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CODICE BINARIO
Qualsiasi “informazione” immagazzinata o recuperata per mezzo di un dispositivo (desktop,
computer ecc) deve essere rappresentata attraverso un “linguaggio” chiamato Codice
Binario. Definizione di Codice Binario: è un sistema di codifica che usa le cifre binarie 0 e 1
al fine di rappresentare lettere, cifre, o altri caratteri all’interno di un computer o di un
qualsiasi altro dispositivo elettronico (smartphones, tablets). In Particolare: un BIT (BInary
digiT) è l’unità di informazione attraverso la quale un dispositivo gestisce tutti i tipi di
informazione al suo interno. Un singolo BIT può avere solo due stati: 0 and 1.
Nota: con un singolo BIT solo DUE “elementi” possono essere espressi, ad esempio:
1 = “A”
0 = “B”.
Ogni "elemento" di un documento, ogni "pezzo" di un programma, ogni "frame/immagine" di
un video, necessitano di essere decodificati in un insieme di bits al fine di essere
immagazzinati/memorizzati all'interno di un dispositivo. Per questo motivo, più questi
"oggetti" sono complessi, più spazio sul dispositivo è necessario per la loro memorizzazione.
Un gruppo di 8 bits è chiamato Byte.
Come ogni sistema numerico, il codice binario ha diverse proprietà intrinseche. La prima di
queste, appartenenti a qualsiasi sistema posizionale, è quella di avere la possibilità di
passare da un sistema numerico ad una altro:
➤La Memoria anche chiamata RAM (Random Access Memory), consiste di molte celle di
memoria (storage units) di dimensione fissata. Ogni cella ha un indirizzo ad essa associato:
0000, 0001, 0010…Tutti gli accessi alla memoria devo essere specificati attraverso un
indirizzo specifico. La cella rappresenta la minima «unità» di memoria (Operazioni:
fetch/store). Il tempo impiegato per fare un’operazione di fetch/store all’interno di una cella è
lo stesso per tutte le celle. Quando un dispositivo è attivo: parti di differenti programmi e
relativi dati sono immagazzinati «dinamicamente» nella memoria (RAM). Le operazioni che
possono essere eseguite all’interno della memoria sono di due tipi: STORE (Immagazzinare
parti di Programmi e Dati) e FETCH (Recuperare parti di Programmi e Dati).
Come fa il processore (CPU) a immagazzinare (store) e recuperare (fetch) le stringhe di bit
(parti di programma e dati utente, d’ora in poi semplicemente dato) dalla memoria RAM?:
- MAR - Memory Address Register: è un registro della Central Processing Unit (CPU)
contenente l'indirizzo della locazione di memoria RAM in cui si andrà a leggere o
scrivere un dato;
- MDR - Memory Data Register: è un registro a cui l’Unità Aritmetica e Logica (ALU)
ha accesso diretto e che contiene momentaneamente i dati da/per la CPU.
L'MDR, insieme al MAR, interfaccia quindi la CPU con la RAM.
➤La Control Unit (Unità di Controllo) è un’unità di gestione. Essa è composta da due
sotto-moduli:
- PC: è il Program Counter (Contatore di Programma) e contiene l’indirizzo della
prossima istruzione che necessita di essere eseguita;
- IR: è l’Instruction Register (Registro delle Istruzioni) e contiene le istruzioni che
possiede il PROCESSORE.
SISTEMI OPERATIVI
➤FIRMWARE
Il firmware è un programma integrato direttamente in un componente elettronico nel senso
più vasto del termine (e.g., integrati, schede elettroniche, periferiche, etc..). Lo scopo del
programma è quello di «avviare» il componente stesso e consentirgli di interagire con altri
componenti tramite l'implementazione di protocolli di comunicazione o interfacce di
programmazione. Il termine deriva dall'unione di "firm" (azienda) e "ware" (componente),
indica che il programma non è immediatamente modificabile dall'utente finale, ovvero risiede
stabilmente nell'hardware integrato in esso, e che si tratta del punto di incontro fra
componenti logiche e fisiche, ossia fra software e hardware. Il firmware, forse, più
conosciuto è quello della scheda madre, chiamato comunemente BIOS e responsabile del
corretto avvio del computer.
Il Basic Input Output System (BIOS) è un insieme di routine software (firmware) le quali
forniscono la struttura di base con cui il Sistema Operativo (OS) si collega all’hardware. Il
BIOS (in varie forme e definizioni) può essere presente in diversi componenti, quali schede
madri, memorie di massa, schede video, etc… In particolare, ovunque si abbia la necessità
di gestire hardware complesso dotato di processori dedicati. Esso è un software contenuto
in un chip di memoria non volatile (ossia: in grado di mantenere i dati in assenza di
alimentazione). Attualmente il BIOS risiede su memorie dette FLASH o EEPROM che hanno
la caratteristica di essere riscrivibili tramite un opportuno upgrade del sistema.
All’avvio di un dispositivo (es: computer) ancor PRIMA che il Sistema Operativo venga
caricato, il BIOS si occupa di effettuare diverse operazioni, tra le quali:
- Governare l’hardware avviando diverse routine di test denominate POST (Power On
Self Test) per verificare il corretto funzionamento dei circuiti della scheda madre, del
processore, della memoria, e di tutto ciò che è «installato» nel dispositivo;
- Avviare un programma di gestione delle periferiche, nel caso in cui non vengano
rilevati «errori» (gravi) nella fase di POST;
- Avviare una schermata video (interazione) per consentire all’utente di intervenire
nella modifica di alcune operazioni «marginali» di avvio del BIOS stesso;
- Inizializzare la routine di BOOT che avvia il Sistema Operativo. Il BOOTSTRAP è un
processo incrementale con il quale viene letta quella parte del Sistema Operativo che
si trova nel settore di BOOT (disco di avvio) e che carica progressivamente le parti
del Sistema Operativo atte a rendere la macchina in uno stato stabile e utilizzabile.
Dopo la lettura delle routine di base del BIOS, si ha, come prima istruzione, l’istruzione di
«puntare all’inizio» del disco rigido (o di altro supporto di massa) sul quale è ospitato il
Sistema Operativo. All’interno di questa posizione si trova l’MDR (Master Boot Record). Il
BIOS legge il contenuto dell’MDR e gli trasferisce il CONTROLLO (da qui in poi è un suo
compito la «gestione» del device). L’MDR sa dove nel disco rigido (o altro dispositivo di
massa) è posto il BOOT SECTOR, ovvero il punto di inizio/avvio del Sistema Operativo.
➤SISTEMA OPERATIVO
Il sistema operativo è il software di base che sovrintende al funzionamento dell’intero
computer, all’esecuzione dei programmi, all’interazione con gli utenti. È lo strato software
che si colloca tra l’hardware della macchina e il software applicativo utilizzato dall’utente e
fornisce un’astrazione dell’hardware ai programmi software.
Il Sistema operativo è formato da una struttura a 7 strati, così composta:
1. gestione dei processi, scheduler
2. gestione della memoria primaria (RAM)
3. gestione del file system
4. gestione delle periferiche e dell'input output
5. gestione della memoria secondaria
6. gestione della Protezione della sicurezza
7. gestione delle interfacce verso l'utente e programmi applicativi
Il kernel costituisce il nucleo fondamentale del sistema operativo: sul kernel si appoggiano
le altre funzioni del sistema operativo stesso. Gli strati che lo compongono hanno tutti la
stessa logica e sono quelli che differenziano un sistema operativo dall'altro. Le tre
componenti del kernel sono: gestione del file system, gestione della memoria primaria,
gestione dei processi, Scheduler.
USABILITÀ’
L’usabilità è la facilità con cui un utente impara ad operare/interagire con un sistema o un
componente, a fornirgli input ad interpretare gli output. L’usabilità di un’interfaccia è la
misura dell’efficacia, dell’efficienza e della soddisfazione con cui determinati utenti possono
compiere determinati compiti in un determinato contesto utilizzando tale interfaccia.
Donald Norman fu un informatico e psicologo cognitivo, padre dell’usabilità, non solo nel
campo del software.
SISTEMA INFORMATIVO SI
Un Sistema Informativo (SI) può essere definito come un sistema ICT che ha il compito di
organizzare e gestire in modo efficace ed efficiente le informazioni necessarie per
perseguire gli obiettivi (attraverso appositi processi e procedure) di una determinata
realtà/organizzazione (azienda, struttura sanitaria, industria). Un SI è caratterizzato da
differenti componenti costitutive: Dati, Informazioni, Persone, Strumenti,
Processi/Procedure.
GERARCHIA DI UN SI
INTERAZIONE UOMO-MACCHINA
UOMO: L’end-user ha l’abilità di fornire input (interazione) e l’abilità di fornire output
(feedback).
MACCHINA: Qualsiasi tipo di dispositivo.
INTERFACCIA: Parte specifica del software, che permette la comunicazione tra l’uomo e il
computer. Può essere:
- trasparente all’utente: l’utente non ha la sensazione di usare un’interfaccia per
interagire con un’applicazione (chiamate vocali).
- non trasparente: l’utente ha la sensazione di usare un’interfaccia per interagire con
una applicazione (mouse).
Rappresenta uno strumento (fisico o software) con il quale è necessario interagire.
Le interazioni possono essere:
➔ Uni-modale: Quando un utente interagisce con un dispositivo attraverso una sola
modalità (maccanismo puntamento-click, solo gesti, solo voce).
➔ multi-modale: Quando un utente interagisce con un dispositivo utilizzando più di una
modalità (voce e gesti, scrittura a mano libera e voce, voce e gesti del corpo, etc).