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L. 1
MODALITÁ ESAME :
NON FREQUENTANTE :
Esame scritto solo teoria dal libro
- 2 domande aperte (10 pt)
- 30 crocette (21)
FREQUENTANTE:
- FREQUENZA test in aula fino a + 0,5 pt al 50% che li fa meglio
- PARTECIPAZIONE
- LAV DI GRUPPO DA 0,5 A 1,5 PT IN +
- ESAME CASO! MAX 29 pt
1º MACROBLOCCO: INTRODUZIONE
COS’ É LA STRATEGIA:
1. DEFINZIONE
4 diverse accezioni:
1. PLAN (=PIANO): Serie di azioni o obiettivi di medio-lungo termine
2. PATTERN (=MODELLO): Coerenza di comportamenti ES. voglio identificarmi come
azienda Innovativa quindi continuo a innovare
3. POSITION (=POSIZIONAMENTO): Decidere il target di clienti e mercati, con quale
vantaggio competitivo e con quale attività
4. PROSPECT (=VISIONE DEL SETTORE E DELL’ AZIENDA) POLAROID
DEFINIZIONE LIBRO:
Strategia è il disegno di attività aziendali orientandoli verso risultati e obiettivi comuni.
!= LIVELLI:
1. CORPORATE
- In quanti business operare
- Quante risorse assegnare ai
business
-Coordinamento tra i business
2. BUSINESS
-In un determinato ambito
STRATEGIA COMPETITIVA:
insieme di scelte finalizzate alla ricerca di un posizionamento unico e vantaggioso
3. ATTIVITÁ
Infrastrutturali
Gestione delle risorse umane
SUPPORTO Sviluppo tecnologia
Approvvigionamenti
------------------------------------------
Logistica entrata
Attività operative
PRIMARIE
Logistica uscita
Marketing e vendite
Servizi
Noi distinguiamo tra attività:
- Correnti definiscono il posizionamento strategico di oggi
(generano ricavi e costi)
- Di set up volte costruire il posizionamento strategico di domani
(generano costi oggi e ricavi domani)
4. RISORSE
L. 3
FORD T 1915
POSIZIONAMENTO:
- CLIENTE: Classe medio/bassa
- PRODOTTO: Unico modello standardizzato, facile da riparare, economico
- MERCATO: Prima solo USA; Poi generale
UNICO VANTAGGIOSO
PRODOTTO: ECONOMICO-FINANZIARIO:
Più economico (850$ vs 1500$) Utili *2 in 2 anni
Volante a sinistra COMPETITIVI:
Facile ed economica da riparare metà anni ’20 ½ auto in circ. = FORD T
Robusta e affidabile alle strade dell’epoca Alta soddisfazione clienti
Più leggera (consuma meno carburante) SOCIALI:
ATTIVITÁ: Dipendenti aumenta stipendi così
catena di montaggio comprano le auto
standardizzazione componenti Fornitori accordi strategiche acquisto MP
integrazione verticale Azionisti 1919 Ford rileva assieme al figlio
manodopera non specializzata (stipendi bassi) TUTTE le azioni
attenzione ai lavoratori
ANALISI DI SETTORE:
perché un’azienda guadagna più di altre?
Condizioni di settore (ci sono settori più redditizi di altri)
A COSA SERVE ANALIZZARE UN SETTORE?
1. Per capire come si forma le reddittività media (ROI medio)
2. Come si distribuisce il ROI e come varia nei diversi settori
3. Analizzare la variabilità nel tempo del ROI.
4. Analizzare la variabilità tra imprese. RISCHIO del settore
ROI=(P-CVUNITARIO)*Q-CF
CIN
DESCRIVO IL MODELLO:
MINACCIA POTENZIALI ENTRANTI
1. Forza negoziale + Importanza bisogno: posso farne a meno? -impatto sui costi
- Alternative disponibili: che rapporto qualità/prezzo hanno?
- Dimensione aziende acquirenti
- Volumi acquistati
- rapporto prezzo/performance
+ costi di riconversione
- Propensione cliente a cambiare
4. RAGGRUPPAMENTI STRATEGICI
Sono gruppi di imprese che manifestano un’esposizione omogenea alle 5 forze competitive.
Si definiscono attraverso 2 variabili e hanno onde di reddittività simile (in quanto esposte
in maniera = alle 5 forze).
COME INDIVIDUARLE:
1. Individuo le forze competitive più rilevanti che influiscono maggiormente sulla
redditività media.
2. Capisco quali sono le 2 variabili da mettere sugli assi sono le 2 variabili che discriminino
l’esposizione alle forze rilevanti.
N.B. Le 2 variabili non devono essere correlate e devono essere misurabili (anche tramite
proxy) e decisionali.
ESEMPI VARIABILE: Prezzo (misura=P. medio); Ampiezza gamma (misura=nº prodotti !=);…
3. Costruire la mappa su assi X, Y
ESEMPIO : SETTORE AUTO (settore fermo, sensibile anche al prezzo Cerco il concessionario
che mi vende l’auto che voglio al prezzo minore)
Forze rilevanti : Intensità competizione + Importante la quota di mercato = INTENSITÁ
COMMERCIALE e POTERE CONTRATTUALE CLIENTI(a parità di modello sceglie sul prezzo
quindi mette a competizione le concessionarie)
VARIABILI : Ampiezza gamma (Legata alla dimensione, Competizione per settore di prodotto);
Prezzo.
VANTAGGIO COMPETITIVO
INTEGRAZIONE VERTICALE
Nº fasi produzione DIVERSIFICAZIONE
prodotte internamente CORRELATA
A monte --> MP != business correlati
A valle --> distribuzione
CRITERIO DI ANALISI
= valutare se ci sono state restrizioni di ambito funzionali al perfezionamento del vantaggio
competitivo
--> l’ambito permette di:
Ambito Costi bassi Alto valore percepito
Ampio Economie di scala, Notorietà, visibilità brand
saturazione… Integrazione verticale
Stretto Bassi costi sensibili alla scala Esclusività
locale. Bassa diversificazione
Rinuncia ad attività correlata -->
Iperspecializzazione
LEZ. 10
FERRARI
1. TIPO DI VANTAGGIO COMPETITIVO
Per dire se vi è un vantaggio o meno devo analizzare i dati che concernono la reddittività.
ROS ferrari = 22% > 16,5% ROS auto di lusso --> HA UN VANTAGGIO COMPETITIVO
VANTAGGIO DI PREZZO --> HA UN PREZZO DI INGRESSO Più ALTO DI ALTRI Fonte catalogo 4 ruote
2. AMBITO
Nº SEGMENTI --> molto basso, tipicamente uomini molto ricchi e poco sensibili al prezzo e con alto
status sociale, collezionisti e clienti che continuano ad esserlo nel tempo
Scelta di rinuncia molto forte
Il cliente persegue il sogno Ferrari (prestazioni, design …)
Geografico molto alto --> Cliente in tutto il mondo
LEZ. 11
DETERMINANTI DI UNICTÁ
DIMENSIONE:
1. ECONOMIE DI SCALA (Riduzione costi medi unitari di esecuzione di una specifica utilità…)
2. ECONOMIE ASSOCIATE AL GRADO TI UTILIZZO DELLA CAPACITÁ PRODUTTIVA (Saturazione)
3. ECONOMIE ESPERIENZIALI
RELAZIONI TRA ATTIVITÁ:
4. COLLEGAMENTI TRA ATTIVITÁ (Interne + esterne)
5. INTERRELAZIONI (Che comportano un abbassamento del CMU derivante da condivisione di
attività tra diversi business) --> SOLO IMPRESE MULTI BUSINESS
6. INTEGRAZIONE VERTICALE (Riduce costi)
POSIZIONI DI PRIVILEGIO:
7. FATTORE TEMPO (Vantaggi first mover…)
8. SCELTE DISCREZIONALI (Configurazione prodotti, servizi offerti…)
9. LOCALIZZAZIONE (Accesso di risorse in paesi a basso costo)
10. FATTORI ISTITUZIONALI (Possono permettere l’accesso a fattori produttivi a costi agevolati)
NOKIA:
Accettabilità offerta =
Alta gamma
Innovazione
Faciltà d’uso
Lez.13
FIRST MOVER IN
PAESI EMERGENTI
AUMENTANO
VALORE PERCEPITO
DA CLIENTI
Lez.13
CASO APPLE:
-->Confronto con media di
mercato
Combino Insieme
capacità di creare
valore e qualità di OSF
posizionamento per
ottenere:
Nº DETERMINANTI
CAPACITÁ DI RINNOVARE DETERMINANTI
+ difesa da concorrenti che sfruttano + Evitare rischio IPER-SEGMENTAZIONE
elementi di unicità diverse trade-off tra redditività e quota mercato
DINAMICHE DI SETTORE:
Cambiamenti che portano a:
- Nascita
- Valorizzazione strutturale
- Estinzione
1. NASCITA
Frutto dell’innovazione nel soddisfacimento dei bisogni dei consumatori ad opera di soggetti che
intravedono un’opportunità di profitto.
INNOVAZIONE SODDISFACIMENTO BISOGNI
Prodotto NUOVO:
- che soddisfa bisogni ESISTENTI in modo diverso (es. tv on-demand)
- che soddisfa bisogni NUOVI (es. windsurf)
Prodotto ARRICCHITO:
- arricchimento sistemi Produttivi (smartphone da cellulari)
- riduzione valore offerto (noleggio yacht)
ASPETTATIVA DI PRODOTTO
- prezzi che prevedo di ottenere
- costi che prevedo di sostenere
2. CAMBIAMENTO STRUTTURALE
(altero ROI medio)
- CAMBIAMENTO 5 FORZE
3 ESTINZIONE
VENIR MENO:
- Fabbisogno cliente
- Prospettive di profitto
- Valutazione barriere all’uscita
LEZ.19
CASO CIRQUE DU SOLEIL:
CAMBIAMENTO STRATEGICO:
FASI DI INGRESSO:
1. Scontro con produttori beni sostenuti
2. Competitività con nuovi concorrenti
3. Eliminazione selettiva
SPESA PURA= Stesso ambito leader, replico leader--> nessun vantaggio, posso batterlo solo
spendendo più del leader (atteggiamento peggiore secondo Porter)
RICONFIGURAZIONE= Faccio le stesse cose del leader riconfigurando le attività (es. Mediaworld vs
Amazon)
RIDEFINIZIONE= Stesso ambito, stessi metodi, segmento clientela diverso
RICONFIGURAZIONE+RIDEFINIZIONE= cambio entrambi (es. Redbull nei soft drink
DIFESA/REAZIONE:
DIFESA REAZIONE
(ex. Ante) (ex. Post)
- Abbasso i prezzi (prezzi di dissuasione) - Abbasso i prezzi
- Nascondere la propria reddittività (non - Aumentare elementi di unicità difficili
si conosce la redditività di settore) da imitare
- Aumentare elementi di unicità difficili Può essere una difesa direct reaction
da imitare (sullo stesso business); sia cross
- Trasmissione di segnali chiari della reaction (su un altro business/mercato)
intenzione di reagire
VETTORE STRATEGICO
Posizione strutturale attuale Posizionamenti strategici obiettivo 1
Posizionamenti strategici obiettivo 2,3…
Posizione strategica inerziale
GLI ELEMENTI DI GIUDIZIO PER L’INDIVIDUAZIONE DEL VETTORE STRATEGICO
Elementi (input) per valutare il vettore strategico:
1. Bisogni di rinnovamento della strategia di business in funzionamento
2. Forze e debolezze, minacce e opportunità presenti nella situazione attuale e nella sua
proiezione inerziale
3. Direttrici e potenzialità di crescita o contrazione del business, attesi i cambiamenti previsti
del settore e in assenza di attività di rinnovamento strategico
A questi occorre aggiungere altri 3 input:
4. Cambiamenti strutturali in atto e previsti del settore e contesto esterno non inclusi come
minacce e opportunità del posizionamento attuale
5. Opzioni strategiche alternative rispetto al vettore strategico di valutazione
6. Aspirazioni del vertice aziendale
IMPLEMENTAZIONE (“COME”):
Fattori fondamentali:
- Qualità persone
- Qualità contesto di lavoro
- Qualità processi
Mi devo domandare:
1. Le posizioni critiche sono ricoperte dalle persone giuste?
2. Le persone sono messe nelle condizioni fare un buon lavoro?
3. I processi sono gestiti adeguamente?
4. Le riunioni sono produttive?
CASO CARROZZI: