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Transizione 4.0 introdotta con la legge di
bilancio 2021 (legge 178 del 30/12/2020)
sono stati confermati alcuni oneri a carico di
chi intende fruire delle agevolazioni che, lo
ricordiamo, sono dei crediti d’imposta che si
maturano, in misura diversa a seconda della
tipologia, con l’acquisto di beni strumentali.

Il primo onere è previsto dal comma 1059:

(
Al solo fine di consentire al Ministero
dello sviluppo economico di acquisire le
informazioni necessarie per valutare
l’andamento, la diffusione e l’efficacia
delle misure agevolative introdotte dai
commi 1056, 1057 e 1058, le imprese
che si avvalgono di tali misure effettuano
una comunicazione al Ministero dello
sviluppo economico. Con apposito
decreto direttoriale del Ministero dello
sviluppo economico sono stabiliti il
modello, il contenuto, le modalità e i
termini di invio della comunicazione in
relazione a ciascun periodo d’imposta
agevolabile.

Si tratta di un obbligo di comunicazione del


tutto analogo a quello previsto dalla legge
160 del 30/12/2019. Il Ministero dello
Sviluppo Economico ha già chiarito che
l’eventuale inosservanza dell’obbligo non è
causa di decadenza del beneficio. Inoltre – lo
ricordiamo – il modello per gli investimenti
del 2020 non è ancora stato pubblicato.

Il secondo onere è citato dal comma 1062 ed


è il seguente

(
Le fatture e gli altri documenti relativi
all’acquisizione dei beni agevolati
devono contenere l’espresso riferimento
alle disposizioni dei commi da 1054 a
1058

In pratica occorrerà chiedere al fornitore di


scrivere nella causale della fattura una
dicitura come questa: “Beni agevolabili ai
sensi dell’articolo 1, commi 1054-1058 della
legge 178 del 30/12/2020”. Ricordiamo che,
nel caso in cui il fornitore omettesse la
causale o la dicitura fosse scorretta, l’errore
materiale può essere sanato secondo le
indicazioni offerte dall’Agenzia delle Entrate
e che vi abbiamo spiegato in questo articolo
(in pratica materializzando la fattura e
correggendo a penna).

Il terzo onere, sempre previsto dal comma


1062, è l’obbligo di una

(
perizia asseverata rilasciata da un
ingegnere o da un perito industriale
iscritti nei rispettivi albi professionali o
un attestato di conformità rilasciato da
un ente di certificazione accreditato, da
cui risulti che i beni possiedono
caratteristiche tecniche tali da includerli
negli elenchi di cui agli allegati A e B
annessi alla legge 11 dicembre 2016, n.
232, e sono interconnessi al sistema
aziendale di gestione della produzione o
alla rete di fornitura.

Questo onere è obbligatorio per i beni il cui


costo di acquisizione supera i 300 mila euro.
Per i beni di valore inferiore

(
l’onere documentale di cui al periodo
precedente può essere adempiuto
attraverso una dichiarazione resa dal
legale rappresentante

Ricordiamo a questo proposito che rivolgersi


a un professionista è anche un modo per
tutelarsi. Noi consigliamo infatti alle
imprese di avvalersi di perizie o attestazioni
di conformità anche per investimenti di
importo inferiore.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Franco Canna
Giornalista professionista ed esperto in
creazione e gestione di contenuti digitali e
social media. Grande appassionato di
tecnologia, collabora dal 2001 con diverse
testate B2B nel settore industriale scrivendo
di automazione, elettronica, strumentazione,
meccanica, ma anche economia e food &
beverage, oltre che con organizzatori di eventi,
fiere e aziende. E’ membro del Consiglio
Direttivo di ANIPLA, l’Associazione Nazionale
Italiana per l’Automazione.

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' 5 Ottobre 2020

9 thoughts on “Transizione 4.0,


quale dicitura va messa in
fattura?”

* Diego Fonn
' 4 Gennaio 2021 in 14:57
+ Permalink

Il Credito d’imposta di cui ai commi


1051÷1063 (Industria 4.0) della Legge
178/2000 è cumulabile con il credito
d’imposta di cui ai commi 117÷122 (bonus
chef) nell’ipotesi in cui gli strumenti e
attrezzature professionali per la
ristorazione abbiano anche le
caratteristiche di bene Industria 4.0?

! Risposta

* HB
' 4 Gennaio 2021 in 18:00
+ Permalink

Buongiorno,

essendo un agricoltore e non avendo la


capienza fiscale per usufruire dell’intero
bonus (anzi, in tre anni è ancora peggio che
in cinque), vorrei sapere se alla fine è
passato l’emendamento sulla cessione del
credito ad un soggetto terzo, oppure se sarà
possibile portare il credito avanti negli anni
fino all’esaurimento. Grazie.

! Risposta

* Franco Canna Autore


articolo
' 4 Gennaio 2021 in 18:05
+ Permalink

Buonasera, l’emendamento non è


passato, ma a quanto pare è possibile
utilizzare il credito in avanzo l’anno
successivo. Legga qui
https://www.innovationpost.it/2021/01/0
4/transizione-4-0-il-credito-dimposta-si-
puo-utilizzare-anche-negli-anni-
successivi/

! Risposta

* HB
' 5 Gennaio 2021 in 10:36
+ Permalink

Buongiorno e grazie per la risposta,

ho letto il suo articolo, ma nel mio caso


avrei bisogno di circa otto anni per
smaltire il credito. La domanda che
sorge è quindi: posso utilizzare il
credito negli anni successivi ma
sempre all’interno dell’intervallo dei
tre anni, oppure posso portarlo avanti
fino al totale esaurimento anche a
distanza di 8/10 anni?

! Risposta

* Franco
Canna Autore articolo
' 5 Gennaio 2021 in
10:39
+ Permalink

Fino a esaurimento del credito

! Risposta

* Fiorella
' 7 Gennaio 2021 in 17:46
+ Permalink

Buongiorno e grazie per la risposta,

il codice tributo per la compensazione del


credito d’imposta per investimenti in 4.0
effettuati e connessi nel 2020 è stato
istituito dall’Agenzia delle Entrate? Si può
già compensare da gennaio 2021?

! Risposta

* Franco Canna Autore


articolo
' 7 Gennaio 2021 in 17:58
+ Permalink

Non mi risulta sia ancora stato istituito.


Quando lo sarà si potrà già compensare
sia le spese relative all’edizione 2020 sia
le nuove

! Risposta

* Alessandra
' 14 Luglio 2021 in 10:12
+ Permalink

Buongiorno, la dicitura va indicata anche


nella fattura di acconto sulla fornitura dei
beni? Sempre nella fattura di acconto,
cos’altro va indicato nello specifico?
Grazie

! Risposta

* Stefano
' 25 Settembre 2021 in 0:21
+ Permalink

Buongiorno,
Bene acquistato in leasing nel 2017
Devo mettere qualche dicitura in fattura e
sulle fatture dei canoni leasing
Grazie

! Risposta

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Nell'articolo il testo aggiornato delle norme.
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(conconsegne fino a giugno 2023). Tra le novità più
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