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Il paradosso sta nel fatto che i figli della colonizzazione sentono la necessità di inventare un
indio feticcio che non hanno mai conosciuto.
15/04
22/04
Alvares de a
L’autore muore molto presto di tubercolosi. Il tema principale è la morte da tanti punti di
vista. Le figure femminili fanno riferimento ad un universo associato all’infanzia (la sorella, la
madre ecc…). Questa poesia condensa tutti i temi dell’ultra romanticismo brasiliano. Qui
siamo dentro l’io del poeta, completamente fuori dalla realtà brasiliana. La poesia in 4 strofe
è costruita con un’ipotesi del futuro, l’ipotesi della morte. Madre e sorella sono le figure tristi
e fragili che ricorrono, poi abbiamo la saudade. C’è anche l’immagine del futuro come
redenzione. La morte è la fine della vita ma anche la liberazione dalle sofferenze ed una
futura gloria. C’è un accenno alla natura, normalmente la natura è assente in queste poesie.
Questo dolore che lo divora, smetterà se l’autore morisse domani. I versi sono endecasillabi,
tutto ruota intorno alla preoccupazione dell’io interiore. Si tratta di un'ossessione, non di
un’angoscia.
"Canção do exílio" de Casimiro de Abreu:
Il poeta è sempre un byroniano. Questa poesia è una riscrittura di quella originale. Una
poesia che ha molto successo viene scritta nel 1843 a Coimbra. L’autore come nella poesia
originale usa la struttura dell’io in prima persona. Subito dopo si passa alla descrizione della
natura. Le prime due parole richiamano l’infanzia, un tema molto romantico. Dalla seconda
strofa si usa un linguaggio edenico. Il ritmo è ripetitivo (come nell’originale), ma nella terza
strofa appare la parola saudade. Mettere in scena la saudade significa usarla. Il poema è
diurno e il linguaggio è molto semplice, sono descritte le montagne, il cielo, le palme ecc…
L’unico tratto leggermente diverso rispetto alla chiusura del poema originale è il finale di
Casimiro in cui appare il tema dell’alienazione. Nel canto originale c’è una speranza di
ritornare nel paese natale. Qui invece viene enfatizzata la condizione di infelicità.
29/04
Al di là di tutto, ciò che conta è che Machado aveva un amore totale della narrativa per la
narrativa, amava scrivere per scrivere. Candido da un consiglio finale, di non cercare un
insegnamento nelle opere di Machado, né tipi umani. Ogni racconto infatti è originale e
completamente diverso, non è categorizzabile. Candido conclude così: “Forse dovete
dimenticare tutto ciò che vi ho detto e aprire i libri di Machado”.