I motivi, indicatori di disagio, pregiudizio o addirittura danno per il minore che hanno portato alla decisione
(spontanea o indotta) di attivare un progetto di affidamento familiare sono:
1.la condotta di abbandono e/o di grave trascuratezza da parte della famiglia di origine (67,2%)
2.problemi di tossicodipendenza (per il 26,9%)
3.gravi problemi economici (il 23,6%)
4.problemi di conflittualità della coppia (il 21,5%).
Legislazione
Per quanto riguarda la legislazione la L.n.184/83 disciplina l’adozione e l’affidamento dei minori, è particolarmente
importante però per l’a.s. la L.n.149/2001 che ha modificato la precedente e prevede l’obbligo di informativa.
Art 1
1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia.
Questo vuol dire che tutti gli interventi destinati al minore, pur previsti dalla legge, debbono rispettare questo
principio.
2. Le condizioni di indigenza dei genitori o del genitore esercente la potestà genitoriale non possono essere di ostacolo
all’esercizio del diritto del minore alla propria famiglia. A tal fine a favore della famiglia sono disposti interventi di sostegno e di
aiuto.
Art.2
1. Il minore temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, nonostante gli interventi di sostegno e aiuto disposti ai
sensi dell’articolo 1, è affidato ad una famiglia, preferibilmente con figli minori, o ad una persona singola, in grado di assicurargli
il mantenimento, l’educazione, l’istruzione e le relazioni affettive di cui egli ha bisogno.
3. In caso di necessità e urgenza l’affidamento può essere disposto anche senza porre in essere gli interventi di cui all’articolo 1,
commi 2 e 3.
L’ambiente familiare che temporaneamente non è idoneo ad una crescita e ad un’educazione completa del minore
può essere sostituito attraverso l’affidamento dello stesso ad un'altra famiglia che assicuri il mantenimento di cui ha
bisogno.
Art. 4:
1. L’affidamento familiare è disposto dal servizio sociale locale, previo consenso manifestato dai genitori o dal tutore,
sentito il minore che ha compiuto gli anni dodici e anche il minore di età inferiore, in considerazione della sua
capacità di discernimento. Il giudice tutelare del luogo ove si trova il minore rende esecutivo il provvedimento con
decreto.
2. Ove manchi l’assenso dei genitori esercenti la potestà o del tutore, provvede il tribunale per i minorenni. Si
applicano gli articoli 330 e seguenti del codice civile.
Art. 8:
1. Sono dichiarati in stato di adottabilità dal tribunale per i minorenni, i minori di cui sia accertata la situazione di
abbandono perché privi di assistenza morale e materiale da parte dei genitori o dei parenti tenuti a provvedervi,
purché la mancanza di assistenza non sia dovuta a causa di forza maggiore di carattere transitorio.
Art.9:
I pubblici ufficiali e gli incaricati di pubblico servizio, hanno l’obbligo di riferire al più presto al Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni dei casi di minori abbandonati che vengono a loro conoscenza, perché
si attivi tutta la procedura.
Questo è un obbligo di segnalazione che integra un’altra giusta causa di rivelazione di segreto professionale. Quindi c’è l’obbligo
di attivarsi per informare l’autorità.