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La Morte di Orlando:
Siamo nel 778. Carlo Magno ha conquistato tutti i dominii musulmani in spagna fatta
eccezione per Saragozza, retta dal re dei Saraceni Marsilio. A seguito di alcune trattative di
pace, e nonostante l’opposizione di Orlando, l’esercito franco valica i Pirenei per tornare in
patria, ma a causa del tradimento di Gano di Maganza, in conflitto con Orlando, la
retroguardia cristiana viene assalita dai Musulmani presso Roncisvalle (noi sappiamo in
realtà che molto probabilmente furono i Baschi ad assalire i Franchi, e non è detto che
l’iboscata si svolse a Roncisvalle). Il brano proposto copre il momento della morte del
paladino Orlando, a capo della retroguardia cristiana assalita dai Mori. Due elementi vengono
messi in risalto qui: il coraggio guerriero del cavaliere; il suo atteggiamento di vassallaggio,
non solo nei confronti del suo re Carlo, ma anche nei confronti di Dio. Questi sono i valori
cortesi e cristiani condivisi dall’ascendente classe aristocratica francese. Orlando vuole
morire con onore, rivolto verso la Spagna, la terra da lui conquistata e in cui ha affrontato
così tanti nemici. Sentendo che la morte lo sta per cogliere, confessa i suoi peccati e protende
il suo guanto al cielo, verso Dio, in atto di vassallaggio. Un Cherubino e San Michele gli
appaiono, secondo una tradizione del meraviglioso cristiano spesso ricorrente nelle chanson
de geste. Il Cherubino e l’arcangelo Gabriele portano l’anima di Orlando in Paradiso.