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23/09

Introduzione alla storia del cinema


L’occhio del novecento
50 passi nella storia del cinema

Alcuni film li caricherà su Panopto.


Guardare elenco film su Virtuale.

Prova scritta composta da:


-3 fotogrammi da riconoscere (dire anno di produzione, regista, contestualizzazione,
collocazione del film all’interno della storia del cinema).
-20 domande a risp. multipla
-1 domanda a risp. aperta
Tutto in 90 min.

La storia del cinema è relativamente giovane come disciplina, nasce come sottobranca negli
anni 70 in Italia.
Lo storico del cinema è diverso dal critico cinematografico.
La storia del cinema si può studiare in vari contesti, come arte, come tecnologia, come
sistema, come industria ecc…

Storia estetica del cinema:


Per molto tempo un film veniva scelto secondo parametri estetici. Veniva scelto secondo
delle qualità artistiche riconosciute, escludendo tutto ciò che non entrava in questo schema.

Storia tecnologica del cinema:


Riguarda i passaggi e le evoluzioni tecniche, per esempio il passaggio dal muto al sonoro,
dal bianco e nero al colore ecc..
Per esempio girare un film interamente con l’iphone diventa una nuova espressione stilistica.
*Spot Hollywood in your pocket di Iphone 13”

Storia economica del cinema:


Riguarda le necessità dei vari reparti della produzione (e post- produzione) che necessitano
di qualità in quanto per esempio se la recitazione è ottima ma la fotografia è scarsa o la
sceneggiatura, il prodotto finale ne risentirà. Rientra anche il marketing, merchandising ecc..

Storia sociale del cinema:


Riguarda lo studio del contesto di fruizione del film e le conseguenze sulla società.

Storia del sistema:


Il cinema in relazione con gli altri media. Per esempio il film possiamo vederlo al cinema, ma
anche sullo smartphone, in tv, attraverso un proiettore...dunque questo genera alcune
polemiche a partire dalla domanda “Dunque che cos’è il cinema?”
un esempio attuale è il caso della MCU marvel cinematic universe. Sono uscite tre serie,
due film, e la prima serie animata MCU. Da un mezzo si passa ad un altro, non c’è
continuità.
La polemica di Scorsese contro Netflix ecc.. non è riguardo alla modalità di fruizione, ma è
riguardo all’algoritmo di suggerimento della piattaforma che propone film in base ai contenuti
e questo appiattisce la formazione culturale dello spettatore e distrugge l’arte del cinema, lo
rende una cosa unica tutta uguale.

Dunque la storia del cinema diventa un approccio interdisciplinare.

24/09

Precinema:
si intendono tutti gli spettacoli ottici e esperimenti legati a proiezioni di immagini in
movimento dall'antichità fino alla nascita del cinema che risale al 1895.
Il più famoso è quello della “Lanterna magica”, probabilmente sono di derivazione cinese,
ombre cinesi. L’invenzione della lanterna magica è stata attribuita ad Atanasio Kircher, che
era un filosofo e gesuita che ne descrive il funzionamento in un trattato. In realtà diversi
esperimenti erano stati fatti nel secolo precedente (1500). Le principali applicazioni di questo
attrezzo erano di natura didattica e attrazionale. Didattica perché mostrava vedute che
nessuno aveva avuto la possibilità di vedere prima di allora (piante, animali esotici ecc..).
Funzionava con dei vetrini e su questi erano disegnati i paesaggi. Queste proiezioni
potevano essere accompagnate da discorsi, da orazioni, un po’ come una presentazione
power point. Attrazionale perché venivano proiettate anche cose fantastiche (animali
mitologici ecc…). Poteva essere utilizzato come supporto delle prediche (con immagini dei
peccatori all’inferno ecc..). Alla base della lanterna magica c’era la camera oscura che
funzionava con un principio conosciuto dai tempi di Aristotele: se si fa un foro su una parete
di una stanza completamente buia, foro stenopeico, sulla parete opposta si proietterà
un’immagine di un oggetto che è al di fuori della camera oscura. L'immagine proiettata
subisce una doppia inversione. Questo perché i raggi che partono dalla parte più bassa
dell’oggetto illuminato si infila nel buco e si incrociano, invertendosi. Il principio fisico si
chiama diffrazione. Più la parete opposta è vicina al foro più l’immagine è piccola ma nitida.
Veniva utilizzata nell’antichità per lo studio dell’eclissi. Pare che sia attribuibile a Leonardo
Da vinci il merito di aver utilizzato la camera oscura per l’osservazione degli oggetti (di
qualsiasi natura), veniva spesso utilizzata dai pittori. la lanterna magica dunque si basa su
questo principio basilare.
I lanternisti erano degli ambulanti che trasportavano la lanterna magica e andavano in giro a
gridare il loro programma di proiezione. Alla fine del 1700 in Francia, una variazione della
lanterna magica è la fantasmagoria, che aveva come caratteristica principale l’occultamento
dell’apparecchio per proiettare, quando la luce si spegneva appariva l’immagine di uno
spettro, creando un effetto di paura. La lanterna magica era mobile, dunque l’immagine si
ingrandiva e si rimpiccioliva.
Il mondo nuovo: un particolare modello di lanterna magica, le immagini venivano proiettate
all’interno di una scatola. era una cassa di grandi dimensioni che comunque poteva essere
spostata. Per vedere la proiezione lo spettatore doveva guardare dentro la scatola. Era uno
spettacolo a pagamento. Sia la lanterna magica che il mondo nuovo avevano bisogno della
figura dell’imbonitore, che si occupava di avviare l’apparecchio; inoltre si occupava di
guidare (anche verbalmente) lo spettatore nel grande spettacolo. Il mondo nuovo si
caratterizzava per la proiezione di eventi storici.
La lanterna magica è l’antenato della camera buia dei fratelli Lumières, mentre il mondo
nuovo era l’antenato dello stetoscopio di Edison.
Si scopre che l’occhio umano riesce a percepire il movimento se gli si presentano delle
immagini diverse ad una velocità base. Una delle prime invenzioni sulla base di questa
scoperta è il disco del taumatropio. era un disco di cartone con due immagini disegnate sulle
due facce, facendo ruotare il disco velocemente si dava l’idea che l’immagine diventasse
solo una.
L’altra invenzione è nel 1832 il fenachistoscopio, costituito da due dischi a distanza
ravvicinata. Il primo disco con delle fessure attraverso le quali guardare. il secondo disco
con delle immagini. Una evoluzione di queste scoperte era lo zootropio, costituito da un
cilindro rotante, con una parte interna costituita da immagini.
Raynaud inventa il:
Prassinoscopio: perfezionamento dello zootropio, nel cilindro centrale c’erano degli specchi,
che riflettono l’immagine presenti sul cilindro interno.
Prassinoscopio-teatro: variazione del prassinoscopio posti dentro una scatola che simula un
mini teatro. Sovrapposizione tra immagine in movimento e immagine fissa della scenografia.
Trottola fantoccio: piramide con quattro specchi sulla quale sommità veniva incastrato un
disco con quattro immagini diverse, facendo girare la trottola si dava il senso del movimento
alle immagini. Il creatore ha l’intuizione geniale di unire la tecnica della trottola fantoccio alla
lanterna magica dunque crea il prassinoscopio da proiezione. Raynaud pone come
alternativa quella di proiettare le immagini fotografiche piuttosto che i disegni. Post dunque
la questione alla base della nascita del cinema come lo conosciamo oggi.
Teatro ottico: vengono introdotte per la prima volta le perforazioni delle pellicole. Nel 1892 si
presenta il primo spettacolo di quelle che vengono chiamate pantomime luminose.
Oltre all’accompagnamento musicale c’erano degli effetti sonori, creati grazie a delle
linguette posizionate sui “fotogrammi”. Per lo spettatore dell’epoca era qualcosa di
straordinario, mai visto prima.

Fotografia statica:
I due grandi protagonisti sono Niepce e Daguerre, due francesi. Tutti i pionieri della
fotografia sfruttano il principio della camera oscura. A quei tempi il problema era fissare la
proiezione su un supporto fisico. Niepce inventa la eliografia, letteralmente “scrittura con il
sole”. Il bitume di giudea veniva spalmata su una lastra di stagno, veniva esposta e per
imprimersi questa immagine si dice che abbia avuto bisogno di 8 ore prima che si
imprimesse. I tempi lunghissimi di esposizione non contemplavano la ritrattistica, per questo
i primi soggetti erano i paesaggi. I due francesi nel 27 si incontrano a Parigi ed iniziano a
collaborare. Niepce però muore nel 33 e si sospetta che fosse un omicidio. Daguerre
prosegue con le ricerche di Niepce e al posto del Bitume di Giudea utilizza lo iodio. Questo
tipo di fotografia riduceva i tempi di esposizione di esposizione ed era più nitida. Nel 1839
già si poteva fare una foto in un’ora e mezza (contro le 8 dell’eliografia). Daguerre ricevette
grazie a questa invenzione, un vitalizio di 6000 franchi dal governo francese.

Fotografia dinamica:
I due protagonisti sono Muybridge e Marey, erano due scienziati. Muybridge era un fotografo
inglese che fece la prima foto di un cavallo in movimento. Nel 1878 effettua una serie di
fotografie di cavalli una dopo l’altra che immortalano il movimento del cavallo. Il metodo era
quello di usare insieme 12 fotocamere insieme. In 13 anni mette insieme 30mila fotografie di
uomini e animali in movimento e chiamerà questo progetto “Human and animal locomotion”.
Il problema principale è che il supporto in cui fa queste fotografie non è compatibile con la
lanterna magica. Marey era un medico fisiologo francese che voleva studiare il movimento
degli organi. Nel 1881 inventa il cronofotografo all’interno della canna è posizionato
l'obiettivo della macchina fotografica, premendo il grilletto si innesca l’ingranaggio che scatta
la foto. Da qui il termine “to shoot” in inglese. Con questa macchina fotografica però si
potevano scattare fino a 12 immagini in sequenza dallo stesso punto di vista (non come
Muybridge). Questa tecnica dello studio fotografico della dinamica ispirerà il futurismo e i
futuristi.
Il cinema nasce da queste linee di ricerca:
-Campo della persistenza retinica
-Campo della fotografia
-Campo dei giochi ottici

Nel 1888 Eastman inventò un supporto fotografico e la pellicola. Con la kodak nacque la
concezione di fotografia amatoriale. Nel 1890 si diffondono i rulli di celluloide trasparente.
Maray il 3 ottobre del 1890 brevetta un modello chiamato macchina foto cronografica.
Lui ed il suo collaboratore (Demeny) iniziano a produrre dei brevi filmati che ricalcano
soggetti già visti però hanno delle caratteristiche meno ambigue.
Nel 1892 Demeny inventa il fonoscopio. Questa invenzione però sarà senza futuro.
Nel 1891 Edison e il suo assistente inventano il kinetografo (macchina fotografica) e il
kinetoscopio (proiettore). Un merito di Edison è di aver perforato la pellicola ed aver
commercializzato l’invenzione di Maray.
Nel 1893 Edison costruisce la prima “sala cinematografica” chiamata black mariah.
Alcune tematiche dei film proiettati da Edison erano per esempio la violenza tra uomini ed
animali, oppure erotismo. I kinetoscopi persero di attrattiva quando iniziarono le prime
proiezioni pubbliche. i Fonografi vennero rimpiazzati dai kinetoscopi, si doveva pagare a
gettone. Altre persone iniziano a lavorare sulla proiezione pubblica, come i fratelli tedeschi
Skladanowsky che inventano il bioscopio. Nel 1895 ci fu la prima proiezione pubblica a
pagamento, ma il loro sistema era poco funzionale.
I fratelli Lumières posizionano il cinematografo (inventato nel 1895) fuori dalle fabbriche. era
più piccolo e trasportabile del kinetoscopio e si utilizzava la pellicola 35 mm. Nel 28
dicembre del 1895 i Lumières proiettano pubblicamente 10 films, questa è ufficialmente la
data di nascita della storia del cinema. Un aspetto determinante che sancisce questa come
la data di inizio è il produttore. Si aprono diverse sale di proiezione in tutta europa. 9 mesi
dopo la prima proiezione il cinematografo arriva addirittura a Shanghai. Tra il 1895 e il 1905
Louis Lumières produce ben 1422 vedute (films) della durata circa di un minuto. Di questi
solo una trentina sono girati da loro, il resto da altre persone. I Lumières avevano interesse
solo a pubblicizzare il loro prodotto, non lo intendevano come arte.
Alcune delle vedute più famose sono, la demolizione del muro, l’arrivo del treno e i filmini di
famiglia.

30/09

Il produttore ha come ruolo principale quello di dare un budget al film.

Nel 1884 i Lumières si fiondano nel campo della fotografia “Antoine Lumières et ses filles” è
la loro fondazione. Nel 1895 depositano il brevetto per il cinematografo. I fratelli cominciano
ad inviare in giro per il mondo i primi “registi”, ovviamente i paesaggi esotici attiravano di più,
in quanto era difficile viaggiare. Alexandre Promio era uno di questi, capisce che mettendo la
macchina da presa su un oggetto in movimento si crea una sorta di carrello (che all’epoca
veniva chiamato “panorama”. Il treno diventa uno dei primi strumenti con cui spostare la
macchina. Si svilupperà il genere del phantom reid, ovvero vedute di paesaggi ripresi dai
vagoni del treno. Le macchine da presa non avevano visore, facevano tutto a occhio. Il
pubblico dell’epoca era ingenuo, non era smaliziato come noi oggi.

01/10

-Primitive cinema: (1895-1908)


-Transitional era: (1908-1915)
-Classical system of filmmaking (1915)

L’arrivo del treno alla stazione rientra nella definizione del cinema di attrazione.
“The execution of mary” è una veduta di un fatto di cronaca dell’esecuzione di Maria
Stuarda. C’è uno stato di montaggio, si sostituisce il soggetto con un manichino, è un trucco
di arresto della ripresa e di sostituzione del soggetto. Considerato il capostipite del genere
horror.
“Mary Irwin kiss” è un’altra veduta dove entrambi erano attori di Broadway molto celebri. Ad
Edison viene l’idea di fare di una scena di uno spettacolo una veduta. L’effetto
dimostrativo/attrazionale è il bacio. All’epoca risulta quasi osceno da vedere, perché era un
piano molto ravvicinato e per gli spettatori dell’epoca non era ammissibile. In questa fase il
linguaggio cinematografico ha funzione di lente d’ingrandimento, non narrativa. Il problema
che viene avvertito è la poca avvenenza dei due protagonisti, Edison infatti 4 anni più tardi
decide di rifare la veduta con due attori sconosciuti ma belli e giovani. Nella seconda veduta
l’inquadratura è leggermente più ampia e meno zoomata.

Il primo obiettivo delle vedute del cinema delle origini è mostrare più che raccontare. Nella
maggior parte dei casi il cinema delle origini si esaurisce in una sola inquadratura spesso
fissa, raramente in movimento e spesso autonoma, nel senso che l’azione si esaurisce nella
stessa veduta. I gestori delle sale erano autonomi, potevano decidere se comprare una serie
o una singola veduta, potevano scegliere se mischiare più spettacoli o un solo tipo di
spettacolo. Erano delle figure particolarmente importanti perché lavoravano sulla pubblicità
degli spettacoli e dunque avevano un certo margine di creatività. Gli imbonitori spesso erano
i gestori delle sale che potevano spiegare le vedute o annunciarne i titoli, che erano
funzionali alla comprensione della veduta, visto che all’epoca non esistevano ancora le
didascalie. Non esistevano ancora delle vere e proprie sale cinematografiche. Erano sale
dedicate a più forme di intrattenimento. Il primo film a colori è del 1932 della Disney. Prima
però si colorava la pellicola a posteriori, dopo averla sviluppata. La prima soluzione per
aggiungere i colori al bianco e nero fu la colorazione a mano. Successivamente si passa al
sistema di colorazione a pochoir, che prevedeva che la pate da colorare fosse tagliata da
uno strumento (pantografo) che creava una sorta di stencil che veniva posizionato sulla
pellicola e colorava solo le parti volute.
● La bella addormentata del bosco
Il primo film parlato è del 1927 “Il cantante Jazz”. Probabilmente la musica veniva prodotta
per coprire il casino del pubblico (non stavano zitti), ma anche per coprire il rumore dei primi
strumenti. Grazie a questo però si capisce il potenziale del suono abbinato alle immagini.
Uno dei tentativi per sincronizzarli è la produzione delle fonoscene nel 1902. Lo strumento
utilizzato era il cromo megaphone.
● The trottin’s polka
All’inizio si registrava la voce su un fonografo e si chiedeva all’attore di cantare in playback.
Durante la registrazione il cinematografo e il fonografo venivano sincronizzati.
l’amplificazione nelle sale non era gran che.
Nel 1905 la ditta Lumières cessa di esistere per quanto riguarda gli esperimenti
cinematografici. Continuano con la fotografia
George Méliès e la star film:
● incoronazione dei Eduardo VII
Il giorno reale dell'incoronazione il pubblico poteva assistere a questo falso documentario.
méliès era di professione un mago, gli verrà dunque naturale specializzarsi nella produzione
di trucchi cinematografici. Nel 1897 costruisce un laboratorio in un capannone a vetri che gli
permetteva di sfruttare la luce solare. L’anno successivo, acquista, con i soldi dell’eredità di
famiglia, il teatro di magia Robert. Inizia a realizzare una serie di spettacoli di magia alternati
a spettacoli di lanterna magica. Lui è tra i primi ad assistere alla prima proiezione pubblica
cinematografica. Chiese ai Lumières di vendergli il cinematografo i quali però rifiutarono. Si
fa dunque costruire il kinetografo, acquista un proiettore e già a partire dal 1896 il
programma di teatro presenta delle brevi proiezioni di vedute animate. Inizialmente imita le
creazioni dei fratelli Lumières. Il suo primo film è una partita a carte, chiara imitazione dei
fratelli. Si accorge per un salto della pellicola che può trasporre i suoi trucchi magici nel
cinema.
● the vanishing lady
In questa veduta si usa la tecnica del fermo macchina e della sostituzione del soggetto.
● Inizia poi a combinare più tecniche diverse.
● Le voyage dans la lune (1902) Méliès.
Il film viene distribuito sia in bianco e in nero che a colori. Composto da 17 quadri
(inquadratura). C’è una riunione di astronomi che espongono il progetto di raggiungere la
luna con un razzo sparato da un cannone. Arrivati sulla luna osservano lo spettacolo della
terra e poi stanchi si addormentano e vengono visitati da una serie di apparizioni celesti. Per
ripararsi dal freddo si riparano nelle viscere della luna poi vengono assaliti dai seleniti poi
però fuggono e tornano sulla terra. L’impostazione è teatrale, c’è un po’ di movimento di
macchina, le scenografie sono teatrali. Ogni quadro è autoconcluso dal punto di vista
narrativo.
Melies può considerarsi autore, regista e scrittore del suo stesso film. All’epoca però non
esistevano queste categorie. Melies non aveva saputo cogliere il significato del cinema in
industria e dei cambiamenti del linguaggio cinematografico. Questo si sviluppa negli Stati
Uniti. Il film di Méliès fu replicato illegalmente, dunque fu la prima vittima di pirateria. Il film
che l'ha reso celebre segna sia l’apice che il declino della sua carriera. Grazie alla pirateria
però parte del suo lavoro è sopravvissuto e giunto fino a noi. Melies passa l’ultimo periodo
della sua vita in un negozio di giocattoli e dolci. Viene poi riscoperto dalle avanguardie
(surrealisti) degli anni 20.

Scuola di Brighton: Definizione che è stata data a posteriori dallo storico del cinema Seagull.
Indica un gruppo di artisti che lavorano alla fine del 1800. Uno di loro si dedica alla
produzione di una macchina da cinepresa con copyright. Cerca di mettersi in affari con
Edison ma lui non accetta. La prima pubblicazione di una veduta una settimana dopo i
lumières è “Rough sea at dover”. Questi artisti sperimentano alcune evoluzioni di grande
importanza per lo sviluppo del linguaggio cinematografico. Assimilano e applicano tutti
quegli effetti speciali che Méliès aveva inventato. la differenza fondamentale però è che i
registi di Brighton iniziano ad utilizzarli in maniera sempre più integrata e funzionale al
racconto. James Williamson e Albert Smith erano soliti confrontarsi sulle sperimentazioni.
● Santa Claus
Per la prima volta in una veduta, la doppia esposizione viene utilizzata per raccontare
un’azione che si svolge in contemporanea con un’altra. Era un espediente che a Melies
serviva per i trucchi, mentre qui svolge una funzione di scansione temporale.
George Albert Smith realizza:
● Sick Kitten (1903)
Remake di “The little Doctor”. C’è un cambio di inquadratura, ad un certo punto c’è un primo
piano sul gatto. Questo dettaglio del gatto che prende la medicina è mostrato con uno
stacco ed un avvicinamento dell’inquadratura. Prima volta che succedeva questo. George
Albert Smith era un fotografo specializzato in ritrattistica. Il pubblico però all’inizio non
capisce questo movimento immotivato. Per qualche tempo dunque lui rinuncerà a
sperimentare su questa tecnica.
● The big Swallow
● Grandma’s reading glass
Abbiamo il primissimo esempio di inquadratura soggettiva, ovvero quello che vedono gli
occhi del soggetto. Un’inquadratura in cui lo sguardo della macchina da presa corrisponde a
quello umano. Abbiamo un’alternanza di campi lunghi e dettagli in soggettiva. Quindi
l’alternanza tra oggettiva e soggettiva. Un genere che sarà ampiamente imitato in Francia e
Stati Uniti tanto da creare un vero e proprio filone chiamato “Key hole films”. Ha una
funzione dimostrativa, dimostra le funzionalità del cinema.
● Notorius
Hitchcock sperimenta moltissimo con l’inquadratura soggettiva. Qui il regista sarà tacciato di
essere virtuoso e tecnico, in questo caso ci vuole restituire lo stato fisico ed emotivo della
Bergman ubriaca.
● Lo squalo
Anche Spielberg ci mostra la soggettiva dal punto di vista dello squalo verso la vittima.
● The Blair witch project
Più personaggi si inquadrano a turno.
● Hardcore Henry

Un altro elemento al quale la scuola di Brighton dedica sperimentazioni sono i raccordi


sull’asse e sul movimento.
● Don’t fool with the paraffin
Da un punto di vista tecnico c’è un balzo della macchina della presa sullo stesso asse. Oltre
ad un raccordo c’è un tentativo di raccordo sul movimento, ovvero uno stacco sull’azione del
personaggio, che in due inquadrature diverse la completa.

07/10

● Attack on a China mission


Primo timido esempio di utilizzo di campo e controcampo. Di James Williamson (scuola di
Brighton). Questo era un fatto di cronaca ricostruito.

La nascita dell’industria del cinema francese


A partire dal 1905 inizia ad assumere dimensioni più ampie. I principali cambiamenti
riguardano la creazione di un sistema stabile di sale cinematografiche. I film diventano più
lunghi e complessi (più inquadrature). Nascono importanti case di produzioni come Pathé
frères e Gaumont.
Pathé Frères: nasce come una società fonografica, poi si sposta al cinema e acquista un
cinematografo che perfeziona e distribuisce. All’inizio del secolo costruiscono apparecchi per
fil. Inventano il sistema di colorazione della pellicola automatico. Iniziano a sostituire il
noleggio alla vendita delle loro pellicole. Sviluppano un sistema di concentrazione verticale,
ovvero il controllo della produzione dell’esercizio e della distribuzione. Il cinema cessa
dunque di essere un prodotto artigianale e diventa industriale.
Le passioni diventa un genere particolarmente praticato dalla Pathé, basato sulla narrazione
religiosa. Un altro genere in cui si specializzano sono le serie comiche francesi; in
particolare in collaborazione con gli attori Max Linder e Rigardin.

Gaumont:

Alice Guy Blaché: Inizia come segretaria di Gaumont, considerata la prima regista della
storia del cinema.
● Le résultat du féminisme
Lasciò la Francia per proseguire la sua carriera negli USA. Lei si era circondata di una serie
di collaboratori che dovevano imparare il mestiere: subentrano Emile Cohl, che si cimenta
con l’animazione. Il primo film di animazione (cortometraggio) è Fantasmagorie.

08/10

Cabiria: (G. Pastrone, 1914):


D’Annunzio era l’autore e l’intellettuale più famoso; Lui voleva avvicinare il pubblico
borghese al cinema (Cabiria), ma lo faceva per soldi.
Cabiria era un'opera importante per la presenza di orchestra e coro in sala, ingaggiati da
Pastrone (regista) e con le musiche composte da Ildebrando Pizzetti. Quest’ultimo si limita
alla composizione di un’unica partitura per una scena; il resto sarà composto da un suo
allievo. Un altro aspetto decisivo è la scenografia tridimensionale, delle vere e proprie
costruzioni esplorate dai personaggi e dalla cinepresa. Gli effetti speciali erano effettuati con
dei giochi di luce.

Le inquadrature sono più angolate, c’è un movimento di carrello e il senso di profondità.


C’è un modellino di un vulcano per simulare l’Etna, poi una linea luminosa obliqua che taglia
l’inquadratura. L’effetto speciale è realizzato non per dare un effetto di magia, ma per
restituire un effetto di realismo e drammaticità.
Momenti importanti: Tempio di Moloch, minuto 20
Assedio di Siracusa, minuto
L’uso dei movimenti di macchina serve a Pastrone per connettere elementi narrativi
all’interno della stessa inquadratura. Oppure servono per fare apprezzare la tridimensionalità
della scenografia. Pastrone fa muovere la sua macchina da presa anche dall’alto verso l’alto
e anche obliquamente, creando dunque un effetto dinamico totalmente nuovo.
Le scene dove si possono apprezzare i movimenti di macchina sono:
-Il dono consegnato al servo
-Il suicidio di Cabiria.
Il carrello viene utilizzato anche in chiave di attesa. Il carrello è il protagonista di questa
inquadratura.
La differenza principale tra questo esperimento e gli USA o la scuola di Brighton è che se in
queste ultime la cosa più importante è il rapporto di continuità tra le inquadrature, nel cinema
muto italiano la cosa più importante è il rapporto tra gli elementi singoli all’interno delle
inquadrature. Comunque non si può ancora parlare di cinema narrativa, qui ciò che conta è
la potenza dell’immagine non tanto la trama.
Modo di rappresentazione primitivo: Potenza dell’immagine, funzione dimostrativa
Modo di rappresentazione tradizionale: Hollywood periodo classico.

Maciste (1915)
Il film ruota intorno alle disavventure di una donna che inseguita da uomini si rifugia in un
cinema dove stanno trasmettendo Cabiria. Va al cinema e vede che solo Maciste la può
aiutare e quindi lo raggiunge sul set.
In questo film c’è una traslazione di etnia, costumi ecc... del Maciste di Cabiria e del Maciste
metacinematografico del Maciste stesso. Ci sono numerosi film con Maciste come
protagonista, proprio un ciclo. Il tipo di mascolinità di Maciste rispecchia il modello del super
uomo dell’epoca. Da una parte rappresenta un primo esempio di divismo.

Due esempi di divi maschili del cinema muto:


Bartolomeo Pagano: Maciste
Emilio Ghione: famoso per aver interpretato Za la mort ne “I topi grigi”, serie di 8 episodi del
1916. La sua era una recitazione peculiare basata sulla sua corporeità filiforme e spigolosa,
sullo sguardo e sull’espressività delle mani.
(Calliope Sambucini: impersonava la compagna Za la vie di Emilio Ghione e del personaggio
Za la mort). Emilio come l’attore i Maciste però rimarrà intrappolato a lungo nel suo
personaggio. La moralità del personaggio di Za la mort era controversa, al contrario il
personaggio di Maciste segue dei canoni indiscutibili, corretti.
Leopoldo Regoli: a differenza degli altri due era proprio un attore di varietà, un
professionista. Nei suoi spettacoli aveva un repertorio che spaziava dal gioco di prestigio,
alla caricatura e alla canzonetta; la sua dote principale però era che aveva la capacità di
ricoprire un gran numero di ruoli, aveva delle doti trasformiste, poteva cantare con 5 voci
diverse. Scriveva da sé i copioni. Nel 1895 si trova a Lione, incontra i Lumières che gli
concedono di proiettare le loro pellicole alla fine dei suoi spettacoli e gli danno il diritto in
esclusiva di sfruttare un gran numero dei loro filmati. Inoltre gli danno un cinematografo. Lui
decide di creare dei film in proprio usando anche alcuni numeri che già faceva negli
spettacoli, tra i più celebri c’è:
● Fregoli dietro le quinte: dove lui svela i suoi trucchi. Passa rapidamente da un
costume ad un altro.
Decise di chiamare lo schermo che aveva costruito “Fregoligraph”. In questo modo Fregoli si
rende protagonista di una produzione innovativa. Diventa uno spettacolo ibrido dove si
mescola teatro e cinema.

Lo scoppio della prima guerra mondiale:


-Calo delle esportazioni
-Rallentamento della produzione MA grande successo dei film statunitensi che entrano
facilmente in Italia.
-Declino del film storico e rapida emersione del genere “Cinema in frac” (o “Diva Film”),
ovvero un tipo di cinema che è legato con il fenomeno del divismo. La definizione è legata
alle tematiche ed ai personaggi dei film legati al mondo della borghesia. Il fenomeno del
divismo vive al suo massimo splendore tra il 1913 e il 1919.
Il fenomeno del divismo nasce in Italia e in Europa e affonda le sue radici nella cultura
europea simbolista e liberty. Un esempio di divismo lo troviamo nel film:
● L’abisso: film danese del 1910, la diva è Asa Nielsen. Una sequenza di ballo lunga
ed erotizzata che ha un magnetismo forte, qualcosa che fino a quel momento non si
era mai visto. Lei interpretava spesso il ruolo della donna sedotta ed abbandonata.
Il cinema durante gli anni della prima guerra rappresentava un sogno, una fuga dal mondo
reale.
● Ma l’amor mio non muore
Segna l’inizio di questo genere in Italia e il successo di Lyda Borelli. La diva incarna in
generale valori supremi di bellezza e di comportamento straordinari. Nasce una tendenza di
imitazione e identificazione del pubblico con gli attori. Lyda Borelli aveva un modo peculiare
di recitare con le braccia sempre fluttuanti e la testa spesso indietro.
● Rapsodia satanica 1915, la donna ha perso la sua bellezza e dunque fa un patto con
il diavolo.
la maggiore rivale di Lyda era Francesca Bertini che ricordiamo per
● Assunta Spina: primo esempio del cinema neorealista, per l’ambientazione.
C’era un forte senso di competizione tra i divi, era importante legarsi ad una casa di
produzione per farsi pubblicità ed avere successo e potere.

14/10

Ole Olsen e la Nordisk film (casa di produzione):


Nato in Danimarca, si specializza principalmente in melodrammi e noir.
in Svezia il cinema si sviluppa in ritardo e in concomitanza con l'indebolimento degli altri
cinema europei. Nonostante ciò questo paese è uno dei primi a produrre un cinema che
rispecchi la sua cultura.
Victor Sjostrom: Il suo cinema si caratterizza per una ricerca formale che gli fa imboccare
una strada surrealista e creativa.
● Il carretto fantasma: un film che si basa su una leggenda scandinava secondo la
quale il carretto raccoglie le anime dei morti. Il protagonista è il regista stesso
(Victor). Il film fa ricorso alle sovraimpressioni e altre tecniche già viste. C’è un fitto
intreccio di flashbacks.
Si trasferirà in USA e lavorerà per la MGM
Mauritz Stiller: svedese specializzato in opere più solenni ed etiche. Lui è noto per aver
lanciato Greta Garbo con Gosta Berling Saga.
Il cinema svedese era il grande concorrente di quello americano nel dopoguerra, ma con il
trasferimento dei due citati sopra, la produzione calerà e la Nordisk si fonderà con altre case
di produzione.

La nascita dell’industria cinematografica americana:


Dickson si stacca da Edison e fonda insieme ad altri signori la Biograph. Anche loro come
Edison inventano un sistema di proiezione individuale che chiamano mutoscopio, il quale
entra subito in competizione con il kinetoscopio di Edison. Iniziano a lavorare ad un sistema
di ripresa e ad uno di proiezione ma sul grande schermo. Nel frattempo la società Raff e
Gammon acquista dalla Biograph il fantascopio (un proiettore sul grande schermo) e
modifica il nome, attribuendolo a Edison, il Vitascope.
Dickson abbandona il mutoscopio e mette a punto il Biograph (che prende il nome della
società stessa), un proiettore con una pellicola non perforata di 75 mm. Questo sistema
soppianterà sia il vitascope che il cinematografo dei Lumières.
Edison si rivolge a Edwin Porter, nel 1896 lo assume nella sua società. I film di Porter
invitano lo spettatore ad uno sforzo di comprensione narrativa.

● Life of an American fireman (1903): Viene utilizzato un effetto speciale per simulare
un sogno (come quello di Santa Claus). Il salvataggio dei pompieri lo vediamo prima
dall’interno e poi dall’esterno, ma non in contemporanea, prima vediamo l’interno poi
lo rivediamo da capo ma all’esterno.
● La grande rapina al treno: si muove tra modo di rappresentazione primitivo e
istituzionale. Questo film ha il merito di aver unito l’immaginario del western con il
contesto iconografico della ferrovia; si propone come una fedele ricostruzione di
autentiche rapine rese famose da bande numerose di fuorilegge. Non ci sono
didascalie.
Tacito accordo tra spettatore e attore

15/10

I nickelodeons erano le sale cinematografiche in voga che erano magazzini. I futuri dirigenti
degli studios gestivano dei nickelodeons. Il cinema era un’occasione di contatto tra le tante
culture (immigrati) degli Stati Uniti di quegli anni.
● The heathen chinese and the sunday school teacher: nel film le tre donne si fanno
sedurre dai tre cinesi, fino a quando la polizia arriva a riportare l’ordine.
I nickelodeons cadono in disuso quando si iniziano a fare più lungometraggi.
Motion picture patents company: oligopolio dal quale tutti i distributori ed esercenti dovevano
passare per avere pellicole, tecnologie di ripresa e di proiezione. Produttori ed esercenti
dovevano pagare una tassa settimanale al trust, ovvero c’era un perdita in autonomia. Con il
loro operato la company standardizza tutto il cinema americano, tutti i film avevano lo stesso
prezzo, si andava a metraggio. Il rigido sistema del trust consentiva di vendere solo un rullo
a settimana. Nel 1909 a NY viene costituita la censura e nasce un comitato che protesta,
formato dai registi che volevano la libertà espressiva. Dunque costituiscono loro un
autocensura per evitare che la censura venga dallo stato. Il cosiddetto National board è
dunque una tappa obbligatoria per qualsiasi film. L'obiettivo del trust era avere il controllo del
cinema americano. Si stima che circa 6000 sale accettarono di pagare la tassa ma altre
2000 no; dunque i produttori indipendenti decisero di costituire Independent moving pictures,
dalla quale più tardi nascerà la Universal. La imp inizia ad acquistare pellicole direttamente
dai lumières e ad usare tecnologie non brevettate. Inizia anche a distribuire film europei
prodotti da società che non erano approvate dal trust.
Il declino della MPPC: da un lato c’era Edison che voleva continuare con i film comici, ma
altri che volevano fare più lungometraggi. Nel 1913 la MPPC viene bandita dal governo,
cesserà per condotta monopolistica nel 1918.
Caratteristiche della IMP: lungometraggi più diffusi, in accordo con i gusti americani.
Capiscono inoltre che le star sono elemento chiave.
A partire dagli anni 10 l’immagine del divo diventa molto importante per invogliare gli
spettatori. Il controllo egemonico che avrà Hollywood nasce dalla ribellione rispetto
all’oligopolio del trust. Sulla costa di Los Angeles il tempo è buono tutto l’anno; c’è
soleggiato tutto l’anno e c’è una eterogeneità naturale impressionante. Infatti un genere
molto in voga sarà il western.
*appunti mancanti*

21/10

David Wark Griffith arriva alla Biograph nel 1908 cercando ancora di vendere le sue idee,
riuscendoci. Griffith pubblica sul NY dramatic mirror una sorta di annuncio autopromozionale
in cui si proclama il responsabile dei successi della Biograph.
● The adventure of Dolly: debutto registico di Griffith alla Biograph.
● The birth of a nation diventa un kolossal come Cabiria: il primo film in america con
una colonna sonora propria, il primo film ad essere proiettato alla casa bianca. La
campagna promozionale del film fa in modo che diventi lo standard promozionale
dell'industria americana, forse anche il primo blockbuster (film più redditizio
dell’epoca). Sposa una tesi razzista. Mette al centro della narrazione la ferita ancora
aperta della guerra di secessione americana, è l’evento fondatore degli Stati Uniti. Si
svolge tra il 1861 e 1865 e vede contrapposti gli stati del nord abolizionisti e gli stati
del sud che sono latifondisti (schiavisti). Vincono gli stati del nord che porteranno
all’abolizione della shcivaitù. Strutturato come un melodramma tra due famiglie di
bandi opposti i cui figli si innamorano. La seconda parte del film mostra il periodo
della ricostruzione in cui i neri ottengono più diritti e c’è la fondazione del Ku Klux
Klan ad opera di Cameron, uno dei figli della famiglia sudista. I neri vengono
rappresentati come predatori sessuali o come animali disordinati. Il film dunque
sostiene con grande accanimento una politica del tipo: i neri non sono all’altezza dei
bianchi. La fonte letteraria del film è il romanzo razzista “The clansman” di Dickson. Il
film al momento dell’uscita genera diverse polemiche, in particolare l’associazione
NAACP organizza una campagna per bandire la proiezione del film. Questa lotta fu
fallimentare, anzi favorì la fama di The birth of a nation. Solo Via col Vento batte gli
incassi anni dopo. Si portano però alla luce i problemi legati ai diritti dei neri,
nonostante la campagna fallimentare. Le proteste nate dal film hanno avuto come
conseguenza anche quella di aver costretto Hollywood per molto tempo ad essere
estremamente cauta nel rappresentare questioni di razza e coppie interrazziali.
Secondo Roy Aitken il film è il più controverso di tutti i tempi. Ciò che giustifica
questa affermazione è la profondità del razzismo contenuto in questo film. Ancora
oggi se ne parla. Nel 1994 viene pubblicato il film in dvd con però un disclaimer di
600 parole.
Nel film ci sono gatto e cane che si scontrano, come sottintendendo che neri e
bianchi non possono convivere pacificamente. La tecnica narrativa è il prodìscatting
o montaggio alternato, per mostrare fatti che accadono contemporaneamente in
luoghi diversi.
Griffith era figlio di sudisti rovinati dalla guerra secessionista. Nonostante le rivolte lui non
mostra di percepire la gravità della sua tesi, una tesi che schiacciava l’identità e la cultura
nera. Nel 1916 pubblica un piccolo saggio che intitola: “The rise of the fall of free speech in
America” scagliandosi contro la censura. Ripete nel pamphlet che l’intolleranza è alla radice
del razzismo e non a caso il successivo film si chiama “Intolerance”.
● Intolerance: il film fu un fiasco, perché il legame tra le varie storie è percepito dal
pubblico un po’ macchinoso e poi non fu apprezzato il messaggio pacifista.
Griffith sperimenta delle trovate visive ad esempio con “Giglio infranto” mette in pratica la
doppia soggettiva (con sguardo in macchina) che restituisce un senso di aggressione anche
verso il pubblico.

22/10
Maurice Tourneur: uno dei più importanti cineasti europei che va a lavorare negli Stati
Uniti. Il suo primo film fu “The wishing ring”. Lui ricorre a scenografie teatrali d'avanguardia.
Ad esempio in “The Blue bird” utilizza scenografie estremamente stilizzate. "The Last of the
Mohicans” è il suo film più riuscito. Utilizza silouettes di personaggi su sfondi di paesaggi.
Tornerà negli anni ‘20 a lavorare in Francia.

Cecile B. Demille: Inizialmente attore di teatro, sperimenta con le luci artificiali. Faceva un
uso selettivo e direzionato delle luci.
● “The cheat”: la luce crea un effetto drammatico con la silouette che si staglia sullo
sfondo. Viene applicato in questo film il sistema di illuminazione lasky, che
prevedeva dunque la messa in ombra della scena, illuminata dall’unica fonte di luce
messa di lato. In questo film, nella parte del cattivo compare un attore giapponese
Sessue Hayakawa, che a partire dal 1914 si impone come divo del cinema e diventa
uno dei più pagati.
Mack Sennett: fondatore della Keystone film co. , lavora con la slapstick comedy, una
comicità elementare fatta di torte in faccia, sberle ecc...un genere che però nasce in Francia.
Un genere che mette in subbuglio le regole sociali. Mentre Griffith propone un cinema
normativo. Al contrario il cinema di Sennett è trasgressivo, fluido, non c’è una netta
distinzione tra bene e male, tutto può cambiare. La chiave di lettura è la rapidità delle gags.
Sennett faceva grande uso delle azioni accelerate. Una serie che si sviluppa tra il 1912 e il
1917. Inventa anche le figure delle bathing beauties “le bellezze al bagno” che fungevano da
pubblicità, poi verranno usate anche nelle comiche.

18/11
L’impressionismo francese:
Attraverso il contributo di alcuni artisti, prende forma un movimento che faceva della
fotogenie il suo punto forte. Il movimento è sostenuto e divulgato dall’attività dei cineclub e
delle riviste cinematografiche. Due generi che sopravvivono sono il serial e il comico. A
partire dal 1918 emerge una nuova generazione di registi che cerca di sperimentare nel
cinema artistico. In questa fase si parla di avanguardia impressionista, o première vague, è
una prima avanguardia per differenziarla dalle successive avanguardie (surrealismo,
dadaismo). Il termine impressionismo applicato al cinema si deve partire dagli anni 40. Oggi
è stato messo in discussione perché sembra che le scelte artistiche siano indipendenti tra di
loro e non facciano parte di un movimento unico. Gli impressionisti accettano il cinema
precedente però lo accettano per dare vita ad un flusso di immagini da cui vengono eliminati
tutti gli elementi teatrali e letterari.
Principali caratteristiche:
-Attenzione alla psicologia dei personaggi
-Rilievo dato agli oggetti
-Concretizzazione degli stati d’animo dei personaggi, attraverso la deformazione delle
inquadrature. Obiettivo principale: creare un’esperienza evocativa nello spettatore.
Louis Delluc teorizza il concetto della fotogenia. La definiva come quella particolare qualità
delle persone o cose che può essere colta attraverso la trasposizione nell'immagine filmica.
Trasformato in immagine l’oggetto acquisiva un’espressione nuova. Per farlo il regista può
avvalersi de:
-la luce (il regista deve impiegarela con molta cautela, perché la luce artificiale espressiva
danneggia l’espressione dell’attore)
-la scenografia
-la maschera (l’attore visto come elemento creativo, la sua fisionomia), non la bellezza in
senso canonico, ma l’espressività.
-La cadenza: costruzione del ritmo.

Epstein si esprimerà nei confronti di questa definizione di fotogenia dicendo che a differenza
di Delluc (che riconosceva la fotogenia come una qualità naturale) lui la definisce come un
elemento proprio dell’immagine cinematografica.

● La decima sinfonia: 1918. Abel Gance qui utilizza la sovraimpressione proprio per
tradurre l'intensità sprigionata dal brano. Lui cerca di restituire le impressioni
scatenate dalla musica nell’immagine filmica.
● El Dorado, 1921. Marcel L’Herbier mette in scena degli espedienti tipici della
fotografia dell’epoca. Storia della ballerina di un locale di Siviglia che chiede ad un
uomo ricco di aiutarla a pagare le spese del figlio malato. Un tratto distintivo di
questo film è l'utilizzo delle distorsioni d’immagine.
● La sorridente signora Beudet, 1922, Germaine Dulac mette in scena un dramma
personale, una donna si sente costretta in una relazione dalla quale vuole fuggire,
odia suo marito. Germaine fu la regista donna più attiva di questo periodo. Secondo il
suo punto di vista le vedute dei Lumières erano l’espressione più vera dell’ambito
cinematografico. In uno dei suoi scritti dirà che la ripresa del treno sembra più vicina
all’autenticità cinematografica perché emozionante. Un esempio di cinema
femminista. Per raccontare questo dramma privato la regista utilizza effetti come
sovraimpressioni, tagli delle angolazioni, rallenties, soggettiva, primi piani etc..
● Cœur Fidèle, 1923, Epstein. Storia semplice melodrammatica: una donna costretta
dai genitori a sposare un uomo che non ama. Sceneggiatura scritta in una notte. Non
è importante la storia e la narrazione ma il modo in cui visivamente ha impatto. Si
svolge in parte in esterni in parte in ambienti squallidi, i quartieri popolari. Il
movimento della giostra è vorticoso. La macchina da presa si muove insieme ai
personaggi. Evidente il senso di impotenza e di vertigine. La donna è immobile, non
può fare nulla, bloccata sulla giostra com’è bloccata in questa relazione drammatica.
Il montaggio è rapido e dinamico.

Abel Gance:
● La rue; un macchinista salva una bambina e la cresce con lui. Sia il padre adottivo
che il fratello si innamorano di lei. Molto sperimentali, le sovraimpressioni erano così
tante che in qualche caso la pellicola si danneggia fino a distruggersi.
● Napoléon vu par Abel Gance: un film che dura 5 ore. Inizialmente doveva essere il
primo segmento di un serial su Napoleone. Esistono oltre 20 versioni di questo film.
Qui Gance utilizza una serie di tecniche come la divisione dello schermo (split
screen), prima in 4 parti, poi in 9. In ciascuno di questi frame utilizza un punto di vista
diverso per esprimere la confusione. Molto all’avanguardia, sembra un film girato
poco tempo fa. Molte di queste inquadrature sono girate con camera a mano, alcune
sono addirittura fatte con la macchina da presa fatta scorrere sui fili. L’elemento di
maggior attrazione spettacolare del film è lo schermo panoramico che sarà chiamato
polivisione o triplo schermo. Viene utilizzato per la sequenza finale; Gance utilizza tre
macchine da presa differenti, affiancate. Ciò attribuisce alla scena un effetto epico.

Due fasi dell’impressionismo:


-(1921-22) Ricerca della qualità pittorica
-(1923-25) Ricerca in fase di montaggio e ritmo.
Il declino dell’impressionismo avviene verso il 1927. Epstein inizia a lavorare su storie molto
più semplici dal punto di vista visivo. Delluc muore nel 1924 e ci fu uno scarso seguito del
pubblico nei confronti del movimento; non riusciva a comprendere gli eccessivi
intellettualismi degli impressionisti. Negli anni 30 si passerà al realismo poetico.

19/11/2021

METROPOLIS, 1927 di Fritz Lang.

14 mesi di riprese, 5 mesi di post-produzione, enorme dispendio di risorse economiche , 20


volte superiore a film medio del periodo. Apice e momento di conclusione di tipo di gestione
della UFA, che asseconda tutte richieste dei registi. Con Metropolis e bancarotta della UFA
modello di produzione modificato completamente. Ambientazione città del futuro, dove
divisioni di classe tra padroni-lavoratori si accentuano, mostrata anche da geografia urbana
con operai nel sottosuolo e ricchi/industriali nei grattacieli. Nella storia interviene la vicenda
sentimentale tra Freder figlio dell’inventore (?) di Metropolis e Maria, maestra dei figli dei
proletari e profeta dell’arrivo di un mediatore che sarà cuore tra Braccio e Mente. Storia
d’amore che porterà pace e riconciliazione tra padrone e operai. A posteriori Lang rifiuterà il
finale troppo “semplicistico” e rifiuterà anche il messaggio del film; per lui è problema di
carattere sociale non sentimentale. Il giudizio sulla produzione di Thea Von Harbou (moglie
di Lang e co-sceneggiatrice di Metropolis) sarà sempre più condizionato dal fatto che con
l’ascesa di Hitler, ella aderirà al nazismo e produrrà film di propaganda, restando dunque in
Germania al contrario dell’allora già ex-marito Lang, che invece sbarcherà a Hollywood.

Metropolis nato dalla prima visione dei grattacieli di New York, nell’ottobre 1924 ->
affermazione falsa di Lang, perchè in realtà questo suo viaggio è posteriore a ideazione del
film, ma innegabile influenza della città di New York.

Epigramma: the mediator between brain and hand must be the heart.

La prima sequenza ci presenta i lavoratori che vivono nel sottosuolo, poi i ricchi che vivono
in alto. Nella casa di Freder ci sono giardini, lui mostrato come sempliciotto che scorrazza tra
i giardini dietro a donne, di cui ha ampia scelta. C’è poi l’incontro con Maria, maestra dei figli
dei lavoratori, che interrompe la scena idillica del giardino. Innamoramento che parte
attraverso lo sguardo, primi piani dei due personaggi; qualcosa cambia in lui come se avesse
realizzato pur ancora non capendo che c’è qualcosa di più di quello che conosce, che vive.
Capisce che la vita che ha vissuto fino a quel momento è una realtà a parte; la porta lo separa
dalla realtà. Va alla ricerca di Maria e scopre cosa c’è nel sottosuolo. Moloch non è reale ma
raffigurazione della sua mente, vede questa macchina che uccide operai e la sua mente fa
associazione con il Moloch (reference a Cabiria). Altri riferimenti per i bozzetti del film: “La
torre di babele” di Pieter Gruel il vecchio, “Metropolis” di Paul Citroen. Per le sue
scenografie, questo film funge da modello per immaginario di città futuristiche, come ad
esempio in Blade Runner, o Brazil, ma anche Gotham City dei fumetti.

Sequenza in cui Maria viene rapita, posta in una macchina per realizzare una sua versione
fittizia, robot, in modo che si possa controllare meglio nel momento in cui parla agli operai e
li aizza contro i ricchi. Se le sovraimpressioni non sono novità, è assoluta novità l’effetto
Schufftan = sistema di proiezione di fondali dipinti (quello che è sullo sfondo), riflessi
tramite sistema di specchi inclinati a 45 gradi rispetto alla macchina da presa, permette di
integrare scenografie fittizie con persone che si muovono realmente. Specchio riprende sia il
set reale che il modellino.

Quando invece c’è assenza di personaggi veri, e vogliamo inquadrare soltanto set ricostruito,
si hanno soltanto fondali, modellini che vengono animati attraverso mini macchine mini
treni che sono spostati ogni volta, illusione di movimento (un po’ meccanico, non fluido).

La prima versione presentata nel 1927 era lunga circa 2 ore e mezza, ma circola soltanto a
Berlino in un periodo limitato, poco dopo inizia a circolare un'altra versione limitata. Arriva
negli USA e viene alterato non soltanto nella lunghezza ma anche nel messaggio. L'influenza
culturale di Metropolis ha dimensioni enormi. La canzone Radio Gaga dei Queen (1984) si
rifà al film. Il robot di Star Wars si rifà al robot di Maria.

Solo nel 2008 è stata rinvenuta nell’archivio di Buenos Aires copia del film nella versione
originale (in 16 mm, non versione in nitrato, di scarsa qualità), e si è riuscita a ricostruire
una versione il più possibile vicina a quella originale.

LA SCUOLA SOVIETICA DEL MONTAGGIO

La Russia affronta due rivoluzioni, prima nel febbraio del 1917 che porta a governo
provvisorio lontano dalle volontà bolsceviche; nell’ottobre dello stesso anno Lenin guida la
seconda rivoluzione che culmina nella creazione della REP SOVIETICA.

Fino al 1917, l'industria nazionale aveva prodotto film semplici, con toni melanconici, ritmi
lenti e poco esportabili. Dopo rivoluzione le responsabilità per il settore cinematografico
passano al commissariato popolare per l’istruzione che acquisisce il controllo della
produzione, distribuzione e ____ (slides)

Nel 1919 Lenin decide per la nazionalizzazione dell’industria cinematografica, in UNione


Sovietica si possono vedere soltanto film russi. Per aumentare produzione nel 1922 viene
fondata la scuola statale di cinematografia Serie di giovani cineasti, attori, intellettuali
iniziano a radunarsi attorno alla figura di Lev Kulesov.

Lenin decide che: programmazione cinematografica doveva trovare equilibrio tra


intrattenimento e istruzione; cinema tra tutte le arti fosse la più importante (per capacità e
funzionalità di penetrare tra le masse).

Non soltanto strumento per testimoniare fatti storici, ma mezzo per dare forma estetica alla
rivoluzione. Tutti i registi furono concordi a riconoscere il montaggio come elemento
specifico del cinema. A differenza di quanto avveniva con impressionisti, montaggio non
serviva a esprimere psicologia dei personaggi (anzi, film di questo periodo sovietico è il fatto
che personaggi non sono individui, non emerge personalità, ma ci sono classi sociali, classe
sociale è protagonista), ma serva ad esporre e illustrare concetti teorici a spettatore.

Kulesov elabora esperimenti per mostrare che la reazione dello spettatore dipende più da
sequenze (montaggio) che da scena singola. Voleva dimostrare che accostata a più immagini
diverse, la stessa neutra espressione dell’attore si tramutava in sentimenti differenti in base
agli oggetti mostrati in relazione ad essa; effetto Kuleshov.

Focus su montaggio. Ci sono differenze tra un regista all’altro. Kuleshov e Pudovkin


conservatori, montaggio legato a impatto emozionale, montaggio ruolo centrale nel cinema.
Pudovkin più attento al singolo individuo che alla comunità. Dziga Vertov invece tra i più
radicali, sostiene l'utilità sociale del cinema (inteso come documentario), contrappone al
documentario cinema di finzione, che chiama cinenipotina. Non realizza cinema recitato ma
costruito ci fatto. Cinema doveva documentare realtà tramite occhio della macchina, meno
fallace di quello umano; cineocchio. Il film che più di tutti materializza le sue teorie è
“L’uomo con la macchina da presa”, 1929 documenta la giornata di un cineoperatore, a
lavoro tra le strade di Odessa, che riprende la realtà ma da punti di vista e inquadrature
inusuali. Indagine non è soltanto la realtà circostante ma riflessione sul cinema stesso,
rappresentato da cineoperatore; cinema che riflette sul cinema. 5 unità, 5 parti del film.
Montaggio che si fa sempre più crescente nell’ultima parte; nel finale cineocchio si muove da
solo sulla città sul treppiede e mostra collasso del teatro Bolshoi (= che sta a rappresentare
rottura con la tradizione). Spettatori hanno acquisito consapevolezza di loro stessi
guardandosi attraverso macchina. Film rappresenta una delle sperimentazioni più ardite sul
montaggio.

Colui che nei suoi scritti e opere mette concezione più complessa di montaggio è Sergej
Michajlovic Ejzenstejn. Non limita teorie del montaggio al cinema, ma parla anche di
montaggio a teatro ecc. Nei saggi del 1929, teorizza montaggio come collisione di elementi;
parla di cinepugno, strumento con cui aggredire spettatore. Conflitto può essere di diversi
tipi e riguardare non soltanto giustapposizione di diverse scene, ma anche di elementi
differenti nella stessa messa in scena/stesso frame. Ci può essere conflitto di direzioni
grafiche (ad esempio linee grafiche delle scale contro corpi stesi su di esse, linee orizzontali
dello sfondo contro linee verticale della maglia dell’attore), conflitto di volumi (elementi che
ingombrano quasi tutta l’inquadratura e altri che si muovono sullo sfondo, sfruttando
profondità di campo), conflitto nella direzione degli elementi (movimenti differenti su più
livelli; ad esempio ponte alto personaggi si spostano verso destra, quelli del ponte sotto verso
sinistra), conflitto nella luce (personaggi più illuminati altri meno in base alla loro posizione
nell’inquadratura).

Le varie inquadrature non devono essere collegate tra loro per creare chiarezza narrativa, ma
contrapposte tra loro = montaggio intellettuale. Questo utilizzo si trova nella sequenza finale
di “Sciopero!” del 1925 (primo lungometraggio del regista), ambientato prima della
rivoluzione d’ottobre, sciopero di operai a seguito del suicidio di uno di loro accusato
ingiustamente da proprietari della fabbrica di aver rubato, i suoi compagni si ribellano;
sciopero messo a tacere dalla polizia che spara sui partecipanti. Abbiamo da un lato massa di
manifestanti trucidati da polizia e dall’altro bue sgozzato, immagini tra loro scollegate ma
che attraverso montaggio producono terzo significato, significato che emerge soltanto
quando le due diverse immagini vengono giustapposte.

25/11
● Odessa, Eisenstein
-Umanità della popolazione che è esemplificata nella madre con il bambino in
braccio. Rimanda ad un motivo evangelico, richiama l’immagine della pietà.
-Disumanità dei militari
Sono personaggi con i quali lo spettatore empatizza.
Montaggio→ il leone che dorme, si risveglia e ruggisce simboleggia il popolo che si risveglia e si
ribella. Considerato come un montaggio intellettuale.

Citazioni:
-Brazil, alcune inquadrature famose
-Gli intoccabili
-Il secondo tragico Fantozzi

● Ottobre, 1928. Dopo la caduta dello Zar si instaura in Russia un governo provvisorio
sotto la presenza di Kerenskij che però si rivela un uomo ambizioso ma debole, che
non incarna i valori della rivoluzione. Il governo verrà destituito dai bolscevichi di
Lenin durante la rivoluzione di ottobre. Barricato nel palazzo d’Inverno, Kerenskij e il
suo governo cadono dopo una resistenza iniziale. Il film più estremo del regista
Eisenstein, commissionato dal partito. L’accostamento tra la sua figura e le
didascalie ha un effetto di satira, Kerenskij è un uomo politico debole, in ascesa
verso il nulla. Sequenza del pavone: il regista vuole sottolineare la lontananza tra
Kerenskij e gli ideali della rivoluzione; rende questo fine attraverso il montaggio e 4
modalità:
-frammentazione del corpo di kerenskij: gli stivali, la mano che stringe le chiavi, tutto
questo denota la tensione e il nervosismo di Kerenskij, in quanto sta per prendere
possesso dello spazio del potere (luogo fisico ma anche metaforico). Al contempo
l’eleganza degli stivali e dei guanti lo contrappongono alla mise di un capo
rivoluzionario. In questo senso si avvicina Kerenskij al regime zarista.
-La derisione degli ufficiali
-ufficiali in pose statuarie
-stemmi: rimando alla dinastia zarista e alla tradizione
Il pavone meccanico è una metafora per la boria e il vantarsi di kerenskij. Montaggio
intellettuale (come il leone di Odessa). Il fatto di utilizzare un elemento extradiegetico
dimostra la presenza di una narrazione da parte del regista. L’ultimo livello di utilizzo
del montaggio opera invece sul piano temporale: overlapping editing
La successione dei piani è dettata da una libera ed arbitraria volontà di creare
significati. Eisenstein venne accusato di aver creato un film troppo sperimentale.

● La passione di Giovanna D’Arco, 1928, di Dreyer: un esempio esplicito della


commissione di motivi tratti da tutte le avanguardie del periodo, perché Dreyer lavora
fra contesti culturali differenti (Danimarca, Germania e Francia). Al film partecipa una
troupe internazionale. Il film doveva essere una ricostruzione del processo di
esecuzione (1431) di Giovanna d’Arco, il risultato però è un film senza tempo e
luogo. Scarsa scenografia, che però richiama l’espressionismo. Dreyer volle che il
castello di Rouen fosse ricostruito perfettamente. Alla fine però opta per inquadrature
strette, primissimi piani e primi piani. Molte volte i primi piani sono decentrati e obliqui
e schiacciati contro fondali bianchi. Tutti gli attori sono senza trucco e ciò mette in
risalto le imperfezioni dei visi. Elementi che contribuiscono ad aumentare il ritmo che
diventa vertiginoso. Influenza del montaggio sovietico ma anche dell’impressionismo
francese. Lo stile di Dreyer sembra mettere al centro la fotogenia anche. Renée
Falconetti uscirà devastata fisicamente e psicologicamente da questo film. La
versione originale della pellicola fu distrutta da un incendio due volte. Nel 1981 un
impiegato di un istituto psichiatrico trovò una serie di vecchie pellicole.

Avanguardie artistiche:
L’esperienza delle avanguardie va dagli anni ‘10 fino alla diffusione del sonoro negli anni ‘30.
Appropriazione del metodo cinematografico da parte di artisti i quali lavorano in una sempre
più radicale contrapposizione al cinema tradizionale, per mandare avanti le loro riflessioni.
Gli artisti pensavano che il cinema fosse un'arte basata sulla soggettività dell’artista, non un
business.
● Ballet Mécanique: Léger, 1924, esperimento che prevede forme di qualsiasi tipo, un
omaggio iniziale a Chaplin

03/12/2021 Parte 1:
Olympia: 1938, per il mercato italiano viene montato l'audio italiano Hollywood negli anni '30:
Assetto produttivo Hollywoodiano Studio system: assetto industriale caratterizzato da alcune
case di produzione. Sorge nei primi anni '10/20 fino agli anni '40/50 Produzione di massa:
studio system (producono circa 500 film all'anno, simil industria...) Ogni reparto con le
proprie competenze Riutilizzo delle formule narrative così come dei materiali della messa in
scena (scenografia) Anni '30/40: Cinema americano classico Big Five: Metro-Gold (major)
wyn-Mayer; Warner Bros; 20th Century-Fox; Radio-KEith-Orpheum (RKO). Molte di queste
società hanno raggiunto un grande successo Little Three (minor): non possedevano proprie
sale cinematografiche, per questo considerate minori Poverty Row (B movies): piccole case
di produzioni. I film prodotti presentavano interesse dal punto di vista espressivo. Costavano
di meno e lasciano maggiore libertà espressiva ai registi. Circolavano in sale
cinematografiche provinciali, pensate per un pubblico più giovane. Goldwyn e Selznick:
inizialmente...(da risentire) la maggior parte delle persone che lavorano a Hollywood
avevano un contratto restrittivo e pluriennale Gruppi di persone che lavoravano agli stessi
progetti sotto la supervisione dello stesso produttore. E riutilizzando i metodi narrativi alcune
case si specializzarono in determinati generi. Paramount Pictures: Presenza di star
provenienti da altri settori: canzone, spettacoli di varietà - strategia di... Si afferma per
l'eleganza delle sue produzioni (prima: commedie erotiche; successivamente con il sonoro si
specializza...) Metro-Goldwyn-Mayer: Vantava di avere più star di quelle in cielo 20th
Century Fox: Bimba prodigio: Shirley Temple Warner Bros: Profitti modesti generato dall'alto
numero di produzioni a medio budget Soggetti riciclati Generi popolari: il musical, il gangster
movie e l'attualità. Con la guerra si specializzerà sul lato bellico Rko: Istituzioni di Storia del
Cinema 2 incassi sicuri: il musical (FRed Astaire e ginger Rogers) "quarto potere", maggior
film di successo L3: Universal si specializza negli horror: Dracula; Frankenstein e L'uomo
invisibile Metà anni '30: si specializza in... Anni '40: Abbott e Costello (Gianni e Pinotto) -
parodie Columbia: Frank Capra: il regista più importante degli anni '30. Registra nel 1934:
Accadde in una notte (utilizzando gli attori di altre compagnie). Il film ottiene tre oscar (al
film, il regista e entrambi gli attori) John Ford... United Artist: declino che inizia con l'avvento
del sonoro. Nata con l'intenzione di privilegiare film di qualità, si dovette adattare ai tempi di
produzione. Modalità di proiezione: quante volte si andava al cinema e perché? - Cinema
Classico Inizialmente non c'era l'obbligo di entrare all'inizio del film, addirittura si poteva
aspettare nuovamente l'inizio. I tempi di durata erano diversi da quelli che conosciamo noi
ora. - lungometraggio. Se alcuni lungometraggi diventavano famosi si susseguivano altri
cortometraggi. Alfred Hitchcock: Psycho Crea dei cartelloni con la sua sagoma che invitava
ad essere puntuali in sala in quanto la puntualità, almeno in questo caso, è veramente
importante. Una sorta di "Don't spil the game". Continuità narrativa: il film non deve
indugiare su aspetti marginali. Niente spazio alle sperimentazioni. Inquadratura necessaria:
per la drammatizzazione, devono durare il tempo necessario. Niente tempi morti. I tempi
relativi al mistero e alla suspense vengono accettati a patto che vengano risolti nel finale
Trasparenza del linguaggio cinematografico: ...system Montaggio (invisibile): basato
sull'espressività dei volti Luce e fotografia: che cercano di riprodurre gli interni reali 50mm;
evitato lo schermo piatto Profondità di campo: ridotto al minimo per mantenere viva
l'attenzione dello spettatore (eccetto per il Musical) Recitazione: tipologie di personaggi (a
volte figure stereotipate, chiaro). Il primo piano deve essere funzionale. Campo
controcampo: Scena di Dialogo (un piano su un personaggio e un piano su un altro
personaggio, alternato) Spazio continuo e prospettico: Raccordi: creare uno spazio in cui lo
spettatore si sente a suo agio. Uno spazio in cui non viene colto di sorpresa. Istituzioni di
Storia del Cinema 3 Se il personaggio esce di scena a destra, successivamente deve
entrare da sinistra (lo stesso vale per l'uso della luce) Il tempo va avanti. Per tornare indietro
deve esserci un personaggio e narratore racconti una storia (flashback). Sviluppo della
Sceneggiatura in Tre atti: Primo atto Secondo atto: Terzo atto: Il conflitto trova la sua
definitiva risoluzione Differenza tra personaggi principali e secondari; tra scene importanti e
di passaggio, distinzione tra cattivi e buoni. Alternanza tra: ORDINE -DISORDINE -
RIPRISTINO DELL'ORDINE Funzione: illusione della realtà. Evitando di raccontare tutto ciò
che accade nel "dietro alle quinte". Il sistema dei generi: Novità con l'avvento del sonoro: Il
musical. (campo della Warner Bros.) 1. Il musical operetta 2. Backstage musical (musical
dietro le quinte): una sorta di spettacolo nello spettacolo. Vengono giustificate le parti
cantate. Lloyd Bacon (regista) e Busby Berkeley (coreografo) Quarantaduesima strada
(1933) Viva le donne! (1933) Wonder Bar (1934) Riprese: Macchina sospesa, braccio
meccanico Anche la RKO si espone con il genere del musical e raggiungerà il successo
grazie a Fred Astaire e Ginger Rogers. Della coppia il film che riscuote maggior successo è:
Cappello a Cilindro (Top Hat, Mark Sandrich, 1935) Fred Astaire, rimarrà nel genere del
Musical anche dopo gli anni '40, quando la Rogers abbandonerà il genere. Berckley
esordisce alla regia in "Ragazzi e attori" con Mickey Rooney e Judy Garland. Il musical
raggiungerà il successo a piano dopo la guerra. Comedian comedy: Tipologia di film comici,
basati sulla performance di un singolo attore o su una coppia di più attori (tendenzialmente
maschilie). Sopravvive anche nel periodo del sonoro. Individuo che cerca di stare al passo
con la società, ma ciò che lo rende "comedy" è proprio questa incapacità di raggiungere gli
altri. Charlie Chaplin: Tempi moderni (1936) Farà per la prima volta sentire la sua voce.
Trama: impiegato che lavora in un'azienda, il quale fatica ad accettare le novità dei
macchinari. Finisce in ospedale e incontra una punzella con la quale condivide le sue
disavventure. Chaplin rimane sempre il protagonista principale. Istituzioni di Storia del
Cinema 4 Tempi moderno porta... Apertura film: Chaplin crea un'analogia tra un gregge di
pecore e gli operai della fabbrica che stanno andando a lavoro. "Il terrorismo nel
capitalismo": la produzione industriale moderna. Il tema di alienazione delle fabbriche è un
tema molto sentito in america. Questione legata al crollo della borsa di Wall Street del 1929.
Concetto tradotto in conflitto uomo-macchina trasformato in gag. Da questo momento in poi
iniziano una serie di peripezie che riguardano Chaplin e la monella. Prima parte del film in
stile slapstick. La seconda parte del film Chaplin descrive uno stile più drammatico, che
coinvolge di più i due personaggi. Isolamento del folle dalla società. Inizialmente Chaplin
pensa di creare un film sonoro con relative sceneggiature. Successivamente ritiene di dover
mantenere lo stile muto per non rovinare il suo personaggio. La scelta del sonoro musicale
rimane comunque interessante: Chaplin crea un perfetto equilibrio tra orchestra ed effetti
sonori. Verso la fine del film assistiamo alla "Nonsense song".

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