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SCUOLA DELL’INTEGRAZIONE MULTICULTURALE

dichiarazioni internazionali: dal dopoguerra in poi crescendo di idea di protezione


dell’infanzia sia salute fisica e psichica ma anche come bambino soggetto di diritti. 1948
dichiarazione universale dei diritti umani→* tutti individui istruzione diritto fondamentale,
gratuita fino ad elementari poi deve essere alla portata di tutti; finalizzata a pieno sviluppo
personalità nel rispetto di diritti e libertà, promuovendo comprensione,tolleranza,amicizia fra i
popoli e mantenimento pace. dichiarazione diritti del fanciullo ONU 1959→ diritto istruzione
riconosciuto come fondamentale insieme ad una positiva socializzazione dando
responsabilità ai genitori. istru. gratuita ed obbligatoria , deve sviluppare potenzialità in
eguaglianza e divenire membro utile società. bambino deve essere tutte le possibilità di
sviluppare col gioco e attività ricreative fini educativi. 7 febbraio 1992 trattato di Maastricht→
dimensione europea della formazione che vedeva in questa la strada una globalizzazione ed
omogeneizzazione culturale dovendo cmq valorizzare saperi,conoscenze diverse sensibilità.
2000 strategia di Lisbona→facilitare * tutti accesso ad istruzione e formazione per favorire
cittadinanza attiva, pari opportunità e coesione sociale. inoltre rapida evoluzione società
deve portare scuola a poter fornire “apprendimento permanente” per poter riconvertire ed
aggiornare propria formazione professionale. stessi obiettivi presenti in Europa 2020→ si
prefigge di superare crisi economiche paesi ma creare condizioni per crescita + intelligente,
sostenibile e solidale, fornendo una edu. di qualità equa ed inclusiva * tutti; programma
sottoscritto per L’Agenda 2030 firmata da 193 paesi dell’ONU. // Normativa Italiana
costituzione italiana→ coerente con direttive internazionali in un quadro generale di tutela
diritti inviolabili uomo, rimozioni ostacoli libertà, uguaglianza e sviluppo persona; istruzione e
diritto studio * tutti. obbligatorio e gratuita inferiore poi anche borse di studio * meritevoli.
circolare 22/7/1990 n 25→ introduce concetto edu. interculturale come forma + alta di
contrasto e prevenzione al razzismo ed intolleranza; tutta la normativa considera bambino
straniero pari a bambini italiani e soggetto a stessi diritti ed opportunità anche * istruzione.
d.Lgs 286/1998 art 38 istruzione per stranieri edu.interculturale→stranieri obbligo
scolastico,diritto studio e apprendimento lingua ita, accolte differenze linguistiche (elenco completo pag
428). circolare ministeriale 160/2001→prevista attivazione corsi ed iniziative di formazione per
stranieri e per le loro famiglie * realizzare diritto allo studio dove scuola accoglie differenze
linguistiche e culturali come valore per il rispetto fra le culture. circolare ministeriale 24 del
2006→ pubblicate linee guida per accoglienza e integrazione alunni stranieri per individuare alcuni
punti chiave su piano formativo pur lasciando la ‘autonomia delle istituzioni. febbraio 2014 nuove
linee guida per integrazione alunni stranieri→ edu. incentrata su dialogo e reciproco
riconoscimento e arricchimento che rifiuti sia assimilazione sia comunità etniche chiuse.(circolare
gelmini tetto 30% alunni stranieri in aula max ); si punta su coinvolgimento e partecipazione famiglie
ad attività scuola anche con mediatori culturali, interpreti, creando materiale informativi in +lingue e
favorendo scambio esperienze fra genitori. \\ Normativa sui BES include alunni con svantaggio socio-
economico, linguistico o culturale; si tratta di difficoltà nel legate a patologie o a disabilità e hanno
quindi carattere transitorio. indicazioni del 2012 prevedono che si possa offrire piena
integrazione e apprendimento della lingua ita; è anche possibile attivare percorsi
individualizzati e personalizzati oltre all’uso di strum, comp. e disp. sempre di carattere
transitorio. circolare 2013 specifica che sì hanno bisogno di interventi di alfabetizzazione e
solo in via eccezionale di un PDP . L 107/2015→aree con forte componente straniera previsti
piani di integrazione, laboratori linguistici. \ da questi docu come da convenzione internazionale
sui diritti dell’infanzia 1989 emerge che scuola deve promuovere integrazione e valorizzare
cultura di appartenenza, e diritti a stranieri nelle stesse condizioni che * ita, come altresì per
l’obbligo di iscrizione. \\ linee guida del 2014, per integrazione ed accoglienza alunni
stranieri hanno sostituito quelle del 2006. la tutela del minore straniero trova fonte + nella
legge su immigrazione del 1998 che riunisce e coordina gli interventi in favore
dell’accoglienza dei migranti. di base si riconosce una difficoltà maggiore per studenti che
non conoscono la lingua e usanze paese; i casi previsti da l.g.2014: • alunni con cittadinanza
non italiana, anche se nati in ita da genitori non ita; • alunni con ambiente familiare non
italofono, possiedono competenze linguistiche limitate che non garantiscono sostegno
adeguato a percorso scolastico; • minori non accompagnati, oltre a competenze linguistiche
limitate sono privi di assistenza e possono aver vissuto deprivazione\abbandono, si può
utilizzare strategie compensative personalizzate. • alunni figli di coppie miste, hanno
cittadinanza e si solito conoscono cmq bene lingua; • alunni arrivati per adozione
internazionale, sono sì cittadini italiani e magari conoscono lingua ma si deve prevedere
percorsi personalizzati per eventuali esperienze di deprivazione\abbandono e per
consolidare autostima; • alunni rom,sinti e caminanti: i 3 principali gruppi nomadi presenti in
ita, presentano molteplici lingue,culture, religioni costumi. la partecipazione a scuola non è
scontata con elevato tassi di evasione e frequenza irregolare. ritmi scuola si scontra con le
loro consuetudini sociali molto diverse dalle nostre, per loro minaccia a loro identità. si
richiede molta flessibilità per percorsi specifici e personalizzati . \ nelle scuole si cerca di
favorire l'eterogeneità delle cittadinanze nelle classi , con approccio ispirato a incontro e
riconoscimento integrazione.(previsto limite 30%, eventualmente innalzato se alunni stranieri
con adeguate competenze linguistiche) \ l.g. 2014 hanno anche previsto: • risorse
finanziarie, per gli interventi di sostegno alle scuole per inserimento stranieri • suggerita
accordi di rete fra scuole per evitare concentrazioni di iscritti stranieri; • assegnazione di
alunni stranieri nelle classi non è automatica per anagrafica ma preceduta da accertamento
competenze linguistiche; • previsti la formazione di corsi di potenziamento lingua; • la loro
valutazione segue la normale prassi compresa eventualmente le norme per la disabilità.//
alunni stranieri adottati da adozione internazionale presentano alcune specificità per le
quali si è fatto oggetto uno specifico documento nota MIUR 7443 18/12/2014. evidenzia
alcune aree critiche peculiari su cui concentrare interventi; presupposto è che questi
possano trovare + difficoltà rispetto a stranieri arrivati con la loro famiglia per 2 motivi : •
hanno vissuto esperienze particolarmente sfavorevoli, sono senza figure affettive di
riferimento. • subiscono distacco totale da paese di origine dovendo velocemente far proprio
il nuovo con sentimenti ambivalenti verso cultura di appartenenza (nostalgia orgoglio-
rimozione rifiuto).(aree di intervento elenco pag 434). ambiti di intervento 3 : • amministrativo-
burocratico con facilitazione per iscrizione con possibilità di inserire alunni in classe di un
anno inferiore; • comunicativo-relazione : con insegnante referente che si faccia carica della
situazione , individuando strategie. • continuità. \ inserimento in scuola infanzia e primaria
auspicabile non prima di 12 settimane, in scuola secondaria 4/6. opportuno affrontare con
cautela particolari argomenti come approccio a storia personale, stereotipi famiglie di oggi
con figli biologici; evitare quindi sensazioni di estraneità. \\ insegnamento italiano come l2
è diventato cruciale per una buona integrazione e fondamentale per rispondere ai bisogni
dei ragazzi non italofoni.(vedi anche inserimento in graduatoria di specifica classe di
concorso nel 2016). l’intervento prevede in prima fase 8-10 ore settimanali ca. 2 al giorno
per 3-4 mesi. strumento essenziale sono i laboratori linguistici, che possono essere anche
collocati all’interno della scuola stessa in un particolare “tempo dedicato” , esperienza
mostra che è da favorire insegnamento * piccoli gruppi. obiettivi sono: • capacità ascolto e
produzione orale; • acquisizione strutture linguistiche di base. • capacità tecnica di
letto\scrittura. modello in Europa prevalente è quello integrato poiché si ritiene efficace
soprattutto l’interazione coi pari, inoltre per alcune discipline se precedentemente
scolarizzati alunni stranieri possono anche non avere difficoltà se proposti attraverso
supporti non verbali(mate,geometria). \\ integrazione favorita da modalità organizzativa di
tipo scuola accogliente, integrativa e interculturale che da assunzione responsabile di
autonomia abbia piena consapevolezza di dover educare ed istruire una comunità divenuta
+ complessa. autonomia scolastica in questo senso deve creare una efficace collaborazione
tra scuola e territorio che preveda• la collaborazione interistituzionale e conoscenza fra
realtà consolidate come ,associazioni,mediatori culturali, comunità immigrate; •formazione di
operatori e docenti;• l’organizzazione e diffusione di reti si scuola che scambio esperienze e
per incremento iniziative di formazione. la scuola dell’autonomia è strategica la fx della
dirigenza, una leadership capace di promuovere apertura e riconoscimento reciproco e una
assunzione collettiva di responsabilità rispetto a temi integrazione e nuove prospettive di
cittadinanza; indispensabile quindi la formazione dei dirigenti . \\ le scuole si dotano di un
Protocollo di accoglienza dell'alunno straniero * facilitare applicazione regole di accoglienza
nel quale si individuano i diversi ruoli,i compiti, e le modalità per favorire integrazione nel
contesto scolastico. esso è da considerarsi un documento “aperto” in continuo adeguamento
cercando anche di promuovere la collaborazione sul territorio, e in tal senso il documento è
fatto proprio da tutto il personale della scuola e inserito nel PTOF. (possibilità di avere
commissione di accoglienza che vigila su misure del documento(esamina documentazione
iscrizione,colloqui con famiglia, colloquio con alunno * valutazione competenze, stabilisce
classe inserimento, individua percorsi di facilitazione)). \\ Dirigente scolastico subito
coinvolto nelle fasi di accoglienza , eventualmente coadiuvato da commissione, prende info.
su alunno da atti iscrizione e organizza colloquio con famiglia. da questi incontri si stende
relazione su livello di comprensione lingua e assegnazione classe (non * forza età
anagrafica ma da tenere in considerazione: ordinamento studi paese provenienza,
accertamento competenze, eventuali titoli di studio). dirigente è il garante del diritto
all’apprendimento, all’interno della scuola fx di coordinamento e previsione delle risorse
fisiche ed umane , all’esterno garantisce relazione con enti ed associazione del territorio

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