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Dato che, noi siamo nel periodo della crisi ecconomica, le persone che
vivono insieme senza sposarsi spendono meno. Pagano meno l'affito e non
devono spendere i soldi per organizzare un matrimonio. Anche, se si
separano non devono divorziarsi, cioѐ spendere tanti soldi e risolvere tanti
documenti legali. Anche, prima di sposarsi (se vogliono) possono vedere se
il loro amore ѐ forte e se funzionano insieme.
Menzionando tutto questo che parlava dei lati positivi sul tema di
convivenza, possiamo concludere che la scelta migliore resta comunque
soggettiva e spesso ѐ influenzata anche dal contesto culturale, familiare, ma
anche dal proprio credo religioso. Ma la domanda ѐ la seguente: Ma ѐ
davvero meglio convivere? Tra i lati negativi si deve menzionare prima
quello di essere considerati per la società una coppia di serie B, cioѐ per
molti, essere conviventi , significa non prendersi le proprie responsabilità
dato che in qualsiasi momento si può andare via di casa senza conseguenze.
Un' altra cosa importante ѐ che nella convivenza non c'ѐ la comunione dei
beni e nemmeno la pensione di reversibilità . Ciò che manca quindi nella
convivenza è il rito che viene condiviso con gli altri: in questo caso avviene
infatti in forma privata dalla sola coppia. A livello sociale ciò comporta che
spesso le coppie di conviventi sono considerate coppie di serie B in quanto
manca l'ufficialità , condizione che spesso mette quindi su un gradino
inferiore, a livello sociale, i conviventi, mentre quegli sposati si considerano
come una coppia di serie A, come un livello superiore riguardando la
società .