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[26] E Dio disse: “Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e dominino sui
pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i
rettili che strisciano sulla terra”.
[27] Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.
[28] Dio li benedisse e disse loro:
“Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra;
soggiogatela e dominate
sui pesci del mare
e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente,
che striscia sulla terra”.
[29] Poi Dio disse: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni
albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo.
[30] A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano
sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde”. E così avvenne.
[31] Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto
giorno.
1.2 “Facciamo”
Immagine (sèlèm).
Somiglianza (demut).
1.4 Il dominio
“Dominare (radah)”.
“Sottomettere (kabash)”.
1) Potere senza violenza.
Is 11,6-8
2) Potere in relazione e collaborazione: “dominino” al plurale
3) Letture “interiore”:
Paul Beauchamp: diventare “pastore della propria animalità”.
[1] Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere.
[2] Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo
giorno da ogni suo lavoro.
[3] Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro
che egli creando aveva fatto.
[4a] Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.
7] allora il Signore Dio plasmò l'uomo (ha’adam) con polvere (‘aphar) del suolo
(ha’adamah) e soffiò nelle sue narici un alito di vita (nishmat hayyim) e l'umano (ha’adam)
divenne un essere vivente.
[8] Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva
plasmato.
[9] Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da
mangiare, tra cui l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e
del male.
[10] Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro
corsi. vv. 11-14: i quattro fiumi: Pison – Ghicon – Tigri - Eufràte
[15] Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo
custodisse.
[16] Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: “Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del
giardino,
[17] ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando
tu ne mangiassi, certamente moriresti”.
Terra/polvere (ha’adam).
1) Una creatura come le altre.
2) Polvere-ceneri-morte.
“polvere sei e alla polvere ritornerai” (Gn 3,19).
3) Plasmato.
L’uomo è “l’unica creatura che Dio ha voluto per sé stesso” (GS 24).
Alito (nishmat)
1) Soffio di vita.
2) Corpo vivificato.
3) L’alito serve per parlare e rispondere.
Coltivare (‘avad)
1) Lavorare e servire
2) Onorare-rendere culto
[18] Poi il Signore Dio disse: “Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli
sia simile”.
[19] Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del
cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo
avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome.
[20] Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie
selvatiche, ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile.
[21] Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse
una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto.
[22] Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse
all'uomo.
[23] Allora l'uomo (ha’adam) disse:
“Questa volta essa
è carne dalla mia carne
e osso dalle mie ossa.
Essa sarà chiamata donna (ishsha) perché dall'uomo (ish) è stata tolta essa”.
[24] Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due
saranno una sola carne.
[25] Ora tutti e due erano nudi, l'uomo (ha’adam) e sua moglie, ma non ne provavano
vergogna.
2) I termini.
- aiuto (ezer)
- simile (nagad)
3) Il sonno dell’uomo.
- K. Barth: la donna è il sogno dell’uomo
- il sonno come luogo di rivelazione
- il sonno come non-conoscenza
5) La gioia dell’uomo. Davanti a e tramite l’altro l’uomo accede a se stesso perché accede alla
parola e alla differenza sessuata.
C. Westermann: “Con la creazione della donna si dà termine alla creazione dell’uomo”.
Gaston Fessard sj (1897-1978) - Karl Barth (1886-1968) - Hans Urs von Balthasar (1905-
1978). Sergio Bulgakov (1871-1944) – Paolo Evdokimov (1901-1970) - Alexander
Schmemman (1921-1983)
2) Il mistero dell’altro.
“La relazione uomo-donna è il caso paradigmatico per il perenne carattere comunitario
dell’uomo.” (H. U. von Balthasar, Teo-drammatica, II, 344)
- La mascolinità e la femminilità devono essere ripristinate (A. Schmemann, Per la vita del
mondo, Il mondo come sacramento, p.105).
Hans Urs von Balthasar, Teodrammatica, II, Le persone del dramma: l’uomo in Dio, Milano
1978, p. 344-360.
---, Teodrammatica III, Le persone del dramma: l’uomo in Cristo, Milano 1983, 263-272.
(or. tedesco - trad. inglese, francese, spagnola)
Alexander Schmemann, Per la vita del mondo, Il mondo come sacramento, Roma 2012, pp.
104-121.
(or. inglese – trad. francese)
4. PAOLO EREDE DELLA TERMINOLOGIA BIBLICA
1) basar/sarx = carne.
2) Sôma = carne.
Nm 11,6 - Is 55,2.
“Chi vorrà salvare la propria psychè, la perderà; ma chi perderà la psychè per me e per il
vangelo, la salverà” (Mc 8,35; Mt 16,25)
1 Co 15: psichico pneumatico.
2 Co 5,1-5 - Fil 1, 21-24 - “Le anime dei giusti sono nella mano di Dio” (Sap 3,1; cfr. 2,22;
4,14).
“Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre” (Ga 4,6).
“Se crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo” (Rm 10, 9)
“La dove è il tuo tesoro, la è il tuo cuore” (Mt 6,21).
Carne, corpo, anima sono solo “delle condizioni dell’intero uomo” (Lubac, Balthasar).
4.3 Spirito (ruah, pneuma)
“Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, lo Spirito,
l’anima e il corpo si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo” ( 1
Tess 5,23).
R. FABRIS, Corpo, anima e Spirito nella Bibbia. Dalla creazione alla risurrezione, Cittadella
Editrice, Assisi 2014.
C. SPICQ, Dio e l’uomo secondo il Nuovo Testamento, ed. Paoline Roma 1969.
(or. francese, trad. spagnola)
G. H. VAN KOOTEN, Paul’s anthropology in context: the image of God, assimilation to God,
and tripartite man in ancient Judaism, ancient philosophy and early Christianity, Mohr
Siebeck, Tübingen 2008