dedicata alla visita al complesso di Santa Croce con le sue cappelle trecentesche interamente affrescate.
Sin dalle origini è legata alla presenza dei
francescani, e costituiva uno spazio della basilica per accogliere masse di fedeli e pellegrini. Alla sinistra della facciata, si trova il monumento a Dante eretto nel 1865 in occasione del cinquecentenario della nascita. Museo dell'opera di santa Maria del fiore Succesivamente camminando dieci minuti o tre in macchina si può visitare il museo dell'opera.
Il museo conserva molte opere provenienti dal
Campanile, dal Duomo e dal Battistero, qui trasferite per motivi conservativi o per successive trasformazioni o sostituzioni delle originarie strutture per cui furono realizzate. Oltre ai celebri marmi di Donatello, di Michelangelo, di Della Robbia è possibile ammirare il modello della cupola di Brunelleschi e la maschera funebre del celebre architetto. Tra le sale più rappresentative quella in cui sono esposte le formelle originali di Lorenzo Ghiberti per la porta del Paradiso e quella del Dossale d’argento del Battistero Crocifisso Nel museo dell'opera si può ammirare il crocifisso di Cimabue. Realizzato dall’artista dopo il viaggio a Roma, fu tra le opere più danneggiate dall’alluvione del 1966 che causò il distacco di gran parte della pellicola pittorica. Il corpo arcuato nello spasmo del dolore e gli occhi chiusi identificano la tipologia del Christus Patiens (Cristo sofferente). Cappella Pazzi Sempre in macchina, in quattro minuti ci si può spostare per visitare la Cappella Pazzi. La costruzione si protrasse per molti anni, ben oltre la morte dell’architetto (Brunelleschi). L’interno sobrio e luminoso è scandito da pilastri e cornici in pietra e ornato dalle decorazioni in terracotta invetriata blu e gialla di Luca e Andrea della Robbia, tra cui gli Apostoli. La calotta sopra l’altare conserva un affresco raffigurante il cielo come appariva a Firenze il 4 luglio del 1442. Piazza della signoria
Si può poi proseguire, attraverso via dei
Neri, verso Piazza della Signoria. La piazza più famosa di Firenze, centro del potere politico e civile, sorge sui resti dell'insediamento romano. Gli scavi compiuti per la ripavimentazione della piazza hanno portato alla scoperta di un impianto termale, di una fullonica (stabilimento per la tintura e trasformazione dei tessuti) e di una basilica paleocristiana. L’aspetto attuale iniziò a configurarsi intorno al 1268 quando le case dei ghibellini furono rase al suolo dai guelfi. Loggia dei Lanzi
Per poi proseguire con la Loggia dei Lanzi.
Costruita su progetto di Andrea Orcagna per le assemblee e le cerimonie pubbliche (1376-1382) divenne sotto Cosimo I un laboratorio all’aperto per gli scultori; trasformatasi progressivamente in un vero e proprio spazio espositivo, accoglie sotto le sue arcate a tutto sesto celebri capolavori scultorei. Il leone a destra della scalinata è un originale romano come le statue muliebri sulla parete di fondo, provenienti dalla Villa Medici di Roma. Gli Uffizzi
È uno dei musei più famosi del mondo per le sue
straordinarie collezioni di dipinti e di statue antiche. Le sue raccolte di dipinti del Trecento e del Rinascimento contengono alcuni capolavori assoluti dell'arte di tutti i tempi. La Galleria è situata all'ultimo piano del grande edificio costruito tra il 1560 e il 1580 su progetto di Giorgio Vasari come sede dei principali uffici amministrativi dello stato toscano. Fu realizzata per volontà del granduca Francesco I e arricchita grazie al contributo di numerosi componenti della famiglia Medici, appassionati collezionisti di dipinti, sculture e oggetti d'arte. Ponte Vecchio Dopo la pausa pranzo si consiglia di intraprendere una passeggiata verso Ponte Vecchio da cui ammirare il bel panorama sull’Arno È l’unico ponte risparmiato dai tedeschi nel 1944 e sorge nel punto più stretto dell’Arno. Quello che vediamo oggi risale al 1345 ed è opera di Neri di Fioravante che lo ricostruì dopo la rovinosa piena del 1333. Il passaggio sopraelevato costruito da Vasari per congiungere Palazzo della Signoria a palazzo Pitti, passando per gli Uffizi. Ospita una parte della collezione, tra cui la famosa serie degli autoritratti degli artisti Per poi risalire, attraverso via Por Santa Maria, alla Loggia del Mercato Loggia del Mercato Nuovo con la fontana del Porcellino. Fu costruita, per la vendita di oggetti e Nuovo tessuti pregiati. Oggi accoglie un vivace mercato di manufatti artigianali, soprattutto pelletteria. Piazza della repubblica Fu realizzata tra il 1885 e il 1895 , demolendo l’antica piazza del Mercato Vecchio, sorta sui resti del foro della città romana in epoca medievale.
Curiosità. Sulla piazza si affacciano,
oltre all’edificio delle Poste, storici caffè, luoghi di incontro di artisti e intellettuali. Tra questi, il Caffè delle Giubbe Rosse fu scenario di una celebre rissa tra i futuristi Marinetti, Carrà e Boccioni e il poeta Ardengo Soffici, responsabile di aver espresso un giudizio negativo sulla mostra da loro organizzata a Milano. Basilica di san Lorenzo Dalla Piazza della Repubblica si può continuare verso San Lorenzo Consacrata cattedrale nel IV secolo, la chiesa fu rinnovata per iniziativa dei Medici che la trasformarono nel mausoleo di famiglia. Il progetto fu affidato a Brunelleschi ma i lavori, iniziati nel 1421, terminarono solo dopo la sua morte (1461). L’interno, dominato da un perfetto equilibrio tra le diverse componenti architettoniche, è il capolavoro del maestro che tradusse in un linguaggio moderno elementi dal mondo classico. La facciata è rimasta incompiuta nonostante l’esistenza di un progetto di Michelangelo Cappelle Medicee • Con questo nome si indica convenzionalmente il complesso formato dalla Sagrestia Nuova di San Lorenzo, opera di Michelangelo e dalla cappella-mausoleo dei Principi. Quest’ultima è dominata dall’imponente cupola seicentesca di Matteo Nigetti, impostata su un corpo ottagonale. La biglietteria si trova nella cripta: dietro le pareti, sono conservate le spoglie dei granduchi e dei congiunti più stretti. Infine il palazzo Medici realizzato da Michelozzo per Cosimo il Vecchio tra il 1444 e il 1462. Fu residenza Palazzo Medici dei Medici fino a Cosimo I dopodiché vi abitarono i rami cadetti della dinastia. Acquistato dai Riccardi nel Riccardi 1659. Era ministero dell’Interno durante Firenze capitale e oggi è sede della Prefettura.