ISBN-13: 978-88-89600-55-9
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Seconda Edizione
Finito di stampare nel mese di Novembre 2014
Sommario
Sommario
I Love English Volume 1
Prefazione
1.0 Articolo Determinativo
1.1 Dove si usa l’articolo determinativo?
1.1.2 Casi in cui si omette l’articolo determinativo
1.2 Articolo Indeterminativo
1.3 Differenza tra Articolo Determinativo e Indeterminativo
1.4 Il Plurale Generico ed il Plurale Specifico.
1.5 Il Genitivo Sassone.
1.5.1 Doppio Genitivo.
1.6 Le Preposizioni.
1.6.1. Preposizioni di Luogo.
2.0 La Frase e la sua struttura
2.1 I Pronomi personali Soggetto e Complemento
2.2 I Pronomi Possessivi
2.3 Pronomi Indefiniti
2.3.1 PRONOMI INDEFINITI PARTE II
2.4 Pronomi e Aggettivi Dimostrativi.
2.5 I Pronomi Riflessivi
2.5.1 “SELF – GET + (aggettivo / participio passato) – MAKE +
(pronome riflessivo + participio passato)”
2.6. Pronomi Relativi
2.6.1 Pronomi relativi parte II: frase incidentale e frase non –
incidentale
3.0 Il Nome
3.1 il plurale dei nomi
3.2 Sostantivi Numerabili e non Numerabili.
3.3 Nomi Collettivi
3.4 I Nomi Composti
3.5 Il Plurale dei Nomi (II)
4.0 Aggettivi Possessivi
4.1 Aggettivi Qualificativi.
4.2 Ordine degli Aggettivi Qualificativi.
4.3 Aggettivi Comparativi.
4.3.1 Comparativo di Maggioranza
4.3.2. DOPPIO COMPARATIVO
4.3.3 COMPARATIVI IRREGOLARI
4.4 SUPERLATIVO
4.4.1 SUPERLATIVI IRREGOLARI
4.5. AGGETTIVI DI QUANTITA’
4.6 Aggettivi Indefiniti.
5.0 GLI AVVERBI
5.1. AVVERBI DI MODO
5.2 AVVERBI DI FREQUENZA
I) caso: Avverbi di frequenza in frasi in forma semplice
II) Caso: Avverbi di frequenza in tempi composti
III) Caso: Avverbi di frequenza in presenza di un verbo ausiliare
5.3 AVVERBI DI TEMPO
5.4 AVVERBI DI LUOGO
6.0. PRONOMI INTERROGATIVI
6.1 QUESTION WORDS
6.2. Forma interrogativa con preposizioni.
APPENDICE
1.1 Espressioni con “HOW”
1.2 Espressioni con “WHAT”
1.3 ESPRESSIONI DI TEMPO
1.4 “YET – ALREADY”
1.5 “STILL” & “NOT YET”
1.6 Question Tags
English Passpartout
Premessa
L’importanza della Lingua Inglese nella società odierna di Florio
Fabio
Utili Affermazioni
Greetings (saluti)
I Mesi dell’anno
Numeri
Alfabeto
L’orologio
Presentare se stessi e gli altri
Likes and dislikes
Esprimere preferenza
“ENGLISH IN COMMUNICATION”
At the post office
At the Exchange Bureau (All’ufficio Cambi)
*Monete - Monete Inglesi
At the bank - (In Banca)
Travelling
By Plane - (Viaggiare in aereo)
By bus - (Viaggiare in autobus)
By taxi (con il taxi)
By Train or Underground - (Con il treno o in metropolitana)
Trains - (Treni)
By Sea - (In Nave)
At a hotel - (In albergo)
In your room (In stanza d’albergo)
At the porter’s desk (Alla reception)
Departures (Partenze)
At the restaurant - (Al ristorante)
Paying (Pagare il conto)
Food (Cibo)
Modi di cottura (Ways of cooking)
Restaurant Vocabulary (Lessico per ristorante)
Drinks (Bevande)
Shopping and Services (Fare compere e servizi)
Stores and Shops (Negozi)
Food shops (negozio di alimentari)
Fruit and Vegetables (Frutta e Verdura)
Dairy Products (prodotti giornalieri)
At the Butcher (Dal macellaio)
At theBakery (dal panettiere)
At the Confectionary (Dal pasticciere)
At the fishmonger (dal pescivendolo)
At the shoe shop (Dal calzaturificio)
Sizes (Misure)
At the stationery (In cartoleria)
At the Chemist’s - (In farmacia)
Medicine instructions (Instruzioni sui flaconi dei medicinali)
Parts of the Body - (Le parti del corpo umano)
At the florist - (Dal fioraio)
At the Jeweller’s shop – Watchmaker’s shop (Dal gioielliere e in
orologeria)
At the Department Store - (Ai grandi magazzini)
Clothes - (Vestiti)
Cloth (Stoffa)
Sizes (Taglie) - Women’s dresses / abiti da donna
Men’s suits / Abiti da uomo
Men’s Shirts / Camicie da Uomo
Socks / Calzini
At the Hairdresser’s (dal parrucchiere)
Beauty Therapists’s vocabulary - (Vocaboli per Estetiste)
Colours (I colori)
At the Optician (Dall’ ottico)
At the dentist - (Dal dentista)
Describing people: physical appearance (Descrivere le persone:
aspetto fisico)
Red letter days (feste e ricorrenze)
Telephoning (Al telefono)
Entertainment (Divertimento)
On the beach (In spiaggia)
At the doctor’s - (Dal dottore)
The Weather Forecast (Le previsioni del tempo)
Useful adjectives - (aggettivi utili)
Common phrases- (Frasi di uso comune)
Family (Membri della famiglia)
I Love English Volume 2
Parte 1 – Distinzione e Classificazione dei verbi
1.1 Il Verbo: premessa
1.2 Classificazione dei Verbi
1.3 La tabella periodica dei Verbi
1.4. I Verbi Ausiliari
1.5. Forma contratta del verbo “Be”
1.6. Verbo “To Be” forma del passato remoto
1.7. Forma Idiomatica del verbo “Be”
1.8 Il Verbo “To Have”
Verbo “To Have” utilizzo
“Rafforzativo “Got”
1.9. Forma passata del verbo Avere “Had”
1.10. I verbi Ordinari
1.11 TO WORK
1.12 “TO TEACH”
Parte II – I TEMPI VERBALI
2.1 Present Continuous
2.2 Present Continuous – forma affermativa
Avverbi di Tempo Determinato
2.3. Present Continuous (Spelling Rules)
2.4. Verbi che non reggono la forma progressiva
2.5 Simple present
2.6. Simple Past
2.7. Past Continuous
2.8. Present Perfect Simple
2.9. Present Perfect Continuous
2.10. Past Perfect Simple
2.11. PAST PERFECT CONTINUOUS
2.12. TABELLA RIEPILOGATIVA DEI VERBI
Parte III – I tempi verbali: il Futuro
3.1. Premessa
3.2. Futuro semplice “WILL”
3.3 “To Be Going To”
Present Continuous con azione di futuro.
3.4.Simple Present
3.5.Future Continuous
3.6 Future Perfect (futuro anteriore)
3.7. FUTURE IN THE PAST (il futuro nel passato)
Parte IV – Tempi verbali Periodo Ipotetico e Condizionale
4.0. Premessa
4.1. Periodo Ipotetico I tipo
4.2. Secondo Periodo Ipotetico
4.3. III Periodo Ipotetico
4.4. Tabella riepilogativa del Periodo Ipotetico
4.5.Condizionale
FORMA AFFERMATIVA
FORMA NEGATIVA
4.6 Condizionale Passato
4.7. Imperativo
Parte V – Verbi Modali (Can-Could-May-Might)
5.1 Premessa
5.1. VERBO “CAN”
FORMA AFFERMATIVA
5.2. “COULD”
5.3. COULD HAVE + PARTICIPIO PASSATO
5.4. “TO BE ABLE TO” (Essere capace di)
5.5 MAY e MIGHT
Parte VI – Verbi Modali (Must-Have to-Shall – Should)
6.0 PREMESSA
6.1. MUST
6.2.TO HAVE TO
6.3. SHOULD
6.4. Altre forme di dovere
6.5. SHALL
6.7.TABELLA RIEPILOGATIVA VERBO DOVERE
Parte VII – Verbi Modali (Want – Will – Wish- Would Like)
7.1. VOLERE “WILL”
7.2. “WANT”
7.3. WOULD LIKE (VORREI)
7.4. WISH (Desiderare)
Extra Content: Appendice dei Verbi
TABELLA PERIODICA VERBI IRREGOLARI
VERBO ESSERE
VERBO AVERE
PRESENT CONTINUOUS
PAST CONTINUOUS
SIMPLE PAST
SIMPLE PRESENT
PRESENT PERFECT SIMPLE
FUTURO SEMPLICE
CONDIZIONALE PRESENTE
FUTURO INTENZIONALE
FUTURO PROGRESSIVO
CONDIZIONALE PASSATO
TRAPASSATO REMOTO
FUTURO ANTERIORE
PRESENT PERFECT CONTINUOUS
CAN
MUST
WANT
I Love English Volume 3
Premessa
3.0. I VERBI SEMI MODALI
3.1. NEED
3.2. “DARE” – OSARE
3.3. USED TO
4.0. –ING and INFINITIVE
4.1. VERBI + ING FORM
4.2. VERBI + INFINITO
4.3. VERBI + OBJECT + TO + INFINITO
4.4. VERBI CON ING or TO?
5.0. VERBI PREPOSIZIONALI
6.0. ESPRESSIONI CON –ING FORM
7.0. PRONOMI RELATIVI
8.0. AGGETTIVI CHE TERMINANO PER – ING o –ED
9.0 DIFFERENZA TRA “QUITE” & “RATHER”
10.0. ALTHOUGH, DESPITE, IN CASE OF
11.0. UNLESS / PROVIDED THAT
12.0 LIKE / AS or AS IF
13.0 FOR / DURING / WHILE
14.0. BY / UNTIL / BY THE TIME
15.0 IN/AT/ON in usi speciali
16.0. LA FORMA PASSIVA
17.0. DISCORSO DIRETTO E INDIRETTO
I Love English Volume 1
Prefazione
“I love English New Edition fa parte di una collana dedicata allo
studio analitico della lingua inglese configurandosi come una guida
mirata all’apprendimento degli elementi strutturali e grammaticali di
livello elementare della lingua straniera.
Il presente volume non vuole sostituirsi o essere una copia dei vari
testi di grammatica esistenti in commercio di cui il mercato sembri
esserne ormai quasi del tutto saturo, ma vuole essere uno strumento
chiaro ed elaborato di semplice utilizzo sia per coloro che vogliono
ripassare la lingua inglese rispolverandola, sia per tutti coloro che
non hanno mai studiato la lingua straniera e che per la prima volta –
vuoi per curiosità, vuoi per esigenze personali o lavorative –
decidono di imbattersi nello studio di questa splendida ed
affascinante lingua che genera allo stesso tempo anche tanto
sconforto nei discenti date le notevoli differenze che si riscontrano
nei due livelli linguistici ossia l’italiano e l’inglese.
Ho deciso di creare questo primo volume di lingua - a cui faranno poi
seguito anche gli altri due volumi per un’analisi più completa –
perché ho notato che i ragazzi, nonostante i molteplici anni di studio
e di formazione linguistica trascorsi presso istituti scolastici
difficilmente riescono a parlare l’inglese. Molti addirittura, scoraggiati
dai pessimi insegnamenti di lingua, decidono di rinunciare a studiarla
senza capire che la lingua straniera rappresenta il futuro
professionale e che a differenza di altre discipline scolastiche, la
lingua straniera esce fuori dal contesto delle quattro mura
scolastiche per permearsi nel mondo della realtà, dei concorsi
pubblici e del lavoro.
Dai molteplici insegnamenti da me effettuati di lingua inglese e
BUSINESS ENGLISH presso diverse scuole di formazione
professionali ma anche presso prestigiose aziende del settore
nazionale quali ENEL e TELECOM, ho riscontrato che sia gli adulti
che i ragazzi, quando parlano di lingua inglese, hanno idee confuse
soprattutto su quelli che sono gli aspetti della grammatica
elementare della lingua.
Alcune volte sembrano perdersi in congetture mentali, in situazioni
che gli appaiono estremamente difficili perché non sono state
metabolizzate e quindi apprese in maniera efficiente negli anni
passati della loro formazione. Io sono stato sempre del parere – e lo
ritengo tutt’oggi – che la grammatica sia la base piramidale di un
intero sistema linguistico. Non si può apprendere la lingua se non si
conosce la grammatica. Quest’ ultima stabilisce il funzionamento
della lingua, ne delinea le caratteristiche e unisce quell’insieme di
tasselli (elementi singoli di grammatica) con lo scopo di generare
stringhe di frasi complete. Non potrò mai dimenticare il mio caro
professore di Università che ha dedicato la vita all’apprendimento
linguistico dell’inglese all’interno di laboratori linguistici. Egli
affermava che la lingua straniera è come una scienza ed
esattamente come la matematica dove per ogni singolo elemento
grammaticale corrisponde una logica di utilizzo e di collocazione
all’interno dell’universo “frase”.
Non è per me insolito sentire persone che affermano che unico
metodo per l’apprendimento della lingua straniera è il contatto diretto
sul posto. Il contatto diretto con un paese straniero non è poi così
stimolante per un parlante italiano che non sa dire neppure una
parola. Inoltre, non è da ritenersi assolutamente positivo.
Quando si arriva nel paese straniero lo stato di ansia e di disagio
aumenta limitando la mente alla funzione di “apprendimento”
linguistico.
Evidenzio il termine apprendimento ponendolo tra due virgolette
perché in questo senso non si può parlare di apprendimento vero e
proprio ma bensì di acquisizione di lingua. L’acquisizione è diversa
dall’apprendimento poiché si tratta di un processo spontaneo e
inconsapevole che avviene all’interno di un parlante. La persona
memorizza, acquisisce parole e frasi per sentito dire, perché
pronunciate o espresse da altre persone ma non sa distinguere né
riconoscere una frase grammaticalmente corretta da quella
scorretta, come non sa elaborare spontaneamente nuove frasi
perché non sussiste alla base una teoria di grammatica. Solitamente
una lingua acquisita, si perde dopo due mesi, proprio perché
ritornando nel proprio territorio natio e non avendo la possibilità di
praticarla svanisce nel nulla. Al contrario, la consapevolezza
linguistica avviene con l’apprendimento e cioè con lo studio
sistematico della lingua e delle sue funzioni e strutture grammaticali.
Un parlante perfetto di lingua, deve possedere Competence e
Fluency. La competence è la capacità di un parlante di saper
riconoscere una frase grammaticalmente corretta. La fluency è la
capacità di elaborazione e produzione linguistica. Nella società
odierna la fluency linguistica è quella sicuramente richiesta in
qualunque ambito settoriale, ma anche la competence non ci
starebbe male. Ecco perché ho sentito quasi l’esigenza di scrivere
questa guida o compendio grammaticale proprio per facilitare
l’apprendimento linguistico nonché di spiegare, in maniera
dettagliata, ogni singolo fenomeno linguistico.
Il registro linguistico da me adoperato per la stesura, non è quello di
un classico libro grammaticale, ma bensì una sorta di discussione
unitaria tra me e il discente. Una maniera semplice di argomentare i
fatti di lingua senza l’uso di grossi paroloni e soprattutto l’ausilio di
molteplici esempi pratici volti a confrontare i due sistemi linguistici:
LS e lingua madre. Il volume vuole stravolgere la vecchia
concezione di apprendimento linguistico che suddivide teoria dalla
pratica, ma vuole cercare di non sacrificare nessuno dei due aspetti,
anzi al contrario vuole unire questi aspetti partendo proprio dal
concetto pratico e quindi di uso della lingua fino a giungere alla
spiegazione teorica grammaticale. Il discente, a questo punto, vedrà
i due sistemi linguistici comparati in maniera costante e uniforme in
ogni capitolo e per ogni argomento in modo tale da imparare la
competence linguistica sin dalle prime lezioni e ad evitare quei
normali errori di apprendimento che sono all’ordine del giorno.
Il testo è tratto dalle mie molteplici lezioni di lingua inglese tenutesi
presso varie scuole di formazione per cui è da ritenersi un’opera
esclusivamente ORIGINALE nel suo intento e nel suo proposito. E’
suddivisa in tre aree: quella teorica – dominata dall’analisi
contrastiva dei due elementi linguistici - e una sezione dal titolo
FOCUS ON THE LANGUAGE.
Nella prima parte si passerà ad esaminare singolarmente tutti gli
elementi grammaticali di livello base della lingua partendo dal
minimo elemento quale l’articolo determinativo, indeterminativo,
preposizione, fino a giungere ad elementi via via sempre più
complessi culminando nella sezione finale che è la frase.
La seconda parte invece riguarderà alcuni aspetti della lingua
improntati all’aspetto comunicativo base volta alla comprensione e
allo studio analitico di alcuni elementi linguistici e del loro uso. La
terza parte è quella che colpisce sempre di più ogni apprendente di
lingua straniera. In questa NEW EDITION non ci siamo fatti mancare
proprio nulla. Abbiamo cercato di soddisfare le esigenze di chiunque
e quindi anche di coloro che, dettati dalla fretta di voler comunicare
in lingua (vuoi per esigenze personali, vuoi per esigenze lavorative,
vuoi per esigenze ludiche), scelgono la strada più diretta che è
quella dei manuali di conversazione di lingua inglese.
I LOVE ENGLISH VOL.1 NEW EDITION, proprio per venire incontro
all’esigenza di tutti, presenta un importante manuale di
conversazione di lingua inglese che è ENGLISH PASSPARTOUT:
MANUALE DI CONVERSAZIONE DI LINGUA INGLESE, dove aiuta
tutti coloro che per la prima volta dovessero recarsi all’estero a
comunicare con il parlante straniero eliminando quel famoso senso
di disagio che si viene sempre a creare quando si lascia la propria
terra natìa. ENGLISH PASSPARTOUT, lo fa in maniera semplice,
schematica e soprattutto ricca di contenuti. Ad aiutare la
comprensione e la scelta non esiste soltanto un indice analitico dove
la persona può facilmente ricercare il contesto situazionale a lui più
adatto o più consono quanto la presenza delle immagini. Per la
prima volta in questo volume si uniscono TEORIA e PRATICA
generando un volume COMPLETO di LINGUA INGLESE che va
compendiato con il secondo volume: I LOVE ENGLISH VOL.2: I
TEMPI VERBALI. Facendo in questo modo, il discente avrà dinanzi
a se due fasi linguistiche: quella teorica (che gli permetterà di
comprendere il funzionamento della lingua e le sue strutture), e
quello pratico (che gli permetterà di poter praticare la lingua in
territorio straniero). Una guida utile, INDISPENSABILE, per tutti gli
amanti della lingua straniera.
Fabio Florio
1.0 Articolo Determinativo
L’articolo determinativo solitamente è la prima parte della lingua
inglese che viene insegnata ai discenti perché molti insegnanti
ritengono che questo argomento sia tendenzialmente più semplice
rispetto ad altri.
In realtà, questo argomento di grammatica non è poi così semplice
come vogliono far credere perché – e poi noterete – ci sono molti casi
diversi dalla lingua italiana in cui l’articolo molte volte viene addirittura
omesso.
Senza spaventarvi troppo, cominceremo dalla parte più semplice.
La prima differenza sostanziale che si nota tra la lingua italiana e
quella inglese è la presenza di diversi articoli per designare il
singolare e il plurale dei nomi.
In italiano dobbiamo distinguere se il sostantivo sia maschile,
femminile, singolare o plurale ed è per questo ché possediamo
diverse forme.
Se il sostantivo è maschile singolare utilizziamo l’articolo “il” oppure
“lo”, se femminile singolare avremmo “la” se maschile plurale “I”, gli”
se femminile plurale “le”.
Tutte queste diverse forme mettono in crisi un parlante di lingua
inglese che vuole approcciare con la nostra lingua italiana proprio
perché loro non condividono tutte queste nostre differenze ma anche
perché nel loro sistema linguistico, tutti questi articoli vengono
ufficialmente racchiusi in un unico elemento grammaticale che è
“THE”.
Si, avete capito bene, “THE”, traduce tutte le nostre forme italiane
degli articoli determinativi sia se abbiamo un nome singolare sia se
abbiamo un nome plurale.
Poniamo alcuni esempi confrontando i due sistemi linguistici:
Supponiamo che io abbia questa parola italiana:
In inglese diventa
Ex. The doll
Ex. I cani
In inglese diverrà
Ex. The dogs.
L’articolo determinativo è unico per genere e per specie ed è sempre invariabile. E’ indipendente dal sostantivo
che lo segue: sia esso singolare che plurale, maschile o femminile.
Davanti ai superlativi:
The most beautiful Il più bello
The best Il migliore
Per plurale generico si intende qualsiasi riferimento ad un contesto linguistico generalizzato, senza quindi far
riferimento ad un particolare tipo di situazione che possa scaturire da un precedente menzionamento all’interno di
una stringa di frase.
Un contesto linguistico e situazionale ben preciso e limitato, dove l’oggetto della nostra discussione è stato già
menzionato nelle stringhe precedenti della frase.
“Le persone che abitano di fronte casa nostra sono molto noiose.”
Ieri le ragazze che stavano alla festa erano vestite in maniera elegante. Portavano gonne lunghe nere e camicie
bianche. Io odio le donne che si vestono in questa maniera. Credo che le donne debbano indossare gonne corte e
colori più luminosi.
Yesterday, the girls at the party were elegantly dressed. They were
wearing long black skirts and white blouses. I hate women dressing
like that. I think women should wear short skirts and brighter colours.
Oggetto: La Macchina
Preposizione Semplice: di
Possessore: Marco
Possessore: Mark
Genitivo Sassone: S
Oggetto: Car
Tralasciando per un attimo gli esempi qui sopra, vediamo quando non
si usa il genitivo il sassone. Il genitivo non si usa quando abbiamo:
· Due oggetti
· Aggettivi sostantivati
· Quando il nome del possessore è seguito da un pronome
relativo
· Quando esiste una correlazione geografica con il posto
menzionato
· Davanti a nomi di titoli specifici
Se io ho due oggetti del tipo:
“La moglie del Presidente, che vive a Londra, è una mia amica.”
Diventa:
“The wife of the President who lives in London is a friend of mine”.
In presenza di un sostantivo plurale e terminante con la classica “S”, la “S” del genitvo sassone non viene inserita
ma ci si limita a mettere l’apostrofo subito dopo la “S” del sostantivo plurale.
Avremmo:
“A friend of my aunt’s.”
IN AT ON
N.B.: quando abbiamo o solo il mese o solo l’anno, la preposizione utilizzata è “IN”, quando invece il giorno segue
il mese la preposizione corrispondente sarà “ON” perché il giorno ha la precedenza rispetto al mese come si
evince dal contesto che segue:
Esempio:
A Gennaio In January
Nel 1980 In 1980
Il 5 Aprile On April 5th
Al contrario abbiamo:
AT THE END: che viene utilizzato per designare periodo di tempo
entro cui si conclude un’azione. Esempio:
“Alla fine di Giugno sarò in vacanza.” “At the end of June I will be on holiday.”
AT IN
Le preposizioni di luogo, sono quelle preposizioni che vengono utilizzate per definire la collocazione spaziale di un
oggetto o di una persona.
· STATO IN LUOGO
· MOTO A LUOGO
IN e AT
BESIDE BESIDES
Esempio:
“Accanto alla scrivania c’è una sedia.” “Beside the desk, there is a chair.”
“Besides the trousers, I am going to bring along some
“Oltre ai pantaloni porterò anche qualche gonna.”
skirt too”.
OPPOSITE IN FRONT OF
“Sta piovendo”
Una frase del tipo: “fa caldo”, “sta piovendo”, “Sta nevicando” e così
via rientrano tutte nel canone di frasi impersonali.
Ma allora in inglese come ci si deve comportare visto che abbiamo
appena definito il soggetto come elemento essenziale ed
indispensabile di una frase?
Sembrerà strano ma anche in queste frasi impersonali gli inglesi
usano il soggetto che non può essere un pronome personale né di
prima, né di seconda persona ma bensì sarà di terza persona
singolare ovvero “IT”.
Quindi volendo tradurre le frasi su menzionate avremmo:
“Sta piovendo” “It is raining”
“Sta nevicando” “It is snowing”
“Fa caldo” “It is hot”
Il pronome è una parte del discorso che si usa per sostituire una parte del testo precedente o successivo o per
riferirsi ad un elemento del contesto in cui si svolge il discorso.
HE SHE IT
P.S. In inglese, gli animali e i neonati vengono riferiti con il soggetto “IT”. Vengono personalizzati solo se ci si
riferisce ad un animale domestico posseduto da una persona.
Per i neonati, il pronome è solo usato nella fase iniziale della nascita, ma quando il bambino poi cresce comincia
ad essere riconosciuto come soggetto maschile o femminile a seconda del sesso.
Il pronome personale complemento indica il referente a cui ci rivolgiamo e corrisponde al nostro complemento di
termine.
Come ben si può notare in tutte queste frasi abbiamo sia un pronome
personale soggetto che uno complemento. Il soggetto comune a tutte
le frasi è “Io” mentre il complemento oggetto, comune a tutte le frasi,
è “Gli” e quindi “a lui”.
Evidenziate anche qui le due tipologie di pronomi andiamo a tradurre
le frasi in inglese:
Prendiamo una serie di verbi e facciamo anche qui degli esempi per
chiarire la spiegazione teorica:
Il pronome possessivo viene utilizzato per specificare a chi appartiene una cosa o un animale indicati dal nome.
NB: Ho evidenziato il pronome possessivo perché è molto importante specie nella terza persona notare il sesso
del possessore e quindi a chi appartiene l’animale.
Se l’animale è di un uomo utilizzeremo “his”, se è di una donna utilizzeremo “hers”.
N.B. A differenza della lingua italiana – che nel pronome possessivo è preceduto dall’articolo determinativo, - in
inglese il pronome possessivo non è MAI preceduto dall’articolo determinativo.
SOME ANY
SOME+BODY= SOMEBODY
ANY+BODY = ANYBODY
NO+BODY= NOBODY
Oppure:
SOME+ONE=SOMEONE
ANY+ONE=ANYONE
NO+ONE=NO ONE
Ricorda:
ANYBODY NOBODY
Significa “Nessuno” quando il verbo è alla forma Significa “Nessuno” ed è sempre seguito dal verbo in
negativa forma affermativa
SOME+THING=SOMETHING
ANY+THING=ANYTHING
NO+THING=NOTHING
Una frase interro-negativa, è una frase interrogativa al cui interno c’è una negazione.
ANYTHING ≠ SOMETHING
SOMETHING ANYTHING
Frasi affermative
Frasi interrogative (generiche)
Frasi interro – negative
Frasi negative (in sostituzione di Nothing)
Domande di offerta
Frasi affermative (qualsiasi cosa)
Domande di richiesta
L’ultimo punto è quello che sicuramente ci fa discutere un pochino
rispetto ai due precedenti già menzionati.
Se io utilizzo ANYTHING in una frase affermativa do alla frase un
significato diverso da quello che io originariamente voglia dare.
Se io prendo queste due frasi inglesi:
“Anything you like you will get it”
ANYTHING ≠ NOTHING
NOTHING
ANYTHING
Significa “Nulla” e deve essere sempre usato con il
Seguito dal verbo in forma negativa: Niente
verbo in forma affermativa.
“I haven’t got anything”
“I have got nothing.”
“Non ho nulla”
“Non ho nulla”
Esempio:
“Devo andare da qualche parte stasera ma non ricordo “I have to go somewhere tonight but I don’ t remember
il nome”. the name”
“Non conosci qualche posto interessante?” “Don’t you know somewhere interesting?”
ANYWHERE NOWHERE
Significa “In nessun luogo” solo in presenza di un verbo Significa “In nessun luogo” e viene sempre usato con
in forma negativa. verbo in forma affermativa.
“Non ho nessun luogo dove andare” “Non ho nessun luogo dove andare.”
Inoltre:
ANYWHERE ≠ SOMEWHERE
ANYWHERE SOMEWHERE
Se usato in frasi affermative assume il significato di
“Qualsiasi luogo”
In frasi affermative significa “Da qualche parte”
“Anywhere you choose to spend your holidays I will
“Somewhere you will be thinking about me.”
agree”
“Tu da qualche parte mi starai pensando.”
“In qualsiasi luogo tu decida di trascorrere le tue
vacanze io sarò d’accordo”
EVERYBODY E EVERYONE
EVERYBODY EVERYONE
Significa “Tutti” e a differenza della lingua italiana - che
Significa “Ognuno” ed è seguito dalla forma verbale
è seguito dal verbo in forma plurale – in inglese il verbo
singolare proprio come la lingua italiana.
utilizzato è sempre in forma singolare come se venisse
Esempio:
trattato come una terza persona singolare invece di
quella plurale. Facciamo un esempio:
“Ognuno canta le canzoni che ama”
“Tutti parlano sempre con me”
“Everyone sings the songs he loves most.”
“Everybody always talks with me.”
Può essere utilizzato nelle frasi negative, affermative e
Può essere utilizzato nelle frasi affermative, negative,
interro-negative.
interro-negative e interro-negative.
ANOTHER UN ALTRO
BOTH ENTRAMBI
EACH OGNI
EVERY OGNI
ALL TUTTO
WHOLE INTERO
EITHER L’UNO E L’ALTRO
NEITHER NE’ L’UNO NE’ L’ALTRO
SUCH TALE
SO COSI’
“EITHER” può anche essere collocato alla fine della frase e il suo
significato diventa: NEPPURE. Esempio:
“Quel libro non interessa neppure a me.” “I am not interested in that book either.”
Nella frase su menzionata, la parola “chair” appare due E’ usato per indicare i periodi di tempo come ad
volte: sia nella fase introduttiva che in quella esempio:
successiva preceduta dalla locuzione “ogni”. Siccome
la parola appare menzionata due volte, l’unico pronome Every day
indefinito possibile da poter utilizzare è “EACH”. Every month
Every Year
Può essere anche pronome e in tal caso lo troviamo Every night
prima dei pronomi personali complemento oggetto Every week
separati dalla preposizione semplice “OF”. Every morning
Esempio: Every afternoon
Every evening
“Ciascuno di loro ha studiato Shakespeare.” Every night
“Each of them has studied Shakespeare.”
Siccome ci riferiamo a parti di giornate o a mesi, anni e
Anche qui il senso che si connota alla frase è settimane, ci riferiamo a situazioni che non possono
puramente restrittivo e limitativo. “Ciascuno di loro” essere scisse in single parti, in quanto parliamo di
implica soltanto le persone attualmente presenti. periodi di tempo e quindi “EACH” non potrebbe essere
usato, in quanto quest’ultimo può essere usato solo
quando vogliamo evidenziare qualcosa considerandolo
singolarmente.
SO SUCH
SO SUCH
Viene utilizzato ogni qualvolta troviamo un aggettivo
seguito da un sostantivo.
Vuol dire “Così” e viene utilizzato quando all’interno di
Esempio:
una frase vi è o un aggettivo o un avverbio.
“Lei è una donna così graziosa.”
Esempio:
“She is such a pretty girl.”
“Lei è così carina.”
“She is so pretty.”
Oppure lo utilizziamo quando è seguito da un nome
plurale o dall’articolo indeterminativo più sostantivo se
oppure:
quest’ultimo è singolare.
“Lui è sorprendentemente bello.”
Esempio:
“He is surprisingly handsome.”
“I never buy such things” (1)
“Why have they done such a thing? (2)
Ad esempio:
Questo libro This book
Quel libro That book
Questi libri These books
Quei libri Those books
Esempio:
“This is my book.” “Questo è il mio libro.”
Questo capita con tutti i verbi che generano una reciprocità di azioni.
Facciamo un altro esempio. Prendiamo una frase con il verbo
“amare”:
“Maria e Giuliano si amano molto.”
Anche qui il verbo “amare” è un verbo che non si lega solo a Maria o
a Giuliano, ma bensì tende ad evidenziare il sentimento che lega
entrambi in maniera reciproca, per cui la traduzione sarebbe:
N.B. Quando i soggetti di una frase sono più di due, “EACH OTHER”
viene sostituito con “ONE ANOTHER”.
Esempio:
Anche qui vale la stessa regola enunciata per “GET” – ovvero per
poter utilizzare tali espressioni è strettamente necessario lo studio
mnemonico.
Dopo aver trattato in maniera esaustiva anche di questa sezione
integrativa della forma riflessiva, non ci resta che passare a trattare
un’altra tipologia di pronomi che sono quelli relativi.
2.6. Pronomi Relativi
In questo paragrafo tratteremo dei pronomi relativi, ovvero di
quell’elemento grammaticale che tende a stabilire una relazione, un
collegamento o un nesso tra gli elementi che compongono una
frase.
Il pronome relativo che facciamo riferimento è il “CHE”.
Questo pronome può avere funzione di soggetto oppure di
complemento a seconda della frase.
In inglese a differenza della lingua italiana esistono quattro modi
diversi per tradurre il pronome relativo “CHE”.
Vediamoli insieme:
WHO WHO(M)
WHICH THAT
· Elemento Verbale
· Soggetto della frase
· Pronome relativo
· Complemento
Vedere (Verbo)
Tu (Soggetto)
Che (Pronome Relativo)
La Ragazza (Complemento di termine)
Esempio:
“Il gatto che sta sulla tavola è bianco”.
Per frase incidentale, si intende quella frase in cui il periodo espresso dal pronome relativo fornisce informazioni
aggiuntive poco rilevanti al contenuto della frase che possono tranquillamente essere omesse permettendo così
alla frase di avere un senso compiuto.
La Ferrari (Soggetto)
Che è rossa (Frase incidentale)
È una macchina veloce (Risultato finale della frase)
Per frase non incidentale, si intende quella frase in cui l’elemento espresso dal pronome relativo risulta essere
parte integrante e fondamentale della frase, una parte indispensabile affinché la frase non perda il suo
significato.
“My car, which is big, is parked over there.” “The man who is walking is my father.”
L’elemento della frase introdotto dal pronome relativo L’elemento introdotto dal pronome relativo non viene
viene separato dall’intera frase da due virgole (vedi separato dal contesto della frase dalle due virgole ma
esempio) costituisce un tutt’uno con la frase stessa. (Vedi
esempio sopra).
Adesso passiamo ad analizzare altri due aspetti dei pronomi relativi,
ovvero la forma in – ing e quando il pronome relativo si riferisce
direttamente al complemento e non al soggetto.
Partiamo dalla prima forma:
Che cosa indica la forma in – ing? Quando si usa?
Per prima cosa dobbiamo dire che la forma in “– ing” traduce
un’azione di progresso, corrispondente al nostro classico gerundio
italiano.
In inglese (e lo vedremo nel prossimi capitoli dedicati interamente ai
verbi), questa forma, potrebbe corrispondere anche all’infinito, ma di
questo ce ne occuperemo in altra sede.
In questo paragrafo bisogna comprenderne il significato abbinato al
pronome relativo.
Gli inglesi, come ben sapete, sono un popolo che ama la sintesi
soprattutto per quanto riguarda il parlare. Più possono essere
sintetici e più giungono in maniera efficace al risultato del loro
discorso.
Se noi prendiamo una frase italiana introdotta dal pronome relativo
cosa noteremo?
· Soggetto (Io)
· Verbo composto (Ho visto – passato prossimo)
· La mia amica (complemento oggetto)
· Che parlava (tempo verbale – passato remoto progressivo)
· Con uno sconosciuto (complemento di compagnia)
Quindi avremmo:
“The bag you bought Yesterday is beautiful.”
Oppure:
“The bag which you bought yesterday is beautiful”
Oppure:
“The bag that you bought yesterday is beautiful”.
· Maschili
· Femminili
· Neutri
Oppure
Designazione del sostantivo attraverso desinenze
Un altro modo per designare il genere del sostantivo oltre che con parole diverse è possibile effettuarlo
attraverso l’aggiunta delle desinenze.
“or – er – on – ir”
Oppure
Designazione del sostantivo attraverso l’aggiunta di una parola
Aggiungendo, per i nomi comuni, una parola che indichi il sesso come ad esempio nelle seguenti parole:
boyfriend; girlfriend; grandfather; grandmother
dove le parole aggiunte sarebbero:
boy + friend:
girl + friend;
grand + father;
grand + mother
Oppure:
BOY BOYS
Noto che hanno tutti desinenze finali diverse per cui il plurale di
questi sostantivi non potrà mai essere realizzato aggiungendo una
semplice “S” ma dovrò aggiungere “ES” per cui abbiamo:
TOMATO TOMATOES
BOSS BOSSES
CHURCH CHURCHES
FLASH FLASHES
I termini che invece finiscono per “F” o “FE” cambiano il loro plurale
in “-VES”. Esempio:
“Wolf” (lupo) Wolves
Wife (moglie) Wives
Leaf (foglia) Leaves
Life Lives
I termini che finiscono per “FF” e “IEF” fanno il plurale con “S”.
Esempio:
“Chief” (Cuoco) Chiefs
“Cliff” (Scogliera) Cliffs
Anche qui vale lo stesso discorso fatto per THERE IS nel senso che,
nella lingua parlata è più comune trovare la forma contratta che la
forma piena.
La forma contratta in questo caso esiste solo per la forma negativa e
interrogativa ma non in quella affermativa per cui avremo: (THERE
AREN’T) per dire (NON CI SONO) e (AREN’T THERE…?) per
esprimere la forma interro negativa.
Dopo aver descritto i sostantivi numerabili e non numerabili
dedichiamoci agli aggettivi sostantivati e a i nomi collettivi.
3.3 Nomi Collettivi
In questo paragrafo affronterò l’argomento dei nomi collettivi che
anche questo suscita sempre enorme perplessità dal punto di vista
della scelta del verbo che bisogna farli seguire.
Cosa significa nome collettivo?
Un nome collettivo è quel sostantivo volto a rappresentare un gruppo
di persone animali o cose. Può essere seguito sia da un verbo in
forma singolare, sia da un verbo in forma plurale. Allora voi vi
chiederete, quale verbo dobbiamo usare? L’uno o l’altro? Quale è la
struttura verbale più corretta? Quella singolare o quella plurale?
In realtà la risposta soggiace nel fatto che se il sostantivo lo
considerate come una singola unità, allora il verbo sarà in forma
singolare, se invece il sostantivo viene considerato come un gruppo
di cose animali o persone, allora prenderà il verbo al plurale.
Quindi io posso avere una frase italiana tradotta in questo modo:
Con tutti questi sostantivi quindi potrò sia usare un verbo singolare
che plurale ad eccezione di Police che è solo plurale e non
singolare.
Adesso passiamo a trattare brevemente nell’ultimo paragrafo
destinato ai nomi tutti quei nomi che sono solo plurali.
3.4 I Nomi Composti
Nel capitolo uno di questo libro, abbiamo affrontato l’argomento del
genitivo sassone affermando che quest’ultimo viene adoperato ogni
qualvolta si vuole sottolineare l’idea del possesso da parte di un
individuo di un oggetto o di un animale.
Abbiamo anche detto che quest’ultimo corrisponde al nostro
complemento di specificazione in grammatica italiana, ma abbiamo
anche sottolineato che il genitivo sassone non si usa mai quando
abbiamo due oggetti tipo come “la gamba del tavolo” dove entrambi
rappresentano due cose.
Come si traduce questa frase? La frase viene più semplicemente
tradotta seguendo la regola della traduzione letteraria italiana e
quindi
Un nome composto deriva dall’unione di due sostantivi di cui il primo sostantivo ha valore di aggettivo rispetto al
secondo.
(Women lawyers)
Inoltre c’è da dire che però non sono solo i sostantivi inerenti
all’abbigliamento ad essere plurali, ma bensì ci sono anche altri nomi
che esulano dal settore dell’abbigliamento e che riguardano altri
settori. Vediamo quali sono:
Cattle Bestiame
Folk Gente
Clergy Clero
People Gente
Esempio:
“La sua macchina.”
“Her car”.
Ma se è di un uomo dirò:
“His car”.
Esempio:
“Sono lieto di ricevere la sua lettera.” “I am glad to receive your letter.”
“Si stava preparando quando arrivò la sua amica.” “When his friend arrived, he was getting ready.”
“Si sentì sicuro quando giunse a casa.” “He felt sure when he got home.”
E quindi rispettivamente:
Aggettivo di opinione Beautiful - Modern
Aggettivo di stato Red
· Comparativo
· Superlativo
· COMPARATIVO
· SUPERLATIVO
Il comparativo ha tre forme:
· UGUAGLIANZA
· MINORANZA
· MAGGIORANZA
AS + AGGETTIVO + AS
Ad esempio:
“John è alto quanto Mario.” “John is as tall as Mario.”
NOT + AS + AGGETTIVO + AS
Per cui se io ho una frase negativa al comparativo di uguaglianza
avrò:
“Lui non è alto quanto me.” “He is not as tall as me.”
AS + MUCH/MANY + SOSTANTIVO + AS
Esempio:
“Lui ha tante penne quanto me.” “He has got as many pens as me.”
“Lui non beve molto vino quanto me.” “He doesn’t drink as much wine as me.”
Come si può ben notare dall’esempio tutto resta invariato nel senso
che il sostantivo si lega prettamente alla particella senza l’aggiunta
di alcun elemento
Non c’è distinzione tra comparativo di minoranza seguito da
aggettivo e comparativo di minoranza seguito da sostantivo per cui
almeno questo aspetto della grammatica non desta alcun tipo di
problema.
La parte negativa del comparativo di minoranza si ottiene
premettendo il “NOT” prima del “LESS” come nell’esempio:
AGGETTINI MONOSILLABICI
AGGETTIVI BISILLABICI
AGGETTIVI POLISSILLABICI
Se l’aggettivo è monosillabico - ER
Aggettivi bisillabici terminanti per: Y, LE, OW - ER
Aggettivi bisillabici e polisillabici MORE
FAT
Questo aggettivo è monosillabico. Termina per una consonante “T”
la quale è preceduta da una singola vocale “A”.
Se io volessi fare il comparativo di maggioranza di questo aggettivo,
dovrò raddoppiare la consonante finale prima di aggiungere il
suffisso “ER”.
FAT (Grasso) FATTER (Più grasso)
HAPPY HAPPIER
SIMPLE SIMPLER
CLEVER CLEVERER
NARROW NARROWER
Tutti gli altri aggettivi bisillabici che non terminano per le suddette
consonanti, e tutti gli aggettivi polisillabici, effettuano il comparativo
di maggioranza con “MORE”.
COMPARATIVO DI
“AS + AGGETTIVO + AS”
UGUAGLIANZA
COMPARATIVO DI
“LESS + AGGETTIVO + THAN”
MINORANZA
-ER (AGGETTIVI MONOSILLABICI E BISILLABICI TERMINANTI PER “Y, ER, LE,
COMPARATIVO DI
OW”
MAGGIORANZA
-MORE (AGGETTIVI POLISILLABICI E BISILLABICI)
Gli aggettivi bisillabici terminanti per “Y, LE, OR, OW”, nella
formazione del superlativo aggiungono la desinenza “EST”
all’aggettivo:
HAPPY THE HAPPIEST
NARROW THE NARROWEST
SIMPLE THE SIMPLEST
CLEVER THE CLEVEREST
OF IN
N.B. È possible utilizzare “MOST” in contrapposizione a “VERY” solo davanti agli aggettivi terminanti in –ING.
Con tutti gli aggettivi terminanti per – “ED” si preferisce usare “VERY” e non “MOST”.
“Lei era molto felice di venire alla festa.” “She was very pleased to come to our party.”
Al contrario abbiamo:
MANY
MANY
Ha il significato di “Molti / e” e viene utilizzato con i sostantivi numerabili plurali nelle frasi interrogative e
negative.
Quando siamo in presenza di un sostantivo, “ENOUGH” si colloca prima del sostantivo, proprio come
nell’esempio:
LITTLE FEW
Utilizziamo “LITTLE” con sostantivi singolari in frasi affermative,
negative e interrogative.
“Non ho poco tempo ma molto.” “I haven’t got little time but plenty”
“Hai pochi soldi da darmi?” “Do you have little money to give me?”
“Ho pochi soldi, così non posso permettermi quella
“I have got little money so I cannot afford that new car.”
macchina nuova.”
“Quanto latte c’è nel frigo? Non molto. “Quanti giornali hai comprato? Non molti.”
“How much milk is there in the fridge?” “Not much” “How many newspapers have you bought? Not many.”
Nella frase (1) non sono tutti gli autobus a passare per quella piazza
ma solo un numero limitato: alcuni autobus passano per quella
piazza.
Nella frase (2) al contrario, non è il numero limitato di autobus a
passare ma bensì è qualsiasi autobus che passa per quella piazza,
quindi l’idea più generica rispetto a “SOME”.
Può capitare di trovare espressioni del genere:
SOME OF ANY OF
SOGGETTO
VERBO
COMPLEMENTO OGGETTO
“I” soggetto
“BOUGHT” verbo: passato remoto
“A CD” complemento oggetto
“FOR MY AUNT”. Complemento di fine o scopo.
“Ieri ho letto un giornale mentre camminavo lungo la “Yesterday, I read a newspaper while I was
strada.” walkingalong the street.”
- IC -ALLY
UE -ULY
LE Y
Y ILY
Esempio:
AUTOMATIC AUTOMATICALLY
TRUE TRULY
HAPPY HAPPILY
SIMPLE SIMPLY
Bisogna però a questo punto far presente che non tutte le parole che
terminano per “LY” sono effettivamente considerati avverbi di modo,
anzi al contrario possono essere considerati aggettivi. Esempi tipici
possono essere:
WEEKLY SETTIMANALE
MONTHLY MENSILE
YEARLY ANNUALE
FRIENDLY SOCIEVOLE
LATE FAST
HARD STRAIGHT
Per avverbio di frequenza, si intende quella parte del discorso che scandisce la frequenza con cui viene
eseguita un’azione.
Oppure
“Io sempre mangio carne la Domenica.”
Frasi inglesi:
“Have you ever been to Naples?”
NOW
THIS WEEK
THIS MONTH
TODAY
AT THE MOMENT
THIS YEAR
IN THIS PERIOD OF THE TIME
ALWAYS
OFTEN
SOMETIMES
NEVER
EVER
HARDLY EVER
USUALLY
GENERALLY
Here, there, up, down, above, below, upstairs, downstairs, in, inside, out, outside.
Vuol dire che sto passando da un lato all’altro della strada e non che
mi trovo sulla stesso percorso di marcia.
Per quanto riguarda “NEAR, ON” ne abbiamo già parlato nel
paragrafo inerente alle preposizioni di luogo.
“AROUND” invece vuol dire “INTORNO” e viene indicato per
circoscrivere un luogo.
“Walk around the corner.” “Svolta l’angolo.”
“Around the corner there is a man waiting for you.” “Dietro l’angolo c’è un uomo ad aspettarti.”
where, somewhere, anywhere, nowhere, everywhere, elsewhere, wherever, ward, backward, forward,
downward, upward, inward, outward, homeward
“WHERE” vuol dire “DOVE”, fa parte dei pronomi interrogativi e
viene usato per chiedere informazioni su dove si trova un luogo.
“Where is the cinema?” “Dove sta il cinema?”
E così via.
Lasciamo il capitolo dedicato agli avverbi per immetterci in un nuovo
argomento che è quello della forma interrogativa.
6.0. PRONOMI INTERROGATIVI
Per introdurre la forma interrogativa dobbiamo cominciare a trattare
dei primi elementi che concorrono alla sua formazione. Per tale
motivo ho deciso aprire il capitolo attraverso la trattazione dei
pronomi interrogativi.
I pronomi interrogativi vengono utilizzati per chiedere informazioni su
persone, cose o fatti.
I pronomi interrogativi che tratteremo in questa sede sono:
WHO Chi?
WHICH Quali / Quale?
WHAT Che / Che cosa?
WHOSE Di chi?
Oppure:
“Chi sono i tuoi migliori amici?” “Who are your best friends?”
Siamo ad una festa di compleanno e incontriamo una nostra amica che non vedevamo da tempo. Dopo aver
ampiamente discusso, decidiamo di recarci alla tavola del buffet per prendere qualcosa da mangiare. Sul tavolo
ci sono due succhi: uno all’arancia e uno al limone. Chiedo alla mia amica quale succo preferisce.
In questo caso visto che la scelta che la mia amica dovrà compiere è
strettamente legata ai soli due succhi di frutta l’aggettivo
interrogativo appropriato da utilizzare potrà essere solo “WHICH” e
non “WHAT”.
Continuiamo nel nostro mini dialogo e vediamo cosa succede:
Mentre beviamo il nostro succo, la mia amica continua a parlare dei suoi hobbies e mi dice che adora molto
leggere. Ultimamente ha finito di leggere un libro poliziesco visto che ama questo genere letterario, ma ad un
tratto è assalita da una curiosità. Vuole sapere quale libri adoro leggere.
Facciamo un esempio:
“Come hai aperto quella porta?” “How did you open that door?”
Oppure:
For a month Per un mese
For a year Per un anno
For two years Per due anni
For three weeks Per tre settimane
For six days Per sei giorni
Until Saturday Fino a sabato
Until next week Fino alla settimana prossima
Until next year Fino all’anno prossimo
Throughout June Per tutto il mese di giugno
All year Tutto l’anno
Oppure:
“Mi chiese quando avrei finito il mio libro.” “He asked me when I would finish writing my book.”
Oppure:
“Ho comprato un nuovo coltello. Per quale motivo?” “I bought a new knife. What for?”
Quindi riassumendo brevemente le Question Words avremmo:
Why? Perché?
How? Come?
How much? Quanto
How many? Quanti?
How often? Quanto spesso?
How far? Quanto dista?
How long? Quanto tempo?
Where? Dove?
When? Quando?
What for? Per cosa?
ETA’
DURATA / LUNGHEZZA
VELOCITA’
DISTANZA
FREQUENZA
GRANDEZZA
ALTEZZA
PROFONDITA’
PESO
PREZZO
QUANTITA’
AMPIEZZA
SPESSORE
Esso va posto alla fine della frase “Hai già letto quei libri?
“Have you already read those books?”
N.B.: Quando il verbo nella frase principale è espressa in forma affermativa, la question tag diventa negativa.
Quando – al contrario – il verbo nella frase principale è espresso in forma negativa, la question tag diventa
affermativa.
Numeri da 61 a 100
61 Sixty one
62 Sixty two
63 Sixty three
64 Sixty four
65 Sixty five
66 Sixty six
67 Sixty seven
68 Sixty eight
69 Sixty nine
70 Seventy
71 Seventy one
72 Seventy two
73 Seventy three
74 Seventy four
75 Seventy five
76 Seventy six
77 Seventy seven
78 Seventy eight
79 Seventy nine
80 Eighty
81 Eighty one
82 Eighty two
83 Eighty three
84 Eighty four
85 Eighty five
86 Eighty six
87 Eighty seven
88 Eighty eight
89 Eighty nine
90 Ninety
91 Ninety one
92 Ninety two
93 Ninety three
94 Ninety four
95 Ninety five
96 Ninety six
97 Ninety seven
98 Ninety eight
99 Ninety nine
100 One hundred
Alfabeto
A EI
B BI
C SI
D DI
E I
F EF
G GI
H EIG
I AI
J JEY
K KEY
L EL
M EM
N EN
O OU
P PI
Q KIU
R AR
S ES
T TI
U YIU
V VI
W DABL IU
X EX
Y UAI
Z ZED
L’orologio
Che ora è? What time is it? / What’s the time?
Sono le ore 7.00 It’s seven o’ clock
Sono le ore 07.05 It’s five past seven
Sono le ore 07.10 It’s ten past seven
Sono le ore 07.15 It’s quarter past seven
Sono le ore 07.20 It’s twenty past seven
Sono le ore 07.25 It’s twenty five past seven
Sono le ore 07.30 It’s half past seven
Sono le ore 07.35 It’s twenty five to eight
Sono le ore 07.40 It’s twenty to eight
Sono le ore 07.45 It’s quarter to eight
Sono le ore 07.50 It’s ten to eight
Sono le ore 07.55 It’s five to eight
Sono le ore 8.00 It’s eight o’ clock
This is my friend Rob. He is my colleague. He works in the same factory as me. He works in the Finance
Department while I work in the Accounting Department.
“He works in the same factory as me.” “Lui lavora nella stessa mia fabbrica.”
He works in…. “Lui lavora nel.”
“Nice to meet you” “Piacere di conoscerti.”
“Nice meeting you.” “Piacere di aver fatto la sua conoscenza.”
“How do you do!” “Piacere!”
“Nice to meet you too!” “Piacere tutto mio!”
Likes and dislikes
Forma affermativa
I like A me piace
You like A te piace
He likes A lui piace
She likes A lei piace
It likes A esso piace
We like A noi piace
You like A voi piace
They like A loro piace
Forma negativa
I don’t like A me non piace
You don’t like A te non piace
He doesn’t like A lui non piace
She doesn’t like A lei non piace
It doesn’t like A esso non piace
We don’t like A noi non piace
You don’t like A voi non piace
They don’t like A loro non piace
Forma interrogativa
Do I like? Mi piace?
Do you like? Ti piace?
Does he like? Lui piace?
Does she like? A lei piace?
Does it like? A esso piace?
Do we like? A noi piace?
Do you like? A voi piace?
Do they like? A essi parlano?
I would prefer
Preferirei
I would rather
“I would rather do something” Preferirei fare qualcosa
“I would prefer to do something” Preferirei fare qualcosa
“ENGLISH IN COMMUNICATION”
At the post office
Lessico:
Buca per le lettere Post box
Carta d’ identità Identification
Francobollo Stamp
Lettera Letter
Lettera espresso Letter express
Lettera raccomandata Registered letter
Modulo Form
Sportello postale Window
Telegramma Telegram
Ufficio postale centrale Main post office
Vaglia postale Money order
Communication:
“A che ora apre l’ufficio postale?” What time does the post office open?
“A che ora chiude l’ufficio postale?” What time does the post office close?
“A quale sportello devo andare per i francobolli?” Which window do I go to for stamps?
“A quale sportello devo andare per i telegrammi?” Which window do I go to for telegrams?
“A quale sportello devo andare per i vaglia postale?” Which window do I go to for money orders?
“Devo spedire un telegramma.” I have to send a telegram.
“Dov’è l’ufficio più vicino?” Where is the nearest post office?
“Dov’è la cassetta della posta?” Where is the post box?
“Dove è la posta centrale?” Where is the main post office?
“Ha un documento d’identità?” Have you any identification?
“Mi dia tre francobolli, per favore.” Give me three stamps, please.
“Quanto costa una lettera per l’Italia?” How much is a letter to Italy?
“Voglio spedire questa lettera espresso” I want to send this letter express.
Communication:
“Devo versare dei soldi.” “I have to pay some money.”
Devo spedire un vaglia postale. “I must send a postal money order.”
E’ la sua ricevuta. “It’s your receipt.”
Posso aprire un conto corrente per favore? “May I open a current account, please?
Sto cercando un agente di cambio per cortesia. “I am looking for an Exchange Agent, please.”
Travelling
Lessico:
Arrivi Arrival
Bagagli Luggage
Dogana Customs
Effetti personali Personal things
Facchino Porter
Indirizzo Address
Merci Goods
Partenze Departures
Passaporto Passport
Ufficio informazioni Information Office / Bureau
Valigia Bag
Viaggiare To travel
Communication:
Apra questa borsa per favore. “Open this bag, please.”
Ha qualcosa da dichiarare? “Have you got anything to declare?”
Ho soltanto i miei effetti personali. “I have only my personal things.”
Ho...euro. “I have…euros.”
Il suo passaporto, per favore. “Your passport, please.”
La porterò da me. “I will take it myself.”
Non è mia. “That’s not mine.”
Quale è il suo bagaglio? “Which is your luggage?”
Quale è il suo indirizzo in Italia? “What’s your address in Italy?”
Quanti soldi ha? “How much money have you got?”
Quanto le devo? “How much do I owe you?”
Quanto tempo resterà qui? “How long are you staying here?”
Sono qui per lavoro / in vacanza. “I’m here on business / on holiday.”
Viaggiate insieme? “Are you together?”
Viaggio con mia moglie / un amico. “I’m travelling with my wife / a friend.”
Viaggio da solo. “I’m travelling alone.”
Vuole chiamare un taxi? “Would you call a taxi?”
Vuole portarmi queste valigie al taxi? “Would you take these bags to a taxi?”
Communication:
A che ora arriveremo a X? “What time does it get to X?”
A che ora devo fare il check in? “When must I check in?”
C’è un servizio autobus diretto all’aeroporto? “Is there a bus service to the airport?”
A che ora parte l’autobus diretto all’aeroporto? “What time does the bus for the airport leave?”
Dov’è l’aeroporto? “Where is the airport?”
Dove sono i miei bagagli? “Where is my luggage?”
E’ consentito fumare a bordo? “Is smoking allowed on board?”
La partenza è ritardata di X ore. “Departure is delayed X hours.”
Non possiamo partire a causa delle cattive condizioni
“We cannot leave owing to bad weather conditions.”
metereologiche.
Per favore, vuole prenotare due posti a sedere “Please, will you book two seats for me on the plane
sull’aereo che parte alle… per X dall’aeroporto Y? leaving at….for X from Y airport?”
Prima di atterrare ai passeggeri è richiesto di allacciare “Before landing passengers are requested to fasten
le loro cinture di sicurezza. their seat belts.”
Quanti chili di bagagli ci è consentito portare? “How many kilos of luggage are we allowed to take?”
Quanto costa il biglietto di andata e ritorno? “How much is the return ticket?”
Quanto costa il biglietto di sola andata? “How much is the ticket?”
Quanto dista dal centro della città? “How far is it from the town centre?”
Quanto tempo ci vuole per arrivare li? “How long does it take to get there?”
Quanto tempo dura il volo da X a Y? “How long does the flight take from X to Y?”
Vorrei cambiare la mia prenotazione per… “I would like to change my reservation to …”
Vorrei che che i miei bagagli fossero spediti a X. “I would like to have my luggage sent to X”
Vorrei mettere in deposito i miei bagagli. “I would like to deposit my luggage.”
Communication:
“Per favore, dov’è lo stazionamento dei pullman? “Where is the bus station, please?”
A che ora arriveremo a…. “What time do we get to…?”
A che ora parte il prossimo autobus? “What time is the next bus?”
C’è un’escursione per…? “Is there an excursion to…?”
C’è una visita guidata della città? “Is there an organized tour of the town?”
Con che frequenza partono gli autobus? “How often do buses run?”
Dove devo scendere? “Where do I get off?”
Dove posso prendere il Pullman diretto a…? “Where can I get a bus to…?”
E’ partito l’ultimo autobus? “Has the last bus gone?”
E’ un lungo viaggio? “Is it a long journey?”
Gli autobus effettuano la corsa ogni 10 minuti. “The buses run every ten minutes.”
Il Pullman diretto a…ferma li. “The bus to….stops there.”
Il Pullman ferma a…? “Does the bus stop at…?”
L’autobus numero X va a…. “A number…goes to…”
L’autobus passa vicino a…? “Does the bus go near…?”
Lei deve prendere l’autobus numero…. “You must take a number…”
Quale Pullman va a…? “Which bus goes to…?”
Quali fermate fa? “What stops does it make?”
Quando parte il Pullman? “When does the bus leave?”
Questo Pullman va…? “Does this bus go to…?”
Scenda alla fermata successiva. “Get off at the next stop.”
Vogliamo fare un giro turistico. “We want to take a sightseeing tour”
Voglio andare a… “I want to go to….”
Communication:
Dove posso prendere un taxi? “Where can I get a taxi?”
E’ costoso ma va bene. “It’s a lot but all right.”
E’ costoso. “That’s too much.”
E’ distante? “Is it far?”
E’ libero? / disponibile? “Are you free?”
Per cortesia attenda un minuto. “Please wait a minute.”
Per favore, mi porti a…. “Please, take me to…”
Può andare più veloce? Sono in ritardo. “Can you hurry? I’m late.”
Quanto costa? “How much is it?”
Si Fermi qui. “Stop here.”
Voglio passare per il centro “I want to go through the centre.”
Vuole chiamarmi un taxi per favore? “Will you call me a taxi, please?”
Trains - (Treni)
Treno Accelerato Local train
Treno direttissimo Long distance express train
Treno diretto Express Train
Treno Rapido Fast Train
Communication:
A che ora arriviamo al porto? “When do we dock?”
C’è una nave che da qui è diretta a…? “Is there a ship from here to...?
Con che frequenza partono le navi? “How often do the ships leave?
Dove fa scalo la nave? “Where does the ship put in?”
La nave si ferma a…? “Does it call at…?”
Posso prenotare una cabina letto? “Can I book a berth cabin?”
Quando dobbiamo salire a bordo? “When must we go on board?”
Quando parte la prossima nave? “When does the next ship leave?”
Quante cuccette ci sono in questa cabina? “How many berths are there in this cabin?”
Quanto tempo ci vuole per arrivare a…? “How long does it take to get to…?
Dialogue:
Receptionist: Good morning, madam. How can I help
Buongiorno signora. Come posso aiutarla?
you?
Buongiorno. Avrei bisogno di una camera singola per Madam: Good morning, I need a single room for two
due notti per favore. nights please.
Receptionist: Yes, madam, so you are staying for two
Certo signora, quindi lei resterà due notti, vero?
days aren’t you?
Si, vorrei una stanza con bagno certamente, che abba Madam: Yes. I want a room with a bathroom of course,
una vista sul mare. La avete? overlooking the sea. Do have it?
Bene, abbiamo delle stanze disponibili. Se non le Receptionist: Well, we have some rooms available. If
dispiace vorrei mostrargliele. you don’t mind I will show them to you.
Questa è una delle nostre stanze. Come ben può Receptionist: This is one of our rooms. As you can see,
notare, c’è un letto singolo e la stanza affaccia sul we have a single bed and the room overlooks the sea.
mare. E’ una stanza luminosa. It is a bright room.
Non ne sono convinta. E’ troppo piccolo per me. Deve Madam: I am not sure. It is too small for me. It must be
essere anche molto rumorosa. Vorrei una stanza più very noisy as well. I’d like a bigger room and a less
grande e meno rumorosa per cortesia. noisy one please.
Mi dispiace Signora, ma questa è l’unica stanza Receptionist: I am sorry Madam, but this one is the
disponibile con vista sul mare. Le altre stanze che only available overlooking the sea. The others we have
abbiamo sono già tutte occupate e quelle restanti non already been taken and the other ones left do not have
hanno vista sul mare. the sea view.
Va bene, mi mostri le altre stanze per favore. Madam: Ok, show me the other ones, please.
Receptionist: This room is quite bigger than the
Questa stanza è un po’ più grande di quella
previous one. It has air conditioning and bathroom
precedente. Ha l’aria condizionata e il bagno incluso.
included. It has a window and also a beautiful curtain.
Ha una finestra e una splendida tenda. Le piace?
Do you like it?
Madam: Oh yes! It’s wonderful. I’ll take it. How much is
Certamente! E’ bella! La prendo! Quanto costa a notte?
this room per night?
Sono 80 euro con colazione inclusa. Se lei ha bisogno
Receptionist: It’s 80 euros with breakfast included. If
di un trattamento a pensione completa pagherà 100
you need full board treatment you will pay 100 euros.
euro.
MMM! Prendo la pensione completa. Ah! Un’altra Madam: MMM! I will have the full board treatment. Ah!
domanda! C’è un garage nei dintorni? One more question! Is there a garage nearby?
Si, Ce n’è uno all’angolo ed è anche molto economico Receptionist: Yes, there is just one on the corner and it
per i clienti dell’albergo. is also very cheap for our customers.
C’è un facchino? Vorrei che la mia valigia sia portata in Madam: Is there a porter? I would like my suitcase to
camera per favore. be taken to this room, please.
Sicuramente Signora. Glielo chiamo immediatamente.
Receptionist: Sure Madam. I call him immediately. I
Ho bisogno della sua carta d’identità per procedere alla
need your identity card for registration please.
registrazione.
Receptionist: Before I go, I would like to inform you that
Prima che vada, vorrei informarla che vicino al suo letto
near your bed you have a telephone, the bathroom is
ha un telefono, il bagno è di fronte al letto e qui,
opposite the bed and here, close to the door, you will
accanto alla porta, ha l’interruttore della luce.
have the light switch.
Va bene, lei è molto gentile, grazie. Madam: Ok, you are very kind, thank you.
Receptionist: You are welcome, Madam. Have a
Prego, signora. Trascorra un piacevole soggiorno.
pleasant stay!
Departures (Partenze)
Devo partire domani. “I have to leave tomorrow.”
Può prepararmi il conto? “Can you make up my bill?”
“I shall be coming back on… Can I book a room for that
Ritornerò il…. Posso prenotare per quella data?
date?
Potrebbe farmi scendere I bagagli? “Could you have my luggage brought down?
Per favore, mi chiama un taxi. “Please, call a taxi for me.”
La ringrazio per il piacevole soggiorno. “Thank you for a pleasant stay.”
Communication:
“Good morning. Have you got a free table for four
Buongiorno, ha un tavolo libero per Quattro persone?
people?
Cameriere, per favore mi porti il menu e la lista dei vini. “Waiter, please give me the menu and the wine list.”
Questo è il menu a prezzo fisso. Costa X senza vino. “This is the fixed price menu. It costs X without wine.”
Cosa ordina signore? “What do you wish, Sir?”
E per secondo piatto? “Next, what do you wish?”
Cosa ordina per il dolce? “What do you wish to have for dessert?”
Cosa vuole bere? “What would you like to drink?”
Cameriere, il conto per piacere. “Waiter, the bill please.”
Tenga il resto. “Keep the change for yourself.”
Servizio e Iva non compresi “Service and Vat not included.”
Coperto “Cover charge”
Vorrei qualcosa di leggero “I would like something light.”
Potremmo avere una piccola porzione? “Could we have a small helping?”
Qual’è il piatto del giorno? “What is the dish of the day?”
Cosa ci consigliate? “What do you recommend?”
Quali sono le specialità della casa? “What are the specialties of the restaurant?”
Volete provare…? “Would you like to try…?”
Questo non è ciò che avevo ordinato. “This isn’t what I ordered, I want…”
Non voglio nè olio nè salsa. “I don’t want any oil, sauce with it.”
Dell’altro pane, per favore. “Some more bread, please.”
Un po’ di più. “A little more, please.”
Basta così, grazie. “That’s enough, thank you.”
Questo è cattivo / poco cotto / andato a male. “This is bad / uncooked / stale.”
E’ freddo / salato / scotto. “This is cold / too salty / overcooked.”
Questo piatto / coltello / cucchiaio / bicchiere non è
“This plate / knife / spoon / glass is not clean.”
pulito.
Food (Cibo)
Acciughe Anchovies
Acqua Minerale Mineral Water
Aglio Garlic
Agnello Lamb
Albicocca Apricot
Amaro Bitters
Anatra Duck
Anguria Watermelon
Arancia Orange
Aranciata Orange juice
Baccalà Salt cod
Banana Banana
Birra Beer
Birra alla spina Draught beer
Birra grande Large Beer
Birra Piccola Small Beer
Biscotti Biscuits
Brodo di manzo Consommè
Brodo di pollo Chicken broth
Burro Butter
Caffè con panna Black coffee with cream
Caffè latte White coffee
Caffè nero Black coffee
Calamaretti Small squids
Calamari Squid
Capretto Kid
Carciofi Artchokes
Carciofini sott’olio Artchokes in olive oil
Carne Meat
Carote Carrots
Castagne Chestnuts
Cavolfiore Cauliflower
Ceci Chick-peas
Cervo Deer
Cetriolo Cucumber
Cialde Waffles
Ciliegie Cherries
Cinghiale Boar
Cioccolata Chocolate
Cipolla Onion
Coniglio Rabbit
Cozze Mussels
Crema di piselli Cream of pea soup
Faggiano Pheasing
Fagioli Beans
Fegato Livrer
Fettuccine in brodo Noodle soup
Finocchio Femmel
Formaggio Cheese
Fragole Strawberries
Frittata Omelette
Frittelle Pancakes
Fritto di pesce Mixed fried fish
Frutti di mare Shellfish salad
Funghi Mushroom
Gelato Ice Cream
Granchio Crab
Insalata Salad
Insalata di finocchi e cetrioli Fennel and cucumber salad
Insalata di tonno Tunny fish salad
Lattuga Lettuce
Lepre Hare
Limonata Lemonade
Limone Lemon
Lumache Snails
Maccheroni Macaroni
Maiale Pork
Mandarini Tangerines
Manzo Beef
Mela Apple
Melanzane Aubergine
Melone Melon
Merluzzo Hake
Minestra Soup
Minestra di cipolle Onion soup
Minestra di fagioli Bean soup
Minestra di lenticchie Lentil soup
Minestra di pomodoro Tomato soup
Minestra di riso Rice soup
Minestrone Vegetable soup with noodles
Mortadella Bologna sausage
Nasello Whiting
Noci Nuts
Oca Goose
Olive Olives
Ostriche Oysters
Pane Bread
Panino Roll
Pasta e fagioli Pasta and beans in broth
Pasticcio di frutta Fruit pie
Patate Potatoes
Patatine fritte Chips
Pepperoni Peppers
Pera Pear
Pesca Peach
Pesce alla griglia Grilled fish
Pesce spada Swordfish
Piselli Peas
Polipi Octopus
Pollo Chicken
Polpette Meat balls
Polpettone Meat roll
Pomodoro Tomato
Pompelmo Grapefruit
Porchetta Roast sucking pig
Prosciutto Ham
Prosciutto affumicato Gammon
Prosciutto e melone Ham and melon
Prugna Prune
Risotto alla marinara Rice with shrimps, squid and octopus
Salame Salami
Salmone Salmon
Salsicce di maiale Pork sausages
Salsiccia Sausage
Sardine Sardines
Scampi Prawns
Scarola Chicory
Sedano Celery
Seppie Cuttlefish
Sogliola Sole
Sottaceti Pickles
Spaghetti Spaghetti
Spigola Sea bass
Spinaci Spinach
Spumante Sparkling
Spuntino Snack
Succo di frutta Fruit juice
Supplì di riso Rice croquettes with ham and cheese
Tacchino Turkey
Tavola calda Snack bar
Tonno Tunny fish
Torrone Nougat
Torta Cake
Torta di mele Apple pie
Trippa Tripe
Uova Eggs
Uova sode Hard boiled eggs
Uva Grape
Vino Wine
Vino bianco White wine
Vino dolce Sweet wine
Vino rosso Red wine
Vino secco Dry wine
Vitello Veal
Zampone Stuffed pig’s trotter
Zucchini Baby marrows
Zuppa di cozze Mussel soup
Zuppa di verdure Vegetable soup
Zuppa inglese Trifle
Drinks (Bevande)
Cosa prende da bere? “What will you have to drink?”
Una bottiglia di vino locale. “A bottle of local wine”
Vende vino a bicchieri? “Do you serve wine by the glass?”
Caraffa / bicchiere. “Carafe / glass”
Bottiglia / mezza bottiglia “Bottle / half bottle”
Due bottiglie di birra per favore. “Two glasses of beer, please.”
Ha birra alla spina? “Do you have any draught beer?”
Altre due birre “Two more beers.”
Una birra grande / piccola “Large / small beer.”
Birra liscia “Neat Beer”
Con ghiaccio “On the rocks”
Vorrei un altro bicchiere d’acqua. “I’d like another glass of water”
Lo stesso, per favore. “The same again.”
Communication:
Vorrei una paio di scarpe da uomo I would like a pair of men’s shoes.
Che taglia? 42 What size, please? Seven and half
Sono troppo grandi, troppo piccole, troppo lunghe,
They’re too large, too small, too long, too short.
troppo corte.
Questo paio mi calza bene. Quanto costa? This pair fits me well. How much is it?
Vorrei un paio di scarpe nere da donna I would like a pair of ladies’ black shoes
Preferisco provare la scarpa al mio piede sinistro I prefer to try the shoe on my left foot.
Queste scarpe mi calzano perfettamente These shoes fit me perfectly.
Vorrei un paio di sandali. I would like a pair of sandals.
Sizes (Misure)
34 3½
35 4
36 4½
37 5
38 5½
39 6
40 6½
41 7
42 7½
Communication:
Vorrei comprare un braccialetto dorato. Potrebbe I would like a gold bracelet. Could you show me one
mostramene uno per favore? please?
Vorrei acquistare una buona sveglia. I would like to buy a good alarm clock.
Vorrei acquistare la collana che ho visto in vetrina. I would like to buy the necklace I saw in shop window.
Quanto costa? How much is it?
Potrebbe riparare questo orologio per favore? Non
Could you repair this watch, please? It doesn’t work.
funziona.
Potrebbe regolare il mio orologi, per favore? Va tre Could you regulate my watch, please? It’s three
minuti avanti. minutes fast.
Quando posso passare a ritirarlo? When can I fetch it?
Ho rotto il vetro del mio orologio. Potrebbe I have broken my watch glass. Could you change it for
sostituirmelo? me?
Communication:
Per cortesia, a che piano è il reparto…? Please, on which floor is the department…?
Posso aiutarla Signora? Can I help you madam?
Avete delle…? Do you have any…?
Potrebbe dirmi quanto costa……? Could you tell me how much….is?
Scelgo questo. Potrebbe spedirmelo a casa? I will choose it. Could send it home?
Certamente. Potrebbe darmi il suo indirizzo e il suo Of course, Could you give me your address and name
nominativo per piacere? please?
Potrebbe mostrarmi altri giocattoli per favore? Could you show me other toys please?
Dove si trova il reparto abbigliamento per cortesia? Where is the clothing department, please?
Vorrei comprare un abito da uomo. I would like to buy a suit.
Può pagare alla cassa. You can pay at the cash desk.
Che taglia porta? What’s your size?
Posso misurarlo? Can I try it on?
Per favore, entri in cabina. Please come into the cubicle.
Il vestito mi calza bene ma è troppo lungo. Potrebbe The dress fits me well but it is too long. Can you have it
farmelo accorciare per favore? shortened for me please?
Vorrei delle cravatte I would like some ties.
Clothes - (Vestiti)
Abiti da spiaggia Beach clothes
Accappatoio Bathrobe
Berretto Cap
Calze Stockings
Calzini Socks
Camicia (da donna) Blouse
Camicia (da uomo) Shirt
Camicia da notte Nightdress
Cappello Hat
Cappello per il sole Sunhat
Cappotto Overcoat
Costume da bagno Bathing Costume
Cravatta Tie
Felpa Sweater
Giacca Jacket
Giubbino Anorak
Gonna Skirt
Guanti Gloves
Impermeabile Raincoat
Maglia a “V” Jersey
Maglietta T – shirt
Mocassini Loafers
Mutandine Pants
Occhiali Glasses
Pantaloncini corti Shorts
Pantaloni Trousers
Pantofole Slippers
Papillon Bow tie
Pigiama Pijamas
Pullover Jumper
Reggiseno Bra
Sandali Sandals
Scarpe Shoes
Scarpe col tacco Heeled shoes
Scarpe da ginnastica Running shoes
Sciarpa Scarf
Smoking Tuxedo
Stivali Boots
Vestaglia Dressing gown
Cloth (Stoffa)
Cotone Cotton
Filato di cotone Cotton yarn
Lana Wool
Pelle Leather
Raso Satin
Seta Silk
Velluto Velvet
Socks / Calzini
British sizes Italian sizes
9 38 - 39
10 39 - 40
11 41 - 42
Colours (I colori)
Arancione Orange
Bianco White
Blu Blue
Giallo Yellow
Grigio Grey
Marrone Brown
Nero Black
Rosa Pink
Rosso Red
Verde Green
Viola Violet
Communication:
Please, Could you replace the broken lens of this pair Per favore, potrebbe sostituire le lenti rotte di questo
of spectacles? paio di occhiali?
Your spectacles will be ready in three days. I suoi occhiali saranno pronti tra tre giorni.
Have you got any sun glasses? Ha delle lenti da sole?
I need a pair of contact lenses please. Ho bisogno di una coppia di lenti a contatto per favore.
Is it possible to measure my eye sight please? E’ possibile misurare la vista per favore?
Communication:
Posso prendere un appuntamento con il dentista? Can I make an appointment with the dentist?
Ho un mal di denti. I have a toothache.
Questo dente mi fa male. This tooth hurts.
Mi è caduta l’otturazione. I have lost a filling.
Può otturare il dente? Can you fill it?
Devo tirarle un dente. I must take your tooth out.
Per favore, mi faccia prima un’iniezione. Please, give me an injection first.
Ho la dentiera rotta / scheggiata. I have broken / chipped my dentures.
Ho le gengive gonfie. My gums are swollen.
Le mie gengive continuano a sanguinare. My gums keep bleeding.
Mi sta facendo male. You are hurting me.
Quanto le devo? How much do I owe you?
Quando dovrei ritornare? When should I come again?
Per favore, risciaqui la bocca. Please rinse your mouth.
Lei ha un ascesso. You have an abscess.
Ed inoltre:
Comporre un numero di telefono To dial
Cellulare Mobile phone
Casella di posta vocale Voice Mail
Tastiera Keyboard
Entertainment (Divertimento)
Lessico:
Abito da sera Evening dress
Cinema Cinema
Concerto Concert
Discoteca Discoteque
Esaurito Sold out
Guardaroba Cloakroom
Guida degli spettacoli Entertainment guide
Locale notturno Nightclub
Posto a sedere Seat
Programma Programme
Rappresentazione Performance
Spettacolo Show
Teatro Theatre
Communication:
Is there an entertainment guide? C’è una guida degli spettacoli?
What’s on at the theatre tonight? Che danno stasera al teatro?
Is there a concert on this evening? C’è un concerto stasera?
I want to book two seats. Voglio prenotare due posti a sedere.
We have sold out! Tutto esaurito!
What time does the show start? A che ora inizia lo spettacolo?
What time does the show end? A che ora finisce lo spettacolo?
Where is cloakroom? Dov’è il guardaroba?
This is your seat sir. Questo è il suo posto, signore.
Where are the best night clubs? Dove sono i migliori locali notturni?
Is there a discoteque near here? C’è una discoteca qui vicino?
Can you recommend a good show? Può consigliarmi un buon spettacolo?
Communication:
Dove sono le migliori spiaggie? Where are the best beaches?
C’è una spiaggia tranquilla qui vicino? Is there a quiet beach near here?
È raggiungibile a piedi o è troppo lontana? Can we walk or is it too far?
C’è un autobus che va alla spaggia? Is there a bus to the beach?
La spiaggia è sabbiosa o con ghiaia? Is the beach sand or shingle?
È pericoloso fare il bagno qui? Is it dangerous to bathe here?
Questa spiaggia è sicura per i bambini? Is this beach safe for children?
C’è corrente forte qui. There is a strong current here.
Sei tu un bravo nuotatore? Are you a good swimmer?
L’acqua è profonda? Is the water deep?
Com’è l’acqua? How’s the water?
È calda. È tiepida. It’s cold. It’s warm.
L’acqua è salata? Is it salt water?
Ho bisogno di una cabina per una mattinata. I need a cabin for a morning.
Voglio noeggiare una sedia a sdraio e un ombrellone. I want to hire a deckchair and a sunshade
Possiamo fare sci nautico? Can we water – ski here?
Dove è il porto? Where’s the harbour?
Voglio andare a pescare. We want to go fishing.
Possiamo noleggiare una barca? Can we hire a boat?
Communication:
C’è un ambulatorio medico qui vicino? Is there a doctor’s surgery near here?
Devo chiamare un dottore. I have to call a doctor.
Potrebbe chiamare un dottore? Could you call a doctor please?
Mi sento male. I am ill.
Ho un dolore al braccio. I have a pain in my arm.
Sono caduto e mi sono fattomale la schiena. I fell down and I hurt my back.
I miei piedi sono gonfi. My feet are swollen.
Mi sono scottato. I have burned myself.
Mi sono tagliato. I have cut myself.
Mi sono ammaccato. I have bruised myself.
Mi fa male lo stomaco. My stomach is upset.
Ho un’indigestione. I have indigestion.
Il mio naso continua a sanguinare. My nose keeps bleeding.
Ho mal d’orecchio. I have earache.
Mi sento svenire. I feel dizzy.
Ho un forte raffreddore. I have got a heavy cold.
Allergia Allergy
Appendicite Appendicitis
Asma Asthma
Bruciatura Burn
Colpo di freddo Chill
Colpo di sole Sunstroke
Crampo Cramp
Decimi di febbre Fever
Diabetico Diabetic
Dolore Ache
Dolore Pain
Febbre alta Temperature
Ferita Wound
Foruncolo Boil
Frattura Fracture
Indigestione Indigestion
Infezione Infection
Insonnia Insomnia
Livido Bruise
Mal d’orecchi Earache
Mal di denti Toothache
Mal di gola Sore throat
Mal di pancia Stomachache
Mal di testa Headache
Malattia Illness
Raffreddore Cold
Raffreddore Cold
Scottatura di sole Sunburn
Stitichezza Constipation
Tosse Cough
Ulcera Ulcer
Vescica Blister
Communication:
Che tempo fa? What’s the weather like?
Fa caldo / freddo / è mite / è ventoso / è nebbioso It’s hot / cold / warm / windy / foggy
Quel verbo che effettua la forma interrogativa invertendo il verbo con il soggetto e che effettua la forma negativa
ponendo la negazione “not” subito dopo il primo elemento verbale.
Quel verbo che effettua la forma interrogativa utilizzando come particella l’ausiliare “DO / Does” (se terza
persona) e che effettua la forma negativa ponendo il “not” dopo il primo elemento verbale.
Quei verbi difettivi (e sono solo tre) che mancano del tempo dell’infinito e altri tempi verbali e che posseggono
solo il tempo presente, passato e condizionale. Si comportano come i verbi ausiliari*.
Quei verbi che si collocano a metà tra i verbi modali e verbi ordinari. Hanno una doppia struttura per la
formazione della forma interrogativa e negativa.
Quel verbo che al passato remoto e al participio passato aggiungono alla radice del verbo la desinenza –ed.
Quei verbi che effettuano la formazione del passato remoto e del participio passato attraverso la tabella
periodica dei verbi.
P.s. Tratterò l’aspetto fonetico non dal punto dei segni dell’IPA (ovvero) alfabeto fonetico internazionale in quanto
il manuale è rivolto a TUTTI e ci potrebbero essere persone che non conoscono i segni fonetici dell’alfabeto
internazionale. Siccome è un manuale designato per tutti gli studenti di lingua inglese e per tutte le età dobbiamo
permettere a chiunque di poter comprendere la pronuncia di questi verbi.
Come nella forma presente del verbo, anche nella forma passata
abbiamo la cosiddetta “short form” cioè la cosiddetta forma contratta.
La cosa da dire è che però la forma contratta al passato remoto della
forma affermativa non esiste mentre invece è presente in quella
della forma presente. Secondo voi perché non esiste?
La risposta è da ricercare nella questione della somiglianza verbale
tra i due tempi. La forma contratta consiste nell’incorporare il verbo –
attraverso una riduzione di elementi – all’interno del pronome
personale soggetto.
Se noi prendiamo la forma affermativa di seconda persona
singolare: “YOU ARE” e la seconda persona singolare del passato
remoto “YOU WERE” notiamo che entrambi hanno la stessa forma
di chiusura verbale, per cui una forma contratta del tempo presente
è:
YOU ARE - YOU’RE
YOU WERE - YOU’RE (e quindi non sarebbe possible)
Si andrebbe a creare il problema temporale tra i due verbi ecco
perché non esiste forma contratta della forma affermativa del
passato remoto.
Per cui ci limiteremo a trattare soltanto le forme contratte previste dal
questo tempo verbale e ovvero: la forma interro negativa e quella
negativa. Partiamo da quella negativa:
I wasn’t Io non ero
You weren’t Tu non eri
He wasn’t Lui non era
She wasn’t Lei non era
It wasn’t Esso non era
We weren’t Noi non eravamo
You weren’t Voi non eravate
They weren’t Essi non erano
Come potete ben notare già dal primo verbo esistono alcune
differenze strutturali e grammaticali, immaginate cosa succede a tutti
quei verbi tipo futuro, condizionale, passato remoto etc etc che
possiedono diversi modi di esprimere un’azione, e che di sicuro
analizzeremo all’interno di questo volume.
Prima di lasciare il verbo essere non possiamo dimenticarci di dare
qualche nozione di fonetica anche sulla lettura e pronuncia del verbo
Essere al passato remoto e precisamente.
Fonetica Forma passata del verbo “To Be” affermativa
I was /Ai Woz/ Io ero
You Were /Gliu uer/ Tu eri
He Was /Hi uoz/ Lui era
She Was /Sci uoz/ Lei era
It was /It uoz/ Esso era
We were /Ui uer/ Noi eravamo
You were /Gliu uer/ Voi eravate
They were /Dei uer/ Essi erano
“Rafforzativo “Got”
Già avete conosciuto questa sezione quando avete letto “I LOVE
ENGLISH vol. 1 dove abbiamo dedicato sezioni extra all’interno delle
unità proprio per spiegare al meglio determinati concetti. In questo
paragrafo, che inaugura la sezione del Focus on the Language,
analizzeremo la particella “GOT”
Non significa nulla (nella sua azione di possesso), nell’ atto della traduzione ma solo a
connotare un rafforzativo verbale
Deriva dal verbo “GET” che è un verbo polisemantico. Se andiamo ad aprire il dizionario di
lingua inglese troveremo innumerevoli significati legati a questo verbo, nonché i molteplici
GOT
usi che ne vengono fatti in grammatica: uno dei tanti è la cosiddetta forma riflessiva che
avete già incontrato nella sezione dei pronomi (vedi il capitolo omonimo)
Lo troviamo solo quando la persona possiede un oggetto che sia tangibile e materiale, non
con cose astratte.
Anche qui il “GOT” viene omesso per la stessa regola che abbiamo
espresso nella pagina precedente.
Anche qui vale la stessa regola della forma interrogativa. Se voglio
creare la forma negativa del verbo avere posso scegliere tra due tipi
di forme: quella ausiliare e quella ordinaria.
Esempio: Lui non ha una casa.
He hasn’t got a house Or: He doesn’t have a house
Il che vuol dire che se io voglio fare il passato remoto del suddetto
verbo devo rifarmi alla seconda colonnina della tabella periodica dei
verbi.
A differenza del tempo presente – in cui assistiamo ad un cambio di
declinazione soprattutto nella terza persona singolare che da
“HAVE” passiamo a “HAS” – nel passato remoto la questione è
molto più semplice perché tutte le desinenze - dalla prima persona
singolare alla terza persona plurale – sono tutte “HAD”.
Vediamo di coniugare il verbo avere nella forma affermativa del
passato remoto:
I had Io avevo
You had Tu avevi
He had Lui aveva
She had Lei aveva
It had Esso aveva
We had Noi avevamo
You had Voi avevate
They had Essi avevano
PRESENTE PROGRESSIVO
FORMA PASSIVA
Per verbi ordinari si intendono tutti quei verbi (tranne essere e avere) che effettuano la forma interrogativa,
negativa e interro negativa utilizzando l’ausiliare “DO/DOES” al presente e “DID” al passato remoto.
Come potete ben notare a parte la staticità del verbo nelle varie
persone, la terza persona singolare subisce una variazione ovvero
nell’aggiunta della “S” finale premette la “E”
Se invece abbiamo un verbo terminante in “Y” e quest’ultima è
preceduta da una consonante avremmo che la “Y” cambia in “IES”
prima di aggiungere la “S”.
Prendiamo ad esempio il verbo “TO STUDY” e passiamo alla
coniugazione:
I study Io studio
You study Tu studi
He studies Lui studia
She studies Lei studia
It studies Esso studia
We study Noi studiamo
You study Voi studiate
They study Essi studiano
Notate che alla terza persona la “Y” scompare proprio perché
quest’ultima è preceduta da una consonante e al suo posto viene
sostituita da “IES”.
Adesso vediamo cosa succede con la forma negativa di un verbo
ordinario.
La forma negativa del verbo ordinario si ottiene utilizzando l’ausiliare
DO / DOES seguito dal “NOT”.
Vediamo di comprendere cosa sia questo “DO”
Vi sarà sicuramente capitato di vedere le forme negative ed
interrogative di un verbo ordinario e quante volte vi sarete chiesti
cosa potesse mai significare quella particella che tanto angoscia gli
apprendenti di lingua inglese.
Ogni volta che faccio i corsi di lingua tutti mi chiedono sempre il
significato di questa particella, perché non sanno mai come fare la
trasposizione italiana di una versione inglese.
C’è da dire che il “DO” rappresenta un verbo ausiliare. Non è una
particella senza significato. Esso è un vero e proprio verbo per di più
irregolare come ben si può notare dalla tabella periodica dei verbi.
Il verbo significa “FARE” e nella tabella periodica dei verbi figura:
TO DO DID DONE
Come si può ben notare dal confronto: emerge che alla terza
persona singolare, il verbo “TEACH” aggiunge la “ES” mentre questa
sparisce del tutto nella forma negativa. Perché? La risposta
soggiace nel fatto che la “S” non è che viene tolta, esiste sempre
anche se non la si vede visivamente, essa è contenuta nell’ausiliare
“DO”, ecco perché diventa “DOESN’T” e non “DON’T” per cui il
verbo che lo segue deve essere obbligatoriamente in forma infinitiva.
Adesso non ci resta che trattare come ultima spiaggia del nostro
capitolo le ultime due forme che sono: la forma interrogativa e quella
negativa.
La forma interrogativa desta sempre grande angoscia quando
bisogna studiarla perché gli inglesi godono di questa differenza tra
verbi ausiliari e verbi ordinari che non risulta presente nella nostra
lingua italiana.
Cercherò in questo paragrafo di farla divenire più semplice possibile
magari mostrando anche la differenza ove possibile con i paragrafi
precedenti in modo da farvi avere un’idea e una visione sicuramente
più completa e chiara.
Premettiamo che in questo paragrafo, come in quello precedente
l’ausiliare “DO” ne fa da padrone per cui diventa anche qui un
aspetto fondamentale se non essenziale della nostra trattazione,
anzi possiamo con grande tranquillità e con enorme agio asserire
che tutto il paragrafo ruota intorno al “DO”.
Vediamo di comprendere come funziona la forma interrogativa:
partiamo dalla differenza tra verbo ausiliare e verbo ordinario:
Esempio:
“Io non lavoravo” diventa “I did not work.”
Anche qui, come si può ben notare il verbo è espresso nella forma
infinitiva perché il passato remoto è espresso dall’ausiliare “DID”.
Ultima forma per questo verbo è quella interro-negativa che si
ottiene inserendo la negazione “NOT” subito dopo il “DID”.
Per cui un esempio potrebbe essere:
“Non hai studiato ieri? “Didn’t you study yesterday?”
TO GO WENT GONE
E ancora:
DIDN’T I GO? IO NON ANDAI?
DIDN’T YOU GO? TU NON ANDASTI?
DIDN’T HE GO? LUI NON ANDO’?
DIDN’T SHE GO? LEI NON ANDO’?
DIDN’T IT GO? ESSO NON ANDO’?
DIDN’T WE GO? NOI NON ANDAMMO?
DIDN’T YOU GO? VOI NON ANDASTE?
DIDN’T THEY GO? ESSI NON ANDARONO?
SIT - SITTING
Quindi abbiamo:
SIT + T + ING
Travel - Travelling
Derivando da:
TRAVEL + L + ING form
BE /BI/ - BEING
In quanto la vocale finale è pronunciata e non muta.
LIE - LYING
Il verbo terminante per “IE” cambia in Y + Ing
Per quanto rigraurda i verbi terminanti con la “Y” questi ultimi non
subiscono alcun tipo di variazione ed aggiungono semplicemente la
ING form. Esempio: Study - Studying
Facciamo un breve schema riepilogativo e riassuntivo delle principali
regole ortografiche:
Tutti i verbi monosillabici che terminano per consonante e quest’ultima SIT - SITTING
preceduta da una singola vocale, prima di aggiungere la ING form al verbo,
raddoppiano la consonante finale. PUT - PUTTING
TRAVEL - TRAVELLING
I verbi bisillabici la cui consonante finale è preceduta da una vocale prima di
aggiungere la ING raddoppia la consonante finale
PREFER - PREFERRING
Tutti i verbi che terminano per vocale muta prima di aggiungere la ING form al COME - COMING
verbo perdono la vocale finale e al suo posto aggiungono la ING form. SURVIVE - SURVIVING
Quando un verbo termina per vocale e quest’ultima è sonora e non muta, il BE - BEING
passaggio al Present Continuous si effettua aggiungendo la ING form
direttamente alla vocale del verbo GO - GOING
Tutti i verbi che terminano con il dittongo vocalico “IE” al present continuous
eliminano il dittongo e aggiungono la “Y” prima di inserire la ING form. LIE - LYING
Non tutti i verbi possono essere usati al Present Continuous.
Esistono una serie di verbi che non si possono usare al presente
progressivo perchè esprimono sensazioni, capacità e vengono definiti
verbi di percezione. Vediamo nel paragrafo precedente quali sono.
2.4. Verbi che non reggono la forma progressiva
In inglese non tutti i verbi possono essere usati nella forma
progressiva proprio perché non implicano una temporaneità di
azione. Questi verbi vengono comunemente definiti “Verbi di
percezione”.
I “verbi di percezione” sono quei verbi che esprimono una
sensazione, uno stato d’animo, una capacità percettiva, uditiva e così
via e per tale motivo non sono legati al concetto spazio temporale ma
sono permanenti. Vediamo insieme alcuni verbi percezione:
To see * Vedere
To hear Sentire
To smell* Odorare
To taste* Assaggiare
To understand Capire
To remember Ricordare
To recall Riportare alla memoria
To remind Far ricordare
To like Piacere
To love Amare
To hate Odiare
To seem Sembrare
To appear Sembrare / apparire
To consist Consistere
To agree Essere d’accordo
To suggest Suggerire
To recommend Consigliare
To allow / permit /enable Permettere
To cost Costare
To Have* Avere (verbo ausiliare)
To Be Verbo Essere
To believe Credere
To own Possedere
To want Volere
To wish Desiderare
To realize Comprendere
Con questi verbi non si usa mai la forma progressiva, ovvero la ING
form.
In alcuni verbi ho messo l’asterisco proprio perché ci possono essere
delle eccezioni. Vediamole insieme.
TO SEE TO SEE
Significa “vedere”. E’ un verbo di percezione ed indica Assume il significato di “Vedere” nel senso di
una capacità visiva. E’ un verbo irregolare appartenente “Incontrare” qualcuno, per cui la sua azione non è
alla tabella periodica dei verbi e ovvero: connessa alla capacità visiva quanto ad una situazione
tipicamente differente.
To see - Saw - Seen Ha lo stesso significato del verbo “To Meet” che vuol
dire “Incontrare”. Infatti quando traduciamo una frase
Dato che indica una capacità a compiere un’azione possiamo usare o l’uno o l’altro senza alcuna differenza.
“Vedere”, l’azione visiva non può essere intesa come Esempio:
limitata del tempo. Se una persona ci vede (come dono
ricevuto dalla nascita) vedrà sempre non limitatamente “Ieri ho incontrato Marco”
nel tempo. “Yesterday I saw / met Mark”
A parte questa aggiunta della “S” alla terza persona singolare il resto
non sembra destare enorme complicazione.
Per quanto riguarda la forma interrogativa, la domanda si pone
utilizzando gli ausiliari “DO” e “DOES” un po’ come abbiamo già
trattato nel capitolo precedente quando abbiamo parlato della
distinzione tra verbi ausiliari e verbi ordinari. A tal punto si rimanda al
capitolo precedente per delucidazioni e chiarimenti. In questa sezione
ci limiteremo a coniugare la forma interrogativa del suddetto verbo
“Read” alla forma interrogativa.
Do I read? Io leggo?
Do you read? Tu leggi?
Does he read? Lui legge?
Does she read? Lei legge?
Does it read? Esso legge?
Do we read? Leggiamo Noi?
Do you read? Leggete Voi?
Do they read? Leggono Loro?
TO GO WENT GONE
Come si può ben notare in tutte le forme il simple past non subisce
alcun tipo di variazione.
Vediamo nella forma negativa.
I did not go Io non andai
You did not go Tu non andasti
He did not go Lui non andò
She did not go Lei non andò
It did not go Esso non andò
We did not go Noi non andammo
You did not go Voi non andaste
They did not go Essi non andarono
Nella forma negativa assistiamo a un notevole cambiamento se
paragonato alla forma affermativa. Nella prima sezione del libro
abbiamo parlato di come si effettua la forma interrogativa e negativa
di tutti quei verbi che sono ordinari. Abbiamo anche trattato della
costruzione passata di un verbo. Siccome la forma negativa
necessita dell’ausiliare “DO” al presente, necessita, al contrario di
“DID” quando ci troviamo nella forma passata.
Quando si effettua la forma negativa passata di un verbo bisogna
ricorrere all’infinito del verbo senza “TO” e abbinarlo all’ausiliare “DID”
come accaduto nella tabella. Per ulteriori chiarimenti su tale funzione
si rimanda alla prima sezione di questo volume.
Vediamo adesso la forma interrogativa di questo verbo.
Did I go? Andai io?
Did you go? Andasti tu?
Did he go? Andò lui?
Did she go? Andò lei?
Did it go? Andò esso?
Did we go? Andammo noi?
Did you go? Andaste voi?
Did they go? Andarono loro?
Queste sono tutte le quattro forme per il Simple Past (Full Forms).
Vediamo adesso la forma contratta negativa e interro negativa.
Forma negativa contratta
I didn’t go Io non andai
You didn’t go Tu non andasti
He didn’t go Lui non andò
She didn’t go Lei non andò
It didn’t go Esso non andò
We didn’t go Noi non andammo
You didn’t go Voi non andaste
They didn’t go Essi non andarono
“Eaten” deriva dal verbo “To eat” che vuol dire mangiare.
Siccome il paradigma di tale verbo recita:
Quando all’interno della frase ci sono espressioni come: Ho già letto quel libro.
“JUST, ALREADY e YET” I have already read that book.
Da sei mesi / da un anno / da due settimane Da Natale / l’anno scorso / 2011 / lo scorso Giugno
For six months / a year / two weeks Since Christmas / last year / 2011 / last June
Nel nostro caso il tempo era preciso e non generico per cui l’unica
alternativa poteva essere l’utilizzo di SINCE al posto di FOR.
Vediamo adesso le forme di coniugazione di questo verbo partendo
come al solito dalla forma affermativa.
I have been studying /Ai hev bin stading/ Io studio
You have been studying /Gliu hev bin stading/ Tu studi
He has been studying /he hez bin stading/ Lui studia
She has been studying /sci hez bin stading/ Lei studia
It has been studying /it hez bin stading/ Esso studia
We have been studying /ui hev bin stading/ Noi studiamo
You have been studying /gliu hev bin stading/ Voi studiate
They have been studying /dei hev bin stading/ Essi studiano
Come si può ben notare, l’unico verbo che cambia è solo il verbo
AVERE che alla terza persona diventa HAS e non HAVE. La forma
interrogativa, si ottiene invertendo il soggetto con il primo elemento
verbale che nel nostro è HAVE” ottenendo:
Have I been studying? Studio io?
Have you been studying? Studi tu?
Has he been studying? Studia lui?
Has she been studying? Studia lei?
Has it been studying? Studia esso?
Have we been studying? Studiamo noi?
Have you been studying? Studiate voi?
Have they been studying? Studiano loro?
Attenzione: la forma negativa del present perfect continuous esiste solo se quest’ultimo è in sostituzione del
present continuous. Non esiste forma negativa del present perfect continuous quando questo indica forma di
durata.
Inoltre non si usa mai il present perfect continuous con quei verbi che
non reggono la forma in ING: ovvero i VERBI DI PERCEZIONE,
STATO D’ANIMO e così via. Per l’elenco, rivedere il paragrafo
dedicato al present continuous.
Lo ricordo da sempre. I have remembered him fo ever.
Lo conosco da due anni. I have known him for two years.
I have been studying English since last year. I have studied English.
Studio inglese dall’anno scorso. Ho studiato Inglese.
Quando all’interno della frase ci sono gli avverbi di
Per indicare un’azione che dipende da un’altra frequenza. In questo caso gli avverbi di frequenza si
collocano tra i due verbi: “avere” e participio passato
I am tired. I have been working hard.
Sono stanco. Ho lavorato molto. I have always watched those films.
Ho sempre guardato quei film.
Può essere utilizzato in sostituzione al Present Quando all’interno della frase ci sono espressioni come
Continuous. “JUST, ALREADY e YET”
Al primo contatto si può già notare che il suddetto verbo non desta
enorme difficoltà in quanto molto simile all’uso della lingua italiana.
C’è il verbo “avere” tradotto alla forma passata “HAD” e il participio
passato “Comprato” tradotto con “BOUGHT”
Io avevo comprato
I had bought
Attenzione: la forma negativa del past perfect continuous esiste solo se quest’ultimo è in sostituzione del present
continuous. Non esiste forma negativa del present perfect continuous quando questo indica forma di durata. Al
suo posto si usa il Past perfect simple.
Non si usa mai il present perfect continuous con quei verbi che non reggono la forma in ING: ovvero i VERBI DI
PERCEZIONE, STATO D’ANIMO e così via. Per l’elenco, rivedere il paragrafo dedicato al present continuous.
Ieri, alle otto stavo leggendo un libro Se tu avessi studiato molto, avresti superato l’esame.
Si usa per indicare un’azione che dipende da un’altra. Si usa con “JUST, ALREADY e “YET”
I had just invited my friends.
I was very tired. I had been working hard. Avevo appena invitato i miei amici.
Il motivo per cui la persona avvertiva la stanchezza è I had already written that novel.
perchè aveva lavorato molto. Avevo già scritto quel romanzo
· Simple Present
· Present Continuous
· Simple Past
· Past Continuous
· Present Perfect Simple
· Present Perfect Continuous
· Past Perfect Simple
· Past Perfect Continuous
Tabella riepilogativa 2
Present Perfect Present Perfect
Simple Continuous
Si usa per indicare un azione che è ancora in progresso
Si usa per indicare azioni iniziate nel passato ma con
e non ancora terminata.
rilevanza nel presente.
I have been living in London since 1992.
I have read a book.
Vivo a Londra dal 1992.
Ho letto un libro
Si usa con gli avverbi di frequenza per indicare Si usa in sostituzione al Present continuous per indicare
un’azione costante nel tempo. un azione limitata di tempo.
I have always studied English. Today, I have been buying a lot of things.
I have already learnt a foreign language. I am thirsty. I have been running for a long time.
This year I have bought a lot of clothes. Today, I haven’t been reading a book.
Past Perfect
Past Perfect Simple
Continuous
Si usa per indicare un’azione antecedente a quella
passata. Si usa per indicare un azione che era ancora in
progresso nel passato e non ancora terminata
I had invited a lot of guests before my husband knew
that. I had been painting a new picture since last June.
Avevo invitato molti ospiti prima che mio marito lo Dipingevo un quadro dallo scorso Giugno.
sapesse.
Si usa in sostituzione al Past continuous per indicare un
Si usa con gli avverbi di frequenza per indicare
azione che stava accadendo in in momento preciso del
un’azione che si compiva nel passato.
passato.
I had always studied English when I was at school.
I had been reading a book yesterday afternoon.
Avevo sempre studiato inglese quando ero a scuola.
Stavo leggendo un libro ieri pomeriggio.
Si usa con Already / Just / Yet. Si usa per indicare un’azione che derivava da un’altra.
I had already learnt a foreign language. I was thirsty. I had been running fast.
Avevo già appreso una lingua straniera Avevo sete. Avevo corso velocemente.
Si riscontra nel periodo ipotetico di III tipo per indicare La forma negativa è usata solo per sostituzione al
impossibilità present continuous.
If I had studied hard, I would have passed my exam. I hadn’t been reading yesterday morning.
Se avessi studiato molto, avrei superato l’esame. Ieri mattina non stavo leggendo.
Queste due frasi sono apparentemente simili dal punto di vista della
prima stringa di frase. Entrambe, infatti, iniziano con una sorta di
rifiuto a voler compiere un’azione. Diversa invece, è la seconda
stringa della frase che accompagna i due rifiuti. Nel primo caso e
quindi nella prima frase, si intravede una sorta di dispetto, punizione
nei confronti del ragazzo/a che giustifica il suo rifiuto. Nella seconda
frase, la seconda stringa più che risultare un atto di rifiuto, fa
sembrare una impossibilità a poter compiere un’azione. La persona
non vuole aiutare il ragazzo/a a fare i compiti non perchè si rifiuta di
farlo ma perchè per quel momento sarà impegnato a fare altro e
quindi: dover andare a lavoro, il che rende impossibile poterlo
aiutare.
Avendo ben delineato il contesto situazionale di entrambe le frasi,
passiamo a tradurre in maniera differente i sue concetti quali:
I won’t help you with your homework. I am angry with you.
I won’t be helping with your homework. I have to go to work
WILL TO BE GOING TO
La decisione di compiere un’azione viene presa nel
La decisione di compiere un’azione è già stata presa in
momento in cui il parlante esprime una propria volontà.
precedenza e non è istantanea.
I am hot. I will open the window.
I am going to write a new book next week.
Ho caldo. Aprirò la finestra.
La settimana prossima scriverò un nuovo libro.
L’idea di scrivere un nuovo libro era già stata
L’azione di aprire la finestra è connessa alla
precedentemente presa. Non si decide di compiere
sensazione di calore avvertita dal parlante nel
un’azione nel momento in cui si sta parlando.
momento in cui sta parlando.
NB. Non usare mai il present continuous con azione di futuro se non
è seguito da avverbio di tempo indicante un tempo futuro.
Il present continuous con azione di futuro può essere utilizzato
quando all’interno della frase compaiono avverbi di tempo quali: next
year, next week, tonight, next month, in two days etc etc. Adesso
passiamo ad un altro futuro che è quello del PRESENT SIMPLE.
3.4.Simple Present
Il presente semplice è un tempo verbale che come abbiamo visto in
precedenza tende ad indicare un’azione permanente e stabile nel
tempo oppure un’azione abituale.
Viene anche adoperato per esprimere futuro in ben due circostanze:
The bus leaves at 8.15 a.m.
Il pullman partirà alle 8.15
Come si può ben notare anche qui il verbo resta statico proprio
come appariva nel futuro semplice.
La forma negativa, si ottiene aggiungendo il “NOT” subito dopo il
primo elemento verbale “WILL” come nell’esempio:
I will not be reading Io non leggerò
You will not be reading Tu non leggerai
He will not be reading Lui non leggerà
She will not be reading Lei non leggerà
It will not be reading Esso non leggerà
We will not be reading Noi non leggeremo
You will not be reading Voi non leggerete
They will not be reading Essi non leggeranno
Will you open the window please? Will you be inviting your friends?
Vuoi aprire la finestra per cortesia? Inviterai i tuoi amici?
Come si può ben notare dalla frase modello, il tempo che regola il
futuro è sempre il WILL mentre la parte che ne denota un’azione
passata è quella dettata dal passato prossimo generato dal verbo
“HAVE” + “PARTICIPIO PASSATO”.
Passiamo alla coniugazione di questo tempo verbale in tutte e
quattro le forme partendo ovviamente da quella affermativa.
I will have studied /Ai uil hev stadid/ Io avrò studiato
You will have studied /gliu uil hev stadid/ Tu avrai studiato
He will have studied /hi uil hev stadid/ Lui avrà studiato
She will have studied /sci uil hev stadid/ Lei avrà studiato
It will have studied /it uil hev stadid/ Esso avrà studiato
We will have studied /ui uil hev stadid/ Noi avremo studiato
You will have studied /gliu uil hev stadid/ Voi avrete studiato
They will have studied /Dei uil hev stadid/ Essi avranno studiato
Esempio:
By 1995 They will have already left for England Per il 1995, loro avranno già lasciato l’Inghilterra a
because of their work. causa del loro lavoro.
Diventa:
He said he would come.
PERCHE?
To be going to
To be going to
Intenzione a compiere un’azione
Ex. I am going to write a letter.
Scriverò una lettera.
Azioni future che dipendono da un contesto presente e che quindi sicuramente accadranno.
Ex. Look! The sky is cloudy. It is going to rain.
Present
Continuous
Per esprimere un’azione già programmata
Ex. I am writing a letter tomorrow.
Scriverò una lettera domani.
Ex. They will have studied English by six o’ clock. Ex. She said she would learn a new language.
Per le sei avranno studiato Inglese. Disse che avrebbe imparato una nuova lingua
Per Frase Subordinata si intende quella frase che isolata dal contesto della frase principale non ha alcun tipo di
significato.
In contropartita:
Per Frase Principale si intende quella frase che isolata dal contesto della frase subordinata ha un significato di
senso compiuto.
If you study, you will pass your exam. If you studied, you would pass your exam.
Se studierai, supererai il tuo esame. Se tu studiassi, supereresti il tuo esame.
If you had studied hard, you would have passed your exam.
Con il periodo ipotetico termina anche la terza parte del Volume per
addentrarci in una nuova sezione dedicata interamente ad altri due
tempi verbali: il condizionale e l’imperativo
4.5.Condizionale
Il condizionale, come il futuro, è un tempo composto. Si forma dalla
presenza di due elementi verbali: “WOULD” che ha funzione di verbo
ausiliare e “L’INFINITO DEL VERBO SENZA TO”.
Anche qui dobbiamo distinguere due tipologie di condizionale:
Present Conditional (Condizionale Presente) e Past Conditional
(Condizionale passato)
Ovviamente la loro formazione è leggermente differente ma del
condizionale passato ne parleremo nel paragrafo successivo. Per
adesso concentriamoci soltanto a quello presente.
Partendo da una frase italiana come esempio:
Io comprerei un paio di scarpe nuove. I would buy a new pair of shoes.
Come si può ben notare anche questo, come il tempo futuro con
“Will”, è un verbo statico. Mantiene le stesse forme in tutte le
persone. Anche alla terza persona non aggiunge la “S”. La forma
negativa, si ottiene inserendo il “NOT” tra i due verbi: “WOULD” e
“infinito del verbo senza to”, come nella tabella che segue:
FORMA NEGATIVA
I would not buy Io non comprerei
You would not buy Tu non compreresti
He would not buy Lui non comprerebbe
She would not buy Lei non comprerebbe
It would not buy Esso non comprerebbe
We would not buy Noi non compreremmo
You would not buy Voi non comprerete
They would not buy Essi non comprerebbero
Will you open the windows, please? Would you open the windows, please?
Vuoi aprire la finestra, per favore? Vorresti aprire la finestra?
Ricapitolando abbiamo:
Si usa:
Prima persona singolare
Terza persona singolare
Prima persona plurale
Terza persona plurale
LET
Ex. Let me go
Let him go
Let us go
Let them go
Ausiliare per I verbi ordinari nella formazione della forma interrogativa, negativa.
DO
Forma enfatica nel tempo verbale dell’imperativo
Do sit down, please
Verbi Modali
Non hanno tutti i tempi verbali (ma solo l’infinito, passato, condizionale e presente)
Non hanno un infinito
Nella coniugazione non presentano casi di flessione
Si comportano come verbi ausiliari
Con i verbi modali l’infinito del verbo è sempre senza il “TO” tranne per il verbo “WANT” che analizzeremo più
avanti.
CAN CAN’T
Anche qui, valgono le stesse regole già citate nel paragrafo di “CAN”
(4.1.).
Partiamo dalla regola base:
Questo per far capire che ogni volta ci troviamo a contatto con
persone che non conosciamo dobbiamo per sicurezza utilizzare
COULD a discapito di CAN. Adesso prima di passare alla
sfaccettatura del condizionale passato espresso da COULD,
cominciamo a delineare in maniera comparata gli usi principali di
CAN e COULD mettendoli a confronto proprio come abbiamo fatto
cin tutti gli altri tempi verbali precedenti.
CAN COULD
Per indicare una capacità di compiere un’azione in
Per esprimere una capacità a compiere un’azione
passato.
I can swim
I could swim.
So nuotare
Sapevo suonare
CAN COULD
Per esprimere una capacità percettiva Una richiesta formale a compiere un’azione.
Nella frase su menzionata, si nota una certezza La situazione non è di chiara ed evidente prova in
matematica che l’azione di aver utilizzato la macchina è quanto si riferisce ad una situazione passata. Si può
impossibile. L’azione deriva dalla situazione presente e ipotizzare che la persona si trovasse all’estero per cui
quindi da una attuale condizione che permette al l’azione di uccidere fosse impossibile.
parlante di mostrare la verità dei fatti.
Lo stesso discorso dicasi per il verbo MIGHT che diviene nella forma
affermativa:
I might go out /Ai mait go aut/ Io potrei uscire
You might go out /gliu mait go aut/ Tu potresti uscire
He might go out /hi mait go aut/ Lui potrebbe uscire
She might go out /sci mait go aut/ Lei potrebbe uscire
It might go out /it mait go aut/ Esso potrebbe uscire
We might go out /ui mait go aut/ Noi potremmo uscire
You might go out /gliu mait go aut/ Voi potreste uscire
They might go out /dei mait go aut/ Essi potrebbero uscire
MAY MIGHT
Si usa per esprimere dubbio o incertezza su un Si usa per esprimere dubbio o incertezza nel tempo
particolare evento. condizionale.
Per concedere un permesso in maniera formale. Per effettuare una richiesta in maniera formale e
distaccata.
You may use my car if you like.
Tu puoi usare la mia macchina, se vuoi. Might I go out tonight?
Potrei uscire stasera?
Per chiedere formalmente qualcosa.
Quando si vuole esprimere una possibilità che si
May I use your phone? sarebbe potuta verificare nel passato.
Posso utilizzare il tuo telefono?
You might have helped me.
Avresti potuto aiutarmi.
SI PUO’ USARE PER ESPRIMERE RICHIESTA IN SI PUO’ USARE PER ESPRIMERE RICHIESTA IN
MANIERA FORMALE O POSSIBILITA’ A COMPIERE MANIERA FORMALE O POSSIBILITA’ A COMPIERE
UN’AZIONE UN’AZIONE
Dopo aver ampliamente discusso e schematizzato le varie forme del
verbo POTERE in tutte le sue forme possibili, passiamo al secondo
dei verbi modali che è il verbo DOVERE.
Parte VI – Verbi Modali (Must-Have to-Shall – Should)
6.0 PREMESSA
In questo capitolo ci soffermeremo sul secondo ti o di verbi modali
dedicato alla forma del DOVERE. Anche questo, dal punto di vista
grammaticale segue le stesse indicazioni del precedente verbo: CAN
solo che ripetto quest’ultimo reca piu caratteristiche che lo
differenziano dall’altro. Il verbo DOVERE non è univoco e a volte
bisogna interpretarlo a seconda del tipo di intenzione che si vuole
esprimere. Il nostro senso del dovere in inglese viene differenziato a
secondo se vogliamo esprimere un OBBLIGO dettato dalla persona
stessa oppure e viene dettato da un’autorità esterna, se vogliamo
esprimere un consiglio o un suggerimento e così via. Partiamo dalla
prima forma verbale che è MUST
6.1. MUST
Indica il primo verbo modale indicante DOVERE. Anch’esso dal
punto di vista grammaticale è simile al verbo POTERE: è un verbo
difettivo (nel senso ch non contiene tutti i tempi verbali ma soltanto la
forma del presente, condizionale e passato.) per tutte le altre forme
si usa sicuramente u altro elemento verbale ma che tratteremo piu
avanti. Anche quwsto ha carattere ausiiare nel senso che quando
facciamo la forma interrogativa effettuiamo l’inversione tra il verbo e
il soggetto. Anche questo verbo, come il precedente è un verbo
statico e non dinamico perchè come ben si può notare non resenta
alcun tipo di flessione nella coniugazione anche e soprattutto nella
terza persona singolare.
MUST
VERBO MODALE
VERBO STATICO (non genera flessione all’interno della coniugazione)
VERBO DIFETTIVO (non ha tutti i tempi verbali ma solo presente, passato e condizionale)
SI COMPORTA COME UN VERBO AUSILIARE
Adesso passiamo a delineare la regola base per la formazione di
questo verbo:
I must go.
Oppure:
Ought I study? Dovrei io studiare?
Ought you study? Dovresti tu studiare?
Ought he study? Dovrebbe lui studiare?
Ought she study? Dovrebbe lei studiare?
Ought it study? Dovrebbe esso studiare?
Ought we study? Dovremmo noi studiare?
Ought you study? Dovreste voi studiare?
Ought they study? Dovrebbero loro studiare?
Quindi fate attenzione a quando usate le due forme del condizionale.
Ricordatevi sempre che: se usate SHOULD dovete inserire l’infinito
del verbo senza il TO. Se usate OUGHT TO dovete mettere l’infinito
nella sua forma piena.
Inoltre il verbo DOVERE può essere espresso anche con alter forme
verbali quali:
To be obliged to Essere obbligati a
To be compelled to Essere costretti
To be forced Essere obbligati a
NB. Il tempo verbale SHALL può essere usato solo per la prima
persona singolare e plurale, quando parliamo del verbo FUTURO.
Perchè per le altre persone e quindi: (HE, SHE IT, THEY) il verbo
assume il significato di DOVERE.
Ancora oggi troviamo l’uso di SHALL ma esclusivamente nell’uso
legale per esprimere una pena perentoria.
La forma negativa contratta di SHALL è SHAN’T = (SHALL NOT)
Chiudiamo la rassegna del verbo DOVERE con la tabella
riepilogativa per passare all’ultimo verbo modale, nonchè ultimo
argomento per questo volume che è il verbo VOLERE.
6.7.TABELLA RIEPILOGATIVA VERBO DOVERE
MUST TO HAVE TO
MUST TO HAVE TO
Esprime un dovere che deriva da un’altra persona o
circostanza esterna
Esprime un dovere che deriva dalla persona. You have to wear helmet when you drive a motorbike.
Ex. You must study. Devi usare il casco quando guidi la motocicletta.
Tu devi studiare
Per esprimere un’azione che avviene ripetutamete e
Esprime un invito convincente. quindi con l’uso degli avverbi di frequenza.
This movie is great. You must see it. Ex. I always have to get up early in the morning to go
Questo film è fantastico. Devi assolutamente vederlo. to work.
Devo alzarmi sempre presto la mattina per andare a
Esprime un divieto a compere un’azione. lavoro.
Ex. You mustn’t walk on the grass.
Non devi calpestare l’erba
Quando si vuole chiedere su un evento necessario.
Ex. Do you have to go out tonight?
Esprime un rimprovero. Devi uscire stasera?
Ex. Must you go out tonight? Quando non c’è nessità a compiere un’azione.
Devi uscire per forza stasera? Ex. You don’t have to turn on the thermostat. It is not
so hot.
Non è necessario che tu accenda I riscaldamenti. Non
fa molto caldo.
SHALL SHOULD
Per esprimere una propria volontà o decisione a
compiere un’azione Per esprimere consigli o suggerimenti.
Shall I help you? You should study more.
Ti aiuto? Dovresti studiare di più.
Per esprimere un invito a compiere un’azione? Per esprimere una probabilità o supposizione.
Shall we go out? They should be at home now.
Usciamo? Dovrebbero essere a casa ora.
Esprime una forma arcaica del verbo DOVERE. Nel periodo ipotetico di secondo tipo.
Ex. He shall study. Ex. If you should come, please let me know.
Lui deve studiare. Se dovessi venire, per favore avvisami.
Parte VII – Verbi Modali (Want – Will – Wish- Would Like)
7.1. VOLERE “WILL”
Il verbo volere è il terzo e ultimo verbo modale in questione. Dopo di
loro abbiamo i verbi semi modali che non saranno trattati in questo
volume ma bensì saranno trattati nel terzo volume di I LOVE
ENGLISH VOL. 3: I VERBI FRASALI.
Il verbo Volere, pur appartendendo alla categoria dei VERBI
MODALI ha una caratteristica leggermente diversa rispetto ai due
precedenti. Mentre CAN e MUST si comportano come verbi ausiliari
nella formazione della frase interrogativa, e ineterro negativa, il
verbo VOLERE al contrario ha bisogno del DO e del DOES (quando
utilizziamo WANT e WISH) mentre per gli altri due: (WOULD LIKE e
WILL), i due verbi seguono le stesse caratteristiche di CAN e MUST.
Anche il verbo VOLERE, come gli altri, non ha tutti i tempi verbali ma
bensì un presente e un condizionale. Come primo tempo verbale, in
questione, passiamo a trattare del verbo WILL.
Questo verbo, lo abbiamo già incontrato quando ci siamo affacciati
al futuro e abbiamo detto che la forma interrogativa si ottiene
invertendo il primo elemento verbale con il soggetto. Onde evitare di
essere ripetitivi sulla costruzione di questo tempo verbale, che come
detto poc’anzi è uguale a quella del futuro per cui vi invito a
riallacciarvi a tale capitolo, in questa sede e per questo tempo
verbale, mi limiterò a dire i due casi di utilizzo nel verbo VOLERE di
WILL.
Quando si usa WILL? WILL si usa per:
Will you open the window?
Chiedere a qualcuno di compiere un’azione
Vuoi aprire la finestra?
Will you have a cup of coffee?
Quando si offre qualcosa a qualcuno
Vuole una tazza di caffè?