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LA SCELTA UNIVERSITARIA

di F. Cuzzocrea, A. M. Murdaca, R. Larcan

CAP 1: I PRESUPPOSTI
L'adolescenza è un periodo caratterizzato da numerosi cambiamenti che portano il giovane a
dover fare diverse scelte che influenzeranno la sua vita futura. All’interno del percorso
scolastico, un ruolo cruciale riguarda il processo di orientamento nella scelta universitaria.
Tale scelta è infatti una fase estremamente delicata nella vita di uno studente, che necessità di
risorse e competenze per affrontare in maniera efficace questo compito. L'orientamento
scolastico – professionale deve cercare di incoraggiare negli studenti le capacità di prendere
le decisioni professionali e personali in modo attivo ed autonomo. Il ruolo di chi si occupa di
orientamento consiste nell'aiutare i giovani a costruire il proprio profilo di orientamento,
ovvero a coniugare le proprie aspirazioni con le proprie effettive capacità cognitive, emotivo –
motivazionali e relazionali. Uno dei compiti principali da svolgere è quello di potenziare e
migliorare le conoscenze che lo studente ha di sé, delle proprie capacità e dei propri interessi.
È importante far riflettere lo studente sui requisiti che generalmente i vari ambiti di studio
universitario e lavorativo richiedono. Alcuni autori hanno identificato nell'abilità di ragionare
in maniera logica e nell'abilità di capire ed adattarsi a nuove situazioni due qualità di base
fondamentali per il ragionamento. Smith e Wetton, partendo da questi due aspetti principali,
hanno suggerito di approfondire l'abilità generale attraverso 4 prove notevolmente differenti
nel contenuto. Le 4 prove riguardano le abilità : verbale, astratta, numerica e spaziale.
Successivamente Holland propone un modello basato su sei diversi profili di personalità
(realistico, investigativo, artistico, sociale, intraprendente e convenzionale) e sei ambienti di
lavoro corrispondenti verso i quali abitualmente si cerca di orientare i propri interessi
professionali.
Le persone tendono in modo naturale a ricercare gli ambienti congruenti alle proprie
caratteristiche al fine di esercitare le proprie competenze e capacità . Diversi studi hanno
messo in evidenza che le persone che mostrano maggiori livelli di congruenza tra il profilo di
personalità e l’area di lavoro o di studio mostrano maggiore soddisfazione lavorativa ed
accademica, minori abbandoni e maggiori successi.
Gli studenti, spesso, possono avere difficoltà a identificare opzioni scolastico – professionali
congruenti con le proprie caratteristiche. Non è facile, infatti, riuscire ad avere un quadro
chiaro e stabile dei propri obiettivi, interessi e talenti. Diversi studi hanno messo in evidenza
come le risorse personali e le capacità di scelta siano in grado di predire in modo positivo la
presa di decisione. Nello specifico, scarse capacità di problem – solving e di decision – making
si correlano maggiormente con alti livelli di indecisione sulla propria carriera. Le ricerche
mettono in evidenza come sia indispensabile, per promuovere un processo di scelta
funzionale negli adolescenti, approfondire ed indagare gli aspetti legati alla conoscenza di sé e
della realtà scolastico professionale. È opportuno, quindi, affinché non si creino situazioni
problematiche di disagio, incertezze e sfiducia che ci sia un armonico equilibrio tra interessi,
abilità e competenze. Per questo motivo, sembra rilevante, nel percorso di orientamento,
svolgere un'azione preventiva, analizzando accuratamente i fattori che possono rivelarsi
critici per la formazione e lo sviluppo delle capacità cognitive e metacognitive indispensabili
perché l'adolescente sia in grado di operare scelte consapevoli e congruenti.

CAP 2: LA DIDATTICA ORIENTATIVA E IL PARADIGMA DELLA RIFLESSIVITA’


Le trasformazioni che negli ultimi anni hanno investito la nostra società richiedono una
maggiore riflessione sulle strategie volte a promuovere l’inclusione sociale e la cittadinanza
attraverso lo sviluppo delle competenze sociali.
L'accrescimento delle competenze è sostanziale per preparare i futuri cittadini d'Europa e, a
tal fine, un ruolo fondamentale spetta all'istituzione scolastica, la quale deve progettare
adeguati interventi formativi ed educativo – didattici che sappiano coniugare la teoria e la
prassi. Se si vuole operare in direzione della democrazia della conoscenza, non si può che
pensare ad un modello di scuola che punti alla ricomposizione delle conoscenze attraverso
cambiamenti nei metodi e negli stili di ricerca nell'ambito dell'insegnamento –
apprendimento. Spetta alla scuola avviare il ragazzo a scegliere tra le tante definizioni quelle
più utili ad acquisire un modus pensante per interpretare la realtà che non è una fotografia
quanto invece una ricostruzione di tanti mondi e modi possibili delle funzioni cognitive di
ciascun alunno di interpretare tutto ciò che proviene dall'ambiente per ricapitalizzare le
proprie esperienze ed accrescere, così, il proprio capitale umano onde evitare l'emarginazione
dalla società . È questa la scommessa della nostra scuola che si prepara ad operare in direzione
della logica dell'autonomia per integrare continuamente conoscenza, saperi ed abilità onde
ridare speranza ai nostri giovani massimizzando le loro chance di successo e sostenendo la
loro auto imprenditorialità . Da ciò si evince che la didattica orientativa non guarda più al
parametro della Vocational - guidance, ma a quello della Careers – Guidance, posto che
quest'ultimo si basa sul presupposto di un auto-ORIENTAMENTO CONSAPEVOLE, ciò al fine di
accompagnare l'individuo lungo tutto l'arco della vita e inserendolo nel quadro di un progetto
di educazione permanente. Il Careers – Guidance nasce proprio dall'esigenza di limitare
l'insuccesso scolastico, l'abbandono e la dispersione, in quando si colloca in un momento di
incertezza o meglio di disorientamento del soggetto che molte volte non conosce la strada
giusta da percorrere per affrontare serenamente e fattivamente un futuro segnato dalla crisi
occupazionale. Per fare ciò la didattica orientativa utilizza come parametro di riferimento i
modelli che provengono da una serie di discipline tra loro diverse, di modo che si possano
acquisire delle abilità trasversali che siano efficaci per produrre i continui adattamenti che il
processo evolutivo comporta; e nello stesso tempo lo aiutino a trasformare le conoscenze e le
abilità in competenze. È importante che nei curriculi scolastici vengano tenuti in
considerazione alcuni punti fondamentali: costruire \ potenziare le capacità del soggetto di
autovalutarsi; individuare le dimensioni psicologiche del soggetto; la debita considerazione
del paradigma della complessità , posto che un soggetto è un'entità complessa, con una mente
complessa che interagisce con un mondo che osserva attraverso i paradigmi della
complessità ; e infine una maggiore coscientizzazione del proprio essere in termini di identità
personale, culturale e professionale. Un'identità che si manifesta in un agire formativo fatto di
conoscenze, abilità , competenze fra le quali risultano importanti la creatività , la capacità di
pensare lateralmente, la capacità di adattamento etc. A questo punto l'orientamento
rappresenta una delle tante strategie metodologiche per fare delle scelte che nella loro
dinamicità favoriscano l'identificazione delle abilità , degli interessi e delle competenze di
base. Pertanto, lo spessore e l'incisività della didattica orientativa risultano dovuti
principalmente a programmi centrati sull'aumento di conoscenza \ consapevolezza del
soggetto, sia sul piano cognitivo, che esperienziale e sia sul suo funzionamento psicologico.
Ciò porterà all'individuazione degli elementi che caratterizzano l'immagine di sé e la
definizione dell'identità personale. Se volessimo accentrare l'attenzione sul sé, non potremmo
che guardare al sé osservabile dall'esterno, che implica i programmi dell'individuo e le sue
scelte; e al sé interno, che esprime la percezione che il soggetto ha di sé e del suo rapporto con
il mondo. L'identità che ne deriva è un'identità che può essere esplorata attraverso il
MODELLO DELLA CONSAPEVOLEZZA di Stone e Stone, che è risultato il metodo efficace per
analizzare il mondo della nostra interiorità . Il metodo in questione si sviluppa su 3 livelli
distinti ma intimamente connessi:
– La VISIONE LUCIDA, cioè la capacità di osservare la vita in tutti i suoi aspetti;
– L'ESPERIENZA DEL SÉ , o schemi di energia, che può andare da una sensazione vaga ad
una voce interiore completamente sviluppata;
– L'EGO CONSAPEVOLE, riconoscere i propri limiti e punti di forza per avere buona
consapevolezza di sé stessi, che permette di operare scelte.
Facendo leva sulle abilità maturate all'interno dell'ego Consapevole, il soggetto sperimenta
nell'apprendere, strategie di approccio alla realtà , cioè forme di organizzazione della
conoscenza che l'individuo in parte sviluppa in modo autonomo e in parte apprende nella
interazione formativa. Da qui il passo verso l'autostima e l'autoefficacia; l'autostima è una
componente specifica della rappresentazione del sé e più precisamente consiste nell'insieme
di giudizi valutativi che il soggetto da di se stesso. Nel caso della carriera scolastica l'autostima
ne determina il successo e la motivazione complessiva. Una delle teorie inerenti l'autostima è
il modello attribuzionale della motivazione al successo, secondo il quale ciò che è rilevante è il
grado di percezione soggettiva personale nei successi e nei fallimenti. Da ciò deriva che le
persone che hanno un'alta motivazione al successo sono attratte da attività che possono
portare al successo. Tali individui non demordono neanche davanti ai fallimenti che essi
attribuiscono alla mancanza di sforzo e selezionano compiti di media difficoltà , dato che i
compiti troppo facili non darebbero senso di successo e quelli troppo difficili porterebbero
probabilmente all'insuccesso. D’altra parte, gli individui con bassa motivazione al successo
sono meno attratti da attività legate al successo in quanto tendono a ritirarsi di fronte ai
fallimenti e selezionano compiti o molto semplici o molto complessi. Avviare la persona a
conoscere se stessa, a renderla consapevole del proprio funzionamento; ad operare un
controllo sulle dimensioni della personalità diventa allora uno degli obiettivi strategici per
sostenere gli allievi a raggiungere la capacità di adattamento, di flessibilità , di
autoimprenditorialità per scelte consapevoli. E scegliere diventa proprio un'operazione
cognitiva complessa, capacità di adeguare il comportamento al contesto(Social Skills),
capacità di gestire la propria componente emotiva (coping). Le strategie che permettono
l'autocontrollo delle azioni sono sei:
-Strategie di attenzione selettiva rivolte alle informazioni utili e necessarie a portare a
compimento l'azione;
-Strategie di memorizzazione delle informazioni utili per proteggere e migliorare i piani di
azione correnti;
-Strategie di controllo cognitivo, che consistono nell'individuare la dose sufficiente di
informazioni, quelle fondamentali, per iniziare l'azione vera e propria.
-Strategie di controllo delle emozioni che possono influire negativamente sul processo volitivo
sia nel momento della pianificazione dell'azione, sia durante l'azione.
-Strategie di controllo e di protezione delle motivazioni di fronte a motivazioni alternative che
entrano in concorrenza con quelle presenti.
-Strategie di organizzazione e controllo dell'ambiente di apprendimento, tra le quali rientrano
quegli elementi riconducibili al mantenimento dell'attenzione e all'evitamento di persone o
luoghi distraenti.
Dall'orientamento in itinere si passa all'orientamento in uscita, ossia a quel momento in cui
viene ad essere elaborata l'identità professionale, cioè l'insieme di auto rappresentazioni che
si basano sulla stretta relazione tra personalità e contesto, tra autostima e motivazione al
successo. In quest'ottica l'orientamento addestra il futuro lavoratore per la costruzione della
persona, cioè per l'empowerment della persona, nel senso non soltanto della valorizzazione di
abilità cognitive ed attitudini, ma anche delle predisposizioni caratteriali e di personalità ,
insomma di tutte le risorse personali. In definitiva la didattica orientativa dovendo sostenere
la crescita globale del soggetto non può che riferirsi a modelli che affondano le loro radici
nell'interazionismo, nella teoria dell'adattamento, nelle teorie socio-cognitive e nel modello
cognitivo tanto per citarne alcuni. La TEORIA DELL'INTERAZIONISMO riguarda l'interazione
INDIVIDUO – AMBIENTE, dalla cui relazione emerge il comportamento. Il secondo modello si
riferisce alla teoria di Moos per il quale l 'ADATTAMENTO all'ambiente (CONTESTO
PERSONALE e CONTESTO AMBIENTALE) presuppone ulteriormente la capacità del soggetto
attraverso le sue prestazioni di raggiungere l'autostima ed il benessere. La teoria socio-
cognitiva di Bandura guarda invece al rapporto tra AUTOEFFICACIA, INTERESSI E SCELTE DI
ORIENTAMENTO. Qual è dunque l'obiettivo della didattica orientativa? Massimizzare i
vantaggi della didattica orientativa significa incoraggiare gli studenti a pianificare
strategicamente le loro scelte e a riflettere, sulla capacità di utilizzare specifiche strategie di
pensiero che producano successo decisionale. Nella prassi didattica, dunque, è necessario
operare in direzione della progettazione di un curriculum organizzato per competenze, che
facendo leva sul principio esperienziale sappia sostenere la MOTIVAZIONE, ossia la capacità
dello studente di comprendere che le informazioni culturali a scuola hanno valore formativo
proprio perchè consentono di acquisire la capacità di anticipare il proprio avvenire ed
acquisire capacità creativa, pensiero critico, strategie di valorizzazione dei propri interessi e
valori. Orientare per orientarsi è il duplice compito della didattica orientativa in relazione alle
decisioni nei diversi contesti educativi, per cui la sua funzione di guida necessita di una fase
preliminare che prevede una indagine accurata sugli aspetti di personalità , sulla
strutturazione del sé, sul livello di autostima, sul diritto-dovere e consapevolezza di poter
decidere ed ESSERE PROTAGONISTI DEL PROPRIO FUTURO. Conoscere se stessi con i LIMITI
e PUNTI DI FORZA permette di avere una buona consapevolezza di sé finalizzata a creare un
percorso di sviluppo e formazione che sia funzionalmente adeguato alle attività che si
intendono affrontare.

CAPITOLO 3 - IL TEST ICARO


DESCRIZIONE DELLO STRUMENTO
Il test Icaro è costituito da 3 sezioni, strutturate al fine di analizzare alcuni aspetti che si
correlano alla scelta universitaria e, nello specifico:
SEZIONE 1: RISORSE PERSONALI E CAPACITÀ DI SCELTA;
SEZIONE 2: LE MIE ABILITÀ CHE INCLUDONO L'ANALISI DELLE COMPETENZE NELL'AREA
VERBALE, NUMERICA, ASTRATTA E SPAZIALE (Smith e Wetton).
SEZIONE 3: I MIEI INTERESSI.
Il test è rivolto a studenti – studentesse delle scuole superiori e a giovani diplomati che sono
interessati a riflettere sulla scelta universitaria.
SEZIONE 1 - RISORSE PERSONALI E CAPACITA’ DI SCELTA
Le affermazioni di questa prima parte del test sono state concepite per verificare la presenza
di atteggiamenti e capacità che possano rappresentare punti di forza o di debolezza rispetto
alla scelta universitaria. Vengono proposte 19 affermazioni alle quali si può rispondere su una
SCALA LIKERT a 5 punti che va da “assolutamente falso per me” ad “assolutamente vero per
me”. Ad elevati punteggi corrispondono crescenti risorse personali e capacità di scelta.
SEZIONE 2 - LE MIE ABILITA'
Questa seconda parte, la cui compilazione richiede circa 40 minuti, serve a individuare le aree
cognitive che possono rappresentare punti di forza del futuro percorso di studi. La prova
comprende 4 diverse subscale, ognuna composta da 12 item, che misurano la competenza
nell'area VERBALE, ASTRATTA NUMERICA e SPAZIALE. Per ogni domanda è prevista una sola
risposta giusta alla quale è attribuito il punteggio 1; il punteggio massimo è quindi 12 e il
minimo 1.
SEZIONE 3 - I MIEI INTERESSI
Il questionario per la valutazione degli interessi è stato predisposto sulla base del modello di
HOLLAND, secondo il quale gli interessi personali, generalmente, fanno propendere verso
particolari tipi di occupazioni. L'intensità degli interessi per ciascun item è misurata tramite
una SCALA LIKERT da 1 a 5 punti che va da “per nulla interessato” a “interessatissimo”. In
fase di valutazione, il test consente di ottenere un codice che sintetizza gli interessi
professionali della persona, ottenuto in base alla somma dei punteggi di alcuni item. A tal
proposito è stato utilizzato il sistema di codifica a 6 lettere (R, I, A, S, E, C) proposto da
Holland, che classifica 6 diverse tipologie di professioni. Ad ogni codice è associato un gruppo
di professioni che risultano più adatte al profilo personale emerso:
R: attività realistiche: professioni tecniche, commerciali etc ...
I: attività investigative: professioni scientifiche e tecniche.
A: attività artistiche: professioni che hanno a che fare con l'arte, la musica etc ..
S: attività sociali: professioni relative all'insegnamento e ai servizi sociali;
E: attività che richiedono intraprendenza: professioni manageriali e commerciali;
C: attività convenzionali: professioni d'ufficio.
PROCEDURE DI SOMMINISTRAZIONE
Il Test Icaro è rivolto a studenti e studentesse delle scuole superiori e a giovani
diplomati che vogliono riflettere sulla scelta universitaria. La somministrazione del test
avviene attraverso la compilazione di un format. Nella copertina vengono presentate le
informazioni preliminari e una breve descrizione delle sezioni, mentre, successivamente,
viene richiesta la compilazione dei dati anagrafici. All'inizio di ogni sezione vengono fornite
alcune indicazioni utili per la compilazione. È importante sottolineare la necessità di
rispondere a tutte le domande. Il test viene presentato con modalità individuale, anche se è
possibile la somministrazione collettiva. In entrambi i casi è necessario sottolineare le finalità
dello strumento. È quindi consigliata una breve presentazione degli obiettivi dello strumento
e anticipare, durante la fase di somministrazione, che verrà fornita la griglia di correzione in
modo che ogni alunno potrà verificare autonomamente il numero di risposte corrette. Il
tempo di somministrazione è stimato intorno ai 45 minuti, ma dipende dalle caratteristiche
individuali.

SCORING ED INTERPRETAZIONE DEI DATI


SEZIONE 1: Le affermazioni di questa prima parte del test sono state concepite per verificare
la presenza di atteggiamenti e capacità che possano rappresentare punti di forza o di
debolezza rispetto alla scelta universitaria.
SEZIONE 2: La prova comprende 4 diverse subscale che misurano la competenza; il punteggio
si ottiene contando il numero di risposte corrette nelle seguenti aree: Area verbale: le abilità
di quest'area si riferiscono alla comprensione del significato di parole o frasi. Area numerica:
le abilità di quest'area si riferisce alla capacità di comprensione delle relazioni numeriche e
nel trattare i concetti numerici. Area astratta: le abilità nell'area astratta si riferiscono alle
capacità di problem solving, di sintesi e di analisi. Area spaziale: le abilità di quest'area si
riferiscono alle abilità di visualizzazione astratta delle figure e di rotazione mentale. Il
punteggio massimo per ogni area è 12, il minimo 0.
SEZIONE 3: Per la valutazione degli interessi è stato utilizzato il sistema di codifica a 6 lettere
(RIASEC): Scala R: Attività realistiche; è una tipologia di area caratterizzata dalla
manipolazione sistematica di oggetti, strumenti, macchine ed animali. La persona con questo
tipo di abilità ama mestieri come il meccanico, l'elettricista, ecc. Scala I: attività investigative;
le attività di quest'area si basano principalmente sull'osservazione sistematica e astratta di
fenomeni fisici, biologici o culturali. Gli individui con profilo investigativo tendono ad
impegnarsi in attività intellettuali e a sviluppare competenze scientifiche, tendono ad avere
una visione del mondo complessa, astratta e originale, e a privilegiare i valori scientifici.
Amano mestieri come il biologo, il chimico, l'antropologo, il geologo ecc. Scala A: attività
artistiche; la persona con profilo di personalità artistico ama mestieri come il compositore, il
musicista, lo scrittore, il decoratore, l'attore. Possiede abilità artistiche, musicali e di scrittura.
Viene descritto come complicato, emozionale, espressivo, fantasioso, con poco spirito pratico,
istintivo, autonomo, intuitivo e non conformista. Le attività di quest'area si basano sulla
libertà e la creatività . Scala S: attività sociali; le attività dell'area sociale si basano sul
prendersi cura degli altri al fine di formarli, guidarli ed aiutarli. Questo ambiente è
caratterizzato dall'impegno in attività sociali e di cura. Le persone con il profilo di personalità
di quest'area sono caratterizzate da elevate competenze sociali che li porta a percepirsi come
persone amano aiutare gli altri e capaci di comprenderli. Sono persone cooperative,
amichevoli, responsabili, socievoli e che amano mestieri come l'insegnante, il consulente, lo
psicologo, il logopedista ecc. Scala E: attività che richiedono intraprendenza; le attività
dell'area intraprendente danno grossa rilevanza al raggiungimento degli obiettivi personali o
prefissati da un'organizzazione. Le persone con il profilo di personalità intraprendente
tendono a percepirsi popolari, sicuri di sé, ambizioso, dominatore,energico e impulsivo.
Amano mestieri come il mediatore, il manager, il gestore di locali. Scala C: attività
convenzionali; professioni di ufficio. Le attività dell'area convenzionale sono caratterizzate
dalla manipolazione continua di informazioni attraverso delle indicazioni precise. Gli ambiti
lavorativi che si riferiscono a quest'area sono mestieri come l'impiegato, l'analista finanziario,
il bancario ecc.

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