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Appunti Introduzione alle religioni 29/10/2021

° La de nizione di religione dipende dall’impostazione metodologica: “un sociologico ci dirà che è


un sistema solidale di credenze, mentre uno psicologo cognitivo ci dirà che un processo di
acquisizione di conoscenza”, ma la verità è che non ci sarà mai una risposta esatta a questa
domanda.

Il problema è la prospettiva, poiché va tenuto conto che il concetto di religione non è de nibile
astrattamente. (al di fuori di una posizione culturale determinata)

Ad esempio, per quanto riguarda la scienza, si intende quello studio che tratta di fenomeni
empirici e di oggetti reali. (si possono quindi dare prove scienti che)

La teologia, invece, non è scienti ca, poiché Dio è totalmente astratto e inoltre non tutti credono
alla sua esistenza visto che alla base c’è la non veri cabilità.

N.B. “Come nascono le discipline? Ovviamente a tavolino, per poter studiare tramite oggetti di
scienza; quando invece si fanno i discorsi astratti su Dio, involontariamente si accomunano le
manifestazioni del sacro in un’unica categoria universale per tutti.”

° Le derive sono varie: derive sociologia, antropologiche e siologiche, ma ci sono dei fattori in
comune tra di esse: la credenza, il culto e le pratiche.

Il problema di conoscenza e indagine sull’oggetto è che non si può dare una posizione univoca
sullo studio dei fenomeni religiosi.

Visto che quest’ultimi rientrano nella categoria più ampia dei fatti umani, come fai a decidere che
un fatto umano e culturale è un fatto religioso?

La vita è scandita dai riti (non per forza religiosi) poiché è un’attitudine umana; il mito della razza,
della forza ecc. sono costruzioni archetipiche (modello esemplare al quale rimandiamo una nostra
costruzione culturale)

N.B “Ad esempio negli anni ’60 in America per propagandare la guerra in Vietnam c’era il mito del
marines, il quale salvava dalla minaccia comunista gialla.”

° Il mito è una costruzione retorica che ci serve per veicolare un messaggio chiaro e culturalmente
costruito e condiviso. (deve essere percepito dalla comunità a cui viene riferito)

“Basati su principi religiosi troviamo i miti classici e arcaici sugli eroi greci: Come facciamo a
distinguere i miti religiosi dai non religiosi?”

A livello banale senza arrivare a forme ritualizzate riferite ad un collettivo (usate come collante
sociale) il rito viene de nito come la faccia pratica del mito, utile a creare identità, appartenenza e
memoria collettiva con il mito.

Il rito è anche ciò che è abitudine e conferisce legittimità ad un fatto speci co.

[Esempio, parliamo del rito funebre: esso è caratterizzato dalla riunione dei cari, le parole di
commiato, il saluto e poi la sepoltura. (non necessariamente religioso)]

° L’universale simbolico si manifesta nel rito e nel mito, che cristallizzano e fossilizzano (fuori dal
tempo storico) il signi cato originario della cosa (un azione, la nascita del cosmo ecc.); quel
signi cato è perenne e riesce a scon ggere le leggi del tempo storico.

N.B. “La religione è costrutto, struttura, insieme di miti e riti che attraverso il linguaggio simbolico
creano identità fondano la tradizione e generano memoria.”

° I sistemi religiosi sono tanti, come anche i prodotti culturali religiosi, bisogna quindi prendere
distanze dalla teologia per dare una de nizione tale per cui non si indaghi sulla presenza di Dio; il
problema è che negli studi di teologia tutto è condizionato dai discorsi su Dio, i quali nascono
dalla consapevolezza di base che Dio è creatore del mondo e dell’uomo. Lo studio della regione
disancorato dalla teologia prevede che al centro del mondo torni l’uomo.

N.B. “Perché una prospettiva deve essere valida o escludere l’altra?

Cosa fa di un mito e rito un mito e rito religioso? L’esperienza del sacro, l’intervento divino.”

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° Il mito è concreto e ha i suoi attori che si fanno specchio dell’ideologia del popolo di riferimento.

Prendiamo come esempio il potere riproduttivo (garantisce la prosecuzione della specie): nel mito
greco la perdita della glia manda in crisi la madre poiché non poteva più generare prole. (umana,
animale e vegetale)

Il mito di Demetra e Kore arriva ad interessare il ciclo di vita morte dell’uomo: ha come garanzia la
beatitudine dopo la morte; il cerchio si chiude intorno a questo mito divino legato ai misteri.

N.B. “Religius stati: scienza della religioni… raccolta di percorsi olistici che a rontano le religioni

Quando si entra a far parte di un sistema sociale diverso dal nostro naturalmente si devono
abbracciare le leggi di quel sistema sociale, altrimenti verranno negate le regole di quest’ultimo;”

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