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DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)

La l.170-2010 che ha riconosciuto la dislessia , disortografia , disgrafia e discalculia .

La difficoltà nell’apprendimento non è sempre collegate a patologie neurologiche . Ma la legge indica questi
disturbi come una limitazione importante per le attività quotidiane . L’evidenziare questi è stata una grande
conquista per il mondo della pedagogia , in quanto si riconoscono le cause dell’insuccesso scolastico ed
intervenire con metodologie mirate e quindi personalizzate . Il MIUR offre al personale docente e dirigenti
delle scuole di ogni ordine e grado , corsi di perfezionamento :

- Per ottenere un’adeguata preparazione in relazione a queste problematiche ;


- Competenze per individuare precocemente i segnali ;
- Applicare metodologie , strategie e quindi attuare interventi adeguati.

Questa legge concentra l’attenzione su interventi personalizzati e strumenti compensativi o anche


misure dispensative . Le istituzioni didattiche devono attivare percorsi personalizzati e tener conto delle
linee guida per il diritto allo studio dei ragazzi con DSA.

La diagnosi di queste , può avvenire alla fine della seconda classe della scuola primaria . Chi individua i
DSA ?

- Famiglie , docenti , dirigente scolastico , referente di istituto , o gli uffici scolastici regionali .

La certificazione della diagnosi avviene da parte del servizio sanitario nazionale e questa porterà poi
ad attuare misure didattiche ed educative : provvedimenti dispensativi , didattica individualizzata e
personalizzata , mezzi di apprendimento alternativi , adeguate forme di verifica e valutazione . Per i
genitori è possibile ottenere orari fruibili al lavoro , sensibilizzare oltre le scuole anche la società . Per
assicurare il diritto allo studio , le istituzioni possono avvalersi dei Centri territoriali di supporto .

Sintesi : La scuola , la famiglia o i servizi identificano un caso sospetto , bisogna poi attivare corsi di
recupero didattico , se le difficoltà persistono richiede una valutazione attraverso un iter diagnostico
che porta alla diagnosi . Infine utilizzo di provvedimenti compensativi .

DIRITTO ALLO STUDIO PER I DSA E GLI STRUMENTI COMPENSATIVI

LEGGE 170 ‘2010 = indica le modalità di formazione dei dirigenti e insegnati per le misure didattiche di
supporto e strumenti compensativi e dispensativi alle forme di verifica e valutazione . Gli obiettivi sono
comuni alla classe , sul piano operativo è necessario :

- Didattica individualizzata e personalizzata ;


- Utilizzo strumenti compensativi . ( per l’insegnamento delle lingue straniere : possibilità di
esonero )

Piano didattico personalizzato

LA programmazione e la progettazione viene diversificata nelle metodologie . Quindi un percorso


diverso che consenta a tutti di raggiungere i medesimi obiettivi . Questo è redatto dai docenti della
classe , per i DSA non è previsto l’insegnante di sostegno . Questo piano è un vero contratto , una copia
dello stesso viene consegnata alla famiglia . La valutazione deve essere inerente al piano , per le prove
sono previsti tempi più lunghi e strumenti compensativi .

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)


L’attenzione a questi si è sviluppata all’indomani della direttiva ministeriale del 2012 . “speciale
attenzione verso coloro che presentavano svantaggi culturali o sociali . Questa area di svantaggio
scolastico , prende il nome di area di bisogni educativi speciali , dove troviamo 3 grandi sottocategorie :

- Disabilità (legge 104)


- Disturbi evolutivi specifici (legge 170 ) (quelli relativi all’apprendimento , linguaggio , abilità non
verbali . coordinazione motoria , attenzione e iperattività )
- Svantaggio socioeconomico , linguistico e culturale .

Questi non determinano per l’alunno l’insegnante di sostegno . Ma con determinazioni assunte dal
consiglio docente e possibile fornire a questi ragazzi strumenti compensativi e misure dispensative ( anche
in assenza quindi di una certificazione medica )

L’orientamento ministeriale è quello di elaborare percorsi specifici -personalizzazione apprendimento e


anche quando è necessario un piano didattico personalizzato . Per i disabili con certificazione , la
programmazione avviene con il PEI (piano educativo individualizzato ) . Per alunni con DSA il PDP deve
contenere le linee guida del 2011.

LA SCUOLA INCLUSIVA

Una scuola può definirsi tale quando riesce a valorizzare le differenze e coinvolgere le aree aree , i diversi
territori presenti su un territorio . E’ in grado di rimuovere gli ostacoli e permette a ciascuno studente di
sentirsi parte di un gruppo . E’ necessario che il docente sia consapevole del problema del bambino e
coinvolga la famiglia . ai sensi del decreto legislativo 66 , i criteri di valutazione sono definiti dall’invalsi
riguardano l’accessibilità delle risorse , valorizzare le competenze , attuare percorsi di personalizzazione
etc .

LA SCUOLA IN OSPEDALE E L’ISTRUZIONE DOMICILIARE , LE LINEE DI INDIRIZZO DEL 2019

Garantiscono le pari opportunità di istruzione , si aggiunge alle opportunità di autonomia e flessibilità .


Mirano a realizzare i piani didattici personalizzati e individualizzati . Il rapporto tra questi deve essere
coordinamento .

LE LINEE DI INDIRIZZO DEL 2019 - CON DECRETO N. 461 DEL 2019

Queste sono state redatte da un apposito gruppo costituito dal ministero . Calibrano in maniera adeguata le
modalità di erogazione del servizio della scuola in ospedale e a domicilio . Gli elementi fondamentali della
gestione di questo :

- Garantire integrazione di questo intervento con quello della classe di appartenenza ;


- Ricontestualizzare il concetto di dominio-scuola
- Diffondere la conoscenza delle pari opportunità offerte
- Garantire omogeneità in tutto il territorio nazionale .

IL RUOLO DELLA SCUOLA

Gli alunni che hanno difficoltà a frequentare la scuola con regolarità , per un periodo di 30 giorni anche
consecutivi devono inviare una richiesta alle istituzioni scolastiche , con allegata certificazione medica non
del medico di base , la scuola deve elaborare un progetto formativo per questi , che deve contenere :
durata , numero di docenti coinvolti . Infine questa sarà inviata all’ufficio regionale che procede alla
valutazione e accettazione e assegnazione di risorse finanziare .
SCUOLA IN OSPEDALE

Si svolge in sezioni , individuate dagli uffici regionali , che promuovono la costituzione di una rete di scopo
tra tutte le scuole ospedaliere , con capofila la scuola-polo regionale ( Individuata dall’ufficio scolastico
regionale , che oltre ad attuare un’analisi dei bisogni formativi , favorisce le pratiche educative ed efficaci
per tutto il territorio nazionale . Rappresenta uno sportello informativo , anche per quelle che si avvicinano
a questa nuova realtà . La sezione ospedaliera opera in accordo con la scuola di appartenenza del ragazzo .
Il docente ospedaliero , effettua prove di verifica e conseguente valutazione . La documentazione viene
fatta dalla scuola ospedaliera , l’attività didattica è poi riconosciuta dalla scuola di appartenenza .

SERVIZIO DI ISTRUZIONE DOMICILIARE

Importante è la cooperazione tra insegnanti e medici . Il consiglio di classe elabora un progetto formativo
che contiene tutte le informazioni necessarie (ore- obiettivi.) Per gli alunni con disabilità certificata
necessario è l’insegnante di sostegno . Questo servizio , viene erogato dai docenti dell’istituzione scolastica
di appartenenza , o affidata ad altri , quindi un personale esterno .

SOMMINISTRAZIONE FARMICI NELL’ORARIO SCOLASTICO

( sempre dopo una certificazione ) . Può avvenire solo dietro specifica autorizzazione da parte dell’ASL e
coinvolge i seguenti soggetti :

Famiglia dell’alunno , la scuola m i servizi sanitari , gli enti locali .

La richiesta formale parte dalla famiglia in forma scritta e corredata da una certificazione medica . Il
dirigente scolastico deve poi :

Individuare il luogo adatto , autorizza i genitori ad accedere durante l’orario delle lezioni , e qualora questi
non siano presenti , incaricare il personale ATA .( deve aver seguito un corso di primo soccorso ) o chiedere
ad altri soggetti sul territorio .

ISCRIZIONE A SCUOLA PER ALUNNI STRANIERI ( SVANTAGGIO ECONOMICO , LINGUISTICO E CULTURALE )

Bisogni che hanno carattere transitorio . Secondo le indicazioni del 2012 , come la carta costituzionale o i
documenti relativi alla convenzione internazionali dei diritti dell’uomo , la scuola è chiamata a promuovere
l’integrazione culturale e valorizzazione della cultura di appartenenza . ( favorire lo scambio – la direzione
interculturale ). Anche i cittadini che non hanno una posizione regolare , hanno eguale diritto
all’istruzione ., l’obbligo di iscriversi e frequentare le scuole.( l’iscrizione può avvenire in qualsiasi momento
dell’anno ) . Anche per questi alunni sono possibili percorsi individualizzati e personalizzati e l’adozione di
strumenti compensativi e dispensativi . Il piano didattico personalizzato è transitorio per gli alunni che non
hanno la cittadinanza italiana , la personalizzazione va coordinata con tematiche di inclusione e
riconoscimento della verità. Inoltre secondo la legge 107 sono previsti anche piani di integrazione .La
valutazione avviene con prove di ingresso per valutare le conoscenze dei ragazzi e durante gli esami del
primo ciclo , è ammessa la presenza di mediatori linguistici , secondo ciclo eventuali percorsi di
miglioramento .

LE LINEE GUIDA DEL 2014

Relative agli interventi di assistenza , accoglienza e integrazione degli immigrati , prevedono :

- Apposite risorse finanziare ( per integrazione etc )


- Per evitare la concentrazione di alunni stranieri , sono suggeriti accordi di rete . Gli uffici scolastici
regionali , o enti potranno definire autonomamente , quanti bambini stranieri si possano iscrivere
per classe . ( non dovranno superare il 30 % degli iscritti ) .
- L’assegnazione degli alunni stranieri nelle classi spetta alle scuole , secondo il livello di partenza di
ciascuno .
- Per migliorare la conoscenza della lingua sono istituiti corsi relativi al potenziamento e
miglioramento di questa .
- La valutazione è uguale a quella dei minori italiani presenti sul territorio .

Il fenomeno dell’adozione internazionale è inserita in un apposito documento del MIUR del 2014 ,
evidenzia alcune critiche , su cui deve far fronte la scuola :

- Ambito amministrativo -burocratico : inserire il minore in una classe inferiore a quella di un anno
rispetto all’età anagrafica .
- Ambito comunicativo- relazionale : strategie adeguate relative all’accoglienza , maggiori incontri
scuola-famiglia , nomina di un facilitatore linguistico .
- Continuità : il percorso individualizzato deve proseguire durante tutta la carriera scolastica del
bambino .

La differenza degli alunni stranieri adottati , rispetto a stranieri che arrivano in Italia :

- Arrivano da esperienze a volte sfavorevoli (orfanotrofi , abbandoni )


- Distacco dal paese di origine , dalle loro abitudine linguistiche e culturali , il bambino si ritrova in un
ambiente familiare italiano , perdono le loro abitudini , stili di vita .
Nella scuola d’infanzia e primaria : Ingresso del bambino non prima di 12 settimane
Nella scuola secondaria : non prima di 4-6 settimane .

LA SCUOLA CONTRO LA DEVIANZA E IL BULLISMO


DEVIANZA GIOVANILE E DELINQUENZA MINORILE.

Indicatori di crisi relativi alle condizioni di crisi in cui versa il mondo giovanile sono costituiti da
numerosi atti di violenza , abbandono , reclutamento sempre più precoce in atti criminali . Alla base
della deviazione giovanile ritroviamo : l’ambiente di sviluppo del contesto familiare o del gruppo
dei pari . Le cause di forma di aggressività e violazione fisica , secondo alcuni , siano dovuti alle
propagande dei mass media , i social , i forum . O altri giovani isolati è come se ritrovassero nelle
forme di aggressività la compensazione del loro disagio . In determinati casi questa prende forma di
“Bullismo “ e delinquenza minorile .

BULLISMO
Secondo le linee guida del consiglio d’Europa del 2019 , è tradotto in “un comportamento
aggressivo ripetuto nel tempo con l’intendo di far male fisicamente ed emotivamente l’altro” . E’
caratterizzati da certe forme di abuso , il bullo tenta di esercitare un potere sull’altro . Questo può
manifestarsi con l’uso di soprannomi offensivi , insulti scritti e verbali , aggressioni fisiche . E’ come
se volessero sentirsi duri , ed è probabile che loro in primis abbiano vissuto sulla loro pelle quello
che fanno agli altri . Il bullo a volte può essere rappresentato da un gruppo di pari . A volte di
manifesta in atteggiamenti di tacita accettazione .

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