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MODELLO ISO-OSI

ISO: International Organization for Standardization


OSI: Open Systems Interconnection

Modello di riferimento che consente:


 una comunicazione aperta tra diversi sistemi tecnici e indipendente dai
fornitori;
 una comunicazione per livelli (layer)

All’interno della comunicazione tra due sistemi devono essere svolti degli specifici
compiti su ogni singolo livello, tra questi rientrano ad esempio il controllo della
comunicazione, l’indirizzamento del sistema target o la conversione dei pacchetti in
segnali fisici. Ma questo funziona solo se tutti i sistemi coinvolti nella comunicazione
si attengono a regole precise, stabilite nei protocolli, che si applicano ai singoli livelli
o si possono utilizzare su ciascuno di questi (multilivello)
Il modello di riferimento ISO/OSI non è però uno standard di rete concreto, ma
descrive in forma astratta quali procedimenti devono essere regolati per far
funzionare la comunicazione in una rete.

I livelli del modello ISO/OSI


Durante la trasmissione di dati in una rete devono essere compiuti numerosi compiti e
soddisfatte diverse richieste in termini di:
 attendibilità
 sicurezza
 integrità

Ogni livello è strutturato gerarchicamente e ad ognuno di essi sono assegnate delle


funzioni specifiche.
Inoltre ogni livello accede tramite un’interfaccia a quello inferiore e mette a
disposizione il servizio del livello superiore. Questo principio ha due vantaggi
decisivi:
 I compiti e le richieste che devono essere compiuti e soddisfatti all’interno di
un livello sono definiti chiaramente e per ogni livello possono essere
sviluppati degli standard indipendenti gli uni dagli altri.
 La chiara divisione tra i singoli livelli fa sì che le modifiche ad uno standard
non abbiano alcun effetto sui processi che si svolgono su un altro livello.
Introdurre nuovi standard risulta così più semplice.
I sette livelli del modello ISO/OSI si dividono in due gruppi in base ai compiti che
svolgono: orientati all’applicazione e orientati al trasporto.

ESEMPIO: Trasmissione di una mail


Attraverso tale esempio spieghiamo i processi che si svolgono sui singoli livelli.
Livelli orientati all’ applicazione

 Livello 7 – livello di applicazione (Application Layer): è quello a diretto


contatto con le applicazioni. Qui avviene l’input e l’output dei dati e viene
stabilita la connessione con i livelli inferiori del modello ISO/OSI, oltre che
essere messe a disposizione le funzionalità per le applicazioni. Prendendo in
considerazione la trasmissione delle e-mail, il processo si può chiarire così:
un utente scrive un messaggio nel programma di posta elettronica presente sul
suo dispositivo, che viene preso in carico sotto forma di pacchetto nel livello di
applicazione, dove vengono aggiunte informazioni aggiuntive ai dati delle e-
mail sotto forma di un application header (si parla anche di “incapsulamento”).
Nell’header è contenuta anche l’informazione che i dati elaborati provengono
da un programma di posta elettronica.  Inoltre viene definito il protocollo da
utilizzare per la trasmissione delle e-mail sul livello di applicazione (SMTP).
 
 Livello 6 – livello di presentazione (Presentation Layer): nella
comunicazione di rete è importante garantire che i dati siano trasmessi nei
formati standard, quindi in questo livello le rappresentazioni locali vengono
trasferite nel formato standard. Nel caso della trasmissione delle e-mail viene
definito come il messaggio dovrebbe apparire e per questo viene aggiunto al
pacchetto un presentation header, che contiene informazioni su come l’e-mail
deve essere codificata, in quale formato sono eventuali allegati (JPEG o
MPEG4) e come i dati sono compressi o crittografati. Così si garantisce che il
formato delle e-mail viene compreso anche dal sistema target e il messaggio
verrà consegnato correttamente.
 
 Livello 5 – livello di sessione (Session Layer): la funzione principale portata a
termine nel livello di sessione è quella di organizzare la connessione tra
entrambi i sistemi facenti parte della comunicazione, per questo si parla anche
di livello di comunicazione. Qui si accede a specifici meccanismi di
regolazione e controllo, che gestiscono le fasi di una connessione
(instaurazione, mantenimento e disconnessione). Per questo controllo della
comunicazione sono necessarie informazioni aggiuntive, che vengono
aggiunte tramite un session header ai dati dell’e-mail da trasmettere. I
protocolli di applicazione più comuni, come quelli SMTP o FTP, si occupano
autonomamente delle sessioni o non presentano alcuno stato, come nel caso del
protocollo HTTP. Il modello TCP/IP, che fa concorrenza a quello ISO/OSI,
raggruppa i livelli 5, 6 e 7 nel livello di applicazione.

I livelli orientati al trasporto


 Livello 4 – livello di trasporto (Transport Layer): il livello di trasporto serve
come elemento di unione tra i livelli orientati all’applicazione e quelli orientati
al trasporto. Qui si realizza la connessione logica end-to-end del canale di
trasferimento tra i sistemi comunicanti. Anche in questo caso bisogna
aggiungere delle informazioni precise ai dati delle e-mail. Al pacchetto che è
stato già ampliato con l’header dei livelli orientati all’applicazione, viene
aggiunto qui un transport header. Si utilizzano in questo caso i protocolli di
rete standard come TCP o UDP. Sul tale livello avviene anche l’assegnazione
di un pacchetto ad una precisa applicazione.
 
 Livello 3 – livello di rete (Network Layer):  la trasmissione dati raggiunge la
rete Internet e qui avviene l’indirizzamento logico dei dispositivi, a cui viene
assegnato un indirizzo IP univoco. Ai dati delle e-mail viene aggiunto un
network header, che comprende le informazioni sul routing e il controllo del
flusso di dati.
 
 Livello 2 – livello di collegamento (Datalink Layer): su questo livello le
funzioni di identificazione e risoluzione dell’errore e di controllo del flusso di
dati servono ad evitare gli errori di trasmissione. Per fare ciò, il pacchetto
comprensivo di application, presentation, session, transport e network header
rientra in un frame composto da datalink header e datalink trail. Inoltre sul
livello 2 avviene l’indirizzamento dell’hardware grazie all’utilizzo di indirizzi
MAC. L’accesso ad un mezzo fisico viene regolato da protocolli quali
Ethernet.
 
 Livello 1 – livello fisico (Physical Layer): qui avviene la conversione dei bit
in un pacchetto in un segnale fisico adatto per il mezzo di trasmissione, che è
possibile trasmettere solo tramite un filo di rame, fibra ottica o per via aerea.
La comunicazione con il mezzo di trasmissione viene definito tramite
protocolli e norme come DSL, ISDN, Bluetooth, USB (livello fisico) o
Ethernet (livello fisico). 
Incapsulamento e decapsulamento
I pacchetti attraversano ogni livello del modello ISO/OSI sia sul sistema di partenza
che su quello target. Tutti gli altri dispositivi che un pacchetto attraversa durante il
suo percorso si basano solo sui primi 3 livelli. L’e-mail del nostro esempio inizia a
passare come segnale fisico il router, prima di proseguire il percorso per giungere ad
Internet, collocato sul livello 3 del modello ISO/OSI e che elabora quindi solo
informazioni dei primi tre livelli; non percorre i livelli dal 4 al 7. Per accedere alle
informazioni necessarie, il router deve prima di tutto decomprimere il pacchetto
incapsulato. Si parla quindi di “decapsulamento”. I livelli del modello ISO/OSI
vengono quindi attraversati nell’ordine inverso.
Per cui avviene prima la codifica del segnale nel livello fisico e dopo vengono letti gli
indirizzi MAC sul livello 2, gli indirizzi IP e i protocolli di routing sul livello 3. Sulla
base di queste informazioni, il router è in grado di prendere una decisione per
l’inoltro. Il pacchetto può così essere incapsulato nuovamente e in base alle
informazioni ottenute viene inoltrato alla stazione successiva sul percorso per
giungere al sistema target.
Di solito sono coinvolti nella trasmissione dei dati più router, nei quali si svolge il
processo descritto qui (decapsulamento e incapsulamento) fino a quando il pacchetto,
sotto forma di un segnale fisico, non arriva a destinazione (nell’esempio il mail
server). Anche qui il pacchetto viene decapsulato, attraversando i livelli del modello
ISO/OSI dall’1 al 7. L’e-mail inviata tramite un client è così giunta al mail server,
dove può essere aperta da un altro client.

TCP/IP
Con architettura TCP/IP si intende tutta la suite di protocolli internet, su cui si basa il
funzionamento di una rete.
Il nome deriva dai due importanti protocolli, TCP e IP
TCP (Transmission Control Protocol) è il protocollo che si occupa di testare
l’affidabilità di una rete e quindi di garantire una corretta comunicazione tra mittente
e destinatario.
IP (Internet Protocol) è il protocollo che si occupa di indirizzare i dispositivi di una
rete, assegnando, a ciascuno di essi, un indirizzo univoco. Inoltre si occupa di
organizzare i pacchetti di dati che viaggiano nella rete.
Livello 1 – Accesso alla rete
Il livello di accesso alla rete è quello più basso e dunque si occupa del collegamento
tra due o più dispositivi (host). Questo livello racchiude, come si nota dalla figura in
alto, il livello fisico e il livello data link del modello OSI. In generale si occupa di
muovere informazioni da un capo all’altro di un singolo canale di comunicazione.
Livello 2 – Rete
Il livello di rete si occupa di trasportare i pacchetti dalla sorgente alla destinazione,
attraversando i router. Questo livello non offre un controllo sugli errori ma gestisce il
flusso dei dati, le congestioni e le problematiche derivanti dalla presenza di più reti
diverse.
Livello 3 – Trasporto
Il livello di trasporto sfrutta i servizi offerti dal livello sottostante e fornisce un canale
logico e affidabile tra il mittente ed il destinatario.
Si definisce canale logico in quanto i processi applicativi che comunicano non sono
connessi fisicamente tra loro. Ricordiamo che per processo si intende un’istanza di un
programma in esecuzione. Il software del livello di trasporto non è presente nei router
ma sugli host.
Livello 4 – Applicazione
Il livello più alto è quello di applicazione che fornisce agli utenti un’interfaccia per
accedere alle reti. Dunque fornisce i servizi agli utenti della rete.
I protocolli più noti sono: FTP, telnet, HTTP, SMTP, POP3, IMAP

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