vive di sordidi espedienti e partecipa anche a spedizioni teppistiche. Per una rissa in cui ha accoltellato
un altro giovane, Tommaso viene condannato a due anni di carcere e, uscendo di prigione, trova la
famiglia insediata in un appartamentino dell’Ina case, finalmente ottenuto dopo tante richieste.
A Tommaso, affascinato dal "lusso" quasi "borghese" della sua nuova abitazione, sembra di poter ora
intraprendere una vita nuova e rispettabile, ma il suo sogno di elevazione sociale è destinato a fallire.
Alla visita militare, Tommaso risulta ammalato di tubercolosi ed è perciò costretto a un lungo ricovero
che vanifica ogni possibilità di lavoro e di guadagno. Entrerà in un ospedale. Proprio all’interno del
tubercolosario, però, a contatto con un gruppo di degenti politicizzati, comincia per Tommaso un
processo di maturazione che lo porta a prendere coscienza della sua condizione individuale e sociale.
Una volta dimesso dall’ospedale Tommaso dà la sua adesione al Partito comunista e, quando l’Aniene
inonda un quartiere di baraccati, egli accoglie prontamente l’invito dei compagni della sezione gettandosi
fra l’acqua e il fango per aiutare i pompieri impegnati nei soccorsi.
Questo gesto generoso è però fatale a Tommaso, in quanto gli procura un nuovo, violento attacco della
sua malattia polmonare. Poche, dimesse parole, a conclusione del romanzo, annunciano la sua morte.
Tommaso è un ragazzo delle baracche dell’estrema periferia dove è cresciuto affiancato dalla violenza.
Egli vive nelle borgate, tirando avanti attraverso espedienti e prendendo parte alle volte a gruppi di
teppisti. Coinvolto in una rissa Tommaso ferisce un altro ragazzo e viene arrestato. I due anni in
carcere di Tommaso non vengono riportati (creando così un'ellissi), riportando solo il cambiamento in
Tommaso alla fine di questa prigionia, e il suo desiderio di una nuova vita, responsabile e onesta.
Dopo questi due anni in prigione ritorna alla sua vita e ritrova i suoi genitori finalmente all’interno di
un piccolo appartamento dell’Ina case, dopo numerose richieste fatte in precedenza. Il ragazzo rimane
affascinato dal nuovo sfarzo di quella vita e pensa di poter avere un’occasione di riscatto per
raggiungere una posizione sociale più prestigiosa, purtroppo però non andrà così. Tommaso si ammala
di tubercolosi e viene ricoverato in ospedale. Qui conosce gli altri malati e comincia a informarsi sulla
propria condizione politica e sociale, iniziando un processo di maturazione e crescita.
Tommaso prende parte al Partito Comunista e dopo aver migliorato le proprie condizioni salutari lascia
l’ospedale. Si fidanza anche con Irene e continua a sognare una vita agiata. Successivamente egli
accoglie subito la richiesta di aiuto dei suoi compagni quando il fiume Aniene inonda un quartiere di
baraccati di Roma. Purtroppo però, dopo essersi impegnato per soccorrere le persone colpite, gli viene
un nuovo attacco di tubercolosi che gli provoca la morte. Il romanzo termina con una breve
spiegazione per annunciare la sua morte.