Foto 4, 5, 6 e 7
Di “bronzi nemici” ne vennero co-
niati un po’ meno di 2 milioni di
pezzi, da almeno sette diversi
produttori. Infatti è una medaglia
comunissima dal valore economi-
co irrisorio. È lecito dubitare che
Foto 3 - Campagna di Danimarca, Austria 1864 Foto 5 - Il Soldato che ricevette questa medaglia
fece un po’ di confusione e la montò sia stato davvero usato il bronzo
con il nastrino della medaglia Interalleata dei cannoni austriaci, visto che
Foto 8 - Diploma di conferimento
oramai le armi erano per lo più di acciaio. della Regia Marina per
della Prima Guerra Mondiale ra”: molto simile a quello della medaglia
celebrativa delle guerre risorgimentali,
mercantile, venne concesso l’uso di un na-
strino a righe blu e bianco, al quale venne Foto 9
cui in un certo senso anche la Grande sempre abbinato il bronzo nemico, pur se Unità d’Italia
Claudio Giorgi - Presidente del Gruppo di Ladispoli Guerra si ricollegava; aveva la sola diffe- non previsto dalla normativa ufficiale. In
renza nella disposizione del tricolore, ri- modo simile, per gli agenti delle FFSS ven-
L
a tragedia della Grande Guerra e gli eroismi che la accompagnarono dettero petuto sette volte con inizio dal verde, ne istituito un nastrino a righe bianco/rosso
origine ad un gran numero di medaglie e diplomi. Si parla di milioni di oggetti, mentre nella vecchia medaglia del 1865 anch’esso abbinato al bronzo nemico.
destinati com’è logico in gran parte ai militari; tuttavia, ci furono anche deco- si partiva dal rosso.
razioni nate espressamente per civili. A guerra finita, nel 1920, al nastrino si ac- Foto 8
In gran parte vennero effettivamente realizzati a guerra finita, perché prima c’era al- compagnò la relativa medaglia, cui venne Il diploma di conferimento del “bronzo
tro da fare. Alcuni portano con sé qualche aneddoto curioso e forse poco conosciuto. dato comunemente il nome di “bronzo ne- nemico” era molto vistoso, cosa comune
Foto 6 - “Bronzo nemico”
In questa carrellata presentiamo tutte le decorazioni ufficiali e semiufficiali originate mico” perché coniata con il bronzo delle con il nastrino per i marittimi per la documentazione dell’epoca: per i
in conseguenza dei fatti di guerra, senza però citare quelle coniate prima, come le artiglierie tolte al nemico, come recita il tanti, tantissimi militari che a casa non
medaglie al valore o gli ordini cavallereschi. decreto istitutivo. avevano certo le pareti decorate da nien-
L’idea di fondere cannoni per farne meda- te, questi attestati diventavano un ogget-
glie non era proprio nuova: già l’Imperial to particolarmente significativo e in grado
Regio Esercito austriaco, dopo la guerra di dare importanza a chi l’avesse ricevu-
Foto 1 altre culture, al contrario, la croce non era del 1813-14 contro la Francia, aveva crea- to. Al contrario, per i diplomi degli ordini Nel 1883 re Umberto I aveva coniato una
La prima decorazione in ordine di tempo più tanto gradita e si ricorreva alla stella, to una croce detta “Kanonenkreutz” per- cavallereschi, destinati a persone di ran- medaglia per l’unità d’Italia, estesa agli
fu la croce al merito di guerra, istituita nel come nel caso della medaglia di anzianità ché fatta allo stesso modo. Anni dopo, nel go di certo più elevato, questa necessità eventi che dal 1848 al 1870 avevano portato
1918, che è in uso ancora adesso, con le per le truppe indigene. La croce aveva sul 1864, Austria e Prussia combatterono di “fare scena” non c’era e quindi risulta- alla creazione dello Stato. Al termine della
variazioni conseguenti al passaggio alla recto il monogramma di Vittorio Emanuele contro la Danimarca per la Slesia. Delle vano particolarmente sobri. Grande Guerra, Trento e Trieste si erano
Repubblica, e che quindi è la decorazione III e sul verso la stella d’Italia. Dopo il pas- due medaglie coniate, ciascuna con il mo- aggiunte all’Italia, compiendo (quasi) l’unifi-
più comune per i combattenti nel panora- saggio alla forma istituzionale repubblica- nogramma del proprio Imperatore posto Foto 9 cazione desiderata. Così, anche Vittorio
ma italiano. La croce riprende la simbolo- na, la scritta VEIII venne sostituita con RI. per primo, quella austriaca recava sul Il diploma è quello della Regia Marina, di- Emanuele III nel 1922 creò la sua medaglia
gia comune a quasi tutte le decorazioni Esistono alcune croci che recano entram- bordo la scritta AUS EROBERTEM GE- verso da quello del Regio Esercito; reca per l’unità d’Italia, con le date di comme-
del mondo occidentale destinate a pre- be le scritte, come se in epoca repubbli- SCHUETZ (dal cannone catturato). anche il “francobollone” che autorizzava morazione estese al periodo 1848-1918. Di
miare l’impegno e il sacrificio, ovvero la cana fossero state ribattute vecchie croci In entrambi i casi, tali decorazioni venne- Foto 7 - “Bronzo nemico” l’insignito a fregiarsi della terza medaglia questa medaglia vennero fatte più varianti,
Croce di Cristo. Quando ci si riferisce ad monarchiche. ro assegnate anche a soldati italiani che con il nastrino delle FFSS di cui parliamo. alcune delle quali portavano la scritta
Foto 25
Particolarmente intrigante è la croce
dell’oriente balcanico, destinata alla trup-
pe che rimasero in Albania e Macedonia
ben oltre la fine ufficiale della prima guer-
Foto 21 - Croce della I Armata
ra mondiale.
Foto 22 - Croce della III Armata Foto 24 - Croce della VIII e X Armata Foto 25 - Croce dell’Oriente balcanico
Senza voler entrare in questo campo così cui proventi andassero come sussidio ai Altre ancora, rarissime, vennero fatte per i
vasto, merita però attenzione la serie del- Soldati dell’armata stessa. L’idea ebbe un reparti di volo.
le croci delle Armate. successo così grande che tali croci ven- Di tutte queste croci esiste un gran nume-
Alcuni giornali, come la Domenica del nero trattate quasi alla stessa stregua ro di falsi in giro, che vengono facilmente
Corriere, ebbero l’idea nei primi anni ’20 delle decorazioni ufficiali e in molte im- rifilati a collezionisti non molto informati a
di fare delle croci intitolate ad una speci- magini dell’epoca si vedono portate sulle prezzi da denuncia penale.
fica armata, da vendere sul mercato e i divise degli ex-combattenti. nnn