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INGRESSO

La porta dell’abitazione spostata verso sx: favorisce gli studi – verso dx: arricchisce le amicizie – al
centro: incrementa la carriera. La Porta deve essere facile da aprire verso l’interno. Il Ch’i è favorito
dal una lampada sul muro esterno o a lato della porta. Assicurarsi che non si apra direttamente
davanti alla porta del bagno o a una colonna. Per favorire il movimento del flusso del Ch’i , sulla
parete verso cui si dirige la porta semiaperta sistemare uno specchio e prevedere una pianta a
foglie verdi in un angolo.

Consigli Feng Shui per il corridoio

Nel Feng Shui, i corridoi sono associati all’energia


Legno e paragonati alle vene ed alle arterie, che
guidano i flussi di sangue all’interno del nostro corpo.
Si tratta di una funzione secondaria o accessoria agli
ambienti principali (camera da letto, sala o salotto,
cucina, studio, eccetera), ma fondamentale e
necessaria. Se il corridoio è lungo e stretto, questo è
già un indice che la planimetria dell’abitazione non
presenta buone qualità secondo il Feng Shui. I corridoi
dovrebbero essere studiati in modo da avere la
lunghezza minima indispensabile.

Corridoi molto lunghi e rettilinei possono configurare uno “Sha interno”, soprattutto se al fondo
“sbattono”contro la porta dello studio privato.In tal caso,la scrivania non andrebbe messa centrale
e frontale alla porta, soprattutto sul lavoro, a meno che tu non sia il capo (e cmq non sempre)!

Se il corridoio è lungo e stretto, la situazione peggiora. In questo caso, è meglio interrompere il


corridoio posizionando una porta a metà percorso circa, oppure una vetrata, una tenda. La tua
fantasia ti può suggerire molte altre possibilità. In alternativa, è possibile indebolire l’allineamento
usando una pavimentazione perpendicolare(se la pavimentazione è parallela all’allineamento, lo
accentua!). Si possono inserire, a dx e sx in modo alternato, elementi che attirano l’attenzione (es.:
un quadro, una poltroncina, un appendiabiti, una pianta, eccetera). Elementi uguali e frontali, ai
lati del corridoio (per esempio due specchi che si riflettono) aumentano l’allineamento.

Se i corridoi sono troppo bui, la sensazione è sgradevole: devono essere più illuminati. Se il
soffitto del corridoio è troppo alto, si può avere una sensazione di straniamento. In questo caso è
preferibile usare un colore scuro sul soffitto e usare arredi riccamente decorati.

Una stanza in fondo a un corridoio lungo e tortuoso determina una sensazione di isolamento:
non è favorevole soprattutto sul lavoro, ancor più se prevede l’interazione con altri esseri umani.

Le abitazioni con porta d’ingresso centrale, corridoio centrale con uno sgabuzzino o bagno in
fondo e stanze allineate ai lati (tipiche degli anni ’60) comportano una concezione materiale e
utilitaristica dello spazio, che favorirà rapporti di tipo materiale e utilitaristico tra le persone.
L’abitazione risulta “divisa in 2” da questo corridoio, e manca un ‘centro’, o per meglio dire il
centro è sostituito da un corridoio, cioè da un flusso: la funzionalità viene messa al primo posto. Ed
è così che anche tra le persone la funzionalità e lo sfruttamento vengono messi al primo posto.

I colori di un corridoio vengono decisi in base a tutte le considerazioni che abbiamo fatto sopra. Si
consideri che se un lato del corridoio viene colorato con un tono più intenso dell’altro, questo
probabilmente aumenterà la sensazione di protezione su quel lato.
Consigli Feng Shui per l’ingresso

L’ingresso (la porta d’ingresso principale


dell’abitazione) è l’area più yang della tua casa. Le persone, le notizie e le informazioni entrano
nella tua casa tramite questo passaggio. Di conseguenza, nel Feng Shui è particolarmente
importante.

Innanzitutto, non è detto che la porta d’ingresso sia sempre nel lato della facciata dell’abitazione.
Nemmeno è vero che la porta d’ingresso definisce la facciata dell’abitazione. Si può solo dire
che, in buona parte dei casi, la porta d’ingresso sta in facciata.

La prima cosa da verificare è se c’è un buon collegamento tra i cancelli di accesso e la porta
stessa. Questo percorso non dovrebbe essere rettilineo, a meno che non sia molto corto. Per
l’appartamento vale un discorso analogo: bisogna controllare il percorso dalla porta principale del
condominio fino alla porta d’ingresso dell’appartamento.

Successivamente si passa a esaminare l’area esterna di fronte alla porta d’ingresso. Questa
dovrebbe essere sufficientemente ampia, sempre ben pulita e senza ingombri di oggetti. Può essere
decorata in modo semplice con pochi elementi essenziali ma caratterizzanti, soprattutto se lo spazio
non è molto. Una piccola pianta o un piccolo specchio, laterali alla porta d’ingresso, sono una
possibilità.

In Italia, il colore esterno della porta è un aspetto molto sottovalutato. In genere, le nostre porte
hanno colori standard sul marrone legno. In realtà, è possibile colorare la porta con qualsiasi colore
(tranne forse il blu scuro), anzi una porta ben colorata può per esempio supplire a un’area esterna
troppo ristretta, almeno percettivamente.

Arredamento Feng Shui Locale Ingresso

All’interno, è molto importante la presenza del “locale ingresso”: si tratta di una piccola area,
contestualizzata da pareti in muratura oppure anche solo da arredi, tende, luci o diversa
pavimentazione, destinata a fungere da filtro tra interno ed esterno. Entrando nell’abitazione
dall’esterno: abbiamo bisogno di una frazione di tempo per armonizzare il nostro organismo al
nuovo spazio, e per essere accolti. Nel Feng Shui diciamo: “il cibo prima di essere ingoiato va
masticato”. Per questo motivo, porte d’ingresso che aprono direttamente sul centro della sala, del
salotto, oppure di fronte ai fuochi o al forno della cucina, di fronte alla bocca di una stufa o su un
lungo corridoio non sono molto favorevoli e andrebbero evitate.

L’ingresso va arredato con cose di pregio non di ripiego e niente ostacoli al passaggio e al fluire
dell’energia.
Nell’area ingresso, se c’è spazio, è utile posizionare arredi per i cappotti, le scarpe, le chiavi,
eccetera. Inutile dire che è molto importante tenere pulita anche quest’area che dovrebbe avere una
sua illuminazione riservata e dedicata.

Evita di posizionare un grande specchio ben illuminato di fronte alla porta d’ingresso e molto
vicino ad essa, perché ha un effetto respingente. Piccoli specchi non troppo illuminati, invece,
possono essere posizionati opposti alla porta (ma non frontali) oppure lateralmente. Bisogna anche
evitare strutture in cui la porta d’ingresso apre su uno stretto corridoio parallelo (quindi in sostanza
su un muro), oppure frontalmente alla porta del bagno, alla porta di una camera da letto o ancora
frontalmente alla porta di servizio sul retro. Anche la presenza delle scale andrebbe a considerata
accuratamente.

La porta d’ingresso secondo il Feng Shui


4 anni fa

di Stefan Vettori

34 commenti

L’ingresso è … la bocca dell’abitazione!

Nel Feng Shui, spesso l’ingresso dell’abitazione o dell’edificio è assimilato alla bocca. Partiamo da
questa analogia – meno banale di quanto sembra –  per spiegare la funzione dell’ingresso e della
facciata, e come si possono ottimizzare utilizzando il Feng Shui.

Il colore dipende dalla posizione: Rosso a sud, Blu a nord, Verde a est e Bianco a ovest

La funzione principale della bocca è mangiare, preferibilmente cibo sano e nutriente. Per mangiare,
devo avere davanti a me un piatto. Inoltre, affinché io sia effettivamente in grado di assumere il
cibo, devono sussistere quattro condizioni:

  il piatto deve essere pieno!


  il cibo deve essere buono
  devo essere in grado, in qualche modo, di portare il cibo dal piatto alla bocca
  la bocca deve poter accettare il boccone

Prima di partire, però, facciamo alcune precisazioni. Esistono tipologie abitative molto differenti,
tutte considerate e analizzate nel Feng Shui: dalla villa con giardino, alla bi(tri-)familiare, alla casa
a schiera, al negozio, l’ufficio o l’appartamento. Per alcune di queste tipologie (per esempio negozi,
uffici, appartamenti) sarà molto importante l’area di fronte alla porta d’ingresso; per altre tipologie
(come le case indipendenti e simili), sarà più significativo il cancello d’ingresso alla proprietà o
l’area antistante la facciata.

Nel seguito, tratteremo come equivalenti queste situazioni, e sarà compito del lettore adattarle alla
sua situazione personale. E ora… partiamo!

La facciata e l’area antistante: il piatto

Avvicinandomi all’abitazione, indipendentemente che si tratti di un condominio, un edificio o una


casa privata, oppure un negozio o un ufficio, sarò probabilmente accolto dal lato della facciata. La
facciata dovrebbe presentare più apertura che il retro, e comunque avere di fronte a sé uno spazio
sufficientemente ampio in proporzione all’edificio o alla casa in esame. Questo spazio è proprio il
nostro “piatto”, che nel Feng Shui si chiama l’ “ombra dell’edificio”.

Innanzitutto, il piatto deve essere proporzionato all’edificio. Una casa piccola avrà bisogno di un
piatto piccolo; un grande edificio avrà bisogno di una grande piazza, che offra respiro.

Nel Feng Shui, la prima verifica da fare è quindi: la zona antistante l’abitazione è appropriata? A
questo scopo possiamo investigare: quest’area è sufficientemente grande? È sufficientemente
delimitata? È utilizzata? È attiva?

L’importanza delle strade

Abbiamo anche detto che – per una buona disposizione degli spazi secondo il Feng Shui –  il piatto
deve essere pieno, perché altrimenti non vi è nulla di cui nutrirsi. Ciò significa che l’area antistante
l’abitazione deve essere opportunamente servita dalle strade che conferiscono proprio in quel
punto. Ci dobbiamo quindi chiedere se queste strade siano di larghezza sufficiente; oppure, se
piccole, se siano in numero sufficiente. Si può anche verificare se la direzione del traffico si muove
verso la facciata, o in modo da evitarla.

Il caso del Vaticano

Un esempio dell’importanza di quest’ultima considerazione riguarda la struttura Feng Shui del


Vaticano, a Roma. A un certo punto della storia della Basilica e di Piazza San Pietro, si è reso
necessario tagliare il quartiere adiacente (composto di abitazioni e piccole stradine) con una
strada grande, rettilinea, frontale e perpendicolare alla basilica di San Pietro: Via della
Conciliazione. Solo una struttura stradale di questo tipo poteva essere sufficientemente forte da
nutrire un edificio così grande e imponente.
Contrariamente a quello che può pensare chi si interessa di Feng Shui a livello dilettantistico, questa
strada non costituisce affatto uno Sha Qi per il Vaticano (uno Sha Qi è una configurazione rettilinea
percepita come pericolosa). Anzi, è fondamentale perché porta il nutrimento necessario. In questo
caso, è molto meglio una strada rettilinea e centrale piuttosto che un percorso sinuoso.
Non bisogna infatti pensare che il Feng Shui funzioni sempre nello stesso modo, per tutti. Questo è
un approccio troppo ingenuo, tipico di chi non usa professionalmente il Feng Shui. Costruire
percorsi curvilinei, sinuosi, e inserire elementi che tendono a rallentare l’andatura, non è sempre e
comunque la cosa giusta! A volte abbiamo bisogno di strutturare lo spazio in modo netto, per
conferirgli alcune specifiche sensazioni. Nel caso del Vaticano, la forza dell’edificio e l’abbraccio
frontale delle due ali, insieme a molti altri elementi sottili, permettono non solo di resistere alla
pressione data dall’allineamento di Via della Conciliazione, ma anzi di sfruttare questa pressione a
proprio vantaggio!

C’è Feng Shui e Feng Shui!

Il Feng Shui, infatti, è anche fatto di linee rette! Anzi, un vero esperto sa benissimo quando è
necessario usare una linea retta, e quando invece è necessario utilizzare altre forme. Perché limitarsi
al solo uso di linee curve? Le linee curve rappresentano l’aspetto yin; le linee rette l’aspetto yang.
Per avere armonia bisogna bilanciare entrambi.

Un grande edificio ha bisogno di forti flussi, e non c’è niente di meglio di una strada rettilinea per
fornire questo tipo di sensazione. Senza Via della Conciliazione così com’è, il Vaticano non
avrebbe potuto essere quello che è oggi, e detenere un tale potere.

Per le attività lavorative …

È chiaro che se queste due condizioni (area antistante + strade) non si verificano, vi possono essere
dei problemi. In particolare, queste condizioni sono essenziali per le attività lavorative. Secondo il
Feng Shui, se:

 anteriormente all’edificio, lo spazio non è proporzionato, così che si ha una sensazione di


ristrettezza, di limitazione, oppure
 i percorsi che portano in questa zona non sono sufficienti, oppure presentano altri problemi

allora, un’attività lavorativa avrà difficoltà a svilupparsi.


Nel seguito vedremo come è possibile intervenire, utilizzando il Feng Shui.

Il piatto può essere pieno… ma il cibo è davvero buono?

Veniamo ora al secondo punto della nostra similitudine Feng Shui: il cibo deve essere buono. Eh
sì: perché, anche se l’area antistante l’abitazione è adeguata come grandezza, potrebbe ricevere,
contenere e poi trasmettere sensazioni inadatte. Paragonando i flussi stradali allo scorrere
dell’acqua, in questo caso si direbbe che è presente acqua stagnante oppure – all’opposto – potrebbe
essere troppo forte e dirompente; oppure ancora si possono manifestare altre possibilità.
Ad esempio, se un’abitazione è costruita su una sella, o su un crinale, e il cancello della proprietà è
posizionato proprio nel punto più alto, di modo che la strada sale da un lato, arriva di fronte
all’ingresso, per poi ridiscendere dall’altro, può verificarsi il caso che non ci sia uno spazio
sufficiente per l’accumulo e la sosta. Con questa conformazione, si avrà sempre la sensazione di
non avere mai abbastanza, o di non poter mai accumulare abbastanza. E con questa sensazione
entreremo in casa, ogni giorno… È come un piatto in cui ci sono solo degli avanzi della minestra,
perché il piatto non ha i bordi!

In questo caso, visto che in genere non si può lavorare sul suolo pubblico, è necessario arretrare il
cancello (o la porta d’ingresso, creando una bussola), sempre allo scopo di definire un luogo piano
e delimitato che permette di compensare la pendenza della strada.

Si Qi = sensazione di malattia

Se l’area antistante l’edificio è trascurata, abbandonata, oppure vi sono degli edifici in rovina o altri
elementi sgradevoli, la sensazione che ci accompagna entrando nell’abitazione è di trasandatezza,
di perdita di occasioni, di possibilità sprecate. Le persone cercano di evitare quest’area, e chi occupa
l’abitazione evita di osservarla perché la vista non è gradevole. È come un piatto di cibo avariato.

In questo caso è necessario ripulire l’area antistante l’ingresso, se possibile. Se invece non è
possibile (ad esempio, la porta d’ingresso dà su un’area abbandonata di altro proprietario), è
necessario intervenire in modo opportuno, ma non esiste una regola generale e ogni caso va
valutato singolarmente. 

Le frecce segrete

Se un’abitazione riceve energia da una strada rettilinea, centrale o laterale, e giungendo presso
l’abitazione non c’è uno slargo, né un’area deputata a rallentare e calmare il flusso, questo può
essere pericoloso, perché la percezione profonda della struttura spaziale indica un forte pericolo da
quella direzione. In questo caso, nel Feng Shui parliamo di “Sha Qi”. Questa situazione
generalmente non è buona, e la gravità dello Sha può essere valutata osservando la proporzione tra
l’edificio, la larghezza e la lunghezza del tratto rettilineo di strada.
Più abbiamo la sensazione che l’edificio sia troppo piccolo rispetto alla strada, più forte è lo
Sha. Naturalmente, vi sono molti altri elementi da tenere presente per valutare uno Sha, come la
presenza di alberi, la forma la disposizione degli alberi, la presenza di arredi urbani, il senso del
traffico, l’eventuale inclinazione della strada, eccetera: il Feng Shui non va fatto con le regole dei
libri o dei corsi, ma con il corpo! Nel nostro paragone, è come se ci riempissero il piatto con un tale
impeto che il cibo ci schizza addosso.
In questo caso, è necessario proteggere l’edificio con opportuni accorgimenti, ad esempio
inserendo elementi esterni d’arredo urbano che interferiscano o blocchino l’allineamento
pericoloso.

Il piatto bucato

Se un edificio non ha un’area pianeggiante sufficientemente ampia per le necessità degli occupanti,
si ha nuovamente una sensazione di ristrettezza, che può portare a ‘ristrettezze’ nella vita
(economiche, ma non solo). Se l’area presenta buchi o discese ripide si attiva immediatamente la
sensazione di perdita: qualsiasi cosa finisca nel buco – per esempio, l’acqua nel nostro paragone –
non si può più recuperare. Peggio ancora se i ‘buchi’ sono proprio sul percorso che porta
all’ingresso. È come avere un piatto troppo piccolo, o bucato. Questa situazione può facilmente
indicare difficoltà economiche, o spese sempre maggiori delle entrate.

Se il piatto è troppo piccolo, si avrà sempre la sensazione di insoddisfazione, di non poter


accumulare mai abbastanza.

In questo caso è necessario esaltare e impreziosire l’area dell’ingresso utilizzando colori forti.
Inoltre l’ingresso va sempre tenuto pulito e sgombro.

Se il piatto è bucato (ad esempio, l’ingresso di un negozio si apre su una grossa griglia forata), è
necessario creare un “ponte”, oppure chiudere la griglia con un tappeto, uno zerbino o un
elemento simile.

Il piatto bloccato

Se, tra l’abitazione e l’area antistante, vi è una siepe troppo alta, oppure un muro imponente, ciò
significa che è difficile accedere all’area di accumulo. In questo caso vi può essere un blocco. Per i
privati, questo può essere un aspetto non particolarmente problematico, anzi a volte può indicare il
desiderio di mantenere una maggiore privacy, oppure di essere difficilmente reperibili. Ma per
un’attività lavorativa (tranne rare eccezioni), questo può essere un grosso problema. È come avere
un piatto con un coperchio che ha solo un piccolo buco, e per mangiare possiamo solo introdurre la
forchetta dentro questo buco.

In questo caso, il collegamento tra l’area di accumulo e la porta d’ingresso riveste la massima
importanza e deve essere attentamente studiato insieme a un esperto di Feng Shui.
Il piatto vuoto

Se l’area antistante l’edificio è proporzionata e ben tenuta, ma malamente servita dalle strade, si
avrà una sensazione di abbandono, di povertà, di isolamento. Anche in questo caso potremmo avere
problemi di carenza. Il cibo è buono, ma il piatto è quasi vuoto! Bisogna contentarsi di quel poco
che c’è.

In questo caso, non si può fare troppo affidamento sulle strade e sui percorsi che portano all’area
antistante l’edificio. È necessario “prodursi da soli” il cibo. Questo tipo di struttura è adatta per
alcune specifiche attività lavorative.

Se invece le strade sono adeguate, ma l’area antistante l’edificio è troppo piccola o addirittura
mancante, siamo in una situazione simile: c’è poco cibo. In questo caso, c’è la sensazione di non
potersi fermare e non poter accumulare: ancora ristrettezza. È come quando aspettiamo che il
cameriere ci serva, ma quando arriva… porta sempre il piatto a qualcun altro!

Gli interventi si concentreranno sull’obiettivo di ampliare la percezione dello spazio di quest’area,


e sulla possibilità di ricreare un flusso stabile e armonico verso l’interno.

E per le attività lavorative?

Per un appartamento, questa analisi deve essere effettuata in primo luogo per il condominio, e solo
successivamente per l’appartamento stesso, prendendo in considerazione la porta d’ingresso e l’area
antistante, sul pianerottolo ove si affaccia la porta stessa. In genere, gli appartamenti costruiti
negli ultimi 30-40 anni non hanno questo problema, ma quelli precedenti possano averlo,
soprattutto nei centri storici medievali di piccoli paesi.

Per un negozio, occorre osservare l’area antistante la facciata, le vetrine o l’ingresso. Per un ufficio
o uno studio professionale situato in uno stabile, bisogna comportarsi in modo analogo
all’appartamento.

Per un palazzetto, occorre effettuare un’analisi simile a quella di una abitazione. A volte sono
necessari strumenti avanzati per effettuare un’analisi corretta.

Per una grande struttura, come un centro commerciale o un palazzo, il discorso può essere
differente ed è necessaria la valutazione e l’intervento di un professionista.

Se la valutazione è favorevole, ciò significa che non bisogna intervenire sugli esterni, almeno per
quanto riguarda questo aspetto. Se, invece, la valutazione è sfavorevole, occorrerà agire in qualche
modo per risolvere la situazione, o quanto meno per armonizzare al meglio i flussi che concorrono
verso l’area dell’ingresso.

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