L'impresa tamente scientifica. In particolare, di Lacan, il quale "in questo caso,
anche culturalmente ben attrezzati e aiutarla in questo senso. Le storie porta sì sottolineature specificata- tali richiami si dispongono su due di- più che mai, tende a una complessifi-
motivati ad apprendere. Questo di- proposte costituiscono un caleido- mente cliniche, ma, nella sua globali- rezioni: sia su quella "del sovrasensi- cazione labirintica". L'autrice si
spiace perché, se si supera lo scoglio scopio delle situazioni in cui possono tà, è anche da intendersi come tenta- bile sia, paradossalmente, del suo op- muove con rara abilità e sicurezza tra
del linguaggio ostico, il libro può es- ritrovarsi sia adulti che bambini ed tivo di condurre la riflessione sui mu- posto, del troppo sensibile, del quan- gli specchi di questo labirinto, e la
sere molto utile per chiunque si occu- adolescenti, ovvero tutti coloro ai tamenti della nostra epoca per quan- tificabile"; contraddizione però solo chiarezza del suo pensiero sembra in-
pi dell'integrazione dei bambini han- quali il libro è rivolto. La verità dei to concerne i problemi della sessuali- apparente, per una ricerca che ha co- dicare una strada accessibile alla de-
dicappati nella scuola dell'obbligo. bambini, ci ricorda Caffo, non è qua- tà, del genere e della condizione di me motivo ispiratore quello di essere cifrazione del linguaggio lacaniano,
Gli autori propongono un modello di si mai evidente: dalla lettura delle genitore, partendo dalla junghiana "in funzione di un continuo processo senza per questo correre il rischio di
intervento che è ben illustrato negli "storie" si comprende come la realtà "importanza del padre nel destino di ampliamento e trasformazione" un'eccessiva semplificazione, e senza
esempi clinici riportati nella seconda del maltrattamento o della strumen- dell'individuo". Da segnalarsi un del suo stesso oggetto. La nozione di per nulla sminuirne la ricchezza me-
parte del libro. Il criterio guida sta talizzazione sia spesso invisibile, an- ventaglio teorico che delinea sia la "empirico" esprime, in fondo, taforica e l'incisività aforistica.
nel considerare scuola, famiglia e ser- che perché per le vittime, i bambini, diversità, sia la riconciliazione con la un'intensa e consapevole "assunzio-
Daniela Ronchi della Rocca
vizi come parti di un unico sistema e è così dolorosamente difficile da pen- psicoanalisi come caratteristiche del- ne dell'alterità", che mai potrà dirsi
nel "leggere" le difficoltà nel proces- sare, come ben ha mostrato Alice la psicologia analitica di oggi. Corre- completamente dominata, la cui ine-
so di integrazione scolastica come se- Miller nei suoi saggi. da il testo un glossario. sauribilità è la stessa del vivente, del-
gnali di una comunicazione disfun- l'"uomo empirico": col che siamo vi-
Gemma Sabena Donatella Musso
zionale tra le diverse parti. Lo psi- cini a ciò che oggi si usa chiamare
"complessità". ^ t i i EDIZIONI DEL PRISMA
cologo ha il compito di ristabilire Catania - Via G. Lavaggi, 12
la comunicazione: questo è possibile Giovanni M. Cabras
purché si conservi un atteggiamento
neutrale che consenta l'ascolto atten- A. MEILLET
Il Padre. Prospettive Junghiane Con-
to delle opinioni di tutti, allo scopo M A U R O L A FORGIA, Sogni di uno spi-
temporanee, a cura di Andrew Sa- IL METODO COMPARATIVO
di restituire a ciascuno (gruppo, indi- ritista. Empirismo psicologico e pa-
muels, Boria, Roma 1991, ed. orig. IN LINGUISTICA STORICA
viduo, istituzione) il proprio ruolo e Psicanalisi e Potere, a cura di L. Lon-
1985, trad. dall'inglese di Mauro Man- rapsicologico in C.G. Jung, Melusi-
la propria responsabilità. Gli esempi ghin e F. Mazzei Maisetti, Laterza, Ro- Introduzione di Tullio De Mauro
cini, pp. 259, Lit 35.000. na, Roma 1991, pp. 120, Lit 18.000.
dimostrano in modo convincente co- ma-Bari 1991, pp. 154, Lit 31.000. pp. 136 - L. 20.000
me questo intervento, apparente-
La raccolta si propone di affianca- Dagli scritti giovanili delle "Zo-
mente semplice, sia spesso sufficien-
te da solo a sbloccare una situazione re alla lunga tradizione di studi su fingia Lectures" — inclusi solo nel Questo libro raccoglie una quindi- AA. VV.
madre e bambino alcuni saggi in cui 1983 in supplemento all'edizione in- cina di saggi, frutto di due incontri
critica e a rimettere in moto il pro- MITO STORIA TRADIZIONE
si riconosce al padre la funzione di glese delle Opere — fino agli scritti organizzati a Milano dall'Istituto
cesso evolutivo. Secondo la teoria si- Neofreudiano di Psicanalisi sul tema Diodoro e la storiografia
potente agente interno della vita della tarda maturità, è possibile evi-
stemica questo accade perché la fun- "Psicanalisi e Potere". Il titolo fa
emotiva dell'individuo. Vi si delinea denziare un filo contraddittorio, o classica
zione ordinatrice e la connotazione pensare a un testo "impegnato" del
una prospettiva psicologica che parte complesso, con cui Jung ha tessuto la
non giudicante dell'intervento met- tipo di quelli che si pubblicavano nel- a cura'di C. Galvagno
dalla distillazione dell'esperienza sua ricerca sull'"autonomia dell'ani-
tono tutti i protagonisti nella condi- l'area della sinistra negli anni settan- e C. Mole Ventura
profonda dell'analisi per riproporla ma" (o "psiche obiettiva"). E quan-
zione di attivare le proprie risorse. ta. E infatti lo è: non tanto nel senso pp. XXVI-396-L. 62.000
nei suoi frutti in una forma narrativa to si propone l'autore, la cui indagine
Maria Teresa Pozzan che — come quelli — si pone in una
posizione antagonista verso la cultu- M. RAPISARDI
ra dominante, ma piuttosto perché, L'ODIO DI
non solo si impegna in una seria ana-
lisi del significato e delle epifanie del FRANCESCO PETRARCA
potere nelle istituzioni e nella socie- E altre lezioni di poetica
ERNESTO CAFFO, Telefono Azzurro,
tà, ma anche interroga criticamente
Feltrinelli, Milano 1991, pp. 127, Lit e di critica
la psicanalisi stessa e mette finalmen-
20.000. te in luce l'ambivalenza intrinseca a cura e con Introduzione di
nel concetto di potere, inteso sia nel- Paolo M. Sipala
Telefono Azzurro nasce a Bologna la sua forma coercitiva, sia come mo- pp. 173 - L. 22.000
nel 1987 con l'obiettivo di accogliere mento d'integrazione sociale e di de-
il disagio infantile attraverso l'incon- cisionalità, proiezione all'esterno del
tro telefonico con i minori ed i loro G.G. IGGERS
bisogno di dipendenza insito negli
genitori. La pratica ha indirizzato gli esseri umani. Ed è impegnato soprat- NUOVE TENDENZE DELLA
operatori (neuropsichiatri infantili, tutto perché fa pensare. Un libro da STORIOGRAFIA
psicologi, pedagogisti, assistenti so- capezzale: da leggere — qualche pa-
ciali e sociologi) verso una diversifi- CONTEMPORANEA
gina ogni sera — e da meditare. Al-
cazione dell'ascolto: è stata così isti- cuni dei saggi raccolti sono realmen- Introduzione di Mario Mazza
tuita una linea gratuita per bambini te stimolanti, altri più ovvi, ma tutti pp. LXI-317-L. 37.000
di età inferiore ai quattordici anni di buon livello. E su molti di essi si
accanto a quella preesistente cui pos- stende l'ombra lunga di Fornari e del JURIJ LOTMAN
sono rivolgersi adolescenti ed adulti. suo Minotauro. Un libro esemplare
Ernesto Caffo, docente di neuropsi- di "ricerca etica". SEMIOTICA DEL CINEMA
chiatria infantile e tra gli ideatori del pp. 162 - L. 15.000
progetto, presenta qui dodici "sto- Daniela Ronchi della Rocca
T . B E R R Y BRAZELTON, BERTRAND G . CRAMER, H pri- bambino con i suoi personali modi di rapportarsi e di emotivo dell'avere un figlio riporta improvvisamente al
mo legame. Genitori, figli e il dramma del primo attac- esprimersi, determina il clima relazionale che può favori- presente e che, se non vengono riconosciuti nella loro na-
camento, Frassinelli, Milano 1991, ed. orig. 1990, re o ostacolare l'instaurarsi di legami affettivi saldi e du- tura, rischiano di offuscare l'immagine reale del bambino
trad. dall'inglese di Sergio Mancini, pp. 297, Lit raturi. Questo naturalmente si ripercuote sulla possibilità che ne risulta stravolta e deformata. Costi genitori non si
27.500. per il bambino di una crescita mentale sana. Nel materia- rapportono più al bambino per quel che lui è realmente: i
le clinico illustrato nella seconda parte del libro, risulta loro sentimenti verso di lui e quelli che gli attribuiscono
Alla luce dei suoi ben noti studi sulle capacità interat- chiaro come sia necessario lavorare con i genitori, osser- appartengono al loro rapporto col "fantasma" che nella
tive del neonato Brazelton ha elaborato, insieme al colle- vando attentamente la loro interazione col bambino, ma loro mente, ha preso il posto del bambino. La terapia si
ga Cramer, psichiatra, una metodologia di intervento sul- anche ascoltando la loro storia, per cogliere e portare alla basa sul mostrare ai genitori la distanza tra il "fantasma"
le difficoltà relazionali della primissima infanzia, basata luce fantasie inconsce che, all'insaputa del genitore, mi- e il bambino reale, aiutandoli a rimettersi in contatto con
sull'ipotesi che oggetto di studio e di cura è l'interazione nano la sua relazione col bambino. Con un'immagine l'esperienza emotiva che, a suo tempo, li ha fatti soffrire
tra quel bambino e quella coppia di genitori. L'incontro poetica Cramer dice che accanto alla culla del bambino tanto da costringerli a riviverla, in maniera tormentosa,
tra le fantasie dei genitori, collegate alla storia individua- ci sono fate buone e malvagie cioè "fantasmi", ricordi in ogni nuovo rapporto affettivo.
le di ciascuno e alla loro vicenda di coppia, e la realtà del del passato, collegati a emozioni intense che l'evento Maria Teresa Pozzan
|DEI LIBRI D E L M E S E |
lana, "gli sfogliandoli", tascabile, spirito, curiosa, fantasiosa, anche se compiacimento nelle descrizioni. principensa, principuzza, princispaz-
Bambini-ragazzi molto economica, ripresa dalla casa è cieca. Non fa la morale, non sa già Uno stile adatto al racconto e ai let- za, principressa... L'autrice è un'in-
editrice francese Bayard. Fra gli altri tutto, è una compagna ideale. E così tori (8-10 anni), vicino alla narrazio- segnante elementare alla sua prima
CHANTAL D E M A R O L L E S , CLAUDE E Nino e Sebastiano merita una breve insieme si ritrovano nel bel mezzo di ne orale. opera e dedica l'ultima storia ad un
D E N I S E M I L L E T , I tre figli del conta- menzione per l'importanza del tema un'avventura coi fiocchi, completa Daniela Passoni ' suo allievo i cui ostinati errori orto-
dino, E. Elle, Trieste 1991, ed. orig. e la modernità della narrazione. Due di isola del tesoro, di pirati, di am- grafici gliel'hanno ispirata. Tutte e
1990, trad. dal francese di Eleonora bambini cercano di conservare la lo- mutinamenti e di lieto fine. Grazie a tre le storie d'altronde si basano su
Baron, pp. 47, Lit 6.000. ro amicizia malgrado la differenza di Tin, naturalmente, che giocando d'a- giochi di parole gustosi e divertenti,
ceto delle proprie famiglie che inter- stuzia inganna i pirati. Ma soprattut- che hanno sì un'origine didattica in
Francesco è un contadino con tre vengono con giudizi, disapprovazio- to grazie alla nonna che ha fatto in- S I L V I A RONCAGITA, La principeRsa e quel filone di giochi linguistici desti-
figli, sa che difficilmente questi con- ni e divieti. Piccoli colpi di scena e namorare di sé il Capitano Laars, do- altre storie, Nuove Edizioni Romane, nati a stimolare creatività e fantasia,
tinueranno il suo lavoro e come nelle disegni ammiccanti risparmiano al tato di pancia prominente e lucente Roma 1991, pp. 117, Lit 10.000. ma qui si incontrano con la vena per-
vecchie fiabe li manda a turno in giro lettore una microlezione di educazio- dentiera ma anche di animo intrepi- sonale dell'autrice che tende decisa-
per il mondo con due bisacce in spal- ne civica. do. Lui conosce l'isola del tesoro, lui In questo libro le storie sono tre. mente al comico. E i libri comici, o
la perché manifestino le loro attitudi- Eliana Bouchard è stato in gioventù l'avversario e il ri- La prima si intitola II bisonte bisunto umoristici, sono abbastanza rari, sia
ni e capacità. Dei tre soltanto l'ulti- vale in amore del capo dei pirati, lui ed ha per protagonisti animali uma- per i lettori adulti che per i ragazzi.
mo, Gaetano, tornerà con le sacche ha nascosto il tesoro. Il tesoro poi nizzati ma con caratteristiche attua- Anzi forse più ancora per questi ulti-
piene di prodotti della terra che avrà non è granché, ma l'avventura non è li. La seconda, Teresa la cernia obesa mi. E quindi probabile non solo che
ricevuto in cambio del suo lavoro. stata un sogno: la nonna e il Capita- narra le origini del popolo di Stonaz- il libro piaccia ai lettori cui è destina-
Francesco dormirà quindi sonni Guus K U I J E R , L'isola Duegambe, no si sono sposati. Tin ritorna alla bi- zo che grazie ai suoi antenati, pirati e to ma anche che offra loro una pro-
tranquilli per la rassicurante conti- Salani, Firenze 1991, ed. orig. 1987, cicletta. Il racconto è illustrato in sirene stonate, ha il dono di capire il spettiva nuova della lettura.
nuità rappresentata dal figlio minore trad. dall'olandese di Laura Draghi, modo piacevole, senza leziosità e con linguaggio dei pesci e di essere ugual- Daniela Passoni
e perché Gaspare, il maggiore, ha sì pp. 131, Lit 13.000. ironia. Tin, la nonna e il Capitano mente compreso. La terza, appunto
le mani bucate ma il cuore pieno di potremmo incontrarli per strada e i La principersa, racconta la storia di
canzoni e Gastone, sempre indaffa- Tin è una bambina, ha dieci anni e pirati hanno capelli lunghi, tatuaggi, una principessa protagonista di mol-
rato, sarà un buon mercante. Questa ama l'avventura: ma dove trovarla? orecchini, gambe di legno e qualche te e varie avventure il cui intreccio è
lieta parabola che non premia e puni- Si accontenta di andare in bicicletta volta le dita nel naso. Gran pregio di determinato soprattutto da cambia-
sce ma accetta e si compiace, insieme senza mani e in piedi sul sellino. Tin questo libro è la scrittura: periodi menti ortografici della parola "prin-
ad altri titoli inaugura una nuova col- è fortunata: ha una nonna giovane di brevissimi, dialoghi rapidi, nessun cipessa": principersa, principresa,
JORGE AMADO, Gatto tigrato e miss Rondinella, Mon- le braccia dei figli. Per tutta la primavera e l'estate il gatto cezionale decifrabilità dei modi, dei gesti, delle azioni.
dadori, Milano 1991, ed. orig. 1976, trad. dal porto- e la rondine percorrono inseparabili il parco. La storia dei Accanto alle attese scanzonature, Amado ha offerto, nel
ghese e adattamento di Francesca Lazzarato, ili. di sentimenti si dispiega approfittando di ogni pagina, fino 1948, per il primo compleanno di suo figlio Joao Jorge,
Xan Lopez Dominguez, pp. 69, Lit 10.000. all'ultimo dove si legge che però gli uccelli si sposano con una breve lezione di educazione sentimentale, contempo-
C L A R I C E L I S P E C T O R , Il mistero del coniglio che sapeva gli uccelli e così la rondinella sposerà l'usignolo mentre al raneamente cruda e bonaria, dura e generosa.
pensare, Mondadori, Milano 1991, ed. orig. 1967, gatto resterà una gran tristezza perché "la felicità non si Non così II mistero del coniglio che sapeva pensare
trad. dal portoghese di Francesca Lazzarato, pp. 30, nutre solo di ricordi ' '. Così la storia si sfoca e lascia il po- di Clarice Lispector che pur scrittrice nota e affermata
Lit 9 . 0 0 0 . sto a questioni amorose che forse possono far muovere al- non raggiunge il suo pubblico. Il suo racconto astratto e
cune corde di chi ha più di dieci anni (a differenza della cervellotico è adatto tutt'alpiù agli adulti che apprezzano
Gatto tigrato è un "tipo sinistro, senza legge né Dio" segnalazione editoriale che lo consiglia ai — 10). Se qual- questa Virginia Woolf della letteratura latinoamericana
che costringe un'intera comunità animale a vivere nella che neo adolescente supera la diffidenza per i personaggi e che desiderano possedere ogni sua parola. Peccato, per-
paura. Non più giovane e inasprito forse dalla solitudine così legati a stereotipi infantili può trovare conforto ad al- ché l'illustratrice aveva, con un doppio salto mortale, co-
e dalla diffidenza, inaspettatamente una mattina di pri- cuni turbamenti e melanconie che complicano e appas- struito un personaggio peloso e concreto come si conviene
mavera si innamora di miss Rondinella: la più sospirata, sionano questo periodo della vita. Lo stupendo personag- ad un coniglio.
gentile e innocente uccellina del parco. Da Rhode Island gio maschile, il gatto tigrato, si manifesta in tutta la sua Eliana Bouchard
il gallo Don Juan si precipita per assistere all'irresistibile complessità, dove i sentimenti non hanno sempre un no-
evento mentre la gallina Carijò sviene per l'emozione fra me ma li si riconosce per la misura delle parole e per l'ec-
JAY KELSO, Un grido nella notte, (l'archeologia essendo una chiave terribile decimazione — in una riser- sei un principe,
STEFANIA F A B R I , T U
Mondadori, Milano 1991, ed. orig. d'accesso indispensabile per la cono- va dell'Oklahoma. Alcuni di loro riu- Giunti Marzocco, Firenze 1991, pp.
1990, trad. dall'inglese di Francesca scenza del mondo dell'Antico Testa- scirono tuttavia a non abbandonare 22, Lit 8.500.
Flore, pp. 130, Lit 10.000. mento). La disposizione segue so- la terra degli avi, disperdendosi tra i Fiabagame destinata ai bambini di
stanzialmente l'ordine cronologico monti e le valli del Tennessee, tro- sei-sette anni, con tutti gli ingredien-
Mack Me Bride è un appassionato degli avvenimenti, dall'età dei Pa- vando appoggio in piccoli villaggi e ti del caso, dai draghi al panpepato.
suonatore di jazz, batterista instan- triarchi alla prima diffusione del faticosamente difendendo i loro co-
cabile e apprendista cuoco. Cammi- messaggio cristiano. La scelta del C R I S T I N A C A P P A L E G O R A , I mostri,
stumi e la loro cultura. Di questa
nando di sera sul lungomare sente il materiale si estende opportunamente condizione ci parla l'infanzia di Pic- ili. di Ettore Maiotti, Labbri, Milano
grido di una donna seguito da un ton- al mondo circostante del Vicino colo Albero, orfano a cinque anni e 1991, pp. 88, Lit 22.000.
fo nell'acqua e vede di lì a poco un Oriente antico, cercando di colloca- da allora allevato dai nonni chero- Enciclopedia di mostri, ricca di in-
uomo di sua conoscenza correre a re, secondo una normale prospettiva kee. Dal nonno, un mezzosangue di formazioni per i patiti del genere.
perdifiato nella nebbia. Pur non storica, le vicende del popolo eletto origine scozzese, il ragazzo impara Purtroppo il tono a volte goliardico
avendo la stoffa dell'eroe si trova co- nel più generale contesto storico. Le tutto: a pescare con le mani, a distil- toglie a questi esseri terrificanti la
stretto dalla propria curiosità e dal fotografie, superbe e ben scelte, spri- lare il whiskey, a muoversi a proprio credibilità di cui hanno assoluto bi-
desiderio di giustizia a farsi investi- gionano il fascino dei luoghi più si- perfetto agio nella natura ma soprat- sogno.
gatore alternando vorticosamente gnificativi in cui, secondo la Bibbia, tutto a dialogare con essa, e a rispet-
questa alle sue altre attività. Nella vi- si è svolta la vicenda dei suoi "eroi", ROBERTO P I U M I N I , Il pifferaio di
tarla. Va pure convincendosi che
cenda è implicata una banda di gang- da Abramo a Paolo. L'inserimento di Pienza, Patatrac, Firenze 1991, ili. di
quella cittadina è una strana razza,
ster di periferia e due vecchie signore immagini legate a luoghi personaggi un po' grottesca e un po' infida, com-
Suzanne Palermo, pp. 63, Lit 16.000.
che danno all'intreccio un'atmosfera fatti importanti per la storia di Israe- Il linguaggio musicale di Piumini
posta per lo più di "politici" dai qua-
casalinga. Il protagonista descritto le è felice e fatto tenendo conto delle ben si addice alla storia del pifferaio
li è bene tenersi alla larga. Sono gli
nei dettagli delle sue abitudini, gusti, più recenti scoperte archeologiche. con difetto di pronuncia. Dell'edi-
anni della Grande Depressione, che
convinzioni, amicizie appare come Un unico appunto: non si tiene in al- zione ottagonale invece non si senti-
si agita sullo sfondo e i cui echi giun-
un Michael J. Fox più riflessivo e me- cun modo conto dello stato attuale va tanto il bisogno.
delle ricerche sulla storia di Israele gono, attutiti, nelle chiacchiere al-
no pieno di sé. Un fascino tranquillo
precedente la costituzione della mo- l'emporio: "Alcuni di loro dicevano G E R A L D D U R R E L L , Viaggio nel mon-
e ragionevole che contrasta piacevol- Bambini-ragazzi
" narchia, che hanno mutato, talora in che c'era una depressione e che qual- do degli animali fantastici, ili. di Cec-
mente con lo svolgersi concitato del-
modo profondo, il nostro modo di cuno per questo saltava giù dalle fi- segnalazioni co Mariniello, Mondadori, Milano
la vicenda e che consente di arrivare
alla fine in buona compagnia e so- considerare questo periodo decisivo nestre a New York e si sparava alla 1991, ed. orig. 1974, trad. dall'inglese
testa. Il nonno non interveniva mai e M I C H A E L F O R E M A N , Cuccioli in erba,
prattutto senza salti logici. della storia del popolo eletto. di Maria Pia Chiodi, pp. 160, Lit
neppure io. Ma il nonno mi disse che Mondadori, Milano 1991, ed. orig. 29.000.
Eliana Bouchard Giovanni Filoramo New York era piena zeppa di gente 1991, trad. dall'inglese di llva Tron, Sempre più stravaganti gli animali
che non aveva abbastanza terra su Lit 25.000. di Durrell con il gran pregio di parla-
cui vivere, e che probabilmente cam- Carissimo, questo libro animato: re del lupo mannaro con la stessa
pare a quel modo ne faceva ammatti- su ogni pagina avanza una tartaruga, convinzione e pertinenza dedicata al
re la metà, ciò che spiegava le spara- galleggiano due pesci, pigolano tre ci- lupo siberiano.
Immagini del mondo biblico, a cura F O R R E S T C À R T E R , Piccolo Albero, torie e i salti dalle finestre". Queste vette. Serve per imparare a contare
di Caroline Mason e Pat Alexander, Leonardo, Milano 1991, ed. orig. ingenue, comiche, ma non del tutto divertendosi a far muovere da uno a J. H . B R E N N A N , Shiva, Mondadori,
note archeologiche di Alan Millard, 1976, trad. dall'inglese di Francesco insensate letture della realtà non so- dieci animali. Milano 1991, ed. orig. 1989, trad. dal-
Claudiana - Elle Di Ci, Torino 1991, Saba Sardi, pp. 202, Lit 14.000. no solo una bella lezione di relativi- l'inglese di Laura Cangemì, pp. 139,
ed. orig. 1987, trad. dall'inglese di Do- smo culturale: romanzo di formazio- Lit 11.000.
menico Tomasetto, pp. 192, Lit Una delle più belle pagine di que- ne, in cui l'autore rievoca la sua pro- M A R I A G R A Z I A C A N E P A , Le mele so-
Romanzo ambientato nell'Era
48.000. sto libro è dedicata alla memoria di pria infanzia, The Lducation of Little nore. Imparo la musica giocando, Er- Glaciale, adatto a bambini di undici
quella che gli indiani chiamano Pista Tree scolpisce certe profonde saggez- ga, Genova 1991, pp. 144, Lit 25.000. anni molto appassionati alle vicende
Si tratta di un atlante biblico par- delle Lacrime: il percorso compiuto ze, che civiltà e progresso han deriso Manuale per l'apprendimento del- preistoriche.
ticolare, un archivio comprendente dai Cherokee quando, nell'Ottocen- e voluto negare. la musica da usare con l'aiuto degli
300 fotografie corredate di sobrie di- to, furono scacciati dal Tennessee e Sonia Vittozzi insegnanti di scuola materna o di un
dascalie e utili note archeologiche deportati in massa — subendo una genitore compiacente.
TINDICF
^ • • E L LIBRI D E L M E S E Ì B
Francia del 1848 al 1850, editori riu- quisitore, Adelphi, Milano 1992, ed.
Libri collana "Vite di uomini celebri" di-
retta da Gor'kij, fu tuttavia rifiutata
10.000.
niti, Roma 1992, trad. dal tedesco di orig. 1964, pp. 118, Lit 12.000.
e dovette aspettare trent'anni per es- Palmiro Togliatti, pp. 159, Lit 10.000.
economici sere per la prima volta pubblicata in
ENRICO G I R A R D I , Guida all'ascolto
dell'opera, prefaz. di Giacomo Man- JORGE D E SENA, La finestra d'ango-
Russia. Questa è la sua seconda tra- zoni, Feltrinelli, Milano 1992, pp. SALVATORE DE Essendo
MATTEIS, lo, Sellerio, Palermo 1991, ed. orig.
a cura di duzione italiana, ed è accompagnata 440, Lit 25.000 (1" ed.) n. 1184. capace di intendere e di volere, Selle- 1960, trad. dal portoghese di Vincenzo
Guido Castelnuovo da un'introduzione di Aleksandr Ni- rio 1992, pp. 171, Lit 15.000. Barca, pp. 68, Lit 10.000.
nov. SERGIO G I V O N E , La questione ro-
Selezione di libri economici del di- mantica, Laterza, Roma-Bari 1992, Il poeta è un fin-
FERNANDO P E S S O A , W I L L I A M SHAKESPEARE, Enrico IV,
cembre 1991 e del gennaio 1992, sta- BALDASSARE CASTIGLIONE, Il corte- pp. 104, Lit 15.000. gitore. Duecento citazioni scelte da parte prima, Garzanti, Milano 1991,
bilita con la collaborazione delle Li- giano, Mondadori, Milano 1991, ed. Antonio Tabuccbi, Feltrinelli, Milano ed. orig. 1590, trad. di Massimo Baci-
brerie Stampatori Universitaria e orig. 1528, riedizione, pp. XXIV-372, AUGUSTO G U E R R A , Introduzione a 1992, ristampa, trad. dal portoghese di galupo, testo inglese a fronte, pp.
Comunardi di Torino. Lit 12.000. Kant, Laterza, Roma-Bari 1992, ri- Antonio Tabacchi, pp. 94, Lit 8.000. LIV-250, Lit 14.000.
Si tratta della ristampa dell'edi- stampa, pp. 344, Lit 18.000. Volume introdotto da Nemi d'A-
ANNA M A R I A ANDREOLI, l'Abc della zione Ricciardi del 1960 curata da PAOLO P I N I , Progresso tecnico e oc- gostino e presentato da Massimo Ba-
letteratura, Itinerario agevole nella Carlo Cordié. HERMANN H E S S E , Piccole gioie, Riz- cupazione. Analisi economica degli cigalupo. Si veda anche l'edizione
poesia, nella prosa e negli altri lin- zoli, Milano 1992, ed. orig. 1977, ri- effetti di compensazione agli inizi completa dell'Enrico IV pubblicata
guaggi per analizzare e costruire il te- H E R M A N N C O H E N , L'idea drammati- stampa, trad. dal tedesco di Enza Gini, dell'ottocento, Il Mulino-Ricerca, nell'ottobre 1991 da Mondadori:
sto letterario, Sansoni, Firenze 1992, ca in Mozart, Marietti, Genova 1992, pp. 326, Lit 10.000. Bologna 1991, pp. 254, Lit 30.000.
pp. 120, Lit 15.000. ed. orig. 1915, trad. dal tedesco di Ste- W I L L I A M SHAKESPEARE,Enrico IV,
lio Mazziotti, pp. 132, Lit 14.000. CLAUDIA K E L L E R , Pappe, pentole e Valzer di Mefisto, Sel-
SERGIO P I T O L , Mondadori, Milano 1991, trad. di An-
Roquenval (cro-
NINA B E R B E R O V A , pazzie. Diario di un'emancipazione lerio, Palermo 1992, ed. orig. 1984, gelo Dallagiacoma, Claudio Gorlier,
naca di un castello), Guanda, Parma J O S E P H CONRAD,Al limite estremo, mancata, Feltrinelli, Milano 1992, ed. trad. dallo spagnolo di Ernesto Franco, Giuliano e Giorgio Melchiori, testo in-
1992, ed. orig. 1991, trad. dal russo di Garzanti, Milano 1992, introd. di orig. 1988, trad. dal tedesco di Marghe- pp. 132, Lit 10.000. glese a fronte, pp. LIV-510, Lit
Gabriele Mazzitelli, pp. 80, Lit Francesco Biuni, trad. dall'inglese di rita Belardetti, pp. 144, Lit 12.000. 14.000. Con un saggio introduttivo di
16.000. Luisa Saraval, pp. 165, Lit 10.000. S E R G E R E Z V A N I , Il glicine, Costa & Anna Luisa Zazo.
Nolan, Genova 1992, ed. orig. 1991,
SANDRO B E R N A R D I , Fare scuola con i S E R G I O CORAZZINI, Poesie, Rizzoli, Peregrina-
JEAN-FRANCOIS L Y O T A R D , trad. dal francese di Roberto Buffagni, EMMANUEL-JOSEPH SIEYES, C h e co-
film, Guida ragionata a 130 film divi- Milano 1992, pp. 420, Lit 13.000. zioni. Legge, forma, evento, Il Muli- pp. 84, Lit 16.000. sa è il terzo stato?, Editori Riuniti,
si per cassetta divisi per materia, San- L'introduzione (con cenni biogra- no, Bologna 1992, ed. orig. 1988, trad. Roma 1992, riedizione, ed. orig. 1789,
soni, Firenze 1991, pp. 134, Lit fici e un'ampia bibliografia) e il com- dall'inglese di Arnaldo Ceccaroni, pp. G E O R G E SAND, L O stagno del diavo- trad. dal francese di Umberto Cenoni,
14.000. mento sono di Idolina Landolfi. 112, Lit 15.000. lo. La piccola Fadette. Francis Le pp. 126, Lit 15.000.
Con una prefazione di Maurizio Champi, Tea, Milano 1992, ed. orig.
I R E N E B R I N , Le visite, Sellerio, Paler- LELLA COSTA, La daga nel Loden, Ferraris. 1846, 1849, 1847/48, riedizione, trad. R O B E R T L O U I S S T E V E N S O N , L'Isola
mo 1991, ed. orig. 1945, pp. 94, Lit Feltrinelli, Milano 1992, pp. 172, Lit dal francese di Maria Barbano, pp. del tesoro, E. Elle, Trieste 1991, ed.
10.000. 12.000. THOMAS MANN, I Buddenbrook, Ei- XII-472, Lit 16.000. orig. 1987, trad. dall'inglese di Laura
naudi, Torino 1992, introd. di Cesare Ristampa della traduzione Utet Pelaschiar, ili. di George Roux, pp.
EMILY B R O N T È , Cime tempestose, FÉDOR DOSTOEVSKIJ, I fratelli Kara- Cases, trad. dal tedesco di Anita Rbo, del 1981 con un'introduzione di Da- 348, Lit 12.000.
Einaudi, Torino 1992, trad. dall'ingle- mazov, Garzanti, Milano 1992, in- pp. XXIII-587, Lit 18.500. niela Dalla Valle.
se di Antonio Meo, pp. XIII-346, Lit trod. di Fausto Malcovati, trad. dal rus- CORNELL WOOLRICH, Appuntamenti
14.000. so dì Maria Rosaria Fasanelli, 2 voli, MARCO MARAFFI, Politica ed econo- A L B E R T O SAVINIO,Dico a te, Clio, in nero, Mondadori, Milano 1991, rie-
pp. 1069, Lit 28.000. mia in Italia. La vicenda dell'impresa Adelphi 1992, ed. orig. 1939, pp. 138, dizione, ed. orig. 1948, trad. dall'ingle-
M I C H A I L B U L G A K O V , Vita del signor pubblica dagli anni trenta agli anni Lit 12.000. se di Giuseppe Lippi, pp. 232, Lit
Molière, Rizzoli, Milano 1992, ed. GEOFFREY D I MONMOUTH, La profe- cinquanta, Il Mulino-Ricerca, Bolo- Si tratta della riedizione della ri- 9.000.
orig. 1962, trad. dal russo di Roberta zia di Merlino, a cura di Maria G. Vi- gna 1990, pp. 324, Lit 38.000. stampa di Sansoni del 1946.
Arcelloni, pp. 304, Lit 12.000. tali, Sellerio 1992, trad. dal latino di
L'opera, scritta nel 1932 per la Antonio G. Luciani, pp. 88, Lit KARL MARX, Le lotte di classe in LEONARDO SCIASCIA, Morte dell'In-
Novelle italiane. Il Novecento, introduzione, scelta 1900 e il 1920 il realismo dà frutti tardivi con De Rober- ta-Quaranta (Lisi e Moretti, Cicognani e Civinini), del\
dei testi, note e commenti di Gilberto Finzi, Garzan- to, Deledda, Albertazzi e Di Giacomo, mentre D'An- realismo magico di Bontempetti e del realismo etico e ci-
ti, Milano 1991, 2 voli., pp. 1571, Lit. 3 6 . 0 0 0 . nunzio, Lucini e il primo Bacchetti si aprono a suggestio- vile di Pavese, Bilenchi e Vittorini. Nel secondo dopo-1
ni estetizzanti e di gusto decadente; il bozzettismo si fa in- guerra si afferma l'interesse per il costume e la classe bor-1
Con due spessi volumi sul Novecento a cura di Gilber- vece stilìsticamente più raffinato e si connota in senso re- ghese (Brancati e Moravia), che ha un suo riscontro nette I
to Finzi si completa nella collana dei Grandi libri Gar- gionale in autori come Fanzini, Moretti, Giuliotti, tendenze estetizzanti di Pasolini e Testori. Non mancano [
zanti la serie di antologie dedicate al genere della novella: Papini. Ma le maggiori innovazioni sono riscontrabili ne- neppure, in questa raccolta di nomi e di stili, i registri dell
i centotrentaquattro autori (da Alfredo Fanzini a Vincen- gli scrittori isolati che sperimentano nuove forme narrati- comico, del grottesco e detta satira, da Palazzeschi a f
zo Consolo) sono rappresentati da un unico racconto e so- ve (Pirandello, Tozzi, Faldella) e nel sorgere di un interes- Campanile a Flaiano.
no raggruppati in quattro sezioni delimitate cronologica- se psicologico applicato atta nuova realtà sociale, indu- Man mano che si procede netta lettura — professionale |
mente. Nella scelta sono stati esclusi brani di romanzo, striale e tecnologica, sempre più lontana dal mondo con- o amatoriale, come sembra suggerire il curatore parlando \
pezzi autobiografici, prosa d'arte ed elzeviri, testi ecce- tadino. La donna fa la sua comparsa netta letteratura nel di un ideale "lettore di gusto" — si scoprono corrispon-
denti le dieci pagine, autori nati dopo il 1935. I racconti doppio ruolo di scrittrice e di personaggio del racconto: denze fra nodi tematici, ossessioni, modelli di scrittura, I
sono corredati da una scheda bio-bibliografica sull'auto- da Annie Vivanti ad Anna Banfi, lungo una strada per- problemi umani e sociali. Utile e interessante, fra le mol-1
re, da note essenziali e da indicazioni sulla prima edizio- corsa anche da Carolina Invemizio e Sibilla Aleramo. te possibili, la verifica sulla ricerca sperimentale di un I
ne della novella. Ne risulta una mappa variegata e ricca Sotterraneo e guardato con sospetto il filone fantastico e nuovo linguaggio, che si apre con i futuristi Marinetti, [
in cui si possono individuare più direzioni di sviluppo ri- nero che ha come riferimento il Buzzati surreale e oniri- Buzzi e Soffici e procede con Pea, Gadda, Landolfi e j
spetto alla struttura della "novella di fatti" ottocentesca, co, mentre una vena che Finzi definisce ' 'lirica ' ' accomu- Delfini.
fedele ai criteri di verosimiglianza e verità oggettiva: fra il na gli ambiti diversi degli impressionisti degli anni Tren- Monica Bardi I
MARIETTI
Sulfilodel
Referendum, l'Italia è divisa
Testa a testa tra "sì" e aste Secondo un sonai
daUwdhagttdn
Non andrò «Kore. Perla Oc, I
al mare™ sireaMÀ
t iunse,
"Alle m i Cim
mi dorere d i t o -
Da Tradurre
Rivoluzionario fu il libro
ROBERT DARNTON, Edition et sédi- di Giuseppe Ricuperati queville, Taine e dallo stesso Mornet
tion. L'univers de la lìttérature come oggettivo) nell'analisi di Char-
clandestine au XVIII' siècle, Galli- tier si rovescia. E la Rivoluzione a
mard, Paris 1991, pp. 279, F 125. contesto, con una domanda in qual- di Daniel Mornet sulle origini intel- tizzare e in pratica a sfumare il ruolo creare l'Illuminismo, nella sua avida
che misura parallela a quella di Roger lettuali della Rivoluzione francese. dei libri nella preparazione dell'e- ed inevitabile esigenza di genealogie.
L'itinerario storiografico di Ro- Chartier nel fortunato ed intelligen- Anzi, sia Chartier sia Darnton, risal- vento rivoluzionario. In questo sen- Il problema posto da Darnton è
bert Darnton prende corpo alla fine te libro sulle Origines culturelles de la gono al primo lavoro del grande allie- so (al di là della critica foucaultana al forse più delimitato, ma la risposta in
di quegli anni sessanta che videro da Révolution frangane (1991), pronta- vo di Gustave Lanson sulle bibliote- mito delle origini) i termini intellet- compenso molto più precisa. Secon-
una parte il compiersi, ma anche l'e- mente tradotto anche in italiano. Il che provinciali (1910). Ma la risposta tuale e culturale segnano per lo stu- do Darnton l'indagine di Mornet
saurirsi del grande affresco di Peter punto di partenza è lo stesso: la vo- è profondamente diversa e per qual- dioso francese una differenza pro- non aveva trovato l'Illuminismo nel-
Gay (l'Illuminismo ancora come na- lontà di rimettere in discussione la che verso opposta. fonda. Lo stesso rapporto fra Illumi- le oltre cinquecento biblioteche pro-
scita di un nuovo paganesimo, e in- grande e precoce ricerca quantitativa Chartier infatti tende a problema- nismo e Rivoluzione (posto da Toc- vinciali spogliate perché gli inventari
sieme scienza della libertà, partito post mortem non potevano contenere
dell'umanità), dall'altra l'aprirsi del- titoli proibiti. In qualche senso, mal-
le "Annales" a nuove ricerche sul grado la complessa precocità, la do-
troisième niveau, come testimoniano i manda iniziale era mal posta perché
>
mente (ma anche questo non è un ca- d'azzardo condotto contro ogni prudenza e, quel polari, non solo di uccidere il padre,
so) con intellettualità clandestina le- che è peggio, contro gli ordini che gli erano stati ma anche di impadronirsi dell'altro
gata al mondo dei libri (1990). corpo del re, aprendo così i tempi
I
difficili e nuovi del "trono vuoto".
Edition et sédition nasce in questo
MI
Editori • Riuniti
Laura Conti Ugo Dotti Alain Gianni Rodari
S C U O L A DI F A N T A S I A
Albertina Vittoria
T O G L I A T T I E GLI
•
D I S C O R S O SULLA LA C I T T À D E L L ' U O M O SULLA FELICITÀ
CACCIA L'umanesimo "La felicità dipende dalle piccole cose" Introduzione di Mario Lodi INTELLETTUALI
La pedagogia può far sorridere La politica culturale del Pei
Una donna di scienza, e di politica e di da Petrarca a Montaigne
letteratura, rompe gli schieramenti nella storia dell' Istituto Gramsci
Il difficile parto della modernità
Bruno Ciari
Ernest Gellner LE N U O V E T E C N I C H E Karl Marx
Vittorio Spinazzola DIDATTICHE LE LOTTE DI CLASSE
NAZIONI E
NAZIONALISMO CRITICA DELLA LETTURA Introduzione di Franco Frahhoni IN FRANCIA
Leggere è, un lavoro, qualche volta Una scuola come non la fa nessuno
La più recente interpretazione di un DAL 1848 AL 1850
difficile
fenomeno improvvisamente risorto
Gian Mario Bravo Karl Marx
Enrica Collotti Pischel Sacvan Bercovitch M A R X ED ENGELS I N UBERO SCAMBIO
S T O R I A DELLA AMERICA PURITANA ITALIA
E ECONOMIA
R I V O L U Z I O N E CINESE Alle origini Nel centenario del Partito socialista,
un'indagine che torna di attualità
NAZIONALE
Im nuova Cina nella Cina dei millenni del paese di Dio
MARZO 1992 - N. 3. PAG. 39
lC Oi )
cento e Novecento" (p. 144). C'è in
di questi giorni il grande Catalogo queste frasi, e in tutto questo discor-
EUGENIO GARIN, Editori italiani tra
storico delle edizioni Pomba e Utet e so sulla diffusione dei libri e delle
Ottocento e Novecento, Laterza, Ro- idee di cui essi sono i portatori, la
ma-Bari 1991, pp. XII-164, Lit lo han preceduto parecchie altre ini-
ziative analoghe, da Laterza a Olsch- stanchezza per le sottili analisi con-
28.000.
ki a La Nuova Italia. Nello scorrere cettuali giunta sino al rifiuto; e l'esi-
questi volumi, sembra riproporsi al genza di risalire alle radici, ai tramiti
Con questo volumetto di Eugenio reali, che han consentito la circola-
Garin, la Biblioteca di cultura mo- lettore l'antico modello editoriale
degli Annali tipografici che aveva zione, poi la divulgazione, e infine il
derna Laterza, nata nel 1902, celebra generale assorbimento entro l'opi-
il suo millesimo titolo; e nella quarta aperto gli studi sulla storia del primo
di copertina viene sottolineato il ca-
rattere non fortuito della ricorrenza,
secolo dell'editoria italiana, e che di
recente sembra averla assorbita ed
nione pubblica di determinati temi, e
di uno specifico clima culturale. Eg
contrassegnata da questo titolo e da esaurita tutta. ' L'itinerario della lunga ricerca di
Eugenio Garin dimostra di aver rag-
sZO) IN TUTTE LE LIBRERIE FELTRINELLI
questo autore. Già nel 1955 le Crona- Nel raccogliere questi suoi nove
che di filosofia italiana di Garin ci ri- su per giù all'età della Restaurazione
velavano un insolito intreccio tra lo (e vengono subito alla mente le espe-
svolgersi del dibattito teorico e l'or- rienze di Bettoni e di Pomba, falli-
ganizzazione della cultura: riviste, mentare la prima, fortunata la secon-
redattori, recensori anonimi e meno
noti, si avvicendavano ad ampliare Studi sull'editoria da), il libro economico è esistito sin
dai primordi della stampa: questo di
l'usuale quadro del pensiero filosofi- studiarne l'origine e i percorsi, è un
co. Ma poi, dopo di allora, l'analisi di Alberto Cadioli suggerimento da non perdere.
dei modi di trasmissione e di divulga- Tracciando nel 1976 un profilo
zione non solo del pensiero, ma di della Nuova Italia fiorentina (sulla
ogni forma di cultura, si è fatta sem- genericità delle prime impressioni. Anche in que- quale è successivamente uscita nel
Editoria libraria in Italia dal Settecento a oggi.
pre più presente in tutti i temi che, sto senso la bibliografia qui proposta offre un in- 1983 l'ottima monografia di una sua
dall'Umanesimo sino ai nostri giorni, Bibliografia degli studi 1980-1990, a cura di Lu-
ca Clerici, Bruno Falcetto, Giovanni Ragone e teressante spunto di riflessione, sottolineando allieva, Simona Giusti), Garin ha so-
lo studioso fiorentino è venuto af- stanzialmente ricostruito il saldarsi
frontando. Gian Franco Tortorelli, Associazione italiana Clerici e Falcetto, nella loro premessa, "l'assen-
za di un dibattito metodologico" (non ci sono ti- di un gruppo di eccezionali collabo-
A questo itinerario individuale, di biblioteche, Roma 1991, s.i.p. ratori intorno alla casa editrice di Er-
toli in proposito). Inutile aggiungere che l'esame
cui i saggi raccolti in questo volume nesto Codignola; e vagliato quello
ci consentono di ripercorrere le tap- Nonostante l'assenza di punti di riferimento del passato e del presente, la storia dell'azienda e che per la cultura italiana ha signifi-
pe principali, ha fatto riscontro negli istituzionali per lo studio dell'editoria libraria, quella degli intellettuali, l'attenzione alle opere cato la proposta di titoli compiuta al-
ultimi quindici-vent'anni un diffuso l'interesse per la sua storia (e l'attenzione per i o ai lettori, alla confezione o alla distribuzione lora, e specie negli anni trenta. Ac-
risveglio degli studi sull'editoria ita- problemi dell'industria editoriale) è molto cre- richiedono necessariamente ottiche diverse e canto a quei nomi maggiori e ben no-
liana dell'ultimo secolo. C'era certo sciuto nell'ultimo decennio. Lo testimonia un strumenti differenziati. Tuttavia, gli sconfina- ti, fa però piacere incontrare quelli di
qualcosa di malinconico nei due vo- menti che già i soli titoli rivelano da una discipli- due traduttori e redattori, Giovanni
primo spoglio di libri e di riviste (121 testate, nes-
lumi con cui nel 1974 la Sansoni cele- na all'altra — tra gli autori presenti nella biblio- Sanna e Aldo Oberdorfer, che il regi-
brava il proprio centenario e in quel- sun settimanale) raccolto nel recentissimo volu- me fascista aveva fatto rifluire nel la-
me Editoria libraria in Italia dal Settecento a grafia ricorrono i nomi di storici, di critici di let-
lo con cui Einaudi nel 1983 faceva il voro editoriale: e se, da un lato, la
punto sui cinquant'anni della sua at- oggi: vi sono registrati ben 1700 titoli. Senza sof- teratura italiana, di sociologi (non solo di lettera- storia di non pochi intellettuali d'op-
tività: le due ricorrenze coincideva- fermarsi sull'evidente utilità pratica dell'iniziati- tura), di economisti (non tanti) — sembrano posizione va ricondotta per quel ven-
no entrambe con momenti di diffi- va (i limiti cronologici non impediscono a questa spesso dettati, più che da volontà interdisciplina- tennio a questo tipo d'attività, oc-
coltà e di crisi, destinati a sconvolge- bibliografia di imporsi come un imprescindibile re, dall'ambiguità dei metodi usati o addirittura corre anche aggiungere che oltre allo
re l'assetto delle due gloriose case strumento di consultazione), conviene piuttosto dall'assenza di una consapevole scelta metodolo- studio degli autori, che con le loro
editrici e a mutarne la stessa fisiono- gica. La ripartizione suggerita dalle categorie in- opere compongono in sostanza il ca-
sottolineare altri importanti aspetti. In primo
mia culturale. Non sempre però per trodotte da Editoria libraria in Italia può anche talogo di un editore, è sempre essen-
fortuna queste pubblicazioni han se- luogo la ripartizione dei titoli secondo 11 grandi ziale individuare le più tacite ma de-
ca tegorie (a queste corrispondono i capitoli, cui contribuire, dunque, a sollecitare alcune rifles-
gnalato l'epilogo o l'interruzione del- cisive figure dei redattori. Senza di
le buone stagioni imprenditoriali: è se ne aggiunge uno di recensioni), che cercano di sioni di metodo, incominciando a fissare alcune loro, molti dei libri che preme studia-
definire i tanti tasselli del variegato mondo edito- grandi divisioni. Ma il discorso andrà poi portato re ed intendere, non sarebbero nati,
riale e dei suoi studi: dalla storia dell'editoria al- anche dentro le singole discipline: perché è diver- o sarebbero stati diversi.
l'organizzazione dell'azienda, dalla confezione so, ad esempio, occuparsi della "critica lettera-
STORIA materiale dell'oggetto libro al percorso della pro- ria" nell'editoria — possibile ambito di una so-
Tra i tanti spunti che questo pur
sottile volume ci viene offrendo qua-
LETTERARIA duzione, dai tipi e generi (organizzati in collane)
ai meccanismi della diffusione del libro e ai gusti
ciologia della letteratura — e viceversa dell' ' 'edi-
toria" nella critica letteraria (esaminando cioè i
si a ogni voltar di pagina, vorremmo
coglierne uno: il modo con cui Garin
D'ITALIA del pubblico, finendo con le pubblicazioni
slative.
legi- fatti editoriali come contributo essenziale a un
discorso critico sui testi e sugli autori, o su come
usa il concetto — per dirlo con le sue
parole — di "capitale dell'Italia col-
Nuovaedizione a cura di A. BALDUINO l'idea di letteratura si viene sviluppando in un ta", ossia di centro culturale. Ri-
La suddivisione in queste categorie sembra prendendo una vecchia (1928) osser-
scontata, ma non lo è: approssimativamente è fa- determinato periodo): campo di critica e storia
della critica tout court. vazione di Luigi Russo, che l'opera
A. BALDUINO cile enumerare alcuni aspetti dell'editoria, poi ci di Croce, e l'eco conferitale da Later-
U G O FOSCOLO si deve scontrare con la difficoltà di uscire dalla za, avevano spostato questo punto
(Da: L'Ottocento) 90 pagg., L. 10.000 cardinale da Firenze a Napoli e, sep-
pur con qualche cautela, acconsen-
M. CAPUCCI
tendovi, egli sembra individuarne
POESIA E PROFEZIA: D A l'elemento caratterizzante nella pro-
BRUNO A CAMPANELLA posta, e nella conseguente propulsio-
(Da: L'Ottocento) 268 pagg., L. 30.000 ne, di una determinata linea cultura-
xismo, positivismo, di stregoneria, le. Due delle case editrici studiate
G. CARNAZZI saggi che, dopo il primo dedicato al- giunto dei punti di tappa e di svolta
di teoria dell'evoluzione. Quello che qui, Olschki prima (specie come li-
l'età del Rinascimento, si concentra- risolutivi, che sin verso la metà degli
V E R G A E I VERISTI sapevamo di lui, lo si doveva cercare braio antiquario) e La Nuova Italia
no poi tutti tra Otto e Novecento, anni cinquanta, avremmo stentato a
(Da: L'Ottocento) 112 paga.. L. 20.000 solo nelle pagine del Dizionario del poi, sono nate a Venezia e, subito do-
Garin viene ribadendo con forza e prevedere. Un'affermazione come po, si sono trasferite a Firenze. Per-
sperimentando nei fatti il principio quella che nel 1986 ha aperto il sag- movimento operaio; ma per Garin è
I. CROTTI, R. RICORDA ché, vien fatto di chiedersi? E la pre-
che lo studio dell'editoria è sovente gio su Olschki suona rivelatrice: "le divenuto ora naturale inserirlo a pie-
SCAPIGLIATURA no titolo entro la trama di una diver- senza, la convivenza, il reciproco sti-
più illuminante di quello strettamen- idee di un secolo, quelle che hanno molo che coagula degli intellettuali
E DINTORNI costituito il cibo dei molti" sono da sa storia della cultura.
te consacrato alla storia della cultura. attorno alle iniziative di un editore; è
(Da: L'Ottocento) 96 paga.. L. 20.000
Nell'avvertenza preliminare, egli de- ricercare piuttosto nelle "banalizza- Invito dunque a studiare i manuali
la capacità dei primi, ma ancora più
plora che si trovi sempre "il volente- zioni di un manuale scolastico o addi- e i testi divulgativi, ma anche le edi-
F. PIGA del secondo, di comprendere quale
roso disposto a dissertare sul meno rittura di un riassunto per gli esami zioni portatili ed economiche. L'os- richiesta e quale risposta il mondo
LA POESIA D I A L E T T A L E di maturità circolati in centinaia di servazione che non pochi appunti
originale, ripetitivo e sciocco mae- dei lettori e degli utenti è disposto a
NEL N O V E C E N T O stro aristotelico del Cinquecento, ma esemplari" che non nelle "grandi gramsciani derivano dalla disponibi- dare alle possibili offerte del libro,
(Da: Il Novecento) 124 paga.. L. 20.000 non chi faccia luce sulle prime grandi opere impervie", diffuse solo in ri- lità dei volumetti della "Cultura del- che crea questi centri. E talvolta ne
edizioni a stampa delle opere del Fi- strette tirature a uso di pochi (p. 45). l'anima" editi dal Carabba e scelti consente anche la lunga durata, la
G. PULLINI Un nome come quello di Cesare preventivamente da Papini o da trasmissione da una generazione al-
losofo ..., chi le abbia promosse, cura-
TEATRO ITALIANO te, pagate, usate; chi le abbia aggior- Enrico Aroldi (che non è compreso Prezzolini (due autori che a Gramsci l'altra di imprenditori.
DELL'OTTOCENTO nate, trasformate" (p. Vili). Scor- nel Dizionario biografico degli italia- riuscivano certo poco congeniali!)
merita di essere ripresa. Già fra Cin- All'infaticabile autore, nessuno
(Da: L'Ottocento) 234 pagg., L. 25.000 rendo lungo il filo dei secoli, il nesso ni) è menzionato qui (p. 33) come
que e Seicento possiamo constatare poteva chiedere ormai un'organica
di continuità tra la prima età della una presenza necessaria ed illumi-
G. SANTATO che molti scrittori, da Botero a Gali- storia dell'editoria italiana tra Otto e
stampa e i giorni nostri o vicini a noi, nante: si tratta di un garibaldino
leo, dimostrano di aver potuto utiliz- Novecento. Ma l'esser giunto a for-
IL GIACOBINISMO ITALIANO si conferma sempre più: "a capire la mantovano, poi avvocato e deputato
zare solo raramente le grandi opere mularne con tanta forza e passione le
(Da: L'Ottocento) 148 pagg., L. 20.000 cultura del '500 la conoscenza del- socialista, che dal 1903 in avanti re- premesse e il punto d'avvio, costitui-
l'attività di Aldo Manuzio giova non dige una quindicina di titoli per la figurate o in folio, e di essersi serviti
con quotidiana frequenza di volumi sce un altro dei molti crediti che nella
Edizioni meno dello studio di una pagina del "Biblioteca del popolo" di Sonzo- storia della cultura italiana, e — vor-
gno, composta da volumetti in quat- correnti, a basso costo di copertina.
PICCIN & VALLARDI Bembo. Così un'indagine rigorosa e
tro sedicesimi ad altissima diffusio- Se la svolta delle edizioni "popolari"
remmo aggiungere — nella nostra
Via Altinate, 107 - 35121 Padova completa dell'opera di Sandron, dei gratitudine, egli ha acquisito.
Tel. (049) 655566 - Fax (049) 8750693 Bocca, dei Sonzogno, dei Treves, per ne; e vi parla di anarchismo, mar- è in Italia un fatto tardo, da ascrivere
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 41
Le anime di un giornale
di Umberto Levra Laterza
GIUSEPPE TALAMO, Il "Messaggero" e volta ha qui un'ampia illustrazione democristiana, con le aperture di tura su questioni come il divorzio. Novità
la sua città. Cento anni di storia, voi. I nei suoi molteplici nessi interni, colti Moro ai socialisti, con l'aggravarsi La nuova stagione coinvolge diret-
(1878-1918), Le Monnier, Firenze da un'indagine a più livelli (redazio- delle tensioni sociali e politiche a ca- tamente, e non solo di riflesso, il
1979, pp. X-323, Lit 10.000; Il ne, tipografi, proprietà), che prose- vallo tra gli anni sessanta e settanta, quotidiano di via del Tritone. La ne-
"Messaggero" un giornale durante il guirà nel volume successivo. porta ulteriori sfaccettature in un cessità di un rinnovamento sul piano
fascismo. Cento anni dì storia, voi. II La redazione conosce, negli anni quadro così articolato, sfaccettature tecnico e una linea di maggiore ade-
(1919-1946), Le Monnier, Firenze trenta, durante la direzione di Fran- che Talamo affronta nel terzo volu- renza ai cambiamenti in atto nella so-
1984, pp. XII-379, Lit 29.100; Il cesco Malgeri, l'ingresso di una nuo- me, che si conclude con la fine del- cietà diventano per Alessandro una
"Messaggero" un giornale laico. Cento va generazione di giornalisti (Gorre- l'epoca della gestione familiare del questione centrale, perseguita senza
anni di storia, voi. Ili (1946-1974), sio, De Sanctis, Rossellini, De Feo, "Messaggero". Quella illustrata nel estremismi ma con coerenza, e fatta
Le Monnier, Firenze 1991, pp. Contini, Talarico, Petrucci) profes- terzo volume è la storia di un giorna- di sostegno al centro-sinistra, di lai- Giulia Sissa
IX-402, Lit 35.000. sionalmente capaci, irrequieti, insof- le prudente e governativo, letta an- cismo, di impegno sui diritti civili,
ferenti, rispetto a talune grosse con- che all'insegna della dialettica tra di- mentre l'altra metà della proprietà La verginità
Da qualche anno, per molteplici
in Grecia
ragioni, è diminuito in Italia l'inte-
resse degli studiosi per la storia del Gianni Vattimo
giornalismo. Perciò ben vengano ini- Filosofia '91
ziative come quella di Giuseppe Ta- L'appuntamento annuale
lamo che in occasione del centenario con la filosofia verte quest'anno
del "Messaggero" ha dedicato alla
sull'ermeneutica.
storia del giornale più di mille pagine
complessive, in tre volumi pubblicati Saggi Blu
nei "Quaderni di storia" diretti da Wolf Lepenies
Giovanni Spadolini per Le Monnier. Ascesa e declino
Al di là dell'ampiezza della ricer- degli intellettuali
ca, ciò che la rende importante e sti-
molante è la novità che rappresenta
sul piano del metodo e per la ricchez-
Piero Camporesi in Europa
LE BELLE
L'evoluzione del ruolo
za della documentazione. In questo dell'intellettuale dal Settecento
senso l'opera è molto di più della pur ai giorni nostri. Il primo volume
innovativa storia di un giornale, ma
pone problemi, apre spiragli, aggiun-
ge conoscenze su cento anni di storia
•m CONTRADE della nuova collana "Lezioni
italiane" Sigma Tau/Laterza
di dinamica
tidiano che d a l l ° gennaio 1879 si ri- "prattici" e "faticanti" decifra nel paese economica
volge agli strati dei salariati, degli ar-
tigiani, degli operai qualificati, so- le tracce del paesaggio.
prattutto del ceto impiegatizio. Con a cura di Pietro Rossi
una formula fortunata, mutuata dal 176 pagine, 28.000 lire
"Secolo" di Milano ma adattata alla Hegel
capitale, il "Messaggero" di Cesana Guida storica e critica
diviene il giornale popolare: molta
Harold Bloom
cronaca e attualità, un linguaggio ac-
cessibile e didascalico, che fa breccia Giorgio Napolitano
attraverso i buoni sentimenti, l'inge- Europa e America
nuità umanitaria e il bonario buon-
senso, un giornale moderatamente ROVINARE dopo l'89
LE SACRE VERITÀ
democratico e laico, non legato a nes- Il crollo del comunismo
suna forza politica. Sono aspetti, i problemi della sinistra
questi, che in parte rimarranno nel Come cambiano gli scenari
tempo, anche dopo l'acquisto nel Poesia e fede dalla Bibbia a oggi nelle relazioni internazionali
1915 da parte dei fratelli Perrone, e nella politica europea.
proprietari dell'Ansaldo. Omero e Virgilio, Dante e Shakespeare, Il caso italiano: le ragioni e le
Il secondo volume abbraccia il pe- Milton e i romantici, Blake, Kafka e Beckett: contraddizioni del P.C.I., la
riodo dalla crisi del primo dopoguer- una folgorante riflessione sull'idea di letteratura. ricerca di nuove prospettive,
ra alla ripresa delle pubblicazioni nel- in un'originale ricostruzione
182 pagine. 32.000 lire
l'aprile 1946. Il tema centrale è quel- e riflessione
lo dei caratteri della fascistizzazione
Garzanti
del giornale, mentre perdeva impor- a cura di
tanza il rapporto con la città, per il
nuovo contesto politico che ne ridu- Maria A. Visceglia
ceva gli spazi, e per la trasformazione Signori, patrizi,
del quotidiano da romano a naziona- cavalieri nell'Italia
le.
moderna
F una fascistizzazione, quella del
"Messaggero", precoce e anteriore
ad altri grandi organi d'informazio- traddizioni interne del regime, i qua- rezione e proprietà e dei contrasti in- oppone sempre più vigorose resisten- Andrea Riccardi
ne: si può dire inizi con la fine del li più che una fronda portano una terni a quest'ultima. ze, di tipo politico ma anche a fini di
1919, continui durante 0 '20 (con la sensibilità diversa e un'influenza che Fin dalla direzione di Mario Mis- egemonia interna. Le mediazioni
Il Vaticano e Mosca
messa in minoranza della linea libe- sarebbe cresciuta con l'avvicinarsi siroli (1946-52), pur nell'univocità non bastano a tenere insieme le di- Un'attenta ricostruzione di
ral-democratica nittiana) e si conclu- della crisi e della sconfitta: esse si della linea centrista degasperiana co- verse anime presenti nel giornale e cinquantanni di difficili relazioni
da nel febbraio 1921. Eccettuato esprimono nelle pagine interne — minciano a delinearsi tra i Perrone nel maggio 1973 Ferdinando e le so- politiche e diplomatiche: la
qualche tentennamento dopo l'assas- per esempio nella critica teatrale e ci- diversi orientamenti politici, uno più relle vendono a Rusconi la loro metà storia di un'antagonismo che
sinio di Matteotti, la linea del giorna- nematografica — su alcuni problemi moderato e uno più innovatore, oltre del pacchetto azionario: si apre così molto ha pesato sugli uomini
le, quarto per tiratura in Italia, fino come quello razziale, in certi conte- a preesistenti contrasti familiari e fi- un anno di conflitti che farà del del nostro secolo
al 1943 è ancorata senza sbavature al nuti e nel linguaggio della terza pagi- nanziari. Dopo le correzioni di rotta "Messaggero" un caso unico per più
regime e a Mussolini. na. degli anni cinquanta, con un'atten- aspetti nel panorama editoriale. Anna Foa
Allo storico si pone il problema di Infine i proprietari, i Perrone, so- zione maggiore ai partiti laici e molti Inizia cioè una lotta che vede uniti
analizzare quei vent'anni del quoti- no ovviamente col regime, col quale, articoli di fondo di Spadolini, e dopo redattori e-maestranze con il com-
Ebrei in Europa
l'opposizione al tentativo Tambroni, Dalla peste Nera
diano senza più ricorrere a categorie pur facendo buoni affari, cercano pe- proprietario-direttore contro gli altri
nel corso degli anni sessanta le diver- all'Emancipazione
interpretative ormai largamente su- rò di non dividere mai il controllo di- comproprietari, che cercano di estro-
perate, come la denuncia della becera retto del quotidiano, almeno fino al genze tra direzione e proprietà sem- metterlo e di modificare la linea. Alla La storia della tormentata
incultura dell'età delle veline, impo- 1941-43: così la linea del fascismo è brano superate con l'arrivo alla dire- fine è lo stesso Alessandro a cedere, presenza di una minoranza
ste da un regime considerato una pa- attuata da direttori legati alla pro- zione, già dopo Missiroli, di Alessan- perché non ha la forza economica per nell'Europa moderna
rentesi nel liberale dispiegarsi della prietà; il che è esemplare della lunga dro Perrone, figlio di Mario, mentre resistere da solo e non è neppure di-
storia d'Italia, oppure come l'appiat- durata — prima, durante, dopo — a capo dell'amministrazione è inse- sponibile a fruire di una solidarietà i
timento del fascismo sul grande capi- del controllo che i grandi gruppi eco- diato dal 1934 Ferdinando, figlio di cui contenuti vanno al di là delle sue
tale, oppure considerandolo una fab- nomici esercitano sull'informazione, Pio. In verità non è così, e il conflitto idee: nel maggio 1974, pochi giorni
brica del consenso monolitica e per- ma pure della difesa da parte di que- sta lentamente montando all'interno prima della vittoria del fronte divor-
fettamente controllata. La strada se- sti ultimi di un proprio spazio auto- della proprietà, tra due linee politi- zista, di cui il "Messaggero" era sta-
guita da Talamo è assai più nomo durante il regime. che e due diverse concezioni del gior- to uno dei pilastri, anche l'altra metà
articolata. La realtà del "Messagge- nale: il detonatore sarà rappresenta- del pacchetto azionario passa di ma-
Il secondo dopoguerra, con la ri-
ro" non era troppo diversa da quella to dal Sessantotto, dall'acutizzarsi no, alla Montedison, e termina la ge-
presa delle libertà politiche e della
di altri quotidiani, ma per la prima delle tensioni nel paese, dalla spacca- stione familiare del quotidiano.
dialettica trai partiti, con l'egemonia
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 42
A L B E R T HAHN, Teoria economica del genio isolato del poligrafo napoleta- stati fino ad oggi tutto sommato mar- la Teoria dello sviluppo economico di sione, un banchiere. La scelleratezza
credito, a cura di Lapo Berti, Esi, Na- no, sembrano venire costantemente ginali allo sviluppo di quella che gli Schumpeter, anziché col volume di nazista lo sradicò da Francoforte e
poli 1990, Lit 23.000. da banchieri-scrittori. Gli economi- stessi anglosassoni pomposamente cui qui ci occupiamo. Esso è un work trapiantò negli Stati Uniti, dove, pa-
J O S E P H A L O I S S C H U M P E T E R , L'essen- sti accademici non pare abbiano ab- definiscono la "mainstream econo- in progress da Schumpeter mai pubbli- radossalmente, egli continuò per
za della moneta, a cura di Gianni bastanza dimestichezza con il fun- mics". I pochi economisti anglosas- cato. Sulla sua complessa gestazione vent'anni a cercare, nei suoi scritti,
Nardozzi, Crt, Torino 1991, s.i.p. zionamento di istituzioni così legate soni che hanno saputo stabilire un a suo tempo Augusto Graziani, re- di far rientrare nella bottiglia il genio
al presente come credito e banche contatto funzionale con la letteratu- censendo l'edizione tedesca e ora che aveva così potentemente evocato
per razionalizzarle in maniera soddi- ra in lingua tedesca su moneta credi- Gianni Nardozzi, curatore di quella nella sua opera giovanile, e che se-
Non è spesso dato agli economisti sfacente nei loro sistemi di pensiero. to e banche, rappresentandone le italiana, ci illuminano ampiamente. condo lui doveva considerarsi il ma-
antivedere i fenomeni prima che essi Accade così che il gigantesco svi- conquiste nei propri scritti, sono sta- L'essenza della moneta, tuttavia, effi- lefico responsabile delle sciagure oc-
si manifestino in tutta la loro am- luppo della banca moderna, che ha ti considerati dai loro compatrioti cacemente rappresenta lo stato della corse alla Germania negli anni venti.
piezza. Al contrario, parecchio tem- luogo tra la metà dell'Ottocento e la come rivoluzionari o almeno etero- maturazione del suo autore tra il pri- Nello scritto schumpeteriano di
po di solito intercorre tra il verificar- prima guerra mondiale, cominci ad dossi. Il caso di Keynes è il più noto e mo geniale volume, cui si è appena cui ci occupiamo, l'opera giovanile di
si di un fenomeno, il costituirsi di Albert Hahn è citata con rispetto e
una istituzione, e il prendere co- ammirazione pari a quelli che lo stes-
scienza di essi da parte degli econo- so Hahn riservava a Schumpeter. Ri-
misti. Ciò è stato particolarmente ve- spetto e ammirazione che Schumpe-
ro per il credito e per le banche, che
in varia forma esistono ormai da mi-
gliaia di anni. Bisogna aspettare il
Noi bevitori di acqua rossa ter mostra, nella stessa opera, anche
nei confronti di due altri banchieri-
scrittori della Mitteleuropea, Felix
primo Ottocento per trovare a Napo- di Roberto Beneduce Somary e Karl Schlesinger.
li un uomo di genio, Francesco Fuo- E interessante notare come, nella
co, che spieghi la "magia del credi- seconda metà del secolo scorso e nei
to", cioè il funzionamento del molti- primi decenni del nostro, l'Inghilter-
Sguardi venuti da lontano, a cura di Alain Le lasciare indifferenti un resoconto etnografico del-
plicatore dei depositi pur partendo ra avesse smesso di produrre ban-
da un punto di osservazione non par- Pichon e Letizia Caronia, introd. di Umberto le osterie di Bologna simile a quello delle toguna chieri-scrittori o finanzieri-scrittori
ticolarmente prossimo alla realtà Eco, Bompiani, Milano 1991, pp. 248, Lit africane, che descrive le prime come "grotte in della potenza di Henry Thornton e
bancaria più sviluppata del suo tem- 30.000. cui si beveva soltanto acqua rossa... " (operazio- David Ricardo. Lo sviluppo della so-
po. Ma il suo esempio non pare esse- ne quasi speculare a quella adottata da Leiris in cietà inglese aveva separato l'élite
re seguito da altri, più vicini alla defi- Qualcuno ricorderà forse il film Petit à petit L'Afrique fantòme, dove "pipì" stava per "bir- culturale e quella economica, che in
nizione odierna di economista pro- (1970): Jean Rouch vi ritraeva il protagonista, ra di miglio"). Le parole dell'immaginario viag- precedenza erano state strettamente
fessionista, se si eccettuano gli altret- venuto dal Niger in cerca di progetti per costruire giatore al quale affida le proprie considerazioni unite. Nei paesi di lingua tedesca,
tanto isolati casi di John Law e di sviluppatisi più tardi, tale integrazio-
nella sua patria improbabili grattacieli, diventare Diamanka, narratore peul (appartenente a quel-
Henry Thornton, i quali avevano al- ne tra cultura e potere economico in-
meno il vantaggio di essere, come a poco a poco un etnografo sul campo. Taccuino la cultura di pastori nomadi e di cantastorie da vece rimaneva. I praticanti di econo-
banchieri praticanti, a contatto con il alla mano, Usuo sguardo e la sua penna descrivo- cui è nato Hampàté Bà e che ha contribuito a mia e gli economisti sorgevano dallo
sistema bancario anglo-scozzese. no il bacio di due fidanzati, il trucco di una don- diffondere l'Islam attraverso l'Africa), generano stesso ceppo, e l'élite finanziaria fre-
In effetti, le pagine più interessan- na, e altre scene dalle quali trae i caratteri del- infatti una reazione più complessa di quella cer- quentava gli universitari alla pari,
ti su credito e banche, se si eccettua il l'Occidente, i nostri caratteri di cui scrivere su cata dalla Benedict quando dimostrava agli ame- non ritenendoli, come accadeva alla
una cartolina agli amici rimasti in Africa. ricani che la loro forma di vita sarebbe apparsa élite finanziaria inglese, che imitava
ben strana un volta inforcati gli occhiali del rela- modelli aristocratici appena attinti
La ricerca condotta dal gruppo Transcultura, e
per il proprio censo, dei precettori
di recente pubblicata a cura di Le Pichon e Caro- tivismo culturale. Anche Diamanka sembra
utili solo ad ammestrare i giovani ma
nia, ha realizzato un esperimento non molto di- adottare un dispositivo narrativo simile ("il cul- certo non portatori di alcuna verità o
verso, cominciato alcuni anni fa e preceduto da turalmente vicino è reso bizzarro e arbitrario, il di nozioni anche lontanamente utili
un analogo tentativo francese, che ha condotto culturalmente distante, logico e semplice", ha alla vita pratica e alla gestione degli
ACTA in Italia studiosi provenienti dal Terzo Mondo scritto Geertz in proposito), ma l'effetto prodot- affari. Di tale distanza sociale avreb-
PHILOSOPHICA allo scopo di analizzare la società europea e quel- to è diverso perché qui non è in gioco la difesa di be sofferto lo stesso Keynes, e certo
la nostra in particolare: quale occasione migliore un orientamento teorico fra gli altri: si tratta soffrirono in maniera assai maggiore
piuttosto d'interrogarsi sulla possibilità di un me- i suoi maestri.
Collana dell'Istituto per contribuire a dissolvere la perniciosa "illu-
Italiano per gli Studi sione di essere stati gli unici a guardare l'altro"? todo e della disciplina che l'ha prodotto. A Vienna a Francoforte e a Berli-
Filosofici Ciò che gli autori intendevano saggiare era l'ipo- Gli appunti di Diamanka paiono voler mo- no politici, banchieri, ed economisti
tesi di una reciprocità dell'antropologia cultura- strare quanto sia singolare il meccanismo delle universitari, così come era accaduto
a Londra e a Edimburgo tra Sette-
le, la sua capacità in altri termini di mutare la di- interpretazioni antropologiche: capaci di prov-
LA PLURALITÀ cento e primo Ottocento, si conosce-
rezione del proprio sguardo e l'oggetto delle pro- vedere di un senso quasi tutto ciò che esse descri- vano e frequentavano assiduamente.
IRRAPPRESENTABILE.
IL PENSIERO POLITICO prie analisi conservandone intatto, almeno nelle vono senza essere necessariamente delle "buo- La giovane borghesia austriaca e te-
DI HANNAHARENDT intenzioni, il metodo. ne" interpretazioni. Forse si può comprendere desca non aveva avuto ancora il tem-
a cura di Roberto Esposito Il ritratto che affiora da questo lavoro, se pure questa contraddizione se consideriamo che oggi a po di farsi assorbire dall'aristocrazia.
dice di noi ciò che in buona parte già sappiamo, risultare irrimediabilmente strano non è tanto Pratica di banca e finanza e riflessio-
METAMORFOSI non manca in molte pagine di interrogarci, so- "l'altro" ma l'idea stessa di descrizione cultura- ne teorica su di esse si mescolavano,
DEL MODERNO prattutto dove un 'ironia cruenta disvela i para- le. Invertire la rotta della tradizionale prospettiva permettendo il fiorire di opere genia-
a cura di G.M. Cazzaniga, li come la Teoria dello sviluppo econo-
dossi dei nostri modelli di razionalità e quella antropologica sarebbe dunque insufficiente per
D. Losurdo, L. Sichirollo mico di Schumpeter e la Teoria eco-
FILOSOFIA E COSCIENZA
fragilità di senso che costituisce la malattia occi-
dentale per eccellenza. E del resto non potrebbe > nomica del credito di Hahn. Schum-
peter avrebbe avuto il tempo di dive-
NAZIONALE IN nire ministro, e di fare anche una
BERTRANDO SPAVENTA poco fortunata esperienza di presi-
a cura di G. Oldrini dente di banca.
essere razionalizzato organicamente il più eclatante. fatto riferimento, e la altrettanto L'assai maggiore integrazione nel-
FRANCESCO DE SANCTIS. da economisti solo dopo un notevole I due volumi che ora appaiono in grande Storia dell'analisi economica. la vita pratica del proprio paese degli
RECENTI RICERCHE intervallo, e solo quando il fenomeno italiano, con un ritardo pluridecen- Il volume di Hahn, per espressa economisti di lingua tedesca che vis-
del credito è divenuto troppo gigan- nale nel caso dell'opera di Hahn, e affermazione dell'autore, è stretta- sero nei decenni a cavallo del nostro
TRAMONTO tesco per continuare ad essere igno- mente legato al primo capolavoro secolo conferisce alle loro opere una
solo ventennale in quello di Schum-
DELL'OCCIDENTE? rato dagli accademici. Ed è naturale schumpeteriano, e in qualche modo dose di realismo spesso superiore a
peter, provano quanto ho sopra af-
a cura di G.M. Cazzaniga, che a prenderne coscienza, fino a for- se ne può considerare una continua- quella della gran parte delle opere dei
fermato in maniera lampante. In ve-
D. Losurdo, L. Sichirollo mulare le proprie teorie mettendolo zione. Albert Hahn, come Thornton loro confratelli inglesi. Nel caso di
rità sarebbe forse più naturale con-
al centro di esse, siano gli economisti frontare il libro di Albert Hahn con e Law era, per famiglia e per profes- Hahn e Schumpeter, questo vuol di-
ANTROPOLOGIA, PRASSI, di lingua tedesca. Essi hanno assisti- re rendersi perfettamente conto del-
EMANCIPAZIONE to allo sviluppo del sistema della ban- la portata rivoluzionaria del sistema
a cura di G. Labica, ca universale in Germania, che ha creditizio per il funzionamento del
Sabatino Ciuffini
D. Losurdo e J. Texier contribuito a trasformare in pochi capitalismo. Nella sua opera maggio-
SFREGAZZI re Schumpeter avrebbe, a ragione,
decenni un paese di "costruttori di
EGALITE/INEGALITE orologi a cucù e di professori di filo- Dispositivo poetico di emergenza trattato con sufficienza i contributi
a cura di A. Burgio, logia classica", come lo definì magi- Scappa dalla sua gabbia il pappagallo Sfregazzi, sifa ciarlone tecnopolitano. di quegli autori inglesi e americani
D. Losurdo e J. Texier stralmente Federico List, in un pode- Le muse, sdegnate, gli tolgono l'ispirazione. che, in anni assai più recenti, avreb-
roso sistema economico, protagoni- Senza voce e senza penne, ormai ridotto, allo stremo, egli s'infila, in cerca bero riscoperto nientemeno che il
LA PROSA DEL MONDO di cibo, nel vortice di una doppia elica dove trova zucchero adenina timina moltiplicatore del credito, dando
sta della seconda rivoluzione indu- guanina citosina fosfato.
OMAGGIO A striale e dominatore del commercio mostra in maniera patente di ignora-
MERLEAU-PONTY Mangiando rinasce. Si moltiplica in Tuba e Mirum (che sono copie di se
dei manufatti. stesso), e riprende il suo pappagallare. re completamente gli apporti degli
a cura di A.M. Sauzeau Boetti economisti di lingua tedesca o degli
Gli economisti di lingua tedesca, La sua lingua triforcuta adesso non l'aizzano più le Muse ma l'insonne acido
della vita. italiani. E si comprende anche il suo
tuttavia, non riuscirono a conquista-
Distribuzione P.D.E. Se non lo trovate dal vostro Libraio, richiedetelo all'Editore forse un po' rancoroso rifiuto di con-
re l'egemonia culturale che in altri
(Seconda edizione - lire diecimila) siderare rivoluzionario il contributo
C.P. 156,61029 URBINO campi del sapere l'università tedesca
aveva saputo raggiungere. I loro con- del Keynes della Teoria generale, che
>
tributi si fecero quindi strada a fatica GUIDO GUIDOTTI EDITORE - ROMA
nel mondo anglosassone, e sono re- 0 0 1 6 5 R O M A - VIA T E O D O R O V A L F R É . 4
< porativisti.
Albert Hahn, come s'è detto, tra-
servando la realtà tedesca, decretan-
do che grandi banche sul modello di
precorrere, nelle altrettanto malco-
nosciute sue opere successive, il mo-
netarismo e la "nuova economia clas- NOVITÀ
invece egli vede come un arretramen- scorse il resto della propria vita in- quelle tedesche fossero al centro del-
to rispetto alle posizioni assunte dal- tento a un compito paradossale. Ave- l'esperienza di pianificazione sovie- sica".
lo stesso autore nel Trattato della mo- va, nel libro giovanile che qui recen- tica degli anni venti. Lo stesso, per fortuna, non accad-
neta. E invero in quell'opera Keynes siamo, provato che in un sistema di Hahn era orgoglioso delle proprie de a Schumpeter. Il suo volume sulla Marina Ferrara Pignatelli
era riuscito a fare da ponte tra teoria credito puro è l'investimento a crea- conquiste analitiche. Credeva tutta- moneta è un tentativo di generalizza- Viaggio nel mondo
monetaria anglosassone e teoria mo- re il risparmio e non il contrario, co- via che lo sconsiderato uso del potere re le conquiste fatte nella Teoria dello delle essenze
netaria di lingua tedesca, assorbendo me aveva sostenuto la virtuosa scien- demiurgico delle banche avesse por- sviluppo economico nel campo del-
Aromi e rimedi di ieri e di oggi
e trasformando i contributi di Wick- za economica da Adamo Smith in tato alla grande inflazione tedesca l'analisi monetaria. L'ostinazione
xviii + a l a pagine, lire 38.000
sell, Schumpeter e Hahn, e adattan- poi. Se non è il risparmio a limitare dei primi anni venti. La sua carriera schumpeteriana a voler riportare le
collana IL CORVO E LA COLOMBA
doli alla realtà del sistema finanziario l'investimento, le decisioni dei sin- successiva fu quindi dedicata a riven- proprie riottose scoperte nell'alveo
inglese e di quello americano. Que- goli individui rispetto alla divisione dicare la priorità delle proprie sco- della teoria dell'equilibrio economi-
sto grandioso sforzo sincretico non si del proprio reddito tra consumi e ri- perte, specie nei confronti di Key- co generale e a voler fustigare la Paul R. Ehrlich,
sarebbe ahimè ripetuto nella Teoria sparmi divengono ampiamente inin- nes, e allo stesso tempo a dichiararle scuola storica tedesca, la teoria gene- Anne H. Ehrlich
generale, che è un'opera culturalmen- fluenti sul livello del reddito e la di- politicamente disastrose, anche se tica e la teoria statalista della mone- Un pianeta non basta
te forse meno aperta, preoccupata di stribuzione del medesimo. Arbitre non poteva giungere a considerarle ta, indicando allo stesso tempo una
Esplosione demografica:
descrivere la realtà angloamericana e del livello degli investimenti e dun- analiticamente errate. Un compito "terza via", forse può spiegare, co-
il problema ambientale numero I
di influire su di essa. Il rifiuto di fare que del reddito e della distribuzione gravoso perché paradossale, ma di si- me suggerisce Gianni Nardozzi nella
RACCOMANDATO DAL WWF
i conti con la banca moderna, di cal- xviii + 312 pagine, lire 27.000
colarne l'enorme portata per la teoria
collana IL PIANETA
monetaria e per la teoria economica
in generale, che era proprio della
scienza economica anglosassone dei
tempi di Hahn e Schumpeter e dei < dell'Africa, crudele assenza dell'Africa nel di-
scorso africano dell'europeo". A conti fatti, i tre
Matthew Hodgart
La satira
suoi imitatori di altri paesi, si è pur- salvare la legittimità di un metodo: forse è per autori non mostrano però sintomi di quella "ipo- Quando la crudeltà
troppo esteso anche per i decenni questo che " g l i italiani" del saggio di Wang Bin, condria epistemologica" (Geertz) da cui sono af- si sposa all'ironia
successivi. Così quel che il giovane dell'università di Pechino, appaiono veri e falsi fetti spesso gli antropologi: continuamente incer- vi + 280 pagine, lire 25.000
Hahn dava nel suo libro per pacifico
insieme: le sue pur acute osservazioni — come ti se ciò che descrivono sia o meno ciò che real- collana UNIVERSO SCIENZA
e acquisito può costituire motivo di
riscoperta e dibattito per gli econo- sulla malinconia nascosta dietro i colori forti mente accade. La loro è un 'etnografia probabil-
misti anglosassoni e per i loro imita- della moda — operano generalizzazioni opinabi- mente meno ossessionata dal bisogno di trovare Daphne Maurer,
tori anche ai giorni nostri. Solo l'i- li quanto quelle su "gli Azande" o " i Dogon". quell'Altro immaginario che, quando infine in- Charles Maurer
gnoranza di tutto il filone dottrinario Il secondo dei due contributi di Wang Bin, più contrato, restava incomprensibile o, all'opposto, Il mondo dei neonati
che inizia con Wicksell e prosegue filosofico e volto a tracciare le linee di una possi- scontato (si concludeva così l'incontro di Lévi- xii + 336 pagine, lire 30.000
con Schumpeter, Hahn, Fanno, Del bile "meta-metodologia" della conoscenza in- Strauss con gli ultimi Tupi-Kawahib dei Tristi collana UNIVERSO SCIENZA
Vecchio, Hawtrey, Robertson e lo terculturale, propone come rimedio un relativi- tropici). Un'antropologia che accetta la scom-
stesso Keynes del Trattato, estenden-
smo culturale libero da fraintendimenti e sempli- messa della specularità non è già più l'antropolo-
dosi ad autori di frontiera come von Bjòrn Kurtén
ficazioni solo a certe condizioni: prima fra tutte gia di una volta? Potranno così spezzarsi quelle
Bortkiewitz e Hilferding, ignoranza
quella di rinunciare a rivendicare "la sua univer- maglie che imprigionavano l'etnologia nel suo
L'età dei dinosauri
che l'egemonia culturale angloameri- Vita e morte dei grandi rettili
cana postbellica ha imposto persino salità in modo normativo" (p. 225). I suggeri- essere "rimorso dell'Occidente"? E forse presto
P r e s e n t a z i o n e di
agli economisti di lingua tedesca, menti dell'autore (ad esempio, che nessun relati- per rispondere a questi interrogativi, ma sarebbe
G i u s e p p e Minelli
può spiegare il successo recente e cla- vismo abbia la pretesa di sostituirsi all'altro), interessante chiedersi se le altre culture debbano
xviii + 282 pagine, lire 25.000
moroso della riscoperta, da parte de- non risolvono tuttavia per intero gli interrogativi praticare uno sguardo semplicemente speculare a collana UNIVERSO SCIENZA
gli economisti anglo-americani, delle di tale modello teorico: le inquietudini delle no- quello dell'antropologia occidentale o se possa-
ragioni della superiorità del capitali- stre società, che devono oggi autorappresentarsi no esprimere stili di conoscenza dell'altro, "mo-
smo finanziario tedesco e giapponese multiculturalmente senza aver risolto molti dei delli etnografici" differenti dai nostri: dal mo- John L. Roberts
su quello inglese e americano. Risco-
loro intemi problemi, e soprattutto senza che si mento che una pura riproposizione di quello stile Guida alle strutture
perta che spesso avviene senza dare a
Cesare quello che è di Cesare. sia ancora trovato un modo soddisfacente di par- è forse più un nostro desiderio che non la vera geologiche
lare della differenza culturale, dimostrano come scommessa dell'attuale confronto fra culture. 254fotografie
Se per molti l'ignoranza può esser sia faticoso strutturare un confronto simmetrico. Questa è d'altronde una delle ipotesi della ricer- di strutture sedimentarie,
considerata ragione sufficiente, nel Eppure la sfida è proprio questa, come ricorda Le ignee, metamorfiche
caso di altri, assai più colti ma sor- ca, alla quale allude Le Pichon ricordando il si-
Pichon riferendosi al rovesciamento epistemolo- 262 pagine, lire 37.000
prendentemente ignari dei suddetti gnificato del dialogo con "schemi di rappresenta- collana SCIENZE NATURALI
apporti, c'è forse una motivazione gico tentato dalla ricerca: "Che immagine po-
zione" radicalmente diversi quali quelli propri
più sottile. Essa è data dal carattere trebbero farsi di noi degli osservatori appartenen-
della tradizione orale.
spesso pesantemente normativo del- ti a una società che non giocasse mai alcuni dei HughJohnson
L'esperimento, per i problemi e le domande
l'economia come disciplina. Ignorare nostri abituali giochi linguistici?" (p. 33).
che suscita può dirsi riuscito. Ma pensando al- Il vino
la portata rivoluzionaria della banca Storia, tradizioni, cultura
Rispondono a questa domanda le considera- l'Europa di questi mesi è difficile condividere le
moderna vuol dire tentare di esorciz- Il libro sul vino
zarla. Einaudi, De Viti, De Marco e zioni di Moussa Sow (Mali), volte a scoprire i mi- conclusioni di Umberto Eco, quando nell'intro-
ti e l'immaginario degli italiani attraverso la dis- duzione afferma che la "violenza" di questi più venduto nel mondo
Jannaccone, ad esempio, conosceva-
P r e f a z i o n e di Burton Anderson
no altrettanto bene di Marco Fanno sezione del ' 'sapere condiviso ' ' su temi come l'A- sguardi sarà capace di "saldare i debiti millenari
xxx + 752 pagine, lire 68.000
e Gustavo Del Vecchio le opere di frica o gli immigrati. L'esito della sua ricerca contratti dai visitatori europei" (termine che
Wicksell, Schumpeter e Hahn. Sape- traccia un panorama assai poco incoraggiante: suona un po ' un eufemismo). Certo, questa ricer-
vano di quale potenza fosse fornito il Stillman Drake
dai "paragoni riduttivi" si passa a discorsi di di- ca oltre a costituire un contributo originale indi-
genio che costoro avevano cavato sarmante banalità. La conclusione, appena miti- ca una possibile strada: ma per saldare quei debi- Galileo Galilei
dalla bottiglia. Ma, esattamente co- gata dall'oggettività del metodo (il campione dei ti e costruire una "prossimità meno dolorosa" pioniere della scienza
me Albert Hahn nella seconda parte La fisica moderna di Galileo
126 intervistati), è decisamente amara: "Terrifi- quale quella auspicata, occorrerà un impegno
della sua vita, volevano a tutti i costi
che tale potenza fosse dominata e ad- cante e superba solitudine dell'europeo che parla maggiore e quasi tutto ancora da costruire. xvi + 278 pagine, lire 28.000
collana MUZZIO SCIENZE
dirittura annullata. Come nel caso
dell'energia atomica, invece di cerca-
re di utilizzarla, essi volevano impe- Stefano Benini
dirne la diffusione, temendone la pe- di esso divengono le banche, e l'eco- mili paradossi la storia della cultura sua introduzione, la tortuosità della
Il flauto e il jazz
ricolosità nelle mani di quasi tutti. nomia, lungi dall'essere l'insieme ar- non fa difetto. Questo atteggiamen- sua analisi e oscurarne in parte l'ori- Lo strumento,
Un esempio interessante di luddi- monioso e miracoloso di milioni di to, di colui che è in possesso di una ginalità. Come Albert Hahn, e al gli esecutori, il metodo
smo culturale, dunque. Motivato dal decisioni individuali, ciascuna ugual- verità maledetta, non solo impedì a contrario di Keynes, Schumpeter P r e s e n t a z i o n e di
timore che la comprensione parziale mente importante, appare controlla- Hahn di sviluppare ulteriormente il sembra arretrare quasi sbigottito di Severino Gazzelloni
della magia del credito si trasformas- ta da un ristretto gruppo di istituzio- proprio pensiero nella rivoluzionaria fronte alla forza delle proprie scoper- 150 pagine, lire 25.000
se, nelle mani di finanzieri e gover- ni onnipotenti. Non diversamente direzione che esso aveva preso nel te analitiche. Ma mentre Hahn passa collana STRUMENTI DELLA MUSICA
nanti senza scrupoli o anche solo aveva concluso Lenin, anch'egli os- suo primo libro, ma lo portò anche a il resto della propria vita a cercar di
troppo ottimisti, in un potente stru- rimettere il genio nella bottiglia, Rupert Riedl
mento di distruzione. Ma al fondo Schumpeter si affanna nel libro sulla Fauna e flora
del quale c'era anche la coscienza moneta a ricoprirne le vigorose nudi-
della portata rivoluzionaria di un in- tà con le foglie di fico della teoria del Mediterraneo
serimento del credito nei propri si- economica tradizionale. Dalle alghe ai mammiferi: una
stemi di pensiero. Il credito è, per
sua natura, un macro-fenomeno che Og La tardiva ansia di conformismo
di questi due autori della Mitteleuro-
guida
alle specie
nel mar
sistematica
che vivono
Mediterraneo
mal si adatta al mondo di micro- pa non sorprende, se la si confronta
fenomeni che è l'economia margina-
lista. Rendersi conto di questo, come
coca con il dichiarato e impenitente anti-
conformismo keynesiano. Con le sue
3 6 1 0 disegni, 9 3 cartine
di distribuzione
avevano fatto Wicksell, Schumpeter C O ) teorie Keynes riuscì a salvare il pro- xxviii + 780 pagine, lire 57.000
e Hahn, vuole dire non esser più in prio mondo. Hahn e forse anche collana SCIENZE NATURALI
grado di contemplare l'universo dei Schumpeter, esuli in un paese che
marginalisti con la serenità di Tolo- consideravano inferiore al proprio,
meo, ma cadere in preda al malessere
che assalì Keplero e Galileo. E maga- |3 erano invece convinti di aver in non
piccola parte contribuito con il pro-
ri finire di fronte al Sant'Uffizio. O
quanto meno, trovarsi, come accad-
de a Keynes, in compagnia di strani
eP Società e letteratura a Cuba
prio pensiero giovanile a distruggere
ciò che loro era più caro, la Mitteleu-
ropa di prima del 1914.
compagni di strada quali erano i cor- IN TUTTE LE LIBRERIE FELTRINELLI franco muzzio editore
V J
— A P P E N DICE 1992—
L'ideale c o m e r e g o l a : l'offerto di s a p e r e è per
Trecconi o r i g i n e e t r a g u a r d o di u n m e t o d o d i
l a v o r o che h o c o m e fine ultimo lo c o n o s c e n z a .
U n o c o n o s c e n z a che si rispecchio nell'esattezza
m o t i v a t o e circostanziata di o g n i a f f e r m a z i o n e .
Per q u e s t o , lo n a s c i t a d i u n o n u o v o A p p e n d i -
ce d i v i e n e e v e n t o culturale d i r i s o n a n z a m o n -
d i a l e : p e r c h é fisso le n u o v e p r o s p e t t i v e e
o p r e n u o v i o r i z z o n t i ol b i s o g n o d i c o n o s c e r e .
E soprattutto perché, a g g i o r n a n d o ol 1 9 9 2
l ' E N C I C L O P E D I A I T A L I A N A di SCIENZE, LETTERE e d
ARTI, creo u n o strumento c o m p l e s s i v o , indispen-
s a b i l e Q tutti c o l o r o che, p e r p r o f e s s i o n e o s e m -
plice e s i g e n z a intellettuale, v o g l i o n o aprire lo
p r o p r i o cultura olle ultime c o n q u i s t e e o i tra-
g u a r d i del p e n s i e r o u m a n o .
Q u a n d o n o n ci s a r à p i ù nullo d o a p p r e n d e r e ,
n o n ci s a r à p i ù Trecconi.
TRECCANI
LA C U L T U R A C O M E V A L O R E
IPlliP
* m / t e , "
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 46
colare Contro il metodo e La scienza IL PRINCIPATO brano aver spinto l'autore a scriver-
lo. Il Grande Demistificatore conti-
in una società libera), in un certo sen-
so sistemandoli e organizzandoli. DEMOCRATICO nua a colpire, e molti dei suoi bersa-
gli sono azzeccati; ma c'è qualcosa
La polemica è contro la scienza oc- che non quadra.
cidentale e la sua ideologia, come si La democrazia mantiene le sue Intanto, le continue oscillazioni:
sono formate storicamente e come si promesse? Che cosa è lecito nel giudizio riguardo alla scienza,
dispiegano oggi, e si accompagna ad attendersi da essa? Un invito a IRMI che a tratti non è considerata, come
una denuncia delle conseguenze che pratica, incompatibile col relativismo
la struttura, i prodotti, il dominio
ripensare la teoria democratica democratico, a tratti è considerata
della scienza comportano per chi la sullo sfondo dei mutamenti come diretta responsabile delle deva-
riconosce come lo strumento princi- storici di questi anni. stazioni di questo pianeta; o in quello
pale — se non l'unico — di cono- riguardo agli scienziati, gli "esper-
scenza, e anche per chi non la ricono- ti", a volte considerati utili come
sce come tale.
Non è un discorso interno alla filo-
EUGENIO guide (non sostituti) del giudizio dei
cittadini, a volte considerati come
sofia della conoscenza, piuttosto un BORGNA GUIDO ALPA padroni che vanno trasformati in ser-
tentativo di demistificare le pretese
dell'ideologia della scienza di essere MALINCONIA LA PERSONA
vitori (p. 106). C'è un fondo inquie-
tante di autoritarismo, che affiora
strumento oggettivo, per riportarla qua e là, come quando si parla di pro-
alla sua soggettività e parzialità; per Un discorso sulla malinconia Tra cittadinanza e mercato teggere la scienza "dalle tradizioni
toglierle quindi ogni diritto di domi- clinica dove la psichiatria parla il non scientifiche" (p. 40). Cosa vuol
nio, e riaffermare il diritto all'esi- linguaggio della letteratura e la Cittadinanza, nazionalità, razza, dire? A chi tocca il compito?
stenza di una molteplicità di approc-
letteratura riconosce se stessa orientamento sessuale, infermità, E qui si arriva ad uno dei nodi cru-
ci. consumi, utenza dei servizi ciali del libro: il ragionare in termini
I piani su cui si sviluppa l'argo- negli abissi della patologia di "tradizioni". Tradizioni che in
mentazione sono molti e variegati, mentale.Una grande narrazione pubblici, forme di partecipazione fondo non vanno disturbate, e che
ma si possono sommariamente così sul pathos colto nel suo aspetto alla vita locale: la nuova carta vengono viste come qualcosa di stati-
riassumere: a) la pretesa della scienza
di dolore e creazione. d'identità dei diritti della persona. co, di astorico. Non c'è dentro molte
occidentale di essere l'unica forma di di quelle tradizioni a cui Feyerabend
conoscenza oggettiva è assolutamen- si riferisce (dai creazionisti, all'astro-
te infondata, anzi non ha senso par- logia, al dogmatismo religioso, e —
lare di "oggettività"; b) questa pre- perché no — al dogmatismo scienti-
tesa si è sviluppata storicamente, dai sta) una struttura profondamente au-
Greci alla scienza del Seicento a toritaria, unicamente preoccupata
quella del nostro secolo, non con ar- del mantenimento del proprio domi-
classica a quella relativistica) non è nio, che vanifica ogni possibilità di
legafa ai crimini più atroci" (p. 310). realizzazione pratica di quel "relati-
Vale la pena soffermarsi sul primo accrescimento quantitativo, ma la
Tel. 0461/231217 sostituzione di una concezione con vismo democratico" che il nostro au-
Piazza Anfiteatro, 8 argomento, che è quello che più di-
un'altra: si tratta di approcci incom- tore un po' idealisticamente auspica?
38100 Trento Edizioni Fax 0461/239754 rettamente si ricollega agli scritti
Centro Studi mensurabili. La battaglia fra conce- Ecco di nuovo affiorare un autori-
precedenti. La negazione che possa
Erickson esistere una teoria della scienza e del- zioni qualitative alternative non ha tarismo quasi fatalista: "Cambiare le
la conoscenza porta qui ad ulteriori, mai termine: una via viene abbando- credenze di base legate a usanze radi-
radicali conseguenze: i valori non in- nata per motivi soggettivi (mancanza cate e a istituzioni familiari o 'aprire
Mario Di Pietro fluenzano solo l'applicazione della ' di soldi o di pazienza...), mai confu- le menti', è un esperimento sociale.
L'educazione razionale - emotiva conoscenza, ma sono parte integran- tata. Questo porta ad un rifiuto del È un esperimento pericoloso, perché
Prevenzione e superamento del disagio te della conoscenza stessa, e non se razionalismo e dell'"umanesimo aprire le menti a certi aspetti signifi-
psicologico dei bambini
ne può quindi prescindere: "le deci- scientifico", e ad una concezione per ca sempre chiuderle ad altri. Dunque
sioni che riguardano il valore e l'uso cui ogni "tradizione" può portare idee con un debole sostegno non do-
Henry Billings vrebbero essere introdotte in modo
Recupero e sostegno della scienza non sono decisioni qualcosa di positivo, e tutte devono
Alice Pope et al. avere uguale ascolto (e, per esempio, aggressivo, dovrebbero essere con-
Migliorare l'autostima in geografìa Livelli 1 e 2 scientifiche; potremmo chiamarle
Manuale per l'insegnamento e schede decisioni 'esistenziali'..." (p. 31). La uguale accesso ai fondi statali). trollate nelle loro conseguenze... San
Un approccio psicopedagogico
per bambini e adolescenti operative per l'alunno scienza non è un tutto omogeneo, ma Feyerabend introduce il concetto Bellarmino sollevò proprio questo
consiste di eventi e scoperte contin- di "relativismo democratico" per
O
DIDATTICA SPECIALE E PSICOLOGIA APPLICATA genti, che in determinate condizioni chiarire e definire questa sua impo-
MARZO 1992 - N. 3, PAG. 47
Seppure ormai lontane nel tempo, quello psicoanalitico — dovrebbero che risalgono agli anni quaranta)
del dolore
possibilità di azione per il cambia- trattare il problema del male piutto- di profonda trasformazione comune critica dei modelli obicttivanti pro-
mento, di rifiuto della tradizione in sto che dissodare lo scabro terreno a tutti coloro che subiscono un'invo- pri delle scienze naturali e la revisio-
cui per caso si è finiti, sembra diven- della malattia, procedendo all'analisi luzione patologica del proprio corpo ne dei ruoli tradizionali nell'intera-
tare oggetto di sospetto, se non di re- delle forme di sofferenza e di separa- e sviluppano una sindrome depressi- zione tra medico e paziente, che
pressione. Le tradizioni sono conce- di Marco Vozza zione dal principio vitale. Anche va, perché avvertono la possibilità di Weizsàcker teorizza con l'esigenza
pite come strutture "chiuse", e sfor- quando lambisce l'esperienza del do- una contrazione del tempo residuale dell'inserimento del soggetto nella
tunato chi capita in quella sbagliata. lore, la filosofia si ripropone sempre di vita e, nelle forme più gravi, sono medicina. Il progetto di inserire il
Non si può fare a meno di ricorda- Filosofia
V I K T O R VON W E I Z S À C K E R , come teodicea, come dottrina della afflitti da una vera e propria angoscia soggetto nella medicina comporta
re come, di fronte al problema di chi della medicina, a cura di Thomas giustificazione dell'esistenza del ma- di morte. Una angoscia che Proust, l'abbandono del paradigma fisiopa-
dovrebbe risolvere i conflitti fra tra- Henkelmann, Guerini e Associati, le nel mondo. Poco importa se è Dio accanto alla nonna morente, ha sapu- tologico che considera la medicina
dizioni, Feyerabend non esiti a ricor- Milano 1991, trad. dal tedesco di — come in Leibniz — o qualche altro to mirabilmente rappresentare con una scienza naturale applicata e con-
rere alla polizia: "... è più umano re- Massimo Venturi Feriolo, Livio Bot- concetto metafisico il principio che l'immagine dell'inquilino socievole, cepisce la malattia come deviazione
golare il conflitto mediante restrizio- tani e Gabriella Massazza, pp. 222, ristabilisce la giustizia di fronte al- implacabile nel farsi ascoltare dal dell'organismo dalla norma che la te-
ni esterne — questo tipo di tradizio- Lit 28.000. l'infamia del male, allo scandalo della malato cronico attraverso un metico- rapia si incarica di ripristinare.
ni possono essere facilmente rimosse sofferenza. Se l'atteggiamento della loso linguaggio dei sintomi. La scien- Formatosi dapprima a Tubinga e a
se si trovano poco soddisfacenti — Dopo aver trascorso un'esistenza filosofia nei confronti dell'esperien- za medica, che procede per accerta- Friburgo sotto la guda del fisiopato-
piuttosto che migliorare le anime" logo Johannes von Kries, poi dal
(p. 305). La polizia non è niente altro 1908 ad Heidelberg presso la clinica
che una tradizione fra le tante, per di Ludolf Krehl, in contatto con filo-
dirla con Feyerabend, e personal- sofi quali Rosenzweig, Rickert, Bu-
mente, se proprio devo scegliere, ber, Scheler e Jaspers, Weizsàcker si
preferisco l'establishment scientifico mostra sensibile — come sarà poi an-
alla polizia: conosco le magagne del che Oliver Sacks — ad una concezio-
primo e le botte sulla testa della se- ne romantica della malattia, intesa
conda, e alla fin fine non ho dubbi su come energia formativa, esperienza
qual è il male minore. di trasformazione interiore. Già No-
Questo approdo aiuta forse a chia- valis affermava che "le malattie, spe-
rire la portata inquietante del relati- cialmente quelle lunghe, sono anni
vismo conoscitivo di Feyerabend. A nei quali si apprende l'arte di vivere
p. 103 si legge: "Il regionalismo dei e si forma l'anima. Bisogna cercare di
fenomeni naturali non venne mai su- utilizzarle con osservazioni quotidia-
perato, né dai filosofi, né dagli scien-
FONDAZIONE SIGMA-TAU EDITORI LATERZA ne". La critica antipositivista condu-
ziati..." Attenzione: non si parla di ce Weizsàcker — in particolare nella
"regionalismo" dell'interpretazione sua opera fondamentale: Der Gestalt-
dei fenomeni naturali, ma dei feno- kreis, di cui Michel Foucault curò l'e-
LEZIONI ITALIANE
meni stessi! E la questione delle tra- dizione francese — ad inserire la me-
dizioni assume una valenza (mi per- dicina nell'ambito delle scienze dello
doni Feyerabend) teorica. F sicura- spirito, rivolgendosi all'analisi delle
mente vero che le specifiche forme di forme di vita in cui storicamente si
« osserva l'insorgere della malattia, po-
conoscenza sono il prodotto di con-
dizioni storiche particolari ed irripe- nendo l'enfasi sul ruolo dell'interpre-
tibili: ma è possibile che questo pro-
dotto non abbia validità al di fuori di IL PRAGMATISMO: tazione accanto a quello dell'indagi-
ne empirica e formulando l'esigenza
quelle condizioni specifiche? Che di una partecipazione empatica del
tutto quello che gli uomini hanno
prodotto sia prigioniero della tradi-
UNA QUESTIONE APERTA medico nei confronti del paziente.
L'essenza della malattia, la sua entità
zione in cui per avventura si sono metafisica risuona nella richiesta
trovati ad operare? Il mondo è già ab- d'aiuto rivolta al medico. Weizsàc-
bastanza orribile e triste così, senza
che ci mettiamo ad inventare altri
Hilary Putnam ker propone dunque una definizione
intersoggettiva della malattia e an-
dèi crudeli. Forse niente ci garanti- nette la medicina alle scienze com-
sce in assoluto che, come dice Feye- Professor of Phylosophy - Harvard University prendenti, alle discipline ermeneuti-
rabend, "possiamo separare il pro- che: il soggetto da comprendere è
cesso dal risultato senza perdere il ri- l'Io dell'altro, la sua inequivocabile
sultato" (p. 81), ma la storia del- Introducono: costituzione biopatica.
l'umanità ed il senso comune, per Carlo Cellucci, Emilio Garroni, Eugenio Lecaldano Il fondamento dell'attività medica
dirla col nostro autore, ci incoraggia-
non è di tipo conoscitivo, bensì eti-
no a sperare che qualcosina almeno si Dipartimento di Studi Filosofici ed Epistemologici co-comunicativo, un fondale su cui si
salvi dai flutti.
staglia perentorio — come direbbe
C'è però un seguito a questa sto- Università degli Studi di Roma "La Sapienza " Lévinas — il volto dell'altro.
ria. Pochi mesi fa è uscito un altro li- La medicina si configura pertanto
bretto, Dialoghi sulla conoscenza, che come un atto di sollecitudine nei
raccoglie due storie gradevoli, due Roma, 2 4 - 2 5 - 2 6 marzo 1 9 9 2 - h. 1 6 , 0 0 confronti della manifestazione del
scherzi intelligenti sul tema del dia- dolore e, come tale, costituisce anche
logo platonico. E tutto il contrario Centro Congressi dell'Università degli Studi di R o m a " L a Sapienza" il primo atto terapeutico. Il dolore
dell'altro libro: si legge con piacere, non può essere esperito dal medico
la polemica, sempre caustica, è svi- Via Salaria, 113 con la percezione ma soltanto nel-
luppata con una certa bonarietà e l'espressione del paziente e va inteso
senza l'aggressività e l'arroganza di Ingresso libero. E previsto il servizio di traduzione simultanea. — in una accezione freudiana piutto-
Addio alla Ragione. Nel secondo dia- sto libera — come affezione dell'Io
logo, Feyerabend cerca invano di da parte dell'Es, come penetrazione
sfuggire all'inviato di un editore che ostile del mondo esterno ma, al tem-
lo insegue in un prato montano, e in- po stesso, come salutare scoperta del
tanto con lui passa in rassegna alcune Per informazioni rivolgersi a: mondo circostante, come tonalità
delle polemiche che i suoi libri hanno FONDAZIONE SIGMA-TAU P.zza S. Ignazio, 170 - 00186 Roma emotiva del nostro "essere-nel-mon-
scatenato. La cosa interessante è che do".
riprende il tema del relativismo e del- Tel. (06) 6 7 8 . 3 4 . 5 8 - 6 8 4 . 1 5 . 2 9
Weizsàcker può così affermare
le "tradizioni", ed afferma di aver
che "la vita risulta articolata nella
cambiato opinione su molti punti: ad
sua capacità di soffrire", individuan-
esempio "le tradizioni per loro stessa
do un ordine del dolore all'interno
natura cercano di valicare i propri
della compagine degli ordini vitali:
confini — e lo devono fare, se voglio- dedicata a edificare la filosofia della za del dolore e della morte appare menti diagnostici e protocolli tera- "Là dove un uomo può patire soffe-
no sopravvivere" (p. 93). vita, intesa come flusso continuo, di- quanto meno problematico, una que- peutici, non può ignorare la soggetti- renze, là egli si trova realmente, là
Emerge da questo dialogo una namica pura, forza corrosiva capace stione preliminare al tema della fon- vità del malato che si esprime in una egli — sia di ciò consapevole o incon-
concezione molto più dinamica della di scardinare ogni nostra acquisizio- dazione di una antropologia medica personale elaborazione del proprio sapevole — ha anche amato".
precedente, che mette in discussione ne concettuale, il filosofo e sociologo potrebbe essere formulata in questi disagio, in una cognizione del dolore Si delinea compiutamente la filo-
molto dell'impianto intransigente tedesco Georg Simmel venne stron- termini: è la medicina ad aver biso- spesso mascherata dal desiderio di sofia del dolore che orienta l'attività
del libro precedente. E bello vedere cato da un tumore al fegato nel 1918. gno di una filosofia o non è piuttosto mantenere in primo piano la prece- scientifica di Weizsàcker: il fenome-
come, pur non più giovanissimo, Riflettendo sull'esperienza della ma- la filosofia che deve finalmente con- dente immagine di soggetto sano, né no originario non è l'essere ma il sof-
l'autore mantenga un'agilità notevo- lattia, Simmel constatava con per- frontarsi con l'esperienza della ma- può eludere l'irriducibile singolarità frire, il riconoscersi dipendenti da
le e non si sclerotizzi sulle sue posi- plessità e rammarico come quasi tutti lattia? L'esperienza del dolore scatu- del patire che si manifesta in modo condizioni estranee e potenzialmen-
zioni: certo è che, se bene o male si i sistemi filosofici non rechino trac- risce dal mondo della vita, si consu- spesso contraddittorio secondo for- te ostili ad un Io che si è preteso legi-
affidano le proprie idee ai libri, e non cia dell'esperienza del dolore, della ma nel tempo soggettivo della perce- me di cooperazione o di rifiuto nei slatore cristallino della natura; que-
si è contrari in linea di principio a sua impervia cognizione. "Forse è zione fino a quando non interviene confronti del medico curante. sto soggetto "patico" è una monade
che la gente li legga, un po' più di ri- necessario — scriveva il filosofo ber- una forma di sapere capace di render- Il principale obiettivo teorico di inquieta che prende forma nella rela-
flessione, anche nella polemica, po- linese — aver posto come me la vita la oggettiva offrendone un'interpre- Weizsàcker — conosciuto un po' ri- zione intersoggettiva tra i viventi e
trebbe forse evitare molte incom- al centro della visione del mondo e tazione plausibile. Se si afferma che duttivamente come il fondatore della cresce nella consapevolezza della
prensioni e confusioni. averla come me valorizzata, per sape- ogni malattia è anche una malattia medicina psicosomatica fin dagli an- propria finitudine in cui palpita un
re che non è lecito difenderla, ma che mentale, i due approcci scientifici di- ni venti — è una filosofia della medi- cuore di tenebra.
si deve sacrificarla". sponibili — quello fisiopatologico e cina (già abbozzata in questi saggi
MARZO 1992 - N. 3. PAG. 48
Intervento
Ma Freud non era un paranoico
di Eugenio Borgna
pazienti illustrati nel libro dimostra- questo: nell'area tematica e concet- In psichiatria, si sa, si possono so- e l'atteggiamento dell'autore nei
Nella conclusione alla sua Storia so- confronti della psicoanalisi e di Sig-
no con molta suggestione e inoltre tuale di "follia" (nell'ambito di colo- stenere tesi di ogni genere: il soprav-
dale della follia (Garzanti, 1991) mund Freud in particolare. Nel sof-
queste autobiografie ed esperienze ro che vengono, qui, considerati co- vivere di teorie organicistiche e di
Roy Porter afferma: "Questo studio fermarsi sulla fenomenologia e sulla
vissute riflettono, e rispecchiano, "le me "malati mentali") sono fatti rien- teorie psicogenetistiche, di teorie so-
non ha voluto perorare una causa, né articolazione storica (e genetica) del
idee, i valori, le aspirazioni, le spe- trare soggetti con sintomatologie cli- ciogenetiche e di teorie metafisiche
si è posto altri disegni nei confronti caso "Dora" (di Ida Bauer) illustrato
ranze e le paure dei loro contempora- niche molto diverse: psicotiche e lo dimostra; ma ci sono alcune di-
dei suoi lettori. Il suo proposito ini- nel Frammento di un'analisi di un caso
nei" (p. 203). Questa tesi è ribadita non-psicotiche, di natura somatica e mensioni cliniche omogeneamente
ziale era quello di richiamare l'atten- di isteria, Porter contesta le interpre-
efficacemente a pagina 266: "Quello di natura psicogenetica, strutturali e accettate da tutti. La sintomatologia
zione su un insieme di scritti che so- tazioni freudiane con una leggerezza
che ho tentato soprattutto di dimo- non-strutturali. L'autore previene presentata da Nietzsche, e rispec-
no stati in gran parte dimenticati, le francamente intollerabile, proponen-
memorie dei pazzi. Riassumendo e do sue interpretazioni.
analizzando alcuni di essi, ho tentato
di dimostrare quale ricco archivio di A pagina 138, a proposito delle in-
esperienze essi contengono". terpretazioni di Freud: "Le sue re-
cratica borghese; nella primavera del voluzione romantica ed eroica del secolo ne ha vissute sette e la genera- quanto i cambiamenti all'interno
<d 1919 una rivoluzione comunista e in 1956, dalla repressione e dal consoli- zione successiva sei, che si tratti di della classe al potere si limitavano a
di imborghesimento, al mantenimen- seguito, nell'autunno dello stesso an- damento legati al nome di Jànos Kà- rivoluzioni o di restaurazioni. So- semplici avvicendamenti di persone.
to ed alla difesa della mentalità feu- no, un periodo di terrore bianco che dàr e, infine, l'ultima grande svolta: prattutto, il termine di svolta non è, La caduta della monarchia provocò,
dale della piccola nobiltà ungherese. non aveva niente da invidiare a quel- lo spettacolare crollo del sistema co- in questo caso, sinonimo di cambia- in Ungheria come nell'insieme della
Bibó risale alle origini di questo lo rosso. Questi tre sconvolgimenti munista e l'epoca attuale, portatrice mento di governo poiché la possibili- regione, la distruzione dell'equili-
processo sociale negativo ma presta coincidono con lo smantellamento della promessa di una trasformazione tà di un'alternanza, che lascia via li- brio. Dopo il 1918, le svolte non si
minor attenzione alle sue manifesta- dell'Ungheria storica, quando la su- verso la libertà e la democrazia. bera alle tensioni, è sempre stata as- sono più limitate ad implicare cam-
zioni nei ceti medi e inferiori della perficie del paese si ritrova ridotta ad sente dal sistema parlamentare un- biamenti radicali a livello del sistema
società ungherese. Inoltre la sua ana- un terzo di quel che era, mentre tre gherese. Sia durante il periodo del politico e sociale ma anche, a più ri-
lisi delle cause di questo mutamento milioni di ungheresi si trovano ridot- dualismo sia nell'era di Horthy tra le prese, occupazione straniera e smem-
politico si limita ai fattori ideologici: ti allo stato di minoranze dipendenti due guerre, il potere era sempre dete- bramento del territorio del paese, la
il nazionalismo antidemocratico e da altri paesi. Si aggiunga l'occupa- nuto dallo stesso partito. In effetti, cui conseguenza fu la distruzione
l'eccesso di illusionismo. Ma la bru- zione tedesca del 1944, seguita dallo durante il regno pacifico di France- delle strutture economiche e di pote-
talità dei capovolgimenti e dei cam- scatenarsi del fascismo ungherese, sco Giuseppe l'intero sistema man- re.
biamenti di visione della storia nel l'occupazione sovietica, un breve pe- tenne la sua stabilità e l'opposizione
corso dell'ultimo mezzo secolo va ol- riodo di speranza in un rinnovamen- L'Ungheria quindi nel giro di set- aveva solo potuto aumentare la pro-
tre la semplice critica delle ideologie. to democratico, la dura realtà della tantanni ha conosciuto non meno di pria popolarità senza peraltro au-
dittatura stalinista, seguita dalla ri- nove svolte. Chi è nato agli inizi del mentare il proprio potere reale, in
>
viale Màtyàs Ràkosi, quando cerca di
Agli inizi del X X secolo tre rottu- chieste sull'argomento, si scopre una lotta inatte-
re sconvolsero l'Ungheria, dopo la sa e patetica (in quanto certamente persa prima riannodare le fila dei ricordi dei suoi
caduta della monarchia: nell'autun-
no del 1918 una rivoluzione demo- >
>
glia per l'Italia in cerca di altro rattere innovativo. Per la pri- formatico) ha consentito di ar-
lavoro per pagare i debiti. ma volta si è cercato di rico- rivare ad un successo metodo-
di una carriera, soprattutto se coin- proletario, per annientarlo siano fal-
volge tutta la società, può diventare liti.
antenati poveri e contadini. Dopo di un fattore di perversione del caratte- Liliana Treves Alcalay
che aspetterà, nell'ottobre del 1956, re nazionale.
con profondo ma prudente entusia- Le diverse manifestazioni del na- Sefarad
smo, l'aiuto degli eserciti occidentali zionalismo antidemocratico, come le Cinquecento anni di storia, musica e tradizioni degli ebrei spagnoli
per costruirsi infine, pietra su pietra, definisce Bibó, sono state trattate in
(con cassetta di canti sefarditi)
nel periodo del consolidamento ba- numerosi studi approfonditi dal mae-
dartela, una meritata promozione so- stro e dai suoi allievi (tra i quali mi li- La perversione del carattere na-
ciale insieme alla sua piccola seconda miterò a ricordare lo storico JenòSz- zionale conduce all'incapacità di ana- Bruno Vasari
casa. Questo buon soldato si sarà cer- ùcs,2), da poco tragicamente scompar- lizzarsi e di rimettersi in questione.
tamente spaccato la testa, nel marzo so), che hanno dimostrato quali L'opinione pubblica nazionale ha ac- Mauthausen
del 1990, prima di decidere a chi al- riti barbari e quali mezzi infidi siano cettato di rivedere il giudizio su per-
learsi, per chi votare! Se il piccolo stati legittimati, nell'Europa del- sonalità come Istvàn Széchenyi, En-
bivacco della morte
borghese ebreo delle città-ghetto l'est, dal culto del nazionalismo. Si dre Ady o Làszló Németh solo a gran Prefazione di Furio Colombo
aveva come motto la parola tradizio- può misurare il grado di radicamento fatica e spesso dopo la loro morte. La
ne, la parola d'ordine del cittadino di questo culto dal fatto che gli sforzi stessa reticenza si può osservare nei
ungherese del nostro secolo è capaci- compiuti dall'imperialismo sovieti- confronti dei contemporanei. Una Editrice Ea Giuntina - Via Ricasoli 26, Eirenxe
tà di adattamento. co, travestito da internazionalismo grap parte dell'opinione pubblica
«
derniers jours de Charles Baudelaire —, pub-
"trio infernale", era il gesto clamoroso di una \
giuria preoccupata di riaffermare la propria auto-
nomia. Ci si potrebbe sentire rassicurati dal fatto
dola come un nobile sacrificio allo
scopo di proteggere gli ebrei e get-
tando così l'intera responsabilità del-
la deportazione e dello sterminio de-
blicato peraltro da Grasset, suo stesso editore, che i valori rivendicati dagli scrittori più liberi | gli ebrei ungheresi sui nazisti. Altri
Quando nella storia di una comu- perché era esasperato dalle indicazioni di voto dalle costrizioni del mercato (per indipendenza, ancora arrivano al punto di conside-
nità si succedono troppo spesso bru- appoggiate dalla sua casa ma, soprattutto, per im- rare la nostra partecipazione alla se-
indifferenza alle norme estetiche imposte) siano,
schi rivolgimenti che minacciano l'e- conda guerra mondiale come un sa-
pedire a un anticomunista di ottenere il premio. malgrado tutto, riconosciuti anche nei luoghi più \
sistenza sociale, la sopravvivenza di- crificio meritorio per l'Europa e non
Alcuni anni prima, nell971, i giurati si erano ri- direttamente subordinati al potere. esitano a vedere nei vizi della ditta-
venta un progetto di vita, l'adatta-
bellati alla "tutela" di Gallimard, che controlla- Di fatto, la scelta delle Editions de Minuit, tura comunista, giunta al potere do-
mento si erige a forma legittima di
comportamento, a esperienza stori- va tutta la giuria (dal 1949, 14 premi su 22 erano della loro immagine austera di avanguardia con- \ po la disfatta, un effetto della ven-
ca, a tradizione. Le crisi che si succe- stati assegnati alla casa editrice di rue Sébastien- sacrata (a partire dal Nouveau Roman), è stata detta degli ebrei sopravvissuti.
dono a frequenze troppo ravvicinate Bottin), rifiutando di eleggere Félicien Marceau, strategicamente molto abile e ha consentito dì
diventano fattori capaci di pesare per sostenuto da Gallimard, al posto di Jean Giono. sdoganare una giuria seriamente discreditata; ma
sempre sul carattere dei membri del- Oggi Francois Nourricier, romanziere, cronista, il testo di Rouaud (Les Champs d'Honneur), di \
la comunità, sulla mobilità politica e critico letterario, consigliere letterario e segreta- fattura molto tradizionale, per non dire accade-
sociale e sulla partecipazione politi- rio generale dell'Accademia Goncourt, se la
ca. Il senso della lealtà e della fedeltà micamente moderna, costituiva il punto estre-
prende apertamente con gli editori che "immagi- mo, il limite esatto della libertà estetica del- \
ai principi, la solidarietà, si relativiz- Veniamo ad un altro aspetto: questa
nano di poter esercitare un potere ".E nella stessa PAccademia Goncourt. Il premio per il 1991,
zano e perdono il loro valore. Questa facilità di adattamento non è priva di
situazione storico-sociale diventa logica il premio assegnato nel 1990 a Jean assegnato a Pierre Combercot (Les Filles du Cai-1 conseguenze sulla mobilità sociale e
particolarmente propizia ai rinnega- Rouaud, giovane autore sconosciuto pubblicato vaire, Grasset), non fa che sottolineare la scon- sulla selezione della classe dirigente.
menti, ai voltafaccia, alle denunce, da una casa considerata "puritana", lontana dal Come tutti sanno, i cambia-
fitta della giuria e il ritomo all'ordine editoriale.
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alle calunnie. La capacità di adatta-
mento finalizzata alla realizzazione
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MARZO 1992, PAG. 52
L'INDICE N. 3
tica. La storia europea dimostra che die e della piccola borghesia siano centrale la teoria del romanticismo delle riforme precedenti al 1848, o
<3 le grandi rivoluzioni e le restaurazio- unite nell'astensionismo politico alle restauratore non si organizza intorno dei partigiani delle riforme agli inizi
ni spettacolari toccano e mobilitano classi inferiori, tradizionalmente alla tolleranza democratica ma intor- del secolo, come Ady o Jàszi e si ri-
menti radicali di sistema comportano
grandi masse. Ma se la discontinuità "substoriche". Ma le vere cause so- no al conformismo e ad una conce- volge soprattutto ai populisti degli
10 sradicamento di gran parte delle
si riproduce senza sosta e diventa no probabilmente più complesse. zione debole della nazione, che lascia anni trenta.
persone che devono abbandonare la
loro abitazione, il loro lavoro, spesso una regola, le stesse masse si nascon- Perché l'80-90 per cento degli eletto- alla fantasia della classe politica la Le conseguenze delle svolte stori-
dono tra le quinte. Negli anni venti, ri resta passivo — non solo tra gli definizione di appartenenza alla co- che, già vecchie ma particolarmente
11 loro paese. Dopo le rivoluzioni del
o dopo il 1956 in Ungheria, dopo il operai e i contadini ma anche tra gli munità nazionale. Vorrei aggiungere distruttrici nel corso di questo seco-
1848 e del 1918-19, in seguito alla fi-
1968 in Cecoslovacchia, o anche oggi impiegati e gli intellettuali — quan- che l'influsso del romanticismo re- lo, costituiscono un grave ostacolo al
ne della seconda guerra mondiale e,
nei paesi dell'ex blocco sovietico, si do è in gioco l'avvenire della loro so- stauratore sviluppatosi in occidente mutamento di sistema sociale e poli-
ancora, dopo la sconfitta della rivolu-
assiste ad una crescita dell'"indiffe- cietà? Li paralizza l'assenza di fidu- si nota più nello scetticismo e nella tico attualmente in corso in Unghe-
zione del 1956, centinaia di migliaia
renza". La prima spiegazione che si cia nei partiti, la povertà dei pro- relativizzazione dei valori che in una ria, determinante per il futuro del
di ungheresi hanno abbandonato il
impone fa appello alla strategia della grammi, l'incertezza del futuro? Sia modernizzazione del concetto di na- paese nei prossimi decenni. Gli han-
paese, soprattutto tra gli appartenen-
sopravvivenza che esige che ci si di- pure. Ma perché allora anche i giova- zione, come lo sviluppa appunto il dicap politici che abbiamo esamina-
ti all'élite politica e a quella degli in-
fenda con l'indifferenza politica da- ni universitari, la maggior parte degli romanticismo restauratore erede dei to, aggravati dalle immense difficol-
tellettuali e degli operai qualificati.
gli uragani della storia. Spiegazione studenti, la tradizionale avanguardia populismi dell'Europa dell'est. Così tà dovute al cambiamento di sistema
Quando la capacità di adattamento
che potrebbe essere sufficiente a giu- rivoluzionaria si comportano allo la filosofia politica del gruppo popu- economico e dai fattori di insicurez-
diventa la condizione per il successo,
stificare il fatto che, oggi, gran parte stesso modo? lista nazionale non sa che farsene za in materia di politica estera, con-
il criterio fondamentale di selezione
degli strati più bassi delle classi me- Nei paesi dell'est e dell'Europa dell'eredità della grande generazione tribuiscono a indebolire la legittimi-
non è più la competenza professiona-
tà del sistema politico e a rendere dif-
le, ma la professionalità nell'adattar-
ficile per la direzione politica la scel-
si, e questo tende appunto ad esclu-
ta di una tradizione cui riallacciarsi.
dere dalla classe al potere — nei pe-
riodi di restaurazione — gli individui La difficoltà nell'assicurare la con-
più autonomi, più ricchi di talento e tinuità per un periodo abbastanza
più coraggiosi. Quindi i frequenti lungo, sta soprattutto nel fatto che la
cambiamenti di sistema hanno in ge- società ungherese non è una civitas
nere un effetto antiselettivo. Nella nel senso occidentale del termine:
sua affannata ricerca di legittimità e quello che le manca, infatti, è pro-
di stabilità, un sistema di restaura- prio il civis, il cittadino autonomo,
zione si accontenterà molto più facil- intraprendente e riflessivo.
mente di una classe politica di qualità
inferiore. L'efficacia e la lealtà della
nuova classe politica che si è così co- NOTE
stituita, sono non solo un elemento In Istvàn Bibó, Misere des petits Etats
d'Europe de l'Est, Paris, L'Harmattan,
fondamentale della stabilità del siste-
1986 pp. 393-443.
ma, ma anche ne dipendono. Se il si- Jenò Szùcs, Les trois Europes, Paris,
stema si dimostra incapace di soddi- L'Harmattan, 1985 e J. Szùcs, Sur le con-
sfare le aspirazioni e le ambizioni dei cept de nation. Réflexiotis sur la théorie po-
suoi funzionari, si ritrova in crisi e litique médiévale, in "Actes de la recher-
non può più contare sulla loro lealtà. che en sciences sociales", 64, 1986, pp.
La selezione sulla base di criteri ne- 51-63.
gativi di una classe politica ed econo-
mica è, in linea generale, poco adatta
a favorire lo sviluppo di una società
civile. Traduzioni dal francese di Daniela For-
Le brusche rotture della storia in- mento.
fluiscono anche sulla partecipazione Disegni di Roberto Micheli.
dell'opinione pubblica alla vita poli-
LIBORIO MATTINA
GLI INDUSTRIALI E
LA DEMOCRAZIA
La Confindustria
il Mulino MARCO SANTAGATA
I FRAMMENTI
DELL'ANIMA
Storia e racconto nel
Canzoniere di Petrarca
nella formazione dell'Italia ARIS ACCORNERO PIERO IGNAZI
repubblicana
LA PARABOLA DAL PCI AL PDS
DEL SINDACATO Il mutamento interno del V. POGGI GHIGI
ASPETTI Dall'autunno caldo partito: un primo bilancio VOCI DA UN
JOHN ROSSELLI
STRUTTURALI LYLE N. McALISTER alla marcia dei PAESE LONTANO
DEL DEFICIT DALLA SCOPERTA quarantamila,
ERIC J. LEED
SULL'ALI DORATE
Il romanzo scozzese
PUBBLICO ALLA CONQUISTA
all'emergere dei Cobas
LA MENTE DEL
Il mondo musicale italiano del Novecento
IN ITALIA e delle Gilde: dell'Ottocento. «Quando si
Una ricerca promossa
Spagna e Portogallo nel l'ascesa e il declino VIAGGIATORE era abituati a consumare
Nuovo Mondo: 1492-1700 di una cultura Dalle peripezie di Ulisse al l'opera al modo di un
dall'Ente Luigi Einaudi, GIULIANO BERNINI
«tutto compreso» del piatto di maccheroni»
che documenta le cause (Berlioz) PAOLO RAMAT
RITA DI LEO turismo di massa, il
della crisi finanziaria DOLF STERNBERGER
VECCHI QUADRI E significato simbolico del LA FRASE
e indica come ridurre MAESTRI DEL '900
l'indebitamento pubblico NUOVI POLITICI
viaggio e il suo modificarsi J.G. MARCH, J.P. OLSEN NEGATIVA NELLE
nella storia dell'uomo
Chi comanda davvero
Una galleria ideale RISCOPRIRE LE LINGUE D'EUROPA
delle grandi personalità
nell'ex Urss ISTITUZIONI
della cultura tedesca
M.L. DI BATTISTA Introduzione di
del nostro secolo
IL SISTEMA Gianfranco Pasquino MIRIAM VOGHERA
FINANZIARIO DEL Un'occasione di SINTASSI E
approfondimento per il
REGNO UNITO E LA INTONAZIONE
dibattito in corso in Italia
CONCORRENZA sulle riforme istituzionali NELL'ITALIANO
NEL «RETAIL PARLATO
BANKING» WILLIAM WALLACE
LE
JOHN DUNN
TRASFORMAZIONI
LA GESTIONE PETER LASLETT
DELL'EUROPA IL PENSIERO
DEGLI ISTITUTI UNA NUOVA MAPPA POLITICO
MICHAEL A. ARBIB OCCIDENTALE
DI CREDITO MARY B. HESSE MIRELLA SCHINO DELLA VITA DI JOHN LOCKE
L'integrazione
SPECIALI TRA LA COSTRUZIONE IL TEATRO DI L'EMERGERE , politico-istituzionale degli Un esteso scavo
RIFORME E DELLA REALTÀ ELEONORA DUSE DELLA TERZA ETÀ anni Novanta e i profondi archeologico della mente
MERCATO Un faccia a faccia tra La grande attrice e la cultura Il manifesto di un mutamenti sociali, di Locke, per una più
a cura di del teatro italiano fra Otto e movimento di liberazione economici e tecnologici accurata interpretazione
scienza e filosofia sulla
FRANCESCO CESARINI Novecento dell'anziano che ne sono alla base storica del suo pensiero
conoscenza umana
MARZO 1992 - N. 3. PAG. 53
Lettere
Caro direttore, Tuttavia, la sua ormai sistematica, stato reso in francese da uno scritto- solo i grandi, degli altri si cancellino i l'edizione feltrinelliana delle opere di
Leggo in ritardo sul numero di di- e spesso sfacciata, tragressione mi re come Valéry Larbaud. nomi anche dalla targhetta del cam- Gombrowicz Ferdydurke, Bacacay e
cembre dell"Tndice" la recensione a crea, come lettrice e come studiosa, Il traduttore che non sia uno di panello. Cosmo. Nel numero di febbraio abbia-
Il cavallo e la torre di Vittorio Foa. un profondo disagio. E non credo di questi signori si trova a fare del suo Vera Verdiani mo pubblicato una lettera del curatore
Ottimo autore, ottimo libro. Segna- esprimere un'opinione soltanto per- meglio (con molta fatica, con molta di tutta l'edizione Francesco M. Cata-
larlo era quasi un atto dovuto. Im- sonale. fatica) per evitare proprio l'accade- Egregio Direttore, luccio. Ora la traduttrice Vera Verdia-
perdonabile sarebbe stato tacerne. A questo punto, potrei trarre una mica asetticità decaffeinata cui tiene mi riferisco alla polemica in corso, ni risponde alle critiche mosse da Mar-
Ciò che si sarebbe invece dovuto evi- sola conclusione, che, così facendo, Pietro Marchesani e per puntare in- anche sul suo giornale, sull'edizione chesani alla versione di Ferdydurke e
tare era di affidarlo a Giovanni De forse si accontenteranno autori e re- vece ad una mimesi italiana (italia- completa (e critica?) delle opere di la signora Bersano Begey spezza una
Luna. De Luna è uno storico di tutto censori, ma sarà difficile guadagnarsi na!) della pirotecnia linguistica prati- Gombrowicz, affidata dalla Feltri- lancia a favore di Marchesini. Dobbia-
rispetto, ma si dà il caso che il suo no- quell'autorevolezza di cui avremmo cata da Gombrowicz, pirotecnia che nelli a Francesco Cataluccio. Gom- mo aggiungere che la lettera di Cataluc-
me ricorra più volte nell'autobiogra- tutti bisogno. svaria dalla lingua ipernobile al parla- browicz, autore filologicamente e cio conteneva alcune contestazioni
fia in questione. Distinti saluti. re subgergale. E allora il traduttore concettualmente difficilissimo ri- non chiare perché riferite a passi del-
Il volume manca purtroppo di un Andreina De Clementi dove va a frugare? A seconda del chiede un traduttore in grado di de- l'articolo di Marchesani tagliati in fase
indice dei nomi e ho potuto ricostrui- contesto, nella fraseologia supercol- dicargli una lunga e umile attività di d'impaginazione per ragioni di spazio.
re con una certa fatica, ma non giure- Fedeli alla regola che l'ultima parola
rei di averli esauriti, i passi che qui non spetta al recensore, chiudiamo qui
interessano. A p. 141 si legge: "Que- la polemica. Chi volesse approfondire
sto tema dell'organizzazione [nel
Partito d'Azione] è stato sottolinea-
to spesso e con molta forza da Gio-
Archivio la discussione troverà nuovi stimoli in
un ampio intervento di Marchesani che
apparirà sul numero 11 di "Europa
vanni De Luna. Egli propone di ap- Orientalis", rivista pubblicata dall'I-
profondire non solo l'analisi ecc."; e • Bollati Boringhieri propone la collana "Lezione di poesia": ciascun volume sarà dedi- stituto di linguistica dell'Università di
più oltre: "Nella stessa direzione è "L'osservazionepsicoanalitica" che raccoglierà, cato all'analisi critica di un singolo testo poetico, Salerno.
andata una domanda di Giovanni De in volumi tascabili ed economici, raccolte di sag- condotta da specialisti con strumenti filologici e (a.p.)
Luna... la domanda era imbarazzan- gi di autori vari, estrapolati da opere più com- critici usati secondo diverse prospettive metodo-
te... anche perché non ricordo di ave- plesse già pubblicate e organizzati intomo a temi logiche; la collana che si dedicherà dapprima a
re mai discusso... delle cose 'alte' ri- riguardanti i significati del comportamento uma- testi della tradizione poetica italiana per aprirsi
cordate da Giovanni..." (p. 159); e no e il mondo degli affetti; fra i primi titoli, Il ca- poi all'analisi di testi stranieri, è inaugurata dal
ancora: "Giovanni De Luna ha scrit- rattere, Rabbia e vendicatività, noia e apatia, volume di Nicolò Pasero Laudes creaturarum,
to pagine illuminanti sugli aspetti Caro Cesare Cases,
I sentimenti del terapeuta, con saggi, fra gli al- dedicato a Francesco d'Assisi.
istituzionali e anche su quelli funzio- Le scrivo con qualche ritardo a
nali della proposta azionista del con- tri, di Freud, Kohut, Bowlby, Searles, Greenson.
Collana di narrativa per il melangolo, intitolata proposito del numero di novembre
trollo democratico" (p. 169); e infi- • Con il fascicolo Torino colonia romana di dell"'Indice". La lettura del suo arti-
ne: "Come ha scritto Giovanni De "lecturae" e definita nella formula del "raccon- Sergio Roda l'editore milanese Elio Sellino ha colo sul libro di Sheckley ha suscitato
Luna il femminismo è stato il grimal- to saggistico": si tratta, nelle intenzioni del- avviato la pubblicazione di una Storia illustrata in me due opposte reazioni. Come
dello che ha scassinato l'universo l'editore, di opere che implicano una considera- appassionato di fantascienza, non
di Torino diretta da Valerio Castronovo: vi col-
ideologico e politico cresciuto attor- zione alla pari dei "valori dell'esperienza e della posso che compiacermi del fatto che
no alla centralità operaia" (p. 336). laborano i maggiori esperti e completerà le pub-
letteratura"; aprono la serie II mare di Jules Mi- per la prima volta "L'Indice" pre-
blicazioni entro due anni e mezzo.
Che Vittorio Foa esprima il suo chelet e Museo del romanzo dell'eterna di Ma- senti come "libro del mese" un testo
amichevole apprezzamento per cedonio Femandez. Narrativa anche per la di fs. La seconda reazione... Lei cosa
quanto scrive De Luna è un fatto che • Sotto il coordinamento di Emilia Giancotti, penserebbe se un suo recensore scri-
Giunti che presenterà in aprile i "Narratori
fa onore a De Luna e che il lettore opera da tre anni un progetto finanziato dal vesse, per esempio: "Salvo errore, la
Giunti ' ': la collana si affianca alla ' 'Astrea ' ', na-
può apprendere in tutta serenità. M U R S T con lo scopo di preparare la prima edi- prima opera pubblicata di Alessan-
ta nel 1986 con l'intento di rappresentare "il
Rende meno sereni e, viceversa, su- zione italiana delle Opere complete di Baruch dro Manzoni è \'Adelchi..." Suppon-
mondo vissuto e narrato dalle donne"; nei "Nar-
scita qualche sconcerto dover consta- Spinoza: l'opera, prevista in quattro volumi, sarà go lo inviterebbe a informarsi meglio
tare che una rivista espressamente ratori Giunti" troveranno spazio opere di tutti i (come minimo). Magari gli ricorde-
pubblicata dalle edizioni Bibliopolis di Napoli e
dedicata all'informazione critica sul- paesi, con una particolare attenzione per tradi- rebbe quello che lei ha scritto sul nu-
comprende, oltre alla traduzione, una nuova edi-
la produzione libraria affidi una re- zioni letterarie non interamente note al pubblico mero uno dell' ' 'Indice" : "Il recenso-
zione critica dei testi originali (in latino e in neer-
censione a uno studioso citato più e alla critica italiani: spicca fra le prime proposte re non può naturalmente ignorare
landese), un 'introduzione generale, introduzioni
volte, e in termini lusinghieri, in il romanzo del coreano Yi Mun Yol intitolato II quel che c'è dietro il libro". Né quel
ai singoli scritti, duplice apparato di note e di in-
quello stesso libro. Che poi detta re- nostro eroe decaduto; accanto ad esso aprono la che c'è prima, suppongo. Insomma,
censione sia risultata a sua volta più dici; collaborano Paolo Cristofolini, Filippo Mi- non crede che nei confronti della fs
collana il danese Hans Joergen Nielsen con
che lusinghiera, c'era da giurarci an- gnini, Omero Proietti, Cristina Santinelli, Da- debbano valere le stesse regole che
L'angelo calciatore e la portoghese Lìdia Jorge
cor prima di leggerla. niela Bostrenghì. vengono seguite per qualsiasi altro
con La costa dei sussurri.Sempre ad aprile vedrà
E opportuno poi aggiungere che il (Luca Rastello) genere o argomento letterario, la
la luce presso le edizioni Pratiche la collana stessa correttezza informativa? Né
caso in questione è solo la punta d'i-
ceberg di un andazzo assai diffuso. occorre essere specialisti: così come
Non è infatti un mistero per nessu- esistono le storie della letteratura ita-
no, e sarebbe facile dimostrarlo, che liana per informarsi su Manzoni, an-
spesso le recensioni, quando non so- che se meno comuni esistono catalo-
no predisposte dall'autore, vengono ghi e indici delle opere di fs pubblica-
attribuite a chi si trova con costui in È certo che in generale è opportuno ta, ma anche nei vari ambiti italiani. ricerca per risolvere i problemi che i te in Italia, dai quali avrebbe potuto
rapporti di amicizia o di dipendenza seguire la norma indicata dalla lettrice Ecco perché, se coltivo il cattivo gu- suoi testi offrono. Nessuna delle ver- apprendere, con un minimo di buona
(accademica, editoriale, o altro), di far recensire i libri da persone che sto di rileggere la mia traduzione, le sioni esistenti, anche in altre lingue, volontà, che ben lungi dall'essere ap-
ignoti ai più, agli ignari lettori, di cui non vi sono coinvolte, ma sarebbe stato parole che meno mi dispiacciono so- è scevra di errori, tuttavia, in questo parsi sulle Meraviglie del possibile, i
viene così tradita la fiducia. difficile farlo con un libro come la bel- no proprio quelle messe in bocca da caso, ne sono stati rilevati da Mar- primi racconti di Sheckley tradotti in
Il "caso De Luna", chiamiamolo lissima autobiografia di Vittorio Foa Gombrowicz ai suoi villici e citate chesani dei macroscopici, alcuni dei italiano risalgono al 1953, e se ne
così, appare particolarmente deplo- che è una specie di valle di Giosafatte nell'equivalente italiano dall'integer- quali, avendo più tempo a disposizio- contano almeno 16, più un romanzo,
revole per la sua trasparenza — dove s'incontrano come personaggi, rimo Marchesani per ostracizzarle: ne, avrebbero potuto esser evitati. prima dell'antologia einaudiana (con
chiunque può ricostruirlo confron- fonti o stimolatori parecchi nostri ami- pisquano, ìnteccherito, sprocetato, bu- Soprattutto il traduttore ha evitato cui, sarebbe bene chiarirlo una volta
tando i due testi —, perché sembra ci e collaboratori. Prima che a De Lu- rino, piscbello, papagno. Signor re- un tradimento allo stile letterario del per tutte non inizia la storia della fs
indicare la perdita di qualsiasi rite- na si era pensato a Carlo Ginzburg, e censore, sono parole tratte non dalla geniale e bizzarro autore, che, anche in Italia); non solo, ma entrambi i rac-
gno e pudore; segnala che si ritiene Andreina De Clementi può divertirsi a sola rusticità toscana, ma anche dal- in situazioni drastiche, o usando ter- conti in questione erano già stati tra-
ormai ineccepibile, "al passo con i contare tutte le volte in cui egli viene l'eloquio dei romani di borgata, e di mini audaci non è mai volgare, quale dotti (The Cast ofLiving su Urania n.
tempi", perché "così va il mondo", menzionato nel volume. Il fatto è che altre regioni ancora. risulta talvolta in Cosmo e Bacacay. 57, del 9/54, e The Seventh Victim su
una simile politica redazionale. l'Italia è un paese di parenti prossimi, il Si rientra qui nel problema delle tra- Galaxy 9/58). La conoscenza di que-
E per esempio, lo stupendo semi- ste, banali, informazioni l'avrebbe
Purtroppo, però, "così va il mon- che non significa necessariamente di re- argot del miglior Céline lo volgiamo duzioni in Italia: oggi, privi come sia-
lazioni pericolose. Siamo anzi partico- mo di un albo dei traduttori che ne forse portata a rivedere il suo giudi-
do" solo in questo nostro disgraziato nella lingua di Basilio Puoti oppure zio secondo cui "[Sheckley] era certo
paese. Qualche tempo fa, infatti, il larmente lieti che la recensione di De siamo costretti a rovistare, per non garantisca la professionalità e la di-
Luna sia risultata un vero intervento gnità, chi traduce deve farlo per suo uno scrittore per intellettuali" (cosa
direttore di "The New York Review perdere il gusto concretissimo e sen- che probabilmente stupirebbe il
of Books" ha rilasciato un'intervista critico e nientaffatto un mero panegiri- suale del dettato originario, in qual- piacere; senza tener conto del lato
co. materiale, dato che le versioni lette- buon Robert per primo, il quale pub-
nel corso della quale ha spiegato in che nostro equivalente metropolita- blicava i suoi racconti su riviste con
che modo la redazione sceglie i pro- (c.c.) no ma gergale, magari in una milane- rarie sono ricompensate circa al livel-
lo delle prestazioni delle collaboratri- titoli come "Astounding", "Gala-
pri recensori, sulla base, cioè, di due sità alla Gadda o in una romanità tra xy", "Fantastic", "Thrilling Won-
criteri fondamentali, la competenza il belliano e il pasoliniano? Mi si dirà: ci domestiche. Mi pare inoltre che
l'intervento delle case editrici sia og- der", "Space Science Fiction",
e l'autonomia, affettiva, intellettuale sarebbe strafare. Rispondo: non pro- "Fantastic Universe", "Infini-
e professionale, verificata attraverso varci significherebbe ridurre la tra- gi assai ridotto, parrebbe che i testi
passino direttamente dall'autore al ty"...). Più correttamente, poteva
una serie di attenti controlli, del re- duzione a burocrazia e riempire di dire: "Sheckley era uno scrittore di
censore dal recensito. A parer suo, e Tradurre? Impossibile. Tradurre oligominerale una bottiglia etichet- tipografo, senza esser stati vagliati
da un giudizio competente della qua- cui, ad un certo punto, si sono occu-
non si può che condividerlo, questa Gombrowicz? Dovrebbe venir proi- tata Bordeaux. Non è meglio allora pati alcuni intellettuali italiani".
severità va annoverata tra i motivi di bito per legge. Ma che si fa se i lettori conservare una parte del tasso alcoli- lità del lavoro e del tempo necessario
per portarlo a termine. Con i migliori Che poi fosse "considerato il massi-
autorevolezza della rivista. digiuni di polacco ambiscono im- co, mettendoci dentro un Chianti da mo scrittore di fs" (non si capisce se
Sia detto per inciso, malgrado l'i- provvisamente a leggere Ferdydurke mescita tagliato con un Barbera da saluti
in Italia, in America o in entrambe le
dentità della testata, la sua edizione e l'editore vuole colpevolmente asse- caraffa? nazioni) è del tutto insostenibile: al
Marina Bersano Begey
italiana, nelle sue parti italiane, non condarli? Occorrerebbe un Gadda Per contro, quando Marchesani
sembra essersi appropriata anche di che bazzicasse le lingua slave. Così parlando di me evita di nominarmi,
>
Riepiloghiamo. SuW'Tndice" di
questa aurea regoletta. come, ad esempio, Ulisse di Joyce è gli dò pienamente ragione: si citino gennaio Pietro Marchesani ha recensito
Lettere
to chiaro sul luogo e la stagione, e an- fs (salvo forse Roberto Giammanco),
< ha ragione su tutti gli elementi di fatto Lei sospetta altresì che di tale ignoran-
za sia conscio e che in qualche modo che sui soggetti. Parlavo degli anni ses- nemmeno Solmi perché le letture non
salvo uno (peraltro essenziale). Infine
me ne vanti perché nel campo della fs santa, dicevo "allora", citavo un arti- si trasmettono per ereditarietà. Per
massimo alcuni possono averlo consi- Lei, da fedele lettore dell'"Indice"
tutto è lecito, mentre per Alessandro colo di Renato Solmi del 1966, dun- quasi tutti (certo per me) queste letture
derato tale; posso aggiungere che quale si rivela (e del resto dichiara di es-
Manzoni... que mi riferivo, come Lei giustamente di fs erano rare e occasionali. La con-
non ha mai vinto uno dei premi an- sere), mi combatte con le mie stesse ar-
suppone, ad "alcuni intellettuali italia- vergenza su Sheckley era dovuta a co-
nuali che si distribuiscono in Ameri- mi utilizzando dei consigli ai recensori Non credo che la questione vada po-
ni "di' 'allora ' ' e nientaffatto alla gene- muni interessi politici e ideologici, non
ca alle opere di fs? " S e il suo nome pubblicati nel primo numero della rivi- sta in questo modo. Vediamo anzitutto
ralità dei lettori di ogni tempo e luogo e a una scelta fatta dopo attento esame di
fosse cominciato per M sarebbe stato sta e che portano la mia firma, anche se il punto in cui Lei, a mio parere, ha
meno che mai a un giudizio di valore tutti i prodotti similari.
messo insieme a Marx a Mao e a erano un parto incompleto e immaturo torto. Lei trova "a dir poco fantasiosa "
strappato al puerpero recalcitrante in l'idea che Sheckley possa essere consi- pronunciato da S.M. la Fantascienza. Ci sbagliavamo? Forse di fronte a
Marcuse": questa, mi consenta, è S.M. la Fantascienza, non di fronte a
una delle febbrili sedute di preparazio- derato "il massimo scrittore di fanta- Se Lei vuole nome e cognome di questi
un'affermazione a dir poco fantasio- quegli interessi. Quando ho visto che
ne. Che devo dire? Toccato! Lei mi ha scienza" e messo insieme a Marx, Mao intellettuali, glieli farò. Ero uno di lo-
sa. Posso chiederle da chi? Mi occupo Sheckley, dopo anni dì produzioni in-
dimostrato che in fatto di fs sono un e Marcuse se solo fosse cominciato per ro, testimone dell'esistenza di un grup-
di fs come appassionato da quando sulse e commerciali, faceva vibrare an-
asino che avrebbe potuto rimediare M. Mi chiede "da chi?" e se in Italia o po che nutriva idee "fantasiose". Cer-
ho imparato a leggere, e come tradut- cora in me quelle corde, ho preso la
senza molta fatica alla sua ignoranza. in America. Ma mi pareva di essere sta- to, nessuno di noi era uno specialista di
tore per Urania da almeno dieci anni, penna, giungendo nel mio entusiasmo a
e non mi era mai venuta in mente assurdità come quella da lei rilevata di
un'idea del genere. immaginare che avesse potuto scrivere
Ma se tutto questo riguarda l'in- un certo racconto dopo la guerra del
formazione, mi duole dire che c'è an-
che qualcosa che riguarda il semplice
buon senso. "Non so se questi eserci-
riNDICF
H B O E I LIBBI DEL U E S t h
Golfo. Avrei dovuto cedere la penna a
uno specialista? Ammetto che da one-
sto direttore ho ventilato questa ipote-
ti dell'Alleanza che pongono ultima- Comitato di redazione
si, ma l'ho presto scartata per tema che
tum a tranquilli pianeti siano stati Alessandro Baricco, Piergiorgio Battaglia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Giorgio Beri, Mariolina Bertini, Eliana
lo specialista mi infilzasse la farfa„. t
Bouchard (redattore capo), Loris Campetti, Franco Carlini, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Guido Castelnuovo, Gianpiero
concepiti prima o dopo la guerra del nella sua collezione tanto completa
Cavaglià, Anna Chiarloni, Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Lidia De Federicis, Aldo Fasolo, Franco Ferraresi, Giovanni Fi-
Golfo". A parte il guidizio politico quanto morta. No, preferivo fare l'asi-
loramo, Delia Frigessi, Anna Elisabetta Galeotti, Claudio Gorlier, Martino Lo Bue, Adalgisa Lugli, Filippo Maone (direttore
(l'Iran una "tranquilla nazione"?), responsabile), Diego Marconi, Franco Marenco, Luigi Mazza, Gian Giacomo Migone, Alberto Papuzzi, Cesare Piandola, Da- no fantascientifico. Ma non è questio-
mi lascia semplicemente allibito che rio Puccini, Tullio Regge, Marco Revelli, Gianni Rondolino, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Lore Terracini, Gian Luigi Vac- ne di fantascienza, credo che sia diritto
una persona che suppongo bene in- carino, Anna Viacava, Dario Voltolini del critico occuparsi anche di cose di
formata sul mondo dell'editoria pos- cui s'intende poco se ha qualcosa da di-
Direzione
sa immaginare che un racconto venga re. Proprio sul Manzoni quarant'anni
Cesare Cases (direttore), Gian Giacomo Migone (condirettore, "Liber"), Alberto Papuzzi (condirettore), Giuseppe Sergi (vice-
concepito, scritto, pubblicato, antolo- fa scrissi un articoletto che forse non
direttore).
gizzato, tradotto, ripubblicato, recensi- avrà contenuto meno bestialità di quel-
to... il tutto nel giro di una decina di Redazione
Eliana Bouchard, Lidia De Federicis, Delia Frigessi, Martino Lo Bue, Mirvana Pinosa, Luca Rastello, Marco Revelli, Sonia
lo su Sheckley, ma piacque a un com-
mesi. Ma anche se questa idea avesse petente come Lanfranco Garetti che
Vittozzi.
potuto sfiorarla sia pure per un solo l'accolse in una sua antologia della cri-
attimo, non bastava una semplice oc- Progetto grafico Art director Ritratti tica manzoniana. E nello stesso nume-
chiata alla data di pubblicazione in Agenzia Pirella Góttsche Enrico Maria Radaelli Tullio Pericoli
ro dell"'Indice" oltre che di Sheckley
America? Che del resto è riportata Redazione Sede di Roma parlavo di uno scrittore inglese, James
proprio all'inizio della recensione, e Via Andrea Doria, 14, 10123 Torino, Via Grazioli Fante 15/a, 00195 Roma Barlow, dì cui non sapevo quasi nulla
dice chiaramente 1990. tel. 011-8122629-8121222 -fax 8122173 tel. 06/316665 -fax 311400 (per fortuna neanche gli altri). Questo
Scusi lo sfogo, e la pedanteria. Ufficio pubblicità Editrice diritto può essere in contrasto con altri
Continuerò a comprare "L'Indice" Emanuela Merli - Via S. Giulia 1, 10124 Torino, "L'Indice - Coop. a r.l. " articoli delle mie tavole della legge, ma
come ho fatto fin dal primo numero. tel. 011-832255 - fax 8124548 Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17/10/1984
solo perché allora non mi lasciarono il
Lo farò perché ritengo che in linea di tempo di rifinirle. Se esso vale per lette-
Abbonamento annuale (11 numeri, corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto) rature diverse da quella in cui si è spe-
massima le recensioni che vi com-
paiono siano molto più precise e in- Italia: Lit 60.000; Europa (via superficie): Lit 80.000 - (via aerea): Lit 95.000; paesi extraeuropei (via superficie): Lit 80.000 - cialisti, perché non deve valere per un
formate di questa. La prego: conti- (via aerea): Lit 120.000. genere come la fs? Eorse per il comples-
Numeri arretrati: Lit. 9.000 a copia per l'Italia; Lit 11.000 per l'estero. so d'inferiorità che l'affligge come tutti
nui a occuparsi anche di fs. Ma affidi
In assenza dì diversa indicazione nella causale del versamento, gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese suc- i generi "paraletterari"? Ma qual mo-
le recensioni a qualcuno che sa "quel
cessivo a quello in cui perviene l'ordine. Per una decorrenza anticipata occorre un versamento supplementare di lire 2.000 (sia do migliore di farsi passare i complessi
che c'è dietro il libro".
per l'Italia che per l'estero) per ogni fascicolo arretrato.
Con stima, di essere trattato da maggiorenne e as-
Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Riccardo Gra-
Delio Zinoni sunto nell'Olimpo dei "libri del me-
zioli Lante 15/a - 00195 Roma, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferibile" allo stesso indirizzo.
Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria Libreria di Milano e Lombardia -
se"? Lei mi riconosce questo merito.
Caro Delio Zinoni, SO.Dl.P., di Angelo Patuzzi, PDE - via Tevere, 54 - Loc. Osmannoro Joo - distribuzione e promozione
Perché allora vuole ricondurre nell'o-
pubblico volentieri la Sua lettera an- Via Zuretti 25, 50019 Sesto Fiorentino (FI) periodici - via Galeazzo Alessi 2 vile degli specialisti la pecorella smarri-
che se Lei non me lo richiede espressa- 20135 Milano - tel. 02/67709 tel. 055/301371 20123 Milano - tel. 02/8377102 ta? Ma faccia pure, l'importante è che
mente. In primo luogo è scritta con gar- Fotocomposizione Stampato presso So.Gra.Ro non si perda un lettore così prezioso.
bo e spesso con ironia, qualità che non Puntografica, Via G B. Niccolini 12, 10146 Torino (via I. Pettinengo 39, - 00159 Roma) il 25 febbraio 1992. Molti ringraziamenti e saluti.
posso non apprezzare e che diventano (ex.)
sempre più rare. In secondo luogo Lei
vengono rilevati ogni 6 mesi bolletta troverete tutte le quale ci sarà un segnale
dal personale ENEL addetto informazioni per effettuare per l'invio dei dati;
Ed è per questo che ogni 6 telefonico ENELTEL 16444, numero utente, infine i
mesi, ricevete una bolletta e il vostro numero utente. numeri relativi al consumo.
di conguaglio tra i consumi Così, una volta rilevate le Bastano pochi minuti.
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stimati addebitati nelle 2 cifre del consumo sul Inviateci il coupon
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