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AVVISO IMPORTANTE

“Disegni di ricerca”
Il presente materiale didattico può essere scaricato
Prof. Augusto Gnisci dal sito del Dipartimento solo dagli studenti del
corso di Psicometria (prof. Augusto Gnisci).

LEZIONI DI PSICOMETRIA Può essere utilizzato solo per motivi di formazione e


A.A. 2017/18 studio da tali studenti.

QUALSIASI ALTRO USO È DA CONSIDERARSI


ILLECITO.

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La distinzione tra disegni di  I METODI DESCRITTIVI permettono di identificare e


descrivere accuratamente singole variabili relative a un
ricerca comportamento o un fenomeno ed eventuali loro relazioni.
Scopo: A - B
ESISTONO 3/4 TIPI DI DISEGNI DI RICERCA: 

 I VERI-ESPERIMENTI consentono di avere un controllo


 Metodi descrittivi completo su tutte le variabili della ricerca: sul chi, sul che
 Veri esperimenti cosa, sul quando, sul dove e sul come.
 Il controllo sul chi  i soggetti possono essere assegnati alle condizioni in
 Quasi-esperimenti modo casuale.
 Scopo: A  B
 I QUASI-ESPERIMENTI non permettono un controllo
Metodi Veri completo sugli aspetti precedentemente elencati. Per
esempio, certe variabili non possono essere manipolate ma
descrittivi esperimenti solo controllate o prese da raggruppamenti che esistono in
natura.
Quasi esperimenti 3 4
 Scopo: A  B ma…

METODI DESCRITTIVI
 Tecniche che permettono di identificare e
I METODI descrivere accuratamente le variabili di un
comportamento o di un fenomeno ed
DESCRITTIVI eventuali loro relazioni.
 Molto usate.
 Un tempo di diceva che essi fossero utili per
analisi preliminary. Tuttavia, ultimamente
alcune di esse stanno evolvendosi e in alcuni
casi divenendo simili ai metodi sperimentali.
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PRINCIPALI METODI 1. RICERCA D’ARCHIVIO
DESCRITTIVI O ANALISI SECONDARIA
1. Ricerca d’archivio o analisi secondaria  La ricerca d’archivio si basa essenzialmente sull’analisi dei dati
d’archivio.
2. Osservazione naturalistica  Questi sono costituiti da osservazioni, misure o rilievi di vario
genere, raccolti da persone diverse dal ricercatore, spesso in
3. Studio di casi singoli istituzioni che hanno uno scopo diverso da quello del ricercatore.
4. Ricerche correlazionali  Dato che si basa su dati preesistenti, raccolti da altri e conservati in
appositi archivi, la ricerca d’archivio viene anche detta analisi o
5. Studi longitudinali e trasversali ricerca secondaria in contrasto con la ricerca primaria con cui il
ricercatore raccoglie i dati in forma diretta.
6. Inchiesta campionaria o Survey
 Viene utilizzata soprattutto per due scopi:
7. Inchiesta tramite WEB o questionario online 1) Descrivere un particolare fenomeno (cambiamenti nella crescita
della popolazione, frequenza dei divorzi, ecc.);
8. Meta-analisi 2) Delineare una relazione tra variabili senza stabilire un rapporto
7
causale. 8

Limiti e vantaggi della ricerca d’archivio


Fonti ricerca d’archivio Selettività dell’archivio: gli archivi non contengono tutte le informazioni che il
ricercatore vorrebbe trovare, ma solo quelle che sono state raccolte. Perciò si
- Ricerca primaria: i dati o i risultati, raccolti o prodotti originariamente può rispondere solo a quelle ipotesi che hanno un riscontro nell’archivio.
per fini di ricerca da altri ricercatori, presentati in articoli o report: a) Sopravvivenza selettiva: vengono conservate a lungo solo certe registrazioni e
goverativi (ISTAT, Servizio Sanitario Nazionale); b) organizzazioni non altre.
commerciali o non-profit; c) Internet (SSRN, Google, ProQuest). Affidabilità delle informazioni: dipende dalla precisione, spesso non
- Archivio in senso stretto: non origina dalla ricerca ma dall’attività umana verificabile, con cui le persone hannoeseguito le registrazioni.
Effetto di reattività: gli studi basati su dati d’archivio hanno il pregio di non
a diversi livelli; comprende dati diretti (cioè raccolti intenzionalmente
produrre l’effetto di reattività, in quanto sono stati registrati al di fuori di un
dall’uomo: verbali processo o sedute parlamento, trascrizioni cliniche, contesto di ricerca; tuttavia, quando ci si basa su dati raccolti da altri, l’effetto
scambi di email, foto, audio, video, ecc.) e indiretti (i quali originano di reattività può essersi verificato al tempo della raccolta, e in più le modalità
dall’attività umana in modo non intenzionale: usura pavimento). del suo eventuale accadimento sono sconosciute al ricercatore attuale.
- Metodi non-reattivi basati sull’uso di Internet (data mining): database, Bisogno di contestualizzare i dati raccolti: il tempo in cui vengono raccolte le
informazioni e materiali presenti su Internet, come forum, chat, depositi di informazioni è un fattore importante da considerare. Esso infatti può
immagini o video, social network, ecc. Questi metodi sono detti non- influenzare i risultati ottenuti, le definizioni delle misure prese o può rendere le
reattivi perché i dati vengono depositati in Internet dal normale informazioni stesse obsolete. Perciò, i dati d’archivio devono essere sempre
comportamento quotidiano delle persone (i metodi reattivi invece contestualizzati nel periodo in cui sono stati raccolti.
implicano che il partecipante risponda a un questionario o participi a una Unico mezzo di verifica su fenomeni passati
ricerca): file log, motori di ricerca, social network. 9
Metodologia «povera»: ha bisogno di poche risorse; in particolare i permessi 10
per poter accedere agli archivi.

2. OSSERVAZIONE NATURALISTICA Osservazione:


 L’osservazione naturalistica è una tecnica che permette di  Libera (qualitativa)
raccogliere dati sul comportamento delle persone senza
interferire sul loro modo di comportarsi (es., posizione del  Sistematica
corpo all’incontro, interruzioni).
VANTAGGI:
1. Non intrusività: il ricercatore non manipola le variabili e Formati di dati:
rimane in disparate.
2. Mancanza di artificiosità: presenza di un ambiente naturale  EVENTI SEMPLICI: A B A B…
(validità esterna).  EVENTI MULTIPLI: A B, A C, A B, …
3. Individua il fluire del comportamento.
4. Sistematicità (v. slide successiva).  INTERVALLI: A, B, A, B…
LIMITI:  STATI: A=2 B=3 A=3 B=5…
1. Non individua le cause (troppe variabili).  EVENTI TEMPORALI: in più: puntuali e sistemi
2. Tempi lunghi. di codifica non mutuamente esclusivi
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2
3. STUDIO DI CASI SINGOLI
Comportamento molare e molecolare Studio profondo, intensivo e dettagliato di una singola
unità – una persona, un gruppo, un evento, una comunità,
QUALE COMPORTAMENTO OSSERVARE? un ente, una corporazione –, in genere per un
 COMPORTAMENTO MOLARE
determinato periodo di tempo, attraverso una molteplicità
di metodi.
Comportamento dotato di senso e di Es.: singolo paziente, reparto ospedaliero, classe
intenzionalità da parte di chi lo compie, scolastica, partito politico, evento particolare, …
caratterizzato dal vissuto e indicativo dello Quindi si può focalizzare su:
sviluppo e del grado di maturità del soggetto. a) singolo individuo;
b) un gruppo (es., famiglia);
 COMPORTAMENTO MOLECOLARE c) un posto come organizzato e frequentato (es., piazza);
Comportamento immediato, irriflessivo e breve d) un’organizzazione o una compagnia (o parti di esse:
dipartimento, …);
(sorriso, tosse). e) evento sociale o culturale.
13 Spesso confluisce in una relazione scritta o report.
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Lo studio di casi singoli (2)


Lo studio del caso singolo può essere retrospettivo se si
 A seconda del tipo di caso, beneficia di una basa su eventi successi in passato (es., psicoanalisi), o
prospettico se si basa su eventi che stanno accadendo
molteplicità di metodi: colloqui e interviste non mentre il caso è sotto osservazione e si sviluppano nel
strutturate con pazienti o osservatori privilegiati, tempo.
documenti o archivi con informazioni informali
(diari, email, …) o formali (verbali, cartelle cliniche, Dato che si struttura su un’analisi particolare della storia
…), osservazione diretta e partecipante. del caso, sia esso un singolo partecipante o un gruppo di
individui, lo studio del caso singolo si basa su un
 Il caso è spazialmente limitato, cioè si svolge di solito approccio idiografico piuttosto che nomotetico.
in un unico contesto fisico, che di solito viene
studiato per un periodo di tempo limitato ma non Idiografico: l’oggetto di studio è un caso particolare e
breve, in modo da cogliere gli sviluppi e i processi specifico (non una classe di fenomeni dalla cui analisi
all’interno del caso stesso. trarre leggi e regole generali)
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16

Studio intrinseco e strumentale:


Rapporto tra caso e teoria nello
Uno studio intrinseco viene condotto quando è il caso in sé
ad essere unico e interessante, per le sue caratteristiche o
studio strumentale
per la sua ordinarietà, o addirittura raro o poco 1) completa una teoria (Freud intuì che i sintomi
frequente. isterici derivavano dalle pulsioni sessuali seguendo
Quando invece il ricercatore non è interessato all’unicità o
alla particolarità del caso, ma al contrario alla sua il caso di Dora);
esemplarità o tipicità, lo studio si dice strumentale: 2) illustra alcuni punti teorici nuovi o importanti (il
a) individuazione di un problema di interesse
caso del piccolo Hans servì a illustrare in modo
(malfunzionamento sistema sanitario nazionale) o una
parte di una teoria da sviluppare (teoria sociologica sul concreto la teoria freudiana della sessualità);
funzionamento dei sistemi sanitari); 3) illustra alcune novità in ambito terapeutico
b) seleziona un caso che si adatta alla teoria (un bambino
(sempre tramite Dora, Freud spiega il metodo di
oggetto di malasanità);
Il ruolo del caso, in questo caso, è secondario, facilità la interpretazione dei sogni e il metodo delle libere
comprensione di qualcosa che va oltre il caso stesso. associazioni). 18
17

3
A seconda della tecnica che utilizza:
a) descrittivo-fattuale (registrazioni, descrizioni di L’isterismo della catena di montaggio: uno studio di caso singolo
comportamenti, ecc.  cronaca o profilo dei fatti)
b) interpretativo (interpretazione, significato  storia o sintesi) Per isterismo da catena di montaggio (o malattia
c) valutativo (valutazione dell‘effetto di un intervento). psicogena di massa; Smith, Colligan & Hurrell, 1978), si intende
un fenomeno che si riscontra qualche volta in certe
Vantaggi e svataggi dipendono dal tipo di caso e di metodo. In industrie, e che si manifesta con sintomi fisici come
generale: cefalea, nausea e offuscamento della vista. In genere, la
VANTAGGI: comparsa dei sintomi è scatenata da uno strano odore, ma
- Ricchezza dei dati. le indagini non rilevano la presenza di sostanze odorose
- Informazioni su contesti non indagabili. nell’ambiente.
SVANTAGGI:
- Soggettività: l’effetto sperimentatore è particolarmente La causa principale della patologia è costituita dallo stress
insidioso in questo tipo di ricerca. fisico o psicologico dell’ambiente di lavoro.
- Scarsa generalizzabilità.
- Richiede tempo, risorse ed energie.
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4. RICERCHE CORRELAZIONALI
Svezzamento
 La ricerca correlazionale è volta a determinare Capacità di
il grado di relazione tra due variabili, in allevare i figli
genere, non manipolate, né controllate dal Adattamento
ricercatore.  Relazione spuria e problema della terza variabile
 Per esempio, relazione tra svezzamento dei  Direzionalità: Non è nota la direzione della relazione
bambini e problemi di adattamento da adulti. (es. degli studenti bravi e università più importanti).
 Una correlazione non è una relazione causa-effetto.
 La ricerca correlazione è spesso un precursore della
ricerca sperimentale e permette di testare delle ipotesi
Svezzamento Adattamento in quei contesti in cui per motivi etici non è possibile
21
fare ricerca. 22

5. STUDI LONGITUDINALI E
TRASVERSALI
Gli studi longitudinali e quelli trasversali analizzano i cambiamenti nello sviluppo In teoria i risultati dei due metodi dovrebbero
che si manifestano nel tempo, con modalità di approccio diverse. convergere – e spesso lo fanno -, in pratica a volte
STUDI LONGITUDINALI: divergono. Perché?
Gli studi longitudinali studiano le stesse caratteristiche dello stesso gruppo di soggetti in due o più
momenti diversi nel tempo.
GRUPPO X1 X2 X3
Effetto della coorte d’età (age-cohort effect): gli studi
longitudinali seguono nel tempo solo un gruppo o una coorte di
STUDI TRASVERSALI:
Gli studi trasversali studiano le stesse caratteristiche di due gruppi diversi di soggetti, ciascuno ad un persone, così tutti gli individui di questo gruppo sperimentano
livello evolutivo diverso rispetto all’altro. eventi ambientali simili. Gi studi trasversali studiano gruppi di
GRUPPO 1 (poco evoluto) X1 individui differenti o coorti diverse. A causa dei cambiamenti
GRUPPO 2 (mediamente evoluto) X2 degli eventi ambientali, i membri di queste coorti non sono
GRUPPO 3 (molto evoluto) X3
esposti alle stesse esperienze.
Permettono anche studi sperimentali.

23
24

4
6. INCHIESTA o SURVEY
 Rispetto ad altre scienze sociali, la psicologia si basa  L’inchiesta consiste nella raccolta di dati su un
principalmente sulla conduzione di esperimenti con campione di persone rappresentative di una
campioni non rappresentativi, formati da popolazione.
relativamente pochi partecipanti che solitamente, per  Generalmente indaga conoscenze, modi di vita,
convenienza, sono studente universitari. opinioni, atteggiamenti, credenze e comportamenti o
  L’inchiesta è l’antidoto per tale situazione. fatti riportati dalle persone su temi sociali oppure
 È una tecnica descrittiva ampiamente usata in molte l’impatto di nuove politiche.
scienze sociali, come la sociologia, l’economia e le  Dato che raggiungere campioni numerosi e
scienze politiche. rappresentativi è molto difficile, eseguire un’inchiesta
è molto costoso.
25 26

Le domande nell’inchiesta Modalità raccolta con questionario


 Sebbene esistano inchieste basate su domande fatte da individui
diversi dal ricercatore (dati ISTAT) o senza uso di domande (dati Se si basano su questionario, i dati possono
Auditel), la maggior parte delle inchieste usa questionari basate su essere raccolti tramite: a) intervista; b) auto-
domande.
somministrati.
 Le procedure per le domande sono standardizzate:
 a) formulare poche domande ma fondamentali; INTERVISTA:
 b) in un ordine coerente; 1) PAPI (Paper And Pencil Interview);
c) spesso in un formato chiuso;

2) CA (Computer Assisted);
 d) con una scala di risposta strutturata e precodificata (per esempio,
scale tipo Likert oppure vero-falso). 3) CATI (CA Telephone Interview)
 Tali caratteristiche permettono di raggiungere facilmente tanti AUTOSOMMINISTRAZIONE:
partecipanti, in poco tempo, e immagazzinare i dati in un PC in
maniera concomitante, in modo da avere a disposizione in tempi 1) Carta&Matita (es., gli exit pool);
brevi il filedati con la matrice dei dati su cui poter effettuare le
analisi.
27 2) CAWI ( CA Web Interview) (es., mail o link). 28

Metodi Differenza tra inchiesta e


 Inchiesta trasversale (cross sectional s.): la
raccolta di dati su un campione rappresentativo sondaggio
della popolazione avviene in uno stesso
Il sondaggio indaga l’opinione o l’atteggiamento verso un
“momento” (vale a dire, un intervallo in cui
fenomeno, solitamente d’attualità o di pubblico interesse,
non avvengono eventi rilevanti tali da rimanendo su un piano descrittivo.
condizionare, differenzialmente nel
L’inchiesta affronta questioni più approfondite, anche di
tempo, le risposte alle domande).
rilevanza teorica, che spesso hanno bisogno di correlare
Inchiesta su panel (panel survey): consiste nel alcune variabili.
raccogliere i dati sullo stesso campione di
Il primo ha, perciò, un’ottica più descrittiva, la seconda
soggetti più volte nel tempo. Segiendo una
più confermativa.
coorte si può valutare la stabiltà dei costrutti
psicologici nel tempo. 29
30

5
Errori, vantaggi e svantaggi
Errori più minacciosi nell’inchiesta
7. INCHIESTA TRAMITE WEB
a) Errori nella copertura della popolazione (sovra- o sotto-copertura);
b) Errori di campionamento; O QUESTIONARIO ONLINE
c) Mancanza di risposte;
d) Errori di costrutto; - Primo questionario sul web: 1994
e) Errori di misurazione (es., desiderabilità sociale);
f) Errori nei pesi utilizzati per le correzioni; - Primi esperimenti: 1995
g) Errori di elaborazione (pulizia e sistemazione dei dati nella matrice).
VANTAGGI e SVANTAGGI dipendono dalla modalità e da altri aspetti della  RICERCA ONLINE tramite:
ricerca, come il campionamento).
SVANTAGGI:  a) metodi non-reattivi (v. ricerca d’archvio);
1) errori;
 b) questionari condotti sul Web; 
2) l’intervista F-F è molto onerosa e costosa ma i dati sono di migliore qualità;
2) l’intevista telefonica raggiunge in poco tempo tante persone in modo anonimo
 c) esperimenti sul Web.
ma non c’è controllo sull’attenzione dei partecipanti.
 Consiste nell’uso di uno strumento classico
VANTAGGI:
1) campione rappresentativo della popolazione;
2) quantificazione e analisi dei dati in poco tempo (sondaggio del lunedì del TG di attraverso un nuovo medium.
La7 raggiunge circa 2000 persone tra sabato e domenica).
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3) usufruisce dei continui sviluppi tecnologici. 31

Vantaggi e svantaggi 8. METANALISI


VANTAGGI:
 Quando vengono condotte diverse ricerche con differenti metodi e
1) Vantaggi dell’inchiesta: apparente facilità con cui i questionari sono popolazioni e ottengono risultati diversi, c’è la necessità di una sintesi dei
costruiti e gli studi condotti, raggiungendo in breve tempo un ampio risultati.
numero di partecipanti.  La risposta tradizionale è la rassegna della letteratura di ricerca (ancora
SVANTAGGI: presente oggi): raccolta di tutte le ricerche su un tema, valutazione della
1) L’inchiesta tramite web con divide alcuni dei problemi dell’inchiesta correttezza metodologica, conclusioni basate sui risultati convergenti delle
tradizionale; migliori ricerche.
2) Spesso non si sa bene qual è il criterio con cui viene svolto il  DIFETTI:

campionamento e, quindi, se il campione è rappresentativo. Dipende a) criteri di selezione degli studi spesso non esplicitati;
probabilmente da come si pubblicizza la ricerca e da chi s invita a b) Idem per procedure per catalogare le caratteristiche degli studi e valutare la
partecipare (es., social network, classe, dipendenti di un’industria). qualità del metodo;
Comunque: c) quando i risultati differiscono, è difficile capire se questo è dovuto alle
 I risultati di ricerche tradizionali e online hanno dato risultati più
differenze nei metodi;
convergenti di quanto ci si aspettasse; d) si basano sui test di significatività piuttosto che su quelli di dimensione
dell’effetto (v. sotto), il che, in presenza di più studi con campioni di diversa
 Si possono anche somministrare strumenti psicologici ma bisogna fre
33 numerosità, porta a conclusioni erronee. 34
una validazione online (es. Big Five nel 2005).

2 tipi di meta-analisi:
 La meta-analisi (Glass nel 1976) evita questo 1. basata sul valore della probabilità del test
scoglio perché si basa su ‘analisi di analisi’ statistico (p): ricava una p dalla
(cioè analizza i risultati di altre ricerche), ossia combinazione delle p di ciascuna ricerca.
sull’uso di una varietà di tecniche quantitative
2. basata sulla grandezza dell’effetto: ricava un
ideate per integrare i risultati degli studi in
indice di grandezza dell’effetto combinato di
questione.
tutti gli indici di grandezza di ciascuna
ricerca.

35 36

6
Procedura:
1) definire concettualmente il fenomeno sotto studio, le  Errore sistematico nelle pubblicazioni: gli
variabili o l’ipotesi di ricerca. studi con risultati non significativi hanno una
2) Individuare i criteri per campionare gli studi probabilità minore di essere pubblicati e perciò
precedenti: a) correlazione o causa; b) alcune volte, si usa inclusi nel campione per la metanalisi.
il «criterio della miglior prova» (best-evidence synthesis), Uso di moderatori: l’effetto della variabile
cioè prendonosolo studi di alta qualità; c) omogeneità indipendente sulla dipendente può variare da
metodologica; d) infine, un ultimo criterio riguarda ricerca a ricerca a causa dell’effetto di
l’inclusione o meno di studi mai pubblicati. 3) Codificare moderazione di una terza variabile.
sistematicamente le caratteristiche di base degli studi
selezionati (disegno utilizzato, le caratteristiche del  Se il Sex è moderatore nella relazione tra
campione, variabili moderatrici, ecc). frustrazione e aggressività, può significare, per
esempio, che nei maschi aumenta
4) Stimare gli indici di grandezza dell’effetto di ogni
studio e analizzarli statisticamente.
37 l’aggressività e nelle femmine la diminuisce. 38

Un bilancio dei metodi descrittivi

I VERI ESPERIMENTI
Livelli di Certezza dei
Strategie di ricerca: Costrizione: Risultati:

alti poca

1) Osservazione naturalistica
2) Studio di casi singoli
3) Inchiesta e inchiesta online
4) Ricerca d’archivio
5) Ricerca correlazionale
6) Studi longitudinali e trasversali
7) Quasi-esperimenti
8) Veri-esperimenti
bassi molta

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I VERI ESPERIMENTI DISEGNI PRE-SPERIMENTALI


 I veri-esperimenti consentono di avere un controllo
completo su tutte le variabili della ricerca: sul chi, sul
che cosa, sul quando, sul dove e sul come.
SCALETTA:
 Disegni pre-sperimentali (non veri esperimenti)

 Disegni con una sola VI


 Disegni between
 Disegni within
 Disegni con più di una VI
 Disegni fattoriali

41 42

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DISEGNI CON UNA VI Disegno TRA i gruppi
 DISEGNI TRA I GRUPPI (o I SOGGETTI): Tab. 8.2. Disegno “classico” e sue variazioni.
ogni soggetto (o ogni gruppo) viene sottoposto ad una a) Disegno “classico” o tra gruppi indipendenti
sola condizione sperimentale, per cui si avrà una sola Pre-test Trattamento Post-test
prestazione e un solo punteggio per ogni soggetto. Il
numero delle misurazioni corrisponderà al numero dei G.S. (R) T1 sì T2
soggetti. G.C. (R) T1 no T2

 La VI viene manipolata tramite GRUPPI Nota: Con la sigla R si intende che il gruppo è Randomizzato.
 DISEGNI ENTRO I GRUPPI o (I SOGGETTI):
b) Disegno con tre gruppi indipendenti e tre condizioni.
esiste un solo gruppo di soggetti che vengono sottoposti Pre-test Trattamento Post-test
a tutte le condizioni sperimentali 1° G.S. (R) T1 Xa T2
La VI viene manipolata tramite CONDIZIONI 2° G.S. (R) T1 Xb T2
3° G.C. (R) T1 no T2
43 44
NB: si confrontano i T2

Disegno di Solomon Disegno ENTRO i gruppi

1) Effetto principale del trattamento:

2) Effetto principale del pre-test:

3) Effetto di interazione tra pre-test e trattamento: 45 46

CONTROBILANCIAMENTO
Effetti dell’ordine e della sequenza  Il controbilanciamento delle prove o delle condizioni
consiste nel sottoporre il soggetto a diverse
 Effetto dell’ordine: sequenze/ordini di prove.
E’ dovuto all’ordine delle condizioni, indipendentemente
dalla specificità delle condizioni stesse (posizione).  2 TIPI DI CONTROBILANCIAMENTO:
Es. A B  B è alterata dal fatto di essere svolta per  TRA GRUPPI: Ogni gruppo viene sottoposto a una sequenza di
seconda prove diversa
CONTROLLO: ogni prova si deve realizzare lo stesso  ES: 2 gruppi per AB e BA
numero di volte in ogni posizione  ENTRO I GRUPPI: Ogni soggetto viene sottoposto a tutte le
 Effetti della sequenza: sequenze delle prove
E’ dovuto al tipo di prova che precede la prova in  ES: a tutti AB e BA
questione
 Il controbilanciamento si dice inoltre completo o
Es. A B  B è alterata dalla presentazione precedente di A
incompleto a seconda che si sottopongano al soggetto tutte
CONTROLLO: ciascuna prova deve essere preceduta/seguita
lo stesso numero di volte da qualsiasi altra prova le possibili combinazioni tra le prove o solo alcune di esse,
selezionate sulla base delle considerazioni su quali effetti
47
(sequenza o ordine) siano più minacciosi. 48

8
CONTROBILANCIAMENTO CONTROBILANCIAMENTO
TRA GRUPPI: A) COMPLETO TRA GRUPPI: B) INCOMPLETO
 Il controbilanciamento completo è in teoria il  Il controbilanciamento incompleto fornisce delle
migliore, ma è difficile da realizzare. Infatti: sequenze idonee a controllare determinati effetti
 2 prove (A, B)  2 sequenze: AB BA dannosi in disegni di ricerca con più prove.
 3 prove (A, B, C)  6 sequenze: ABC, BCA, CBA,
ACB, BAC, CAB Il “quadrato latino”
 4 prove (A, B, C, D)  24 sequenze!
 5 prove (A, B, C, D, E)  120 sequenze!
 6 prove (A, B, C, D, E, F)  720 sequenze!
 Ecc.
49 50

Il “quadrato latino”
Controlli:
 Il quadrato latino controlla gli effetti
dell’ordine ma non della sequenza.
 Il quadrato latino bilanciato controlla sia gli
effetti dell’ordine sia quelli della sequenza.
Il “quadrato latino bilanciato”

51 52

CONTROBILANCIAMENTO ENTRO GRUPPI: B) INCOMPLETO


ENTRO GRUPPI: A) COMPLETO Il “quadrato latino”
 Anche per il controbilanciamento entro i gruppi si
può adottare una strategia completa, solo che ogni
soggetto sarà sottoposto tutte le sequenze.
 2 prove (A, B)  2 sequenze: AB BA
 3 prove (A, B, C)  6 sequenze: ABC, BCA, CBA,
ACB, BAC, CAB
 4 prove (A, B, C, D)  24 sequenze!
Il “quadrato latino bilanciato”
 5 prove (A, B, C, D, E)  120 sequenze!
 6 prove (A, B, C, D, E, F)  720 sequenze!
 Ecc.
53 54

9
ALTRE TECNICHE DI DISEGNI CON PIÙ VI
CONTROBILANCIAMENTO ENTRO I GRUPPI o DISEGNI FATTORIALI
(oltre a Completo e Incompleto):
 Randomizzazione dell’ordine delle prove per CARATTERISTICHE:
ciascun soggetto (se tante): ACABBACA… 1. Due o più VI dette Fattori
 Randomizzazione dell’ordine delle prove, uguale
2. Una VD
per ciascun soggetto.
 Controbilanciamento inverso: 3. Effetto principale di ogni fattore (A, B)
 2 prove: AB BA 4. Effetto di interazione (AxB)
 3 prove: ABC CBA
 Randomizzazione a blocchi: A
 Es. 3 blocchi, ciascuno costituito da tutte le prove ma scelte
casualmente: CDBA-BDAC-ADCB Y

55 B 56

I possibili esiti: Lessico:


 I disegni fattoriali con 2 VI (A e B) si dicono AxB
I disegni fattoriali con 3 VI (A, B, C) si dicono
AxBxC
E così via
 In più si indicano i livelli delle variabili:
 2x2: disegno con 2 var ognuna con 2 livelli
 2x3: disegno con 2 var, la prima con 2 livelli e la seconda
con 3
 3x4x2: disegno con 3 var, la prima con 3 livelli, la seconda
con 4 e la terza con 2
Per ogni effetto (A, B, AxB) esiste un’ipotesi nulla e un’ipotesi alternativa)
 E così via.

57 58

I QUASI-ESPERIMENTI
 I disegni quasi-sperimentali sono simili a
I QUASI- quelli sperimentali (ai veri esperimenti), ma
come indica il “quasi”, non esercitano un
ESPERIMENTI controllo totale su tutte le possibili variabili di
disturbo dell’esperimento.

 Poiché ci sono dei limiti nella manipolazione,


nella selezione e nell’assegnazione, vengono
detti anche esperimenti ex post facto.
59 60

10
I QUASI-ESPERIMENTI I QUASI-ESPERIMENTI
 E’ possibile: 3 PIANI SPERIMENTALI:
 i. formulare ipotesi causali 1. 1. Con gruppo di controllo non equivalente
 ii. determinare le VI ma non manipolarle 2. 2. A serie o sequenze temporali interrotte
 iii. attuare la verifica delle ipotesi 3. 3. Simulati prima-dopo
 iv. includere alcuni controlli sulle minacce
 v. assegnare i soggetti alle condizioni ma non
casualmente.

61 62

1. Disegni con gruppo di 2. A serie o sequenze temporali


controllo non equivalente interrotte: A) semplici
Ricordare il disegno “classico” o tra gruppi indipendenti
Pre-test Trattamento Post-test
G.S. (R) T1 sì T2
G.C. (R) T1 no T2

Consente di evidenziare la tendenza dei dati prima del trattamento


Disegno con gruppo di controllo non equivalente che viene utilizzata come punto di paragone per la tendenza dopo
Pre-test Trattamento Post-test differenza il trattamento.
G.S. (NR) T1 sì T2 T2 – T1
G.C. (NR) T1 no T2 T2 – T1 La tendenza dei dati prima del trattamento viene detta baseline.

 Sono utili in particolare quando i gruppi sono entità naturali, cioè gruppi che devono Questo confronto elimina molte delle minacce dei disegni con un
essere mantenuti intatti per conservare le proprie caratteristiche (come le classi scolastiche). solo gruppo e due prove.
L’analisi statistica si esegue sulla differenza tra le medie del post-test e del pre-test 63 64
Cioè: (T2 – T1).

2. A serie o sequenze temporali 2. A serie o sequenze temporali


interrotte: A) semplici interrotte: B) multiple
Uno studio su 4 bambini autistici (Graziano, 1974).

65 66

11
3. Simulati prima-dopo

GLI ESPERIMENTI SUI


SINGOLI SOGGETTI

67 68

Esperimenti su singoli soggetti Esperimenti su singoli soggetti


 molto importanti nella storia della psicologia  Esperimenti sui singoli soggetti
(psicofisica di Fechner, studi sulla memoria di  Viene identificata una relazione causa-effetto
Ebbinghaus, Wundt, riflessi condizionati di su un singolo soggetto
Pavlov, Skinner)
 Studi sui casi singoli
 nel 1935 quando furono messi in discussione
 Non si scoprono nessi causali, si descrive la
con un libro di Fisher
persona
 fino agli anni ‘50

69 70

Esperimenti su singoli soggetti Esperimenti su singoli soggetti


ESEMPIO di disegno a trattamenti ripetuti
 Vantaggi: Esperimento condotto per ridurre il comportamento di succhiarsi le dita nel
bambino (Rosie 6 anni): alla madre fu detto di leggere una storia a Rosie la
sera prima di andare a letto:
 a) hanno dati veri su singoli individui e non
valori medi sul rendimento di più persone A: legge la storia sia quando Rosie si succhia sia quando non si succhia il dito
(3 giorni)
 b) evidenziano effetti forti (potenza dei test B: legge la storia quando Rosie non si succhia e smettere di leggere quando si
succhia il dito (7 giorni)
statistici) A: torna a leggere la storia sia quando Rosie si succhia sia quando non si
 c) flessibilità e facilità succhia il dito (7 giorni)
B: torna a leggere la storia quando Rosie non si succhia e smette di leggere
quando si succhia il dito (4 giorni)

 Sono simili alle serie temporali interrotte A = baseline


B = trattamento
71 72
A = ritiro del trattamento (baseline)

12
Esperimenti su singoli soggetti
Il caso di Rosie: A-B-A-B (Knight & McKenzie, 1974)

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