Leopardi il 24 maggio 1832 risponde all’amico svizzero Louis De Sinner, un filolofo
svizzero che conobbe Leopardi a Firenze nel 1830. Egli inviò al poeta due articoli apparsi su un giornale di Stoccarda, dove si indicavano le origini del suo pessimismo nei suoi mali fisici. All’interno della lettera, scritta a partire dalla seconda frase in francese, forse nella speranza che De Sinner divulgasse il testo negli ambienti intellettuali parigini, il poeta trova così l’occasione per ribellarsi a quest’idea. La frase d’apertura della lettera è un riferimento al fatto che qualcuno aveva interpretato la Ginestra come un messaggio di solidarietà tra gli uomini (“social catena), vedendo in questa un avvicinamento alla religione.