LADY ANNA Giù, mettete giù il vostro nobile carico, se mai un sudario può
ammantare la nobiltà, mentre io piango devota la prematura fine del
virtuoso Lancaster.
Depongono la bara
RICCARDO GLOUCESTER Soave, santa creatura, per carità non siate così in
collera!
LADY ANNA Turpe demonio, per amor di Dio vattene da qui e non
tormentarci; sei tu che hai fatto di questa terra felice il tuo inferno, zeppo
di urla, imprecazioni e cupi lamenti. Se godi a vedere le tue gesta efferate,
guarda questo modello delle tue carneficine. – Signori, guardate, guardate!
Le ferite del morto, Enrico, aprono le bocche raggelate, e tornano a
sanguinare. Arrossisci, arrossisci, tu, grumo di turpe deformità, perché è la
tua presenza che fa uscire questo sangue dalle vene fredde e vuote, dove il
sangue più non scorre: è il tuo atto disumano e contro natura a causare
questo sovrannaturale profluvio. O Dio, che questo sangue hai creato,
vendica la sua morte; o terra, che questo sangue hai bevuto, vendica la sua
3
LADY ANNA Infame, tu ignori qualsiasi legge, divina o umana. Non c’è
belva per quanto feroce che non abbia un tocco di pietà.
LADY ANNA Allora di’ che non sono stati ammazzati: ma morti sono – e sei
stato tu, creatura del demonio.
LADY ANNA Eri stato provocato dalla tua mente sanguinaria, che non
sogna altro che carnefi cine. Non l’hai forse ucciso tu questo re?
LADY ANNA Me lo concedi, istrice! Dio allora mi conceda che tu sia dannato
per quest’ infamia. Oh, lui era gentile, mite e virtuoso.
LADY ANNA Che non conosca mai il riposo la camera dove dormi tu.
LADY ANNA Che la nera notte oscuri la luce del tuo giorno, così come la
morte la tua vita.
RICCARDO GLOUCESTER Uno c’è, vivo, il cui amore è migliore del suo.
6
LADY ANNA Mai veleno si posò su un rospo più schifoso. Sparisci alla mia
vista! Mi infetti gli occhi.
RICCARDO GLOUCESTER Vorrei lo fossero, per morire sul colpo; perché ora
mi uccidono tenendomi in vita. Quei tuoi occhi hanno fatto versare ai miei
lacrime amare, ne hanno mortificato l’aspetto con dovizia di stille
infantili. Mai ho implorato amici o nemici; mai la mia lingua ha recitato
dolci parole suadenti; ma ora che mi si propone in cambio la tua bellezza, il
mio cuore orgoglioso implora e spinge la mia lingua a parlare.
Non insegnare il disprezzo alle tue labbra, che son fatte per baciare,
signora, e non per questo biasimo. Se il tuo cuore assetato di vendetta non
riesce a perdonare,
[Si inginocchia e le offre la sua spada] ecco, ti presto questa spada affilata. Se
è tuo desiderio farla sparire in questo petto sincero, e farne uscire l’animo
che ti adora, io lo espongo nudo al colpo fatale, e umilmente invoco la
morte, in ginocchio. Si scopre il petto; lei gli punta contro la spada No, non
7
LADY ANNA Alzati, simulatore. [Lui si alza] Anche se ti vorrei morto, non
sarò la tua carnefice.
LADY ANNA L’ho già fatto. RICCARDO GLOUCESTER Ma allora eri in preda
all’ira: dillo di nuovo, e non appena pronuncerai la frase, questa mano, che
per amor tuo uccise il tuo amore, per amor tuo ucciderà un amore ben più
grande. Di ambedue le morti sarai complice.
RICCARDO GLOUCESTER Guarda come il mio anello stringe il tuo dito; così
il tuo seno cinge il mio povero cuore. Porta entrambi, perché entrambi
8
sono tuoi. E se questo tuo povero, devoto servitore può mendicare un solo
favore dalla tua graziosa mano, lo renderai per sempre felice.
LADY ANNA Con tutto il cuore – ed è per me pure motivo di gioia vedervi
così contrito. Tressel e Berkeley, venite con me.
Esce
https://docs.google.com/document/d/10uOffhmw
GimOXBljCpGOLmJkWmr7lRVNYn8U8tYaZAk/edit
?usp=sharing