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Glossario - Fondamenti di Didattica

Capitolo 5
1. RIFLESSIVITA’ (pag. 145): capacità di autoanalisi messa in atto in maniera
consapevole da parte di un individuo al fine di dare significato all’esperienza.
Esaminare e valutare quanto viene percepito in merito alla congruenza o efficacia
rispetto ad un obiettivo. (Dewey);
2. CONOSCENZA TACITA (pag.146): costrutto teorico utilizzato per identificare
quella parte della conoscenza non formalizzata verbalmente, né codificata in testi o
manuali;
3. IDIOGRAFICO (pag.147): termine utilizzato per qualificare procedure di ricerca di
carattere interpretativo interessate alla comprensione della singolarità;
4. NOMOTETICO (pag. 147): qualificare procedure orientate all’individuazione di
costanti e regolarità per inferirne leggi generali;
5. ETNOGRAFIA (pag. 152): è un metodo di ricerca che si basa sull’osservazione
ravvicinata e per lunghi periodi, da parte del ricercatore, di ciò che accade in un certo
contesto; i dati racconti vengono analizzati e interpretati per ricostruire la cultura
specifica del contesto osservato;
6. ETNOMETODOLOGIA (pag.152): studia i procedimenti più comuni che si possono
individuare per dare coerenza e comprensibilità ai comportamenti propri ed altrui. Il
suo scopo è quello di spiegare i meccanismi che portano chiunque a prendere certi
eventi come fatti o dati sui quali si costruiscono più significati;
7. INTERAZIONISMO SIMBOLICO (pag.152): orientamento che si basa su due tesi
fondamentali: la prima riguarda l’idea secondo cui il Sé non è un prodotto immediato
della mente, ma si forma in base a come il soggetto immagina gli altri lo percepiscano
e giudichino; la seconda sottolinea come l’azione sociali risulti sempre mediata e
orientata dal significato che i soggetti attribuiscono alla situazione;
8. EVIDENCE-BASED-EDUCATION (EBE) (pag. 159): espressione trasformata poi
in Evidence-Informed-Education, è un orientamento metodologico che tende a porre la
ricerca educativa su basi scientifiche, avvicinandola ai modelli propri delle altre
scienze, in particolare alla medicina.
9. METANALISI (pag.161): tecnica statistica che consente di pervenire ad una sintesi
quantitativa dei risultati di singole ricerche. Il termine risale a Glass;
10. META-ETNOGRAFIA (pag.161): metodo di sintesi dei risultati provenienti da studi
e ricerche di carattere qualitativo ed etnografico basato sull’interpretazione e la
rilevazione di analogie tra spiegazioni;
11. SYSTEMATIC REVIEW (RS) (pag.161): l’espressione indica una rassegna critica
sistematica che ha lo scopo di rilevare e valutare tutti i dati significativi che la ricerca
ha prodotto su un determinato problema.
Glossario - Fondamenti di Didattica
Capitolo 2
1. EFFECT SIZE (ES) (pag.73): indice che misura quanto è grande una differenza tra i
risultati del gruppo sperimentale e del gruppo di controllo. Un ES diventa apprezzabile
quando supera 0,4;
2. MASTERY LEARNING (pag.74): metodologia volta all’allestimento strutturato
delle condizioni dell’apprendimento. Si pone di dettagliare gli obiettivi di
insegnamento al fine di consentire a tutti di raggiungere la padronanza negli obiettivi
proposti;
3. FEEDBACK (pag.75): informazione di ritorno che un soggetto o un sistema riceve in
conseguenza di un’azione. La gestione del feedback è ritenuto fondamentale sia
quando l’insegnante comunica all’allievo come migliorare un comportamento, sia
quando il docente accoglie la difficoltà espressa dall’allievo. Comprendere il punto in
cui si è arrivati, ricordare l’obiettivo da raggiungere, mostrare qual è il passo da
compiere per procedere verso di esso.
4. RECIPROCAL TEACHING (pag.75): tecnica di intervento elaborata per
promuovere competenze metacognitive e autoregolative. Prevede il passaggio
attraverso quattro diversi momenti riflessivi: riassunto, formulazione di domande,
chiarimento e previsione;
5. PROBLEM SOLVING (pag.75): riguarda tutte le situazioni in cui il soggetto avverte
un gap tra la situazione reale e una situazione desiderata e la mente si attua per il suo
superamento. Oggi la capacità di risolvere i problemi viene annoverata tra le key
competecies (competenze chiave) e le skills for the life (abilità per la vita);
6. INSTRUCTIONAL DESIGN (pag.76): settore di ricerca che si occupa di definire e
verificare i criteri che guidano l’istruzione efficace, individuando da un lato i modelli
istruttivi che danno indicazioni affinché l’apprendimento abbia le maggiori probabilità
di risultare efficace, efficiente e interessante, dall’altro segnalando suggerimenti che
abbiano buone probabilità di migliorare l’insegnamento;
7. ROLE PLAYING (pag.77): strategia basata sulla ricostruzione di una situazione
reale, all’interno della quale gli allievi sono invitati a impersonare ruoli organizzativi o
sociali per sviluppare competenze di tipo relazionale o capacità decisionali.

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