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• Le ESCO
• I contratti di rendimento energetico
LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DI
EFFICIENZA ENERGETICA
Professionista Committente
Le soddisfazioni del Le richieste del
professionista Committente
Innovatività del Quanto mi costa?
progetto
Quanto mi rende?
Le elevate prestazioni
E’ un investimento
L’affidabilità della sicuro?
soluzione progettuale
Insomma soldi, soldi e
Ecc, ecc ecc…….. ancora soldi
E’ molto complicato fare questo tipo di valutazioni?
No………ma prima di tutto dobbiamo essere onesti con noi stessi!
LA SOLUZIONE AL PROBLEMA ‐ L’ ANALISI COSTI BENEFICI
A quali domande ci permette di rispondere?
Il nostro è un investimento profittevole?
Date due soluzioni differenti A e B, quale delle due è la migliore?
Caratteristiche:
Si applica a qualsiasi tipo di investimento
Vale per qualunque sistema politico
Si concretizza in indici sulla convenienza
E’ tanto più attendibile quanto più attendibili sono i dati di ingresso
INVESTIMENTO
FLUSSI DI CASSA
CONVENIENZA NON CONVENIENZA
Da dove iniziare?............... Ovviamente dal guadagno!
Il guadagno di un operazione è quantificabile in:
Spesa
t
t0
Ricavo
Guadagno = Ricavo ‐ Spesa
IPOTESI: Flussi di cassa differiti nel tempo
Investimento I0
t1 t2 tn t
t0
PROBLEMA 1: I SOLDI FUTURI NON SONO UGUALI AI SOLDI DI OGGI
t0 t1 t2 tn t
C0 C1 ? C2 ? Cn ?
COME RISOLVERE IL PROBLEMA?
LA DISPONIBILITA’ DI DENARO HA UN COSTO QUANTIFICABILE
Tasso di interesse R
Ing. Luigi Zonetti
Corso di formazione per energy manager ed EGE settore industriale
23-10 2015- pag. 10
L’ ANALISI COSTI BENEFICI – 6‐ Il meccanismo di capitalizzazione
Le richieste del
Committente
MECCANISMO DI CAPITALIZZAZIONE
A QUANTO EQUIVARRA’ NEL FUTURO UN CAPITALE DISPONIBILE OGGI?
Un capitale C0 disponibile oggi equivale a:
C1 = C0+C0R = C0(1+R) tra 1 anno
“premio” o “quota interesse”
MECCANISMO DI SCONTO
A QUANTO EQUIVALE OGGI UN CAPITALE DISPONIBILE NEL FUTURO?
C1 Tra un anno
E
C0= Oggi
Q 1
U
I 1
C2 Tra due anni C0= Oggi
V
A
L
Cn Tra n anni E C0= Oggi Fattore di sconto
Come si determina il tasso di interesse R (costo del capitale, o costo opportunità)?
Si tratta di una media ponderata tra il costo del capitale proprio ed il costo del debito, con
"pesi" rappresentati dai mezzi propri e dai debiti finanziari complessivi. La formula è la
seguente:
Rd ∙ D Re ∙ E
WACC = +
(D+E) (D+E)
t1 t2 tn t
t0
Si definisce VALORE ATTUALE, la sommatoria:
1 2
VA = + + ……
1 1 1
VAN = VA – I0
1 2 ‐ I0
VAN = + + ……
1 1 1
SE VAN > 0 PROFITTO
SE VAN < 0 PERDITA
SE VAN = 0 INDIFFERENZA
t1 t2 tn t
t0
1 1 1
VA = FC + + ……
1 1 1
FA = Fattore di annualità
“NELLA VALUTAZIONE DI UN PROGETTO SI DEVONO CONSIDERARE SOLO I COSTI
INCREMENTALI CHE DERIVANO DAL PROGETTO STESSO”
Questione dei costi comuni (staff, affitti, servizi, ecc…):
Un progetto può generare o non generare costi comuni incrementali; si faccia attenzione a
non assumere acriticamente che l’allocazione dei costi comuni operata dalla contabilità
aziendale rappresenti i veri costi incrementali che si dovranno sostenere.
VAN= VA – I0
Ovvero:
VAN= FC * FA – I0
Guadagno = Ricavo * n ‐ Spesa
FA si misura in anni, ed è tanto minore di ‘‘n’’ quanto più alto è l quanto più alto è l’ interesse.
1
… . 1 ⋯.
1
Segue che
1 1 1
1 1
2
E’ UN INDICATORE ONNICOMPRENSIVO
ESPRIME IL GUADAGNO DI UN’ IN INIZIATIVA IN TERMINI DI DENARO ATTUALE
PARADOSSALMENTE, VIENE GUADAGNATO NEL MOMENTO IN CUI MOMENTO IN CUI SI
ATTUA L’ INVESTIMENTO
RAPPRESENTA L’ EXTRA‐GUADAGNO RISPETTO ALL ’AVER INVESTITO I0 AL TASSO AL
TASSO “R”
GODE DELLA PROPRIETA DELLA SOMMABILITA’ : VAN(A) + VAN(B) = VAN (A+B)
Ing. Luigi Zonetti
Corso di formazione per energy manager ed EGE settore industriale
23 -10 2015- pag. 25
L’ ANALISI COSTI BENEFICI – 20‐ la vita «n»
Le richieste del
Committente
Al fine di determinare n ,vanno considerate tutte le vite contemplabili e cioè:
FISICA (usura)
CONTESTO PRODUTTIVO
TECNOLOGICA (obsolescenza)
COMMERCIALE (domanda)
POLITICA
LA VITA “n” DA ASSUMERE NEI CALCOLI E’ LA PIU’ BREVE DELLE PRECEDENTI
INVESTIMENTO I0 =
PREZZO NETTO DELLA MACCHINA O IMPIANTI
+ COSTO DI PROGETTAZIONE
+ COSTO DEL TRASPORTO
+ COSTO DI INSTALLAZIONE
+ COSTO DI AVVIAMENTO (mancata produzione)
+ AUMENTO DI CAPITALE CIRCOLANTE: attività (crediti clienti,
giacenze di magazzino) – passività (debiti fornitori) a breve
termine
+ MANCATO RECUPERO IMMEDIATO DELL’IVA (perdita
degli interessi sul credito IVA)
+COSTO DI STRUMENTAZIONE PER RENDICONTARE I
RISPARMI ENERGETICI
‐ VALORE DI RECUPERO DELL'IMPIANTO DISMESSO
‐ VALORE DI RECUPERO DEL NUOVO IMPIANTO UNA VOLTA GIUNTO A FINE VITA
VAN= FC * FA – I0
Tipo combustibile: Gas metano
Dati vecchia caldaia:
PCI: 10,86 kWh/m3
Potenza utile installata Pu:30 kW
Ore annue funzionamento h: 980 ore
Rendimento h1= 89% PCI
Costo del combustibile C: 0,7 €/m3
Dati nuova caldaia alto rendimento: Dati nuova caldaia alto rendimento:
Potenza utile installata Pu:30 kW Potenza utile installata Pu:30 kW
Rendimento h1= 95% PCI Rendimento h1= 104 % PCI
Costo Investimento I0: 2.500 Euro Costo Investimento I0: 3.200 Euro
Consumo di energia Vecchia Caldaia CE1 = Pu h = 35.421 kWh
h1
Costo acquisto energia Vecchia Caldaia C1 = CE1 C = 2.283 €/anno
PCI
Consumo di energia Caldaia alto rendimento CE2 = Pu h = 30.947 kWh
h2
Costo acquisto energia Caldaia alto rendimento C2 = CE2 C = 1.994€/anno
PCI
Consumo di energia Caldaia condensazione CE3 = Pu h = 28.269 kWh
h3
Costo acquisto energia Caldaia condensazione C3 = CE3 C = 1.822 €/anno
PCI
Flusso di cassa caldaia alto rendimento FC1= C1 ‐ C2 = 288,4 €/anno
Flusso di cassa caldaia condensazione FC2= C1 ‐ C3 = 461 €/anno
1 1
1
Tasso di sconto R= 4% Vita utile n= 20 anni
= 13,59
Pn
Pn > Pu
Potenza assorbita da un motore elettrico:
∙
= kW
η η
Energia Assorbita da un motore elettrico
E= Pa * h= kWh
Un tasso di inflazione per esempio del 3% significa che:
Ha lo stesso
1 EURO DI 1,03 EURO
potere di
OGGI FRA UN ANNO
acquisto di
.
la serie dei FCj deve dunque andare aumentando secondo il tasso di inflazione “f” stimato, e
poi essere attualizzata secondo il tasso R
Se l’inflazione è stimata in f all’anno, la quota che incrementerà il valore di FC dopo
un anno sarà:
FC ∙ f
Il valore del flusso di cassa, al termine del primo anno, sarà dunque:
FC + FC ∙ f = FC (1+f)
Al termine del secondo anno, il relativo flusso di cassa sarà:
FC (1+f) +FC (1+f) ∙ f = FC (1+f)2
mentre al termine del j‐esimo anno il relativo flusso di cassa diventerà:
FC (1+f)j
t1 tn t
t0
1 1
1
2 1
1
1 1 1
… .
1 1 1
125 Tarriffe bene considerato
120
119
118,9
117
115 115 114,8
114
112,6
110,5 110,9
110
108,1 108
95
3
90
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
t1 tn t
t0
1 1 1 ′
1
2 1 1 2
1 1 1 1 2 1 1
… .
1 1 1
1 1 ′ 1
≅
1 1 ′
1 1 1
… .
1 1 1
1 1 1
… .
1 1 1
FATTORE DI ANNUALITA’ PER “i” ED “n”
Il van torna nuovamente:
VAN = FC . FA ‐ I0
Tempo di Ritorno
TR
Tempo di Ritorno Indice di Profitto
Attualizzato ‐ TRA IP
Tasso Interno di
Rendimento – TIR
Consiste nel numero di anni affinché i flussi di cassa cumulati previsti eguaglino
l’investimento iniziale
Se: FC1=FC2=FCj= FCn
Indica, a fronte degli euro investiti nel progetto, quanti euro vengono guadagnati
E’ coerente con le indicazioni del VAN.
L’indice di profitto è utile sia in termini assoluti che relativi, per discriminare il
migliore tra progetti alternativi:
VAN(A) = 40.000 EUR VAN(B) = 40.000 EUR
I(A) = 100.000 EUR I(B) = 80.000 EUR
IPA=(VAN/I)A=0,4 IPB=(VAN/I)B=0,5
Ing. Luigi Zonetti
Corso di formazione per energy manager ed EGE settore industriale
23 -10 2015- pag. 44
L’ ANALISI COSTI BENEFICI – 35‐ Indicatori alternativi
Le richieste del
Committente
TASSO INTERNO DI RENDIMENTO TIR
E’ definito come il tasso di sconto che da un VAN = 0 (operazione finanziaria
equa)
Può essere calcolato solo con metodi iterativi a partire dalla relazione:
LA REGOLA DEL TIR OBBLIGA A CONFRONTARE IL TIR DEL PROGETTO CON IL COSTO DEL
CAPITALE.
TALVOLTA IL COSTO DEL CAPITALE PER IL PRIMO FLUSSO DI CASSA È DIVERSO DAL C.D.C.
PER IL SECONDO FLUSSO DI CASSA, E COSI’ VIA(INTERESSE VARIABILE).
IN QUESTI CASI NON VI E’ ALCUN PARAMETRO PER VALUTARE IL TIR DEL PROGETTO.
E’ un indicatore che tiene in conto il fenomeno dell’attualizzazione
Individua il “tempo di sofferenza” da attendere per l’annullamento del VAN,
perché il progetto non chiuda in perdita.
Si determina calcolando la vita “n” dalla relazione
Entrambi i progetti hanno ugual TRA, ed un cutoff period di poco superiore.
Eppure, raggiunta la vita “n A,B” dei progetti, uno risulta più conveniente dell’altro.
Ing. Luigi Zonetti
Corso di formazione per energy manager ed EGE settore industriale
23 -10 2015- pag. 48
L’ ANALISI COSTI BENEFICI – 40‐ Indicatori alternativi
Le richieste del
Committente
Fonte ENEA
I progetti hanno uguale VAN, ma TRA differenti.
Il progetto A è preferibile solo se i progetti sono considerati “a rischio” (tra l’altro il
progetto A ha anche IP superiore)
Ing. Luigi Zonetti
Corso di formazione per energy manager ed EGE settore industriale
23 -10 2015- pag. 49
L’ ANALISI COSTI BENEFICI – 41‐ Indicatori alternativi
Le richieste del
Committente
1 1 1 1
0
1 1
log
∙
log
∙ log 1
Poiché il flusso di cassa FC costituisce un utile, esso sarà sottoposto a tassazione
secondo l’aliquota di imposta marginale T.
Ogni FC dovrà dunque essere moltiplicato per il fattore (1‐T), e l’espressione del VAN
diventa quindi:
VAN = FC∙(1‐T) FA – I0
Aj =
Non è un uscita di cassa.
E’ importante solo in quanto riduce reddito imponibile.
Crea un risparmio uguale al prodotto fra ammortamento ed aliquota di imposta
marginale
5
T*
da fruirsi per ogni anno fino allo scadere di n amm .
In conclusione, nel caso in cui la vita utile n fosse uguale o prossima agli anni di
ammortamento n amm , il VAN a flussi di cassa costanti di venterebbe:
ANALISI DI SENSIBILITA’
Calcola le conseguenze di errori di valutazione delle variabili
Costringe a identificare con sistematicità le variabili fondamentali
Aiuta a mettere in luce previsioni confuse o inappropriate
Non può sciogliere riserve in problemi in cui siano presenti variabili correlate
In realtà:
FC= f(R, f,f’, h,h, ecc) ≠ Costante
Tutti questi parametri sono stati implicitamente supposti costanti nell’intera durata
dell’attività ma nella realtà questi parametri sono tutt’altro che costanti.
i flussi di cassa ne saranno necessariamente influenzati, e ciò originerebbe non più un unico
valore di VAN ma una gamma di possibili valori di VAN.
Data l’impossibilità di prevedere anno per anno gli effettivi valori dei vari parametri, e
quindi di calcolare gli effettivi flussi di cassa generati, si ricorrerà ad un’analisi di tipo
statistico basato sul metodo Montecarlo.
Si può così produrre uno strumento che, a determinati valori di input, associa una serie
di valori di output, con una relativa probabilità.
L’applicazione del metodo Montecarlo prevede lo sviluppo dei seguenti passi:
a. Individuazione dell’output di interesse
b. Determinazione delle variabili indipendenti e del loro campo di variabilità
c. Simulazione tramite generazione di differenti set di valori delle variabili indipendenti
d. Raccolta dei risultati
e. Analisi di incertezza
f. Analisi di sensibilità.
Caso studio: Sostituzione caldaia
a. Individuazione dell’output di interesse
b. Determinazione delle variabili indipendenti e del loro campo di variabilità
Parametri economici Parametri impiantistici
(R,f,f’) (rendimenti,ore lavorate ecc)
b. Determinazione delle variabili indipendenti e del loro campo di variabilità
FC= ∙ ∙ ∙
variazione% +/‐ 5 10 25 1 0 3 50 10
I0= 55.000 = cost VAN= 433.103 €
<261.504.187
Montecarlo - Sostituzione generatore di calore
261.504.187< <294.813.673
16,0% 294.813.673< <328.123.160
14,0% 328.123.160< <361.432.647
12,0% 361.432.647< <394.742.133
10,0%
Frequenza
394.742.133< <428.051.620
8,0% 428.051.620< <461.361.107
6,0%
461.361.107< <494.670.593
4,0%
494.670.593< <527.980.080
2,0%
527.980.080< <561.289.567
0,0%
561.289.567< <594.599.053
594.599.053< <627.908.540
627.908.540< <661.218.027
661.218.027< <694.527.513
Classi di VAN (€)
>694.527.513
f. Analisi di sensibilità.
Tramite l’analisi di sensibilità si può determinare viceversa l'influenza delle singole variabili
sulle previsioni, e verificare quali di queste hanno le caratteristiche della criticità. In
particolare, un’analisi di sensibilità:
evidenzia quali variabili influenzano in misura maggiore le previsioni, ed in che modo;
evidenzia quali variabili influenzano in modo trascurabile le previsioni, comportandosi in
pratica come costanti;
consentono di conseguenza dei feedback che, implementati, migliorano l’affidabilità del
simulatore.
Per verificare se due variabili prescelte sono veramente indipendenti, o se non esiste un
legame fra loro, vanno riportate le rispettive osservazioni su un grafico a dispersione che
lega i valori della variabile x con il valore dell’output y.
Concordanza Discordanza
Indipendenza Legame non lineare
• Quali sono le opzioni per il finanziamento del piano di
miglioramento?
• Chi sono le parti interessate nei progetti di miglioramento
energetico?
• Quali rischi sono associati ai progetti e cosa si può fare per
mitigarli?
• Che tipo di progetto è possibile e come si può gestirlo?
• Quali tecnologie sono disponibili per il miglioramento delle
prestazioni energetiche?
Fondi propri
Prestiti da istituti di credito
Contratti di leasing da parte di terzi
Finanziamenti da ESCO
Gli istituti di credito vogliono applicare un approccio ai prestiti basato sulla gestione di
beni materiali, spesso limitato al 70‐80% del valore del bene acquistato. Sovente però
per questi progetti, dopo l’installazione il bene non ha più valore sul mercato.
Per chi vuole investire, quello che manca è l’accesso al credito con condizioni favorevoli,
per via di una incomprensione fondamentale.
Il valore di un progetto che porta al risparmio energetico non risiede nel bene acquistato
ma nel flusso di cassa generato dai costi ridotti (evitati)
Nei progetti di efficientamento energetico sono i risparmi a ripagare l’investimento
Fonte: ENI corporate university
Fonte: ENI corporate university
Come definito nel D.Lgs 115/08, una Energy Service Company (ESCO) è una persona fisica
o giuridica che fornisce servizi energetici ovvero altre misure di miglioramento
dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei locali dell'utente e, ciò facendo, accetta
un certo margine di rischio finanziario.
• non esiste una disciplina dei contratti delle ESCO:
né dei contratti a monte (modalità di costituzione della ESCO, forma giuridica
da assumere, ecc.) ü
né dei contratti a valle della ESCO. (rapporti con i soggetti che intendono fruire
dei servizi offerti dalla società).
In particolare, chi voglia costituire una società finalizzata alla realizzazione di
progetti di risparmio energetico, sarà tenuto all’osservanza delle disposizioni
del codice civile in materia di società e opterà per una delle forme ivi
previste.
• Ciò che la caratterizzerà sarà prevalentemente l’oggetto sociale e l’attività
realmente svolta.
Ing. Luigi Zonetti
Corso di formazione per energy manager ed EGE settore industriale
23 -10 2015- pag. 73
LE ESCO
Le richieste del
Committente
Le ESCO sono i soggetti di mercato che possono aiutare gli utenti finali a
realizzare interventi di efficientamento:
Finanziamento Garanzia dei
tramite terzi
risultati
Una ESCO è tale perché
offre (D.Lgs. 115/08) Servizi
energetici
integrati
ESCO
Ing. Luigi Zonetti
Corso di formazione per energy manager ed EGE settore industriale
23 -10 2015- pag. 74
LE ESCO
Le richieste del
Committente
Studio fattibilità e
Audit Finanziamento
progettazione
Monitoraggio e verifica
Installazione Gestione e O&M
dei risparmi
Gestione pratiche
Formazione/informazio Contrattualistica EPC e
burocratiche(incentivi
ne forniture
ecc)
Sono chiamate in causa da più parti, ma sono in generale ancora lontane dalle esigenze del
mercato, prevalentemente per scarsità di capitalizzazione e fondazione troppo recente,
aspetti che limitano il ricorso al finanziamento tramite terzi, ossia alla caratteristica più attesa
in questa situazione di mercato.
a) essere in grado di svolgere un servizio di efficienza energetica in accordo con la UNI
CEI EN 15900:2010;
b) essere in grado di svolgere tutte le attività di cui al punto 4.2;
c) possedere le capacità di cui al punto 4.3;
d) offrire garanzia contrattuale dei risultati di miglioramento dell’efficienza energetica
(assumendo i rischi tecnici e finanziari per eventuale mancato raggiungimento degli
obiettivi concordati). L’eventuale quota parte dei rischi (tecnici e finanziari) non assunti
dalla ESCO deve essere definita contrattualmente;
e) collegare la remunerazione dei servizi e delle attività fornite al miglioramento
dell’efficienza energetica ed ai risparmi conseguiti ed al raggiungimento degli altri criteri
di prestazioni e rendimento stabiliti.
f) garantire
Sono la in
chiamate disponibilità al parti,
causa da più cliente
madei
sonodati misurati ancora
in generale nel corso dell’espletamento
lontane del
dalle esigenze del
servizio mediante
mercato, adeguataper
prevalentemente reportistica e nel
scarsità di formato concordato.
capitalizzazione e fondazione troppo recente,
aspetti che limitano il ricorso al finanziamento tramite terzi, ossia alla caratteristica più attesa
in questa situazione di mercato.
Energy Supply
EPC contract
contract
Energy Supply Contract:
Osservazioni:
C’è un elemento comune che caratterizza tutti i Contratti di Fornitura di Energia sopra
descritti. Questi contratti “fondono” insieme: la fornitura del combustibile, la gestione
degli immobili e l’eventuale riqualificazione energetica. La maggior parte delle Società che
offrono questa tipologia di contratto, sono in grado, vuoi per propria abilità commerciale,
vuoi per adesione a consorzi di acquisto, vuoi per legami societari con holding che operano
principalmente nel mercato del gas, di approvvigionarsi di combustibile a prezzi favorevoli e non
necessariamente conosciuti ai Clienti finali . È complesso per i Clienti conoscere i consumi reali
degli edifici e i prezzi praticati. Ne consegue che le Amministrazioni, sia pubbliche sia private,
che stipulano tali contratti, avranno difficoltà a valutare se eventuali riduzioni nei costi di
riscaldamento siano dovute all’efficacia degli interventi di riqualificazione, a un’effettiva
buona gestione degli impianti o a uno sconto sul combustibile fornito. Il risultato sarà
comunque positivo, ma questo aspetto può suggerire, per le Amministrazioni più evolute e
strutturate, di mantenere distinte tali voci considerando gare separate per conseguire i massimi
benefici.
Energy Performance Contracting – EPC:
I contratti di prestazione energetica possono essere suddivisi, fondamentalmente, in
due differenti categorie a seconda dell’attribuzione del risparmio energetico e della durata
contrattuale:
‐ Contratto a Cessione Globale Limitata
‐ Risparmio non condiviso
‐ Breve durata contrattuale
‐ Utilizzabile nei casi in cui gli interventi di efficientamento sono limitati
‐ Contratto a Risparmio Condiviso
‐ Durata maggiore
‐ Interventi più complessi
‐ Si abbina bene al finanziamento tramite terzi