Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
psicologia della
comunicazione
Psicologia Della Comunicazione
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
68 pag.
10
11
14
Il modello mostra come il processo di elaborazione di una parola o di una figura sia scomponibile in
una serie di componenti che interagiscono tra loro. Da un punto di vista funzionale però ciascuna
componente è autonoma, nel senso che è deputata a svolgere specifiche operazioni.
A livello presemantico il modello prevede tre componenti specifiche per quanto riguarda la
modalità di accesso: un lessico ortografico per l’analisi delle parole scritte, un lessico fonologico
per l’analisi delle parole udite, e un sistema di descrizione strutturale per l’elaborazione delle
immagini.
Cosa accade quando ci troviamo di fronte a una parola scritta? Un primo livello di analisi
prevede che la stringa di lettere venga analizzata da un punto di vista visivo-ortografico (=viene
identificata ciascuna lettera che costituisce la parola), un secondo livello costituita dall’entrata del
lessico ortografico (l’equivalente mentale di un dizionario) e infine abbiamo il recupero del
significato della parola tramite l’attivazione del nodo corrispondente al sistema semantico
15
16
18
19
20
22
23
25
26
27
29
30
32
In relazione a come si struttura la divergenza tra le parti il conflitto cognitivo può essere
caratterizzato da:
• Percezione di gioco a somma variabile: le parti possono divenire consapevoli che le loro
divergenze di interesse non sono inconciliabili (i vantaggi possono essere per tutti e due -
win/win - o le perdite possono essere minime per uno dei due); è un approccio cooperativo.
• Percezione di conflitto o "gioco a somma zero": vantaggi per la controparte e perdite per
sé. Clima competitivo esasperato (win/loss). Le idee delle parti risultano come
inconciliabili.
L'aspetto fondamentale da considerare è che la risoluzione del conflitto può realizzarsi se si
mantiene attivo il processo comunicativo tra le parti. Grazie ad una efficace gestione delle strategie
comunicative le parti possono evitare di ricadere nel conflitto emotivo (strategie comunicative
contenitive) e capitalizzare il potenziale generativo della gestione negoziale dei conflitti (strategie
comunicative generative).
Strategie comunicative contenitive: i soggetti facenti parte del conflitto tendono a costruire delle
interpretazioni disfunzionali dei conflitti che rendono difficile il raggiungimento di una posizione
positiva nella disputa. È quindi di fondamentale importanza focalizzarsi su strategie comunicative
utili a contrastare e contenere queste rappresentazioni.
Interpretazioni disfunzionali e strategie comunicative:
Ritenere che le questioni in gioco siano di principio prima che di sostanza: una prima strategia
potrebbe essere l’adozione di un approccio comunicativo econometrico basato su una definizione
monetaria delle questioni in gioco.
33
34
4. Produrre soluzioni (non solo vantaggiose per tutti, ma anche di buona qualità)
5. Adottare criteri di valutazione e obiettivi ragionevoli (al fine di avere il consenso
salvaguardando le relazioni personali).
Possono essere descritte attraverso il modello dei due interessi, alla cui base vi è l’assunzione che
le strategie che il negoziatore deciderà di adottare sono determinate dalle sue motivazioni. Le
principali motivazioni sono due: motivazione a ottenere il più elevato rendimento per sé,
motivazione ad aiutare la controparte a massimizzare i propri rendimenti. Dalla combinazione
di queste due motivazioni originano cinque strategie negoziali:
• Contesa: alta motivazione a massimizzare i propri benefici, bassa motivazione a contribuire
ai rendimenti della controparte. Lo stile comunicativo adottato è persuasivo, competitivo
e manipolativo. È uno stile efficace in contesti caratterizzati da forte pressione verso i
risultati individuali.
• Concessione: bassa motivazione propria e alta motivazione a favorire la controparte.
Possibili motivazioni sono la volontà di ingraziarsi la controparte, apparire collaborativi,
consapevolezza di un debito… lo stile comunicativo consiste in dichiarazioni di
accettazione, rifiuto ad esprimere i propri bisogni, affermazioni di intenzioni a arretramento,
inviti espliciti all’armonia e conciliazione. Il negoziatore che adotta questo approccio viene
visto come abile nel gestire le relazioni conflittuali.
• Iniziazione o evitamento: bassa motivazione propria e per la controparte. I negoziatori
sospendono il loro impegno nella trattativa, non si rendono disponibili, si lasciano del tempo
per raccogliere informazioni, formulare valutazioni e far clamare le acque. Lo stile
comunicativo è finalizzato a negare l’esistenza o lo stato di urgenza del conflitto, cambiano
spesso argomenti, dichiarano di non aver più interesse, deviano l’attenzione. Il negoziatore
è percepito come gravemente incompetente, inefficace e inappropriato.
• Integrativa: alta motivazione propria e per la controparte. I negoziatori si impegnano a
trovare nuove soluzioni creative e a massimizzare la soddisfazione di entrambe le parti
attraverso attività di problem solving cooperativi. Lo stile comunicativo è caratterizzato da
comunicazioni analitiche e conciliative. Il negoziatore è percepito come altamente
competente, efficiente e appropriato.
• Compromissoria: modesta motivazione propria e per la controparte. Un accordo
compromesso di questo tipo si definisce con velocità e semplicità al prezzo di lasciare
parzialmente insoddisfatte entrambe le parti. Lo stile comunicativo comprende richieste di
incontrarsi a metà strada. Il negoziatore è visto come competente, efficace e appropriato.
Oltre alla motivazioni esistono anche altri fattori che sono in grado di predire che tecnica di
negoziatore sceglierà di adottare il negoziatore. Il negoziatore spesso può trovarsi ad adottare più
strategie e più stili comunicativi durante una stessa negoziazione. Quando la controparte è costituita
da più individui il negoziatore può adottare strategie e stili comunicativi diversi nei confronti dei
vari membri.
La maggior parte di queste negoziazioni finisce con l’ottenere meno rispetto a quanto era
potenzialmente possibile attraverso un miglior processo di coordinamento, una miglior strategia di
35
37
Il percorso della comunicazione può avvenire con due diverse modalità (che non si escludono
a vicenda):
• Il primo percorso della comunicazione avviene per una via centrale, segue una sequenza
logica che coinvolge l’attenzione dell’ascoltatore e le sue capacità d’elaborazione cognitiva.
La persuasività del messaggio si fonda sull’informazione da esso veicolata, in quanto la
persona elabora attivamente il contenuto dei messaggi e riflette sugli argomenti proposti.
Un messaggio convincente è in grado di influire sulle decisioni di consumo dell’individuo,
mentre un messaggio debole nei contesti non ha influenza o addirittura può rivelarsi
controproducente.
Questa modalità ha quindi funzione informativa e consulenziale e solo in un secondo
momento ha lo scopo di persuadere alla vendita.
In questi casi è l’acquirente ad entrare in contatto con la figura di vendita.
• Il secondo processo di comunicazione è la via periferica della persuasione. In questo
caso la comunicazione, che avviene attraverso i mass media si rivolge direttamente agli
acquirenti, e la persuasività del messaggio influisce sulla persona non in virtù del suo
contenuto, che viene ignorato o elaborato solo superficialmente, ma sulla base di
caratteristiche secondarie, come ad esempio l'incisività del messaggio, il suo impatto
emotivo o estetico.
Non si richiede un particolare sforzo cognitivo: la comunicazione funziona proprio grazie
alla sostanziale ”disattenzione” del pubblico.
La comunicazione in questi casi ha più uno scopo persuasivo che informativo, in quanto non
vi è un confronto individuale con la persona singola, ma si rivolge ad un pubblico più o
meno indefinito nei suoi gusti e atteggiamenti.
Tra le due questa è la più utilizzata dalle aziende produttrici di beni a largo consumo e che
quindi ricorrono alla comunicazione pubblicitaria.
N.B in campo pubblicitario la credibilità della fonte è di grande rilevanza. In modo analogo anche
la fama di un testimonial innesca un influenza non indifferente sull’attenzione del pubblico. Anche
il particolare design del prodotto può essere utile nella sua pubblicità.
38
39
40
41
42
44
45
46
Le persone più coinvolte dal rischio di malattia sono maggiormente persuase da un messaggio in
termini di perdita, le altre (meno coinvolte) da un messaggio in termini di guadagno. Inoltre
quando il coinvolgimento è estremamente elevato, ad esempio quando si sono avuti casi di quella
determinata malattia in famiglia o tra amici, il rischio percepito aumentava. Alto rischio percepito e
47
48
49
50
51
52
54
56
58
59
Fissazione oculare:
• Sguardo prolungato e duraturo
• La fissazione ha impatto sulla comunicazione e implica condizioni di avvicinamento e
allontanamento relazionale tra le persone
• Minaccia, pericolo, sottomissione (evitamento), seduzione, intimità oculare (scambio senza
parole)
• Nella conversazione asimmetrica, chi è in una posizione di potere tende a guardare di più e
più a lungo l’interlocutore
61
62
64
65
66
68