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Funzioni di trasferimento
Funzioni di trasferimento
TRASFORMATE DI LAPLACE
n
d jy m d ju
j =0
a j j = bj j
dt j =0 dt
slide 3 Fondamenti di Automatica – 2.1 Funzioni di trasferimento
difficile!
Trasformate di Laplace - 1
Rappresentazione cartesiana di s:
ω Piano di Gauss
Numero complesso
Parte reale
σ s = σ + jω
Parte immaginaria
ω
σ
Trasformate di Laplace - 3
Rappresentazione polare di s:
ω Piano di Gauss
Numero complesso
ϕ Argomento
Dalla relazione
si deducono le seguenti formule per il passaggio dalla forma polare
alla forma cartesiana e viceversa:
Messa in scala:
Trasformata dell’integrale:
u(t)
Trasformata di segnale a gradino: A
u(t) = 0 se t < 0
u(t) = A se t 0
t
e at
Trasformata di segnale esponenziale: a<0
f(t) = 0 se t < 0 A
f(t) = Ae at se t 0
t
Si supporrà sempre, nel seguito, che le f(t) siano nulle per valori di tempo negativi
Dalle relazioni viste in precedenza, si possono ricavare le trasformate di Laplace
della maggior parte dei segnali comunemente usati come ingressi di test per lo
studio dei sistemi dinamici e delle prestazioni dei sistemi di controllo:
• Gradino unitario f(t) = t0
• Rampa unitaria f(t) = t1
• Esponenziale f(t) = t0 eat
• Sinusoide
• Cosinusoide
δ(t)
Impulso
u(t)
1
Gradino unitario
t
Rampa unitaria
t
slide 21 Fondamenti di Automatica – 2.1 Funzioni di trasferimento
t2/2
Parabola
unitaria
t
a>0
eat
Esponenziale a=0
a<0
t
cos(ω t)
Cosinusoide
t
sin(ω t)
Sinusoide
t
2.5
1.5
1
f(t)
0.5
0
0 1 2 3 4
tempo (sec.)
Si può scomporre il segnale come la somma di due funzioni elementari, entrambe
ritardate di 2 sec., cioè un gradino unitario e una rampa unitaria
t t
-1
0 1 2 3 4 5 6 7
tempo (sec.)
Infatti, in tal caso si deve osservare che ad ogni cambiamento di pendenza (senza
traslazione verticale, che corrisponderebbe alla somma con un gradino)
corrisponde la somma tra due rampe.
0 1 2 3 4 5 6 7
tempo (sec.)
3
-2
2 2 -1
1 -1
Pendenza iniziale = 2
0 Pendenza finale = 0
+1
-1
0 1 2 3 4 5 6 7
tempo (sec.)
3
-2
2 2 -1
1 -1
0
+1
-1
0 1 2 3 4 5 6 7
tempo (sec.)
con
Si desidera esprimere una relazione ingresso-
uscita, cioè tra vi e vu:
Si ottiene dunque:
Funzioni di trasferimento
MODELLI INGRESSO-USCITA
Data la matrice
L’equazione ottenuta:
La matrice:
quindi:
A = 0, B = 1, C = 1, D = 0
Funzione di
trasferimento
Schema di partenza:
CON:
CON:
CON:
Alla fine:
Valida se r 0ed=0
Valida se d 0er=0
Schema di partenza:
Schema di partenza:
CON: E = U – H
Z = G1 E
Y = G2 Z
H=Z+W
W = G3 Y
slide 77 Fondamenti di Automatica – 2.1 Funzioni di trasferimento
Schema di partenza:
u
H2
H 1 / G2
-
+ +
-
Risulta quindi:
BEMF
+ -
Pel Pmec
=vi = Cr
+ -
BEMF -
+ - +
Pel
Pidr
=vi = PQ
+ -
SOTTO-SISTEMA GIRATORE SOTTO-SISTEMA TRASFOR- SOTTO-SISTEMA
ELETTRICO IDEALE MECCANICO MATORE IDRAULICO
IDEALE
(POMPA)
Zi(s) V- Iu
Vi -A Vu
Ii
I- +
RIN R0
V- Vu
V+ RIN infinito
RIN
A(V+-V-) R0 0
VS
+ -
+
+
- +
+ +
+
+
Effetto di
-
carico
- +
+ +
+
+
slide 97 Fondamenti di Automatica – 2.1 Funzioni di trasferimento
Effetto di
riduttore
carico
.
qm
= τ
m
FINE