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KANT

Rappresentante dell’ illuminismo,sviluppa temi come quello della razionalità(capacità di


passare ogni cosa al vaglio della ragione).
Kant indaga le potenzialità e i limiti della ragione a cui riconosce il ruolo di liberare l’uomo dai
pregiudizi e false credenze.
Imparare a pensare significa imparare ad usare la ragione criticamente senza dover affidarsi
all autorità altrui.
Per Kant il progresso non è necessario o affidato alla storia ma è affidato agli uomini e per
questo può conoscere fasi di regresso o di stallo.

La realtà umana,a differenza di quella naturale,è caratterizzata dalla libertà;la realtà naturale
è sottoposta a leggi necessarie. L’uomo è per Kant un essere razionale e la ragione gli
conferisce libertà e dignità.
Cos’è la libertà umana?
Kant si ripromette di formulare una scienza morale senza elementi empirici;compito della
filosofia morale è trovare ciò che è valido universalmente per ogni essere ragionevole.
Kant non cerca ciò che è universale nell’idea di bene; il bene non è oggettivo ma dipende
dall’idea che ognuno si fa così come la felicità ognuno la trova in qualcosa di diverso.
Ciò che è valido universalmente è solo la volontà buona indipendentemente dall’oggetto che
questa può assumere come bene.
La volontà libera è la volontà incondizionata, disinteressata.
La felicita in quanto fa parte sia dell’interesse sia della preferenza degli individui non può
essere presa in considerazione.
La legge morale universale non trae la sua obbligatorietà dall’oggetto ma da un elemento
formale:la capacità di valere come legge,come principio del volere in generale.
La forma più perfetta di libertà è trovata nell’ obbedienza alla legge che il soggetto da a se
stesso.
Kant formula un concetto importante:sono autonomo quando non sono condizionato dalla
natura,non seguo il piacere,istinto,paura…l’uomo è autonomo quanto più è libero ovvero non
ha altre motivazioni se non il puro dovere.
Cosi l’uomo si erge sopra il mondo della natura,caratterizzato dalla necessità.
Per Kant quindi posso essere responsabile soltanto di un’azione interamente volontaria
commessa liberamente e autonomamente.

IMPERATIVO CATEGORICO
Il principio oggettivo che si presenta come necessario per la volontà viene chiamato
l’imperativo categorico(categorico: che si dà senza condizioni).
Non rientrano in questa categoria le norme che ci dicono quali sono i mezzi per ottenere
qualcosa.
La libertà nasce quando si obbedisce all’imperativo categorico, che rende le azioni
moralmente buone.
Kant sottopone la volontà al criterio dell’ universalità.
La massima che ciascuno si è dato deve poter essere estesa a tutti gli uomini.
L’imperativo categorico contiene L’ingiunzione di promuovere i fini essenziali
dell’umanità,cioè la nostra propria perfezione e la felicità degli altri.
Ciò che ci fa rinunciare alla felicità e che è alla base della morale è la dignità umana:
L’uomo è fine e non mezzo.
Seguire l’imperativo categorico non conduce alla felicità ma ce ne rende degni.
Quindi solo una cosa ha valore assoluto che e la dignità dell’uomo.

DIRITTO E POLITICA
Per Kant la realtà umana è antagonista.
La natura ha creato le condizioni che consentono all’uomo di essere creativo e non seguire
la massa quindi la società è più dinamica e permette a ciascuno di sviluppare le sue
potenzialità.
Per Kant non esiste una misura oggettiva del bene e neanche della felicita quindi la società
non può essere fondata su un’idea di bene.
Come gli uomini anche gli stati seguono ciò che ritengono sia il bene a modo loro e questo
causa il conflitto.
Si tratta quindi di delineare un modello che abbia carattere normativo. Questo modello si
fonda su un dovere,quello di uscire dai rapporti naturali della politica e del diritto positivo, per
instaurare uno stato puramente legale.
Lo Stato conforme al diritto è quello in cui viene legalmente determinato ciò che a ciascuno
spetta.
Kant delinea le condizioni di una convivenza giusta,che sia conforme al diritto.
Lo stato deve rispettare il principio di libertà, di uguaglianza e di indipendenza.
Tutti i sudditi sono uguali perché ugualmente soggetti al potere coattivo.
Uguale deve essere la capacità di costringere un altro a rispettare la mia libertà; nessuno
può sottrarsi a questo genere di uguaglianza: non può esistere una classe privilegiata che
possa danneggiare la libertà di un’altra.
L’uguaglianza non riguarda la sfera economica e spirituale.
La disuguaglianza è per Kant frutto delle capacità e non si può impedire a nessuno.
Il grado sociale è dovuto solo a se stessi e la disuguaglianza sociale non viene presa in
considerazione.
Il principio dell’indipendenza è inteso come la capacità di partecipare del potere legislativo
che ciascuno ha in quanto cittadino.
Kant si immagina un contratto originario:atto in cui il popolo si costituisce come stato e si
autogoverna.
La volontà del popolo e il consenso che dà sono il titolo di legittimità di ogni legge pubblica.
Soltanto la capacità di votare è garanzia di indipendenza ma hanno diritto di votare coloro
che sono indipendenti ovvero padroni di sè, quindi sono esclusi i bambini,donne,chi lavora a
servizio di altri.
Per Kant è importante la divisione del potere:
Potere sovrano,potere esecutivo e giudiziario.
I poteri Devono rimanere separati per evitare il dispotismo(in una democrazia potere
legislativo e esecutivo si fondono)quindi il governo deve essere rappresentativo.
Solo con la divisione dei poteri si può ottenere un regime repubblicano, costituzione
perfettamente giuridica che salvaguardi la libertà.

La Repubblica che Kant ha in mente è basata sui principi che l’indagine razionale rivela.
È dalla libertà e dal conflitto che l’uomo trova stimolo a progredire.
La natura ha dotato l’uomo della razionalità in vista del suo sviluppo, il progresso è lento e
riguarda l’umanità non il singolo individuo.
Il compito supremo della natura nei confronti degli uomini è la costruzione di una società
civile perfettamente giusta.
Ciò è possibile perchè l’umanità può migliorare esercitando la ragione.
L’illuminazione ha emancipato l’uomo dalla servitù insegnandoli ad usare autonomamente la
ragione.
Dato che razionalità e libertà non sono separabili, il pericolo maggiore per il progresso è il
dispotismo(esiti della rivoluzione francese simili a un dominio dispotico).
Il consenso del popolo,unico titolo di legittimità, può essere dunque anche solo virtuale:dove
il legislativo non è un’assemblea di rappresentanti il monarca deve valutare il consenso del
popolo.
Il controllo popolare quindi è escluso e anche qualsiasi rivoluzione:progresso senza
rivoluzione.
Il progresso deve essere fatto con riforme graduali che scaturiscono nel gioco della libertà;
La realizzazione di una Costituzione civile giusta porta la pace,occorre però realizzare delle
premesse:la costituzione di ogni stato deve essere repubblicana perché le calamità della
guerra ricadono sui cittadini, che non hanno alcun interesse a farla.
Ulteriore premessa è il diritto internazionale fondato sopra una federazione di liberi stati,
un’unione federativa che allarga i principi del diritto e li applica ai rapporti tra gli Stati.
Così si realizza il fine supremo della natura.
Il modello che sta alla base del repubblicanesimo kantiano può essere esteso riconoscendo
nella realtà internazionale la possibilità di realizzare liberta,uguaglianza, indipendenza.
Kant suggerisce:
1 nessun trattato di pace può essere tale se è fatto con pretesti di guerre future.
2 nessuno stato indipendente può venire acquistato da un altro per via di successione
ereditaria,scambio,compera o donazione.
3 gli eserciti permanenti devono sparire
4 non si devono contrarre debiti pubblici in vista di un’azione da spiegare all’estero
5 nessuno stato deve intromettersi con la forza nel governo di un altro stato
6 nessuno stato in guerra con un altro deve permettersi atti di ostilità che renderebbero
impossibile una pace futura.

Il fondamento della pace è enunciato in articoli definitivi


Il primo afferma che la Costituzione repubblicana sia estesa ad ogni Stato;
Il secondo che il diritto internazionale si fondi su una federazione di liberi stati;
Il terzo enuncia il diritto di una universale ospitalità:diritto di visita per cui ciascun uomo,che
si comporta pacificamente,ha diritto di entrare a far parte della società.
In questo ultimo viene considerato l’uomo come un essere morale che deve essere tutelato
in ogni condizione,indipendentemente dalla società di cui fa parte.
Visione ottimistica:progresso come compito affidato al pubblico uso della ragione,che i liberi
pensatori devono esercitare senza restrizioni.

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