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Nel 1924 si studia la casa per l’uomo comune, per il primo che capita. Significa
ritrovare le basi umane, la scala umana, le necessità e funzioni tipo. Si
annuncia un nuovo periodo in cui l’uomo rinuncia allo sfarzo. La casa diventa
uno strumento, una macchina da abitare.
L’architetto crea un ordine che è pure creazione della sua mente, provoca
emozioni attraverso i rapporti che egli crea e ci fa avvertire bellezza.
Gli ingegneri impiegano il calcolo derivato dalle leggi della natura, ci fanno
raggiungere l’armonia. Le Corbusier critica aspramente le accademie di
architettura del suo tempo e si auspica un nuovo modo di fare architettura più
simili al modo di ragionare degli ingegneri. Decide così di dare dei
suggerimenti agli architetti della sua generazione.
IL VOLUME
Operando con il calcolo gli ingegneri soddisfano gli occhi con la geometria e
lo spirito con la matematica. L’architettura non ha niente a che vedere con gli
stili, essi sono come il cappello su una donna, carino qualche volta ma non
essenziale. Il volume e la superficie sono gli elementi attraverso cui si
manifesta l’architettura, la pianta è invece ciò che determina il tutto, l’elemento
generatore.
Le forme più belle sono quelle che la luce esalta e dove l’immagine ci appare
netta e tangibile. L’architettura greca, egizia e romana sono architetture basate
sui volumi puri. Le cattedrali gotiche non richiamano forme pure, non sono
opere d’arte ma una lotta contro il peso della materia. Gli architetti di oggi
dovrebbero basare i loro progetti sui volumi e le forme semplici e non su fregi
e colonnine.
Gli elementi, come porte e finestre, che bucano la superficie del volume non
devono distruggere la forma ma esaltarla. Le corbusier esalta nuovamente
l’opera degli ingegneri americani e il loro progetti nelle fabbriche dove le
aperture enfatizzano il volume così come avevano fatto Bramante e Raffaello.
La pianta sta alla base, senza pianta non c’è grande di intenzione o
espressione, non ci sono ritmo, volume o coerenza. Senza pianta ci sono
povertà, disordine ed arbitrio. La pianta richiede immaginazione e disciplina.
Nella pianta è fondamentale il ritmo, una buona pianta ha una legge
infinitamente modulabile.
IL TRACCIATO REGOLATORE
Anche gli uomini primitivi nei loro templi utilizzavano moduli e proporzioni. Le
piante hanno una matematica primitiva che le regge, le misure condizionano
tutto. Il costruttore ha preso la più costante unità di misura: il suo passo, il suo
piedi o il suo gomito. Scegliendo un modulo e misurando ha dato ordine al suo
lavoro. Le corbusier illustra poi una serie di progetti dei maestri del passato
che hanno utilizzato tracciati regolatori per le loro opere.
Le corbusier loda l’estetica espressa nelle creazioni dell’industria moderna. Le
macchine vengono realizzate con proporzioni, giochi di volume e materiali che
sono ormai paragonabili alle opere d’arte. Al contrario sembra che le nostre
case siano piene di opere artistiche inutili.
Gli architetti della sua generazione restano impantanati nel loro sapere e non
hanno l’audacia dei costruttori dei piroscafi. Gli architetti rifiutano le
innovazioni tecnologiche e continuano a preferire i muri spessi a delle esili
costruzioni in calcestruzzo.
PONIAMO IL PROBLEMA.
Una camera: una superficie per muoversi liberamente, con un letto per dormire
o una sedia per sedersi.
Quante camere: una per cucinare e una per mangiare, una per lavorare, una
per lavarsi e una per dormire.
Si riflette sul fatto che le case moderne non sono fatte per essere abitate ma
per contenere i mobili, così che ci si annoi a stare e casa e si cerchino sempre
scuse per uscire. Questa concezione di casa uccide la famiglia, il senso del
focolare.
Tutti gli uomini hanno gli stessi bisogni. La casa è un bisogno necessario
dell’uomo. Realizzare uno standard significa esprimere tutte le possibilità,
dedurre un tipo riconosciuto conforme alle funzioni.
CASE IN SERIE
Le Corbusier ritiene che i tempi non siano ancora maturi per avviare un
processo di costruzione di case in serie. L’industria applicata al settore edile si
è per lo più concentrata nel mettere a disposizione nuovi materiali per
costruire, sviluppando nuovi tipi di cemento, di materiali isolanti o di profilati
in ferro. Tutto questo arriva alla rinfusa davanti al cantiere dove viene poi
sistemato in modo improvvisato.
Dopo aver fabbricato nelle officine tanti camion, aerei e macchine non si
potrebbero fabbricare anche le case?
ARCHITETTURA O RIVOLUZIONE