Scienza Economica
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/ Organizzazione
L’economia Aziendale si scompone in ---- Gestione
\ Rilevazione
Gino ZAPPA definisce l’economia Aziendale come: “la scienza che studia le condizioni di esistenza e le
manifestazioni di vita delle aziende, cioè la scienza dell’amministrazione economica”.
L’Azienda può essere definita come quella particolare unità economica che è organizzata e conduce il
processo di produzione-scambio-consumo.
- Azienda: art. 2555 c.c. “complesso di beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa”
- Impresa: ha dato solo la definizione del soggetto preposto all’attività economica, l’imprenditore art.
2082 “esercita professionalmente un attività economica organizzata al fine della produzione o dello
scambio di beni o di servizi”
/ Produzione (Impresa)
Aziende ---- Erogazione (o consumo)
\ Composta (produzione + consumo)
Soggetto Economico: è dato da 1 o + persone che controllano l’amministrazione dell’azienda traendone i
vantaggi finali.
Soggetto Giuridico: persona fisica o giuridica per la quale l’azienda viene istituita viene istituita e retta e che
si assume i diritti e gli obblighi derivanti dalle operazioni aziendali.
05 – Sub-Sistema Gestionale
/ attività tipiche (Circuito della produzione: Acquisizione, Combinazione e Vendita)
Gestione Economica <- attività accessorie (Impiego di risorse finanziarie eccedenti)
\ attività straordinarie (operazione estranee ai normali accadimenti aziendali)
Sub-Sistemi gestionali:
Circuito della produzione
Circuito dei finanziamenti attinti a titolo di capitale proprio
Circuito dei finanziamenti attinti a titolo di capitale di credito
Circuito dei finanziamenti concessi
Circuito della gestione monetaria (mira ad una situazione che consenta al sistema azienda di far
fronte in ogni stante alle uscite monetarie tramite un preordinato flusso di entrate monetarie)
Nel Modello del Change Map il successo del cambiamento è perseguibile attraverso tre fasi cicliche
continue: motivazione, attivazione e riflessione.
Principi Generali di Economia Aziendale
Il rischio si può definire come il potenziale verificarsi di eventi in contrasto con gli obbiettivi aziendali, ha
due principali cause:
La complessità del futuro
La limitata capacità previsionale dell’uomo
In quanto, entrambi, in fase di avvio comportano un esborso di mezzi monetari e in fase di chiusura un
recupero di mezzi monetari.
05 – Il reddito totale ed il reddito di periodo
08 – L’equilibrio economico
/ Economico (quantitativo-sintetico)
Il capitale può essere di tipo ---- Funzionamento (qualitativo-analitico (medio))
\ Liquidazione (disaggregato (qualitativo-analitico massimo))
W= Capitale Economico;
Il Capitale di Funzionamento si differenzia dal Capitale Economico e che le singole potenzialità sono
oggetto di riconoscimento e valutazione distinti, per cui si dice che il Capitale di Funzionamento è un fondo
di valori.
Il capitale di Liquidazione rappresenta la configurazione di capitale che riflette una lettura del fenomeno
aziendale massimamente disaggregata.
Riserve utili palesi: è la differenza tra CB e Capitale Conferito quando CB > del Capitale Conferito
L’avviamento si può misurare come distanza quantitativa che separa il valore economico del capitale
(valore dell’azienda avviata) dalla somma algebrica dei valori degli elementi espliciti del suo capitale
isolatamente considerati (valore dell’azienda non avviata).
Risulta evidente che la modalità di calcolo meglio coerente con il concetto “puro” di avviamento è la prima
tra quelle elencate (a) ed è anche l’accezione più comunemente attribuita nella prassi.
Le operazioni che fanno capo ai seguenti circuiti sono orientate all’equilibrio finanziario: Circuito dei
finanziamenti attinti a titolo di capitale di proprietà e Circuito dei finanziamenti attinti a titolo di capitale di
credito.
Il Capitale Circolante Netto (CCN) si compone dalla somma algebrica di attività e passività a breve termine,
è pertanto calcolato dalla differenza tra Capitale Circolante Lordo e Passività a breve termine.
L’autofinanziamento è definito come il flusso di CCN prodotto dalla gestione caratteristica corrente.
L’autofinanziamento può essere calcolato come differenza tra: i ricavi di competenza economica e i
consumi di FFS per la produzione venduta.
Le Organizzazioni sono delle entità sociali, guidate da obiettivi, progettate come sistemi di attività che
interagiscono con l’ambiente esterno.
Per organizzazione aziendale si intende: l’insieme di risorse umane, tecniche e finanziarie, coordinate ed
interagenti tra loro, per cogliere le opportunità offerte dal mercato.
L’organizzazione aziendale presuppone la divisione del lavoro, del potere e delle responsabilità.
L’organizzazione di un’azienda è efficiente quando il risultato conseguito è maggiore o uguale alle risorse
impiegate.
L’organizzazione aziendale è efficace quando un determinato effetto è raggiunto nei tempi e al livello
qualitativo prestabiliti.
Il ruolo delle organizzazioni è importante sotto l’aspetto socio-economico-politico, sia per le persone che
per la società.
Per organizzazione formale si intende il modello di relazioni intercorrenti tra gli organi di una struttura.
13 – La performance organizzativa
Capitale Economico = Reddito Medio Prospettico / Costo del Capitale ossia (Risk premium + Risk free rate)
25 – Esercitazione (L’autofinanziamento)
Autofinanziamento:
Metodo diretto (differenza tra ricavi competenza economica e consumi di FFS per la produzione
venduta)
Metodo Indiretto (Somma algebrica di Consumi FFR, Perdite future presunte, Costi futuri presunti,
Utili da distribuire ai soci e Utili da destinare al capitale di risparmio)
Autofinanziamento:
Temporaneo (e dato da: Consumi FFR, Perdite future presunte, Costi futuri presunti, Utili da
distribuire ai soci) – Risorse finanziarie temporanee
Durevole (Utili da destinare al capitale di risparmio) – Risorse finanziarie durevoli
Autofinanziamento:
Natura Monetaria (si ottiene facendo la differenza tra i Ricavi Monetari e i Costi Monetari)
Natura non Monetaria
L'informativa esterna sui risultati. Aspetti generali
Stato Patrimoniale
ATTIVITA’
A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti
B) Immobilizzazioni
C) Attivo Circolante
D) Ratei e risconti (disaggio)
PASSIVITA’
A) Patrimonio Netto
B) Fondi per rischi ed oneri
C) TFR
D) Debiti
E) Ratei e risconti (aggio)
Conto Economico
A) Valore della Produzione
B) Costi della Produzione
C) Proventi e oneri finanziari
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie
E) Proventi ed oneri straordinari
Risultato prima delle Imposte (A-B±C ±D±E)
Imposte sul reddito d’esercizio
Utile (perdita) dell’esercizio
La Contabilità Economico-Patrimoniale. Primi Cenni
01 – Ricchezza aziendale
Test Autovalutazione
Q) RISPETTO ALLO SCHEMA DEL CAPITALE DEL PRIMO PERIODO DI VITA DELL’IMPRESA, IN QUELLO DI UN
PERIODO INTERMEDIO:
A) Non vi è la necessità di aggiungere alcunché, fatta eccezione per l’area del capitale di proprietà;
Q) QUALE, TRA I SEGUENTI, NON PUÒ ESSERE CONSIDERATO UN CARATTERE CHE CONTRIBUISCE A
CONFIGURARE LA COSIDDETTA ENTITÀ DEL RISCHIO:
A) Momento di manifestazione del rischio;
Q) QUANDO GLI ELEMENTI DEL CAPITALE DI UN’IMPRESA SONO RICLASSIFICATI IN FUNZIONE DELLA LORO
PROSPETTIVA DI PERMANENZA COME CLASSI DI VALORI, L’ATTIVO PATRIMONIALE È COMPOSTO DA:
A) Immobilizzazioni e disponibilità;
Q) IL VALORE AGGIUNTO:
A) i ottiene dalla differenza tra il valore della produzione e i costi esterni;
Q) PER “UNITÀ ECONOMICHE” SI INTENDONO:
A) Tutti i soggetti che nel sistema economico odierno svolgono una attività economica;