Sei sulla pagina 1di 30

313

Editto di Milano
Si tratta di un editto con il quale l’imperatore Costantino concede ai
Cristiani la libertà di professare la loro religione. L’atto consente non solo
l’ulteriore diffusione del cristianesimo, ma la progressiva
istituzionalizzazione della Chiesa.

325
Concilio di Nicea
L’imperatore Costantino convoca un concilio ecumenico (il primo della
storia della Chiesa) a Nicea. Vi si approva il Credo niceno (di fatto, pur con
alcune aggiunte, ancora oggi usato nella liturgia cristiana), condannando le
dottrine (come quella ariana) e affermando il dogma della Trinità (Dio è
Padre, Figlio, Spirito Santo).

378
Battaglia di Adrianopoli
I Visigoti, già stanziati all’interno dell’Impero in accordo con l’Imperatore,
si ribellano, si scontrano con l’esercito imperiale e lo sconfiggono. Lo stesso
imperatore muore sul campo di battaglia. Si tratta di un evento che
contribuisce a generare un forte timore verso le popolazione barbariche.

380
Editto di Tessalonica
L’imperatore Teodosio emana un editto che obbliga tutti i sudditi
dell’Impero a professare la fede cristiana, secondo il Credo niceno. Erano
dunque considerati colpevoli (e perseguibili) coloro che seguivano dottrine
ereticali (come l’arianesimo) e tutti coloro che professavano culti pagani.

406 — 407
Rottura del limes romano sul fiume Reno
Tra il 406 e il 407 numerosi gruppi di barbari (Vandali, Alani, Burgundi)
superano il confine del limes, devastando i territori dell’Impero. Sebbene
popolazioni barbare fossero già presenti all’interno dei confini, questo
evento deve essere considerata una vera e propria invasione, non
controllabile da parte romana.

410
Sacco di Roma
L’assedio dei Visigoti guidati da Alarico si conclude con la conquista della
città, che viene saccheggiata per tre giorni, sia negli spazi pubblici sia in
quelli privati.

452
Discesa degli Unni in Italia
Attila, re degli Unni, dopo aver passato il limes, tenta la conquista della
Gallia. Dopo aver sconfitto ai Campi Catalunici (451) l’esercito romano
guidato dal generale Ezio (ma composto anche da truppe barbare) gli Unni
scendono verso l’Italia; accettano, però, un accordo proposto forse dallo
stesso papa.

476
Deposizione di Romolo Augustolo,
imperatore
Odoacre, comandante sciro in conflitto con i Romani (aveva combattuto e
ucciso Oreste, padre di Romolo, conquistando Pavia e Ravenna), depone il
giovane imperatore. Le insegne del comando imperiale sono inviate a
Costantinopoli e non viene eletto in Occidente un altro imperatore.

493
Teodorico sconfigge e uccide Odoacre
Teodorico (454-526), figlio di un re ostrogoto, con l’approvazione
dell’imperatore Zenone, combatte e sconfigge Odoacre, che allora dominava
la penisola italiana, instaurando un regno (riconosciuto dall’imperatore
solo nel 498), che fu esempio di convivenza, nella rigida divisione dei ruoli
e delle funzioni, tra goti e romani.

496
Conversione di Clodoveo, re dei Franchi
Clodoveo (466-511), sposata Clotilde, principessa burgunda cattolica, stabilì
uno stretto rapporto con il clero cattolico, in particolare con i vescovi; si
convertì al cristianesimo nella forma cattolica (e non ariana, come gli altri
barbari), proponendosi quindi come alleato della Chiesa romana.

527 — 565
Giustiniano, imperatore d’Oriente
La figura di Giustiniano si impose sulla scena del VI secolo, sia per i suoi
tentativi di ricostituire l’antica unità dell’Impero romano (guerre contro
Vandali, Goti, …), sia per la sua grande abilità nel governare i territori
dell’Impero (ad esempio con l’attenzione all’attività legislativa).

529 — 534
Corpus iuris civilis
Nel progetto di restaurazione dell’Impero, Giustiniano dette avvio ad un
grandioso progetto di recupero della tradizione legislativa precedente e di
riordino e armonizzazione della legislazione più recente, comprese le leggi
da lui emanate. Il Corpus Iuris civilis costituisce il tramite attraverso il
quale il diritto romano è stato recepito dalla legislazione successiva.

530
Regola di S. Benedetto
Benedetto da Norcia (480 circa-547) dettò intorno al 530 una regola
monastica, che avrebbe preso il suo nome, sulla quale si fonda l’ordine
benedettino. Il grande interesse della Regola (che pure riprendeva regole
precedenti, come la Regula Magistri) consiste nell’aver trovato un equilibrio
tra la vita di contemplazione e la vita della comunità monastica (ora et
labora).

535 — 553
Guerra greco-gotica
È il conflitto armato combattuto sulla penisola italiana tra Bizantini e
Ostrogoti. S’inserì nella politica di Giustiniano di riconquista dei territori
sfuggiti al controllo dell’impero e organizzati nei cosiddetti regni
romano-barbarici. La guerra si concluse con la vittoria dei Bizantini.

568 — 569
Inizio della conquista longobarda
I Longobardi, guidati da re Alboino (530 circa- 572), iniziarono la conquista
del territorio italiano, dominato dai bizantini, entrando in Italia dal Friuli e
stanziandosi in gruppi guidati da capi militari (i duchi). Non si stanziarono
in tutta la penisola, ma costituirono al centro-nord un regno, al centro-sud
dei ducati, lasciando ai bizantini il dominio di parte dell’Italia centrale (con
Roma) e di parte dell’Italia meridionale.

622
Egira
Maometto, insieme ai suoi più fedeli seguaci, lasciò La Mecca e si trasferì a
Yathrib (Medina), svincolandosi dalla tradizione e dai legami precedenti e
acquisendo un ruolo di comando, religioso e politico. Tale data segna
l’inizio dell’Islam; da quell’anno si fa iniziare il sistema di datazione
islamico.

638
Gli Arabi conquistano Gerusalemme
La rapida espansione araba, mentre era ancora in vita Maometto, portò alla
conquista di molti territori dell’Impero Bizantino (Siria, Palestina, Egitto,
ecc.). In quegli stessi anni gli arabi conquistarono i territori dominati
dall’impero persiano, impero di tradizione millenaria. Simbolicamente
importante fu la conquista di Gerusalemme da parte musulmana.

643
Editto di Rotari
Il re longobardo Rotari raccolse le leggi della tradizione orale del proprio
popolo, mettendole per iscritto in un codice, in lingua latina (con molti
termini traslati dalla lingua longobarda).

711
Inizio della conquista arabo-berbera in
Europa
L’esercito arabo-berbero, dopo la conquista dei territori dell’Africa
settentrionale, attraversò lo stretto di Gibilterra e giunse in Europa,
attaccando e sconfiggendo il regno dei Visigoti.

712 — 744
Liutprando, re dei Longobardi
Liutprando portò il regno longobardo alla sua massima espansione,
tentando un’unificazione della penisola italiana sotto il suo dominio: preso
sotto il proprio controllo i territori longobardi del Sud, attaccò i territori
bizantini, venendo anche in conflitto con lo stesso pontefice.

717
Assedio di Costantinopoli da parte degli
Arabi
Costantinopoli seppe resistere all’assedio e allontanò l’esercito
arabo-musulmano. È comunque significativo il tentativo messo in atto dagli
arabi, la cui spinta espansiva giunse a mettere in pericolo la capitale
dell’Impero bizantino.

728
Donazione di Sutri
Liutprando, re dei Longobardi, donò al papa i territori che aveva
conquistato ai bizantini. Questo evento è convenzionalmente indicato come
data di inizio del dominio territoriale dei papi (poi definito Stato della
Chiesa).

732
I Franchi sconfiggono gli Arabi a Poitiers
Carlo Martello, allora “maggiordomo di palazzo”, sconfisse l’esercito
arabo-barbero, ottenendo grande prestigio per sé e per i suoi discendenti
(Pipinidi o Carolingi), che furono riconosciuti come sovrani, sostituendosi
alla dinastia merovingia. Con la sconfitta di Poitiers gli arabi esaurivano
l’espansione verso i territori europei, dopo aver affermato il proprio
controllo sulla penisola iberica.

774
I Franchi conquistano il regno longobardo
I Franchi, guidati dal sovrano Carlo Magno, conquistarono il regno
longobardo, sconfiggendo l’ultimo re, Desiderio. Lo stesso Carlo Magno
assume il titolo di “re dei Longobardi”.

800 — 814
Carlo Magno, imperatore
Carlo Magno, re dei Franchi, fu incoronato imperatore dal papa a Roma
nella notte di Natale dell’800. Con lui rinacque in Occidente l’Impero, in
ideale continuità con la tradizione romana, ma con una forte impronta
cristiana. Carlo Magno, che da re dei Franchi aveva conquistato ampi
territori, organizzò l’Impero, introducendo un sistema di funzionari (conti e
marchesi) e creando una rete di fedeli (vassalli).

817
Ordinatio imperii
Atto di governo con il quale Ludovico il Pio, figlio di Carlo Magno,
imperatore (814-840), modificò le modalità di successione alla corona
imperiale. Rompendo con la tradizione franca (divisione del regno tra i figli
del sovrano) destinò il titolo imperiale al figlio primogenito.

824
Constitutio Romana
Lotario, re d’Italia e figlio di Ludovico il Pio, in accordo con il pontefice
emanò norme che riguardavano la vita della città di Roma, riconoscendo il
ruolo del pontefice (anche nei confronti dell’aristocrazia romana), ma
riservando all’imperatore il ruolo di protezione e di vigilanza sullo stesso
operato del pontefice.

827
Inizio della conquista arabo-berbera della
Sicilia
Dalle coste dall’Africa settentrionale (da lì partivano le incursioni saracene
verso le coste europee del Mediterraneo) prende l’avvio la progressiva
conquista dell’isola, che si conclude nel 902 con la conquista di Taormina.

843
Trattato di Verdun
Ludovico il Pio, imperatore, disattende la sua stessa decisione in merito alla
successione al trono(Ordinatio imperii), generando conflitti tra i figli per la
spartizione dell’impero e per lo stesso titolo imperiale. Con il trattato
dell’843, che pone fine ai contrasti, Carlo il Calvo ottiene la parte
occidentale dell’Impero, Ludovico il Germanico la parte orientale, Lotario
l’Italia e la Lotaringia, insieme al titolo imperiale. Si configura così la
distinzione tra territorio francese, tedesco e italiano. Al titolo di re d’Italia
sarà associata da questo momento la corona imperiale.

877
Capitolare di Querzy
Carlo il Calvo, imperatore, emana un capitolare che definisce le modalità di
successione alla funzione di conti e marchesi e, parimenti, ai feudi dei
vassalli regi in caso di morte dei titolari. Il capitolare genera un regime
successorio di trasmissione ereditario dei titoli funzionariali e dei feudi
regi.

881 — 887
Carlo il Grosso, imperatore
Con la morte di Carlo il Grosso si estingue la discendenza diretta dei
Carolingi alla corona imperiale, ma anche al titolo di re di Francia, di cui
era detentrice la dinastia. Si apre quindi un periodo di conflittualità, in
tutta Europa, per il diritto di detenere tali poteri.

910
Fondazione di Cluny
Il conte Guglielmo d’Aquitania fonda in Borgogna il monastero di Cluny,
ponendolo sotto la diretta dipendenza dalla sede papale. Nasce quindi la
congregazione benedettina riformata dei Cluniacensi, che hanno ampia
diffusione e un ruolo di grande prestigio all’interno della Chiesa.

955
Battaglia di Lechfeld
Ottone di Sassonia, re di Germania, sconfigge l’esercito ungaro, in Baviera,
mettendo fine alle loro incursioni nei territori dell’Europa occidentale.
962 — 973
Ottone I, imperatore
Dopo aver ottenuto il titolo di re di Germania, Ottone di Sassonia, forte
anche della vittoria sugli Ungari a Lechfeld, scende in Italia, sconfigge re
Berengario e ottiene dal papa la corona imperiale.

962
Privilegium Othonis
Nello stesso anno in cui viene incoronato imperatore, Ottone interviene in
merito ai rapporti dell’Impero con la Chiesa. Pur riconoscendo l’importanza
della figura del pontefice, riserva all’imperatore un ruolo di controllo
sull’elezione del papa, affermando quindi una supremazia dell’Impero sul
Papato.

987 — 996
Ugo Capeto, re di Francia
A un secolo dalla fine della dinastia carolingia, si profila in territorio
francese una nuova dinastia destinata a durare per secoli, quella dei
Capetingi. Ugo, il capostipite, controlla inizialmente solo i territori intorno
a Parigi, ma il potere dei Capetingi è destinato a estendersi con i suoi
successori.

996 — 1002
Ottone III, imperatore
La figura di Ottone III, il sovrano “dell’anno Mille”, è particolarmente
interessante per i rapporti tra l’Impero e la Chiesa, per il suo progetto di
renovatio imperii che mette al suo centro Roma e la Chiesa.

1037
Constitutio de feudis
Si tratta di un editto (è definito anche Edictum de beneficiis) emanato
dall’imperatore Corrado IV il Salico. A Milano i vassalli minori (o secundi
milites) erano in contrasto con il vescovo, che appoggiava i suoi vassalli
maggiori (capitanei). L’imperatore interviene e, per evitare i contrasti con
la feudalità minore, concede loro di godere dei privilegi propri della grande
feudalità, quali il diritto di trasmettere in eredità i feudi ai figli e di essere
giudicati da loro pari.

1054
Scisma d’Oriente
La Chiesa Romana e la Chiesa d’Oriente, tra le quali nei secoli precedenti si
erano già verificati notevoli dissensi (questioni dottrinali, culto delle
immagini, rapporti con il potere politico) giungono ad una rottura, con lo
scisma detto di Michele Cerulario (dal nome del patriarca di
Costantinopoli). La divisione della Chiesa orientale (ortodossa) dalla Chiesa
cattolica è ancor oggi in atto.

1056 — 1106
Enrico IV, imperatore
Il lungo impero di Enrico IV è caratterizzato dal conflitto con la Chiesa,
denominato “lotta delle investiture”. La Chiesa (alla quale gli stessi
imperatori avevano dato l’avvio con i predecessori di Enrico IV), in nome
della libertas ecclesiae, non intende accettare interferenze da parte
dell’impero nella nomina degli ecclesiastici e afferma, con Gregorio VII, la
superiorità del potere spirituale su quello temporale, generando un violento
conflitto con l’imperatore.

1059
Accordi di Melfi
I Normanni, dopo un duro conflitto che li aveva visti opporsi al papa per il
controllo dei territori nel Centro-sud della penisola, giungono ad un
accordo con lo stesso pontefice, dichiarandosi suoi vassalli. Roberto il
Guiscardo ottiene così il titolo di duca di Puglia e di Calabria e l’appoggio
del papa per ulteriori conquiste.

1059
Decretum in electione Papae
Papa Niccolò II emana una bolla, in occasione del concilio Lateranense, con
la quale definisce le procedure per l’elezione del papa, riservando ai soli
cardinali vescovi il diritto di eleggere il pontefice, estromettendone i laici e
lo stesso imperatore.

1066
Battaglia di Hastings (Guglielmo il
Conquistatore)
I Normanni, guidati da Guglielmo detto il Conquistatore, duca di
Normandia, sconfiggono Aroldo, re del Wessex; Guglielmo diventa re
d’Inghilterra.

1071
Battaglia di Manzikert
L’esercito dell’imperatore bizantino Romano IV è sconfitto dai Turchi
selgiuchidi. Le conseguenze sono assai gravi, soprattutto perché si genera
una crisi interna all’Impero, e, di conseguenza, la sua incapacità di difesa
dai nemici. Ampi territori sono dunque conquistati dai Turchi, che
minacciano anche Costantinopoli.

1073 — 1088
Gregorio VII, papa
Gregorio VII dà piena attuazione alla cosiddetta “riforma della Chiesa”.
Avviata dagli imperatori tedeschi di fronte ad una Chiesa in difficoltà, la
riforma si concretizza, non senza fratture interne, nella lotta contro la
simonia e a favore del celibato ecclesiastico. Ma, più ampiamente, la Chiesa
rivendica con Gregorio VII i principi della libertas, giungendo a un violento
scontro con l’imperatore Enrico IV (“lotta delle investiture”).

1075
Dictatus Papae
Gregorio VII raccoglie in un documento ventisette affermazioni che
sintetizzano i principi che sostengono la riforma della Chiesa, affermando la
supremazia della Chiesa e del papa, al quale tutti, anche l’Imperatore,
devono rispetto e obbedienza.

1075
I Turchi conquistano Gerusalemme
I Turchi selgiuchidi, popolazione di recente convertita all’Islam, occupano
la Terrasanta, sconfiggendo gli Arabi. Sotto il loro dominio si creano
notevoli difficoltà nei pellegrinaggi cristiani (precedentemente non
ostacolati), tanto da sollecitare l’intervento dell’Occidente e l’avvio del
movimento crociato.

1081 — 1118
Impero di Alessio I Comneno
Fondatore della dinastia, Alessio dà forza all’Impero, grazie alle sue
imprese militari (contro i Turchi e i Normanni) e alla capacità di riordinare
lo stato. Ha un comportamento ambiguo nei confronti dei Crociati,
appoggiandone le imprese, ma chiedendo loro la consegna all’imperatore
dei territori conquistati.

1085
Conquista di Toledo
Si tratta di un’importante vittoria dei cristiani sugli arabi nella guerra di
reconquista dei territori iberici alla cristianità. Alfonso VI re di Léon e di
Castiglia conquista il regno autonomo di Toledo (uno dei regni di Taifas) e
ne fa per circa 400 anni la capitale del regno di Castiglia. La reconquista è
appoggiata dalla Chiesa, con la concessione da parte di papa Alessandro II
(1064) dell’indulgenza plenaria a coloro che avessero partecipato alla lotta
armata contro l’Islam.

1095
Concilio di Clermont
Urbano II, in occasione del concilio di pace di Clermont, pronuncia un
discorso con il quale chiede ai cavalieri di armarsi e di partire per portare
aiuto ai cristiani in Terrasanta. Tale discorso suscita un movimento
popolare (crociata popolare) e, a breve, l’organizzarsi di un vero e proprio
esercito armato crociato, che parte alla conquista della Terrasanta.

1099
Presa di Gerusalemme da parte di Crociati
Organizzatosi dopo il Concilio di Clermont (1095) un esercito di cavalieri
(franchi, renani, italo-normanni) si dirige dapprima verso Costantinopoli,
ottenendo, non senza qualche esitazione, aiuto dall’imperatore Alessio I
Comneno. Conquistate Nicea (1097) e Antiochia (1098), i crociati si
dirigono verso Gerusalemme e la conquistano.

1122
Concordato di Worms
Dopo la lotta delle investiture, Papato e Impero (con Callisto II e Enrico V)
giungono ad un accordo, che non pone in realtà fine al contrasto tra i due
poteri, ma che trova un temporaneo compromesso: di fatto il papato
prevale, con l’eccezione di un ruolo preminente svolto dall’Imperatore nella
concessione delle investiture ecclesiastiche in Germania.

1130
Ruggero II re di Sicilia
Dopo il lungo conflitto che aveva opposto i Normanni ai diversi poteri che
governavano l’Italia meridionale, con Ruggero continua la sfida a Bisanzio
per la conquista dei territori meridionali; contro di lui si schierano i
Bizantini, lo stesso papato, ma anche potenti signori e città, come Pisa e
Venezia. Di fronte alle superiorità militare di Ruggero, il papa è costretto ad
incoronarlo re di Sicilia. Ruggero continua la sua avanzata, unificando sotto
il suo dominio tutta l’Italia Meridionale e la Sicilia, espandendosi anche
sulla costa africana e sulle isole dell’Adriatico.

1154 — 1189
Enrico II Plantageneto, re d’Inghilterra
Enrico, grazie al matrimonio con Eleonora d’Aquitania e a vittorie militari,
estende il suo dominio a diverse regioni francesi. Il suo potere lo mette in
contrasto con i figli, oltre che con il fratello. Si scontra anche con Tommaso
Becket, arcivescovo di Canterbury, che viene ucciso nella sua cattedrale.

1155 — 1190
Federico I di Svevia, imperatore
Superati i contrasti interni all’area tedesca, eletto re di Germania (1152),
ottiene il titolo imperiale. Intraprende quindi una decisa lotta contro le
autonomie comunali italiane, nel tentativo di riaffermare il potere
imperiale. Con ripetute discese in Italia, cerca, sia con atti di natura
giuridica, sia con imprese militari, di opporsi ai comuni alleati nella Lega
Lombarda. Muore durante la sua partecipazione alla crociata.

1158
Dieta di Roncaglia
Preceduta da un’altra dieta (1154), Federico, in occasione di una sua nuova
discesa in Italia, emana a Roncaglia due importanti atti: la Constitututio de
regalibus, con la quale afferma formalmente diritti e regalie propri del
sovrano, e la Constitutio pacis, con la quale nega ai comuni il diritto di
riunirsi in leghe.

1164
Costituzioni di Clarendon
Con questo atto, re Enrico II Plantageneto, interviene in Inghilterra in
merito all’amministrazione della giustizia, assicurando al sovrano il
controllo dei tribunali e sottraendo spazi di autonomia ai feudatari e al
clero

1167
Lega Lombarda
Con il giuramento di Pontida, molti comuni dell’Italia settentrionale
stringono alleanza, anche con la Lega Veronese, dando vita alla Lega
Lombarda, lega di città che si oppongono all’imperatore Federico
Barbarossa.

1174 — 1193
Saladino sultano d’Egitto e di Siria
In Terrasanta, la presenza cristiana (organizzata negli stati crociati) subisce
un forte ridimensionamento a seguito dell’ascesa al potere e all’espansione
territoriale di Saladino.

1176
Battaglia di Legnano
Nel conflitto tra comuni e Impero, la battaglia di Legnano, vinta dai comuni
della Lega, costituisce il momento di affermazione delle forze cittadine
contro i tentativi di Federico I di riaffermare i diritti imperiali. Si giunge
(solo anni più tardi) alla pace di Costanza. (1183)

1180 — 1223
Filippo II Augusto, re di Francia
Il lungo regno di Filippo Augusto è caratterizzato dai conflitti della corona
francese con i componenti della famiglia reale inglese, a motivo del
controllo dei territori francesi in possesso degli Inglesi. La battaglia di
Bouvines (1214) sancisce la vittoria di Filippo Augusto e porta alla pace di
Chinon.
1183
Pace di Costanza
Federico I, con un atto che nella forma non è un vero e proprio trattato di
pace ma una concessione sovrana, riconosce ai comuni l’esercizio delle
regalie (diritti regi), ottenendo però il riconoscimento formale della
sovranità imperiale. Di fatto, però, i comuni acquisiscono il diritto
all’autodeterminazione amministrativa, politica, giudiziaria, militare.

1187
Battaglia di Hattin e conquista di
Gerusalemme da parte del Saladino
Il Saladino infligge una dura sconfitta all’esercito crociato, e in
particolare all’ordine monastico-cavalleresco dei Templari. A seguito
di tale sconfitta, si apre al Saladino la via per la conquista di
Gerusalemme.

1189 — 1192
III Crociata
Tra le crociate che si susseguono nel corso di decenni, questa è la
crociata che vede il maggior coinvolgimento dei grandi sovrani
d’Occidente. Con modalità e tempi diversi, fanno parte della III
crociata Federico Barbarossa, Filippo II Augusto e Riccardo Cuor di
Leone.

1189 — 1199Imperatori, re, signori


Riccardo Cuor di Leone, re d’Inghilterra
Il regno di Riccardo Cuor di Leone vede l’Inghilterra coinvolta delle
vicende europee (Francia, Impero) e, in particolare, nei secolari dissidi
con il re di Francia per il controllo dei territori inglesi nel continente.
Riccardo partecipa attivamente alle spedizioni crociate (1189-1192).
1198 — 1216
Innocenzo III, papa
Il pontificato di Innocenzo III segna un momento fondamentale nel
governo della Chiesa. Primato del pontefice, lotta ai movimenti
ereticali, nascita di nuovi ordini (Domenicani e Francescani),
affermazione della supremazia del potere spirituale sul potere politico,
in particolare sull’Impero (ierocrazia): queste e altre questioni trovano
risoluzione in occasione del Concilio Lateranense IV (1215) e possono
essere sintetizzate come momento di definizione della “monarchia
pontificia”, intesa come organizzazione gerarchica della Chiesa, che ha
come vertice il papa, sovrano assoluto.

1204
Costantinopoli conquistata dai Crociati
La situazione di crisi dell’Impero bizantino e il forte sviluppo di
Venezia (potenza commerciale che controllava larga parte del
commercio che passava attraverso Bisanzio) sono all’origine della
cosiddetta IV crociata. La spedizione è deviata da Venezia e, anziché
raggiungere la Terrasanta, si dirige su Costantinopoli; qui viene data
vita all’Impero Latino d’Oriente (1204-1261).

1206 — 1227
Conquiste di Gengis Khan
I territori dell’Asia centrale e occidentale e quelli dell’Europa orientale
sono oggetto della rapida espansione dei Mongoli, guidati da Gengis
Khan. La creazione di un grande impero favorisce gli scambi
commerciali tra area Mediterranea, vicino Oriente e Cina.

1212
Battaglia di Las Navas de Tolosa
Sostenuti anche dall’appoggio di papa Innocenzo III, le truppe
cristiane (guidate dai re di Aragona, Portogallo, Castiglia e Navarra),
sconfiggono in un duro scontro i musulmani. I regni cristiani da quel
momento avanzano con minor difficoltà verso la riconquista di tutto il
territorio iberico.

1213 — 1276
Giacomo I, re d’Aragona
Dopo la battaglia di Las Navas de Tolosa, l’Aragona (con re Giacomo I)
trae notevoli vantaggi dalla progressiva conquista dei territori iberici
posti sul Mediterraneo e dalla conquista delle isole Baleari, condizioni
di uno sviluppo notevole della sua potenza commerciale nel
Mediterraneo.

1214
Battaglia di Bouvines
Episodio centrale nella definizione degli equilibri tra gli stati europei,
la battaglia vede schierati il re di Francia, Filippo II Augusto, contro il
re d’Inghilterra, Giovanni Senza Terra, e contro Ottone IV,
imperatore. La vittoria dell’esercito francese ha come conseguenza
l’indebolimento del re inglese (costretto a concedere la Magna Charta)
e del prestigio dell’Imperatore (al quale è sostituito, con l’appoggio di
papa Innocenzo III, Federico II di Svevia).

1215
Concessione della Magna Charta
La sconfitta di Giovanni Senza Terra a Bouvines genera rivolte dei
nobili e il re è costretto a concedere loro poteri di controllo sul suo
operato (in particolare in materia fiscale).
1215
Concilio Lateranense IV
Convocato da papa Innocenzo III, vede la partecipazione di un
numero eccezionale di ecclesiastici, dei patriarchi di Costantinopoli e
di Gerusalemme, di sovrani laici. Sono approvati molti canoni, sia in
materia dottrinale, sia in materia di organizzazione della Chiesa, che
riguardano il primato del pontefice, l’inquisizione, gli ebrei, la
simonia, le eresie, ecc. Si tratta senza dubbio di uno dei più importanti
concili della

1220-1250

Federico II di Svevia, imperatore


La figura di Federico II di Svevia, figlio di Enrico VI e di Costanza
d’Altavilla, è centrale nelle vicende politiche, culturali, ecclesiastiche
della prima metà del Duecento. Meritano particolare attenzione i
rapporti con il Papato e con i Comuni e la sua dimensione di sovrano
del regno meridionale.

1226 — 1270
Luigi IX il Santo, re di Francia
Durante il suo lungo regno Luigi IX opera in continuità con i suoi
predecessori, in particolare con Filippo II Augusto, nella costruzione
dello stato francese, sia organizzandone l’amministrazione interna, sia
partecipando attivamente alla politica “internazionale”. La sua
attenzione per le esigenze, anche politiche, del papato, la sua
partecipazione alle crociate, la sua religiosità fanno sì che dopo la sua
morte, sia considerato da papa Bonifacio VIII degno di essere
canonizzato (1297).
1231
Costituzioni di Melfi (o Melfitane)
Definite anche Liber Augustalis, le Costituzioni di Melfi sono una
raccolta di leggi, emanate da Federico II. Si rifanno in larga parte al
diritto romano, ma raccolgono anche norme della tradizione
normanna. Sono considerate un atto di grande importanza
nell’organizzazione dello stato, affermando il forte potere del sovrano,
anche nei confronti della feudalità.

1252 — 1284
Alfonso X, re di Castiglia e Léon
Dal punto di vista politico e militare il suo regno è caratterizzato da
pochi successi e molti insuccessi, come la mancata successione al
titolo imperiale al quale ambisce per diritti di discendenza da Federico
I. E’ invece un grande sovrano dal punto di vista culturale in quanto sa
raccogliere alla sua corte i personaggi più colti del tempo (cristiani,
arabi, ebrei). Anche grazie all’apporto personale di Alfonso, sono
prodotte opere letterarie, musicali, giuridiche, artistiche di enorme
rilievo.

1266
Battaglia di Benevento
Si scontrano presso Benevento l’esercito di Carlo d’Angiò e quello di
Manfredi, erede della famiglia Hohenstaufen del regno di Sicilia, in
quanto figlio naturale di Federico II. La sconfitta di Manfredi e la sua
morte segnano l’inizio della dominazione angioina in Sicilia.

1266 — 1282
Carlo d’Angiò, re di Sicilia
Sollecitato dal papato, dopo diverse trattative, Carlo discende in Italia,
giunge a Roma dove viene incoronato dal papa re di Sicilia (1266);
dopo poco, sconfigge Manfredi (battaglia di Benevento, 1266).
Inimicatasi la nobiltà meridionale, si scontra con l’opposizione guidata
da Corradino, sconfitto a Tagliacozzo (1268). Per circa vent’anni Carlo
d’Angiò è protagonista delle vicende politiche italiane, oltre ad
estendere il proprio dominio in molte aree europee. La rivolta dei
Vespri (1282) pone fine al suo predominio in Italia.

1268
Battaglia di Tagliacozzo
Si tratta dell’estremo tentativo dei ghibellini di opporsi al predominio
guelfo (guidato da Carlo d’Angiò) in Italia. Corradino di Svevia,
sconfitto dalle truppe angioine, fugge, ma viene subito catturato e
ucciso.

1282 — 1302
Guerra del Vespro
Il conflitto inizia con la ribellione contro il dominio angioino, esplosa a
Palermo e da lì estesasi a tutta la Sicilia. Ne nasce una lotta ventennale
per il controllo della Sicilia, al quale l’Aragona è particolarmente
interessata, anche a motivo dei suoi interessi nel commercio
marittimo. Federico d’Aragona, sconfitto l’Angiò, ottiene la vittoria e il
controllo della Sicilia.

1285 — 1314
Filippo IV il Bello, re di Francia
Filippo IV consolida lo stato, organizzando una burocrazia
centralizzata, con un forte potere monarchico. In politica estera deve
affrontare situazioni complesse, nei rapporti con Inghilterra e
Aragona. Assai noto il contrasto che lo oppone ai Templari., che porta
alla soppressione dell’Ordine. Ancor più rilevante fu il conflitto con
papa Bonifacio VIII, che ha origine dalla tassazione del clero da parte
del monarca. I fatti che ne seguono portano, dopo la morte di
Bonifacio VIII, alla cosiddetta “cattività avignonese”, ossia il
trasferimento della sede papale a Avignone.

1298 — 1302
Bonifacio VIII, papa
Eletto dopo la rinuncia di Celestino V, intervenne nelle vicende
italiane, in particolare sul regno meridionale e la Sicilia, senza però
riuscire ad imporre la propria volontà. Istituì il giubileo (1300) che
ebbe un grande successo per l’afflusso di pellegrini a Roma. Si scontrò
con Filippo IV il Bello, al punto di essere da lui imprigionato. Fu
strenuo difensore di una politica teocratica, che però era ormai
superata.

1302
Bolla Unam sanctam
Bonifacio VIII nella bolla Unam Sanctam può essere considerato l’atto
con il quale il pontefice, in conflitto con il re di Francia, afferma, in
modo ancor più deciso, i principi di superiorità del potere spirituale
rispetto a quello temporale che già erano stati affermati da papa
Gregorio VII e da papa Innocenzo III.

1302
Pace di Caltabellotta
Firmata da Carlo II d’Angiò e Federico d’Aragona, pone fine alla
guerra del Vespro, ma non al conflitto tra Angiò e Aragonesi. L’Italia
meridionale, infatti, rimane sotto il dominio angioino, mentre la
Sicilia è assegnata a Federico d’Aragona, con l’intesa che sarebbe
tornata agli Angiò alla sua morte. Ma ciò non avveiene: anzi, nel lungo
periodo sarebbero stati gli Aragonesi a ricongiungere il regno
meridionale alla Sicilia, con Alfonso il Magnifico (1442).

1309 — 1377
Papato avignonese (o cattività avignonese)
La sede del papato, a seguito della situazione difficile creatasi a Roma
dopo il pontificato di Bonifacio VIII, viene spostata, con Clemente V,
in città diverse, fino a stabilirsi ad Avignone, allora soggetta agli
Angiò, nel 1309. Qui rimane, nonostante la volontà di diversi pontefici
di rientrare a Roma, sino a quando, dopo la missione nello Stato della
Chiesa del cardinale Egidio Albornoz non si creano le condizioni
favorevoli al ritorno in Italia. Durante il papato avignonese si procede
alla riorganizzazione della curia pontificia e del sistema di
organizzazione, fortemente centralizzato, della Chiesa stessa. Ciò
genera reazioni negative, tanto da portare al cosiddetto “scisma
d’Occidente”.

1309 — 1343
Roberto d’Angiò, re di Sicilia
A seguito della pace di Caltabellotta (1302), il regno meridionale è
diviso tra Aragonesi e Angioini. Roberto è a capo della fazione guelfa e
si oppone, alla discesa dell’imperatore Enrico VII in Italia. Dopo la
morte di quest’ultimo, si accorda con papa Giovanni XXII,
intervenendo attivamente negli equilibri politici della penisola.

1311 — 1313
Enrico VII di Lussemburgo, imperatore
Eletto nel 1309, ma incornato solo nel 1311 a Monza e poi a Roma nel
1312, durante la sua discesa in Italia, tenta di ergersi ad arbitro degli
scontri in atto tra guelfi e ghibellini, ma finisce per porsi in aperto
contrasto con i guelfi (Angiò, Papato, re di Francia). Muore
prematuramente a Buonconvento, deludendo le aspettative di coloro
che speravano in una riappacificazione delle fazioni nella penisola.

1328 — 1347
Ludovico il Bavaro, imperatore
Con la morte di Enrico VII, si apre nuovamente in Germania la lotta
per il titolo imperiale; l’elezione da parte dei principi tedeschi di
Ludovico non fu accettato dal papa. Si apre dunque un conflitto
profondo tra Papato e Impero.

1336 — 1405
Tamerlano
Considerato l’ideale erede di Gengis Khan, ad un secolo e mezzo di
distanza, riporta a grande splendore l’impero mongolo, che estendeva
il suo potere su un enorme territorio, dall’India sino al Mediterraneo.
Scelta Samarcanda come capitale, ne favorisce lo sviluppo, anche dal
punto di vista artistico e culturale.

1337
Inizio guerra dei Cent’Anni
Sul tradizionale contrasto tra Francia e Inghilterra si innesta un
problema di successione dinastica, con l’estinzione della dinastia
capetingia, al trono francese, al quale ambisce il re d’Inghilterra.
Inoltre la Francia invade le Fiandre, tradizionalmente legato per
ragioni commerciali all’Inghilterra. Non si dimentichi che i re
d’Inghilterra erano feudatari del re di Francia, aspetto che rendeva
ancor più complessi i rapporti tra le due potenze.

1356
Bolla d’Oro
L’imperatore Carlo IV emana un editto con cui vengono fissate le
modalità per l’elezione dell’Imperatore, assegnandone il diritto a
quattro elettori laici e tre ecclesiastici. Inoltre sancisce il diritto di
trasmissione per via ereditaria, con il diritto di primogenitura.

1378 — 1418
Scisma d’Occidente
Nel 1378 si crea una frattura all’interno della Chiesa occidentale con
l’elezione di due papi, uno con sede a Roma, uno con sede ad
Avignone. La scissione (grande scisma) permane per decenni,
sostenuta anche dello schierarsi degli stati europei per l’una o l’altra
parte. Tale situazione indebolisce la struttura “monarchica” della
Chiesa e il prestigio del pontefice.

1385 — 1402
Gian Galeazzo Visconti, signore e duca di
Milano
Il dominio dei Visconti, signori di Milano, ha nell’età di Gian Galeazzo
la sua massima espansione territoriale (giungendo a comprendere non
solo la Lombardia, ma anche città dell’Emilia, del Veneto, della
Toscana. Gian Galeazzo, inoltre, ottiene dall’imperatore Venceslao il
titolo di duca (1395).

1389 — 1464
Cosimo de’ Medici, “signore” di Firenze
Cosimo de’ Medici, esponente della potentissima famgilia di banchieri,
finanziatori del papa, controlla di fatto (in particolare dal 1434), la vita
politica fiorentina, cacciando gli avversari politici e riservando a sé e ai
propri fedeli le cariche di governo. Cosimo non è mai nominato
“signore” di Firenze (formalmente una repubblica), ma di fatto ne è il
signore. Per questo motivo, a proposito del governo di Firenze da
parte dei Medici, si parla di “criptosignoria” (“signoria nascosta”).

1396
Battaglia di Nicopoli
L’acquisizione da parte dei Turchi ottomani dei territori bizantini
dell’Anatolia e di una base (Gallipoli) in Europa apre la strada alla loro
espansione verso Occidente. La debolezza dell’Occidente è attestata
dalla sconfitta ad opera dell’esercito ottomano di un esercito
“crociato”, costituito in larga parte da francesi e ungheresi, presso
Nicopoli.

1414 — 1418
Concilio di Costanza
Si tratta di un concilio ecumenico convocato dall’imperatore
Sigismondo per porre fine al “grande scisma”. Di fronte alla debolezza
della figura del pontefice, si fa strada la teoria “conciliarista”, ossia
l’affermazione di un forte potere di controllo del concilio sul papa. La
fase conciliarista termina dopo il concilio di Basilea (1437),con il
recupero dell’autorità del papa sul concilio (Eugenio IV).

1416 — 1458
Alfonso il Magnanino d’Aragona, re di
Sicilia, re di Napoli
Grande protagonista della scena politica europea e mediterranea per
oltre un quarantennio, Alfonso ebbe un forte interesse per il controllo
della penisola italiana. Riuscì a succedere agli Angiò a Napoli (1442),
riunificando così il regno di Sicilia e quello di Napoli.
1427
Battaglia di Maclodio
Nei diversi conflitti che vedono opposti in questi decenni diverse
potenze all’interno della penisola italiana, i Visconti devono affrontare
Venezia e Firenze, alle quali si opponeva Filippo Maria per espandere
il proprio dominio. Nella battaglia di Maclodio Venezia ha la meglio e
argina l’espansione milanese. Analogamente Firenze sconfigge poi i
Milanesi a Anghiari (1440).

1449 — 1492
Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico,
“signore” di Firenze
Erede della famiglia de’ Medici (Cosimo, il nonno; Piero, il padre),
Lorenzo è uno dei protagonisti della vita politica della penisola
italiana. Nonostante le difficoltà interne (congiura dei Pazzi, 1478) e i
conflitti esterni, riesce a porsi come “ago della bilancia” degli equilibri
tra le potenze del tempo. Lui stesso poeta, accoglie presso la sua corte
letterati, artisti, filosofi.

1450 — 1466
Francesco Sforza, duca di Milano
Condottiero al servizio del duca di Milano, ne sposa l’unica figlia,
divenendo così erede del ducato. La città viene però conquistata con la
forza, dato che si era eretta a Repubblica Ambrosiana dopo la morte
del Visconti. Francesco costruisce un forte dominio sui territori del
ducato, dando vita alla dinastia degli Sforza, che domina su Milano
sino alla fine del secolo.

1453
Fine della Guerra dei Cent’Anni
Sebbene non vi sia un vero e proprio trattato di pace dopo le pesanti
sconfitte subite dagli inglesi (l’ultima delle quali presso Bordeaux) il
conflitto di fatto cessa. L’Inghilterra mantiene un solo possesso sul
continente, il porto di Calais.

1453
Conquista di Costantinopoli da parte dei
Turchi Ottomani
Le progressive perdite territoriali dell’Impero ad opera dei Turchi
Ottomani hanno la loro fatale conseguenza nella presa della città,
dopo un lungo assedio, da parte del sultano Maometto II.

1454
Pace di Lodi
Dopo i rivolgimenti degli anni precedenti (in particolare la presa di
potere a Napoli di Alfonso il Magnanino e a Milano di Francesco
Sforza), che avevano creato conflitti tra le grandi potenze della
penisola, si giunge, dopo complesse trattative, alla pace tra Milano e
Venezia (Lodi, 1454) e alla successiva costituzione della Lega Italica
(1455), ossia all’alleanza tra Milano, Venezia, Firenze, Napoli e lo Stato
Pontificio, base della cosiddetta “politica dell’equilibrio”.

1455 — 1485
Guerra delle Due Rose
Le difficoltà incontrate dall’Inghilterra (e dalla corona) a seguito delle
sconfitte nell’ultima fase della guerra dei Cent’Anni, portano ad una
lotta dinastica interna, che dura per trent’anni, tra gli York e i
Lancaster. Alla fine si impone Enrico VII Tudor, candidato neutrale,
che riporta in auge il potere della corona.
1462 — 1505
Ivan III, granduca di Mosca
Il principato di Mosca ha nel corso della seconda metà del
Quattrocento un particolare sviluppo. Ivan III, avendo egli sposato la
nipote dell’ultimo imperatore di Bisanzio, si proclama erede
dell’Impero d’Oriente (del quale usa i simboli) e difensore della fede
ortodossa; riesce ad avere l’appoggio dei boiardi (aristocrazia) e ad
ampliare i territori del principato. Durante il suo lungo regno, si
sviluppa si ha un forte impulso dell’economia e del commercio a lunga
distanza.

1469
Matrimonio Isabella di Castiglia e
Ferdinando d’Aragona
L’importanza del matrimonio tra Isabella e Ferdinando consiste nel
fatto che si crea un’unione tra Castiglia e Aragona (pur nell’ottica di
una “federazione”). La Spagna si presenta come il regno cattolico
(Isabella e Ferdinando si proclamano nel 1496 reyes catolicos),
difensore della cristianità e in grado di opporsi all’altra grande
potenza europea, la Francia.

1494
Discesa in Italia di Carlo VIII
Re di Francia, è inizialmente chiamato in Italia da Ludovico il Moro,
duca di Milano, contro le pretese di successione su Milano di Ferrante
d’Aragona. La sua discesa trionfale e le sue vittorie preoccupano però
gli stessi stati che gli sono amici; si crea una lega antifrancese,
capeggiata da Milano, che lo sconfigge a Fornovo sul Taro (1495).
Nonostante la temporanea vittoria delle potenze della penisola, la
strada alle cosiddette “guerre d’Italia” a sovrani europei è aperta.

Potrebbero piacerti anche