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Il petrolio, cioè «olio di pietra», è un liquido denso e oleoso, di colore variabile dal nero al giallo bruno,

con peso specif co inferiore a quello dell’acqua. Il petrolio greggio è un miscuglio di idrocarburi,
costituiti soprattutto da carbonio e, in parte, da idrogeno. Il petrolio non si usa direttamente ma viene
«frazionato» nei suoi componenti, cioè benzina, gasolio, kerosene, gas…

Il petrolio deriva da cumuli di sostanze organiche, cioè viventi, che si sono trasformate in sostanze oleose
ricche di energia. La sua formazione è iniziata molti milioni di anni fa e ha richiesto: formazione del
petrolio; formazione dei giacimenti:
■ Formazione del petrolio
In questi specchi d’acqua tranquilla vivevano i piccoli organismi vegetali e animali che oggi chiamiamo
plancton. Questi microrganismi sono stati ricoperti dalle sabbie e dalle argille trasportate dai fiumi,
trasformate in rocce sedimentarie. Il plancton, sottratto al contatto con l’aria, si è trasformato un po’ alla
volta in idrocarburi, sostanze oleose formate da carbonio e idrogeno.
■ Formazione dei giacimenti
Mentre si formavano gli idrocarburi, gli strati rocciosi subivano grandi sconvolgimenti. Sono nate così le
trappole petrolifere, cioè strati rocciosi a forma di cupola, di cuneo o di triangolo col vertice in alto. Le
gocce oleose di idrocarburi, essendo più leggere dell’acqua presente nel terreno, si sono spostate verso
l’alto fermandosi contro una trappola: qui si sono accumulate e hanno formato un giacimento di petrolio.
■ Giacimento
È paragonato a una «spugna» di roccia lunga alcuni chilometri e larga alcune centinaia di metri.
■ Industria petrolifera
Ricerca delle trappole: Il ciclo produttivo del petrolio inizia con le operazioni svolte sul territorio: la
ricerca e l’esplorazione. La ricerca viene fatta negli antichi bacini sedimentari, dove è più probabile
trovare le trappole petrolifere. Per individuarle, si usa la tecnica della sismica a riflessione: inviano onde
nel sottosuolo che vengono rif es- se dagli strati rocciosi e il computer disegna il profilo degli strati.
Pozzo esplorativo: Un pozzo esplorativo è una trivellazione fatta per accertare se in un luogo esiste una
trappola, se contiene petrolio e in quale quantità. Durante la perforazione, vengono portati in superficie e
analizzati piccoli cilindri di roccia "carote": nella zona nascerà un campo petrolifero. Sulla terraferma si
usano impianti di perforazione modulari trasportati su camion e montati sul posto.
Campo petrolifero: Quando i pozzi esplorativi confermano la presenza di vasti giacimenti, viene
costruito un campo petrolifero. Vengono montate le torri derrick per perforare molti pozzi di produzione.
Poi, si raggiungono le trappole petrolifere, i derrick vengono smontati e al loro posto sono installati gli
alberi di Natale o le pompe di estrazione. Insieme al petrolio fuoriesce gas che andrebbe stoccato e non
brucia to (gas flaring). Il gas flaring è vietato, ma in varie zone del mondo viene ugualmente praticato con
ingenti danni ambientali.
•Albero di natale: sistema di tubi e valvole
• Pompa di estrazione: pompa che recupera il greggio che è rimasto bloccato, e lo porta in superficie
• Centro di decantazione: dove il greggio subisce una serie di trattamenti
• Cisterne di raccolta: petrolio raccolto nei serbatoi di stoccaggio.
■ Pozzi offshore
Pozzi offshore: Per trivellare il fondo del mare si usano le stesse tecniche della terraferma, ma cambia il
tipo di impianto.
■ Fino a 100 m di profondità si usano piattaforme mobili autosollevanti formate da uno scafo con tralicci
scorrevoli (gambe) che vengono fatte scendere sul fondo marino.
■ Fino a 600 m circa di profondità si usano piattaforme galleggianti che, una volta ancorate al fondo,
poggiano su scaf sommersi.
■ Fino a 3000 m servono le navi di perforazione che hanno un'apertura centrale nello scafo e accanto una
torre di perforazione.
■ Trasporto del greggio
Oleodotto: è una conduttura formata da tubi saldati l’uno all’altro in cui viene pompato il petrolio
greggio. L’oleodotto in trincea è adagiato in uno scavo e ricoperto di terra. L’oleodotto su sostegni è
sospeso a circa 1 m dal suolo ed è più rapido da costruire.
Petroliera: è un gigantesco serbatoio galleggiante a forma di nave. Essendo liquido, il greggio entra
facilmente in oscillazione, lo scafo è suddiviso in tanti compartimenti. In questo modo la petroliera è più
stabile e può caricare durante lo stesso viaggio prodotti diversi: petrolio greggio, benzina, gasolio…
■ Raffineria
è un grande impianto dove il greggio viene sottoposto alla distillazione frazionata. Infatti il petrolio è un
miscuglio di idrocarburi liquidi e gassosi.
■ Torre di distillazione
È una torre d’acciaio alta circa 80 m. All’interno ci sono molti «piani» formati da piatti d’acciaio, e
ognuno è mantenuto a una temperatura specifica, sempre più bassa man mano che si sale in altezza:
■300 °C condensa il gasolio;
■nel piatto a 250 °C condensa il kerosene;
■nel piatto a 200 °C condensa la virgin nafta;
■nel piatto a 120 °C condensa la benzina;
■nel piatto a 60 °C condensano i gas liquefacibili.

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