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COLONNA DI TRAIANO

La colonna si trovava all’interno del grandioso foro di traiano, costruito dal “Maestro delle imprese di
traiano” che per alcuni critici come il Bianchi Bandinelli sarebbe lo stesso Apollodoro di Damasco. Il
foro era composto da una basilica Ulpia, e da due biblioteche, tra le quali s’innalzava la
colonna, opera di Apollodoro stesso.
La colonna poggia su di un toro, poggiante a sua volta su un basamento riccamente decorato
con Vittorie alate e trofei. Essa è formata da 18 rocchi sovrapposti per un’altezza complessiva
di 39.86 m. Il modello disegnato doveva essere già concluso quando fu deciso di costruire
una scala a chiocciola che sale all’interno. Per far luce all’interno furono costruite delle
feritoie. La colonna è coclide
istoriata, è avvolta all’interno di un fregio storico che corre per 200 m. e s’innalza per 23 giri
(M.A. 21). Era decorato con una ricca policromia che oggi non ci è pervenuta. Esso Fu posto
dopo che la colonna era stata già montata.
Dal 110 al 113 per celebrare il trionfo di traiano. Nel fregio sono raffigurate le due Campagne
Daciche condotte dall’imperatore in persona. I fatti (differentemente da Aurelio) sono
narrati in maniera ben precisa e seguendo un ordine cronologico. Traiano stesso ci lascia dei
Commentari di guerra che furono usati per seguire un ordine cronologico nella narrazione.
Le due campagne daciche sono divise da un elemento di cesura posto a metà della colonna:
una vittoria alata che scrive le imprese.
l rilievo è basso e le figure sono create con delle trapanature profonde, che crea ombre e
serve a farle emergere di più dal fondo. La prospettiva è a volo di uccello. Vi erano dettagli in
metallo che non ci sono pervenuti. La costruzione è paratattica, non ci sono cesure tra una
scena e l’altra, lo stesso protagonista è a poche lastre di distanza.
È mostrata l’organizzazione dell’esercito romano, nel quale non vi erano solo guerrieri ma
anche carpentieri, costruttori, falegnami etc. è l’esaltazione dell’esercito romano in cui
ognuno aveva il suo compito.
Il fascino della Colonna di Traiano, prima colonna coclide, è il Fregio che si avvolge dal
basso verso l’alto sull’intero fusto della colonna.
Un’interminabile sequenza di rilievi splendidamente scolpiti si snoda intorno alla colonna
per più di 180 metri di lunghezza con circa duemila figure.
L’imperatore è presente in una sessantina di scene che scandiscono il racconto delle due
campagne militari di Traiano contro i Daci condotti tra il 101-102 e 105-106 d.C.
Dalla base la larghezza della banda varia da 0,89 mt. a 1,25 verso l’alto in modo che viste da
terra in prospettiva le figure scolpite siano uguali in proporzione.
Le sue ceneri e di sua moglie sono state collocate nella camera funeraria posta alla base della
colonna.
Nel 1587 la statua dell’aquila è stata sostituita dal Papa Sisto V nel medioevo, con quella di
San Pietro tutt’ora collocata in cima alla colonna.

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