2)
La disciplina sulla Direzione e Coordinamento di società .
Caratteristiche e principi generali della disciplina su direzione e coordinamento.
In via preliminare bisogna osservare che gli art. 2497 ss. cc , non hanno introdotto
una disciplina del gruppo di diritto. Nonostante ciò , si può dire che con la
locuzione ''gruppo di diritto'' si intende far riferimento ad istituti quali il contratto
di dominazione oppure la dichiarazione di gruppo attraverso i quali la società
capogruppo acquista il diritto di impartire alle società dipendenti direttive
anche pregiudizievoli per queste ultime senza alcuna necessità di un vantaggio
compensativo.
E' necessario sottolineare che gli art 2497 ss. si ispirano a un principio di effettività
nel senso che assumerà rilevanza NON il profilo statico del controllo societario e
nemmeno la mera possibilità di esercitare una influenza dominante , bensì il profilo
dinamico ossia l'esercizio effettivo di quest'influenza. Il legislatore tuttavia , ben
consapevole delle difficoltà riguardo la dimostrazione dell'effettivo esercizio ,
nell'art. 2497 sexties ha previsto una presunzione relativa stabilendo che salvo prova
contraria l'attività di direzione e coordinamento di società è esercitata dalla società o
ente tenuto al consolidamento dei loro bilanci o che comunque le controlla ai sensi
dell'art. 2359.
Si ribadisce quindi che ai fini dell'applicabilità degli art 2497 ss. non rilevano gli indici
formali della situazione di controllo ma l'effettivo esercizio della direzione unitaria.
Gli art. 2497 ss. prescindono anche dalla forma organizzativa , in quanto sono ritenuti
applicabili a ogni società o ente che esercita o è assoggettato ad attività di direzione
e coordinamento.
Bisogna a questo punto approfondire cosa si intende per ''attività di direzione e
coordinamento ''. Ricordando che la nozione non è stata espressamente definita dal
legislatore della riforma , si può affermare che l'attività di direzione e
coordinamento consiste nell'esercizio effettivo del potere di una società o di un
ente di dirigere e coordinare altre società o enti secondo un progetto unitario e
questo mediante un coordinamento ( non per forza un accentramento ) di una o
più funzioni essenziali dell'impresa dipendente ( es : finanza , vendite , acquisti ).
In questa prospettiva non è sufficiente un mero atto di controllo ma è richiesta
un'attività continuata nel tempo di direzione e coordinamento. Parlare quindi di
attività di direzione e coordinamento di società equivale a parlare di direzione
dell'impresa organizzata in forma di gruppo. Occorre a questo punto ricordare che il
processo di direzione dell'impresa si articola sostanzialmente in 4 fasi :
1. pianificazione e programmazione
2. organizzazione
3. coordinamento e la guida
4. il controllo
Queste fasi NON vengono necessariamente svolte da un medesimo soggetto di
conseguenza si può affermare la società che esercita attività di direzione e
coordinamento sia quella che svolge, in via principale , le fasi appena elencate.
Il sistema di pubblicità
Per quanto riguarda il sistema di pubblicità (art 2497 bis) si articola in due
sottosistemi :
1. Un' informazione riguardo la soggezioneall'altrui attività di direzione e
coordinamento
2. Un'informazione contabile a carico della società diretta e coordinata.
Quest'ultimo tipo di informazione comporta l'obbligo degli amministratori
della società dipendente di :
a) esporre un prospetto riepilogativo dell'ultimo bilancio della società che esercita
att. dir. e coord.
b) indicare i rapporti con chi esercita attività di dir. e coord. e con le altre che ne
sono soggette , e gli effetti di questa attività.
Per quanto riguarda la società dipendente ( sulla capogruppo non incombe nessun
obbligo pubblicitario ai sensi dell'art 2497 bis 1-2 comma ) , quest'ultima deve
indicare la capogruppo attraverso una duplice forma di pubblicità :
1. Negli atti e nella corrispondenza
2. Mediante iscrizione presso la sezione del registro delle imprese , che
rappresenta una pubblicità notizia , e quindi non ha efficacia costitutiva del
gruppo e non determina l'inizio dell'att. dir.e coord. , in quanto rileva , anche a
questi fini , il principio di effettività dell'inizio e cessazione della relativa attività
Per quanto riguarda il termine entro cui deve essere effettuata questa pubblicità ,
nulla è previsto da un punto di vista legislativo ; si ritiene però che sia cura degli
amministratori effettuarla entro un congruo termine.
Il sistema di pubblicità svolge 2 funzioni essenziali :
1. indica al mercato se una società opera in un contesto imprenditoriale
autonomo o di gruppo
2. individua la società che esercita att. di dir. e coord. (molto importante per
l'applicazione della disciplina della responsabilità )
Per ultimo si ribadisce che questa forma di pubblicità non è idonea ad assumere il
ruolo di titolo costitutivo tale da fondare una responsabilità da affidamento nella
capogruppo, in quanto manca una norma che espressamente sancisce questa
possibilità.
La disposizione generale sulla responsabilità (art 2497 cc.) rappresenta non solo un
mezzo di tutela dei soci di minoranza e dei creditori della società dipendente , ma
anche una regola in positivo per lo svolgimento dell'att. di dir. e coord. La
disposizione appena citata da un lato presuppone la legittimità di quest'attività ,
dall'altro subordina questa legittimità al rispetto dei principi di corretta gestione
societaria. Bisogna anche sottolineare un importante cambiamento rispetto al
passato in quanto la responsabilità era incentrata sugli amministratori della società
dipendente e della capogruppo, adesso ai sensi dell'art 2497 viene prevista una
responsabilità diretta della società o ente capogruppo, che rappresenta una tra
le maggiori novità del nuovo diritto di gruppo. La società capogruppo quindi , in
caso di mancato rispetto dei principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale ,
si espone a una responsabilità direttamente nei confronti dei soci della società
dipendente. La giurisprudenza tende a qualificare la natura di tale tipo di
responsabilità (art 2497 cc ) come aquiliana.
Per quanto riguarda gli elementi costitutivi di questa responsabilità, l'art 2497
presuppone che la società o ente capogruppo :
abbia esercitato un'attività di direzione e coordinamento
in funzione esclusivamente dell'interesse imprenditoriale proprio o di un
soggetto terzo. Si specifica che NON è sufficiente il perseguimento di interessi
esterni, ma interessi che si pongono in una dimensione imprenditoriale.
in violazione dei principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale
della società dipendente ( ossia quando viene preclusa a quest'ultima la
possibilità di operare come autonomo centro di profitto)
arrecando ai soci o ai creditori della società figlie un pregiudizio alla
redditività e al valore della partecipazione sociale , ovvero della lesione
cagionata all'integrità del patrimonio della società.
Per quanto riguarda l'elemento soggettivo ( dolo o colpa ) , se si opta per la natura
extracontrattuale di questa responsabilità sarà necessario dimostrare la colpa della
società capogruppo.
NON sussiste invece responsabilità quando il danno risulta mancante alla luce del
risultato complessivo ( e non quindi singole operazioni )dell'attività di dir. e coord.
ovvero integralmente eliminato a seguito di operazioni a ciò dirette.
L'ultimo comma dell'art 2497 prevede che nel caso di fallimento , l'azione spettante
ai creditori di questa è esercitata dal curatore o dal commissario liquidatore o dal
commissario straordinario .
Per quanto riguarda invece i soggetti legittimati passivi sono in via principale la
società o l'ente che ha esercitato illegittimamente l'att. di dir. e coord.
E' sorta poi una questione per quanto riguarda l'applicabilità della disciplina di cui
all'art 2497 cc nei confronti dello Stato e degli altri enti pubblici territoriali che
detengono partecipazioni di controllo in società. La legge n102 del 2009 prevede
espressamente che l'art. 2497 si interpreta nel senso che per enti si intendono i
soggetti giuridici collettivi, diversi dallo Stato. Non altrettanto può dirsi invece per gli
altri enti pubblici territoriali che , al contrario dello Stato , possono essere soggetti a
tale disciplina.
La figura della responsabilità in esame si estende anche nei confronti di chiunque
abbia preso parte al fatto lesivo e che ne abbia consapevolmente tratto beneficio.