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Introduzione
Che cos’è il Diritto Comparato?
E’ una branca della scienza giuridica che ha per oggetto il confronto sistematico delle istituzioni giuridiche
dei vari paesi
Caratteristiche
Presenta ampie parentele con la storia e la sociologia del diritto. Studia le somiglianze e le differenze tra i
vari sistemi, prendendo in considerazione anche le diverse implicazioni pratiche e sociali. Mette in
discussione la nozione stessa del diritto (Es.: coincidenza tra diritto e testi legislativi).
In questa fase si escludono i paesi di Common Law, si prende in considerazione solo la legge.
- E’ il secolo delle codificazioni strumenti di organizzazione dell società nate dalla rivoluzione
politica di fine ‘700 e dalla rivoluzione industriale che matura nella seconda metà dell’800
- Sviluppo del commercio internazionale
- Successo delle esposizioni internazionali
- In Franca si costituisce la “Società di legislazione comparataI”
- Ad Oxford è istituita la prima cattedra di Historical and comparative jurisprudence
- In Belgio nasce la Revue de droit international et comparé
- Congresso internazionale di diritto comparato cui partecipano i più eminenti giuristi dell’epoca,
viene fondata la scienza del diritto comparato nuova, indipendente ed autonoma, il cui scopo è di
ricavare dall’insieme delle istituzioni particolari una base comune, alcuni punti di contatto in grado
di mettere in luce il common core, l’unità fondamentale della vita giuridica universale
- Legislazione straniera – Legislazione comparata – Scienza giuridica comparata
3 – Il secondo dopoguerra
Le Tesi di Trento
Nel 1987, nella neonata facoltà trentina di giurisprudenza, furono elaborate, precipuamente da Rodolfo
Sacco, le note cinque Tesi di Trento, in forma di manifesto, e sottoscritte da Francesco Castro, Paolo
Cendon, Aldo Frignani, Antonio Gambaro, Marco Guadagni, Attilio Guarneri, Piergiuseppe Monateri,
Rodolfo Sacco, con l'adesione di Gianmaria Ajani e Ugo Mattei
1) Il compito della comparazione giuridica, senza il quale essa comparazione giuridica non sarebbe
scienza, è l’acquisizione di una migliore conoscenza del diritto, così come in genere il compito di
tutte le scienze comparatistiche è l’acquisizione di una migliore conoscenza dei dati appartenenti
all’area a cui essa si applica.
L’ulteriore ricerca o promozione del modello legale o interpretativo migliore sono risultati
considerevolissimi della comparazione, ma quest’ultima rimane scienza anche se questi risultati
fanno difetto.
2) La comparazione rivolge la sua attenzione ai varii fenomeni giuridici concretamente realizzati nel
passato o nel presente, secondo il criterio per cui si considera reale ciò che è concretamente
accaduto. In questo senso, la comparazione ha lo stesso criterio di validazione delle scienze
storiche.
3) La comparazione non produce risultati utili finchè non si misurano le differenze che intercorrono fra
i sistemi giuridici considerati. Non si fa comparazione finchè ci si limita agli scambi culturali o
all’esposizione parallela delle soluzioni esplicitate nelle diverse aree. (Si devono misurare le
differenze)
4) La conoscenza dei sistemi giuridici in forma comparativa ha il merito specifico di controllare la
coerenza dei varii elementi presenti in ogni sistema, dopo aver identificato e ricostruito questi
stessi elementi. In specie, essa controlla se le regole operazionali presenti nel sistema siano
compatibili con le proposizioni teoretiche elaborate per rendere conoscibili le regole operazionali.
(Lo scopo è svelare le regole operative identiche)
5) La conoscenza di un sistema giuridico non è monopolio del giurista appartenente al sistema. Al
contrario, il giurista appartenente al sistema dato, se da una parte è favorito dall’abbondanza di
informazioni; sarà però impacciato più di ogni altro dal presupposto che gli enunciati teoretici
presenti nel sistema siano pienamente coerenti con le regole operazionali del sistema considerato
I Problemi di Lingua
La recezione del modello francese e di quello tedesco ha obbligato gli italiani a servirsi di categorie
giuridiche omologhe rispetto a quelle d’origine, e il vocabolario italiano si è piegato più volte a queste
omologazioni. Esempio: nullità ha significato di invalidità (Francia) oppure nullità di pieno diritto
(germania).
Esistono più linguaggi giuridici in una sola lingua (ad es.: Francia, Québec, Svizzera)
Altri esempi: differenze tra contract, contrat, vertrag e possession, possesso e besitz.
Il caso degli Stati Uniti merita attenzione a parte poiché non rientra nei tre gruppi precedenti. Esistono vari
casi di utilizzo giurisprudenziale del diritto straniero, pur con alterne vicende.
Casi notevoli:
- Muller v. Oregon (1908): ampi riferimenti alle legislazioni straniere in materia di limite al numero di
ore lavorative per le donne. Costituzionalità legge dell’Oregon.
- Greenspan v. Slate (1953): responsabilità dei genitori per obbligazione naturale verso terzi
- Atkins v. Virginia (2002), Roper v. Simmons (2005): interpretazione del VIII emendamento che vieta
pene crudeli e insolite (incostituzionalità delle leggi che prevedono la pena di morte per persone
mentalmente incapaci o minori d’età)
- Caso Lawrence v. Texas: opinion contraria del giudice Scalia
Le Classificazioni
- Sistema Giuridico: complesso operativo di istituzioni, procedure e norme giuridiche, vigenti in un
dato territorio o per un gruppo particolare di persone
- Tradizione o famiglia giuridica: insieme di sistemi giuridici che condividono un complesso di
atteggiamenti, profondamente radicati e storicamente condizionati, sulla natura del diritto, sul
ruolo del diritto nella società e nell’assetto politico, sull’organizzazione e il funzionamento del
sistema giuridico e sul modo in cui il diritto dev’essere creato, studiato, applicato ed insegnato.
Prima Classificazione: Arminjon, Nolde, Wolf (Traité de droit comparé): suddivisione in base al contenuto
intrinseco. Gruppo Francese (Code Napoléon), gruppo Tedesco (codici civili austriaco, tedesco e svizzero),
gruppo Scandinavo, gruppo Inglese, gruppo Indù, gruppo Islamico e gruppo Sovietico
Seconda Classificazione: David (Les grands systèmes de droit contemporains, anni ‘60):
- Famiglia Romano-Germanica: influenza del diritto romano, ruolo preminente della dottrina,
concezione del diritto come regola di condotta e modello di organizzazione sociale, primato del
diritto privato elaborato nelle università)
- Famiglia di common law: impermeabilità al diritto romano, primato dei giudici, norma quale
strumento di soluzione delle controversie, prevalenza del diritto pubblico
- Sistemi filosofici o religiosi: altre concezioni dell’ordine sociale e del diritto
Terza Classificazione: Zweigert-Kotz (Introduzione al diritto comparato): il criterio distintivo delle varie
famiglie è l’idea di stile, inteso come evoluzione storica, mentalità giuridica, istituti giuridici, fondi del diritto
e metodi di interpretazione nonché ideologia.
Vengono identificati i seguenti sistemi: Romanistico, Germanico, Anglo-Americano, Scandinavo, sistema dei
paesi Socialisti e ulteriori sistemi di diritto.
Quarta Classificazione: Mattei e Monateri (Verso una tripartizione non eurocentrica dei sistemi giuridici,
anni ’80): Si definisce un triangolo del quale i vertici corrispondono a Rule of Professional Law (paesi di civil
law e common law più paesi misti), Rule of Tradition (sistemi con elementi consuetudinari come il diritto
cinese, giapponese ed islamico) e Rule of Political Law (paesi sovietici, in cui il diritto è dettato
dall’orientamento politico).
Il diritto inizia ad essere insegnato a chi possiede già un bagaglio culturale sufficiente.
La Rivoluzione Universitaria
Nel 1088 viene fondata l’Università di Bologna, nella quale vengono riletti i testi giuridici romani. Nasce,
quindi, la scuola dei Glossatori, che deve il proprio nome al metodo di studio: il maestro, dopo aver letto il
testo oggetto di studio, lo glossava, ovvero lo interpretava parola per parola, fornendo degli esempi
concreti. Ben presto queste glosse acquisirono un’importanza pari a quella del testo originario. Così
facendo, i glossatori attribuirono un nuovo significato ai testi romani.
Sul testo del Corpus Juris Civilis viene elaborata una glossa ordinaria (glossa di Accursio), apice della
capacità di controllo e di gestione dei materiali romani.
L’università fu la base comune del poderoso ceto internazionale di giuristi; si diffusero in tutto l’Occidente,
dando vita ad un mondo cosmopolita.
Le tecniche di insegnamento erano: il Casus (presentazione di un caso fittizio), testi paralleli, tecnica della
distinctio, quaestiones (questioni pratiche già verificate, valorizzando elementi diversi attribuiti ad ogni
caso).
La formazione universitaria del giurista diede al diritto continentale europeo non solo la base romanista, ma
anche il carattere tipicamente teorico-concettuale; l’istruzione era lontana dalle aule dei tribunali e dalla
pratica legale quotidiana.
I Glossatori (Italia)
Il problema dell’interpretazione dei testi romani non è la ricerca del significato filologicamente corretto, ma
l’appropriazione dell’autorità del testo per legittimare le proprie costruzioni giuridiche. I glossatori hanno
costruito un nuovo sistema giuridico che, pur rifacendosi alla romanità, aveva poco in comune con il diritto
romano classico ed imperiale. Hanno fondato la dottrina quale formante autonomo del diritto continentale.
I Commentatori (Francia)
Cambia l’approccio al diritto Romano. La scuola del commento, sviluppatasi nelle università Francesi, è
diretta a mettere in luce il sensus, ovvero il significato razionale e il principio giuridico racchiuso nel testo, e
a richiamare l’attenzione sulla pratica del diritto. Ha, quindi, un impulso creativo più accentuato.
Assume importanza la distinzione tra ius commune (il diritto dotto, cosmopolita di tutto l’Occidente), e lo
ius proprium (il diritto particolare di un Paese, regione, città o corporazione).
Code Civil
- Substrato filosofico illuministico
- Autorità politica centralizzata e quasi assoluta
- Domat e Pothier preparano le condizioni tecniche della codificazione
Rappresenta un momento di sintesi, per la prima volta un unico testo normativo è approvato e rispettato
da tutti.
Il code civil fu voluto con assoluta decisione da Napoleone Bonaparte. Nel 1800 nomina un comitato
ristretto di quattro membri, dopo che i tre progetti predisposti da Cambacérès non vennero approvati. Il
codice viene promulgato nel 1804 ed entra in vigore nel 1806.
La struttura è la seguente:
- 2281 articoli
- Titolo introduttivo (ad esempio: separazione di poteri, divieto di non liquet)
- Libro I: Des Personnes
- Libro II: Des biens et des différentes modifications de la propriété
- Libro III: Des différentes manières dont on acquiert la propriété
il code civil è un'opera di carattere pratico, assicura la perennità dei principi usciti dalla rivoluzione francese
ed è un codice tipico della borghesia. È scritto in linguaggio semplice e chiaro, di facile lettura a differenza
del codice civile tedesco. L'impressione è quella di sintesi ed unità, è un codice liberale e corrisponde
all'ideale sociale ed umano dell'epoca.
Successioni: stretta uguaglianza tra gli eredi - prevalenza della successione legittima su quella
testamentaria.
Proprietà: diritto sovrano, assoluto, individuale - prolungamento della proprietà individuale - culto della
proprietà liberata da costrizioni e pesi feudali. Questo è il principio base del codice.
Contratti: principio della libertà delle convenzioni - soppressione delle limitazioni professionali o religiose -
abolizione delle formalità - dogma dell'autonomia privata. È simile al modello inglese.
Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Italia, Svizzera, Spagna, Portogallo, Renania, Polonia.
Recezioni extraeuropee:
Africa: Egitto, Algeria, Marocco, Tunisia, Libia, Senegal, Mauritania, Guinea, alto volta, Costa d'Avorio,
Gabon, Congo eccetera.
America: Bolivia, Santo Domingo, Messico, Argentina, Ecuador, Venezuela, Uruguay, Quebec, Louisiana.
- Causalità del contratto: permette al giudice di controllare che le parti non riproducano assetti legati
al precedente regime
- Animo liberale nella donazione: impedisce atti unilaterali di concessione e remunerazione del
regime feudale
- Nullità come sanzione e impossibilità di sanatoria dell'atto nullo: impedire che le parti riproducano
schemi anteriori semplicemente dando attuazione al rapporto
- Tipicità e assolutezza dei diritti reali: reazione alla distinzione tra diritto eminente e diritto utile.
- Timore di ritorno a forme spezzettate e concessionarie proprie del regime feudale.
- Principio di parità ereditaria - favore accordato i figli naturali: esprimono la volontà politica di
smembrare i grandi patrimoni. Il soggetto prima di morire non fa testamento, ma un contratto e il
patrimonio spetta ai figli naturali.
- Divieto dei patti successori e dei fedecommessi
Esempio: diritto delle persone:
- numerose disposizioni si occupano della nascita, della morte presunta, del domicilio: si cerca di
imporre lo stato civile contro il vecchio monopolio di fatto ecclesiastico
Il diritto delle obbligazioni dei contratti, i rapporti di vicinato e il diritto testamentario derivano da Pothier.
La responsabilità civile, invece, si deve a Domat.
Si instaura un periodo di reverenza assoluta per la legge, di sfiducia per il case law (diritto giurisprudenziale)
e per la dottrina.
La scuola dell'esegesi
Condanna dell'attività creatrice dell'interprete - monopolio delle fonti autoritative. Per interpretare il diritto
occorre solo riconoscere la volontà del legislatore. Demolombe (1804-1887): "il diritto chiaro va applicato
anche quando non sembra conformarsi ai principi giuridici generali e all'equità".
Conseguenze: il diritto viene affidato ai pratici; la dottrina si occupa poco di concetti e della loro coerenza,
senza sistematicità. Occorre tuttavia considerare come, a fronte delle lacune del codice, l'interprete
recupera uno spazio di interpretazione creatrice, riferendosi in modo esplicito o implicito (crittotipi) alle
vecchie Coutumes, alle ordinanze regge, alle fonti romane.
La scuola scientifica
Nasce con Francois Gény (1861-1959): si libera il giurista dal timore di tradire le conquiste liberali; il giurista
deve essere attento anche all'evoluzione sociale, ai bisogni che ne derivano, alla creazione spontanea delle
regole. Nella sua opera “Méthode d’interprétation et sources du droit privé positif” (1899), ritenne che
fosse necessario investigare la realtà del dato sociale, comprendendo le fonti effettive del diritto: la
consuetudine, l'autorità della giurisprudenza, la tradizione della cultura giuridica, la libera ricerca
scientifica.
La questione sociale
Fino alla prima guerra mondiale, si rinnovò il diritto di famiglia e si sviluppò il cosiddetto droit social, una
nuova disciplina comprendente il diritto del lavoro e della sicurezza sociale (legge sugli incidenti sul lavoro
1898, legge sul lavoro femminile e minorile 1892, codice del lavoro 1910)
anche nelle università si sviluppa l'attenzione per la dimensione sociale del fenomeno giuridico; si
insegnano nuove materie come economia politica, sociologia del diritto, storia del diritto francese.
Belgio e Lussemburgo
Dal 1797 il Belgio è un dipartimento dell'impero napoleonico. Nel 1806 il codice civile entra in vigore
automaticamente. Con il congresso di Vienna, il Belgio fu ammesso al regno d'Olanda, senza che ciò
comportasse modifiche alla situazione. Il legislatore delega, anche dopo l'indipendenza (1839), si limitò ad
ammodernare alcune parti del codice civile.
Anche nel Lussemburgo, indipendente dal 1890, è in vigore l'originario codice civile
Paesi Bassi
Nel 1806, Napoleone mise sul trono olandese suo fratello Luigi; si introdusse nel 1809 un codice civile di
derivazione francese, ma rispettoso delle consuetudini locali. Dopo l'abdicazione di Luigi, l'Olanda fu
annessa all'impero napoleonico, con applicazione diretta del codice civile francese.
Nel 1838, l'Olanda approva un nuovo codice, ad imitazione del codice francese. Nel 1992 è entrato in vigore
il nuovo codice civile, frutto di una profonda influenza del diritto tedesco.
Spagna
in Spagna sono tuttora molto presenti i diritti locali particolari (fueros).
Nel 19º secolo, leggi ed ordinanze reali raccolte nella compilaciones dovevano considerarsi vincolante su
tutto il territorio, mentre sussidiaria mente si sarebbero dovute applicare le consuetudini locali e infine la
Ley de las Siete Partidas. (Collezione medievale).
Il codigo civil viene promulgato nel 1889; si basa sul codice francese soprattutto per quanto riguarda le
obbligazioni.
il codice civile rappresenta una consolidazione, basata sulla raccolta del diritto bavarese del 1335-1346 e
del 1616, integrate con il diritto romano secondo lo schema dell'usus modernus pandectarum.
Non si sostituisce a tutto il diritto preesistente, che ha abrogato solo se la materia è regolata ex
novo o sia implicitamente modificato.
Riconosce status e privilegi di matrice feudale
comprendeva quattro parti: persone, beni, successioni, obbligazioni
Struttura dell’ALR
- Introduzione
- Parte I – Diritti Reali
1. Modi diretti di trasferim. Proprietà
2. Modi indiretti di trasferim. Proprietà
3. Trasferimento mortis causa
4. Manutenzione e perdita della proprietà
5. Proprietà collettiva
6. Diritti reali e personali sulle cose
- Parte II – Associazioni (modello feudale)
1. Diritto di famiglia
2. Diritti di diversi ceti (stande)
3. Diritto costituzionale e amministrativo
Fattori di Modernità
1. Concisione dei precetti
2. Buona formulazione delle norme
Fattori di Arretratezza
1. Acritica fede nella ragione
2. Sfiducia nei confronti dell’autoresponsabilità dei cittadini
3. Pretesa di disciplinare tutti i rapporti intersoggettivi
Per riassumere in poche parole: arretrato, diviso in ceti, autoritario ma ben formulato. Incentrato sulle
proprietà e privo di centralità.
Caratteristiche dell’ABGB
Si fonda in parte su regole di matrice romanistica (ad esempio, non accetta la regola del trasferimento della
proprietà mediante consenso, richiedendo invece la presenza di un titulus valido e di un modus trasferendi,
come prevedeva lo ius commune)
Vicende dell’ABGB
E’ rimasto un modello sostanzialmente isolato. E’ entrato in vigore in tutte le regioni dell’ex impero
(Lichtenstein, Croazia, Slovenia, Dalmazia, Ungheria, Romania, Polonia, Trentino, Lombardo-Veneto)
Rimane oggi in vigore solo in Austria, dopo numerose novellazioni, tra cui le Teilnovellen che all’inizio del
‘900 modernizzarono ampie porzioni del diritto delle persone e della famiglia, dei beni e delle obbligazioni.
Savigny propone un nuovo “sistema del diritto romano attuale”. Lo spirito popolare doveva ricevere
compiuta espressione formale e tecnica ad opera del diritto elaborato su basi scientifiche dai professori
universitari. Era la dottrina, quale formante autonomo, a guidare l’elaborazione del diritto. (si interpreta il
diritto romano).
1. Allgemeiner Tail Parte Generale: disciplina regole e concetti poi applicati nelle altre parti. Tutto
discende dai concetti dell’A.T. come un sistema perfetto, senza ripetizioni e duplicità di significati. Si
tratta delle persone fisiche e giuridiche, della definizione di cose, della classificazione degli atti
giuridici (negozi), della prescrizione e decadenza
La questione sociale
Il codice civile non si dimostra sensibile alle questioni sociali e in molti aspetti regola questioni economiche
ancora con tratti persino feudali (diritto fondiario pubblico, diritto delle acque, pesca, agricoltura). Alle
istanze del proletariato si rispose alternando repressione politica a qualche concessione sociale (es.: si
istituiscono assicurazioni obbligatorie contro malattie, invalidità, vecchiaia)
Nasce la Scuola del Socialismo Giuridico, che interpreta il sistema vigente come tentativo di oppressione
della classe operaia.
Si sviluppa una legislazione speciale più attenta a tali istanze.
Elementi comuni
Sono entrambi strumenti di unificazione nazionale completi e chiari. Analoga è anche la divisione dei poteri
ed entrambi aboliscono il diritto preesistente.
La penetrazione dello ius commune avvenne in virtù di una lenta recezione delle dottrine romanistiche
sviluppatesi nelle Università italiane recezione più tardiva ma più solida.
Nel 16° e 17° secolo i giuristi tedeschi si proposero di utilizzare in modo massiccio il diritto romano per
trarne un insieme di regole di origine dottrinale.
Nei Paesi di lingua tedesca di parla di uno Jus Publicum Imperii Romano-Germanici che non implicava
uniformazione delle istituzioni pubbliche all’interno degli Stati.
Nel 18° Secolo i Paesi di lingua tedesca divengono il principale centro di studi del diritto romano in Europa
ricerca dottrinale e utilizzazione pratica si appoggiano reciprocamente.
Influsso della Scuola del diritto naturale (Pufendorf) e dell’illuminismo giuridico di tonalità speculativa, non
politica (diverso dalla francia).
Nel 18° Secolo l’illuminismo giuridico e giusnaturalismo portano con se’ l’istanza di una codificazione del
diritto.
19° Secolo: declino dell’illuminismo e sviluppo del romanticismo (Goethe) valorizzazione delle forze della
natura, appello al sentimento, alla diversità e non all’uguaglianza.