- i cambiamenti dell'economia internazionale: la sospensione della convertibilità del dollaro
(1971) e la crisi petrolifera (1973) - le trattative bilaterali sul SALT 2 e i loro ostacoli - il conflitto bipolare in Africa: Angola e Corno d'Africa anni 70 si assiste a cambiamenti strutturali dell’economia mondiale. 08/71 decisione da parte di amministrazione nixon di cambiare le regole del sistema monetario internaizonale. A bretton woods si era anche deciso l’assetto del sistema monetario internaz. del dopoguerra che era una riedizione aggiustata del gold standard. Un sistema che si basava come il gold standard sulla quantità di oro posseduta nelle riserve dei singoli stati membri ma che faceva affidamento e trattava al pari dell’oro la valuta americana, il dollaro americano. Sistema creato in un momento in cui economia americana era forte (44). Nel Corso anni 60 le cose avevano iniziato a cambiare, economia usa già a fine anni 60 non era più cosi elevata rispetto a quella degli altri paesi, da un lato la forza emergente di nuovi concorrenti internaz. (come i paesi dell’europa occidentale), dall’altra le difficoltà dell’economia usa legate alla grande spesa per armamenti. Progressivo indebolimento di economia usa spinge nixon nel aogsto 71 a decretare la fine della convertitbilità aurea del dollaro > il dollaro viene sospeso da questo ruolo e il sistema di cambi fissi (uno degli elementi fondamentali per ripresa economica del dopoguerra) che era esistito finora si passa a un sistema di fluttuazione dei cambi. Da quel momento, da fine anni 60 si inizia in europa occidentale nell’ambito della CEE a studiare la possibilità di accordo di cambio fra i soli paesi europei per riportare nel microcosmo europeo quella stabilità dei cambi che stava per saltare con la fine della convertibilità aurea del dollaro americano. In quegli anni ci sono le condizioni che spingono tren’tanni dopo della moneta unica europea. Metà anni 60 cè stata la prima grande tornata di negoziati a cui partecipano parte dei paesi a eocnomia di mercato del mondo e il primo grosso accordo di forte abbassamento dlele tariffe doganali a livello mondiale. > elemento che va incontro a quella che è sempre stata l’ambizione degli usa, immette le economie di tutto il mondo in un contesto economico generale molto più competitivo, comincia ad inenscarre meccanismi che vanno a incidere sulle politiche economiche di quei paesi memmrbi (per es. settori come industria tessile cominicano ad entrare in declino perché cominicnao ad entrare in comeptizione cdiretta con industria tessile di apesi come india, dove si produce a un decimo del costo di manodopera senza avere più lo strumento di protezione dato dai dazi doganali. Cambia il volto dell’economia internazionale. sistema del 72 si chiama serpente monetario, nel 79 invece sistema monetario europeo Cmabiamento che contirbusice insieme a condotta guerra in vietnam, alla contestazione popolare che in europa anche comincia a prendere di mira usa per guerra vietnam e impopolarità con cui usa vanno incontro, elementi che aggiungono tensione tra usa e paesi europa occidenrale. Altro elemento di cambiamento strutturale si ha nel 73, di carattere economico, scatenato da questione di carattere politico e perché ha delle implicazioni politiche molto evidenti. Il conflietto arabo-israeliano, è il quarto (il terzo si ha tra egitto, siria e forse libano nel 67 quando forze onu ritirano il loro contignente messo a suez nel 56, israele vince la guerra – guerra dei sei giorni). nel ottobre 73 egitto e siriia attaccano israele che riesce ad avere un esito vittorioso comunque. è un conflitto della guerra dello Yom Kippur, ha diverse ricadute politiche, dopo questo governo egiziiano inziia a cambiare la propria linea, inizia a adottare atteggiamento più dialogante e nel giro di pochi anni porterà a accordi nel 78 di Camp David, accordi tra egitto e israele con patrocinio di usa. Vi è anche un accenno, seppur molto vago, al procedere verso la costituzione di uno stato palestinese e si firma un trattato bilaterale. Altra conseguenza immediata della guerra dello yom kippur (10/73), usa e m0ndo occidntale in generale iniziiano ad adottare un atreggiamento sempre più filo israeliano ed è questo che sping ei paesi arabi produttori di petrolio dell’area nell’ambito della organizzazione dei paesi esportattori di petrolio (OPEC), una delle decisioni prese è quadruplicare il prezzo del petrolio. OPEC coinvolge buona parte dei produttori mondiali,coloro che hanno capacità di influenzare i mercati internazionali, decisione che ha impatto forte sulle economie che dipendono dalla importazione del petrolio per il loro fabbisogno energetico, soprattutto le economie industrializzate che non hanno sul loro territorio giacimenti petrolifieri come i paesi dell’europa occidentale e il giappone (paesi pià diretti concorrenti commerciali degli usa). La crisi petrolifera che siscatena con questa decisione avrà effetti molto evidenti e interessanti, mette difficioltà a utte economie che comprano economie da fuori. Crea meno difficoltà la decisione dei paesi dell’OPEC GLI USA che sono produttori di petrolio di quanto non crei difficoltà in europa occidnerale o giappone. La crisi petrolfera negli usa non è qualcosa che dispiace molto perché indevolisce i grandi concorrenti economici del momento, come europa occidentale e giappone che dipendono dalle materie prime esterne. LA cosa dispiace ancora meno negli usa per il fatot che non oslo entrano in difficoltà i maggior concorrenti del momento, ma che legano in modo più chairo che in passato la questione degli approviggionamenti del petrolio a aspetti politico-militare riemtte nelle mani degli usa tutta la questione, i propri alleati di europa occidnetale se vogliono tornare ad approviggionarsi di petrolio sono costretti a ricompattarsi attorono a potenza guida del prorpio campo per andare rapportarsi con paesi produttori di petrolio in modo adeguato > un elemento che contrinusice a determinare un ricompattamento del monod occidentale intorno a usa dopi una fase in cui questa leadership sembrava in fase calante. Tentativo di fissare una linea politica energetica condivisa a livello europeo accelera in questa fase ma non porta a niente perché la questione che è esplosa, questione energetica, è troppo artciolata che spinge i vari paesi a considerazioni di carattere diverso e cche impedisce il raggiugimento di una linea comune da parte degli europei. (la decisione di quadruplicare il prezzo del petrolio derivasse dal fatto che i paesi europei si fossero allineati con Israele durante il quarto conflitto arabo- israeliano). Ci sono sul piano macropolitico tre considerazioni da fare e che cominciano ad essere tre tendenze. La crisi petrolifera è un ulteriore spinta a togliere centralità all’europa negli affari internazionali, segna accelerazione di un processo che si intravedeva, fuga di un potere economico e politico dai suoi centri più tradizionali verso il resto del mondo. Da questo momento, usa cercano di usare la loro forza militare per rinsaldare da una parte il loro controllo sulle aree di produzione petrolifera, questo è anche un modo per rinsaldare la propria leadership sul mondo occidentale. Dal punto di vista economico, la scelta che fanno gli usa c’è c’è una tendenza a puntare sulle tecnologie di punta, a lasciar andare sempre di più le priduzuoni delle industire tradizionali e a rmantneere la propria leadership sulle tecnologie di punta, come informatica > elemento strategico su cui usa cominciano a puntare in modo più marcato che in passato. I paesi europei cercheranno soprattutto anni 80 di colmare il gap tecnologico con usa. Grandi processi di carattere politico che sono conseguenti a tradformazioni economiche di anni 70, da una parte il potere ch esce dai suoi centri e va verso altre altre aree del mondo, il cambiaento della politica degli usa, il fatto di puntare sulle tecnologie di punta e che in tutto questo, il conflietto bipolare negli anni 70 non si può dire finito ma visto oggi è chiaro che sono elelment iche fanno si che un.sov. venga cancellata dalla mappa del potere mondiale. le trattative per la sart2 cominciano dopo la firma del sart1, e nel 74 il neo pres. ford nel giro di pochi mesi eredita le trattative per il sart2 e nel 74 vi è una bozza che prevede miglioramenti, va a toccare aspetti sui quali salt1 era rimasto in sospeso. Man mano che ci si avvicina ad accordo definitivo, cominciano a entrare in mezzo elementi che iniziano a rallentare le trattative, che poi finiscono che non vadano mai in porto, elementi come a seguito del ripetersi degli episodi di conflitto in mediooriente, un.sov assume posizioni sempre più filoarabe e questo fa si che in usa una parte del mondo ebraico li costituisce una lobby che protesta con amministrazione ford per interrompere trattative con un.sov (elemento che fa si che non solo trattative sul salt2 rallentino ma anche trattative di carattere commerciale vengano interrotte). Aspetto di maggior rilievo è il fatto che una serie di nuove crisi internaz. finiscono per trovare un.sov e usa in due campi contrapposti, crisi internaz. che maggiormente risvegliano la rivalità si svolgono nel continente africano, che era rimasto indenne dalle dinaniche del conflitto bipolare. un caso è stata la decolonizzazione delle colonie belghe in africa, il congo belga ad es, che nel 60 diventa indipendente e scoppi una guerra civile interna motivata dal tentativo di secessione di una regione del katanga, tentativo spinto dagli interessi economici di alcune potenze esterne, intervebono nazioni unite, finsce per ingaggiare una guerra vera e proprio > episodio conflittuale nel quale finiscono per essere coinvolti i maggior iattori mondiali. Finitrà la guerra del congo con la sconfitta delle forze secessioniste, lo stato rimarrà integro e sarà anche il primo episodio in cui forze dell’onu sono coinvolte in una guerra vera e propria, motivo anche per cui le missioni militari dell’onu si diradano parecchio. 74-76 > Sono rimaste colonie di un paese europeo, dove fino metà anni 70 c’è una dittatura filofascista, di Salazar, in Portogallo. Cade, e cade anche il suo impero coloniale concentrato intorno agli stati che oggi sono Angola e Mozambico. In Angola indipendenza da il via a una serie di lotte che partono su base tribale su cui si innescano le lotte tra le superpotenze. Ci sono tre fazioni in questa guerra che vengono appoggiate una da un.sov, una da usa e una filocinese > dinamiche della guerra fredda che entrano nel continente africano. Guerra di Angola coinvolge stati confinanti, scontro in cui la cina si ritira e usa hanno difficoltà a continuarla, finsice per avere la vittoria la parte filosovietica nel 76, e firma trattato di amicizia con mosca. Altra area dell’africa è investita dalla guerra fredda diciamo, il corno d’africa (etiopia e somalia), in entrambi paesi c’è un colpo di stato a metà anni 70 filocomunsita, nascono due regimi filocomunisti ma che entrano in rivalità tra loro nel 77 e un.sov si schiera dalla parte dell’etiopia, con supporto di cuba come per angola, etiopia riesce a vincere, anche qui vittoria sovietica, vittoria con la concessione di basi militari sulla costa etiope che passa l’idea negli usa di una un.sov. espansionista e dotata di armi preoccupanti. Tutto questo contribuisce a influire negativamente sulle trattative per il controllo delle armi nucelari (il salt2). In questo contesto in cui le trattative non si interrompono ma fanno fatica, cominica a emergere al’interno di usa un dissenso, delle posizioni più duri, critiche verso nixon e ford. Il leader di questa alla critica è reagan (partito repubblicano). L’emergere nel partito repubblicano in queste situa rappresenta momento epocale nella storia usa, reagan vuole atteggiamento più duro in nome dei valori che si rifanno alla tradiione americana, come la libertà, la libertà individuale, in contrapposizione con quello che accade nei sistemi totalitari. Piano piano emergerà attrono a questi concetti altre declinazioni di questo nuovo accento sulla libertà individuale, questi valori si declineranno in modi nuovi, libertà economica, dell’individuo dallo stato, dalle tasse. Fino a quel momento, i presidenti che si sono posti come maggior iinterpreti di politica estera dell’idealismo della tradizione americana sono stati i pres. democratici. L’ultimo pres democratico che cercherà di portare avanti una operaz. di questo tipo sarà carter, che avrà il suo accento particolare sul discorso dei diritti umani, la sua presidenza sarà fallimentare e da quel momento in poi il testimone dell’idealismo passerà nel campo repubblicano (reagan).