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9.

PATERNITA’ E FECONDAZIONE

Art. 231 Paternità del marito-Il marito è padre del figlio concepito o nato durante il matrimonio.
Art. 232-Si presume concepito durante il matrimonio il figlio nato quando non sono ancora trascorsi
trecento giorni dalla data dell'annullamento, dello scioglimento o dalla cessazione degli effetti civili del
matrimonio.
Art. 243-bis Disconoscimento di paternità- L'azione per il disconoscimento di paternità del figlio nato
durante il matrimonio può essere esercitata dal marito, dalla madre e dal figlio medesimo. Chi esercita
l’azione è ammesso a provare che non sussista rapporto di filiazione tra il figlio e il presunto padre. La sola
dichiarazione della madre non esclude la paternità.
Art. 269. Dichiarazione giudiziale di paternità e maternita- La paternità e la maternità possono essere
giudizialmente dichiarate nei casi in cui il riconoscimento è ammesso. La prova della paternità e della
maternità può essere data con ogni mezzo.

L.40/2000 Norme in materia di procreazione medicalmente assistita


Il ricorso è consentito qualora non vi siano altri metodi terapeutici efficaci per rimuovere le cause di sterilità
ed infertilità, infatti, è consentita solo in questi casi con accertamento e certificato medico. Si ispira al
principio della minore invasività (gradualità).
È fatto divieto al medico, anche nell’interesse del bene del nascituro, di attuare:
a) forme di maternità surrogata;
b) forme di fecondazione assistita al di fuori di coppie eterosessuali stabili;
c) pratiche di fecondazione assistita in donne in menopausa non precoce;
d) forme di fecondazione assistita dopo la morte del partner.
1.Accesso
E’ necessaria la certificazione:
1.Dello stato di infertilità (qualsiasi medico);
2.Dello stato di infertilità per l’accesso alle tecniche di riproduzione assistita (specialisti del centro);
3.Negazione del ricorso alle tecniche (specialista del centro, verificata dal responsabile).
Devono essere riferite alla coppia tutte le informazioni riguardo (consenso informato):
1.problemi bioetici; 2.effetti collaterali; 3.effetti psicologici; 4.probabilità di successo e rischi; 5.conseguenze
giuridiche; 6.ricorso alle procedure di adozione; 6.grado di invasività.
La volontà deve essere espressa per iscritto congiuntamente dal medico responsabile della struttura e da
entrambi i soggetti. Tra la manifestazione di volontà e l’applicazione devono trascorrere almeno 7 giorni.
Deve anche esserci la sottoscrizione da parte dei richiedenti del fatto che gli sono state esplicitate le
conseguenze giuridiche.
La volontà può essere revocata da ciascuno dei soggetti fino al momento della fecondazione dell’ovulo.
2.La scelta
Spetta al medico, secondo scienza e coscienza, definire la gradualità delle tecniche (linee guida).
3.Le tecniche
I livelli di invasività, le indicazioni, le procedure. Concrete.
4.Le procedure
Per ACCERTAMENTO DEI REQUISITI l’accertamento dei requisiti (esistenza in vita, maggiore età, sesso
diverso, stato coniugale o convivenza) il medico si avvale di una dichiarazione sottoscritta dai soggetti
richiedenti, che raccoglie l’autocertificazione dello stato di matrimonio o di convivenza della coppia.
ESAMI PRECONCEZIONALI:I soggetti devono aver effettuato uno screening per patologie infettive (HIV,
epatite B e C). In caso di infezione devono essere considerate le implicazioni delle patologie infettive per i
potenziali figli.
5.Tutela dell’embrione
L’indagine relativa allo stato di salute degli embrioni creati in vitro dovrà essere di tipo osservazionale.
La ricerca e la sperimentazione sull’embrione è consentita a condizione che si perseguano finalità
esclusivamente terapeutiche e diagnostiche volte alla tutela della salute e allo sviluppo dell’embrione.
Non è consentita alcuna selezione dei gameti; è bandito ogni sfruttamento commerciale, pubblicitario,
industriale di gameti, embrioni e tessuti embrionali o fetali, nonché la produzione di embrioni ai soli fini di
ricerca. Sono vietate pratiche di fecondazione assistita in studi, ambulatori o strutture sanitarie privi di
idonei requisiti.
GRAVI ANOMALIE IRREVERSIBILI DELL’EMBRIONE: Informazione alla coppia (medico responsabile),
Trasferimento non coercibile, Destino dell’embrione, coltura in vitro fino all’estinzione.
LO STATO DI ABBANDONO DELL’EMBRIONE: Rinuncia scritta al futuro impianto/fallimento di ripetuti e
documentati tentativi di ricontattare la coppia, destino dell’embrione, crioconservazione.
6.Le sanzioni
AMMINISTRATIVE: Applicare la PMA senza il consenso, Crioconservare i gameti senza consenso, Eseguire la
PMA in strutture non autorizzate, Eseguire la PMA su soggetti minorenni, o dello stesso sesso, o non
entrambi viventi, Eseguire la PMA eterologa.
PENALI: Produzione di più di tre embrioni, Riduzione embrionaria al di fuori della legge, Maternità
surrogata, Sperimentazione su embrioni, produzione di embrioni a fini di ricerca, selezione eugenetica degli
embrioni, clonazione per trasferimento del nucleo, produzione di ibridi e chimere, Produzione di un essere
umano da un’unica cellula.
SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE 162/2014
La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità del divieto del ricorso a tecniche di procreazione
medicalmente assistita di tipo eterologo, qualora sia stata diagnosticata una patologia che sia causa di
sterilità o infertilità assolute ed irreversibili.

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