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11/5/2021 Batteri nitrificanti: a cosa servono e come farli sviluppare

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Perché i batteri nitri canti sono importanti per un impianto


acquaponico in salute?
di Aquaponic Design / 10 Dicembre 2020

L’acquaponica comprende e necessita della presenza di numerosi microrganismi per poter


permettere il benessere degli animali allevati.

All’interno del vostro impianto acquaponico, infatti, le deiezioni dei pesci ricche di
ammoniaca non sono immediatamente assimilabili dalle piante, perciò una delle principali
attenzioni nei sistemi a ricircolo, è farle degradare e ridurle in forme accessibili. È qui che
subentrano dei protagonisti invisibili molto importanti, ovvero i batteri nitri canti
Nitrosomonas e Nitrobacter. Questi organismi trasformano l’azoto, contenuto nella sostanza
organica prodotta dalle specie ittiche, in nitriti e nitrati, sostanze inorganiche formate da
azoto e ossigeno, che le piante possono nuovamente utilizzare. In particolare, i
Nitrosomonas convertono l’ammoniaca in nitriti i quali, a loro volta, vengono trasformati in
nitrati dai Nitrobacter. L’intero processo è conosciuto con il nome di bio ltrazione o
nitri cazione e sarà importante garantire condizioni ottimali:

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una temperatura dell’acqua intorno ai 20°C

PH tra 7 e 9 (ottimale 8)

elevata ossigenazione, con valori di ossigeno disciolto tra 8 e 10 mg/l. 

A questo punto le piante, attraverso le radici, potranno assorbire tutti i nutrienti necessari
per la crescita, attuando così una todepurazione bene ca per la salute sia di batteri che
degli animali.

Batteri nitri canti: come favorire la crescita


La dimora adatta per la proliferazione batterica consiste in una super cie porosa sommersa
ed oscurata dove far scorrere un usso d’acqua che permette ai batteri di ossidare
l’ammoniaca. Oggi esistono in commercio dei bio ltri, cioè dei contenitori suddivisi in
sezioni, al cui interno vengono introdotti materiali solidi come pietre o elementi di plastica
(biocarrier e bioballs), i quali fungono da substrati di proliferazione per i batteri nitri canti.
Questi “materiali ltranti” forniscono, per la crescita batterica, un’elevata super cie per unità
di volume occupato e la loro ef cienza viene indicata con un valore espresso in SSA: più il
numero è alto, tanto più l’ef cienza del materiale cresce. In genere in commercio si trovano
biocarrier con valori che vanno da 500 a 700 SSA, valore che indica che ogni metro cubo di
materiale presenta 500 o 700 m2 di super cie disponibile per la crescita dei batteri.

Il ruolo delle piante per la proliferazione batterica

Nel sistema acquaponico la presenza delle radici fornisce una super cie aggiuntiva per la
proliferazione batterica, inoltre una certa quantità di ammoniaca viene assorbita dalle
piante. Tuttavia, il contributo di questi fattori per il trattamento delle acque in acquaponica
non è ancora stato approfondito e misurato con certezza. Pertanto, i bio ltri del sistema
acquaponico devono essere dimensionati basandosi sugli standard per sistemi a ricircolo,
ovvero senza tenere in considerazione la presenza delle piante e dei loro substrati di
appoggio.

Per approfondire la progettazione ed il dimensionamento dei sistemi di ltraggio vi


rimandiamo al nostro video corso extra per gli abbonati.

Nitrosomonas, Nitrobacter e altri batteri nitri canti: cosa dice la


scienza?
Il mondo scienti co sta scoprendo la presenza di ulteriori tipologie di batteri presenti
nell’impianto acquaponico. Ad esempio, in diversi studi recenti, è stato evidenziato come le
feci di pesce contengano una comunità batterica a parte, dominata dal genere

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Cetobacterium, mentre l’analisi dei campioni raccolti di radici di piante e del bio ltro
appartengono a comunità batteriche diverse. I campioni analizzati dal bio ltro contenevano
elevate quantità di Nitrospira (3,9% della comunità totale) che sono stati trovati solo in basso
numero nelle radici delle piante. D’altra parte, soltanto una piccola percentuale di
Nitrosomonadales (0,64%) e Nitrobacter (0,11%) sono state trovate negli stessi campioni.
Questo secondo gruppo di organismi sono comunemente oggetto di test per individuare la
loro presenza in sistemi acquaponici, in quanto sono ritenuti i principali responsabili della
nitri cazione (Rurangwa e Verdegem 2015; Zou et al. 2016). Il dominio di Nitrospira è quindi
una novità in tali sistemi e potrebbe portare alla necessità di modi care la con gurazione
di base di un impianto (Graber et al. 2014).  

Schmautz et al. (2017) hanno anche sottolineato che la maggiore presenza di Nitrospira non
è necessariamente correlata alla maggiore attività di questi organismi nel sistema, in
quanto le loro attività metaboliche non sono ancora state studiate a suf cienza. Inoltre,
molte specie di batteri e coliformi sono intrinsecamente presenti nei bio ltri a ricircolo
acquaponico, contribuendo a trasformare la materia organica ed i ri uti dei pesci. Altre
tipologie rilevate all’interno degli impianti sono Nitrosococcus e Nitrococcus (Prosser 1989),
associati principalmente all’ossidazione dell’ammoniaca, come Nitrospira e Nitrosomonas.

Altri studi hanno dimostrato come all’interno dei “grow bed”, ovvero contenitori ripieni di
argilla espansa, si vada a creare una specie di “microcosmo” brulicante di tanti
microrganismi. Questi piccoli elementi messi insieme, batteri e funghi bene ci ad esempio,
agiscono da concorrenti diretti nei confronti di molti agenti patogeni pericolosi per le
piante. Tramite il loro metabolismo avviene la produzione di aminoacidi ed altri
componenti essenziali per le piante (Goddek 2019).

In ne è utile evidenziare come in acquaponica si crei un ecosistema complesso af dato a


processi naturali, infatti l’uomo non li limita, ma li incoraggia e crea le condizioni ideali per
favorirli. Molti studi hanno dimostrato come tutto ciò contribuisca a incrementare la
resistenza e la salute delle piante, con la conseguenza di una produzione superiore rispetto
alla coltivazione a terra.

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