476 a.C cade l’impero romano d’occidente e inizia l’età medievale 1492 scoperta dell’America, muore Lorenzo il Magnifico e finisce l’età medievale 1453 caduta di Costantinopoli e dell’impero romano d’oriente 313 a.C con l’editto di Milano si inizia a praticare il culto cristiano grazie a Costantino; 380 a.C con l’editto di Tessalonica la religione cristiana divenne la religione dell’Impero. Questi due editti determinano la costruzione delle chiese; i cristiano presero come riferimento iniziale la Basilica romana, collocando però l’accesso nel lato breve della pianta rettangolare. PERIODO PALEOCRISTIANO Quadriportico: spazio quadrato o rettangolare che precede l’edificio cristiano, ricoperto da portici; vi è presente una fontana. Il quadriportico è l’elemento tipico dell’architettura paleocristiana, quando sparisce rimane solo il nartece. Pianta basilicale: pianta rettangolare Forma a croce e la navata orizzontale si chiama transetto, che può essere: ⅔ la pianta è a croce latina a metà la pianta si chiama a croce greca alla fine la pianta si chiama croce egizia Tra il transetto e la navata centrale trova posto l’altare che è situato nell’abside, nonché lo spazio che crea profondità e accentua la presenza dell’altare. Il catino absidale è la copertura dell’abside a forma di quarto di sfera.Le colonne dividono le navate laterali da quella centrale. Le capriate sono le falde del tetto, il cleristorio è la parte superiore della navata centrale dove trovano posto le finestre. EDIFICI PALEOCRISTIANI Basilica di Santa Sabina a Roma: è una chiesa a pianta basilicale, con abside, navate, altare e colonne. E’ presente il nartece, che in questo caso trovandosi fuori viene chiamato esonartece, ossia lo spazio porticato che precede la chiesa. Le colonne sono state reimpiegate (i cristiani utilizzano molto la tecnica del reimpiego), i capitelli sono di ordine corinzio. Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma: questa chiesa è stata ricostruita nel V secolo d.C. Le colonne reggono l’architrave. La copertura è di epoca rinascimentale, epoca in cui sono state aggiunte anche le dorature in foglia d’oro. Basilica di San Lorenzo a Milano: (capitale 395 al 400 d.C.) Presenta una pianta centrale formata da diverse colonne, in corrispondenza dei vertici si formano delle superfici circolari, la pianta è una pianta tetraconca perché ha quattro lati incurvati. Entrando siamo invitati a percorrere il corridoio che ci permette di percorrere la pianta in modo circolare. La copertura è stata realizzata dopo la fine del 500. Sono presenti 3 cappelle, l’interno è stato rifatto nel 500 ed è impostato su diversi registri. Nel catino absidale sono presenti diversi mosaici (tecnica musiva). I mosaici sono formati da tante tessere che, dopo aver fatto il disegno, vengono inserite e stuccate; in questo caso lo sfondo è oro e possiamo ammirare la rappresentazione di Gesù con i dodici apostoli. E’ stata costruita nella via Ticinum, la strada che portava a Pavia. Le colonne esterne ci ricordano dei resti di qualcosa. Un mosaico parietale, chi posiziona la singole tessere deve posizionarle con inclinazioni infinitamente variate affinché l'illuminazione crei l’effetto di “incantare” coloro che osservano i mosaici ravennati. I BATTISTERI: La funzione del Battistero è quella del battesimo.La struttura rigida di questi periodi era composta da diversi capitelli: Capitello colorato Capitello colorato con doppio capitello che prende il nome di pulvino Battistero Neoniamo 460 d.C (Prende il nome dal Vescovo): Il battistero è a forma ottagonale, ha otto lati perché nella religione cristiana si attribuiscono diversi eventi ai numeri (come nel caso del 3 che rappresenta la trinità), in questo caso l’ottavo giorno rappresenta il legame con l’eternità chiamato giorno nuovo, ovvero giorno della resurrezione dell’uomo (prisma pianta ottagonale) presenza di finestre e archi all’esterno. All’esterno sono presenti mattoni molto semplici, mentre all’interno sono presenti diversi elementi che rappresentano soggetti diversi ricorrenti all’interno delle basiliche, nella parte centrale della cupola troviamo Giovanni Battista che battezza Gesù, nella parte più in centro si trova un medaglione centrale con la raffigurazione di Cristo; intorno al medaglione sono presenti vari elementi come una fascia sul fondo blu che risaltano le figure. Nella parte più esterna della cupola si trovano dei libri aperti che ci fanno pensare alla diffusione della religione cristiana.Sotto la cupola è presente una vasca che rappresenta il fonte battesimale. ARTE RAVENNATE Ravenna (città con un grande patrimonio) Mausoleo di Galla Placidia: Pianta a croce greca, molto semplice all’esterno. All’interno della pianta è presente la raffigurazione della copertura a cupola. Interno: Sono presenti tre sarcofagi: questo ci dice che la destinazione è funeraria Interamente ricoperto di mosaici di tutti i tipi: figurati, con motivi geometrici, motivi girali ecc. È presente una raffigurazione del buon pastore tutta fatta in mosaico, con la presenza di molti particolari che ci fanno pensare ad un effetto tridimensionale. Un’altra raffigurazione è quella dei quattro elementi viventi che si trovano all’interno dell’apocalisse, questa interpretazione però non è l’unica, difatti vennero date diverse letture dell’opera San Vitale Ravenna: Questa cattedrale si da ad un particolare finanziamento per farla costruire. Caratteristiche: L'interno è a pianta centrale, sono presenti due accessi che si aprano dal grande atrio, attorno alla zona d’accesso sono presenti due colonne.Presenza nella zona absidale vi è la presenza di mosaici e di lastre di marmo, Presenza di un corridoio circolare e di colonne. È presente la cupola costruita con materiali molto leggeri Nartece a doppia esedra (di forma semicircolare) che permette un accesso alla pianta centrale. La basilica presenta il vano centrale cupolato, con finestre arcuate Due registri. i mosaici: imperatore Giustiniano: al centro c’è la figura dell'imperatore e vicino a lui c’è il famoso maximiano che ha dato il via all’azione religiosa alla basilica; altre due figure sono i sacerdoti di cui uno regge un libro e l'altro regge l’incenso. Giustiniano in mano ha l’offertorio e la sua importanza viene connotata dalla corona, dal gioiello particolare collocata dalla sua spalla e affiancato da un lato dai soldati e da altri due personaggi che appartengono al suo seguito. il tutto è delimitato da una cornice che definisce lo spazio. Corteo dell’imperatrice Teodora: l’imperatrice porta il calice dell’offerta eucaristica. il suo seguito è presentato da dame che indossano costosissimi abiti, con particolari gioielli, varietà cromatica. l’imperatrice Teodora indossa pere (che erano rarissime e preziosissime).Alle spalle di Teodora c’è una piccola abside che da un fondale più importante all'imperatrice, i due soldati che aprono il corteo, scostando la tenda per far entrare il corteno nell’ambiente. “L’aureola” è connotato dall’oro, ma il fondo oro trasmette una sorta di distacco dal mondo terreno. ARTE CAROLINGIA La chiesa di Santa Maria Foris Portas, inserita nel parco archeologico, con il vicino monastero di Torba, comprende resti di un castrum sviluppatosi nel V secolo d.C su preesistenze militari. La chiesa, risalente probabilmente al IX-X secolo è l’unico edificio pervenutoci dell’antico borgo fortificato. L’edificio presenta una pianta trilobata, tre grandi absidi che si innestano su un’unica navata. Il nartece, posto all’ingresso della chiesa, era originariamente scandita da numerose aperture, murate nel 600 e sostituite da un unico grande arco a tutto sesto. La testimonianza più prestigiosa della chiesa è al suo interno. L'abside principale è infatti decorata da affreschi di straordinario valore, in assoluto tra le più importanti opere pittoriche dell’Alto Medioevo, coperte per secoli e rinvenute nel 1944. Il ciclo, disposto su due registri, descrive episodi dell’infanzia di Cristo desunti dai vangeli apocrifi, quali il Protovangelo di Giacomo e il Vangelo dello pseudo Matteo. La complessità delle forme e l’attenzione al dato naturalistico, gli scorci prospettici di chiara ascendenza classica, i legami con la pittura romana antica, sono elementi che distinguono queste scene da tutte le altre pitture altomedievali. Nel 2011 è entrato a fare parte della lista UNESCO dei patrimoni dell’umanità. Le figurazioni sono molto naturalistiche, i volti e i gesti sono espressivi. La Vergine guarda con affetto Giuseppe che avanza affaticato. Anche l’asino con i particolari del muso (bocca aperta e occhi) esprime tutta la fatica rappresentata dal carico e dal lungo viaggio. E’ presente un senso della narrazione unico nel panorama artistico dell’epoca. La resa plastica delle figure, grazie al chiaroscuro. Le architetture rappresentata da scorcio contribuiscono alla resa spaziale.