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La letteratura sumerica è la più antica letteratura conosciuta.

Le prime tavolette cuneiformi scritte


in sumerico risalgono alla fine del IV millennio a.C., ma per diversi secoli si hanno solo testi economico-
amministrativi e liste lessicali. I primi testi che possono essere considerati letterari risalgono a circa il 2600
a.C., ma la grande maggioranza di quelli pervenutici appartiene al periodo 2000 - 1900 a.C.
Passeremo brevemente in rassegna i vari generi in cui possiamo suddividere i testi letterari
sumerici, sottolineando che la classificazione in generi, per quanto utile per comodità di esposizione, è
largamente arbitraria, in quanto i testi spesso ne scavalcano i confini e il concetto di genere letterario è
estraneo alla cultura sumera. I testi erano piuttosto classificati secondo i modi e gli strumenti usati nella
loro recitazione. Vi sono ad esempio preghiere "a mano alzata" o testi da recitarsi con l'accompagnamento
di un particolare strumento musicale. Un altro concetto estraneo alla cultura sumerica è quello di autore.
Le tavolette terminano spesso con le informazioni sulla tavoletta stessa: l'eventuale appartenenza della
tavoletta a una raccolta di testi, il numero delle righe, l'eventuale committente, la persona dello scriba che
l'ha materialmente realizzata e non l'autore del testo.
1. Sono noti numerosi inni a divinità e a templi, come l'inno a Enlil [N.B.: rileggete a p.54 il prologo
del codice di Hammurabi, dove sono invocate due divinità; nella nota 1 di quella pagina imparate la triade
cosmica]. A questo genere appartengono le più antiche opere letterarie attribuite ad un preciso autore: due
inni a Inanna e una intera raccolta di inni templari sono stati infatti trasmessi come opera di Enkheduanna,
la figlia di Sargon di Akkad che era divenuta sacerdotessa a Ur. Si tratta di un'eccezione, in quanto, come
detto, il concetto di autore sembra altrimenti estraneo alla cultura sumerica.
2.Testi mitologici di contenuto cosmogonico (= riguardanti le origini del mondo) Una serie
importante di testi narra vicende che hanno per protagonisti divinità, come la Triade suprema ( o
“cosmica”), formata da An, dio del cielo, Enlil il dio della terra, e Enki, dio della saggezza e i tanti altri dei .
Cfr. p. 58 Il più importante di questi testi è Enuma elish ( = Poema della creazione).
Un paio di brevi scritti riguardano lo stato del mondo prima che avvenisse la separazione tra cielo e
terra. Altri descrivono tale separazione e il successivo accoppiamento della terra con il cielo. Il motivo per
cui gli dei decisero di creare gli uomini è spiegato nel prologo della "Disputa tra Palma e Tamarisco", una
composizione appartenente al genere delle "tenzoni", di cui parleremo più avanti. Gli dei, stanchi di essere
duramente impegnati nel lavoro, avevano creato gli uomini perché lavorassero al loro posto.
3.Nel testo detto del "Diluvio sumerico" si descrive innanzitutto la decisione di una divinità di
donare agli uomini i due ingredienti essenziali di ciò che noi chiameremmo la civiltà: la regalità e
l'agricoltura. Viene poi la decisione divina di distruggere l'umanità con il Diluvio. Solo il re Ziusudra viene
avvertito e si salva.
4.Conflitti tra divinità e altri testi mitologici Alcuni dei componimenti più interessanti e suggestivi
descrivono aspri scontri tra dei, invece un gruppo abbastanza numeroso di testi descrive accoppiamenti di
divinità e la conseguente generazione di altri dei; un altro gruppo è dedicato, inoltre, alla descrizione di
viaggi degli dei.
5.Poemi epici Per poemi epici si intendono quelle composizioni che, anche se ricche di riferimenti
a divinità, hanno per protagonisti personaggi umani. Oltre ad alcuni testi più antichi, di difficile
interpretazione, questo genere è rappresentato soprattutto dal ciclo epico di Uruk. Si tratta di undici
poemi, la cui stesura risale alla fine del III millennio, che hanno per argomento la mitica I dinastia di Uruk.
Essi sono raggruppati in quattro cicli caratterizzati dal protagonista; noi qui ricordiamo solo il Ciclo di
Gilgamesh (sei poemi).
Gli argomenti trattati nel Ciclo di Gilgamesh saranno poi ripresi nella più tarda Epopea di Gilgamesh, di
epoca babilonese, che è pervenuta in condizioni migliori [N.B.: cfr. p.58 – “ Intrecci” e “Storie di uomini e di
dei” e p.85 – La biblioteca di Assurbanipal a Ninive]

6.Tenzoni Tra i generi letterari presenti nella letteratura sumerica vi è quello delle tenzoni,
costituito da testi in cui si confrontano due entità esponendo le ragioni per preferire l'una o l'altra.
Abbiamo ad esempio composizioni come L'estate e l'inverno, Il pastore e l'agricoltore, L'argento e il rame, e
così via. Si tratta di un genere molto utile per affinare le capacità linguistiche e argomentative degli scribi
che vi si cimentavano e per trasmettere contenuti didascalici. Esso si sarebbe perpetuato in molte delle
letterature successive.

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