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Grande Guerra

servivano nell’Impero Austro-


Ungarico; in particolare, nella
guerra per la Slesia fu coinvolto
un battaglione vicentino. Quan-
do questi soldati entrarono a far
parte del Regio Esercito, per ef-
fetto dei cambiamenti portati
dalle guerre risorgimentali, ven-
ne loro concesso di continuare a
portare queste medaglie sulla
divisa italiana, pur essendo state
date da un esercito nemico.
Foto 1 - Croce Foto 2 - Kanonenkreutz, Austria 1814 Foto 4 - “Bronzo nemico”, appartenuta al Generale
al merito di guerra Enrico Broglia con le fascette degli anni di guerra Da notare, per entrambe, la fog-
gia triangolare del nastrino, che è
propria dell’Austria e di poche al-
tre nazioni.

Foto 4, 5, 6 e 7
Di “bronzi nemici” ne vennero co-
niati un po’ meno di 2 milioni di
pezzi, da almeno sette diversi
produttori. Infatti è una medaglia
comunissima dal valore economi-
co irrisorio. È lecito dubitare che
Foto 3 - Campagna di Danimarca, Austria 1864 Foto 5 - Il Soldato che ricevette questa medaglia
fece un po’ di confusione e la montò sia stato davvero usato il bronzo
con il nastrino della medaglia Interalleata dei cannoni austriaci, visto che
Foto 8 - Diploma di conferimento
oramai le armi erano per lo più di acciaio. della Regia Marina per

Decorazioni ed attestati Foto 2 e 3


Nel corso della Grande Guerra venne
istituito il “nastrino per le fatiche di guer-
Sul nastrino venivano apposte le barrette
di campagna, in argento.
A chi aveva prestato servizio nella marina
il “bronzo nemico” e l’ “unità d’Italia”

della Prima Guerra Mondiale ra”: molto simile a quello della medaglia
celebrativa delle guerre risorgimentali,
mercantile, venne concesso l’uso di un na-
strino a righe blu e bianco, al quale venne Foto 9
cui in un certo senso anche la Grande sempre abbinato il bronzo nemico, pur se Unità d’Italia
Claudio Giorgi - Presidente del Gruppo di Ladispoli Guerra si ricollegava; aveva la sola diffe- non previsto dalla normativa ufficiale. In
renza nella disposizione del tricolore, ri- modo simile, per gli agenti delle FFSS ven-

L
a tragedia della Grande Guerra e gli eroismi che la accompagnarono dettero petuto sette volte con inizio dal verde, ne istituito un nastrino a righe bianco/rosso
origine ad un gran numero di medaglie e diplomi. Si parla di milioni di oggetti, mentre nella vecchia medaglia del 1865 anch’esso abbinato al bronzo nemico.
destinati com’è logico in gran parte ai militari; tuttavia, ci furono anche deco- si partiva dal rosso.
razioni nate espressamente per civili. A guerra finita, nel 1920, al nastrino si ac- Foto 8
In gran parte vennero effettivamente realizzati a guerra finita, perché prima c’era al- compagnò la relativa medaglia, cui venne Il diploma di conferimento del “bronzo
tro da fare. Alcuni portano con sé qualche aneddoto curioso e forse poco conosciuto. dato comunemente il nome di “bronzo ne- nemico” era molto vistoso, cosa comune
Foto 6 - “Bronzo nemico”
In questa carrellata presentiamo tutte le decorazioni ufficiali e semiufficiali originate mico” perché coniata con il bronzo delle con il nastrino per i marittimi per la documentazione dell’epoca: per i
in conseguenza dei fatti di guerra, senza però citare quelle coniate prima, come le artiglierie tolte al nemico, come recita il tanti, tantissimi militari che a casa non
medaglie al valore o gli ordini cavallereschi. decreto istitutivo. avevano certo le pareti decorate da nien-
L’idea di fondere cannoni per farne meda- te, questi attestati diventavano un ogget-
glie non era proprio nuova: già l’Imperial to particolarmente significativo e in grado
Regio Esercito austriaco, dopo la guerra di dare importanza a chi l’avesse ricevu-
Foto 1 altre culture, al contrario, la croce non era del 1813-14 contro la Francia, aveva crea- to. Al contrario, per i diplomi degli ordini Nel 1883 re Umberto I aveva coniato una
La prima decorazione in ordine di tempo più tanto gradita e si ricorreva alla stella, to una croce detta “Kanonenkreutz” per- cavallereschi, destinati a persone di ran- medaglia per l’unità d’Italia, estesa agli
fu la croce al merito di guerra, istituita nel come nel caso della medaglia di anzianità ché fatta allo stesso modo. Anni dopo, nel go di certo più elevato, questa necessità eventi che dal 1848 al 1870 avevano portato
1918, che è in uso ancora adesso, con le per le truppe indigene. La croce aveva sul 1864, Austria e Prussia combatterono di “fare scena” non c’era e quindi risulta- alla creazione dello Stato. Al termine della
variazioni conseguenti al passaggio alla recto il monogramma di Vittorio Emanuele contro la Danimarca per la Slesia. Delle vano particolarmente sobri. Grande Guerra, Trento e Trieste si erano
Repubblica, e che quindi è la decorazione III e sul verso la stella d’Italia. Dopo il pas- due medaglie coniate, ciascuna con il mo- aggiunte all’Italia, compiendo (quasi) l’unifi-
più comune per i combattenti nel panora- saggio alla forma istituzionale repubblica- nogramma del proprio Imperatore posto Foto 9 cazione desiderata. Così, anche Vittorio
ma italiano. La croce riprende la simbolo- na, la scritta VEIII venne sostituita con RI. per primo, quella austriaca recava sul Il diploma è quello della Regia Marina, di- Emanuele III nel 1922 creò la sua medaglia
gia comune a quasi tutte le decorazioni Esistono alcune croci che recano entram- bordo la scritta AUS EROBERTEM GE- verso da quello del Regio Esercito; reca per l’unità d’Italia, con le date di comme-
del mondo occidentale destinate a pre- be le scritte, come se in epoca repubbli- SCHUETZ (dal cannone catturato). anche il “francobollone” che autorizzava morazione estese al periodo 1848-1918. Di
miare l’impegno e il sacrificio, ovvero la cana fossero state ribattute vecchie croci In entrambi i casi, tali decorazioni venne- Foto 7 - “Bronzo nemico” l’insignito a fregiarsi della terza medaglia questa medaglia vennero fatte più varianti,
Croce di Cristo. Quando ci si riferisce ad monarchiche. ro assegnate anche a soldati italiani che con il nastrino delle FFSS di cui parliamo. alcune delle quali portavano la scritta

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Grande Guerra

zioni italiane si adeguarono a L’ultimo Cavaliere di Vittorio Veneto è stato


questa scelta. il caporale dei bersaglieri Delfino Borroni,
Doveva figurare una vittoria ala- defunto nel 2008 all’età di 110 anni, al quale
ta, ma non tutti seguirono questa sono stati tributati i funerali di Stato.
regola; ad esempio, il Giappone,
per il quale questo simbolo non
aveva alcun significato cultura-
le, usò la rappresentazione della
figura mitologica di “Take-Mika-
zuchi-no-Kami”, figlio dell’antica
divinità “Izanagi”, che sconfisse
Foto 10 - Interalleata italiana
il fratello per conquistare il Giap-
Foto 13 - Medaglia di gratitudine
pone. Avrebbero dovuto essere per le madri dei Caduti
dell’Associazione delle Madri e Vedove dei citate tutte le nazioni, ma non
Caduti. Lo scopo era quello di ricavare pro- tutti lo fecero, nemmeno noi.
venti dalle vendite delle medaglie con i
quali aiutare i connazionali che, a guerra fi- Foto 11 e 12
nita, se la passavano davvero male. Della conferenza il delegato in-
La storia delle medaglia per l’unità d’Italia glese, Sir Ponsonby , fece un re-
conobbe anche un ulteriore risvolto dopo i soconto condito da molto hu-
fatti di Fiume e con il periodo ulteriormente mor: tra i vari aneddoti spicca
esteso al 1848-1922; per cui la medaglia quello del delegato giapponese,
venne riconiata nel 1940 e concessa ai par- che non conosceva una parola Foto 14 - Distintivo per gli orfani di guerra
tecipanti alla marcia su Roma. di francese, lingua usata negli
interventi, per cui partecipò alle Foto 15 - Diploma alla memoria Foto 19 - Diploma e croce
Foto 10 votazioni senza aver capito niente di Foto 12 - Diploma di conferimento per i Cavalieri di Vittorio Veneto,
della medaglia interalleata per la Regia Marina accompagnata dal “bronzo nemico”
La quarta medaglia tipica dei partecipanti niente. Le nazioni erano davvero tante; Ai volontari della Grande Guerra venne
alla Grande Guerra fu la cosiddetta inte- in ordine decrescente di numero di me- concessa nel 1923 una medaglia con il na-
ralleata, o medaglia della vittoria, o an- daglie conferite. Foto 13, 14 e 15 stro amaranto, colore poi ripreso per me-
che medaglia commemorativa della gran- Oltre a Gran Bretagna, USA (che tecni- Vennero anche create decorazioni desti- daglie analoghe in guerre successive
de guerra per la civiltà o ancora medaglia camente non erano “alleati”, ma “asso- nate a persone che non avevano parteci- (Spagna, AOI, WW2)
della guerra europea. ciati”), Italia, Francia, Giappone, Belgio, pato direttamente al conflitto; ad esempio
Una conferenza delle nazioni vincitrici Romania, Grecia, Portogallo, Cecoslo- per le madri dei Caduti venne coniata una
tenuta nel 1919, decise di realizzare una vacchia (che combattè sul fronte italia- apposita medaglia, accompagnata da un
decorazione con caratteristiche comuni no) e Sud Africa, si unirono anche nazio- diploma (1919).
tra tutte, la più evidente delle quali fu il ni che di fatto avevano partecipato solo Un altro diploma, davvero bello, era con-
nastrino: due arcobaleni, simboleggianti i pro forma e per un tempo brevissimo cesso ai Caduti, mentre un distintivo d’o-
colori di tutte le nazioni del mondo, af- come Brasile, Cuba e Siam. nore con diploma era destinato agli orfani.
fiancati per il rosso, a rappresentare il Le medaglie di quest’ultima nazione sono
sangue versato. Gli anni indicati doveva- rarissime (solo 1.500 pezzi), il che confe- Foto 16
no essere 1914-1918, e anche le realizza- risce loro un valore stratosferico nel Uno speciale ufficio si occupava di dare
mercato collezionistico e le fa diventare notizie ai familiari. Anche per questo nac-
Foto 11 - L’interalleata giapponese oggetto di infinite falsificazioni. que una medaglia e un diploma (1919).
con la sua confezione che, Foto 17 - Medaglia d’onore
In Italia questa medaglia creò imbarazzo all’Esercito e all’Armata
come da loro tradizione, era di balsa verso i tedeschi e fastidio verso Foto 17
gli i francesi e britannici, per cui Una medaglia poco conosciuta è quella Foto 20 - Medaglia d’oro
ai Cavalieri di Vittorio Veneto
venne tolta dai medaglieri nel d’onore all’Esercito e all’Armata, una sor-
periodo fascista (probabilmente ta di decorazione al valore, di grado mino- Foto 16 - Ufficio notizie ai familiari
negli anni ’30, ma non c’è docu- re rispetto alle medaglie al valore militare, Foto 21, 22, 23 e 24
mentazione in proposito) e riam- ma superiore rispetto alla croce al merito Esaurita la lista delle decorazioni ufficiali,
messa solo nel 1944. di guerra. Venne istituita nel 1923 e di essa un capitolo quasi infinito si potrebbe apri-
Curiosamente, il decreto istitutivo la letteratura conosce pochi particolari. Foto 19 e 20 re per le decorazioni non ufficiali.
della medaglia (1920) indicava Al compiersi del cinquantenario della Gran- Quasi tutte le divisioni, i reggimenti e an-
anche per questa che fosse co- Foto 18 de Guerra (1968), la Repubblica decise di che alcuni battaglioni fecero delle conia-
niata “col bronzo delle artiglierie Una medaglia piuttosto rara ed insolita è istituire l’ordine cavalleresco di Vittorio Ve- zioni private, con centinaia di medaglie
nemiche”. quella assegnata ai Cappellani militari. neto con l’unico grado di Cavaliere, da con- nemmeno tutte censite nella letteratura
Anche in questo caso vennero Istituita nel 1920, venne poi replicata an- cedere ai veterani ancora in vita. Oltre alla faleristica. Anche molte città realizzarono
stampati diplomi diversi tra Eser- che nella Seconda Guerra Mondiale con croce, davvero brutta, veniva dato il diplo- Foto 18 - Medaglia di benemerenza delle coniazioni per i propri concittadini
cito e Marina. disegno simile. ma e una piccola medaglia in oro vero. per i Volontari della guerra Italo Austriaca che erano stati al fronte.

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Grande Guerra

Non essendo decorazioni ufficiali, il “na-


strino” non avrebbe nemmeno senso. In-
fatti a volte queste croci erano portate
senza o con colori lasciati al libero arbi-
trio dell’acquirente.

Foto 25
Particolarmente intrigante è la croce
dell’oriente balcanico, destinata alla trup-
pe che rimasero in Albania e Macedonia
ben oltre la fine ufficiale della prima guer-
Foto 21 - Croce della I Armata
ra mondiale.

Foto 23 - Croce della IV Armata

Foto 22 - Croce della III Armata Foto 24 - Croce della VIII e X Armata Foto 25 - Croce dell’Oriente balcanico

Senza voler entrare in questo campo così cui proventi andassero come sussidio ai Altre ancora, rarissime, vennero fatte per i
vasto, merita però attenzione la serie del- Soldati dell’armata stessa. L’idea ebbe un reparti di volo.
le croci delle Armate. successo così grande che tali croci ven- Di tutte queste croci esiste un gran nume-
Alcuni giornali, come la Domenica del nero trattate quasi alla stessa stregua ro di falsi in giro, che vengono facilmente
Corriere, ebbero l’idea nei primi anni ’20 delle decorazioni ufficiali e in molte im- rifilati a collezionisti non molto informati a
di fare delle croci intitolate ad una speci- magini dell’epoca si vedono portate sulle prezzi da denuncia penale.
fica armata, da vendere sul mercato e i divise degli ex-combattenti. nnn

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