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5 Oltre che dello studio dei rapporti e confronti tra le diverse tradizioni letterarie, la letteratura
comparata si occupa anche:
delle relazioni tra letteratura e arti figurative, letteratura e teatro, letteratura e media audiovisivi,
a
letteratura e musica
10 Nel suo libro L'uno e il molteplice. Introduzione alla letteratura comparata, Claudio Guillen
afferma che i generi:
occupano storicamente uno spazio le cui componenti evolvono nel corso dei secoli; sono
b
modelli che evolvono
1 L'espressione "il ritorno della critica tematica" è tratta dal titolo di un libro di:
b Werner Sollors
2 Una discussione incentrata sui topoi fondanti della tradizione letteraria occidentale è trattata
nel libro:
c Letteratura europea e Medio Evo latino, di Ernst R. Curtius
4 Nel Dizionario dei temi letterari a cura di Ceserani, Domenichelli e Fasano, "tema" e
"motivo" sono considerati come:
termini interscambiabili: ogni motivo può diventare tema e ogni tema motivo, a seconda
d dell'estensione e della capacità di strutturazione tematica che tema o motivo assumono nelle
singole opere o nel macrotesto della tradizione letteraria
9 Negli ultimi decenni si guarda alla relazione tra le arti alla luce:
dei due concetti chiave di ibridazione (tra i linguaggi e tra le forme) e di contaminazione (il
b
termine, di origine romantica, non può non accogliere oggi anche un significato politico)
7 Per Sergio Zatti, nell'Orlando Furioso a impersonare la devianza nello spazio e il differimento
nel tempo sono rispettivamente:
b Orlando e Ruggiero
9 Secondo Hegel, «La visione di una totalità in sé compiuta» è data all'epopea da:
a la raffigurazione della realtà e il carattere di azione individuale
6 Per Roland Barthes, la struttura "interrogativa" della narrazione caratterizzata dalla suspense
si basa su delle domande a cui la storia deve fornire una risposta. Queste sono:
c chi? Che cosa? Come andrà a finire? In che modo?
7 Roland Barthes, in S/Z, spiega come la dinamica del testo sia paradossale, in quanto:
a mira a mantenere l'enigma nel vuoto iniziale della sua risposta
9 Nei Misteri di Parigi, Fleur de Marie cade in balia di tormenti interiori per:
a i sensi di colpa per la vita passata
2 Nella Poetica, Aristotele considera la poesia di maggiore fondamento teorico e più importante
della storia poiché:
a dice infatti piuttosto le cose universali, la storia quelle particolari
3 Nel suo studio Il romanzo storico, Lukács afferma che l'anima del romanzo storico è:
rappresentare i destini individuali in cui i problemi dell'epoca trovino la loro espressione al
d
tempo stesso immediata e tipica
5 La definizione di 'effetti superlativi di reale', data da Barthes ai personaggi storici, implica che:
essi siano solo mescolati ai loro vicini fittizi, introdotti nella finzione lateralmente,
b
obliquamente, di passaggio
6 Con l'espressione 'personaggi referenziali', attribuita ai personaggi storici, Hamon intende dire
che:
essi rimandano a un senso definito da una determinata cultura a ruoli, programmi e usi
a
stereotipati
9 Nel capitolo 'Le cabaret du Paon', a livello formale, il personaggio fittizio Cimourdain si unisce
al dialogo tra Robespierre, Danton e Marat:
b nella stessa modalità con cui sono descritti gli altri tre personaggi storici
3 Il cambiamento tonale ravvisabile nel passaggio dai Miserabili al Novantatré è dovuto
all'influenza di un evento che incide sulla visione di Hugo:
b il trauma vissuto di fronte al bagno di sangue della repressione della Comune nel 1871
5 Cimourdain, commissario delegato con pieni poteri dal Comitato della salute pubblica, ha
l'incarico di fermare e uccidere:
d il marchese di Lantenac, comandante delle truppe contro-rivoluzionarie
7 In Hegel la distinzione tra i "caratteri eroici" della letteratura del passato e i personaggi delle
opere romantiche si articola:
c sulla base della progressiva riduzione della sfera individuale che investe il personaggio
6 Cimourdain incarna:
b la virtù repubblicana; la volontà monolitica, non negoziabile e dotata di pieni poteri
7 Di fronte alla scelta tra la legge rivoluzionaria e l'amore per Gauvain, Cimourdain:
a condanna Gauvain alla ghigliottina
8 La narrazione del dialogo nella cripta tra Gauvain e Cimourdain è caratterizzata:
c da un incedere che ricalca i momenti della liturgia evangelica
3 Nel Novantatré, lo stile dell'incipit del capitolo "Le cabaret du Paon" si caratterizza per:
la vividezza descrittiva che richiama la composizione figurativa di un oggetto dipinto e la
a
plasticità drammatica di una messa in scena teatrale
6 Nel Novantatré, nel corso del dialogo al cabaret du Paon, Marat dichiara che il pericolo è:
d a Parigi, annidato nel "cumulo di bische" e nella "massa di club"
7 Victor Hugo mette in scena nel dialogo tra i tre rivoluzionari la dialettica del conflitto
attraverso:
a l'unione di immaginazione melodrammatica e l'espressione dell'oratoria rivoluzionaria
9 Per Peter Brooks, i personaggi di Victor Hugo, nel personificare forze contrapposte e conflitti:
b si limitano alla emersione di forze di superficie
3 Secondo Northrop Frye, tipico di gran parte delle commedie e della narrativa realistica, l'eroe
del modo basso-mimetico è:
uno come noi: siamo sensibili alla sua comune umanità e chiediamo al poeta l'obbedienza agli
c stessi canoni di probabilità che sono presenti nella nostra esperienza; non è superiore né agli
altri uomini né al suo ambiente
4 Per Gérard Genette, le due modalità essenziali della regolazione dell'informazione narrativa
sono:
d distanza e prospettiva
7 Il romanzo di formazione che incarna la sintesi perfetta tra la spinta all'autodeterminazione e
le esigenze della socializzazione è:
a il Wilhelm Meister di Goethe (1795-96)
10 Tra i tratti caratteristici della classe media rappresentati da Grandi Speranze figurano:
b il pendolarismo e la separazione tra sfera privata e sfera pubblica
3 Nel suo studio Il romanzo storico, Lukács afferma che l'anima del romanzo storico è:
rappresentare i destini individuali in cui i problemi dell'epoca trovino la loro espressione al
d
tempo stesso immediata e tipica
5 La definizione di 'effetti superlativi di reale', data da Barthes ai personaggi storici, implica che:
essi siano solo mescolati ai loro vicini fittizi, introdotti nella finzione lateralmente,
b
obliquamente, di passaggio
6 Con l'espressione 'personaggi referenziali', attribuita ai personaggi storici, Hamon intende dire
che:
essi rimandano a un senso definito da una determinata cultura a ruoli, programmi e usi
a
stereotipati
9 Nel capitolo 'Le cabaret du Paon', a livello formale, il personaggio fittizio Cimourdain si unisce
al dialogo tra Robespierre, Danton e Marat:
b nella stessa modalità con cui sono descritti gli altri tre personaggi storici
4 Nello specificare la natura metaforica del concetto di polifonia, Bachtin afferma che:
l'immagine della polifonia e del contrappunto indica l'esorbitare del romanzo dalla consueta
a
unità monologica, così come quando nella musica si va oltre la singola voce
8 Al centro del dialogo tra Raskòl'nikov e Razumichin, seguente alla riunione con la madre e la
sorella del protagonista, domina con forza:
a qualcosa che non viene mai detto
5 Nella Storia di Elsa Morante si legge: «Il [primo] dopoguerra fu un'epoca di fame e di
epidemie. Però, come succede, la guerra, che per i più era stata un disastro totale, per altri era
stata un affare di successo finanziario (e non per niente l'avevano favorita)». In questo brano,
chi vede è:
d l'autore/autrice onnisciente
8 In riferimento alla Storia di Elsa Morante, Giovanna Rosa di una "memoria antropologica",
intendendo con questa espressione una memoria:
una memoria prossima alla zona del sacro e voce della coscienza antropologica che sa gli
a
eventi perché ne ha "condiviso" creaturalmente l'esito
10 Nella Storia di Elsa Morante, la figura di Gunther, autore di uno stupro, è rappresentata
come:
un giovane soldato gettato nella violenza del secolo e destinato anch'esso a perire in terra
d
africana
2 La scrittura di Elsa Morante ha in comune con quella di Christa Wolf e Ingeborg Bachmann:
a la struttura interrogativa e l'istanza utopica
4 Un passo di Walter Benjamin, tratto dalla Tesi n. 7, è particolarmente affine alle riflessioni di
Elsa Morante. Il brano corretto è:
quelli che di volta in volta dominano sono però gli eredi di tutti coloro che hanno vinto sempre.
d
L'immedesimazione con il vincitore torna perciò sempre a vantaggio dei dominatori di turno
7 Nella Storia di Elsa Morante, tra le vittime dello scandalo della Storia, i protagonisti principali
sono:
c Ida e Useppe
10 Nella Storia di Elsa Morante, oltre a una rappresentazione iperrealista della violenza storica:
a È rappresentata la gioia di vivere e la capacità di trovare vita e amore negli interstizi della storia
2 La memoria e l'oblio sono temi cruciali in Trama d'infanzia di Christa Wolf, e fanno parte di
una riflessione basata sul presupposto che:
la banalizzazione della memoria del passato genera "individui mancati", immemori, e quindi
b
facili prede di movimenti totalitari
4 L'inserimento del materiale d'archivio nel romanzo - costituito da documenti pubblici, come i
giornali dell'epoca o i dialoghi di Hitler e Himmler - è rivolto a:
problematizzare il silenzio collettivo di quella generazione dei tedeschi che assistette agli orrori
a
del nazismo
8 In Trama d'infanzia di Christa Wolf, la divisione dell'io narrante è tale per cui:
l'io dell'infanzia si incarna nel personaggio di Nelly, mentre la coscienza riflessiva dell'io
a narrante è espressa con la seconda persona singolare Du, volta a creare un senso di comunità tra
il lettore e lo scrittore
10 In Trama d'infanzia, Christa Wolf usa la sua autobiografia come spunto per:
la disamina di quei modelli di comportamento all'origine di alcuni atteggiamenti, come la paura
b dell'autorità e l'obbedienza indiscriminata al nazismo, ancora percepibili nelle persone della sua
generazione
1 Nel corso dei secoli, la contrapposizione netta tra storia e finzione nel romanzo:
b sfuma sempre di più a favore dell'intreccio
6 Nella polemica sul revisionismo storico svoltasi con Hayden White, Carlo Ginzburg:
sottolinea con forza i pericolosi risvolti che si aprono quando si va a toccare il tema del confine
a
tra il testo "narrativo" basato sul documento storico e l'opera letteraria
7 Nel saggio Microstoria: due o tre cose che so di lei, Carlo Ginzburg:
rivendica la polemica condotta insieme a Giovanni Levi contro le posizioni relativistiche che
c
riducono la storiografia a una dimensione testuale, privandola di qualsiasi valore conoscitivo
9 In Postmodernism, or, the Cultural Logic of Late Capitalism, Fredric Jameson considera la
narrazione postmoderna come:
un pastiche privo di critica sociale e derivante dalla condizione del lavoro intellettuale imposta
b
dal modo di produzione tardo capitalista
4 In Cassandra di Christa Wolf, nel brano: «Con questo racconto vado nella morte», a prendere
la parola è:
d Cassandra
5 Nel romanzo Cassandra, Christa Wolf ridà voce al femminile nel mito:
attraverso il recupero della storia perduta o mancante, compiuto mediante la produzione di un
a
"altro" ordine simbolico generato nella libertà della dimensione letteraria
8 Nel romanzo Cassandra di Christa Wolf, la più alta forma di eroismo è data da:
d la conoscenza di sé
10 In Cassandra di Christa Wolf, i personaggi - come Cassandra, Enea, o le donne della
comunità dello Scamandro:
sono soggetti altri, in divenire, migranti; descritti come un continuum in cui passato e futuro,
b
memoria e proiezioni sono interrelati
1 L'episodio centrale della Medea di Euripide, e che costituisce lo scarto rispetto alle versioni
precedenti, è:
a l'infanticidio
7 Il punto di vista e la voce sono strumenti importanti in quel tipo di narrativa:
che intende raccontare la Storia o il Mito da prospettive diverse e minoritarie, restituendo
b dunque la voce ai soggetti dimenticati o considerati marginali, come le donne o i soggetti non
occidentali
10 Nel romanzo Medea di Christa Wolf, a Corinto l'Ordine interno è mantenuto da:
l'identificazione di un capro espiatorio sul quale scaricare le magagne della società: Medea;
b
donna, barbara, maga
6 Nel saggio L'Io e l'Es di Freud, la struttura psichica è considerata costituita da:
a Es, Io e Super Io